Emozioni e decisione - Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e
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Emozioni e decisione - Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e
Ce.R.D. - Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione DPSS - Università degli Studi di Padova http://decision.psy.unipd.it/ Emozioni e decisione Corso di Psicologia del Rischio e della Decisione Facoltà di Scienze Politiche - CLM Sociologia Università di Padova Anno accademico 2010/2011 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Introduzione Fino a pochi decenni fa, il pensiero prevalente era quello che le emozioni svolgessero un ruolo negativo, ovverosia che limitassero la qualità del ragionamento. Questo era vero non solo in economia dove ancora oggi domina l’idea del decisore razionale, freddo e calcolatore (quindi poco propenso a provare emozioni). Ma era vero anche in psicologia, dove si riteneva che le emozioni causassero il gap tra il decisore razionale e quello reale. 2 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Introduzione A partire da un famoso studio di Zajonc (1980) si è verificata una rivalutazione degli stati affettivi e del loro ruolo nel determinare i comportamenti delle persone: Ora sono visti come una componente inevitabile, ed anzi fondamentale, del comportamento. Alle emozioni si dà un ruolo evolutivo di regolazione del comportamento. Si riconosce che possono indurre le persona a commettere degli errori, ma che in molte occasioni aiutano a prendere decisioni migliori. 3 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Introduzione Zajonc sottolinea come le emozioni abbiano un ruolo fondamentale anche nei processi di tipo percettivo. «Non vediamo semplicemente “una casa” ma una bella casa, una brutta casa, una casa pretenziosa, e così via». Non scegliamo un quadro da appendere alla parete solamente in base a criteri logici, ma anche in base a valutazioni personali di piacevolezza. Un quadro è preferito ad un altro perché piace e suscita sensazioni piacevoli, non perché è stato scelto dopo una fredda analisi costi-benefici. 4 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Introduzione Più in generale, quindi, senza l’attribuzione di un valore affettivo ad un oggetto o evento non è possibile determinare il valore che essi assumono per un certo individuo. Se si accetta questa impostazione, allora le emozioni servono a guidare il decisore nell’attribuire un valore personale alle diverse alternative di scelta. 5 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Che cos’è un’emozione Secondo Lang (1995), un’emozione è «una vasta disposizione a rispondere che può comprendere un comportamento linguistico misurabile, azioni manifeste organizzate e una sistema fisiologico (somatico e viscerale) di supporto per tali eventi» L’emozione è la reazione ad uno stimolo (anche immaginario), caratterizzata da cambiamenti di tipo fisiologico (James, 1884; Lange, 1885): Frequenza cardiaca. Respirazione. Sudorazione. Espressioni facciali. 6 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Che cos’è un’emozione Inoltre, l’emozione è anche caratterizzata da aspetti di tipo cognitivo (Cannon, 1927; Bard, 1929): Valutazione cognitiva delle modificazioni fisiologiche. Valutazione cognitiva della natura dello stimolo. 7 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Che cos’è un’emozione Entrambe le componenti sono fondamentali per l’analisi dell’emozione: Infatti la reazione fisiologica è costituita da un’attivazione fisiologica generalizzata del sistema nervoso autonomo e non il correlato specifico di una particolare emozione. L’emozione diventa tale solamente a seguito dell’interpretazione che l’individuo dà all’attivazione fisiologica. L’emozione quindi dipende dalla nostra interpretazione della relazione tra lo stimolo e la reazione fisiologica che scatena (Schachter & Singer, 1962). 8 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Che cos’è un’emozione Schachter e Singer (1962) hanno condotto il seguente esperimento: Hanno iniettato dell’adrenalina ad un gruppo di partecipanti. Ai partecipanti veniva però detto che si trattava di una vitamina che ha effetti benefici per la vista. 9 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Che cos’è un’emozione A queste persone veniva chiesto di aspettare 20 minuti, il tempo necessario perché la vitamina avesse effetto. A metà delle persone fu spiegato l’effetto che la sostanza poteva avere sulle loro funzioni fisiologiche. All’altra metà non fu detto niente. Durante l’attesa, un collaboratore entrava nella stanza facendo finta di essere un secondo partecipante. Egli poteva mostrarsi: Arrabbiato. Euforico. 