Numero di Dicembre 2009
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Numero di Dicembre 2009
dicembre/gennaio 2010 PERIODICO DE LL’ AMMINI ST RA Z IONE COM U NA L E DI SEREGNO / W W W.COM U NE.SEREGNO . mb. I T Seregno 06 La mia Africa Volontari italiani per la rinascita del Kenya Marco Formenti si racconta Prosegue il viaggio alla scoperta degli assessori Pendolari, novità in arrivo Nasce la “nuova” linea S11: un treno ogni quarto d’ora Gli anziani aprono ai custodi sociali Un nuovo progetto di assistenza agli over 65enni Concessionaria BMW e MINI Mariani Motors Viale Sicilia, 130 - Tel. 039 39391 - MONZA Via Borgazzi, 8 - Tel. 039 3939308 - MONZA IWM International Watch Monza VIA ZUCCHI 4 - MONZA - ITALY WWW.IWMOROLOGI.IT /Sommario/dicembre-gennaio 2010 Registrazione Tribunale di Monza n. 1289 del 29.7.1997 06 In copertina e a lato: novità in arrivo per i pendolari (pag. 16) Proprietà ed Editore: Comune di Seregno Direttore Responsabile: Giacinto Mariani Redazione: Comune di Seregno Piazza Libertà, 1 20038 Seregno (MB) Tel. 0362 263.212 Fax: 0362 263.379 Walter Todaro (coordinatore) Gianni Corrado, Claudio Geniale [email protected] 7 Editing: 8 Dotcom Edizioni srl via Londonio 22, 20154 Milano Tel. 02 3453.3086 Fax 02 3493.7691 www.dotcomedizioni.com Caterina Carpitella [email protected] Editoriale di Giacinto Mariani 20 Gli anziani aprono ai custodi sociali 27 di Walter Todaro La mia Africa di Walter Todaro 23 Appuntamenti in Brianza a cura di Claudio Geniale 28 Il Natale è una festa 31 La parola ai partiti a cura della dott.ssa Cinzia Gorla Merenda sana e felice di Giovanni Guadagno Pubblicità: Riccardo Fiorina, Leonardo Cereda, Claudio Fiori, Regina D’Andolfo, César Rodríguez Dotcom Edizioni srl Tel. 02 3453.3086 - Fax 02 3493.7691 [email protected] 14 Marco Formenti si racconta di Walter Todaro 26 Grafica: Francesca Forte [email protected] Il trionfo della pittura di Riccardo Baca Stampa: GRAFICA EDITORIALE PRINTING srl via Enrico Mattei 106 40138 Bologna 17 Treni, novità in arrivo di Riccardo Baca Chiuso in redazione 14/12/2009 Chi riceve Seregno Inform@ DISTRIBUZIONE Distribuito gratuitamente dal Comune tramite TNT Post a tutte le 17.847 famiglie di Seregno + 2.000 copie durante i principali eventi pubblici. Seregno Inform@ è disponibile anche presso la Biblioteca Civica (piazza Monsignor Gandini 9), le farmacie, i medici di base, l'Urp del Comune (Via Umberto I 78) e nelle seguenti edicole: Via Parini - Corso Matteotti - Via Cavour, 34 - Piazza Cabiati, 1 Via Colombo (ang. Via Appiani) - Via Cadore, 253 Concessionaria Ufficiale di Vendita e Assistenza Mercedes-Benz Milano Viale Fulvio Testi 326 – tel. 02/661511 Monza V.le Sicilia, 98 – tel. 039/28301 Seregno Via Strauss, 38 – tel. 0362/327658 Cornate D’A. Via E. Berlinguer, 31– tel. 039/6956637 Monza Shop Via F. Cavallotti, 11 – tel. 039/2319252 Pioltello S.S. Rivoltana, 27 –tel. 02/92162393 /comune/editoriale C 7 ’è una bella novità, quest’anno, “sotto l’albero”: il potenziamento dei servizi ferroviari così come previsto dagli accordi tra Regione Lombardia e Trenitalia. Mi preme subito evidenziare che, pur trattandosi di una buona (e tanto attesa) notizia, non si tratta di un punto di arrivo ma di un punto di partenza. Le problematiche del trasporto ferroviario locale le conosciamo purtroppo molto bene: poche carrozze con conseguente sovraffollamento, scarsissima pulizia, soventi ritardi, ecc. Anche se non è di nostra competenza, come Amministrazione Comunale di Seregno continueremo a lavorare per il raggiungimento di ulteriori e più importanti risultati: maggior numero di carrozze, appunto, una migliore pulizia, efficienza nei servizi vari presenti in Stazione, puntualità delle corse. Nel numero di chiusura del Seregno Inform@ per l’anno 2009 abbiamo dunque deciso di dedicare ampio spazio al nuovo piano orari delle tratte che passano per Seregno, certi di poter fornire informazioni utili e preziose ai numerosi pendolari, agli studenti e a quanti “dipendono” dal trasporto ferroviario per i propri spostamenti e per la propria professione. Rimando dunque alle pagine interne per i dettagli sulle linee e sullo sviluppo di nuove corse che diventano, nelle fasce orarie considerate “critiche”, molto più frequenti. La Regione Lombardia ha svolto un ruolo negoziale determinante e incisivo negli accordi con Trenitalia, ma è indiscutibile che gli Enti Locali hanno “preparato il campo” e fornito un assist di prim’ordine alle istituzioni regionali affinché si facessero portavoce delle richieste e dei bisogni espressi dai sindaci e quindi dalla gente. In diverse occasioni e per diverse problematiche ho partecipato io stesso a tavoli interistituzionali dove ho avuto modo di manifestare, a più riprese, le lamentele dei miei concittadini e le esigenze della nostra