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Abruzzo
IL CENTRO DOMENICA 5 APRILE 2015
Ginecologia, niente
cicatrici se opera
il robot Da Vinci
La mano meccanica si apre la strada dall’ombelico
La tecnica applicata a Pescara dall’èquipe di Rosati
di Melissa Di Sano
◗ PESCARA
Per la prima volta in Abruzzo, è
stato effettuato un intervento ginecologico oncologico con la robotica single-site, ovvero con un
singolo accesso dall'ombelico.
Niente cicatrici e mini invasività
per un'operazione complessa e
articolata. L'intervento è stato
eseguito pochi giorni fa nell'
ospedale civile di Pescara dal
dottor Maurizio Rosati e dalla
sua èquipe, su una paziente affetta da carcinoma del collo dell'
utero. L'operazione, perfettamente riuscita, è durata più di
due ore e sono stati asportati
utero e ovaie. Tutto senza alcuna cicatrice e con tempi di recupero migliori. «Questa tecnica
chirurgica mini-invasiva consiste nell’introdurre micro strumenti chirurgici da cinque millimetri nell’addome, attraverso
l’ombelico», spiega Rosati, primario di Ostetricia e Ginecologia, «si fa un'incisione di circa
due centimetri e mezzo nella cicatrice ombelicale, poi si entra
con i bracci robotici e si opera.
Con il risultato finale di evitare
cicatrici sull’addome grazie al
fatto di utilizzare solo l’ombelico come porta di accesso chirurgico. Ovviamente si può effettuare solo con il robot Da Vinci abilitato a questo tipo di intervento».
I centri che in Italia hanno un
programma single-site in ginecologia sono solo sei: Roma, Pisa, Trento, Pavia, Potenza, Arezzo. Da oggi c'è anche Pescara.
L’intervento, rispetto alla laparoscopia e alla robotica tradizionale, ha il vantaggio di ridurre al
minimo le incisioni sulle pazienti. Già utilizzata in laparoscopia,
maternità
Gli investimenti per i punti nascita
Sopra l’equipe
del dottor
Maurizio
Rosati che ha
eseguito
l’intervento
ginecologico
oncologico. La
robotica
single-site
prevede come
porta
d’ingresso
l’ombelico.
Di lato la
“mano” del
robot Octopus
per il momento
un prototipo in
attesa di
sviluppo
La Chiusura prossima, entro il 31 ottobre, delle quattro maternità di
Ortona, Sulmona, Penne e Atri comporterà la necessità di lavori di
adeguamento negli otto blocchi parto restanti. Al momento sono
previsti investimenti per 2,5 milioni di euro nella Asl di
Chieti-Lanciano-Vasto; 1,1 milioni di euro nella Asl di Teramo e un primo
step da 600 mila euro nella Asl di Pescara. Nei quattro ospedali che
resteranno senza maternità saranno fatte attività di accoglienza
ostetrica e presa in carico. «Nessuna comunità locale rimarrà
sprovvista di assistenza», ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità
Silvio Paolucci : «Saranno garantite le attività sanitarie pertinenti e
necessarie per accompagnare in sicurezza e appropriatezza tutte le
gravidanze sino al momento del parto che sarà assicurato presso il
punto nascita di afferenza territoriale o di libera scelta della donna».
questa tecnica era di uso limitato per le notevoli difficoltà tecniche dovute ai limitati movimenti per la singola porta di entrata,
e alla collisione degli strumenti
per lo spazio di azione ridotto.
Rosati, che è stato il primo in Italia ad aver effettuato nel 2010 un
intervento di isterectomia
(asportazione dell'utero) in laparoscopia single-site, spiega che
«si tratta di un tipo di tecnica
molto più difficile da effettuare,
mentre la robotica single-site
agevola il lavoro del chirurgo e
risulta meno invasiva per la paziente». L’utilizzo del robot ha
permesso di superare i limiti della chirurgia laparoscopica single-site, aggiungendo i vantaggi
propri della chirurgia robotica,
come la visione tridimensionale, la mancanza di tremore e il
controllo degli strumenti, che
non rischiano di urtarsi fra di loro. In più, il chirurgo opera da seduto e quindi si stanca di meno,
abbassando l'indice di stress e
alzando quello di sicurezza. «Un
ulteriore passo in avanti», spiega
Rosati, «si potrà fare grazie ad
un nuovo strumento che si chiama Octopus ma che per il momento è ancora un prototipo:
renderà questi interventi ancora
più agevoli e meno invasivi. Il si-
stema è progettato per le procedure minimamente invasive che
vengono già eseguite tramite
una singola incisione». Il sistema robotico Da Vinci infatti, rappresenta la piattaforma più evoluta presente sul mercato per la
chirurgia mini-invasiva. «Tutto
questo», conclude Rosati, «fa
parte di un progetto voluto dal
direttore generale Claudio
D'Amario e coordinato dal pri-
mario della Chirurgia toracica
Achille Lococo. In futuro, sono
previsti anche interventi multidisciplinari, in particolare con la
Chirurgia generale diretta da
Massimo Basti. Infine, è importante ricordare che queste procedure sono rese possibili anche
grazie all'impegno costante degli anestesisti diretti dal dottor
Tullio Spina».
