Gli argomenti sbagliati del DATEC - Alpen

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Gli argomenti sbagliati del DATEC - Alpen
Informazioni particolareggiate, 27.10.2015
Gli argomenti sbagliati del DATEC
L'USTRA e il DATEC usano cifre superate nella campagna di votazione sul raddoppio del Gottardo
e suggeriscono fatti che non corrispondono alla realtà. In molti casi queste affermazioni
contraddicono studi federali, com’è per esempio il caso per i costi a lungo termine di una seconda
galleria stradale al Gottardo (studio Helbling).

Modello di trasbordo antiquato: il DATEC basa il suo modello di trasbordo dei TIR e di
conformazione delle stazioni di carico su dati superati, risalenti agli anni 2010 e 2012. Il 13.12.2013 il
Parlamento ha approvato la costruzione e il finanziamento del "corridoio di 4 metri", che rende
possibile un'autostrada viaggiante (RoLa) Basilea-Chiasso. Questo fatto è accantonato dal DATEC.
Con il "corridoio di 4 metri diventa possibile caricare sui treni i camion in transito già alle frontiere.

Suddivisione in RoLa lunga e RoLa breve, la miglior variante: la ditta SMA e partner SA (studio
su incarico dell'Ufficio federale dei trasporti UFT) giunge alla conclusione: «La variante con ciascuno
due collegamenti orari RoLa Rynächt-Biasca e Basilea-Chiasso offre una combinazione attrattiva fra
dimensionamento gestibile dei terminali, sfruttamento delle capacità di traccia sull'intero corridoio e
capacità di trasporto offerta. Inoltre, in questa variante con la RoLa lunga c'è potenziale per
un'offerta a lungo termine.» Video sul trasbordo su Youtube.

La stazioni di carico/scarico in Ticino e Uri: richiedono meno terreno di quanto indicato dal
DATEC, poiché entro il 2020 sarà pronto il corridoio di 4 metri. I camion in transito devono essere
caricati sui treni da frontiera a frontiera. Questi terminali di trasbordo restano anche dopo il periodo
del risanamento e servono al trasferimento del traffico merci previsto dalla Costituzione. Il terminale
di trasbordo dei TIR nel Canton Uri richiederebbe una superficie di 3,5 ettari (5 campi di calcio).
Come spazio d'attesa può servire il centro di controllo del traffico pesante già esistente. Nelle sue
risposte a interventi parlamentari, il Consiglio federale ha sempre affermato che l'istallazione nei
tempi necessari di questi impianti non è un problema. Ora il DATEC afferma il contrario.

Cantieri: la costruzione di un secondo tunnel richiede più terreno che le stazioni di trasbordo
temporanee - da un lato per l'ampiezza delle piazze d'istallazione, dall'altro per il deposito definitivo
del materiale di scavo. Il volume del materiale corrisponde a più di 12 volte quello delle Prime
Towers di Zurigo. Inoltre, il risanamento con la costruzione d'una seconda galleria dura più a lungo.
Le superfici necessarie per i cantieri sono occupate per il doppio del tempo rispetto ai terminali di
trasbordo. Su questi aspetti il DATEC finora ha taciuto.
«No al raddoppio del Gottardo»
Casella postale 28, 6460 Altdorf UR
Tel. 041 870 97 81
[email protected]
« Non au 2e tunnel au Gothard »
Case postale 28, 6460 Altdorf UR
Tél. 041 870 97 81
[email protected]
«Nein zur 2. Gotthardröhre»
Postfach 28, 6460 Altdorf UR
Tel. 041 870 97 89
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www.noalraddoppio.ch
www.2tunnel-non.ch
www.zweite-roehre-nein.ch

Investimenti nelle stazioni di trasbordo: gli investimenti nei terminali di trasbordo non andrebbero
perduti. Quelli presso le frontiere di Chiasso e Basilea possono restare in funzione anche dopo il
periodo del risanamento. Questo è anche conforme al dettato costituzionale, che dal 1994 prevede
che i camion in transito siano trasferiti sulla ferrovia. Il risanamento del Gottardo è un'opportunità per
il raggiungimento dell'obiettivo costituzionale. La BLS vorrebbe riprendere le carrozze prima adibite
al trasbordo delle auto al Gottardo, poiché nei prossimi anni prevede di sostituire il proprio materiale
rotabile al Lötschberg. Anche l'investimento nel materiale rotabile è quindi sostenibile.

