Spadaro
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Problemi fitosanitari delle colture ortofrutticole e possibili ripercussioni sulla salute del consumatore Davide Spadaro AGROINNOVA Università di Torino Torino, 9 marzo 2012 Malattie in post-raccolta 25% in Paesi industrializzati, 50% in Paesi in via di sviluppo Funghi - ambiente acido (pH 2,5-6) Batteri - ambiente neutro Funghi: prodotti frutticoli Batteri: prodotti orticoli e floricoli Erwinia carotovora Torino, 9 marzo 2012 Meccanismi di penetrazione Parassiti latenti: aperture naturali o direttamente Parassiti per ferita: soluzioni di continuità accidentali. 1. Attraverso aperture naturali (stomi, lenticelle, canale stilare, peduncolo, calice) 2. Attraverso ferite, spaccature, necrosi 3. Penetrazione diretta (nesting) Torino, 9 marzo 2012 Parassiti latenti Botrytis, Colletotrichum, Monilia, Torino, 9 marzo 2012 Parassiti per ferita Mucor, Rhizopus Alternaria, Aspergillus, Botrytis, Penicillium Torino, 9 marzo 2012 Le micotossine negli ortofrutticoli Metaboliti secondari prodotti dai funghi Provocano effetti tossici su uomini e/o animali Le micotossicosi sono stati di intossicazione o malattie indotte dall’assunzione di micotossine Patulina Ocratossina A Tossine prodotte da Alternaria Fumonisina B1 Torino, 9 marzo 2012 Avversità accompagnate dalla produzione di micotossine Marciume verde-azzurro delle mele e pere Muffa nera su uva Marciume Marciume Marciume Marciume nero nero nero nero delle pomacee dei pomodori delle olive degli agrumi Fusariosi dell’asparago Torino, 9 marzo 2012 La patulina 4-idrossi-4-H-furo[3,2c]-piran-2-[6H]-one Metabolita secondario prodotto da circa 60 specie fungine: Byssochlamys, Penicillium, Aspergillus. Succo di mela Succo di pera Succo di pesca Succo di albicocca Succo di uva Succo di mirtillo Succo di amarena Succo di arancia Succo di ananas Sidro Puree di frutta Marmellate di frutta Pane Mais Formaggio Alimenti contaminati Torino, 9 marzo 2012 Penicillium expansum Agente eziologico del marciume verdeazzurro delle mele e pere In casi particolari,anche 30-40% dei frutti. Mele e pere più suscettibili durante le fasi finali di conservazione e maturazione. Cultivar più colpite di pere: “Conference” e “Kaiser” Cultivar più suscettibile di mele: “Golden delicious”. fialidi metule conidi xerofili conidioforo Torino, 9 marzo 2012 Sintomi e segni Tacche marrone–giallo, umide, circolari. Al centro delle tacche: muffa biancastra. In seguito, il micelio vira al verde per la formazione di conidi. La penetrazione del fungo 1. ferite, 2. lenticelle, 3. piccioli, 4. canale stilare pervio, 5. siti di infezione di altri parassiti, 6. per contatto nei frutti in maturazione Torino, 9 marzo 2012 “marciume del cuore” Fattori predisponenti in campo frutti raccolti in giornate umide e piovose; frutti già lesionati o attaccati da moniliosi, ticchiolatura, oidio o insetti. Fattori predisponenti in conservazione scarse condizioni igieniche: residui di frutti marcescenti in imballaggi, linee di lavorazione e celle frigorifere. frutti tenuti a lungo a RT, senza rispettare la catena del freddo; Il fungo può accrescersi a –1°C (T conservazione pere), ma trova l’optimum alle T di maturazione (20–25°C). Condizioni ottimali per la produzione della patulina: 21°C e pH tra 3,0 e 6,5 Torino, 9 marzo 2012 Tossicità sugli animali Roditori: genotossicità, immunotossicità e neurotossicità. Studi su ratti, topi e cavie indicano valori