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La revisione legale dei conti:
aspetti organizzativi e
problematiche operative degli
ISA Italia
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo
10 Settembre 2015
Indice dell’intervento
_______________________________________________
L’adozione dei principi di revisione ISA
Il processo di revisione contabile
Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno nell’ambito del
processo di revisione legale
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L’ADOZIONE DEI PRINCIPI DI REVISIONE ISA
3
L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
17 Maggio
2006
Direttiva 2006/43/CE
«gli stati membri
prescrivono che i revisori
eseguano le revisioni legali
conformemente ai principi
di revisione adottati dalla
Commissione»
17 Aprile 2010
Art. 11, 12 e 43
Ampio dibattito nella
professione sui principi di
revisione da adottare nel
periodo transitorio
23 Dicembre
2014
Determina del MEF
Elaborazione ISA Italia ai
sensi dell’art. 11 del D.
Lgs. 39/2010
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L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
Art. 11 comma 1 D. Lgs. 39/2010 – “La revisione legale è svolta in conformità ai principi di
revisione adottati dalla Commissione europea ai sensi dell’art. 26, paragrafi 1 e 2 della
Direttiva 2006/43/CE.”
Art. 11 comma 3 D. Lgs. 39/2010 – “Fino all’adozione dei principi di cui al comma 1, la
revisione è svolta in conformità ai principi di revisione elaborati da associazioni professionali
e ordini professionali e dalla Consob”
Art. 12 D. Lgs. 39/2010 – “Il MEF sottoscrive la convenzione con gli ordini e le associazioni
professionali […] i principi elaborati dai soggetti convenzionati tengono conto di quelli
elaborati dagli organismi internazionali”
Art. 43 comma 3 D. Lgs. 39/2010 – “I principi di revisione che alla data di entrata in vigore
del decreto risultano emanati ai sensi dell’art. 162 TUIF continuano ad essere applicati fino
alla data di entrata in vigore dei principi di revisione emanati ai sensi dell’art. 11”
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L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
Principi di revisione antecedenti
pubblicazione MEF
Principi di revisione vigenti
Principi di Revisione elaborati dal
Consiglio
Nazionale
Dottori
Commercialisti
ed
Esperti
Contabili e raccomandati da
Consob
33 Principi di Revisione ISA
Italia (ISA Italia) dal 200 al 720
PR02 «Modalità di redazione delle
relazioni ai sensi dell’art. 14 del D.
Lgs. 39/2010»
Pr 1005 «Considerazioni sulle
revisioni delle imprese ed enti
minori»
Principi di revisione predisposti
al fine di adempiere alle
normative e regolamenti
dell’ordinamento italiano non
previste dagli ISA Clarified (SA
n. 250 B e SA 720 B)
Principio internazionale sul
controllo della qualità (ISQC
Italia 1)
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L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
200-299
Principi generali e
responsabilità
200, 210, 220, 230,
240, 250, 250B,
260, 265
300-499
La valutazione dei
rischi e le risposte
ai rischi identificati
e valutati
300, 315, 320, 330,
402, 450
500-599
Elementi probativi
500, 501, 505, 510,
520, 530, 540, 550,
560, 570, 580
600-699
L'utilizzo del lavoro
di altri soggetti
600, 610, 620
700-799
Le conclusioni e la
relazione di
revisione sul bilancio
700, 705, 706, 710,
720, 720B
L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
PRINCIPI GENERALI E
RESPONSABILITA’
ISA Italia 200 – Obiettivi generali del
revisore indipendente e svolgimento della
revisione contabile in conformità ai principi
di revisione internazionali
ISA Italia 210 – Accordi relativi ai
termini degli incarichi di revisione
ISA Italia 220 – Controllo della qualità
dell’incarico di revisione contabile del
bilancio
ISA Italia 230 – La documentazione
della revisione contabile
ISA Italia 240 – La responsabilità del
revisore relativamente alle frodi nella
revisione contabile del bilancio
ISA Italia 250 – Considerazioni di leggi
e regolamenti nella revisione contabile del
bilancio
ISA Italia 250b – Le verifiche della
regolare tenuta della contabilità sociale
ISA Italia 260 – Comunicazioni con i
responsabili delle attività di governance
ISA Italia 265 – Comunicazioni delle
carenze nel controllo interno ai
responsabili delle attività di governance ed
alla direzione
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E
LE RISPOSTE AI RISCHI
IDENTIFICATI E VALUTATI
ISA Italia 300 – Pianificazione
della revisione contabile del bilancio
ISA Italia 315 – L’identificazione e
la valutazione dei rischi di errori
significativi mediante la
comprensione dell’impresa e del
contesto in cui opera
ISA Italia 320 – Significatività
nella pianificazione e nello
svolgimento della revisione contabile
del bilancio
ISA Italia 330 – Le risposte del
revisore ai rischi identificati e valutati
ISA Italia 402 – Considerazioni
sulla revisione contabile di
un’impresa che esternalizza attività
avvalendosi di fornitori di servizi
ISA Italia 450 – Valutazioni degli
errori identificati nel corso della
revisione contabile
ELEMENTI PROBATIVI
ISA Italia 500 – Elementi probativi
ISA Italia 501 – Elementi probativi –
Considerazioni specifiche su
determinate voci
ISA Italia 505 – Conferme esterne
ISA Italia 510 – Primi incarichi di
revisione contabile – Saldi di apertura
ISA Italia 520 – Procedure di analisi
comparativa
ISA Italia 530 – Campionamento di
revisione
ISA Italia 540 – Revisione delle
stime contabili, incluse le stime
contabili del fair value, e della relativa
informativa
ISA Italia 550 – Parti correlate
ISA Italia 560 – Eventi successivi
ISA Italia 570 – Continuità aziendale
ISA Italia 580 – Attestazioni scritte
L’UTILIZZO DEL LAVORO
DI ALTRI SOGGETTI
ISA Italia 600 – La
revisione del bilancio di
gruppo – Considerazioni
specifiche (incluso il lavoro dei
revisori delle componenti)
ISA Italia 610 – L’utilizzo
del lavoro dei revisori interni
ISA Italia 620 – L’utilizzo
del lavoro dell’esperto del
revisore
LE CONCLUSIONI E LA RELAZIONE DI REVISIONE SUL BILANCIO
ISA Italia 700 – Formazione del giudizio e relazione sul bilancio
ISA Italia 705 – Modifiche al giudizio nella relazione del revisore indipendente
ISA Italia 706 – Richiami di informativa e paragrafi relativi ad altri aspetti nella relazione del revisore indipendente
ISA Italia 710 – Informazioni comparative – Dati corrispondenti e bilancio comparativo