comunità. Che una realtà come Seregno abbia titolo e diritto di poter usufruire di una rete infrastrutturale, stradale e ferroviaria di tutto rispetto è un dato oggettivo e incontrovertibile. Lo snodo della nostra città è particolarmente strategico nella geografia del nostro territorio e dell’intera Lombardia: sia che lo si guardi da nord a sud e viceversa (verso Milano o verso Como), sia che lo si osservi da est a ovest e ritorno (da e per l’aeroporto di Malpensa, ecc.). La Stazione FS di Seregno avrebbe meritato già da parecchi anni un’attenzione e una sensibilità più accorta da parte delle autorità preposte. Finalmente, comunque, dopo un costante, pressante ed articolato intervento di questa Amministrazione Comunale su Trenitalia, anche in relazione ad altre delicate questioni (vedasi sottopassi di via Comina e di via Magenta), possiamo oggi brindare ad un ottimo risultato. C’è un brindisi ancora più importante, però, da effettuare in questi giorni di dicembre: a casa come sul posto di lavoro, in famiglia come con gli amici. È il brindisi con cui augurare ed augurarci Buon Natale e un felicissimo 2010: che la festività natalizia e il nuovo anno portino ovunque salute e serenità, i doni più rari e più belli che valga davvero la pena di possedere. Il Sindaco Giacinto Mariani 8 /comune/solidarietà di Walter Todaro foto di Karibuni Volontari italiani per la rinascita del Kenya La mia Africa Bianca lavora con l’associazione Karibuni allo sviluppo della regione: dalla costruzione di strutture sanitarie a progetti scolastici K aribuni in lingua swaili significa “benvenuto”. E Karibuni è anche il nome di un’associazione, nata a Como nel novembre del 2005 per iniziativa di un gruppo di turisti che, durante una vacanza a Malindi, diventano “volontari per caso” e che oggi, a quattro anni di distanza, gestisce una ventina di progetti in Kenya. Bianca è tornata a casa a settembre. Ma non è escluso, lo dice lei stessa, che non riparta presto. Forse subito dopo Natale. Meta: il Kenya. Bianca ha 31 anni, è una giovane volontaria di Karibuni, si occupa di formazione per una Fondazione e fa il sindaco in un Comune di circa 5 mila abitanti in provincia di Como. Il motivo? Dopo pochi minuti che parli con Bianca lo capisci subito. Perché è una scelta di vita che ti porti dentro, perché un altro impegno lavorativo in un altro luogo non avrebbe lo stesso significato, perché è difficile tornare indietro dopo certe esperienze. Perché fare il volontario non è un mestiere - nonostante l’enorme professionalità che richiede - da cui si può staccare alle 17 di ogni giorno come semplici impiegati, per poi riprendere alle 9 del mattino seguente. C’è chi considera uno spreco di tempo, energie e denaro fare volontariato fuori dal nostro Paese, in mezzo a conflitti di ogni tipo, quando l’anziano del piano di sopra avrebbe bisogno di qualcuno che lo accompagni a fare la spesa o i malati ricoverati nell’ospedale a pochi metri da casa di un bicchiere d’acqua. Azioni che basterebbero già a dare un senso diverso alla nostra banale quotidianità. Dall’altra parte ci sono loro. Persone che preferiscono aiutare il prossimo fuori dei confini nazionali. Inutile, e sbagliato, schierarsi. Più opportuno dare la parola a loro. Per sentire raccontare una scelta che è diventata la loro stessa vita. “Ho conosciuto Karibuni in chiesa – ci racconta Bianca – alla fine del 2005. Ero in Kenya, a Watamu, in vacanza. Una domenica, mentre andavo a messa, ho visto sulla porta della chiesa un volantino che parlava di questa onlus. Alla fine del 2006 mi sono laureata e, qualche mese più tardi, ai primi di febbraio, sono tornata in Kenya come volontaria di Karibuni, timorosa su che cosa avrei trovato, ma con un sacco di voglia di mettermi in gioco, e ci sono stata tre mesi. La mia ‘carriera’ è cominciata così, quasi per caso. Adesso, appena posso, vado in Kenya a mettere in piedi scuole e ospedali.” L’obiettivo è chiaro: contribuire alle politiche di sviluppo del Kenya e “produrre” idee, strategie d’intervento ad ampio raggio. Insomma, fare la differenza nella vita di molti. Laureata in Giurisprudenza, con indirizzo diritto internazionale, Bianca ha sempre desiderato lavorare in Paesi in via di sviluppo. Con Karibuni ha capito come, dove e con quale tipo di contributo. L’Africa di Bianca non è quella di Karen Blixen, quella dei suoi colori e della sua natura. Bianca sugli altopiani del Kenya non ha tempo di leggere i libri di Jean Racine come la pro- GITE DI UN GIORNO PARTENZA IN BUS DA SEREGNO Domenica 31 gennaio Carnevale di SanRemo € 30,00 Domenica 07 febbraio Carnevale di Venezia € 40,00 Costiera amalfitana Crociera con Costa Victoria Grecia classica e isole Dal 24 aprile all’01 maggio Venezia, Ancona, Santorini, Mikonos, Pireo-Atene, Corfù, Dubrovnik, Venezia. La quota