di DL50 tra 10 e 35 mg/kg di peso corporeo. Tossicità sull’uomo Sintomi acuti Effetti negativi a livello gastrico ed intestinale (edema, ulcera, infiammazione intestinale e vomito) Agitazione e convulsioni. Effetti cronici abbassamento delle capacità immunitarie; attività neurotossica; genotossicità (mutazioni in cellule umane in vitro). No cancerogenicità (gruppo 3 dello IARC). Torino, 9 marzo 2012 Limiti di tolleranza europei COMMISSION REGULATION (EC) No 1881/2006 of 19 December 2006 setting maximum levels for certain contaminants in foodstuffs Torino, 9 marzo 2012 Succhi di mela italiani Indagine sulla presenza di patulina in succhi di frutta commercializzati in Italia contenenti solo succo di mela (53 campioni) o misti (82). 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Livello significativamente più basso nei succhi misti che nei succhi di mela. Nei succhi di frutta convenzionali e biologici: simile incidenza differenza tra i livelli di contaminazione non significativa, sebbene superiore nei succhi biologici Mean (µg kg-1) Median (µg kg-1) Clear apple juices Cloudy apple juices Mixed juices Total juices 12 10 8 Mean (µg kg-1) 6 Median (µg kg-1) 4 2 0 Conventional juices Torino, 9 marzo 2012 Organic juices Succhi di pera, pesca, albicocca Succhi di mela: fonte principale di patulina. Settore dei nettari in Italia dominato da succhi di pesca, pera, albicocca (consumati principalmente dai bambini). 125 campioni (32,0% positivi, range 1,2-33,4 µg kg-1) 24 campioni: < 10 µg kg-1 19 campioni: > 10 µg kg-1 (baby-foods) Media: 3,6 µg kg-1 Succhi di pera: incidenza e livello superiori Misti: scarsa qualità della frutta, alti zuccheri e additivi, aggiunta di succo di mela Assunzione giornaliera da parte della popolazione italiana e, in particolare dai consumatori: due o tre ordini di grandezza inferiori rispetto al PMTDI (Provisional maximum tolerable daily intake) raccomandato. Torino, 9 marzo 2012 Pratiche di prevenzione Attenta manipolazione dei frutti Accurata selezione (frutta di scarsa qualità nei succhi) Asportare tutta la parte marcia, equivale a rimuovere circa il 99% della patulina presente, ma nelle mele, anche a 1 o 2 cm di distanza dalla zona colpita, si ritrovano tracce di micotossina. Igiene delle acque di lavaggio, dei locali e dei contenitori Pratiche di conservazione/confezionamento Durata della conservazione: più si prolunga, maggiore è il rischio di PAT. I succhi prodotti nei mesi estivi contengano più PAT. Controlli su qualità e stato fitosanitario Torino, 9 marzo 2012 Pratiche di lotta Mezzi chimici di difesa In preraccolta contro Gloeosporium sp. Trattamenti a base di calcio In postraccolta con tiabendazolo Mezzi fisici di difesa: T, UR, AC, termoterapia Mezzi biologici di difesa: Microrganismi antagonisti riducono patogeno e metabolizzano PAT Tecniche di decontaminazione processi di chiarificazione: -20%, acido ascorbico: -25%, adsorbenti (carbone attivo: - 40%), ma riduzione colore e contenuto fenolico Torino, 9 marzo 2012 Ocratossine 3,4-diidro-metilisocumarine derivate, legate con legame amidico al gruppo amminico della L-b-fenilalanina. Attività nefrotossica, Chimicamente sono descritte comemutagena, cancerogena, teratogena, immunosoppressiva. OTA è trovata con frequenza nel sangue umano. Associata alla Nefropatia Endemica dei Balcani (BEN). Sospetta causa di tumori del tratto urinario (UTT) e di nefriti croniche in Nord Africa (Gruppo 2B, IARC). Torino, 