bere champagne - Il Bazar di Mari
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bere champagne - Il Bazar di Mari
RACCONTI ORIGINALI BERE CHAMPAGNE Capitolo unico (concluso) Note: R Autrice: Puma ATTENZIONE: questo racconto tratta argomenti riservati ad un pubblico maturo. Se continui a leggere, ti prendi la responsabilità di dichiararti con più di 14 anni. - I personaggi di questo racconto sono tutti maggiorenni, e in ogni modo si tratta di un’opera di finzione che non trova alcun riscontro nella realtà. - BERE CHAMPAGNE -La professoressa sta passando vicino al banco delle olive! Chiudo!-Ci penso io!Antonio striscia tra un mucchio di scatoloni vuoti,punta il fucile a pallini contro la professoressa e colpisce la sua borsa. Lei si guarda in giro,lui si infila velocissimo sotto a un banco di calze e parla nella radiolina che ha vinto su Topolino: -Franci,io le ho colpito la borsa,se n’è accorta ma non mi ha visto. Io la vedo,è ferma che fruga nel banco delle magliette…cosa spera di trovare…per lei ci vuole la XXXL! Passo!Franci cammina tutto basso confondendosi tra la gente che affolla la fiera e raggiunge Antonio sotto al banco delle calze. Arriva anche Vincenzo. Non è il suo vero nome:Vincenzo ha un impronunciabile nome coreano che detesta. E rimane malissimo quando gli parlano lentamente come se non capisse l’italiano e gli chiedono “Sei cinese?”:lui è italiano e in Cina non c’è mai stato. -Mentre siamo qui fermi carichiamo tutte le armi!- e tira fuori dal suo zainetto una bottiglia di pallini di plastica. Antonio sbircia sempre fuori dal telone che avvolge il banco. -Ragazzi,si sta muovendo! Sta tornando indietro…no,va avanti,attraversa e si dirige verso il lungomare! Non facciamoci notare che c’è il vigile,sparpagliamoci e seguiamola!Un pallino colpisce la professoressa proprio sul sedere. Lei si volta con aria minacciosa. Non vede nessuno sospetto e prosegue il suo giro di shopping con il suo enorme cane Terranova nero al guinzaglio. Il cane la segue annoiato. Un pallino la colpisce a un braccio,un altro le si ferma tra i capelli. Un terzo pallino la colpisce alla gola,per un attimo le sembra di vedere Vincenzo con i capelli piastratissimi e la frangia da emo saltare fuori da dietro i furgoni dei venditori e fuggire velocissimo nonostante la sua mole. -L’ho colpita alla gola!-Se fosse stato un vero fucile sarebbe crepata!Ridendo come matti i tre ragazzi si fermano dietro un espositore di giubbotti sintetici di tutti i colori. La professoressa è nervosa e si guarda intorno continuamente. Le arrivano addosso una decina di pallini. Sempre più nervosa tira fuori il suo cellulare e accende la videocamera. Arriva ancora qualche pallino. Lei filma tutto in giro. -Ricarichiamo le armi!-Dici che ci ha visti?-No,non credo.-E se ci molla contro il cane?-Ma và! È un cane così tonto,non capisce niente!La professoressa arriva al banco delle borse e si mette a osservarle una per una. Sullo schermo del cellulare vede riflessi i ragazzi nascosti tra gli scogli del lungomare. Continua a frugare lentamente e intanto li tiene d’occhio. Accende la videocamera proprio mentre Antonio esce dal suo nascondiglio sparando ed esclamando: -Ho sparato al cane! L’ho colpito proprio alla zampa!*************************************** Il lunedì mattina ,all’Ammiragliato,Roberto parla della fiera con le assistenti e un collega. Quando appoggia il cellulare sulla scrivania si accorge che non è il suo:per sbaglio ha preso quello di Marzio,il lunedì mattina è un momento difficile per tutti. Più tardi andrà nella sartoria di Marzio a riportarglielo. È una scusa per incontrarlo. Mentre una segretaria gli allunga dei documenti da firmare,il cellulare suona. Roberto pensa di non rispondere,ma legge sullo schermo “Liceo Costa”. Un po’ indeciso risponde: -Pronto?