comprende: servizio bus da Seregno per Venezia A/R, sistemazione nelle cabine prescelte, tasse portuali, bevande ai pasti (acqua minerale, vini doc, bibite), mance, quota di servizio, assicurazione medico-bagaglio Cabina interna € 734,00 Cabina esterna € 919,00 Dal 22 al 29 maggio Conca Park 4**** € 830,00 La quota comprende: trasferimento da Seregno per/dall’aereoporto di Milano, viaggio in aereo A/R, trasferimento in loco, sistemazione in hotel Conca Park 4**** Sorrento centro storico, trattamento di pensione completa con bevande ai pasti, tour panoramico di Napoli con guida e bus il primo giorno e pranzo in ristorante caratteristico, assicurazione medico-bagaglio, accompagnatore per tutta la durata del viaggio Possibilità di escursioni: Amalfi/Ravello, Caserta/Pompei, Capri Le Marmotte - Machu Picchu della World Service uninominale - Seregno (MI) - Piazza Vittorio Veneto 7/B Tel: 0362/330389 - Fax: 0362/242336 - [email protected] - www.seregno.lemarmotte.it na 2 9 09 6-20 xd le.q oria edit :07_ .qxp r140 cove pu e 29-0 10:5 Pagi 10 /comune/solidarietà Bianca in Kenya tagonista de “La mia Africa”. Non è neanche il Kenya di Briatore e della Gregoraci, del Casinò e di Emilio Fede. Nell’Africa di Bianca si lavora per salvare vite umane, bambini abbandonati, mamme disperate e preoccupate di procurarsi il pane quotidiano. Ci sono odori, come quello della benzina bruciata, e rumori, quello dei colpi di arma da fuoco, che, solo se sei un volontario, impari a riconoscere, a non temere, o a valutare per come possono influenzare la tua giornata: Bianca lo ha provato sulla sua pelle durante la guerra civile che ha sconvolto il Kenya all’inizio del 2008. “Il lavoro è duro – dice Bianca - ma le soddisfazioni non mancano e ti danno la carica per affrontare il giorno successivo. Soprattutto la ‘vita in comune’ con gli abitanti del posto.” Hai la sensazione che la popolazione locale faccia fatica ad accettare quanto stai facendo? “L’impatto iniziale è stato più difficile nei paesi più lontani dalla costa e quindi dal turismo, come Longobaya e Malanga. In Kenya, come negli altri Paesi in via di sviluppo, il volontario deve fare i conti con che cosa significa rapportarsi con una realtà che non ha nulla di simile con la propria esperienza. Allora cerchi di metterti nei loro panni, di interrogarti su come vedresti tu qualcuno che si prendesse il diritto di capire cosa sia giusto fare per aiutarti. Cambi il tuo punto di vista e cominci a ragionare con loro su ciò che davvero gli serve. ”E questo non sempre succede?“ Il fatto è che nel mondo delle ong – continua Bianca – ci sono molte associazioni improvvisate, che promuovo progetti ‘spot’ e poi spariscono nel nulla. A Malanga, per esempio, c’è una comunità che lavora la ràfia (N.d.R. una fibra ricavata da alcune palme e utilizzata nell’industria dei cordami e negli articoli da intreccio, come stuoie e borse in sostituzione della juta). Un giorno si è presentata una ong americana che ha costruito una struttura per conservare la ràfia durante la stagione delle piogge. Il problema dei contadini però era un altro: andare a Lamu, un arcipelago ai confini della Somalia, sulla costa a nord di Malindi, a più di quattro ore di distanza, dove ci sono le palme di ràfia. Oggi quella struttura è vuota. Per questo servono progetti concreti, bisogna parlare con gli abitanti del posto." In questi anni Bianca, con gli altri volontari di Karibuni, ha lavorato molto sulla costruzione di edifici scolastici. “La prima cosa che gli abitanti della zona di Malindi ci hanno chiesto – racconta Bianca – è dare la possibilità ai bambini di studiare: ‘vogliamo dare un futuro ai nostri figli’, ci hanno detto.” Così, ad esempio, Karibuni ha costruito un asilo per 150 bambini e una scuola elementare per circa 300 bambini a Mida, un altro asilo per 160 bambini a Marafa e uno per 90 bambini a Giis. Oggi nelle scuole di Karibuni studiano circa 900 bambini. Un altro ambito di intervento importante è il lavoro: a Mida l’associazione ha promosso un progetto agricolo su un terreno di 30 mila mq, mentre a Longobaya c’è un laboratorio per insegnare un mestiere alla popolazione della zona. “La situazione drammatica – ci spiega Patrizio Villa, presidente della delegazione Brianza di Karibuni – in cui si trovano gli abitanti dei villaggi del Kenya, soprattutto i bambini, mi ha ricordato il famoso precetto di Confucio: ‘Se uno ha fame, non dargli un pesce, insegnagli a pescare’. Il nostro obiettivo, quindi, è far uscire dalla scuola falegnami, meccanici, parrucchieri, agricoltori.” C’è poi il microcredito che si sta sviluppando nei villaggi dell’interno. Con 100 euro si può sostenere una famiglia, “selezionata” dai volontari, che potrà in questo modo mettere in piedi la propria attività commerciale. “I risultati sono ottimi – dice