Democrazie parlamentari, presidenziali e miste (3)

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Democrazie parlamentari, presidenziali e miste (3)
Democrazie parlamentari,
presidenziali e miste (3)
Licia Claudia Papavero
Governo di maggioranza
soprannumerario
Un governo a maggioranza soprannumeraria è quello in
cui il governo include più partiti di quelli strettamente
necessari per il controllo della maggioranza legislativa
Nelle democrazie parlamentari dell’Europa occidentale
(1945-1998) poco meno di un quinto dei governi formati
(310) è a maggioranza soprannumeraria
Costituiscono circa il 50 per cento dei governi nei Paesi Bassi e
nell'Italia nel dopoguerra
37,1%
45,8%
Perché una maggioranza
soprannumeraria?
Governi di maggioranza soprannumeraria possono
essere frequenti in periodi di crisi
Governi di unità nazionale formatesi subito dopo la seconda
guerra mondiale
Esempi: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia,
Lussemburgo, Paesi Bassi
ma anche diversi paesi dell’Europa dell’Est dopo il 1989, e l’Iraq
dopo le elezioni legislative del 2006
MA "grandi coalizioni" come queste sono rare nell’Europa
contemporanea (e comunque di breve durata: prevale desiderio
dei politici di godere del maggior numero possibile di cariche e di
influenzare il più possibile le politiche pubbliche)
Governi di maggioranza soprannumeraria possono
essere necessari per cambiare la costituzione
Emendamenti costituzionali possono richiedere più del 50 per
cento del sostegno legislativo
Tali coalizioni possono apparire "fuori misura", ma non sono più
grandi di quanto legalmente necessario in queste circostanze
Ci possono essere ragioni strategiche per formare un
governo di maggioranza soprannumeraria
In una coalizione minima vincente, qualsiasi singolo
partito (non importa quanto piccolo) potrebbe far cadere il
governo ogni qual volta lo desidera
Se si ha un governo di maggioranza soprannumeraria,
nessun singolo partito può minacciare unilateralmente di
far cadere il governo
Anche partiti con scarsa disciplina interna e alti livelli di
dissenso interno possono ragionare nello stesso modo
Inoltre, governi soprannumerari possono nascere
quando sono state formate coalizione pre-elettorali
Coalizioni pre-elettorali
Finora siamo partiti dal presupposto secondo il quale i partiti
aspettano fino a dopo le elezioni prima di pensare a che
governo formare
Tuttavia, un partito può provare a formare una “coalizione
pre-elettorale" con un altro partito prima delle elezioni, nella
speranza di governare insieme dopo. Oppure può competere
da solo nelle elezioni e sperare di formare una “coalizione di
governo" dopo le elezioni
Una coalizione pre-elettorale è un insieme di partiti che non
competono da soli nelle elezioni
Una coalizione di governo è una coalizione che si forma dopo
un’elezione
Coalizioni pre-elettorali sono anche il risultato di un
processo di contrattazione su cariche e politiche tra
leader di partito
Perché si forma una coalizione pre-elettorale? Perché
non aspettare fino a dopo le elezioni?
La ragione principale è che le coalizioni pre-elettorali potrebbero
effettivamente aiutare a conquistare più voti o seggi
E’ anche vantaggioso soprattutto per i partiti piccoli nei paesi in
cui si usano sistemi elettorali non proporzionali
Le coalizioni pre-elettorali comportano che un insieme di
partiti che non competono in modo indipendente
accettino pubblicamente di coordinare le loro campagne,
e possono assumere diverse forme
Coalizioni pre-elettorali sono piuttosto comuni
240 coalizioni pre-elettorali in 23 democrazie industriali
avanzate dal 1946 al 2002
Coalizioni pre-elettorali nel 100 per cento delle elezioni
australiane, il 93,3 per cento delle elezioni tedesche ed il
90 per cento delle elezioni portoghesi
Coalizioni pre-elettorali aiutano i partiti ad entrare nel
governo
Circa un terzo di tutte le coalizioni pre-elettorali hanno
formato un governo
Le coalizioni pre-elettorali hanno implicazioni normative
In molte democrazie parlamentari, quando le elezioni
non producono un governo di maggioranza a partito
unico, o i partiti formano il governo dopo le elezioni,
allora il governo si forma al di fuori del controllo degli
elettori. Questi eleggono dei rappresentanti che si
dedicano alla contrattazione post-elettorale per
determinare la forma del governo
=> La contrattazione post-elettorale avviene a porte
chiuse, al di fuori dal controllo degli elettori. Il governo
che si forma potrebbe anche non riflettere le preferenze
degli elettori
Questa è una critica frequente dei sistemi parlamentari
multipartitici
Le coalizioni pre-elettorali possono alleviare questo
problema, consentendo agli elettori di individuare le
alternative di governo al momento delle elezioni
Come risultato, le coalizioni elettorali possono aumentare la
trasparenza democratica e fornire ai governi di coalizione
mandati politici più forti ed una maggiore legittimità
Leader di partito nei Paesi Bassi, Irlanda e Germania
presentano spesso queste argomentazioni per giustificare la
loro partecipazione a coalizioni elettorali
Durata dei governi: formazione e
sopravvivenza
Il processo di formazione del governo è piuttosto
complicato, i partiti devono contrattare sulle politiche
pubbliche e sulla distribuzione delle cariche
Come risultato, formare un governo può richiedere molto
tempo
Quanto tempo?