ISA Italia 720 – La responsabilità del revisore relativamente alle altre informazioni presenti in documenti che contengono il bilancio oggetto di revisione contabile
ISA Italia 720b – La responsabilità del soggetto incaricato della revisione legale relativamente all’espressione del giudizio sulla coerenza
L’adozione dei principi di revisione ISA
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Principi di revisione
internazionali - ISA Clarified 2009, dal n. 200 al n. 720 tradotti in lingua italiana
e 'localizzati' e SA n. 720B
SA n. 250B e
ISQC Italia n. 1
Revisione dei bilanci
relativi ai periodi
amministrativi che iniziano
dal 1° gennaio 2015 o
successivamente
Dal 1° gennaio 2015
L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
Documentazione attualmente disponibile
Principi di Revisione ISA Italia (www.revisionelegale.mef.gov.it)
Quaderno di ricerca Assirevi n. 16 «I Principi di revisione internazionali
(ISA Italia)»
Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella revisione
contabile delle piccole e medie imprese - Volume I - Concetti fondamentali
(a cura dell’International Federation of Accountants IFAC e tradotta dal
CNDCEC)
Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella revisione
contabile delle piccole e medie imprese - Volume II - Guida pratica (a cura
dell’International Federation of Accountants IFAC e tradotta dal CNDCEC)
Guida al controllo della qualità nei piccoli e medi studi professionali (a
cura dell’International Federation of Accountants IFAC e tradotta dal
CNDCEC)
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L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
Regole generali per la lettura degli ISA Italia
Struttura. Introduzione, obiettivo, definizioni, regole e linee guida e altro
materiale esplicativo (con «Appendici» e «Appendici (Italia)»)
Considerazioni a livello nazionale. Le considerazioni specifiche
introdotte a livello nazionale sono operate con l’inserimento di paragrafi
preceduti dalla lettera (I)
Paragrafi evidenziati in grigio. In evidenza in grigio i paragrafi degli ISA
Clarified che non sono applicabili in Italia
Utilizzo delle note a piè di pagina. Le note con numerazione 0, -bis, -ter,
etc. chiariscono, con riferimento agli incarichi ex D. Lgs. 39/2010,
l’applicazione di alcuni ISA Clarified (o indicare l’opzione applicabile ai
sensi del D. Lgs. 39/2010)
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L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
Regole generali per la lettura degli ISA Italia
Settore pubblico. Sono stati omessi i paragrafi degli ISA Clarified relativi
alle revisioni nel settore pubblico
Concetto «impresa dimensioni minori» (di seguito indicato anche come
PMI) è riferito a imprese che presentano le seguenti caratteristiche (non
esaustive, né esclusive, né necessariamente tutte presenti):
concentrazione della proprietà e della direzione in un numero limitato di
soggetti;
presenta una o più delle seguenti caratteristiche: operazioni semplici e lineari,
semplicità delle registrazioni contabili, numero limitato di attività e prodotti
nell’ambito delle singole linee di attività, numero limitato di controlli interni,
numero limitato di livelli direzionali responsabili ovvero numero limitato di
dipendenti.
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L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
Regole generali per la lettura degli ISA Italia
ISA Italia 200. Al fine di agevolare la lettura e comprensione dei principi di
revisione, alcune considerazioni di carattere generale volte a superare
l’applicazione degli ISA Clarified nel contesto nazionale e che riguardano la
maggior parte dei principi sono state illustrate unicamente nell’ISA 200
«Obiettivi generali del revisore indipendente e svolgimento della revisione
in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia)»
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L’adozione dei principi di revisione ISA
_______________________________________________
E nel prossimo futuro?
Già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (27.5.2014) la
Direttiva 2014/56/UE relativa alla revisione legale e il Regolamento UE
537/2014 del 16.4.2014 (atti che integrano e modificano la Direttiva
2006/43/CE) – previsione entrata vigore metà 2016 L’International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB)
emanerà entro il 31.12.2016 una serie di nuovi principi di revisione (ISA
700R, New ISA 700, ISA 705R, ISA 706R, ISA 570R, ISA 260R e
modifiche altri ISA)
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IL PROCESSO DI REVISIONE CONTABILE
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Il processo di revisione
_______________________________________________
Comunicazione e miglioramento continuo
Identificazione e
valutazione dei
rischi
Espressione
del giudizio
professionale
Accettazione e
mantenimento
dell’incarico
Svolgimento
delle
procedure di
revisione
Pianificazione
Identificazione
e valutazione
dei rischi
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Il processo di revisione
_______________________________________________
Il processo di revisione per le PMI dovrà essere modulabile e scalabile
…..cioè?
il revisore dovrà applicare e fare riferimento a tutti i principi, fermo
restando che potrà declinarli sulla base delle considerazioni contenute in
ciascun documento relativamente alle PMI e sulla base del proprio
giudizio professionale (inevitabilmente soggettivo)
alcuni principi di revisione potrebbero non trovare applicazione nel
contesto di una PMI perché le circostanze in essi contemplate non
esistono (principio non pertinente)
ISA 200 par. 19 – per comprendere quali siano gli obiettivi di un principio di revisione e
applicare le regole in esso contenute, il revisore deve comprendere il testo del principio
nelle sua interezza, inclusa la sezione «Linee guida ed altro materiale esplicativo»
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Il processo di revisione
_______________________________________________
ISA 200 par. 20 – il revisore non deve dichiarare, nella relazione di revisione, la
conformità ai principi di revisione se non si è attenuto alle regole del presente principio
e di tutti i principi pertinenti
anche nel caso in cui un principio di revisione sia applicabile nella PMI
non è detto che lo siano tutte le regole in esso contenute.
