ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE MASCALUCIA ANNO

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE MASCALUCIA ANNO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
MASCALUCIA
INDIRIZZI: CLASSICO – SCIENTIFICO
VIA DEI VILLINI 87/89, 95030 – MASCALUCIA (CT)
TEL/FAX 0957272517 – EMAIL [email protected]
www.liceomascalucia.it
ANNO SCOLASTICO 2009/2010
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEI CORSI DI STUDIO DI
ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE V SEZ. D
LICEO SCIENTIFICO
1
INDICE
Parte prima
1) Presentazione delle finalità dell’Istituto con riferimento al POF. Pag. 3
2) Caratteri specifici dell’indirizzo di studi. Pag. 4
Parte seconda
3) Elenco degli studenti della classe pag. 5
4) Storia della classe pag. 6
Parte terza
5) Profilo della classe pag. 7
Parte quarta
6)
7)
8)
9)
Percorso formativo realizzato sulla base della progettazione collegiale pag.8
Strategie didattiche comuni pag.9
Attività di approfondimento extracurricolari pag. 10
Simulazioni di terza prova
pag. 11
Parte quinta
Progettazione disciplinare
10) Italiano (relazione finale e programmi) pag. 12-18
11) Latino (relazione finale e programmi) pag. 19-25
12) Storia (relazioni finali e programmi) pag. 26-30
13) Filosofia (relazioni finali e programmi) pag. 31-34
14) Inglese (relazioni finali e programmi) pag. 35-39
15) Matematica (relazioni finali e programmi) pag. 40-44
16) Fisica (relazioni finali e programmi) pag. 45-49
17) Scienze (relazioni finali e programmi) pag. 50-53
18) Disegno e storia dell’arte (relazioni finali e programmi) pag. 54-57
19) Educazione fisica (relazioni finali e programmi) pag. 58-61
20) Religione (relazioni finali e programmi) pag. 62-65
Parte sesta
Allegati pag. 66
2
L’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE DI MASCALUCIA
(POF)
Dall’anno scolastico 2008 – 2009 l’Istituto ha un’organizzazione amministrativa e didattica
autonoma, essendo precedentemente sede associata del Liceo Scientifico Statale “E. Majorana”
di S. Giovanni La Punta. L’Istituto di Istruzione secondaria di Mascalucia prevede due corsi di
scuola secondaria superiore: Liceo classico, Liceo scientifico ordinario. L’Istituto vanta tre sedi:
via dei Villini, 19; Via Chillei, 18; Locali PIME (Massannunziata) Via Mompilieri, 4. La scuola
attualmente offre strutture e laboratori sufficienti per supportare le attività sperimentali dei
percorsi formativi e rappresentano un valido ed insostituibile contributo all’azione didattica dei
docenti. L’Istituto dispone infatti di: un’aula multimediale che svolge la funzione di laboratorio
di Informatica e di laboratorio linguistico; biblioteca; un laboratorio di scienze e fisica;
laboratorio multimediale mobile. L’attività di educazione fisica si svolge presso il Palazzetto
dello Sport raggiungibile dalle tre sedi grazie ai mezzi di trasporto messi a disposizione dal
Comune di Mascalucia. Gli allievi dell’Istituto provengono prevalentemente da Mascalucia e da
altri comuni dell’hinterland etneo.
In espansione dal punto di vista dell’utenza e impegnata nella ricerca e affermazione del proprio
stile, del proprio modo di organizzare le proprie finalità educative e formative, la scuola
ribadisce, come progetto culturale di ampio respiro, la licealità nell’ottica di realizzare un
positivo confronto tra i diversi saperi e le esigenze della società attuale. Nella concretizzazione
piena della licealità, la scuola intende fornire allo studente capacità critiche, dominio dei
processi logici, possesso di linguaggi, abilità di confronto tra problemi e situazioni diverse,
agilità di utilizzazione dei canali di comunicazione, capacità di coniugare impostazione teorica
ed apertura alla prassi, così come oggi viene fortemente richiesta dal mondo dell’Università e del
lavoro.
3
PROFILO FORMATIVO
LICEO SCIENTIFICO
CORSO ORDINARIO
Il Liceo Scientifico ordinario si propone l’obiettivo di far acquisire un serio ed articolato
patrimonio culturale, non solo attraverso la trasmissione dei ‘saperi’ di base, ma favorendo anche
il potenziamento delle capacità logico-critiche e di un metodo di studio pienamente autonomo e
produttivo.
Il corso ordinario coniuga, infatti, una rigorosa formazione scientifico-matematica con una solida
cultura umanistica.
Il Liceo, inoltre, offre la possibilità di far acquisire certificazioni internazionali riconosciute per
le competenze di tipo linguistico. A tal fine il ministero della Pubblica Istruzione ha accreditato
alcuni Enti (Cambridge University e Trinity College per l’Inglese) per rilasciare certificazioni
che attestano il livello di conoscenza individuale nelle diverse lingue, utilissime per poter
successivamente operare in campo universitario e professionale.
Durata degli studi: cinque anni
Titolo: Diploma di Liceo Scientifico
Materie
Religione Cattolica
Lingua e lettere italiane
Lingua e lettere latine
Lingua e letteratura straniera
Storia
Filosofia
Geografia
Scienze naturali, Chimica e Geografia
Fisica
Matematica
Disegno/Storia dell’arte
Educazione fisica
Totale ore settimanali di insegnamento
1a
1
4
4
3
3
2
5
1
2
25
2a
1
4
5
4
2
2
4
3
2
27
Classi
3a
1
4
4
3
2
2
3
2
3
2
2
28
4a
1
3
4
3
2
3
3
3
3
2
2
29
5a
1
4
3
4
3
3
2
3
3
2
2
30
4
ELENCO DEGLI STUDENTI DELLA CLASSE
Alunno
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
Abbadessa Tony
Albanese Clarissa
Angelico Francesco
Arnone Maria
Antonietta
Foti Giorgia
Frasca Stefano
Lo Dico Diego
Manganaro Emanuela
Ines
Marchese Veronica
Maugeri Claudio
Murgo Michele
Murgo Roberta
Musumeci Valerio
Sicilia Andrea
Tropea Clelia
Ventura Cinzia
Ventura Claudio
Credito
Scolastico
2007/2008
4
5
4
3
Credito
Formativo
2007/2008
/
/
/
/
Credito
Scolastico
2008/2009
5
6
5
4
Credito
Formativo
2008/2009
/
/
/
/
4
6
4
3
/
/
/
/
5
8
5
5
/
/
/
/
5
4
4
5
6
4
8
5
3
/
/
/
/
/
/
/
/
/
5
4
5
5
5
5
8
6
5
/
/
/
/
/
/
/
/
/
5
STORIA DELLA CLASSE
La VD è composta da 17 elelmenti di cui 8 femmine e 9 maschi tutti frequentanti con una
certa regolarità. La storia della classe è evidenziata dal seguente prospetto:
Classe
Terza
Quarta
Quinta
Iscritti
classe
Provenienti
Altra classe
Promossi a
Giugno
20
17
17
1
0
0
10
13
-
Promossi
dopo
sospensione
del giudizio
7
4
-
Respinti o
ritirati
3
0
-
ELENCO DEI DOCENTI E QUADRO INDICATIVO DELLA STABILITà DEI
DOCENTI NEL CORSO DEL TRIENNIO
Discipline del
curricolo
Italiano
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
Veronica Carini
Mariateresa Cavallini
Latino
Veronica Carini
Inglese
Storia
M.A. Brincat
Giuseppe
Condorelli
Giuseppe
Condorelli
Branca (titolare)
Santangelo
Ugo Borghese
Branca (titolare)
Santangelo
Ugo Borghese
Rossana Rametta
Angelino Caruso
Mariateresa Cavallini (titolare)
Placido Rizzo
Valentina Veneziano
Mariateresa Cavallini (titolare)
Placido Rizzo
Valentina Veneziano
Piera Strazzeri
Valeria Caruso
Giuseppe Condorelli
Valeria Caruso
Caterina Polizzotto
Oreste Caniglia
Caterina Polizzotto
Oreste Caniglia
Rossana Rametta
Angelino Caruso
Rossana Rametta
Angelino Caruso
Rocco Caponera
Maria Lucia Piana
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze
Disegno – Storia
dell’arte
Ed. Fisica
Santonocito
Mariateresa Cavallini
Piera Strazzeri
Valeria Caruso
6
Religione
Sonia Chiavaroli
Sonia Chiavaroli
PROFILO DELLA CLASSE
Sonia Chiavaroli
La classe è composta da 17 allievi tutti provenienti dalla IV D dello stesso istituto.
Sotto il profilo disciplinare, il giudizio espresso dal consiglio di classe sulla scolaresca è
positivo. All’interno della classe, si è lavorato in un clima sereno e costruttivo; gli alunni
si sono mostrati educati, corretti e sensibili al dialogo educativo ed hanno frequentato le
lezioni con regolarità; il rapporto alunni/docenti è stato sempre aperto al dialogo ed al
confronto.
Sotto il profilo didattico si tratta di una classe con una storia piuttosto travagliata dal
momento che ha subito, nel percorso curricolare, l’avvicendarsi di docenti con metodi e
strategie didattiche differenti. Ciò ha prodotto delle incrinature, non solo sul piano
cognitivo, ma anche metodologico ed orientativo.
A fronte di quanto detto sopra è inevitabile che sia risultato piuttosto faticoso realizzare
quanto preventivato in sede di programmazione annuale.
Nonostante ciò, la classe ha manifestato una certa capacità di assorbire e metabolizzare
gli effetti collaterali negativi del turn-over dei docenti e si è dimostrata sufficientemente
flessibile e disponibile all’acquisizione di un’adeguata metodologia di studio,
raggiungendo mediamente dei risultati positivi in quasi tutte le discipline.
