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Programmi culturali settembre - novembre 2015 Bard e Aosta, 20 settembre Da Bellini a Tiepolo. Capolavori dallʼAccademia dei Concordi di Rovigo (Forte di Bard) La collegiata di SantʼOrso (Aosta) Martigny, 11 ottobre 2015 Matisse e il suo tempo (Fondazione Gianadda) Milano e Viboldone, 25 ottobre 2015 Giotto, lʼItalia. Da Assisi a Milano (Palazzo Reale) Lʼabbazia di Viboldone Genova, 7 novembre 2015 Dagli impressionisti a Picasso. Capolavori dal Detroit Institute of Arts (Palazzo Ducale) Villa Pallavicino “delle Peschiere” Padova, 21-22 novembre 2015 Giovanni Fattori...e la cappella Scrovegni Il caicco blu via Pigafetta 24/e, 10129 Torino Tel. 011/5805177 Fax 011/5804824 P.I. 01258980059 E-mail: [email protected] www.ilcaiccoblu.it aperto il sabato mattina Tutti i programmi sono sempre aggiornati anche sul sito dell'agenzia all'indirizzo www.ilcaiccoblu.it Buona lettura e un arrivederci a presto! “Nei miei viaggi non ho trovato risposte, solo meraviglie” (Marty Rubin) La quota comprende: • Viaggio in pullman granturismo • Ingressi e visite guidate alla mostra e ai musei indicati nel programma curate dallo storico dellʼarte Fabrizio Fantino • Accompagnatore dellʼagenzia • Assicurazione medico-bagaglio Bard e Aosta, 20 settembre 2015 Da Bellini a Tiepolo. Capolavori dall’Accademia dei Concordi di Rovigo (Forte di Bard) La collezione dell’Accademia dei Concordi è stata creata nel corso dell’Ottocento grazie alle donazioni di alcune nobili famiglie rodigine, a testimoniare il loro gusto collezionistico rivolto inevitabilmente all’arte veneta. Tra i capolavori esposti, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, il Contadinello di Tiziano, la Flagellazione di Palma il Vecchio; ad arricchire il nucleo di opere del Rinascimento, alcune preziose testimonianze della Scuola ferrarese ed emiliana come la Lotta fra Davide e Golia dello Scarsellino e il San Gerolamo nel deserto del Domenichino. La grande stagione del Settecento veneto è invece rappresentata dalle opere di Piazzetta, Pittoni, Longhi, Luca Carlevarijs. Il percorso espositivo si conclude con una ricca galleria di ritratti: dal raffinato autoritratto di Rosalba Carriera, all’ironica rappresentazione del Conte Giulio Contarini da Mula di Alessandro Longhi, al celeberrimo Ritratto di Antonio Riccobono di Giambattista Tiepolo. La collegiata di Sant’Orso (Aosta) Il complesso comprende la collegiata dei Santi Pietro e Orso, l’isolato e maestoso campanile, la cripta, il meraviglioso chiostro e il priorato rinascimentale. La costruzione della chiesa attuale è attribuita al Vescovo Anselmo tra il X e l’XI secolo: di quest’epoca rimangono la cripta e gli importanti affreschi ottoniani nel sottarco della volta. Degni di nota sono inoltre gli stalli gotici del coro ed il chiostro, vero e proprio “poema marmoreo”, la cui costruzione terminò nel 1133: i capitelli istoriati delle sue trentasette colonne rappresentano scene bibliche, favole e motivi ornamentali, oltre a episodi della vita di Sant’Orso, e costituiscono uno degli esempi più alti di scultura romanica. Programma Ore 9: ritrovo dei partecipanti e partenza per Bard Ore 10,30: ingresso alla visita guidata della mostra Pranzo presso il ristorante del Forte Ore 15,30: visita guidata della collegiata di Sant’Orso Ore 17,30: partenza per Torino con arrivo previsto alle 19 Quota di partecipazione 90 € a persona (salvo conguaglio) Le iscrizioni si chiudono il 7 settembre. Martigny, 11 ottobre 2015 Matisse e il suo tempo (Fondazione Gianadda) La figura di Matisse ha dominato l’arte della prima metà del XX secolo e la mostra autunnale della Gianadda comprende oltre cinquanta opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi oltre che da collezioni museali e private svizzere. Artista prolifico, curioso e socievole, è stato per tutta la