Una voce cristiana nella tua casa

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Una voce cristiana nella tua casa
Costruiamo il
presepio
Una voce cristiana nella tua casa
n. 58 - Novembre-Dicembre 2007
Cari amici,
il primo e più importante modo di celebrare il Natale è quello di preparare il nostro cuore,
in particolare col sacramento della Confessione,
perché sia una culla di amore per Gesù Bambino.
Bisogna preparare anche le famiglie, soprattutto pregando insieme, perché siano riconciliate e
pronte ad accogliere l’annuncio della pace.
Il genio di San Francesco ha intuito quanto sia educativo far rivivere il mistero della natività mediante il presepio. La nascita di Gesù Bambino nella capanna di Betlemme è un fatto reale e
non vi è nulla di più bello che ricostruirlo in tutti
i suoi particolari. Costruire il presepio nelle chiese, nelle case, nelle scuole e ovunque sia possibile è un atto di fede e di amore.
In particolare i genitori potranno coinvolgere i loro bambini e così insegnare loro il grande mistero del Dio fatto uomo in modo a loro comprensibile. Il Bambino Gesù fra Maria e Giuseppe infonde nelle menti e nei cuori l’autentica immagine della famiglia. I pastori e la capanna col
bue e l’asinello ci ricordano la semplicità della vita cristiana e i tanti poveri del mondo ai quali tendere la mano.
Vostro Padre Livio
Notiziario dell’Associazione Radio Maria - Ente Morale riconosciuto Reg. P.G. Como n.188/156
Anno XII - n.58 - Novembre-Dicembre 2007 - Poste Italiane - Sped. in abb. post. art. 2 comma 20/c - legge 662/96 aut. DRT/DCB/Torino nr. 7/2007
Reg. Trib. di Monza n. 1171 del 07.06.1996
L
a miseria umana
L’Apostolo Simon Pietro era
stato protagonista del miracolo
operato da Gesù di una pesca
straordinariamente abbondante (Luca,
cap. 5). Egli allora, colto da una forte
sensazione di inadeguatezza e indegnità, si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me che
sono un peccatore”. Ma che cosa è mai
l’evento di una pesca sovrabbondante
di fronte al prodigio del Natale di Gesù?
Non avvertiamo noi la nostra piccolezza, anzi la nostra meschinità e abiezione, davanti alla sublimità del dono divino che si rinnova con il Natale?
del bene, una felicità segreta che li sostiene nei doveri quotidiani e una viva
speranza di eternità che li conforta nelle fatiche.
La condanna a morte dell’amicizia
Il peccato mortale, che è un’offesa grave fatta a Dio, costituisce una rottura della comunione con lui, e quindi è
la condanna a morte dell’ amicizia che
egli ci propone. Anche nel campo umano ci sono azioni cattive che per se
stesse fanno morire immediatamente
un’amicizia, come il tradimento e la diffidenza. Per fortuna non tutti i peccati sono uguali: il peccato mortale uccide all’istante il nostro legame con Dio, il
Sopra: padre Vincenzo Benetollo
La confessione
natalizia
La magnanimità divina
Il Natale commemora la venuta del figlio di Dio che si fa uomo per entrare da
amico nel cuore di ogni singola persona. Egli non viene per farci vergognare
o per far valere la sua potenza, ma per
portare la sua amicizia. La caratteristica
tipica dell’amicizia è quella di poter godere dei beni delle persone che si amano. Anche i genitori godono del bene
dei figli, e quindi sono contenti che i figli siano in salute, che siano realizzati,
che siano generosi ecc. L’amicizia con
Dio, che il Natale ci richiama, ripropone
la stessa realtà.
Coloro che accettano la grazia di Dio,
cioè la sua amicizia, sono resi partecipi, e quindi possono gustare e godere dei beni che sono propri di Dio: una
verità superiore che li guida nella vita,
una bontà infinita che li spinge nelle vie
peccato veniale lo raffredda e poco per
volta lo spegne. Ma Dio conosce la nostra debolezza, la nostra incostanza e i
nostri capricci, e poiché ci ama di amore infinito, ci dà anche infinite possibilità di rinsaldare, o anche di ristabilire la
nostra comunione con lui.