Eterogeno è il profilo della classe in relazione al profitto: un gruppo di alunni, in virtù di
un impegno costante e motivato e di adeguate capacità logiche ed espressive, ha
conseguito risultati apprezzabili; un secondo gruppo ha rivelato un impegno per lo più
regolare ed un metodo di lavoro nel complesso produttivo; i restanti elementi, per lo più
per un impegno discontinuo e/o per pregresse lacune parzialmente superate, hanno
raggiunto un livello di profitto e di maturità culturale appena accettabile.
7
PERCORSO FORMATIVO
All’inizio dell’anno scolastico, nelle riunioni dipartimentali e successivamente nel Consiglio di
classe, sono stati messi a punto oltre a finalità e obiettivi specifici dell’insegnamento di ogni area
culturale, anche obiettivi trasversali comuni a tutte le discipline. Obiettivi comuni dei docenti
sono stati la sollecitazione degli studenti al rispetto delle idee altrui e della verità, alla
collaborazione e alla solidarietà; sono stati, inoltre, educati al senso del dovere e della
responsabilità e alla lealtà nei confronti degli altri. Il consiglio di classe si è altresì impegnato a
sviluppare negli alunni le capacità linguistico-espressive logico-interpretative, di analisi e sintesi;
a fare acquisire un metodo di lavoro autonomo e un linguaggio specifico, una corretta capacità di
rielaborazione ed esposizione personale, una conoscenza rigorosa dei contenuti specifici delle
varie discipline, la capacità di muoversi agevolmente tra materie tra loro affini. Si è cercato
anche di far acquisire agli studenti una capacità di analisi dei vari aspetti delle discipline studiate,
con l’obiettivo di fornire delle competenze più facilmente spendibili nella società
contemporanea. Tali obiettivi sono stati raggiunti con gradualità eterogenea dai vari componenti
della classe, in ragione dello stadio di sviluppo della personalità e della sensibilità di ciscun
discente ai relativi temi in oggetto.
8
STRATEGIE DIDATTICHE COMUNI
Per conseguire gli obiettivi precedentemente indicati, si sono adottate strategie didattiche
diversificate, in relazione sia alle specificità delle materie sia alla disponibilità di
strumenti didattici.
In linea generale, si sono utilizzati i laboratori per le attività pratiche e si sono realizzate
lezioni frontali per contenuti più teorici e sono stati affidati agli studenti lavori di
approfondimento. Delle indicazioni più specifiche si trovano nelle relazioni finali dei
Docenti. A supporto ed integrazione dell’attività didattica si sono utilizzati i testi in
adozione, fotocopie e sussidi vari.
Per la verifica del grado di apprendimento sono stati utilizzati tutti gli strumenti a
disposizione: verifica orale, tests, relazioni, composizioni scritte, ricerche individuali e di
gruppo.
Per la valutazione, i docenti hanno utilizzato l’intera gamma dei voti a disposizione,
come da allegato, e hanno chiarito alla classe i criteri utilizzati per valutare le singole
prove.
I voti assegnati sono stati comunicati agli studenti e alle loro famiglie mediante
informazioni verbali e/o scritte.
9
ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO EXTRACURRICOLARE A.S. 2009 –
2010





Attività di orientamento alla scelta della facoltà universitaria e alla formazione lavoro
Incontro con il prof. Gennaro Luise su Kant
Corso POF di 12 ore “Educare alle istituzioni” più seminario con il prof. di Diritto
Costituzionale Arcidiacono, più viaggio a Bruxelles con visita al Parlamento Europeo
Visita didattica alla mostra “Scienza e Arti sotto l’Etna” ed al monastero dei Benedettini
Partecipazione allo spettacolo teatrale “tre novelle di Verga” presso il “Piccolo” di
Catania.
10
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
Sono state programmate ed effettuate N. 2 simulazioni di terza prova; si è scelta per
entrambe la tipologia mista B+C ovvero 4 quesiti a risposta multipla e 2 a risposta
singola per ogni disciplina coinvolta (5 in totale), svolta nell’arco di tempo di un’ora e
trenta minuti. La prima simulazione è stata realizzata in data 15/03/2010 e ha avuto
come oggetto le seguenti discipline: latino, storia, inglese, scienze, storia dell’arte; la
seconda è stata effettuata in data 29/04/2010 e ha avuto come oggetto le seguenti
discipline: fisica, filosofia, inglese, scienze , storia dell’arte. La tabella di valutazione e le
copie dell’ultima prova si trovano tra gli allegati.
INFORMAZIONI SUI PERCORSI INDIVIDUALI DEI SINGOLI ALUNNI
In rispetto alla nuova normativa sugli Esami di Stato, gli alunni hanno liberamente scelto
se aprire il colloquio orale tramite un approfondimento di tipo pluridisciplinare o con un
argomento attinente al corso di studi. Gli insegnanti hanno di volta in volta fornito le
indicazioni ed i suggerimenti bibliografici che venivano richiesti.
11
DOCUM ENTO DEL CONS IGLIO DI CLASS E
DI SCIPLI NA
ITALI ANO
DOCENTE
M ARIA TERESA CAVALLINI
1.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
G. Barberi Squarotti-G. Amoretti-G. Balbis-V. Boggione-R. Mercuri “Storia e Antologia
della letteratura” vol. 4-5-6 Edizioni Atlas
2.
TEMPI
Ore settimanali: 4h
Ore complessive: h132
Ore effettive (al 15-05-2010): h 106
3.
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Gli alunni si sono sempre mostrati sensibili al dialogo educativo e anche nel corrente
anno scolastico hanno interagito positivamente sul piano relazionale e socio-affettivo e il
rapporto alunni/docente è stato sempre aperto al dialogo ed al confronto.
La classe ha partecipato durante tutto il triennio, ma soprattutto quest’anno, con interesse
ed impegno più consapevole all’attività didattica e anche il gruppo che si era mostrato più
debole ha fatto registrare alcuni progressi, ha, infatti, maturato maggiore senso di
responsabilità e volontà di recupero delle difficoltà di partenza.
Attitudine alla disciplina
Dalle risultanze dello scrutinio finale dell’anno precedente, la classe risultava eterogenea
dal punto di vista delle competenze linguistiche specifiche, logico-critiche, espressive e
rielaborative Minima risultava infatti la quota di alunni in possesso di competenze
superiori alla soglia di accettabilità e di autonoma organizzazione e rielaborazione
personale delle conoscenze acquisite, mentre la maggioranza si attestava intorno a livelli
sufficienti o mediocri e, per un ristretto gruppo, insufficienti.
12
Interesse per la disciplina
Il livello di interesse e la partecipazione alla materia non sono stati sempre costanti ed
efficaci, anche perché il metodo di studio non era per tutti adeguatamente consolidato; nel
corso di quest’anno è migliorata la motivazione per un maggior numero di alunni e, di
conseguenza, l’approccio alla materia.
Impegno nello studio
La classe risultava eterogenea anche nell’impegno e nel metodo di lavoro. In classe
l’impegno è stato generalmente adeguato e accettabile, mentre non altrettanto si può dire
per l’impegno personale di elaborazione e rielaborazione ; non tutti gli alunni hanno
mantenuto un impegno costante, infatti alcuni, nonostante fossero in grado di mettere in
atto le strategie acquisite, si sono applicati in modo saltuario e superficiale. Il restante
gruppo ha invece mostrato un percorso graduale nel corso del triennio sviluppando e
potenziando l’ autonomia nell’organizzazione del lavoro.
4.
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
In relazione agli obiettivi programmati, in termini di acquisizione di competenze,
conoscenze e capacità, la classe si può individuare, mediamente, in quattro gruppi di
livello:
-nella prima fascia si collocano gli alunni che hanno sempre lavorato con interesse,
entusiasmo e costanza e che, grazie anche alle loro attitudini, sono pervenuti a risultati
ottimali nella produzione orale e scritta, nello sviluppo delle capacità logico- critiche
raggiungendo pienamente tutti gli obiettivi programmati,fornendo apporti critici
personali.
-nella seconda fascia si collocano quegli studenti che, con un percorso graduale, sono
riusciti ad avere esiti soddisfacenti, grazie anche all’impegno profuso raggiungendo tutti
gli obiettivi programmati in modo autonomo e consapevole.
- nel terzo gruppo, si collocano studenti che hanno avuto un percorso non sempre costante
in termini di impegno e partecipazione, ma che hanno maturato, nel corso di quest’anno,
maggiore consapevolezza e responsabilità, per cui hanno fatto registrare risultati discreti
o pienamente sufficienti e una più sicura autonomia di lavoro.
-nel quarto infine, si collocano studenti che, normalmente dotati, hanno fatto registrare
risultati appena accettabili/mediocri, soprattutto per la leggerezza e l’incostanza
13
dell’impegno nello studio individuale e/o per pregresse lacune nei prerequisiti,
parzialmente superate.
5.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
I fattori che hanno ostacolato il processo di insegnamento/apprendimento sono
riconducibili prevalentemente alla mancanza di una continuità didattica, nel corso del
triennio, nelle materie in oggetto( l’assunzione in carico della classe risale, infatti, solo
all’anno scolastico precedente, ma con ulteriore successione di docenti supplenti fino al
termine del primo trimestre del corrente anno ), che ha limitato, fra l’altro, la possibilità
di ottimizzazione cognitiva per un gruppo più ampio di allievi.
6.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
E’ stato utilizzato, oltre al libro di testo, materiale in fotocopia, audiovisivi (DVD),
rappresentazione teatrale esterna. Supporti multimediali, per lavori di ricerca, sono stati
utilizzati dagli allievi in ambito domestico.
