RIPETIZIONI E SERIE: UN APPROCCIO SCIENTIFICO I
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RIPETIZIONI E SERIE: UN APPROCCIO SCIENTIFICO I
RIPETIZIONI E SERIE: UN APPROCCIO SCIENTIFICO Di Enrico Levantino Esiste da sempre, nel mondo degli allenamenti coi pesi, un dibattito tra i sostenitori delle basse ripetizioni con alti carichi e coloro che sostengono la superiorità di un allenamento con pesi modesti e ripetizioni elevate. La prima filosofia viene definita "scuola tedesca", perche è nata nella vecchia Prussia dell`800 con Luis Attila, rielaborata da Sigmund Klein e giunta fino ai tempi moderni con le teorie di Bob Hoffman, Arthur Jones e Mike Mentzer. La filosofia che prevede un alto numero di ripetizioni viene definita "scuola francese" fondata da Hyppolite Triat a meta dell'800, proseguita da Edmond Desbonnet e giunta quasi immutata fino all`epoca moderna con il massimo culmine negli anni 80 con Serge Nubret, Weider e Thierry Pastel. Al di la' della sfida concettuale, quale metodo è supportato scientificamente? Cerchiamo di capirlo partendo da alcuni concetti fondamentali, per poi vedere cosa dicono le ricerche scientifiche. I Concetti Fondamentali Partiamo da alcuni parametri che influiscono sul muscolo in generale: 1. La quantità del carico sul bilanciere (espressa in percentuale della ripetizione massimale) determina la tensione posta su un muscolo. 2. Quanto a lungo questa tensione viene mantenuta (tempo sotto tensione) determina la risposta del muscolo. Questi due fattori messi insieme incidono notevolmente sul numero di ripetizioni che è possibile eseguire: con un grosso peso si possono completare meno ripetizioni, con un carico modesto se ne possono eseguire sicuramente di più. Inoltre, quando un esercizio viene svolto velocemente è possibile eseguire più ripetizioni. Viceversa, un`esecuzione più lenta ci fa giungere a cedimento con un numero inferiore di ripetizioni. Possiamo quindi dire che: 3. il numero di ripetizioni dipende dal carico usato (1) e dal tempo sotto tensione (2) Ovviamente, se affermiamo che dobbiamo eseguire un certo numero di ripetizioni stiamo dando per scontato un altro principio: 4. l'ultima ripetizione determina il cedimento, ovvero non possiamo eseguire una ripetizione aggiuntiva. Quanto Dura Una Ripetizione? Detto questo, prima di addentrarci sull`effetto di un basso o un alto numero di ripetizioni, dobbiamo fare un'ulteriore considerazione: quanto dura una "normale" ripetizione? Generalmente una ripetizione si può eseguire in circa 2 secondi nella fase concentrica* e 2-3 secondi nella fase eccentrica*. Eventualmente ci si può fermare un secondo per eseguire la contrazione di picco*. Quindi, possiamo affermare che: 5. una ripetizione dura in media dai 4 ai 6 secondi. Partendo da questi presupposti, possiamo affermare che un certo numero di ripetizioni stimola la forza, un altro numero l'ipertrofia e un altro ancora la resistenza? Quante Ripetizioni Stimolano L'Ipertrofia? Poliquin, uno dei più grandi esperti nel campo dell'allenamento coi pesi, afferma che se una serie sottopone il muscolo ad una tensione inferiore ai 20 secondi circa stiamo sviluppando la forza, mentre se il tempo sotto tensione si aggira tra i 40 e i 60 secondi stiamo lavorando per l`ipertrofia. La cosa ha senso e rispecchia la prassi comune: dando per scontato il punto 5 dovremmo allenare la forza quando eseguiamo 1-5 ripetizioni e l`ipertrofia quando rientriamo in un range di ripetizioni di 6-15 ripetizioni. Più precisamente, Poliquin afferma che nell'intervallo da 1 a 5 alleniamo la forza con minimi guadagni di massa muscolare e che nell'intervallo da 6 a 15 aumentiamo la forza attraverso guadagni di massa muscolare. Tabella di Poliquin modificata N. rip % massimale 1 100 2 94,3 3 90,6 4 88,1 5 85,6 6 83,1 7 80,7 8 78,6 9 76,5 10 74,4 11 72,3 12 70,3 13 68,8 14 67,5 15 66,2 16 65 17 63,8 18 62,7 19 61,6 20 60,6 Effetto