incontri - Palazzo delle Esposizioni
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incontri - Palazzo delle Esposizioni
incontri mostre musica cinema 9 novembre ‘10 > 27 febbraio ‘11 TEOTIHUACAN LA CITTÀ DEGLI DEI 9 novembre ‘10 > 27 febbraio ‘11 CARLOS AMORALES REMIX 5 ottobre ‘10 > 9 gennaio ‘11 mostre 9 novembre ‘10 > 27 febbraio ‘11 TEOTIHUACAN LA CITTÀ DEGLI DEI Primo e più importante progetto espositivo interamente dedicato alla civiltà precolombiana di Teotihuacan (II sec. a.C. – VII sec. d.C.). La mostra intende presentare al grande pubblico, e per la prima volta, la storia, l’arte e la cultura di uno dei centri più prestigiosi, misteriosi e affascinanti del Centro America, una civiltà che prima degli Aztechi, dominò l’intera area mesoamericana. Attraverso l’esposizione dei numerosi reperti rinvenuti nel sito archeologico della città-capitale, attualmente uno dei più importanti del Messico, la mostra consente ai visitatori di entrare in contatto diretto con una delle società precolombiane i cui misteri ed enigmi, tuttora irrisolti, continuano a suscitare un fascino ineguagliato. Oltre 400 capolavori, fra cui straordinari reperti di scultura monumentale, rilievi in onice e pitture murali riproducenti credenze religiose e racconti mitici, statuette in ossidiana e pietra verde, vasi in terracotta dipinta o Giaguaro, 350-650 d.C. Teotihuacan, Complesso di Xalla INAH, Museo Nacional de Antropología, Città del Messico Maschera antropomorfa, Azcapotzalco, San Miguel Amantla, Città del Messico. 500-600 d.C. intarsiata, bracieri in terracotta con richiami antropomorfi, mitologici e rituali, testimoniano la raffinatezza, la creatività e la passione per l’arte e la decorazione di un popolo la cui capacità espressiva, la sapienza, l’abilità e la cultura continuano ad essere ammirate e studiate ancora oggi. Molto prima dell’arrivo della civiltà europea sul suolo americano, Teotihuacan era conosciuta da tutti i popoli che abitavano nello stesso territorio e il rispetto per il suo nome si profuse in tutte le culture che occupavano quello che oggi è il Messico e parte dell’America centrale. L’origine più remota di Teotihuacan si fa risalire intorno al II secolo a.C. nella zona centrale del Messico, ove si stabilì e proliferò, fino a raggiungere nel corso dei secoli una popolazione stimata di 150.000 abitanti; da lì estese il proprio dominio fino a comprendere la maggior parte del Messico attuale. La città di Teotihuacan raggiunse il culmine del suo splendore nel periodo compreso tra il 150 e il 550 d.C. L’impero eccelse in ogni genere di arte, spesso apportando soluzioni originali, ma anche rielaborando e diffondendo elementi provenienti da altre aree del Mesoamerica e, attraverso l’importazione di materiali litici, anche dal grande Nord. mostre The exhibition, Teotihuacan. City of the Gods, the most important ever devoted exclusively to the pre-Columbian civilization of Teotihuacan (2nd b.C. - 7th centuries AD), is designed to acquaint the public for the very first time with the history, art and culture of one of the most prestigious, mysterious and fascinating civilizations of Mesoamerica, which dominated the entire region before the coming of the Aztecs. Numerous exhibits discovered in the digs of the central zone of the city, currently one of the most important archaeological sites in Mexico, allow visitors to explore a pre-Columbian society whose still unsolved mysteries and enigmas continue to intrigue and to arouse unparalleled interest. Over 400 masterpieces, ranging from fantastic monumental works of sculpture to onyx carvings and murals depicting religious beliefs and myths, statuettes in obsidian and jade, painted or inlaid terracotta vases and terracotta braziers with anthropomorphic, mythological and liturgical figures testify to the sophistication, the creativity and the passion for art and design of a people whose capacity for expression, Scultura antropomorfa, 300-400 d.C. INAH, Zona Arqueológica de Teotihuacan whose wisdom, and whose skill and culture are still enormously admired and closely studied today. Long before the first European ever reached the shores of the American continent, Teotihuacan was known and admired by all the peoples who lived in the region, respect for its name spreading to Maschera di Malinaltepec, and permeating all of the 100 - 650 d.C. (Guerrero, cultures that occupied what Malinaltepec) INAH, Museo has now become Mexico and a Nacional de Antropología, part of Mesoamerica. Città del Messico Teotihuacan is believed to have been founded around the 2nd century b.C. in the central region of Mexico, where it consolidated and grew until, a few centuries later, it had a population of almost 150,000 and it held sway over most of modern Mexico. The city reached the peak of its splendor between 150 and 550 AD. The city excelled in every field of art, frequently devising original