-Pronto,sono la preside del liceo Costa,parlo con il padre di Antonio Santeramo?Roberto impallidisce e chiede: -Gli è successo qualcosa?Un voce ferma scandisce le parole: -E’ successo QUALCOSA. Ieri alla fiera di San Giuseppe:suo figlio Antonio e altri ragazzi hanno sparato pallini di plastica contro la professoressa di latino e greco che li ha filmati col cellulare,identificati e ora sono qui tutti e tre in presidenza.Roberto rimane malissimo. ********************************** Antonio,Franci e Vincenzo sono in piedi nel corridoio fuori dalla presidenza. Vincenzo,di quarta ginnasio,è molto più alto e grosso degli altri due. La professoressa sta parlando a voce alta con il cellulare in mano e dice: -Cosa devo fare? Avverto i Carabinieri…- e fa finta di fare un numero,poi si allontana dicendo forte:-Pronto?I Carabinieri?...Antonio dice sottovoce: -Ci tratta come se fossimo bambini dell’asilo…Le mamme dei due ragazzi arrivano. Sono nervosissime e percorrono il corridoio in fretta facendo rumore di tacchi. La mamma di Vincenzo è piccolissima. Dalle porte di tutte le classi si affacciano ragazzi che li guardano con aria canzonatoria e ridono,specialmente le ragazze. Quando appare Roberto in fondo al corridoio con la sua uniforme blu scuro decorata dai gradi di Ammiraglio smettono tutti di ridere e le ragazze si fissano a guardarlo. Antonio sente le sue guance diventare bollenti:come mai non è venuto Marzio? Franci bisbiglia sottovoce a Vincenzo: -Stupide femmine! Basta che vedono una divisa e si innamorano.-Ti vesti così e te la danno subito!-Vedi che zoppica? Ha una gamba di legno!- -E’ quella che lo rende affascinante!-Zitto che ci guarda!Antonio è agitatissimo. Perché è venuto Roberto?! Perché?! Se ci fosse Marzio sarebbe tutto facile,farebbe due urli,lo sgriderebbe per finta e poi sarebbe tutto dimenticato. Roberto non si dimentica e non perdona. Le mamme di Franci e Vincenzo si calmano a vederlo e gli stringono la mano sorridendo,anche la preside che,seguita dalla professoressa li fa entrare tutti in presidenza e chiude la porta spiegando che i ragazzi hanno colpito la professoressa che mostra il video girato vicino al banco delle borse,dove si vede Antonio scalmanato che esclama: -Ho sparato al cane! L’ho colpito proprio alla zampa!Roberto fulmina con lo sguardo il figlio che,tutto rosso,tiene gli occhi fissi sul pavimento. La preside e la professoressa continuano a parlare. -Ragazzi,sono rimasta ammutolita dal vostro disdicevole comportamento. Io in questi giorni ho dato dei brutti voti nelle altre classi,specialmente nelle terze e mi rendo conto che i ragazzi vanno male a scuola perché sono turbati da questi fatti spiacevoli. E quando passo nei corridoi sento i ragazzi che mormorano. Antonio è un capo-popolo e gli altri due sono plagiati dal suo esempio,specialmente Vincenzo che è solo in quarta ginnasio.Antonio sente solo un confuso ronzio. I suoi amici sono pallidissimi. Vincenzo vorrebbe sparare a quel telefonino accusatore e alla professoressa. Roberto chiede scusa a nome dei ragazzi:parla con un marcatissimo accento tarantino e adopera delle parole antiche,ricercate,non si sente spesso qualcuno che parla in quel modo. La preside è colpita e dice: -Dovrei sospenderli:sospesi al liceo per aver sparato dei pallini di gomma contro la professoressa! Vi rendete conto di cosa significa,ragazzi?Roberto da una gomitata ad Antonio che fa segno di sì con la testa. La preside continua: -Ma la professoressa vi perdona e anch’io. È stato un comportamento infantile e speriamo che ci riflettiate e possiate maturare. Per punizione però non parteciperete più alla gita di istruzione alla villa romana del Varignano…Antonio tiene sempre gli occhi bassi,sotto la frangia emo di Vincenzo compare un mezzo ghigno,Franci alza un po’ la testa e tutti e tre pensano: -Non è più una punizione,allora!La preside scrive qualcosa sul registro di classe e fa ancora un predicone. ************************************ Escono dal liceo sotto una pioggerellina primaverile fina e insistente. Una giornata di marzo uggiosissima. Dietro a tutte le finestre dell’edificio di quattro