Prosciutto crudo stagionato a ridotto contenuto di sodio e
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Prosciutto crudo stagionato a ridotto contenuto di sodio e
Dulcis IL CRUDO CRUDOLCE LCE Prosciutto crudo stagionato a ridotto contenuto di sodio e arricchito con potassio Le basi dell’aziendali La F.lli Galloni S.p.A. è un azienda mono-prodotto che da oltre 50 anni è specializzata nella produzione del prosciutto crudo di Parma. Da sempre l’attenzione e il rigore per il rispetto della tipicità sono stati sostenuti e accompagnati dalla passione per lo studio dei progressi scientifici e tecnologici che hanno permesso di raggiungere elevati livelli di sicurezza (microbiologica, fisica e chimica) e offrire al consumatore un prodotto dall’altissimo profilo organolettico. La storica collaborazione dell’azienda con Università e SSICA ha consentito lo sviluppo di importanti ed ambiziosi progetti di ricerca: Il Progetto filiera grazie al quale è stato tracciato il profilo enzimatico delle varie tipologie di carni fresche, e classificati gli allevamenti fornitori della materia prima considerata adatta ad ottenere un prosciutto dolce e qualitativamente costante. Il Progetto Sipe-ham ha permesso di indagare, in relazione alla materia prima disponibile, quale fosse il limite minimo raggiungibile nell’aggiunta di cloruro di sodio. Un importante esito del progetto è stata l’individuazione della soglia minima del 4,5% di sale, al di sotto della quale il prodotto non offre le caratteristiche tipiche che lo contraddistinguono. Da qui si è iniziato a pensare alla sostituzione del cloruro di sodio e all’ utilizzo di altri sali. Il progetto di Ricerca sulla formazione, lo sviluppo e la selezione dei lieviti ha permesso giungere alla “naturale coltivazione degli aromi” necessari a conferire sapori e fragranze alle carni. Il Progetto Made in Italy rappresenta la prossima sfida in un ottica di continuo miglioramento del prodotto. In particolare il progetto riguarda lo studio della qualità del grasso in relazione al nutrimento dei maiali e l’approfondimento degli effetti generati dalla riduzione del sodio. LE PREMESSE CHE HANNO CONDOTTO ALL’ IDEAZIONE DEL PRODOTTO La nostra alimentazione quotidiana è troppo ricca di sale. Medici, nutrizionisti, Governi e Istituzioni internazionali (OMS-FDA- EFSA) raccomandano la riduzione del sale nell’alimentazione quotidiana. DULCIS non vuole essere un’alternativa al prosciutto classico. La Fratelli Galloni S.p.A. con Dulcis vuole dare la possibilità di gustare un buon prosciutto anche a chi deve limitare l’assunzione di sodio, offrendo un prodotto con un più equilibrato rapporto sodio/potassio pari a 1/1,5 PREMESSE PER L’INNOVAZIONE DI PRODOTTO Dulcis è l’esito di uno stile, di un approccio al mercato e al mondo esterno, di un’ attitudine che scaturisce da un rigoroso sistema etico Galloni un’identità in tre formule: X+X = 2X ADATTAMENTO X+X= 2X+1 SINERGIA / EVOLUZIONE CREATIVA X +1 =0 CONSAPEVOLEZZA DELL’ANTIQUALITA’ EVOLUZIONE CREATIVA = DULCIS Grazie al potassio abbiamo ridotto il sodio Dulcis IL CRUDOLCE Prosciutto crudo stagionato a ridotto contenuto di sodio e arricchito con potassio La carta d’identità di DULCIS Quantità media per 100g Valore energetico Quantità per porzione 50 g Kj 890 / kcal 212 Kj 445 / kcal 106 Proteine 30.6 g 15.3 g Carboidrati 0.0 g 0.0 g 0.0 g 0.0 g 10.0 g 5.0 g 3.8 g 1,9 g Colesterolo 65 mg 32.5 mg Fibre alimentari 0.0 g 0,0 g Sodio 1.55 g 0.77 g Potassio 1.0 g 0.5 g Tiamina (Vit. B1) 0.86 mg 0.46 mg Niacina (Vit. PP) 8.5 mg 4.3 mg di cui Zuccheri Grassi di cui Saturi Come Galloni ha risolto le difficoltà della riduzione del sale e ha realizzato DULCIS • MATERIA PRIMA – “un prosciutto con un luogo di nascita” • TECNOLOGIA – “esperienza e innovazione” • VALUTAZIONI e ANALISI – “rigore e riproducibilità” MATERIA PRIMA “un prosciutto con un luogo