sua carriera al centro del dibattito della scena artistica: ora a capo del movimento dei Fauves, allievo e amico dei più anziani Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, oltre ad essere un precursore della Pop Art. Mostrare l’opera di Matisse attraverso un contesto preciso, quello delle amicizie e dei suoi scambi artistici, permette un approccio originale e ricco fondato su una corrispondenza e una documentazione ampie e che parte dalla presentazione di capolavori dell’arte del XX secolo di Matisse, Picasso, Gris, Braque, Derain, Severini, Léger, Bonnard. Programma Ore 8,30: ritrovo dei partecipanti e partenza per Martigny Pranzo libero Ore 14: ingresso alla visita guidata della mostra Ore 16,30: partenza per Torino con arrivo previsto per le 19,30 Quota di partecipazione 90 € a persona (salvo conguaglio) Le iscrizioni si chiudono il 28 settembre. Milano e Viboldone, 25 ottobre 2015 Giotto, l’Italia. Da Assisi a Milano (Palazzo Reale) La mostra, che chiude idealmente l’anno dell’Expo, intende rendere omaggio ad uno dei più grandi protagonisti della storia dell'arte italiana, colui il quale, come riconosceva già Cennino Cennini alla fine del Trecento, "rimutò l'arte del dipingere di greco in latino e ridusse al moderno". Spetta proprio al pittore fiorentino il superamento della bidimensionalità e della ieraticità bizantine grazie alla resa dello spazio e della massa corporea e alla caratterizzazione fisionomica dei suoi personaggi. L’esposizione analizza le tappe di quello che a tutti gli effetti si può considerare il padre della pittura moderna, seguendo l'evoluzione del suo linguaggio e della sua pittura che maturarono durante i soggiorni compiuti a Roma, Assisi, Bologna, Firenze, Rimini, Padova e, da ultima, Milano: qui Giotto giunse poco prima di morire, chiamato da Azzone Visconti per affrescare una parte del Palazzo Ducale con una Gloria Mondana e forse una serie di Uomini illustri, purtroppo perduti. Restano tracce della sua eredità artistica nella produzione degli artisti che operarono a partire dalla dagli anni Quaranta del Trecento presso le Abbazie di Chiaravalle e Viboldone. L’abbazia di Viboldone Il merito dell'edificazione dell'Abbazia di Viboldone si deve all’Ordine degli Umiliati che, nel 1176, iniziò il lavoro di bonifica del territorio occupato fino ad allora soltanto da acquitrini. La facciata della chiesa è caratterizzata da linee semplici, con decorazioni statuarie e bifore che donano slancio all'intera struttura. Entrando, si ha l'impressione di essere catapultati nel Medio Evo: le colonne in cotto reggono archi romanici e gotici, a testimonianza del cambiamento dei gusti dell'epoca. L'attenzione però è attratta inevitabilmente dai grandiosi affreschi, in particolare dalla Madonna in trono e santi dipinta nel 1349 da un discepolo di Giotto; di fronte e a lato, sulle altre pareti del tiburio, si trova un maestoso Giudizio universale, capolavoro del fiorentino Giusto de' Menabuoi. Tra le restanti pitture il ciclo delle Storie di Cristo dipinto da artisti lombardi della seconda metà del Trecento e di cui la drammatica Crocifissione è l'immagine più nota. Programma Ore 8: ritrovo dei partecipanti e partenza per Milano Ore 11: visita guidata della mostra Pranzo libero Ore 15,30: visita guidata dell’abbazia di Viboldone Ore 17: partenza per Torino con arrivo previsto per le 19 Quota di partecipazione 85 € a persona (salvo conguaglio) Le iscrizioni si chiudono il 12 ottobre. Genova 7 novembre 2015 Dagli impressionisti a Picasso. Capolavori dal Detroit Institute of Arts (Palazzo Ducale) Fondato nel 1885 anche grazie ai cospicui lasciti della famiglia Ford, il Detroit Institute of Arts è uno dei principali musei americani con una collezione che spazia dalle antichità alle opere contemporanee: uno dei nuclei principali è costituito dall’arte francese impressionista e