piani ci sono ragazzi che li guardano. Per scendere le scale Antonio da il braccio a Roberto e lo ripara sotto il suo ombrellino pieghevole mezzo rotto. Devono stare vicini,vicinissimi e questo lo mette estremamente a disagio. La mamma di Vincenzo lo spinge in macchina,lei così piccola e magra,con quei tacchi che spinge in macchina un ragazzo grande e grosso come Vincenzo! Tutti i ragazzi alle finestre ridono. Anche Antonio è più alto e robusto di Roberto. Camminano in silenzio sotto l’ombrello. Roberto si appoggia al suo bastone e al braccio di Antonio che si sente estremamente a disagio. Non gli piace trovarsi a tu per tu con Roberto che gli ha sempre fatto soggezione. Ha odore di sigaro e di dopobarba. Tiene tra i denti un sigaro spento:potrebbe accenderlo,ma non lo fa per non infastidirlo con il fumo. Per le vie del centro a quell’ora di mattina ci sono solo persone adulte e un barbone seguito da un grosso cane. -Se non metti la testa a posto diventerai un buono a nulla alcolizzato,esattamente come lui! E io cosa ho fatto nella vita? Ho cresciuto un figlio fallito!Antonio prova una rabbia terribile,non osa dire niente e pensa: -Non sono un fallito! Un giorno,per parlare come te,metterò la testa a posto. Ma sarà quando deciderò io! Se mi metterò a studiare seriamente sarà una mia decisione:io non voglio fare quello che hai fatto tu! IO non sono un altro TE! È questo che tu non puoi capire:che non siamo tutti come te!Dovresti andare da uno psicanalista!Da un negozio di dolciumi escono due ragazze con due lecca-lecca enormi. Una indossa un maglione rosa di lana pelosissima. Passando vicino ad Antonio ridono e poi si voltano a guardarlo. Roberto resta impassibile e dice masticando il sigaro spento: -Si sono innamorate di te.-Ma và. Si innamorano tutte della tua divisa.Antonio si volta a guardarle,le ragazze si nascondono dietro un muro ridendo per poi spuntare subito a controllare se le guarda ancora. E lui si volta indietro per un attimo,poi si allontana dando il braccio a Roberto e si gira ancora un paio di volte pensando: -L’amore è una cosa inspiegabile. Lui così antipatico,puntiglioso,intollerante,parla male di tutti,dice che non studio e che non faccio quello che ha fatto lui e poi a guardarlo bene è anche bruttissimo,ha i capelli color topo e gli occhiali così spessi e Marzio così bello e simpatico che mi compra tutto quello che voglio e non mi sgrida mai… Cosa ci avrà visto Marzio? Possibile che come tutte quelle stupide ragazze sia stato affascinato dalla divisa di Roberto e non si sia mai accorto che è così vecchio e insopportabile? Io forse un giorno deciderò di mettermi studiare,ma non mi innamorerò mai! Mai e poi mai! Specialmente di uno che sta tanti anni in Iraq e quando torna giudica i figli se prendono qualche brutto voto!******************************** Nella sartoria di alta moda di Marzio sono in corso le prove per la sfilata di sabato pomeriggio. Marzio agitatissimo porge vestiti e accessori alle modelle,prende misure,aggiusta qualche piega con gli spilli. Roberto si ferma un momento a osservarlo fuori dalla porta a vetri. Antonio si fa coraggio,è la sua ultima possibilità: -Marzio ha molto da fare,non è il caso che lo disturbiamo. Andiamo a casa,Roby. Ti faccio un caffè e gli spieghiamo tutto stasera quando torna :oggi fa orario continuato e…Per essere più convincente da un bacino alla guancia ruvida di Roberto che ripone il sigaro spento in una scatoletta con un mezzo sorriso dicendo: -Il bacio di Giuda!- ed entra nel negozio. Le sarte e le modelle si voltano a guardarlo e si fanno dei cenni come per dire “hai visto che bell’uomo!” Marzio gli va incontro: -Roby!- poi scorge Antonio che infila mestamente l’ombrello nel portaombrelli -Antò!E’ successo qualcosa?!-La stessa cosa che ho domandato io alla signora preside quando ha chiamato sul tuo cellulare.