Costi: contrariamente a frequenti affermazioni dei fautori, il raddoppio del Gottardo non è sensato
né dal punto di vista finanziario né da quello della politica dei trasporti. Uno studio della Helbling
consulenze + pianificazione delle costruzioni SA del 16 gennaio 2014, su incarico dell'Ufficio
federale delle strade, mostra che i costi del risanamento con seconda galleria sono nettamente più
alti anche nel lungo termine (arco temporale fino al 2090). La seconda canna è più cara anche
includendo i risanamenti futuri. Questo studio non viene mai citato.

Chiusura totale con la costruzione d'un secondo tubo: poiché, secondo il piano di
conservazione San Gottardo, un'eventuale messa in esercizio della nuova galleria non è realistica
prima del 2025, il tunnel stradale esistente dovrebbe essere risanato d'urgenza con ampi interventi
nel periodo intermedio. Per questo risanamento urgente del Gottardo, la galleria dovrebbe essere
chiusa al traffico per 140 giorni oppure sarebbe necessario aumentare massicciamente le notti di
sbarramento del tunnel. Durante questa chiusura totale di 140 giorni non sarebbe a disposizione
alcun servizio di trasbordo su treni navetta. Questo argomento è volentieri sottaciuto dal Consiglio
federale e dall'USTRA.

Capacità della RoLa per i camion: la ferrovia dispone di sufficienti capacità di trasporto per
assorbire anche il traffico pesante nel periodo di risanamento della galleria autostradale contrariamente alle indicazioni della scheda informativa del DATEC. Con la RoLa è possibile
trasportare fino a un milione di camion. Oggi dal Gottardo passano circa 850'000 camion all'anno.
L'incarico costituzionale e la legge prevedono che il numero complessivo dei mezzi pesanti in
transito dalle Alpi svizzere sia di 650'000 al massimo a partire dal 2018!

Traffico d'aggiramento: dalle risposte del Consiglio federale e del Governo vallesano si evince che,
anche senza un secondo tubo, non ci sarà traffico d'aggiramento deviato su altri assi. Un trasbordo
dei camion da frontiera a frontiera e fra il Ticino e Uri offre le capacità di trasporto necessarie. L'uso
della RoLa breve Rynächt-Biasca richiede 135 minuti (inclusi tempi d'attesa, carico e scarico). Un
tragitto alternativo via San Bernardino o Sempione dura più a lungo e, a causa della percorrenza
maggiore, è anche più caro (TTPCP, carburante).
«No al raddoppio del Gottardo»
Casella postale 28, 6460 Altdorf UR
Tel. 041 870 97 81
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« Non au 2e tunnel au Gothard »
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«Nein zur 2. Gotthardröhre»
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Ticino: finora tutti gli studi ufficiali hanno mostrato che, grazie al trasbordo delle auto e dei camion
su treni navetta, il Ticino e la Svizzera tedesca restano sempre ben collegati. Nel 2016 sarà
inaugurata la galleria ferroviaria di base del Gottardo, che collegherà il Ticino al resto della Svizzera
come mai finora. Inoltre, il Consiglio federale ha mostrato che il risanamento con trasbordo su treni
navetta offre più vantaggi all'economia regionale ticinese (come anche quella urana) di quanto siano
gli effetti negativi. Il popolo ticinese finora ha sempre votato contro il raddoppio del Gottardo.

Raddoppio dei camion: con il raddoppio della galleria, il Gottardo diventa il collegamento a quattro
corsie più breve fra il sud e il nord dell'Europa. Né una legge né la Costituzione potranno impedire
che un investimento dal costo miliardario nel maggior asse di transito della Svizzera e dell'Europa
sia sfruttato appieno. La conseguenza: in futuro attraverseranno la Svizzera due milioni di camion
all'anno.

