Leggi le note biografiche degli artisti presenti nella sesta

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Leggi le note biografiche degli artisti presenti nella sesta
BAU 6
CONTENITORE DI CULTURA CONTEMPORANEA
Aperiodico in edizione limitata di 150 copie originali, numerate e firmate dagli autori.
Assemblato a Viareggio nel mese di Febbraio 2009.
Il © delle singole opere è proprietà degli autori.
Testi redazionali a cura di: Vittore Baroni, Antonino Bove, Marco Maffei.
Progetto grafico: Carlo Battisti.
Redazione: BAU, via A. Pucci 109, 55049 Viareggio (Lu)
Tel. 0584 944546 ; 0584 963918 ; 0584 67000
Sito web: http://www.bauprogetto.it
E-mail: [email protected]
BAU 6 - AUTORI
Adriano Accattino
È autore di libri poetici e pedagogici, tra i quali si ricordano L’ordine spontaneo, I Vantaggi della difficoltà e la
disfatta dell’opera. Ha diretto alcune riviste indipendenti, come Pianura (dal n. 2 al n, 7), Il martello - giornale
di scrittura, di politica, di disfatta, La memoria di Adriano e Fondamenta nuove. Ha curato la raccolta degli
atti di alcuni congressi e i cataloghi di varie manifestazioni. Come artista, ha partecipato con le sue opere a
numerosi eventi.
La bruciatura, lavoro concettuale con frammento di opera di L. Bianco.
ALDES / Castello-Moretti
Roberto Castello, danzatore, coreografo e insegnante, nel 1980 entra a far parte del “Teatro e danza La
Fenice di Carolyn Carlson”. È tra i fondatori di Sosta Palmizi. Nel 1993 fonda ALDES con cui conduce
sperimentazioni tra danza, arti visive e nuove tecnologie. Premio UBU nel 1986 e nel 2003.
Alessandra Moretti, danzatrice e insegnate, nel 1990 danza con il Ballet Théatre l'Ensemble diretto da Micha
Van Hoecke. Nel 1993 entra a far parte di ALDES, coautrice insieme a Roberto Castello di numerosi
progetti. Premio UBU nel 2003.
Nel 2008, Castello e Moretti sono tra i fondatori di SPAM! spazio per le arti performative contemporanee.
www.aldesweb.org - www.spamweb.it - [email protected]
Frammenti dal migliore dei mondi possibili, 150 differenti foto originali.
Fernando Andolcetti
Nato nel 1930 a Lucca, vive alla Spezia. Laureato in farmacia, è diplomato in pianoforte e si interessa di arti
visive fin dagli anni Cinquanta. Nel 1968 è tra i fondatori della galleria Il Gabbiano arte contemporanea della
Spezia, di cui fa tuttora parte.
La sua formazione musicale e artistica lo porta nelle sue opere a cercare l’interazione tra scrittura musicale,
immagini e parole, nella loro essenza grafica, segnica e linguistica, caratteristica che diviene costante nel
suo lavoro a partire dagli anni Ottanta. Dal 1961 a oggi ha tenuto oltre cinquanta mostre personali in Italia e
all’estero. Numerosissime le partecipazioni a collettive nazionali e internazionali.
Senza titolo, intervento verbovisuale su foto di fiori.
Carlo Battisti
…………………
……, personalizzazione della scatola-contenitore di BAU 6.
Luigi Bianco
Nasce a Montemarzo d’Asti e trascorre la prima giovinezza a Genova. Ha vissuto a Milano la piena maturità.
Dal 1994 è cittadino calabrese in quel di Squillace (Cz), dove vive - da laico- in splendida solitudine
francescana. Ha sempre operato a tutto campo, infischiandosene dei generi, delle mode, dei modi (non per
niente si definisce figlio del caso e amodale). Negli ultimi anni è stato sorpreso da una sua personale
(Parolgesta - carte amodali senza valore) allestita al Museo della Carale di Ivrea, dove ha portato anche due
performance: una sulla Verità e un’altra (Acivil) dedicata ad artisti e poeti scomparsi prematuramente
(Teresio Zaninetti, Bruno Resina, Luigi Tenco). Nel 2007 le Edizioni d’arte Félix Féneon hanno pubblicato il
libro di poesie visuali Ter Amodale e nel 2008 la raccolta La Parola Riversata 2.
Senza titolo, composizione verbovisiva su carta.
Emanuela Biancuzzi
Nata a Cividale del Friuli nel 1970. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Venezia occupandosi di arte
relazionale e di grafica. Espone regolarmente dal 1994 e ha partecipato a numerose rassegne nazionali ed
internazionali. Il suo lavoro comprende soprattutto illustrazioni per l'editoria, album illustrati, copertine,
quotidiani, periodici, sigle animate, scenografie e comics. Ha pubblicato, tra gli altri, per AAA Edizioni,
Stripburger, Le Forbici di Manitù, VivaComix, Coconino Press. Dal 2001 è impegnata nella traduzione visiva
dell'universo alternativo Wolphy's Wonderful World per il progetto F.U.N. di cui è coautrice. Progetta e
conduce laboratori di educazione all’immagine e didattica zooantropologica per scuole, comuni ed istituzioni.
Vive a Udine, lavora altrove.
Aruspicio, 150 variazioni di disegno a grafite e pastelli su carta.
Irma Blank
La poesia minima fa parte dei global writings, il cui alfabeto è ridotto a 8 lettere. Solo consonanti. Nessuna
vocale. Una lingua aspra, ma leggibile e pronunziabile. Il senso oltrepassa le barriere linguistiche aprendo
un varco all’universo prelogico del lettore. (I.B. 2008)
Poesia minima, stampa su carta.
Sergio Borrini
Dal 1970 sviluppa, nel tempo, diversi cicli narrativi dove ironia, favola e leggenda si fondono. Ha esposto con
oltre sessanta mostre personali e oltre seicento collettive in diversi Musei e Gallerie private in Italia e
all’estero. Tra le altre: X Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Museo della Permanente, Milano;
Palazzo dei Diamanti, Ferrara; Museo d’Arte Moderna, New York; XXIII Biennale di San Paolo, Brasile;
Museo d’Arte Moderna, Shanghai.
Tra le righe, collage con interventi manuali.
Luca Brocchini
Inizia l’attività artistica alla fine degli anni Sessanta nell’ambito dell’espressionismo astratto, della Pop Art,
dell’arte povera,del new Dada. La sua ricerca artistica lo porta a sperimentare e rinnovare continuamente i
suoi riferimenti e le tecniche espressive in costante e originale dialogo con l’arte contemporanea. È tra i
fondatori di BAU. Sue opere si trovano presso collezioni pubbliche e private nazionali e internazionali.