- butta a Marzio il suo telefonino -Io comincio a chiedermi quante sono le cose che non so sull’andamento scolastico di Antò. Me l’avresti raccontata la chiamata di stamattina?Marzio con un metro giallo intono al collo,un puntaspilli a forma di cuore appuntato alla camicia,una stoffa rosa in una mano e il suo cellulare nell’altra,va verso Roberto guardando in giù e dice sorridendo: -Forse no.Antonio fa segno di sì con al testa come per dire a Roberto: -Marzio mi protegge e sa sempre quando è meglio nasconderti qualcosa. Tu non sei un uomo,sei un orco!- Roberto spiega quello che è successo a Marzio che lo ascolta ridendo,poi raccoglie da terra un boa di piume rosa e se lo mette al collo: -Ti piace,Roby? La sfilata primavera / estate 2011 è ispirata al burlesque:abiti stile guepiere,aderenti come corsetti,pizzi,paillettes,frufrù e naturalmente piume!- e attorciglia il boa al collo di Antonio che fa correre lo sguardo da una modella all’altra:tutte bellissime e così poco vestite…come fa Marzio a mantenere la calma? Marzio prende da un attaccapanni un abito lungo luccicante e se lo appoggia addosso cercando l’approvazione di Roberto. Antonio sorride a una bionda vestita solo con una maglietta lunga e le calze parigine e quando si toglie la maglietta diventa rosso da scoppiare: -E’ depilata alla maniera brasiliana! Io ne avevo sentito parlare,ci avevo fantasticato,ma vederla dal vero è…io…- sente il suo cuore che batte all’impazzata. Roberto non le considera neanche: -Non mi interessano questi stracci! E’ già inammissibile il fatto che Antò sia stato bocciato tre volte,ma questo scherzo che ha fatto è un grave segno di immaturità…- mentre Roberto parla,Marzio continua a passare vestiti alle modelle:adesso sta allacciando il reggipetto quella bionda che sta lì impassibile a farsi vestire come se fosse una bambola. Antonio,tutto rosso e confuso,con il boa di piume al collo,seduto su una poltrona prende due lembi di stoffa della sua felpa e imita incantato il gesto di Marzio. Roberto esasperato esclama: -Marzio! Manda le signorine a prendere un caffè e parliamo un attimo da soli!- sfila il boa dal collo di Antonio -E tu levati questa porcheria e torna sulla terra!-Roby,c’è la sfilata sabato! Non preoccuparti,non ci ascoltano. Valentina,mettiti quel cappello e cambia borsa…benissimo! Io non voglio difendere Antò,non l’ho mai fatto,ma secondo me la professoressa,che è così brutta che non riesci a guardarla e a contare fino a tre, ha esagerato a prendersela tanto per un paio di pallini. E poi erano fuori dalla scuola! Non aveva nessun diritto di dirlo alla preside e fare tanta cagnara.-La scuola è una cosa seria! E va presa seriamente! Io all’età di Antò ero già all’Accademia a Livorno,al terzo anno! Lui è una vergogna! Non ha ancora capito cosa vuol fare della sua vita!Marzio si inginocchia a legare a una modella dalle lunghissime gambe avvolte in dei collant fucsia delle scarpe dorate col tacco a spillo: -Non siamo tutti come te,Roby. Dagli tempo di crescere. Dov’è la Barbara? Deve mettersi quei jeans e il top nero! Gli stivali di pitone dopo,con la minigonna di camoscio.Roberto batte un pugno su un tavolino e sta per rispondere,ma entrano nel negozio tre donne avvolte da delle pellicce di visone che toccano terra e Marzio è già corso ad abbracciarle ridendo e le chiama per nome ammirando le loro pellicce. Sono sue amiche dai tempi del liceo:la Costantina,la Ale e la Lorena. Roberto le conosce e le saluta educatamente,con fare distaccato,poi si lascia cadere su un divano leopardato e si passa una mano sui capelli grigi. Antonio non si è neanche accorto del loro ingresso:ha gli occhi sgranati,persi ad ammirare quelle bellissime modelle che si vestono e si svestono aiutate dalle sarte. E non hanno nessuna vergogna di lui… Roberto prova una rabbia tremenda verso Antonio che non studia e Marzio che lo difende:gli sembra tutto sbagliato. Liscia con la mano il velluto del divano facendolo diventare lucido e poi opaco e pensa: -Quando ero in Iraq e chattavamo, Marzio mi diceva che andava sempre tutto bene. E ogni fine anno scolastico Antonio era bocciato e io dall’Iraq lo sgridavo:chiedevo ogni giorno di parlargli per esortarlo a studiare. A volte gli facevo ripetere i verbi in latino… E a cosa è servito? Antonio è in prima liceo quando potrebbe già essere al terzo anno dell’università! Lui è troppo infantile e viziato:21 anni e si comporta come un bambino e la colpa di chi è? Mia,solo mia che non sono stato abbastanza presente quando cresceva e Marzio lo ha viziato. Da due anni sono tornato e non ho mai visto un bel voto!