[g-son - i] giorno/giornale/son/01 31/16
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GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 • EURO 1,30 ANNO 125 . NUMERO 88 • www.laprovinciadisondrio.it L’APA SOTTO TIRO Allevatori, allarme tagli e costi I tagli colpiscono il settore della zootecnia e il rischio stavolta è triplo. A Sondrio possono colpire l’Apa con i suoi 18 dipendenti, le aziende di questo settore già in crisi per l’abbassamento del prezzo del latte e il territorio montano che corre il pericolo di essere abbandonato. L’allarme arriva dalla Fai-Cisl di Sondrio SERVIZIO A PAGINA 13 I NUOVI MARTIRI E LA MEMORIA DELLA CHIESA di ALBERTO CARRARA iniscono le feste di Pasqua con tante notizie, che arrivano nonostante l’assenza dei giornali: tv e Internet invadono comunque i nostri schermi. Ognuno fa la propria personale zoomata nel mare di notizie. La mia cerca di tenerne insieme due, completamente diverse. La prima: la strage di Lahore, oltre settanta morti. Il gruppo Jamatul Ahrar, già legato al principale gruppo talebano pachistano Tehrik e Taleban Pakistan (Ttp), ha rivendicato l’attentato. L’obiettivo erano i cristiani, ha precisato il portavoce degli attentatori. L’altra notizia è la «fioritura» della Sacra Spina di San Giovanni Bianco, che ha suscitato entusiasmo nel paese della Val Brembana e in tanti F «Siamo cresciuti, grazie Valtellina» L’imprenditore Lapsus: «Penalizzati dall’isolamento, ma dai lavoratori grandi risposte» Innovazione e legame con il territorio. Ecco la ricetta che ha permesso a Cla e Utek, le due società valtellinesi del comparto metalmeccanico guidate da Luigi Lapsus, di battere la crisi e di prevedere nuovi spazi di crescita. La società Cla Carpenteria leggera aerotecnica è nata nel 1975 a San Giacomo di Teglio come azienda produttrice di componenti per gli impianti di trattamento dell’aria. Non è semplice, per un’azienda che si occupa di lavorazioni di questo tipo, superare il gap determinato dall’isolamento della provincia di Sondrio. «Il nostro è un prodotto di nicchia, basato su una materia prima molto po- vera. Per superare anche questo scoglio, abbiamo risposto puntando sulla qualità e sulla capacità di rispondere a ogni richiesta». BARBUSCA A PAGINA 11 Filo di Seta Renzi: ci fermeremo solo davanti alla verità. La battuta la fate voi? Sondrio Il caso Racchetti Dalla minoranza accuse al sindaco BETTINI A PAGINA 16 CONTINUA A PAGINA 9 CULTURA E POLITICA CONTRO L’ESTREMISMO di GIOVANNI COMINELLI uali meccanismi psicologici e culturali spingono i giovani immigrati di seconda e terza generazione verso lo jihadismo? Due le risposte finora in campo: radicalizzazione dell’Islam oppure islamizzazione dei radicali. Quanto alla radicalizzazione dell’Islam: non c’è dubbio che l’Islam si presti a interpretazioni pacifiste o violente. Quando i rappresentanti delle comunità islamiche affermano, parlando della Jihad, che “non è questo Q CONTINUA A PAGINA 9 Sabato Pensioni da cambiare I sindacati in piazza Carte riordinate L’archivio di Giulio Spini Una memoria per tutti È toccato a un “pool” di donne, quelle in cui Giulio Spini, politico, storico e intellettuale morbegnese credeva tanto, riordinare il suo immenso archivio, oggi custodito nei locali dell’Istituto sondriese per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, nel palazzo del Bim di Sondrio. Archivio presentato ieri mattina ai media nella sala Vanoni del Bim, dalle curatrici dell’intervento. DEL CURTO A PAGINA 19 9 771590 588032 In Svizzera Sondriese denunciata per il tablet rubato SERVIZIO A PAGINA 15 Frana in Valmasino, ecco 2,6 milioni La Regione stanzia 15 milioni di euro per ventinove interventi di messa in sicurezza per dissesti idrogeologici e ben 2,6 milioni arrivano per le frane della Valmasino. Una boccata d’cssigeno per la località turisti- ca, che da inizio anno vive con la minaccia di ulteriori crolli dai versanti sopra il paese, in particolare dallo Scaiun. «È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta. - ha commentato il sindaco Domenico Iobizzi -. Con l’ufficializzazio- ne da parte della Regione dell’arrivo dei fondi, possiamo portare avanti la messa in sicurezza della valle. Il rischio sul fronte nuovi cedimenti c’è e le opere preventivate devono iniziare subito, a partire dalla totale messa in sicu- rezza dell’abitato, ma anche dell’area in cui si muoveranno gli addetti ai lavori nel corso degli interventi sul versante». Ieri anche il sottosegretario con delega alla Montagna, Ugo Parolo, ha ringraziato la giunta Maroni per lo stanziamento, che permetterà di avviare il risanamento. GHELFI A PAGINA 18 Grosini in trionfo nella terra di Messi 60331 SERVIZIO A PAGINA 13 La squadra Juniores del Grosio ha conquistato il prestigioso torneo Copa Santa andato in scena nei giorni pasquali a Barcellona, la patria internazionale del calcio. Dimenticati gli alti e bassi del campionato provinciale, la formazione guidata dal mister Roberto Pini ha trionfato superando ai calci di rigore in un derby italiano i padovani dell’Esedra 5-3 dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi 0-0. Nel loro cammino gli juniores sono inciampati e si sono rialzati, mostrando gran- de freddezza dal dischetto. Nella partita di esordio hanno battuto 1-0 gli svizzeri dello Sassorietere con rete di Pietro Rinaldi, pareggiando 1-1 con gli olandesi. Nei quarti hanno sconfitto ai rigori il Granada. In semifinale sono caduti i francesi del Clichy battuti 2-1 con le reti di Antonio Gonzo e Andrea Pruneri. Alla manifestazione organizzata dalla società sportiva Barcelonista BlauGrana hanno partecipato 150 formazioni divise nelle varie categorie dall’under 13 alla 19. La squadra Juniores grosina sul podio catalano GHILOTTI A PAGINA 46 Delebio La lotta al tumore col volto di Giovanni PESCE A PAGINA 17 Lo spettacolo Alebiensi sul palco Sorrisi e riflessioni SERVIZIO A PAGINA 43 Morbegno Nuovi vandalismi al parco giochi C’è aria di petizione I cittadini hanno documentato lo sporco. L’assessore D’Agata: «Sappiamo dei danni, vorrà dire che chiuderemo i giardini la notte». GHELFI A PAGINA 24 Danni al parco La Chiocciola 11 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Economia TOCCANDOFERRO «Noi ci dobbiamo scontrare con realtà dell’Unione europea che operano sugli stessi mercati, ma lo fanno con regole molto più vantaggiose a livello fiscale e di burocrazia» Luigi Lapsus [email protected] Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553 «Il nostro segreto? La Valtellina» La storia. Luigi Lapsus racconta la crescita delle due aziende di famiglia, Cla e Utek, nel settore metalmeccanico «Grandi investimenti e sguardo all’export, determinante anche il fattore umano: noi i “cervelli” li richiamiamo» anni. Ora siamo pronti ad affrontare il mercato e a raccoInnovazione e lega- gliere i frutti di quanto semime con il territorio. Ecco la ri- nato in passato. Prevediamo cetta che ha permesso a Cla e un incremento importante Utek, le due società valtelli- dei volumi sulla base delle nesi del comparto metalmec- nuove normative. La capacità canico guidate da Luigi Lap- di crescere nel prodotto, la vosus, di battere la crisi e di pre- glia di intraprendere, anche vedere nuovi spazi di crescita. nelle fasi più complicate, ci accompagnano sempre». Cla: 41 anni di carpenteria Dal 2000 è partita, grazie a La società Cla Carpenteria un’intuizione di Luigi Lapsus, leggera aerotecnica è nata nel l’esperienza di un’altra socie1975 a San Giacomo di Teglio tà, Utek. Il sito produttivo si come azienda produttrice di trova a Mazzo di Valtellina. componenti per gli impianti Questa realtà oggi dà lavoro a di trattamento dell’aria. La cinquanta dipendenti e ha costituzione porta la firma di l’80% della produzione rivolAngelo Lapsus e di ta all’export. I proalcuni clienti. Dal dotti di Cla e Utek 1997, dopo la sono legati all’ediscomparsa del fonlizia e alle infradatore, alla guida strutture: le critidell’azienda c’è il cità di questo setfiglio Luigi Lapsus, tore sono, purcresciuto nello troppo, evidenti. stabilimento Cla In entrambi i casi dall’età di sedici bisogna guardare anni. al di fuori dall’ItaLuigi Lapsus guida lia. le due società Gli investimenti «Non solo ab«Negli ultimi vent’anni sono biamo mantenuto il fatturato, stati portati avanti nuovi in- ma possiamo dire con soddivestimenti sui macchinari ed sfazione che è addirittura creè partita una costante fase di sciuto, anche se le percentuali crescita che ci ha permesso di del recente passato non sono dare lavoro a cento dipenden- quelle degli anni Novanta. In ti - spiega il titolare -. Anche ogni caso non c’è stato alcun dal 2008 in poi, in un momen- passo indietro né a livello di to segnato da enormi difficol- volume d’affari, né come octà, abbiamo scelto di buttare il cupazione». cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo investito, sia a livello di Il legame con la Valtellina macchinari, sia di capannoni, Non è semplice, per un’azienper un totale di circa sei milio- da che si occupa di lavorazioni ni di euro. Siamo riusciti a di questo tipo, superare il gap conquistare spazi importanti determinato dall’isolamento in Europa - attualmente il della provincia di Sondrio. «Il 60% della produzione viene nostro è un prodotto di nicesportata - e questo trend ci chia, basato su una materia ha consentito di ottenere i ri- prima molto povera. Non è fasultati positivi degli ultimi cile essere competitivi, so- TEGLIO STEFANO BARBUSCA Prodotti e mercati Due aziende e una sola filosofia Due aziende, una sola filosofia. Cla è attiva da oltre quarant’anni nel settore dei componenti per gli impianti di condizionamento dell’aria e si rivolge a una clientela prevalentemente commerciale e ai costruttori di sistemi per il trattamento dell’aria. I prodotti della società di San Giacomo di Teglio sono stati utilizzati per la realizza- zione di aeroporti (Malpensa 2000), ospedali, università, navi da crociera (ad esempio Carnival, Costa e Grimaldi), metropolitane (Roma, Napoli, Genova e Copenaghen) e al nuovo Polo fieristico di Milano. Il fatturato supera i 13 milioni di euro. Utek da sedici anni progetta e produce macchine per la ventilazione, il trattamento Dal 1997, dopo la scomparsa del fondatore, alla guida dell’azienda c’è il figlio Luigi Lapsus FOTO GIANATTI 1 «I prodotti legati a infrastrutture e edilizia: conquistati spazi importanti in Europa» dell’aria e la climatizzazione, conseguendo valori di efficienza energetica fra i più elevati. Le unità di ventilazione trovano applicazione nei settori residenziale, terziario e industriale. Il fatturato di Utek supera i 7 milioni di euro. Recentemente è divenuta centrale la sinergia con Porsche Consulting, società di consulenza che guida i clienti all’eccellenza operativa attraverso una combinazione specifica di strategie collaudate e implementazione a tutto campo Al centro dell’attenzione ci sono state la possibilità di restituire un vantaggio competitivo differenziante sui processi di interfaccia cliente e di ottenere un incremento delle prattutto nei confronti di società straniere, visto che il costo del lavoro in Italia è altissimo. Noi ci dobbiamo scontrare con realtà dell’Unione europea che operano sugli stessi mercati, ma lo fanno con regole molto più vantaggiose a livello fiscale e di burocrazia. Per superare anche questo scoglio, abbiamo risposto puntando sulla qualità e sulla capacità di rispondere a ogni richiesta». La differenza, secondo Luigi Lapsus, la fa anche il legame con il territorio, a cominciare dai collaboratori. «Cinque persone di origine valtellinese, dopo avere trascorso alcuni anni fuori provincia, sono tornate nella nostra realtà per lavorare da Cla e Utek con ruoli dirigenziali. Ma dobbiamo dire che, più in generale, l’attaccamento all’azienda riguarda la stragrande maggioranza del personale, ad esempio coloro che lavoravano con me in produzione tanti anni fa. Spesso i clienti ci chiedono come facciamo a essere competitivi, considerata l’incidenza del trasporto sul prez- zo finale. Noi abbiamo un valore aggiunto, qui in Valtellina. È il rapporto con le persone. La forza delle nostre società sta anche in questo legame con la nostra provincia. Non c’è un turn over rilevante, osserviamo una notevole disponibilità da parte dei collaboratori a venire incontro alle esigenze dell’azienda. Questo atteggiamento ci permette di superare lo svantaggio che deriva dall’isolamento e di garantire un futuro all’esperienza imprenditoriale». performance della gestione ordini, per offrire un miglior servizio ai clienti in minore tempo, a parità di risorse. Grazie a questo percorso, Cla ha aumentato del 25% la produttività nel fornire servizi a valore aggiunto per i propri clienti, riducendo contestualmente i tempi di evasione ordini del 15%. «Noi vogliamo promuovere una crescita sostenibile, in modo da non perdere margini e obiettivi, concentrandosi anche sugli aspetti commerciali - è il commento del titolare Luigi Lapsus -. Il supporto di questo staff, che opera sulla base dei valori e dell’esperienza di Porsche, è senza dubbio prezioso ed efficace». Lo stabilimento della Cla di San Giacomo di Teglio S.Bar. LA PROVINCIA 12 Sondrio economia GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Maserati: «Raddoppieremo le vendite» Pallacanestro Cantù ospite di Parolini Carte sconto per la benzina Sono 3mila quelle in tilt La segnalazione Gamma lusso. Ieri alla Scuderia Blu di Como la presentazione del nuovo modello Levante Il titolare di Iperauto: «Noi fortunati a far parte di questo gruppo, evoluzione fantastica» COMO ANDREA QUADRONI Missione, raddoppiare le vendite. E per ribadirlo Maserati ieri ha lanciato il suo nuove modello, Levante: «Nei suoi artigli ci sono la storia e la forza del Tridente: niente può intimidirla». Si tratta del primo Suv prodotto da Maserati e presentato ieri a Como, di fronte a un nutrito pubblico, alla Scuderia Blu, l’Iperauto di via Tentorio. Il marchio, nato a Bologna nel 1914 e con sede oggi a Modena, fa parte del gruppo Fiat Chrysler automobiles (Fca). Quali sono le strategie economiche sul nostro territorio? «Da due anni siamo concessionari di Maserati - commenta il valtellinese Bruno Parolini, titolare di Iperauto Spa - e, grazie ai due show room di Como e Bergamo, riusciamo a coprire il territorio di 5 province. Ci riteniamo molto fortunati di far parte di questo gruppo che, negli anni, ha avuto un’evoluzione fantastica». i numeri Con il nuovo prodotto, si riesce a coprire interamente la gamma di lusso. Il 2015, con 1.356 immatricolazioni totali e un incremento del 10% sull’anno precedente, ha segnato il miglior risultato commerciale nella storia di Maserati in Italia. E i dati di gennaio, sempre relativi al mercato interno, fanno ben sperare: nuove imma- tricolazioni e il segno più rispetto alle unità raggiunte nello stesso mese del 2015. Benissimo nel nostro paese e in Europa, mentre negli Stati Uniti l’anno si è chiuso con un calo piuttosto netto rispetto al 2014. L’obiettivo L’obiettivo, nella penisola come sul nostro territorio, è quello di raddoppiare le vendite: «La strategia dei due concessionari di ComoeBergamo-spiegaFabioLambertini, direttore vendite Italia di Maserati - è in linea con quella italiana: rispetto alle 1.361 immatricolazioni dell’anno passato, contiamo d’andare oltre le 2.200». Uguale il traguardo prefissato sul Lario e nel Bergamasco, senza scordare i clienti valtellinesi: «Nel 2015 abbiamo fatto 120 pezzi in totale, più o meno 60 per punto vendita. Grazie a Levante, nel 2016, vogliamo superare, sempre nel complesso, quota 200». Alla presentazione hanno partecipato i giocatori della Pallacanestro Cantù; è stato proiettato un video emozionale e, successivamente,èstatascopertalastardella serata, cioè Levante. Il comparto dei premium Suv (crossover compresi) è considerato in crescita: gli analisti stimano un aumento del 10% circa nei prossimi 3 anni. Inoltre, le vendite nella categoria rappresentano il 50% dei volumi nel settore del lusso. «Da due anni siamo concessionari di Maserati», ha commentato Bruno Parolini (il primo da destra) Anche i giocatori della Pallacanestro Cantù al lancio del bolide Un momento della presentazione I tecnici: «Il problema è da ricondursi a un’incompatibilità a livello hardware» Sono circa tremila le carte regionali che non vengono lette dai Pos al momento di pagare la benzina con lo sconto. «La causa del problema riscontrato - scrive Lombardia Informatica - è da ricondursi ad un’incompatibilità a livello hardware fra le nuove carte prodotte dal fornitore del ministero dell’Economia e delle Finanze e alcuni dispositivi Pos presenti nelle reti della grande distribuzione e dei distributori di carburante». «Ad oggi la distribuzione in Lombardia è pari a circa il 7% delle carte circolanti con alcune tipologie di Pos. Il numero delle carte distribuite in Lombardia ad oggi è di circa 700mila Crs (60mila quelle inviate nei comuni di Como, Varese, Sondrio e Lecco); i probabili utilizzatori “reali” sono circa 3mila». Il sistema della carta sconto carburante è in funzione in Regione Lombardia dal 2006. Dall’aprile 2011 il sistema è passato dall’utilizzo di carte emesse ad hoc e legate alla targa del veicolo all’utilizzo della carta regionale dei servizi/ carta nazionale dei servizi. Il sistema è utilizzato senza particolari problemi dal 2011 da circa 327.000 cittadini, presso 230 benzinai e permette di erogare circa 18 milioni di euro di sconto l’anno (dato 2015). LA PROVINCIA Sondrio economia 13 GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Associazione allevatori «Con la scure dei tagli servizi a costi maggiori» Nuovo caso. L’allarme arriva dalla Fai-Cisl di Sondrio «A causa della mancanza di finanziamenti pubblici è in atto un “killeraggio” delle attività agricole minori» STEFANO BARBUSCA I tagli colpiscono il settore della zootecnia e il rischio stavolta è triplo. A Sondrio possono colpire l’Apa con i suoi 18 dipendenti, le aziende di questo settore già in crisi per l’abbassamento del prezzo del latte e il territorio montano che corre il pericolo di essere abbandonato. In questi giorni si ripete una situazione che, con modalità parzialmente simili, era emersa anche in passato: senza risorse dalle istituzioni una parte dei servizi forniti agli allevatori dall’Apa è in discussione. Alle imprese, in assenza di questo supporto a prezzi che si potrebbero definire calmierati, dovrebbero rivolgersi ad altri professionisti, con costi maggiori. Allarme dalla Cisl L’allarme è arrivato dall’assemblea pre-congressuale della Fai-Cisl di Sondrio. Il sindacato parla senza mezzi termini di «un’incresciosa situazione in cui si vengono a trovare le Associazioni provinciali degli allevatori e in particolare la situazione dell’Apa di Sondrio che, a causa del protrarsi dei mancati finanziamenti pubblici del Governo e della Regione, non può più fornire i servizi preposti agli allevatori». L’organizzazione sindacale guidata da Daniele Tavasci rileva che si sta quindi procedendo proprio in questi giorni a drastiche misure di riduzione del personale a causa della mancata copertura finanziaria prodotta dai mancati finanziamenti. Gli addetti al servizio di assistenza sono 6, nel complesso però i di- 1 «Aumento insostenibile delle tariffe per i controlli e i servizi tecnici» 1 I dipendenti dell’Apa sono 18 e nessuno di loro è considerato al sicuro pendenti sono 18 e nessuno di loro è considerato al sicuro. Alla base di