AUXIN D
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1 Descrizione etichettatrice V1.8 10-11-03 Questo software, che gira sulle versioni hw: COM10 M e COM20 M, implementa un etichettatrice a singola etichetta oppure a doppia etichetta. Al segnale di start, dopo un ritardo, inizia l’emissione dell’etichetta. L’arresto del motore avviene dopo uno spazio delta, a partire dal segnale della fotocellula di stop. Se l’etichetta è concava si può ignorare il primo stop. Nel caso sia impostato il ciclo “doppia etichetta”, dopo un ritardo il motore riparte per l’emissione della seconda etichetta. Il secondo movimento termina dopo lo stesso spazio “delta” rispetto al segnale di fotocellula. Attraverso tre (o quattro) potenziometri si può variare: • La velocità • Il ritardo allo start • Il ritardo allo stop • Il ritardo fra la fine del primo ciclo e l’inizio del secondo (attraverso l’ingresso J6/6, si seleziona il tipo di ciclo: 1=ciclo doppio). Sono possibili due modi di funzionamento : • velocità di emissione etichetta fissa (variabile da potenziometro) J6/5 = 0 (oppure disconnesso) • velocità di emissione etichetta proporzionale alla velocità della macchina J6/5 = 1 (24V) Nel secondo modo la velocità viene ottenuta da encoder e lo stesso potenziometro consente una variazione (range: 0% - 150%) rispetto al valore nominale . Maggiori dettagli al paragrafo: descrizione ciclo. La programmazione dell’azionamento è molto semplice, occorre un PC e un cavo RS232 9 poli pin-to pin. L’installazione del software a bordo PC è guidata. Installato il programma, si lancia l’eseguibile e appare una videata che consente di scegliere una porta non utilizzata. Si clicca su serial port, si sceglie il numero e si clicca exit. In questo modo rimane memorizzata la porta scelta. Si rilancia l’eseguibile. Si programmano i parametri del ciclo: • Velocità max • Spazio di allarme se non arriva il segnale di stop • Accelerazione • Deltastart max • Deltastop max • Delta fra prima e seconda etichetta. I valori programmati sono eseguiti nel caso i potenziometri siano ruotati del tutto in senso orario. Si collega quindi il cavo seriale RS 232, si alimenta l’azionamento e si clicca Write. Se tutto funziona correttamente si vede il processo di programmazione della flash sulla casella di testo nella videata di programmazione. Se si vuole cambiare per prova un valore (non l’accelerazione) lo si modifica e si clicca test. Nella finestra in basso è visualizzato il tempo di ciclo, nel caso non venga dato lo stop, calcolato con i valori impostati. ( V1.0: deve essere rivisto). Per leggere i valori programmati si clicca Read. Alla fine si memorizzano i valori definitivi in flash con Write. Se l’azionamento non risponde appare la scritta : ”TARGET NOT CONNECTED” . La causa può essere: • La seriale non è collegata, o si è usato un cavo non adatto (non pin-to pin) • L’azionamento non è alimentato • La porta scelta non è libera 2 Descrizione del ciclo semplice: J6/6 = 0 (oppure non connesso). Al segnale di start (J6/8) ( fronte di salita) parte un ritardo programmabile, quindi il motore inizia ad accelerare. Al segnale di stop (fronte di salita)(J6/7) inizia il conteggio dello spazio di arresto (deltastop) programmato, ma non la decelerazione. L’istante di inizio decelerazione è calcolato in modo che il motore percorra lo spazio programmato (deltastop) e non debba effettuare alcun percorso in start-stop, cioè a bassa velocità. Il ciclo è ottimizzato rispetto al tempo. Se lo stop viene dato in accelerazione il motore continua ad accelerare, senza necessariamente raggiungere la velocità di regime programmata, per eseguire il deltastop nel minor tempo possibile. Per consentire comunque al motore di fermarsi, è previsto un deltastop minimo, che viene calcolato all’accensione in funzione della velocità ed accelerazione programmate. Pertanto, anche mettendo a zero il potenziometro “deltastop”, al segnale di stop viene percorso un piccolo e costante spazio di decelerazione. Tale spazio è tanto minore quanto maggiore è l’accelerazione e quanto minore la velocità massima programmata. Parametrizzazione Come si vede dalla videata di programmazione, la parametrizzazione è molto facile: basta programmare : • La velocità massima : “max speed” (passi/sec) (nel modo encoder occorre • • • • • programmare comunque questo parametro che serve per il calcolo del deltastop minimo) La massima corsa se non interviene lo stop : “max steps” (passi) L’accelerazione/decelerazione (uguali) : ”acceleration” (passi/sec2) Il ritardo massimo allo start: ”Delta start” (passi) Il ritardo massimo allo stop: ”Delta stop” (passi) L’eventuale inversione della direzione: “ invert clokwise” (equivalente allo scambio di una coppia di fili sul motore: A-A* oppure B-B*) • Si notino fra parentesi quadra i limiti impostabili, in particolare il limite minimo del deltastop . Il ritardo massimo allo stop è, come detto, uno spazio: “delta stop” (non un tempo, come impropriamente chiamato). Se cioè si varia la velocità (sia da potenziometro che da encoder), lo spazio percorso dopo lo stop rimane invariato. Analogamente dicasi per il ritardo allo start: esso viene calcolato in modo che, fissata la velocità, lo spazio che sarebbe percorso in quel tempo (alla velocità di regime) sia quello programmato (deltastart). In tal modo non cambia la posizione dell’etichetta se si varia la velocità. Attraverso tre potenziometri esterni è possibile variare da pannello: la velocità, il ritardo allo start, il ritardo allo stop. I valori programmati definiscono il range dei potenziometri. Non è previsto l’ingresso di direzione, cioè il motore ruota sempre nel verso programmato. Come già detto, con il pulsante read si possono leggere i parametri precedentemente programmati, con il test si possono variare velocemente i parametri per prova ad eccezione dell’accelerazione (si scrivono in RAM), mentre con il write si programma in modo definitivo in FLASH. Nella casella di testo vengono visualizzate le caratteristiche del movimento parametrizzato, cioè: la forma del diagramma velocità-tempo nel caso non venga dato lo stop esterno, il tempo necessario per effettuare il movimento, la percentuale di tempo di velocità a regime. Il calcolo viene effettuato premendo “test”. 3 start t stop t f deltart art deltastop Rit. start Rit. stop t Non è importante l’istante in cui si riporta a zero lo start ( linea tratteggiata) Analogamente non è importante il livello dello stop al momento dello start (linea tratteggiata). Se il fronte di stop arriva invece in accelerazione: (non necessariamente raggiunge la velocità di regime) start t stop t f deltastart deltastop t 4 Descrizione del ciclo doppio: J6/6 = 1 (24V). Al segnale di start (J6/8) ( fronte di salita) parte un ritardo programmabile, quindi il motore inizia ad accelerare. Al segnale di stop (fronte di salita)(J6/7), percorso lo spazio (deltastop) programmato, il motore si ferma. Dopo un tempo programmabile parte un secondo ciclo, alla stessa velocità del primo. Anche questo ciclo termina al segnale di stop (fronte di salita)(J6/7) dopo lo stesso spazio deltastop programmato per il primo ciclo (vedi Nota*). In entrambi i cicli l’istante di inizio decelerazione è calcolato in modo che il motore non debba effettuare alcun percorso in startstop, cioè a bassa velocità. Il ciclo è ottimizzato rispetto al tempo. Se lo stop viene dato in accelerazione il motore continua ad accelerare, senza necessariamente raggiungere la velocità di regime programmata, per eseguire il deltastop nel minor tempo possibile. Per consentire comunque al motore di fermarsi, è previsto un deltastop minimo, che viene calcolato all’accensione in funzione della velocità ed accelerazione programmate. Pertanto, anche mettendo a zero il potenziometro “deltastop”, al segnale di stop viene percorso un piccolo e costante spazio di decelerazione. Tale spazio è tanto minore quanto maggiore è l’accelerazione e quanto minore la velocità massima programmata. E previsto un finecorsa software che determina comunque l’arresto del motore dopo uno spazio programmabile se non arriva il segnale di stop esterno. In questo caso viene settato un allarme: “mancanza etichetta”. L’allarme viene resettato al successivo start. Se scatta l’allarme al primo ciclo, il secondo non viene eseguito. * Nota: poiché la posizione della fotocellula rispetto alla fine lama non è meccanicamente modificabile, al variare della lunghezza delle etichette, affinché l’etichetta si arresti a filo lama, possono verificarsi tre casi: 1. deltastop minore della lunghezza dell’etichetta più corta: non arrivano segnali di fotocellula durante la fase di deltastop né sulla etichetta corta né sulla lunga. 2. deltastop maggiore della lunghezza dell’etichetta corta, ma minore della lunghezza dell’etichetta lunga. In tal caso arriva un segnale dalla fotocellula durante il deltastop. 