postimpressionista, raccolta proprio quando la città era considerata la Parigi del Nordamerica, agli inizi del Novecento, a seguito soprattutto dell’affermazione dell’industria automobilistica. Grazie ad un rapporto di collaborazione fra le due città, Genova ospite nella prossima mostra autunnale una selezione di opere provenienti dal museo, con capolavori di Van Gogh, Monet, Renoir, Pissarro, Gauguin, e dei principali artefici del movimento post-impressionista. Un’occasione quasi irripetibile per ammirare opere di difficile visione. Villa Pallavicino “delle Peschiere” Costruita verso la metà del Cinquecento da Galeazzo Alessi per Tobia Pallavicino, la villa è tra le meglio conservate della città. Gli interni sono decorati dai più celebri artisti genovesi dell’epoca come Giovan Battista Castello, Andrea Semino e Luca Cambiaso; le logge della facciata offrono una splendida apertura verso la città e la decorazione degli esterni ben si accorda con il contesto paesistico. Il giardino digradante a terrazze è disegnato dal Bergamasco e comprende il ninfeo con la grotta decorata a mosaico. Programma Ore 7,45: ritrovo dei partecipanti e partenza per Genova Ore 10,30: visita guidata di villa Pallavicino “delle Peschiere” Pranzo libero Ore 14,30: visita guidata della mostra Ore 17: partenza per Torino con arrivo previsto per le 19 Quota di partecipazione 85 € a persona (salvo conguaglio) Le iscrizioni si chiudono il 26 ottobre. Giovanni Fattori e... la cappella Scrovegni (Padova, 21-22 novembre) Giovanni Fattori (Palazzo Zabarella) Le celebri tavolette, i dipinti monumentali di soggetto risorgimentale, i magnifici ritratti, le scene di vita popolare sono riuniti in una grande mostra che ripropone al pubblico l’assoluto protagonista, non solo della pittura macchiaiola, ma anche del naturalismo di fine secolo. La sperimentazione della macchia, cui lui ha dato un contributo decisivo nel panorama dell’arte italiana dell’Ottocento, è stata solo una delle fasi di un’esperienza di maggiore e più vasto respiro. Se nelle tavolette, come la famosa Rotonda di Palmieri, ha saputo dialogare con il Quattrocento Italiano, pur riuscendo a concepire una visione assolutamente moderna, nei dipinti successivi di grande formato ha saputo raggiungere una dimensione epica che lo accosta al realismo di Courbet. La pittura di Fattori, un artista impegnato e sempre fedele a se stesso, è riuscita, soprattutto nella rappresentazione delle grandi battaglie del Risorgimento o della vita dura del popolo della Maremma, a rendere una fase della storia italiana con un respiro che ricorda la letteratura verista di Verga o la poesia di Carducci. La mostra consente di mettere a confronto, attraverso i massimi capolavori di Fattori provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, non solo temi diversi ma anche differenti soluzioni stilistiche che dimostrano la sua evoluzione artistica. La sua grandezza è stata nella capacità di interpretare tematiche universali, come appunto l’eroismo, la pietà, il lavoro, la morte, che emergono nei suoi ultimi capolavori tra i quali Lo staffato, con una forza straordinaria da far pensare a Goya. La Cappella Scrovegni La Cappella Scrovegni, capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo, è considerato il ciclo più completo di affreschi realizzato da Giotto nella sua maturità. Colore e luce, poesia e pathos. L'uomo e Dio. Il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi assieme per narrare in un modo unico, irripetibile, le storie della Vergine e di Cristo. Giotto termina gli affreschi della Cappella entro i primi mesi del 1306: in questa data "...la cappella presenta un'architettura molto semplice: un'aula rettangolare con volta a botte, un'elegante trifora gotica in facciata, alte e strette finestre sulla parete sud, un'abside poligonale poi sopraelevata per la cella campanaria". Il