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Gioconda. Altro che Dan Brown: il segreto del Codice da Vinci è il ponte del Diavolo Scritto da Il Sussidiario.net Lunedì 10 Gennaio 2011 00:00 - Ultimo aggiornamento Domenica 11 Dicembre 2011 19:30 PONTE DEL DIAVOLO - Per secoli il sorriso enigmatico della donna che compare nel quadro ha MISTERO ALLA DAN BROWN - Nel Codice Da Vinci si afferma che il quadro della Gioconda conter LEONARDO A BOBBIO – «Cinque secoli fa Bobbio era un importante centro di cultura, famoso per la sua biblioteca, oltre che un crocevia importante grazie al castello situato nella città – spiega sempre Glori -. E’ altamente probabile che Da Vinci abbia visitato Bobbio a causa della sua famosa biblioteca e che abbia dipinto il ritratto a memoria pochi anni più tardi, probabilmente mentre stava vivendo in Francia. Ovviamente nel corso dei secoli la configurazione del paesaggio è mutata, ma la strada a serpentina visibile sullo sfondo del ritratto di Monna Lisa è ancora visibile a Bobbio». L’esperta ha aggiunto che la struttura del ponte arcuato che compare nel quadro è simile a quello che attraversava il fiume Trebbia e che è stato spazzato via nel 1472, per essere poi ricostruito. Gli abitanti di Bobbio sarebbero anch’essi convinti che il ponte che si erge tuttora su numerosi archi irregolari sia lo stesso che compare nel quadro della Gioconda. La valle in cui sorge Bobbio è stata definita da Ernest Hemingway come la più bella del mondo. LA LEGGENDA DEL PONTE - Secondo la leggenda il ponte sarebbe stato costruito dal Diavolo in una sola notte dopo un patto con San Colombano, che gli aveva promesso di concedergli l’anima del primo viaggiatore che ci sarebbe passato sopra. Ma quando il ponte fu pronto, il santo irlandese fece passare di lì un cagnolino beffando così il Demonio. Martin Kemp, esperto di Leonardo da Vinci e professore in pensione della Oxford University, ritiene però che la teoria di Carla Glori non sia convincente. «Il ritratto è quasi certamente della nobildonna italiana Lisa del Giocondo, per quanto questo possa essere privo di romanticismo e di mistero ha dichiarato Kemp -. Ci sono stati diversi tentativi di identificare il panorama con un luogo 1/2 Gioconda. Altro che Dan Brown: il segreto del Codice da Vinci è il ponte del Diavolo Scritto da Il Sussidiario.net Lunedì 10 Gennaio 2011 00:00 - Ultimo aggiornamento Domenica 11 Dicembre 2011 19:30 preciso, ma non trovo che la somiglianza con il ponte di Bobbio sia così stretta. Ho grandi riserve su tutti i tentativi di trovare qualche oscuro significato nascosto nelle opere d’arte del Rinascimento». LETTERE NEGLI OCCHI - Eppure un mese fa Silvano Vinceti, il presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici e Culturali di Pavia, ha annunciato di avere scoperto delle lettere alfabetiche negli occhi della Monna Lisa. «Nell'occhio destro appaiono le iniziali LV, che significherebbero Leonardo Da Vinci. Nell'occhio sinistro invece ci sono dei simboli ancora non meglio identificati. Potrebbero essere la lettera C, la E o anche la B. Sappiamo per certo che Da Vinci usava spesso i simboli per comunicare qualche cosa, per cui possiamo essere certi che questi messaggi individuati negli occhi della Gioconda provengono da lui». Vinceti dichiara poi che in un ponte che si vede nello sfondo del dipinto appare il numero 72, ma non è ancora sicuro se sia invece una L e un 2. Invisibili a occhio nudo ma visibili con una lente di ingrandimento di grande potenza, i simboli sarebbero stati individuati grazie alla scoperta di un libro molto antico che ne parlava. IL SORRISO DI LISA - Mentre nel novembre 2009 due ricercatori spagnoli avevano sostenuto che il segreto del misterioso sorriso della donna ritratta dipenderebbe solo dagli occhi di chi osserva il quadro. Quella che a molti appare come una espressione mutevole, dipende dalle diverse cellule che compongono la retina e che trasmettono informazioni diverse fra loro al cervello. I canali di trasmissione delle informazioni hanno lo scopo di codificare i dati relativi alla grandezza di un oggetto, alla luminosità, ai colori e alla posizione. Questi canali possono variare ogni volta che si osserva un oggetto. Nel caso del dipinto di Leonardo, se un canale prende il sopravvento nei confronti di un altro, si vedrà il sorriso oppure no sul volto della Gioconda. (Pietro Vernizzi) (http://www.ilsussidiario.net del 11/01/2011) 2/2
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