Relazione Finanziaria Semestrale al 30.06.2013
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Relazione Finanziaria Semestrale al 30.06.2013
GRUPPO STEFANEL RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2013 2013 Il Gruppo Stefanel, quotato alla Borsa di Milano e presieduto da Giuseppe Stefanel, è attivo nel settore dell’abbigliamento attraverso le business unit Stefanel ed Interfashion La controllante STEFANEL S.P.A. è costituita ai sensi del diritto italiano come Società per Azioni con sede legale in Italia, Ponte di Piave (TV), via Postumia 85. Capitale Sociale euro 55.180.436,64 i.v. Codice Fiscale e n. di iscrizione nel Registro delle Imprese di Treviso: 01413940261 La presente relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 29 agosto 2013. Data di emissione: 29 agosto 2013 Il presente fascicolo è presente su Internet all’indirizzo: www.stefanel.com 2 SOMMARIO ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO ..................................................................... 4 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE .......................................................................... 6 IL PROFILO ............................................................................................................................ 6 LA STRATEGIA ...................................................................................................................... 7 LA RICERCA E SVILUPPO .................................................................................................... 7 IL SISTEMA PRODUTTIVO .................................................................................................... 7 IL SISTEMA DISTRIBUTIVO .................................................................................................. 7 LO SCENARIO DI MERCATO ................................................................................................ 8 FATTI SIGNIFICATIVI DEL PERIODO .................................................................................... 8 INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL’AMBIENTE ............................................ 8 ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO.......................................................................... 9 LA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO...................................... 11 PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE CUI STEFANEL S.P.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI .............................................................................................................................. 13 CONTINUITÀ AZIENDALE ................................................................................................... 15 RAPPORTI CON PARTI CORRELATE ................................................................................. 17 FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO ............................ 17 PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE ................................................................ 17 BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO ...................................................... 19 PROSPETTI DI BILANCIO ....................................................................................................... 19 NOTE ILLUSTRATIVE .............................................................................................................. 26 Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 (Testo Unico della Finanza) ............................................................................... 54 3 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO Presidente Onorario Elisa Lorenzon Consiglio di Amministrazione Presidente e Amministratore Delegato Giuseppe Stefanel Amministratore Delegato e Direttore Generale Luciano Santel Consiglieri Tito Berna Roberto Chemello Pier Francesco Saviotti Francesco Spinelli Graziano Visentin Collegio Sindacale Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Giuliano Saccardi Paolo De Mattia Carmen Pezzuto Sindaco Supplente Sindaco Supplente Manuela Salvestrin Ernesto Serraglia Società di Revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. Natura delle deleghe conferite ai singoli Giuseppe Stefanel Luciano Santel Ordinaria e Straordinaria Amministrazione Ordinaria Amministrazione Comitato Controllo e Rischi Comitato per le operazioni con parti correlate Roberto Chemello Graziano Visentin Tito Berna Roberto Chemello Graziano Visentin Tito Berna 4 STRUTTURA DEL GRUPPO GRUPPO STEFANEL AL 30 GIUGNO 2013 STEFANEL GROUP AS OF 30 JUNE 2013 STEFANEL S.P.A. Ponte di Piave (TV) ITALIA 100% INTERFASHION S.P.A. Ponte di Piave (TV) Italia 100% SWISS FACTORY OUTLET S.A. Chiasso Svizzera 0,82% POLIMODA CONSULTING S.R.L. Firenze Italia 5% OMNIA FACTOR S.P.A. Milano Italia 65% STEFANEL UNIVERSAL S.R.L. - in liquidazione Bucarest Romania STEFANEL ESPAŇA S.L. Madrid 100% STEFANEL INTERNATIONAL HOLDING N.V. Amsterdam Olanda 100% Spagna 100% STEFANEL HONG KONG LTD. Hong Kong STEFANEL TRADING 100% (SHENZHEN) COMPANY LTD. Shenzhen Rep. Pop. Cinese 100% STEFANEL GMBH Monaco Germania STEFANEL DE PORTUGAL, 100% LIMITADA Lisbona Portogallo 100% STEFANEL HELLAS S.A. % Atene SFT A.S. Istanbul 99,85% 100% Grecia Turchia 100% 100% STEFBURG MODE GMBH Linz Austria LARA STEFANEL S.A.S. Parigi 100% STEFPRAHA S.R.O. Praga STEFANEL JAPAN INC. Tokyo Giappone 100% Francia 100% STEFANEL POLONIA SP. Z O.O. Varsavia Polonia 65% STEFANEL SLOVAKIA S.R.O. Bratislava Repubblica Slovacca HI-INT S.A. Lussemburgo Repubblica Ceca 100% STEFANEL ROMANIA S.R.L. Bucarest Romania 100% STEFANEL (UK) LIMITED Londra Bran Bretagna 5 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE PRINCIPALI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI CONSOLIDATI Si presentano di seguito in forma sintetica i principali dati economici e finanziari consolidati. Tali risultati sono direttamente desumibili dai prospetti di bilancio integrati dalle relative note illustrative. Il conto economico analitico è esposto più oltre nella presente relazione. I semestre 2013 2013 % I semestre 2012 2012 % 31.12.2012 31.12.2012 % (in migliaia di euro) Ricavi netti 84.324 100% 95.997 100% 186.605 100% Margine industriale lordo 44.867 53% 53.587 56% 101.883 55% EBITDA* (10.757) (13%) (3.233) (3%) (3.205) (2%) EBIT* (17.435) (21%) (8.589) (9%) (16.659) (9%) Risultato netto di periodo (16.016) (19%) (10.331) (11%) (20.083) (11%) (*)Definizioni utilizzate: EBITDA è pari al risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni EBIT è pari al risultato operativo (in milioni di euro) Indebitamento finanziario netto Patrimonio netto 30.06.2013 30.06.2013 31.12.2012 31.12.2012 30.06.201 30.06.2012 2012 74,1 67,9 57,1 27,6 44,3 54,2 I numeri del primo semestre 2013 evidenziano il permanere di una situazione di difficoltà, che necessita il proseguimento con determinazione negli interventi funzionali al rilancio delle attività del Gruppo. Si evidenzia peraltro che tali numeri sono negativamente influenzati da componenti nette negative di natura non ricorrente per euro 3,3 milioni, legate alle azioni intraprese per il contenimento dei costi e da maggiori svalutazioni delle attività non correnti per euro 2,1 milioni. IL PROFILO Il Gruppo Stefanel, che opera attraverso il marchio Stefanel dal 1982 come brand storico della moda italiana, è presente oggi a livello nazionale e internazionale nel settore dell’abbigliamento abbigliamento attraverso due diverse business units: Stefanel e Interfashion. La business unit Stefanel cura la produzione e la distribuzione internazionale di collezioni di abbigliamento donna e accessori a marchio Stefanel. I prodotti si caratterizzano per qualità e creatività, forti di uno specifico know-how dato dalla lunga tradizione del Gruppo nella produzione e commercializzazione della maglieria e della confezione. Per la business unit Stefanel è in atto un processo di riposizionamento che mira a collocare il marchio Stefanel in un segmento di fascia più elevata di mercato, recuperando e rivisitando quei valori che lo hanno contraddistinto nel corso degli anni quali, ad esempio, l’artigianalità del prodotto e l’immagine di italianità. Stefanel punta, così, ad essere riconosciuta come una “boutique” che si rinnova, in grado di offrire un prodotto di design accessibile, contemporaneo e dinamico, supportato da una forte esperienza nella maglieria. La business unit Interfashion disegna, cura la produzione e distribuisce a livello internazionale capi di abbigliamento femminili con marchi propri e in licenza, garantendo ad ogni marchio uno sviluppo autonomo e indipendente, pur avvalendosi di un sistema di produzione e distribuzione integrato. Tale business unit è gestita da Interfashion S.p.A., società interamente posseduta dal Gruppo. Caratteristica distintiva della business unit Interfashion è la consolidata esperienza nel settore del jeans & casual di alto posizionamento e il know-how maturato nella gestione di rapporti commerciali di lungo periodo con i migliori distributori (retailers) a livello internazionale, tutti caratterizzati da una 6 grande esperienza nel settore ed una rilevante penetrazione nei propri mercati di riferimento. La business unit Interfashion ha avviato negli scorsi esercizi un processo di trasformazione da azienda monolicenziataria con il marchio M+FG (Marithè e Francois Girbaud), venuto a naturale scadenza con la collezione primavera/estate 2008, ad azienda plurilicenziataria con i marchi HIGH, la cui proprietà è detenuta in maggioranza dal Gruppo, e I’M Isola Marras, acquisito in licenza da terzi. LA STRATEGIA La strategia del Gruppo prevede in sintesi: - il proseguimento del progetto di riposizionamento verso l’alto del brand Stefanel, con l’obiettivo di disporre di un’offerta distintiva, ma comunque fruibile e con un ottimo rapporto qualità-prezzo; - per la business unit Interfashion, il proseguimento dello sviluppo del brand HIGH, con particolare focus sui mercati esteri, nonché la gestione della licenza I’M Isola Marras. LA RICERCA E SVILUPPO L’attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità della produzione, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei modelli e nell’altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti. IL SISTEMA PRODUTTIVO PRODUTTIVO Il sistema produttivo delle business units Stefanel e Interfashion si caratterizza per un’elevata flessibilità ed elasticità del processo con il mantenimento di un importante presidio produttivo caratterizzato dal forte know-how nel campo della maglieria, che rappresenta il tratto distintivo dei prodotti commercializzati dal Gruppo. La selezione dei produttori terzi viene effettuata dal Gruppo, tenendo conto delle competenze tecniche dell’azienda partner, dei suoi standard qualitativi e della sue capacità di far fronte alle produzioni che le vengono assegnate nei tempi richiesti. IL SISTEMA DISTRIBUTIVO La rete di distribuzione della business unit Stefanel è incentrata su punti vendita prevalentemente monomarca, che consentono una distribuzione capillare e assumono altresì una valenza comunicativa a supporto del posizionamento del marchio e della sua percezione da parte del consumatore. I canali di vendita sono descritti di seguito: - il canale monobrand consiste di 410 negozi, di cui 165 in gestione diretta (Directly Operated Store, D.O.S.) situati prevalentemente in posizioni ritenute strategiche, sia da un punto di vista dell’immagine che da un punto di vista commerciale, nonché di 245 negozi gestiti indirettamente in regime di affiliazione commerciale o come corners in department stores; - il canale multibrand, in cui sono ricomprese le vendite di prodotti a marchio Stefanel effettuate per il tramite di negozi multimarca, sia in Italia che all’estero, e che rappresentano una quota percentualmente minoritaria. Il Gruppo ritiene fondamentale nel settore di appartenenza il controllo della rete distributiva e per questo mantiene la titolarità del contratto di locazione dei negozi considerati strategici, alcuni dei quali vengono dati in gestione ad imprenditori locali. La distribuzione dei prodotti della business unit Interfashion, a differenza di quelli della business unit Stefanel, avviene per il tramite del canale wholesale e, in particolare, attraverso boutique multimarca, che vengono selezionate sulla base della loro coerenza con il posizionamento dei marchi, dell’importanza della loro ubicazione, del livello di servizio garantito al consumatore finale, della visibilità che sono in grado di assicurare ai prodotti e della solidità patrimoniale e finanziaria del gestore. 7 LO SCENARIO DI MERCATO Il contesto economico generale nel primo semestre 2013 è stato caratterizzato ancora dalle conseguenze sociali della crisi economica internazionale in atto: l’aumento della disoccupazione e la diminuzione della capacità di spesa dei consumatori ha generato un sostanziale ristagno dei consumi. Il mercato di riferimento del Gruppo è quello dell’abbigliamento donna nel segmento denominato Premium. L’Italia, insieme a Francia e Germania, rappresenta uno dei principali mercati del Gruppo a livello europeo. Il mercato si presenta sostanzialmente stabile dal punto di vista dimensionale, ma negli anni recenti si è modificato dal punto di vista distributivo, con fenomeni di polarizzazione dei consumi, crescita delle catene retail fast fashion e degli outlet center. In generale si è verificato un progressivo consolidamento degli operatori nel comparto della distribuzione. FATTI SIGNIFICATIVI DEL PERIODO A febbraio 2013 Stefanel GmbH ha incassato la somma di euro 3,5 milioni dopo aver sottoscritto con la società tedesca Doll Beteiligungs GmbH un accordo finalizzato alla forfetizzazione anticipata e definitiva del conditional Earn-out relativo alla cessione di Hallhuber GmbH, società operante nel retail di abbigliamento, avvenuta nel 2009. Il 31 maggio 2013 la Società e le Rappresentanze Sindacali hanno sottoscritto un verbale di accordo per disciplinare la gestione mediante ammortizzatori sociali di un esubero di dipendenti presso la sede di Ponte di Piave (TV). In particolare, trattasi di 67 dipendenti in esubero da annualità pregresse (e finora inseriti in un contratto di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro, ma non più rinnovabile) e di una ulteriore eccedenza di 26 dipendenti, la maggior parte dei quali facenti parte del reparto di produzione interna che la Società ha deciso di chiudere. L’accordo sindacale prevede il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni per il maggior periodo possibile (almeno fino al 31 dicembre 2013) ed il successivo licenziamento con entrata in mobilità dei dipendenti in esubero. Tali interventi sono stati decisi a fronte dell’esigenza aziendale di riorganizzare le funzioni di sede al fine di recuperare efficienza ed efficacia operativa. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL’AMBIENTE Qualifica 30.06.2013 30.06.2013 31.12.201 31.12.2012 Media del periodo Dirigenti 18 16 17 Quadri 19 22 21 Addetti alle vendite 938 996 967 Impiegati 276 314 295 Operai 81 85 83 Totale 1.332 1.433 1.383 Italia Europa Resto del mondo Totale 30.06.2013 30.06.2013 % 31.12.2012 31.12.2012 % 693 625 14 52,0% 46,9% 1,1% 782 638 13 54,6% 44,5% 0,9% 1.332 100,0 100,0% ,0% 1.433 100,0 100,0% ,0% Nel corso del primo semestre 2013 le assunzioni e le cessazioni sono avvenute sia per la normale dinamica del turnover aziendale che per specifiche azioni poste in essere nell’ambito della continuazione del processo di ristrutturazione aziendale. Non si sono registrati nel corso del semestre infortuni che abbiano comportato lesioni gravi o gravissime o morti sul lavoro del personale iscritto al libro matricola; inoltre, il Gruppo non ha addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing per le quali società del Gruppo siano state dichiarate definitivamente responsabili. 8 L’attività svolta dal Gruppo non comporta particolari riflessi sull’ambiente, se non quelli relativi al consumo energetico. Si segnala pertanto che, anche nel corso del primo semestre 2013, il Gruppo non ha causato alcun danno all’ambiente, per il quale sia stato dichiarato colpevole, né è stato oggetto di sanzioni o pene per reati o danni ambientali. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO PRIMO SEMESTRE 2013 2013 • • • • • Ricavi 84,3 milioni di euro (euro 96 mln nel nel 1H 2012) 2012) EBITDA adjusted -7,5 milioni di euro (euro -7,2 mln nel 1H 2012) 2012) EBIT adjusted -11,9 milioni di euro (euro -12,4 mln nel 1H 2012 2012) 12) Risultato netto netto di periodo -16 milioni di euro (euro -10,3 mln nel 1H 201 2012) Indebitamento finanziario netto 74,1 milioni di euro (euro 57,1 mln al 30 giugno 2012) 2012) ANDAMENTO DELLA GESTIONE (in migliaia di euro) Ricavi Primo semestre 2013 2013 % Primo semestre 2012 2012 % Esercizio 2012 2012 % 84.324 100,0% 95.997 100,0% 186.605 100,0% (39.457) (46,8%) (42.410) (44,2%) (84.722) (45,4%) 44.867 53,2% 101.883 54,6% (49.225) (58,4%) (54.973) (57,3%) (106.376) (57,0%) - (Oneri)/Proventi non ricorrenti (3.289) (3,9%) 3.983 4,1% 12.404 6,6% - Pubblicità e promozioni (3.110) (3,7%) (5.830) (6,1%) (11.116) (6,0%) (10.757) (12,8%) (3.233) (3,4%) (3.205) (1,7%) EBITDA adjusted** (7.468) (8,9%) (7.216) (7,5%) (15.609) (8,4%) - Ammortamenti (4.414) (5,2%) (5.221) (5,4%) (10.020) (5,4%) - Svalutazioni delle attività non correnti (2.264) (2,7%) (135) (0,1%) (3.434) (1,8%) EBIT* (17.435) (20,7%) (8.589) (9,0%) (16.659) (8,9%) EBIT adjusted** (11.882) (14,1%) (12.437) (13,0%) (25.629) (13,7%) (1.560) (1,9%) (1.157) (1,2%) (3.587) (1,9%) (100) (0,1%) 44 0,1% (123) (0,1%) (19.095) (22,6%) (9.702) (10,1%) (20.369) (10,9%) (421) (0,5%) (0,7%) (414) (0,2%) (19.516) (23,1%) (10.331) (10,8%) (20.783) (11,1%) 3.500 4,2% 0,0% 700 0,4% (16.016) (19,0%) (10.331) (10,8%) (20.083) (10,8%) (16.075) (19,1%) (10.413) (10,9%) (20.205) (10,8%) 59 0,1% 122 0,1% Costo del venduto Margine industriale lordo - Spese commerciali, generali e amministrative EBITDA* - (Oneri)/Proventi finanziari - (Oneri)/Proventi da partecipazioni Risultato ante imposte - Imposte sul reddito del periodo Risultato delle attività in continuità - Risultato delle attività cessate Risultato netto 53.587 (629) 0 55,8% Attribuibile a: - Soci della controllante - Interessenze di pertinenza di terzi 82 0,1% * EBITDA è pari al risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni, mentre EBIT è pari al risultato operativo ** EBITDA adjusted non include i proventi/oneri non ricorrenti, mentre EBIT adjusted non include i proventi/oneri non ricorrenti e le svalutazioni delle attività non correnti 9 Ricavi Nel corso dei primi sei mesi del 2013 il Gruppo ha registrato ricavi netti consolidati pari ad euro 84,3 milioni, in diminuzione del 12% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (euro 96 milioni). (in migliaia di euro) Primo semestre 2013 2013 Primo semestre 201 2012 Var. % Business unit Stefanel Business unit Interfashion 66.412 17.912 76.248 19.749 (13%) (9%) Ricavi totali 84.324 95.997 (12%) Per quanto riguarda la business unit Stefanel, Stefanel i negozi monomarca (c.d. Stefanel Shops) a gestione diretta con dati comparabili (like-for-like) hanno realizzato una diminuzione delle vendite di circa l’8%, per effetto della perdurante crisi dei consumi presente soprattutto in Italia e di condizioni atmosferiche avverse, che hanno penalizzato il sell-out primaverile. Tuttavia tale diminuzione era pari all’11% nel primo trimestre dell’esercizio e si è quindi significativamente ridotta nel secondo trimestre. Nelle prime otto settimane del terzo trimestre il like-for-like sta registrando ulteriori sensibili segnali di ripresa. La parte residuale del decremento dei ricavi è imputabile alla chiusura di negozi non performanti. I ricavi per area geografica della business unit Stefanel vedono l’Italia mercato principale con una quota del 44% sul totale. (in milioni di euro) Primo semestre 2013 2013 Primo semestre 201 2012 Var. % Italia 29,2 37,1 (21%) Resto d’Europa 34,8 36,5 (5%) Resto del mondo Ricavi totali 2,4 2,7 (11%) 66,4 76,3 (13%) La distribuzione territoriale dei negozi monomarca della business unit Stefanel è la seguente: 30.06.2013 30.06.2013 Stefanel Shops 31. 31.12. 12.2012 2012 di cui DOS Stefanel Shops di cui DOS Italia 166 60 179 65 Resto d’Europa 200 104 219 122 44 1 47 1 410 165 445 188 Resto del mondo Totale Nel primo semestre 2013 sono state effettuate 24 nuove aperture e 59 chiusure, con l’obiettivo di razionalizzare ulteriormente la rete distributiva e focalizzarla sui punti vendita con le migliori performance e maggiormente coerenti con il nuovo posizionamento del marchio. La business unit Interfashion ha realizzato ricavi pari euro 17,9 milioni, con un decremento del 9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, prevalentemente per l’impatto della crisi del canale distributivo multibrand, soprattutto in Italia. 10 I ricavi per area geografica della business unit Interfashion vedono la seguente ripartizione: (in milioni di euro) Italia Resto d’Europa Resto del mondo Ricavi totali Primo semestre 2013 2013 Primo semestre 2012 2012 Var. % (21%) 4,9 6,2 11,8 12,1 (2%) 1,2 1,4 (14%) 17,9 19,7 (9%) EBIT ADJUSTED (in migliaia di euro) Primo semestre 2013 2013 Primo semestre 2012 2012 Business unit Stefanel Business unit Interfashion (12.539) (13.076) 657 639 Totale (11.882) (12.437) L’EBIT adjusted consolidato non include gli oneri/proventi non ricorrenti (che nel primo semestre 2013 si riferiscono prevalentemente a incentivi all’esodo per ristrutturazione dell’organico aziendale) e le svalutazioni effettuate alle attività immobilizzate, e ammonta a euro -11,9 milioni (euro -12,4 milioni nel primo semestre 2012). Altre voci del conto economico Gli oneri finanziari netti ammontano a euro 1,6 milioni, contro euro 1,2 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, principalmente per effetto di una maggiore esposizione finanziaria media nel periodo e di differenze-cambio. Il risultato delle attività destinate alla vendita e discontinue presenta al 30 giugno 2013 un valore positivo di euro 3,5 milioni, corrispondente all’ammontare del conditional Earn-out relativo alla cessione di Hallhuber GmbH incassato nel periodo (v. quanto descritto nel paragrafo “Fatti significativi del periodo”). LA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO Dati patrimoniali consolidati riclassificati: (in migliaia di euro) Immobilizzazioni immateriali Immobili, impianti e macchinari Altre attività non correnti nette Fondi TFR, fondo rischi e oneri non correnti Attività non correnti Capitale circolante netto operativo Altre attività (passività) correnti nette Capitale investito Patrimonio netto Indebitamento finanziario netto Capitale investito 30.06.2013 30.06.2013 31.12.2012 31.12.2012 30.06.201 30.06.2012 .2012 33.263 28.959 11.133 (6.629) 66.726 26.997 7.988 35.130 32.796 15.277 (7.109) 76.094 24.497 11.653 39.961 36.424 14.063 (7.912) 82.536 27.766 997 101.711 112.244 111.299 27.578 74.133 44.309 67.935 54.219 57.080 101.711 112.244 111.299 Composizione ed evoluzione del capitale circolante netto operativo e delle altre attività (passività) correnti: 11 (in migliaia di euro) 30.06.2013 30.06.2013 31.12.2012 31.12.2012 30.06.201 30.06.2012 .2012 Rimanenze nette Crediti commerciali Debiti commerciali 47.898 31.765 (52.666) 51.448 31.771 (58.722) 53.717 31.923 (57.874) 26.997 24.497 27.766 20.249 (12.261) 23.662 (12.009) 14.981 (13.984) 7.988 11.653 997 Capitale circolante netto operativo Altre attività correnti non finanziarie Altre passività correnti non finanziarie Altre attività (passività) correnti nette Posizione finanziaria netta del Gruppo nella configurazione prevista dalla comunicazione CESR/05054b del febbraio 2005 (ovvero con l’esclusione delle attività finanziarie immobilizzate): Disponibilità liquide Cassa C/c bancari Attività finanziarie non immobilizzate Attività finanziarie non immobilizzate Debiti verso banche a breve termine Debiti verso altri finanziatori a breve termine POSIZIONE FINANZIARIA NETTA CORRENTE Debiti verso banche a mediomedio-lungo termine Passività finanziarie non correnti Fair value strumenti derivati Debiti verso altri finanziatori a mediomedio-lungo termine POSIZIONE FINANZIARIA NETTA NON CORRENTE POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 30.06.2013 30.06.2013 31.12.2012 31.12.2012 30.06.2012 30.06.2012 11.780 4.115 7.665 679 679 (86.528) (66) (74.135) 11.687 441 11.246 7 7 (39.018) (184) (27.508) 13.295 1.984 11.311 938 938 (42.980) (144) (28.891) (75) (75) (40.406) (40.406) (75) (40.481) (28.194) (28.194) (18) (28.212) (74.210) (67.989) (57.103) 1° semestre 2013 2013 Esercizio 2012 2012 1° semestre 2012 2012 (16.075) 6.678 (3.500) (45) 435 (12.507 (12.507) 07) (2.500) 1.065 (13 (13.942) 942) (1.133) 204 2.600 364 2.035 3.500 3.000 (5.407 (5.407) 07) (791) (20.205) 13.454 (700) (13.386) (390) (21 (21.227) 227) (12.003) (2.565) (35.795 (35.795) 795) (5.407) 17.146 (10.515) 300 1.524 3.000 (31.271) (31.271) (878) (10.413) 5.356 (4.179) 1.434 (7.802) 802) (16.387) 1.091 (23 (23.098) 98) (2.437) 4.608 (2.400) 379 150 3.000 (19.948) (1.346) (6.198) (32.149) (21.294) (67.935) (74.133) (35.786) (67.935) (35.786) (57.080) Rendiconto finanziario consolidato riclassificato: (in migliaia di euro) Risultato netto Ammortamenti e svalutazioni delle attività non correnti Risultato delle attività destinate alla vendita e discontinue Plusvalenze e minusvalenze da alienazione cespiti Altre rettifiche non monetarie Variazione capitale circolante netto operativo Variazione altre attività/passività non immobilizzate Cashflow attività operativa Investimenti Valore di cessione delle immobilizzazioni vendute Variazione dei crediti relativi a cessione immobilizzazioni Investimenti (disinvestimenti) in immobilizzazioni finanziarie Investimenti netti Earn out da cessione partecipazione Hallhuber Altre variazioni cessione partecipazione Noel International S.A. Free cashflow Altri movimenti di patrimonio netto Variazione di posizione finanziaria netta Posizione finanziaria netta iniziale Posizione finanziaria netta finale 12 Posizione finanziaria netta della Controllante secondo la configurazione prevista dalla comunicazione CESR/05-054b del febbraio 2005 (ovvero con l’esclusione delle attività finanziarie immobilizzate): (in migliaia di euro) 30.06.201 0.06.2013 .2013 31.12.2012 31.12.2012 30.06.201 0.06.2012 .2012 3.996 3.520 476 6.321 129 3.240 88 3.152 3.823 7 5.059 1.175 3.884 3.765 891 6.192 (86.528) 86.528) (86.528) - 3.816 (39.012 012) (39. 012) (38.962) (50) - 2.874 (42.980) 42.980) (42.852) (128) - (76.211) 76.211) (31.949) 31.949) (34.156) 34.156) Debiti verso banche a mediomedio -lungo termine Passività finanziarie non correnti Fair value strumenti derivati - (40.406) 40.406) (40.406) - (28.194 (28.194) 194) (28.194) - POSIZIONE FINANZIARIA NETTA NON CORRENTE - (40.406) 40.406) (28.194 (28.194) 194) (76.211) 76.211) (72.355) 72.355) (62.350) 62.350) Disponibilità liquide Cassa C/c bancari Attività finanziarie non immobilizzate Attività finanziarie non immobilizzate Attività finanziarie non immobilizzate verso società del Gruppo Debiti verso banche a breve termine Passività finanziarie correnti Fair value strumenti derivati su tassi Debiti verso altri finanziatori Passività correnti verso società del Gruppo Debiti per leasing finanziari (quota a breve termine) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA CORRENTE POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA CONTROLLANTE La Società non ha rispettato i parametri finanziari previsti – per la data di Verifica del 30 giugno 2013 - dall’ accordo di ristrutturazione dell’indebitamento in essere con le banche finanziatrici (cfr. paragrafo “Continuità aziendale”): conseguentemente, sulla base del disposto dello IAS 1.74, anche i finanziamenti a medio-lungo termine sono stati classificati come esigibili a breve termine, nonostante gli Amministratori nutrano la ragionevole aspettativa che gli istituti di credito non si avvarranno delle facoltà di richiedere il rimborso anticipato di tali finanziamenti conseguente alla perdita del beneficio del termine oltre che di poter mantenere per tali finanziamenti una esigibilità a medio-lungo termine nell’ambito di una nuova convenzione di ristrutturazione del debito avviata nel mese di luglio 2013. La situazione contabile al 30 giugno 2013 della Società, predisposta ai fini della redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2013 indica che il capitale sociale risulta diminuito di oltre un terzo, per effetto di una perdita di periodo di euro 18.326 migliaia. In particolare, a fronte di un capitale sociale nominale di euro 55.180 migliaia, il patrimonio netto ammonta ad euro 26.585 migliaia. Pertanto gli Amministratori approveranno una relazione sulla situazione patrimoniale della Società ai sensi dell’art. 2446 c.c. e dell’art.74 del Regolamento Emittenti, e convocheranno senza indugio l’Assemblea Straordinaria per gli opportuni provvedimenti. PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE CUI STEFANEL S.P.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI Il Gruppo Stefanel ha posto in essere procedure per la gestione dei rischi nelle aree maggiormente esposte, individuabili a livello strategico, di mercato, operativo, finanziario e di conformità alla normativa in vigore. Rischi strategici Tra i rischi strategici vengono compresi i fattori che influenzano le opportunità e le minacce relative al business del Gruppo. In particolare, il Gruppo si pone quali obiettivi: cogliere nuove opportunità di business in termini di aree geografiche e segmenti di business; valutare le potenzialità dei mercati; operare nel mondo alla ricerca di competenze specifiche e di distretti industriali in cui investire il proprio know-how per garantire la qualità dei prodotti e dei processi; tutelare i propri marchi; scegliere e integrare le modalità di presenza più adatte a ciascuna realtà locale (licenza o partnership; wholesale o retail). 13 Rischi di mercato I rischi di mercato includono gli effetti che cambiamenti nel mercato potrebbero avere sull’attività delle diverse business units. Dal punto di vista distributivo, la concorrenza potrebbe aumentare anche per effetto della presenza di limitate barriere all’ingresso. Il Gruppo Stefanel compete con retailers specializzati, retailers indipendenti e società manifatturiere, con department stores a vario raggio di azione, oltre che con società di vendita per corrispondenza. Inoltre il Gruppo deve fronteggiare la concorrenza anche per l’acquisizione dei siti commerciali più appetibili e per ottenere le migliori condizioni di affitto e acquisto dei negozi. Il settore in cui opera il Gruppo è particolarmente sensibile ai cambiamenti nelle scelte di spesa del consumatore. Può essere influenzato, tra l’altro, dal contesto economico globale, dai tassi di interesse, dalla fiscalità, dalle condizioni economiche locali, dall’incertezza sulle prospettive economiche future e dallo spostamento verso altri beni e servizi nelle scelte di spesa. Inoltre il business dell’abbigliamento è in qualche misura sensibile alle condizioni climatiche. Il Gruppo si pone l’obiettivo di contrastare la pressione deflattiva sui prezzi derivante da aumento della concorrenza e cambiamenti nelle scelte del consumatore. La possibilità di trovare locations per nuovi negozi dipende dalla disponibilità di immobili che soddisfino i criteri prefissati e dall’abilità nel negoziare termini in linea con i targets finanziari stabiliti. Rischi operativi Per rischi operativi si intendono possibili conseguenze avverse legate a processi, organizzazione o sistemi interni e ad eventi esterni connessi alla gestione corrente delle attività. Il Gruppo è soggetto ai rischi connessi allo sviluppo commerciale e al rafforzamento/riposizionamento dei propri marchi. I sistemi, le procedure, i controlli e le risorse del Gruppo dovranno essere adeguati per supportare l’espansione. Le performance aziendali dipendono anche dalla capacità del Gruppo di proporre prodotti che incontrino il gusto del consumatore. In particolare, il marchio Stefanel ha avviato un processo di riposizionamento che comporta un sostanziale cambiamento della clientela di riferimento, mentre i marchi High e I’m Isola Marras rappresentano iniziative ancora in una fase di sostanziale start up, il cui effettivo livello di successo potrebbe differire sostanzialmente dalle aspettative. La strategia di espansione e crescita adottata negli ultimi anni dal Gruppo ha fatto aumentare costi fissi operativi, e ha comportato importanti investimenti sullo shop network. Tali investimenti espongono il Gruppo al rischio che alcune locations scelte possano poi rivelarsi inadatte, a causa di cambiamenti demografici o di cambiamenti di altre caratteristiche delle aree commerciali ed inoltre comportano il rischio di conseguire significative perdite operative. E’ sempre più importante essere in grado di organizzare e coordinare processi integrati di produzione/logistica e commerciali al fine di soddisfare le necessità di un calendario commerciale sempre più complesso. Rischi finanziari Nei rischi finanziari vengono inclusi rischi legati ai cambi, ai tassi di interesse, alla liquidità e ai crediti. Circa il rischio di cambio, le attività, le passività, le vendite, i costi e il risultato operativo del Gruppo sono e continueranno a essere influenzate dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sulle divise di vendita e, quindi, sui prezzi dei prodotti venduti, sul costo del venduto e sul risultato operativo. Vi è poi esposizione al rischio di cambio transattivo e traslativo. Si effettuano in merito al rischio di cambio transazioni di copertura sulle divise per gestire l’esposizione e a tale riguardo astrattamente potrebbe esistere il rischio che le strategie adottate non siano sufficienti a proteggere i risultati da effetti negativi derivanti da future oscillazioni. Inoltre il Gruppo detiene attività e passività, sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, che sono necessarie per gestire la liquidità e i fabbisogni finanziari. Queste attività e passività sono esposte al rischio di oscillazione di tassi di mercato, che viene tenuto sotto controllo anche attraverso l’uso di strumenti finanziari derivati di copertura del suddetto rischio. Il rischio di liquidità si può manifestare per l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall’altra, le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalle funzioni centrali della capogruppo nell’ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie e/o un adeguato investimento della liquidità. In merito alla più precisa descrizione degli elementi che specificamente impattano sul rischio di liquidità per il Gruppo con riferimento alla ristrutturazione finanziaria, relativamente alla 14 quale era stato raggiunto l’accordo con le banche finanziatrici attualmente in vigore (il “Nuovo Accordo”), al mancato rispetto dei parametri finanziari al 30 giugno 2013 previsti dal Nuovo Accordo, nonché alle azioni poste in essere dagli Amministratori per il raggiungimento di un nuovo accordo finanziario si fa rinvio ai contenuti esposti nel paragrafo “Continuità aziendale”. Il Gruppo presenta diverse concentrazioni del rischio di credito in funzione della natura delle attività che hanno generato il credito stesso. Il rischio di credito commerciale è essenzialmente correlato alle vendite wholesale e viene gestito mediante vendite a clienti che hanno un’affidabilità storica consolidata. Le vendite a clienti retail sono regolate a mezzo contanti o mediante carte di credito e altre carte elettroniche. Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni creditorie, se singolarmente significative, per le quali si rileva un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L’ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, nonché del fair value delle garanzie. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell’esperienza storica e di dati statistici. Per l’ammontare di quei crediti la cui riscossione è differita oltre i normali termini commerciali praticati alla clientela si è proceduto all’attualizzazione dei valori. Il rischio di credito finanziario è rappresentato dall’incapacità della controparte o dell’emittente degli strumenti stessi ad adempiere alle proprie obbligazioni. Rischio Paese Il Gruppo è esposto ai rischi associati alla internazionalizzazione delle proprie attività e, quindi, all’instabilità politica ed economica in alcuni Paesi in cui opera, a cambiamenti nelle disposizioni di legge, a dazi o barriere commerciali, a controlli dei prezzi o dei tassi di cambio, come ai rischi connessi a ritardi nei pagamenti dei clienti in alcuni Paesi. CONTINUITA’ CONTINUITA’ AZIENDALE Le valutazioni del bilancio consolidato semestrale abbreviato sono state effettuate nel presupposto della continuazione dell’attività aziendale, dopo aver considerato quanto previsto dallo IAS 1 e quindi analizzato tutti gli elementi disponibili utili a tale riguardo. Le difficili condizioni generali di mercato causate dalla perdurante crisi economica nazionale ed internazionale e i riflessi negativi che hanno interessato pesantemente i consumi nel settore dell’abbigliamento, accentuatisi anche nel primo semestre 2013 per effetto di condizioni climatiche non favorevoli, hanno contribuito a determinare la situazione di crisi del Gruppo che ha comportato il sostenimento di rilevanti perdite gestionali negli ultimi esercizi, nonché una conseguente situazione di tensione finanziaria, peraltro arginata dalle operazioni sul capitale e dalle cessioni di attività, anche a parti correlate, perfezionate nel 2012 e nei precedenti esercizi. Il primo semestre 2013 – caratterizzato dalle citate negative condizioni climatiche - ha registrato una perdita netta consolidata di euro 16.016 migliaia con un assorbimento di cassa derivante dall’attività operativa per euro 14.018 migliaia. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2013 è pari ad euro 27.578 migliaia, mentre la posizione finanziaria netta alla medesima data è negativa per euro 74.133 migliaia, con un incremento nel semestre pari ad euro 6.198 migliaia. Si evidenzia inoltre che a fronte della perdita realizzata al 30 giugno 2013 dalla Capogruppo di euro 18.326 migliaia, il capitale della stessa risulta diminuito di oltre un terzo. In particolare, a fronte di un capitale sociale nominale di euro 55.180 migliaia, il patrimonio netto ammonta ad euro 26.585 migliaia. Pertanto gli Amministratori approveranno una relazione sulla situazione patrimoniale della Società ai sensi dell’art. 2446 c.c. e dell’art.74 del Regolamento Emittenti, e convocheranno senza indugio l’Assemblea Straordinaria per gli opportuni provvedimenti. Gli Amministratori, pur prevedendo un miglioramento degli indicatori della dinamica finanziaria e reddituale nel secondo semestre 2013, ritengono continuino a sussistere rilevanti incertezze che potrebbero comportare dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale. Si ricorda peraltro che il Gruppo opera prevalentemente attraverso il canale retail diretto, caratterizzato da una limitata prevedibilità oltre che da una considerevole rigidità nei costi operativi. Con riferimento agli aspetti che maggiormente possono influenzare l’adozione del presupposto di continuità aziendale, ovvero le previsioni reddituali e dei flussi di cassa e gli accordi in essere con le banche finanziatrici, si forniscono di 15 seguito le informazioni più rilevanti in merito alla situazione e alle iniziative adottate dalla Società, anche in qualità di holding. Dati previsionali Alcune delle valutazioni incluse nella presente relazione finanziaria semestrale si basano, laddove necessario, sui dati previsionali desunti dal documento denominato “Piano Industriale e Manovra Finanziaria 2013-2017”, approvato dal Consiglio di Amministrazione il 29 agosto 2013. Si segnala che tali dati previsionali e le conseguenti valutazioni di bilancio tengono in considerazione le peculiari caratteristiche del progetto di rilancio aziendale, con particolare riferimento a: − − − − completamento del rilancio del brand Stefanel agendo principalmente sulle leve del prodotto e della comunicazione; crescita delle vendite like-for-like inferiore alle previsioni di crescita del mercato “abbigliamento donna” formulate da fonti indipendenti relativamente nelle aree geografiche in cui si sviluppa il fatturato aziendale; sviluppo dello shop network - principalmente nel franchising monobrand e nel multibrand indipendente – con l’obiettivo di spostare ulteriormente il mix dei ricavi in aree non euro e contenere le necessità di investimento, focalizzandosi su bacini geografici emergenti, in particolare dell’Est, ma già attivi per il Gruppo dal punto di vista distributivo; miglioramento del margine industriale lordo grazie ad un rafforzamento delle politiche di sourcing. I dati previsionali contenuti nel Piano Industriale 2013-2017 includono alcune assunzioni ipotetiche caratterizzate da un significativo grado di incertezza. Tali assunzioni riguardano principalmente: l’evoluzione dei consumi a livello mondiale e l’evoluzione del mercato di riferimento; le risposte del mercato alle azioni di comunicazione, marketing e di prodotto intraprese dal management nell’arco di piano; l’andamento dei costi di approvvigionamento dei prodotti dalle fonti produttive; l’andamento dei tassi di cambio, in particolare il cambio euro/dollaro che si riflette sul costo di una parte significativa degli acquisti di materie prime e di prodotti finiti. Fonti finanziarie a disposizione della Società Si ricorda che in data 23 giugno 2011 la Società aveva perfezionato con le banche finanziatrici (“le Banche”) un accordo denominato “il Nuovo Accordo”. Esso ha durata fino al 31 dicembre 2015 e prevede: a) la moratoria fino al 2014 dei rimborsi delle quote capitale dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere, con successivo ammortamento fino al 2017; b) la conferma delle linee di finanza operativa fino al 31 dicembre 2013 c) la verifica del rispetto di alcuni parametri finanziari (“covenants”) a livello di bilancio consolidato su base semestrale. Si evidenzia che i covenants previsti dal Nuovo accordo non risultano rispettati al 30 giugno 2013. Il mancato rispetto di tali parametri sulla base del citato accordo prevede, oltre alla perdita del beneficio del termine sui finanziamenti a medio lungo termine in essere, il diritto alla revoca delle linee di finanza operativa in scadenza al 31 dicembre 2013 da parte delle Banche. Al fine di prevenire gli effetti derivanti dal mancato rispetto dei covenants, nel primo semestre 2013, sulla base dei dati in via di consuntivazione, la Società ha incaricato un primario advisor per la redazione di un aggiornamento del proprio piano industriale e finanziario, funzionalmente alla presentazione di una nuova proposta di ristrutturazione del debito finanziario alle Banche. Dopo una serie di incontri preliminari, il 18 luglio si è quindi tenuta una riunione di presentazione del documento denominato “Piano Industriale e Manovra Finanziaria 2013-2017”, nel corso della quale il management della Società ha illustrato alle Banche le condizioni di mercato, la situazione aziendale, le azioni intraprese e da intraprendere, i risultati attesi da tali azioni e le conseguenti prospettive. La documentazione presentata dalla Società è attualmente all’esame delle Banche ed è previsto che gli incontri per il prosieguo della negoziazione riprendano nella prima settimana di settembre 2013. La 16 riunione è stata caratterizzata da un clima di positiva collaborazione da parte delle Banche e da una dialettica costruttiva tra le parti. In tal senso si ritiene utile evidenziare che le Banche – nelle more del perfezionamento della nuova manovra finanziaria, non hanno fatto venir meno il supporto finanziario al Gruppo accordando de facto di mantenere disponibili ed operative, anche per scadenze successive al 31 dicembre 2013, le linee di finanza operativa concesse ai sensi del Nuovo Accordo. La Società sta attualmente utilizzando tali linee di credito. La Società ha inoltre conferito incarico ad un esperto indipendente ai fini dell’effettuazione di una attestazione ex art. 67 R.D. 267/42 sul Piano Industriale 2013-2017. L’attività è già stata avviata. Con riferimento ai covenants che non risultano rispettati al 30 giugno 2013, nell’ambito della discussione della nuova manovra finanziaria con la Banche la Società formulerà una richiesta di waiver. Gli Amministratori, confortati dai propri consulenti legali e finanziari, ritengono che l’operazione di rinegoziazione dell’indebitamento contenuta nella predetta proposta di Manovra Finanziaria potrà ragionevolmente concludersi entro il 2013, considerando le tempistiche burocratico-amministrative di questo genere di operazioni. Pertanto, ai soli fini di rispettare le previsioni dei principi contabili di riferimento, nella presente relazione finanziaria semestrale gli Amministratori hanno classificato come esigibili a breve anche le quote a medio-lungo termine dei finanziamenti, pur nutrendo l’aspettativa di poter mantenere per tali quote una esigibilità a medio-lungo termine nell’ambito di una nuova convenzione di ristrutturazione del debito. Sintesi Gli Amministratori, dopo aver attentamente analizzato le significative incertezze connesse al raggiungimento delle previsioni economico-finanziarie contenute nel Piano Industriale 2013-2017 e alla sottoscrizione di una nuova convenzione bancaria per la ristrutturazione dell’indebitamento entro termini congrui, che potrebbero far sorgere dubbi sull’adozione del presupposto della continuità aziendale, nutrono l’aspettativa che il Gruppo potrà continuare la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. Pertanto hanno ritenuto appropriato il presupposto della prospettiva della continuazione dell’attività aziendale nella redazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013. RAPPORTI CON PARTI CORRELATE Tutte le operazioni poste in essere, comprese quelle fra la Capogruppo e le sue controllate e tra le controllate stesse, nonché tutti i rapporti con le entità correlate, rientrano nella gestione dell’attività caratteristica del Gruppo e tutte le operazioni sopra descritte sono regolate a condizioni di mercato. Nel corso del primo semestre 2013 non sono state effettuate operazioni atipiche o inusuali come definite ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28-7-2006. Le informazioni sui rapporti con parti correlate sono presentate nella nota 28. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO Ad eccezione di quanto riportato nel paragrafo “Continuità aziendale” relativamente ai rapporti con le banche finanziatrici non si registrano accadimenti di particolare rilievo dopo la chiusura del primo semestre 2013. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE Il contesto dei mercati è caratterizzato da significativa incertezza. Le ricorrenti crisi finanziarie verificatesi soprattutto nei mercati europei, nei quali peraltro il Gruppo opera in misura prevalente, rendono lo scenario oltremodo incerto e ancor più complessa l'attività previsionale. Prosegue in ogni caso la messa in atto del piano industriale e finanziario del Gruppo. Va segnalato che gli Stefanel Shops a gestione diretta con dati comparabili (like-for-like) stanno registrando segnali di ripresa, iniziati nel secondo trimestre 2013 e che proseguono nelle prime otto settimane del terzo trimestre. 17 Ponte di Piave, 29 agosto 2013 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Giuseppe Stefanel __________________________________ 18 BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO PROSPETTI DI BILANCIO 19 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (in migliaia di euro) CONTO ECONOMICO Note 1° semestre 2013 1° semestre 2012 (riesposto) 2012 (riesposto) Ricavi netti (1) 84.324 95.997 186.605 Costo del venduto (2) (39.457) (42.410) (84.722) 44.867 53.587 101.883 (3) (52.514) (50.990) (93.972) - di cui verso entità correlate (*) (1.508) 3.082 10.256 - di cui (oneri)/proventi non ricorrenti (3.289) 3.983 12.404 MARGINE INDUSTRIALE LORDO - Spese commerciali, generali ed amministrative - Pubblicità e promozioni (4) RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI (3.110) (5.830) (11.116) (10.757) (3.233) (3.205) - Ammortamenti (5) (4.414) (5.221) (10.020) - Svalutazioni (5) (2.264) (135) (3.434) (17.435) (8.589) (16.659) RISULTATO OPERATIVO - Proventi finanziari (6) 1.595 1.705 1.598 - Oneri finanziari (6) (3.155) (2.862) (5.185) - (Oneri)/Proventi da partecipazioni (7) (100) 44 (123) (19.095) (9.702) (20.369) RISULTATO ANTE IMPOSTE - Imposte sul reddito del periodo RISULTATO DELLE ATTIVITA’ IN CONTINUITA’ - Risultato delle attività cessate RISULTATO NETTO DI PERIODO (8) (421) (629) (414) (19.516) (10.331) (20.783) 3.500 - 700 (16.016) (10.331) (20.083) (16.075) (10.413) (20.205) 59 82 122 Attribuibile a: - Azionisti della capogruppo - Azionisti di minoranza UTILE / (PERDITA) PER AZIONE (19) (0,1902) (0,1232) (0,2390) (0,2390) (*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, vengono evidenziati i principali effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto economico consolidato, ulteriormente descritti nella Nota 28. 20 CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO (in migliaia di euro) Utile/(perdita) del periodo Altre componenti di conto economico complessivo I semestre 2013 I semestre 2012 (riesposto) (16.016) (10.331) (745) (97) 232 232 (875) (875) (513) (972) 83 (7) 76 (313) 61 (252) 76 (252) (16.453) (11.555) (16.512) 59 (16.453) (11.637) 82 (11.555) Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio: Differenze di conversione di bilanci esteri (Perdita)/utile netto da strumenti di copertura dei flussi di cassa (cash flow hedges) Imposte sul reddito Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle impsote Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio: (Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti Imposte sul reddito Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte Totale utile/(perdita) complessiva al netto delle imposte Attribuibile a: Azionisti della capogruppo Azionisti di minoranza 21 SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA (in migliaia di euro) Note 30.06.2013 30.06.2013 31.12.2012 31.12.2012 (riesposto) 30.06.2012 30.06.2012 (riesposto) ATTIVITA' ATTIVITA' NON CORRENTI Immobilizzazioni immateriali (9) 33.263 35.130 39.961 Immobili, impianti e macchinari (10) 28.959 32.796 36.424 Partecipazioni (11) 560 626 226 Crediti finanziari e altre attività non correnti (12) 77 54 71 Altri crediti ed attività non correnti (13) 6.987 10.577 10.319 Attività per imposte anticipate (14) 7.192 7.722 7.944 77.038 86.905 94.945 94.945 TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze nette (15) 47.898 51.448 53.717 Crediti commerciali (16) 31.765 31.771 31.923 113 43 18 20.249 23.662 14.981 7.008 10.064 2.519 - di cui verso entità correlate(*) Altri crediti ed attività correnti (17) - di cui verso entità correlate(*) Crediti finanziari e altre attività correnti (12) 679 7 890 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (18) 11.780 11.687 13.295 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 112.371 118.575 114.806 TOTALE ATTIVITA' 189.409 205.480 209.751 209.751 (*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, vengono evidenziati i principali effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale finanziaria consolidata, ulteriormente descritti nella Nota 28. 