solutions of its own while also revisiting and disseminating elements that the capital attracted from the whole of Mesoamerica, and even importing stone materials from the great continent to lying to the north. Credit per tutte le immagini: Consejo Nacional para la Cultura y las Artes – Instituto Nacional de Antropología e Historia, México. Photo: Martirene, Alcantara, assistant Olivier Dekeyser Mexcoliamoci visita e laboratorio Tra sculture monumentali, statuette votive, maschere e affreschi, un percorso per scoprire miti e credenze di un popolo misterioso che dominò il Centro America ancor prima degli Aztechi. In laboratorio per rievocare le tradizioni e le atmosfere che si ritrovano ancora oggi nella cultura messicana. scuole - infanzia e primaria dal martedì al venerdì dalle 11.30 alle 13.30; ingresso € 4,00 per alunno (gratuito per scuola dell’infanzia); attività € 80,00 per gruppo classe prenotazione obbligatoria tel. 06 39967200 alle classi che partecipano a due laboratori (uno al Palazzo delle Esposizioni e uno alle Scuderie del Quirinale) viene applicata la tariffa speciale di € 70,00 per gruppo famiglie ragazzi 7 > 11 anni domenica dalle 11.00 alle 13.00 attività + ingresso mostra € 12,00 per ragazzo prenotazione consigliata € 1,50 - tel. 06 39967500 Mexcoliamoci exhibition and workshop Amid monumental sculptures, votive statuettes, masks and frescoes, an itinerary to discover the myths and beliefs of a mysterious people who ruled Central America even before the Aztecs. Then a workshop to evoke traditions and atmospheres that are still found today in Mexican culture. school - kindergarten and primary school Tuesday through Friday from 11:30am to 1:30pm; admission € 4.00 per student (free for kindergarten classes); activities € 80.00 per class group reservation required tel. 06 39967200 Classes taking part in two workshops (one at the Palazzo delle Esposizioni and one at the Scuderie del Quirinale) can purchase a special ticket for € 70.00 per class group families 7 > 11 years old Sunday from 11.00 am to 1.00pm activity and entrance to the exhibition € 12.00 per child booking recommended € 1.50 tel. 06 39967500 9 novembre ‘10 > 27 febbraio ‘11 Scultura che rappresenta una divinità della morte 400-600 d.C. INAH, Museo Nacional de Antropología, Città del Messico ACTIVITIES AND WORKSHOPS FOR SCHOOLS AND FAMILIES ATTIVITÀ E LABORATORI PER SCUOLE E FAMIGLIE mostre CARLOS AMORALES REMIX Carlos Amorales (nato a Città del Messico nel 1970) ha conquistato la scena internazionale per la sua sorprendente capacità visionaria e per la sensibilità ultramoderna con la quale elabora, mescolandoli, molteplici e opposti elementi. In questa mostra, la sua prima in Italia, sperimenta un inedito modo di accostare le opere: sei poderose installazioni realizzate tra il 2005 e il 2010 si susseguono senza soluzione di continuità e in parte si sovrappongono. È un’amplificazione del principio di ibridazione su cui fonda tutto il suo lavoro e da cui deriva il titolo della mostra Remix, prelevato dal linguaggio musicale. Su gran parte dello spazio espositivo corre il disegno a matita El estudio por la ventana [Gettare lo studio dalla finestra] del 2010. Nella galleria grande, il disegno fa da sfondo ai settecentocinquantuno frammenti di Drifting Star [Stella alla deriva] del 2010. Black Cloud [Nuvola nera] del 2007 è l’impressionante sciame di farfalle nere, la cui presenza può essere interpretata come una minaccia o come il segno di una forza collettiva: un’opera monumentale, che ha la solidità di una massa e la leggerezza di un’ala di lepidottero. Alcune pareti sono tappezzate dai manifesti di Why Fear the Future? Carlos Amorales, The Skeleton Image Constellation (Liquid Archive), particolare, 2009 Courtesy dell’artista e di Yvon Lambert, Parigi - New York Carlos Amorales, Black Cloud, particolare, 2007 Collezione Diane e Bruce Halle [Perché temere il futuro?] del 2005. The Skeleton Image Constellation (Liquid Archive) [La costellazione dell’immagine-scheletro (Archivio liquido)] del 2009, sono le cartoline con oltre mille immagini prelevate dal personale archivio di Amorales, chiamato Archivo líquido [Archivio liquido], offerte in dono ai visitatori. Nella performance Spider Galaxy [La galassia del ragno], Galia Eibenschutz e in seguito le studentesse dell’Accademia Nazionale di Danza indossano un costume dalle vaghe sembianze di un uccello esotico. Tutte le opere in mostra derivano dal poderoso Archivo líquido, l’archivio digitale avviato da Amorales alla fine degli anni Novanta e in continua espansione, cui l’artista attinge per la realizzazione di ogni suo nuovo lavoro. Sono immagini ricavate da libri, foto dello stesso Amorales o scaricate da Internet, che, trasformate attraverso processi inventivi e tecnici, diventano disegni, diapositive, video, collage, dipinti, sculture, installazioni, copertine di dischi. L’Archivo líquido è