Senza titolo, stampa su acetato con intervento.
Gianni Broi
Il tipo di performance nel quale mi riconosco è quella, in solitario o collettiva, che si fa o tende a farsi “opera”:
disegno unitario con una rete di rimandi (azioni-segni) intorno a un tema scelto in anticipo. Richiede
organizzazione, durata, un ambiente determinato, un percorso (a tappe), lungo il quale son distribuite le
azioni, un affiatamento, quando collettiva, dei performers partecipanti, anche come aderenza non rigida al
tema (una buona griglia recupera gli scarti, anche d’umore, e del resto può succedere che una serie di scarti
possa felicemente rimodulare il tema). Materiali, costumi, uso del corpo: liberamente funzionali. Una
documentazione, a disposizione di tutti. Si deve a tali elementi se è possibile “leggere” Les Animaux, Des
Arbres, Marges… come organici rousseliani racconti d’azione.
“BR-DUS-C24 in cerca di un sopravvissuto possibile interlocutore”, stampa.
Ugo Carrega
Nasce a Genova nel 1935. Vive a Milano dal 1966. Nel 1960 edita il primo fascicolo di poesie astratte. Nel
1958 incontra Martino Oberto e collabora alla loro rivista Ana Eccetera. Nel 1965 realizza la rivista Tool:
quaderni di scrittura simbolica. Nel 1967 teorizza la Nuova Scrittura, sigla che diventerà operativa nel 1974
per l’attività del Mercato del Sale con la partecipazione di Anna e Martino Oberto, Corrado D’Ottavi,
Vincenzo Accade. Nel 1982 teorizza l’Artescrittura. Oltre a Tool ha realizzato aaa (con Mario Diacono) e
numerosi bollettini e documenti sulla ricerca verbovisuale. Agli inizi degli anni Ottanta ha modo di
frequentare assiduamente Emilio Villa. Nel 1986 inizia la collaborazione con Sarenco, Eugenio Miccini,
Lamberto Pignotti e Stelio M. Martini. L’intensa attività di organizzatore, promotore e sperimentatore
nell’ambito della scrittura pone Carrega tra i maggiori protagonisti del rinnovamento poetico-letterario italiano
e internazionale.
Senza titolo, serie di diverse poesie visive con ideogramma e interventi manuali.
Luciano Caruso
Buona parte del lavoro creativo di Caruso resta consegnato ad una quantità di edizioni e autoedizioni il cui
elenco non è possibile qui riportare. Né, riportandolo, esso renderebbe giustizia all’insieme della sua opera,
che pure va ricordata per le numerose iniziative editoriali, mostre, eventi, film e altro ancora, per cui fu
sempre presente per l’intera, pullulante area dell’attività underground non solo italiana di quei decenni.
Caruso fu una di quelle figure di poeti le cui motivazioni affondano le radici in tutta l’ampiezza dell’humus
culturale. La sua produzione creativa fu da lui considerata come il lavorio continuo intorno a un unico
interminabile “testo indicibile” i cui termini essenziali egli stesso delineò in un suo noto Autocaruso: “indagare
sui meccanismi che sovrintendono all’atto artistico, alla composizione di poesie materiali, di poemi-oggetto e
di libri-oggetto, convinto ormai che l’unica possibilità di esistere per il poeta consiste nel riscatto della
quotidianità” (in Del poetar citando, Belforte, Livorno, 1984). Nello stesso testo egli fa risalire al 1965 l’inizio
del suo “interesse per sperimentazioni di scrittura visualizzata e materica” collegandolo all’incontro con
Emilio Villa e Mario Diacono. Nato nel 1944, Caruso iniziò la sua attività a Napoli già con l’ultimo fascicolo di
Linea-Sud (1967) e diede poi vita e anima al gruppo Continuum e ai fogli di E/mana/azioni (1976-1981). Nel
1976 si trasferì a Firenze, dove venne a mancare nel dicembre 2002. (Stelio M. Martini)
…………………….
Filippo Ciavoli Cortelli
Nato a Pietrasanta nel 1977, è stato allievo del Maestro Igor Mitoraj. Si è diplomato in Scultura presso
l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2000. Ha collaborato, oltre che col già citato Mitoraj, con gli artisti Giò
e Bruto Pomodoro ed Andy Goldsworthy. Ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive. Nel 2006 ha
realizzato una tela di 2,5 x 5 metri, ora situata permanentemente nel Museo del Carbone di Carbonia
(Sardegna).
Senza titolo, grafico di dipinto sezionato con frammento in tela.
Cosimo Cimino
Nato a Cefalù (Pa) nel 1939, si diploma presso l’Istituto d’arte di Palermo nel 1957 e dal 1962 vive e lavora
alla Spezia, dove nel 1968 è tra i fondatori della galleria Il Gabbiano arte contemporanea, di cui fa tuttora
parte. Muovendosi in un’area prossima al concettuale, sviluppa la sua ricerca su mezzi diversi spaziando
dalla pittura all’assemblaggio, dalla fotografia al librismo. La sua poetica indaga la contrapposizione fra
l’ordine e il disordine come segno delle contraddizioni dell’uomo e mira a rovesciare il processo pop,
convertendo i residui del consumo di massa in supporti per la realizzazione di immagini d’impronta pittorica,
per farne infine oggetto di raffigurazione. Dal 1964 numerosissime le mostre personali e collettive in Italia e
all’estero.
www.cosimocimino.it
Mi sono bevuto la vita nel caos, collage con elementi in alluminio.
Mario Commone
Nato nel 1964 alla Spezia, dove vive e lavora, laureato in Storia dell’Arte Contemporanea presso la Facoltà
di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Genova, è artista, storico, critico e curatore d’arte
contemporanea. Fa parte della galleria Il Gabbiano arte contemporanea della Spezia. Ha rivolto i suoi
interessi culturali alla fotografia, al cinema, al video, alle arti visive, e presta la sua collaborazione ad Enti
pubblici ed Associazioni culturali, per la realizzazione di mostre storiche ed eventi culturali più strettamente
contemporanei. Nel suo lavoro artistico si interessa al rapporto analitico tra idea, esecuzione ed opera,
inteso come valore astratto di ricerca linguistica. Ha partecipato a numerose mostre organizzate da Enti
pubblici, Associazioni e Gallerie private, in Italia e all’estero.
