Programma di viaggio
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Programma di viaggio Giorno 1 – 21/11 - Italia - Delhi Partenza con volo di linea per Delhi Giorno 2 – 22/11 – Delhi - Dibrugarh Arrivo a Delhi nella notte tra il 21 e 22/11. Trasferimento in hotel. Pernottamento. Dopo colazione, trasferimento in aeroporto per il volo su Dibrugarh. Nel pomeriggio visita ad una fabbrica locale del tè. Dibrugarh è infatti uno dei centri di produzione più importanti di tutta l’India. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 3 – 23/11 - Dibrugarh - Khonsa Dopo colazione partiamo per il villaggio di Khonsa. La strada è piuttosto disagiata e a volte si possono incontrare posti di blocco dei militari che si occupano di controllare che i permessi d’accesso siano in regola. Ci troviamo nella regione del Tirap. La strada è orlata da foreste di bambu, un muro verde e impenetrabile. Raggiungiamo i 900 metri d’altezza dove si trova il villaggio di Khonsa. Il villaggio è la porta d’ingresso per la zona dove vivono le tribu Olo o Tutsa e per altri villaggi di etnie Nocte e Wancho. Sistemazione in case private o tenda, pensione completa. Giorno 4 – 24/11 –Villaggi Nocte Questa giornata è dedicata all’esplorazione dell’area intorno a Khonsa dove vivono gli uomini della tribù Nocte. Qui i villaggi sono abbarbicati sulle montagne, composti di abitazioni a palafitta di canna di bambù con tetti di paglia. Gli uomini Nocte indossano come unico abito un perizoma, hanno il torso nudo, una cesta di bambu a tracolla e l’immancabile dao in mano. Il dao è una sorta di macete inseparabile da ogni uomo. Può essere di varie forme e abbellito con diversi ornamenti: alle volte il fodero è rivestito con pelli d’animale, altre volte di solo bambù. Il suo uso va dalla difesa a utensile per tagliare l’erba. Sistemazione in case private o tenda, pensione completa. Giorno 5 – 25/11 – Chalu Loku Festival Oggi assisteremo al Chalo Loku Festival, la festa più popolare e colorata dei Nocte .Il nome deriva da tre parole: Cha, che significa risaia, Lo, che significa stagione, e Loku, che significa festival. Così Chalo Loku significa festa del raccolto del riso . E’ anche un'occasione per dire addio al vecchio anno e accogliere il nuovo anno con rinnovate speranze. La festa dura tre giorni. Il primo giorno si chiama Phamlamja , il secondo giorno è Chamkatja e il terzo e ultimo giorno è chiamato Thanlangja . E 'inutile ricordare che, come tutti i festival Chalo Loku favorisce anche Altreculture Via Bossi 6 – 10144 Torino Tel. 0039 011 0463949 email: [email protected] www.altreculture.it l'amore, l'unità e la fratellanza. Si invocano le benedizioni dell'Onnipotente Rang e dei loro antenati per buoni raccolti, la salute, la felicità e il benessere di tutti gli esseri umani e animali. Le danze e i canti variano da villaggio a villaggio, una festa che rimane parte integrante della cultura locale e non una rappresentazione turistica di un’antica usanza. Sistemazione in case private o tenda, pensione completa. Giorno 6 – 26/11 – Khonsa - Villaggi Wancho - Longding Dopo colazione partiremo in direzione sud. Il percorso ci porterà ad attraversare un’area abitata principalmente dalla tribù dei Wancho. La sosta principale sarà il caratteristico villaggio collinare di Wakka, formato da oltre 200 abitazioni. Di particolare interesse risultano i sei “morung”, un tempo deposito delle teste cacciate e delle armi, oggi utilizzati per i raduni, per l’istruzione dei giovani e le decisioni amministrative che riguardano la tribù. La società tribale dei Wancho è suddivisa in quattro classi sociali: i Wangham che è la classe dei capi, i Wangsa, i Wangsu e i Wangpan ossia il popolo. Ogni gruppo Wancho è suddiviso in quattro clan esogami chiamati jan. Il sistema dei clan riveste una funzione importante poiché detta le regole di comportamento, come quelle del matrimonio, che prevedono che marito e moglie provengano da clan diversi. I Wancho seguono il sistema di discendenza patrilineare. I figli (maschi e femmine) con la pubertà acquistano una certa indipendenza dalla famiglia ma gli obblighi verso la stessa rimangono inalterati. In questo periodo i figli maschi vanno a dormire nei Morung (dormitorio maschile) mentre le figlie femmine vengono ospitate da qualche vedova che però non può essere imparentata con le ragazze. Questa regola non vale per le figlie del capo villaggio che dormono in apposite stanze chiamate Nausa-jip ham. Le ragazze una volta sposate abbandono la famiglia per raggiungere quella del marito, mentre i ragazzi, anche da sposati, continuano ad abitare nella famiglia paterna. Essi