Corso Specialistico Lenti a Contatto “La compensazione ottica del
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Corso Specialistico Lenti a Contatto “La compensazione ottica del
Corso Specialistico Lenti a Contatto “La compensazione ottica del cheratocono: una sfida per l’applicatore di lenti a contatto” Mauro Nocera Responsabile Tecnico Prodotti Carl Zeiss S.p.A. Segni del cheratocono Topografia della superficie corneale Nel maggior numero di cheratoconi si produce un allungamento irregolare a forma di cono con base circolare o con base ovale. In questo punto la cornea è molto sottile e sensibilizzata, mentre in periferia, e soprattutto nel settore superiore, essa mantiene la sua forma e spessore normale. Classificazione del cheratocono secondo Amsler Stadio I° Discostamento mire fino a 3° K più piatto > di 7,50 mm II° da 4° a 9° da 7,50 a 6,50 mm III° > di 9° da 6,50 a 5,80 mm IV° parametri illeggibili < di 5,80 mm Tecnica di applicazione La tecnica dei “ 3 punti ” Si deve ottenere in orizzontale un appoggio centrale con una pressione molto leggera sull’apice del cono ed un appoggio altrettanto leggero sulle aree nasale e tempiale, affinchè la pressione sulla zona centrale sensibilizzata non sia troppo forte. Tecnica di applicazione La tecnica dei “ 3 punti ” Utilizzando la tecnica di applicazione dei “3 punti”, in verticale si ottiene di norma solo un appoggio su 2 punti (in alto e sull’apice del cono), soprattutto nei cheratoconi di stadio avanzato. Tecnica di applicazione • Ricercare un appoggio centrale sufficientemente ampio per migliorare il visus e ridurre la pressione sull’apice del cono • Ricercare un appoggio periferico con passaggi morbidi (evitare un appoggio a forma semicircolare senza interruzioni in alcun punto) • Garantire un buon apporto lacrimale sotto il bordo • Eventuali piccole bolle nell’area inferiore non sono normalmente di disturbo LaC per cheratocono Tipologie e materiali • • • I° e II°stadio: A 90 III° stadio: Conflex KE; Conflex-air KE o 100 UV KE (0,9) IV° stadio: Conflex-air KE o 100UV KE (1,4); Geaflex 70 + A 90 A 90 Copolimeri Fluoro - Silicone - Metacrilato Conflex-air KE o Conflex-air 100 UV KE Copolimeri Fluoro - Silicone - Metacrilato Conflex KE Cellulosa Acetil Butirrato + Etil Vinil Acetato (CAB + EVA): Anduran Geaflex 70 Copolimeri Metil Metacrilato Vinil Pirolidone LaC per cheratocono Geometrie • I° e II°stadio: A 90 • III° stadio: Conflex KE; Conflex-air KE o 100 UV KE (0,9) • IV° stadio: Conflex-air KE o 100UV KE (1,4); Geaflex 70 + A 90 A 90 Superficie interna asferica con eccentricità 0.6 (AZ 6) Conflex KE Superficie interna sferica con flangia asferica con appiattimento addizionale + 0.7 mm, o diverso su richiesta (se occorre una flangia con appiattimento addizionale + 0.9 mm si deve richiedere Conflex - KE + 0.2) Conflex-air KE o Conflex-air 100 UV KE Superficie interna asferica con eccentricità 0.9 (AZ 9) o 1,4 (AZ14) Geaflex 70 Curvatura interna sferica Gamma di produzione A 90 Diametri: Raggi base: Poteri: 9,35 / 9,85 / 10,35 mm da 6,8 a 8,8 mm (intervallo 0,10) +/- 20.00 dpt (intervallo 0.25 dpt) Diametri zona ottica : 8,0 mm per diametro 9,35 mm 8,5 mm per diametro 9,85 / 10,35 mm Gamma di produzione Conflex KE • Diametri: • Raggi base: • Poteri: da 7,50 a 10,50 mm (intervallo 0,50 mm) da 5,00 a 8,50 mm (intervallo 0,05 mm) +/- 30.00 dpt (intervallo 0.25 dpt) LaC a geometria asferica per cheratocono La produzione Tipologie: Eccentricità: Diametri: Conflex-air KE Conflex-air 100 UV KE 0,9 o1,4 8,80 / 9,30 / 9,80 / 10,30 mm Raggi base: da 5,50 a 7,50 mm (interv. 0,05 mm) Poteri: da -20 a +20 dpt (interv. 