7.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Lo spazio è stato tradizionalmente l’aula, data anche la caratteristica della materia.
8.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
In considerazione delle diverse situazioni di apprendimento, si è scelto di adeguare le
proprie strategie pedagogico-didattiche agli stili cognitivi, privilegiando più che la
dimensione contenutistica quella delle competenze, che potesse consentire ai più di
sviluppare e/o consolidare autonomia nell’ organizzazione strutturata delle conoscenze.
Lo scarto nella trattazione dei contenuti, rispetto al programma iniziale, è stato
determinato, inoltre, dall’esigenza di completare argomenti precedenti, irrinunciabili in
quanto propedeutici.
14
L’intervento ha privilegiato in particolare:





verifica iniziale di quanto appreso sotto forma di feed-back con il coinvolgimento
diretto degli allievi nella fase di presentazione di ogni nuovo argomento;
consolidamento in itinere attraverso la presentazione di linee cronologiche e di
mappe concettuali per favorire l’analisi storico-letteraria anche in funzione
pluridisciplinare;
approfondimento tematico in preparazione a percorsi di colloquio;
commento e verifica ragionata delle prove scritte effettuate in classe e a casa;
esercitazioni guidate per il consolidamento alla scrittura delle varie tipologie
della prima prova dell’ Esame di Stato.
Per quanto attiene alle modalità di svolgimento dell’azione didattica sono state, inoltre,
utilizzate la lezione frontale- partecipata, la discussione e il dibattito e la lezione di tipo
laboratoriale. Si sono effettuate pause in funzione di consolidamento e di
approfondimento delle tecniche di analisi e contestualizzazione dei testi, ma soprattutto
di produzione di testi rispondenti alle diverse funzioni.
9.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla
normative sul Nuovo Esame di Stato)
Sono state privilegiate le seguenti tipologie di prove:
 esposizione argomentata, con caratteri di coerenza e consistenza, su argomenti del
programma svolto;
 analisi testuale (guidata e non guidata) di un brano in prosa e/o in poesia di un
autore noto agli alunni;
 relazioni scritte, accompagnate o no da esposizione orale, su temi emersi dalla
lettura dei testi e dallo studio della storia letteraria;
 tipologie di prova varie (trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta
singola, miranti ad accertare il raggiungimento di singoli obiettivi);
 saggio breve, tema argomentativo, relazione.
Sono state effettuate due verifiche scritte nel primo trimestre e quattro nel pentamestre;
le verifiche orali sono state integrate da colloqui e osservazioni in fase di lavoro.
15
PROGRAMMA DI ITALIANO
A. S. 2009/2010
Classe V D Scientifico
Docente: Maria Teresa Cavallini
1. Ripresa e completamento di autori del programma del IV anno
-
L’Ottocento: coordinate storiche e culturali;
Il Neoclassicismo e il Preromanticismo: linee fondamentali;
Ugo Foscolo:
 profilo dell’autore
 linee essenziali delle opere: I Sepolcri, Le Grazie
Dai Sonetti: A Zacinto
-
L’età del Romanticismo: contesto storico e culturale europeo;
Origini e specificità del Romanticismo italiano;
-Alessandro Manzoni:
 profilo dell’autore
 le opere: linee essenziali
Dalla Lettre à M. Chauvet:
“Il vero della storia e il vero della poesia”
Dalle Odi:
“Il cinque Maggio“
Dall’Adelchi:
“Coro dell’atto III”
“Coro dell’atto IV”
Pagine a confronto: “La morte di don Rodrigo” dal Fermo e Lucia e da I Promessi sposi.
-Giacomo Leopardi:
 profilo dell’autore; le opere
Dallo Zibaldone:“La teoria del piacere”; “Il vago, l’indefinito e le rimembranze della
fanciullezza”; “ L’antico”; “Indefinito e infinito”; Il vero è brutto”; “Teoria della visione”;
Indefinito e poesia”.
16
Dai Canti:
“L'infinito”; “A Silvia”; “Il sabato del villaggio”;“La sera del dì di festa”;“La quiete dopo la
tempesta”; Dal ciclo di Aspasia: “La Ginestra o il fiore del deserto”.
Dalle Operette Morali:
“Dialogo della Natura e di un Islandese

Letteratura romantica e Risorgimento ( linee essenziali)
2. L’età del Realismo in Europa
 Quadro storico e sociale e il panorama culturale
 Realismo e realismi
 Il romanzo realista francese: Stendhal, Balzac, Flaubert
Da Madame Bovary di G. Flaubert: Il ritratto di Emma.
 La letteratura dell’Italia postunitaria: sintesi del quadro storico e culturale.
 la Scapigliatura: definizione, temi, sperimentalismo.
 La diffusione del Positivismo e del Naturalismo in Italia
 Caratteri del Verismo
 Giovanni Verga: l’uomo e il suo tempo, la formazione culturale.
 L’ evoluzione della poetica del Verismo, il ciclo dei vinti, il silenzio letterario.
 I Malavoglia: genesi del romanzo, personaggi, tempo e spazio, lingua e stile
Da Vita dei campi:
- Lettera – prefazione a L’amante di Gramigna.
- Cavalleria rusticana.
-
Da Novelle rusticane
La roba
Da I Malavoglia:
L’inizio del romanzo.
Il ritorno di ‘Ntoni.
3. Tra Ottocento e Novecento
 Le coordinate storiche e culturali
 Decadentismo e simbolismo in Francia
 Charles Baudelaire: la vita, le tematiche, le scelte linguistiche e stilistiche.
Da I fiori del male, Spleen e ideale: L’albatro; Corrispondenze.
 La cultura del Positivismo.
 La nuova letteratura: Decadentismo storico e generale
 Il Simbolismo.
4. Giovanni Pascoli
-La vita, la formazione culturale, l’ideologia, le scelte stilistiche, i tre percorsi poetici.
17
-Myricae e i Canti di Castelvecchio: struttura e temi.
Da Myricae: Arano, Lavandare, X Agosto.
Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno.
5. Gabriele d’Annunzio
La vita, la personalità, la formazione culturale, l’ideologia,la poetica,le opere, la lingua e lo stile.
Da Il piacere: L’educazione di un esteta (“Bisogna far la propria vita…)
Da Le vergini delle rocce: Il programma del superuomo (Disciplinate voi stessi…aspettando
l’evento);
Da Alcyone:“La sera fiesolana“ ; “La pioggia nel pineto“
6. *Luigi Pirandello
La vita, la personalità, la formazione culturale, il pensiero,le opere, il linguaggio, il teatro.
Da Novelle per un anno
“La carriola”
Da Il fu Mattia Pascal
-Oreste-Amleto: la fragile maschera dell’identità(“uno strappo nel cielo di carta”)
Da Uno, nessuno e centomila
-La salvezza di Moscarda (“vivo…non più in me, ma in ogni cosa fuori”)
Dai Sei personaggi in cerca d’autore
-I sei personaggi irrompono sul palcoscenico (“il dramma è in noi; siamo noi”).
7. * Italo Svevo
La vita, la personalità, la formazione culturale, il pensiero,le opere, la lingua e lo stile
(linee fondamentali).
8. Sono stati letti e commentati almeno cinque canti del Paradiso.( I, III, VI,* XVII*,
XXXIII*)
*Gli argomenti contrassegnati con l’asterisco saranno completati entro il termine delle
lezioni.
Gli alunni
18
DOCUM ENTO DEL CONS IGLIO DI CLASS E
DI SCIPLI NA
LATINO
DOCENTE
M ARIA TERESA CAVALLINI
10.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
P. Di Sacco, M. Serio- ODI ET AMO- Storia e testi della letteratura latina
Vol. 3- I secoli dell’impero fino alla tarda antichità
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
11.
TEMPI
Ore settimanali: 3h
Ore complessive: h99
Ore effettive (al 15-05-2010): h71
12.
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Gli alunni si sono sempre mostrati sensibili al dialogo educativo e anche nel corrente
anno scolastico hanno interagito positivamente sul piano relazionale e socio-affettivo e il
rapporto alunni/docente è stato sempre aperto al dialogo ed al confronto.
La classe ha partecipato durante tutto il triennio, ma soprattutto quest’anno, con interesse
ed impegno più consapevole all’attività didattica e anche il gruppo che si era mostrato più
debole ha fatto registrare alcuni progressi, ha, infatti, maturato maggiore senso di
responsabilità e volontà di recupero delle difficoltà di partenza.
Attitudine alla disciplina
Dalle risultanze dello scrutinio finale dell’anno precedente, la classe risultava eterogenea
dal punto di vista delle competenze disciplinari specifiche, logico-espressive e delle
capacità di decodificazione e transcodificazione Minima risultava infatti la quota di
alunni in possesso di competenze superiori alla soglia di accettabilità e di autonoma
19
organizzazione e rielaborazione personale delle conoscenze acquisite, mentre la
maggioranza si attestava intorno a livelli sufficienti o mediocri e, per un ristretto gruppo,
insufficienti.
Interesse per la disciplina
Gli alunni, hanno mostrato interesse diversificato per la disciplina .
Il livello di interesse e la partecipazione alla materia non sono stati sempre costanti ed
efficaci, anche perché il metodo di studio non era per tutti adeguatamente consolidato; nel
corso di quest’anno è migliorata la motivazione per un maggior numero di alunni e, di
conseguenza, l’approccio alla materia.