9 marzo 2012 Fonti di contaminazione Reg. CE 472/2002 del 12.3.2002: Cereali non lavorati (5 µg kg-1) Prodotti derivati da cereali (3 µg kg-1) Frutti essiccati della vite (10 µg kg-1) vino e succhi Reg. CE 123/2005 del 26.1.2005: Prodotti a base di uva: vino, succo, succo concentrato, nettare, bevande, mosto e mosto concentrato: 2,0 µg kg-1 (ppb) Reg. CE 1881/2006 del 19.12.2006 Torino, 9 marzo 2012 Vini, succhi e frutta secca Conc. OTA (ppb) VINO ROSE’ VINO BIANCO 0,41 0,15 0,09 Uvetta sultanina kg-1 VINO ROSSO Media Concentrazione OTAµ g Matrice 0,25 Uva cilena 0,2 Albicocche Prugne 0,15 Fichi 0,1 0,05 0 0,80 SUCCO D’UVA ROSSO 1,04 SUCCO D’UVA BIANCO 0,31 Arachidi Concentrazione OTA µ g kg-1 VINO DA DESSERT 0,6 Nocciole 0,5 mandorle 0,4 0,3 0,2 0,1 0 Torino, 9 marzo 2012 Vini piemontesi Distribution of samples in the range (µg l-1) Matrix Total white Arneis Chardonnay Favorita Moscato Other white Total red Barbera Dolcetto Total Nebbiolo Nebbiolo Roero Barbaresco Barolo Other red Total N 204 117 28 23 15 21 1002 261 243 428 96 37 105 190 70 1206 Positive (%) 125 76 18 20 1 10 695 175 161 308 62 28 76 142 51 820 61.3 65.0 64.3 87.0 6.7 47.6 69.4 67.0 66.3 72.0 64.6 75.7 72.4 74.7 72.9 68.0 < LOQ 79 41 10 3 14 11 307 86 82 120 34 9 29 48 19 386 LOQ-0.1 0.1-0.5 97 57 15 15 0 10 449 118 106 190 36 19 45 90 35 546 25 18 2 4 1 0 218 55 45 104 22 6 27 49 14 243 Vini in vasca, bassi livelli, rossi>bianchi, effetto dell’annata e dell’invecchiamento Torino, 9 marzo 2012 0.5-2 3 1 1 1 0 0 26 2 9 13 3 3 4 3 2 29 >2 0 0 0 0 0 0 2 0 1 1 1 0 0 0 0 2 Mean±SD positives (µg l-1) 0.086 ± 0.085 ± 0.087 ± 0.110 ± 0.128 ± 0.037 ± 0.121 ± 0.087 ± 0.117 ± 0.129 ± 0.179 ± 0.175 ± 0.133 ± 0.098 ± 0.105 ± 0.116 ± 0.063 0.062 0.063 0.080 0.000 0.005 0.087 0.038 0.110 0.097 0.161 0.133 0.075 0.049 0.047 0.084 Maximum (µg l-1) 1.360 1.360 0.720 0.900 0.128 0.056 2.630 0.703 2.010 2.630 2.630 1.610 1.390 0.870 0.580 2.630 E le altre regioni? La latitudine rappresenta il fattore principale. Concentrazione media OTA -1 µg l 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 Nord Centro Sud + Isole Una regione settentrionale: la Liguria Una regione meridionale: la Sicilia Campioni analizzati: 217 Campioni contaminati: 165 (76%) Contenuto medio in OTA: 0,08 ppb Campioni oltre 1 ppb: 0 (0%) Campioni oltre 2 ppb: 0 (0%) Massimo: 0,83 ppb Campioni analizzati: 87 Campioni contaminati: 87 (100%) Contenuto medio in OTA: 0,47 Campioni oltre 1 ppb: 16 (18%) Campioni oltre 2 ppb: 3 (3%) Massimo: 2,41 ppb Torino, 9 marzo 2012 Aspergillus spp. in vigneto Uniseriate conidiophore A. aculeatus A. japonicus Biseriate conidiophore A. carbonarius A. niger aggregate : A. tubingensis A. niger A. foetidus A. brasiliensis A. heteromorphus A. ellipticus A. niger aggregate A. carbonarius Produttori di OTA Torino, 9 marzo 2012 Fialidi e sterigmi M 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Sviluppo di tecniche molecolari specifiche Per accertare la presenza di funghi produttori di OTA Sequenziamento regioni ITS Monitoring in different vineyards of Barbera, Bonarda and Moscato in 2006 and 2007 Phylogenetic analysis: neighbour-joining tree based on nucleotide divergences, estimated according to JukesCantor model, from the 5.8SITS sequences. Bootstrap percentage calculated in the test of 1000 runs. Torino, 9 marzo 2012 Nuovo metodo PCR-RFLP Typ e Species Restriction patterns & size of the fragments (bp) HhaI RsaI HinfI N A. niger