di nascita” coscia nazionale selezione dedicata resa tecnologica TECNOLOGIA “esperienza e innovazione” il sale iodato la sostituzione del sodio col potassio TECNOLOGIA “esperienza e innovazione” percezione panel - amaro 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 % sostituzione 12 13 14 15 16 17 18 19 20 TECNOLOGIA “esperienza e innovazione” percezione panel - amaro percezione panel -consistenza 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 TECNOLOGIA “esperienza e innovazione” il sale iodato la sostituzione del sodio col potassio adeguamento impiantistico VALUTAZIONI e ANALISI “rigore e riproducibilità” le esperienze precedenti VALUTAZIONI e ANALISI “rigore e riproducibilità” Scarti totali Alterazione profonda Difetto di molle 14,00% 12,00% 10,00% 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% 2003 2005 2006 2007 VALUTAZIONI e ANALISI “rigore e riproducibilità” le esperienze precedenti i panel test sensoriali le analisi chimiche e microbiologiche (vedi allegato 1 alla fine del documento) Quantità media per 100 g Quantità per porzione 50 g Kj 890 / kcal 212 Kj 445 / kcal 106 Proteine 30.6 g 15.3 g Carboidrati 0.0 g 0.0 g 0.0 g 0.0 g 10.0 g 5.0 g 3.8 g 1,9 g Colesterolo 65 mg 32.5 mg Fibre alimentari 0.0 g 0,0 g Sodio 1.55 g 0.77 g Potassio 1.0 g 0.5 g Valore energetico di cui Zuccheri Grassi di cui Saturi VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI ATTRIBUTI SENSORIALI DEL PROSCIUTTO CRUDO Valutare i singoli attributi nei tempi indicati, utilizzando gli eventuali riferimenti. Segnalare il gradimento collocando la lettera (A, B, C) corrispondente a ciascun prosciutto sulle scale tarate . SALATO (5”÷10”) 0 1 2 3 4 Dolce 5 6 7 8 9 abbastanza salato 10 salato AMARO (20”÷30”, retrogusto) 0 1 2 Nessuna Percezione 3 4 5 6 7 8 9 10 percezione media percezione elevata (rif. metallo) percezione media percezione elevata (rif. yogurt) ACIDO (20”÷30”, retrogusto) Nessuna Percezione CONSISTENZA impatta masticazione piuttosto molle compatto VALUTAZIONE DEI PRINCIPALI ATTRIBUTI SENSORIALI DEL PROSCIUTTO CRUDO Valutare i singoli attributi nei tempi indicati, utilizzando gli eventuali riferimenti. Segnalare il gradimento collocando la lettera (A, B, C) corrispondente a ciascun prosciutto sulle scale tarate. COLORE disomogeneo troppo chiaro/scuro Non stabile accettabile uniforme intenso stabile GRASSO rancido, giallastro macchiato fibroso accettabile morbido scioglie in bocca (rif.: burro) IL SALE NEL PROSCIUTTO CRUDO. PERCHÉ È DIFFICILE RIDURLO? Il sale conserva, grazie alla riduzione dell’attività dell’acqua Tra natura e cultura: i meccanismi dell’ insufficienza cardiaca Odoardo Visioli (Istituto Nazionale Ricerche Cardiovascolari) CAUSE DELL’INSUFFICIENZA CARDIACA Ipertensione sistemica o polmonare Malattia coronarica Malattie delle valvole cardiache Malattie primarie del muscolo cardiaco La terapia dell’insufficienza cardiaca • Cura e rimozione delle cause (ipertensione ,coronarie, valvole….) • Aumento contrattilità • Diuretici • Vasodilatatori • Beta-bloccanti La terapia dell’insufficienza cardiaca • Cura e rimozione delle cause (ipertensione ,coronarie, valvole….) • Aumento contrattilità • Diuretici • Vasodilatatori • Beta-bloccanti Un problema di denominazione che è un problema di interpretazione Da <malattia> a <sindrome> da insufficienza a scompenso a iper-compenso congestive heart failure La rete patogenetica dell’insufficienza cardiaca Cuore Resistenze periferiche Richiesta metabolica rene . Muscolo cardiaco Neuroendocrino Definizioni dell’insufficienza cardiaca “Anomalia della funzione del cuore, in cui questo non è in grado di mantenere agli organi un flusso ematico adeguato alle loro esigenze”. “Una condizione in cui il cuore è cronicamente inadeguato a mantenere una pressione appropriata, senza supporto”. (P.Harris) Un paragone fecondo: verso una concezione