Un’amicizia rinnovata
Il Natale è un tempo in cui cerchiamo
di far rivivere, fra tutte le persone che
conosciamo, i nostri sentimenti di amicizia, fraternità, riconoscenza, simpatia, stima e benevolenza. Ma prima di
pensare alle altre persone vicine e lontane, il Natale è un regalo preziosissimo
perché rivolgiamo i nostri sentimenti e
il nostro cuore rinnovato a Dio. Il Natale di Gesù è perciò il momento di una
buona confessione, aperta e fiduciosa,
per rigenerare e intensificare l’amicizia
che egli continua ad offrirci.
2 - RADIO MARIA...una voce cristiana nella tua casa
Una preparazione seria
La confessione è il sacramento della riconciliazione con Dio e della pace interiore. Un atto che, coinvolgendo
il nostro cuore e Dio stesso, deve essere fatto con la dovuta responsabilità. Dobbiamo esaminarci anzitutto rispetto ai doveri che riguardano Dio.
Mettiamo Dio al primo posto, offendiamo il suo nome; alla domenica e nelle
altre feste comandate partecipiamo con
diligenza alla S. Messa, preghiamo quotidianamente; ci vergogniamo di essere cristiani, chiniamo il capo alla volontà divina, ci fidiamo della Provvidenza o
ci affidiamo a maghi e indovini? Rispetto ai doveri che riguardano se stessi
e la propria famiglia. Arrechiamo danno alla nostra salute eccedendo nel bere, nel fumo o ricorrendo a droghe; teniamo un comportamento corretto nell’uso della sessualità, commettiamo atti impuri da soli o con altri, ci compiacciamo della pornografia o di immagini e
letture provocanti; siamo casti nel fidanzamento secondo l’insegnamento della Chiesa, siamo fedeli nel matrimonio,
siamo aperti alla vita nei rapporti coniugali; amiamo sinceramente il coniuge,
lo sappiamo perdonare e comprendere,
diamo ai figli l’attenzione e il tempo che
meritano; rispettiamo, aiutiamo e amiamo i nostri genitori? Rispetto ai doveri
che riguardano il prossimo. Abbiamo
avuto rispetto della vita fisica degli altri,
abbiamo procurato o favorito l’aborto;
abbiamo diffuso maldicenze, malignità, calunnie, o giudicato male del prossimo; coltiviamo sentimenti di rancore,
sappiamo offrire il perdono, siamo invidiosi, siamo veritieri; compiamo il nostro lavoro o i doveri di studio con impegno; siamo disonesti imbrogliando,
rubando o non pagando le tasse; siamo
rispettosi della natura, delle cose comuni, dell’ordine e della pulizia?
Un cuore buono e purificato
L’amicizia umana esige soprattutto
sincerità e pulizia. La stessa cosa vale anche per l’amicizia con Dio, il quale, appunto, nei due ultimi comandamenti («Non desiderare la donna d’altri» e «Non desiderare la roba d’altri»)
chiede un cuore semplice e puro, libero anche dai pensieri e desideri sregolati. Gesù Bambino è pronto a donarsi
a noi con tutto se stesso, cioè con tutta
la ricchezza della sua divinità; il nostro
cuore lo può accogliere e può godere
dei suoi doni divini nella misura in cui è
mondo e senza macchia.
P. Vincenzo Benetollo o.p.
a cura di Raffaele Galati
indonesia
Linea diretta con la futura
L
Radio Maria Indonesia
a Famiglia Mondiale di Radio Ma­
ria sta lavorando, da diversi mesi, alla concreta possibilità di arrivare in una terra da noi distante e poco conosciuta: l’Indonesia. Costituita da un arcipelago di oltre 17.000
isole, al confine tra Asia e Australia, questa Repubblica con capitale Giakarta
conta quasi 240 milioni di abitanti. La
religione più diffusa è l’Islam (86%), mentre solo il 9% è di fede cristiana (protestanti e cattolici).
P. Leo Sipahutar, frate Cappuccino di
56 anni, e Mukdin Markus Turnip, 47
anni, sposato con due bambini, rappresentano “il contatto” che sta operando
per sviluppare questo progetto mariano
nella zona di Sumatra.
- Caro padre Leo, come ha conosciuto
Radio Maria?
Mentre svolgevo il mio ministero presso
il seminario di Medan collaboravo parttime con l’Ufficio delle Comunicazioni
Sociali e registravo alcune riflessioni spirituali perchè venissero trasmesse presso delle radio locali. A marzo di quest’anno il Superiore Provinciale mi ha convocato e mi ha offerto la possibilità, conoscendo l’esperienza precedente e i miei
interessi, di collaborare con la World
Family per iniziare i lavori che porteranno alla nascita di Radio Maria nella nostra terra. Una vera, gioiosa e intensa sorpresa!