Impegno nello studio
La classe risultava eterogenea anche nell’impegno e nel metodo di lavoro. In classe
l’impegno è stato generalmente accettabile, mentre l’impegno personale di elaborazione e
rielaborazione non è stato costante ed ottimale per tutti, infatti alcuni, nonostante fossero
in grado di mettere in atto le strategie acquisite, si sono applicati in modo saltuario e
superficiale. Il restante gruppo ha invece mostrato un percorso graduale nel corso del
triennio sviluppando autonomia nell’organizzazione del lavoro.
13.
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
In relazione agli obiettivi programmati, in termini di acquisizione di competenze,
conoscenze e capacità, la classe si può individuare, mediamente, in quattro gruppi di
livello:
-nella prima fascia si collocano gli alunni che hanno sempre lavorato con interesse,
entusiasmo e costanza e che, grazie anche alle loro attitudini, sono pervenuti a risultati
ottimali, raggiungendo in modo autonomo e consapevole tutti gli obiettivi programmati e
la rielaborazione personale e critica delle conoscenze acquisite;
-nella seconda fascia si collocano quegli studenti che, con un percorso graduale , sono
riusciti ad avere esiti soddisfacenti, grazie anche all’impegno profuso, raggiungendo in
modo autonomo e consapevole tutti gli obiettivi programmati e la rielaborazione delle
20
conoscenze acquisite;
- nel terzo gruppo, si collocano studenti che hanno avuto un percorso non sempre costante
in termini di impegno e partecipazione, ma significamente più attivi nell’anno in corso,
per cui hanno fatto registrare risultati discreti o pienamente sufficienti raggiungendo in
modo essenziale gli obiettivi e una più sicura autonomia di lavoro.
-nel quarto infine, si collocano studenti che, normalmente dotati, hanno fatto registrare
risultati appena accettabili/mediocri, soprattutto per la leggerezza e l’incostanza
dell’impegno nello studio individuale e/o per pregresse lacune nei prerequisiti,
raggiungendo in modo parziale gli obiettivi.
14.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
La pluralità di situazioni di apprendimento evidenziata, è stata determinata anche da
fattori oggettivi che hanno, in buona parte, inciso nel percorso di insegnamentoapprendimento e nel graduale sviluppo delle specifiche competenze disciplinari e ha
quindi limitato la possibilità di ottimizzazione cognitiva per un gruppo più ampio di
allievi; nello specifico, la mancanza di una continuità didattica, nel corso del triennio,
nelle materie in oggetto( l’assunzione in carico della classe risale, infatti, solo all’anno
scolastico precedente, ma con ulteriore successione di docenti supplenti fino al termine
del primo trimestre del corrente anno ).
15.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
E’ stato utilizzato, oltre al libro di testo, materiale in fotocopia.
16.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Lo spazio è stato tradizionalmente l’aula, data anche la caratteristica della materia.
17.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
Dal momento che la maggioranza degli alunni presentava lacune nella capacità traduttiva
21
è stata operata una scelta di metodo indirizzata al consolidamento di capacità e
competenze funzionali ad una acquisizione operativa e consapevole dei contenuti e ad
una lettura ottimale dei generi letterari e degli autori più significativi nel panorama
culturale latino.
L’intervento ha privilegiato in particolare:




verifica iniziale di quanto appreso sotto forma di feed-back con il coinvolgimento
diretto degli allievi nella fase di presentazione di ogni nuovo argomento;
consolidamento in itinere attraverso la presentazione di linee cronologiche e di
mappe concettuali per favorire l’analisi storico-letteraria anche in funzione
pluridisciplinare;
approfondimento tematico in preparazione a percorsi di colloquio;
commento e verifica ragionata delle prove scritte effettuate in classe e a casa;
Per quanto attiene alle modalità di svolgimento dell’azione didattica sono state, inoltre,
utilizzate la lezione frontale- partecipata, la discussione e il dibattito, la lezione di tipo
laboratoriale, attività di recupero e di approfondimento.
18.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla
normative sul Nuovo Esame di Stato)
Sono state privilegiate le seguenti tipologie di prove:

colloquio per accertare la padronanza complessiva della materia e la capacità di
orientarsi in essa.

analisi testuale (guidata e non guidata) di un brano in prosa e/o in poesia di un
autore noto agli alunni;
tipologie di prova varie (trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta
singola, quesiti a risposta multipla, vero/falso, collegamento, ecc.) miranti ad
accertare il raggiungimento di singoli obiettivi;

Sono state effettuate due verifiche scritte nel primo trimestre e tre nel pentamestre; le
verifiche orali sono state integrate da colloqui e osservazioni in fase di lavoro.
22
PROGRAMMA DI LATINO
A. S. 2009/2010
Classe V D Scientifico
Docente: Maria Teresa Cavallini
Testo: P. Di Sacco, M. Serio- ODI ET AMO- Storia e testi della letteratura latina
Vol. 3- I secoli dell’impero fino alla tarda antichità
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
Ripresa di contenuti dell’anno scolastico precedente
Tito Livio: profilo dell’autore, le opere.
Letture in latino
Da Ab Urbe condita I, 6, 3-7, 3”La fondazione di Roma”
A-LA PRIMA ETA’ IMPERIALE
Lineamenti storici ,evoluzione della società e dell’economia; gli intellettuali e il potere;
evoluzione del gusto letterario.
1. Seneca
 Profilo dell’autore
 Il corpus delle opere, il pensiero filosofico, il progetto politico.
Letture in italiano:
da De brevitate vitae, cap.2 “Le troppe occupazioni ci distolgono da noi stessi”
da Epistulae morales ad Lucilium, 73, 1-4 “Il principe e il sapiente”
2.L’epica nel I secolo d. C.
 L’epica latina dopo l’”Eneide”
 Lucano e l’”antimito” di Roma
3.Le forma della satira
 La letteratura serio-comica nel I sec. d. C.
 Caratteristiche generali della satura
 Persio, Giovenale e la satira come denuncia morale
Persio,da Saturae 5, vv 73-118 lettura in italiano “La giravolta della libertà”
 Petronio: la vita, il Petronio di Tacito
Il “ Satyricon”: il contenuto, i rapporti con la tradizione letteraria, i piani narrativi e lo stile.
-Letture in italiano:
23
Satyricon I-5 “La decadenza dell’eloquenza”; 34 “La cena di Trimalchione: le riflessioni sulla
morte”; 94-95 “Una scenata di gelosia”.
- Lettura critica: Petronio e la nascita del romanzo moderno.
 Fedro, il poeta degli schiavi: la novellistica nella prima età imperiale.
Da Fabulae: I,1 “Il lupo e l’agnello”(in latino); I,2 “Le rane e il re”(in italiano)
4. La prosa scientifica e la decadenza dell’oratoria



Quadro generale della cultura e della letteratura scientifica latina
L’oratoria nell’età del principato
Quintiliano: la vita, le Institutiones oratoriae, l’ideale stilistico.
- lettura in italiano: Praefatio I-12; 18-19; 26-27 “Le ragioni dell’opera”
5. La storiografia nel I sec. d. C.
 Quadro di sintesi del genere e degli autori principali.
 Tacito, profilo dell’autore, le opere;
- Dalle monografie al Dialogus de oratoribus
- Le opere storiografiche maggiori: Historiae ed Annales
- Storia e politica e l’ideologia del principato
- Lo stile e il “barocco” tacitiano
Letture in italiano:
- dall’Agricola, capp.1-3 “L’esordio”
- da De origine et situ Germanorum 18-19 “Costumi matrimoniali”
- da Historiae I,1 “L’obiettività dello storiografo”
- da Annales
B-IL TARDO IMPERO
Sintesi del panorama storico da Adriano alla fine dell’impero d’Occidente.
6. La cultura pagana dal II al V secolo
 Linee essenziali: generi, scuole, crisi della religione tradizionale e sincretismo
religioso.
 Apuleio oratore e “divulgatore filosofico”: Apologia, Florida, De deo Socratis
- Le Metamorfosi: contenuto, fonti,i diversi livelli di lettura, stile.
Letture in italiano:
III, 24-26 “Lucio trasformato in asino”
V, 22-23 La fiaba di Amore e Psiche “La rivelazione notturna”
24
XI, 3-6 “L’epifania della dea Iside”
7. La letteratura cristiana delle origini
- Quadro generale dei generi: l’ apologia, i sermoni, le passiones, l’inno.
8. La Patristica e Agostino:quadro di sintesi *
 Agostino: il pensiero, le opere, lo stile.
Letture in italiano:
Da Confessiones VIII; 12, 28-29 “La conversione”
Da De civitate Dei XIV, 28, 1-2 “Le due città”
Lettura critica: Agostino, il fondatore della dottrina cristiana.
*l’argomento contrassegnato con asterisco sarà ultimato entro la seconda metà di maggio.
Gli alunni
25
DOCUMENTO DEL CONSIGLI O DI CLASSE V D
DI SCIPLI NA
STORIA
DOCENTE
VALERIA CARUS O
19.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
GIARDINA SABBATUCCI VIDOTTO
PROFILI STORICI VOL 3
20.
TEMPI
Ore settimanali:3
Ore complessive:99
Ore effettive (al 15-05-10):59
21.
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
ATTIVA E COSTANTE PER QUASI TUTTA LA CLASSE
Attitudine alla disciplina
BUONA ATTITUDINE
Interesse per la disciplina
DISCRETA
SOPRATTUTTO
CONTEMPORANEA
PER
LE
QUESTIONI
DI
STORIA
Impegno nello studio
COSTANTE PER LA MAGGIOR PARTE DELLA CLASSE SALTUARIO PER
ALCUNI
26
22.