evoluzionistica dell’insufficienza cardiaca congestizia La vasocostrizione, le variazioni dei neuro-ormoni plasmatici, del flusso plasmatico renale e della filtrazione glomerulare risultano simili: • • • • nello sforzo fisico nell’emorragia importante nell’infarto miocardico nell’insufficienza cardiaca congestizia Il rapporto fra natura e cultura La sindrome dell’insufficienza cardiaca: un errore in natura? “Una serie di eventi non previsti dalla natura, attrezzata solo per stress cardiovascolari temporanei. Quindi una “sindrome culturale” che mima, esasperandoli e perpetuandoli dannosamente, meccanismi volti ad altri scopi e nati per il breve periodo”. La terapia dell’insufficienza cardiaca • Cura e rimozione delle cause (ipertensione ,coronarie, valvole….) • Aumento contrattilità • Diuretici • Vasodilatatori • Beta-bloccanti (!) La sindrome dell’insufficienza cardiaca: il rapporto fra natura e cultura • • • • Ci si chiede se la natura sia: così dotta da comprendere lacune di ignoranza; così astuta da ammettere l’ingenuità; così ingenua da subire l’inganno; così virtuosa da essere esposta al peccato? L’evoluzione dei rapporti fra natura e cultura 1-ere primitive N>C 2-civilizzazione C>N 3-industrializzazione CxN tC>>tN 4-nucleare genetica nichilismo cn? I rapporti degli organi con il “re” cuore nell’insufficienza cardiaca congestizia: tre modelli interpretativi . cuore Gerarchico a cascata A network Conflittuale La rivolta dei visceri contro il cuore ! Fine presentazione Prof. O. Visioli SALE ED IPERTENSIONE ARTERIOSA Paolo Coruzzi Professore di Medicina Interna Università di Parma Water Content Salt Producers Weight Dependence on Salty Taste (Salt Addiction) Food Industry High Salt Profit Thirst Processed Foods (1% Sodium = Seawater) 80% of Salt Intake Demand for Salty Foods Profit Beverage Consumption Sales Profit The commercial importance of salt in processed food EVOLUTIONARY VIEWPOINT Observation and intervention studies in humans and animals support the view that the excess of salt in our diet is a major environmental factor participating in the development of hypertension and cardiovascular diseases. The food consumed by terrestrial mammals, including primates, never contained a lot of salt. Indeed, except for rare cases, plants contain only traces of salt, and the consumption of very large amounts of fruits, roots, leaves, or seeds does not bring much salt in the organism. For omnivorous and carnivorous species, the occasional or regular absorption of meat increases salt intake, but in limited proportions because the eaten meat corresponds most often to the sodium-poor intracellular medium and not to the sodium-rich extracellular medium that is generally lost when the animal is killed or cooked. EVOLUTIONARY VIEWPOINT For example, a chimpanzee in Gabon or a Yanomamo Indian in Amazon, who eats almost exclusively plants, ingests 0.06–0.6 g/day salt. The diet of a Bushman in Botswana or of an Eskimo in Alaska, that contains 50% of meat, brings 1–2 g/day salt to the organism. It is only during the last 10,000 years that adding large amounts of salt in food became a habit in humans. This dietary change probably started at the beginning of agriculture and farming with the need of preserving food for long periods of time in settled human communities. Nowadays, the average consumptionof salt in industrialized countries is 10 g/day per person as determined by urinary 24-h excretion. In parallel to these dietary modifications, our genes have not evolved very much during the last 10,000 yr. We know that, given the low spontaneous mutation rate of nuclear DNA in mammals, no significant accumulation of mutations or polymorphisms can arise in such a short period of time for adapting a species to a new environment. Therefore, we can affirm that our genetic makeup is still adapted to a low salt intake that has