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SINDROME DA ALIENAZIONE GENITORIALE
(da: Wikipedia, traduzione del testo originale in inglese)
Sindrome da alienazione genitoriale (PAS) è un'espressione coniata da Richard A. Gardner nei
primi anni Ottanta del ventesimo secolo in riferimento a quello che egli descrive come un disturbo
in cui un bambino, su base progressiva, sminuisce e insulta senza motivo un genitore a causa di
una combinazione di fattori, inclusi l'indottrinamento da parte dell'altro genitore (quasi
esclusivamente nel contesto della disputa sull'affidamento del figlio) e i tentativi spontanei del
bambino di denigrare il genitore preso di mira.[1] Gardner introdusse l'espressione in uno studio del
1983 descrivendo un gruppo di sintomi che egli aveva osservato nel corso dei primi anni Ottanta.
La sindrome da alienazione genitoriale non è riconosciuta come disturbo dalle comunità
mediche o giuridiche e la teoria di Gardner e le ricerche a essa correlate sono state ampiamente
criticate da studiosi di legge e di salute mentale in quanto prive di fondatezza e attendibilità
scientifiche.[2] [3] [4] [5] [6] Tuttavia il concetto differente ma correlato di alienazione genitoriale,
l'allontanamento di un figlio da un genitore, viene riconosciuto come una dinamica in alcune
famiglie in fase di divorzio.
L'ammissibilità della PAS è stata respinta da una commissione di riesame di esperti e la Corte
d'appello d'Inghilterra e Galles e il Dipartimento di giustizia del Canada raccomandano di non farvi
ricorso, ma è apparsa in alcune cause nei tribunali della famiglia degli Stati Uniti.[9] [10] Gardner ha
affermato che la PAS è stata ben accolta dall'ordinamento giudiziario e che ha stabilito molti
precedenti, ma l'analisi giuridica dei casi effettivi indica che questa asserzione è sbagliata.
Nessuna associazione professionale ha riconosciuto la PAS come una sindrome medica o un
disturbo mentale ed essa non è presente nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders
(DSM) (“Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali”) della American Psychiatric
Association.
Indice
1 Descrizione iniziale
2 Caratteristiche
3 Accoglienza
3.1
Assenza dal DSM
3.2
Status scientifico
3.3
Status clinico
3.4
La PAS giudicata sessista
4 Nei tribunali
4.1
Canada
4.2
Regno Unito
4.3
Stati Uniti
5 Riformulazioni
6 Riferimenti
7 Link esterni
1. Descrizione iniziale
Sindrome da alienazione genitoriale è un'espressione coniata dallo psichiatra infantile Richard
A. Gardner attingendo alle sue esperienze cliniche risalenti ai primi anni Ottanta del ventesimo
secolo.[1] Il concetto di un genitore che tenta di separare il figlio della coppia dall'altro genitore
come punizione o parte di un divorzio era stato già descritto almeno sin dagli anni Quaranta,[2] [8]
ma Gardner fu il primo a definire una sindrome specifica. In un articolo del 1985 definì la PAS come
“...un disturbo che si presenta principalmente nel contesto delle dispute per l'affidamento dei figli.
La sua manifestazione primaria è la campagna denigratoria del bambino contro il genitore, una
campagna ingiustificata. Il disturbo risulta dalla combinazione di indottrinamenti da parte del
genitore alienante e dei contributi del bambino stesso alla denigrazione del genitore alienato”.[1]
Gardner affermò inoltre che l'indottrinamento da parte del genitore alienante può essere
deliberato o inconscio.[11] [12] La PAS fu sviluppata originariamente come spiegazione dell'aumento
del numero dei casi di abuso di minore negli anni Ottanta del ventesimo secolo.[13] [14] Gardner
credeva inizialmente che i genitori (solitamente le madri) lanciassero false accuse di abuso di
minore e di abuso sessuale contro l'altro genitore (solitamente i padri) allo scopo di impedire altri
contatti tra di loro.[15] [16] Gardner affermò inizialmente che la madre era il soggetto alienante nel
90% dei casi di PAS, ma in seguito dichiarò che entrambi i genitori avevano le stesse probabilità di
alienare.[13] [17] [18] Successivamente disse anche che nella sua esperienza le accuse di abuso
sessuale non erano presenti nella grande maggioranza dei casi di PAS.[14] Lo studio iniziale fu
pubblicato in proprio da Gardner, ma i documenti successivi videro la luce su riviste scientifiche
dopo essere stati sottoposti a revisione paritaria.