[email protected]
Pitture, stampe su pvc.
Jakob De Chirico
Nato a Innsbruck nel 1943. Ha frequentato la Kunstschule St. Ulrich, Kunstakademie di Monaco di Baviera.
A partire dal 1965 ha esposto in numerose mostre internazionali, tra cui: Performance Bayerische
Versicherungskammer, Monaco di Baviera (1971); Galleria Bevilacqua La Masa, Venezia; Palais Pallfy,
Vienna (1981); Pinocchio nel paese degli artisti, Venezia, Torino, Prato, Parigi (1982); Kaufhaus Kunst,
Monaco di Baviera (1985); Arte Sella, Borgo Valsugana (1986); Dokumenta K 18, Kassel (1987); Dolo r
miten, Galerie Heike Curtze, Vienna (1988); Ressource Kunst, Berlin, Monaco, Budapest (1989); Casa
Malaparte, Capri (1992); Dadaismo, Palazzo Forti, Verona (1997); Gläser, Museo Casa Bianca, Malo (1999);
Leonardo in Aktion & Poetry, Vinci (2001); Kissen zum Träumen - WhiteBox, Monaco (2004); Artothek,
Monaco (2005); Primo Piano, Museo Pecci, Prato (2006); Artfilmfestival, Asolo (2006); Energia Catturata,
Limone sul Garda (2007).
Senza titolo, foto di performance, serigrafia su seta con intervento tipografico.
Adolfina De Stefani
“L’Arte per Adolfina De Stefani ha rapporto con il corpo, sono parti viventi che mutano l’approccio con
l’esterno, sono come una seconda pelle, punto di confluenza del senso o del desiderio se visti oltre il
rapporto con il proprio corpo, trascrizione di una condizione, un environnement dinamico che coinvolge lo
sguardo in un sottile gioco di relazioni spaziali e volumetriche”.
“Adolfina De Stefani opera soprattutto nell’ambito delle installazioni ambientali, persegue una ricerca artistica
orientata verso l’uso di materiali quali il vetro, il plexiglass, l’acciaio, trattati spesso con sottile ironia o con
decisa autorappresentazione.”
Mutazione contemporanea dell’arte, silhouette su tessuto a rete.
Gabriele Dini
Nasce a Viareggio nel 1985, dove risiede. Diplomato all'Istituto d'Arte A. Passaglia di Lucca, frequenta il
dipartimento di "Nuove Tecnologie dell'Arte" presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara dove si laurea col
massimo dei voti. Attualmente frequenta il biennio specialistico in Grafica presso l'Accademia di Belle Arti di
Carrara. Si interessa di analogie strutturali tra cervello e software, reti neurali e vita artificiale realizzando
installazioni e video-installazioni. Nel 2005 espone a Viareggio, dopo aver vinto un concorso organizzato e
finanziato dalla provincia di Lucca. Vince il premio come miglior giovane nel concorso organizzato dalla
associazione culturale Valleriana. Nel 2007 espone a Carrara e a Firenze presso la Fortezza da Basso, più
recentemente a Livorno e a Viareggio nell’ambito della rassegna Luoghi dell’Utopia, Villa Borbone.
-Cu,29, cortometraggio 6’50’’.
Beatrice Donin
Nasce a Prato nel 1960. Nel 1980 si trasferisce in Germania e consegue il dottorato di ricerca (1992) in
filologia e musicologia all’Università Johannes-Gutenberg di Mainz, dove è ricercatrice fino al 1996.Tra il
1984 e il 1992 svolge attività concertistica. In seguito approfondisce gli studi artistici con Lucio Pozzi,
Nazareno Malinconi e Primo Tamagnini e dal 2001 inizia l’attività espositiva. Attiva anche come traduttrice
free lance.
Der F ort s-c-h-r-i-t-t der Menschheit, composizione grafica e acquerelli.
Wolfgang Flatz
È nato nel 1952 a Dornbirn in Austria, vive e lavora a Monaco, Germania. Dal 1974 realizza opere e progetti
in ambito pittorico e di scultura, performance, video, computer, film, fotografia, teatro, musica, design e
architettura. Ha tenuto personali in varie nazioni europee e negli Stati Uniti, ha partecipato inoltre a
prestigiose rassegne internazionali, tra cui Ars Electronica a Linz (1991) e Documenta IX a Kassel (1992).
www.flatz.net
Terror, foto digitale.
Giovanni Fontana
È un poliartista. Ha esperienza di arti visive, architettura, teatro, musica, letteratura, ma lo spazio che
predilige è quello della “scrittura intermediale”. Partecipa a centinaia di importanti festival di nuova poesia e
di arti elettroniche, da Parigi a New York, da Tokyo a Shanghai. Arrigo Lora Totino lo definisce “uno dei migliori
poeti sonori italiani” (1981) e paragona la sua voce a uno “stradivario”. Secondo Henri Chopin è “della stessa
scuola di composizione di Paul De Vree e come lui ci cattura, ma, in più, ha una voce superba” (1983). Senza
mezzi termini, per Adriano Spatola “è un maestro”, addirittura “diabolico” (1988). Heidsieck scrive che “abbiamo
molto da imparare dal suo combattimento tra la voce e l’assenza” (1989); Pierre Garnier sottolinea la sua
“conquista di libertà” (1999); per Gerhard Rühm “la sua poesia sonora è straordinaria” (2003).
Macchina poietica, collage con timbro.
Enzo Forese
È nato nel 1947 a Milano, dove vive. Laureato in Storia della filosofia, inizia ad esporre nel 1983,
collaborando prima con la Galleria d’Arte di Ada Zunino e poi con la Galleria di Franco Toselli di Milano.
Negli anni partecipa a mostre personali e collettive e a fiere d’arte nazionali ed internazionali. Fa parte del
gruppo d’arte italo-austriaco “Osmosi”. Il suo lavoro, sempre di piccolo formato, ha come tema costante la
fugacità del tempo, il mutamento e atmosfere mitiche e si realizza su supporti differenti e con materiali
diversi.
A come Arte, collage su carta.
Dimitri Fulignati
Dietro di me,
In fila indiana,
Metri e metri di
Iniziati al delirio.
Truppe di curiosi, un tempo
Rintanati nelle loro celle,
In maschere antigas.
Aladino, racconto.