A (207, 178, 114) A (480, 66) A (269, 202, 110) C A. carbonarius B (318, 178, 91) A (480, 66) B (294, 270) T A. tubingensis A (207, 178, 114) B (500) A (269, 202, 110) A A. japonicus C (185, 174, 156, 75) A (480, 66) J A. aculeatus C (185, 174, 156, 75) A (480, 66) A (269, 202, 110) B (294, 270) Ribosomal DNA restriction patterns exhibited by Aspergillus isolates from grapes after digestion with the restriction endonucleases HhaI, RsaI and HinfI. Torino, 9 marzo 2012 Produttori di OTA A. carbonarius - Battilani et al. 2003; Téren et al. 1996; A. niger - Abarca et al. 1994, 2003; Accensi et al. 2001; A. japonicus - Battilani et al. 2003 A. tubingensis – Martines-Culebras et al. 2009 YES Species A. niger A. carbonarius A. tubingensis A. japonicus A. aculeatus Total No. of isolates and No. of OTA producers (%) percentage 2006 2007 2006 2007 (57.4%) 112 (25.5%) 41 0 0 (16.4%) 32 (46.6%) 75 11 (34.4%) 35 (46.7%) (14.4%) 28 (27.3%) 44 6 (21.4%) 5 (11.4%) (9.7%) 19 (6.2%) 1 5 (26.3%) 1 (100.0%) (2.1%) 4 (0.0%) 0 0 0 195 161 22 (11.3%) 41 (25.5%) Torino, 9 marzo 2012 OTA content (range µg ml-1) ND 0.30 ± 0.10 - 3.0 ± 0.60 0.05 ± 0.01 - 0.8 ± 0.38 0.05 ± 0.02 - 0.4 ± 0.09 ND - PKS di Aspergillus carbonarius polyketide dihydroisocoumarin moiety amide bond phenylalanine (shikimic acid pathway) Polyketide synthase (PKS) KS domain isolated, cloned and sequenced RT-PCR: expression related to OTA biosynthesis Species-specific primer design (comparing sequences) Deduced amino acid sequence of A. carbonarius strain AC06 showing homology to other KS domains (data from NCBI) Torino, 9 marzo 2012 Primer specifici PCR amplification of Aspergillus spp. and Penicillium spp. with AcPKS-F1/ AcPKSR1. Lane 1– Aspergillus ellipticus, Lane 2– Aspergillus tubingensis, Lane 3– Aspergillus niger, Lane 4– Aspergillus aculeatus, Lane 5– Aspergillus japonicus, Lane 6– Aspergillus brasiliensis, Lane 7– Aspergillus ochraceus, Lane 8– Penicillium nordicum, Lane 8– P. verrucosum, Lane 10– Aspergillus carbonarius CBS 127.49, Lane 11– Aspergillus carbonarius AC06, Lanes 12 – 18 A. carbonarius isolates from grapes field, Lane M – 100 bp plus molecular weight marker. Torino, 9 marzo 2012 Epidemiologia AN si conservano principalmente nel suolo AN sono presenti sui grappoli dall’allegagione Incidenza % AN l’incidenza è rilevante dall’inizio invaiatura 30 OTA prodotta in vigneto OTA assente fino ad inizio invaiatura I grappoli asintomatici possono contenere OTA 20 10 0 Allegagione Acini ingrossati Inizio Maturazione invaiatura Torino, 9 marzo 2012 Aspetti epidemiologici Produzione di OTA in campo dipende: condizioni meteorologiche (estate secca e calda seguita da piogge pre-raccolta) aree geografiche (da Nord a Sud) presenza di botrite, peronospora, oidio, tignola e altri fattori che possono danneggiare l’uva fattori colturali (vitigno, forma di allevamento) trattamenti con mezzi chimici (fungicidi) trattamenti con mezzi biologici (microrganismi antagonisti) Produzione di OTA in post-raccolta dipende: tempo tra la raccolta e la lavorazione Torino, 9 marzo 2012 Effetto della vinificazione M = mosto MA = macerazione C = chiarifica AF = fermentazione alcolica MLF = fermentazione malolattica Vinificazione in rosso Vinificazione in bianco 8 8 6 6 4 4 2 2 0 0 M MA AF MLF C M C AF Torino, 9 marzo 2012Torino, 19 settembre 2008 C Buone pratiche agricole • Lotta alla tignola e al mal bianco • Scelta del trattamento chimico considerando