Aumento della Forza, con meno guadagni in ipertrofia Ottimo compromesso per guadagni di forza massimale e ipertrofia Migliori risultati per l'ipertrofia che porta a un aumento della forza massimale Aumento della forza resistente e minori guadagni in ipertrofia Miglioramento della forza resistente senza o con minimi guadagni in ipertrofia Ma che differenza c`è se ci alleniamo a 6 oppure a 15 ripetizioni? Per rispondere a questa domanda dobbiamo approfondire il concetto di ipertrofia. Da Cosa È Causata L'Ipertrofia Gli adattamenti che permettono ad un muscolo di diventare più grosso (=ipertrofia) sono differenti: a) l'ipertrofia può essere causata dall`incremento della dimensione delle miofibrille* (questo è il maggiore responsabile dell'ipertrofia) b) l'ipertrofia può essere causata dall'aumento della concentrazione intracellulare di ATP*, CP* e glicogeno*. c) l'ipertrofia può essere causata dall`aumento della dimensione e del numero dei capillari e dei mitocondri* (che possono occupare fino al 40% del volume della cellula) Quale range di ripetizioni stimola i precedenti punti? In realtà diversi tipi di allenamento incidono in maniera differente sui fattori sopra citati. In generale possiamo affermare 1 che esistono 2 tipi di ipertrofia che vengono attivati con diversi metodi di allenamento: Ipertrofia Contrattile: contribuisce al 65% circa dell`ipertrofia totale del muscolo e si verifica quando le fibre muscolari (in particolare quelle a contrazione rapida, o fibre bianche) aumentano di dimensione. Viene stimolata quando i carichi sono elevati con l`obiettivo di aumentare il numero e la dimensione delle miofibrille e la concentrazione intracellulare di fosfocreatina. Questo tipo di ipertrofia è piuttosto permanente. Se andiamo ad osservare sulla tabella di Poliquin possiamo affermare in modo plausibile che l`ipertrofia contrattile sia maggiormente sviluppata con l`esecuzione di 6-8 ripetizioni. Ipertrofia Sarcoplasmatica – Mitocondriale: contribuisce al restante 35% dell`ipertrofia totale e non riguarda la parte contrattile del muscolo, ma i fluidi contenuti all`interno della cellula. Viene stimolata utilizzando carich più modesti con un numero più elevato di ripetizioni con l`obiettivo di aumentare il numero delle cellule responsabili per la produzione di energia e la riparazione delle miofibrille* (mitocondri*, mRNA*, ecc.), i liquid (matrice sarcoplasmatica* e acqua) e i substrati energetici (glicogeno* principalmente). Secondo la tabella d Poliquin, possiamo affermare in maniera plausibile che l`ipertrofia sarcoplasmatica/mitocondriale sia stimolata mediante l`esecuzione di numero di ripetizioni tra 9 e 12. 1 Schoenfeld, BJ. The mechanisms of muscle hypertrophy and their application to resistance training. J Strength Cond Res. 2010 Oct;24(10):2857-72. Cosa dicono le ricerche scientifiche sul numero di ripetizioni Anche se alcuni studi 2 hanno confermato che è possibile ottenere risultati con carichi tra il 70% e l`80% (quind un range di 6-12 ripetizioni) bisogna sottolineare che è stato altresì dimostrato 3-7 che se si vuole progredire ulteriormente quando si diventa più esperti è necessario usare carichi maggiori ed usare carichi attorno all`8085% eseguendo circa 6 ripetizioni. Infatti, mentre un principiante deve dapprima esercitarsi nell`imparare i movimento e la coordinazione, un “esperto” ha bisogno di caricare maggiormente per poter reclutare il massimo numero di le fibre muscolari. 2 Kraemer, W. J. A series of studies-the physiological basis for strength training in American football: fact over philosophy. J. Strength Cond. Res. 11:131–142, 1997. 3 Ha¨Kkinen, K., M. Alen, And P. V. Komi. Changes in isometric force-and relaxation-time, electromyographic and muscle fibre characteristics of human skeletal muscle during strength training and detraining. Acta Physiol. Scand. 125:573–585, 1985. 