questa situazione non c’è, secondo la Fai, un semplice taglio da Roma e Milano. Il sindacato denuncia la presenza nel mondo agricolo «di soggetti che operano, più o meno esplicitamente, allo scopo di far scomparire il sistema delle Apa cosi come si e conosciuto fino ad ora, per passare da un sistema di consulenze e assistenza agli allevatori con servizi e prestazioni a prezzi calmierati dal finanziamento pubblico a servizi e prestazioni determinati dal libero mercato alquanto onerosi per le aziende». La Cisl ritiene che tale scelta, qualora si verificasse, equivarrebbe «a una sorta di killeraggio delle attività agricole minori - piccoli allevatori e agricoltori part-time - che caratterizzano in gran parte l’attività agricola dei territori di montagna come il territorio della provincia di Sondrio e di altre aree morfologicamente simili e localizzate in aree svantaggiate». Il sindacato ribadisce d’avere apprezzato il lavoro fin qui svolto dai tecnici e dipendenti «Pensioni da modificare e dare lavoro ai giovani» Sindacati nelle piazze L’iniziativa Tramite gazebo e volantini sabato in piazza a Sondrio così come a Morbegno parte la mobilitazione Cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani: i temi della riforma del sistema pensionistico e dell’occupazione, specialmente quella dei giovani, sono tra loro connessi e Cgil, Cisl e Uil vogliono nuovamente portare l’attenzione dell’opinione pubblica su queste due questioni. I segretari provinciali dei tre maggiori sindacati Cgil, Cisl e Uil Le zone dove informarsi Per questo le tre organizzazioni sindacali hanno indetto sabato una giornata di mobilitazione: dalle 9 alle 12 a Sondrio in piazza Campello, a Morbegno in piazza Sant’Antonio verrà allestito un gazebo e distribuiti volantini che illustrano le modifiche, che secondo i rappresentanti dei sindacati consentirebbero un migliore sistema pensionistico e più opportunità per i giovani di entrare nel mondo del lavoro. Nuova mobilitazione in arrivo da parte dei sindacati La festa dell’alpeggio a Chiareggio dello scorso anno FOTO GIANATTI dell’Apa di Sondrio in termini di controlli funzionali per il latte, di servizio per assistenza tecnica agli allevatori e quant’altro da loro sviluppato «con competenza e con profonda conoscenza delle tematiche relative all’agricoltura con particolare riferimento alle attività degli agricoltori di montagna». Prezzo calmierato Non c’è una difesa a priori della situazione attuale. Ma pur riconoscendo che ci possano essere nel sistema delle Apa esigenze inderogabili di razionalizzazione dei costi, la Fai di Sondrio riterrebbe scellerata la Pensioni dignitose per i giovani, i lavoratori precari e discontinui; accesso flessibile al pensionamento; riconoscimento del lavoro di cura; riconoscimento della diversità dei lavoratori; tutela delle pensioni in essere; rafforzamento della previdenza complementare: possono essere sintetizzati così i punti cardine che animano la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil. «Con la legge Monti-Fornero - ha evidenziato Vittorio Giumelli, segretario provinciale della Uil di Sondrio - si fa semplicemente cassa sulle spalle di chi versa i contributi previdenziali. Nel periodo tra 2013 e 2020 verrà effettuato un prelievo forzoso di 80 miliardi di euro sempre sulle stesse pensioni senza che ci sia un ritorno concreto. Fino a oggi tutte le nostre richieste e le nostre speranze sono state deluse: il nostro obiettivo è superare le iniquità della legge Monti-Fornero e le risorse per la riforma delle pensioni possono essere trovate da un taglio della spesa pubblica e dalla lotta all’evasione fiscale. La finalità è quella di dare lavoro ai giovani ed è difficile se si mantengono attive le vecchie “categorie” di persone». Peraltro le soluzioni messe in campo sin qui non convincono in pieno: «Il part-time dai 62 anni in avanti - ha proseguito Giumelli - per chi si avvicina ai 41 anni di servizio introduce una differenza tra i lavoratori del settore pubblico e quelli del privato. L’opzione donna facili- scelta di far scomparire un servizio a prezzo calmierato come quello sin qui svolto in favore, principalmente, dei piccoli allevatori. «Questo equivarrebbe a un aumento vertiginoso e insostenibile dei costi per i controlli e i servizi tecnici, che inevitabilmente porterebbe alla distruzione di buona parte della nostra agricoltura di montagna. Una realtà che per sua caratteristica difficilmente può prescindere dalle attività di allevamento bovino e ovi-caprino e dalla conseguente produzione dei propri derivati». La Fai chiede a Governo e Regione di intervenire urgentemente in tema di finanziamento al sistema delle Apa allo scopo di poter ripristinare l’equilibrio finanziario e di consentire con ciò il prosieguo di un’attività che e considerata vitale per le aree come la provincia di Sondrio. L’organizzazione di via Bonfadini nell’ordine del giorno approvato questa settimana chiede, inoltre, alle forze politiche in generale un particolare impegno nello svolgere il proprio ruolo di indirizzo e di mediazione, dimostrando capacità di elevarsi sopra le meschine logiche mercatiste. In ballo, secondo stime ufficiose, ci sono 4 milioni di euro a livello lombardo. terebbe il ricambio, ma così com’è sconsiglia un suo utilizzo perché penalizza del 20%-30%; il blocco delle perequazione è servito solo a fare cassa». La classifica tra province ci relega tra le peggiori Lavori usuranti mal retribuiti «In provincia di Sondrio – ha incalzato Giocondo Cerri, segretario provinciale della Cgil c’è un lavoro a basso valore aggiunto: l’importo delle pensioni e di conseguenza dei salari è in media per quanto riguarda il pubblico impiego, ma il crollo avviene nel settore privato con lavori usuranti e mal retribuiti, lavori precari e discontinui o stagionali». «Anche per questo bisogna insistere sulla necessità - ha sottolineato il segretario provinciale della Cisl Mirko Dolzadelli - di costruire un sistema previdenziale complementare. Il rischio altrimenti sono pensioni da fame, anche perché con il sistema contributivo l’importo della pensione cala del 45%-50% rispetto alla retribuzione». Senza considerare che le retribuzioni basse, il lavoro precario e la paura di pensioni da fame spingono molti giovani (il 50% dei laureati della provincia di Sondrio) e non solo a emigrare all’estero: «Anche perché - ha concluso Giocondo Cerri non c’è differenza per le aziende al momento di assumere tra diplomati e laureati. Non c’è premialità, né incentivo alla scolarità». G.Mai. Le parole dei tre segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil vengono confermate anche da alcuni dati evidenziati sempre nel corso della conferenza stampa di ieri. Nella recente classifica pubblicata da Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita, la provincia di Sondrio occupa il sessantesimo posto nella particolare graduatoria dedicata all’importo delle pensioni, che proprio per il territorio di Valtellina e Valchiavenna è in media di 749 euro. Una cifra, inferiore sia a quella della media nazionale, che si attesta sugli 810 euro, sia a quella della media regionale superiore di 110 euro rispetto all’importo delle pensioni medie percepite in provincia di Sondrio. Scendendo più nel dettaglio, l’importo medio di una pensione di vecchiaia in provincia di Sondrio è di 564 euro contro i 676 euro medi a livello nazionale; per le pensioni d’anzianità la differenza è maggiore visto che a fronte dei 1375 euro medi percepiti dai pensionati di Valtellina e Valchiavenna, a livello nazionale si arriva a una media di 1593 euro, quindi di oltre 200 euro in più ogni mese. G.Mai. LA PROVINCIA 15 GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Sondrio [email protected] Tel. 0342 535511 Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected], Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected] Sondrio si racconta Con visite guidate ed eventi speciali L’iniziativa. Tornano le gite alla scoperta della città in collaborazione con le guide del Museo valtellinese Per il calendario (da definire) a budget ci sono 1600 euro FRANCESCA BETTINI Dal Masegra agli angoli più nascosti del centro storico, in città ci sono ancora tante curiosità da scoprire e raccontare. Ci penseranno le guide del Museo valtellinese di storia e arte, che anche quest’anno accompagneranno residenti e turisti alla scoperta del capoluogo: a maggio infatti ripartirà “Ti racconto Sondrio”, il programma di visite guidate a tema che nell’edizione 2015 ha richiamato circa 1.400 persone nei vari appuntamenti primaverili e autunnali. «Vista la risposta positiva della cittadinanza e dei visitatori – spiega l’assessore al Turismo ed eventi Cinzia Cattelini – abbiamo deciso di riproporre l’iniziativa, sempre in collaborazione con il Museo e con la struttura già collaudata». Formula vincente Non cambierà la formula con appuntamenti gratuiti e aperti a tutti, insomma, ma 1 La promozione del “cartellone” avverrà utilizzando i canali tradizionali e quelli “social” per la stagione 2016 Comune e Mvsa hanno preparato nuovi percorsi per le visite, sempre con l’idea – spiegano da palazzo Pretorio – di far scoprire, o riscoprire, diversi aspetti della città, con proposte adatte sia ai sondriesi, sia ai turisti. In questi giorni il Comune ha definito il quadro economico-organizzativo del progetto, con una determina che mette a disposizione i fondi – circa 1.600 euro – per l’attività e il materiale promozionale, e presto verrà presentato il calendario dettagliato dell’iniziativa. e nel programma ci sarà anche un tour del Teatro Sociale, anch’esso meta molto gettonata lo scorso anno. Per scoprire in dettaglio tappe e date delle visite guidate bisognerà aspettare la presentazione ufficiale, ma qualche indicazione sui nuovi percorsi già arriva, dal Comune: i tour toccheranno i palazzi più antichi del capoluogo e seguiranno anche la storia delle famiglie nobiliari sondriesi, oltre ad accompagnare i visitatori «a scoprire tanti angoli segreti della città». I tour e le manifestazioni Campagna “social” Il primo appuntamento è fissato per metà maggio, fanno sapere dal municipio, con due serie di visite, una fra primavera ed estate, l’altra nel periodo autunnale: come l’anno scorso, torneranno i tour speciali proposti in occasione di manifestazioni ed eventi, ma anche le serate di “Ti racconto Sondrio” inserite nel calendario dell’animazione estiva, che lo scorso anno hanno raccolto un buon successo di pubblico. Non mancherà poi l’appuntamento a Castel Masegra, che lo scorso anno nella serata di Calici di stelle «ha visto la partecipazione di oltre cinquecento persone», ricordano da palazzo Pretorio, Per la promozione di “Ti racconto Sondrio”, poi, palazzo Pretorio utilizzerà i canali “classici”, con volantini e depliant che verranno distribuiti anche in alberghi, bed and breakfast e altre strutture ricettive, ma sfrutterà anche web e social network: «Le informazioni saranno diffuse attraverso il sito tematico dedicato agli eventi – spiega la dirigente del Comune Stefania Stoppani - e tramite Facebook e Twitter. Da qualche tempo siamo presenti anche su Instagram e di recente abbiamo attivato un canale YouTube, altri strumenti utili per la promozione via web di manifestazioni e iniziative che verranno realizzate in città». Trattori di ogni epoca in mostra a Forcola L’evento Valtellina Vintage Tractor ha organizzato un evento da non perdere Anche per i non addetti Dopo il partecipatissimo raduno dei trattori tenutosi fra Teglio e Ponte in Valtellina lo scorso anno, si torna a parlare di trattori, simbolo della tradizione contadina della provincia. Domenica si terrà, infatti, un’esposizione di trattori di ogni epoca e di mezzi di fatica in ge- L’edizione 2014 a Teglio nere per organizzazione di Valtellina Vintage Tractor. La location è quella del piazzale del ristorante La Brace a Forcola che si presta, visto lo spazio, alla manifestazione che attirerà, come sempre, frotte di curiosi. Dopo l’apertura delle iscrizioni e l’allineamento dei mezzi con suddivisione per epoca e tipologia, a mezzogiorno e mezzo ci sarà la grigliata del contadino, mentre alle 14,30 seguirà la sfilata sul piazzale con anche dimostrazioni tecniche. Eccezionalmente, per la prima volta in provincia di Sondrio, verrà esposto e si potrà ammirare in funzione un trattore a vapore Marshall Sons & C. costruito in Inghilterra nel 1910. C. Cas. Le visite guidate non sono interessanti solo per i turisti ma anche per i residenti Alberi pericolanti in via Maffei Il Comune li sostituirà presto Dopo la sistemazione del marciapiede in via Maffei arrivano altri cantieri, questa volta per tagliare e sostituire alcuni alberi e migliorare così il polmone verde della città. Proprio nel corso della sistemazione del passaggio pedonale avviata nelle scorse settimane dal Comune, infatti, i tecnici hanno individuato un problema di stabilità nelle piante esistenti accanto al marciapiede. E purtroppo non è possibile intervenire per curare gli alberi: la solu- zione sarà l’abbattimento, con la sostituzione con altri alberi, scelti per caratteristiche delle radici più adatte ad una collocazione di questo tipo. «Durante l’esecuzione dei lavori – si legge infatti nel documento dell’ufficio tecnico con cui viene affidata l’operazione di taglio e piantumazione - si è verificato che le piante esistenti in fregio al marciapiede si presentavano in condizioni precarie, con radici superficiali e quindi con il rischio di schiantare. Pertan- to si rende necessario il loro abbattimento e la sostituzione con nuove essenze». L’intervento richiederà una spesa di 4.700 euro e sarà curato da un’azienda locale, con inizio dei lavori nei prossimi giorni. Anche in via Maffei, insomma, verrà parzialmente modificato il panorama del verde, dopo l’intervento in via Giuliani per sfoltire il filare di pini marittimi che danneggiavano l’asfalto per via della crescita in ampiezza delle radici. Rubato tablet in Svizzera Sondriese denunciata subito presentato richiesta di rogatoria, investendo i colleghi della polizia di Stato. Gli agenti si sono così recati nel negozio di elettronica ed hanno verificato che il tablet in loro possesso corrispondeva a quello rubato ed emetteva il segnale che solitamente è associato al “trova il mio apple”. Il Mac book era stato consegnato al negoziante con la preghiera di sbloccare il codice e di renderlo nuovamente operativo, ma non appena l’esercente ha ricevuto la visita degli agenti, ha intuito che qualcosa non andava, ha consegnato il tablet che è stato posto sotto sequestro ed ha fornito il nominativo della cliente che lo aveva portato in negozio. Il fatto La donna non ha fatto i conti con il dispositivo Apple che rintraccia gli apparecchi utilizzando il gps Al negozio di elettronica del quale è cliente abituale, si è presentata dicendo di aver dimenticato la password di accesso, in realtà quel tablet non era suo, ma di un cittadino svizzero al quale era stato sottratto nei giorni scorsi in Svizzera. Per questo una sondriese di 59 anni è stata denunciata per ricettazione. Risalire a lei è stato facile grazie al dispositivo che il proprietario del Mac book aveva attivato sul suo tablet e che consente di localizzare con precisione tutti gli apparecchi Apple, mediante il Gps. L’indagine era scattata nei giorni scorsi dopo la denuncia di un cittadino engadinese che ha raccontato di aver subito il furto dell’apparecchio elettronico il 21 marzo scorso, mentre si trovava in un bar di Sankt Moritz. La polizia elvetica ha F. Bet. LA PROVINCIA 16 Sondrio GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 “Caso Racchetti” Molteni sotto accusa dalle opposizioni I gruppi di minoranza compatti nel lanciare l’accusa «Il sindaco non ha mosso un dito dopo le dimissioni Abbiamo perso una persona preparata e super partes» FRANCESCA BETTINI In consiglio comunale il sostegno al garante dei detenuti è stato unanime, ma la posizione del sindaco è stata «una stridente stonatura» rispetto all’unanimità del consiglio comunale, dopo mesi di «inerzia spiacevole» di fronte alle difficoltà segnalate da Racchetti. L’opposizione fa quadrato Lo dicono i gruppi di opposizione, che in una nota unitaria diffusa ieri esprimono forti critiche all’operato e all’atteggiamento del primo cittadino Alcide Molteni nella vicenda che si è conclusa, come noto, con le dimissioni che il garante dei detenuti Francesco Racchetti ha presentato martedì sera all’assemblea cittadina. Firmato da Sondrio libera- 12 1 Con il suo intervento Molteni ha aggiunto un elemento di ulteriore disagio le, Forza Italia, Sondrio anch’io, Popolari retici, Lega, Rilanciamo Sondrio e Movimento 5 stelle, il documento punta il dito contro Molteni, che secondo i consiglieri di opposizione con il suo intervento ha aggiunto «un ulteriore elemento di forte disagio», scrivono, «nel totale sconcerto per la situazione venutasi a creare, peraltro segnalata da tempo dal garante alle autorità competenti, tra cui il sindaco e il presidente della competente commissione consiliare Gemma Simonini». Tutti i consiglieri comunali intervenuti nel dibattito, sottolineano i gruppi di opposizione, hanno espresso «sostegno e apprezzamento della figura del garante», tanto che all’ordine del giorno “bipartisan” presentato ad inizio seduta si è aggiunto anche un secondo documento, preparato in aula, che chiedeva a Racchetti di ritirare le dimissioni. Invece nell’intervento di Molteni in aula «in nessun passaggio è stato ribadito il sostegno e la partecipazione solidale nei confronti del professor Rac- chetti», affermano i consiglieri di opposizione, con «una generica disamina dell’attività del garante» e «l’assenza di un qualsiasi ruolo di relazione tra amministrazione comunale ed istituzione carceraria». «Sindaco impassibile» Ma c’è di più, secondo i gruppi di minoranza, perché anche il contesto è significativo: «Per tutta la discussione il sindaco è rimasto immobile, ricordando figure mitologiche egizie – prosegue la nota -, con lo sguardo che mai ha voluto incrociare quello del garante, seduto alla sua destra. Ancor più imbarazzante l’assenza di una stretta di mano, segno di stima e di solidarietà, all’uscita dalla sala consiliare di Racchetti». Guardando alla vicenda e alla sua ultima tappa, insomma, secondo i consiglieri di opposizione il quadro risulta abbastanza chiaro: «Evidentemente – affermano nella nota - vecchie ruggini, probabilmente legate ad una situazione da mesi incancrenita, hanno inevitabilmente spinto un personaggio di elevato profilo mora- Francesco Racchetti da mesi manifesta forti difficoltà nell’espletare il suo mandato di garante dei detenuti le e culturale alle dimissioni, soprattutto in considerazione del fatto che non è stata intrapresa, da parte del sindaco e della giunta, un’azione forte a tutela dell’operato importante del garante, sollecitata dagli interventi di tutto il consiglio comunale». E per i gruppi di minoranza c’è un passaggio delle dichiarazioni di Racchetti che dice tutto: «La denuncia del garante di un “silenzio imbarazzante”, a fronte di numerose sollecitazioni nel corso degli ultimi dieci mesi con la finalità di migliorare le relazioni tra garante e direttore del carcere – rimarcano - fotografa l’inerzia spiacevole dell’amministrazione comunale». Il discorso di Molteni «Non bastano le buone intenzioni» «Con l’istituzione della figura del garante dei detenuti il Comune ha fatto una scelta importante e storica, pensavamo