l’efficacia contro Aspergillus • Momento ottimale di raccolta • Attenzione alle uve danneggiate o ammuffite • Breve tempo tra vendemmia e vinificazione Buone pratiche di vinificazione • Refrigerare se pigiatura ritardata • Eliminare grappoli con muffe nere visibili • Monitorare il livello di OTA nel mosto dopo la pigiatura (test ELISA) • Con elevata OTA: usare lieviti e/o batteri lattici selezionati, o coadiuvanti chimici Torino, 9 marzo 2012 Nerumi sulla frutta Alternaria alternata agente causale del nerume di molte specie frutticole (mele, pesche, arance e mandarini) Conidi prodotti sui residui vegetali, Conidi disseminati dal vento e dalla pioggia. infezione latente. Penetrazione attraverso ferite. Marciumi del cuore Torino, 9 marzo 2012 Nerumi su pomodori, peperoni, melanzane In prossimità della raccolta Pomodori in sovramaturazione, pomodori per inscatolamento Attacchi gravi se: elevata umidità relativa dell’aria su frutti già alterati da scottature o danni da insetti o danni da freddo crepe nell’estremità peduncolare Torino, 9 marzo 2012 Alternariosi su ortive Alternaria solani Alternaria brassicicola Alternaria alternata Torino, 9 marzo 2012 Nerumi delle olive Le olive possono essere infettate quando raccolta tardiva. Il danno fisico sulla superficie delle olive, dovuto a bassa temperatura o insetti, è condizione per la penetrazione del fungo. Durante il processo di colonizzazione, il fungo può produrre micotossine. Indagine condotta in Puglia: trasferimento di alcune micotossine dalle olive all’olio, sebbene in piccole quantità (4% per AME e 1,8% per AOH). Torino, 9 marzo 2012 Le alternariatossine Produzione nei tessuti infetti di metaboliti tossici, che si ritrovano lungo la filiera (succhi, concentrati, salse etc.). alternariolo (AOH), etere metilico dell’alternariolo (AME), altenuene (ALT), altertossina I, II e III (ATX-I, ATX-II e ATX-III) acido tenuazonico (TeA) tentossina (TA). Matrici contaminate: succhi di frutta, polpa di pomodoro, birra, carote, olio, frutti di bosco. Torino, 9 marzo 2012 Struttura chimica Metaboliti dibenzo-α-pironi O OH O O O O Metaboliti a struttura variata OH O OH OH OH HO O O O OH OMe HO H3C HO CH3 CH3O CH3 O CH3 HO COOH OH CH2 O O Alternaric acid Alternariol Alternariol methyl ether Altenuisol CO2CH2CH3 O HO CH CH3 CH3 Altenin O H OH O O O H3C HO OH CH3 N H O C H OH Altenuene O HC CH C C N C O CH 2 CH3 CH3 O C N CH2 CH2 O HC CH2 C O N C NH CH 2 H O CH 3 H C O N H α-Cyclopiazonic acid H H 3C CH 2 H AM-Toxin I, R = OCH 3 AM-Toxin II, R = H AM-Toxin III, R = OH O O CH3 O H N H AM-Toxin O N O Tenuazonic acid C C O CH 3 H N CH 3 H 3C N O H H Tentoxin H C C H C NH C H3 C H 3C O Dehydrocurvularin H3 C Altenusin R C O Metaboliti contenenti gruppo nitroso H3 C CH 2 OH Altertoxin H CH HO HO OMe HO Altertenuol CH3 O O OH Altenuic acid II OMe HO H3 C O O OMe HO O OMe CH3 COOH HOOC CH3 O OH O OH OH HO H H 3C COOH CH 3 O Acetoacetylisoleucine CH 2 H O N CH 3 O 5-sec-Butyltetramic acid Condizioni ottimali Specie comuni: Alternaria alternata e A. tenuis Condizioni ottimali di crescita fungina : Temperatura : 25-36 °C Aw @ 25°C : 0.88 pH : 2.7-8 (ottimale tra 4-5.4) Condizioni ottimali per la formazione di micotossine: Torino, 9 marzo 2012 Temperatura : 25-26 °C Aw @ 25°C : 0.98 Tossicità delle AT Riduzione delle difese immunitarie. AOH a AME: infertilità sessuale, riducendo il progesterone. AME e AOH: trasformazione e mutazione in alcune linee cellulari. AME