Emanuele Gabellini
Nasce a Roma nel 1972, dove vive e lavora. Ha frequentato il prestigioso Istituto d’Arte Silvio D’Amico
conseguendo il diploma di Maestro d’Arte e successivamente di Grafico Pubblicitario. Ex bassista del gruppo
musicale Santarita Sakkascia, artista poliedrico, espone le sue opere di pittura, collage, foto e video in tutta
Italia dal 1997. È stato l’ideatore dell’inno musicale del “Partito del Tubo”, del web-magazine Fantasma e de
Il giornale del giorno dopo. Recentemente i suoi lavori sono stati utilizzati per manifesti di concerti e
copertine di libri. Il suo libro d’artista Plastilib nel 2007 è stato esposto all’Istituto Italiano di Cultura in Cile.
Selezionato tra i cinquanta migliori artisti di Webcompetition, organizzato dal circolo culturale Bertold Brecht.
Senza titolo, collage su stampa laser a colori.
György Galántai
Ricercatore e artista multimedia, è nato a Bikács (Ungheria) nel 1941. La sua visione dell’arte ha stretti
legami con lo spirito di Fluxus, che rigettò la creazione di opere d’arte tradizionali definendo come compito
dell’Arte l’invenzione di oggetti concettuali, situazioni creative, così come di spazi spirituali e creativi
permanenti. Ha organizzato e preso parte a numerose esposizioni ed eventi collettivi e personali. Ha creato
lavoro grafici, dipinti, sculture cinetiche e sonore, performance, installazioni multimedia, progetti di
comunicazione, ed ha fondato diverse istituzioni artistiche alternative (come il famoso Chapel Studio a
Balatonboglár tra il 1970 e il 1973, o Artpool a Budapest dal 1979).
Evergreen Post, collage su carta con timbri.
Delio Gennai
Nato a Legoli (Pi) nel 1948, si è laureato in Storia dell’Arte all’Università di Pisa e nella stessa città, nel
1987 fonda l'associazione culturale "Studio Gennai", galleria d’arte contemporanea. Il suo lavoro di ricerca, a
partire dagli anni Ottanta, ha tratto ispirazione dal patrimonio artistico della città di Pisa, facendo delle
decorazioni marmoree di architetture religiose e dei trofei di guerra islamici, conservati in una chiesa pisana,
il centro propulsore di un nuovo e personale linguaggio. Geometrie, simboli, motti in lingua araba...
diventano un alfabeto per comporre nuovi significati, semi di un lavoro di ricerca, in bilico tra astrazione e
decorazione, nel quale Gennai procede per substrati, portati via dalla realtà di partenza. Un nuovo
linguaggio fatto di trasparenze, profili, bianco su bianco, profondità, originate dal doppio, dal positivo-negativo, piuttosto che l’illusionismo prospettico.
Senza titolo, garza su fotocopia in acetato.
Alfredo Gioventù
Nasce nel 1952 a Sestri Levante, si laurea in lettere moderne e matura un percorso artistico nell’ambito della
scultura con materie ceramiche cotte ad alta temperatura. Volgendo il suo interesse al rapporto tra cultura e
territorio fonda l’Opificio Ceramico dove realizza opere con un inedito tipo di grès che imita i ciottoli delle
spiagge liguri, e indaga le potenzialità comunicative dei linguaggi autonomi leggibili negli archetipi naturali.
Nelle sue ultime ricerche analizza i segni bianchi che caratterizzano le arenarie consumate dal mare
evidenziandone le possibilità semantiche attraverso la creazione dei litogrammi ceramici.
Litogramma ceramico n.1 - Spezzare, frammento ceramico su cartoncino.
Katharina Goldyn
Nata nel 1974 a Tchenstochau in Polonia, vive e lavora dal 1998 a Monaco di Baviera. Si è diplomata presso
l’accademia di Belle Arti di Breslau (1994-2000) e ha frequentato lo Studio Zeiler, la più antica e prestigiosa
scuola d’arte di Monaco. Ha esposto con frequenza in Germania, Polonia, Austria, Francia. Mostre recenti
(2008): Museum of Contemporary UPART, Monaco; Galerie Z-bau e Roter Salon, Norimberga; Kunsthaus
Tacheles, Berlino; Galerie BK, Salisburgo.
Senza titolo, ramoscelli e interventi grafici su fotocopia.
Geoffrey Hendricks
Conosciuto soprattutto per il suo lavoro basato su nuvole, per l’abilità nel fare la verticale e nel cucinare
deliziosi pranzi macrobiotici, Geoffrey Hendricks è stato associato a Fluxus dalla metà dei Sessanta. La sua
prima esposizione di “opere cielo” si è tenuta alla Bianchini Gallery di New York nel 1966 e, più di recente,
alla Unimedia Modern di Genova e alla Galerie Etage di Münster nel 2008. Ha esposto con continuità e
realizzato performance in Europe, Asia e Nord America, inclusi i più importanti festival Fluxus e mostre
da Happenings & Fluxus (Colonia, 1970) a Fluxus EAST, attualmente itinerante in Europa. Vive e lavora a
New York e Cape Breton Island, Nova Scotia, Canada assieme al suo partner Sur Rodney (Sur).
A Headstand for Charlotte Moorman, Nam June Paik and Emmett Williams, foto con striscia in tela.
I Santini Del Prete e Menadito
Lungo le rotte creative indipendenti della penisola italica, nell’estate del 2008 i Santini Del Prete incrociano il
combo Menadito, piccola congrega di anime volanti native della pedemontana vicentina. Le gesta dei due
cavalieri dell’ordine ferrato e binario, da sempre dediti all’obliterazione sistematica, nonché all’incursione
ludica nell’establishment dell’arte, ben si conciliano con le manipolazioni non ortodosse del Menadito, libera
associazione che pratica la non-visibilità come sostanza del visibile. Il sodalizio è all’alba del suo fiorire. Le
parti intuiscono che ci sono ampi margini di compenetrazione e redenzione. La combinazione astrale
partorisce il “santino del menadito”, una vera e propria “preghiera visiva” sul modello degli ex-voto, come
omaggio devoto all’instancabile verve creativa dei non-artisti ferrovieri.
La non arte a menadito, fotocollage fronte e retro con allegata Preghiera del menadito.
