l`etimologia del termine " ius „ secondo gb vico
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l`etimologia del termine " ius „ secondo gb vico
L'ETIMOLOGIA DEL TERMINE " IUS „ SECONDO G.B. VICO Giovan Battista Vico, nella Scienza Nuova, sostiene che « ius » (in latino arcaico « ious »), trae origine da « bus », termine con il quale i romani designarono, in principio, Giove (1). La ragione di tale derivazione il sommo filosofo la spiega con il fatto che, come Giove penetra di sé tutte le cose e tutte le indirizza al proprio fine, così il diritto governa la società civile e le consente di raggiungere i propri scopi. Questa etimologia di ius » serve al Vico per convalidare la sua teoria per la quale« il diritto è il tentativo costante degli uomini di adeguarsi alla volontà di Dio ed alle supreme leggi della Provvidenza divina che governa la storia umana. L'etimologia proposta è ricavata dall'Etimologicon linguae latinae di Giovanni Gerardo Voos (2), il fatto però che il Vico la abbia prescelta tra le innumerevoli altre proposte dagli eruditi del suo tempo (3) testimonia, ancora una volta, la sua profonda capacità di intuizione perché, come vedremo, la filologia moderna ha riconosciuto la derivazione del termine « ius » da una radice di indubbio significato religioso. Comunque, indipendentemente dal fondamento scientifico da attribuire all'etimologia vichiana (4), la stessa rimane, da un punto di vista storico e filosofico, validissima per spiegare l'origine religiosa del diritto e per ricollegare le norme che regolano la società umana con la suprema legge divina. Dice, infatti, Vico: « il diritto natural delle genti essere stato dalla divina provvidenza ordinato » ed il diritto positivo altro non è, in sostanza, che il tentativo degli uomini di ritrovare, pur tra continui errori, la via tracciata dal comando (1) G. B. VICOG Principi di scienza nuova d'intorno alla comune natura delle Nazioni ed 1744, Libro II, Sez. I Cap. II par. VI, a cura di F. Nicolini, ed. Ricciardi, Napoli 1953, p. 514. (2) G. G. Voos: Etimologicon linguae latinae, ed. regia Tipografia, Napoli 1762 vol. I pp. 374 segg. (3) Per un ampio esame delle etimologie proposte, ved. G. G. Voos, op. cit. e SCIPIONE GENTILE: Originum ad Pandectas liber singularis, in Opera omnia, ed. Gravier, Napoli 1763, Tomo II, p. 413. (4) Gli studiosi moderni, come vedremo, rifiutano la derivazione « ius » da « Ious », ma ve ne sono alcuni che anche oggi ritengono valida l'etimologia vichiana, ved. E. COCCHIA: Introduzione storica allo studio della lingua latina, ed. Laterza, Bari 1915, p. 353. 30 Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di IMAGO - Lecce divino (5). Ma lasciamo ora da parte il Vico per esaminare quale sia, secondo la scienza moderna, l'origine del termine « ius », di questa parola fascinosa che designa, secondo la stupenda definizione di Celso, l'ars boni et aequi (6). Ancor prima di G. B. Vico, lo studioso che maggiormente si era avvicinato a quella che, per i moderni, è l'origine di « ius », era stato Scipione Gentili, eruditissimo giureconsulto della seconda metà del sec. XVI, che nel suo « Originum ad Pandectas » (7), aveva affermato che il termine « ius » deriverebbe da un'antichissima radice « jò » che significa manifestazione di dolore. Tale esclamazione dolorosa la natura stessa avrebbe dato agli uomini per manifestare dolore ed impetrare, al tempo stesso, pietà ed aiuto. « Jò » sarebbe il grido che i primi uomini vaganti nelle selve terrestri, senza leggi e senza costumi morali, alzavano al cielo allorché, alcuni di essi, i più forti, li opprimevano. Quindi, « ius » sorge da questa occasione che i poveri ed i deboli chiedono aiuto contro i potenti. Questa tesi del Gentili che, al pari di quella del Vico, si fonda più che su basi rigorosamente scientifiche, su profonde intuizioni sostenute dalla