che il possesso delle buone intenzioni fosse sufficiente per portare avanti i progetti, ma nel tempo ho imparato che ci devono essere anche percorsi e protocolli». L’ha detto il sindaco Alcide Molteni nel suo intervento in consiglio e che ha suscitato forti critiche da Medio Oriente di casa a Castione Camminare fa molto bene Gruppi in marcia L’iniziativa Ripartono lunedì prossimo i venti gruppi di cammino allestiti dall’Ats della Montagna Camminare fa bene di per sè. Farlo in compagnia aiuta a tenere il morale alto e a socializzare. Ripartono lunedì prossimo, 4 aprile, i venti gruppi di cammino allestiti dall’Ats della Montagna (ex Asl di Sondrio) sul territorio della provincia di Sondrio, cui, in ragione dell’allargamento territoriale della nuova azienda di programmazione dei bisogni di salute, si aggiungono i 10 gruppi di cammino già attivi sul territorio della Valcamonica-Sebino e che, diversamente da quanto accade in provincia di Sondrio, restano attivi anche in inverno. Modello da esportare «Stiamo lavorando ad “esportare” quest’attività così benefica per il fisico e per la psiche anche sull’Alto Lario – assicu- L’appuntamento mune, e come Chiesa in Valmalenco, dove si riprende il 15, alle 14.30, dal centro sportivo di Vassalini. Ultime date il 18 aprile, alle 14, al Pentagono di Bormio, e lo stesso giorno a Nuova Olonio, alle 14.30, in largo V Alpini, infine, a Sondalo, si riparte il 28 aprile, alle 14, da piazza del Comune. Dieci, come detto, i gruppi di cammino in essere in Valcamonica e, precisamente, ad Artogne, Berzo Demo, Breno, Capo di Ponte, Darfo Boario Terme, Edolo, Gratacasolo, Ossimo, Pisogne, e Prestine. Appuntamento domani al centro Oikos di Castione con l’incontro “Attraversamenti culturali” dedicato al Medio Oriente, una serata in contrada Gatti, che si alterna in momenti di danza e musica, con assaggi e approfondimenti sul tema. Si inizia alle 20,30 con un aperitivo direttamente dalla cucina vegetariana della fattoria didattica Lunalpina, sede del centro. Da gustare, specialità della cucina persiana con una selezione musicale della tradizione mediorientale e riti per la celebrazione del capodanno persiano. Alle 21,30 si potrà assistere alla performance del danzatore iraniano Hadi Habibnejad, sulla musica dal vivo di Simone Amodeo e Fakhraddin Gafarov. Musicista che concluderà la serata con un concerto, che ha inizio alle 22,30. Per partecipare alla serata il costo è di 15 euro per gli adulti, sette per i bambini sotto i 12 anni, ingresso libero per quelli sotto i tre anni. Obbligatoria è la prenotazione, chiamando o inviando un messaggio al numero 3497443684. E. Del. D. Luc. ra Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Ats della Montagna -, dove non è ancora attiva, ma, a breve, i gruppi prenderanno il via anche lì, partendo dalla realtà di Gravedona». Date e luoghi Restando, quindi, in provincia di Sondrio, le camminate di un’ora su strade e sentieri accessibili dei diversi paesi, ripartono lunedì 4 aprile, a Mello, alle 14.30, dal piazzale della Chiesa, a Morbegno, alla stessa ora, dal parcheggio del silos, e a Traona, alla stessa ora, da via Vallone, parcheggio dei Carabinieri. Sono già iniziate e proseguono, poi, sempre al lunedì, alle 14, a Delebio, da piazza Santa Domenica, e alle 14.30, a Novate Mezzola, dal parcheggio bar Bif, e a Verceia, da via Nazionale. Martedì 5 si riprende, invece, ad Ardenno, in piazzale scuole Medie alle 14.30, a Chiavenna, alle 15, a Pratogiano, a Talamona, alle 14.30, al ponte di Paniga, e a Valmasi- parte dell’opposizione, secondo la quale il primo cittadino ha preso una posizione «stridente» di fronte alle dimissioni del garante dei detenuti Francesco Racchetti. In aula Molteni ha sottolineato l’importanza del protocollo sottoscritto ai primi di marzo dai garanti della Lombardia e dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, «uno strumento che fa superare il fatto che i rapporti interpersonali possono diventare un ostacolo a portare avanti i progetti», e ha detto di aver «fatto qualche parte brusca, in un ruolo che non mi competeva», nella vicenda che ha portato alle dimissioni di Racchetti. F. BET. I gruppi di cammino sono contagiosi e sempre più numerosi no, alle 14.30, nel piazzale della chiesa di Cataeggio. Mercoledì 6, si riparte a Sondrio, alle 16, in largo Sindelfingen, e a Tirano, alle 16.15, in piazza Marinoni, e, giovedì 7, a Piuro, alle 10, davanti alla palestra di Prosto, e a Teglio, alle 14.30, in via Morelli 6. Si va alla prossima settimana, invece, su altre realtà come Dubino, il cui gruppo riparte l’11 aprile, alle 14.30, dalle vecchie scuole Elementari, come Cosio Valtellino, il cui gruppo riparte il giorno 14, alle 14.30, da piazza del Co- Sondrio 17 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Giovanni, un sorriso contro il cancro Delebio. Il bimbo di 5 anni simbolo di una campagna di sensibilizzazione promossa dall’associazione Garavaglia I genitori hanno raccontato la loro storia: «Lui è speciale, dopo la scoperta della malattia siamo cambiati anche noi» MARIA CRISTINA PESCE Il sorriso di un bambino è la cosa più importante. Sembra scontato, quasi banale, ma è una verità alla quale nessuno può sottrarsi nella normalità del quotidiano come in certi, straordinari eventi destinati a cambiare una vita per sempre. Milena e Daniele Colli, i giovani e già coraggiosi genitori di Giovanni, il loro bimbo di cinque anni, lo hanno scoperto nel modo più doloroso e terribile quando i medici hanno diagnosticato al loro piccolo, il cancro. Sul palco Nei giorni scorsi sono saliti sul palco del Giovanni Paolo II di Delebio per parlare della loro esperienza e dell’associazione Bianca Garavaglia, dal 1987 impegnata nel «promuovere studi scientifici e cure mediche nel campo dei tumori dell’età pediatrica, con particolare attenzione ai tumori solidi» presso l’Istituto nazionale dei tumori di Milano. Lo hanno fatto con molta semplicità, parlando con il cuore, insieme a Federica Rasero, la mamma di Antonio Peverelli, il ragazzo di Sorico, anche lui strappato alla vita dal male del secolo nel 2013, a soli 12 anni. Prima di loro, i ragazzi delle medie e della prima superiore avevano messo in scena “Dalle stelle alle stalle”, uno spettacolo sull’amicizia, sugli incontri che aprono gli occhi, che ti offrono una prospettiva diversa sul passato e sul futuro, spingendo il protagonista, un viziato e pigro principe relegato nella noia del suo castello, a lasciare la sicurezza di una vita comoda ed agiata, a cambiare per sempre. «Anche noi siamo cambiati confida Milena, la mamma del piccolo Giovanni che ha prestato il suo volto ad una campagna di sensibilizzazione dell’associazione Bianca Garavaglia siamo cresciuti, in noi c’è la consapevolezza del valore immenso della vita umana e per questo stiamo lottando, aiutati da nostro figlio che è speciale, energia pura, come tutti i bambini nella sua situazione». Milena parla dell’esperienza all’Istituto dei tumori di Milano: «Sembra l’ospedale più pazzo del mondo, i medici, gli infermieri, tutti gli operatori sanita- 1 Mamma Milena: «In noi c’è la consapevolezza del valore immenso della vita umana» 1 Papà Daniele: «È fondamentale poter contare su una rete di affetti e sostegno» Una palestra al posto del tennis Ecco il progetto Castione Costerà 340mila euro, prevede l’edificazione di una tensostruttura riscaldata Al posto del campo da tennis, praticamente inutilizzato, il Comune di Castione intende realizzare una tensostruttura riscaldata con finalità sportive, che diventi palestra per gli alunni della vicina scuola primaria “Tullio Bagiotti”, ragazzi che attualmente per fare ginnastica si accontentano del refettorio. È di 340mila euro il costo dell’opera, progettata su incarico dell’amministrazione dall’architetto Giovanni Vanoi e dall’ingegnere Marco Scaramellini, per la realizzazione della quale la giunta Franchetti ha presentato richiesta di finanziamento al Pirellone sul bando 2015 per l’assegnazione di contributi regionali in conto capitale per costruire e riqualificare impianti sportivi. «Si tratta di impianto sportivo polivalente – spiega il sindaco Massimiliano Franchetti – quello che intendia- Massimiliano Franchetti mo costruire in via Vanoni, dove attualmente c’è il campo da tennis». Avendo constatato «che l’attuale struttura non viene praticamente mai utilizzata per giocare a tennis e che gli alunni della nostra scuola primaria sono costretti ad allenarsi in refettorio abbiamo approvato il progetto esecutivo di questa tensostruttura riscaldata, di cui, una volta realizzata, si potrà beneficiare 12 mesi l’anno, indipendentemente dalle stagioni e dalle ri ti accolgono con gioia, con affetto, con una grande disponibilità e professionalità per cercare di mettere a loro agio i piccoli pazienti e i genitori, per chi viene da lontano c’è anche la possibilità di alloggiare in città». Per Milena, la cosa più bella è stata poter iscrivere Giovanni alla prima elementare, la classe che frequenterà a settembre. L’importanza della famiglia Papà Daniele, invece ha voluto sottolineare l’importanza della famiglia: «È fondamentale poter contare su una rete di affetti e di sostegno solida, presente» ha detto. Dopo essersi presa cura di suo figlio, adesso Federica si prende cura degli altri, promuovendo l’associazione Garavaglia, contribuendo alla raccolta fondi per la ricerca. «Ci sono bambini malati in ogni paese - ha ricordato - la diffusione dei tumori infantili, purtroppo è capillare, non dimentichiamolo, per questo servono cure sempre più efficaci e personalizzate. È difficile e costoso fare ricerca per le malattie rare, antieconomico per le case farmaceutiche, per questo servono soldi, molti, per finanziare studi seri». Il sorriso di Giovanni, ritratto nella palestra dell’ospedale dove è in cura, è il simbolo della speranza di tanti bimbi e ragazzi malati che non vedono l’ora di tornare a scuola, a giocare al pallone, insomma a fare una vita normale, esattamente come i loro coetanei. condizioni climatiche». Di una superficie di circa 400 metri quadrati, «l’impianto avrà una pavimentazione in sintetico molto solida e resistente, sulla quale si potrà giocare a calcetto, basket, pallavolo e anche a tennis, all’occorrenza». In corso d’opera, ha puntualizzato il primo cittadino, «andremo a realizzare anche degli spogliatoi con relativi servizi igienici, che potranno essere utilizzati dagli alunni della scuola primaria e raggiungibili attraverso un passaggio coperto direttamente dall’edificio scolastico. Tensostruttura, che potrà ospitare altre manifestazioni di respiro popolare, se ce ne sarà bisogno». Dovesse la richiesta di finanziamento andare a buon fine ed essere accolta da Regione Lombardia, «il contributo coprirà il 50% della spesa – illustra il quadro economico il primo cittadino -, con la possibilità di coprire il restante 50% con un mutuo a tasso agevolato con l’Istituto del credito sportivo». Nel caso in cui invece l’istanza dovesse essere rigettata, l’amministrazione, «cercherà altri canali di finanziamento, in quanto è un progetto a cui teniamo molto. Contiamo di poterla realizzare in tempi, comprensibilmente con la copertura economica, anche stretti, al fine di consegnarla quanto prima anzitutto agli alunni e anche alla popolazione» assicura Franchetti. D. Luc. Sul palco anche i ragazzi delle medie e della prima superiore con uno spettacolo teatrale Giovanni ha prestato il suo volto a una campagna di sensibilizzazione dell’associazione Bianca Garavaglia Immigrazione, un incontro con il sociologo Poggiridenti Domani sera Aldo Bonomi sarà all’oratorio di Poggi Alto La comunità di Poggiridenti è fra le prime in provincia ad essersi distinta per spirito di accoglienza e generosità nei confronti dell’altro e tutt’oggi rimane un esempio positivo di ospitalità di un gruppo di profughi. Sarà – ancora una volta – fucina di iniziative di sensibilizzazione. Il gruppo missionario “Carmen con noi” promuove, venerdì primo aprile, alla parrocchia di Poggiridenti un incontro di stretta attualità con il sociologo Aldo Bonomi. Il titolo della serata è “Immigrazioni: fatti, cambiamenti, riflessioni”. In particolare Bonomi affronterà il tema su quale possa essere il contributo della comunità locale. La serata avrà inizio alle 21 all’oratorio di Poggi Alto. Un luogo scelto non a caso, visto che l’oratorio di san Fedele ospita, ormai da mesi, alcuni profughi che so- Il sociologo Aldo Bonomi no stati accettati dai poggini e, per quanto possibile, integrati, grazie al lavoro della Caritas, della parrocchia, dei volontari dell’oratorio, dei cittadini e del Comune che non si è tirato indietro dall’elaborare un progetto di coivolgimento sociale dei ragazzi in alcuni lavori di manutenzione del verde e del paese. Arianna Gualteroni che, insieme alla responsabile del centro di accoglienza di Poggi, segue i ragazzi, tramite il bollettino parrocchiale, fa sapere che dopo un lungo soggiorno tre giovani nigeriani cristiani, hanno lasciato Poggiridenti, diretti verso altre mete nazionali e non. Rimangono a Poggi Muhammed del Gambia, Alieu del Senegal che proseguono per il secondo anno scolastico la formazione al centro di formazione adulti a Sondrio. Muhammed ha già conseguito il diploma di secondaria superiore di primo grado lo scorso giugno e studia italiano avanzato, mentre Alieu si prepara per dare lo stesso diploma il prossimo giugno. Entrambi attendono l’esito dei ricorsi a breve per poter ottenere la possibilità di vivere e lavorare in Italia o in un altro Stato europeo. In autunno, invece, sono arrivati dal Pakistan Faisal e Mohamed, che frequentano il corso di lingua italiana base a Sondrio in attesa della Commissione di valutazione. «Attualmente gli ospiti sono, quindi, quattro – precisa Gualteroni – e l’integrazione procede. Tutti loro ringraziano il parroco don Livio De Petri, la parrocchia, gli abitanti e i volontari per la disponibilità che viene dimostrata e per l’aiuto che è sicuramente concreto e continuo». Un’altra occasione per aprire gli orizzonti, per riflettere e parlare della gestione dei profughi in provincia sarà offerta, dunque, dall’incontro con Bonomi cui tutti sono invitati a partecipare. C. Cas. 18 Sondrio LA PROVINCIA GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Frana in Valmasino, in arrivo 2,6 milioni Dissesto. La Regione ha stanziato in totale 15 milioni di euro di cui la fetta più consistente va a Cataeggio Il sindaco Iobizzi soddisfatto: «Il rischio è ancora alto e le opere preventivate ora devono iniziare subito» VALMASINO SABRINA GHELFI «È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta. Con l’ufficializzazione da parte della Regione dell’arrivo dei fondi, possiamo portare avanti la messa in sicurezza della valle. Il rischio sul fronte nuovi cedimenti c’è e le opere preventivate devono iniziare subito, a partire dalla totale messa in sicurezza dell’abitato, ma anche dell’area in cui si muoveranno gli addetti ai lavori nel corso degli interventi sul versante». Sindaco più sereno È indubbiamente soddisfatto il sindaco di Valmasino, Domenico Iobizzi, per la destinazione di 2,6 milioni di euro utili alla messa in sicurezza dell’abitato di Cataeggio colpito dai crolli del versante Scaiun, dal quale ha avuto origine il dissesto idrogeologico che, a più riprese, ha scaricato materiale dalla montagna a partire dall’inizio dell’anno. La tenuta del versante sopra il centro abitato di Cataeggio si è evidenziata in tutta la sua fragilità nei mesi scorsi con i danni provocati sulla strada comunale, a una vecchia abitazione sfondata da un masso e da un cedimento corposo che ha portato il materiale franato a pochi metri dalla scuola, dal municipio e dalle case che si trovano nella parte alta del paese, costringendo il Comune a evacuare 48 residenti delle zo- ne sottostanti lo smottamento. Per riparare e contenere i danni sono stati da subito attivati i lavori di somma urgenza (il vallo paramassi, le recinzioni, i muri di contenimento), ma l’instabilità è un fenomeno insito nella geologia di questa fetta di montagna. Per questo le risorse messe a disposizione dalla Regione saranno utili a proseguire la messa in sicurezza della vallata. Il Pirellone ha stanziato 15 milioni di euro per finanziare 29 interventi «per la prevenzione del rischio idrogeologico. Questi fondi permetteranno di proteggere da frane e alluvioni i centri abitati che si trovano in zone particolarmente esposte», dice l’assessore regionale al Territorio, urbanistica e difesa del suolo, Viviana Beccalossi, annun- 1 L’assessore Baccalossi: «Così i centri abitati potranno proteggersi dalle frane» 1 Il sottosegretario Parolo: «Ringrazio la giunta per il piano di tutela sulla Valmasino» ciando l’approvazione da parte della giunta del “Programma di interventi strutturali e prioritari nelle aree a rischio idrogeologico molto elevato nonché conseguenti a calamità naturali”. Sicurezza più vicina La fetta più consistente di queste risorse è indirizzata proprio alla Valmasino. «Con lo stanziamento di 2,6 milioni di euro per l’intervento di messa in sicurezza dell’abitato di Cataeggio, garantiamo non solo il ripristino del territorio, ma anche una sua stabilizzazione, mettendo il più possibile la popolazione della valle al riparo da nuovi rischi - è il commento di Ugo Parolo, sottosegretario regionale con delega alle Politiche per la montagna -. L’intervento è tanto più importante, se si considera che il territorio è stato colpito a gennaio da ingenti smottamenti di rocce, alberi e materiale per 5mila metri cubi, che hanno messo in pericolo la popolazione e costretto diverse famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni». E aggiunge: «Desidero ringraziare la giunta per questo Piano di tutela del nostro territorio e, in particolare, per l’intervento in Valmasino, sicuro che questa azione garantirà nuove misure di sicurezza e un continuo monitoraggio dell’intera area». Era partita dal fronte sopra il paese la frana che ha portato a gennaio 5mila metri cubi di sassi a valle Il masso caduto su una casa abbandonata alle porte del paese Il sindaco Domenico Iobizzi 19 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Primo Piano Apre l’archivio di Giulio Spini La memoria della Valle a portata di tutti L’iniziativa. Riordinata e catalogata l’immensa raccolta di documentazione dell’uomo politico morbegnese Dalla Resistenza alla ricostruzione del Dopoguerra, nelle sue carte la storia contemporanea della nostra terra ELISABETTA DEL CURTO È toccato a un “pool” di donne, quelle in cui Giulio Spini, politico, storico e intellettuale morbegnese credeva tanto, riordinare il suo immenso archivio, oggi custodito nei locali dell’Istituto sondriese per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, nel palazzo del Bim di Sondrio, e consultabile con le modalità previste da tutti gli istituti della Resistenza, in termini di tutela della privacy e di decorso del lasso di tempo propedeutico alla visione documentale. Archivio presentato ieri mattina ai media nella sala Vanoni del Bim, dalle curatrici dell’intervento, ovvero Fausta Messa, direttore dell’Istituto sondriese per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, Alfonsina Pizzatti, membro del direttivo dell’Istituto e studiosa, Rita Pezzola, archivista, coordinatrice dell’intero lavoro di riordino della documentazione, e Ombretta Rossi che ha supportato il pool di studiose nei quattro anni necessari a completare