2. Caratteristiche
Gardner descrisse la PAS come la tendenza da parte del bambino a criticare e disapprovare un
genitore.[19] Gardner affermò che la PAS ha luogo quando, nel contesto di una disputa per
l'affidamento di un figlio, un genitore tenta deliberatamente o inconsciamente di alienare un figlio
dall'altro genitore.[20] Secondo Gardner la PAS è caratterizzata da un gruppo di otto sintomi che
compaiono nel bambino. Questi includono una campagna di denigrazione e di odio contro il
genitore preso di mira; razionalizzazioni deboli, assurde o frivole per giustificare la deprecazione e
l'odio; assenza della solita incertezza riguardo al genitore preso di mira; strenue rivendicazioni che
la decisione di respingere il genitore è esclusivamente loro (il “fenomeno del pensatore
imparziale”); sostegno riflessivo del genitore favorito nel conflitto; assenza di senso di colpa per
come tratta il genitore alienato; uso di immagini e espressioni mutuate dal genitore alienante; la
denigrazione non soltanto del genitore preso di mira, ma anche della sua famiglia allargata e dei
suoi amici.[12] [17] [21] Nonostante le frequenti citazioni di tali fattori nella letteratura scientifica, “il
valore attribuito a tali fattori non è stato approfondito con professionisti del campo”.[22]
Gardner e altri hanno identificato tre livelli di PAS: lieve, moderata e grave. Il numero e la gravità
degli otto sintomi manifestati aumentano in base al livello. Le raccomandazioni per gestire la PAS
differiscono in base alla gravità dei sintomi accusati dal bambino. Sebbene una diagnosi della PAS
si fondi sui sintomi del bambino, Gardner affermò che ogni cambiamento nelle decisioni di
affidamento dovrebbe fondarsi primariamente sul livello dei sintomi del genitore alienante.[23] Nei
casi lievi c'è una qualche programmazione genitoriale contro il genitore preso di mira, ma
l'interruzione del diritto di visita è limitata o assente e Gardner non raccomandò visite stabilite dal
tribunale. Nei casi moderati la programmazione genitoriale è maggiore e maggiore è l'opposizione
alle visite del genitore preso di mira. Gardner raccomandò che il genitore programmante
mantenesse l'affidamento primario se si prevedeva che il lavaggio del cervello fosse discontinuo,
ma in caso contrario l'affidamento sarebbe dovuto essere trasferito al genitore preso di mira. Inoltre
si raccomandava di sottoporre il bambino a una terapia per fermare l'alienazione e curare la
relazione danneggiata con il genitore preso di mira. Nei casi gravi i bambini manifestano tutti gli
otto sintomi o la maggior parte di essi e rifiutano decisamente di incontrare il genitore preso di mira,
minacciando persino di scappare o di suicidarsi se costretti all'incontro. Gardner raccomandò che
il bambino venisse allontanato dalla casa del genitore alienante per essere ospitato in una casa di
transizione prima di trasferirsi in casa del genitore preso di mira. Viene inoltre raccomandata la
terapia per il bambino.[1] [21] [23] Gli interventi proposti da Gardner nei casi moderati e gravi di PAS,
tra cui l'affidamento al genitore alienato per decisione del tribunale, multe, arresti domiciliari e
incarcerazione sono stati criticati per la loro natura punitiva nei confronti del genitore alienante e
del bambino alienato e per il rischio di abuso di potere e di violazione dei diritti civili.[24] [25] Nel
tempo Gardner rivide la sua posizione ed espresse minore sostegno per le strategie di gestione più
aggressive.[24]
3. Accoglienza
La formulazione originaria di Gardner, che identificava il genitore alienante quasi
esclusivamente nelle madri, fu sostenuta da gruppi per i diritti dei padri poiché permetteva loro di
spiegare la riluttanza dei propri figli a incontrarli e scaricava la colpa sulle ex mogli.[24] [26] Per
contrasto, gruppi di donne criticarono la sindrome, preoccupate che essa permettesse agli autori
di abusi di sostenere che le accuse di abusi da parte della madre o del figlio fossero il riflesso di un
lavaggio del cervello.[24] Gardner stesso sottolineò che la PAS trovava applicazione soltanto là
dove non si erano verificati veri abusi e non c'era stato abbandono,[6] [27] ma nel 1998 giunse a
notare che un aumento nella consapevolezza della PAS aveva portato a un aumento del suo uso