un sorta di glossario e per Amorales è importante che altri lo possano utilizzare e interpretare, estendendone il significato. Al Palazzo delle Esposizioni un gruppo di studenti ha installato, interpretandoli, i lavori El estudio por la ventana e Black Cloud. La loro collaborazione, coordinata dallo Studio Amorales, si è svolta nell’ambito del seminario del professor Claudio Zambianchi della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. La mostra è curata da Daniela Lancioni, curatore senior del Palazzo delle Esposizioni. Carlos Amorales (born in Mexico City in1970) stepped to the fore on the international scene with his surprising visionary capacity and the ultramodern sensitivity with which he elaborates and mixes multiple and opposite elements. In this show, his first in Italy, he experiments with an unprecedented way of setting the works together: six powerful installations, created between 2005 and 2010, in an uninterrupted succession and in part overlapping. The exhibition title Remix, a musical term, derives from this choice of amplifying the hybridisation process on which all his work is based. Much of the exhibition space is occupied by the 2010 pencil drawing El estudio por la ventana [Throwing the Studio out the Window]. In the large gallery the drawing forms a background to the seven hundred and fifty-one fragments of Drifting Star (2010). Black Cloud (2007) is a remarkable swarm of black butterflies whose presence may be interpreted as a threat or as the sign of collective strength: a monumental work, seductive and enveloping, which has the solidity of a mass and the lightness of a lepidopteron wing. Several walls are covered with the posters of Why Fear the Future? Sopra e al centro: Carlos Amorales, The Skeleton Image Constellation (Liquid Archive), particolare, 2009 mostre Carlos Amorales, Drifting Star, particolare, 2010 Courtesy dell’artista e di Yvon Lambert, Parigi - New York © foto Claudio Abate mostre (2005). The Skeleton Image Constellation (Liquid Archive) of 2009 comprises cards with more than a thousand images, drawn from Amorales’ personal Archivo líquido (Liquid Archive) and offered as gifts to visitors. In the performance Spider Galaxy (2007) Galia Eibenschutz, and subsequently students from the Accademia Nazionale di Danza, wear a costume that vaguely resembles an exotic bird. All the works on show derive from the huge Archivo líquido, a digital archive which Amorales began in the late 90s. It is in continual expansion and the artist draws on it for each new work: images taken from books, photos by Amorales himself or downloaded on Internet which, transformed through inventive and technical processes, become drawings, slides, videos, collages, paintings, sculptures, installations and disc covers. The Liquid Archive is a kind of glossary and Amorales feels it important that others should use and interpret it, extending its significance. At the Palazzo delle Esposizioni a group of students installed, interpreting them, the works El estudio por la ventana and Black Cloud. Their collaboration, coordinated by Amorales Studio, took place in the context of a seminar held by Professor Claudio Zambianchi of the Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. The exhibition is curated by Daniela Lancioni, senior curator at the Palazzo delle Esposizioni. appuntamenti 9 novembre 2010, ore 18.30 incontro con Carlos Amorales Sala Cinema Ingresso libero fino ad esaurimento posti dal 13 novembre ‘10 al 27 febbraio ‘11 il sabato dalle 11.00 e la domenica dalle 16.00 performance Spider Galaxy La performance, eseguita dalle studentesse dell’Accademia Nazionale di Danza, si svolgerà nell’arco di un’ora circa. dal 24 novembre 2010, ore 19.00 spot! lettura guidata di un’opera 20 minuti un’opera Un calendario di appuntamenti per approfondire le opere della mostra Carlos Amorales. Remix, un ideale percorso in quattro tappe attraverso le grandi installazioni dell’artista messicano. Ogni appuntamento contribuirà a svelare i segni dell’immaginario artistico di Amorales e a seguire le suggestioni della sua più recente ricerca. Gli appuntamenti, organizzati dai Servizi educativi - Laboratorio d’arte del Palazzo delle Esposizioni in collaborazione con l’Università degli Studi “La Sapienza”, saranno preceduti, mercoledì 24 novembre 2010, da un incontro con Daniela Lancioni, curatrice della mostra. Da mercoledì 1 dicembre, saranno gli studenti i veri protagonisti di questo viaggio, in una serie di letture guidate, opera dopo opera, per presentare al pubblico le installazioni di Carlos Amorales e l’esperienza vissuta in prima persona nell’allestimento della mostra con lo Studio Amorales e con il professor Claudio Zambianchi. mercoledì 24 novembre, ore 19.00 Carlos Amorales. Remix con Daniela Lancioni, curatrice della mostra mercoledì 1 dicembre e 26 gennaio, ore 19.00 Drifting Star, 2010 mercoledì 15 