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La revisione legale dei conti: aspetti organizzativi e problematiche operative degli ISA Italia Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo 10 Settembre 2015 Indice dell’intervento _______________________________________________ L’adozione dei principi di revisione ISA Il processo di revisione contabile Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno nell’ambito del processo di revisione legale 2 L’ADOZIONE DEI PRINCIPI DI REVISIONE ISA 3 L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ 17 Maggio 2006 Direttiva 2006/43/CE «gli stati membri prescrivono che i revisori eseguano le revisioni legali conformemente ai principi di revisione adottati dalla Commissione» 17 Aprile 2010 Art. 11, 12 e 43 Ampio dibattito nella professione sui principi di revisione da adottare nel periodo transitorio 23 Dicembre 2014 Determina del MEF Elaborazione ISA Italia ai sensi dell’art. 11 del D. Lgs. 39/2010 4 L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ Art. 11 comma 1 D. Lgs. 39/2010 – “La revisione legale è svolta in conformità ai principi di revisione adottati dalla Commissione europea ai sensi dell’art. 26, paragrafi 1 e 2 della Direttiva 2006/43/CE.” Art. 11 comma 3 D. Lgs. 39/2010 – “Fino all’adozione dei principi di cui al comma 1, la revisione è svolta in conformità ai principi di revisione elaborati da associazioni professionali e ordini professionali e dalla Consob” Art. 12 D. Lgs. 39/2010 – “Il MEF sottoscrive la convenzione con gli ordini e le associazioni professionali […] i principi elaborati dai soggetti convenzionati tengono conto di quelli elaborati dagli organismi internazionali” Art. 43 comma 3 D. Lgs. 39/2010 – “I principi di revisione che alla data di entrata in vigore del decreto risultano emanati ai sensi dell’art. 162 TUIF continuano ad essere applicati fino alla data di entrata in vigore dei principi di revisione emanati ai sensi dell’art. 11” 5 L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ Principi di revisione antecedenti pubblicazione MEF Principi di revisione vigenti Principi di Revisione elaborati dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e raccomandati da Consob 33 Principi di Revisione ISA Italia (ISA Italia) dal 200 al 720 PR02 «Modalità di redazione delle relazioni ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010» Pr 1005 «Considerazioni sulle revisioni delle imprese ed enti minori» Principi di revisione predisposti al fine di adempiere alle normative e regolamenti dell’ordinamento italiano non previste dagli ISA Clarified (SA n. 250 B e SA 720 B) Principio internazionale sul controllo della qualità (ISQC Italia 1) 6 L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ 200-299 Principi generali e responsabilità 200, 210, 220, 230, 240, 250, 250B, 260, 265 300-499 La valutazione dei rischi e le risposte ai rischi identificati e valutati 300, 315, 320, 330, 402, 450 500-599 Elementi probativi 500, 501, 505, 510, 520, 530, 540, 550, 560, 570, 580 600-699 L'utilizzo del lavoro di altri soggetti 600, 610, 620 700-799 Le conclusioni e la relazione di revisione sul bilancio 700, 705, 706, 710, 720, 720B L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ PRINCIPI GENERALI E RESPONSABILITA’ ISA Italia 200 – Obiettivi generali del revisore indipendente e svolgimento della revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali ISA Italia 210 – Accordi relativi ai termini degli incarichi di revisione ISA Italia 220 – Controllo della qualità dell’incarico di revisione contabile del bilancio ISA Italia 230 – La documentazione della revisione contabile ISA Italia 240 – La responsabilità del revisore relativamente alle frodi nella revisione contabile del bilancio ISA Italia 250 – Considerazioni di leggi e regolamenti nella revisione contabile del bilancio ISA Italia 250b – Le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale ISA Italia 260 – Comunicazioni con i responsabili delle attività di governance ISA Italia 265 – Comunicazioni delle carenze nel controllo interno ai responsabili delle attività di governance ed alla direzione LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LE RISPOSTE AI RISCHI IDENTIFICATI E VALUTATI ISA Italia 300 – Pianificazione della revisione contabile del bilancio ISA Italia 315 – L’identificazione e la valutazione dei rischi di errori significativi mediante la comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera ISA Italia 320 – Significatività nella pianificazione e nello svolgimento della revisione contabile del bilancio ISA Italia 330 – Le risposte del revisore ai rischi identificati e valutati ISA Italia 402 – Considerazioni sulla revisione contabile di un’impresa che esternalizza attività avvalendosi di fornitori di servizi ISA Italia 450 – Valutazioni degli errori identificati nel corso della revisione contabile ELEMENTI PROBATIVI ISA Italia 500 – Elementi probativi ISA Italia 501 – Elementi probativi – Considerazioni specifiche su determinate voci ISA Italia 505 – Conferme esterne ISA Italia 510 – Primi incarichi di revisione contabile – Saldi di apertura ISA Italia 520 – Procedure di analisi comparativa ISA Italia 530 – Campionamento di revisione ISA Italia 540 – Revisione delle stime contabili, incluse le stime contabili del fair value, e della relativa informativa ISA Italia 550 – Parti correlate ISA Italia 560 – Eventi successivi ISA Italia 570 – Continuità aziendale ISA Italia 580 – Attestazioni scritte L’UTILIZZO DEL LAVORO DI ALTRI SOGGETTI ISA Italia 600 – La revisione del bilancio di gruppo – Considerazioni specifiche (incluso il lavoro dei revisori delle componenti) ISA Italia 610 – L’utilizzo del lavoro dei revisori interni ISA Italia 620 – L’utilizzo del lavoro dell’esperto del revisore LE CONCLUSIONI E LA RELAZIONE DI REVISIONE SUL BILANCIO ISA Italia 700 – Formazione del giudizio e relazione sul bilancio ISA Italia 705 – Modifiche al giudizio nella relazione del revisore indipendente ISA Italia 706 – Richiami di informativa e paragrafi relativi ad altri aspetti nella relazione del revisore indipendente ISA Italia 710 – Informazioni comparative – Dati corrispondenti e bilancio comparativo ISA Italia 720 – La responsabilità del revisore relativamente alle altre informazioni presenti in documenti che contengono il bilancio oggetto di revisione contabile ISA Italia 720b – La responsabilità del soggetto incaricato della revisione legale relativamente all’espressione del giudizio sulla coerenza L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ Principi di revisione internazionali - ISA Clarified 2009, dal n. 200 al n. 720 tradotti in lingua italiana e 'localizzati' e SA n. 720B SA n. 250B e ISQC Italia n. 1 Revisione dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 1° gennaio 2015 o successivamente Dal 1° gennaio 2015 L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ Documentazione attualmente disponibile Principi di Revisione ISA Italia (www.revisionelegale.mef.gov.it) Quaderno di ricerca Assirevi n. 16 «I Principi di revisione internazionali (ISA Italia)» Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella revisione contabile delle piccole e medie imprese - Volume I - Concetti fondamentali (a cura dell’International Federation of Accountants IFAC e tradotta dal CNDCEC) Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella revisione contabile delle piccole e medie imprese - Volume II - Guida pratica (a cura dell’International Federation of Accountants IFAC e tradotta dal CNDCEC) Guida al controllo della qualità nei piccoli e medi studi professionali (a cura dell’International Federation of Accountants IFAC e tradotta dal CNDCEC) 10 L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ Regole generali per la lettura degli ISA Italia Struttura. Introduzione, obiettivo, definizioni, regole e linee guida e altro materiale esplicativo (con «Appendici» e «Appendici (Italia)») Considerazioni a livello nazionale. Le considerazioni specifiche introdotte a livello nazionale sono operate con l’inserimento di paragrafi preceduti dalla lettera (I) Paragrafi evidenziati in grigio. In evidenza in grigio i paragrafi degli ISA Clarified che non sono applicabili in Italia Utilizzo delle note a piè di pagina. Le note con numerazione 0, -bis, -ter, etc. chiariscono, con riferimento agli incarichi ex D. Lgs. 39/2010, l’applicazione di alcuni ISA Clarified (o indicare l’opzione applicabile ai sensi del D. Lgs. 39/2010) 11 L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ Regole generali per la lettura degli ISA Italia Settore pubblico. Sono stati omessi i paragrafi degli ISA Clarified relativi alle revisioni nel settore pubblico Concetto «impresa dimensioni minori» (di seguito indicato anche come PMI) è riferito a imprese che presentano le seguenti caratteristiche (non esaustive, né esclusive, né necessariamente tutte presenti): concentrazione della proprietà e della direzione in un numero limitato di soggetti; presenta una o più delle seguenti caratteristiche: operazioni semplici e lineari, semplicità delle registrazioni contabili, numero limitato di attività e prodotti nell’ambito delle singole linee di attività, numero limitato di controlli interni, numero limitato di livelli direzionali responsabili ovvero numero limitato di dipendenti. 12 L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ Regole generali per la lettura degli ISA Italia ISA Italia 200. Al fine di agevolare la lettura e comprensione dei principi di revisione, alcune considerazioni di carattere generale volte a superare l’applicazione degli ISA Clarified nel contesto nazionale e che riguardano la maggior parte dei principi sono state illustrate unicamente nell’ISA 200 «Obiettivi generali del revisore indipendente e svolgimento della revisione in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia)» 13 L’adozione dei principi di revisione ISA _______________________________________________ E nel prossimo futuro? Già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (27.5.2014) la Direttiva 2014/56/UE relativa alla revisione legale e il Regolamento UE 537/2014 del 16.4.2014 (atti che integrano e modificano la Direttiva 2006/43/CE) – previsione entrata vigore metà 2016 L’International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) emanerà entro il 31.12.2016 una serie di nuovi principi di revisione (ISA 700R, New ISA 700, ISA 705R, ISA 706R, ISA 570R, ISA 260R e modifiche altri ISA) 14 IL PROCESSO DI REVISIONE CONTABILE 15 Il processo di revisione _______________________________________________ Comunicazione e miglioramento continuo Identificazione e valutazione dei rischi Espressione del giudizio professionale Accettazione e mantenimento dell’incarico Svolgimento delle procedure di revisione Pianificazione Identificazione e valutazione dei rischi 16 Il processo di revisione _______________________________________________ Il processo di revisione per le PMI dovrà essere modulabile e scalabile …..cioè? il revisore dovrà applicare e fare riferimento a tutti i principi, fermo restando che potrà declinarli sulla base delle considerazioni contenute in ciascun documento relativamente alle PMI e sulla base del proprio giudizio professionale (inevitabilmente soggettivo) alcuni principi di revisione potrebbero non trovare applicazione nel contesto di una PMI perché le circostanze in essi contemplate non esistono (principio non pertinente) ISA 200 par. 19 – per comprendere quali siano gli obiettivi di un principio di revisione e applicare le regole in esso contenute, il revisore deve comprendere il testo del principio nelle sua interezza, inclusa la sezione «Linee guida ed altro materiale esplicativo» 17 Il processo di revisione _______________________________________________ ISA 200 par. 20 – il revisore non deve dichiarare, nella relazione di revisione, la conformità ai principi di revisione se non si è attenuto alle regole del presente principio e di tutti i principi pertinenti anche nel caso in cui un principio di revisione sia applicabile nella PMI non è detto che lo siano tutte le regole in esso contenute. ISA 200 par. 22 – il revisore deve conformarsi a ciascuna regola a meno che nelle circostanze la regola non sia pertinente in quanto subordinata ad una circostanza che non sussiste ISA 200 par. 23 – in circostanze eccezionali il revisore può ritenere necessario derogare ad una regola pertinente contenuta in un principio di revisione. In tali circostanze il revisore deve svolgere procedure di revisione alternative per conseguire la finalità prevista da quella regola. Si presume che la necessità di derogare ad una regola pertinente si presenti solo qualora la regola preveda lo svolgimento di una procedura che, nelle particolari circostanze della revisione, risulterebbe inefficace per il conseguimento della finalità della regola stessa 18 Il processo di revisione _______________________________________________ le decisioni dovranno essere motivate e documentate indipendentemente dal caso specifico esistono principi o regole contenute nei documenti che troveranno sempre applicazione nei processi