catalogo biviso
Transcript
catalogo biviso
ENZO COMIN Via Pont de le cassie, 5 33170 Pordenone. Italia Tel.: 3493796421 [email protected] 1979 – Pordenone, Italia. Dove vive e lavora 1998 – diploma Istituto Professionale per i Servizi Turistici 1999/2003 – frequentazione corsi di estetica, pittura e fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna 2000 – corso di regia cinematografica e produzione video all’Accademia Nazionale del Cinema, Bologna 2002 – corso di scrittura creativa con lo scrittore Franco Tralli dal 2007 – corsi di recitazione con l’artista Carla Manzon, Art School e alla Scuola Sperimentale dell’Attore, Pordenone – lezioni di lirica con la cantante Paola Moro 2010 – corso “Extremes in Photography” degli artisti Elfie Semotan e Roberto Ohrt, Salzburg International Summer Academy of Fine Arts, Austria _GROUP EXHIBITIONS 2010 – MANIFESTI D’ARTISTA, Trieste, a cura di Maria Campitelli, Gruppo78 – PISS FACTORY, Cas*aupa e Hybrida, Udine 2009 – THOUSAND DOLLAR ART, Galleria SPAZIO BEVACQUA PANIGAI, Treviso – 23° concorso per le arti figurative della FONDAZIONE LILIAN CARAIAN, Sala Comunale, Trieste – 17^ ORCHESTRAZIONE, Portogruaro -Venezia- a cura di “Porto dei Benandanti” e Galleria Ai Molini – DARE TO KNOW, Benjamin Franklin House, London a cura di Daniele Leoni – SHERWOOD OPEN ART, Sherwood festival, Radio Sherwood, Padova – GLOWING ART, Glow, Bibione -Venezia- a cura di Etrarte – 4^ edizione STICEBORIS, OSSIGENO FRIULANO, Villa Beretta, Pavia di Udine -Udine- a cura di Etrarte – PER UN SOFFIO, Commissariato di Governo e Prefettura di Trieste, Palazzo Costanzi, Trieste – LA CITTA’ SI…CURA, 1° Meeting sulle politiche giovanili, Provincia di Pisa – OPEN#1, S.a.L.E.-Docks. Magazzini del sale, Punta della Dogana, Venezia – LA MAGIA HA SEMPRE DUE NOMI performances con il cantautore Simone Piva 2008 – 1° appuntamento UNDER 30-NO BORDERS, NEW FAR WEST, Galleria Factory Art Contemporanea, Trieste a cura di Beatrice Crastini – ARTEFATTO 2008, BLITZ ESTETICO, equipe dei Poli di Aggregazione Giovanili, Trieste 2007 – ARTEFATTO 2007, NUOVE STRADE, equipe dei Poli di Aggregazione Giovanili, Trieste _SOLO EXHIBITIONS 2010 – VEDEVA CON LA PELLE Galleria LipanjePuntin, Trieste – PADOV’E’ Kobo Shop, Udine a cura di Steve Nardini 2009 – MONFALCHINO All’angolo di Maritani, caffè Carducci, Monfalcone -Gorizia- a cura di Paolo Posarelli e Paolo Maritani 2008 – PADOV’E’ LaYoung PhotoGallery, Padova a cura di Roberta Lotto e Sergio Bergami _PUBLICATIONS 2010 – inserito nell’antologia NOTTURNI DI_VERSI – CRISI, Casa Editrice Nuovadimensione, Portogruaro -Venezia2009 – poesia sulla rubrica di Loretto Rafanelli in MOBY DICK, supplemento del quotidiano LIBERAL – fotografia nell’agenda letteraria VOCI & SGUARDI, Rhymers’ Club, Foggia 2008 – romanzo in versi LA MAGIA HA SEMPRE DUE NOMI Casa Editrice Montedit, Milano 2006 – inserito nell’antologia dei poeti meritevoli PREMIO OTTAVIO NIPOTI-FERRERA ERBOGNONE 2004 – poesia sulla rubrica di Maurizio Cucchi ne LO SPECCHIO de LA STAMPA 2002 – inserito nell’antologia dei poeti meritevoli PREMIO PAGINE DI POESIA 2002, Roma a cura di Tatiana Pacella _AWARDS 2009 – borsa di studio alla Salzburg International Summer Academy of Fine Arts, 23° premio “LILIAN CARAIAN”, Fondazione Lilian Caraian Trieste – finalista 2^ edizione 2009 Concorso di Narrativa e Poesia "Sabina, spazi della creazione" Casa Editrice Sabinae, Rieti – finalista 5^ edizione “Vigna degli artisti” ARTEGIOVANE e CANTINE LEONARDO DA VINCI 2007 – segnalato al concorso letterario internazionale JACQUES PREVERT 2002 – 2° premio concorso letterario ARCOVEGGIO, Bologna _PROJECTS 2009 – FESTA DI POESIA, PORDENONELEGGE, ex convento di San Francesco, Biblioteca