©RIPRODUZIONERISERVATA
Le mille vite dell’extravergine
Non solo cucina, c’è anche l’olio da spalmare o da usare come crema per il viso
◗ PESCARA
Dall'olio al gelato gourmand,
all'olio da spalmare, all'olio
combinato con l'aceto, alla cosmetica da bagno, alle praline
di cioccolato a base di extravergine. Nell'anno della crisi dei
raccolti per via del clima impazzito le aziende olivicole abruzzesi presenti al Sol&Agrifood
del Veronafiere, hanno dimostrato di saper tenere alto il pregio delle produzioni distinguendosi nelle varie sezioni del concorso internazionale Sol d'Oro
come nelle valutazioni della
guida Gambero Rosso Unaprol.
E di saperci fare anche sul fronte del marketing, allargando
l'offerta con prodotti innovativi
destinati a nicchie di mercato e
a veri intenditori. «Una conferma» dichiara Marino Giorgetti,
esperto internazionale di analisi sensoriale e responsabile del
concorso Sol d'Oro «della professionalità ormai raggiunta dagli olivicoltori abruzzesi e della
vitalità di un settore dal poten-
‘‘ ‘‘
un gelato
speciale
praline
extrafondenti
Il gelatiere Di
Blasio propone specialità
dove l’olio è protagonista
È già un
classico il cioccolato con
35% di olio Dop teatino
ziale strategico per l'agricoltura
regionale». Una tradizione culturale radicata, la vocazione del
territorio, la ricchezza di biodiversità (ben 26 le cultivar abruzzesi, di gran lunga superiori a
quelle coltivate nell'intera Spagna), una tecnologia d'avanguardia al servizio della tracciabilità di filiera, rappresentano
condizioni uniche e altrove ineguagliabili per l'affermazione
dell'olivicoltura abruzzese sul
mercato internazionale. Nella
panoramica su quanto di nuovo racconta il pianeta olio spicca lo strepitoso gelato a base di
extravergine di prima spremitura: l'azienda è quella della famiglia Masciantonio, sull'altopiano di Caprafico a Casoli, custo-
de della pregiata e rustica varietà tradizionale di oliva intosso,
qui restituita nel suo gusto puro
e avvolgente dalla maestria dell'
agrigelataio Elvan Di Blasio. Oltre all'intosso in purezza il maestro gelatiere pescarese, convinto interprete del km 0 in gelateria, ha deliziato al Sol con altri
inediti gusti di gelato partendo
dalla ricercata linea di agrumati
del Trappèto di Caprafico: all'
arancia (in emulsione con cacao puro), al limone (perfetto
da accostare a finger food di pesce) e aromatizzato al basilico
fresco abruzzese (vasanicòla).
Dal gelato di territorio ricco di
proprietà antiossidanti, polifenoli e vitamina E proprie dell'
extravergine di oliva, al Cremo-
lio, novità messa a punto da Tenuta Sant'Ilario «per offrire un'
alternativa salutistica nella dieta di celiaci e vegani» come spiega Roberto Cerquitelli, titolare
dell'azienda di Pineto. Un prodotto interamente vegetale a
base di extravergine d'oliva,
spiega, che può essere anche
aromatizzato alle essenze mediterrane e che si spalma come il
burro ma è privo di grassi animali e conservanti perciò sicuramente benefico.
Dalla stessa azienda teramana ecco poi l'Acetolio, condimento già pronto e pratico da
usare. Dai piaceri della tavola
alla cura del corpo l'olio extravergine resta il formidabile comun denominatore. Come dimostra Masseria Erasmi, in
area Dop Petruziano delle Colline Teramane, presente alla fiera di Verona con una linea di
prodotti dedicata alla toilette sapone, shampoo, creme viso e
corpo- in cui ritrovare i benefici
dell'extravergine di partenza.
Completano la gamma di deri-
Tommaso Masciantonio con il maestro gelatiere Elvan Di Blasio
vati dell'azienda di Castilenti le
raffinate praline extrafondenti
e il cioccolato spalmabile con
olio extravergine di oliva castiglionese. L'idea della crema
spalmabile al cioccolato fondente, con 35% di olio extravergine Dop Colline Teatine, è già
un classico per l’azienda agricola La Selvotta di Vasto. La cui
ambizione, realizzata, è stata
quella di fare un prodotto «più
sano della mitica Nutella e con
la nostra tradizione dentro».
Jolanda Ferrara
©RIPRODUZIONERISERVATA