Patrizio. Al termine del progetto il 98 per cento delle persone restituisce il finanziamento e l’attività produce ‘utili’ per sfamare un’intera famiglia”. C’è poi l’emergenza sanitaria, che è drammatica in tutto il Paese. Così capita di vedere un volontario di Karibuni, primario del reparto trapianti dell’Ospedale Sant’Anna di Como, piangere dopo aver visitato alcune strutture sanitarie al collasso. Anche qui i risultati sono importanti: reparto di maternità, sala parto e pediatria a Marafa, un dispensario per 10 mila persone a Watamu e, nei progetti futuri, l’Ospedale di Gede, un villaggio tra Watamu e Malindi lungo la Mombasa - Malindi Road. L’idea è costruire un pronto soccorso, un reparto di radiologia e una sala operatoria per assistere un’area di 300 mila abitanti. “Il progetto – ci dice Patrizio – ha bisogno di risorse economiche. Nel 2008 abbiamo raccolto 216 mila euro di donazioni e siamo riusciti contenere i costi di gestione di Karibuni sotto l’1 per cento. Un risultato che poche ong possono vantare. Ma non basta. Servono anche braccia che lavorano, vanghe che scavano”. E poi ci sono i progetti di formazione. Il medico tradizionale in camice bianco può curare uno, due, dieci bambini, ma con l’educazione sanitaria è possibile evitare che centinaia di bambini si ammalino (molto banalmente: prevenire è meglio che 12 /comune/solidarietà curare). È possibile pensare che l’Africa si avvii decisamente sulla via dello sviluppo? “Dobbiamo collaborare perché ciò avvenga – ci spiega Bianca - ma superando l’approccio degli aiuti finanziari. Dobbiamo portare in Africa progetti e costruirli insieme agli africani, bisogna superare la cultura dell’oggi. Il tema è quello dell’efficacia degli aiuti e non solo della quantità”. E scrittori africani, come il giovane Uzodinma Iweala, lo hanno scritto a chiare lettere: “Caro Occidente, smetti di salvare l’Africa. L’Africa non vuole essere salvata. Ciò che Distribuzione di materiali sanitari a Marafa l’Africa chiede al mondo è un vero e leale partenariato”. C’è senza dubbio un problema di risorse. La somma per l’Africa stanziata dai governi del G8 dell’Aquila corrisponde a cinque euro e 18 centesimi l’anno, cioè 43 centesimi al mese, per ogni africano. Ma non è possibile fermarsi qui, perché così facendo si trasmette l’impressione che l’Africa sia uno sterminato esercito di lavavetri che aspettano l’elemosina. Barack Obama lo ha detto agli africani nel discorso di Accra, capitale del Ghana. Non ha negato le colpe storiche del colonialismo, ma ha chiamato gli africani a farsi carico delle proprie responsabilità: “È facile addossare ad altri la colpa di questi problemi. Ma l’Occidente non è responsabile della distruzione dello Zimbabwe nell’ultimo decennio o delle guerre in cui sono arruolati i bambini tra i combattenti. Io sono convinto che questo sia un nuovo momento di promesse. Non saranno giganti come Nkrumah o Kenyatta a plasmare il futuro dell’Africa. Sarete Voi. E soprattutto saranno i giovani”. Il discorso di Barack Obama dello scorso 10 luglio è la vera enciclica laica per l’Africa.❖ Se vuoi fare un’esperienza di volontariato in Africa o se vuoi dare una mano alla delegazione Brianza di Karibuni questi sono i contatti: Karibuni Onlus via 27 maggio, 50 – Como tel. 338/65.64.920 fax 031/46.13.38 [email protected] www.karibuni.org Da oggi il sole non smetterà più di splendere a Seregno con l’inaugurazione del nuovissimo centro SunStore di via Garibaldi 14. Il centro offre in un unico spazio, solarium, zona estetica e un’area HYPOXI per il dimagrimento localizzato, per regalare una full immersion di bellezza e piacere a chi ha poco tempo libero dagli S unStore si propone come formula franchising su tutto il territorio italiano, offrendo ai suoi clienti uno spazio multifunzionale e plurisensoriale in cui diventare più belli, più sani e più affascinanti. 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Tuttavia in questi ultimi mesi il clima di fiducia di imprese e consumatori sta dando segnali di risveglio e, secondo gli analisti, nel prossimo anno l’economia dovrebbe tornare a crescere. L’incontro con Marco Formenti, nella doppia veste di artigiano e assessore allo Sviluppo delle Attività Economiche e Produttive, è l’occasione per fare il punto sulla crisi, che ha toccato anche la Brianza. Incontriamo Marco Formenti nella sua azienda: un capannone di circa 500 metri quadri a Meda, con cinque dipendenti (“sei con me”, precisa subito) dove produce articoli di pelletteria di alta qualità. “Il ‘fare impresa’ - ci dice Formenti - è un carattere distintivo della Brianza. È un fattore di sviluppo, ma anche culturale e di tenuta sociale. Ma le difficoltà non mancano. La ricetta è una sola: ridurre le tasse sulle imprese e spingere l’acceleratore sul federalismo.”Formenti, con il