Richard Kostelanetz
Schede personali su RK compaiono nei volumi Contemporary Poets, Contemporary Novelists, Postmodern
Fiction, Baker’s Biographical Dictionary of Musicians, Reader’s Guide to Twentieth-Century Writers,
Merriam-Webster Encyclopedia of Literature, Webster’s Dictionary of American Authors, The HarperCollins
Reader’s Encyclopedia of American Literature, NNDB.com, nella Enciclopedia Britannica e in altre
prestigiose pubblicazioni. Ha co-fondato e diretto dal 1970 al 1980 il seminale progetto di pubblicazione ad
assemblaggio Assembling. Alcuni numeri di questa storica rivista sono ancora reperibili presso il sito
www.richardkostelanetz.com. Per il resto, sopravvive a New York, dove è nato, disoccupato e di
conseguenza oberato di impegni.
Chronology of Richard Kostelanetz’s Principal Activities, diagramma biografico su carta.
Peter Küstermann
Ha contribuito alla rete dal 1983 come artista postale, scrittore, pittore, regista, critico, gallerista e curatore
alternativo del Culture Center BÜZ, situato in una antica chiesa roman(t)ica a Minden, in Germania. La sua
opera è presente in numerose collezioni internazionali. I curatori del Guinness dei Primati lo hanno eletto
assieme ad Angela Pähler Campione Mondiale nel recapito di corrispondenza artistica, vestiti in storiche
uniformi postali sotto gli pseudonimi di Angela e Peter Netmail. Peter esegue performance in ogni parte del
mondo in qualità di Morte che suona il violoncello nuda, nelle vesti del mago "El Magnifico" o del papa
tedesco “Papa-Ratzi“, come “cuoco di libri” e come Doctor Mailart.
www.netmailart.de
On the old mail road, cartoline, timbri e francobolli d’artista.
Alessio Larocchi
Le stampe offset su carta cotone Fabriano con intervento a correttore bianco, ulteriore cancellazione di
immagine a scomparsa, sono insofferenti metafore anti-identitarie. Intervalli di non rappresentazione e non
interpretazione. A proposito, il cognome di mia mamma è LACHI, contrazione dubitativa di L.A.(ROC)CHI?
[dimenticarsi] _ trascrizioni sbagliate. Sempre più spesso mi capita di riprendere lavori passati di cui avevo
perso memoria. Ritrovati, vengono rielaborati come immagini che non mi appartengono. Nasce così un
intervento libero, svincolato da coerenza stilistica e indipendente dall’idea iniziale completamente fraintesa.
Atteggiamento schizofrenico in cui si interviene da estranei, persino con irriverente gusto iconoclasta
(incomprensione) verso la precedente immagine.
per BAU (chi) SEI, 150 immagini di 11 diverse riprese fotografiche a comune tematica.
Le Forbici di Manitù
Dal 1983, l’enigmatico Manitù Rossi guida una delle più singolari ed eclettiche formazioni dell’underground
musicale italiano. Responsabile di otto cd per stimate etichette internazionali, il gruppo si trova a suo agio
nei più disparati idiomi sonori, dal rumorismo concettuale a versioni di classici pop-rock, dall’elettronica al
post-punk.
L’Isola è un racconto della “dark lady del giallo italiano” Alda Teodorani, in cui la disgregazione di un
rapporto di coppia sconfina in una dimensione da incubo. Sviluppando situazioni e personaggi dell’oscura
fiaba, Manitù e soci hanno creato un omonimo album di strumentali e canzoni a più voci, con l’apporto di
membri degli Offlaga DiscoPax e grafiche dell’artista Emanuela Biancuzzi. Utilizzando frammenti inediti di
quest’opera in via di pubblicazione, le Forbici hanno assemblato per BAU 6 un originale “trailer” del progetto.
L’Isola - Tre pagine dal diario di Lui, mini-cd con narrazione, collage e timbri in busta.
Daniele Lombardi
Nato a Firenze, diplomato in pianoforte, studia presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e composizione al
Conservatorio. Ricercatore e sperimentatore acustico, a lui si deve la prima esecuzione moderna della
musica Futurista per pianoforte. Le sue composizioni affondano le radici in una vasta esperienza
interdisciplinare nella quale segno, gesto e suono convivono in una nuova spettacolarità musicale. È
conosciuto a livello internazionale per la sua sinfonia per ventuno pianoforti eseguita nel 1987 in varie
capitali del mondo.
Sinfonia 2 per 21 pianoforti - Primo movimento, partitura musicale.
Tania Lorandi
Nasce in Belgio il 19 aprile 1957. Studia all'Accademia di Belle Arti di Liegi (Belgio), si trasferisce in Italia nel
1985 dove vive tutt'ora. Si occupa di 'Patafisica, ha collaborato con Enrico Baj, Vincenzo Accame e tanti altri
cultori della “Scienza delle soluzioni immaginarie”. Fonda il "Collage de 'Pataphysique", un istituto
indipendente e autonomo che conta più di cento Membri e Membrane provenienti da diversi paesi. Il suo
lavoro indaga vari linguaggi espressivi, oltre a organizzare e allestire mostre, si occupa di scultura, pittura,
ama scrivere di arte, è performer e canta.
Senza titolo, immagine su stampa laser.
Arrigo Lora Totino
È nato nel 1928 a Torino, dove risiede. Nel 1959 fonda la rivista di letteratura sperimentale Antipiugiù, nello
stesso anno fonda e dirige Modulo, rivista di cultura contemporanea che dedica il primo numero alla poesia
concreta. Nel 1978 pubblica Futura - Poesia Sonora, fondamentale antologia di poesia sonora in sette dischi
lp, più volte ristampata. Nel 1998 la Regione Piemonte gli dedica una grande antologica dal titolo Arrigo Lora
Totino, il Teatro della Parola, a cura di Mirella Bandini. Ha in preparazione su Internet una storia della poesia
visuale dal periodo alessandrino (300 a.c.) ad oggi (www.ulu-late.com).
Casa Caos, doppia composizione verbovisiva.
Ruggero Maggi
Artista e direttore dal 1973 del Milan Art Center. Ha partecipato alla 49a Biennale di Venezia, alla 16a
Biennale d’arte contemporanea di San Paolo nel 1980 e, dal 1973 ad oggi, a migliaia d’eventi artistici in tutto
il mondo. Nel 2006 realizza Underwood, intervento site-specific per la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate.
Nel 2007 presenta come curatore il progetto dedicato a Pierre Restany Camera 312 – promemoria per
Pierre alla 52a Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia.
www.ruggeromaggi.it - www.camera312.it
Senza titolo, collage e pigmenti su carta.
Marco Marchiani “Mavilla”
È nato a Firenze nel 1941. Ha insegnato per trent’anni all’Istituto Statale d’Arte di Firenze. È attivo nel
campo della pittura, della scultura ed è autore di libri d’artista che si trovano in collezioni pubbliche e private
in Italia, Europa e Stati Uniti.