3. deltastop maggiore della etichetta più lunga. In tal caso arriva un segnale da fotocellula in entrambi i movimenti Nei casi 2 e 3, se cioè arriva il segnale di fotocellula durante il deltastop, il ciclo successivo sarà di tipo “indexer”. Verrà effettuato un movimento contato di deltastop meno i passi fatti nel ciclo precedente, dopo l’arrivo del segnale di fotocellula. Tali passi sono memorizzati, allo spegnimento, in E2prom, sicchè, nel caso di spegnimento della macchina alla fine del ciclo doppio (stop in fase), alla riaccensionela prima etichetta è emessa correttamente. ( L’allarme resetta l’E2prom.) Analogamente, se si sostituisce il rotolo etichette, senza che scatti l’allarme di assenza etichette, basta posizionare correttamente a fine lama la prima etichetta e il processo continua correttamente. Prima installazione: Portare a zero il potenziometro “deltastop”. Fornire degli start e osservare dove si arrestano le etichette. Aumentare il deltastop fino a quando le etichette sporgono correttamente dal fronte lama. (malfunzionamento se deltastop maggiore del periodo di etichetta). Può accadere che si voglia cambiare l’ordine di emissione: basta commutare su etichetta singola, dare uno start (esce una sola etichetta) e rimettere su etichetta doppia. 5 Parametrizzazione Come si vede dalla videata di programmazione, la parametrizzazione è molto facile: basta programmare : • La velocità massima : “max speed” (passi/sec) (nel modo encoder occorre • • • • • • programmare comunque questo parametro che serve per il calcolo del deltastop minimo) La massima corsa se non interviene lo stop : “max steps” (passi) L’accelerazione/decelerazione (uguali) : ”acceleration” (passi/sec2) Il ritardo massimo allo start: ”Delta sart” (passi) Il ritardo massimo fra fine primo ciclo e inizio secondo: ”Delay” (passi) Il ritardo massimo allo stop: ”Delta stop” (passi) L’eventuale inversione della direzione: “ invert clokwise” (equivalente allo scambio di una coppia di fili sul motore: A-A* oppure B-B*) Si notino fra parentesi quadra i limiti impostabili, in particolare il limite minimo del deltastop . Il ritardo massimo allo stop è, come detto, uno spazio: “delta stop” (non un tempo, come impropriamente chiamato). Se cioè si varia la velocità (sia da encoder che da potenziometro), lo spazio percorso dopo lo stop rimane invariato. Analogamente dicasi per il ritardo allo start: esso viene calcolato in modo che, fissata la velocità, lo spazio che sarebbe percorso in quel tempo (alla velocità di regime) sia quello programmato (deltastart). In tal modo non cambia la posizione dell’etichetta se si varia la velocità. Attraverso quattro potenziometri esterni è possibile variare: la velocità, il ritardo allo start, il ritardo fra primo e secondo ciclo, il ritardo allo stop. I valori programmati da PC definiscono il range dei potenziometri. Non è previsto l’ingresso di direzione, cioè il motore ruota sempre nel verso programmato. Come già detto, con il pulsante read si possono leggere i parametri precedentemente programmati, con il test si possono variare velocemente i parametri per prova ad eccezione dell’accelerazione (si scrivono in RAM), mentre con il write si programma in modo definitivo in FLASH. Nella casella di testo vengono visualizzate le caratteristiche del movimento parametrizzato, cioè: la forma del diagramma velocità-tempo nel caso non venga dato lo stop esterno, il tempo necessario per effettuare il movimento, la percentuale di tempo di velocità a regime. Il calcolo viene effettuato premendo “test”. 6 start t stop t start deltart art Rit. start deltastop Rit. stop delay deltastop Delay Rit. stop t Non è importante l’istante in cui si riporta a zero lo start ( linea tratteggiata) Analogamente non è importante il livello dello stop al momento dello start (linea tratteggiata). Se il fronte di stop arriva invece in accelerazione: (non necessariamente raggiunge la velocità di regime) start t stop t f deltastart deltastop t 7 Velocità da encoder (J6/5 = +24V)) Come detto, il programma prevede la possibilità che la velocità del motore avanzamento etichetta sia proporzionale alla velocità della macchina. La velocità viene rilevata continuamente a motore fermo attraverso un encoder. Quando si dà lo start, il motore parte con l’ultima velocità rilevata. Il rapporto di trasmissione è stato calcolato con i seguenti parametri: • Rapporto di trasmissione motore passo passo= 1: 2,3 • Diametro rullo trascina nastro=51 mm • Diametro bottiglia=80 mm • Diametro giostra=480mm • Rapporto di trasmissione giostra-encoder= 192: 32 • Risoluzione encoder=900x4 passi/giro • Risoluzione motore 400 passi/giro Il potenziometro di velocità ha in questo caso lo scopo di correggere la velocità rilevata dall’encoder con un campo di variabilità 0% - 150% . La velocità nominale si ottiene con il potenziometro a 2/3. v v=((Fmot/400)/2,3)*(3,14*51) v=(Fenc/4*900)*(32/192)*(3,14*(480+80)) 2,3 motore Fmot/Fenc =0,467 Fenc/Fmot=2,14 encoder Periodo di lettura: Tc=0,1sec Fmot= (step enc letti/Tc)*0,467 Regolazione potenz. 