senso pratico dell’artigiano, va subito al cuore del problema: “Ci vorrebbe il coraggio politico di mettere dei dazi sulle importazioni. Se vogliamo evitare che la differenza del costo del lavoro con la Cina e gli altri Paesi dell’Est trasformi l’Europa in una sterminata massa di disoccupati non c’è che una strada: il protezionismo. Oggi siamo in competizione con imprese estere che, sorrette da sistemi economici forti, sono in grado di esprimere maggiore aggressività sul mercato”. Al lavoro nel suo laboratorio con lo scussà (grembiule), Formenti sembra l’icona del sciur Brambilla: in proprio dal 1996, lavora in media una decina di ore al giorno, più il sabato e la domenica “per recuperare le ore che la politica porta via durante la settimana”. E non ha paura di sporcarsi le mani: “nella mia attività faccio di tutto: dall’amministrazione al taglio del prodotto, dagli acquisti alla pulizia dei bagni”. Poi c’è la politica. Quando si è avvicinato alla Lega? Nel 1982 con la prima tessera. Poi nel 1984 mi sono avvicinato alla sezione di Seregno, con mio cugino, l’ex onorevole Francesco Formenti, e ho iniziato la “vita di partito”, che significava gazebo e ma- 15 nifesti da attaccare. Erano tempi difficili: quando parlavamo di secessione prima e federalismo poi, sembravamo predicare nel deserto. Oggi, però, dopo venticinque anni, le nostre idee sono considerate, anche da molti non leghisti, come la soluzione ai problemi del Paese. La sua non era una famiglia “politicizzata”. Cosa l’ha convinta ad aderire alla Lega? C’è un episodio preciso. A causa della morte di mio papà, quando avevo solo quattro anni, sono stato costretto ad andare a lavorare molto giovane. Già in terza media, dopo la scuola andavo a lavorare da un tappezziere; mettevo le cinghie ai divani. In famiglia lavoravamo io e mia mamma, mentre mia sorella e mio fratello andavano ancora a scuola. Le trattenute in busta paga pesavano sul bilancio famigliare e mi sembravano un’enorme ingiustizia. Un giorno, dopo aver ricevuto lo stipendio, uscendo dall’azienda ho notato il famoso manifesto della Lega che riproduceva il volto di un uomo con un bavaglio e lo slogan: “Paga e tas, somaro lumbard” (N.d.R. paga e taci, asino lombardo). Dopo mezz’ora ero in piazza Massari a Milano, dove c’era la sede della Lega, a fare la tessera. Nel 1987 la Lega era considerata un movimento di “protesta”, ai limiti del fenomeno di folclore. Oggi, a distanza di oltre vent’anni, è un partito di governo e l’ago della bi- lancia del sistema politico. Cos’è successo? La Lega, e in particolare Umberto Bossi, ha saputo anticipare temi che, oggi, riempiono l’agenda politica. Ha utilizzato la leva della provocazione, pensiamo all’idea della secessione, dell’Italia divisa in tre, come spinta emotiva per avvicinarsi alle persone, entrare in contatto con lo scontento del Nord e raggiungere il vero obiettivo: il federalismo. Dal 2005 è assessore. Come giudica finora questa esperienza? Molto positiva. In questi cinque anni ho incontrato moltissime persone e conosciuto tantissime realtà diverse che hanno contribuito a una mia continua crescita personale. Per me il contatto con le persone è decisivo. In questo senso la mia attività di assessore si è integrata con quella di militante della Lega e ha contribuito a rafforzare il mio legame con il territorio. Qual è la difficoltà maggiore che ha incontrato in questi anni? Nella mia azienda sono abituato a decidere in tempi rapidi, anche perché le condizioni di mercato spesso impongono decisioni immediate. La macchina della Pubblica amministrazione, invece, è lenta: la catena di comando spesso è troppo lunga e non sempre funziona correttamente. In questo senso il federalismo è la soluzione: l’Italia è lunga e stretta e le differenze sono molte. Per ® Studio dentistico Direttore Sanitario Dott. Flavio Scippa questo ogni territorio dovrebbe essere responsabile di sé stesso. Tra i progetti fatti in questi anni, c’è n’è uno che considera più importante di altri? Il comparto artigianale di via Londra, il primo esempio in Lombardia in cui una pubblica amministrazione costruisce direttamente capannoni destinati ad attività produttive di “piccolo taglio”. Abbiamo spostato le microattività dal centro alla periferia, in aree appositamente attrezzate e in grado di sostenere la produzione, riducendo l’impatto sul centro in termini di traffico e di inquinamento ed aumentando il numero di unità abitative. Il progetto, in un momento di grave crisi, è un esempio di come le istituzioni possano intervenire per rilanciare lo sviluppo economico e l’innovazione tecnologica. Ed è quello che chiedono le imprese alla politica: azioni concrete per costruire un modello sostenibile e duraturo di crescita. L’artigianato è strategico, ma anche il commercio è importante. Avete pensato a delle misure anche per questo settore? I commercianti costituiscono la spina dorsale del nostro sistema economico. Basti pensare che solo nell’area del centro storico abbiamo circa 300 negozi su 5 mila metri di sviluppo pedonale. Un negozio ogni 15 metri. Questi i numeri che danno l’idea del “peso” del com- CONVENZIONI DIRETTE: F.A.S.I F.A.S.I.