dicembre e 9 febbraio, ore 19.00 Black Cloud, 2007 mercoledì 29 dicembre e 23 febbraio, ore 19.00 El estudio por la ventana, 2010 mercoledì 12 gennaio, ore 19.00 The Skeleton Image Constellation (Liquid Archive), 2009 info Partecipazione inclusa nel biglietto della mostra È necessario arrivare 15 minuti prima dell’inizio dell’attività mostre 5 ottobre ‘10 > 9 gennaio ‘11 Hugo Brehme, Zapata con fucile, fascia e sciabola, Cuernavaca, 1915 ca. Fondo Archivio Casasola. SINAFO-Fototeca Nazionale dell’INAH. La mostra riunisce un’inedita selezione di fotografie sulla Rivoluzione messicana che, attraverso undici nuclei tematici, racconta la storia dei cruciali accadimenti politici e dei leggendari movimenti armati avvicendatisi nel paese dal 1910 al 1920. 179 immagini in bianco e nero di formidabile impatto visivo, provenienti dai fondi della Fototeca Nazionale dell’Instituto Nacional de Antropología e Historia di Città del Messico, raccontano i dieci anni della Rivoluzione messicana seguendo due livelli di lettura, quello delle testimonianze storiche dei fatti accaduti e quello dell’interpretazione formale ed estetica di quei fatti, attraverso lo sguardo rivolto dai singoli fotografi ad una congiuntura storica vissuta in modo diretto e partecipato. La Rivoluzione messicana è stata la prima grande rivolta sociale del mondo moderno e nacque come movimento politico teso all’instaurazione di una vera democrazia che prevedesse la partecipazione dei contadini ai processi di spartizione e sfruttamento delle terre. La vertiginosa modernizzazione del paese precedente la Rivoluzione si era infatti fondata su un’inarrestabile espansione delle grandi proprietà terriere che aveva obbligato centinaia di migliaia di contadini a convertirsi in peones, salariati senza alcun potere, o a emigrare nelle città alla ricerca di miseri impieghi. Le profonde differenze di classe che si andarono accentuando generarono lo scatenarsi di una guerra cruenta che si concluse solo nel 1920. La mostra prende in esame tutte le fasi di questo lungo conflitto, mettendo a fuoco di volta in volta le diverse esperienze di vita sottese dalle tragiche vicende della storia rivoluzionaria. Costruita sulla base di un criterio cronologico, la rassegna restituisce l’immagine romanzesca dei grandi caudillos, ma soprattutto riscatta la rappresentazione del quotidiano e i processi sociali innescati dalla rivoluzione. Le figure dei principali leader rivoluzionari, come Emiliano Zapata, Pascual Orozco, Pancho Villa sono messi in evidenza nel percorso della mostra. Infine, è stato integrato alla mostra uno specifico programma musicale intitolato Suoni della Rivoluzione, che attraverso 33 tracce di diversi generi musicali singolarmente commentate, intende facilitare ulteriormente l’immersione dello spettatore nel clima dell’epoca. Autore sconosciuto, Truppe maderiste entrano in un villaggio al galoppo, 1911 ca. Fondo Archivio Casasola. SINAFO-Fototeca Nazionale dell’INAH. mostre Cruz Sánchez, Refugio Sánchez, capo zapatista di Tepotzlán, Morelos, 1914 ca. Fondo Magaña-Cerda. Istituto di Ricerche sull’Università e l’Istruzione – UNAM This exhibition, Pictures of a Revolution, comprises a selection of photographs of the Mexican Revolution never shown before. Divided into eleven theme-based sections, it tells the story of the crucial political events and of the legendary armed movements that rocked the country between 1910 and 1920. 179 black and white photographs of extraordinary visual impact, taken from the archive collections in the National Photothèque of the Instituto Nacional de Antropología e Historia in Mexico City, tell the story of the ten-year-long Mexican Revolution at two different levels of interpretation: both as a historical account of events, and as examples of formal and aesthetic interpretation arising from the individual photographers’ different takes on an historical and political occurrence that each one of them was experiencing very much in the first person. The Mexican Revolution, the first great social uprising in the modern world, began as a political movement seeking to establish genuine democracy, with peasant farmer participation in the shareout and working of the land. The country’s heady modernization before the revolution was based Autore sconosciuto, Esecuzione di Marcelino Martínez, Arcadio Jiménez e Hilario Silva per omicidio, Chalco, 28 aprile 1909. Fondo Archivio Casasola. SINAFO-Fototeca Nazionale dell’INAH. on the ongoing expansion of large landholdings, thus forcing hundreds of thousands of peasant farmers into the role of peones, salaried workers with no say in anything, or else driving them to emigrate in search of gloomy jobs in the cities. The huge gap between the social classes, which was getting worse rather better, eventually sparked the outbreak of a bloody war that ended only in 1920. This exhibition explores all of the phases in