10 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Che cos’è un’emozione Coloro che erano stati avvisati dell’effetto che la sostanza avrebbe avuto sulle funzioni fisiologiche hanno mostrato una reazione emozionale minimale (di euforia o di rabbia). La reazione fisiologica viene attribuita alla sostanza e non al comportamento dell’altra persona. Coloro che non erano stati avvisati hanno mostrato reazioni emozionali marcate e coerenti con la condizione alla quale erano stati assegnati. Interpretavano la reazione fisiologica attribuendola all’altra persona e questo li induceva a provare emozioni più intense. 11 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Che cos’è un’emozione Le teorie cognitiviste (Zajonc, 1980) sostengono che l’individuo ha un ruolo attivo nell’esperienza emozionale. L’emozione non è qualcosa che accade all’individuo... E’ qualcosa che la persona crea attraverso una valutazione della situazione. Ciò significa che può anche attribuire le proprie reazioni allo stimolo sbagliato e mettere in atto comportamenti non corretti di coping emotivo. 12 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Che cos’è un’emozione Tuttavia, sono state individuate delle forme di reazione emotiva innate e quindi piuttosto costanti tra diversi individui. Ciò non significa che reagiamo tutti allo stesso modo a determinati stimoli, ma in modo simile, e quindi prevedibile. Sono state individuate le seguenti emozioni «innate» (emozioni primarie): Rabbia. Disgusto. Paura. Tristezza. Gioia. Sorpresa. 13 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Che cos’è un’emozione Tuttavia, sono state individuate delle forme di reazione emotiva innate e quindi piuttosto costanti tra diversi individui. Ciò non significa che reagiamo tutti allo stesso modo a determinati stimoli, ma in modo simile, e quindi prevedibile. Sono state individuate le seguenti emozioni «innate» (emozioni primarie): Rabbia. Disgusto. Paura. Tristezza. Gioia. Sorpresa. 14 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione La struttura dell’emozione: modello di analisi bioinformazionale Lang (1995) ha proposto un modello di analisi bioinformazionale dell’emozione in cui: L’emozione è costituita da un insieme di informazioni relative: Allo stimolo scatenante. Alla risposta emessa dall’individuo. Al significato attribuito agli stimoli. Al significato attribuito alla risposta. 15 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione La struttura dell’emozione: modello di analisi bioinformazionale Le informazioni sono immagazzinate in memoria in modo associativo e costituiscono degli schemi che dipendono dalla storia personale delle persone. Quando un numero critico di associazioni viene attivato, lo schema viene percepito come un’unità (emozione). Lo schema contiene tre tipi di proposizione coerenti con le informazioni che costituiscono l’emozione: Proposizioni stimolo-pertinenti. Proposizioni risposta-pertinenti. Proposizioni di significato. 16 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione La struttura dell’emozione: modello di analisi bioinformazionale Esempio: Immaginiamo di essere in una foresta. All’improvviso si alza tra la vegetazione un serpente con la bocca spalancata e la lingua biforcuta. Notiamo immediatamente la pelle del serpente, che punta verso di noi, che non abbiamo un bastone... (informazioni stimolo-pertinenti). Queste informazioni ci fanno pensare che siamo in una situazione di pericolo (informazioni di significato). Il corpo risponde con modificazioni come aumento del battito, sudorazione... (informazioni risposta-pertinenti). Vengono recuperate dalla memoria possibili reazioni comportamentali (informazioni risposta-pertinenti). 17 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione La struttura dell’emozione: modello di analisi bioinformazionale Anche stimoli non reali (narrazioni) o immaginati possono avere un numero sufficiente di informazioni per attivare la rete emozionale. L’informazione nel prototipo è di tipo concettuale e non concreta (non serve uno stimolo reale). Lo schema di risposta emozionale può essere attivato in forma verbale da istruzioni o descrizioni di eventi emotigeni. In questo caso molto dipende dalla capacità dell’individuo di convertire l’input verbale nella forma proposizionale dello schema emozionale. 18 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione La struttura dell’emozione: le sei componenti di Elster Elster (1998) basa la sua definizione di emozione su sei componenti principali: Antecedenti cognitivi. Le credenze che un individuo ha rispetto a una particolare situazione-stimolo. Sono i fattori che inducono a provare un’emozione oppure ad anticipare uno stato emotivo collegato a potenziali esperienze. 