ISA 200 par. 22 – il revisore deve conformarsi a ciascuna regola a meno che nelle
circostanze la regola non sia pertinente in quanto subordinata ad una circostanza che
non sussiste
ISA 200 par. 23 – in circostanze eccezionali il revisore può ritenere necessario
derogare ad una regola pertinente contenuta in un principio di revisione. In tali
circostanze il revisore deve svolgere procedure di revisione alternative per conseguire
la finalità prevista da quella regola. Si presume che la necessità di derogare ad una
regola pertinente si presenti solo qualora la regola preveda lo svolgimento di una
procedura che, nelle particolari circostanze della revisione, risulterebbe inefficace per
il conseguimento della finalità della regola stessa
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Il processo di revisione
_______________________________________________
le decisioni dovranno essere motivate e documentate
indipendentemente dal caso specifico esistono principi o regole contenute
nei documenti che troveranno sempre applicazione nei processi di
revisione indipendentemente dal discorso PMI. Ad esempio, tra gli altri:
ISA Italia 300 - Pianificazione della revisione contabile del bilancio
ISA Italia 315 – Identificazione e valutazione dei rischi di errori significativi
mediante la comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera
ISA 320 – Significatività nella pianificazione e nello svolgimento della revisione
contabile
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LE ATTIVITA’ PRELIMINARI PER
L’ACCETTAZIONE DELL’INCARICO
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico fanno parte del sistema
interno di controllo della qualità del revisore. Per tale motivo saranno oggetto di
controllo di qualità a cura del MEF.
Il revisore ha
risorse, tempo e
competenza?
Il revisore è
indipendente e
senza conflitti?
I rischi sono
accettabili?
Documentare procedure svolte e decisioni prese
Ci sono i presupposti
necessari?
Ci sono
limitazioni?
Concordare e
firmare i termini
dell’incarico
quadro normativo accettabile
la direzione riconosce le proprie responsabilità sul bilancio
la direzione fornisce al revisore accesso alle informazioni
Accettazione?
SI
NO
STOP
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Fonti di riferimento:
ISA Italia 200 (Obiettivi generali del revisore indipendente e
svolgimento della revisione contabile in conformità ai principi di
revisione internazionali),
ISA Italia 210 (Accordi relativi ai termini degli incarichi di revisione),
ISA Italia 220 (Controllo della qualità dell’incarico di revisione contabile
del bilancio),
ISQC 1 (Controllo della qualità per i soggetti abilitati che svolgono
revisioni contabili complete e limitate del bilancio, nonché altri incarichi
finalizzati a fornire un livello di attendibilità ad un’informazione e servizi
connessi),
Guida al Controllo della Qualità nei piccoli e medi studi professionali (a
cura dell’International Federation of Accountants IFAC e tradotta dal
CNDCEC).
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Obiettivi generali della revisione contabile del bilancio in conformità ai
principi di revisione:
acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo
complesso non contenga errori significativi,
emissione di una relazione sul bilancio ed effettuazione di
comunicazioni come richiesto dai principi di revisione.
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Il riconoscimento delle responsabilità dei soggetti apicali
La finalità della revisione contabile è quella di accrescere il livello di fiducia
degli utilizzatori del bilancio
Una revisione contabile conforme ai principi di revisione presuppone che i
responsabili dell’attività di governance comprendano e riconoscano
determinate responsabilità fondamentali per lo svolgimento della revisione
contabile, quali:
responsabilità per la redazione del bilancio,
responsabilità sulla parte del sistema di controllo interno che porta alla redazione
del bilancio,
fornire al revisore accesso alle informazioni riguardanti la redazione del bilancio,
fornire al revisore ulteriori informazioni di cui potrebbe avere bisogno,
fornire al revisore possibilità di contattare senza limitazioni persone di
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riferimento.
Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
La verifica dell’indipendenza
L’indipendenza rappresenta uno dei pilastri delle revisione per assicurarne
l’obiettività
D. Lgs. 39/2010 art. 10 - Indipendenza ed obiettività il revisore non deve in alcun modo essere coinvolto nel processo decisionale
della società assoggettata a revisione,
vietate relazioni finanziarie, d’affari, di lavoro o di altro genere dalle quali un
terzo informato, obiettivo e ragionevole, trarrebbe le conclusioni che
l’indipendenza è compromessa,
rischi rappresentati da: auto-riesame, interesse personale, esercizio patrocinio
legale, familiarità, fiducia eccessiva ed intimidazione,
corrispettivo,
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retribuzione dipendenti delle società di revisione legale.
Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
La verifica dell’indipendenza
D. Lgs. 39/2010 art. 17 - Indipendenza (per EIP) durata incarico,
servizi vietati,
partner rotation,
divieto per il revisore di ricoprire cariche o funzioni dirigenziali di rilievo presso il
cliente se non è decorso almeno un biennio dalla conclusione dell’incarico,
divieto situazione inversa,
conferma annuale indipendenza.
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
La verifica dell’indipendenza
adozione di misure volte a ridurre i rischi per l’indipendenza del revisore
se i rischi sono di rilevanza tale da compromettere l’indipendenza non
può essere effettuata la revisione legale
documentazione nelle carte di lavoro dei rischi rilevanti e delle
salvaguardie adottate
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico
E’ importante formalizzare le considerazioni svolte in sede di
accettazione e mantenimento della clientela in quanto esse fanno parte
degli elementi probativi della revisione
Inoltre, esse vanno prese in considerazione anche nell’ambito della
valutazione dei rischi di revisione (argomento trattato nel seguito)
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico
Necessità di stabilire direttive e procedure per l’accettazione e il
mantenimento dei rapporti con il cliente e di incarichi specifici
Tali direttive e procedure devono garantire che il soggetto abilitato accetti
o mantenga solo rapporti e incarichi per i quali:
abbia competenze e capacità (anche in termini di tempo e risorse);
sia in grado di rispettare i principi etici applicabili;
abbia valutato positivamente l’integrità del cliente.
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico.