l’abbandonano solo quando questa diviene troppo piccola e con la moglie formano una famiglia propria. Solo il figlio maggiore rimane sempre nella casa paterna. Il villaggio è governato da un capo chiamato Wangham. L’incarico è di tipo ereditario. Il capo villaggio può sposare più di una moglie. Il primo figlio maschio della prima moglie eredita il ruolo di capo villaggio.. Il nostro viaggio prosegue fino a raggiungere Longding. Sistemazione in bungalow, pensione completa. Altreculture Via Bossi 6 – 10144 Torino Tel. 0039 011 0463949 email: [email protected] www.altreculture.it Giorno 7 – 27/11 – Longding - Dibrugarh Dopo colazione effettueremo un lungo trasferimento che ci riporterà a Dibrugarh, punto di partenza per la seconda parte della nostra spedizione, che dall’Assam ci porterà nelle altre zone dell’Arunashal Pradesh. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 8 – 28/11 – Dibrugarh – Jorhat - Majuli Island Dopo colazione partiremo per Jorhat e da qui all’imbarco di Nimatighat sul Brahmaputra . Ci imbarcheremo sulla chiatta che ci conduce a Majuli, insieme alle auto. La chiatta fa servizio 4 volte al giorno. Viene stipata all’inverosimile di gente, moto e quelle 2 o 3 auto che ci stanno a bordo. All’arrivo si notano le barriere create artificialmente sulle sponde con i sacchi di sabbia per rallentare un erosione che sta portando l’isola verso la sparizione a causa dell’innalzamento delle acque del Brahmaputra durante la stagione monsonica e per lo scioglimento accelerato dei ghiacci dell’Himalaya. In 20 minuti raggiungiamo Garamur, il villaggio principale dell’ isola. Come prima tappa visitiamo uno dei Satra più importanti di Majuli, Uttar Kamalaba. Poi, nel pomeriggio effettuiamo invece una visita in uno dei tanti villaggi Mishing. Qui sull’isola sono il 40% degli abitanti e vivono di agricoltura e un po’ di pesca. I villaggi sono tipici e si può vedere la vita tradizionale come si svolge. E’ incredibile sapere che durante i giorni d’inondazione i mishing vivono isolati sulle loro case palafitta, potendosi muovere solo in barca e portando tutti gli animali su delle alture sicure. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 9 – 29/11 – Majuli Island – Kaziranga N.P. Dopo colazione partenza per il Satra di Auniati, il più antico dell’isola (350 anni) . Questo satra è molto interessante poiché oltre alle abitazioni dei monaci conta un piccolissimo museo in cui sono conservati oggetti sacri originali in oro e argento, oltre che ad alcune delle famose maschere di Majuli in cartapesta che verranno utilizzate per rappresentare i vari personaggi epici durante il Ras Mahotsav. Visitiamo poi il tempio che presenta delle belle decorazioni di Vishnu e dei suoi avatar. Dopodiché con un trasferimento di circa 35 minuti si raggiunge il centro sacro del maestro delle maschere di Majuli. E’ lui l’importante creatore di demoni, avatar e dei con cui si celebra il Ras Mahotsav. Oltre le maschere qui si fabbricano molte creature animali di cartapesta all’interno delle quali si muoveranno gli attori. Trasferimento al porto sul fiume per l’imbarco e il rientro a Nimatighat. Con un trasferimento di un paio d’ore si raggiunge il Parco del Kaziranga. Sistemazione in lodge, pensione completa. Altreculture Via Bossi 6 – 10144 Torino Tel. 0039 011 0463949 email: [email protected] www.altreculture.it Giorno 10 – 30/11 – Kaziranga N.P. - Lakhimpur Sveglia prima dell’alba perché alle 05.45 bisogna lasciare il lodge per raggiungere l’ingresso del Kaziranga, dove alle 06.00 parteciperemo al safari sugli elefanti. Un’esperienza assolutamente affascinante anche per l’ecosistema del parco con le sue zone paludose coperte perennemente al mattino da nebbie mistiche. Non appena si schiarisce l’orizzonte ecco apparire i rinoceronti unicorno, i bufali, i cervi della palude. Il safari dura un’ora, al termine rientriamo in resort per la colazione. Visitiamo quindi un tipico villaggio Assamese, in cui si nota la maggior ricchezza degli abitanti rispetto ai Mishing e soprattutto l’ordine delle case, assolutamente dignitoso. Partenza per Laxmipur. Lungo il percorso sosta per la visita al tempio di Tezpur. Arrivo, sistemazione in semplice hotel, pensione completa. Giorni 11, 12 – 01,02/12 – Lakhimpur – Ziro Valley Dopo colazione lasceremo Lakhimpur per raggiungere la fertile Valle dello Ziro, disseminate di risaie e affascinanti villaggi delle tribù apatani. Da Ziro, capoluogo del distretto del Subansiri Inferiore, incontreremo gli apatami, gli adivasi di origine mongola che vivono nei numerosi villaggi della zona. I villaggi apatani possono essere composti da diverse