Progetto Bo inserto mar 4/1 - Centro di Ateneo per i Musei
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Progetto Bo inserto mar 4/1 - Centro di Ateneo per i Musei
MUSEO DI GEOLOGIA E PALEONTOLOGIA Museo di Geologia e Paleontologia 8 Il Rettore Milanesi inaugura la riapertura della Sala delle Palme di Palazzo Cavalli Il museo di Geologia e Paleontologia è stato teatro di numerosi avvenimenti e attività nel corso del 2003, spaziando nei diversi settori della didattica, della ricerca e della divulgazione. TESI Il museo è stato sede di tre tirocini per la laurea di primo livello in Scienze e Tecnologie per la Natura, di cui due conclusi con i seguenti elaborati. Elisabetta Sforza: “Aspetti di gestione museale dei resti di vertebrati del giacimento pleistocenico di Quinzano, conservati nel Museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Padova”. Silvia Bortoluzzi: “Invertebrati del limite Plio-Pleistocene di Strongoli (KR): preparazione, studio e valorizzazione”. Inoltre, il museo e la sua sede prestigiosa, Palazzo Cavalli, sono stati oggetto di studi e ricerche da parte di Rosina Edith dell’E.G.A.R.T. (Venezia), che ha svolto una tesina sul Museo a Palazzo Cavalli e Elisa Munaro, che ha studiato le porte e le decorazioni di Palazzo Cavalli, nell’ambito della sua tesi di laurea in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici. Il signor Omar Cristofori, studente di Lingue e Letterature straniere (Verona), è venuto per approfondire le sue conoscenze sulla didattica museale. STAGE Il museo offre agli studenti di scuola superiore la possibilità di svolgere uno stage; le attività che si propongono sono: ricerca su cataloghi storici del materiale museale, verifica relativa alla corrispondenza tra numero di catalogo e reperto; informatizzazione dei dati. Riordino del materiale fossile all’interno delle cassettiere. Queste attività permettono agli studenti di acquisire delle conoscenze di base sulle modalità di catalogazione dei reperti museali, sulla sistematica e sulla filogenesi CONFERENZE, SEMINARI E ATTIVITÀ DIVULGATIVA: Molte sono state le iniziative per la divulgazione, la diffusione e l’approfondimento delle tematiche museali. 27 marzo 2003: Letizia del Favero “Monitoraggio dei fattori di rischio e sicurezza delle collezioni museali ”; seminario tenuto per gli studenti di Scienze e Tecnologie per la Natura. 3 aprile: Letizia del Favero “Monitoraggio dei fattori di rischio e sicurezza delle collezioni museali”; seminario tenuto per gli studenti di Scienze e Tecnologie per la Natura. 6 maggio: Mariagabriella Fornasiero “Il Museo di Geologia e Paleontologia”, conferenza tenuto per il Gruppo Anziani di Padova. 15 maggio: Letizia del Favero e Mariagabriella Fornasiero hanno accompagnato il Gruppo Anziani di Padova in visita al Museo di Geologia e Paleontologia. 24 maggio: Mariagabriella Fornasiero ha accompagnato il Gruppo Anziani di Padova in visita al Museo Provinciale di Cava Bomba a Cinto Euganeo (PD). ne delle collezioni museali. siero ha partecipato al 31 maggio: Mariagabriella Forna- “Eudimorphodon: 30th from the dis- siero ha accompagnato il Gruppo covery” tenutosi al museo Civico di Anziani di Padova in visita al museo Scienze Naturali di Bergamo. 24 novembre: Letizia Del Favero e Mariagabriella Fornasiero hanno partecipato alla VII Giornata Regionale di Studio sulla didattica museale tenutasi a Vicenza. RITROVAMENTI: Il 12 luglio Dott. Mariagabriella Fornasiero col Dott. Paolo Reggiani, incaricati dalla Soprintendenza Archeologica del Veneto, hanno recuperato, lungo il canale Battaglia (Padova), alcuni bovidi che avevano precedentemente segnalato alla Soprintendenza stessa. di Bolca e all’escursione alla Pesciara (VR). 21 luglio: Mariagabriella Fornasiero ha partecipato alla serata organizzata dal Rotary Club di Padova durante la quale è stato proiettato il filmato “I musei raccontano: L’Era Glaciale” realizzato dal museo di Geologia e Paleontologia in collaborazione con il Museo di Antropologia. 30 settembre: Mariagabriella Fornasiero ha presentato la relazione: “L’importanza della visita al Museo percorso didattico di scienze” al convegno “L’insegnamento delle italiana e in Europa”, organizzato con la collaborazione del Dipartimento di Chimica, Università degli Studi di Padova. Partecipazione a Convegni: 4 giugno: Letizia Del Favero e Mariagabriella Fornasiero hanno partecipato al convegno conclusivo del progetto EDUCARD organizzato a Mestre (VE) dal IRRE del Veneto per gli insegnanti delle scuole elementari e delle scuole medie inferiori. 