-OPEN F.A.S.D.A.C A.T.M. UNISALUTE/FONDO EST F.I.S.D.E. AXA ENTE MUTUO COMMERCIANTI PREVIMEDICAL Seregno: Piazza Donatori del sangue, 2 Tel. 0362.23.85.22 www.gividental.com Si riceve per appuntamento Legge 248 (Legge Bersani) del 04/08/2004 Monza: Via Meda, 63 - Tel. 039.74.84.34 16 /comune/amministratori mercio. Per questi imprenditori abbiamo previsto il finanziamento con riduzione dei tassi e il bando dei distretti urbani, un finanziamento regionale di 300 mila euro che consentirà ai commercianti di abbattere del 30 per cento il “costo” dei loro investimenti. Senza dimenticare tutti gli eventi organizzati in anni per far vivere la città e, di conseguenza, il commercio. In cinque anni abbiamo rivoltato la città come un guanto, ma sempre con un obiettivo: costruire progetti che riconoscano il ruolo del commercio come fattore strategico di sviluppo economico e crescita sociale di Seregno, e più in generale, della Brianza. Un tema “caldo” è quello dei parcheggi Rispondo con i numeri: in centro oggi sono disponibili quasi 1.700 posti auto nelle diverse aree esterne e interrate. Di questi, poco più del 12 per cento sono a pagamento. Per promuovere un più elevato turn over e limitare, nelle zone con una forte presenza di negozi, la cosiddetta sosta passiva, proporremo ai commercianti, dopo l'esperimento del 2006, un servizio di bus navetta collegato al centro storico con un parcheggio esterno, dove i dipendenti dei negozi e degli uffici potranno lasciare la macchina. Ma il punto è un altro: occorre un cambio di mentalità e capire che in centro si potrà entrare solo a piedi. Un vantaggio per i cittadini e per i commercianti. Ricordo quando, a metà degli anni Novanta, a Milano decisero di pedonalizzare via Dante. All’inizio ci furono proteste e serrate da parte dei commercianti. Oggi è una tra le vie a maggiore concentrazione di negozi della città. Obiettivi futuri? In primo luogo salvaguardare l’esistente: dobbiamo tutelare le attività artigianali e commerciali, il valore aggiunto della nostra Città, e sostenere, attraverso infrastrutture moderne ed efficienti, la loro crescita e il loro sviluppo. Poi c’è il centro servizi. Prima di questa crisi, l’artigiano lo trovavi nella sua bottega Marco Formenti Risiede a Seregno, celibe. Imprenditore, è titolare di un’azienda nel settore pelletteria con sede a Meda. Dal 1982 è iscritto alla Lega Nord e nel 1991 viene eletto in Consiglio Comunale “coo bas a laurà” (N.d.R. testa bassa a lavorare). Non aveva tempo per guardarsi intorno: il lavoro gli entrava in casa. La crisi lo sta portando ad alzare la testa perché ha meno lavoro. La sua tradizionale intraprendenza non basta più a salvare la “fabbrichetta” né tantomeno a tenere a galla la barca Brianza nelle acque della recessione. Il centro servizi che ho in mente deve coordinare tutte le associazioni di categoria per aiutare le imprese a ripensare da cima a fondo il proprio modello di sviluppo produttivo, per spiegare agli artigiani che oggi si vende in tutto il mondo con un clic.❖ nelle liste della Lega Nord. Per tutto il mandato, fino al 1995, è capogruppo e nel periodo 1993/1995 ha la delega alla casa ed è presidente della commissione d’indagine sul Cimitero principale. In quel periodo assume anche incarichi nel partito: membro del direttivo di sezione dal 1992 e segretario di sezione per due anni (dal 1994 al 1995). Nel 2000 è stato candidato alle elezioni regionali. Appassionato di sport in genere e di viaggi, soprattutto nelle capitali europee. /comune/trasporti 17 di Riccardo Baca A dicembre cambia l'orario Treni, novità in arrivo Potenziata la linea S9 con sei nuove corse. Nasce la “nuova” Linea S11 Milano – Como – Chiasso: nelle ore di punta un treno ogni quarto d’ora D icembre, cambiano gli orari dei treni e prosegue l’intervento di potenziamento e sviluppo dei servizi ferroviari previsti dagli accordi tra Trenitalia e Regione Lombardia. Importanti novità per lo sviluppo del servizio ferroviario della nostra regione interessano i pendolari. “Un deciso salto di qualità del servizio – spiega l’assessore all’Ambiente e ai Trasporti Gianmario Luigi Alioli – per i seregnesi che ogni giorno si spostano su ferro per lavoro o per studio. L’obiettivo è rispondere in modo adeguato alle crescenti esigenze di mobilità dei cittadini lombardi in termini di qualità e quantità di servizi.” Ecco cosa cambia linea per linea. La prima novità riguarda la nascita della linea S11, ultima arrivata tra le