Da quel momento ho iniziato a conoscere meglio questa radio nata in Italia: ho
trovato molte informazioni nei sitiweb di
RM Italia e della World Family e ho ascoltato via internet i programmi di alcune
delle emittenti già diffuse come Radio
Maria USA e Radio Maria Filippine, così
da avvicinarmi allo stile e al carisma di
questa radio voluta dalla Vergine Santa. D’altro canto, se non ci fosse la presenza della Nostra Madre Maria in tutto
ciò, come potrebbe sopravvivere in questo mondo una emittente che vive delle offerte della gente e che non ha interessi commerciali, ma il solo desiderio di
evangelizzare?
- Non sempre conosciamo a sufficien- ha lasciato queste parole che vorrei conza i paesi dove nasce Radio Maria. Ci dividere con voi: “Ora è tempo di passapotrebbe aiutare a capire meglio la si- re dal semplice fare all’essere. La nostra
tuazione religiosa che vive l’Indonesia gente deve interiorizzare nel profondo la
in questo momento storico?
propria identità cattolica. Dobbiamo coIl mio paese è un concentrato di popoli, noscere sempre di più la nostra religione:
lingue, culture molto differenti fra lo- per tale motivo Radio Maria sarà un aiuto
ro e con una grande tradizione nei seco- prezioso e indispensabile”.
li passati. Infatti, il motto della nostra na- - Sig. Turnip, in qualità di prossimo Prezione è “Bhinneka tunggal ika” (“L’uni- sidente dell’Associazione Radio Maria
tà nella diversità”) e sintein Indonesia, potrebbe
tizza perfettamente quedirci come si sta svolsta nostra realtà. Anche
gendo l’attività per la
in ambito religioso le difnascita dell’emittente?
ferenze sono molteplici:
Sono felice di questa opislamici, cattolici, proteportunità per far presenstanti, induisti e buddhite agli ascoltatori italiasti vivono assieme e cerni la nostra attività. L’ascano di non creare tensiosociazione non è ancora
ni sociali come accadunata, ma stiamo portanto, purtroppo, nei decendo avanti tutte le pratini scorsi. I cattolici in Inche burocratiche necesdonesia aspettano Rasarie. Entro la fine dell’andio Maria come aiuto e
no ritengo che tutto sarò
sostegno per la loro fe- Sopra: padre Leo Sipahutar.
pronto e che inizieranno i
de e noi stiamo lavoranlavori per creare gli studo per tale obiettivo. Chiaramente pos- di radiofonici e gli uffici amministratiso parlare della zona del Nord Suma- vi. La Famiglia Mondiale ci sta aiutando
tra, con 15.000.000 di abitanti, dove do- per tutte le questioni tecniche e di natura
vrebbero sorgere gli studi e gli uffici per organizzativa: ci sentiamo già parte di
poi vedere l’espansione fin dove ci porta. una vera “famiglia” che sostiene chi sta
Nell’area di Medan, città principale della muovendo i primi passi.
provincia, la Chiesa cattolica è arrivata - Per concludere, padre Leo, un salusoltanto nel 1934: è una chiesa giova- to e un messaggio a tutti gli ascoltane che può però vantare 4 Vescovi, 150 tori italiani.
Voglio dire poche e semplici parole agli
amici italiani. Radio Maria Indonesia ancora non esiste; ci sono tante cose da fare
prima di vedere il sogno realizzato: ottenere frequenze, costruire gli studi, trovare collaboratori e volontari. Ma la storia di
Radio Maria Italia e della Famiglia Mondiale ci insegna che se abbiamo totale fiducia nella Provvidenza allora tutto si potrà concretizzare, grazie all’intercessione di Maria. Le preghiere e le offerte desacerdoti e qualche centinaio di suore gli ascoltatori di tutto il mondo potranno
e religiosi. Le potenzialità di Radio Ma- aiutarci in questo grande progetto e il mio
ria in questa area sono davvero enormi! sincero “grazie” è rivolto a tutti coloro
Lo stesso Coadiutore dell’Arcidiocesi di che non conosco e mai conoscerò, ma
Medan, S.E. Mons. Anicetus Sinaga, mi che sento vicini nella stessa fede.
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