di revisione indipendentemente dal discorso PMI. Ad esempio, tra gli altri: ISA Italia 300 - Pianificazione della revisione contabile del bilancio ISA Italia 315 – Identificazione e valutazione dei rischi di errori significativi mediante la comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera ISA 320 – Significatività nella pianificazione e nello svolgimento della revisione contabile 19 LE ATTIVITA’ PRELIMINARI PER L’ACCETTAZIONE DELL’INCARICO 20 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico fanno parte del sistema interno di controllo della qualità del revisore. Per tale motivo saranno oggetto di controllo di qualità a cura del MEF. Il revisore ha risorse, tempo e competenza? Il revisore è indipendente e senza conflitti? I rischi sono accettabili? Documentare procedure svolte e decisioni prese Ci sono i presupposti necessari? Ci sono limitazioni? Concordare e firmare i termini dell’incarico quadro normativo accettabile la direzione riconosce le proprie responsabilità sul bilancio la direzione fornisce al revisore accesso alle informazioni Accettazione? SI NO STOP 21 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Fonti di riferimento: ISA Italia 200 (Obiettivi generali del revisore indipendente e svolgimento della revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali), ISA Italia 210 (Accordi relativi ai termini degli incarichi di revisione), ISA Italia 220 (Controllo della qualità dell’incarico di revisione contabile del bilancio), ISQC 1 (Controllo della qualità per i soggetti abilitati che svolgono revisioni contabili complete e limitate del bilancio, nonché altri incarichi finalizzati a fornire un livello di attendibilità ad un’informazione e servizi connessi), Guida al Controllo della Qualità nei piccoli e medi studi professionali (a cura dell’International Federation of Accountants IFAC e tradotta dal CNDCEC). 22 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Obiettivi generali della revisione contabile del bilancio in conformità ai principi di revisione: acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non contenga errori significativi, emissione di una relazione sul bilancio ed effettuazione di comunicazioni come richiesto dai principi di revisione. 23 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Il riconoscimento delle responsabilità dei soggetti apicali La finalità della revisione contabile è quella di accrescere il livello di fiducia degli utilizzatori del bilancio Una revisione contabile conforme ai principi di revisione presuppone che i responsabili dell’attività di governance comprendano e riconoscano determinate responsabilità fondamentali per lo svolgimento della revisione contabile, quali: responsabilità per la redazione del bilancio, responsabilità sulla parte del sistema di controllo interno che porta alla redazione del bilancio, fornire al revisore accesso alle informazioni riguardanti la redazione del bilancio, fornire al revisore ulteriori informazioni di cui potrebbe avere bisogno, fornire al revisore possibilità di contattare senza limitazioni persone di 24 riferimento. Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ La verifica dell’indipendenza L’indipendenza rappresenta uno dei pilastri delle revisione per assicurarne l’obiettività D. Lgs. 39/2010 art. 10 - Indipendenza ed obiettività il revisore non deve in alcun modo essere coinvolto nel processo decisionale della società assoggettata a revisione, vietate relazioni finanziarie, d’affari, di lavoro o di altro genere dalle quali un terzo informato, obiettivo e ragionevole, trarrebbe le conclusioni che l’indipendenza è compromessa, rischi rappresentati da: auto-riesame, interesse personale, esercizio patrocinio legale, familiarità, fiducia eccessiva ed intimidazione, corrispettivo, 25 retribuzione dipendenti delle società di revisione legale. Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ La verifica dell’indipendenza D. Lgs. 39/2010 art. 17 - Indipendenza (per EIP) durata incarico, servizi vietati, partner rotation, divieto per il revisore di ricoprire cariche o funzioni dirigenziali di rilievo presso il cliente se non è decorso almeno un biennio dalla conclusione dell’incarico, divieto situazione inversa, conferma annuale indipendenza. 26 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ La verifica dell’indipendenza adozione di misure volte a ridurre i rischi per l’indipendenza del revisore se i rischi sono di rilevanza tale da compromettere l’indipendenza non può essere effettuata la revisione legale documentazione nelle carte di lavoro dei rischi rilevanti e delle salvaguardie adottate 27 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico E’ importante formalizzare le considerazioni svolte in sede di accettazione e mantenimento della clientela in quanto esse fanno parte degli elementi probativi della revisione Inoltre, esse vanno prese in considerazione anche nell’ambito della valutazione dei rischi di revisione (argomento trattato nel seguito) 28 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico Necessità di stabilire direttive e procedure per l’accettazione e il mantenimento dei rapporti con il cliente e di incarichi specifici Tali direttive e procedure devono garantire che il soggetto abilitato accetti o mantenga solo rapporti e incarichi per i quali: abbia competenze e capacità (anche in termini di tempo e risorse); sia in grado di rispettare i principi etici applicabili; abbia valutato positivamente l’integrità del cliente. 29 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico. Obiettivi di tali direttive e procedure: acquisizione delle informazioni necessarie prima di accettare l’incarico con un nuovo cliente, decidere se mantenere un incarico già in essere o decidere se accettare un nuovo incarico da un cliente già acquisito; stabilire se è opportuno accettare un incarico da un cliente nuovo o da un cliente già acquisito qualora tale incarico configuri un potenziale conflitto di interessi; documentare come sono state risolte le problematiche e come si è giunti alla conclusione in merito all’accettazione o meno dell’incarico. 