22 SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA (in migliaia di euro) PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO Note 30.06.2013 30.06.2013 31.12.2012 31.12.2012 30.06.2012 30.06.2012 55.180 55.180 97.548 Riserva legale - - - Fondo sovrapprezzo azioni - - 11 PATRIMONIO NETTO: Capitale Sociale Altre riserve (11.656) 8.874 (33.347) Utile/(Perdita) del periodo (16.075) (20.205) (10.413) Totale Patrimonio netto di Gruppo (19) 27.449 43.849 53.799 Patrimonio di terzi (20) 129 460 420 27.578 44.309 54.219 54.219 TOTALE PATRIMONIO NETTO PASSIVITA' NON CORRENTI Passività finanziarie non correnti (24) 75 40.481 28.212 Fondi per trattamento di fine rapporto (21) 4.174 4.626 5.058 Altri debiti e passività non correnti (26) - - 200 Fondo per rischi e oneri futuri (non corrente) (22) 2.455 2.483 2.854 Passività per imposte differite (23) 3.606 3.648 4.226 10.310 51.238 40.550 40.550 TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI PASSIVITA' CORRENTI Passività finanziarie correnti (24) 86.594 39.202 43.124 Debiti commerciali (25) 52.666 58.722 57.874 1.131 1.565 4.111 12.015 11.810 13.033 - di cui verso entità correlate(*) Altri debiti e passività correnti (26) Fondo per rischi e oneri futuri (22) 246 199 951 TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 151.521 109.933 114.982 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 189.409 205.480 209.751 209.751 (*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, vengono evidenziati i principali effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale finanziaria consolidata, ulteriormente descritti nella Nota 28. 23 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (in migliaia di euro) Utile (perdita) attribuito ai Soci della controllante Risultato netto di pertinenza dei terzi Plusvalenze e minusvalenze da alienazione di immobilizzazioni Ammortamenti e svalutazioni delle attività non correnti Effetto a C.E. della valutazione delle partecipazioni con il metodo del P.N Incremento (decremento) del fondo imposte differite Decremento (incremento) dei crediti per imposte anticipate Incremento (decremento) dei fondi rischi ed oneri Incremento (decremento) del T.F.R. Decremento (incremento) delle rimanenze Decremento (incremento) dei crediti commerciali Incremento (decremento) dei debiti commerciali Variazione altre attività/passività operative A) FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA Investimenti in immobilizzazioni immateriali Investimenti in immobilizzazioni materiali Disinvestimenti netti di immobilizzazioni Decremento (incremento) di crediti per cessioni di immobilizzazioni Disinvestimenti (Investimenti) in partecipazioni Dsinvestimenti (investimenti) netti in attività finanziarie B) FLUSSI DI CASSA DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Earnout da cessione partecipazione Hallhuber Altre variazioni cessione partecipazione Noel International S.A. C) FLUSSI DERIVANTI DALLE ATTIVITA’ DISCONTINUE Variazione finanziamenti a medio/lungo termine Variaz. netta debiti verso banche, finanziam. a breve termine e altre variaz. Variazione nelle altre attività correnti Variazione cash flow hedge D) FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITA/PASSIVITA' FINANZIARIE Variazione delle riserve di conversione e altre variazioni Variazione nel patrimonio netto di terzi E) FLUSSI DI CASSA DA MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO Primo Primo Esercizio semestre semestre 2012 2012 2012 2012 2013 2013 (Riesposto) (Riesposto) (16.075) (20.205) (10.413) 59 122 82 (45) (13.386) (4.179) 6.678 13.454 5.356 (3.434) (42) 523 19 (369) 3.550 6 (6.056) 1.244 (13.942) (276) (857) 204 2.600 364 2.035 3.500 3.000 6.500 6.986 (927) 232 6.291 (403) (388) (791) (552) (618) 649 (944) (723) 3.390 (8.193) (10.200) 1.411 (35.795) (1.308) (4.099) 17.146 (10.515) 152 148 1.524 3.000 3.000 11.712 (930) 2.843 (1.137) 12.488 (891) 13 (878) (19) 5 366 179 (103) 1.121 (9.460) (11.048) 4.561 (23.552) (379) (2.058) 4.608 (2.400) 19 360 150 3.000 3.000 (320) 2.738 1.698 (875) 3.241 (905) 13 (892) 93 (19.661) (18.053) 11.687 11.780 31.348 11.687 31.348 13.295 I) INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO INIZIALE (67.935) (35.786) (35.786) J) INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO FINALE (I+F(I+F-D) (74.133) (67.935) (57.080) 77 679 11.780 (86.528) (141) (74.133) 54 7 11.687 (79.424) (259) (67.935) 71 890 13.295 (71.174) (162) (57.080) F) VARIAZIONI DISPONIBILITA' LIQUIDE (A+B+C+D+E) G) DISPONIBILITA' LIQUIDE INIZIALI H) DISPONIBILITA' LIQUIDE FINALI (F+G) Dettaglio (indebitamento) disponibilità finanziarie nette finali: Attività finanziarie immobilizzate Attività finanziarie non immobilizzate Disponibilità liquide Debiti verso banche Debiti verso altri finanziatori INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO FINALE FINALE 24 PROSPETTO PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMON PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO SEMESTRALE Semestre al 30 giugno 2012 Attribuito agli azionisti della capogruppo Capitale sociale Saldo al 1° gennaio 2012 (riesposto) Risultato del periodo Altri utili/perdite complessivi Totale utile/(perdita) complessivo Variazione riserva stock option Altre variazioni Saldo al 30 giugno 2012 Sovrapprezzo azioni Altre riserve di capitale Utili/(perdite) a nuovo Riserva cash flow hedge 97.548 11 (40.174) 14.386 (10.413) 943 - - (252) (252) 67 (10.413) (875) (875) 97.548 11 (40.359) 3.973 68 Totale Riserva di Patrimonio Patrimonio conversione di terzi di Gruppo (7.345) 65.369 325 (10.413) 82 (97) (1.224) (97) (11.637) 82 67 13 (7.442) 53.799 420 Totale patrimonio netto 65.694 (10.331) (1.224) (11.555) 67 13 54.219 Totale Riserva di Patrimonio Patrimonio conversione di terzi di Gruppo (7.180) 43.849 460 (16.075) 59 (745) (437) (745) (16.512) 59 110 (388) 2 (2) (7.925) 27.449 129 Totale patrimonio netto 44.309 (16.016) (437) (16.453) 110 (388) 27.578 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO SEMESTRALE Semestre al 30 giugno 2013 Attribuito agli azionisti della capogruppo Capitale sociale Saldo al 1° gennaio 2013 (riesposto) Risultato del periodo Altri utili/perdite complessivi Totale utile/(perdita) complessivo Variazione riserva stock option Pagamenti dividendi Acquisti di quote di minoranza Saldo al 30 giugno 2013 Sovrapprezzo azioni Altre riserve di capitale 55.180 - 16.249 - - 76 76 110 55.180 0 16.435 Utili/(perdite) a nuovo (20.205) (16.075) Riserva cash flow hedge (195) (16.075) 232 232 2 (36.278) 37 25 NOTE ILLUSTRATIVE L’attività del Gruppo Il Gruppo Stefanel, tramite la Capogruppo Stefanel S.p.A e le società controllate, svolge attività di produzione (sia direttamente che con l’utilizzo di fornitori esterni al Gruppo) e vendita a dettaglianti e a consumatori finali di abbigliamento con marchi propri o di terzi su licenza. La sede della Capogruppo è in Ponte di Piave (TV), Italia. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI Contenuto e forma della relazione finanziaria semestrale Il bilancio consolidato annuale del Gruppo Stefanel viene preparato in conformità con i principi contabili internazionali IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”) e tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”). Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato per il periodo di sei mesi al 30 giugno 2013 (in seguito anche “bilancio intermedio”) è stato redatto in accordo con le disposizioni dello IAS 34 Bilanci intermedi e dell’art. 154-ter del T.U.F. ed è corredato dalla relazione intermedia sulla gestione del Gruppo Stefanel. Tale bilancio consolidato semestrale abbreviato non include tutte le informazioni richieste nella redazione del bilancio annuale consolidato e conseguentemente questa relazione deve essere letta congiuntamente al bilancio annuale consolidato al 31 dicembre 2012. La redazione del bilancio intermedio richiede da parte della direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte del management, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al capitolo “Valutazioni discrezionali e stime contabili significative” del bilancio consolidato al 31 dicembre 2012. Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un’immediata valutazione di eventuali perdite di valore. Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell’aliquota media ponderata attesa per l’intero esercizio. L’unità di misura utilizzata è l’euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, e tutti i dati contenuti nei prospetti contabili, così come quelli esposti nelle presenti note, sono espressi in migliaia di euro, ove non diversamente specificato. I principi contabili, le stime e i criteri di valutazione adottati nella redazione della presente bilancio consolidato semestrale abbreviato sono conformi a quelli utilizzati per il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 al quale si rimanda per completezza di trattazione, fatta eccezione per l’adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1 gennaio 2013. Il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi e modifiche che hanno comportato la riesposizione dei dati comparativi; questi includono lo IAS 19 Benefici per i dipendenti, l’IFRS 13 Valutazione del Fair Value e le modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio. La natura e gli effetti di tali cambiamenti sono di seguito illustrati, in accordo con quanto richiesto dallo IAS 34. 26 Diversi altri nuovi principi e modifiche sono entrati in vigore per la prima volta nel 2013. Tuttavia questi non hanno alcun tipo di impatto sul bilancio consolidato o sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Stefanel. Di seguito sono elencate la natura e l’impatto di ogni nuovo principio/modifica: IAS 1 Presentazione di Bilancio – Esposizione nel bilancio delle voci delle altre componenti di conto economico complessivo - La modifica allo IAS 1 introduce il raggruppamento delle voci presentate nelle altre componenti di conto economico complessivo. Le voci che potrebbero essere in futuro riclassificate (o “riciclate”) nel conto economico (per esempio, l’utile netto sulle coperture di investimenti netti, le differenze di conversione di bilanci esteri, l’utile netto su cash flow hedge e l’utile/perdita netto da attività finanziarie disponibili per la vendita) devono ora essere presentate separatamente rispetto alle voci che non saranno mai riclassificate (per esempio, l’utile/perdita attuariale su piani a benefici definiti e la rivalutazione di terreni e fabbricati). La modifica ha riguardato solo la modalità di presentazione e non ha avuto alcun impatto sulla posizione finanziaria del Gruppo o sui risultati. IAS 12 - Imposte differite: recupero delle attività sottostanti - Questa modifica chiarisce la determinazione delle imposte differite sugli investimenti immobiliari valutati al fair value. La modifica introduce la presunzione confutabile che il valore contabile di un investimento immobiliare, valutato utilizzando il modello del fair value previsto dallo IAS 40, sarà recuperato attraverso la vendita e che, conseguentemente, la relativa fiscalità differita dovrebbe essere valutata sulla base della vendita (on a sale basis). La presunzione è confutata se l’investimento immobiliare è ammortizzabile e detenuto con l’obiettivo di utilizzare nel corso del tempo sostanzialmente tutti i benefici derivanti dall’investimento immobiliare stesso, invece che realizzare tali benefici con la vendita. La modifica non ha avuto alcun impatto sulla posizione finanziaria, sui risultati o sull’informativa del Gruppo. IFRS 7 Informazioni integrative - Compensazione di attività e passività finanziarie – Modifiche all’IFRS 7 - Queste modifiche richiedono all’entità di dare informativa sui diritti di compensazione e relativi accordi (ad esempio garanzie). L’informativa darà al lettore di bilancio informazioni utili per valutare l’effetto degli accordi di compensazione sulla posizione finanziaria dell’entità. La nuova informativa è richiesta per tutti gli strumenti finanziari, oggetto di compensazione secondo lo IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio. L’informativa è richiesta anche per gli strumenti finanziari che sono soggetti a contratti quadro esecutivi di compensazione o accordi simili, indipendentemente dal fatto che vengano compensati secondo lo IAS 32. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sulla posizione finanzia o sui risultati del Gruppo. IAS 19 (2011) Benefici ai dipendenti (IAS 19R) - Lo IAS 19R include numerose modifiche nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, inclusi gli utili e le perdite attuariali che sono ora rilevati tra le altre componenti di conto economico complessivo e permanentemente esclusi dal conto economico; i rendimenti attesi dalle attività del piano che non sono più rilevati nel conto economico, mentre è necessario rilevare nel conto economico gli interessi sulla passività (attività) netta del piano, interessi che devono essere calcolati utilizzando lo stesso tasso di interesse applicato per attualizzare l’obbligazione, e; i costi relativi alle prestazioni di lavoro passate che sono ora riconosciuti nel conto economico alla data che si verifica prima tra quella di i) l’intervenuta modifica o riduzione del pianto, o quella ii) del riconoscimento dei correlati costi di ristrutturazione o cessazione del rapporto di lavoro. Altre modifiche includono nuova informativa, come ad esempio informativa sulla sensitività di carattere qualitativo. Nel caso del Gruppo, il passaggio a IAS 19R ha avuto un impatto sull’obbligazione netta del piano a benefici definiti rappresentata dal trattamento di fine rapporto delle società italiane dovuto alla differenza nella contabilizzazione degli utili e perdite attuariali, in precedenza contabilizzati secondo il metodo del corridoio, mentre attualmente sono da iscrivere per l’importo totale tra le “Altre componenti di conto economico complessivo” e in apposita riserva del patrimonio netto. Trattandosi di un cambiamento di principio applicabile retrospettivamente è stato rivisto l’esercizio precedente, a partire dall’1 gennaio 2012. Gli effetti dell’adozione dello IAS 19R sono spiegati in dettaglio nella Nota 21. IFRS 13 Valutazione al fair value - IFRS 13 introduce nell’ambito degli IFRS una linea guida univoca per tutte le valutazioni al fair value. L’IFRS 13 non modifica i casi in cui sia richiesto di utilizzare il fair value, ma piuttosto fornisce una guida su come valutare il fair value in ambito IFRS, quando 27 l’applicazione del fair value è richiesta o permessa dai principi contabili internazionali stessi. L’applicazione dell’IFRS 13 non ha avuto impatti nelle valutazioni del fair value svolte dal Gruppo. L’IFRS 13 richiede anche informativa specifica sul fair value, parte della quale sostituisce i requisiti di informativa attualmente previsti da altri principi, incluso l’IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative. Alcune di queste informazioni sono specificamente richieste per gli strumenti finanziari dallo IAS 34.16A(j), ed hanno quindi effetto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato. IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una miniera a cielo aperto - Questa interpretazione si applica ai costi di sbancamento sostenuti nell’attività mineraria a cielo aperto nella fase di produzione di un’attività mineraria. L’interpretazione tratta la contabilizzazione dei benefici derivanti dall’attività di sbancamento. La nuova interpretazione non ha avuto alcun impatto sul Gruppo. In aggiunta alle modifiche e ai nuovi principi sopra riepilogati, è stato modificato anche l’IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards che è effettivo per gli esercizi annuali con inizio al 1 gennaio 2013 o successivamente. Questa modifica non è rilevante per il Gruppo che non è un neo-utilizzatore degli IFRS. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore. Comparabilità L’applicazione dello IAS 19 revised ha comportato una riesposizione dei valori comparativi riferiti al 2012 riclassificando gli utili (perdite) attuariali netti già iscritti da Risultato netto a Riserva di altre componenti del risultato complessivo ed iscrivendo gli utili (perdite) attuariali in precedenza non iscritti - in quanto il Gruppo utilizzava il metodo del corridoio - nelle altre componenti del risultato complessivo; gli impatti non sono significativi e sono spiegati nella nota 21. Principi di consolidamento L’area di consolidamento alla data di bilancio comprende la Capogruppo Stefanel S.p.A. e le società di cui la stessa possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o, comunque, esercita un’influenza dominante e il cui elenco è riportato di seguito. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un’entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività. Nel valutare l’esistenza del controllo sono presi in considerazione l’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili. Le controllate sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa. Le società collegate sono, invece, entità sulle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole e in cui, di norma, possiede una percentuale dei diritti di voto compresa tra il 20% e il 50%. La partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo e, successivamente, contabilizzata secondo il metodo del patrimonio netto, in base al quale la quota di pertinenza del Gruppo degli utili o delle perdite della partecipata, realizzati dopo la data di acquisizione, è rilevata nel conto economico di quest’ultimo, mentre la quota di pertinenza del Gruppo nelle variazioni di patrimonio netto, intervenute dopo la data di acquisizione, è rilevata nel patrimonio netto del Gruppo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per riflettere le variazioni complessive intervenute dopo la data di acquisizione. Area di consolidamento Di seguito è fornito l’elenco delle società incluse nel perimetro di consolidamento e di quelle valutate con metodi alternativi. SOCIETA' CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE Denominazione sociale Sede Valuta Capitale Sociale Quota consolidata di gruppo 30.6.2013 31.12.2012 31.12.2012 CAPOGRUPPO 28 STEFANEL S.p.A. Euro 55.180.436,64 - - SOCIETA' CONTROLLATE ITALIANE Interfashion S.p.A. Ponte di Piave (TV) Euro 3.600.000 100 100 SOCIETA' CONTROLLATE ESTERE Stefanel España S.L. Madrid – Spagna Euro 760.600 Lara Stefanel S.a.s. Parigi – Francia Euro 3.050.000 Stefanel GmbH Monaco – Germania Euro 1.600.000 Stefanel International Holding N.V. Amsterdam – Olanda Euro 11.751.000 Stefanel Romania S.r.l. Bucarest – Romania Ron 18.810.820 Stefpraha S.r.o. Praga – Repubblica Ceca Czk 33.869.000 Stefburg Mode GmbH Linz – Austria Euro 363.364 Stefanel Fashion Turkey A.S. Istanbul – Turchia Try 33.424.000(*) Stefanel de Portugal Limitada Lisbona – Portogallo Euro 124.700 Stefanel Polonia Sp. z o.o. Varsavia – Polonia Pln 10.336.000 Stefanel Hellas S.A. Atene – Grecia Euro 60.000 Stefanel Slovakia S.r.o. Bratislava–Rep. Slovacca Euro 667.198 Stefanel Hong Kong Ltd. Hong Kong Hkd 40.000.000 HI–INT S.A. Lussemburgo Euro 50.000 Stefanel (UK) Limited Londra – Gran Bretagna Gbp 520.200 Swiss Factory Outlet S.A. Chiasso – Svizzera Chf 974.000 (*) Valore del capitale sociale comprensivo della quota terzi non versata per Try 39.368. 100 100 100 100 100 100 100 99,85 100 100 100 100 100 65 100 100 100 100 100 100 100 100 100 99,8 100 100 100 100 100 65 100 100 PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO Denominazione sociale Sede Valuta Capitale Sociale Quota consolidata di gruppo 30.6.2013 31.12.2012 31.12.2012 Stefanel Universal S.r.l. in liquidaz. Stefanel Japan Inc. Stefanel Trading (Shenzhen) Company Ltd. Bucarest – Romania Tokyo – Giappone Ron Jpy 2.200 90.000.000 65 100 65 100 Shenzhen – Rep. Cinese Rmb 20.140.000 100 100 SOCIETA' VALUTATE AL COSTO Capitale Denominazione sociale Omnia Factor S.p.A. Polimoda Consulting S.r.l. Sede Milano – Italia Firenze – Italia Valuta Euro Euro Sociale 4.000.000 1.176.000 Percentuale di partecipazione 30.6.2013 31.12.2012 31.12.2012 5 0,816 5 0,816 Criteri di consolidamento I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti: a) le attività e le passività, nonché i proventi e gli oneri, dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo dell’integrazione globale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall’entità della partecipazione. E’ stato, inoltre, eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate, attribuendo ai soci di minoranza, in apposite voci, la quota del patrimonio netto e del risultato netto di loro spettanza nel caso delle controllate consolidate con il metodo integrale. b) le differenze positive risultanti dall’elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento vengono imputate ai maggiori valori attribuibili ad attività e passività e, per la parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni dell’IFRS 3, il Gruppo ha modificato il criterio contabile per l’avviamento in modo 29 prospettico a partire dalla data di transizione. Perciò, a partire dal 1° gennaio 2004, il Gruppo ha smesso di ammortizzare l’avviamento assoggettandolo invece a test di impairment. c) le partite di debito/credito, costi/ricavi tra società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo, sono eliminate così come gli effetti delle fusioni o delle cessioni di rami d’azienda tra società già appartenenti all’area di consolidamento. d) iscrizione della quota di patrimonio netto e del risultato economico delle società controllate di competenza di azionisti terzi, rispettivamente in un’apposita voce del Patrimonio Netto denominata “Patrimonio di Terzi” e nel Conto Economico in una posta titolata “Quota degli azionisti di minoranza”. Conversione in Euro dei bilanci redatti in valuta estera I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del consolidamento, il bilancio di ciascuna entità estera è convertito in Euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. La conversione delle poste della situazione patrimoniale e finanziaria dei bilanci espressi in moneta diversa dall’Euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine periodo. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputati alla voce del patrimonio netto “Riserva di conversione”. I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell’area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella. Cambio puntuale 30.06.13 30.06.13 Cambio medio I semestre 2013 2013 0,03854 0,03891 0,8105 0,8131 Lira Turca 0,39667 0,41985 Yen Giapponese 0,00773 0,00797 Zloty Polacco 0,23054 0,23934 Dollaro Hong Kong 0,09854 0,09813 Dollaro USA 0,76453 0,76135 Sterlina Inglese 1,16659 1,17487 0,2242 0,22767 0,12456 0,12301 Descrizione delle valute Corona Ceca Franco Svizzero Nuovo Leu Romania Renminbi Cina Schemi di bilancio Il Gruppo presenta il conto economico per destinazione (altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business. Nel conto economico complessivo sono inoltre rilevate le “variazioni generate da transazioni con i non soci” - evidenziando separatamente i relativi eventuali effetti fiscali - che precedentemente all’ applicazione del nuovo IAS 1 – Presentazione del bilancio erano invece rilevate nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto, ovvero: - le voci di utile e perdita che potevano essere imputate direttamente a patrimonio netto; - gli effetti della valutazione degli strumenti derivati a copertura dei flussi di cassa futuri; - le differenze di conversione di bilanci esteri; - l’effetto derivante da eventuali cambiamenti dei principi contabili. Tali voci sono presentate separatamente tra quelle che potrebbero essere in futuro riclassificate (o “riciclate”) nel conto economico (per esempio, l’utile netto sulle coperture di investimenti netti, le differenze di conversione di bilanci esteri, l’utile netto su cash flow hedge e l’utile/perdita netto da attività finanziarie disponibili per la vendita) rispetto alle voci che non saranno mai riclassificate (per esempio, l’utile/perdita attuariale su piani a benefici definiti e la rivalutazione di terreni e fabbricati). 30 Con riferimento alle attività e passività rappresentate nella situazione patrimoniale e finanziaria è stata adottata una forma di presentazione che le distingue tra correnti e non correnti, secondo quanto consentito dallo IAS 1. Il rendiconto finanziario è stato predisposto applicando il metodo indiretto per mezzo del quale il risultato operativo è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall’attività d’investimento o finanziaria. Il prospetto di movimentazione del patrimonio netto illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a: - allocazione del risultato di periodo; - ammontari relativi ad eventuali operazioni con gli azionisti; - proventi ed oneri generati da transazioni con i non-soci, che sono illustrati nel conto economico complessivo. Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati solo i rapporti più significativi con le parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio. Gli importi indicati negli schemi di bilancio sono espressi in migliaia di euro. I prospetti contabili sono comparati con il corrispondente periodo e con il bilancio dell’esercizio precedente redatti in omogeneità di criteri e opportunamente riclassificati per rendere effettiva la comparabilità dei dati in presenza di riclassifiche operate. I commenti riportati nelle presenti note sono espressi in migliaia di euro ove non diversamente indicato. Uso di stime La redazione della relazione finanziaria semestrale in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. I risultati che si registreranno a consuntivo potrebbero differire da tali stime. Infatti, la situazione di incertezza causata dall’attuale situazione di crisi economica e finanziaria ha comportato la necessità di effettuare difficili assunzioni riguardanti l’andamento futuro ed evidenziato altri fattori di incertezza nelle stime di bilancio, per le quali è ragionevolmente possibile, sulla base delle conoscenze attualmente disponibili, che si concretizzino, entro l’esercizio successivo, risultati diversi dalle stime effettuate, che potrebbero richiedere rettifiche anche significative al valore contabile delle relative voci. I principali elementi di incertezza attengono a: - l’evoluzione dei consumi a livello mondiale e l’evoluzione del mercato di riferimento; - la risposta del mercato in termini di apprezzamento delle azioni di riposizionamento del marchio Stefanel con conseguente impatto sui volumi di vendita e sulla marginalità degli stessi, attesi in significativo incremento nei prossimi esercizi; - la risposta del mercato alle azioni di sviluppo e commercializzazione dei nuovi marchi gestiti da Interfashion, che dovrebbe consentire il raggiungimento di volumi coerenti con i costi di struttura, e quindi una conseguente futura redditività; - l’andamento dei tassi di cambio, in particolare il cambio euro/dollaro che si riflette sul costo di una parte significativa degli acquisti di materie prime e di prodotti finiti; - la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie alla operatività e alla realizzazione del piano in relazione agli accordi definiti con gli istituti finanziatori. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali oltre che per rilevare accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, imposte e altri accantonamenti. Continuità aziendale aziendale In considerazione delle difficili condizioni generali di mercato intervenute a seguito della crisi finanziaria internazionale e dei riflessi negativi che stanno interessando pesantemente anche i consumi nel settore dell’abbigliamento, gli Amministratori nel redigere il bilancio consolidato semestrale abbreviato hanno posto una particolare attenzione nell’analisi dei fattori che possono influenzare la continuità aziendale. Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stata redatta nel presupposto della continuazione dell’attività, dopo aver considerato quanto previsto dallo IAS 1, paragrafi 23 e 24, e quindi analizzato i fattori relativi alla redditività attuale e attesa, ai piani di 31 rimborso dei debiti e alle potenziali fonti di finanziamento alternative. Le considerazioni svolte dagli Amministratori ai fini della valutazione circa l’adeguatezza di tale presupposto sono state illustrate nel dettaglio nella Relazione Intermedia sulla Gestione a cui si rimanda. PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE CUI STEFANEL S.P.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI Il Gruppo Stefanel ha posto in essere procedure per la gestione dei rischi nelle aree maggiormente esposte, individuabili a livello strategico, di mercato, operativo, finanziario e di conformità alla normativa in vigore. I rischi strategici, di mercato, operativi, finanziari e di Paese a cui il Gruppo è soggetto sono esposti nella Relazione Intermedia sulla Gestione. 32 INFORMATIVA DI SETTORE Il settore è la parte di un Gruppo distintamente identificabile che fornisce un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che fornisce prodotti e servizi in una determinata area economica (settore geografico). Il Gruppo opera in un unico settore di attività, quello dell’abbigliamento: peraltro, ai fini gestionali il Gruppo gestisce e controlla il proprio business individuando nell’ambito del settore abbigliamento due business units: i) Stefanel e ii) Interfashion. Interfashion Le tabelle seguenti presentano i dati di conto economico relativi alle business unit Stefanel ed Interfashion per il primo semestre 2013 e per il primo semestre 2012: I semestre semestre 2013 2013 - Ricavi - Costo del venduto MARGINE INDUSTRIALE LORDO - Spese commerciali, generali ed amministrative - Pubblicità e Promozioni RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI - ammortamenti e svalutazioni - svalutazioni delle attività non correnti RISULTATO OPERATIVO - (Oneri)/Proventi finanziari - (Oneri)/Proventi da partecipazioni Risultato prima delle imposte derivante da attività in continuità - Imposte sul reddito del periodo Stefanel 66.412 (30.595) 35.817 (44.852) (2.499) (11.534) (4.294) (2.264) (18.092) (1.479) (100) Interfashion 17.912 (8.862) 9.050 (7.662) (611) 777 (120) 657 (81) - Totale 84.324 (39.457) 44.867 (52.514) (3.110) (10.757) (4.414) (2.264) (17.435) (1.560) (100) (19.671) (86) 576 (335) (19.095) (421) Risultato delle attività in continuità Risultato delle attività cessate (19.757) 3.500 241 0 (19.516) 3.500 RISULTATO NETTO DI PERIODO (16.257) 241 (16.016) I semestre semestre 201 2012 - Ricavi - Costo del venduto MARGINE INDUSTRIALE LORDO - Spese commerciali, generali ed amministrative Stefanel Interfashion Totale 76.248 19.749 95.997 (32.561) (9.849) (42.410) 43.687 9.900 53.587 (43.022) (7.968) (50.990) - Pubblicità e Promozioni (4.658) (1.172) (5.830) RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI (3.993) 760 (3.233) - ammortamenti e svalutazioni (5.100) (121) (5.221) (135) - (135) RISULTATO OPERATIVO (9.228) 639 (8.589) - (Oneri)/Proventi finanziari (1.101) (56) (1.157) 44 - 44 (10.285) 583 (9.702) (235) (394) (629) (10.520) 189 (10.331) - - - (10.520) 189 (10.331) - svalutazioni delle attività non correnti - (Oneri)/Proventi da partecipazioni Risultato prima delle imposte derivante da attività in continuità - Imposte sul reddito del periodo Risultato delle attività in continuità Risultato delle attività destinate alla vendita e discontinue RISULTATO NETTO DI PERIODO 33 Di seguito si riporta la ripartizione per area geografica delle vendite sulla base della localizzazione dei clienti. (in milioni di euro) Business Stefanel Business Interfashion Totale Ricavi Italia 29,2 44,0% 4,9 27,4% 34,1 40,4% Resto d’Europa 34,8 52,4% 11,8 65,9% 46,6 55,3% Resto del mondo Totale ricavi 2,4 66,4 3,6% 100,0% 1,2 17,9 6,7% 100,0% 3,6 84,3 4,3% 100,0% Si riportano di seguito le immobilizzazioni immateriali e materiali suddivise per business unit e per area geografica di appartenenza al 30 giugno 2013. Immobilizzazioni Immateriali (in migliaia di euro) Italia Resto d’Europa Business Stefanel Immobili, Impianti e Macchinari (in migliaia di euro) Italia Resto d’Europa Resto del mondo Totale Immobili, Impianti e Macchinari Totale 30.915 80 30.995 2.268 - 2.268 Resto del mondo Totale Immobilizzazioni Immateriali Business Interfashion - - - 33.183 80 33.263 Business Stefanel Business Interfashion Totale 21.046 293 21.339 7.606 14 7.620 28.652 307 28.959 34 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO 1. Ricavi netti Nel corso dei primi sei mesi del 2013 il Gruppo ha registrato ricavi netti consolidati pari ad euro 84.324 migliaia, in riduzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (euro 95.997 migliaia). Le vendite realizzate all'estero rappresentano il 59,5% del totale. La business unit Stefanel ha registrato un fatturato pari ad euro 66.412 migliaia, in diminuzione del 13%. I negozi monomarca (c.d. Stefanel Shops) a gestione diretta con dati comparabili (like-for-like) hanno realizzato vendite in diminuzione per circa l’8%, per effetto della perdurante crisi dei consumi presente soprattutto in Italia e di condizioni atmosferiche avverse, che hanno penalizzato il sell-out primaverile. La business unit Interfashion ha realizzato ricavi pari ad euro 17.912 migliaia con un decremento del 9% rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente, prevalentemente per l’impatto della crisi del canale distributivo multibrand, soprattutto in Italia. 