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
DISCRETE CONOSCENZE DEI FATTI STORICI,I DISCENTI HANNO
SVILUPPATO COMPETENZE ADEGUATE E NELL’ACQUISIZIONE DI UN
LINGUAGGIO SPECIFICO E NELLA CAPACITà DI RIELABORAZIONE
PERSONALE E CRITICA
23.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
LA SCANSIONE ORARIA è STATA CONDIZIONANTE GIACCHE’ TRE DELLE
SEI ORE CURRICULARI SONO STATE COLLOCATE NELLA STESSA
GIORNATA.
24.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
MANUALI,E.BOOK,MATERIALE AUDIOVISIVO,SUSSIDI MULTIMEDIALI
25.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
AULA INFORMATICA
26.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
LEZIONE FRONTALE,WORKING TEAM,
27
27.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla
normative sul Nuovo Esame di Stato)
COLLOQUI ORALI TEST A RISPOSTA MULTIPLA
28
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
Mascalucia
Liceo Classico e Liceo Scientifico
Programma di Storia
Anno Scolastico 2009/2010
MODULO I
DESTRA E SINISTRA STORICA
PROBLEMI POST-UNITARI
UNIFICAZIONE TEDESCA
MODULO II
IL NOVECENTO IN EUROPA E NEL MONDO.
STATI UNITI
GIAPPONE
MODULO III
LA BELLE EPOQUE
LA GUERRA RUSSO-GIAPPONESE
IL COLONIALISMO
MODULO IV
L'ETà CRISPINA
LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE PRIMA DEL CONFLITTO
L'ITALIA GIOLITTIANA
MODULO V
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
L'EUROPA E IL MONDO DOPO LA GRANDE GUERRA
LA CRISI DELLO STATO LIBERALE
29
MODULO VI
L'AVVENTO DEL FASCISMO
I 'FASCISMI' D'EUROPA
LA CRISI DI WALL STREEET
MODULO VII
IL NAZISMO AL POTERE
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
LA RESISTENZA
IL SECONDO DOPOGUERRA
Gli alunni
30
DOCUMENTO DEL CONSIGLI O DI CLASSE V D
DI SCIPLI NA
FILOSOFI A
DOCENTE
VALERIA CARUS O
28.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
ABBAGNANO FORNERO ITINERARI DI FILOSOFIA
29.
TEMPI
Ore settimanali:3
Ore complessive:99
Ore effettive (al 15-05-08):60
30.
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
ATTIVA
Attitudine alla disciplina
DISCRETA E PER ALCUNI ELEMENTI BUONA
Interesse per la disciplina
GENERALMENTE TUTTA LA CLASSE MOSTRA ATTENZIONE
Impegno nello studio
COSTANTE
31
31.
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
SOSTANZIALMENTE RAGGIUNTA UNA CONOSCENZA ADEGUATA DEGLI
ARGOMENTI STUDIATI,BUONE LE COMPETENZE IN SENSO TECNICO
OPERATIVO,CAPACITà,PER
ALCUNI
IN PARTICOLAR
MODO, DI
RIELABORARE IN MODO CRITICO E PERSONALE
32.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
GLI STUDENTI HANNO CAMBIATO DOCENTE DI FILOSOFIA PROPRIO
QUEST’ANNO DUNQUE I PRIMI MESI SONO STATI UTILI PER UNA
CONOSCENZA RECIPROCA E PER LA MESSA A PIUNTO DI UN METODO
ADATTO
33.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
CLASSICI,E.BOOK,CD-ROM,INTERNET
34.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
AULA INFORMATICA
35.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
LEZIONE FRONTALE,LAVORO DI GRUPPO,BRAIN STORMING
32
36.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla
normative sul Nuovo Esame di Stato)
COLLOQUI ORALI,TEST DI VERIFICA(SECONDO LE INDICAZIONI
MINISTERIALI)SAGGI ARGOMENTATIVI
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
Mascalucia
Liceo Scientifico
Programma di Filosofia
Anno Scolastico 2009/2010
PROGRAMMA DI FILOSOFIA V SEZ D
I MODULO
KANT
CRITICA DELLA RAGION PURA
CRITICA DELLA RAGION PRATICA
CRITICA DEL GIUDIZIO
II MODULO
L'ETà DEL ROMANTICISMO
CARATTERI GENERALI DELL'IDEALIsmo
FICHTE E LA DOTTRINA DELLA SCIENZA
HEGEL E LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO
III MODULO
DESTRA E SINISTRA HEGELIANA
FEUERBACH
MARX
33
IV MODULO
L'ETA’ DEL POSITIVISMO
COMTE
DARWIN
V MODULO
SCHOPENHAUER
KIERKEGAARD
VI MODULO
NIETZSCHE
FREUD
VII MODULO
EPISTOMELOGIA
CRISI DEI FONDAMENTI DELLE MATEMATICHE
CRISI DELLA FISICA
34
DOCUM ENTO DEL CONS IGLIO DI CLASS E
DI SCIPLI NA
LI NGUA E LETTERATURA INGLESE
DOCENTE
PROF.SS A STRAZZERI P IERA
37.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
LIT&LAB VOLUMES 2-3 – English in mind volume 3 (student’s+workbook)
ZanichelliCambridge- loescher
38.
TEMPI
Ore settimanali: 4
Ore complessive:78
Ore effettive (al 15-05-08):63
39.
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
La classe viene presa in carico nell’anno scolastico 2008-2009. Presenta
immediatamente estese lacune linguistiche, lessicali e grammaticali. Si procede ad
un’intensa attività di recupero delle strutture linguistiche che dovrebbero ormai essere
patrimonio acquisito. Il gruppo classe si mostra nella gran parte attenta e disposta a
lavorare con impegno e rileva un certo miglioramento durante il corso del quarto anno.
Molte delle fragilità pregresse tuttavia permangono ad oggi.
Attitudine alla disciplina
Solo uno sparuto gruppo mostra di possedere in pieno le 4 abilità di base e di avere una
spiccata attitudine alla lingua. La restante parte mostra incertezze in particolare
nell’esposizione orale.
Interesse per la disciplina
L’interesse per la disciplina si è comunque mantenuto sufficientemente alto durante il
35
corso dei 2 anni terminali
Impegno nello studio
L’impegno attivo e costante è stato prerogativa di un esiguo numero di studenti. Gli
altri hanno alternato periodi di recettività ad altri di demotivazione ed incostanza.
40.
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Rispetto alla situazione di partenza, la classe ha mostrato di recepire contenuti e
competenze. Si mostrano sufficienti abilità nella comprensione scritta e orale e nella
produzione scritta anche se con qualche lacuna grammaticale. Ancora incerta, seppur
con qualche eccezione, la produzione orale.
41.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
La lacunosa preparazione di base ha reso molto arduo il lavoro di recupero e
l’acquisizione di nuove competenze.
36
42.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
Si è fatto spesso ricorso alla visione di film in lingua originale sottotitolati e non e
all’ascolto e traduzione di testi musicali in lingua. Il tutto per rendere più agevole ed
appetibile l’apprendimento linguistico ai ragazzi.
43.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Laboratorio multi-mediale per la fruizione dei films in lingua
44.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
Si è per lo più fatto ricorso alla lezione frontale e a lavori di gruppo guidati dagli
alunni più portati. Proficua si è rivelata la recitazione di dialoghi (role plays) vicini alla
realtà dei ragazzi ed alla civiltà dei paesi anglofoni.
45.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla
normative sul Nuovo Esame di Stato)
Cospicuo il numero di prove scritte: domande a risposta aperta, multiple choice, true or
false, analisi del testo letterario.
37
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
LINGUA E LETTERATURA INGLESE
CLASSE: 5D SCIENTIFICO
ANNO SCOLASTICO 2009-2010
PROF.SSA STRAZZERI PIERA
Literature:
The Victorian age
The novel:
The Bronte sisters
Emily Bronte: “ Wuthering Heights”
Brani antologici: “ Let me in” -“ I am Heathcliff”
Charles Dickens: “ A Christmas carrol”
Brani antologici: “Scrooge’s transformation”-“Ignorance and want”
Oscar Wilde: “ The picture of Dorian Gray”
Brani antologici: “Dorian’s death”
The twentieth century: the theatre of the absurd
Samuel Beckett: “Waiting for Godot”
Brani antologici: “ Nothing to be done”
The novel:
Virginia Woolf: “Mrs Dalloway”
Brani antologici: “ Clarissa and Septimus”
George Orwell: “ Nineteen-eighty-four”
Brani antologici: “ Big Brother’s watching you”
The contemporary literature:
Irvine Welsh: “Trainspotting”
Brani antologici: “The importance of preparation”
Grammar and language
- Revision: past simple,past continuous, present and past perfect, modals of obligation
“ought to, should, rather, had better”
- giving suggestions
- the futures
38
-
the flight procedure
might,likely to
future perfect and continuous
question tags
make/do/have something done
unless-if-as soon as
noun suffixes and prefixes
vocabulary: “ crimes”
vocabulary: “problems”
the passive- main tenses
the conditionals
reported speech and questions
phrasal verbs
verbs + ing or infinitive with or without change of meaning
wishes and regrets in the present and past
modals expressing deduction present and past (must-may-might-should)
defining –non-defining clauses
the use of articles
Gli alunni
39
DOCUM ENTO DEL CONS IGLIO DI CLASS E
DISCI PLINA: M ate ma tica
DOCENTE: Ore ste Can iglia
1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Dodero, Baroncini, Manfredi – Lineamenti di matematica - Analisi
2. TEMPI
Ore settimanali:3
Ore effettive (al 15-05-08): 39 (trimestre) + 60 (pentamestre)
3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Passiva, al meglio recettiva
Attitudine alla disciplina
Scarsa
Interesse per la disciplina
Tenue e discontinuo
Impegno nello studio
Incostante e dall'intensità inadeguata
4. OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Gli alunni sanno risolvere semplici problemi di analisi matematica se instradati alla
40
decodifica del testo matematico e guidati nello svolgimento. Riescono a condurre lo
studio completo di semplici funzioni algebriche e, con molte più difficoltà e tribolazioni
varie, quello di funzioni appena più complesse. Con tempi dilatati, e continui richiami
ad argomenti di matematica propedeutici, riescono ad inquadrare sommariamente
problematiche che richiedono un quadro di sintesi dei vari argomenti svolti.