4 Berger, R. A. Optimum repetitions for the development of strength. Res. Q. 33:334–338, 1962. 5 Campos, G. E. R., T. J. Luecke, H. K. Wendeln, et al. Muscular adaptations in response to three different resistance-training regimens: specificity of repetition maximum training zones. Eur.J. Appl. Physiol. 88:50–60, 2002. 6 Ha¨Kkinen, K., M. Alen, And P. V. KOMI. Changes in isometric force-and relaxation-time, electromyographic and muscle fibre characteristics of human skeletal muscle during strength training and detraining. Acta Physiol. Scand. 125:573–585, 1985. 7 Kraemer, W. J., S. J. Fleck, And W. J. Evans. Strength and power training: physiological mechanisms of adaptation. In: Exercise and Sport Science Reviews, Vol. 24, J. O. Holloszy (Ed.). Philadelphia: Williams & Wilkins, 1996, pp. 363–397. In linea generale, quindi, la scienza afferma che carichi che permettano di eseguire 6-12 ripetizioni vanno bene per la maggior parte delle persone e creano ipertrofia. Meglio avvicinarsi verso le 12 se si è principianti e più verso le 6 per gli avanzati. Altre ricerche 8-10 confermano questi fatti: sia l`allenamento tradizionale per la forza (alti carichi, 3-6 ripetizion periodi di riposo attorno ai 3 minuti o più) che l`utilizzo di carichi moderati per 9-11 ripetizioni creano entramb ipertrofia, mentre allenamenti con un più alto numero di ripetizioni non hanno conseguenze sulle dimension delle fibre muscolari. 8 Campos, G. E. R., T. J. Luecke, H. K. Wendeln, et al. Muscular adaptations in response to three different resistance-training regimens: specificity of repetition maximum training zones. Eur.J. Appl. Physiol. 88:50–60, 2002. 9 Ha¨Kkinen, K., M. Alen, And P. V. Komi. Changes in isometric force-and relaxation-time, electromyographic and muscle fibre characteristics of human skeletal muscle during strength training and detraining. Acta Physiol. Scand. 125:573–585, 1985. 10 Tesch, P. A., P. V. Komi, And K. Hakkinen. Enzymatic adaptations consequent to long-term strength training. Int. J. Sports Med. 8 (Suppl.):66–69, 1987. Resta il fatto che dedicare troppo tempo allo stesso tipo di % di carico aumenta il rischio di ritrovarsi in una fase di stallo o di incorrere nel sovrallenamento. È anche importante notare che l`intensità da applicare dipende dal tipo di esercizio. Ad esempio, una ricerca d Hoeger et al. 11 ha dimostrato che l`80% del massimale può corrispondere all`esecuzione di 10 ripetizioni in esercizi come la bench press, leg extension e lat machine, ma può corrispondere a sole 6 ripetizioni nel leg curl, 7-8 ripetizioni per i bicipiti col bilanciere e addirittura 15 ripetizioni per la leg press. 11 Hoeger, W. W., S. L. Barette, D. F. Hale, And D. R. Hopkins. Relationship between repetitions and selected percentages of one repetition maximum. J. Appl. Sport Sci. Res. 1:11–13, 1987. Empiricamente, sembra che per gli esercizi multiarticolari della parte inferiore del corpo sia possibile eseguire circa 10-15 ripetizioni con l`80% di 1RMax. Questo range stimolerebbe quindi l`ipertrofia contrattile. Cosa dice la scienza sul numero di serie Un altro elemento controverso è il numero di serie necessario per aumentare la forza muscolare e l`ipertrofia . C'è una convinzione diffusa che almeno 3 serie di ogni esercizio possano sollecitare in maniera ottimale l`ipertrofia. Tuttavia, la maggior parte degli studi che confrontato una sola o serie multiple smentisce tale principio. Infatti, la preponderante evidenza scientifica 12-14 suggerisce che per programmi di allenamento che durano da 4 a 25 settimane non vi è alcuna differenza significativa sull` ipertrofia come risultato di un allenamento con serie unica oppure con serie multiple. Quindi, vi è poca evidenza scientifica che suggerisca che un maggior volume possa provocare miglioramenti nella composizione corporea, anche se esiste una teoria fisiologica che vedremo nel prossimo paragrafo. 