Linee S. La “vecchia” Chiasso - Milano Porta Garibaldi si colora di lavanda e diventa S11. La buona notizia per i pendolari è che dal 13 dicembre sarà disponibile un treno ogni 30 minuti nelle “ore di punta” (dalle 6 alle 10 e dalle 16.30 alle 20.30). Nelle “ore morbide”, invece, i treni saranno uno ogni ora. Inoltre, sono state introdotte due ulteriori corse: alle 7.08 da Milano Porta Garibaldi per Como (8.07), con partenza da Seregno alle 7.39, e alle 8.53 da Como San Giovanni per Milano Porta Garibaldi (9.52), con partenza da Seregno alle 9.22. I pendolari della linea S11 possono, inoltre, cambiare a Camnago – Lentate, dove, con la linea S4, è possibile raggiungere Milano Cadorna. Queste le stazioni servite dalla linea /comune/trasporti S11: Chiasso (possibilità di interscambio con servizi S10 Tilo per il Canton Ticino), Como San Giovanni, Albate Camerlata (possibilità di interscambio con servizi R per Lecco), Cucciago, Cantù Cermenate, Carimate, Camnago Lentate (possibilità di interscambio con la linea S4 per Milano Cadorna), Seregno (possibilità di interscambio con linea S9 e servizi R per Bergamo), Desio, Lissone, Monza (possibilità di interscambio con linea S11 e servizi R per Lecco e Sondrio, Bergamo via Carnate, Lecco via Besana), Sesto San Giovanni (possibilità di interscambio con linea M1), Milano Greco Pirelli (possibilità di interscambio con linea S9) e Milano Porta Garibaldi (possibilità di interscambio con linee M2, S1, S2, S5, S6, S10 e servizi R per Lecco, Varese - Porto Ceresio, Luino, Domodossola). Novità anche per la linea S9 (Seregno Milano S. Cristoforo): da questo mese è stata potenziata con sei nuove corse, in modo da offrire una corsa ogni 30’ tutto il giorno, dalle 6 fino alle 20.30. Tre quelle da Milano Centrale per Seregno (9.32, 10.02 e 10.32) e tre da Seregno a Milano Centrale (9.35, 10.05 e 10.35). Considerando anche le corse Da sinistra: Romana Terragni, Luciana Gambarini, Maria Carla Mantegazza, Eugenia Motta e Loredana Bonfanti. 19 della S11, le stazioni di Lissone, Desio e Seregno possono così contare su un treno per Milano ogni 15 minuti dalle 6 alle 10 e dalle 16.30 alle 20.30. Una sorta di metropolitana all’aperto. Nelle ore di punta i treni per Como, invece, sono uno ogni mezz’ora. La linea S9 effettua le seguenti fermate: Seregno (possibilità di interscambio con linea S11 e servizi R per Bergamo), Desio, Lissone, Monza (possibilità di interscambio con linea S11 e servizi R per Lecco-Sondrio, Bergamo via Carnate, Lecco via Besana), Sesto San Giovanni (possibilità di interscambio con linea M1), Milano Greco Pirelli, Milano Lambrate (possibilità di interscambio con linea M2 e servizi R per Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia-Voghera, Lodi-Piacenza, Cremona-Mantova), Milano Porta Romana (possibilità di interscambio con linea M3), Romolo (possibilità di interscambio con linea M2) e Milano S. Cristoforo (possibilità di interscambio con servizi R per Mortara).❖ 20 /comune/anziani di Walter Todaro foto di Gianni Corrado “Molti non si fidano; dobbiamo farci conoscere” Gli anziani aprono ai custodi sociali La paura di truffe è l’ostacolo principale al nuovo progetto di assistenza agli over 65enni: una rete di protezione, un telaio della solidarietà per anticipare l’emergenza L Da sinistra: Romana Terragni, Luciana Gambarini, Maria Carla Mantegazza, Eugenia Motta e Loredana Bonfanti. oredana Bonfanti, Luciana Gambarini, Maria Carla Mantegazza, Eugenia Motta e Romana Terragni. Sono i cinque “custodi sociali” che da qualche settimana stanno visitando le case di circa 170 anziani con più di 84 anni che abitano in centro. Obiettivo: dare un aiuto agli anziani che vivono soli, ascoltare i loro problemi e cercare una soluzione, attraverso i servizi offerti dal Comune, dall’ASL o da altri enti di assistenza. Ad esempio, accompagnandoli in posta o alle visite mediche o assistendoli nel disbrigo delle pratiche burocratiche o sanitarie o, ancora, mettendoli in contatto con le associazioni di volontariato del Orari: da lunedì a venerdì 8.00 – 18.00 Seregno (Milano) - Via Verdi 110 - Tel. e Fax 0362 238792 www.ingrossocartoleriacolombo.it - info@ ingrossocartoleriacolombo.it 21 territorio. A Seregno sono più di 2.100 gli anziani oltre i 65 anni che vivono soli, cioè il 5,2 per cento della popolazione. E il trend è chiaro: nel 2050 il 34,6 per cento degli italiani avrà più di 65 anni e i novantenni passeranno dagli attuali 500mila a un milione e ottocentomila (“Rapporto nazionale 2009 sulle condizio- ni ed il pensiero degli anziani” di Ageing society, Federsanità Anci e Inrca). Il progetto è partito, in via sperimentale, dal centro, l’area dove si concentra la percentuale più alta (41,3 per cento) di persone con più di 84 anni che vivono sole. Ma, numerose sono le difficoltà da superare per coinvolgere gli anziani nel progetto. “Molti non si fidano, mi spiegano i custodi. La nostra principale difficoltà è farci conoscere. Spesso, quando chiamiamo un anziano, la prima domanda che ci sentiamo fare è: ‘l’è de Seregn’ (N.d.R. è di Seregno?)”