il lavoro. Loro affidato, con convinzione, dagli eredi di Giulio Spini, morto a Morbegno il 24 agosto 2009 all’età di 88 anni, ovvero i figli Giorgio, Guido, Mario, Concetta e Piera, queste ultime presenti alla conferenza stampa. «Ci teneva molto» «Sapevamo fin da piccoli quanto il papà tenesse al suo archivio documentale - hanno ricordato Piera e Concetta -. Lo avevamo capito dalla precisione con cui esigeva che ritagliassimo gli articoli di giornale. Spesso, poi, raccontandoci del suo passato, si serviva di documenti raccolti e conservati a testimonianza della vita famigliare, ma anche delle esperienze umane, politiche e sociali che aveva vissuto. Per questo quando, attraverso la dottoressa Rita Pezzola, la Soprintendenza archivistica per la Lombardia ci fece sapere che intendeva visionare l’archivio per avviare un procedimento di dichiarazione di interesse storico, pensammo che fosse cosa buona rendere pubblica l’eredi- tà di memoria e di cultura lasciato da nostro padre». A quel punto gli eredi Spini hanno pensato fosse cosa logica chiedere proprio all’Istituto sondriese per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea di condividere il progetto «dato che nostro padre è stato – hanno chiarito le figlie – promotore dell’Istituto e suo collaboratore per anni, e considerato che l’Istituto svolge un lavoro prezioso per la raccolta, conservazione e divulgazione del materiale documentario sulla storia della Resistenza e del Novecento, e, non ultimo,degli ideali di giustizia, libertà e democrazia per cui nostro padre ha combattuto». Il ruolo della Soprintendenza Se pochi mesi dopo la morte di Giulio Spini, quindi, la Soprintendenza aveva inoltrato tale richiesta agli eredi del suo patrimonio storico-documentale, già nel febbraio del 2010 gli eredi Spini avevano chiesto all’Istituto di accogliere le carte del padre in comodato d’uso, accettate il giorno successivo. Risale poi al primo ottobre dello stesso anno la dichiarazione, da parte della Soprintendenza, del particolare interesse storico dell’archivio Spini, le cui carte, nell’agosto dell’anno successivo, sono state trasferite da Morbegno a Sondrio, prima in un locale della Banca Popolare, quindi, nell’agosto del 2012, nell’attuale sede presso l’Istituto, nel palazzo del Bim, con inizio del lavoro di riordino reso possibile grazie al finanziamento di 31mila euro, da parte delle Fondazioni Creval e ProValtellina. «Lo Stato, attraverso la Soprintendenza archivistica, ha riconosciuto l’eccezionalità del personaggio Giulio Spini, e la monumentalità, in termini di memoria storica, della sua documentazione, di valenza sovralocale – ha sottolineato Rita Pezzoli – e tale da non dover subire alcuna dispersione. Di qui l’archiviazione con metodo storico, di 984 fascicoli, distinti in 180 faldoni, riferiti, per lo più, al XX secolo, ma con documenti, soprattutto di famiglia, anche antecedenti, a partire dal 1759». La famiglia, la scuola e la politica: una vita divisa in tre faldoni Avrebbe sempre voluto mettere ordine, fra le sue carte, Giulio Spini, ma era troppo preso da mille impegni e interessi e, alla fine, il compito è toccato ad altri. Professionisti, da questo punto di vista, perché Rita Pezzola fa questo di mestiere e ha seguito un metodo «rigorosamente storico – assicura – frutto di studio meticoloso, scelte ponderate, ri- spetto per le intenzioni già espresse, in vario modo, da Spini che aveva già organizzato i documenti in piccoli nuclei, disseminando sulle carte dei segni riconoscitivi tali da farne comprendere il “percorso”». Va da sé che ne sono sortite quattro sezioni, una denominata dallo stesso Spini “Archivio famigliare”, in cui le sue scritture si saldano a quelle del Da sinistra: Piera Spini, Alfonsina Pizzatti, Fausta Messa, Rita Pezzola e Concetta Spini Giulio Spini Nel 1968, con la fascia di sindaco e Aldo Moro L’impegno e la passione Con Vanoni e Saraceno mini di partecipazione, dapprima, alla lotta per la Resistenza dal nazifascismo, in posizione anche fortemente critica rispetto a comandanti partigiani poco inclini ad andare per il sottile nel raggiungere i loro scopi, senza, cioè, prestare attenzione alle conseguenze sulla popolazione civile, e, poi, alla partecipazione alla formazione della Democrazia Cristiana in provincia. Alfonsina Pizzatti ha anche ricordato che «una volta Spini - ha detto – ci ha assicurato di essere sceso a Roma, invitato da Vanoni, con l’intento di portare avanti lì, la sua azione politica, ma di esser tornato Non solo l’archivio storico documentale di Giulio Spini, ma anche la sua biblioteca, almeno per quanto concerne i libri di economia, filosofia, politica, pedagogia e storia, sono conservati dentro il palazzo del Bim di Sondrio, seppur nella vicina Biblioteca Credaro della Banca Popolare di Sondrio. Si tratta di uno spaccato significativo della storia della provincia di Sondrio, consul- bisnonno Pietro, del nonno Bonifacio e di papà Giuseppe, una denominata “Archivio politico” in cui sono raccolte le carte riferite alla partecipazione di Spini alla Resistenza come partigiano, ufficiale della Prima Divisione Garibaldi della Lombardia, alla fondazione della Democrazia Cristiana in provincia, alla militanza nel partito, e all’esercizio dell’attività amministrativa, come vicesindaco e sindaco di Morbegno. La terza sezione, ancora, è denominata “Archivio scuola” e riunisce le carte che testimoniano della professione di insegnante, prima, e di direttore didattico nella scuola Elementare, poi, e, infine, c’è la sezione “Archivio storico” in cui si tro- tabile raggiungendo il palazzo del Bim o, on line, sui rispettivi siti, dal momento che Giulio Spini ha avuto un ruolo fondamentale negli assetti politici della nostra valle e non solo, stanti anche le forti amicizie intessute, agli albori della Repubblica, con Ezio Vanoni, Pasquale Saraceno e altri illustri esponenti della politica e dell’intellighenzia dell’epoca. Spini, del resto, ha fatto la storia del nostro paese, in ter- indietro subito, la sera stessa, con la sua macchina da scrivere appresso come fosse una “24ore”. Roma non faceva per lui». Spini, quindi, ha scelto di agire in provincia, con ottica, però, di apertura totale sul mondo. È diventato segretario provinciale della Dc nel 1948, si è sposato, è diventato padre, e, poi, vicesindaco di Morbegno, dal ’60 al ’64, con Annibale Caccia Dominioni, e sindaco negli 11 anni successivi. Nel ’77 è stato eletto presidente della Comunità Montana Valtellina. Per anni ha anche diretto il Corriere della Valtellina. E.Del. va una miriade di documenti su ricerche di storia locale condotte da Spini. «Ho conosciuto, soprattutto, lo Spini politico - ha precisato Alfonsina Pizzatti, sua “allieva”, da questo punto di vista -, ma ammetto che tuffarmi in questo lavoro di studio e archiviazione mi ha aperto un mondo. È venuta fuori tutta la sua onestà intellettuale, ma a stupirmi di più è stata la sua curiosità, il lasciar correre la mente su terreni sconosciuti. Uno Spini capace, con lo pseudonimo Pierre, di firmare una novella dal titolo inglese “Bright star” (Stella brillante), sulla terza pagina del Corriere della Valtellina dell’epoca, grondante sentimento, incredibile...». Giulio Spini con Ezio Vanoni a un incontro pubblico al teatro Pedretti E. Del LA PROVINCIA 22 GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Tirano e Alta Valle Contributi revocati «Un’ingiustizia contro la minoranza» La protesta. Il sindaco di Lovero critico nei confronti della Comunità montana per i tagli alle opere non finite «A noi cancellati 200mila euro per un progetto in corso» LOVERO CLARA CASTOLDI «Altro che equità. Qui si vogliono colpire i Comuni di minoranza, senza neppure averli coinvolti». Suona così la presa di posizione del sindaco di Lovero, Annamaria Saligari, alla revoca dei contributi decisa dalla Comunità montana a fronte della mancata consegna della documentazione progettuale conclusiva da parte di alcuni Comuni del mandamento. «Nessun incontro» «Non c’è stata nessuna proposta di incontro con i sindaci del gruppo di minoranza per capire la valenza delle opere non ancora realizzate - spiega Saligari -. Nessun approfondimento per capire a quale punto fosse l’iter progettuale, nessuna riflessione su quante e quali problematiche potessero averne ritardato la realizzazione, né sulle conseguenze che avrebbe avuto su un territorio e sui suoi cittadini la revoca di quegli ingenti contributi. Troppo facile limitare tutto ad una superficiale constatazione di termini scaduti. La Comunità Montana è chiamata ad assolvere ben altro ruolo, quello di assicurare un supporto ai Comuni e ai cittadini». Saligari, in particolare, punta il dito contro la «disparità» di trattamento che si è evidenziato con la revoca del contributo di 200mila al Comune di Lovero per la realizzazione della strada di Spin - il cui costo complessivo era lievitato da 280mila euro a 316mila euro sulla base delle tempistiche di realizzazione che «stride con la volontà dell’esecutivo di supportare e addirittura di finanziare con maggiori fondi la strada del Piazzun in Comune di Tirano - afferma -, il cui protocollo d’intesa prevedeva la realizzazione delle opere entro il 31 dicembre 2015, tempistiche pertanto da ritenersi scadute. Se l’esecutivo dell’ente ha ritenuto di portare avanti un’opera nel Comune di Tirano anche al di là dei tempi fissati, mi chiedo per quale motivo questo criterio non sia stato usato per la strada di Spin di Lovero, opera fondamentale per lo sviluppo edificatorio del paese che, per essere realizzata, ha dovuto attendere di essere recepita nel nuovo Piano di governo del territorio pubblicato a luglio del 2015». «Iter avanzato» «Me lo chiedo - conclude - soprattutto alla luce del fatto che Lovero ha continuato a portare avanti quell’opera fino ad approvarne il progetto definitivo a febbraio di quest’anno, dimostrazione del fatto che l’iter era avanzato». Saligari si riserva di far verificare nelle sedi opportune la correttezza dell’atto di revoca assunto dalla giunta esecutiva dell’ente mandamentale. Il sindaco di Lovero, Annamaria Saligari La polemica «Tagli selettivi per favorire i Comuni di maggioranza» Il sindaco di Lovero ed ex presidente della Cm, Annamaria Saligari, snocciola i dati che dimostrano come l’atto di revoca dei contributi «sia volto a colpire solo i Comuni di minoranza. L’azzeramento dei contributi è destinato a ripercuotersi in modo grave sui Comuni di Lovero, Vervio e Aprica ai quali viene preclusa la possibilità di realizzare opere di rilievo, mentre risulta ininfluente per i Comuni di Tovo Sant’Agata e di Grosio (entrambi di maggioranza, nda) che si A “Ciamà l’erba”, ma c’è ancora la neve Aprica Escursione sui campi da sci dei bambini dell’asilo statale con il campanello e il mantello Simpatica iniziativa all’insegna della tradizione popolare, quella che ha coinvolto gli studenti della scuola dell’infanzia statale “Anna Camparada” di Aprica. I piccoli hanno partecipato al “Ciamà l’erba”, direttamente sui cumuli di neve delle piste imbiancate. E sorpresi sono apparsi sia i turisti, sia buona parte dei compaesani, che si sono affacciati ai balconi e sono scesi per strada ad applaudire il corteo dei piccoli, tutti muniti di mini campanacci. Tra la fierezza per il compito assegnato, il divertimento per la novità e un po’ d’impaccio, più di trenta bambini accompagnati dalle maestre in costume locale, hanno raggiunto in successione piazza del Palabione, i campetti, San Pietro e da corso Roma sono infine tornati alla scuola. Agitando i La foto di gruppo vedono revocare contributi legati ad opere pubbliche che già non rientravano più nella sfera d’azione dei Comuni medesimi - dice Saligari -. Per quanto riguarda la centralina sull’acquedotto comunale di Tovo, l’amministrazione Canali aveva precedentemente scelto di affidarne la realizzazione ad un soggetto terzo diverso dal Comune che, pertanto, non poteva più essere beneficiario del relativo contributo». Stesso ragionamento vale per il Comune di Grosio, in loro piccoli strumenti musicali per tutto il tempo, hanno creato un gioioso concerto e attirato un piccolo seguito che li ha accompagnati a tratti. Oltre a portare il campanello per mano, ognuno indossava una mantellina di diverso colore a seconda dell’età e in testa una corona di carta verde con disegni di fiori variopinti, proprio a significare la primavera. Intanto le piste, dove i bambini si sono esibiti nel loro concerto di primavera, hanno ospitato nel week end appena trascorso un tris di gare pasquali che hanno omaggiato i partecipanti di un uovo di cioccolato. C. Cas. La creatività si impara nei laboratori del museo civico Bormio Tre incontri, di giovedì, per sbizzarrirsi e mettersi in gioco in attività artistiche Il mese di aprile, al museo civico di Bormio, sarà dedicato alla fantasia ed alla creatività. Numerosi, infatti, gli appuntamenti in calendario a partire da giovedì 7 aprile, dalle 17 alle 18.30, con il laboratorio per bambini “a tutto jeans” ovvero la preparazione di un jeans-grembiule. La partecipazione all’attività, a numero chiuso, prevede l’iscrizione obbligatoria e il versamento di una quota pari a 1 euro. Le iscrizioni si raccolgono presso la biblioteca civica di Bormio; si ricorda ai partecipanti di portare un paio di vecchi jeans da riciclare. Dedicata agli adulti, invece, la serie di attività artistico-ricreative “a tempo libero”. Filo conduttore degli incontri, curati da Francesca Mogavero, sarà l’arte del riciclo. Il 7 aprile, dalle 20.30 alle 23, “come trasformare vecchie t-shirt in collane, bracciali e sciarpe all’ultima moda”. Giovedì 14 aprile, invece, idee su come trasformare flaconi di pla- stica vuoti in contenitori non solo utili ma anche belli mentre la settimana successiva, il 21 aprile, “Sai fare qualcosa di speciale? Metti il tuo sapere a disposizione degli altri”. Chi vorrà mettersi in gioco dovrà contattare il museo entro il 7 aprile per definire l’attività che da proporre ai partecipanti. Gli incontri si terranno, sempre al medesimo orario, presso la sc’tua granda di Palazzo De Simoni. Le iscrizioni si raccolgono all’ufficio cultura del comune di Bormio (tel. 0342 912205). Il costo, per ogni lezione, è di 10 euro. Il museo di Bormio D. Gur. quanto i 118mila euro revocati riguardavano lavori di rifacimento dell’acquedotto e della fognatura che, dal 2014, rientrano nelle opere di competenza dell’Ato. «Come da dichiarazioni del presidente, Gian Antonio Pini, nel nuovo bilancio di previsione - conclude il sindaco - è già stata prevista un’implementazione dell’opera di collegamento Grosio – Sondalo del Sentiero Valtellina che passa da una previsione di 250mila euro ad una di 460mila, con un impegno economico da parte dell’ente mandamentale che supera ampiamente l’importo del contributo revocato al Comune di Grosio sul quale l’opera ricade». 1 C. CAS. “Portoghese” in albergo Denunciato e condannato Bormio Aveva prenotato una camera al Park Hotel di Bormio e si era trattenuto per 5 giorni a pensione completa. Quando è giunto il momento del ceck out si è dileguato, senza pagare il conto Ma non l’ha fatta franca: Attilio Guerrieo, del ’65 di Cusano Milanino, è stato condannato dal Tribunale di Sondrio a sei mesi di reclusione. Medesima sentenza - ma con l’aggiunta di 300 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali, è stata inflitta a Jean Louis Flamen, cittadino francese del ’61. L’uomo, il 20 aprile di tre anni fa, aveva messo a segno un furto all’interno dell’Hotel Silvestri di Livigno. Approfittando dell’assenza di una coppia di clienti che si trovava in sala da pranzo - si era introdotto nella loro stanza ed aveva prelevato 1800 euro in contanti nonchè le chiavi di una Mercedes classe C coupé con la quale si è allontanato in tutta fretta. L’auto l’abbandonò a Villa di Tirano, ma non fece molta strada lo stesso perchè una pattuglia della Polizia stradale lo intercettò e lo arrestò. LA PROVINCIA Tirano 23 GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Pasquali a Bormio Sfalcio dei prati in quota Una “macchina” Niente multa ai ritardatari in perfetta forma Grosio. Scade oggi il termine per il taglio dell’erba imposto dal Comune Ma l’assessore sposa la linea morbida: «Per ora nessuna ammenda» GROSIO PAOLO GHILOTTI Quest’anno a Grosio le pulizie di primavera le ha ordinate il Comune. Un paio di mesi fa l’amministrazione comunale aveva indicato la scadenza del 31 marzo affinché i cittadini provvedessero alla sistemazione di prati incolti, il cui sviluppo vegetativo avrebbe potuto infestare le strade. A coloro che non avessero provveduto all’opera, pene pesanti: una sanzione di 500 euro e poi il conto del lavoro non svolto che nel frattempo sarebbe stato eseguito da una cooperativa. La sfilata in costume tradizionale Bormio Migliaia di foto dei protagonisti sono state caricate sui social network La novità Ma quando ormai la scadenza è arrivata, l’assessore all’agricoltura Giovanni Sassella sposa la linea morbida: «Nessuna multa a chi non ha sistemato, le valutazioni le faremo con l’inizio dell’anno agricolo il mese di agosto, allora vedremo chi ha falciato i prati ed invece chi li ha lasciati incolti e quindi provvederemo all’applicazione del regolamento». Fautrice dell’operazione “prati puliti” è stata il consigliere comunale Angela Iemoli, imprenditrice agricola: « Devo dire che il monito e la scadenza del 31 marzo sono serviti perché effettivamente ho visto che dei prati sono stati sistemati. Sinceramente ne ho visti anche altri nei quali non è stata apportata alcuna miglioria. Ovviamente lo scopo della scadenza comunale era quella di spronare i cittadini ad occuparsi dei loro fondi. Il fatto che dopo il 31 marzo non saranno presi subito provvedimenti con chi non ha fatto nulla, non vorrei suonasse come una beffa Pascoli in Valgrosina «Le valutazioni le faremo con l’inizio dell’anno agricolo ad agosto» «Lo scopo della scadenza è di spronare i cittadini ad intervenire» 6 Offerte Affitto Case e Appartamenti COMO Sagnino, privato affitta arredato, trilocale, box, classe G 031.521755. Offerte 12 Impiego COMMERCIALISTA in Cantù cerca impiegato/a per tenuta contabilità, chiusure Iva, dichiarazioni Iva-redditi. Scrivere a: La Provincia Sesaab Servizi Casella 54-A Via E. Brambilla, 14 22063 Cantù (CO). Domande 13 Impiego RAGAZZA 40enne cerca lavoro come impiegata commerciale esperienza pluriennale in mansioni di ufficio conoscenza lingue inglese, tedesco, francese, utilizzo word, excel, email, contatto con clienti esteri, disponibilità a viaggiare. Disponibilità immediata. 