0.25 dpt) Gamma di produzione Geaflex 70 • Diametri: 13,40 / 14,20 mm • Raggi base: da 7,80 a 8,70 mm (13,40) da 8,10 a 9,30 mm (14,20) (intervallo 0,30 mm) • Poteri: da - 20.00 a + 10.00 dpt (13,40) da - 20.00 a + 20.00 dpt (14,20) (intervallo 0.25 dpt) Il diametro della zona ottica è sempre di 8,5 mm Quando considerare un’applicazione sandwich (Geaflex 70 + A 90)? • Per poter proteggere l’occhio dal possibile ingresso di corpi estranei, quali sabbia, polvere, ecc. (uso occasionale) • Quando è necessario associare una terapia farmacologica ( uso occasionale? uso regolare?) • Per migliorare la centratura della RGP (uso regolare) • Per proteggere l’epitelio da sollecitazioni meccaniche da RGP (uso regolare) Le tecniche dell’applicazione sandwich (Geaflex 70 + A 90) • Determinare la migliore A 90 • Determinare la migliore Geaflex 70 (neutra) Qualora questa tecnica di applicazione non assicuri una buona centratura: - Determinare la migliore Geaflex 70 (di potere compreso tra - 5.00 e - 9.00 dpt) per produrre una superficie anteriore più piatta - Determinare la migliore A 90 Il portatore dovrà sempre applicare la Geaflex 70 e successivamente la A 90. Questa metodologia di applicazione può essere considerata anche per cheratoconi di stadio inferiore quando si rende necessaria una maggiore protezione dell’epitelio (Geaflex 70 + A 90). Riepilogo delle procedure 1. Ispezione del segmento anteriore (soprattutto nell’area del cono) 2. Rifrazione dell’occhiale, quando possibile 3. Misurazione dei parametri corneali (centrali e periferici, se possibile) per determinarne lo stadio 4. Misurazione del diametro corneale (orizzontale) 5. Determinazione della prima lente di prova secondo le regole di applicazione (?!?) Riepilogo delle procedure 6. Applicazione della lente e prove di mobilità. La lente dovrebbe muoversi di almeno 1.5 mm: senza la partecipazione delle palpebre la lente dovrebbe avere un movimento fino al Limbus inferiore 7. Se la lente fosse troppo ferma, deve essere . immediatamente applicata una lente più piatta 8. Se la prova in fluoresceina e della mobilità fosse buona, si deve far portare la lente per un’ora 9. Controllo del visus 10. Controllo in fluoresceina 11. Eventualmente ripetere le operazioni da 7 a 10 con altra lente Riepilogo delle procedure 12. Ordinazione della lente temporaneamente definitiva 13. Esercizi di applicazione ed estrazione 14. Lento aumento del tempo di utilizzo (da una a due ore al giorno) 15. Controllo dopo una settimana con lente applicata da sei / otto ore 16. Eventuale ordinazione della nuova lente con valori variati Riepilogo delle procedure 17. Controllo conclusivo dopo due o tre settimane con lente applicata da almeno otto ore 18. Stabilire il tempo di utilizzo giornaliero e settimanale 19. Programmare il successivo controllo al più tardi dopo sei mesi LaC in casi di trapianto di cornea • Dopo un trapianto di cornea i punti di sutura si tolgono minimo dopo un anno e più frequentemente dopo un anno e mezzo (i 4 punti a 0°, 90°, 180° e 270°, nei punti cardinali, vengono tolti da 3 a 6 mesi dopo il trapianto); prima di applicare una LaC devono passare preferibilmente altri 6 mesi da quando vengono tolti i punti di sutura, cioè prima che la nuova cornea si sia perfettamente integrata. • Il diametro del trapianto può essere diverso da caso a caso (più è piccolo, più è facile l’applicazione) • La LaC deve essere più grande del diametro del trapianto (di norma il diametro della LaC deve essere maggiore di 9.85 mm) Conclusioni Certamente la buona riuscita di un’applicazione dipende da molti fattori concomitanti, ma principalmente è importante la serietà professionale, la competenza, il continuo aggiornamento e la capacità di trasmettere all’utilizzatore tutte quelle informazioni che lo responsabilizzino. Trattandosi di occhi e di visione è certo che non vi possono essere compromessi nè sulla qualità del servizio professionale, nè sulla scelta dei prodotti. Grazie per la cortese attenzione