È così avvilito e preso dai suoi pensieri che non segue i discorsi di Marzio e le amiche. Neanche Antonio li scolta:si è dimenticato la preside e la professoressa e divora con gli occhi le modelle che si cambiano,gli passano davanti mezze nude per chiedere qualcosa a Marzio e lui aggiusta addosso a loro guepiere,sciarpe,minigonne,calze parigine,reggicalze…tutto con la stessa indifferenza di uno che sta vestendo le Barbie :come farà? Una negretta si toglie un soprabito rosa e rimane con un perizoma. Antonio la fissa mordendosi le labbra e pensa: -Ma tu sei tutta di cioccolato!Due dita dalle lunghe unghie laccate gli strizzano le guance:una ragazza molto più alta di lui,con i capelli cortissimi rosso fuoco,vestita con un abito a sottoveste zebrato sul rosa e dei sandali da antica romana con delle zeppe vertiginose,sta esclamando: -Marzio,è tuo figlio?! Ma che pucci! Siete due gocce d’acqua! Che tenero! Come ti chiami,pulìn?Antonio è imbambolato a fissare una sarta che sta legando un corsetto di ecopelle alla negretta di prima. Marzio risponde stappando una bottiglia di champagne: -Si chiama Antonio,come il mio povero babbo. Cambiati,Barbara. Quel vestito è ok. Mettiti il tailleur rosa con il collo di visone argentato e i sandali di Chanel.- poi si rivolge alle amiche: -Ora prendo le zeppole:me le ha portate adesso il pasticcere qui all’angolo! I vostri cappotti sono pronti e anche i tuoi vestiti per la crociera,Lorena. Beata te che te ne vai in crociera:io sono così stressato! Per tirarmi su mi ci vuole un po’ di champagne! Anche tu,Antò,un goccino…cin cin!- lo tratta come se fosse un bambino. Antonio si riempie la bocca di zeppole fissando una modella dai nerissimi capelli a caschetto che si sistema una maglietta aderentissima,la sarta le fa segno di no e lei se la sfila scoprendo un reggipetto push up bordato di pelo rosa. Antonio a vedere il pelo si sente di nuovo avvampare le guance. Mentre le amiche di Marzio scherzano,Roberto gli fa un cenno dicendo: -Andiamo un minuto di là che dobbiamo parlare…Marzio riempie di champagne le coppe delle amiche e di Antonio,altre due che prende facendo una specie di giravolta con la mano e lo precede nella cucina del negozio. Antonio rimasto solo con le tre signore in quella specie di salottino beve la coppa di champagne tutta di un fiato. Le modelle sono andate tutte nel salone della sfilata,la porta è chiusa e si sente la musica che,per quanto sia a volume altissimo,non riesce a coprire la voce di Roberto che discute con Marzio nel cucinino e ripete sempre le stesse parole che Antonio odia:bocciatura,insufficienze,comportamento infantile,maleducazione… La Lorena seduta sul divano leopardato accavalla le sue lunghissime gambe affusolate e si rivolge ad Antonio con quel suo tono di voce pacato: -Il più grande amore che ci sia mai stato:io non credo che possano esistere due persone più innamorate dei tuoi genitori,la loro storia è una favola,un romanzo di Liala!Antonio pensa: -Ma tu sei matta! Marzio doveva prendersi la negretta o la bionda o tutte e due… e anche quella con i capelli corti…- e a vedere una scarpa fucsia col tacco alto si sente di nuovo agitato. La Lorena continua: -Io frequentavo il tuo stesso liceo,lo stesso di Marzio. Io ero in quinta ginnasio e lui era in terza liceo quando si sono innamorati. Io Marzio non lo conoscevo,ma ne parlavano tutti:era “quello rosso di terza che al ballo delle debuttanti è andato via con un ufficiale