30 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico Svolgere le procedure di accettazione e mantenimento incarico (competenze e principi etici) Decidere se accettare l’incarico (integrità del cliente e rischi associati) Elencare fattori di rischio 31 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Il processo di valutazione del cliente e dell’incarico E’ necessario stabilire direttive e procedure per acquisire ragionevole sicurezza di identificare e valutare fonti potenziali di rischio associate al rapporto con un cliente o ad uno specifico incarico Utile utilizzo di check list per garantire uniformità del processo Se si tratta di un rinnovo incarico considerare elementi emersi dall’incarico precedente Formalizzare le problematiche analizzate e come sono state riflesse nella decisione Firma del soggetto responsabile 32 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ ALLEGATO 1 Fac simile check list valutazione accettazione incarico 33 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Elementi da valutare relativamente al cliente Qualità, integrità, competenza e reputazione dei soggetti apicali Attitudine dei soggetti apicali nei confronti dell’ambiente di controllo interno e loro punto di vista in merito all’interpretazione aggressiva o inappropriata dei principi contabili Analisi relazioni revisori precedenti 34 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ Modalità operative per acquisire informazioni Colloquio preliminare con la direzione (organo delegato e responsabile amministrativo) Colloquio con il precedente incaricato alla revisione o altri soggetti fornitori di servizi professionali Raccolta di informazioni pubbliche (bilanci, visure, sito internet,….). Raccolta di informazioni non pubbliche per il tramite delle società. 35 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ La lettera d’incarico Accettazione cliente Predisposizione lettera d’incarico E’ responsabilità del revisore concordare i termini dell’incarico di revisione con la direzione e/o con i responsabili delle attività di governance 36 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ La lettera d’incarico Accettare o mantenere un incarico di revisione solo se gli elementi in base ai quali l’incarico va svolto sono stati concordati. Stabilire se sono presenti le condizioni indispensabili per una revisione contabile (accettabilità del quadro normativo sull’informativa finanziaria, conferma riconoscimento e comprensione delle responsabilità da parte della direzione) Conferma che vi sia comprensione comune dei termini dell’incarico 37 Le attività preliminari per l’accettazione dell’incarico _______________________________________________ La lettera d’incarico I termini dell’incarico di revisione devono essere riportati in una lettera d’incarico che deve contenere: obiettivo e portata della revisione, responsabilità del revisore, responsabilità della direzione, identificazione del quadro normativo sull’informazione finanziaria applicabile per la redazione del bilancio, forma e contenuto previsti per la relazione di revisione, ammontare dei corrispettivi per incarichi ex D. Lgs. 39/2010, eventuali criteri per adeguamento corrispettivi nel corso dell’incarico. Altri aspetti che possono essere inseriti a seconda delle circostanze 38 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ ALLEGATO 2 ESEMPIO LETTERA DI INCARICO (APPENDICE 1 ISA ITALIA 210) 39 LA COMPRENSIONE DELL’IMPRESA E DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NELL’AMBITO DEL PROCESSO DI REVISIONE 40 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Fonti di riferimento: ISA Italia 315 (L’identificazione e la valutazione dei rischi di errori significativi mediante la comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera) 41 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ ISA 315 par. 3 – L’obiettivo del revisore è quello di identificare e valutare i rischi di errori significativi, siano essi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, a livello di bilancio e di asserzioni, mediante la comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera, incluso il sistema di controllo interno, conseguendo in tal modo una base per definire e mettere in atto risposte di revisione a fronte dei rischi identificati e valutati di errori significativi i principi di revisione sono impostati considerando la centralità dell’approccio basato sui rischi l’attività di controllo del revisore impone l’ampliamento dell’ottica di osservazione e di analisi all’intero sistema aziendale 42 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Rischio di revisione: rischio che il revisore esprima un giudizio di revisione non appropriato nel caso in cui il bilancio sia significativamente errato. Il rischio di revisione dipende dai rischi di errori significativi e dal rischio di individuazione Rischio di errore significativo: rischio che il bilancio sia significativamente errato prima di essere sottoposto a revisione contabile. Tale rischio è costituito dai due componenti: rischio intrinseco e rischio di controllo Rischio significativo: rischio di errore significativo identificato e valutato che, a giudizio del revisore, richiede una speciale considerazione nella revisione 43 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Schema di formazione del rischio Rischio basso Rischio intrinseco Rischio medio Rischio alto Business, frodi e altri fattori che potrebbero influenzare l'informativa economico-finanziaria Controlli prevasivi Controlli specifici (cicli o transazioni) Rischio di controllo Ricavi Acquisti Personale Rischio residuale Strategia Governance Cultura/valori Competenze Rischio combinato Tipologie di tests (tests di controllo & sostanza) Rischio di individuazione Livello accettabilmente basso del rischio di revisione Rischio di presenza di errori materiali (frodi e errori) 44 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ La valutazione del rischio comprende l’analisi dei fattori di rischio significativi Prima di accettare l’incarico. Il revisore deve valutare l’esposizione al rischio professionale Nella fase di pianificazione di massima. Il revisore dovrà considerare i rischi intrinseci di revisione identificando i fattori di rischio generali dell’impresa, anche in funzione delle condizioni economiche generali e specifiche del settore in cui opera In fase di pianificazione analitica. Il revisore dovrà valutare dettagliatamente i fattori di rischio intrinseco e inerenti il sistema di controllo interno significativi per ciascuna componente del bilancio unitamente agli impatti sugli obiettivi di revisione 45 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Elementi da comprendere a cura del revisore: a) Settore di attività. Ricomprendono informazioni relative all’ambiente competitivo, ai rapporti con i fornitori al grado di rapporto di sviluppo tecnologico. Aspetti da considerare: il mercato e la concorrenza, attività ciclica o stagionale, contenuto tecnologico dei prodotti, approvvigionamento energetico e costi. 