been the rule for the dozens million years during which the mammalian evolution took place. During this evolution, the species, including the human species, have accumulated mutations and polymorphisms to survive with a salt-poor diet in an environment where organisms were often exposed to life-threatening dehydrating situations due to temperature-induced sweating and infectious diarrheas. This discrepancy between our genes and our presenttime diet would explain the harmful effects of a high-salt diet on the development of hypertension and cardiovascular diseases. Fondazione ONLUS Don Carlo Gnocchi Parma U.O.Prevenzione e Riabilitazione Cardiovascolare Sodio-sensibilità, considerazioni filogenetiche I teleostei erano in grado di mantenere l’isotonicità del fluido extracellulare a fronte di una concentrazione del 3,5%NaCl dell’ambiente marino eliminando il sale in eccesso attraverso le branchie e in minima parte dal rene. La ridotta disponibilità di sale condizionò gli animali terrestri a limitarne l’escrezione, al fine di garantire un’adeguata omeostasi volemica. Il rene si è quindi adeguato geneticamente (es.: Sindrome di Liddle). La civiltà industriale ha introdotto elevati consumi di sale con la dieta poiché, nei secoli recenti, non si è avuto tempo a sufficienza per adeguarsi geneticamente, l’ipertensione appare il prezzo da pagare per garantire l’omeostasi dei volumi in corso di elevato apporto di sale. SALE--SENSIBILITA’ ACQUISITA SALE ATTIVAZIONE ADRENERGICA ↔ INIBIZIONE VAGALE (STRESS FISICO, EMOZIONALE, PSICOLOGICO…) • Transitori incrementi della PA ISCHEMIA ↑Ang II ↓NO ↑Adenosina • Danno capillari peritubulari • Danno Tubulo-interstiziale • Alterato feed-back TG • Alterato rapporto pressione-natriuresi ESCREZIONE URINARIA NaCl IPERTENSIONE ARTERIOSA DANNO CAPILLARE ↓ letto capillare ↑ R V renali RELATION BETWEEN DIETARY SALT INTAKE AND BLOOD PRESSURE HIGH DIETARY SALT INTAKE AND INCREASED RISK OF DEATH Increased risk of death related to a 6 gr/day increase in salt intake URINARY SODIUM EXCRETION AND DEATH FROM STROKE High Sodium Sensitivity Implicates Nocturnal Hypertension in Essential Hypertension Frida S. Kazembe; Kazuhiko Ishikawa; Satoko Nakamura; Takashi Inenaga; Genjiro Kimura We investigated the relationship between sodium sensitivity and diurnal variation of blood pressure in patients with essential hypertension. Twenty-eight inpatients with essential hypertension were maintained on high sodium (12 to 15 g NaCl per day) and low sodium (1 to 3 g NaCl per day) diets for 1 week each. Twenty-four-hour blood pressure and urinary sodium excretion were measured at the end of each diet period, and the sodium sensitivity index was calculated as the ratio of the change in mean arterial pressure to the change in urinary sodium excretion rate by sodium restriction. Patients whose average mean arterial pressure was lowered more than 10% by sodium restriction were assigned to the sodium-sensitive group (n=16); the remaining patients, whose mean arterial pressure was lowered by less than 10%, were assigned to the nonsodium-sensitive group (n=12). In the non-sodium-sensitive group, mean arterial pressure and heart rate fell during the nighttime, and average values of systolic, diastolic, and mean arterial pressures during the night were significantly lower than those during the day during both low and high sodium diets. On the other hand, in the sodium-sensitive group, there was no nocturnal fall in mean arterial pressure, and none of the systolic, diastolic, and mean arterial pressure values during the nighttime was different from the respective pressure values during the daytime during either sodium diet. The sodium sensitivity index was positively correlated with the fall in mean arterial pressure during the nighttime during a high sodium diet (r=.55, P<.01). These results indicate that in patients with sodium-sensitive essential hypertension, blood pressure fails to fall during the night. High sodium sensitivity may be a marker of greater risk of renal and cardiovascular complications, as has been found in non dippers, patients whose blood pressure fails to fall during the night. Hypertension. 