Obiettivi di tali direttive e procedure:
acquisizione delle informazioni necessarie prima di accettare l’incarico
con un nuovo cliente, decidere se mantenere un incarico già in essere
o decidere se accettare un nuovo incarico da un cliente già acquisito;
stabilire se è opportuno accettare un incarico da un cliente nuovo o da
un cliente già acquisito qualora tale incarico configuri un potenziale
conflitto di interessi;
documentare come sono state risolte le problematiche e come si è
giunti alla conclusione in merito all’accettazione o meno dell’incarico.
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico
Svolgere le
procedure di
accettazione e
mantenimento
incarico
(competenze e
principi etici)
Decidere se
accettare
l’incarico
(integrità del
cliente e rischi
associati)
Elencare fattori di
rischio
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico
E’ necessario stabilire direttive e procedure per acquisire ragionevole
sicurezza di identificare e valutare fonti potenziali di rischio associate al
rapporto con un cliente o ad uno specifico incarico
Utile utilizzo di check list per garantire uniformità del processo
Se si tratta di un rinnovo incarico considerare elementi emersi dall’incarico
precedente
Formalizzare le problematiche analizzate e come sono state riflesse nella
decisione
Firma del soggetto responsabile
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
ALLEGATO 1
Fac simile check list valutazione accettazione incarico
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Elementi da valutare relativamente al cliente
Qualità, integrità, competenza e reputazione dei soggetti apicali
Attitudine dei soggetti apicali nei confronti dell’ambiente di controllo interno
e loro punto di vista in merito all’interpretazione aggressiva o inappropriata
dei principi contabili
Analisi relazioni revisori precedenti
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
Modalità operative per acquisire informazioni
Colloquio preliminare con la direzione (organo delegato e responsabile
amministrativo)
Colloquio con il precedente incaricato alla revisione o altri soggetti fornitori
di servizi professionali
Raccolta di informazioni pubbliche (bilanci, visure, sito internet,….).
Raccolta di informazioni non pubbliche per il tramite delle società.
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
La lettera d’incarico
Accettazione
cliente
Predisposizione
lettera
d’incarico
E’ responsabilità del revisore concordare i termini dell’incarico di revisione
con la direzione e/o con i responsabili delle attività di governance
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
La lettera d’incarico
Accettare o mantenere un incarico di revisione solo se gli elementi in base
ai quali l’incarico va svolto sono stati concordati.
Stabilire se sono presenti le condizioni indispensabili per una revisione
contabile
(accettabilità del quadro normativo sull’informativa finanziaria, conferma
riconoscimento e comprensione delle responsabilità da parte della
direzione)
Conferma che vi sia comprensione comune dei termini dell’incarico
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Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico
_______________________________________________
La lettera d’incarico
I termini dell’incarico di revisione devono essere riportati in una lettera
d’incarico che deve contenere:
obiettivo e portata della revisione,
responsabilità del revisore,
responsabilità della direzione,
identificazione del quadro normativo sull’informazione finanziaria
applicabile per la redazione del bilancio,
forma e contenuto previsti per la relazione di revisione,
ammontare dei corrispettivi per incarichi ex D. Lgs. 39/2010,
eventuali criteri per adeguamento corrispettivi nel corso dell’incarico.
Altri aspetti che possono essere inseriti a seconda delle circostanze
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
ALLEGATO 2
ESEMPIO LETTERA DI INCARICO (APPENDICE 1 ISA ITALIA 210)
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LA COMPRENSIONE DELL’IMPRESA E DEL
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
NELL’AMBITO DEL PROCESSO DI
REVISIONE
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
Fonti di riferimento:
ISA Italia 315 (L’identificazione e la valutazione dei rischi di errori
significativi mediante la comprensione dell’impresa e del contesto in cui
opera)
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
ISA 315 par. 3 – L’obiettivo del revisore è quello di identificare e valutare i rischi di
errori significativi, siano essi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non
intenzionali, a livello di bilancio e di asserzioni, mediante la comprensione
dell’impresa e del contesto in cui opera, incluso il sistema di controllo interno,
conseguendo in tal modo una base per definire e mettere in atto risposte di revisione
a fronte dei rischi identificati e valutati di errori significativi
i principi di revisione sono impostati considerando la centralità
dell’approccio basato sui rischi
l’attività di controllo del revisore impone l’ampliamento dell’ottica di
osservazione e di analisi all’intero sistema aziendale
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
Rischio di revisione: rischio che il revisore esprima un giudizio di
revisione non appropriato nel caso in cui il bilancio sia significativamente
errato. Il rischio di revisione dipende dai rischi di errori significativi e dal
rischio di individuazione
Rischio di errore significativo: rischio che il bilancio sia
significativamente errato prima di essere sottoposto a revisione contabile.
Tale rischio è costituito dai due componenti: rischio intrinseco e rischio di
controllo
Rischio significativo: rischio di errore significativo identificato e valutato
che, a giudizio del revisore, richiede una speciale considerazione nella
revisione
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
Schema di formazione del rischio
Rischio basso
Rischio intrinseco
Rischio medio
Rischio alto
Business, frodi e altri fattori che potrebbero influenzare l'informativa
economico-finanziaria
Controlli prevasivi
Controlli specifici
(cicli o transazioni)
Rischio di controllo
Ricavi
Acquisti
Personale
Rischio
residuale
Strategia
Governance
Cultura/valori
Competenze
Rischio combinato
Tipologie di tests (tests di controllo & sostanza)
Rischio di individuazione
Livello
accettabilmente
basso del rischio di
revisione
Rischio di presenza di errori materiali (frodi e errori)
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
La valutazione del rischio comprende l’analisi dei fattori di rischio significativi
Prima di accettare l’incarico. Il revisore deve valutare l’esposizione al
rischio professionale
Nella fase di pianificazione di massima. Il revisore dovrà considerare i
rischi intrinseci di revisione identificando i fattori di rischio generali
dell’impresa, anche in funzione delle condizioni economiche generali e
specifiche del settore in cui opera
In fase di pianificazione analitica. Il revisore dovrà valutare
dettagliatamente i fattori di rischio intrinseco e inerenti il sistema di
controllo interno significativi per ciascuna componente del bilancio
unitamente agli impatti sugli obiettivi di revisione
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
Elementi da comprendere a cura del revisore:
a) Settore di attività. Ricomprendono informazioni relative all’ambiente
competitivo, ai rapporti con i fornitori al grado di rapporto di sviluppo
tecnologico. Aspetti da considerare:
il mercato e la concorrenza,
attività ciclica o stagionale,
contenuto tecnologico dei prodotti,
approvvigionamento energetico e costi.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
b) Regolamentazione e contesto regolamentare che deve ricomprendere
il quadro normativo dell’informativa finanziaria. Aspetti da considerare:
principi contabili e specifiche prassi di settore,
quadro normativo di riferimento per i settori regolamentati,
leggi e regolamenti che influenzano in modo significativo le attività operative
dell’impresa (incluse le attività di vigilanza dirette),
imposte (dirette ed altre),
norme ambientali che influenzano l’impresa.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
c) La natura dell’impresa che include le attività operative, l’assetto
proprietario e la struttura di governance, le tipologie di investimenti,
il modo in cui l’impresa è strutturata e finanziata.