e AOH (dimostrazione in vitro) promuovono la proliferazione di cellule tumorali (tumore all’esofago). Nel 1987 in Linxian (Cina): A. alternata causa di gran numero di cancri all’esofago. TeA: tossico per ratti, polli e cani (nei cani: emorragie in differenti organi). ATX I, II, III: potenti mutageni nei ratti. Torino, 9 marzo 2012 Prodotti contaminati da AT Livelli massimi di acido tenuazonico (TeA), alternariolo (AOH) e etere metilico dell’alternariolo (AME) ritrovati in alcuni prodotti ortofrutticoli. Prodotto TeA (µg/kg) AOH (µg/kg) AME (µg/kg) Pomodori 139000 5300 268 Salse/succhi di pomodoro 129 ND ND Mele 500 58800 NA Succhi di mela NA 6 2 Mandarini 173900 5200 1400 Olive 262 2320 2870 Peperoni 54 640 49 Ribes,lamponi,fragole,uv a spina, more, prugne secche NA 3 – 420 10 – 100 80 ND 51 Melone Torino, 9 marzo 2012 Estrazione ed analisi Estrazione da matrici solide principalmente con solventi organici: •diclorometano •metanolo •acetonitrile •etilacetato •estrazione acida (TeA) Non esistono colonnine di immunoaffinità TLC e HPTLC Estrazioni liquido liquido Estrazioni solido liquido Estrazioni e purificazione con SPE GC mediante derivatizzazione HPLC – UV- FLD mediante derivatizzazione LC- MS (APCI/ ESI) Torino, 9 marzo 2012 Nuova metodica per 5 AT alternariolo (AOH), etere metilico dell’alternariolo (AME), altenuene (ALT), acido tenuazonico (TeA), tentossina (TA). Matrici considerate: •Succhi di mela •Birre (chiare, rosse e scure) •Passate di pomodoro •Olive •Basilico Per ogni matrice è stata messa a punto una metodica estrattiva valutando: •Recuperi (%) a differenti livelli di concentrazione •Range di linearità •RSD (%) per ciascun livello di concentrazione utilizzato •LOD •LOQ •Effetto matrice sulla variazione del segnale analitico Torino, 9 marzo 2012 Analisi in LC-MS 7.00E+07 Abundance (Counts) 6.00E+07 AOH 5.00E+07 4.00E+07 AME ALT TA 3.00E+07 TeA 2.00E+07 1.00E+07 0.00E+00 0 2 4 6 8 10 12 14 Time (min) Rivelazione mediante spettrometro di massa triplo quadrupolo con sorgente APCI. Torino, 9 marzo 2012 Campioni analizzati N°campioni analizzati N°campioni contaminati succhi di mela 40 18 birre 30 12 passate di pomodoro 10 9 olive 10 0 basilico 10 In analisi Torino, 9 marzo 2012 Campioni analizzati N° succhi contaminati concentrazione (ppb) ALT 14 <20 AOH 8 <20 AME 2 <5 TA 1 <5 TeA 6 <50 N° birre contaminate concentrazione (ppb) ALT 1 <5 AOH 11 <30 AME assente - TA 1 <20 TeA assente - N° salse di pomodoro contaminate concentrazione (ppb) ALT 8 <10 AOH 5 <40 AME assente - TA 1 <5 TeA assente - Torino, 9 marzo 2012 Le birre bionde risultano in percentuale più contaminate delle altre tipologie. Succhi di mela e polpe di pomodoro risultano più contaminati da ALT, mentre birre da AOH. Prevenzione e difesa Orticole Concia del seme o uso di seme certificato Trattamenti con fungicidi Distruzione residui infetti Rotazione con colture meno sensibili Mele e pere Irrigazione equilibrata Trattamenti con fungicidi o biologici Raccogliere frutti asciutti e privi di lesioni Attenta manipolazione Rimozione dei frutti contaminati Igiene degli ambienti di conservazione e trasformazione Rapido raffreddamento delle derrate (<5°C in 3–4 giorni) e conservazione in AC o in ULO (<1,8% di O2) entro i primi 7-10 giorni Torino, 9 marzo 2012 Fusariosi dell’asparago Il marciume radicale, della corona e del turione dell’asparago. Predisposizione: danni da larve di insetti Sintomi: ingiallimenti prematuri, clorosi