ciclo pittorico è sviluppato in tre temi principali: gli episodi della vita di Gioacchino e Anna, quelli della vita di Maria e quelli della vita e morte di Cristo; nel registro inferiore, una serie di riquadri illustra le allegorie dei Vizi e delle Virtù. Il Caffè Pedrocchi Nel 1816 Antonio Pedrocchi, figlio di un caffettiere bergamasco, commissiona al noto architetto veneziano Giuseppe Jappelli l'ampliamento del piccolo caffè ereditato dal padre. Il nuovo stabilimento, che doveva essere il Caffè "più bello della terra", fu inaugurato nel 1831 e poi affiancato, nel 1836, dal Pedrocchino, elegante costruzione neogotica riservata alla pasticceria. Il Caffè fin dai primi anni divenne noto come "il caffè senza porte", sia perché fino al 1916 era aperto giorno e notte, sia per la sua struttura: il porticato aperto e, allora, senza vetrate, era una sorta di "passaggio" collegato alla città. La sua splendida architettura, che mescola lo stile neoclassico a quello gotico veneziano, con richiami esotici egizi e cineserie, molto in voga nell'Ottocento, rispecchia il clima romantico dell'epoca e l'estro dell'architetto Jappelli, che si ritrova anche nelle decorazioni delle singole sale interne. Per il nostro gruppo è prevista la degustazione del celebre caffè Pedrocchi con piccola pasticceria. L’Oratorio di San Giorgio Fatto erigere nel 1377 come mausoleo di famiglia da Raimondino Lupi di Soragna, prode condottiero al servizio dei Da Carrara, l'oratorio fu concluso nel 1384. La struttura architettonica, con volta a botte, così come il meraviglioso ciclo di affreschi realizzato da Altichiero da Zevio tra il 1379 ed il 1384, ricordano la cappella degli Scrovegni. A differenza di quest'ultima però nell'Oratorio di San Giorgio tutto è più grandioso: gli spazi, le figure, le architetture e gli elementi della natura che fanno da sfondo alle scene. Le pareti sono decorate con le storie dei santi cari alla famiglia committente: Santa Caterina d'Alessandria (parete destra), Santa Lucia (parete destra in basso) e San Giorgio (parete sinistra). In controfacciata e sulla parete di fondo sopra l'altare si ammirano invece alcune scene tratte dalla vita di Cristo. PROGRAMMA Sabato 21 novembre Ore 8.15: ritrovo dei partecipanti e partenza per Padova Pranzo libero nel corso del viaggio Ore 15: visita guidata alla sezione della Cappella Scrovegni Ore 17: sosta allo storico caffè Pedrocchi per una degustazione Ore 18: trasferimento in hotel. Cena libera Domenica 22 novembre Ore 9,45: ingresso alla visita guidata della mostra su Giovanni Fattori Pranzo libero Ore 15: ingresso alla visita guidata dell’Oratorio di san Giorgio Ore 17: partenza per Torino con arrivo previsto per le 22,30 Quota di partecipazione Base 20 paganti: 280 € a persona Base 25 paganti: 250 € a persona Supplemento singola: 45 € a persona Le iscrizioni si chiudono il 5 ottobre. Per motivi organizzativi il gruppo sarà costituito da massimo 25 partecipanti. La quota comprende: Viaggio in pullman granturismo Sistemazione presso l’hotel NH Mantegna (4 stelle) Ingressi e visite guidate alla mostra e ai musei indicati nel programma Degustazione allo storico caffè Pedrocchi Assicurazione medico-bagaglio La quota non comprende: Facchinaggio dei bagagli, mance e bevande Ingressi ed extra personali Assicurazione annullamento Lʼagenzia sarà chiusa per ferie dal 14 al 27 settembre
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Giovanni Fattori e... la cappella Scrovegni
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ciclo di affreschi realizzato da Altichiero da Zevio tra il 1379 ed il 1384,
ricordano la cappella degli Scrovegni. A...
giotto (1267-1337)
- a Padova per gli affreschi della Cappella degli Scrovegni;
- a Napoli dal 1328 al 1333 per Roberto d’Angiò;
- a Milano nel 1336 per i Visconti (ma non resta traccia dei suoi lavori);
- a Firenze ...