abusivo come una manovra legale discolpante.[11]
La PAS è stata citata in casi altamente conflittuali di divorzio e affidamento dei figli, in
particolare come difesa contro accuse di violenza domestica o abuso sessuale.[4] [21] Lo status di
sindrome, e perciò la sua ammissibilità nella testimonianza degli esperti, è stato soggetto di dibattiti
riguardo alla misura in cui la PAS è stata accettata dai professionisti del campo e, come
metodologia scientifica verificabile, è stata verificata, ha un margine di errore noto, è stata
pubblicata e sottoposta a revisione paritaria.[21]
La PAS non è stata accettata da esperti di psicologia, tutela dei minori o studio degli abusi di
minori o dagli studiosi di legge.[6] La PAS è stata ampiamente criticata da membri delle comunità
mediche o giuridiche, i quali affermano che la PAS non dovrebbe essere ammessa nelle udienze
per l'affidamento dei figli che si basano su scienza e legge.[2] [4] [5] [21] [28] La PAS non è riconosciuta
dalla American Medical Association e nemmeno dalla American Psychiatric Association.[6] [14] [15] [29]
L'American Psychological Association (APA) ha rinunciato a esprimersi sulla PAS, ma ha espresso
preoccupazione per la mancanza di dati a suo sostegno e per l'utilizzo che viene fatto
dell'espressione[30] e nel 1996 la Task force presidenziale su violenza e famiglia dell'APA ha espresso
la preoccupazione che nelle decisioni di affidamento la PAS venga usata come mezzo per
concedere la custodia ai padri a prescindere da un passato di violenze e la stessa
preoccupazione è condivisa da altri commentatori.[4] [31] [32] Il Consiglio nazionale degli Stati Uniti dei
magistrati per i minorenni e per la famiglia ha respinto la PAS, raccomandando che non venga
usata per la valutazione di questioni concernenti l'affidamento dei figli. [26]
3.1 Assenza dal DSM
La PAS non è inclusa nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM) (“Manuale
diagnostico e statistico dei disturbi mentali”).[6][14][15][29] Gardner e altri hanno fatto pressioni ai fini
della sua inclusione nell'edizione successiva del manuale.[17] [33] I proponenti sostengono che sono
state prodotte sufficienti nuove pubblicazioni scientifiche e decisioni giudiziarie concernenti la
PAS[17] e che il riconoscimento di una formulazione correlata, il disturbo da alienazione genitoriale,
favorirebbe la ricerca e le cure appropriate e ridurrebbe inoltre il cattivo uso di un concetto valido
e attendibile.[2] In un sondaggio tra valutatori di esito dell'affidamento statunitensi metà degli
interpellati dissentì con la sua inclusione, mentre un terzo pensava che dovesse esservi inclusa.[12] La
PAS non è stata inclusa nella bozza della quinta edizione del DSM, pubblicata nel 2010.[33]
3.2 Status scientifico
La formulazione di Gardner della PAS è criticata perché non ha basi scientifiche[34] [35] [36] e
perché è un'ipotesi della quale i proponenti non sono stati in grado di fornire prove scientifiche tali
da meritarne l'approvazione.[6] [34] [36] Le prime pubblicazioni sulla PAS furono realizzate in proprio e
non furono sottoposte a revisione paritaria[8] e sebbene successivamente siano stati pubblicati
articoli su riviste sottoposte a revisione paritaria, la maggior parte di essi consisteva di prove non
confermate presentate in forma di studi analitici;[37] [38] inoltre, le ricerche limitate condotte sulla PAS
non sono riuscite a dimostrarne la fondatezza e l'attendibilità.[4] [5] L'assenza di ricerca obiettiva e di
riproducibilità, la falsificabilità e la pubblicazione indipendente hanno portato ad affermare che la
PAS è una pseudoscienza o una scienza spazzatura.[34] [35] [3] I proponenti della PAS concordano
sulla necessità di studi su larga scala, sistematici e verificati, sulla fondatezza e sull'attendibilità della
PAS[8] [12] [39] e nel 2004 hanno aggiunto un unico breve studio che suggeriva ai professionisti di
arrivare a un consenso sulla base dei documenti scritti.[28]
Il fondamento teorico della PAS è stato definito incompleto, semplicistico e errato poiché ignora
i fattori multipli (inclusi il comportamento di bambino, genitori e altri familiari) che potrebbero
contribuire alla alienazione genitoriale, alle disfunzioni familiari e a un crollo dell'affetto tra un