46 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ b) Regolamentazione e contesto regolamentare che deve ricomprendere il quadro normativo dell’informativa finanziaria. Aspetti da considerare: principi contabili e specifiche prassi di settore, quadro normativo di riferimento per i settori regolamentati, leggi e regolamenti che influenzano in modo significativo le attività operative dell’impresa (incluse le attività di vigilanza dirette), imposte (dirette ed altre), norme ambientali che influenzano l’impresa. 47 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ c) La natura dell’impresa che include le attività operative, l’assetto proprietario e la struttura di governance, le tipologie di investimenti, il modo in cui l’impresa è strutturata e finanziata. Tale conoscenza permette al revisore di comprendere le operazioni, i saldi contabili e l’informativa che ci si attende dal bilancio. Ad esempio: Attività operative natura delle fonti di ricavo, gestione delle attività operative, principali clienti e fornitori. Assetto proprietario e governance controparti correlate. identificazione di eventuali operazioni con Tipologie di investimenti acquisizioni o disinvestimenti, attività di ricerca e sviluppo, partecipazioni in imprese. 48 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ d) La scelta e l’applicazione dei principi contabili da parte dell’impresa. Il revisore deve valutare se i principi contabili dell’impresa siano appropriati per l’attività svolta e coerenti con il quadro normativo sull’informativa finanziaria e con i principi contabili utilizzati nello specifico settore di appartenenza. Aspetti da considerare: i metodi utilizzati per contabilizzare operazioni significative ed inusuali, influenza di principi contabili che hanno effetti significativi su aree controverse o di recente introduzione per le quali manchino interpretazioni condivise/ufficiali, cambiamenti dei principi contabili adottati, principi, normativa e regolamenti sull’informativa finanziaria che costituiscono una novità (tempi e modalità di adozione). 49 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Il revisore non ha la necessità di identificare e valutare tutti i rischi connessi all’attività perché non tutti danno origine a rischi di errori significativi Il rischio connesso all’attività dell’impresa può avere infatti un’immediata conseguenza sul rischio di errori significativi per classi di operazioni, saldi contabili ed informativa di bilancio Di norma la direzione identifica i rischi connessi all’attività e sviluppa strategie per farvi fronte 50 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ e) Gli obiettivi e le strategie dell’impresa ed i relativi rischi connessi all’attività svolta che possono comportare rischi di errori significativi. Aspetti da considerare: sviluppo del settore di attività, nuovi prodotti e servizi, espansione dell’attività, nuovi obblighi di natura contabile, disposizioni regolamentari, requisiti per il soddisfacimento del fabbisogno finanziario prospettico, utilizzo dei sistemi IT. 51 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ f) La misurazione e l’esame della performace economico-finanziaria dell’impresa. Aspetti da considerare: indicatori chiavi di performance presi in considerazione dalla direzione; analisi della performance economico-finanziaria da un periodo amministrativo all’altro; presenza di budget o altri documenti previsionali; misurazioni performance dei dipendenti (sistema retributivo); raffronti tra performance impresa e concorrenti; pressioni interne ed esterne sui risultati. 52 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Considerazione: già nella fase di comprensione dell’impresa e mappatura generale dei rischi, gli aspetti da tenere in considerazione riguardano: ISA 240 – La responsabilità del revisore relativamente alle frodi nella revisione contabile del bilancio ISA 240 par. 16 – Qualora il revisore svolge procedure di valutazione del rischio e le attività correlate per acquisire una comprensione dell’impresa e del suo contesto, come richiesto dal principio di revisione (ISA Italia) n. 315, egli deve svolgere le procedure di revisione di cui ai paragrafi 17–24 per acquisire informazioni da utilizzare ai fini dell’identificazione dei rischi di errori significativi dovuti a frodi. ISA 570 – Continuità aziendale ISA 570 par. 10 – Nello svolgere le procedure di valutazione del rischio come richiesto dal principio di revisione internazionale (ISA Italia) n. 315, il revisore deve considerare se sussistono eventi o circostanze che possano far sorgere dei dubbi significativi sulla capacità dell’impresa di continuare ad operare come un entità in funzionamento. 53 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ ALLEGATO 3 ESEMPIO FORMALIZZAZIONE CONOSCENZA GENERALE DELLA SOCIETA’ ALLEGATO 4 ESEMPIO FORMALIZZAZIONE IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE PRELIMINARE DEI RISCHI 54 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Un aspetto dell’impresa che assume particolare importanza per il revisore riguarda la comprensione del sistema di controllo interno. Il sistema di controllo interno (SCI) è lo strumento attraverso il quale la direzione di un’azienda controlla lo svolgersi delle proprie attività. ISA 315 par. 4 – il processo configurato, messo in atto e mantenuto dai responsabili delle attività di governance, dalla direzione e da altro personale al fine di fornire una ragionevole sicurezza sul raggiungimento degli obiettivi con riguardo l’attendibilità dell’informativa finanziaria, all’efficacia e all’efficienza della sua operatività ed alla conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili. 55 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Finalità dell’analisi del SCI del revisore Il revisore analizza il sistema di controllo interno delle società al fine di svolgere in modo efficiente ed efficace la revisione di bilancio e non al fine di esprimere un giudizio sul sistema di controllo interno. Il revisore è interessato a comprendere il sistema di controllo interno per identificare le tipologie di errori significativi che possono inficiare il bilancio, nonché per determinare la natura, la tempistica e l’estensione delle procedure di revisione conseguenti. Come vedremo in seguito, nello svolgimento delle procedure di revisione, si può decidere di fare affidamento su specifici controlli implementati dalla società e ottenere evidenza circa l’effettivo funzionamento riducendo il rischio di controllo e quindi quello di revisione. 