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Anche in questo caso, ma semplicemente perché l’erba cresce in estate in montagna, il discorso è rimandato alla bella stagione per scoprire chi continua l’attività e chi smette. AZIENDA metalmeccanica cerca: operatore macchine utensili a CNC per produzione settore ingranaggi; indispensabili: esperienza, programmazione CNC, responsabilità, precisione, serietà. Età 25/40 anni. Telefonare al nr. 031.632830, Anzano Del Parco (Co). AZIENDA pulitura metalli ricerca: 1 smerigliatore più 1 pulitore metalli, capaci e con esperienza pluriennale nel settore dell’arredamento metalli. Chiamare sig. Giuseppe cell. 339.2652074 ore 17.30 - 18.30 solo se in possesso dei requisiti richiesti. CERCASI per azienda di spedizioni internazionali in Montano Lucino, stagista/tirocinante da inserire nel Dipartimento Vendite. Il candidato avrà come obiettivo l’attività di profilazione clienti e della loro attività di spedizione, oltre alla gestione del CRM aziendale per il lavoro svolto. La figura ideale è spigliata, intraprendente e con attitudine al lavoro sotto stress. Lo stage/tirocinio durerà 3 mesi, ora- Migliaia di fotografie pubblicate su Facebook per celebrare un grande evento, quello dei Pasquali di Bormio, iniziativa promossa dall’associazione “I Reparti di Bormio” che coinvolge non solo la Magnifica Terra ma anche numerose persone del comprensorio. Perché partecipare in costume alla sfilata della domenica mattina, è un rituale al quale nessuno vuole rinunciare. Centinaia i “pasqualini” che hanno indossato il costume tipico contribuendo così a rendere ancor più magica l’atmosfera. Lo testimoniano quegli innumerevoli scatti, soprattutto quelli dedicati ai bambini portati in piazza nella gerla, nelle carrozzine di legno di un tempo, spinti nelle carriole oppure intenti a mangiarsi un pezzo di pan di segale o a schiacciare un sonnellino. Perché fin dai pochi mesi di vita ai rio part-time, sarà retribuito e con possibilità di inserimento futuro. Per candidature: [email protected] KONICA Minolta Inkjet Textile Europe, operante nel settore dei Sistemi di Stampa Tessile Digitale, per potenziamento organico seleziona candidati con i seguenti requisiti: venditori diploma/laurea, dinamicità, conoscenza scritta e parlata lingua inglese, capacità di lavorare per obiettivi, disponibilità a viaggiare e trasferte; tecnici diploma/laurea indirizzo informatico/elettromeccanico/industriale, spiccata capacità logica, analisi, sintesi, conoscenza scritta e parlata lingua inglese, conoscenza software grafici/Rip, capacità di lavorare in team, disponibilità a viaggiare e trasferte. L’inserimento avverrà con contratto a tempo indeterminato e l’inquadramento sarà commisurato all’esperienza maturata nel ruolo. Le candidature provenienti dal settore avranno titolo preferenziale. Inviare curriculum a: [email protected] Domande 15 Lavoro CUSTODE brianzolo distinto, cerca lavoro presso condomini, residence: disponibilità immediata, esperienza, referenze, part/fulltime 333.3891465 no numeri sconosciuti. MAGAZZINIERE Tessile esperto, diplomato, patentino muletto fron- novant’anni d’età, l’importante è partecipare, dare il proprio contributo all’imponente kermesse. Intere famiglie e generazioni al completo si sono presentate puntuali all’appuntamento che ricorderanno per molto tempo. Un’edizione, quella del 2016, caratterizzata da un livello qualitativo delle portantine probabilmente mai raggiunto in passato, opere contraddistinte da puntuali riflessioni religiose. Nell’anno dedicato alla divina misericordia non potevano mancare numerosi approfondimenti su questo tema e sulle relative opere di misericordia corporale e spirituale come pure ampio spazio alle puntualizzazioni di papa Francesco. Lunedì sera, alle 19, la piazza del Kuerc si è svuotata ed i rappresentanti dei vari reparti hanno portato via le proprie opere: alcune saranno esposte al di fuori di esercizi commerciali ed attività mentre qualche pezzo farà bella mostra di sé nei giardini e nelle aiuole pubbliche anche perché, le parole d’ordine dell’iniziativa, sono: “è vietato riciclare”. Daniela Gurini tale, offresi full- time. Tel. 340.1697402 Como e provincia. Vacanze 19 e Turismo ALASSIO Hotel Mignon ** - Laigueglia Hotel Aquilia ***. Sul mare. Tutti confort moderni. Buffet. Menù pesce. Offerte speciali aprile - maggio. www.hotelmignonalassio.com 0182.640776. Motocicli 36 e Accessori YAMAHA TT 600 R, aprile 2.000 privato vende Euro 3.500 trattabili. Tel. 328.8393054. Matrimoniali 50 SONO Alberto, 41enne insegnante laureato, amo la musica, la lettura, i viaggi. Cerco compagna 35enne per bel futuro insieme. Scopo matrimonio. Nuovi Incontri, 031.260137. 24 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Morbegno e Bassa Valle «La Chiocciola, al parco regna il degrado» Verde pubblico. I cittadini, gran parte genitori frequentatori dell’area con i figli, hanno documentato lo sporco L’assessore D’Agata: «Sappiamo dei danni e dei rifiuti in giro, vorrà dire che chiuderemo i giardini la notte» MORBEGNO SABRINA GHELFI Sporcizia e vandalismi al parco giochi “La chiocciola” di Morbegno: i residenti pensano a una raccolta firme per denunciare una situazione di incuria «che perdura da troppo tempo». I cittadini protestano L’amministrazione comunale, che sta mettendo mano anche a questo spazio verde dedicato ai bambini, è a conoscenza delle condizioni di degrado e propone la chiusura serale del parchetto per «mettere un freno all’inciviltà di chi non rispetta un bene che è di tutti», dice l’assessore Claudio D’Agata. Non è un bersaglio nuovo a vandalismi il parco giochi vicino al cavalcavia di via Forestale. A ripetizione nel tempo è stato preso di mira da gesti incivili, ma ora la protesta di chi lo frequenta si è diffusa oltre il circondario. Lo testimoniano anche le discussioni sulle pagine pubbliche dei social network dove si moltiplicano le rimostranze di genitori, famiglie, ma in generale dei morbegnesi. Nel parco è stato trovato di tutto, dai giochi distrutti sino ai cocci di bottiglia, dagli escrementi ai rami abbandonati nel verde. «Tra giochi rotti, il prato pieno di vetri di bottiglie di birra, spazzatura a terra, veramente non c’è limite allo schifo - si legge su Facebook -. Oltre, naturalmente, alle cacche di cane lasciate in bella vista. Forse ci vorrebbe un po’ di videosorveglianza in più». «Sotto i pini c’è di tutto, più che un parco è una discarica», dice qualcun altro dalla stessa pagina. L’intervento del Comune Da qui lo sconcerto per il degrado, ma anche la preoccupazione per un’area frequentata dai propri figli. «La situazione è nota e stiamo intervenendo. Qui come in altri parchi trascurati negli anni - afferma D’Agata -. Innanzitutto sono stati eseguiti lavori da parte di una ditta del gas nei pressi del parco: sono stati raggiunti da richiamo per non avere ripristinato le condizioni precedenti alle opere. Poi la ditta che si sta occupando ora del verde cittadino è partita con la pulizia e il taglio dei rami de- 12 1 All’inciviltà purtroppo non c’è limite, ho verificato io stesso la situazione gli alberi che saranno rimossi dall’area. Siamo al corrente della stato dei giochi, come la carrucola e provvederemo, come abbiamo fatto in via Ghisla, a un controllo accurato e una volta reperiti i fondi, provvederemo alla sistemazione o sostituzione». E continua: «Poi all’inciviltà purtroppo non c’è limite: io stesso dopo essere passato dal parco venerdì, il sabato seguente ho trovato sporcizia e bottiglie. Per questo oltre agli interventi migliorativi, si dovrà pensare a misure estreme come la chiusura del parco al pubblico nelle ore serali». L’amministrazione comunale invita poi i cittadini a segnalare i disagi attraverso i canali ufficiali ([email protected] o [email protected]). «Nei prossimi mesi sarà pubblico il calendario di gestione del verde con i periodi di pulizia e gestione di ciascuna area verde sul territorio comunale spiega il consigliere Giorgio Ciapponi - e si avvierà anche il servizio di segnalazione via mail/sms di situazione critiche. Riguardo al parco ci sono molti cestini usati bene da molti e male da altri, notare vicino alle panchine in prossimità della Chiocciola la presenza di cestino e porta sigarette e per terra purtroppo molti mozziconi». Uno dei giochi per bambini del parco La Chiocciola, su via Forestale, bersaglio di vandalismi FOTO SANDONINI Gli armadietti dei contatori aperti evidentemente forzandoli Ai piedi dell’albero cocci di vetro Una città contaminata dalla cultura I rifiuti dei turisti Il grande progetto ha messo radici sollevano polemiche Morbegno Ieri tutti i soggetti coinvolti hanno presentato lo spirito dell’iniziativa che dovrà permeare tutti gli strati sociali Morbegno città della cultura, a 360 gradi. È questo l’obiettivo che si pone a “Tutti in scena, persone, storie, luoghi per generare e restituire cultura”, il progetto condiviso da Fondazione Cariplo, Comune di Morbegno, cooperativa sociale Insieme e associazione culturale Ad Fontes. Ieri nel tardo pomeriggio, i soggetti coinvolti nell’iniziativa si sono presentati in sala del consiglio per illustrare l’evento culturale che coinvolgerà la città e i suoi cittadini da qui ai prossimi due anni, «perché abbiamo la responsabilità di consegnare alle nuove generazioni una Morbegno che sia anche una città bella, non solamente nei ricordi dei più anziani, ma nella convinzione di tutti». Per questo motivo come hanno spiegato Rita Pezzola e Ugo Zecca di Ad Fontes - il sodalizio di cui i due sono portavoce - si occuperà di un corso “elastico” perché rivolto a soggetti diversi come esercenti o albergatori sull’accoglienza cultura- le, di un laboratorio sull’archivio di palazzo Malacrida che verrà aperto ogni venerdì al pubblico, «il Malacrida chiuso mette tristezza». L’evento ha anche un logo che identifica un progetto destinato a seminare buona cultura alla portata di tutti: un dente di leone, un soffione pieno di colori, «un fiore conosciuto da tutti che facilmente con un gesto irradia i suoi semi, così come un progetto che è capace di dare vita ad altri progetti», ha spiegato Giovan Battista Martinelli, che si è occupato della parte grafica. Alberto Vinci, di Insieme, ha parlato di tre sfide da superare: «Valorizzare la cultura in tutti i suoi aspetti per promuovere benessere, invogliando i cittadini a riappropriarsi degli spazi morbegnesi; avvicinare le persone alla cultura che non è affare di pochi, avvicinare le diverse culture per farne nascere una nuova e infine promuovere la partecipazione, a partire dai giovani». Sono diversi i soggetti che riempiranno di contenuti il progetto: l’Unione commercianti di Morbegno e il Cpia (Centro provinciale istruzione adulti), il Parco delle Orobie valtellinesi, la Pro loco Morbegno, la Filarmonica di Morbegno, Channel Morbegno, l’associazione Loka- sempre lunedì mattina e il turista finisce per non avere la possibilità di smaltire l’immondizia. La persona corretta, se la porta a Milano, cosa non giusta, perché le tasse le pagano anche qui, e chi è scorretto getta tutto dove capiQuando, finite le va- ta. Crediamo - aggiunge - che il canze tutti vanno via, restano i comune debba adattarsi alle riresidenti e il “sacco”. A Dazio in chieste delle persone, dando a questi giorni si sono sollevate chi ha la seconda casa la possibipolemiche per gli lità di rispettare le anticipi nel conferiregole. Come grupmento della diffepo abbiamo appurarenziata da parte dei to che il problema turisti. Che arrivati c’è e abbiamo intenper il ponte pasquazione di risolverlo». le hanno lasciato il Commenti anche “nero” per strada il dal sindaco in carica, martedì dopo PaAntonio Cazzanisquetta, con il ritiro ga: «Consideriamo da parte di Secam I sacchi del riciclo soddisfacente - ha previsto per il lunedì abbandonati detto il primo cittasuccessivo. Critico dino - l’attuale sisteGiordano Buzzetti con la sua ma di raccolta e smaltimento, lista, candidato sindaco e squa- tuttavia ci attiveremo per midra, in corsa per le imminenti gliorare il servizio e incentivare amministrative. la raccolta con una idonea cam«Nei giorni scorsi - ha preci- pagna di sensibilizzazione. Verisato il candidato e esponente di ficheremo, chiedendo nuovaopposizione - ero contrariato mente la fiducia agli elettori, la per la situazione che c’era in pae- possibilità di modificare l’inse. La raccolta porta a porta co- gresso dell’area ex discarica, anme è ora strutturata, su una real- che per venire incontro alle esità turistica come Dazio, non fun- genze dei villeggianti. In ogni caziona. Martedì c’erano sacchi so il porta a porta ha migliorato abbandonati persino nei prati. l’immagine del paese». La raccolta era stata fatta come D. Roc. Dazio Dalla minoranza Buzzetti contesta l’organizzazione del servizio porta a porta che penalizza i villeggianti Foto di gruppo per gli attori del grande progetto FOTO SANDONINI 1 Alla presentazione proiettato un video sulle bellezze della città zione, Associazione Performing danza. Dopo la giornata di ieri, arricchita da un cortometraggio (una panoramica sulle bellezze di Morbegno e alcune interviste ai morbegnesi sulla loro idea di cultura) si passa all’appuntamento del 16 aprile con un workshop «suddiviso in tre tavoli interattivi di conoscenza e di dialogo - ha detto l’assessore Claudio D’Agata - ai quali sono invitati istituzioni, scuole, fondazioni, organizzazioni di volontariato, associazioni di categoria, scuole di musica e di danza, palestre, associazioni». S. Ghe. LA PROVINCIA Morbegno e bassa valle 25 GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Dubino stila il bilancio delle opere Con un occhio ai finanziamenti Attesa finita in stazione Avviato l’ascensore Conti risicati. L’amministrazione Nonini interverrà sulla biblioteca e la rete dell’acquedotto Ma le ristrettezze economiche fanno dipendere il successo dei lavori da bandi e contributi DUBINO ANNALISA ACQUISTAPACE Un bilancio 2016 in fase di ultimazione che viene definito “leggero” per le previsioni di investimento ma una serie di interventi già approntati che vedranno la luce nei prossimi mesi. Il sindaco di Dubino, Emanuele Nonini, illustra le prospettive amministrative di quest’anno con la prima scadenza formale dell’approvazione del bilancio 2016 che sarà affrontata dal consiglio comunale intorno alla metà di aprile: «Una previsione di investimenti e opere inevitabilmente legata a doppio filo alle opportunità di reperire risorse da bandi e contributi vari». attenzione alle necessità dei ragazzi con aree ricreative oltre che di studio, nella prospettiva di rendere la struttura un centro di aggregazione e multifunzionale. Anche per i lavori sulla rotonda di Careciasca e la realizzazione del marciapiede verso Dubino centro è stato definito un incremento di 18mila euro aggiunti agli 80mila già previsti a completamento dell’intervento di messa in sicurezza. Morbegno Terminate le faticose salite dal sottopasso al secondo binario attraverso la ripida scala realizzata da poco Acquedotto a Casello 7 L’amministrazione comunale di Dubino ha inoltre fatto presente a Secam e all’ufficio d’ambito le proprie esigenze riguardo l’acquedotto puntando in particolare sulla località di Casello 7 «dove la rete La biblioteca di distribuzione delAd oggi il Comune l’acqua è ormai obconcorre per il fisoleta e sarà rifatta nanziamento di due spiega il primo cittaprogetti: l’adeguadino di Dubino - inmento tecnologico Emanuele Nonini sieme alla previsiodella tensostruttura sindaco di Dubino ne della riasfaltatura di Nuova Olonio per il suo efficientamento energeti- della strada e della posa di nuovi co per un totale di 100mila euro punti luce, per un investimento e il progetto che sarà proposto di 65mila euro». L’attenzione dell’amminiper il contributo su un bando della Comunità montana di strazione comunale è stata rivolMorbegno che riguarda la rete ta inoltre alla manutenzione di sentieristica comunale. «Que- quanto disponibile sul territorio st’anno daremo corso a un pro- comunale e, sempre tra i progetgramma di interventi avviati nel ti che vedranno la realizzazione 2015 - specifica Nonini - che ve- nel 2016, rientrano il completadranno attuazione da qui in mento degli asfalti in via Vanoni avanti». Si tratta di lavori impo- e dell’illuminazione, ma anche stati con l’ultima variazione al 60mila euro di asfaltature per bilancio dello scorso novembre Dubino centro e la realizzazione e includono l’intervento sulla dell’opera, già appaltata, per un biblioteca (75mila euro integrati nuovo parcheggio di dieci posti con ulteriori 15mila) per una auto previsto e approntato già completa riqualificazione di dalla precedente amministraspazi e arredi, con particolare zione comunale. Nel sottopasso traffico più fluido Nonostante i camion Talamona Il monitoraggio del tavolo tecnico sta funzionando e il paese subisce meno il passaggio dei mezzi pesanti «Il coordinamento di queste settimane sembra funzionare: sono decisamente diminuite le problematiche negli scambi fra i mezzi pesanti e anche le auto cominciano a circolare più fluidamente, mi riservo, però, un confronto ufficiale nei prossimi giorni per avere un quadro preciso della nuova viabilità». Così il sindaco di Talamona, Fabrizio Trivella, che a tre settimane dalle misure prese sul sottopasso sottolinea un miglioramento nella percorrenza dei mezzi, pesanti e non, Il nuovo ascensore in stazione Un camion imbocca il sottopasso lungo l’infrastruttura che lega il paese con la frazione morbegnese di Paniga. Dai primi giorni di marzo è incominciata l’operazione di monitoraggio del gruppo di lavoro tecnico al quale partecipano i Comuni di Morbegno e Talamona, con Anas e la ditta Cossi, responsabile dei lavori. In- La biblioteca di Dubino sarà sottoposta a un intervento di restyling Il documento territoriale Ad aprile l’adozione dei Pgt L’approvazione a settembre Arriverà in consiglio comunale entro la fine del prossimo aprile il piano di governo del territorio per il Comune di Dubino. Il nuovo strumento urbanistico sarà oggetto di prossima adozione da parte del consiglio comunale e andrà a sostituire il vecchio piano regolatore generale. Il percorso per l’adozione del pgt di Dubino è stato lungo e complesso ed è ripreso lo scorso anno dopo l’annullamento del procedimento avviato durante il sieme hanno il compito di «monitorare i flussi di traffico in corrispondenza dei punti critici per il contenimento dei disagi per i cittadini». Così come è stato deciso in prefettura durante il vertice coordinato dal prefetto Mario Scalia. Con la riapertura della strada Valeriana anticipata di qualche giorno era in previsione un’intensificazione del traffico nel tratto sotto la Statale 38 a Talamona, dove transitano i mezzi pesanti, anche 20 ogni mezzora, che fanno la spola fra un cantiere e l’altro della superstrada. Da questo mese, la ditta Cossi ha cominciato a sincronizzare le partenze dei mezzi dal cantiere di Campovico dotando i veicoli di ricetrasmittenti per regolamentare il flusso in corrispondenza del sottopasso di Talamona in modo da agevolare il transito dei mezzi. Escamotage che in qualche misura sembra avere funzionato nelle prime settimane visto che, perlomeno, non si sono verificati problemi di scambio fra i mezzi pesanti provenienti dai cantieri e in transito fra Talamona e Campovico. S. Ghe. mandato dell’ex sindaco Stefano Barri (dimesso per vicende giudiziarie) e dopo l’anno di commissariamento dell’ente locale. Proprio una richiesta del commissario prefettizio Salvatore Angieri aveva portato la Regione alla concessione della proroga. «Tutti i documenti che costituiscono il piano di governo del territorio sono stati pubblicati e sono disponibili sul sito internet del Comune - spiega il sindaco di Dubino, Emanuele Nonini - si tratta di fatto della stesura definitiva nei contenuti, salvo qualche aggiustamento e correzione di dettaglio che non cambia però in alcun modo l’impostazione del piano. Dopo l’adozione in consiglio comunale che contiamo di raggiungere entro la fine di aprile, ci sarà il consueto periodo in cui il documento sarà vigente in salvaguardia, cioè applicando la norma più restrittiva tra quelle previste dal vecchio piano regolatore e dal nuovo piano di governo del territorio. Infine, contiamo di raggiungere l’ultima approvazione in consiglio