12 Sports Medicine - August 1998, Volume 26, Issue 2, pp 73-84 Strength Training 13 Medicine And Science In Sports And Exercise VoI. 28, No. lO, 1996 Effect of resistance training volume on strength and muscle thickness 14 Med Sci Sports Exerc. 2000 Jan;32(1):235-42. Single versus multiple sets in long-term recreational weightlifters. Tuttavia, quando l`obiettivo è l`aumento della forza, sembra che serie multiple possano avere un efficacia superiore. 15-18 15 Rhea, M. R., B. A. Alvar, S. D. Ball, And L. N. Burkett. Three sets of weight training superior to 1 set with equal intensity for eliciting strength. J. Strength Cond. Res. 16:525–529, 2002. 16 Schlumberger, A., J. Stec, And D. Schmidtbleicher. Single- vs. multiple-set strength training in women. J. Strength Cond. Res.15:284–289, 2001. 17 Kraemer, W. J., N. Ratamess, A. C. Fry, et al. Influence of resistance training volume and periodization on physiological and performance adaptations in college women tennis players. Am. J. Sports Med. 28:626–633, 2000. 18 Kraemer, W. J. A series of studies-the physiological basis for strength training in American football: fact over philosophy. J. Strength Cond. Res. 11:131–142, 1997. Quanto recuperare tra le Serie Chi ritenga necessario eseguire più serie per esercizio si deve porre un`ulteriore domanda: quanto tempo bisogna recuperare per stimolare l`ipertrofia contrattile oppure per l`ipertrofia sacro plasmatica/mitocondriale? Alcuni fisiologi raccomandano in linea generale un rapporto tra durata della serie e recupero di 1:5 ossia se una serie di 6 ripetizioni dura 30 secondi (supponiamo 5 secondi per concludere una ripetizione), il recupero si dovrebbe aggirare attorno ai 2 minuti e mezzo. Secondo la mia opinione, questo è valido se vogliamo sviluppare l`ipertrofia contrattile, mentre le pause si dovrebbero ridurre per l`ipertrofia sarcoplasmatica (sotto i 2 minuti). La teoria afferma infatti (secondo il principio di adattamento) che la cellula, non potendo ripristinare completamente il glicogeno e i fosfati, si dovrà adattare per non entrare più in crisi e dovrà aumentare la dimensione per poter stoccare maggiori riserve di glicogeno, ATP e CP. In poche parole, pause brevi influirebbero i sull`ipertrofia Sarcoplasmatica – Mitocondriale. Inoltre, sotto le 6 ripetizioni il principio 1:5 viene a decadere: quando ci si allena con pesi vicini al massimale entra in gioco la stanchezza del sistema nervoso, che se non recupera a sufficienza non sarà in grado di reclutare molte unità motorie. Per tale ragione, sono consigliabili pause di 3-5 minuti quando si eseguono 1-5 ripetizioni. Vediamo ora cosa afferma la scienza. Specchietto Riassuntivo 1. 1) L'ipertrofia viene stimolata con carichi che permettano di eseguire 6-12 ripetizioni. Al di sopra ci sono pochi vantaggi. 2. 2) 6-8 ripetizioni (ovvero l'80% circa del massimale) stimolano maggiormente l`ipertrofia contrattile (65% dell`ipertrofia totale e più permanente) . 9-12 ripetizioni stimolano meglio l`ipertrofia sarcoplasmaticamitocondriale (35% dell`ipertrofia totale e meno permanente). 3. 3) Per alcuni esercizi l`80% del massimale non corrisponde sempre a 6-8 ripetizioni: per la parte inferiore del corpo generalmente corrisponde a 10-15 ripetizioni. 4. 4) Sono consigliati riposi di circa 2-3 minuti quando ci si allena con un range 6-8 (parte alta) e 10-15 (parte bassa). Per ripetizioni più elevate sarebbe meglio ridurre i recuperi. 5. 5) I più esperti hanno bisogno di carichi che permettano di avvicinarsi alle 6 ripetizioni. I principianti possono usare carichi meno ingenti, avvicinandosi alle 12 ripetizioni. 6. 6) Lunghi periodi di allenamento che si focalizzano sullo stesso range di ripetizioni non massimizzano l`ipertrofia e conducono al sovrallenamento. 7. 