Involute sono rimaste le capacità espositive, che penalizzano anche la discussione su
definizioni e proprietà.
Abbozzata è rimasta la capacità di condurre catene di deduzioni ed argomentazioni
dimostrative.
5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
La classe ha visto l'alternarsi continuo di insegnanti della disciplina durante i primi tre
anni di studio, con vari avvicendamenti in corso d'anno: ciò è il frutto della disastrosa
esecranda politica scolastica dei governi del Paese, che hanno indugiato tutti a
stabilizzare i docenti per esigenze contabili. Il disservizio prodotto all'utenza è un corso
di studi mutilato proprio nelle materie di indirizzo, giacché tutti gli sforzi prodotti dalla
collega del quarto anno e da chi scrive hanno potuto appena scalfire la superficie della
granitica ignoranza determinata da tre anni di sostanziale nullafacenza. Come è facile
comprendere si sono innescati dei processi a catena che hanno indotto buona parte dei
discenti a disinteressarsi di una disciplina che vedevano sviluppata in modo
frammentario, con metodi e strategie di insegnamento non unitari, di cui intuivano solo
a mala pena una visione di insieme e della quale assimilavano con estrema difficoltà e
disorganicità argomenti e problematiche. L'intensità nello studio si è dunque limitata,
non giustificatamente, ma certo in modo comprensibile. Solo alcuni elementi hanno
cercato di porre un argine a questa deriva nel proprio assetto mentale di disposizione
verso la disciplina, ma con risultati certo non ottimali.
Non stupisca dunque la presenza di forti insicurezze nel calcolo algebrico elementare,
nelle proprietà di esponenziali e logaritmi, nella assoluta inconsistenza delle
conoscenze di geometria. Tutti fattori che hanno rallentato, ovviamente, lo svolgimento
dei programmi.
E' inoltre da supporre una parziale maturazione caratteriale dei discenti, giacché tanti
di loro hanno faticato durante le lezioni a tenere a freno la loro giovialità, la vivacità
nei dialoghi non pertinenti e la loro umana simpatia.
6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
41
Libro di testo, appunti e dispense del docente, piano di ardesia e gessetti, gruppo-classe
virtuale su portale Google, arredi varî dell'istituto.
7. SPAZI
Aule, laboratorio multimediale
8. METODI D’INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, dialoghi motivazionali, discussioni guidate, esercitazioni scritte su
problemi di vario tipo.
9. STRUMENTI DI VERIFICA
Compiti scritti, verifiche orali, sia alla lavagna, sia dal posto, che al banco con
simulazione di Commissione di Esame.
42
Istituto di Istruzione Superiore Statale di Mascalucia - Ct
Documento Finale del 15 Maggio a.s. 2009/2010 – Esame di Stato
Classe 5 sez.D Corso Liceo scientifico
Docente: Oreste Caniglia
Programma di Matematica svolto entro il 15 maggio 2010
Richiami e recupero su equazioni e disequazioni, valori assoluti, proprietà di esponenziali e
logaritmi.
Leggi di corrispondenza e funzioni. Proprietà delle funzioni. Funzioni composte e funzione
inversa.
Numeri reali. Densità e continuità. Intervalli numerici e insiemi numerici. Intorni. Punti di
accumulazione e punti isolati. Estremo inferiore e superiore degli insiemi numerici. Massimo e
minimo di un insieme di numeri reali. Teorema di Bolzano e teoremi di completezza in R
(enunciati).
Funzioni reali di variabile reale e loro classificazione. Grafico di una funzione. Funzioni pari e
dispari, monotonia delle funzioni, funzioni limitate e illimitate, punti di massimo e di minimo.
Funzione esponenziale. Funzione logaritmica. Funzioni goniometriche. Funzioni goniometriche
inverse.
Ricerca del campo di esistenza. Intersezioni del grafico di una funzione con gli assi cartesiani.
Studio del segno di una funzione. Traslazione dei grafici di funzione sull'asse x e sull'asse y.
Limiti. Definizioni. Limite destro e sinistro. Teorema dell'unicità del limite, teorema della
permanenza del segno, teorema del confronto. Altri teoremi sui limiti (Enunciati). Limiti delle
funzioni elementari. Teoremi sulle operazioni con limiti (Enunciati). Successioni. Successioni
convergenti e divergenti. Il numero e. Limiti notevoli delle funzioni reali. Cenni sugli
infinitesimi.
Continuità. Punti di discontinuità e loro classificazione. Asintoti orizzontali, verticali ed obliqui.
Teoremi sulle funzioni continue (enunciati), teorema di Wierstrass, teorema di DarbouxBolzano, teorema di esistenza degli zeri.
Derivata di una funzione. Teorema sulla continuità di funzioni derivabili. Significato geometrico
della derivata, tangente al grafico di una curva e angolo tra due curve, curve tangenti. Punti a
tangente verticale, punti angolosi e punti cuspidali. Funzione derivata. Derivata delle funzioni
elementari. Teoremi sulle operazioni con derivate (enunciati). Derivata delle funzioni composte
(enunciato). Derivata delle funzioni inverse (enunciato).
Teorema di Rolle (enunciato) e significato geometrico, Teorema di Lagrange (enunciato) e
significato geometrico, conseguenze del teorema di Lagrange, Teorema di De l'Hospital. Studio
della monotonia di una funzione.
43
Estremi di una funzione, massimi e minimi. Teorema di Fermat sulle condizioni necessarie per i
punti di max o di min, Teorema sulle condizioni sufficienti per i punti di estremo (enunciato).
Concavità. Punti di flesso. Teorema sul segno della derivata seconda (enunciato), teorema sulla
ricerca dei punti di flesso. Flessi a tangente verticale e cuspidi.
Programma da svolgere presumibilmente dopo il 15 maggio 2010:
Problemi di massimo e di minimo. Cenni sugli integrali definiti e sugli integrali indefiniti.
Gli alunni
44
DOCUM ENTO DEL CONS IGLIO DI CLASS E
DISCI PLINA: Fisic a
DOCENTE: Ore ste Can iglia
1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Caforio, Ferilli – Fisica – Vol. 3 – Le Monnier
2. TEMPI
Ore settimanali:3
Ore effettive (al 15-05-08): 28 (trimestre) + 18 (pentamestre)
3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Passiva, al meglio recettiva
Attitudine alla disciplina
Tenue
Interesse per la disciplina
Modesto
Impegno nello studio
Incostante e dall'intensità inadeguata
4. OBIETTIVI REALIZZATI
I discenti sanno complessivamente descrivere un fenomeno fisico, e lo inquadrano in
un appropriato ambito fenomenico, pur con un linguaggio non di rado poco specifico.
Sanno fornire le formule che quantificano le variabili descrittive e comprendono il
senso generale dei problemi posti dalla disciplina. Sono molto meno autonomi nella
risoluzioni di esercizi dove necessitano di guida e sollecitazione per giungere a
conclusione di una risoluzione corretta. Tra le applicazioni di calcolo prediligono la
45
risoluzione di semplici circuiti ohmici per i quali è richiesta essenzialmente solo la
gestione di un apparato matematico elementare (eq. lineari).
5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
I fattori descritti nella corrispondente sezione relativamente alla matematica hanno
avuto pesanti conseguenze anche per la fisica: la collega del precedente anno
scolastico, dovendo pur scegliere di sacrificare qualcosa per tentare di rimettere in piedi
una situazione invero assai periclitante, ha dedicato parte del tempo a disposizione per
portare avanti il programma di matematica. Così la classe ha avuto anche per la fisica
un corso di studi assai lacunoso, frammentato e superficiale. Mancano nel bagaglio
delle conoscenze scientifiche dei ragazzi intere sezioni della fisica classica: lo scorso
anno è stata portata a conclusione la dinamica! Su queste sommarie e ridotte basi si è
cercato di innestare il programma relativo al quinto anno di corso, provvedendo a
ritornare su diversi argomenti propedeutici, più spesso per il calcolo vettoriale, per
l'energetica e per i principÎ conservativi. Novità sono state per gli alunni gli esercizi di
applicazione e il continuo passaggio dal piano descrittivo a quello formalizzato
dell'apparato teorico. Ancora più arduo è stato per i ragazzi orientarsi nei percorsi di
sviluppo storico e filosofico della disciplina. Valgono anche per la fisica le
considerazioni di ordine generale e didattico già sviluppate nella corrispondente sezione
per la matematica.
6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo, appunti e dispense del docente, piano di ardesia e gessetti, audiovisivi e
supporti multimediali, lezioni multimediali in classe e in laboratorio di informatica con
l'utilizzo di pc, proiettore, rete didattica etc., e gruppo-classe virtuale su portale Google,
arredi varî dell'istituto.
7. SPAZI
Aule, laboratorio multimediale
8. METODI D’INSEGNAMENTO
Lezione frontale, lavoro di gruppo, discussione guidata.
46
9. STRUMENTI DI VERIFICA
Verifiche orali, sia alla lavagna, sia dal posto, che al banco con simulazione di
Commissione di Esame, compiti scritti, test a risposta aperta e a scelta multipla.