19 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione La struttura dell’emozione: le sei componenti di Elster Oggetti intenzionali. Situazioni, persone, stimoli a cui l’emozione si riferisce. Attivazione fisiologica («arousal»). Cambiamenti a livello ormonale e di sistema nervoso autonomo. Secondo Elster, l’individuo è in grado di utilizzare alcuni effetti dell’emozione per modulare il proprio comportamento anche quando manca l’arousal corporeo. 20 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione La struttura dell’emozione: le sei componenti di Elster Espressioni fisiologiche. Si riferiscono alla postura corporea, all’intonazione della voce ed alle espressioni facciali. Dipendono solo in parte dalla volontà dell’individuo (Ekman, 1992). Gli aspetti fisiologici però non permettono di capire quale emozione l’individuo sta provando Valenza (positiva o negativa - piacevole o spiacevole). Tendenza all’azione. Uno stato di prontezza a eseguire uno specifico tipo d’azione e determinato dall’impulso e da un senso di urgenza. 21 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni nel processo decisionale Quando si studia il ruolo delle componenti emozionali nel processo decisionale, si possono distinguere diverse tipologie di emozioni: Emozioni immediate: Vengono provate al momento della decisione. Emozioni anticipate: Riguardano l’anticipazione delle conseguenze della scelta. 22 Ce.R.D. Le emozioni immediate Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Sono dovute alla presenza fisica di uno stimolo. Sono solitamente l’origine di una reazione fisiologica da parte dell’organismo. Si dividono in: Emozioni integrali: Riguardano l’oggetto della decisione. Emozioni incidentali: Sono svincolate dall’oggetto della decisione. 23 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni immediate: emozioni integrali Le emozioni integrali includono sensazioni momentanee generate: Dall’esposizione ad uno stimolo (esperienza diretta). Dalla rappresentazione dello stimolo. Dall’immaginazione. 24 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni immediate: emozioni integrali Se vi viene presentata la parola “Cioccolato”: Automaticamente vi verranno in mente tutta una serie di concetti che voi associate intuitivamente con questo termine. Quali termini vi verranno in mente dipenderà dalla vostra reazione emotive: Se vi piace la cioccolata vi verranno in mente termini ai quali associate un valore positivo. 25 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni immediate: emozioni integrali Le emozioni attivano delle relazioni di tipo semantico che portano alla mente altri concetti e immagini mentali il cui contenuto emotivo è direttamente collegato allo stimolo iniziale. CIOCCOLATO Compleanno Vacanza Dolce Amici Sacher Dieta Pasqua Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni immediate: emozioni integrali Le emozioni attivano delle relazioni di tipo semantico che portano alla mente altri concetti e immagini mentali il cui contenuto emotivo è direttamente collegato allo stimolo iniziale. CIOCCOLATO Compleanno Vacanza Dolce Amici Sacher Dieta Pasqua Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni immediate: emozioni integrali Le emozioni attivano delle relazioni di tipo semantico che portano alla mente altri concetti e immagini mentali il cui contenuto emotivo è direttamente collegato allo stimolo iniziale. CIOCCOLATO Compleanno Vacanza Dolce Amici Sacher Dieta Pasqua Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni immediate: emozioni integrali Le emozioni attivano delle relazioni di tipo semantico che portano alla mente altri concetti e immagini mentali il cui contenuto emotivo è direttamente collegato allo stimolo iniziale. CIOCCOLATO Compleanno Vacanza Dolce Amici Sacher Dieta Pasqua Le emozioni immediate: emozioni integrali Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni di cui si parla sono in realtà delle reazioni emotive piuttosto blande che però vengono associate automaticamente agli stimoli (es., alternative di scelta)... si tratta di reazioni molto generali che ci indicano se un’alternative è: - Buona o cattiva Attraente o ripugnante Ma dal momento che agiscono in modo inconsapevole finiscono con influenzare anche le nostre analisi consapevoli dal momento che non ci rendiamo conto di queste reazioni. 30 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Euristica dell’affettività La ricerca ha dimostrato che le persone utilizzano due modalità di ragionamento (intuitiva/emotiva - analitica/logica): Sistema esperienziale Sistema analitico 1. Olistico 1. Analitico 2. Affettivo: Piacere - dolore 2. Logico: Ragionamento 3. Connessioni associazionistiche 3. Connessioni logiche 4. Comportamento regolato dalla reazione alle esperienze precedenti 4. Comportamento regolato da valutazioni coscienti degli eventi 5. Immagazzina la realtà in immagini e metafore concrete 5. Immagazzina la realtà in simboli, parole e numeri astratti 6. Processamento più rapido: orientato all’azione immediata 6. Processamento più lento: orientato a posticipare l’azione 7. Auto-validazione: “Provare per credere” 7. Richiede la validazione attraverso ragionamenti e prove logiche Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni immediate: emozioni incidentali Sono reazioni emozionali non legate all’oggetto che viene valutato/ percepito e che scaturiscono da caratteristiche temporanee o stabili della personalità: Stato d’animo (o umore). Disposizioni emozionali (es. depressione). Temperamento (es. ottimismo). Effetto di stimoli contestuali (es. tempo meteorologico). 