2. Costo del venduto (in migliaia di euro) Acquisti e lavorazioni esterne Lavoro diretto ed oneri relativi Altri costi industriali (Incremento)/decremento delle giacenze di magazzino Totale costo del venduto Primo semestre 2013 2013 30.452 2.388 2.242 4.375 39.457 Primo semestre 201 2012 35.071 2.936 2.378 2.025 42.410 Il costo del venduto evidenzia complessivamente un'incidenza del 46,8% sul fatturato, in incremento rispetto a quanto registrato nel primo semestre 2012 (44,2%) prevalentemente per effetto di una maggiore incidenza della quota di vendite wholesale e di un maggiore sconto medio. 3. Spese commerciali, generali e amministrative amministrative (in migliaia di euro) Costi del personale Affitti passivi al netto degli attivi Royalties e provvigioni passive Spese di distribuzione Altri costi di vendita Consulenze, spese legali, auditing Servomezzi Manutenzioni Accantonamenti al fondo svalutazione crediti e perdite su crediti Spese viaggio e di rappresentanza Compensi organi sociali Materiali vari Imposte e tasse Commissioni su carte di credito Pulizia e vigilanza Canoni di noleggio Assicurazioni (Plusvalenze)/Minusvalenze da alienazione cespiti Altre spese Totale Primo semestre 2013 2013 17.269 13.971 2.571 1.389 2.966 2.536 1.402 668 155 596 439 821 449 483 445 437 508 (45) 5.454 52.514 Primo semestre 201 2012 20.245 13.833 3.054 1.359 3.887 2.800 1.515 678 168 835 449 1.004 446 564 460 455 533 (4.179) 2.884 50.990 35 Il contenimento dei costi del personale è riferito prevalentemente alla business unit Stefanel ed è da attribuire prevalentemente alla riorganizzazione dell’azienda in Italia e all'estero. Gli “Altri costi di vendita” comprendono i compensi riconosciuti ai franchisee Stefanel per la gestione dei punti vendita con la formula del contratto estimatorio, oltre alle fees riconosciute per la vendita nei department store in Francia, Spagna e Regno Unito. Entrambe tali tipologie di costi risultano in contrazione per effetto della ristrutturazione dei canali distributivi. Al 30 giugno 2013 la voce “Altre spese” include prevalentemente gli oneri di natura non ricorrente relativi a operazioni di ristrutturazione dell’organico aziendale poste in essere nel periodo. 4. Pubblicità e promozioni I costi di pubblicità e promozione si attestano al 3,7% dei ricavi netti contro il 6,1% del primo semestre 2012. La diminuzione (euro 2.720 migliaia) di tali costi è da ricondurre principalmente alla business unit Stefanel, come effetto di una scelta di contenimento dei costi pubblicitari in risposta al difficile contesto di mercato, nonché di una maggiore economicità degli spazi pubblicitari. 5. Ammortamenti e svalutazioni Ammortamenti Svalutazioni contabilizzate in corso d’anno Svalutazioni derivanti da impairment test Totale Immobilizzazioni immateriali 1.219 8 834 2.061 Immobilizzazioni materiali 3.195 1.024 398 4.617 Totale 4.414 1.032 1.232 6.678 Le “Svalutazioni effettuate in corso d’anno” sono principalmente relative a migliorie e arredi relativi a punti vendita per i quali era stata decisa la chiusura e ritenuti pertanto non più recuperabili, oltre che al valore residuo dei macchinari relativi al reparto produttivo di maglieria pari ad euro 702 migliaia, di cui è stata decisa la chiusura e che al momento non si prevede di recuperare con la vendita. Le “Svalutazioni operate per effetto del test di impairment” sono invece state contabilizzate a seguito dell’analisi valutativa descritta alla nota n. 10. 6. Proventi e Oneri finanziari Interessi attivi ed altri proventi finanziari (in migliaia di euro) Interessi attivi verso banche Interessi attivi verso clienti Utili da valutazione di strumenti derivati su tassi di interesse Differenze cambio positive Interessi attivi verso correlate Altri proventi Totale Primo semestre 2013 2013 7 1 50 1.189 18 330 1.595 Primo semestre 201 2012 80 3 207 1.231 18 166 1.705 Le “Differenze cambio positive” sono relative agli utili realizzati e a quelli derivanti da valutazione di crediti e debiti di natura commerciale o finanziaria e strumenti finanziari derivati su tassi di cambio. La voce “Altri proventi” include l’effetto finanziario derivante dall’attualizzazione dei depositi cauzionali e gli interessi attivi maturati su crediti d’imposta. Interessi passivi ed altri oneri finanziari (in migliaia di euro) Interessi passivi su debiti verso banche: - su scoperti di c/c e su effetti s.b.f. e debiti a breve termine - su debiti a medio termine Primo semestre 201 2013 Primo semestre 201 2012 156 625 107 928 36 Interessi passivi su altri debiti Differenze cambio negative Oneri da copertura su rischio di oscillazione dei tassi di interesse Perdite da valutazione di strumenti derivati su tassi di interesse Altri oneri diversi Totale 62 1.310 50 952 3.155 106 582 93 128 918 2.862 Gli “Interessi passivi su altri debiti” includono gli effetti delle attualizzazioni del TFR. Le “Differenze cambio negative” sono principalmente relative a perdite realizzate e da valutazione su crediti e debiti di natura commerciale o finanziaria. Gli “Altri oneri diversi” includono l’effetto della contabilizzazione per competenza degli oneri accessori sui finanziamenti passivi (c.d. amortized cost), oltre agli oneri e alle commissioni bancarie. 7. Proventi e oneri da partecipazioni In tale voce risultano iscritti oneri e proventi di modesta entità relativi a dividendi ricevuti, oppure svalutazioni o ripristini di valore sulle partecipazioni non consolidate. 8. Imposte sul reddito Imposte correnti Tra le imposte correnti è inclusa l’IRAP per l’importo di euro 76 migliaia. Inoltre tale voce accoglie le imposte sui redditi di società estere per euro 83 migliaia, oltre che la contabilizzazione di minori imposte degli esercizi precedenti per euro 219 migliaia. Imposte differite A seguito dei risultati conseguiti nel primo semestre ed in relazione ad una stima degli imponibili futuri, sono state iscritte imposte differite attive e passive - sia ai fini IRES che IRAP ove applicabili – prevalentemente su differenze temporanee tra valori di bilancio e valori fiscalmente riconosciuti. Lo stanziamento delle attività per imposte anticipate è stato effettuato valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base dei piani strategici aggiornati e tenendo conto delle possibilità di compensazione tra differenze attive e passive. Di seguito si riporta la tabella con la composizione del saldo per tipologia di imposte: Primo semestre 2013 2013 Primo semestre 201 2012 Imposte correnti IRAP 76 237 Altre imposte sul reddito 83 20 (219) (60) 257 (1.097) (1.417) (23) 1.620 (92) 1.927 Imposte degli esercizi precedenti Totale imposte correnti Imposte differite attive : da differenze temporanee su perdite fiscali trasformabili in credito d’imposta riversamenti differite attive Imposte differite passive : da differenze temporanee riversamenti differite passive Totale imposte differite Totale Imposte 92 341 (110) 481 (387) 372 421 629 Nel primo semestre sono state iscritte imposte anticipate sulle perdite fiscali realizzate nel periodo per la sola parte che deriva da variazioni in diminuzione del risultato civilistico delle società italiane connesse a rientri di differenze temporanee tra i valori di iscrizione in bilancio e valori fiscalmente riconosciuti di key-money e altre attività immateriali. Tali importi possono infatti essere trasformati in crediti d’imposta e saranno pertanto utilizzati per compensazione con altri tributi nel corso del 2014, per un valore pari ad euro 23 migliaia. Non si è ritenuto, per la restante parte, che sussistessero gli elementi per procedere all’iscrizione del beneficio fiscale connesso alla riportabilità delle perdite conseguite nel periodo o nei precedenti. 37 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI ATTIVE DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA 9. Immobilizzazioni immateriali La tabella seguente illustra la composizione delle immobilizzazioni immateriali rilevate alla data del 30 giugno 2013 e la relativa movimentazione intervenuta nel periodo. Diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno Key money Altre imm. immateriali Totale Valore contabile netto di apertura Acquisizioni 1.799 256 2.322 20 31.009 - 35.130 276 Ammortamenti (307) (358) (554) (1.219) - (8) - (8) (8) (8) Decrementi per cessioni e dismissioni Svalutazioni Impairment - - (834) (834) Altri movimenti 7 (77) (4) (74) 1.755 1.899 29.609 33.263 Valore contabile netto di chiusura Key money Gli avviamenti commerciali (cd. key money) iscritti nel bilancio sono considerati, nei casi in cui sussistono caratteristiche contrattuali e di ubicazione del punto vendita tali da far ritenere appropriato tale trattamento, attività immateriali a vita utile indefinita e non sono, pertanto, soggetti ad ammortamento. La valutazione riconosciuta è pari al minore tra il costo storico inizialmente sostenuto ed il valore di realizzo così come risultante dalla stima del valore d’uso o da apposite perizie acquisite dall’azienda ed è soggetta ad impairment test con cadenza almeno annuale, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 36. Non sono state iscritte attività immateriali generate internamente. Con riferimento alla voce Diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, gli investimenti del periodo si riferiscono principalmente ai costi sostenuti per il rinnovo di licenze software. 10.. Immobili, Impianti e Macchinari 10 (in migliaia di euro) Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Altri beni Totale 30.06.2013 30.06.2013 10.117 1.349 17.493 28.959 31.12.201 31.12.2012 10.298 2.341 20.157 32.796 La variazione rispetto al precedente esercizio è conseguente a: Valore contabile netto di apertura 32.796 Acquisizioni 857 Decrementi per cessioni/dismissioni (38) Ammortamenti Differenze cambio (3.195) (161) Decrementi per svalutazioni (1.024) Decrementi per impairment (398) Altri movimenti Valore contabile netto di chiusura 122 28.959 38 La voce “Altri beni” è così composta: (in migliaia di euro) 30.06.2013 30.06.2013 669 462 8.393 37 7.872 60 17.493 Attrezzature commerciali e industriali Macchine elettroniche Mobili e arredi Autovetture e automezzi Investimenti su beni di terzi Altri beni TOTALE ALTRI BENI 31.12.2012 31.12.2012 772 415 9.567 130 9.232 41 20.157 Gli investimenti registrati nel corso del primo semestre 2013 si riferiscono prevalentemente ad attività di rinnovo di negozi monomarca Stefanel, volte a rendere coerente l'immagine del negozio con la nuova immagine del marchio e lo stile del prodotto. Verifica circa la presenza di perdite durevoli di valore in merito alle attività (cd. impairment test) Come previsto dallo IAS 36 e dalle procedure interne, il Gruppo sottopone le attività aziendali a verifica per identificare la presenza di eventuali perdite durevoli di valore. Tale verifica viene svolta con cadenza almeno annuale con riferimento alle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e, con riferimento alle altre immobilizzazioni, viene svolta in presenza di indicatori esterni o interni che possano far ritenere sussistano perdite di valore. Al 30 giugno 2013 - tenuto conto della presenza di indicatori interni di perdita di valore - si è proceduto a verificare l’andamento delle vendite like-for-like delle cash generating units (CGU) rappresentate dagli Stefanel Shops, andando ad individuare: a) le CGU con un like-for-like peggiore del -20%; b) le CGU per cui il management ha espresso decisioni di abbandono o chiusura. Le immobilizzazioni immateriali e materiali di pertinenza di ciascuna delle CGU di cui ai precedenti punti a) e b) sono state svalutate nel caso in cui il maggiore tra il valore d’uso e il valore equo, meno i costi di vendita, fosse inferiore al valore contabile. Il valore equo è stato determinato sulla base di perizie redatte da un perito indipendente in sede di chiusura del bilancio 2012. Il risultato dell’analisi ha portato ad addebitare a conto economico consolidato - nel rigo “Svalutazioni delle attività non correnti” - un ammontare di euro 834 migliaia per svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali ed euro 398 migliaia per svalutazioni delle immobilizzazioni materiali. 11.. Partecipazioni 11 (in migliaia di euro) Stefanel Japan Inc. Omnia Factor S.p.A. Polimoda S.r.l. Altre Totale 31.12.2012 31.12.2012 400 204 20 2 626 Incrementi - Decrementi (66) (66) 30.06.201 30.06.2013 .2013 334 204 20 2 560 12.. Crediti finanziari e altre attività finanziarie 12 (in migliaia di euro) Totale crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti Attività finanziarie a breve termine da strumenti derivati su cambi Altri Totale crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti Totale crediti finanziari e altre attività finanziarie 30.06.201 30.06.2013 .2013 77 679 679 756 31.12.201 31.12.2012 54 7 7 61 39 Gli altri crediti includono per euro 550 migliaia un finanziamento nei confronti della società controllata Stefanel Trading (Shenzen). 13.. Altri crediti ed attività non correnti 13 (in migliaia di euro) 30.06.2013 30.06.2013 31.12.2012 31.12.2012 Crediti verso l'Erario a medio termine 1.982 2.095 Depositi cauzionali 3.364 3.728 - 3.000 Depositi cauzionali da cessione partecipazione Noel International S.A. Crediti verso clienti oltre l' anno 279 392 Altri crediti 1.362 1.362 Totale 6.987 10.577 La voce “Crediti verso l’Erario” include crediti risultanti dalla dichiarazione dei redditi e da crediti richiesti a rimborso per euro 96 migliaia. Tale voce include inoltre crediti IVA della controllata in Turchia per euro 1.808 migliaia il cui recupero non è previsto nel breve termine. Nel primo semestre 2013 la Società ha incassato anticipatamente la somma di euro 3.000 migliaia corrispondente alla parte di prezzo di cessione della partecipazione detenuta in Noel International S.A. trattenuta da Società Italiana di Revisione e Fiduciaria S.p.A. in qualità di Escrow Agent a garanzia delle dichiarazioni e garanzie rilasciate da Stefanel all’Acquirente. Secondo gli accordi contrattuali originari tale somma avrebbe dovuto essere rilasciata dall’Escrow Agent – in assenza di richieste di risarcimento da parte dell’Acquirente - dopo il 16 febbraio 2014. La voce “Altri crediti” include, per euro 1.182 migliaia, cartelle esattoriali pagate in pendenza di giudizio a fronte del contenzioso in essere con l’Agenzia delle Entrate per il periodo d’imposta 2001 contabilizzate tra i crediti in quanto la Società, supportata dal parere di autorevoli esperti indipendenti, ritiene probabile che le proprie pretese, che non sono state accolte nei primi due gradi di giudizio, troveranno accoglimento in Cassazione. 