comunale nel mese di settembre». A. ACQ. La Consunta dei cittadini diventerà permanente Talamona La giunta Trivella porta in consiglio la proposta per mantenere un contatto diretto con il paese Dalle riunioni periodiche ad appuntamenti fissi. L’amministrazione comunale di Talamona vuole trasformare la consulta del territorio in organismo permanente, «con l’obiettivo di riunire a scadenza periodica prestabilita tutte le realtà del paese - spiega il sindaco Fabrizio Trivella, anticipando una tematica del consiglio comunale di questa sera - solo così, crediamo, sarà possibile affrontare insieme sistematicamente le problematiche che di volta in volta si presenteranno a Talamona, ascoltando suggerimenti e proposte dei cittadini». Il sindaco aveva convocato di recente la consulta, dalla quale erano emerse una serie di problemati- che come: l’attenzione al passaggio dei trialisti sui sentieri montani, la pulizia delle strade di accesso agli argini dei torrenti, più sicurezza e cura dell’abitato e dei suoi versanti all’interno di un progetto di gestione del territorio. Lo scopo della giunta Trivella nel dare rilevanza alla consulta è «di riattivare delle energie positive che operano sul territorio, riproponendo un’esperienza positiva di qualche anno fa». Costituita nel 2004, la consulta è stata riattivata dall’amministrazione comunale e coinvolge i consorzi locali (Ponte dei Frati, Civo Faedo, Civo Ortesida, Scalubi Dondone, Civo Luic), il Gruppo antincendio boschivi di Talamona, il Soccorso alpino, il Comitato caccia, i gruppo protezione civile, i vigili del fuoco volontari, il gruppo Alpini di Talamona, il Gruppo amici boscaioli, il Gruppo radioamatori e il Gruppo pesca sportiva. S. Ghe. Funziona perfettamente. L’ascensore installato a Morbegno da Rfi, Rete ferroviaria italiana, nel sottopasso della stazione, indispensabile ad anziani e a chi è molto carico, per raggiungere agevolmente dal tunnel il secondo binario, è entrato in servizio. Impianto nuovissimo, era rimasto incartato, nel cellophane e tra i nastri di imballaggio per molti mesi per problemi di collaudo. E non erano mancate le polemiche: la nuova scala che saliva dal tunnel al secondo binario è una rampa piuttosto ripida. I residenti della zona avevano anche ribadito l’utilità sempre nel sottopasso di un pannello elettronico che annunciasse corse in arrivo, in partenza. L’impegno di Rfi, non è mancato, entro febbraio, era stato affermato, sarebbe entrato in funzione il pannello elettronico, il mese successivo l’ascensore. Entrambe le dotazioni sono oggi al loro posto e fruibili, secondo la tempistica indicata. Il nuovo ascensore è dotato di dispositivo automatico di emergenza, in caso di interruzione di energia elettrica, la cabina scende al piano e apre le porte. D. Roc. Serata sull’affido Incontro in Comune Piantedo Un incontro rivolto a tutte le famiglie per conoscere, promuovere e comunicare la necessità crescente sul territorio di nuclei disposti ad accogliere bambini provenienti da situazioni di disagio. Sarà proposto a Piantedo questa sera alle 20,30, negli spazi della sala consiliare, l’incontro dal titolo “Per crescere un bambino ci vuole un villaggio”, incontro informativo sui temi dell’affido e dell’accoglienza, curato dal servizio affidi provinciale. La serata è promossa dall’ufficio di Piano della Comunità montana di Morbegno, dal comune di Piantedo e da quelli di Andalo, Delebio e Rogolo. Il servizio affidi minori e famiglie è gestito per la provincia di Sondrio dalla cooperativa Ippogrifo. S. Ghe. 26 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Valchiavenna «Più acqua nell’alveo dei torrenti» Legambiente si batte contro il 10% La proposta. È atteso a giorni il parere della Regione sulla richiesta avanzata da A2A Tam: «Meno deflusso in alveo significa morte per alcune specie ittiche e rischi per l’ambiente» CHIAVENNA DANIELE PRATI Ultimo appello di Legambiente i corsi d’acqua della Valchiavenna. É atteso a giorni il parere di Regione Lombardia, che dovrà decidere se accettare o meno la richiesta di A2A volta a far diventare definitiva la sperimentazione, che prevede lo sfruttamento di alcuni torrenti come Scalcoggia, Liro, Rabbiosa e Drogo, lasciando in alveo meno del 10% dell’acqua. «Seppur produrre energia dall’acqua, fonte rinnovabile e pulita di energia, sia positivo, ciò non vuol dire che non abbia controindicazioni e, soprattutto, che non ci siano dei limiti da rispettare del prelievo idrico. Se la portata dell’acqua diminuisce notevolmente l’ecosistema ne risente, e non si può pensare che ciò non avvenga se l’acqua che scorre in un fiume passa dal 100% ad una media inferiore allo 10%». del parere della Regione va tenuto ben presente che rilasciare poca acqua nei torrenti comporta dei cambiamenti all’ecosistema fluviale, e dei grossi rischi di avere degli impatti dannosi . Per esempio avere infiltrazione di acqua in subalveo dove l’alveo del fiume è naturalmente permeabile. Per questo le Linee Guida per il deflusso minimo vitale ci dicono che il deflusso che viene rilasciato dall’opera di presa deve interessare l’intero tratto successivo. La legge dice anche che si possono tollerare per brevi 1 L’associazione ambientalista chiede di mantenere un livello ottimale I punti critici Nel comunicato diffuso ieri, l’associazione ecologista guidata da Lorenza Tam ripropone le argomentazioni che va ripetendo ormai da tempo: «Al di là tratti deflussi inferiori a quelli rilasciati, ma sempre pari almeno al 50% a quelli presenti appena sotto la derivazione. Poca acqua a volte può significare anche poche pozze e rifugi adeguati per pesci, soprattutto per quelli di dimensioni maggiori, tanto che legge vuole tutelare la fauna ittica dichiarando che:”lo stato della fauna ittica costituisce elemento essenziale per la valutazione del deflusso sperimentale”». Il surriscaldamento Tra gli altri rischi, Legambiente indica anche quello relativo alla temperatura dell’acqua: «Se scorre poca acqua, per i corsi d’acqua posti più a valle in zone più pianeggianti dove ci son pesci della specie salmonidi, il rischio è che la stessa si scaldi tanto da non essere adatta per la vita di questi pesci, che possono stare in acqua fino a 21,5 gradi. Inoltre l’effetto serra lascia molto incerta la regolarità delle precipitazioni, con seri rischi di lunghi periodi di mancanza di piogge e dunque di minor disponibilità di acqua nei nostri torrenti, fattore che acuisce gli impatti ecosistemici». Lo sfruttamento idrico non può giustificare poca acqua nei torrenti “Polifonie Notturne” sabato all’Assunta Piuro Concerto da non perdere quello organizzato da PiuroCultura con l’ensemble Odhecaton “Polifonie Notturne” è il titolo dell’esibizione dell’ensemble vocale Odhecaton, che sarà di scena sabato nella chiesa dell’Assunta di Prosto di Piuro nell’ambito del programma di appuntamenti musicali voluto dall’associazione Piuro- Tramonto sul lago in un murales Verceia . Un angolo grigio del paese, diventato all’improvviso coloratissimo. È stato ultimato il murales nel sottopasso in prossimità della stazione ferroviaria di Verceia. Il progetto voluto dall’amministrazione comunale e dal liceo artistico “Nervi Ferrari”, ha visto il coinvolgimento dei ragazzi della Leva Civica del 1996. Tra i vari bozzetti proposti dagli alunni la scelta è ricaduta sul disegno elaborato da Leo Bontà, giovane alunno morbegnese. La realizzazione dell’opera, che ritrae le bellezze naturalistiche di Verceia al tramonto, è avvenuta grazie al duro lavoro di due coscritte: Tatyana Dozio e Francesca Della Bitta. «Con questo murales – ha commentato il sindaco Flavio Oregioni - abbiamo la conferma che i giovani, se sollecitati e coinvolti nella giusta maniera, sanno esprimere le loro grandi doti. Un lavoro che hanno saputo portare avanti con grande professionalità e dedizione, oltre che bravura. In particolare mi riferisco a Tatyana e Francesca, che hanno dedicato un’infinità di ore per portare a compimento l’impegno assunto. I colori del disegno danno grande vitalità e gioia, in piena sintonia con il progetto di riqualificazione della zona stazione che, grazie a questo intervento, ha fatto un altro passo avanti». D. Pra. Cultura. Programma complesso quello portato sul palco dal gruppo guidato dal maestro Paolo Da Col. Si parte con Giaches De Wert e la sua In Rama, seguito da Carlo Gesualdo Da Venos e “O Vos Omnes”, “Peccantem me quotidie” e “Ave Dulcissima Maria” dal Sacrarum cantionum quinque vocibus Liber primus del 1693. Si chiude con la “Missa Defunctorum” a 4 voci e basso continuo di Alessandro Scarlatti e con il contempo- “Passteggiando” torna ma con il numero chiuso L’evento Ci sono data e programma per la seconda edizione della rassegna enogastronomica Il percorso di degustazione paesaggistica e enogastronomica sulle rive del lago di Mezzola e nella Riserva Naturale del Pian di Spagna organizzato dalla Proloco di Novate Mezzola si terrà il 12 giugno. Iscrizioni, anche onli- ne, già aperte. «Partendo dalla “piazzola macine” del Ponte del Passo a Sorico- spiegano gli organizzatori - attraverso la zona del Baletrone, il percorso raggiunge la frazione di Nuova Olonio di Dubino, percorre tutto il lungolago di Verceia e si conclude al lido di Novate Mezzola.Lungo il percorso, interamente pianeggiante, i partecipanti troveranno nove postazioni dove potranno degustare specialità locali ac- Servizio civile attivati due nuovi progetti Prata Camportaccio Sono interessati i giovani tra i 18 e i 29 anni di età Tutte le informazioni sul sito del Comune Prata ha attivato due nuovi progetti nell’ambito del Servizio Civile Nazionale riservati a giovani dai 18 ai 29 anni non compiuti. Il primo progetto è denominato “Tutela ambientale” e prevede la prevenzione e il monitoraggio dell’inquinamento delle acque e dell’aria, dell’inquinamento acustico, la salvaguardia e tutela di parchi e oasi naturalistiche, l’incremento del patrimonio forestale, la salvaguardia dell’agricoltura in zona di montagna. Il secondo progetto si chiama “Educando” e prevede l’impiego in iniziative di educazione e promozione culturale in centri di aggregazione, l’animazione verso minori e giovani, la lotta all’abbandono scolastico, attività di tutor e interventi di animazione del territorio. Sul sito del comune di Prata sono disponibili tutte le informazioni. Il termine per la presentazione delle domande è il 20 aprile. La partecipazione al Servizio Civile prevede l’impiego per 30 ore distribuite su 5 o 6 giorni a settimana, un contributo mensile di 433,80 euro, e il rilascio di un attestato. raneo Arvo Part e la sua “Da Pacem Domine”. Per Odhecaton quello in riva al Mera è un ritorno, visto che erano stati ospiti a Piuro nel 2012 in occasione dell’esecuzione della Missa Papae Marcelli di Palestrina. Sin dal suo esordio nel 1998, l’ensemble Odhecaton ha ottenuto alcuni dei più prestigiosi premi discografici e il riconoscimento, da parte della critica, di aver inaugurato nel campo dell’esecuzione polifonica un nuovo atteggiamento interpretativo, che fonda sulla declamazione della parola la sua lettura mobile ed espressiva della polifonia. L’esibizione avrà inizio alle 21 con ingresso libero. D. Pra. compagnate da vini prodotti dalle case vinicole locali. Le bevande e i cibi saranno forniti da produttori artigianali o da ristoratori locali presenti sul territorio dei comuni interessati». Al lido sarà allestito un mercatino all’aperto, nel quale saranno proposti i prodotti degustati lungo il percorso ed altre specialità locali. La quota di partecipazione quest’anno è stata fissata a 25 euro per gli adulti, 17 euro per i minori, mentre i bambini fino a sei anni saranno accolti gratis. Meglio fare in fretta con le iscrizioni. Il termine d’iscrizione scade al raggiungimento di 1500 partecipanti. D. Pra. LA PROVINCIA 34 GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 CulturaeSpettacoli MASSIMARIOMINIMO FEDERICO RONCORONI Parlare d'amore fa bene all'amore Adoro quelli che si sentono fuori posto. Con loro mi sento sempre nel posto giusto. Charles Bukowski [email protected] Tel. 031 582311 Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected], Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta [email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected] L'INTERVISTA DAVIDE MARRANCHELLI. L’attore comasco si racconta L’avventura nel cuore di quella storia culturale rappresentata dal Piccolo «IL MIO ARLECCHINO QUELLA MASCHERA MI REGALA LIBERTÀ» sostituto per un attore nel cast del “Servitore di due padroni”. E cosa accadde? Quell’occasione non fu propizia, perché l’attore che avrei dovuto sostituire non si assentò. Poi però si presentò l’occasione de “La barca dei comici” e fui scelto proprio nel ruolo di Arlecchino. Più che un caso, sembra un segno del destino… Sì (ride), probabilmente è vero. Adoro interpretare questo personaggio, così libero da ogni costrizione. Basti pensare che, tra le figure della Commedia dell’Arte protagoniste dello spettacolo (ispirato ai Mémoires di Goldoni), Arlecchino è l’unico a non togliere mai la maschera, perché vuole rimanere un guitto, vuole recitare con il suo corpo, con l’improvvisazione, cogliendo di sorpresa il pubblico. SARA CERRATO Dai palcoscenici della provincia al Piccolo Teatro di Milano, il passo è breve e lungo nello stesso tempo e ha il sapore di una sfida vinta. Ce lo racconta Davide Marranchelli, comasco doc, trentatré anni, attore, che, dopo essersi formato nel vivace ambiente teatrale lariano, dove ha lavorato per molti anni e ancora lavora, sta vivendo una bella avventura professionale. È infatti approdato sulle assi della scena milanese, nel cuore di quella storia culturale e civile rappresentata dal Piccolo, la creatura di Giorgio Strehler e Paolo Grassi, a Milano. Si è da poco conclusa, al Piccolo Teatro Studio Melato, una nuova serie di repliche dello spettacolo “La barca dei comici”, lavoro pensato e diretto da Stefano de Luca, (altro nome molto noto al pubblico comasco ndr) che ha visto tra i protagonisti, nientemeno che nei panni di Zorzetto/Arlecchino, proprio Davide Marranchelli. Un ruolo importante (basti pensare che proprio il Piccolo è la “casa” dell’Arlecchino strehleriano e soprattutto di quello che è stato il suo grandissimo interprete, Ferruccio Soleri), che Marranchelli ha onorato al massimo delle sue possibilità interpretative. E di sorprese, questo personaggio ne ha riservate anche a lei… Davvero! Sorprese pazzesche e memorabili come la visita in camerino nientemeno che di Ferruccio Soleri! Avevo appena finito di recitare e indossavo ancora i pantaloni di Arlecchino. Non mi sono mai sembrati più “pesanti”, tanta era la responsabilità! E come è andata con il grande e severo attore? È stato gentilissimo e molto cordiale. Per me, stare vicino a lui e scattare anche una foto insieme è stata una vera emozione. Lui è una leggenda e io un Arlecchino agli inizi. E non è stata l’unica visita… Una scena dello spettacolo “La barca dei comici”. Sotto Davide Marranchelli con Ferruccio Soleri Marranchelli, per ogni attore l’arrivo sul palco del Piccolo di Milano è una “laurea”. Ci racconta come è andata? Per me è un sogno che si avvera. Ho incontrato Stefano de Luca proprio a Como, al teatro Sociale, nel 2013. Lui (regista napoletano ma ormai da tempo residente a Como ndr) firmava la regia del- l’Otello di Verdi, per la prima della lirica al Sociale e io ero tra i figuranti della messinscena. In più Stefano mi aveva già visto, come interprete, nel “Pinocchio” di Giuseppe Di Bello. Per farla breve, dopo quegli incontri, Stefano de Luca mi chiamò per un provino. Occorreva trovare un La mostra All’Accademia dei Lincei raccolti per la prima volta 180 preziosi e unici testi latini, greci, arabi ed ebraici Preziosissimi manoscritti, incunaboli, magnifiche cinquecentine racconteranno da oggi al 22 luglio negli spazi della Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana i libri che hanno fatto l’Europa e gli europei. Riuniti per la prima volta 180 unici e preziosissimi testi latini e romanzi, greci, arabi ed ebraici, a testimoniare come la cultura occidentale moderna del vecchio continente abbia radici non univoche e sia sorta su un terreno di complessa pluralità. Con il titolo “I libri che hanno fatto l’Europa. Manoscritti latini e romanzi da Carlo Magno all’invenzione della stampa. Biblioteche Corsiniana e ro- mane”, l’importante rassegna ha lo scopo di illustrare la varietà di testi e culture che hanno costituito il substrato della civiltà europea e al tempo stesso far conoscere il patrimonio culturale delle biblioteche della città eterna ai giovani e al più vasto pubblico degli appassionati. Accanto ai manoscritti latini e romanzi, saranno esposti anche manoscritti greci, arabi ed ebraici nell’allestimento ideato da Susanna Nobili Architettura, Sì. Ho avuto l’onore di ricevere in camerino un’altra grande attrice strehleriana, Giulia Lazzarini. Mi ha raccontato di quando Marcello Moretti (il primo grande Arlecchino di Strehler) non voleva la maschera, mentre Ferruccio Soleri poi ne ha fatto quasi una parte integrante del suo volto. E per lei cosa vuol dire recitare con la maschera? È divertente e difficile nello stesso tempo. Non l’avevo mai indossata e devo dire che, quando la si porta, tutta la mimica facciale cambia. In più, però, ti senti libe- Manoscritti e incunaboli I libri che fecero l’Europa Uno dei testi della mostra ro, proprio come il mio personaggio! Hai la licenza di fare tutto, in scena! che prende il via con la sezione dedicata alla tradizione classico-cristiana. Con il crollo dell’Impero romano (V secolo d. C.), infatti, per più di mille anni il sapere e la sua trasmissione in Europa furono assicurati quasi esclusivamente dalle strutture territoriali e dalle istituzioni scolastiche ecclesiastiche, ispirate alle opere e all’insegnamento dei Padri della Chiesa. Prima di tutti, Sant’Agostino e San Girolamo, tra i grandi fondatori di quella cultura classicocristiana che attraverserà l’intero Medio Evo e che discute, rielabora e fa proprio il patrimonio greco-latino, ovviamente alla luce degli insegnamenti cristiani e soprattutto della Bib- Quest’anno, nell’edizione 2016, lo spettacolo “La barca dei comici è anche andato in tournée. Che esperienza è stata? Le tournée sono faticose ma io ci sono abituato. Girare per anni nei teatri del nostro territorio, dovendomi occupare anche di aspetti tecnici e logistici, mi ha temprato ad ogni fatica. Del resto, poi, arrivare con il Piccolo è un biglietto da visita talmente importante che l’accoglienza è straordinaria. Insomma, un vero sogno… Non potrei definirlo diversamente. Il Piccolo Teatro è una grande famiglia, che si caratterizza per l’alta professionalità e per un progetto culturale definito e riconoscibile. Spero di potervi rimanere. Non dimentica però le sue origini... Assolutamente no. Il merito dei traguardi raggiunti va all’ambiente teatrale comasco in cui mi sono formato. L’amore per il teatro è nato già tra i banchi del Liceo Giovio, quando frequentavo il corso tenuto da Giacomo Puzzo. Poi, ho frequentato un anno della Paolo Grassi, anche se preferii laurearmi in Beni Culturali. I passi importanti sono venuti con Giuseppe Di Bello, autore comasco, ma anche grazie a Mario Bianchi e a Dario Tognocchi. Oggi lavoro con Mumble Teatro, e conduco il programma Sai di Como, per l’emittente radiofonica Ciao Como. Tornando al palcoscenico, ho da poco debuttato in “La bottega del Caffè” di