Durata del processo di formazione del governo dopo le elezioni (in giorni)
In media, ci vogliono circa 31,8 giorni per formare un
governo in Europa occidentale
Il ritardo più lungo nella formazione di un governo: 540
giorni in Belgio (formatosi nel dicembre 2011, a 18 mesi
dalle elezioni del 13 giugno 2010).
Seguono 208 giorni nei Paesi Bassi.
Si impiega circa 85,7 giorni in media per formare un governo
olandese
Ci sono voluti otto turni di contrattazione e 106 giorni
per formare il governo belga nel 1979
Ritardi nel processo di formazione del governo possono
avere "gravi conseguenze sul comportamento degli attori
economici e politici, sia nazionali che internazionali"
(Martin e Vanberg 2003)
Influenzano i mercati dei tassi di cambio, la volatilità del
mercato azionario e i tipi di beni che detengono gli
operatori economici
Influenzano anche la stabilità e la durata del governo
Come ci si può mettere così tanto tempo?
Incertezza
Quante informazioni hanno le élites di partito sulla gamma di
offerte che sarebbero accettabili agli altri leader di partito?
Complessità della contrattazione
Quanti sono i partiti in parlamento?
Quanti sono gli ostacoli istituzionali per la formazione di un
governo?
L'effetto di un aumento della complessità della contrattazione
si rafforza con il crescere dell'incertezza
L’incertezza è superiore subito dopo le elezioni piuttosto che nei
periodi tra elezioni
In seguito ad elezioni: nuovi attori in parlamento, nuovi poteri di
negoziazione, possibili cambiamenti all'interno dei vertici di
partito, questioni nuove emerse dalla campagna elettorale , ecc.
Una volta formato il governo, quanto tempo dura?
Come si fa a misurare la durata di un governo?
E‘ quando un partito lascia una coalizione o quando un nuovo
partito entra a far parte di una coalizione?
C’è un nuovo governo dopo una elezione anche se ha gli stessi
partiti del governo precedente?
Che cosa succede se i posti ministeriali vengono distribuiti in
modo diverso tra gli stessi partiti della coalizione, cioè se c’è un
rimpasto?
E‘ piuttosto complicato e può variare a seconda del criterio
di misura scelto
Si ha la fine di un governo quando:
C’è un cambiamento nell’insieme di partiti che fanno parte del
gabinetto
C’è un cambiamento nell’identità del primo ministro
C’è stata una elezione generale
I governi possono finire per due ordini di motivi
Motivi tecnici - fattori che sfuggono al controllo del
governo, come una elezione obbligata dai termini
costituzionali o la morte del primo ministro
Motivi discrezionali - atti politici da parte del governo o
dell'opposizione, come un voto di sfiducia, elezioni
anticipate, e fattori simili
I seguenti dati riguardano tredici paesi dal 1945 al 1998
Formazione e dissoluzione del governo:
democrazie presidenziali
Governo
Una democrazia presidenziale è quella in cui la
sopravvivenza del governo non dipende da una
maggioranza legislativa
Il governo comprende il presidente e il gabinetto
Il presidente è capo dell’esecutivo e capo dello stato
In una democrazia presidenziale, il ramo esecutivo e il
governo sono la stessa cosa
Formazione del governo
Il processo di formazione del governo nei regimi
presidenziali è diverso da quello dei regimi parlamentari
Il governo nelle democrazie presidenziali non può essere
licenziato dal legislativo anche se una maggioranza di
legislatori vogliono che questo accada
Non vi è alcun voto di sfiducia
Non vi è alcuna incertezza sull'identità del formatore nelle
democrazie presidenziali - il presidente è sempre il formatore
a prescindere dalla performance del suo partito
Ciò significa che il presidente nomina (e licenzia) chi vuole al
governo
Il processo di formazione del governo nei regimi
presidenziali è diverso da quello dei regimi parlamentari
Il fatto che il presidente è sempre il formatore significa che il
partito del presidente deve sempre far parte del gabinetto,
indipendentemente dalla sua dimensione legislativa
Il punto di reversione (reversion point) del processo di
formazione del governo è differente nelle democrazie
presidenziali
Se il processo di formazione del governo fallisce in una
democrazia parlamentare, allora si indicono nuove elezioni, si
inizia un nuovo ciclo di contrattazioni oppure si instaura un
governo di transizione
Se il governo non riesce a conquistare l'appoggio
dell'opposizione in una democrazia presidenziale, allora il partito
del presidente governa da solo
Dimensione dei gabinetti
presidenziali
Governi di minoranza dovrebbero essere più frequenti
nelle democrazie presidenziali rispetto a quelle
parlamentari
Un governo di minoranza che gode del sostegno implicito di una
maggioranza legislativa può esistere sia nelle democrazie
parlamentari che in quelle presidenziali
Tuttavia, un governo di minoranza che non ha il supporto implicito
di una maggioranza legislativa può esistere in regimi presidenziali,
ma non in quelli parlamentari
Pertanto, governi di minoranza dovrebbero essere più comuni nei
regimi presidenziali
46%
Il fatto che i presidenti possano designare chi vogliono al
governo potrebbe portare a pensare che i regimi
presidenziali non abbiano molti governi di coalizione
Questo sarebbe certamente vero se vivessimo in un
mondo di politici solo interessati alle cariche
Tuttavia, se il presidente avesse a cuore anche le
politiche, allora potrebbe essere disposto a formare una
coalizione
Il grado in cui il presidente potrebbe essere disposto a
formare una coalizione è probabile che dipenda dal
potere legislativo (potere di decretazione) del presidente
Tutti i presidenti hanno la possibilità di emanare decreti.