Senza titolo, collage e mixed media su carta, frammenti verbovisuali.
Stelio Maria Martini
Nato ad Ancona nel 1934, è tra i maggiori rappresentanti della poesia verbovisiva. Inizia la sua ricerca
nel1956. Nel 1963, alcune pagine di uno sperimentale romanzo-collage sono inserite nella nascente rivista
Linea Sud. Negli anni, ha stretto rapporti e collaborazioni con Mario Persico, Enrico Baj, Mario Diacono,
Eugenio Miccini, Emilio Villa (su cui scrive un approfondito saggio), Martino Oberto, Ugo Carrega, Giuseppe
Desiato, Nanni Balestrini e in particolare con Luciano Caruso. Contatti con Bueno, Chopin, Spatola, Kantor e
le riviste Malebolge e Marcatré. Espone diffusamente in esposizioni collettive e personali per musei e
gallerie prestigiose, tra le quali Studio Santandrea a Milano, Piramide di Firenze, Magazzino del Sale a
Milano, Studio Morra e Museo Pignatelli di Napoli.
Senza titolo, collage verbovisuale.
Giancarlo Micheli
Poeta e scrittore. Ha pubblicato le raccolte di versi Canto senza preghiera (Baroni, 2004) e Nell’ombra della
terra (Gabrieli, 2008). Suoi testi figurano nelle antologie L’ora d’aria dei cani (Baroni, 2003) e Altramarea poesia come cosa viva (Campanotto, 2006). Ha pubblicato inoltre due romanzi, dei quali Elegia provinciale
(Baroni, 2007) è quello d’esordio, mentre il secondo Indie occidentali (Campanotto, 2008) è andato alle
stampe nel settembre scorso.
Dal declino al nascente, poesia con partitura musicale.
Enzo Miglietta
Nasce a Novoli (Lecce) nel 1928. Geometra e poeta visuale, si laurea con una tesi sulla poesia sperimentale
degli anni Sessanta. Dal 1970 ad oggi conduce una ricerca verbo- visiva, con tavole grafiche e libri d’artista.
Nel 1971 fonda il Laboratorio di Poesia di Novoli (LPN), fino all’84 luogo d’incontro e di eventi espositivi dei
maggiori autori verbovisivi e artisti locali e nazionali: Miccini, Accame, Pignotti, Caruso, Spatola, Lora Totino,
Xerra, Fontana, ecc. Tra le numerose partecipazioni a mostre, manifestazioni e rassegne in Italia e
all’estero, si ricordano: 1981, Milano, Mercato del sale; 1992/93, Miami Beach, Archivio Sackner; 1993,
Lecce. Fra gli anni Sessanta e Novanta escono raccolte di versi, Pacò, L’eroe di paglia; di scritti,
Procedimenti; di poesia visiva, Scritture, La strada nuova, quest’ultima presentata da Stelio Maria Martini.
Vivere insieme alfabetici, composizione verbovisuale con collage.
Giogio Moio
È nato a Quarto (Na) nel 1959. Ha pubblicato, oltre che un lavoro in prosa (La finestra, Ed. Riccardi, 2004), i
seguenti volumi di poesia: Scritture d’attesa (Ed. Ripostes, 1989), Sabbie mobili (Ed. Riccardi, 1995), Work
in progress (id., 1997), Oltre la soglia del dolore (Gabrieli ed., 1999), L’uomo dagli occhi rosa, in coll. con
Carlo Bugli (Ed. Riccardi, 2000), Un vibrato continuo, in coll. con Luciano Caruso (id., 2002), Libro d’artista
n. 33, in coll. con Luciano Caruso (Ed. Morgana, 2002), Parodie marine (Ed. Socrate, 2003), Con occhio
allegorico (Ed. Riccardi, 2005). Ha collaborato a riviste e periodici, curato volumi e antologie e partecipato a
moltissime mostre collettive di poesia verbovisuale. Dal 1998, dopo averla fondata, dirige la rivista Risvolti.
Senza titolo, collage e grafie su carta.
Angelina M. Moody
Di nazionalità americana, è nata a Sofia in Bulgaria. Vive e lavora a Casoli di Camaiore (Lu) e a Point
Bibbeford nel Maine (USA). Ha studiato alla Boston Museum of Fine Art School (1982-87) ed ha iniziato la
propria attività pittorica producendo grandi pannelli ad olio. Dal 1991 al 1995 ha aperto a Boston la sua
galleria Gallery Per Tutti. Ha esposto in numerose collettive e personali negli USA e in Italia. Il suo lavoro
comprende pittura, scultura, fotografia e affresco, i materiali preferiti sono olio, acquerelli, pastelli,
carboncino. Si occupa anche di collage, di genere astratto e di diverse dimensioni.
Senza titolo (test di Rorschach), acquerello su carta.
Nadia Nava
È nata ad Arese e vive a Milano, dove ha compiuto gli studi universitari alla Facoltà di Filosofia e quelli
artistici all’Accademia di Brera. Negli ultimi anni sviluppa il tema della teatralità, componendo una serie di
opere che illustrano le azioni e i rituali che accompagnano le rappresentazioni sceniche, giocando
ironicamente sul contrasto tra realtà e apparenza.
Tra le oltre trecento mostre: VI e VII Biennale Donna, Palazzo Massari, Ferrara; The art of living, New York;
Internazionale di Grafica, 46a Biennale di Venezia; Museo Lia, Museo CAMeC, Museo del Castello S.
Giorgio, La Spezia; Biblioteca Alexandrina, Alessandria d’Egitto; International Art Symposium, Akademie
Graz (Austria).
Senza titolo, intervento grafico su stampa laser.
Riri Negri
Risiede e lavora a Genova, dove si è diplomata in pittura, grafica e scenografia alla Scuola d’Arte
Maragliano. La sua ricerca consiste nel simulare l’immagine fotografica (su materiale di tela o cartaceo)
utilizzando il mezzo pittorico in un rigoroso rapporto/contrasto duale “bianco/nero”. Numerose le personali e
collettive in Italia e all’estero.
L’universo della mente, nitro e tecnica mista su carta fotografica.