the long conflict, focusing on the various real-life experiences that lay beneath and behind the tragic events in the history of the Revolution. Built in accordance with a chronological criterion, the retrospective shows us the swashbuckling image of the great caudillos, but above all it sheds light on daily life and on the social processes triggered by the Revolution while highlighting the role of the leading players in the drama, men like Emiliano Zapata, Pascual Orozco and Pancho Villa. Last but not least, the exhibition is accompanied by a tailor-made musical program entitled Sounds of the Revolution, which uses 33 tracks of varying musical genres with individual commentary, designed to further enhance the visitor’s full immersion in the feel and mood of the period. Diritti universali per le immagini: Sistema Nacional de Fototecas – Fototeca Nacional, INAH incontri incontri a TEOTIHUACAN 11 novembre ‘10 – 17 febbraio ‘11 importanti campagne di scavo a Teotihuacan, che hanno portato a scoperte sensazionali e rivelato i legami della pianificazione urbana con la cosmologia e la vita rituale, che comprendeva cruenti sacrifici umani. 25 novembre, ore 18.30 In occasione della grande mostra Teotihuacan. La città degli Dei, al Palazzo delle Esposizioni arriveranno ogni settimana i più grandi esperti internazionali - provenienti appositamente dal Messico, per illustrare le loro ricerche sul campo - e i nostri maggiori studiosi di culture indigene americane, per raccontare una delle civiltà più straordinarie e misteriose della storia dell’umanità. Grazie alle testimonianze di questi grandi archeologi e antropologi il pubblico avrà una visione completa non solo sull’arte e la cultura, ma anche su tutti gli aspetti più rilevanti di questa grande civiltà precolombiana, come la religione e i sacrifici, le usanze e la vita quotidiana, la società e la politica. I meravigliosi reperti esposti nelle sale acquisteranno così nuova vita, svelando in parte il loro significato nascosto, il mistero custodito gelosamente nel silenzio millenario di un’arte, espressione di una civiltà tanto raffinata quanto remota. Davide Domenici 11 novembre, ore 18.30 9 dicembre, ore 18.30 Alejandro Sarabia González L’antica città di Teotihuacan, Patrimonio dell’umanità Un viaggio verso la città delle meraviglie con una guida d’eccezione, il Direttore dell’area archeologica di Teotihuacan, alla scoperta di un luogo unico nel mondo antico nel campo delle arti plastiche e architettoniche per dimensioni, raffinatezza estetica e per l’influenza che ha esercitato sulle culture successive. 18 novembre, ore 18.30 Saburo Sugiyama La forma della città e la vita rituale Saburo Sugiyama alterna l’insegnamento in prestigiose università giapponesi e statunitensi, alla direzione di Scrittura e potere A Teotihuacan non conoscevano la scrittura? L’enigma che ha sconcertato da sempre gli studiosi di questa potente ed evoluta civiltà, inizia a sciogliersi grazie alle recenti analisi, svolte sul campo da uno dei nostri maggiori esperti, che ‘legge’ nella pittura il messaggio di un grande progetto politico. 2 dicembre, ore 18.30 Miguel Báez Chi governa a Teotihuacan? Chi fosse a capo della città resta un mistero: non sono state trovate tombe e palazzi regali, né si conoscono il volto o il nome di uno dei suoi leader. Una delle ipotesi più interessanti per spiegare questo fenomeno unico è l’esistenza di un governo collegiale di alti funzionari. Sergio Botta La religione di Teotihuacan e il “nucleo duro” mesoamericano Teotihuacan fu un grande centro sacro, da lì si diffuse nell’intera area culturale il “nucleo duro” delle concezioni religiose mesoamericane, che è sopravvissuto oltre l’arrivo degli spagnoli sino ai giorni nostri, nelle tradizioni delle popolazioni indigene del Messico. 16 dicembre, ore 18.30 Laura Laurencich Minelli Pensiero e logica della civiltà di Teotihuacan Secondo i parametri del Vecchio Mondo, risulta inspiegabile come una “civiltà della pietra”, che non incontri utilizzava la ruota e la moneta, sia divenuta una grande potenza. Un’archeologa e antropologa, grande esperta dell’America indigena, svela l’originalità del pensiero alla base del mondo teotihuacano. 13 gennaio, ore 18.30 Alessandro Lupo Un crocevia di forze, uomini e dei Dopo aver costituito un fondamentale punto di riferimento mitologico per le grandi civiltà che dominarono l’altopiano centrale del Messico dopo la sua scomparsa, Teotihuacan è ancor oggi un luogo di incontro e ispirazione per diverse forme contemporanee di religiosità. assenza dei “teotihuacani” da tutti i testi antichi, la sua manifestazione più evidente. 10 febbraio, ore 18.30 Linda Manzanilla La vita domestica Una grande archeologa messicana illustra la vita all’interno dei nuclei multifamiliari e dei quartiere multietnici di Teotihuacan, città che rappresenta un’eccezione in Mesoamerica per le dimensioni e il grado di pianificazione urbana, la struttura corporativa e il carattere di centro sacro. 