Goldoni, diretto da Christian Poggioni al San Teodoro di Cantù. Cos’è, per Davide Marranchelli, il teatro? Domanda impegnativa! Il teatro è la scelta della vita, quella passione senza la quale l’esistenza non potrebbe essere più la stessa. Lo capii una notte di tanti anni fa, in piazza San Marco a Venezia, mentre chiacchieravo con gli attori di “Hamlet” di Peter Brook, freschi di debutto. Quella notte compresi la mia strada. bia. Fondamentale, in tale processo, fu la secolare attività di alfabetizzazione, di trascrizione e trasmissione di codici attraverso un’imponente rete di monasteri e di istituzioni ecclesiastiche. Il percorso espositivo proseguirà con le “summae” medievali, le compilazioni e le enciclopedie, a volte ancora attive in ambito umanistico. Con l’ingresso dell’aristotelismo, lo sviluppo delle Università e della nuova civiltà comunale, enciclopedie e trattati si articolano progressivamente secondo nuovi contenuti e nuove esperienze, in particolari quelle provenienti dalla civiltà araba. Nicoletta Castagni Spettacoli 43 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 Un “burdell” che fa ridere e pensare Teatro. Successo per la pièce dialettale portata in scena per tre serate a Delebio dalla compagnia Alebiensi Il copione è ambientato negli anni Sessanta proprio in paese. Protagonisti sono due disinvolti avvocati DELEBIO MARIA CRISTINA PESCE L’inciucio è una tendenza che non conosce crisi, uno strisciante modus operandi che ha interessato ogni epoca storica dai tempi degli assiro-babilonesi fino ai giorni nostri. Si manifesta con pervicace continuità nella politica come nell’economia, nelle aule giudiziarie come nei rapporti, spesso burrascosi, di vicinato. L’arte del trasformismo, del compromesso, degli accordi sottobanco, anche con mezzi e intenti poco leciti, in una logica di spartizione sono i temi che la compagnia gli “Alebiensi” ha scelto per il suo ultimo spettacolo dialettale andato in scena la sera di Pasqua, a Pasquetta e martedì nel salone del Giovanni Paolo II. chiave locale. Ecco allora che l’invasione di un suino nell’orto di proprietà delle sorelle Maria Severina, detta Mariett (Rosanna Fransci) e Antonietta Intrezzati (Eugenia Valenti) è l’incipit di un canovaccio in crescita che sfocerà in un enorme “burdell”, inteso non solo in senso metaforico. E sì perché il dirimpettaio delle zitelle Intrezzati, lo spavaldo imprenditore Pierino Pallettari (Damiano Dell’Oca) ha avviato un fiorente bordello, frequentato dal sindaco e dal maresciallo dei carabinieri e della finanza, dal segretario comunale e pare anche dal prevosto. Insomma un luogo di piacere che attira molti frequentatori, che arrivano alla casa di tolleranza a tutte le ore in auto e in bicicletta, in moto e perfino con il torpedone disturbando Il copione Il copione, dal titolo “Che…burdell” steso a quattro mani da Silvio Abramini e Silvano Fransci è ambientato in paese, a Delebio, nel 1963 nello studio associato degli avvocati Taccola e Frattazzi, due maestri assai disinvolti dell’inciucio che, in spregio alla legge non esiteranno a proporre ai loro litigiosi e bizzarri clienti accordi che avvantaggeranno in primis loro stessi. Tre atti tutti da ridere, ma l’ironia è anche un modo per riflettere sui numerosi malcostumi nazionali, in questo caso declinati in 1 Bravi gli attori a rendere in dialetto le sfumature dei personaggi 1 L’incasso dei tre spettacoli è andato al gruppo missionario il vicinato e rovinando i campi circostanti. Una situazione invivibile, tanto più che la legge Merlin ha imposto la chiusura dei bordelli già da alcuni anni, ma i due avvocati (Fransci e Abramini) troveranno il modo per salvare capra e cavoli, prima scandalizzandosi per l’esistenza di un’attività illecita che sfrutta il corpo delle donne, per poi fare dietrofront senza alcuna esitazione, anzi offrendo alle due non più giovani e frustrate zitelle l’occasione di mettersi in affari anche loro, «prima che sia troppo tardi». I riferimenti all’attualità Anche l’agricoltore e padrone del “ciun” Attilio Valben (Ilario Moretti) si guadagna un abbonamento gratuito a vita nella casa di tolleranza. Così le frivole segretarie Cristina (Angela Gusmeroli) e Carlina (Gigliola Milivinti), soggiogate dal fare ambiguo del Pallettari, sono tentate di lasciare il ben avviato studio legale per dedicarsi alle marchette. Una storia ben costruita, con molti riferimenti all’attualità, dove il sarcasmo si declina con efficacia nelle trame dei dialoghi e nelle caratterizzazione dei personaggi. Lunga la lista dei ringraziamenti letti a sipario chiuso dalla regista Bruna Corgatelli: al coro, alla costumista Antonia Scaramella, all’attrezzista Oreste Angelini e al gruppo missionario a cui è andato l’incasso delle tre serate. L’ottava opera di Quentin Tarantino nella rassegna del cinema De Andrè Mandello “The Hateful Eight” in programma stasera Musica da Oscar grazie a Morricone Gli Stati Uniti allo stato nascente, in un interno. Questo è “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino, penultimo film della rassegna cinematografica Inverno 2016, al cinema teatro comunale De Andrè di Mandello questa sera alle 21, ingresso singolo 5 euro. Sceriffi designati, cacciatori di taglie, cowboy nostalgici, generali in pensione, gangster nomadi, burocrati forbiti, ex soldati incazzati, bianchi, neri, messicani, confederati e unionisti, non manca davvero nessuno nella pièce western di Tarantino, magma incandescente degli Stati Uniti che scalda i rancori e cova una diffidenza post guerra civile. Alcuni anni dopo la fine della guerra civile il cacciatore di taglie John Ruth (Kurt Russell), chiamato “Il boia”, scorta la latitante Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigh). Nel corso del loro viaggio incontrano due sconosciuti: il Maggiore Marquis Warren (Samuel L. Jackson), un ex soldato di colore dell’Unione diventato un cacciatore di taglie e Chris Mannix (Walton Goggins), un rinnegato del Sud che afferma di essere il nuovo scerif- Il coro degli Alebiensi Sulla scena di “Che... burdell” fo della città. A causa di una tormenta di neve sono tutti costretti a rifugiarsi in un negozio chiamato “Minnie”, dove con l’inganno, vengono attirati in un terreno molto pericoloso. Musica da Oscar di Ennio Morricone, un western, il secondo dopo “Django”, di Tarantino. Alla Tarantino, filmato con l’Ultra Panavision 70, glorificazione dello spazio orizzontale, utilizzato in un interno. Perché Tarantino sceglie di ripristinare un formato abbandonato nel 1966 non tanto e non solo per distendere i paesaggi del Wyoming ma per filmare le interazioni degli attori dentro uno spazio chiuso. C. Sca. 1 8 20 Un film con un nuovo sonoro La serata al “Libero Pensiero” 21 26 31 Lecco Numeri vincenƟ Il film co-prodotto da Almodovar ri-sonorizzato grazie al dj Mena Complementare 6 3 LAPROVINCIA.IT 388275 Ampliare l’eco di un film, connotandolo con nuovi impulsi, nuove sensazioni, nuove atmosfere. È il concetto alla base delle ri-sonorizzazioni di pellicole selezionate proposta da Marco Menaballi al Circolo Libero Pensiero di Lecco, dove stasera va in scena una nuova tappa del percorso mensile dedicato appunto alla ri-sonorizzazione cinematografica (via Calloni 14; dalle 21.30; ingresso con offerta libera). Il film scelto per l’occasione è “Storie pazzesche” del regista Damián Szifron (Ricardo Darín, Oscar Martínez, Leonardo Sbaraglia, Erica Rivas, Rita Cortese; commedia; Argentina, Spagna 2014; 122’), co-prodotto da Agu- stín Almodóvar e Pedro Almodóvar, candidato agli 87° Academy Awards come miglior film in lingua straniera: un caleidoscopio di storie che raccontano l’Argentina dei nostri tempi con una scorpacciata di comicità che non scade nella banalità. Per il ciclo “Libero Jazz” (rassegna del giovedì cheospita principalmente concerti jazz, ma anche progetti artistici tra poesia, recitazione, cinema, arte, musica che puntino molto Pellicola giapponese nel giovedì del Bloom Mezzago Al cinema del Bloom di Mezzago fino a domenica “Lo chiamavano Jeeg Robot” (domenica ore 21.30, venerdì 20.30, sabato 20); oggi per il cineforum “Fiori d’Equinozio” in versione originale con sottotitoli e la presenza del critico Giulio Sangiorgio (20.30; via Curiel 39; info: bloomnet.org). Gabriele Mainetti firma “Lo chiamavano Jeeg Robot” (con sul concetto dell’improvvisazione) un film che assomiglia a un collage, tante tessere (diversi cortometraggi) mixati in un unico montaggio con maestria, che per questa specificità compositiva ha un ritmo del tutto particolare che ben si presta alla rilettura musicale. Dj Mena, come nelle precedenti puntate della rassegna, lascia – chiaramente – inalterata la “materia” linguistica del film, ovvero i dialoghi dei personaggi rimangono identici alla pellicola originale. Su questa base si innesta, però, un’inedita colonna sonora rifatta con un live mixing che punta a mettere in luce sfaccettature (inusuali) del lavoro filmico di Szifron. Il risultato? È un prodotto multimediale del Claudio Santamaria, Luca Marinelli), che richiama alla mente l’eroe del manga giapponese prendendone a prestito la forza soprannaturale (acquisita a causa di un incidente) e la crescente consapevolezza che un uomo “cattivo” debba dover impiegare i poteri per fare del bene. “Fiori d’equinozio” di Yasujiro Ozu (Giappone, 1958) narra delle tradizioni familiari che tarpano le ali a una coppia. G. Mas. tutto nuovo, in un concept che unisce il fascino del dj-set dal vivo alla poesia del cinema. “Storie pazzesche” è una commedia costruita su diversi episodi, ben legati tra di loro innestandosi sulla storia dell’Argentina degli ultimi anni: tra i protagonisti un uomo deciso a vendicarsi di diverse persone, che riunisce in un insospettabile luogo; un gangster che finisce casualmente nel ristorante in cui lavora la figlia di una sua vittima; due automobilisti antitetici che, causa una foratura, finiscono a cazzotti e machismo; un ingegnere che, stanco dell’ennesima incomprensibile multa, scaglia tutta la sua ira contro la burocrazia silenziosa e inetta. G. Mas. www. i l gi or no. i t / s ondr i o emai l :r edaz i one. s ondr i o@i l gi or no. net Sondr i o Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417 · Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected] Giovedì 31 marzo 2016 «ECCO PERCHÉ LASCIO» FRANCESCO RACCHETTI GARANTE DEI DETENUTI: «NON MI FACEVANO LAVORARE, MEGLIO DIMETTERMI» · · Servizi Servizi all’interno all’interno PER LA FRANA IN VALMASINO Dalla Regione arrivano 2 milioni e 600mila euro BERGAMINI BERGAMINI · · All’interno All’interno SEGUI CION LI NESUWWW. I LGI ORNO. I T/ SONDRI O TURISTA SCAPPA DALL’HOTEL CHIAVENNA SCUOLA ALBERGHIERA Al Caurga Non paga la Sicilia il conto Condannato è in tavola PISANU · All’interno CARENA · All’interno II •• PRIMO PIANO GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 ALTA VALLE PRECEDENTI MODUS OPERANDI NON ERA LA PRIMA VOLTA CHE IL TURISTA CONDANNATO NON PAGAVA DOPO IL SOGGIORNO DOPO AVER TRASCORSO LA VACANZA IN PENSIONE COMPLETA, SI È ALLONTANATO BORMIO HA LASCIATO SCOPERTO UN CONTO DA MILLE EURO Soggiorna in hotel di lusso e non paga, condannato Cliente milanese nei guai per insolvenza fraudolenta FOCUS Reato L’insolvenza fraudolenta secondo l’articolo 641 del codice penale prevede fino a due anni di carcere AL LAVORO L’avvocato difensore Antonio Sala Della Cuna di NICOLETTA PISANU – BORMIO – HA PASTEGGIATO per giorni in un hotel a quattro stelle di Bormio, per poi andarsene senza pagare. Ora il cliente truffaldino è stato condannato dal tribunale di Sondrio. Il giudice martedì mattina ha stabilito una pena di sei mesi di reclusione per il cinquantunenne Attilio Guerriero, residente a Cusano Milanino, alla sbarra con l’accusa di insolvenza fraudolenta, reato previsto dall’articolo 641 del codice penale. Guerriero aveva scelto di trascorrere un periodo di vacanza in Alta Valtellina, nel periodo dell’Epifania del 2012. Così, aveva preso alloggio all’albergo con centro be- nessere Miramonti park hotel di Bormio, dal 5 al 9 gennaio. Una struttura a quattro stelle, con spa e ogni confort, le cui fasce di prezzo sono medio alte. Guerriero si è intrattenuto all’hotel bormiese in regime di pensione completa, consumando i pasti al ristorante e usufruendo di tutti i servizi disponibili per i clienti. Una vacanza in relax. MA AL MOMENTO di andarsene, ha lasciato la stanza allontanandosi senza pagare il conto, che ammontava a oltre mille euro. La proprietà dell’hotel, venendo a conoscenza del comportamento illecito del cliente e non riuscendo a rintracciarlo, ha sporto denuncia alle forze dell’ordine. Era- Pena GIUSTIZIA Il tribunale di Sondrio, dove si è svolto il processo per il furto ai danni dei due turisti liguri derubati a Livigno L’imputato è stato condannato a sei mesi di reclusione, contestate dall’accusa le aggravanti LIVIGNO MENTRE LE VITTIME ERANO A PRANZO no così scattate le indagini, gli inquirenti hanno scoperto che non era la prima volta che Guerriero agiva così. Dello stesso modus operandi più volte si era infatti servito, tanto che gli è stata contestata dall’accusa la recidiva infraquinquennale, dati i precedenti penali specifici. Il capo di imputazione indica che Guerriero aveva dissimulato «il suo stato d’insolvenza, contraendo un’obbligazione con il proposito di non adempierla». Rinviato a giudizio, l’imputato è stato assistito in dibattimento dal legale d’ufficio Antonio Sala Della Cuna, avvocato di Grosio: «Attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza per poi prendere in considerazione un eventuale ricorso in Appello». In breve Porta il tablet rubato all’assistenza: guai per ricettazione Cadono in pista Due minorenni finiscono in ospedale Sondrio Bormio E’ STATA denunciata per ricettazione. A finire nei guai una 59enne di Sondrio che ha portato in assistenza un tablet rubato con la scusa di aver scordato la password di accesso. Ad incastrarla il sistema di localizzazione dell’apparecchio. L’indagine aveva preso avvio da una segnalazione della polizia svizzera relativa a un tablet di cui il proprietario aveva denunciato il furto in un bar di Saint Moritz. DUE minorenni sono rimasti feriti in un incidente sulle piste di Bormio. È successo ieri mattina intorno a un quarto alle 11. I ragazzi, di dodici e quattordici anni, sembra che stessero praticando sport in un impianto sciistico nelle vicinanze di via battaglion Morbegno, quando per cause in corso d’accertamento si sono feriti. Sono intervenuti gli agenti della Questura, i minorenni sono finiti in ospedale. Bocconi avvelenati in zona Bordighi Faedo L’ALLARME è stato lanciato da una residente sui social: «Fate attenzione ai vostri cani». Al parco dei Bordighi sono stati trovati bocconi avvelenati con topicidi. «I miei cani stanno meglio ma qualcuno potrebbe essere più sfortunato». Sottrasse a due turisti denaro, bagagli e auto Sei mesi di reclusione – LIVIGNO – UN COLPO messo a segno in stanza, mentre i clienti dell’albergo erano a pranzo. Un bottino da migliaia di euro, che ora è costato a Jean Louis Flement, cinquantaquattrenne francesedomiciliato a Morbegno, una condanna a sei mesi di reclusione e trecento euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. I fatti si sono svolti il 20 aprile 2013 a Livigno, all’hotel Silvestri. Flement aveva colto il momento, attendendo che la coppia di turisti, marito e moglie provenienti da La Spezia, uscissero dalla loro camera per andare a pranzare nella sala dell’albergo. Poi, ha preso le chiavi e furtivamente si è introdotto nella camera. Dalla borsetta della cliente ha sottratto 1800 euro in contanti e le chiavi della Mercedes classe C coupè appartenente alla coppia. L’auto era parcheggiata nel posteggio dell’hotel, Flement l’ha rubata per fuggire lungo la strada statale dello Stelvio, in direzione sud. Sulla Mercedes oltretutto erano custoditi i bagagli dei due turisti, che contenevano tra le altre cose anche tre costosi giubbotti, un computer portatile, un iPad Mini e uno smartphone Samsung S3. I PROPRIETARI del mezzo però si sono prontamente accorti di quanto stava accadendo e hanno allertato le forze dell’ordine. Una pattuglia della Polizia stradale di Sondrio ha inter- cettato il ladro in fuga. Flement ha quindi abbandonato l’auto all’altezza di Villa di Tirano, per cercare di scappare a piedi, ma il tentativo era fallito ed era stato bloccato dagli agenti. È STATO quindi indagato per furto, gli sono state contestate dall’accusa le aggravanti «per aver commesso il fatto su cose esposte per destinazione alla pubblica fede», come recita il capo d’imputazione della Procura di Sondrio, e anche «per aver approfittato di circostanza LA CATTURA Dopo il furto aveva cercato di fuggire sull’auto rubata ma venne bloccato di tempo tale da ostacolare la pubblica e privata difesa», data la momentanea assenza dei turisti dalla loro camera. Finito a giudizio, Flement è ora stato condannato. FURTI SIMILI negli hotel dell’Alta Valle non sono infrequenti. Solo pochi giorni fa per esempio, i carabinieri hanno rintracciato e denunciato un ladro che aveva sottratto a una turista una giacca che, nella tasca, custodiva uno smartophone. Il giubbotto era rimasto incustodito per pochi minuti, sono bastati perché il reo mettesse a segno il suo colpo. Nicoletta Pisanu PRIMO PIANO GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 IL CASO •• ADDIO «RITENGO PERTANTO CHE NON ABBIA ALCUN SENSO UN’ULTERIORE PERMANENZA IN UN LUOGO CHE APPARE DEL TUTTO SVUOTATO» «Non mi lasciavano lavorare» Il garante dei detenuti Racchetti lascia per contrasti con la direzione – SONDRIO – ALL’INDOMANI delle dimissioni di Francesco Racchetti da garante dei detenuti per incomprensioni con la direzione del carcere di Sondrio, emergono i motivi della rinuncia. Come ha annunciato Racchetti in Consiglio comunale, martedì sera, il gesto ha rappresentato l’affermazione dell’impossibilità a operare che, ha spiegato l’ex garante, si è creata dall’insediamento, dieci mesi fa, della nuova direttrice della casa circondariale, Stefania Mussio. «Mi piacerebbe continuare a occuparmi di questo tema e probabilmente proseguirò seguendo le persone che avevo in carico, ma solo dal punto di vista personale, non come garante», ha commentato Racchetti. Presto dovrebbe essere emanato un nuovo bando per procedere all’assegnazione dell’incarico: «Ho sottoposto al Consiglio comunale il problema del mantenimento dei termini del mandato sulla base del quale è nato un regolamento. Bisogna mettere nelle condizioni di operare chiunque assumerà l’incarico – ha precisato –. Nella situazione che si è venuta a creare a Sondrio, l’esercizio della funzione di garante dei detenuti non è più possibile. Ritengo pertanto che non abbia alcun senso un’ulteriore permanenza in un luogo che appare del tutto svuotato. Non è vantaggioso per nessuno, a cominciare dagli stessi detenuti per i quali richiedere un incontro con il garante può addirittura essere penalizzante. Al contrario, la mia uscita di scena può tornare utile ai fini dell’individuazione di una soluzione delle questioni da me sollevate». Racchetti nella sua relazione riferisce di limitazioni e problemi nella possi- III HANNO DETTO Volontariato Francesco Racchetti ex garante dei detenuti «Mi piacerebbe continuare a occuparmi di questo tema e probabilmente proseguirò seguendo le persone che avevo in carico, ma solo dal punto di vista personale» Marongiu «I detenuti degli istituti lombardi solitamente