47
Istituto di Istruzione Superiore Statale di Mascalucia - Ct
Documento Finale del 15 Maggio a.s. 2009/2010 – Esame di Stato
Classe 5 sez.D Corso Liceo scientifico
Docente: Oreste Caniglia
Programma di Fisica svolto entro il 15 maggio 2010
Elettrostatica
Fenomeni elettrici elementari. La carica elettrica. Corpi isolanti e conduttori. Corpi carichi e
corpi neutri. Elettrizzazione per strofinio, contatto e induzione. Conservazione della carica
elettrica. Elettroscopio ed elettrometro. Elettroforo di Volta. Polarizzazione dei dielettrici. Legge
di Coulomb. Confronto con la legge di Newton-Pitagora-Democrito della gravitazione
universale. La costante dielettrica dei materiali e suo significato fisico.
Il Decadentismo nella Scienza: il passaggio dalle interazioni a distanza tra particelle al concetto
di campo di forze. Il campo gravitazionale. Campo elettrico. Il vettore E. Le linee di campo.
Linee di campo generate dalla carica puntiforme positiva e negativa, linee di campo generate dal
dipolo elettrico. Flusso di un vettore. “Sorgenti” e “pozzi” di linee di campo in analogia al campo
delle velocità nella fluidodinamica. Teorema di Gauss per il vettore campo elettrico E. Le
“sorgenti” e i “pozzi” delle linee di campo elettrico. Linee di campo generate da una
distribuzione piana, illimitata e uniforme di cariche. Campi elettrici generati da distribuzioni
simmetriche di cariche: “filo” rettilineo di cariche ferme, piano, superficie sferica, sfera piena.
Conduttori in equilibrio elettrostatico. Il potenziale elettrico V. Linee e superfici equipotenziali.
Derivazione di E da V e viceversa. Teorema di Coulomb (enunciato), il potere disperdente delle
punte, problema generale dell'elettrostatica. Capacità del conduttore in equilibrio elettrostatico.
Capacità della sfera carica, l'unità di misura della costante dielettrica. Il condensatore. Il
condensatore piano. Capacità dei condensatori e del condensatore piano. Capacità equivalente di
condensatori collegati in serie e in parallelo. Lavoro di carica di un condensatore.
Elettrodinamica
La corrente elettrica. L'intensità di corrente. I conduttori ohmici e la prima legge di Ohm.
Generatori di tensione ideali e reali. Resistenza equivalente di resistori collegati in serie e in
parallelo. Circuiti elettrici. Le leggi di Kirchhoff e la risoluzione di circuiti. Corrente continua.
La seconda legge di Ohm. La dipendenza della resistività dalla temperatura. I superconduttori.
Letture di studio-approfondimento per gruppi: gli effetti del passaggio della corrente elettrica nei
solidi, nei liquidi, nei gas, carica e scarica del condensatore nei circuiti R-C.
48
Magnetismo
Fenomeni magnetici fondamentali. La magnetite e le calamite. Le forze di tipo magnetico e il
campo magnetico. Il vettore campo magnetico H. Il vettore induzione magnetica B. Forze tra
magneti e correnti e legge di Faraday, forze tra correnti e legge di Ampere, campo magnetico
generato da un filo percorso da corrente e legge di Biot e Savart, campo magnetico generato da
una spira percorsa da corrente e da un solenoide rettilineo. Il principio di funzionamento del
motore elettrico.
La forza di Lorentz. Il flusso del campo magnetico e teorema di Gauss per il campo magnetico
(enunciato), la circuitazione del campo magnetico (Teorema di Ampere, enunciato) e suo
significato energetico. Le proprietà magnetiche dei materiali, le sostanze ferromagnetiche,
paramagnetiche e diamagnetiche. La permeabilità magnetica dei materiali. Il ciclo di isteresi
magnetica. La magnetizzazione permanente e la temperatura di Curie.
Programma da svolgere presumibilmente dopo il 15 maggio 2010:
Magnetodinamica: le correnti indotte, legge di Faraday-Neumann-Lenz, auto e mutua induzione.
Cenni alle correnti alternate e ai circuiti in c.a.
Gli alunni
49
DOCUM ENTO DEL CONS IGLIO DI CLASS E
CLASSE V SEZ D
DI SCIPLI NA
Scienze
DOCENTE
Ros sana Rametta
1.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
E.L. Palmieri – M. Parotto - Il globo terrestre e la sua evoluzione, Zanichelli
2.
TEMPI
Ore settimanali: 2
Ore complessive: 66
Ore effettive (al 15-05-08): 48
3.
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Soddisfacente, improntato alla correttezza e al rispetto
Attitudine alla disciplina
Diversificata in rapporto alle capacità dei singoli alunni
Interesse per la disciplina
Adeguato alla diversa attitudine e preparazione di ciascun alunno
Impegno nello studio
Alcuni alunni si sono impegnati in modo costante, altri in maniera discontinua.
4.
OBIETTIVI REALIZZATI
50
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Gli alunni hanno acquisito conoscenze adeguate sui fenomeni più significativi legati
alla Terra e all’ambiente celeste in cui è localizzato il nostro pianeta. Competenze:
buona parte della classe riesce ad operare un corretto passaggio dall’acquisizione
teorica all’applicazione pratica di quanto studiato. Capacità: gli alunni hanno
acquisito sufficienti e discrete capacità di espressione orale per comunicare gli
argomenti studiati; in generale, riescono a trovare collegamenti tra le diverse parti del
programma.
5.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
Nessuno
6.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
Consultazione del testo in adozione
7.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Aula scolastica
8.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
Lezione dialogo
51
9.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla
normative sul Nuovo Esame di Stato)
Prove orali, discussione in classe.
Per la valutazione si è tenuto conto del livello di conoscenze raggiunto, dell’impegno,
della partecipazione e disponibilità al dialogo educativo.
52
Istituto di Istruzione Superiore di Mascalucia
Programma di Scienze
Classe V sez. Ds
a.s. 2009-2010
L'ambiente celeste
Le stelle, l'evoluzione dei corpi celesti, le galassie e la struttura dell'universo. Origine ed evoluzione
dell'universo. II sistema solare, la stella Sole, i pianeti e gli altri componenti del sistema solare.
Il Pianeta Terra
La forma della terra, le dimensioni della terra, le coordinate geografiche, i movimenti della terra, moti
millenari della terra, l'orientamento, il tempo vero il tempo civile e i fusi orari.
La Luna
Le caratteristiche della luna, i movimenti della luna, le fasi lunari e le eclissi, il paesaggio lunare,
l'origine e l'evoluzione della luna.
La crosta
I minerali, le rocce, rocce magmatiche, origine dei magmi, rocce sedimentarie, rocce metamorfiche, il
ciclo litogenetico.
I fenomeni vulcanici
Il vulcanismo, edifici vulcanici, eruzioni e prodotti dell'attività vulcanica, lave e piroclasti, vulcanismo
effusivo e vulcanismo esplosivo.
La tettonica delle placche
L'intemo della Terra, il flusso di calore, il campo magnetico terrestre, la struttura della crosta,
l'espansione dei fondali oceanici, la tettonica delle placche, i margini tra le placche, moti convettivi e
punti caldi.
(dopo il 15 Maggio si prevede di svolgere la seguente unità didattica)
I fenomeni sismici
Natura e origine del terremoto, propagazione e registrazione delle onde sismiche, la forza di un terremoto,
effetti del terremoto, terremoti e interno della Terra, dtstribuzione geografica dei terremoti, la difesa dai
terremoti, il rischio sismico.
Gli alunni
53
DOCUM ENTO DEL CONS IGLIO DI CLASS E
DI SCIPLI NA
Dis egno e Storia dell’a rte
DOCENTE
Ange li no Carus o
1.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Di Cricco – Di Teodoro, Itinerario nell’arte – Dall’età dei Lumi ai giorni nostri. Ed.
Zanichelli
2.
TEMPI
Ore settimanali:2
Ore complessive:66
3.
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
La classe, pur essendo vivace ed eterogenea dal punto di vista disciplinare, ha mostrato,
nel corso dell’anno, partecipazione ed interesse nei riguardi della disciplina.
Attitudine alla disciplina
Gli studenti hanno mostrato a diversi livelli buona attitudine alla disciplina
Interesse per la disciplina
Adeguato
Impegno nello studio
Adeguato
54
4.
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Gli obiettivi del disegno geometrico sono stati in parte raggiunti nonostante si sia
riscontrata qualche difficoltà. I contenuti sono stati: le proiezioni ortogonali e
l’assonometria. Per quanto riguarda la storia dell’arte gli obiettivi di dimestichezza, del
linguaggio ed analisi di un’opera d’arte, sono stati sufficientemente raggiunti. I
contenuti sono stati tratti dallo studio dei vari periodi storico-artistici dell’ottocento e
novecento.
5.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
6.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
Consultazione del testo in adozione
7.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Aula scolastica
8.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
La metodologia adottata è stata quella dell’introduzione all’argomento trattato e
dell’elaborazione di schemi riassuntivi.
9.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla
normative sul Nuovo Esame di Stato)
Dialogo costante con gli allievi, prove orali. I criteri di valutazione sono stati relativi alle
capacità, alle abilità, alle conoscenze e all’impegno dimostrato.