e disseccamento dei turioni. In condizioni di alta UR: muffa bianca rasata. Causato da Fusarium oxysporum f.sp. asparagi e F. proliferatum. Il F. proliferatum è capace di produrre elevate quantità di fumonisine. Prevenzione: concia dei semi, trattamento con insetticida hydrocooling, bassa T di conservazione Torino, 9 marzo 2012 Fumonisina B1 Delle quattro serie di fumonisine caratterizzate, il composto più importante per diffusione e tossicità è la fumonisina B1 (FB1). Negli animali, le fumonisine possono causare: ELEM, una neurotossicosi letale degli equini; edema polmonare del maiale; epatiti e immunodeficienza dei bovini e delle specie aviarie. Inclusa dallo IARC tra le sostanze del Gruppo 2B: sostanze sicuramente cancerogene per gli animali e possibilmente anche per l’uomo. FB1: somministrata al ratto: tumori al fegato e ai reni; somministrata al cavallo: sindrome encefalica. FB1 sospettata di causare nell’uomo tumore dell’esofago. Torino, 9 marzo 2012 Conclusioni Patulina: normata a livello europeo nei succhi di frutta OTA: normata a livello europeo in succhi di uva e vino Fumonisine: normate a livello europeo (nel mais) Alternariatossine: problema emergente, interesse EFSA e UE Monitoraggio Metodi per la diagnosi di funghi produttori (molecolari) Nuove metodiche valide per le analisi delle micotossine (nanosensori) Strategie di prevenzione Strategie di difesa (chimica, biologica, fisica) Strategie di decontaminazione Torino, 9 marzo 2012 Finanziamenti EUROPEAN UNION: Monitoring systems for mycotoxin contamination – Subproject of the PROMSTAP (MYCOMON) EFSA: Scientific informations on mycotoxins and natural plant toxicants (MYNAPT) REGIONE PIEMONTE: Valutazione del rischio, prevenzione e gestione delle micotossine nella filiera vinicola piemontese Produzione di drupacee in Piemonte: monitoraggio, prevenzione e contenimento di funghi patogeni e micotossigeni Importanza e contenimento di Fusarium su riso (MICORID) Fondazione CRT: Presenza di micotossine nella filiera vitivinicola Torino, 9 marzo 2012 Finanziamenti PLANTFOODSEC – Plant and Food Biosecurity – Network of Excellence funded by EU (2011-2015). Partners: NIAB (UK), FERA (UK), University of Bonn (DE), INRA (FR), REC (HU), Imperial College (UK), Middle East Technical University (TK), ARO Volcani Center (IL), Oregon State University (US) e Kansas State University (US). SAFEFOODCONTROL – Sviluppo di sistemi e tecnologie innovativi per la produzione, la conservazione, la trasformazione e la valorizzazione di prodotti ortofrutticoli piemontesi di qualità, finanziato dalla Regione Piemonte (2010-2013). Partner: Politecnico di Torino, CRESO, Lagnasco Frutta, Albifrutta, Saclà, Di Vita, Agrindustria, SandenVendo, Giuso e Centrale del Latte di Torino. ITACA – Innovazioni tecnologiche, automazione e nuovi metodi analitici per migliorare la qualità e sicurezza dei prodotti alimentari piemontesi, finanziato dalla Regione Piemonte (2010-2013) Partner: Politecnico di Torino, Lavazza, Ferrero, Soremartec, GBV Brovind, Sa.Pi.Se., Retorto, Vecco, La Gentile e Tecnogranda. RISINNOVA – Approcci genetici e genomici per nuove strategie di miglioramento genetico del riso italiano, finanziato da AGER, un Consorzio di fondazioni bancarie italiane (2011-2014). Partner: CRA-RIS, CRA-GPG, CRA-PAV, CNR-IBBA, CNR-IPP, PTP, UNIMI, UNIPR, UNIFE, UNIPV, UNIPD, UNIMORE, ICGEB. Torino, 9 marzo 2012
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