7) Eseguire più serie potrebbe migliorare la forza, ma le evidenze scientifiche non confermano le multiserie quando l`obiettivo è l'ipertrofia. L'integrazione specifica per l'ipertrofia contrattile Quando vogliamo stimolare l`ipertrofia contrattile ci rivolgiamo principalmente alle fibre a contrazione rapida, quelle della forza e dell`esplosività. In questo contesto, l`integrazione di creatina è fortemente consigliata. CREATINE POWDER Creatina monoidrato purissima e micronizzata. Devi sapere che la Creatina non è solubile ma resta in sospensione nei liquidi. Micronizzare la creatina significa ottenere molecole le più piccole possibili. Queste stanno meglio in sospensione nel liquido e nello stomaco sono più facili da assimilare. 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Sports Medicine: 33 (8) 5 Increased plasma bicarbonate and growth hormone after an oral glutamine load - TC Welbourne - Department of Physiology, Louisiana State University College of Medicine, Shreveport 71130, USA. 6 Kreider, 1998 7 Blomstrand E, Ek S, Newsholme EA. Influence of ingesting a solution of branched-chain amino acids on plasma and muscle concentrations of amino acids during prolonged submaximal exercise. Nutrition 1996; 12: 485 90. 8 Effect of leucine and metabolites of branched chain amino acids on protein turnover in heart 9 Increased plasma bicarbonate and growth hormone after an oral glutamine load - TC Welbourne - Department of Physiology, Louisiana State University College of Medicine, Shreveport 71130, USA 10 Aging Clin Exp Res. 2003 Apr;15(2):123-30.Anabolic and catabolic hormonal responses to experimental two-set lowvolume resistance exercise in sedentary and active elderly people. 11 Mech Ageing Dev. 1989 Aug;49(2):159-69. Effects of progressive resistance training on growth hormone and testosterone levels in young and elderly subjects. 12J Biol Chem 67: 29, 1926 13 PNAS December 23, 1997 vol. 94 no. 26 14930-14935 - Slow and fast dietary proteins differently modulate postprandial protein?accretion 14 Med Sci Sports Exerc. 2006 Nov;38(11):1918-25. Effects of supplement timing and resistance exercise on skeletal muscle hypertrophy. Cribb PJ, Hayes A. Ultimate Italia Gli integratori non sono tutti uguali. Ultimate Italia è diversa ! Esistono in commercio diverse marche di integratori. Non tutti i prodotti sono uguali, non importa quanto siano ben pubblicizzati o quale "guru" li consigli o da dove vengano. Informati. Verifica gli ingredienti. I Nostri Integratori Sono Diversi Anche Nelle Certificazioni Moody's, l'ente che certifica stati e banche, certifica, tramite sue diramazioni, anche la nostra azienda. 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GLOSSARIO • ATP : è la fonte energetica preferenziale del corpo per gli sforzi intensi di breve durata. • biodisponibilità : quanto una sostanza è assorbibile. • contrazione di picco: è la fase della ripetizione che corrisponde al punto di massima contrazione del muscolo. • CP: Creatin-Fosfato, la forma in cui viene immagazzinata nel corpo la creatina. • fase concentrica: è la fase della ripetizione in cui compiamo lo sforzo per muovere il peso. • fase eccentrica: è la fase della ripetizione in cui contrastiamo la gravita del peso. • glicogeno: è lo zucchero immagazzinato nei muscoli. • matrice sarcoplasmatica: la parte liquida all`interno della cellula. • miofibrille: sono i filamenti che compongono la muscolatura • mitocondri : sono piccoli organelli contenuti all`interno della cellula e sono piccole centrali energetiche. • ossido nitrico: l'ossido nitrico è una sostanza prodotta a partire dall'aminoacido arginina. L'Ossido Nitrico favorisce la vasodilatazione (l'aumento delle dimensioni del diametro di vene e arterie) che si traduce in un maggior afflusso di sangue, in un aumento dell'apporto dell'ossigeno e trasporto dei nutrienti all'interno delle cellule muscolari. • tessuto connettivo: tessuto del corpo che connette tra loro diverse parti del nostro corpo, ad esempio i legamenti e i tendini. ———————————————————————————
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