1996;28:139-142. SALT-SENSITIVE HYPERTENSION Non dipper, elevata PA differenziale CONSEQUENCES FOR PUBLIC HEALTH In addition to raising blood pressure, dietary salt seems also to have several other damaging effects on the cardiovascular system, which are independent of the raised blood pressure . A high dietary intake of salt increases the mass of cardiac left ventricle, thickens and stiffens conduit arteries, narrows resistance arteries including the coronaries and the renal arteries, and increases the sensitivity of platelets to aggregation, all effects that can further increase the cardiovascular risk by themselves. LINKS BETWEEN DIETARY SALT INTAKE AND BLOOD PRESSURE PRESENTAZIONE DOTT. ANDREA POLI Direttore Scientifico Istituto “Nutrition Foundation of Italy” Sale (e Sodio) in eccesso: non solo pressione elevata • Eccesso di Sodio, ipertensione e malattie cardiovascolari • Eccesso di Sodio ed infiammazione • Eccesso di Sodio e funzione endoteliale Il Sodio ed il Sale in Italia: consumi nazionali medi ed obiettivi nutrizionali. Consumo medio attuale: g 10/die di sale (4/die di sodio) Obiettivo (INRAN): g 6/die (2,4/die di sodio) Fonti principali nella nostra dieta: Cereali e derivati (pane): 42% del Sodio “non discrezionale” Carne Uova Pesce: 31% Latte e derivati (Formaggi): 21% Frutta e verdura: 5% Na+, valori pressori e mortalità CV: i dati dello studio Intersalt. Stamler J et al, Hypertension 1989 Implicazioni generali dello studio Intersalt Average sodium intake should be reduced substantially over time. Availability of commercial products lower in sodium, health education to promote less addition of salt in cooking and at table, and efforts starting in infancy and childhood to provide a lower sodium diet, should be encouraged. There should be encouragement of increased consumption of fruits, vegetables, and other natural foodstuffs with high potassium content. A sodium/potassium ratio of 1.00 should be a long-term goal. Stamler J et al, Hypertension 1989 Sodio ed infiammazione: i dati di uno studio di popolazione britannico condotto su 2.633 persone Fogarty AW, Am J Clin Nutr 2009 Perché non voglismo essere “infiammati”: PCR e rischio coronarico I dati epidemiologici Donne Uomini 1 5 4 4 3 3 2 2 1 1 Rischio relativo 9 7 6 5 4 3 2 1 5 5 4 4 3 3 2 2 1 1 Ridker P et al, Circulation 2001 Placche stabili ed instabili: possibile evoluzione e ruolo dell’infiammazione Placca stabile Placca instabile L’endotelio: l’anima delle arterie del nostro organismo Concentrazione di Sodio nel plasma e “rigidità” delle cellule endoteliali Oberleithner H et al, PNAS 2007 Consumo alimentare di sodio e “funzione endoteliale” Dickinson KM et al, Am J Clin Nutr 2009 Importanza di un’efficiente funzione endoteliale Ridotto rischio di infarto ed ictus Maggiore performance fisica Maggiore efficienza della funzione erettile maschile Minori valori pressori Ecc. ecc. ecc. Quindi: Ridurre l’eccesivo consumo di sodio (con un maggiore apporto di potassio) migliora non solo i valori pressori, ma molti parametri della salute umana Si riduce soprattutto il rischio delle malattie cardiovascolari I meccanismi degli effetti sfavorevoli dell’eccesso di sodio sono più complessi di quanto abbiamo a lungo ritenuto, e sono oggi meglio compresi Ridurre il sodio in eccesso significa non solo un minore rischio di malattie future, ma anche un immediato maggiore benessere generale. Langhirano 29 maggio 2009 REG. (CE) n. 1924/2006 Attività istituzionali Dott.ssa Lucia Guidarelli Direttore Ufficio V Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria, Nutrizione