coscienza che il diritto rappresenta il supremo valore della società umana, sono state, sostanzialmente, confermate dagli studiosi contemporanei. Alla luce delle moderne ricerche storico-filologiche che hanno potuto accertare la comunanza di origine delle lingue indo-europee (8), è stato affermato che « ius » deriva da una radice vedica « yos » che significa salute, non passata nel sanscrito classico (9) e che ritroviamo solo nella formula « cam (5) Per una sintetica esposizione del pensiero di Vico, ved. F. ed. La Scuola, Brescia s.d. ANIERIO: Vico, (6) D. I, fr. I pr. « Ulpianzis libro I Institutionum »: Ittri operam daturuin prius nosse oportet, unde nomen iuris descendat. Est autem a iustitia appellatum; nam ut eleganter Celsus definit, ius est ars boni et aequi. Sulla definizione di Celso v. S. RICCOBONO: lus est ars boni et aequi, sta in Annali del Seminario giuridico dell'Università di Catania, anno 1947, ed. Jovene, Napoli 1947. (7) S. GENTILI op. cit.. Scipione Gentili (1563 - 1616) fu giureconsulto di vasta e profonda erudizione v. su di F. SCHUPFER: Manuale di storia del dir. Italiano: le fonti, ed. Loescher, Roma 1895, p. 627. (8) Ved. T. MOMMSEN: Storia di Roma antica, ed. Sansoni, Firenze 1960, vol. I, p. 24. (9) 11 vedico è il linguaggio dei libri indiani Veda (= sapienza), complesso di libri religiosi e filosofici del brahamanesimo, il più antico monumento letterario e linguistico indiano (1500 - 500 a. Cr.). In origine comprendeva: Rig-Veda, Sama-veda, Yajur-veda. Ogni libro ha un commento liturgico detto brahamana. Il sanscrito (= perfezionato), per distinguerlo dal pacrito (= volgare), è l'antichissima lingua letteraria dell'India cd una delle principali lingue Indo-europee, dalla quale, secondo una teoria particolarmente in voga nel sec. XIX, sarebbero derivati il greco ed il latino, veci. BURNOIT - L. Luti pm.: A Ictliodc pota étudier la langue sanscrite, Paris 1885. Oggi la teoria secondo la oliale la civiltà sarebbe venuta ín Europa cd in Italia dall'India con le emigrazioni degli Arii è aerei I ala 21 I Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di IMAGO - Lecce ca yos ca » che significherebbe invocazione di celeste benedizione (10). Alcuni studiosi hanno però osservato e, mi sembra, a ragione, che questa etimologia è alquanto incerta, anche per il fatto che non si scorge alcuna continuità storica tra « yos » e « ius », dato che « yos » non è termine passato nel sanscrito classico ed hanno perciò riportato « ius » ad un più antico lessico, comune a tutti i popoli arii da cui sarebbero derivati sia il vedico « yos » che il latino « ius » ( 11 ). L'uno, termine religioso significante salvezza, l'altro, termine giuridico, ma di indubbio contenuto religioso e da riavvicinarsi, comunque, a « Ious », antico nominativo di « Iupiter - Iovis ». Siamo così ritornati al Vico. ENRICO GUSTAPANE con molte riserve, v. G. SERI: Gli Arii in Europa ed in Asia, ed. Bocca, Torino, 1903; P. BONFANTE: Storia del diritto romano, ed. Soc. editrice libraria, Roma 1923, vol. I, p. 11 segg. (10) Per un'ampia esposizione delle teorie dei moderni in materia, v. F. GLUCK: Commentario alle Pandette, trad. it. di C. Ferrini, ed. Vallardi, Milano, 1888, vol. I, p. I segg.; P. DE FRANCISCI: Storia del dir. romano, ed. A.R.E., Roma, 1926, vol. I, p. 279 segg.; R. ORESTANO: Introduzione allo studio del dir. romano, ed. Giappichelli, Torino 1953, p. 283 segg.; v., inoltre, BREAL - BAILLI: Dictionnaire étjmologique de la langue latine, Paris 1885, p. 114. (11) v. in tal senso, G. DEVOTO: I problemi del più antico vocabolario giuridico romano, in Atti del congresso internazionale di diritto romano, Roma 1933, vol. I, pp. 23 segg. Provinc~cce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Digitale Salentina) a cura di IMAGO - Lecce
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