32 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni immediate: emozioni incidentali L’effetto delle emozioni incidentali avviene secondo un principio di congruenza in base al quale: Il loro effetto è coerente con la loro valenza (Forgas, 1995). Una persona che è di buon umore tenderà a vedere tutto in modo più positivo rispetto a quando è di cattivo umore. Il brutto tempo induce un maggior cattivo umore del bel tempo. 33 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni immediate: emozioni incidentali Luce, Bettman e Payne (1997) hanno mostrato che individui di cattivo umore impiegano: Più tempo per decidere. Sono più attenti ai singoli attributi. Nel loro studio le persone dovevano immaginare di lavorare per un’organizzazione di beneficenza e scegliere un bambino da supportare. I bambini erano descritti in base a 5 attributi. Non c’era un bambino chiaramente superiore a tutti gli altri. 34 Le emozioni immediate: emozioni incidentali Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Umore: Gli autori hanno usato delle descrizioni più o meno vivide per focalizzare i partecipanti sulle potenziali reazioni negative di una scelta sbagliata. Ipotesi: Chi prova delle emozioni più negative dovrebbe impiegare più tempo per scegliere. Chi prova delle emozioni più negative dovrebbe utilizzare più informazioni (acquisizione tracciata usando mouselabweb). 35 Le emozioni immediate: emozioni incidentali Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Risultati: Emozione blanda Emozione intensa 4 90 84.8 74.6 75 2.93 3 62.1 60 48.8 2 1.9 45 30 1 15 0 0 Emozione negativa Acquisizione di informazioni 36 Tempo Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni anticipate Si riferiscono al modo in cui immaginiamo di sentirci nel momento (futuro) in cui si verificherà un certo evento. Come mi sentirò se non passo l’esame? e se lo passo? Come mi sentirò se nel fare una scelta commetto un errore e si verifica un risultato svantaggioso? Se si verifica un incidente? 37 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni anticipate Le emozioni anticipate sono: Meno intense delle emozioni immediate. Non sono generate dallo stimolo fisico (non è presente) ma dalla sua rappresentazione mentale. 38 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni anticipate Le esperienze provate in precedenza vengono immagazzinate in memoria ed utilizzate: Per giudicare degli eventi futuri simili a quelli che le hanno indotte in passato. L’immaginazione è in grado di riattivare lo schema relativo ad un determinato stato emozionale e di indurre una reazione. In base alla valenza dell’emozione recuperata in memoria il decisore sceglierà il corso d’azione appropriato. 39 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni anticipate: impact bias Esempio (impact bias; Wilson & Gilbert, 2005): In un esperimento (Loewenstein, 1994), i partecipanti dovevano rispondere a 10 domande di geografia. Erano disponibili due ricompense per la partecipazione alla ricerca (a loro scelta): Conoscere le risposte esatte. Ricevere una barretta di cioccolata (ma non conoscere le risposte!). 40 Le emozioni anticipate: impact bias Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Molti di coloro che sceglievano prima di rispondere preferivano la cioccolata, mentre coloro che sceglievano dopo aver risposto preferivano, nella maggioranza dei casi, conoscere le risposte corrette. Aver risposto alle domande rende le risposte molto più attraenti della cioccolata! Snack Risposte 75% 80% 60% 50% 50% 40% 25% 20% 0% Prima di rispondere Dopo aver risposto 41 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni anticipate: impact bias In una condizione aggiuntiva ai partecipanti è stato chiesto di giudicare da 1 a 10 quanto fosse probabile che scegliessero di sapere le risposte alle domande nelle due condizioni: Questi partecipanti hanno risposto che avrebbero preferito la cioccolata in entrambi i casi (valori medi inferiori a 5). La cioccolata è talmente più attraente rispetto alle risposte di geografia che nessuno pensa di volerne fare a meno. 42 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Le emozioni anticipate: impact bias Le persone si focalizzano su un particolare aspetto di un possibile evento futuro e sopravvalutano il suo effetto. In realtà, la nostra reazione emozionale per quanto intensa al momento dell’evento non rimane invariata nel tempo e viene dissipata abbastanza rapidamente. Studenti dell’Università del Michigan pensano che sia molto meglio studiare all’Università della California ma in realtà la felicità dei due gruppi è la stessa. Pensiamo che non passare un esame rovinerà la nostra estate, ma dopo poche ore la delusione passa. Pensiamo che una vittoria della nazionale ai mondiali ci renderà felici per giorni, ma già il giorno dopo torniamo a provare le sensazioni tipiche della vita di tutti i giorni. 