Sicurezza: l'esperienza ci insegna che, aumentando la capacità di un sistema di trasporto, in breve
tempo si assiste a una crescita del traffico. Non sarà diverso al Gottardo e, di riflesso, sull'intero
asse fra Chiasso e Basilea. Ne pagano il pegno i pendolari negli agglomerati urbani: più camion e
conseguente un maggior rischio d'incidenti. L'Ufficio prevenzione infortuni (UPI) ha realizzato studi
sulla sicurezza nella galleria stradale del Gottardo nel 2012 e nel 2013. Una delle conclusioni è
questa: «Dall’analisi dell’intera tratta di transito (Basilea-Chiasso) emerge che già un traffico nuovo
del 3% ovvero di 500 veicoi/giorno nella galleria autostradale del San Gottardo annullerebbe il
guadagno in materia di sicurezza ottenuto dalla seconda canna.» Questo studio è sottaciuto dai
fautori del raddoppio. Gli stessi politici che oggi argomentano con la sicurezza per il raddoppio,
chiedono già da anni un asse di transito a quattro corsie continue. Questo li rende poco credibili.

Ginevra/Vaud/Neuchâtel: nella procedura di consultazione questi tre canconi si sono espressi
chiaramente contro il raddoppio del Gottardo, poiché l'investimento in quest'opera rallenterebbe la
realizzazione di progetti nella loro regione. Il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato
(FOSTRA), nel quale è regolato il finanziamento e sono attribuite le priorità ai progetti delle varie
regioni, è bloccato in Parlamento. La costruzione di un secondo tunnel stradale al Gottardo sarebbe
finanziata da questo fondo, sicché il progetto è in concorrenza diretta con altri interventi di
costruzione, potenziamento, manutenzione o gestione del traffico. In Ticino si pensi, per esempio,
alla recente proposta per l'A2-A13 verso Locarno (2 miliardi di franchi). Ciò significa che né è
regolato il finanziamento né si sa quali altri progetti saranno sacrificati per poter raddoppiane la
galleria stradale del Gottardo.

Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA): il FOSTRA è una busta a
sorpresa piena di progetti e promesse, ma senza soldi. La Conferenza dei direttori delle pubbliche
costruzioni, della pianificazione del territorio e dell'ambiente (DCPA) ha scritto nella sua risposta alla
consultazione sul progetto di raddoppio del Gottardo: «La costruzione di una seconda canna si può
«No al raddoppio del Gottardo»
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giustificare solo se non ritarda o addirittura impedisce altri progetti urgenti di potenziamento con un
miglior bilancio costi/benefici». Fatto sta che, secondo Doris Leuthard, dal 2018 ci sarà un ammanco
finanziario di 1,2 miliardi di franchi l'anno, sicché numerosi progetti con un miglior bilancio
costi/benefici non potranno essere realizzati. Oppure bisgnerà aumentare fotemente il prezzo della
benzina e del diesel.

Corsie d'emergenza: il Consiglio federale vuole aprire al traffico più di 100 chilometri di corsie
d'emergenza in caso di ingorghi o sovraccarico di traffico. È quanto potrebbe succedere in futuro
anche al Gottardo: si tratterà di «fluidificazione del traffico» e perciò le corsie d'emergenza saranno
dapprima aperte al traffico temporaneamente, poi costantemente. Le leggi e le ordinanze necessarie
a questo scopo si possono modificare, rispettivamente adottare assai facilmente.
Contatti:
It. / Ted. / Romancio: Jon Pult, Co-Presidente dell'Associazione «No al raddoppio del Gottardo» e
Presidente dell'Iniziativa delle Alpi, 076 508 16 33
Ted. / Fr: Caroline Beglinger, Co-Presidente dell'Associazione «No al raddoppio del Gottardo» e
Condirettrice dell'ATA, 079 310 11 86
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