e Sicurezza degli Alimenti Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali REG. (CE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, relativo alle INDICAZIONI NUTRIZIONALI e sulla SALUTE fornite sui prodotti alimentari campo di applicazione ETICHETTATURA PRESENTAZIONE PUBBLICITA’ PRODOTTI SFUSI PRODOTTI PER RISTORAZIONE COLLETTIVA Il regolamento claims da diversi punti di vista CONSUMATORI PRODUTTORI strumento contro la pubblicità ingannevole strumento per superare le diverse disposizioni nazionali, la concorrenza sleale e tutelare l’innovazione Tipologie di claims CLAIMS NUTRIZIONALI CLAIMS DI SALUTE FUNZIONALI CLAIMS RIDUZIONE DEL RISCHIO DI MALATTIA/BAMBINI CLAIMS NUTRIZIONALI CLAIMS DI SALUTE FUNZIONALI CLAIMS RIDUZIONE DEL RISCHIO DI MALATTIA/BAMBINI regole uguali per tutti gli operatori autorizzati solo se scientificamente fondati e utili ai consumatori assoggettati fin dall’entrata in vigore alla procedura autorizzativa Claims nutrizionali sodio/sale basso contenuto bassissimo contenuto senza sodio/sale non oltre 0,12 g Na/100 g non oltre 0,04 g Na/100 g non oltre 0,005 g Na/100 g Claims nutrizionali Proposta di nuovi inserimenti Fonte … OMEGA 3 Ricco in … Alto tenore in monoinsaturi in polinsaturi di insaturi Tra le 41 proposte della CIAA : colesterolo indice glicemico come strumento di controllo e restrizione per i claims Profili nutrizionali art.4 19 gennaio 2009 Parametri previsti nel Regolamento quantità di grassi, acidi grassi saturi, trans, zuccheri e sale/sodio ruolo e importanza dell’alimento nella dieta composizione nutrizionale dell’alimento Profili nutrizionali “disclosure”” nel caso in cui un parametro previsto dai profili nutrizionali non sia soddisfatto, il prodotto puo' veicolare comunque le indicazioni nutrizionali (ma non di salute) purche’ evidenzi in etichetta “elevato contenuto di …” Criteri alla base della posizione italiana non esistono alimenti buoni o cattivi in senso assoluto il sistema dei profili compatibile con le tradizioni alimentari deve essere di incentivo alla riformulazione dei prodotti all’interno delle singole categorie Specific nutrient profiles and conditions of use estratto dal w.d. del 13 febbraio 2009 Food category Specific conditions Meat or meat based products Saturates Sugars Minimum 50g 700 of meat per 100g of finished products 5 - Dairy products - Dairy based products except cheeses Minimum 50g of dairy connstituents per 100g of finished products 300 2,5 15 Dairy products Minimum 50g of dairy connstituents per 100g of finished products 600 10 15 - Cheeses Sodium Specific nutrient profiles and conditions of use ???? Food category Specific conditions Sodium Saturates Sugars Meat or meat based products Minimum 50g of meat per 100g of finished products 700 5 - Minimum 50g of dairy connstituents per 100g of finished products 300 Dairy products - Dairy based products except cheeses 800 8 2,5 10 15 2,6 Dairy products - Cheeses Minimum 50g of dairy constituents per 100g of finished products 600 10 900 15 20 EFSA Agenzia europea indipendente finanziata dal bilancio dell’Unione europea, autonoma rispetto alla Commissione europea, al Parlamento europeo e agli Stati membri dell’UE. 9 gruppi di esperti scientifici Gruppo di esperti scientifici sui prodotti dietetici, l’alimentazione e le allergie (NDA) ed argomenti correlati, come i nuovi alimenti. Valutazione del rischio alimentare Validazione scientifica dei claims Promozione e tutela dell’ innovazione Il sistema dei profili vuole indurre le imprese a formulare nuovi prodotti o modificare gli esistenti per veicolare i claims Possibilità di proteggere i propri dati per 5 anni (Definite a cura del Ministero “linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare la sicurezza e le proprietà degli alimenti “ )
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