17 febbraio, ore 18.30 20 gennaio, ore 18.30 Alessandra Pecci Mangiare a Teotihuacan Cosa mangiavano, come cucinavano e quali erano i cibi preferiti degli antichi abitanti di Teotihuacan? Uno sguardo curioso sulle loro tavole grazie ai materiali rinvenuti negli scavi, che hanno permesso di ricostruire quali fossero le risorse naturali disponibili e come venissero utilizzate. Rubén Cabrera Le recenti osservazioni nella Piramide della Luna Un archeologo attivo nella area di Teotihuacan, illustra il misterioso significato di alcuni insoliti e inquietanti reperti conservati all’interno di questo straordinario e colossale edificio: uccelli sacri, serpenti, felini che spesso venivano sacrificati assieme agli esseri umani. 27 gennaio, ore 18.30 Alfredo López Austin Il mito della nascita del Sole e della Luna Uno tra i maggiori antropologi di fama internazionale, grande conoscitore delle culture precolombiane, racconta il mito più affascinante di Teotihuacan, che al di là della sua forza simbolica e della bellezza letteraria, occupa un ruolo centrale nella cosmogonia dei popoli mesoamericani. 3 febbraio, ore 18.30 Giovanni Gentile G. Marchetti Teotihuacan e la Tula dei Toltechi Da un esame delle fonti letterarie in relazione a Teotihuacan e ai Toltechi e da un confronto con i risultati degli studi archeologici, emerge una clamorosa contraddizione che vede, nella sorprendente (e vistosa) Informazioni Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema scalinata di via Milano 9A, Roma www.palazzoesposizioni.it INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card musica cinema Juan Carlos Laguna CINEMEXICO concerto 20 novembre 2010 20 gennaio - 13 febbraio 2011 La chitarra messicana nel mondo apertura straordinaria con ingresso gratuito alla mostra dalle ore 20.00 alle ore 02.00 concerti alle ore 21.00 e 22.30 Un’opportunità straordinaria per ammirare i capolavori artistici di Teotihuacan, guidati dalle note trascinanti e suggestive del grande chitarrista classico messicano Juan Carlos Laguna. In occasione di Musei in Musica, il Palazzo delle Esposizioni propone un originale concerto all’interno delle sale espositive, per mettere a confronto i reperti di questa grande civiltà precolombiana con le sonorità avvolgenti della tradizione più recente, in un dialogo entusiasmante tra la ricerca musicale di un artista contemporaneo e la cultura di uno degli imperi antichi più affascinanti del centro America. Juan Carlos Laguna è considerato dalla critica internazionale il più grande chitarrista classico del suo paese e tra i maggiori a livello mondiale, sia per la sua perfezione tecnica che per la straordinaria capacità interpretativa. Ha ottenuto riconoscimenti in prestigiosi concorsi internazionali, ha suonato con le principali orchestre e si è esibito come solista in teatri e festival non solo in Messico e America Latina, ma anche negli Stati Uniti e nelle principali capitali europee e asiatiche. La sua intensa produzione discografica è pubblicata in tutto il mondo e i maggiori musicisti contemporanei hanno composto opere appositamente per lui. Informazioni Palazzo delle Esposizioni via Nazionale 194, Roma www.palazzoesposizioni.it INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI L’epoca d’oro del cinema messicano in collaborazione con Filmoteca de la UNAM Dopo la retrospettiva dedicata a Luis Buñuel, il Palazzo delle Esposizioni torna all’época dorada del cinema messicano, uno dei capitoli più interessanti e a noi sconosciuti della storia del cinema, che raggiunse la sua massima espressione negli anni ’40 del secolo scorso. Durante la seconda guerra mondiale, la posizione del Messico schierato con gli Alleati, incoraggiò grandi investimenti statunitensi in ambito cinematografico, che sostennero lo sviluppo di un’intensa attività produttiva nel paese, favorendo le potenzialità artistiche di autori di grande genio, quali Emilio Fernández. L’impianto melodrammatico tradizionale raggiunge nei loro capolavori una complessità psicologica e una ricchezza estetica di grande modernità per sperimentazione e audacia. Questi grandi registi si impossessarono dei principali generi hollywoodiani, dal melodramma alla commedia musicale, saturandone gli elementi attraverso un immaginario originale e corrosivo. Furono così capaci di dare sfogo alle inquietudini della modernità assillante e di tradurne i conflitti in personaggi antitetici dalla forte carica simbolica, come la prostituta o la santa, o in situazioni estreme, come l’esplosione di una vitalità sensuale o l’accanirsi del destino che la frustra, aprendo inediti scenari analitici ben oltre la matrice folkloristica di superficie. cinema 20 e 21 gennaio, ore 21.00 27 e 28 gennaio, ore 21.00 Flor Silvestre Enamorada di Emilio Fernández. Con Dolores del Río, Pedro Armendáriz. 