55
Istituto di Istruzione Superiore di Mascalucia
Programma di Disegno e storia dell’arte
Classe V sez. Ds
a.s. 2009-2010
Docente: prof. A. Caruso
Disegno: proiezioni ortogonali e assonometria
Storia dell’arte:
NEOCLASSICISMO
- G. Piermarini
- J.L. david
- A. Canova
ROMANTICISMO
- T. Gericault
- E. Delacroix
- F. Hayes
REALISMO
- G. Coubert
I MACCHIAIOLI
- G. Fattori
IMPRESSIONISMO
- E. Manet
- C. Monet
- E. Degas
- A. Renoir
POSTIMPRESSIONISMO
- P. Gauguin
- Van Gogh
I FAUVES
- H. Matisse
ESPRESSIONISMO
- E. Munch
- O. Kokoschka
- E. Schiele
56
CUBISMO
- P. Picasso
SURREALISMO
- S. Dalì
- J. Mirò
FUTURISMO
- U. Boccioni
- G. Balla
Libro di testo: G. Cricco, F. P. Di Teodoro, “Itinerario nell’arte” vol. 3
Ed. Zanichelli
Gli alunni
57
DOCUM ENTO DEL CONSIGLIO DI CLAS SE - 5 °se z. D S cie nti fico
DI SCIPLI NA
Educazione fisica
DOCENTE
Maria Lucia Piana
46.
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Fiorini-Coretti-Bocchi. CORPO LIBERO. Ed.: Marietti scuola
47.
TEMPI
Ore settimanali:2
Ore complessive:66
Ore effettive (al 15-05-08):44
48.
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
Il gruppo classe ha partecipato al dialogo educativo mostrando interesse per l’iter
didattico-educativo proposto.
Attitudine alla disciplina
Il livello psicomotorio generale iniziale mostrato dalla classe è subito apparso buono;
la conoscenza delle varie discipline sportive, rapportate al programma attuato negli
anni precedenti è apparso discretamente valido.
Interesse per la disciplina
L’interesse mostrato è stato mediamente buono.
Impegno nello studio
Nel complesso si sono impegnati raggiungendo buoni risultati.
49.
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
Nel complesso gli alunni hanno raggiunto una buona conoscenza delle tecniche di
esecuzione delle regole e dei fondamentali dei giochi di squadra. Hanno raggiunto una
buone conoscenza di argomenti quali il sistema muscolare, l’apparato scheletrico,
58
l’apparato articolare. Le competenze raggiunte soprattutto nei giochi di squadra hanno
offerto loro occasioni per affinare gesti usuali quali correre, saltare, lanciare ed
hanno facilitato la presa di coscienza della loro corporeità sia come mezzo espressivo,
sia come modo per inserirsi nel sociale. Tutto ciò ha migliorato il loro sviluppo psicomotorio e li ha aiutati ad acquisire maggiore fiducia in se stessi e nelle loro capacità,
realizzando un equilibrio psicofisico in armonia con l’ambiente di vita e con le altre
persone. Le capacità dimostrate nel complesso sono state buone ed hanno messo in
luce, in alcuni, particolari attitudini alla pratica dell’attività sportiva.
50.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
Le lezioni pratiche sono iniziate ad un mese inoltrato dall’inizio delle lezioni; i continui
spostamenti al Palazzetto dello sport, inoltre, hanno dimezzato il tempo spendibile per
la lezione; il gruppo classe ha sempre dovuto condividere gli spazi con altre classi,
51.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
Piccoli attrezzi, attrezzi occasionali e di riporto, dispense, libro di testo, CD.
52.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Palestra comunale, spazio esterno all’interno
multimediale.
dell’edificio
scolastico,
aula
53.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
Lezione frontale, lavori di gruppo, discussione, esercitazione pratiche, simulazioni.
54.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla
normative sul Nuovo Esame di Stato)
Verifiche pratiche, verifiche orali, verifiche scritte, osservazione continua.
59
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
A.S. 2009/2010
CLASSE 5 ° Ds
A) Potenziamento fisiologico e psicomotorio
1)Potenziamento cardiocircolatorio e respiratorio:
- corsa lenta di tipo aerobico;
- corsa intervallata di tipo anaerobico con recupero;
- circuito di potenziamento cardiocircolatorio;
- esercizi respiratori.
2)Potenziamento muscolare ed articolare:
- esercizi a carico naturale per gli arti inferiori;
- esercizi a carico naturale per gli arti superiori;
- esercizi a carico naturale per i muscoli addominali;
- esercizi a carico naturale per i muscoli dorsali;
- esercizi a carico naturale per le grandi articolazioni e per la colonna
vertebrale.
3)Miglioramento della coordinazione neuro muscolare:
- esercizi di deambulazione varia;
- esercizi di coordinazione generale e specifica;
- esercizi di coordinazione spazio temporale;
- esercizi di coordinazione oculo-manuale.
B) Avviamento alla pratica sportiva
1)Pallavolo:
- conoscenza dei fondamentali individuali;
- conoscenze delle regole di gioco.
2) Calcetto
- conoscenza dei fondamentali individuali e di squadra;
- conoscenza delle regole di gioco.
60
C) Lezioni di teoria
1) Cenni di anatomia:
- L’apparato scheletrico;
- l’apparato articolare;
- il sistema muscolare e l’energia muscolare.
2) Pallacanestro:
- conoscenza delle regole di gioco.
IL docente
Gli alunni della classe
61
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA
Religione
DOCENTE
prof. Sonia Chiavaroli
1. LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Flavio Pajer "Religione" Edizione S.E.I.
2. TEMPI
Ore settimanali: 1
3. QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
La classe, in cui tutti gli alunni si avvalgono dell'IRC, ha sempre partecipato
attivamente al dialogo educativo, ad eccezione di qualche alunno che comunque ha
seguito con interesse lo svolgimento delle lezioni.
Attitudine alla disciplina
Un gruppo maggioritario di alunni mostra una spiccata o buona attitudine verso la
ricerca religiosa.
Interesse per la disciplina
L'interesse per la disciplina è sempre stato elevato nella maggior parte dei componenti
della classe. Sviluppando una maggiore capacità riflessiva e critica, i ragazzi hanno
maturato un interesse più consapevole del dato religioso.
Impegno nello studio
La classe si è sempre accostata allo studio della religione con attenzione e volontà ad
acquisire i contenuti della ricerca, ma non ha sempre evidenziato uno studio costante,
ad eccezione di qualche alunno che, invece, è stato lodevole nell'impegno.
62
4. OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
A partire dalla programmazione generale elaborata nel dipartimento di religione, i vari
obiettivi sono stati declinati in modo specifico a seconda del vari argomenti trattati. In
linea generale si è cercato di raggiungere i seguenti:
- saper individuare ciò che maggiormente ostacola la libertà di un giovane impegnato
ad elaborare un progetto per la propria vita;
- utilizzare strategie di soluzione razionale dei problemi a partire dai contenuti della
fede cristiana, ma in funzione di una visione personale;
- sapersi confrontare con i contenuti della teologia;
- conoscere e comprendere lo specifico dell'etica cristiana;
- conoscere il ruolo che le religioni hanno nella costruzione del processo di pace tra gli
uomini;
- conoscere le fondamentali linee di rinnovamento apportate nella Chiesa dal Concilio
Vaticano II.
5. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
Innumervoli fattori ostacolano il processo di insegnamento/apprendimento e lo rendono
molto arduo. Tra i principale fattori vanno sicuramente annoverati il clima culturale
odierno e, per quanto riguarda nello specifico l'insegnamento della religione, un diffuso
pregiudizio circa l'inutilità della ricerca religiosa, avallata anche dalla possibilità di non
avvalersi dell'IRC. Questo non aiuta i ragazzi a comprendere che, se da una parte è
ovvio che la scelta di una religione è un fatto decisamente libero ed individuale,
l'approfondimento che le religioni danno alla ricerca di significato è utile e significativa
sia ai fini dell'approfondimento culturale che di una formazione globale della persona.
Inoltre, le frequenti interruzioni dell'attività curriculare per attività estemporanee e la
disponibilità di poche ore di lezione rallentano molto lo svolgimento del programma.
63
6. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
Per l'insegnamento della religione non sono stati utilizzati particolari materiali
audiovisivi e multimediali, tranne la proiezione di un film e di un documentario.
7. SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Il lavoro si è svolto interamente in aula.
8. METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
La lezione dialogata con la viva partecipazione degli studenti è stata sempre il metodo
privilegiato, integrato con lavori di gruppo, dibattiti guidati, analisi di testi biblici.
9. STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normative
sul Nuovo Esame di Stato)
Lo strumento di verifica privilegiato è stato il dialogo con il docente su specifiche
tematiche precedentemente analizzate e studiate,al fine di saggiare il grado di conoscenza
e di competenza raggiunto da ciascun alunno. Talvolta si è privilegiata l'elaborazione
scritta.
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
Mascalucia
Liceo Classico e Liceo Scientifico
Programma di Religione
64
Anno Scolastico 2009/2010
Prof. Sonia Chiavaroli
Attività d’ingresso
Il pensiero positivo
La scoperta dei valori
Riconoscere il proprio obiettivo di crescita
Amore per la vita
Vocazione all’amore
Dio è Amore
L’amore, risposta al problema dell’esistenza
Enciclica “Deus caritas est”
Solitudine e comunicazione
L’amicizia
Etica della relazione
L’etica cristiana
I principi della non-violenza in Ghandhi e Martin Luther King in relazione con il messaggio
evangelico
Il Cristianesimo
La Fede e la Rivelazione
Visione film “Al di là dei sogni”
L’apporto della Fisica Quantistica alla riflessione teologica
Argomenti di attualità: è possibile leggere “i fatti” alla luce della fede?
Argomenti che si svolgeranno dopo il 15 Maggio 2009 :
La Chiesa e la svolta del Concilio Vaticano II
Cristianesimo e modernità
Gli alunni :
65
ALLEGATI
1)
2)
3)
4)
Criteri generali di valutazione degli apprendimenti (POF)
Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo.
Esempio di terza prova.
Tabella per la valutazione della terza prova.
66