14.. Attività per imposte anticipate 14 Sono state iscritte imposte anticipate per l’importo di euro 7.192 migliaia, di cui euro 2.234 migliaia relative alla Capogruppo, euro 4.505 migliaia relative alla controllata Interfashion S.p.A. ed euro 453 migliaia derivanti da scritture di consolidato, relative alle differenze temporanee tra valori civilistici e valori riconosciuti fiscalmente. Tali crediti sono stati rilevati in quanto si ritiene probabile il loro recupero, sulla base delle aspettative basate sui piani previsionali aggiornati, delle singole società e del Gruppo nel suo complesso di produrre redditi imponibili positivi negli esercizi in cui tali differenze si riverseranno, tenendo conto anche degli effetti di rientro delle differite passive. Il Gruppo al 30 giugno 2013 ha iscritto imposte anticipate attive sulle perdite per un importo complessivo di euro 2.009 migliaia: tale importo è interamente riferibile alla controllata Interfashion S.p.A. e, alla luce dei risultati futuri, si ritiene ragionevolmente recuperabile, anche tenuto conto che non sussistono limiti temporali al riporto delle perdite. Nel semestre sono state inoltre conteggiate imposte anticipate calcolate sulle perdite fiscali realizzate nel periodo per la sola quota che è derivata da variazioni in diminuzione del risultato civilistico connesse a rientri di differenze temporanee tra i valori di iscrizioni in bilancio e valori fiscalmente riconosciuti di key-money e altre attività immateriali per un valore pari ad euro 69 migliaia. La trasformazione in credito d’imposta decorrerà dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui viene rilevata la perdita. Di conseguenza la perdita trasformata in credito d’imposta non sarà più riportabile a nuovo e potrà essere utilizzata anche in compensazione con altri tributi. Si evidenzia peraltro che il Gruppo ha realizzato negli esercizi precedenti significativi imponibili fiscali negativi i cui corrispondenti effetti non sono stati pienamente valorizzati tra le attività per imposte anticipate. Si fornisce dettaglio degli effetti fiscali differiti stanziati nel prospetto in allegato alle presenti note. 40 15. Rimanenze nette (in migliaia di euro) 30.06.201 30.06.2013 .2013 31.12.201 31.12.2012 Materie prime, sussidiarie e di consumo (al costo) 6.900 5.518 Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati (al costo) 8.151 6.410 36.753 44.463 Prodotti finiti e merci (al costo) Prodotti finiti per stima resi 2.731 3.259 Valore lordo 54.535 59.650 Meno: Rettifiche di valore (6.637) (8.202) Valore netto 47.898 51.448 Il valore delle rimanenze è diminuito, rispetto al 31 dicembre 2012, per effetto delle tempistiche di produzione e di vendita che caratterizzano il primo semestre. Si segnala che la valutazione delle rimanenze a costi correnti non avrebbe determinato differenze significative rispetto al criterio applicato del costo medio ponderato. Si fornisce, qui di seguito, il dettaglio delle variazioni del fondo svalutazione magazzino nel corso del periodo: (in migliaia di euro) Fondo svalutazione magazzino materie prime Fondo svalutazione magazzino prodotti finiti Totale Fondo Svalutazione Saldo al 31.12.201 31.12.2012 Svalutazioni 3.084 211 5.118 2.051 2.262 8.202 Utilizzi (413) (3.349) (3.762) Altre Saldo al rettifiche 30.06.2013 30.06.2013 2.882 (65) 3.755 6.637 (65) 16. Crediti commerciali (in migliaia di euro) Crediti verso clienti esigibili entro l' anno Valore lordo Fondo resi e accrediti 42.046 (2.526) F.do sval.ne Valore netto crediti (7.755) 31.765 Il fondo svalutazione crediti risulta costituito a fronte di perdite stimate su crediti in contenzioso e/o scaduti. Movimentazione del fondo svalutazione crediti: crediti Saldo al 31.12.201 31.12.2012 7.714 Incrementi per accantonamenti 4 Decrementi per utilizzi (61) Differenze cambio/incrementi e decrementi patrimoniali 98 Saldo al 30.06.201 30.06.2013 .2013 7.755 Per l’ammontare di quei crediti la cui riscossione è differita oltre i normali termini commerciali praticati alla clientela si è proceduto all’attualizzazione. Da tale processo è derivata una riduzione del valore dei crediti pari a euro 126 migliaia rispetto al loro valore nominale. Di seguito è presentata la spaccatura dei crediti in essere tra crediti verso terzi e crediti verso entità correlate. (in migliaia di euro) Crediti correnti verso terzi Crediti correnti verso correlate Totale 30.06.201 30.06.2013 .2013 31.12.201 31.12.2012 31.652 31.728 113 43 31.765 31.771 I crediti vengono altresì ridotti mediante stanziamento in apposito fondo per far fronte a potenziali resi e/o accrediti che dovessero manifestarsi nell’ambito dei rapporti commerciali con la clientela. 41 Movimentazione del fondo per resi e accrediti: accrediti Saldo al 31.12.201 31.12.2012 6.917 Incrementi per accantonamenti 2.415 Decrementi per utilizzi (6.806) Saldo al 30.06.2013 2.526 17.. Altri crediti ed attività correnti 17 Altri crediti ed attività correnti: Crediti verso parti correlate Crediti verso Erario per IVA Anticipi a fornitori ed agenti Anticipi a dipendenti Crediti verso istituti previdenziali Risarcimenti da assicurazioni Altri crediti verso l'Erario Altri crediti Totale altri crediti Ratei attivi: Polizze assicurative Altri Totale ratei attivi Risconti attivi: Polizze assicurative Canoni di affitto e noleggio Pubblicità Costi di campionario Altri Totale risconti attivi Totale 30.06.201 0.06.2013 .2013 7.008 449 474 108 531 2 719 592 9.883 31.12.2012 31.12.2012 10.064 7 137 381 582 476 470 12..117 12 3 1.084 1.087 9 957 966 423 1.077 6 5.663 2.110 9.279 20. 20.249 465 2.100 395 6.140 1.479 10.579 23. 23.662 I crediti verso parti correlate al 30 giugno 2013 si riferiscono per euro 6.800 migliaia alla parte differita del prezzo di alcune cessioni di rami d’azienda avvenute nel 2012 nei confronti della correlata Leggenda S.r.l., che sarà corrisposta entro il 31 dicembre 2013. La voce “Crediti verso Erario per IVA” è composta principalmente dal credito IVA derivante dalla liquidazione IVA di Gruppo delle società italiane per euro 426, da crediti per IVA versata in altro Stato comunitario richiesta a rimborso per euro 5 migliaia e da crediti IVA delle società controllate estere per euro 18 migliaia. Gli altri crediti verso l’Erario sono crediti per interessi su crediti richiesti a rimborso e ceduti prosolvendo per euro 719 migliaia. La voce “Altri crediti” include anticipi IRAP, anticipi IRES e crediti derivanti da ritenute pagate all’estero, crediti IRES trasferiti al consolidato fiscale mondiale, crediti IRES e altri crediti maturati nelle società estere. Non vi sono crediti esigibili oltre i cinque anni. I risconti attivi su costi di campionario si riferiscono alla sospensione della parte dei costi relativi alla progettazione e produzione del campionario relativi alla collezione autunno/inverno 2013/2014 e primavera/estate 2014 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita. Non vi sono ratei e risconti a medio lungo termine. 42 18.. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 18 (in migliaia di euro) Cassa C/c bancari Totale 30.06.201 30.06.2013 .2013 4.115 7.665 11.780 31.12.201 31.12.2012 441 11.246 11.687 43 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI PASSIVE DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA 19.. Patrimonio netto 19 Il capitale sociale di Stefanel S.p.A. ammonta ad euro 55.180.436,64 ed è costituto da n. 84.526.556 azioni ordinarie e n. 1.994 azioni di risparmio (entrambe senza valore nominale). La situazione contabile al 30 giugno 2013 della Società predisposta ai fini della redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2013 indica che il capitale sociale risulta diminuito di oltre un terzo, per effetto di una perdita di periodo di euro 18.326 migliaia. In particolare, il patrimonio netto ammonta ad euro 26.585 migliaia. Pertanto gli Amministratori approveranno una relazione sulla situazione patrimoniale della Società ai sensi dell’art. 2446 c.c. e dell’art.74 del Regolamento Emittenti, e convocheranno senza indugio l’Assemblea Straordinaria per gli opportuni provvedimenti. La movimentazione della riserva da conversione nel corso del primo semestre 2013 è frutto dell’effetto derivante dalla conversione in euro delle attività e delle passività delle società consolidate i cui bilanci sono espressi con valuta diversa dall’euro e dei differenziali su cambi rilevati con riferimento ad alcune posizioni di credito immobilizzato della Capogruppo nei confronti di società controllate che sono state ritenute assimilabili a dotazioni patrimoniali delle stesse. La riserva di cash flow hedge pari ad euro 37 migliaia, alimentata dalle variazioni di fair value sulla porzione efficace delle coperture effettuate in merito al rischio di cambio tramite strumenti finanziari derivati, come meglio descritto alla nota n. 24. Le altre riserve includono anche le seguenti riserve: - riserva di utili/perdite attuariali su piani pensionistici pari ad euro 550 migliaia; - riserva per piani di stock option per euro 379 migliaia. In merito alla riserva per piani di stock option si evidenzia che la medesima è correlata al deliberato dell’Assemblea straordinaria in data 24 settembre 2010 e ai conseguenti due cicli di assegnazione deliberati dal Consiglio di Amministrazione il 24 settembre 2010 e il 12 maggio 2011. Per maggiori dettagli si veda quanto riportato nella Nota 20 del bilancio consolidato al 31 dicembre 2012. Alla data del 30 giugno 2013 risultano in circolazione n. 3.120.000 opzioni. Il fair value delle opzioni alla data di assegnazione è stato determinato da un esperto indipendente tramite l’utilizzo del modello di “Black-Scholes”. I principali parametri utilizzati nella determinazione del fair value sono riportati nella tabella sottostante. I ciclo II ciclo 24/09/2010 12/05/2011 96,70% 99,00% 7,25 6,75 2,53% 4,30% 0,679 0,519 Prezzo di esercizio 0,613 0,512 Fair Value opzioni 0,5658 0,4320 Data di valutazione Volatilità del titolo Vita residua delle opzioni (anni) Tasso di interesse Prezzo di riferimento di Borsa alla data di valutazione La volatilità è stata calcolata sulla base della volatilità settimanale annualizzata osservata un orizzonte temporale di cinque anni analogo a quello della vita del piano oggetto di valutazione, sia per il primo che per il secondo ciclo. Le contabilizzazioni effettuate nel bilancio chiuso al 30 giugno 2013, ed in particolare il costo figurativo iscritto nel conto economico e la relativa riserva, sono state determinate sulla base di una 44 allocazione nel periodo di vesting del valore complessivo del piano, tenendo conto delle vesting conditions. Le azioni proprie possedute dalla capogruppo Stefanel S.p.A. sono 2.264, di cui 2.240 ordinarie e 24 di risparmio non convertibili. I privilegi attribuiti alle azioni di risparmio non convertibili sono evidenziati nella “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” pubblicata nel sito Internet della Società, cui si rimanda. Utile/Perdita per azione La perdita base per azione al 30 giugno 2013 è pari ad euro 0,1902 ed è calcolata dividendo il risultato attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nel periodo e, quindi, con esclusione delle azioni proprie. I piani di stock option emessi dalla Società in essere al 30 giugno 2013, non determinano effetti diluitivi in quanto il valore di mercato del titolo nel periodo è inferiore al valore di esercizio delle opzioni; pertanto non è stato riportato un risultato per azione diluito, in accordo con quanto previsto dallo IAS 33. 20. Patrimonio netto di terzi Il patrimonio netto di terzi è pari a euro 129 migliaia e si riferisce ai soci di minoranza nelle consociate Hi-Int S.A. – Lussemburgo e Stefanel Fashion Turkey A.S. di Istanbul - Turchia. 21. Trattamento di fine rapporto Fondo trattamento fine rapporto al 31.12.2012 31.12.2012 (riesposto) Liquidazioni 4.626 (411) 41 Interest cost Actuarial (Gains)/Losses rilevate a riserva (82) 4.174 Fondo trattamento fine rapporto al 30.06.2013 30.06.2013 Lo IAS 19R include numerose modifiche nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, inclusi gli utili e le perdite attuariali che sono ora rilevati tra le altre componenti di conto economico complessivo e permanentemente esclusi dal conto economico. Nel caso del Gruppo, il passaggio a IAS 19R ha avuto un impatto sull’obbligazione netta del piano a benefici definiti, rappresentato dal trattamento di fine rapporto delle società italiane, dovuto alla differenza nella contabilizzazione degli utili e perdite attuariali, in precedenza contabilizzati secondo il metodo del corridoio, mentre attualmente sono da iscrivere per l’importo totale tra le “Altre componenti di conto economico complessivo” e in apposita riserva del patrimonio netto. Trattandosi di un cambiamento di principio applicabile retrospettivamente è stato rivisto l’esercizio precedente, a partire dall’1 gennaio 2012. Si precisa che la componente interessi dell’onere relativo ai piani per benefici a dipendenti è contabilizzata a conto economico nella voce “Oneri finanziari”. Il tasso di interesse utilizzato per la determinazione del valore attuale dell’obbligazione è stato determinato con riferimento alla curva dei rendimenti medi che scaturisce dai titoli di Stato in circolazione nel mese della data di valutazione. Per il 30 giugno 2013 è stato utilizzato un tasso annuo costante pari al 1,95%. 22. Fondi per rischi ed oneri FONDI PER RISCHI ED ONERI Fondo per rischi ed oneri per cause in corso Fondo indennità fine rapporto d'agenzia Per contenziosi fiscali Fondo copertura perdita controllate non 31.12.2012 31.12.2012 Accantonam. Accantonam. Utilizzi Altre variazioni 30.06.2013 30.06.2013 478 1.605 54 313 25 127 - (103) (105) - 0 17 36 400 1.644 54 349 45 consolidate Altri fondi per rischi ed oneri non correnti Totale a medio/lungo termine Altri fondi per rischi ed oneri correnti Totale a breve termine TOTALE RISCHI ED ONERI 33 2.483 199 199 2.682 152 197 197 349 (25) (233) (150) (150) (383) 53 53 8 2.455 246 246 2.701 Nell’ambito della chiusura di alcuni rapporti commerciali si sono originate delle controversie da cui sono sorti dei contenziosi. Nei casi in cui il Gruppo, in base al parere dei propri legali, ritiene che l’esito dell’azione legale giudiziale possa tradursi in un probabile onere, è stato appostato un fondo nel bilancio a copertura del danno potenziale. Alla data di riferimento tale fondo risulta pari ad euro 400 migliaia. Il fondo indennità di fine rapporto d’agenzia è stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi, determinato sulla base di stime degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell’esperienza storica. Trattandosi di esborsi che sono stimati nel medio-lungo termine, si è provveduto alla loro attualizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 37 applicando ai flussi finanziari attesi un tasso di attualizzazione pari al 2,05%, tasso desunto dai rendimenti dei titoli di Stato con durata collegata a quella delle passività di cui si è effettuata la valutazione. L’importo degli “Altri fondi per rischi e oneri correnti” comprende lo stanziamento per oneri da sostenere in relazione alla chiusura di rapporti di lavoro connessa a progetti di riduzione dell’organico e a rischi di natura contrattuale. Situazione fiscale I contenziosi fiscali in essere alla data di chiusura del primo semestre 2013 sono di seguito descritti: con riferimento al contenzioso avente ad oggetto il periodo d’imposta 2001, già descritto nelle note al bilancio del precedente esercizio, la Società è in attesa venga fissata l’udienza di trattazione in Cassazione avverso la decisione negativa della Commissione Tributaria Regionale di Venezia. La Società, pur in presenza dei giudizi avversi finora espressi, supportata dal parere autorevole di esperti indipendenti dalla stessa interpellati, ritiene che la passività massima emergente da detto contenzioso non ecceda euro 7 migliaia. Tale passività è coperta dal fondo rischi stanziato dalla società. Tra gli “Altri crediti non correnti” sono state rilevate le somme, pari ad euro 1.182 migliaia, corrisposte all’Amministrazione Finanziaria in pendenza del giudizio. Tra i rilievi oggetto del predetto contenzioso, quello di maggiore impatto attiene alla presunta antieconomicità dei canoni di locazione passivi ove gli stessi vengano riaddebitati a terzi per importi inferiori, sebbene nell’ambito di un più ampio schema di accordi commerciali. Si evidenzia – a titolo informativo che dall’eventuale accoglimento dei rilievi sollevati dall’Amministrazione finanziaria potrebbe conseguire un impatto a conto economico pari a circa euro 1.064 migliaia, senza tenere conto del fondo rischi stanziato. Gli Amministratori ritengono che la posizione della Società possa essere validamente supportata e considerano la relativa passività non probabile; con riferimento al contenzioso avente ad oggetto una serie di controlli, ai sensi dell’art. 11 D. Lgs. n. 374/90, al fine di verificare la regolarità di alcune dichiarazioni doganali relative ad operazioni effettuate tra il 2004 e il 2006, già descritto nelle note al bilancio del precedente esercizio, avverso le sentenze di appello, l’Avvocatura dello Stato, in data 25 novembre 2011, ha proposto ricorsi per cassazione, ai quali la società, in data 4 gennaio 2012, ha notificato relativi controricorsi. Nella convinzione circa la validità delle proprie motivazioni, l’azienda ha ritenuto di non stanziare alcun fondo rischi con riferimento a tale contenzioso; nel mese di febbraio 2013 è stato notificato alla controllata Interfashion SpA un processo verbale di constatazione da parte dell’Agenzia delle Entrate di Treviso, a conclusione di una attività di verifica riferita all’esercizio 2009. Tale verifica ha originato quale principale rilievo la ripresa a tassazione ai fini delle imposte dirette per presunta antieconomicità della quota di competenza dell’esercizio di un costo pluriennale sostenuto in esercizi precedenti con riferimento ad una delle due licenze gestite dalla società. Interfashion SpA ritiene del tutto infondato tale rilievo e di poter validamente supportare l’impostazione adottata in tale esercizio e nei successivi pertanto non è 46 stato ritenuto necessario stanziare alcun fondo rischi con riferimento a tale contestazione, peraltro del tutto preliminare e non trasposta in atti formali definitivi. alla data del 30 giugno 2013 era in essere una verifica fiscale nei confronti della Capogruppo da parte della Guardia di Finanza Nucleo Polizia Tributaria di Treviso. Attualmente tale verifica risulta ancora in corso, tuttavia la Società ritiene che dalla stessa non possano derivare passività significative. 