genitore e un figlio.[8] [13] [31] [37] [40] Secondo questo punto di vista la PAS confonde la reazione
evolutiva di un bambino al divorzio con la psicosi, gonfia ampiamente il numero di false accuse di
abuso sessuale su minori, ignora la letteratura scientifica sostenendo che la maggior parte delle
accuse di abuso sessuale su minori sono fondate e si tratta quindi di sforzi compiuti a fin di bene per
proteggere un bambino da un genitore violento, esagera gli effetti nocivi dell'alienazione
genitoriale sui bambini e propone per la PAS un rimedio non comprovato e rischioso.[4] [28] È stata
espressa la preoccupazione che la PAS manchi di sufficiente sostegno scientifico per essere
considerata una sindrome e che Gardner abbia promosso la PAS come sindrome basandosi su un
vago insieme di comportamenti.[8] [15] Nonostante le preoccupazioni riguardo alla validità delle
testimonianze concernenti la PAS, essa è stata inappropriatamente considerata affidabile da
magistrati per la famiglia.[6] Proponenti della PAS e altri concordano che usare la designazione di
sindrome potrebbe essere inappropriato in quanto comporta una legittimazione scientifica
maggiore di quella che merita attualmente.[39] [24] [19]
Mentre la PAS non è riconosciuta come sindrome, l'alienazione genitoriale è una dinamica un
po' meno controversa che è anche apparsa nella letteratura sulla salute mentale e nella
letteratura giuridica.[22] [24]
3.3 Status clinico
La PAS è stata criticata perché renderebbe il lavoro clinico con i bambini alienati più
disorientante[8] e l'analisi di Gardner è stata criticata perché attribuisce impropriamente tutte le
responsabilità del comportamento del bambino a un genitore sebbene il comportamento del figlio
sia invece spesso, ma non sempre, il risultato di una dinamica in cui entrambi i genitori e il bambino
esercitano un ruolo.[25] [40]
Gardner dissentì da chi accusava la PAS di essere troppo semplicistica, affermando che
sebbene le cause che determinano l'alienazione genitoriale di un bambino siano molteplici, il
fattore eziologico primario nei casi di PAS è il genitore che opera il lavaggio del cervello e che in
assenza di questa condizione non si può parlare di PAS.[11] Gardner affermò anche che coloro che
inizialmente criticavano la PAS considerandola una caricatura non erano direttamente coinvolti
con famiglie alle prese con dispute sull'affidamento e che le critiche di questa natura svanirono
alla fine degli anni Ottanta del ventesimo secolo poiché il disturbo era assai diffuso.[1]
3.4 La PAS giudicata sessista
La PAS è stata accusata di essere sessista, in quanto usata dai padri per allontanare legittime
paure e preoccupazioni concernenti l'abuso, e gruppi di donne e altri si oppongono alla legittimità
della PAS considerandola un pericolo per i bambini.[31] Dopo le sue prime pubblicazioni Gardner
rivide la sua teoria per asserire che padri e madri avevano le stesse probabilità di alieniare o
indottrinare un figlio e dissentì da chi giudicava la PAS sessista. Successivamente ribadì che
secondo lui gli uomini avevano le stesse probabilità di essere indottrinatori nei casi di PAS.[11] Studi
condotti su bambini e adulti considerati sofferenti di PAS hanno rivelato che le madri avevano più
probabilità dei padri di essere i genitori alienanti.[12]
4. Nei tribunali
4.1 Canada
Le prime cause nei tribunali canadesi accettarono le opinioni degli esperti concernenti la PAS,
usarono il termine “sindrome” e concordarono con la teoria di Gardner che soltanto un genitore
ne era pienamente responsabile. Gardner testimoniò in una causa (Fortin contro Major, 1996), ma
la corte non accettò la sua opinione e concluse che il bambino non era alienato basandosi sulla
valutazione di un esperto nominato dal tribunale che, a differenza di Gardner, aveva incontrato i
membri della famiglia.[24] Cause più recenti, pur accettando il concetto di alienazione, hanno
rilevato il mancato inserimento della PAS nel DSM-IV e hanno in generale evitato di parlare di
“sindrome”, sottolineando che i cambiamenti nell'affido sono stressanti per il bambino e
dovrebbero avvenire soltanto nei casi più gravi.[24] Un rapporto di ricerca del Dipartimento