sono molto seguiti e aiutati, basti pensare all’esempio di Bollate. La figura del garante è senza dubbio utile» bilità di avere colloqui coi detenuti, di attività di informazione e sensibilizzazione svuotate di significato e della sospensione dell’attività di creazione di una rete di contatti per favorire e incrementare le attività formative e lavorative e migliorare le possibilità di reinserimento dei detenuti. Prima dell’insediamento della nuova direttrice, si era dato corso al progetto di realizzazione di due laboratori, uno per potenziare il corso di informatica, l’altro dedicato ad attività professionalizzanti: «Il laboratorio informatico è naufragato, perché secondo la direttrice non serviva e dell’altro non so nulla», ha aggiunto. Il tasso di recidiva, spiega Racchetti «per i detenuti che non svolgono attività in carcere è del 70%, per chi fruisce di percorsi alternativi scende al 19% e per chi, in questi percorsi, ha un avviamento al lavoro è inferiore al 5%, ma questo presuppone una rete e l’applicazione stretta del principio di territorialità». NELLE CARCERI lombarde, il trattamento dei detenuti «rappresenta un’eccellenza a livello nazionale. I detenuti degli istituti lombardi solitamente sono molto seguiti e aiutati, basti pensare all’esempio di Bollate – commenta il segretario regionale del Sippe, sindacato di polizia penitenziaria, Fabrizio Marongiu –. La fi- gura del garante è senza dubbio utile». A Sondrio, i Radicali nei mesi scorsi, hanno svolto una visita alla casa circondariale per raccogliere dati sulle presenze: «Al momento della visita (dicembre 2015, ndr.) erano presenti 36 detenuti comuni, tutti uomini, di cui 25 con condanna definitiva e 11 in attesa di giudizio: 10 sono tossicodipendenti, di cui 2 in terapia metadonica – ha spiegato il gruppo dei Radicali –. Gli stranieri sono 25, i residenti fuori regione 27, solo 12 effettuano colloqui regolari e un detenuto usufruisce di permessi premio, in 6 lavorano come dipendenti dell’amministrazione penitenziaria». Camilla Martina Nicoletta Pisanu SONDRIO IL CONSIGLIERE DI MINORANZA DEFINISCE «IMMOBILE» IL PRIMO CITTADINO ALCIDE MOLTENI Andrea Massera attacca il sindaco: «Non lo ha difeso» – SONDRIO – Il difficile rapporto fra il garante e la nuova direttrice della casa circondariale, Stefania Mussio, è finito in Consiglio comunale IL CONSIGLIERE comunale di minoranza Andrea Massera è intervenuto sulle dimissioni del garante dei detenuti Francesco Racchetti: «Racchetti ha purtroppo descritto un quadro disarmante, anzi deprimente, in cui ha affermato di non aver potuto, di fatto, svolgere le azioni caratterizzanti il proprio mandato, ciò a causa di rapporti, o meglio dell’assenza di questi, con la nuova direttrice». E precisa: «A detta dello stesso garante l’auspicata, e da lui sostenuta, necessità di una presenza stabile nel ruolo di direttore presso il carcere di Sondrio ha distrutto, con l’insediamento della nuova di- rettrice, il clima positivo che si era instaurato in precedenza». E MASSERA sottolinea che «nella unanimità dell’espressione di voto, a sostegno della figura del garante, si è elevata, con stridente stonatura, la posizione del sindaco Alcide Molteni. Il suo intervento è stato caratterizzato da una generica disamina dell’attività del garante, dell’assenza di un qualsiasi ruolo di relazione tra amministrazione comunale e istituzione carceraria; in nessun passaggio è stato ribadito il sostegno e la partecipazione solidale nei confronti di Racchetti». E aggiunge: «Per tutta la discussione il sindaco è rimasto immobile, imbarazzante l’assenza di una stretta di mano». SONDRIO Contestazioni e polemiche nel precedente dell’istituto di Lodi – SONDRIO – QUALCHE difficoltà di rapporti tra la direttrice Stefania Mussio ed altre persone che frequentano il carcere da lei condotto era già emersa durante la sua permanenza a Lodi. Proprio la mancanza di una serena possibilità di confronto, unita alla negazione di alcuni diritti agli agenti penitenziari, era stata alla base dell’insorgere della clamorosa protesta interna che, nel 2014, aveva portato poi alla sua sostituzione con l’attuale direttrice Stefania D’Agostino. Anche i volontari dell’associazione Los Carcere che all’interno del penitenziario lodigiano portavano avanti dal 2006 diverse attività (tra cui corsi di italiano, progetti di reinserimento lavorativi, cineforum, l’organizzazione della biblioteca interna) alla fine erano stati costretti ad alzare bandiera bianca e a non varcare più la soglia della struttura. «A fronte di continue iniziative volte solo apparentemente a una maggiore apertura del carcere alla città – avevano dichiarato –, la direzione ha avuto un atteggiamento assai poco disponibile alla condivisione e alla collaborazione con i volontari. Oltre alle difficoltà di reale collaborazione, la direttrice aveva messo alla porta due nostri volontari e non potevamo accettare questi diktat». Erano state ben 28 invece le contestazioni mosse, nel gennaio 2014, dagli agenti penitenziari al lavoro nel carcere di Lodi. Tra queste le principali erano «il mancato rispetto delle relazioni sindacali», «il disinteresse verso il benessere del personale», «l’abuso del mezzo disciplinare», ma anche «il sovraccarico di lavoro». I poliziotti si erano rivolti direttamente al provveditorato regionale. E alla fine, dopo cinque mesi di battaglia, avevano ottenuto la sostituzione della direttrice: «Ora – riferiscono – nel carcere è tornato il sereno». T.T. •• IV CRONACHE GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 SONDALO LO SCETTICISMO DEL SINDACO «BASTAVA RILEGGERE CON ATTENZIONE LA DESCRIZIONE PER INDIVIDUARE LE CRITICITÀ SULLE QUALI INTERVENIRE» «Soldi da Trento, occasione persa» di EMMANUELA TUBELLI – SONDALO – «UN GRANDE risultato per Sondalo, ma un’altra occasione persa per il territorio». Così l’amministrazione sondalina commenta l’accordo siglato nelle scorse settimane dai comuni dell’Alta Valle sui fondi Aree interne e Comuni confinanti. Una misura decisiva, visto il suo corrispettivo monetario di 70 milioni di euro, e che pure desta, da più parti, qualche perplessità circa l’appropriato utilizzo dei fondi a disposizione, in un’ottica che avrebbe dovuto essere di natura sinergica. Di questo stampo anche le questioni avanzate dal Comune di Sondalo, che sottolinea: «Si è voluto salutare questo accordo come un’occasione storica per i Comuni dell’Alta Valtellina. Purtroppo, secondo noi, di storico si registrano solo alcune occasioni mancate. Quelle importanti risorse dovevano servire, secondo le direttive volute da chi le ha messe a disposizione (Europa, Stato, Regione Lombardia e Trentino Alto Adige) per valoriz- In alto a destra il sindaco Grassi; sopra l’ospedale «Morelli» (National Press) zare le peculiarità del nostro territorio, sia in termini di patrimonio culturale e ambientale che di attività economiche». COSÌ, lo stesso primo cittadino di Sondalo, Luigi Grassi, da un lato esprime un giudizio positivo circa il complessivo impianto progettuale dell’accordo, non privo di punti interessanti, come per esempio gli interventi legati alla valorizzazione del Parco Nazionale dello Stelvio, il completamento delle piste ciclabili e quelli relativi ai progetti dell’alta formazione per la cura, da realizzare all’inter- no del Vallesana. Nella fattispecie, per quanto concerne il Comune di Sondalo, beneficiario di sei milioni di euro, l’intervento riguarderà la messa in sicurezza della Val di Rezzalo, un’area attualmente soggetta a pericoli idrogeologici che ne compromettono la fruibilità, ostacolandone lo sviluppo turistico. D’altro canto, però, Grassi frena i facili entusiasmi, nella consapevolezza che i risultati raggiunti «non sono il frutto di convinte e condivise analisi dei bisogni del territorio». Così: «Con Aree interne si sono individuati i territori che hanno subito, gradualmente, un processo di marginalizzazione e sono segnate dal calo della popolazione, dalla riduzione dell’occupazione, da un’offerta calante dei servizi pubblici e privati e da un degrado del patrimonio culturale e paesaggistico. Bastava rileggere, con attenzione questa descrizione per individuare, con chiarezza, su quali criticità intervenire attraverso soluzioni strutturali e di sistema». L’accordo Nel dettaglio Per quanto concerne il Comune di Sondalo, beneficiario di sei milioni di euro, l’intervento riguarderà la messa in sicurezza della Val di Rezzalo, un’area attualmente soggetta a pericoli idrogeologici che ne compromettono la fruibilità, ostacolandone lo sviluppo turistico IL PROGETTO UN INTERESSANTE SPACCATO DEL NOVECENTO ITALIANO, DIVISO IN 4 SEZIONI Archivio Giulio Spini, un tesoro di 984 fascicoli – SONDRIO – Da sinistra Concetta Spini, Alfonsina Pizzatti e Fausta Messa «È CON ORGOGLIO e grande emozione che oggi presentiamo l’inventario dell’archivio “Giulio Spini di Morbegno”, completamente ordinato, descritto e approvato dalla Soprintendenza regionale ai Beni Culturali della Lombardia», ha dichiarato Fausta Messa, direttrice dell’Istituto storico per la Resistenza e l’Età contemporanea, che ha avuto l’archivio in comodato d’uso dagli eredi di Spini. «Papà ci teneva molto al suo prezioso archivio in cui raccoglieva diligentemente lettere, fotografie, documenti, articoli legati alle sue esperienze umane, politiche e sociali della sua epoca. A questo punto ci è parso naturale rivolgerci all’Issrec di cui era stato padre fondatore, per condividere questo progetto», hanno testimoniato le figlie di Spini, Piera e Concetta. È toccato poi all’archivista Rita Pezzola entrare nel dettaglio di una raccolta di inestimabile valore storico e culturale, formata da 984 fascicoli raccolti in 180 faldoni che ricostruiscono uno spaccato del Novecento italiano, divisi in 4 sezioni. La prima è quella di carattere familiare, con i carteggi epistolari che risalgono al bisnonno Piero. La seconda è quella politica poichè Spini, è stato un illustre uomo politico, già partigiano garibaldino e fondatore della Democrazia cristiana in provincia di Sondrio dopo la Liberazione. Nella terza parte si affronta la parte dedicata al mondo della scuola perché Spini era stato maestro, educatore e direttore didattico di grande levatura mentale. E infine l’archivio storico con le sue rielaborazioni interpretative degli eventi storici del Novecento italiano, non solo valtellinese. Nello Colombo CRONACHE GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 ECONOMIA V •• LA BATTAGLIA SINDACALE «BISOGNA DARE RISPOSTE A CHI HA MATURATO I CONTRIBUTI E DI PARI PASSO AFFRONTARE IL TEMA DELL’INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO» Giovani e pensionati Tutti «precari» un lato bisogna dare risposte a chi ha maturato 40 anni di contributi e, di pari passo, affrontare il tema dell’ingresso nel mondo del lavoro». di CAMILLA MARTINA – SONDRIO – PENSIONATI sempre più in difficoltà; stessa sorte per i giovani a caccia di un lavoro. Anche in provincia, al 5° posto nelle classifiche come qualità della vita, ma al 60° come livelli di pensioni e, quindi, di salari. La pensione media è di 749 euro mensili, circa 120 euro in meno rispetto alla media regionale e circa 75 euro in meno rispetto a quella nazionale. Differenza che si evidenzia anche nelle pensioni di anzianità, mediamente di 1.375 euro contro i 1.593 euro nazionali. «A pesare - spiega Giocondo Cerri, segretario provinciale Cgil - è il settore privato con un lavoro usurante, mal retribuito, stagionale e precario che ci fa slittare agli ultimi posti tra le province al Nord». Situazione che andrà peggiorando, basta pensare che «oggi lo stipendio medio di un giovane (ricordiamo che il 50% dei laureati emigra, a conferma che le aziende locali offrono ben poche opportunità di lavoro) è di 1000-1200 euro al mese, senza differenza tra laureati e no, e la sua prospettiva, sia che vada in Sopra i sindacalisti e in alto i pensionati di Coldiretti pensione prima dei 70 anni, sia che vada dopo, è di percepire meno di 1000 euro al mese». La sottovalutazione dell’importanza delle pensioni integrative è una delle critiche mosse al Governo dai sindacati che, sabato 2 aprile, scenderanno in piazza anche a Sondrio e a Morbegno, dalle 9 alle 12. «No- nostante gli sforzi fatti, non si sono creati i secondi e terzi pilastri. Riteniamo necessarie la costruzione di un sistema previdenziale complementare e una staffetta per chi esce e chi entra - commenta Mirko Dolzadelli, segretario provinciale Cisl -. Pensioni e occupazione vanno di pari passo. Da DOPO le «lacrime e sangue» si pensava si sarebbe messa mano alla Monti- Fornero nella logica della dualità uscita/entrata, ma quanto fatto finora, per le sigle, risulta insufficiente. A causa della flessibilità del lavoro, della mancanza di continuità e del sistema contributivo, il valore delle pensioni è destinato a calare drasticamente. «La legge di stabilità ha messo mano in minima parte alle richieste fatte - evidenzia Vittorio Giumelli, segretario provinciale Uil e molti temi sono rimasti aperti, come la flessibilità in uscita. L’innalzamento oltre misura dell’età pensionabile è fuori da ogni logica, soprattutto per certi settori usuranti. Proposte ne sono state fatte ma senza grandi riscontri». Obiettivo ultimo della rivendicazione sindacale è risolvere il problema dell’occupazione giovanile. Dopo questa iniziativa di piazza, sono previste una serie di assemblee congiunte nelle aziende. Focus Conti in tasca La pensione media è di 749 euro mensili, circa 120 euro in meno rispetto alla media regionale e circa 75 euro in meno rispetto a quella nazionale. Differenza che si evidenzia anche nelle pensioni di anzianità, mediamente di 1.375 euro contro i 1.593 nazionali L’INIZIATIVA IL CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA SOCIETÀ ECONOMICA VALTELLINESE «L’industria idroelettrica tra mercato e territori» – SONDRIO – A sinistra Benedetto Abbiati; a destra Felice Mandelli (National Press) «L’IDEA di un convegno sull’industria idroelettrica nasce dal bisogno di uscire da una dimensione asfittica e localistica di una tematica ad ampio raggio sullo sfruttamento delle risorse energetiche, soprattutto quella delle acque». Lo ha spiegato l’ingegnere Benedetto Abbiati, presidente della Società economica valtellinese, che ha organizzato per il prossimo 15 aprile un convegno dal titolo «Industria idroelettrica tra mercato, normativa e territori». Un’iniziativa che coinvolgerà diversi studiosi per affrontare il tema delle trasformazioni che in questo periodo interessano il settore idroelettrico, di importanza strategica per l’economia valtellinese, con carattere di assoluto rigore scientifico. TRE I SETTORI da esplorare. Anzitutto l’aspetto giuridico, il quadro normativo italiano e comunitario, con Maria Agostina Cabiddu dell’Università Cattolica di Milano, Francesco Lettera e Ilaria Conte. La seconda sessione verterà sull’evoluzione del mercato globale dell’energia con Alessandro de Carli dell’Università Bocconi, Andrea Galliani, Marco La Viola del Cipra e Fabrizio Scaramuzza di Enel. E per chiudere, una visione del mondo energetico e del territorio con il senatore Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Affari Esteri, Geremia Gios dell’Università di Trento, grande economista e conoscitore dei territori montani, Ugo Parolo, sottosegretario alla presidenza della regione Lombardia e Franco Vassella, vicesindaco del Comune di Poschiavo che presenterà il progetto «Lago Bianco». Nello Colombo •• VI CRONACHE VAL MASINO GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 A GENNAIO LE POLEMICHE LA FRANA HA SFIORATO LA SCUOLA DI CATAEGGIO E COLPITO UNA CASA IL SINDACO DOMENICO IOBIZZI HA PIÙ VOLTE CHIESTO AIUTI PER LA MESSA IN SICUREZZA Dalla Regione i fondi per la frana In arrivo 2 milioni e 600mila euro Parolo, Lega: «Giusto investire sulla difesa del territorio» di ALESSIA BERGAMINI – VAL MASINO – FINALMENTE una buona notizia per il comune di Val Masino. La regione Lombardia, infatti, ha deliberato un cospicuo finanziamento per l’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza della parete rocciosa sovrastante il paese, da cui nei mesi scorsi si sono staccate frane che hanno destato notevole preoccupazione. Il finanziamento destinato a Val Masino è il più oneroso fra quelli disposti dalla Regione: ben 2 milioni e 600mila euro che dovranno essere impiegati per ripristinare le condizioni di sicurezza dell’area che, in occasione dei recenti eventi franosi, è stata anche evacuata. La notizia è stata accolta con favore dal sindaco Domenico Iobizzi che, sin dalle prime ore successive alla frana, si era rivolto alla Regione chiedendo un aiuto. «Aspettavamo questo finanziamento. Ora che ci è stato concesso dobbiamo vedere come potremo disporne - commenta il primo cittadino - In base alle prime informazioni, dovremmo avere a disposizione 260mila euro per la progettazione degli interventi e poi verrà finan- DRAMMA SFIORATO La frana a Cataeggio e il sindaco Iobizzi (N.P.) ziato il 70% dei lavori. Comunque è ancora presto per dire come andrà». Di certo c’è che la priorità rimane garantire la sicurezza dei cittadini, ma anche degli addetti ai lavori che dovranno operare a ridosso delle parete rocciosa. «Per questo la mia intenzione è quella di chiedere di poter realizzare immediatamente una protezione nella par- te alta della parete, così da evitare che eventuali nuovi distacchi possano raggiungere il paese o colpire gli operai che effettueranno gli interventi. Si tratta comunque di un’opera del costo di circa 300mila euro, ma serve: qui il rischio c’è ed è reale, la situazione è davvero molto delicata». «CON LO STANZIAMENTO di 2,6 milioni di euro per l’intervento di messa in sicurezza dell’abitato di Cataeggio garantiamo non solo il ripristino del territorio, ma anche una sua stabilizzazione, mettendo il più possibile la popolazione della valle al riparo da nuovi rischi». Commenta così Ugo Parolo, sottosegretario di regione Lombardia con delega alle politiche per la montagna, l’approvazione dei fondi. «L’intervento previsto nel Comune di Valmasino - prosegue Parolo - è tanto più importante, se si considera che lo stesso è stato colpito nel gennaio 2016 da ingenti smottamenti di rocce, alberi e materiale per 5.000 metri cubi, che hanno messo in pericolo la popolazione e costretto diverse famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni». LEGAMBIENTE «A2A rilascerà poca acqua e i pesci soffriranno» – CHIAVENNA – SONO GIORNI decisivi nei quali la Regione deciderà se accettare o meno la richiesta, (supportata da studi e report) di A2A, di far scorrere meno del 10% di acqua in alcuni torrenti dove sono presenti delle loro prese. «Produrre energia dall’acqua, una fonte rinnovabile e pulita di energia, affermano in un comunicato i responsabili di Legambiente - non vuol dire che non abbia controindicazioni, e soprattutto che non ci siano dei limiti da rispettare del prelievo idrico. Se la portata dell’acqua diminuisce notevolmente l’ecosistema ne risente, e non si può pensare che ciò non avvenga se l’acqua che scorre in un fiume passa dal 100% ad una media inferiore allo 10%. Al di là del parere della Regione va tenuto ben presente che rilasciare poca acqua nei torrenti comporta dei cambiamenti all’ecosistema fluviale, e dei grossi rischi di avere degli impatti dannosi. Poca acqua a volte può significare anche poche pozze e rifugi adeguati per pesci, soprattutto per quelli di dimensioni maggiori».