Tale conoscenza permette al revisore di comprendere le operazioni, i saldi
contabili e l’informativa che ci si attende dal bilancio. Ad esempio:
Attività operative natura delle fonti di ricavo, gestione delle attività operative,
principali clienti e fornitori.
Assetto proprietario e governance
controparti correlate.
identificazione di eventuali operazioni con
Tipologie di investimenti acquisizioni o disinvestimenti, attività di ricerca e sviluppo,
partecipazioni in imprese.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
d) La scelta e l’applicazione dei principi contabili da parte dell’impresa.
Il revisore deve valutare se i principi contabili dell’impresa siano appropriati
per l’attività svolta e coerenti con il quadro normativo sull’informativa
finanziaria e con i principi contabili utilizzati nello specifico settore di
appartenenza. Aspetti da considerare:
i metodi utilizzati per contabilizzare operazioni significative ed inusuali,
influenza di principi contabili che hanno effetti significativi su aree controverse o
di recente introduzione per le quali manchino interpretazioni condivise/ufficiali,
cambiamenti dei principi contabili adottati,
principi, normativa e regolamenti sull’informativa finanziaria che costituiscono
una novità (tempi e modalità di adozione).
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
Il revisore non ha la necessità di identificare e valutare tutti i rischi connessi
all’attività perché non tutti danno origine a rischi di errori significativi
Il rischio connesso all’attività dell’impresa può avere infatti un’immediata
conseguenza sul rischio di errori significativi per classi di operazioni, saldi
contabili ed informativa di bilancio
Di norma la direzione identifica i rischi connessi all’attività e sviluppa
strategie per farvi fronte
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
e) Gli obiettivi e le strategie dell’impresa ed i relativi rischi connessi
all’attività svolta che possono comportare rischi di errori significativi.
Aspetti da considerare:
sviluppo del settore di attività,
nuovi prodotti e servizi,
espansione dell’attività,
nuovi obblighi di natura contabile,
disposizioni regolamentari,
requisiti per il soddisfacimento del fabbisogno finanziario prospettico,
utilizzo dei sistemi IT.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
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f)
La misurazione e l’esame della performace economico-finanziaria
dell’impresa.
Aspetti da considerare:
indicatori chiavi di performance presi in considerazione dalla direzione;
analisi della performance economico-finanziaria da un periodo amministrativo
all’altro;
presenza di budget o altri documenti previsionali;
misurazioni performance dei dipendenti (sistema retributivo);
raffronti tra performance impresa e concorrenti;
pressioni interne ed esterne sui risultati.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
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Considerazione: già nella fase di comprensione dell’impresa e mappatura
generale dei rischi, gli aspetti da tenere in considerazione riguardano:
ISA 240 – La responsabilità del revisore relativamente alle frodi nella revisione
contabile del bilancio
ISA 240 par. 16 – Qualora il revisore svolge procedure di valutazione del rischio e le
attività correlate per acquisire una comprensione dell’impresa e del suo contesto, come
richiesto dal principio di revisione (ISA Italia) n. 315, egli deve svolgere le procedure di
revisione di cui ai paragrafi 17–24 per acquisire informazioni da utilizzare ai fini
dell’identificazione dei rischi di errori significativi dovuti a frodi.
ISA 570 – Continuità aziendale
ISA 570 par. 10 – Nello svolgere le procedure di valutazione del rischio come richiesto
dal principio di revisione internazionale (ISA Italia) n. 315, il revisore deve considerare
se sussistono eventi o circostanze che possano far sorgere dei dubbi significativi sulla
capacità dell’impresa di continuare ad operare come un entità in funzionamento.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
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ALLEGATO 3
ESEMPIO FORMALIZZAZIONE CONOSCENZA GENERALE
DELLA SOCIETA’
ALLEGATO 4
ESEMPIO FORMALIZZAZIONE IDENTIFICAZIONE E
VALUTAZIONE PRELIMINARE DEI RISCHI
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
Un aspetto dell’impresa che assume particolare importanza per il revisore
riguarda la comprensione del sistema di controllo interno.
Il sistema di controllo interno (SCI) è lo strumento attraverso il quale la
direzione di un’azienda controlla lo svolgersi delle proprie attività.
ISA 315 par. 4 – il processo configurato, messo in atto e mantenuto dai
responsabili delle attività di governance, dalla direzione e da altro
personale al fine di fornire una ragionevole sicurezza sul raggiungimento
degli obiettivi con riguardo l’attendibilità dell’informativa finanziaria,
all’efficacia e all’efficienza della sua operatività ed alla conformità alle leggi
e ai regolamenti applicabili.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
_______________________________________________
Finalità dell’analisi del SCI del revisore
Il revisore analizza il sistema di controllo interno delle società al fine di
svolgere in modo efficiente ed efficace la revisione di bilancio e non
al fine di esprimere un giudizio sul sistema di controllo interno.
Il revisore è interessato a comprendere il sistema di controllo interno per
identificare le tipologie di errori significativi che possono inficiare il
bilancio, nonché per determinare la natura, la tempistica e l’estensione
delle procedure di revisione conseguenti.