canadese di giustizia del 2006 descriveva la PAS come “priva di basi empiriche” e le preferiva una
struttura differente per affrontare problemi di alienazione che fosse maggiormente sostenuta dalla
ricerca.[41] Le decisioni concernenti una possibile alienazione genitoriale sono considerate decisioni
giuridiche che devono essere determinate dal giudice sulla base dei fatti emersi nella causa
piuttosto che su una diagnosi fatta da un professionista nel campo della salute mentale. Si
riconosce che il rifiuto di un genitore è una questione complessa e che deve essere operata una
distinzione tra l'alienazione psicologica e l'allontanamento ragionevole.[24]
4.2 Regno Unito
Nel Regno Unito l'ammissibilità della PAS per quanto attiene alla valutazione è stata respinta sia
da un'analisi di esperti,[42] sia dalla Corte d'appello.[9] [10]
4.3 Stati Uniti
Negli Stati Uniti la PAS è stata citata nel contesto del processo di determinazione dell'affido del
bambino.[9] Basandosi su una valutazione della PAS, tribunali degli Stati Uniti hanno concesso ad
alcuni padri l'affido esclusivo.[6] La PAS è stata sottoposta al test di Frye (test di ammissibilità
scientifica delle prove. N.d.T.) per valutare se fosse stata accettata dalla comunità scientifica.[6] [43]
Nonostante l'affermazione di Gardner che la PAS sia stata generalmente accettata dalla
comunità degli studiosi e abbia superato il test di Frye in due Stati,[11] un'analisi del 2006 di cause
processuali che prendevano in considerazione la PAS e citate da Gardner ha concluso che quelle
decisioni non hanno stabilito alcun precedente giuridico, che la PAS è vista in modo negativo dalla
maggior parte delle scuole di pensiero giuridiche e che gli scritti di Gardner non provano l'esistenza
della PAS. Su sessantaquattro cause che avrebbero potuto stabilire dei precedenti soltanto due
decisioni, entrambe nello Stato di New York e entrambe in tribunali criminali, hanno effettivamente
stabilito dei precedenti. Entrambe hanno reputato la PAS inammissibile e una causa ha scoperto
che la PAS non ha superato il test di Frye in quanto non universalmente accettata dalla comunità
professionale competente; questa decisione è stata confermata in appello. Nel suo sito web
Gardner ha elencato cinquanta cause che secondo lui hanno stabilito dei precedenti che
rendono la PAS ammissibile, ma in realtà nessuna di esse lo ha fatto; quarantasei cause non hanno
stabilito precedenti o non ne hanno discusso l'ammissibilità e le restanti quattro erano dubbie. Una
causa affermava che la PAS aveva superato il test di Frye, ma la corte d'appello non discusse il
test di Frye e in effetti “respinse l'espressione 'sindrome da alienazione genitoriale'” e si concentrò
sulla “disponibilità e sulla capacità di ogni genitore di favorire e incoraggiare una relazione intima
e costante tra genitori e figlio”. Nel secondo caso la corte d'appello non discusse la PAS; la terza
causa scelse appositamente di non discutere l'ammissibilità della PAS e la quarta non prese alcuna
decisione sulla PAS.[6]
5. Riformulazioni
Da quando Gardner propose la PAS, altri ricercatori nel campo hanno suggerito di concentrarsi
meno sulla diagnosi di una sindrome e più su quello che è stato descritto come il “bambino
alienato” e sulle dinamiche della situazione che ha contribuito all'alienazione,[13] [24] Secondo
questo punto di vista l'alienazione è considerata un crollo dell'affetto tra genitore e figlio che può
essere determinato da molteplici fattori. I comportamenti di tutti i familiari, inclusi quelli del genitore
alienato, possono condurre a una disfunzione nella famiglia e al rifiuto di un genitore.[37] [40] La
valutazione di tutti i fattori concomitanti e di tutti i rimedi possibili viene raccomandata nelle cause
in cui i bambini hanno rotto i rapporti con un genitore.[24] [31] Lo psichiatra William Bernet si è battuto
per l'inserimento di una condizione correlata che egli chiama “disturbo da alienazione genitoriale”
nella quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders.[2]
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Link esterni
• Parental alienation syndrome at the Open Directory Project
Pagina aggiornata al 2 marzo 2010

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