Civica, Pordenone _INTERVIEWS 29\04\09 – NORDEST BOULEVARD di Silvia Gorgi, Radio Sherwood 19\05\09 – MUTATIONS di Dario Francescutto, Radio Onde Furlane Biviso Le persone rappresentate sono passanti che incontro per strada disposti a concedermi oltre che qualche minuto del loro tempo, anche una doppia rappresentazione di loro stessi. A queste persone propongo innanzitutto di essere fotografate con la polaroid istantanea, poi di attaccare a sé questa propria rappresentazione, e infine di esser nuovamente fotografate con la fotocamera reflex. La gente principalmente accetta per curiosità, talvolta si entusiasma all’idea di questa collaborazione. Ho riscontrato una medesima reazione positiva nel momento dello scatto con la polaroid, ma quando essa si sviluppa, viene vista, e deve essere applicata sull’abito per il secondo scatto le reazioni sono le più differenti. Essere fotografati due volte scaturisce un senso di straniamento. L’elemento che accende la reazione è il loro rendersi conto che alla fine si otterrà un’immagine che contiene un’altra rappresentazione di sé: una seconda rappresentazione volta a svelare, nel senso di togliere il velo, elemento che ci protegge e ci preserva. Questo progetto vuole indagare il legame tra identità e rappresentazione. Identità come affermazione e percezione interiore del sé; rappresentazione come percezione esterna, riconoscimento che proviene dagli altri. Nel momento in cui un uomo si ritrova con la propria immagine appesa al collo non si può nascondere, o meglio, non si può nascondere la consapevolezza di questa rappresentazione esterna. Egli dunque si ri-conosce: se prima era limitato alla conoscenza diretta e immediata del sé, rappresentata dall’immediatezza della polaroid, ora è posto di fronte a uno sguardo esterno, quindi mediato, del cui giudizio non può essere istantaneamente a conoscenza. La conoscenza piena del sé deriva dunque da questa duplice affermazione: un’affermazione personale, intima e profonda che viene dall’interno, ma mai completamente rivelata al di fuori, e un’affermazione esterna, filtrata, dunque dubbia e parziale. Ho compreso quanto personale diventa la fotografia finale poiché attraverso essa si può godere di un “ritorno” dello sguardo, quasi una reciprocità fra chi è fotografato, e guarda l’obiettivo, e chi all’esterno guarda la sua rappresentazione. Questo accade perché la persona rappresentata immagina chi sta osservando la fotografia, il quale, a sua volta, guarda la polaroid sul petto… Il lavoro completo comprende il coinvolgimento di decine di persone incontrate casualmente nei vari quartieri di Treviso, che io attraversavo senza un percorso preciso, durante la primavera di quest’anno. Le fotografie sono scattate per strada, e rappresentano per i soggetti che sono fotografati dei “fuori programma”. Di conseguenza, nel chiedere e ottenere una posa, interrompo delle attività, degli impegni altrui. Nel riguardare questa selezione di immagini, mi rendo conto che ho l’occasione di fare delle osservazioni ulteriori sulle persone incontrate: a differenza di esperienze simili in altre città, ho riscontrato un facile coinvolgimento con le persone incontrate a Treviso; ho notato nei passanti un’identica curiosità in cosa stavo compiendo sia nel centro città che nei quartieri più periferici e così a farsi così coinvolgere. Questo mi ha permesso spesso di avere il tempo e la libertà di conoscere le persone che intrattenevo un po’ di più oltre lo scatto fotografico con lo scambio di qualche parola e forse farmi raccontare anche qualcosa della propria vita. Le fotografie sono scattate su pellicola b/n; stampate su carta fotografica di circa 30x40 cm, montate su passpartout per un totale di 40x50cm.