1943 (91’) v. o. con sottotitoli in italiano Il 20 gennaio introduce la rassegna Stefano Tedeschi, Università di Roma “La Sapienza” Il Messico insanguinato dalle lotte rivoluzionarie fa da sfondo al leggendario film rivelazione del grande maestro Emilio El Indio Fernández, che con questa opera, considerata una delle più belle del cinema messicano, getta le fondamenta di un nuovo linguaggio cinematografico. 22 e 23 gennaio, ore 21.00 María Candelaria di Emilio Fernández. Con Dolores del Río, Pedro Armendáriz. 1943 (110’) v. o. con sottotitoli in italiano Capolavoro che ha fatto conoscere a livello internazionale il fenomeno del cinema messicano e il talento del grande regista, che scolpisce con vigore istintivo e appassionato la tragedia degli indios sul volto splendente di Dolores del Río, già stella di Hollywood. Palma d’oro a Cannes. 25 e 26 gennaio, ore 21.00 La perla di Emilio Fernández. Con Pedro Armendáriz, María Elena Marqués. 1945 (85’) v. o. con sottotitoli in italiano La visionarietà accesa e melodrammatica di Fernández raggiunge un esito straordinario con un altro dramma di passioni primitive e arcaiche: il tragico apologo di un povero pescatore che crede di sfuggire alla miseria quando trova la più bella perla mai vista. di Emilio Fernández. Con Pedro Armendáriz, María Félix. 1946 (92’) v. o. con sottotitoli in italiano Melodramma di passioni forti alleggerito dai toni della commedia, rappresenta una punta del cinema di Fernández, che ha modellato un personaggio indimenticabile - una “bisbetica domata” shakespeariana alle prese con la Rivoluzione - per la grande stella del cinema latino, la meravigliosa María Félix. 29 e 30 gennaio, ore 21.00 Nosotros los pobres di Ismael Rodríguez. Con Pedro Infante, Evita Muñoz. 1947 (125’) v. o. con sottotitoli in italiano Dramma a tinte fosche ambientato nei sobborghi di Città del Messico, tra prostitute tisiche e uomini senza scrupoli, è il più grande successo di pubblico del cinema messicano di tutti i tempi, il monumento della cultura popolare nazionale, dallo stile pieno di eccessi, barocco e meravigliosamente mostruoso. 1 e 2 febbraio, ore 21.00 Aventurera di Alberto Gout. Con Ninón Sevilla, Tito Junco. 1949 (101’) v. o. con sottotitoli in italiano Un filone cinematografico tipicamente messicano, fiorito nel periodo d’oro, è il melodramma da cabaret, che unisce il noir al musical: giovani donne innocenti finiscono in sordidi night-club e devono difendere la loro innocenza da ogni genere di depravazione. Aventurera rappresenta il capolavoro di culto del genere, grazie alla sublime ed esplosiva Ninón Sevilla. cinema 3 e 4 febbraio, ore 21.00 10 e 11 febbraio, ore 21.00 La mujer del puerto Distinto amanecer di Arcady Boytler. Con Andrea Palma, Domingo Soler. 1933 (76’) v. o. con sottotitoli in italiano Film d’atmosfera e pieno di fascino, che negli anni ’30 anticipa molte tematiche del decennio successivo: è la storia di una prostituta, archetipo di un filone cinematografico senza equivalenti negli altri paesi, che non risparmia alcun eccesso del melodramma, dall’omicidio all’incesto. di Julio Bracho. Con Andrea Palma, Pedro Armendáriz. 1943 (108’) v. o. con sottotitoli in italiano Il ritmo e la tensione del noir al servizio di tematiche di attualità, come la corruzione politica e le lotte sindacali, fanno di questa pellicola una delle migliori del periodo, lontana dall’innocente folklore delle ambientazioni rurali, svela l’altra faccia del paese: la mostruosa evoluzione della metropoli con i suoi ambienti sordidi. 5 e 6 febbraio, ore 21.00 12 e 13 febbraio, ore 21.00 Doña Bárbara Campeón sin corona di Fernando de Fuentes. Con María Félix, Julián Soler. 1943 (138’) v. o. con sottotitoli in italiano Protagonista di questo capolavoro melodrammatico è la femme fatale del Messico, María Félix, considerata la Marilyn Monroe latina per la sua bellezza inebriante e la prorompente sensualità. Conquistò la fama proprio con la straordinaria interpretazione di Doña Bárbara, la crudele divoratrice di uomini che ha turbato generazioni di messicani con la magia del suo sguardo. di Alejandro Galindo. Con David Silva, Amanda del Llano. 1945 (100’) v. o. con sottotitoli in italiano Punto di riferimento obbligato per conoscere il cinema classico messicano, di cui rappresenta uno dei momenti più alti, costruisce il migliore ritratto della realtà messicana del ventesimo secolo, attraverso la storia di un boxer e del suo tentativo di riscatto sociale nei bassifondi della metropoli. 8 e 9 febbraio, ore 21.00 Ay Jalisco no te rajes di José Rodríguez. Con Jorge Negrete, Gloria Marín. 