centinaia di case di bambù poggianti su palafitte. I villaggi non sono semplici conglomerati di case ma sono organizzati secondo uno schema genealogico preciso che prevede che i membri di uno stesso clan abitino la medesima sezione del villaggio. Nei villaggi più grandi, ciascuna sezione clanica costituisce una sorta di piccolo villaggio nel villaggio, governato dagli anziani della famiglia. Le attività e la vita sociale del villaggio ruotano intorno a centri rituali condivisi da tutti i clan. Il nago è l'altare e il centro dove si riuniscono i rappresentanti dei vari clan durante le assemblee del consiglio di villaggio. Qui si celebrano tutti i rituali più importanti per la vita comunitaria. Tra gli anziani si incontrano ancora personaggi fantastici. Le donne hanno due cerchi di legno nero inseriti nelle narici e il loro viso è tatuato come quello delle donne Gallong. I cerchietti inizialmente erano piccoli, e man mano si introducevano quelli più grandi, fino a provocare una sorta di taglio fra le due narici. Questa usanza è stata abbandonata venti anni fa, soltanto le donne più anziane ne portano ancora i segni . La tradizione sciamanica è tuttora mantenuta viva, gli apatani sono perlopiù animisti. Sistemazione in guest house, pensione completa. Giorni 13, 14 – 03, 04/12 – Ziro Valley – Silapathar - Along Lasceremo la Ziro Valley e nella prima giornata ci sposteremo fino a Silapathar.Da qui raggiungeremo il territorio Galo, nel distretto del Siang Occidentale. E’ uno dei gruppi tribali più numeroso dell’Arunashal Pradesh (circa 80 mila individui). I loro villaggi sono per lo più ubicati lungo la valle del fiume Siang. Si tratta di un gruppo etnico di stirpe mongola, qui stanziatosi dopo essere migrato dall’Altopiano Tibetano. Sono perlopiù monogami. Presso i Galo la poligamia è infatti praticata solamente dagli individui più influenti del villaggio, come segno di prosperità e prestigio. E’ d’uso, prima di un matrimonio, infatti, che la famiglia dello sposo offra a quella della sposa un certo numero Altreculture Via Bossi 6 – 10144 Torino Tel. 0039 011 0463949 email: [email protected] www.altreculture.it di mithun (grossi bovini sacri), per cui solo i più ricchi possiedono gli animali necessari per poter ripetere il matrimonio. Sistemazione in guest house a Silaphatar ed in hotel ad Along, pensione completa. Giorno 15 – 05/12 – Along - Pasighat Dopo colazione ci sposteremo nel Siang Orientale, verso Pasighat, incontrando villaggi Adi Minyong. Nel villaggio di Kabu, ad esempio, si possono vedere delle belle long house ma soprattutto il ponte sospeso realizzato con canne di bambù legate insieme. Gli Adi, infatti, sono famosi per i vertiginosi ponti sospesi costruiti sul Siang. Arrivo a Pasighat, sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 16 – 06/12 – Pasighat – Dibrugarh - Delhi Dopo colazione raggiungeremo il Brahmaputra: imbarco su una pittoresca chiatta, navigazione, sbarco e trasferimento fino a Dibrugarh. Volo per Delhi. Day use fino all’ora di trasferimento in aeroporto per il volo di rientro. Giorno 17 – 07/12 – Delhi – Italia. Arrivo in Italia. Quota base 10 partecipanti Euro 2290 Suppl. singola Euro 340 La quota comprende: voli intercontinentali con Lufthansa (la classe di prenotazione va riconfermata al momento della prenotazione) – tutti i voli domestici – 20 kg di franchigia bagaglio - tutti i trasferimenti – veicoli 4x4 con autista – guida locale parlante inglese – accompagnatore dall’Italia – sistemazione nelle strutture indicate – pensione completa tranne a Delhi – tutto il materiale da campo tranne sacco a pelo e cuscino – ingressi, visite, tasse d’ingresso per le visite da programma permessi speciali per il Tirap - gadget di viaggio. La quota non comprende: spese visto India (€ 105) - le tasse aeroportuali sui voli intercontinentali e domestici (€ 592, da riconfermare al momento della prenotazione) – l’assicurazione con l’annullamento (€ 45) – i pasti a Delhi - bevande, mance, extra personali e tutto quello non incluso nella quota comprende. Altreculture Via Bossi 6 – 10144 Torino Tel. 0039 011 0463949 email: [email protected] www.altreculture.it Le strutture di questo viaggio Delhi, Mapple Emerald Hotel 4* Dibrugarh, Little Palace Hotel Longding, Bungalow locali Majuli Island, Hotel Prashanti Kaziranga N.P., Wild Grass Lodge Lakhimpur, semplice hotel locale Ziro Valley, Hotel Blue Pine Silapathar, guest house locale Along, Hotel West Pasighat, Hotel locale In tenda o abitazioni locali durante le notti a Khonsa. Altreculture Via Bossi 6 – 10144 Torino Tel. 0039 011 0463949 email: [email protected] www.altreculture.it