43 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Ruoli delle emozioni nel processo decisionale Esistono diverse ipotesi riguardo al ruolo ricoperto dalle emozioni nel processo decisionale. E’ probabile cha vengano usate dal sistema cognitivo per raggiungere diversi obiettivi: Le emozioni possono essere un tipo di informazione che le persone usano per valutare gli stimoli. Le emozioni possono guidare la nostra attenzione verso particolari stimoli, oppure verso alcune delle loro caratteristiche. Le emozioni possono essere utilizzate come una vera e propria strategia che guida la decisione. 44 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come informazione Su questo punto sono state sviluppate diverse ipotesi: Frijda, Kuipers e Terschure (1989) hanno proposto un modello in cui le esperienze emozionali sono utilizzate in modo automatico come feedback per l’azione: Avvicinamento - evitamento. Confronto - ritiro. 45 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come informazione Secondo Fishbein e Middlestadt (1995) invece le emozioni agiscono indirettamente sulla valutazione degli stimoli. Non guidano quindi l’azione delle persone ma... ... influenzano la percezione e le valutazioni delle persone riguardo agli stimoli che incontrano nell’ambiente. Infine, Schwarz e Clore (2003) sostengono che le emozioni vengono utilizzate consapevolmente per ottenere un feedback riguardo alla qualità delle alternative. 46 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come informazione ESEMPIO (Peters et al., 2009): Al giorno d’oggi, molte delle nostre scelte sono basate su informazioni numeriche, che sono difficili da interpretare per la maggioranza delle persone. Come fanno le persone ad attribuire un significato alla informazioni numeriche? Un campione di anziani ha dovuto fare una scelta tra diversi piani di assicurazione sanitaria. I piani erano descritti in base a questi attributi: Qualità dei trattamenti offerti. Soddisfazione dei clienti che hanno già scelto il piano. 47 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come informazione Metà del campione ha visto dei grafici relativi ai valori ottenuti da ciascun piano sui due attributi. 68 Piano A Qualità del trattamento Piano B Piano A 61 56 Soddisfazione dei pazienti Piano B 0 63 100 48 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come informazione L’altra metà del campione ha visto il grafico con delle etichette affettive. Povera Discreta Buona Eccell. 68 Piano A Qualità del trattamento Piano B Piano A 61 56 Soddisfazione dei pazienti 63 Piano B 0 40 49 60 80 100 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come informazione L’altra metà del campione ha visto il grafico con delle etichette affettive. 100 Piano A Piano B 75 61 53 47 50 39 25 0 No etichette affettive Etichette affettive 50 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come informazione Questo esperimento mostra che i soli dati di tipo grafico-numerico non sono sufficienti per permettere alle persone di valutare in modo corretto i due piani. Al contrario, le etichette affettive aggiungono un’informazione relativa al connotato emotivo di ciascun dato al quale le persone riescono a dare un valore più chiaro. 51 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come guida dell’attenzione L’emozione può anche essere usata per indirizzare l’attenzione verso determinati stimoli o informazioni (si parla anche di attention grabbing): Le emozioni incidentali (es. umore) e quelle integrali (associate al target) contribuiscono a determinare quali informazioni saranno più salienti per il decisore. 52 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come guida per la decisione All’interno di questo filone di ipotesi sulla funzione delle emozioni nel processo decisionale rientra anche l’euristica dell’affettività che tratteremo nella parte del corso relativa alla percezione del rischio. In altre parole, quando si devono affrontare delle decisioni complesse oltre alle euristiche classiche è possibile utilizzare anche le proprie sensazioni emotive riguardo alle diverse alternative. In questi casi infatti la scelta viene costruita al momento della decisione e di conseguenza il decisore può essere influenzato: Dalle sue emozioni incidentali. Dalle alternative presentate e dalle emozioni che inducono. 