23. Passività per imposte differite Il fondo imposte differite ammonta ad euro 3.606 migliaia ed è determinato da differenze temporanee tassabili nei futuri esercizi il cui dettaglio è presentato in allegato alle presenti note. 24. Passività finanziarie (correnti e non correnti) Scadenze in anni Conti correnti passivi Fair value strumenti derivati su cambi Entro 1 10.760 58 Finanziamenti passivi 75.457 - - 253 - - 75.457 253 66 86.594 75 75 - 141 86.669 Ratei passivi per interessi su finanziamenti e altri oneri finanziari Debiti per leasing finanziari Totale Passività finanziarie Entro 5 - Oltre 5 - TOTALE 10.760 58 La Società non ha conseguito i parametri finanziari previsti – per la Data di Verifica del 30 giugno 2013 - dall’ accordo di ristrutturazione dell’indebitamento in essere con le banche finanziatrici (cfr. paragrafo “Continuità aziendale” nella Relazione intermedia sulla gestione): pertanto, ai soli fini di rispettare le previsioni dei principi contabili di riferimento, nel presente bilancio consolidato semestrale abbreviato gli Amministratori hanno classificato come esigibili a breve anche le quote a medio-lungo termine dei finanziamenti, pur nutrendo l’aspettativa di poter mantenere per tali quote una esigibilità a medio-lungo termine nell’ambito di una nuova convenzione di ristrutturazione del debito. L'ammontare delle linee di credito monetarie per finanza operativa concesse dagli Istituti di Credito a fronte delle diverse forme di possibile utilizzo è pari ad euro 41.872 migliaia, di cui euro 24.297 migliaia su linee autoliquidanti; di queste risultano non utilizzate al 30 giugno 2013 euro 11.451 migliaia, di cui euro 6.250 migliaia su linee autoliquidanti. Si dettagliano nella tabella di seguito riportata i principali elementi informativi relativi ai finanziamenti a medio-lungo termine (dati espressi al netto degli oneri accessori contabilizzati con il metodo dell’amortized cost) in essere al 30 giugno 2013 qualora non fossero stati riclassificati tutti a breve: Istituto Pool (*) Tranche A Pool (*) Tranche B Pool (*) Tranche C Banca Pop. VR Mediocredito FVG Unicredit Intesa Cassa di Risparmio del Veneto Intesa Cassa di Risparmio di Venezia Monte dei Paschi Antonveneta Monte dei Paschi di Siena EFI Banca BNP BNL Totale 31.12.2012 31.12.2012 24.291 6.399 4.799 480 3.724 2.804 2.804 801 2.884 801 722 1.202 51.711 30.6.201 0.6.2013 .2013 24.454 6.399 4.799 480 3.741 2.805 2.805 801 2.886 802 721 1.202 51.895 Scadenza <1 anno (337) 6.399 4.799 480 (36) (2) (2) (1) (2) (1) (1) 11.296 Scadenza >1 anno <5 anni Note 24.791 Revolving Revolving 3.777 2.807 2.807 802 2.888 802 722 1.203 40.599 Gar. SACE Ipotecario 47 (*) Banca Antonveneta S.p.A., Banca MPS S.p.A., Cassa di Risparmio del Veneto S.p.A., Cassa di Risparmio di Venezia S.p.A., Unicredit Corporate Banking S.p.A., Efibanca e Banca Nazionale del Lavoro Alla data del 30 giugno 2013 risultano in essere acquisti di valuta estera mediante contratti a termine per un importo di USD 23.150 migliaia, aventi una scadenza non superiore a dicembre 2013: - - quanto ad USD 16.150 migliaia, sono stati contabilizzati come attività di copertura del rischio di cambio; secondo le previsioni dello IAS 39 il relativo effetto è stato iscritto direttamente a patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge per un ammontare positivo pari ad euro 37 migliaia, mentre in contropartita è stato iscritta una attività finanziaria di euro 79 migliaia e una passività finanziaria di euro 42 migliaia, corrispondente alla quotazione di mercato di tali strumenti alla data di riferimento fornita dalle controparti bancarie con cui le operazioni sono state negoziate; quanto a USD 7.000 migliaia non sono stati contabilizzati come attività di copertura, pur avendone la finalità. Si sono seguite le regole del fair value hedge rilevando utili da valutazione direttamente a conto economico per euro 32 migliaia e perdite da valutazione per euro 15 migliaia. In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli: - Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; - Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato; - Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili. Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 30 giugno 2013, sono inquadrabili nel livello 2 di valutazione del fair value. Inoltre, nel corso dell’esercizio 2013 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 o al Livello 3 e viceversa. In relazione agli strumenti finanziari derivati, al 30 giugno 2013 il Gruppo detiene contratti a termine lineari su cambi a copertura di acquisti futuri di divisa. Tali strumenti sono stati designati a copertura di acquisti e vendite delle stagioni primavera/estate 2014 e autunno/inverno 2013. 25. Debiti commerciali I debiti verso fornitori ammontano ad euro 52.666 migliaia e risultano decrementati rispetto al 31 dicembre 2012 di euro 6.056 migliaia. Non vi sono debiti esigibili oltre l’anno. Alla data del 30 giugno 2013 il Gruppo aveva in essere debiti commerciali per euro 13.915 migliaia relativi a scadenze antecedenti la data del presente bilancio, che erano state rinegoziate formalmente o tacitamente, prorogandole a date successive senza addebito di penalità e/o interessi di mora. Il Gruppo non ha subìto azioni significative in termini di solleciti, ingiunzioni, sospensioni di forniture. Inoltre, al 30 giugno 2013 la voce in oggetto include euro 13.092 migliaia (euro 14.209 migliaia al 31 dicembre 2012) di debiti ceduti dai fornitori a società di factor; tale importo ricomprende euro 9.086 migliaia (euro 11.786 migliaia al 31 dicembre 2012) per i quali il Gruppo ha concordato con la società di factor una dilazione massima onerosa di 110 giorni. 26.. Altri debiti e passività (correnti e non correnti) 26 (in migliaia di euro) Altri debiti: Debiti tributari Debiti verso istituti previdenziali Acconti da clienti Debiti verso dipendenti Altri Totale altri debiti Ratei passivi: Su polizze assicurative Altri ratei 30.06.201 30.06.2013 .2013 31.12.201 31.12.2012 .2012 1.797 797 1.109 5.706 1.505 10.914 2.381 1.742 1.072 2.841 2.335 10.371 17 342 39 463 48 Totale ratei passivi Risconti passivi: Su fitti attivi Altri risconti Totale risconti passivi ALTRI DEBITI E PASSIVITA' CORRENTI ALTRI DEBITI E PASSIVITA' NON CORRENTI 359 502 86 656 742 12.015 - 72 865 937 11.810 - I debiti tributari si riferiscono a debiti per ritenute Irpef ed Enasarco. I debiti verso istituti previdenziali si riferiscono ai debiti maturati per la parte a carico del Gruppo e per la parte a carico dei dipendenti. I debiti verso dipendenti comprendono i debiti per retribuzioni maturate relativamente al mese di giugno 2013 e le competenze per ferie maturate e non ancora godute. Nelle suddette categorie non vi sono debiti scaduti. 27. Impegni e rischi Garanzie prestate Al 30 giugno 2013 il Gruppo risulta soggetto garantito in fideiussioni prestate da terzi (banche), prevalentemente a fronte di contratti di locazione commerciale, per un ammontare di euro 2.274 migliaia. Al 30 giugno 2013 la Società è prestatrice di garanzie reali pari ad euro 20.000 migliaia, rappresentate dalle ipoteche iscritte su immobili di proprietà, ed in particolare: Ponte di Piave per il valore di euro 16.000 migliaia a fronte della concessione del mutuo Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A. di euro 10.000 migliaia, scadenza originaria 31/03/2014; Ponte di Piave per il valore di euro 4.000 migliaia a fronte della concessione del Mutuo Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A., di euro 2.500 migliaia, scadenza originaria 31/12/2015 e del Mutuo Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A. di euro 2.000 migliaia, scadenza originaria 30/06/2017. 28.. Operazioni con parti correlate 28 Si evidenziano di seguito i principali rapporti economico-patrimoniali intrattenuti dalle società del Gruppo con entità correlate con esclusione dei rapporti infragruppo, già eliminati nell’ambito del processo di consolidamento. (in euro migliaia) 30.06.2013 30.06.2013 Acquisto immobilizzazioni immateriali da entità correlate 31.12.2012 - 276 Acquisto attrezzature commerciali da entità correlate 489 2.319 Crediti verso entità correlate per rapporti di fornitura 321 707 6.800 9.400 18 - (1.133) (1.567) Crediti verso entità correlate per cessione negozi Altri crediti finanziri verso entità correlate Debiti verso entità correlate per rapporti di fornitura (in euro migliaia) Proventi percepiti per addebiti a entità correlate Costi addebitati da entità correlate Altri proventi finanziari verso entità correlate I semestre 2013 2013 I semestre 2012 2012 54 4.091 (1.610) (1.008) 18 18 49 Tutte le operazioni poste in essere, comprese quelle fra la Capogruppo e le sue controllate e tra le controllate stesse, nonché tutti i rapporti con le entità correlate, rientrano nella gestione dell’attività caratteristica del Gruppo e tutte le operazioni sopra descritte sono regolate a condizioni di mercato. Tali operazioni per la loro natura non rientrano tra quelle atipiche o inusuali. In base a quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riportano, in aggiunta a quanto previsto dal principio contabile internazionale in materia di "Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate" (IAS 24), le informazioni dell'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate, così come classificate dallo stesso IAS 24, hanno sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico del Gruppo. (migliaia di euro) Di cui relativo a transazioni Totale con parti correlate Valore assoluto 30.06.201 % 06.2013 .2013 Totale 31.12.2012 31.12.2012 Di cui relativo a transazioni con parti correlate Valore assoluto % Voci dell'Attivo: Immobilizzazioni immateriali Investimenti in Immobili, Impianti e Macchinari 33.263 - n.a. 35.130 276 (a) n.a. 28.959 489 (a) n.a. 32.796 2.319 (a) n.a. Crediti commerciali 31.765 113 0,36 31.771 43 0,13 679 18 2,65 7 - - 20.249 7.008 34,61 23.662 10.064 42,53 Debiti commerciali (52.666) (1.131) 2,15 (58.722) (1.565) 2,67 Altri debiti e passività correnti (12.015) (2) 0,02 (11.810) (2) 0,01 Crediti finanziari e altre attività correnti Altri crediti e attività correnti Voci del Passivo: (a) Tale dato si riferisce ai soli investimenti effettuati nel corso del periodo di riferimento. Poiché il valore totale residuo alla data di riferimento non è disponibile, non è possibile indicare l’incidenza in valore percentuale. Totale (migliaia di euro) Voci di Conto Economico: Spese commerciali, generali ed amministrative I semestre 2013 2013 Di cui relativo a transazioni con parti correlate Valore assoluto Totale I semestre 2012 2012 % Di cui relativo a transazioni con parti correlate Valore assoluto % (52.514) (1.508) 2,87 (50.990) 3.082 (6,04) Svalutazioni delle attività non correnti (2.264) (48) 2,12 (135) - - Oneri)/Proventi finanziari (1.560) 18 (1,15) (1.157) 18 (1,56) Nel corso dei primi sei mesi del 2013, tali rapporti si riferivano principalmente a: (i) forniture di attrezzature commerciali, prevalentemente arredi di negozio, eseguite da parte di Iride S.r.l. sulla base di singoli ordini di acquisto, per un ammontare complessivo pari ad euro 489 migliaia (esercizio 2012: euro 2.319 migliaia); (ii) n. 5 contratti di locazione di immobili ad uso commerciale ed industriale e n. 6 contratti di affitto di ramo d’azienda, stipulati tra Stefanel S.p.A., in qualità di conduttrice, e Leggenda S.r.l., in qualità di locatrice, ed aventi caratteristiche in linea con la prassi di mercato. Fatta eccezione per il contratto di locazione relativo all’immobile sito in Levada di Ponte di Piave (TV), la cui durata è di tredici anni, tutti gli altri contratti di locazione hanno durata di 6 anni, rinnovabili per un periodo di pari durata. Tali contratti hanno una scadenza compresa tra il 2014 e il 2015. L’ammontare complessivo dei canoni e degli affitti di rami d’azienda corrisposti a Leggenda S.r.l. è pari a euro 1.354 migliaia (euro 904 migliaia nel primo semestre 2012), oltre a spese condominiali ed oneri accessori. 50 (iii) n. 1 contratto di locazione con la Ciosso S.r.l. relativamente ad un immobile commerciale ubicato in Bologna, adibito a negozio Stefanel. L’ammontare complessivo del canone e oneri accessori corrisposti a Ciosso S.r.l. è pari ad euro 92 migliaia. Le società Iride S.r.l., Leggenda S.r.l. e Ciosso S.r.l. fanno capo all’azionista di riferimento Giuseppe Stefanel. ******************************* Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2013 rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo nonché il risultato economico del periodo e corrisponde alle scritture contabili. Ponte di Piave, 29 agosto 2013 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Giuseppe Stefanel __________________________________ 51 GRUPPO STEFANEL PROSPETTO VARIAZIONI DI IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (in migliaia di euro) IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI Situazione iniziale Costo Fondi Saldo al originario ammort. 01.01.13 Movimenti del primo semestre 2013 Situazione finale 2013 Investim. Disinvest. Amm.ti Altri Delta Svalutazioni Costo Fondi Saldo al netti movim. cambio originario ammort. 30.06.13 Immobili, Impianti e Macchin. Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Altri beni TOTALE 14.787 12.157 71.783 98.727 (4.489) (9.816) (51.626) (65.931) 10.298 2.341 20.157 32.796 32 825 857 (181) (310) (38) (2.704) (38) (3.195) (2) (396) (398) 122 122 (4) (157) (161) 14.787 11.460 69.993 96.240 (4.670) (10.111) (52.500) (67.281) 10.117 1.349 17.493 28.959 52 GRUPPO STEFANEL PROSPETTO DEI DATI RELATIVI ALLA MOVIMENTAZIONE EFFETTIVA DEL FONDO IMPOSTE DIFFERITE E ANTICIPATE AVVENUTE NEI PERIODI CHIUSI AL 30 GIUGNO 2013 2013 E AL 31 DICEMBRE 2012 2012 (in migliaia di euro) Ammontare delle differenze temporanee 30.6.2013 30.6.2013 Effetto fiscale 30.6.2013 30.6.2013 Ammontare delle differenze temporanee 31.12.2012 31.12.2012 Effetto Variazione fiscale effetto 31.12.2012 31.12.2012 fiscale (riesposto) Crediti per imposte anticipate: anticipate: - Fondi tassati (Ires ed Irap) 4.347 1.365 4.798 1.506 (141) - Fondi tassati (Ires) 8.178 2.249 8.713 2.396 (147) - Altre differenze temporanee (Ires) 4.008 1.102 3.729 1.026 76 - Altre differenze temporanee (Irap) 2.107 82 2.369 92 (10) - Perdite fiscali - Perdite fiscali trasformabili in credito d’imposta - Effetto sull’anno delle scritture di consolidamento 7.304 2.009 7.304 2.009 - 250 69 166 46 23 1.444 453 2.547 800 (347) Totale crediti per imposte anticipate Totale differite attive compensate con le differite passive 7.329 7.875 7.875 (546) 546) (137) (153) 16 Totale crediti per imposte anticipate 7.192 7.722 7.722 (530) 530) Fondo imposte differite: - Altre differenze temporanee (Ires ed Irap) (434) (136) (361) (113) (23) - Altre differenze temporanee (Ires) (11.662) (3.207) (11.988) (3.297) 90 - Altre differenze temporanee (Irap) (10.246) (400) (10.009) (391) (9) Totale fondo imposte differite Totale differite passive compensate con le differite attive (3.743) (3.801 (3.801) 01) 58 137 153 (16) Totale fondo imposte differite (3.606) (3.648 (3.648) 648) 42 3.586 4.074 (488) 488) TOTALE IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE 53 Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 (Testo Unico della Finanza) 1. I sottoscritti Luciano Santel in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale e Federico Girotto in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Stefanel S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58: • l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e • l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato nel corso del primo semestre 2013. 2. L’analisi e la valutazione dell’adeguatezza e dell’efficacia del sistema di controllo interno amministrativo-contabile di Stefanel è stata eseguita ricorrendo al framework maggiormente diffuso a livello internazionale, ossia quello elaborato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO Report), nonché impiegando gli standard internazionali e le migliori pratiche di audit. 3. Si attesta, inoltre, che: 3.1 3.1 il bilancio consolidato semestrale abbreviato: a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002; b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento; 3.2 La relazione intermedia sulla gestione comprende un’analisi dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell’esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell’esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un’analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate. Ponte di Piave, 29 agosto 2013 Luciano Santel Amministratore Delegato e Direttore Generale Federico Girotto Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari 54