Come vedremo in seguito, nello svolgimento delle procedure di revisione,
si può decidere di fare affidamento su specifici controlli implementati dalla
società e ottenere evidenza circa l’effettivo funzionamento riducendo il
rischio di controllo e quindi quello di revisione.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Un inciso riguardo i doveri del Collegio Sindacale e il rapporto con il
Revisore riguardo le attività svolte sul sistema di controllo interno:
Art. 2403 CC « vigila [..] sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo,
amministrativo e contabile adottato dalla società e del suo concreto
funzionamento».
Norme di Comportamento (NdC 3.5) del Collegio Sindacale del marzo
2015 «Il collegio sindacale vigila sull’adeguatezza del sistema di controllo
interno tenendo conto delle dimensioni e della complessità della società».
Norme di Comportamento (NdC 3.5) «Nell’ambito dello scambio di
informazioni con il revisore legale o la società di revisione legale dei
conti, il collegio sindacale può richiedere, in particolare, informazioni sui
risultati dei controlli (sul sistema di controllo) da questi svolti».
La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
_______________________________________________
Non tutti i controlli sono rilevanti ai fini della revisione contabile. Il revisore si
occuperà solo dei controlli che attenuano il rischio di errori significativi in
bilancio. E’ quindi possibile che alcuni controlli esulino dalla portata della
revisione.
Controlli rilevanti ai fini della
revisione
X
Reporting finanziario
(saldi/informativa di bilancio
significativi)
Controlli NON rilevanti ai fini
della revisione
Obiettivi operativi e di conformità
Controlli a livello di
impresa e controlli IT
Controlli
operativi/applicativi
(processi aziendali)
Controlli
operativi/applicativi
(processi aziendali)
Controlli
operativi/applicativi
(processi aziendali)
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
_______________________________________________
Natura, livello di comprensione ed estensione delle analisi del revisore
sul SCI
Nell’acquisire una comprensione dei controlli rilevanti ai fini della revisione,
il revisore deve valutare la configurazione dei controlli e stabilire se
siano stati messi in atto in modo tale da prevenire un errore
significativo (esistenza ed efficacia) svolgendo ulteriori procedure
rispetto alle indagini presso il personale dell’impresa
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Le procedure di valutazione del rischio volte ad ottenere elementi probativi
in merito alla configurazione ed efficacia dei controlli sono rappresentate
da:
indagini presso il personale dell’impresa,
osservazioni sull’applicazione di controlli specifici,
ispezioni di documenti e relazioni,
verifiche per ripercorrere le operazioni attraverso il sistema operativo
rilevante ai fini dell’informativa finanziaria.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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ISA 315 par. A67. Le procedure di indagine presso il personale della
società non sono tuttavia sufficienti a fornire sufficienti elementi probativi
in merito alla configurazione e messa in atto dei controlli rilevanti
ISA 315 par. A68. Acquisire una comprensione dei controlli non è
sufficiente per verificarne l’efficacia operativa, a meno che sussista una
certa automazione in grado di garantire un’uniforme e costante operatività
dei controlli
Esempio indagine ed ispezione. Attraverso la procedura di indagine il revisore
può acquisire informazioni dall’AD circa il fatto che è in vigore un sistema delle
deleghe che prevede che operazioni sopra determinate soglie debbano essere
approvate dal CDA
Al fine di corroborare le informazioni acquisite, il revisore può richiedere di
ispezionare le procedure e i protocolli interni che prevedono il sistema di delega o
ispezionare i verbali di CDA
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Esempio indagine ed osservazioni. Attraverso la procedura di indagine il revisore
può acquisire informazioni in merito all’esistenza di procedure inventariali rotative o a
fine anno sulle giacenze di magazzino
Al fine di corroborare le informazioni acquisite, il revisore partecipa alle attività
inventariali effettuate dalla società verificando la corretta applicazione della procedura
rilevata e valutando l’accuratezza nello svolgimento della stessa
Esempio efficacia di un controllo. L’operatività di un controllo può essere inefficace
non tanto a causa del controllo in sé ma a causa del suo utilizzo improprio.
Informazioni prodotte ai fini di un controllo interno possono essere utilizzate in modo
inefficiente perché la persona incaricata all’esame non comprende lo scopo delle
informazioni o non intraprende le azioni appropriate
Ad esempio la produzione di una relazione sulle eccezioni riguardo eventuali entrate
merci senza fatture che non sono valutate in maniera efficace riguardo la
completezza dell’accantonamento a fatture da ricevere a fine periodo
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Al fine di fornire linee guida al revisore l’ISA 315 ha identificato il SCI
sull’informativa finanziaria suddividendolo in cinque componenti che devono
essere oggetto di analisi da parte del revisore:
a) Ambiente di
controllo
e)Monitoraggio
d) Attività di
controllo
b) Valutazione
dei rischi
c) Sistema
informativo
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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a)
Ambiente di controllo
Include le attività di governance e di direzione nonché l’atteggiamento, la
consapevolezza e le azioni dei responsabili delle attività di governance e
della direzione riguardo al controllo interno ed alla sua importanza all’interno
dell’impresa.
Elementi da prendere in considerazione:
comunicazione ed applicazione dei valori etici e di integrità da parte del
personale della società;
considerazione dell’importanza della competenza;
livello di partecipazione dei responsabili alle attività di governance;
filosofia e stile operativo della direzione;
struttura organizzativa;
attribuzione di autorità e responsabilità;
direttive e procedure in tema di risorse umane.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Esempio domande fase di comprensione dell’ambiente di
controllo
La società è sensibile all’importanza del sistema di controllo interno?
Esiste una struttura organizzata, adeguata e formalizzata?
La direzione della società evidenzia integrità, competenza e valori morali adeguati?
L’attività del CDA e del Collegio Sindacale è adeguata alle caratteristiche ed
esigenze della società?
Esistono corrette politiche di gestione del personale?
Com’è la reputazione degli amministratori e dirigenti della società?
Sono previsti corsi di aggiornamento professionale?