1941 (120’) v. o. con sottotitoli in italiano Capolavoro di grande successo del genere popolare nazionale per eccellenza, la commedia ranchera, una sorta di western avventuroso, trapiantato nel clima e nell’identità culturale del paese, tra sparatorie e inserti canori. Informazioni Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema scalinata di via Milano 9A, Roma www.palazzoesposizioni.it INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card LA MEMBERSHIP DEL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI un anno di ingressi senza code e tanti vantaggi Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali PdE junior & senior TEOTIHUACAN LA CITTÀ DEGLI DEI per chi ha meno di 27 anni o ne ha già co mpiuti 65 € 35 Con il patrocinio della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” CARLOS AMORALES REMIX MyPdE abbonamento individuale € 50 PdE x due due abbonamenti € 90 PdE x quattro quattro abbonamenti € 145 Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione con la collaborazione di Con la card si può: •accedere gratuitamente, con ingresso riservato e senza code, agli spazi espositivi del Palazzo •ricevere, al momento dell’attivazione, due biglietti gratuiti non nominativi; •partecipare a visite guidate ed iniziative riservate agli abbonati •partecipare ad attività didattiche e di laboratorio appositamente organizzate per gli abbonati •aderire alle convenzioni attivate dal Palazzo e proposte dai partner culturali di Azienda Speciale Palaexpo •usufruire dello sconto del 50% per l’acquisto dell’abbonamento alle rassegne cinematografiche e teatrali •usufruire dello sconto del 10% presso la caffetteria e libreria Bookàbar e il ristorante Open Colonna •acquistare, con la tariffa “ridotto speciale”, il biglietto d’ingresso alle mostre delle Scuderie del Quirinale •ricevere informazioni e aggiornamenti sulle proposte culturali del Palazzo Per informazioni www.palazzoesposizioni.it mostra Teotihuacan sponsor PdE sponsor tecnici vettura ufficiale Palazzo delle Esposizioni - Roma, via Nazionale 194 - www.palazzoesposizioni.it Orario / Opening hours Domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00 Venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30 - Lunedì chiuso L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura Sunday, Tuesday, Wednesday, Thursday: from 10:00am to 8:00pm Friday and Saturday: from 10:00am to 10:30pm - Closed on Monday Last admission one hour before closing time Biglietti / Tickets Intero € 12,50 - ridotto € 10,00 - gruppi € 10,00 e scuole € 4,00 per studente (min. 10 - max. 25 studenti) dal martedì al venerdì eccetto festivi; gruppi € 12,50 sabato, domenica e festivi - prenotazione obbligatoria a pagamento (gruppi € 25,00 e scuole € 15,00) Il biglietto permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni Full price € 12,50 - reduced price € 10,00 - groups € 10,00 and schools € 4,00 each student (min. 10 - max. 25 students) Tuesday to Friday (holidays excluded); groups € 12,50 Saturday, Sunday and holidays - reservation required (groups € 25,00 and schools € 15,00) Tickets allow to visit all the ongoing exhibitions at Palazzo delle Esposizioni Grazie a Lottomatica ingresso gratuito per gli under 30 il primo mercoledì del mese dalle 14.00 alle 19.00 Thanks to Lottomatica free entry for the under 30 the first Wednesday of the month from 2:00pm to 7:00pm Biglietto integrato Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale Intero € 18,00 - ridotto € 15,00 - Scuole € 6,00 per studente (min. 10 - max. 25 studenti) È valido per 3 giorni dalla data di emissione One-price tickets for Palazzo delle Esposizioni and Scuderie del Quirinale Full price € 18,00 - reduced price € 15,00 - Schools € 6,00 each student (min. 10 - max. 25 students) - Tickets are valid for 3 days from date of emission Informazioni e prenotazioni / Information and reservations Singoli e gruppi / individuals and groups tel. 06 39967500 Scuole / schools tel. 06 39967200 - www.palazzoesposizioni.it - [email protected] Visite guidate / Guided tours Visite guidate individuali in italiano mostra Teotihuacan sabato e domenica 10.30/12.00/16.30/18.00 Mostra Carlos Amorales sabato e domenica 12.15/16.45 Visita singola € 4,00 - visita a due mostre € 7,00 Gruppi: 1 mostra € 100,00 / 2 mostre € 165,00 (min. 10 - max. 25 persone) Scuole: 1 mostra € 80,00 / 2 mostre € 130,00 (min. 10 - max. 25 studenti) Prenotazione obbligatoria per gruppi e scolaresche Individual guided tours in Italian Teotihuacan exhibition on Saturday and Sunday 10:30am/12:00pm/4:30pm/6:00pm Carlos Amorales exhibition on Saturday and Sunday 12:15pm/4:45pm Guided tour one exhibition € 4,00 – two exhibitions € 7,00 Groups: 1 exhibition € 100,00 / 2 exhibitions € 165,00 (min. 10 - max. 25 people) Schools: 1 exhibition € 80,00 / 2 exhibitions € 130,00 (min. 10 - max. 25 students) Reservation required for groups and schools Servizi / Gallery Facilities Ristorante, libreria e caffetteria Audioguide in italiano e in inglese: singola € 4,00; doppia € 6,00 Restaurant, bookshop and café Audioguide in Italian and English: individual € 4,00; double € 6,00 Catalogo /Catalogue Teotihuacan - Carlos Amorales
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