0% - 150%: pot=0-255 Fmot=(step enc letti/0,1)*0,467*(pot/256)*1,5= =(step enc letti*pot)/36. Timbro E’ prevista un’uscita (J6/12) che fornisce un’impulso di 250 msec alla fine di ogni ciclo. 8 Allarmi (dip1 on=abilitati) Sono previsti due allarmi: • “fine rotolo”: consiste in un finecorsa software che determina comunque l’arresto del motore dopo uno spazio programmabile, se non arriva il segnale di stop esterno. Se abilitato, viene settata l’uscita J6/10 e lampeggia un led verde sulla scheda COM 300.1 • “mancanza etichetta”: si controlla che ciascun movimento differisca dal precedente (o da due movimenti prima, nel caso di etichetta doppia) per non più di 30 passi (per consentire variazioni piccole del potenziometro deltastop). In caso contrario viene settata l’uscita J6/11 e lampeggia un led verde sulla scheda COM 300.1 Anche se abilitato, questo allarme non produce effetti per i primi 3 movimenti dopo un’accensione o un reset. Entrambi gli allarmi sono resettabili allo spegnimento, o attraverso l’ingresso J6/4 (fronte di salita o discesa). L’ingresso J6/4 potrà essere collegato al pulsante di start della macchina. Etichette concave ( collari) J6/3 = 1 (24V) V1.8 mod. 08-11-03 Nel caso di etichette concave arrivano due stop ad etichetta. E’ necessario ignorare il primo stop e far partire il deltastop al secondo stop. Attraverso l’ingresso J6/3 si abilita il funzionamento con etichetta concava. Gli allarmi sono sempre funzionanti. Abilitati con Dip 1. Impulso in posizione regolabile con pot. P4 V1.8 mod. 10-11-03 Tolta uscita “ciclo in atto” e sostituita con impulso di durata 250msec, la cui posizione è regolabile attraverso il potenziometro P4. Il range del potenziometro è dato dal valore “delay”. Cioè con potenziometro al massimo si ritarda il fronte di salita di “delay” passi. Con potenziometro a zero l’impulso parte al momento della partenza del motore e termina 250 msec dopo. Ruotando il potenziometro, il fronte di salita parte dopo. Il fronte di discesa si ha 250msec dopo la salita, ma termina comunque alla fine del movimento. Pertanto se si ruota troppo il potenziometro o se lo stop arriva troppo presto, può accadere che l’impulso abbia durata inferiore o che addirittura non parta. Al variare della velocità rimane costante la posizione dell’impulso e la durata. start stop t deltastart impulso deltastop T=250 msec Passi variabili con potenziometro 9 Circuiti di ingresso/uscita 10K 2K2 2K2 +5 10N Valim/3 Ingressi logici 1K 10K A/D 100 N Ingressi analogici +24V Imax = 0,5 A Protezione al cortocircuito Uscite logiche Nota: Si consiglia l’utilizzo di potenziometri con resistenza minima di 3K (per non surriscaldare lo stabilizzatore: 7812) e di resistenza max 10K (per avere una non linearità contenuta). 10 Dimostrativo ingressi/uscite Current set up J1 1 1 Freq. Dir. Disable 1 J6 1 2 3 J7 1 J8 o o o Nota di cablaggio: Premere con un cacciavite, inserire il conduttore e rilasciare. NB In tutti i connettori, così posizionati, il piedino 1 è a sinistra. selection J4 1 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 J5 1 Power on o Fault o Dip1= on abilitazione allarmi Dip 2=on ignora primo stop J3 Freq. Out 12V Out Dir. Out 12V Out NC 12V Out Pot. velocità Pot. Rit. start Pot. Rit. Stop 0V (Pot) J5 NB Connettere le uscite frequenza e direzione (J5) agli ingressi frequenza e direzione (J1), come in figura. Connettere Enc A e Enc B nelle versioni con encoder: (J6/5 = 24V) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Freq. 12÷24V Freq. 5V 0V Freq. Dir. 12÷24V Dir 5V 0V Dir Disable12÷24V Disable 5V 0V Disable Fault Relais Fault Relais GND J1 1 +24 2 GND 3 GND J7 Alim. 24Vdc case Nc Tx Rx DTR GND Nc RTS Nc Nc GND J8 Programming RS 232 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 IN 1 IN 2 IN 3 IN 4 IN 5 IN 6 IN 7 IN 8 OUT1 OUT2 11 OUT3 12 OUT4 Enc A Enc B Collare Reset allarmi Enable encoder Ciclo doppio Stop Start Impulso Allarme fine rotolo All. mancanza etichetta Timbro J6 1 Vac 2 Vac 3 GND J3 Power input 1 2 3 4 5 A A* B B* GND J4 Motor output