Arrivederci mia dolce creatura

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Arrivederci mia dolce creatura
Bologna più che una città … è una famiglia!
Arrivederci mia dolce creatura
Di Liliana Ianni
Sapevo che mi avresti lacerato il cuore
se, prima di me, avesse chiamato te il Signore.
Ho sempre sperato di non vivere quel momento
sapevo… che sarei morta dentro.
Eri un batuffolo di cotone
quando le nostre vite si sono incontrate
ma le stagioni troppo in fretta son passate.
Abbiamo condiviso tanti momenti
tra gioie e tormenti
e tu, che sapevi leggere nel mio cuore
nei giorni bui mi coccolavi con gesti d’amore.
Hai riempito la mia vita
e non riesco ad accettare che per te è finita.
Briciola, barboncino mio adorato
vorrei tornare indietro nel passato,
ricominciare insieme il cammino
io e te sempre vicino.
Mi manca il tuo passo felpato,
il tuo abbaiare moderato,
mi manca tutto di te…
le feste che facevi quando tornavo dal lavoro,
scodinzolando mi accoglievi come fossi il tuo tesoro.
Mi manchi da morire mio dolce cagnolino,
chi mi sveglierà al mattino…
Anche il cielo all’improvviso si è oscurato
e lacrime con me ha versato
mentre il vento al mondo intero
la mia disperazione ha urlato.
Dal freddo della morte Dio ti riscalderà,
a Lui mi raccomando, non ti abbandonerà.
Ora piccolo mio potrai correre tra bianche nuvole lassù
le ginocchia ormai non fanno male più.
Sei stato come un figlio e senza di te sarà dura
mia dolce e amabile creatura.
Vorrei che fosse un incubo e tra un po’ mi sveglierò,
con nessun altro mai sostituirti potrò
Bologna più che una città … è una famiglia!
Arrivederci mio piccolino
col pensiero ti sarò sempre vicino.
La tua mamma adottiva
La musica
Di Liliana Ianni
Spesso la musica ti porta lontano,
in una cucina... all’ultimo piano
o in un campo di grano.
All’ombra di una palma sdraiati
o nel paese in cui si è nati.
Su spiagge assolate
o su distese innevate.
Corre la mente senza riposo
percorrendo tappe a ritroso.
Dimentica della dimensione
spazio- temporale
assapora gioie
che solo il passato sa dare.
Bologna più che una città … è una famiglia!
L’Italia e gli italiani
Di Liliana Ianni
Povera Italia… senza più soldi e senza più valori .
Da ogni parte si sollevan grida di dolore.
I nostri giovani tornano a fare gli emigranti
per colpa di tutti quei furfanti
che stanno svendendo il nostro bel paese
e tutto questo pure a nostre spese.
Italia mia… stai perdendo la tua identità
invasa come sei da altre civiltà,
a cui si deve ogni forma di rispetto
a me, però, si stringe il cuore in petto.
Anche della lingua sei stata defraudata
e la nostra identità ormai … è quasi andata.
Footing, smoking, shopping …
che voglion significare
la nostra bella lingua lasciatela stare.
Non c’è popolo, non c’è nazione che non la conosca
e che non desideri questa bella terra nostra
che dalle Alpi e lungo tutto lo stivale
può vantare monumenti e bellezze assai rare.
Dal mare azzurro circondata,
da vallate di smeraldo tappezzata
da torrenti e laghi tempestata
che riflettono qua e là candida cima innevata.
Il Duomo di Milano e il Colosseo,
di Pisa la pendente torre…
e di Bologna la splendida fontana del Nettuno.
Il Davide, il Mosè e la Pietà
che dell’Italia l’emblema diventerà
se a cambiar le cose nessuno si deciderà.
Globalizzazione… ma che volete globalizzare.
Pensate a quanto sangue
è stato versato per poterla evitare.