Martino Oberto
Maestro storico della verbovisualità, i suoi lavori sono esposti nelle più importanti e significative mostre
italiane e internazionali. Nato a Genova, autodidatta, ha avviato intorno ai primi anni Cinquanta studi
programmatici di estetica e di filosofia del linguaggio, elaborando in vari testi una FILO/SOFIA ANA,
“giocando con la pluralità di senso dell’omofona preposizione greca”. Avendo rifiutato di usare qualsiasi
canale commerciale di diffusione delle opere, promuove un atteggiamento Off Kulchur (manifesto
“anaexplosion”,1967), trasferendo l’attività di ricerca nella rivista Ana Eccetera, fondata nel 1958 insieme ad
Anna Oberto. Nel 1963 elabora il Journal Anaphilosophicus, filma Cogito ergo Zoom (1967) e Prima
dell’Anarchia (Carrara 1968). Inaugura con una personale il Mercato del Sale di Milano (1974). Fa parte del
gruppo Nuova Scrittura, aderisce al Circolo Anarchico Ferrer.
“Strappa da te la vanità…”, testo lineare e scrittura astratta.
Jürgen O. Olbrich
Nato nel 1955 a Bielefeld, vive a Kassel in Germania. “Tutto il resto è semplicemente accaduto”.
Progetti, performance, installazioni, libri d’artista, copy art, archivi, situazioni, edizioni, riviste d’artista
Collective Copy + No News, eventi pubblici, programmi segreti, contatti diffusi, affari di viaggio, abitudini
produttive, scambi allargati.
Paper Police, foglio bifacciale con coordinate geografiche e timbro.
Carlo Palli
Nasce a Prato nel 1938. Mercante d’arte, gallerista, collezionista e fotografo dilettante. La sua vastissima
collezione riguarda soprattutto la Poesia Visiva, Fluxus, Azionismo Viennese. Nel 2005-6 ha effettuato una
importante donazione al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, che a sua volta ha dedicato
una mostra e un libro alla sua collezione. Altri depositi in comodato presso il MART di Rovereto, il Museo
dell’Assurdo di Castelvetro, ecc.
Senza titolo, 150 differenti foto d’archivio originali di artisti, poeti, galleristi, collezionisti, critici, editori d’arte.
Giuseppe Pellegrino
Nato nel 1960. Vive e lavora a Genova. Il suo interesse per la poesia l’ha portato ad esplorare anche gli
aspetti concreti e visuali, compreso la forma del libro d’artista: estimatore del canto dei merli a cui ha
dedicato particolare attenzione nell’elaborazione delle sue Merlofonie. Non fuma e fa ginnastica tutti i giorni.
Qui vertit pellem, segni calligrafici e grafie su carta.
Massimiliano Pelletti
Vive e lavora a Pietrasanta. Il lavoro presentato in BAU 6 è una elaborazione grafica da foto digitale
effettuata ad un supporto sul quale è stata posta carta moschicida a comporre la scritta “THE END”. In
seguito, tramite la microfusione in bronzo di una delle mosche incollate, sono intervenuto imprimendo nella
ceralacca la sua impronta reale in negativo.
The End, immagine su carta fotografica e ceralacca.
Paolo Pergola
Biologo di professione. Nato a Torino nel 1964, vi ha vissuto tre giorni. Ha poi vissuto in altri luoghi. A Torino
c’è tornato nel 1999 per richiedere un certificato di nascita. A parte questi viaggi, gli capita di fotografare e
scrivere, soprattutto in condizioni di staticità relativa.
Gli oceani coprono il 70% della superficie terrestre, collage di fotografie.
Giorgio Poli
È nato a Noventa Padovana nel 1945. Vive a Padova. La sua ricerca artistica inizia, come autodidatta, negli
anni Sessanta. Contemporaneamente si è laureato in scienze biologiche e ha insegnato materie scientifiche
nelle scuole statali. Ha esposto i risultati del suo lavoro in numerose mostre personali e collettive in Italia e
all’estero. Il suo lavoro più recente consiste in un’indagine sull’affinità tra le espressioni qualitative delle
sensazioni tattili, sonore e visive che appaiono coerentemente legate da un codice comune che permette, tra
l’altro, di descrivere e rappresentare la forma dei suoni.
Forma delle consonanti P, L, frottage su carta fotografica.
Lisa Ponti
Nata a Milano nel 1922, disegna e scrive.
Ha scritto un libro di poesie nel 1941 e uno di favole, L’Armadio Magico, nel 1946. Figlia di Gio Ponti, ha
collaborato con lui per quattro decenni (1940-1979) in Stile e Domus, le riviste da lui fondate e dirette (per
Domus ha curato le pagine d’arte fino all’86). Ha assistito Gio Ponti negli affreschi all’Università di Padova,
nel 1940. Da tutta questa esperienza è nato un libro, Gio Ponti, l’opera, nel 1990. Mostre di suoi disegni si
sono succedute in varie città d’Italia e d’Europa a partire dal 1992. Nel 2005 ha esposto alla Galleria
Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Cosmo in corsa, collage cromatico su carta.
Punto Esponenziale
(dai) Luoghi Erranti (al) Punto Esponenziale (settembre 08 / gennaio 09) > . nel bel cuore . nella bella
oscurità . di tutti i mondi . di tutti gli esseri . in potenza . c’è un’alba radiosa . un germe sorgente . bisogna
amare . con perseveranza . la trasformazione . e su tutto l’operato altrui . sii cosa marginale . sii angolo . sii
l’alba invernale attraverso la sagoma nera degli alberi . >
Luoghi Erranti, manifesto della fusione.
Oronzo Ricci
Vladimir Swarovski è l’eteronimo che Oronzo Luciano Vittorio Ricci usa da scrittore e pigheologo. La
Pigheologia nasce da un’esigenza di catalogare le varie tipologie di natiche, nella stessa maniera che
usano i trattati di anatomia artistica per classificare le diverse forme di visi e le varie espressioni. La
zona del corpo umano costituita dalle natiche è stata per due millenni nascosta alla luce del sole, per
impedire che si diffondesse la credenza degli antichi greci, che nella fessura delle natiche vedevano
l’impronta della divinità, naturalmente pagana.
Senza titolo, diverse tipologie anatomiche.
Alba Savoi
È nata a Roma dove risiede. Da un inizio figurativo alla fine del 1977 sposta la sua attenzione al supporto
tessile, pieghe e tagli sulla tela. Data dall’87 l’interesse per la fotografia e la fotocopia, con serie di xerorilievi
e xeroxculture. Ha fondato, con altri operatori, “Lapsus - Libri d’Artista”, gruppo di lavoro per l’organizzazione
di mostre di libri d’artista attivo dal 1992 al 1997. Tra le sue numerose personali: 1986 Roma, Sala 1; 1992
Gubbio, Palazzo del Capitano; 1995 Perugia, Palazzo dei Priori.