56 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Un inciso riguardo i doveri del Collegio Sindacale e il rapporto con il Revisore riguardo le attività svolte sul sistema di controllo interno: Art. 2403 CC « vigila [..] sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e del suo concreto funzionamento». Norme di Comportamento (NdC 3.5) del Collegio Sindacale del marzo 2015 «Il collegio sindacale vigila sull’adeguatezza del sistema di controllo interno tenendo conto delle dimensioni e della complessità della società». Norme di Comportamento (NdC 3.5) «Nell’ambito dello scambio di informazioni con il revisore legale o la società di revisione legale dei conti, il collegio sindacale può richiedere, in particolare, informazioni sui risultati dei controlli (sul sistema di controllo) da questi svolti». La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Non tutti i controlli sono rilevanti ai fini della revisione contabile. Il revisore si occuperà solo dei controlli che attenuano il rischio di errori significativi in bilancio. E’ quindi possibile che alcuni controlli esulino dalla portata della revisione. Controlli rilevanti ai fini della revisione X Reporting finanziario (saldi/informativa di bilancio significativi) Controlli NON rilevanti ai fini della revisione Obiettivi operativi e di conformità Controlli a livello di impresa e controlli IT Controlli operativi/applicativi (processi aziendali) Controlli operativi/applicativi (processi aziendali) Controlli operativi/applicativi (processi aziendali) 58 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Natura, livello di comprensione ed estensione delle analisi del revisore sul SCI Nell’acquisire una comprensione dei controlli rilevanti ai fini della revisione, il revisore deve valutare la configurazione dei controlli e stabilire se siano stati messi in atto in modo tale da prevenire un errore significativo (esistenza ed efficacia) svolgendo ulteriori procedure rispetto alle indagini presso il personale dell’impresa 59 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Le procedure di valutazione del rischio volte ad ottenere elementi probativi in merito alla configurazione ed efficacia dei controlli sono rappresentate da: indagini presso il personale dell’impresa, osservazioni sull’applicazione di controlli specifici, ispezioni di documenti e relazioni, verifiche per ripercorrere le operazioni attraverso il sistema operativo rilevante ai fini dell’informativa finanziaria. 60 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ ISA 315 par. A67. Le procedure di indagine presso il personale della società non sono tuttavia sufficienti a fornire sufficienti elementi probativi in merito alla configurazione e messa in atto dei controlli rilevanti ISA 315 par. A68. Acquisire una comprensione dei controlli non è sufficiente per verificarne l’efficacia operativa, a meno che sussista una certa automazione in grado di garantire un’uniforme e costante operatività dei controlli Esempio indagine ed ispezione. Attraverso la procedura di indagine il revisore può acquisire informazioni dall’AD circa il fatto che è in vigore un sistema delle deleghe che prevede che operazioni sopra determinate soglie debbano essere approvate dal CDA Al fine di corroborare le informazioni acquisite, il revisore può richiedere di ispezionare le procedure e i protocolli interni che prevedono il sistema di delega o ispezionare i verbali di CDA 61 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Esempio indagine ed osservazioni. Attraverso la procedura di indagine il revisore può acquisire informazioni in merito all’esistenza di procedure inventariali rotative o a fine anno sulle giacenze di magazzino Al fine di corroborare le informazioni acquisite, il revisore partecipa alle attività inventariali effettuate dalla società verificando la corretta applicazione della procedura rilevata e valutando l’accuratezza nello svolgimento della stessa Esempio efficacia di un controllo. L’operatività di un controllo può essere inefficace non tanto a causa del controllo in sé ma a causa del suo utilizzo improprio. Informazioni prodotte ai fini di un controllo interno possono essere utilizzate in modo inefficiente perché la persona incaricata all’esame non comprende lo scopo delle informazioni o non intraprende le azioni appropriate Ad esempio la produzione di una relazione sulle eccezioni riguardo eventuali entrate merci senza fatture che non sono valutate in maniera efficace riguardo la completezza dell’accantonamento a fatture da ricevere a fine periodo 62 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Al fine di fornire linee guida al revisore l’ISA 315 ha identificato il SCI sull’informativa finanziaria suddividendolo in cinque componenti che devono essere oggetto di analisi da parte del revisore: a) Ambiente di controllo e)Monitoraggio d) Attività di controllo b) Valutazione dei rischi c) Sistema informativo 63 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ a) Ambiente di controllo Include le attività di governance e di direzione nonché l’atteggiamento, la consapevolezza e le azioni dei responsabili delle attività di governance e della direzione riguardo al controllo interno ed alla sua importanza all’interno dell’impresa. Elementi da prendere in considerazione: comunicazione ed applicazione dei valori etici e di integrità da parte del personale della società; considerazione dell’importanza della competenza; livello di partecipazione dei responsabili alle attività di governance; filosofia e stile operativo della direzione; struttura organizzativa; attribuzione di autorità e responsabilità; direttive e procedure in tema di risorse umane. 