53 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come guida per la decisione ESEMPIO (Statman, Fisher, Anginer, 2008): Uno dei campi in cui la decisione è più complessa è il mercato finanziario. Ciò dipende: Dal numero delle alternative, dalle loro caratteristiche e dalla velocità dei cambiamenti. Dalla scarsa preparazione ed esperienza di chi investe. 54 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come guida per la decisione Questi ricercatori hanno mostrato che le persone scelgono le azioni su cui investire in base alla loro reazione emotiva verso l’azienda a cui si riferiscono: Le aziende che sono più in alto nella graduatoria «Fortune 500 Most Admired Companies» vengono giudicate: Aziende i cui titoli hanno basso rischio e alto rendimento atteso. Ma in realtà il rendimento atteso più elevato ce l’hanno i titoli più rischiosi. Non a caso i titoli delle aziende meno ammirate sono quelli con le performance migliori. 55 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come guida per la decisione Ma in realtà il rendimento atteso più elevato ce l’hanno i titoli più rischiosi. Non a caso i titoli delle aziende meno ammirate sono quelli con le performance migliori. Gli investitori puntano su aziende che danno loro sensazioni positive, invece di scegliere i titoli delle aziende i cui fondamentali finanziari indicano la possibilità di ottenere guadagni più alti. 56 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come guida per la decisione ESEMPIO (Bateman et al., 2005): Nell’esperimento sono state utilizzate delle scommesse come quelle seguenti: 1: 7/36 di probabilità di vincere $9 oppure nulla. 2: 7/36 di probabilità di vincere $9 oppure 29/36 di perdere $0.05 Un primo gruppo vedeva entrambe le scommesse, mentre altri due gruppi vedevano solamente una delle due scommesse. Le scommesse venivano valutate su una scala da 1 a 20 (1 = per niente attraente; 20 = assolutamente attraente). 57 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Emozione come guida per la decisione 58 Emozione come guida per la decisione Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Risultati: 20 7/36 $9 7/36 $9 - 29/36 $0.05 14.9 15 13.09 10 9.82 9.4 5 0 Valutazione non comparativa Valutazione comparativa 59 Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Apprendimento implicito: Esperienza e reazioni emotive Grazie ad una serie di esperienze ripetute le persone possono imparare ad associare delle emozioni agli stimoli e quindi sviluppare delle strategie implicite. Si parla di strategie implicite in quanto vengono messe in atto sulla base di un feedback emotivo ma senza analisi consapevole di quale alternativa è la migliore o la meno rischiosa. Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Apprendimento implicito: Esperienza e reazioni emotive L’uso delle strategie implicite è stata dimostrata in uno studio di Bechara, Damasio et al. (1997) in cui ai partecipanti venivano presentati quattro mazzi di carte (“Iowa Gambling Task”): 2 mazzi sono “svantaggiosi” (permettono di vincere molto ma anche di perdere molto). 2 mazzi sono “vantaggiosi” (permettono vincite modeste ma anche perdite modeste). Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Apprendimento implicito: Esperienza e reazioni emotive Sul lungo termine, durante il gioco, i mazzi “svantaggiosi” portano ad una perdita finale mentre quelli “vantaggiosi” permettono di rimanere in attivo. All’inizio i partecipanti hanno €100 e possono vincere altri soldi o perderli a seconda delle carte che pescano. Il gioco prevede che i partecipanti selezionino una carta alla volta. Ad ogni selezione, ai partecipanti viene comunicato il risultato ottenuto (es., guadagno di €50). Ce.R.D. Apprendimento implicito: Esperienza e reazioni emotive Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Iowa Gambling Task Mazzi “svantaggiosi” A Mazzi “vantaggiosi” B Ogni 10 carte estratte si ha un saldo negativo di -250$ C D Ogni 10 carte estratte si ha un saldo positivo di +250$ Ce.R.D. Centro di Ricerca sul Rischio e la Decisione Apprendimento implicito: Esperienza e reazioni emotive Il compito sperimentale prevede che i partecipanti selezionino 100 carte. Normalmente dopo aver girato circa 50 carte i partecipanti cominciano a selezionare carte esclusivamente dai mazzi “vantaggiosi”. Ma non sanno spiegare a parole qual è la strategia migliore! Dopo aver girato circa 80 carte i partecipanti sono anche in grado di spiegare a parole che i mazzi vantaggiosi permettono di ottenere un saldo finale positivo. Registrando conduttanza cutanea e battito cardiaco si vede che con l’avanzare del gioco la gente ha crescenti reazioni di stress quando sceglie di girare le carte dei mazzi “svantaggiosi”.
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