Frammento sgualcito (da Il Ritorno dell’Ofisauro di Gioia Perrone), collage su carta con linee a graffite.
Danilo Sergiampietri
Nato nel 1964, diplomato al Liceo Artistico di Carrara ed architetto, vive a La Spezia dove si occupa di architettura e di
arte sviluppando una ricerca personale che si muove lungo la sottile ed instabile linea di confine tra le due discipline.
Nelle sue mostre più recenti tale percorso viene sperimentato attraverso l’uso di tecnologie digitali, proprie della
rappresentazione architettonica contemporanea, accanto ad una più materica reiterazione seriale di oggetti d’uso
comune.
Index des reliques, fittizia catalogazione di reliquie, sotto forma di ossa, ordinate secondo l’indice di un non ben
identificato testo francese a carattere religioso. Tutte le ossa utilizzate consistono in diverse tipologie di cibo per cani.
Lorena Sireno
Nata a Livorno nel 1955. Interessata alla fusione di diversi linguaggi espressivi, ha collaborato a progetti
condivisi, per es. col musicista Eugenio Sanna ha realizzato un’istallazione dentro un autobus di linea
(Viaggio in autoriflessione). Molti sono anche i
progetti e laboratori per bambini, tra cui un’opera gioco permanente in un parco vicino alla scuola (una pista
per giocare con le biglie chiamata Pista dei sensibili). Negli ultimi dieci anni ha lavorato spesso in spazi
pubblici con istallazioni site specific nei centri storici di diverse città italiane. Nel 2004 ha inaugurato lo
Studio 149 a Cascina, suo studio personale e laboratorio di ricerca dove si propongono mostre e iniziative
culturali che ospitano artisti di varia provenienza (artisti visivi, attori, musicisti, poeti).
Lettere, scrittura e collage su gommapiuma.
Andrea Sozzi
Classe 1975, fotografo, lavora e vive a Cecina. Opera da anni con la fotografia analogica; la camera oscura
diventa luogo dove l’immagine, già impressionata in negativo, rivive e si impressiona sulla carta come fosse
disegno, tratto… bianchi e neri. La fotografia vive nel suo più profondo significato: scrivere (grafia) con la
luce (fotos).
Le foto diventano storie riunite in libri d’artista come The Black Box, Utopia (progetto Biblioteca Utopica,
Viareggio 2008), Dans le champs de l’observation, le hazard ne favorise que les esprits préparès e in
installazioni dadaiste come Z Okna Trhlina Na Obloze 2008 Do Kroku Po Mr. H. H. ("Dalla finestra una crepa
nel cielo" nei passi del Sig. H. H.).
Theatre as a Mechanism of Suicide, libretto, audiocassetta e foto su verbale di Polizia.
Fausta Squatriti
È artista visiva, poeta, narratrice. Ha curato l’edizione di libri a tiratura limitata e multipli, genere che, nella
prima metà degli anni Sessanta, contribuì a creare e diffondere. Ha esposto in numerose personali in Italia e
all’estero, con Alexander Iolas a Ginevra e New York, Denise René a Parigi, con Karin Fesel in Germania,
Studio Marconi e Fondazione Mudima a Milano. Ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti, tenuto seminari
a Honolulu alla Università, conferenze in Israele, Belgio, Francia. Ha curato la sezione “Colore” alla
Biennale di Venezia nel 1986. Ha creato, con G. Delli Santi, la rivista Kiliagono, edita da Scheiwiller negli
anni Novanta. Ha fondato con Francesco Leonetti un gruppo teatrale, ha vinto il premio di Poesia Montale
nel 1985. Ha pubblicato il suo primo romanzo Crampi, Abramo editore, nel 2006.
Senza titolo, collage su stampa laser.
Rod Summers
Nato nel 1943 a Verwood, Dorset, in Inghilterra, vive a Maastricht, nei Paesi Bassi. Poeta e artista. Lavora
principalmente col suono. Ha studiato presso la Jan van Eyck Academy of Fine Arts a Maastricht. Usa la
penna stilografica e i computer, registratori a nastro e digitali, macchina fotografica e pastelli.
www.vecworldservice.net - http://www.en.wikipedia.org/wiki/Rod_Summers
The Theatre of the VEC, opuscolo di 36 pp. con foto-narrazione.
Stefano Turrini
Artista eclettico, si esprime principalmente tramite la pittura per sconfinare spesso nella scultura e
nell’installazione, fino alla produzione di libri d’artista in multipli o pezzi unici. Vive e lavora a Firenze.
www.stefanoturrini.com
Trappola per colore, dripping su carta con frammento di rete metallica.
Alberto Vitacchio
Vive a Torino dove è nato nel 1942. Come poeta lineare e visuale ha collaborato a molte riviste ed è
presente in antologie e cataloghi fin dagli inizi degli anni Settanta. Negli anni seguenti crea ed esegue
performances con Carla Bertola in Italia e in diverse parti del mondo (Francia, Germania, Irlanda, Inghilterra,
Messico, Cuba, Serbia, ecc.). Parecchi lavori sono sulla linea della Poesia Azione, altri collegano la Poesia
Sonora a quella che Carla Bertola ha definito “Poesiteatro”. Da sempre elabora personalmente i materiali
sonori. Con Carla Bertola dirige dal 1978 la rivista multimediale di poesia internazionale Offerta Speciale. È
attivo anche nel campo della creazione di Libri d’Artista.
Senza titolo, composizione verbovisuale con telaietto per diapositive.
Piero Viti
Nasce a Volterra nel 1931, vive a Firenze. Dagli anni Quaranta inizia a svolgere articolate esperienze
progettuali e artistiche nell’ambito del rapporto arte e scienza, spaziando dalla pittura, alla scultura, al
design. Lo connota un acceso sperimentalismo con opere dal forte valore semantico che aspirano a
comunicare con l’ambiente esterno seguendo il concetto di socialità dell’arte. “Per Viti il valore d’immagine è
esponenziale rispetto a un’esperienza di ricerca sostanzialmente manipolatoria” Enrico Crispolti.
La barca, collage e interventi grafici in busta trasparente.
Il sito web http://www.bauprogetto.it, nato nel 2004 per contributo della CAEN di Viareggio, è attualmente
aggiornato da Arturo Lini.
Le foto che illustrano BAU 6 sono di Vittore Baroni, Antonino Bove, I Santini Del Prete, Carlo Palli.