della Marina Militare”…il sogno di ogni ragazza…io ho vissuto di questo sogno,pensando alla favola di Marzio e Roby per tutti gli anni del liceo e ho sempre sognato un amore così…Antonio pensa: -Un amore? Una cazzata! Marzio ha fatto una cazzata e le colpe dei padri ricadono sui figli,cioè su di me che Roby mi sgrida sempre! Quelle belle ragazze se avessero un figlio non lo sgriderebbero mai! Sono sicuro che vivrebbero per accontentarmi,non mi farebbero mai studiare,passerebbero le giornate accarezzandomi e mi darebbero da mangiare la crema della fetta la latte e quella che c’è dentro i Ringo e…quei fiori di zucchero che ci sono sopra le torte!- lo champagne lo fa un po’ sragionare. Mentre le tre signore continuano a parlare tra loro,Antonio raccoglie da terra la scarpa col tacco e rigirandosela tra le mani con venerazione pensa: -Io qui ci devo venire più spesso! Io con la scusa di venire a trovare Marzio passerò tutti i pomeriggi in questo luogo celestiale! Potrei stare tutto il tempo qui per terra inginocchiato a mettere questa scarpina a quel piedino di angelo…Gli sembra che il pavimento della sartoria ondeggi come quello di una nave e Marzio che esce dalla cucina tenendo la mano di Roberto sculetti più del solito e abbia i capelli più rossi e anche l’anello col diamante che gli ha regalato Roberto non ha mai brillato così tanto. Le amiche li guardano con gli occhi luccicanti. Marzio strizza l’occhio ad Antonio. Roberto sembra più calmo. Marzio toglie la scarpa dalle mani di Antonio che ha il singhiozzo dicendo: -Roby deve tornare in ufficio,se tu potessi restare qui con me per un’oretta avrei bisogno di aiuto a spostare dei vasi di fiori che sono pesanti. Per punizione ti faccio lavorare come uno schiavo e per pranzo ti fai bastare le dieci zeppole che hai divorato. Poi te ne torni a casa a studiare,ok?Antonio ,scosso dal singhiozzo,gli sorride riconoscente pensando: -Marzio,sei un santo! Mi hai salvato da un infernale pomeriggio di studio sfibrante in compagnia di Roby…nell’Ammiragliato per di più! E mi tieni qui con te in questo luogo benedetto! Io ti sono grato! Tu mi hai tolto un peso tremendo! E come sei agile,Marzio:riesci a stare in piedi mentre dondola tutto! Io non riesco più ad alzarmi:sono incollato al divano!Roberto stringe la mano alle amiche di Marzio e va verso la porta a vetri appoggiandosi al suo bastone. Le modelle escono tutte dal salone delle sfilate bisbigliando e facendosi dei cenni. Le tre amiche di Marzio si alzano in piedi e si avvicinano alla porta con aria indifferente. Fanno tutte finta di niente,ma tengono gli occhi fissi su Marzio che prende la mano di Roberto e bacia con venerazione la greca seguita da due bande dorate e “l’occhio di bue” cucita sulla sua manica. La Lorena ha gli occhi lucidi. Una modella sospira: -Lui fa sempre così …è meraviglioso!-E’ la cosa più romantica che c’è!-Anch’io voglio un Ammiraglio!- Alla Costantina trema la voce: -Sapete, lo ha letto in un libro di Liala…LUI viene promosso Capitano di Vacsello e LEI gli bacia “l’occhio di bue” e Marzio fa sempre così,tutte le volte che saluta Roby!Antonio scuote la testa pensando: -Stupidaggini!- e un singhiozzo lo fa sussultare. La modella con il caschetto nero si è data un rossetto fucsia e,avvolta da uno stretto e scollato abito a tubino in tinta con il rossetto,si siede sul divano vicino a lui,gli da due colpetti sulla schiena e gli prende la mano. Antonio non è sicuro se è a casa e sta sognando di avere vicino quell’angelo,quella fata,quella visione o se è lì sul divano e sta sognando di essere a casa. La ragazza gli accarezza la mano: -Hai il singhiozzo,Milousse? Poverino! Singhiozzo mio singhiozzo, vai nell’acqua vai nel pozzo, vai nel cuore di chi mi ama - a questo punto porta la mano di Antonio sulla sua scollatura da cui spunta la pelliccia rosa del reggipetto – se mi ama se lo tenga, se non mi ama, mi rivenga.- FINE Il Bazar di Mari www.ilbazardimari.net Online da: Marzo 2011