64 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Esempio domande fase di comprensione dell’ambiente di controllo La società è sensibile all’importanza del sistema di controllo interno? Esiste una struttura organizzata, adeguata e formalizzata? La direzione della società evidenzia integrità, competenza e valori morali adeguati? L’attività del CDA e del Collegio Sindacale è adeguata alle caratteristiche ed esigenze della società? Esistono corrette politiche di gestione del personale? Com’è la reputazione degli amministratori e dirigenti della società? Sono previsti corsi di aggiornamento professionale? ISA 315 par. A78 – (Considerazioni specifiche per le imprese di dimensioni minori). Gli atteggiamenti, la consapevolezza e le azioni della direzione o del proprietario-amministratore rivestono particolare importanza per la comprensione del revisore dell’ambiente di controllo di una PMI. 65 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ b) Valutazione del rischio Rappresenta la base con cui la direzione identifica, valuta e gestisce i rischi (per il revisore rilevano i rischi connessi all’attività rilevante per gli obiettivi di informativa finanziaria) Se l’impresa ha predisposto tale processo, il revisore deve acquisirne comprensione e conoscerne i risultati Se l’impresa non ha predisposto tale processo, il revisore deve appurare se questo rappresenta una carenza significativa del sistema di controllo interno 66 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Esempio domande fase di comprensione gestione rischio Come la direzione della società identifica e analizza i rischi connessi al proprio business? La direzione intraprende appropriate azioni al fine di gestire o controllare questi rischi? La direzione prevede un periodico aggiornamento dell’analisi dei rischi d’impresa? La società dispone di adeguati report gestionali che permettono il monitoraggio costante delle attività strategiche svolte e dei relativi rischi? La direzione valuta periodicamente i potenziali impatti dei rischi identificati sul bilancio? ISA 315 par. A80 – (Considerazioni specifiche per le imprese di dimensioni minori). E’ improbabile che in una PMI esista un processo prestabilito di valutazione del rischio. In tali casi è probabile che la direzione identifichi i rischi attraverso il diretto coinvolgimento. Indipendentemente da tale aspetto, è sempre necessaria un’indagine sui rischi identificati dalla direzione e come essi vengono gestiti. 67 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ c) Sistema Informativo E’ l’insieme delle procedure per la rilevazione e il trattamento delle informazioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi aziendali Il sistema informativo rilevante ai fini degli obiettivi finanziari include i processi aziendali e i sistemi contabili dell’impresa. Comporta: la rilevazione dei processi aziendali (insieme delle attività configurate al fine di uno specifico risultato che originano operazioni che sono registrate elaborate e riportate nel sistema informativo); la comprensione del sistema contabile (il software di contabilità, i fogli di calcolo, le direttive e le procedure utilizzate per predisporre il bilancio e 68 l’informativa finanziaria). La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ In questa fase di analisi del sistema di controllo interno è necessario rilevare i processi aziendali (cicli) che gestiscono l’attività nonché i sistemi contabili correlati Esempi di processi aziendali che devono essere analizzati sono: ciclo vendite; ciclo acquisti; ciclo tesoreria; ciclo personale; ciclo reportistica finanziaria. La formalizzazione dell’analisi dei processi aziendali può avvenire con flowchart, memorandum descrittivi delle procedure amministrative e contabili e questionari 69 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Le tecniche di comprensione dei cicli aziendali con la finalità di identificare e valutare i rischi possono essere: a) indagini presso il personale della società; b) osservazioni sullo sviluppo delle attività (o applicazioni dei controlli specifici); c) ispezioni di documenti e relazioni; a) verifiche per ripercorrere le operazioni attraverso il sistema informativo rilevante ai fini dell’informativa di bilancio. 70 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ d) Attività di controllo Il revisore deve acquisire una comprensione delle attività di controllo al fine di valutare i rischi di errori significativi in bilancio La revisione contabile non richiede una comprensione di tutte le attività di controllo relative a ciascuna classe di operazioni, saldo contabile o informativa di bilancio In fase di comprensione delle attività di controllo dell’impresa, il revisore deve acquisire anche una comprensione di come l’impresa fronteggia i rischi di errori significativi 71 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Fasi per la valutazione di un controllo: a) valutazione del disegno dei controlli e la messa in atto di un controllo (il controllo esiste e l’impresa lo sta utilizzando); b) valutazione dell’efficacia dei controlli (capacità effettiva di prevenire o di individuare e correggere un errore). 72 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Aspetti da valutare nei controlli individuati a livello di processo: separazione di funzioni; controlli di autorizzazione; riconciliazioni contabili; controlli specifici IT; verifica dei risultati effettivi; controlli fisici. 73 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Le attività di controllo possono essere classificate in due macro categorie: Controlli generali (o monitoraggio dei controlli) Contribuiscono a supportare l’efficacia del controllo interno ai fini dell’affidabilità dell’intero bilancio Controlli specifici Applicati ai singoli processi/cicli (flussi di transazioni e saldi di bilancio) Controlli specifici di basso livello Controlli specifici di alto livello 74 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Controlli specifici di basso livello: sono normalmente controlli preventivi e coprono una sola transazione. Esempio: controlli di tipo matematico; i blocchi all’immissione/accettazione di ordini di acquisto e/o vendite; I blocchi alla registrazione di fatture; I blocchi di pagamento di fatture fornitori Controlli specifici di alto livello: sono normalmente controlli consuntivi che coprono un insieme di transazioni e possono avere natura di doppio controllo in quanto rilevano errori non rilevati a livelli inferiori. Esempi: riconciliazioni bancarie; analisi di indici di fatturato mensili rapportati ai crediti per cliente; report eccezioni documenti di trasposto in attesa di fattura o privi di ordine. 