30 settembre: Letizia Del Favero ha partecipato al convegno “L’insegnamento delle scienze sperimentali nella scuola italiana e in Europa”, Dipartimento di Chimica, Università andate in sopralluogo al museo degli Studi di Padova. paleontologico di Villa Mariagabriella Fornasiero Conservatrice del Museo scienze sperimentali nella scuola Mariagabriella sono 9 di Geologia e Paleontologia in un 26 maggio: Letizia Del Favero e Fornasiero workshop Godi 25 ottobre: Mariagabriella Forna- Malinverni (Lugo di Vicenza) per siero in visita al Museo di Storia concordare le modalità della colla- Naturale di Venezia per l’inaugura- borazione che si fornirà al Dott. zione della sala dei dinosauri. Ismaele Sostizzo nella catalogazio- 7-9 novembre: Mariagabriella Forna- Museo di Geologia e Paleontologia degli organismi, sulla formazione dei fossili e delle rocce. Lo scorso anno la signorina Stefania Memmola, studentessa del IV anno dell’Istituto C. Cattaneo di Monselice, ha usufruito di questa opportunità e ha svolto un tirocinio in museo dal 16 al 26 giugno. PREPARAZIONE DI CUSCINI IN SCHIUMA DI POLIETILENE PER REPERTI MUSEALI Museo di Geologia e Paleontologia 10 La conservazione di reperti museali particolarmente fragili richiede l’utilizzo di supporti che garantiscano loro un adeguato contenimento e una buona protezione dagli urti. La soluzione consiste nel realizzare una sorta di “cuscino” su misura nel quale riporre il reperto; in inglese questa procedura è comunemente definita cavity packing. Le procedure illustrate, che si prestano anche per la preparazione di involucri da utilizzare per la spedizione dei reperti, sono state da me apprese durante uno stage presso il Laboratorio di Paleontologia (Palaeontology Conservation Unit) del Natural History Museum di Londra (UK) e sono state applicate nel Museo di Geologia e Paleontologia per realizzare un cuscino destinato ad un cranio di coccodrillo fossile. I materiali più indicati sono le schiume di polietilene (es. Plastazote®, Volara®, Ethafoam® ecc.), poiché, oltre a possedere ottime capacità di assorbimento degli urti, sono inerti, atossiche e facili da lavorare. Generalmente si trovano in commercio sotto forma di fogli, disponibili in vari colori e misure, in un’ampia gamma di densità. Le peculiari caratteristiche di durevolezza rendono questi prodotti particolarmente adatti all’esecuzione di imballaggi per la conservazione a lungo termine dei reperti, mentre l’uso per la spedizione va valutato con più attenzione, dato che il costo è sensibilmente più elevato di quello di altri materiali come il polietilene a bolle o la comune gommapiuma. Nella scelta del prodotto bisogna tenere presente che la densità deve essere proporzionale al peso del reperto, mentre dallo spessore dei fogli dipenderà l’aderenza del cuscino al profilo dell’oggetto. Infine per quanto riguarda il colore è buona regola optare per il contrasto (“reperto chiaro-supporto scuro” e viceversa), in modo da esaltare il più possibile le caratteristiche del reperto e minimizzare così la manipolazione dello stesso in caso di studio. MATERIALE OCCORRENTE: schiuma di polietilene, riga metallica, calibro (o metro), bisturi (o cutter), profilometro, pennarello indelebile a punta fine, spilli da sarto, incollatrice a caldo. PROCEDURA: Determinare le dimensioni massime del reperto. Aiutandosi con la riga metallica tagliare alcuni fogli (almeno due) di forma regolare (es: rettangolare) e dimensioni un poco eccedenti le dimensioni massime del reperto, o comunque analoghe a quelle della scatola che conterrà il cuscino; il numero dei fogli da utilizzare dipende dallo spessore che dovrà avere il cuscino finito per garantire un’adeguata protezione al reperto. Rilevare col profilometro il contorno alla base del reperto, riportarlo col pennarello sul primo foglio di schiuma polietilenica e intagliarlo usando il bisturi (Figg. 1-3). Preparare allo stesso modo gli altri fogli, rilevando il profilo dell’oggetto via via più in alto (lo spostamento nella rilevazione deve essere circa pari allo spessore di un foglio). Uno dei fogli non va tagliato, poiché costituirà il ”fondo” del cuscino. Man mano che i fogli sono pronti sovrapporli gli uni agli altri a partire da quello non intagliato, tenendoli uniti con gli spilli. Fare una prova adagiando il reperto nella cavità ed eventualmente apportare le modifiche necessarie (Fig. 4). Incollare tra loro i fogli con la colla a caldo. Il cuscino ottenuto va preferibilmente riposto in una scatola di materiale rigido (cartone a lunga durata, Polyonda® o simili). Letizia Del Favero Collaboratrice del Museo di Geologia e Paleontologia Bibliografia -Bauer E. «Packing Museum Objects for Shipment. Conserve O Gram», vol. 17, n. 2, Washington DC (USA) 1993. -Clark T. Storage Supports for a Basket Collection: a Preventive Conservation Approach. «Journal of the American Institute for Conservation», vol. 27, n. 2 (USA) 1988. -National Park Service Museum Management Program (2003). Packing and shipping materials, in: NPS Museum Handbook, vol. 1, cap. 6. Washington DC (USA).