ISA 315 par. A78 – (Considerazioni specifiche per le imprese di dimensioni
minori). Gli atteggiamenti, la consapevolezza e le azioni della direzione o del
proprietario-amministratore rivestono particolare importanza per la comprensione
del revisore dell’ambiente di controllo di una PMI.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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b)
Valutazione del rischio
Rappresenta la base con cui la direzione identifica, valuta e gestisce i rischi
(per il revisore rilevano i rischi connessi all’attività rilevante per gli obiettivi di
informativa finanziaria)
Se l’impresa ha predisposto tale processo, il revisore deve acquisirne
comprensione e conoscerne i risultati
Se l’impresa non ha predisposto tale processo, il revisore deve appurare se
questo rappresenta una carenza significativa del sistema di controllo interno
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Esempio domande fase di comprensione gestione rischio
Come la direzione della società identifica e analizza i rischi connessi al proprio
business?
La direzione intraprende appropriate azioni al fine di gestire o controllare questi
rischi?
La direzione prevede un periodico aggiornamento dell’analisi dei rischi d’impresa?
La società dispone di adeguati report gestionali che permettono il monitoraggio
costante delle attività strategiche svolte e dei relativi rischi?
La direzione valuta periodicamente i potenziali impatti dei rischi identificati sul
bilancio?
ISA 315 par. A80 – (Considerazioni specifiche per le imprese di dimensioni minori).
E’ improbabile che in una PMI esista un processo prestabilito di valutazione del
rischio. In tali casi è probabile che la direzione identifichi i rischi attraverso il diretto
coinvolgimento. Indipendentemente da tale aspetto, è sempre necessaria
un’indagine sui rischi identificati dalla direzione e come essi vengono gestiti.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
_______________________________________________
c) Sistema Informativo
E’ l’insieme delle procedure per la rilevazione e il trattamento delle
informazioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi aziendali
Il sistema informativo rilevante ai fini degli obiettivi finanziari include i
processi aziendali e i sistemi contabili dell’impresa. Comporta:
la rilevazione dei processi aziendali (insieme delle attività configurate al
fine di uno specifico risultato che originano operazioni che sono registrate
elaborate e riportate nel sistema informativo);
la comprensione del sistema contabile (il software di contabilità, i fogli
di calcolo, le direttive e le procedure utilizzate per predisporre il bilancio e 68
l’informativa finanziaria).
La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
_______________________________________________
In questa fase di analisi del sistema di controllo interno è necessario
rilevare i processi aziendali (cicli) che gestiscono l’attività nonché i
sistemi contabili correlati
Esempi di processi aziendali che devono essere analizzati sono:
ciclo vendite;
ciclo acquisti;
ciclo tesoreria;
ciclo personale;
ciclo reportistica finanziaria.
La formalizzazione dell’analisi dei processi aziendali può avvenire con
flowchart, memorandum descrittivi delle procedure amministrative e
contabili e questionari
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Le tecniche di comprensione dei cicli aziendali con la finalità di
identificare e valutare i rischi possono essere:
a)
indagini presso il personale della società;
b)
osservazioni sullo sviluppo delle attività (o applicazioni dei controlli
specifici);
c)
ispezioni di documenti e relazioni;
a)
verifiche per ripercorrere le operazioni attraverso il sistema informativo
rilevante ai fini dell’informativa di bilancio.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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d) Attività di controllo
Il revisore deve acquisire una comprensione delle attività di controllo
al fine di valutare i rischi di errori significativi in bilancio
La revisione contabile non richiede una comprensione di tutte le
attività di controllo relative a ciascuna classe di operazioni, saldo
contabile o informativa di bilancio
In fase di comprensione delle attività di controllo dell’impresa, il
revisore deve acquisire anche una comprensione di come l’impresa
fronteggia i rischi di errori significativi
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Fasi per la valutazione di un controllo:
a) valutazione del disegno dei controlli e la messa in atto di un
controllo (il controllo esiste e l’impresa lo sta utilizzando);
b) valutazione dell’efficacia dei controlli (capacità effettiva di
prevenire o di individuare e correggere un errore).
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Aspetti da valutare nei controlli individuati a livello di processo:
separazione di funzioni;
controlli di autorizzazione;
riconciliazioni contabili;
controlli specifici IT;
verifica dei risultati effettivi;
controlli fisici.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Le attività di controllo possono essere classificate in due macro categorie:
Controlli generali (o monitoraggio dei controlli)
Contribuiscono a supportare l’efficacia del controllo interno ai fini
dell’affidabilità dell’intero bilancio
Controlli specifici
Applicati ai singoli processi/cicli (flussi di transazioni e saldi di bilancio)
Controlli specifici di basso livello
Controlli specifici di alto livello
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Controlli specifici di basso livello: sono normalmente controlli preventivi
e coprono una sola transazione. Esempio:
controlli di tipo matematico;
i blocchi all’immissione/accettazione di ordini di acquisto e/o vendite;
I blocchi alla registrazione di fatture;
I blocchi di pagamento di fatture fornitori
Controlli specifici di alto livello: sono normalmente controlli consuntivi
che coprono un insieme di transazioni e possono avere natura di doppio
controllo in quanto rilevano errori non rilevati a livelli inferiori. Esempi:
riconciliazioni bancarie;
analisi di indici di fatturato mensili rapportati ai crediti per cliente;
report eccezioni documenti di trasposto in attesa di fattura o privi di
ordine.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Controlli manuali: effettuati dagli operatori
Controlli automatizzati: effettuati con il supporto dei sistemi IT
Benefici
Controlli manuali
- Utilizzati per il monitoraggio dell'efficacia dei controlli
automatizzati.
- Adatti nelle aree in cui sono richiesti l'utilizzo di giudizi e
discrezionalità su operazion complesse, inusuali o non
ricorrenti
- Utili nelle circostanze in cui è difficile individuare,
anticipare o prevedere errori.
- Nuove circostanze possono rendere necessaria una
risposta mediante un controllo che si esplicita al di fuori
dell'ambito del controllo automatizzato esistente.