75 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Controlli manuali: effettuati dagli operatori Controlli automatizzati: effettuati con il supporto dei sistemi IT Benefici Controlli manuali - Utilizzati per il monitoraggio dell'efficacia dei controlli automatizzati. - Adatti nelle aree in cui sono richiesti l'utilizzo di giudizi e discrezionalità su operazion complesse, inusuali o non ricorrenti - Utili nelle circostanze in cui è difficile individuare, anticipare o prevedere errori. - Nuove circostanze possono rendere necessaria una risposta mediante un controllo che si esplicita al di fuori dell'ambito del controllo automatizzato esistente. Controlli automatizzati - Applicano uniformemente regole di gestione predefinite ed eseguono calcoli complessi - Migliorano la tempestività, la disponibilità e l'accuratezza delle informazioni. - Facilitano l'ulteriore analisi delle informazioni. - Aumentano la capacità di monitorare lo svolgimento delle attività dell'impresa e l'applicazione delle relative direttive e procedure. - Riducono il rischio di elusione dei controlli - Aumentano l'efficacia di realizzare efficacemente la separazione delle funzioni (limiti di accesso sistemi IT) 76 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Rischi Controlli manuali - Controlli meno attendibili rispetto a quelli automatizzati - Più facile da eludere, ignorare e forzare - Soggetti a meri errori e distrazioni - Non è possibile presumere l'esistenza di uniformità nell'applicazione - Meno adatti in presenza di un elevato volume di operazioni o di operazioni ricorrenti - Meno adatti per attività in cui le modalità specifiche utilizzate per il controllo possono essere adeguatamente configurate ed automatizzate Controlli automatizzati - Può acccadere che si faccia affidamento su sistemi o programmi che elaborano dati in modo non accurato (o dati non accurati) - L'accesso non autorizzato ai dati può causare la loro distruzione o la loro modifica impropria, compresa la registrazione di operazioni non autorizzate o inesistenti o l'inesatta registrazione di operazioni - La possibilità che personale IT goda di privilegi nell'accesso (violazione separazione di funzioni) - Modifiche non autorizzate a dati - Modifiche non autorizzate a sistemi o programmi - Mancata effettuazione delle necessarie modifiche a sistemi o programmi - Intervento manuale improprio - Potenziale perdita di dati o incapacità ai dati come necessario. 77 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Considerazioni specifiche per le imprese di dimensioni minori ISA 315 par. A93 – I concetti sottostanti le attività di controllo nelle PMI sono, probabilmente, simili a quelli delle imprese più grandi, ma le modalità con cui operano possono variare. Inoltre, le PMI possono ritenere che certi tipi di attività di controllo non siano rilevanti a causa dei controlli applicati dalla direzione. ISA 315 par. A94 – E’ probabile che le attività di controllo rilevanti ai fini della revisione delle imprese di dimensioni minori riguardino i principali cicli di operazioni quali ricavi, acquisti e spese per il personale. 78 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ e) Monitoraggio Il revisore deve comprendere le principali attività utilizzate dall’impresa per monitorare il controllo interno sulla redazione dell’informativa economico finanziaria e, in particolare, quelle riguardanti le attività di controllo ai fini della revisione e comprendere in che modo l’impresa intraprende azioni correttive sui propri controlli. ISA 315 par. A100 – (Considerazioni specifiche per le imprese di dimensioni minori). Il monitoraggio dei controlli da parte della direzione si realizza con il coinvolgimento nelle attività della direzione ovvero del proprietario-amministratore. Tale coinvolgimento consente di identificare scostamenti significativi dalle aspettative e inesattezze nei dati economico-finanziari determinando un’azione correttiva nei confronti dei controlli. 79 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Considerazioni finali Il controllo interno nelle PMI. Nelle imprese minori c’è spesso un numero esiguo di dipendenti, ciò può limitare : la separazione di compiti; la disponibilità della documentazione cartacea. In tali contesti il controllo interno spesso scaturisce dall’ambiente di controllo interno (impegno della direzione) piuttosto che dai controlli specifici sulle operazioni. La valutazione del SCI comporta una valutazione del comportamento, degli atteggiamenti, delle competenze della direzione. Utile è in questi casi una buona formalizzazione e documentazione delle valutazioni e delle analisi sull’ambiente di controllo interno. 80 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Assenza di controllo interno. E’ improbabile (non impossibile) che un’impresa esista senza un sistema di controllo interno. Dove non sia possibile identificare un sistema di controllo interno il revisore valuterà: se sia possibile affrontare i rischi di revisione attraverso più pervasive procedure di validità; se l’assenza di attività di controllo possa rendere impossibile acquisire elementi probativi sufficienti ed appropriati. Se sussistono dubbi sul SCI il revisore deve considerare la necessità di modificare il proprio giudizio nelle relazioni di revisione o di recedere dall’incarico. 81 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ La gestione delle carenze del sistema di controllo interno ISA 265 par. 5 – Il revisore deve comunicare in modo appropriato ai responsabili delle attività di governance ed alla direzione le carenze nel controllo interno che ha identificato nel corso dell’esercizio della revisione contabile e che, secondo il suo giudizio professionale, sono sufficientemente importanti da meritare di essere portate alla loro attenzione. Una carenza del controllo interno esiste se: il controllo non è configurato in modo tale da non consentire la prevenzione e la correzione di errori di bilancio non esiste il controllo necessario per prevenire o individuare o correggere gli errori di bilancio. 82 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ Una carenza è significativa quando secondo il giudizio professionale del revisore merita di essere portata all’attenzione della direzione (l’ISA Italia 265 indica gli aspetti e gli indicatori che definiscono una carenza del SCI come significativa) La comunicazione delle carenze ritenute significative deve essere effettuata per iscritto ai responsabili delle attività di governance secondo le regole indicate nell’ISA Italia 265 e ISA Italia 260 Il revisore può identificare altre carenze nel controllo interno non significative ma che reputa opportuno portare all’attenzione della direzione (giudizio professionale). Non è necessario che la comunicazione delle altre carenze nel controllo interno avvenga per iscritto 83 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ ALLEGATO 5 ESEMPIO CHECK LIST SULLA VALUTAZIONE GENERALE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO 84 La comprensione dell’impresa e del sistema di controllo interno _______________________________________________ ALLEGATO 6 ESEMPIO MAPPATURA: CICLO ATTIVO CICLO RISORSE UMANE 85 Grazie per l’attenzione Marco Rescigno [email protected] Paola Carrara [email protected] 86