4-5 Caccia_Carceri:Layout 1
Transcript
4-5 Caccia_Carceri:Layout 1
5 (IN)GIUSTIZIA n. 191 - dall’8 al 21 aprile 2010 Polizia penitenziaria esasperata: «Dai politici solo promesse, qui non abbiamo neanche i guanti per ispezionare i detenuti» «Noi, guardie sempre più “carcerate”» Anche a Latina e Velletri carceri al collasso. Pochi agenti e detenuti in costante aumento. Le celle scoppiano Maurizio Targa Dopo il nostro servizio, lo scorso gennaio, sulla grave situazione nelle prigioni di Latina e Velletri (e di tutto il Lazio), anche gli agenti di Polizia penitenziaria hanno chiesto a Il Caffè di dire la loro. Le 206 carceri del nostro Paese ospitano 66mila detenuti, ben 20mila in più rispetto alla capienza regolamentare, mentre le guardie sono ormai sotto organico di oltre 5mila unità. Il carcere di Latina conta il doppio dei detenuti che potrebbe regolarmente ospitare (a metà marzo 162 presenze, contro le 86 consentite dal regolamento e dalle norme sulla sicurezza degli istituti di pena). Inoltre metà dei detenuti è in attesa della sentenza definitiva. È durissima l’analisi che offre ai nostri taccuini Carmine Sena, delega- to provinciale di Latina del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), che non fa sconti nel denunciare le carenze che affliggono il vetusto istituto di pena del capoluogo pontino. «Tornando ai numeri, che da soli dicono moltissimo, il carcere di Latina potrebbe ospitare 57 uomini e 29 donne; in realtà vi sono reclusi oltre il doppio di uomini e varie donne in più; di questi il 38% è rappresentato da stranieri, dato che rispecchia la media del Lazio, a sua volta più alta di quella nazionale. Nella seconda città del Lazio – spiega Sena - vi è un solo istituto penitenziario per tutta la provincia, contro ad esempio i tre della vicina Frosinone. Come è un fatto che questo carcere sia lo stesso che venne costruito nel 1934 per ospitare 34 detenuti. Se ci aggiungiamo la mancanza del turn over con la mancata sostituzione dei colleghi in fase di pensionamento, si comprende facilmente come il sistema sia avviato velocemente verso il collasso». La già difficile situazione logistica del carcere di Latina è aggravata dalla vetustà della struttura, che la rende assolutamente inadeguata sotto il 736 CARMINE SENA Segretario Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria provincia di Latina Spero che i cittadini si stanchino di essere sudditi e ci aiutino a farci sentire AGENTI PENITENZIARI IN MENO DEL PREVISTO NEL LAZIO (FONTE SAPPE) DETENUTI (E AGENTI) SCOPPIANO Presenze Regolamentari Carcere Uomini Donne Totale LATINA 57 VELLETRI 197 FROSINONE 325 PALIANO 52 CASSINO 154 RIETI 306 REBIBBIA N.C. 1.194 REBIBBIA RECLUSIONE 370 REBIBBIA FEMMINILE 0 REBIBBIA III CASA 36 REGINA COELI 724 CIVITAVECCHIA 416 VITERBO 433 29 0 0 9 0 0 0 0 275 0 0 21 0 86 197 325 61 154 306 1.194 370 275 36 724 437 433 TOTALE LAZIO 334 4.598 4.264 Fonte: Garante dei diritti dei detenuti del Lazio (al 16/3/2010) Oggi il nostro Paese ha raggiunto un numero record di detenuti, il più alto mai registrato nella storia d’Italia. «Nel Lazio, poi, la situazione penitenziaria è particolarmente critica - commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE. Attualmente i 14 penitenziari della nostra regione ospitano oltre 6.000 detenuti a fronte di una capienza delle strutture pari a poco più di 4.600 posti; e nelle carceri laziali lavorano complessivamente 3.400 poliziotti rispetto ai 4.136 previsti. Una situazione insostenibile». profilo igienico sanitario. «È una struttura fatiscente, umida, degradata, esposta ad un livello di igiene scarsissimo – spiega Sena – e gli operatori sanitari sono costretti ad operare in una situazione molto simile a quella dei medici senza frontiere». Una denuncia forte, quella del sindacalista, che sottolinea come in estate la presenza di immigrati aumenti esponenzialmente. «Si arriva al 70% di presenze di extracomunitari che spesso arrivano in condizioni igienico sanitarie assai deficitarie. Epatite, lue (sifilide, ndr), sieroposi- tività sono all’ordine del giorno, e se si pensa che non disponiamo nemmeno dei guanti per le ispezioni corporali, capirete bene in che stato di precarietà e di mortificazione ci troviamo ad operare». E le istituzioni? «Qui in periodo elettorale sfilano tutti – conclude amaro Sena –, una passarella di promesse assolutamente bipartisan e equamente disattese da ambo gli schieramenti politici, in Regione come in Comune. Spero che i cittadini si stanchino di essere sudditi in questa città, si accorgano di noi e ci diano una mano nel farci sentire!» DONATO CAPECE Segretario nazionale del SAPPE CARCERE DI VELLETRI Il nuovo padiglione ospiterebbero 250 detenuti Presenze effettive Uomini Donne Totale 130 353 495 49 248 84 1.685 328 0 34 1.082 489 671 32 0 0 3 0 0 0 0 363 0 0 36 0 162 353 495 52 248 84 1.685 328 363 34 1.082 525 671 434 6.082 5.648 «Lazio, una realtà difficile» Nuove celle mai utilizzate: manca personale! a situazione sta degenerando giorno dopo giorno anche nel carcere di Velletri, al confine con Aprilia, lamentano Sergio Notarfonso e Carmine Olanda, delegati provinciali del Sindacato Polizia Penitenziaria (SAPPE). Mancanza di personale, carichi di lavoro molteplici e insostenibili uniti ai turni raddoppiati, stanno mettendo in ginocchio la sempre più esigua squadra degli agenti penitenziari. «Suonano beffarde – commenta amaramente Notarfonso – le recenti disposizioni del Provveditore per il taglio degli straordinari: un provvedimento inaccettabile in una situazione di criticità per la forte mancanza di personale. Inoltre la popolazione detenuta è al collasso per il sovraffollamento che aumenta giorno dopo giorno». «È stato costruito da poco un nuovo padiglione che dovrebbe ospitare circa 250 detenuti – interviene Olanda -, ma è chiuso in quanto non ci sono gli agenti di polizia penitenziaria a disposizione. Siamo veramente al paradosso! Oltre ciò - sottolinea il sindacalista - altri interventi auspicati sarebbero la possibilità di detenzione domiciliare per chi deve scontare un solo anno di pena residua, e di mes- L sa alla prova delle persone imputabili per reati fino a tre anni, che potranno così svolgere lavori di pubblica utilità». Anche a Velletri è fortissima l’incidenza di extracomunitari detenuti, che, specialmente d’estate, superano la metà degli imprigionati. «Sarebbe opportuno accelerare sulla normativa di espulsione per i detenuti stranieri in Italia – conclude Notarfonso - in modo da far scontare loro la pena nei penitenziari dei Paesi di provenienza».