Un decreto presidenziale è un misura del presidente che
ha forza di legge
La portata e la forza dei decreti presidenziali variano da
paese a paese
Negli Stati Uniti, i decreti (ordini esecutivi) permettono ai
presidenti solo di regolamentare ed interpretare le leggi già
adottate dal legislativo; il presidente non può emanare
nuove leggi
In altri paesi, però, il presidente può emettere "decretilegge" - decreti che hanno immediatamente forza di legge anche quando ha di fronte un legislativo ostile
I presidenti che hanno un potere di decretazione
relativamente debole e il cui partito non controlla la
maggioranza legislativa hanno bisogno del sostegno di
altri partiti per raggiungere i loro obiettivi politici
Di conseguenza, i governi di coalizione dovrebbero
essere frequenti in queste circostanze
I governi nei regimi presidenziali hanno più ministri
indipendenti di quelli nelle democrazie parlamentari
Un ministro indipendente non arriva dal legislativo; potrebbe
essere un tecnocrate, un collaboratore o un rappresentante di un
gruppo di interesse
Inoltre, i presidenti assegnano portafogli ministeriali in
un modo meno proporzionale dei primi ministri
Il motivo di queste differenze è che il presidente non
dipende da una maggioranza legislativa per rimanere al
potere
Composizione del governo
nelle democrazie presidenziali e parlamentari
Alcuni gabinetti presidenziali assomigliano più a quelli
parlamentari di altri
Questo ha a che fare con la variazione del potere
legislativo del presidente
I presidenti con un potere di decretazione relativamente
debole, dove i partiti nel legislativo sono piuttosto piccoli
e sono poco disciplinati, è probabile che nominino
gabinetti che assomigliano di più a quelli delle
democrazie parlamentari
Questo perché hanno bisogno di ottenere l'appoggio dei partiti
dell’opposizione per passare le loro misure legislative
Formazione e dissoluzione del governo:
democrazie miste
Governo
Una democrazia mista è quella in cui la sopravvivenza
del governo dipende da una maggioranza legislativa e da
un presidente eletto in modo indipendente
Il governo comprende un primo ministro e un gabinetto
In una democrazia mista, il ramo esecutivo comprende il
governo e il presidente - il presidente fa parte del ramo
esecutivo, ma non fa parte del governo
Coabitazione
Non vi è alcuna garanzia che il presidente e il primo
ministro siano dello stesso partito politico
Coabitazione - un presidente da un blocco politico e un
primo ministro da un altro - si verifica quando il partito
del presidente non controlla la maggioranza legislativa
Il presidente deve quasi sempre nominare il primo
ministro. Allora, perché abbiamo la coabitazione?
Si ricordi che il governo deve godere del sostegno di una
maggioranza legislativa
Pertanto, il presidente può dover nominare un primo
ministro di un partito di opposizione quando il partito o
la coalizione politica del presidente non controlla la
maggioranza legislativa
Coabitazione - Esempi
Francia: 1986-1988, 1993-1995, 1997-2002
Sri Lanka: 2001-2003
Ucraina: 2006-2007
Formazione del Governo
Non ci sono molti studi sulla formazione del governo nei
sistemi misti
Uno studio recente suggerisce che il processo di
formazione del governo è un incrocio tra quello nelle
democrazie parlamentari e quello nelle democrazie
presidenziali
Quando il partito del presidente controlla una maggioranza
legislativa, assomiglia ad una democrazia presidenziale
Quando il partito del presidente non controlla la maggioranza
legislativa, assomiglia ad una democrazia parlamentare