Controlli automatizzati
- Applicano uniformemente regole di gestione predefinite ed
eseguono calcoli complessi
- Migliorano la tempestività, la disponibilità e l'accuratezza
delle informazioni.
- Facilitano l'ulteriore analisi delle informazioni.
- Aumentano la capacità di monitorare lo svolgimento delle
attività dell'impresa e l'applicazione delle relative direttive e
procedure.
- Riducono il rischio di elusione dei controlli
- Aumentano l'efficacia di realizzare efficacemente la
separazione delle funzioni (limiti di accesso sistemi IT)
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Rischi
Controlli manuali
- Controlli meno attendibili rispetto a quelli automatizzati
- Più facile da eludere, ignorare e forzare
- Soggetti a meri errori e distrazioni
- Non è possibile presumere l'esistenza di uniformità
nell'applicazione
- Meno adatti in presenza di un elevato volume di operazioni
o di operazioni ricorrenti
- Meno adatti per attività in cui le modalità specifiche
utilizzate per il controllo possono essere adeguatamente
configurate ed automatizzate
Controlli automatizzati
- Può acccadere che si faccia affidamento su sistemi o
programmi che elaborano dati in modo non accurato (o dati
non accurati)
- L'accesso non autorizzato ai dati può causare la loro
distruzione o la loro modifica impropria, compresa la
registrazione di operazioni non autorizzate o inesistenti o
l'inesatta registrazione di operazioni
- La possibilità che personale IT goda di privilegi
nell'accesso (violazione separazione di funzioni)
- Modifiche non autorizzate a dati
- Modifiche non autorizzate a sistemi o programmi
- Mancata effettuazione delle necessarie modifiche a
sistemi o programmi
- Intervento manuale improprio
- Potenziale perdita di dati o incapacità ai dati come
necessario.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Considerazioni specifiche per le imprese di dimensioni minori
ISA 315 par. A93 – I concetti sottostanti le attività di controllo nelle PMI sono,
probabilmente, simili a quelli delle imprese più grandi, ma le modalità con cui
operano possono variare. Inoltre, le PMI possono ritenere che certi tipi di attività di
controllo non siano rilevanti a causa dei controlli applicati dalla direzione.
ISA 315 par. A94 – E’ probabile che le attività di controllo rilevanti ai fini della
revisione delle imprese di dimensioni minori riguardino i principali cicli di operazioni
quali ricavi, acquisti e spese per il personale.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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e) Monitoraggio
Il revisore deve comprendere le principali attività utilizzate
dall’impresa per monitorare il controllo interno sulla redazione
dell’informativa economico finanziaria e, in particolare, quelle
riguardanti le attività di controllo ai fini della revisione e comprendere
in che modo l’impresa intraprende azioni correttive sui propri
controlli.
ISA 315 par. A100 – (Considerazioni specifiche per le imprese di dimensioni minori).
Il monitoraggio dei controlli da parte della direzione si realizza con il coinvolgimento
nelle attività della direzione ovvero del proprietario-amministratore. Tale
coinvolgimento consente di identificare scostamenti significativi dalle aspettative e
inesattezze nei dati economico-finanziari determinando un’azione correttiva nei
confronti dei controlli.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Considerazioni finali
Il controllo interno nelle PMI. Nelle imprese minori c’è spesso un numero
esiguo di dipendenti, ciò può limitare :
la separazione di compiti;
la disponibilità della documentazione cartacea.
In tali contesti il controllo interno spesso scaturisce dall’ambiente di controllo
interno (impegno della direzione) piuttosto che dai controlli specifici sulle
operazioni. La valutazione del SCI comporta una valutazione del
comportamento, degli atteggiamenti, delle competenze della direzione.
Utile è in questi casi una buona formalizzazione e documentazione delle
valutazioni e delle analisi sull’ambiente di controllo interno.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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Assenza di controllo interno. E’ improbabile (non impossibile) che
un’impresa esista senza un sistema di controllo interno. Dove non sia
possibile identificare un sistema di controllo interno il revisore valuterà:
se sia possibile affrontare i rischi di revisione attraverso più
pervasive procedure di validità;
se l’assenza di attività di controllo possa rendere impossibile
acquisire elementi probativi sufficienti ed appropriati.
Se sussistono dubbi sul SCI il revisore deve considerare la necessità di
modificare il proprio giudizio nelle relazioni di revisione o di recedere
dall’incarico.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
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La gestione delle carenze del sistema di controllo interno
ISA 265 par. 5 – Il revisore deve comunicare in modo appropriato ai responsabili
delle attività di governance ed alla direzione le carenze nel controllo interno che ha
identificato nel corso dell’esercizio della revisione contabile e che, secondo il suo
giudizio professionale, sono sufficientemente importanti da meritare di essere
portate alla loro attenzione.
Una carenza del controllo interno esiste se:
il controllo non è configurato in modo tale da non consentire la
prevenzione e la correzione di errori di bilancio
non esiste il controllo necessario per prevenire o individuare o
correggere gli errori di bilancio.
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La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo
interno
_______________________________________________
Una carenza è significativa quando secondo il giudizio professionale
del revisore merita di essere portata all’attenzione della direzione (l’ISA
Italia 265 indica gli aspetti e gli indicatori che definiscono una carenza del
SCI come significativa)
La comunicazione delle carenze ritenute significative deve essere
effettuata per iscritto ai responsabili delle attività di governance
secondo le regole indicate nell’ISA Italia 265 e ISA Italia 260
Il revisore può identificare altre carenze nel controllo interno non
significative ma che reputa opportuno portare all’attenzione della
direzione (giudizio professionale). Non è necessario che la
comunicazione delle altre carenze nel controllo interno avvenga per
iscritto
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
ALLEGATO 5
ESEMPIO CHECK LIST SULLA VALUTAZIONE GENERALE DEL SISTEMA
DI CONTROLLO INTERNO
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La comprensione dell’impresa e del sistema di
controllo interno
_______________________________________________
ALLEGATO 6
ESEMPIO MAPPATURA:
CICLO ATTIVO
CICLO RISORSE UMANE
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Grazie per l’attenzione
Marco Rescigno
[email protected]
Paola Carrara
[email protected]
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