. Un esempio di queste difficoltà lo racconta Eugenia: “Proprio stamattina sono stata da una signora di 87 anni, che non mi voleva aprire perché non si fidava. L’ho convinta dicendole che ero appena stata da una sua vicina, che è una sua amica, e facendole il nome. Così mi ha aperto. Quando entro in contatto con gli anziani dico sempre che sono lì per ‘conoscervi e farci conoscere’. Dobbiamo ‘metterci la faccia’. È il solo modo per abbattere il muro della diffidenza”. Una volta entrati in casa i “custodi”, con apposita divisa di riconoscimento e tesserino, cominciano a spiegare all’anziano tutti i servizi disponibili sul territorio. “Nella visita di oggi – prosegue Eugenia, sorridendo – ho iniziato parlando del telesoccorso, ma la signora mi ha subito fermata dicendomi che lo ha già, ma non lo usa perché le mette ansia.” Poi si apre il capi- tolo delle malattie: “Ci troviamo di fronte a situazioni opposte – mi raccontano: c’è chi tira fuori la scatola delle medicine e ci spiega tutte le pillole che deve prendere e chi ci dice che sta benissimo e poi non riesce a firmare perché ha il Parkinson”. In un’oretta di chiacchierata i “custodi” compilano una scheda e si fanno un’idea dell’anziano, di come vive e di cosa ha bisogno. E proprio qui è il senso del progetto: “trasformare” gli assistenti domiciliari in sentinelle capaci di rilevare sul nascere il bisogno sociale per intervenire prima che diventi emergenza perché – dice Luciana “non sempre gli anziani che hanno bisogno vengono in Comune. In questo modo siamo noi che andiamo da loro e gli apriamo una ‘corsia di favore’ con il servizio di cui hanno bisogno.” L’Assessorato alle Politiche Sociali e Servizi alla Famiglia ha inviato una lettera, con i numeri di telefono dei “custodi sociali”, a tutti gli anziani che vivono soli. Così succede che l’anziano chiami per incontrare il “suo” custode sociale oppure decida di ricevere il “custode” su appuntamento alla presenza di un figlio. Poi ci sono alcune situazioni estreme: nel loro “giro” per la città i “custodi” sono entrati in contatto con una signora che vive da sola, ”reclusa da 50 anni”, mi dicono, in un appartamento in condizioni igieniche pessime, che però rifiuta qualsiasi tipo di aiuto. In molti casi è la paura di 22 /comune/anziani Gli over 65 che vivono soli a Seregno Quartiere 65 > 74 anni 75 > 84 anni > 84 anni Centro 216 402 172 Santa Valeria 173 214 68 Lazzaretto 90 116 52 Sant'Ambrogio/San Carlo 153 168 82 Dosso/San Salvatore 31 44 17 Consonno/Fuin 52 53 25 715 997 416 Totale truffe che rischia di rallentare il progetto. Cosa bisogna fare? “Dobbiamo far conoscere il nostro servizio e aggirare la loro diffidenza. Per questo lavoriamo nel quartiere, ci facciamo conoscere da negozianti, bar, farmacie, medici di base, vicini di casa, in modo da istituire una rete di fiducia, capace di entrare in contatto con gli anziani bisognosi di aiuto: il progetto potrà funzionare solo se riusciremo a costruire una rete.” E la “rete” risponde? “Certo, affermano. Sono numerosi i casi in cui abbiamo ricevuto una mano da parenti o vicini. Proprio qualche giorno fa, ad esempio, non riuscivamo a entrare in contatto con un anziano che abita da solo in un appartamento in centro, all'interno di una vecchia corte. Senza telefono né citofono, vive isolato dal mondo. Grazie all’intervento di un vicino siamo riusciti a farci aprire la porta di casa.” In altri casi, l’asta con cui superare l’asticella della diffidenza iniziale sono i figli. Le situazioni più difficili sono quelle di anziani che vivono soli senza né figli né parenti oppure senza vicini di casa cui appoggiarsi in caso di necessità. Le visite “casa per casa” dei custodi consentono anche di raggiungere queste persone e gli anziani in difficoltà che però, in questa prima fase, non rientrano nel progetto: ad esempio qualche giorno fa i custodi si sono messi in contatto con un anziano che ha una sorella con meno di 84 anni che si trova in una situazione di forte disagio. “Senza questo progetto – spiegano – difficilmente saremmo entrati in casa di questa signora.” Questa è, in fondo, la missione dei “custodi sociali”: rilevare sul nascere il bisogno, prima che diventi emergenza. Una piccola rivoluzione dell’assistenza pubblica. Questi i numeri per entrare in contatto con i “custodi sociali”: Servizi Sociali (tel. 0362/263.401 – email: [email protected]) oppure 349/61.94.475 (lunedì dalle 14 alle 16 e giovedì dalle 9 alle 11).❖ /territorio/gastronomia 23 Rubrica a cura di Giovanni Guadagno* Gusto leggero Merenda sana e felice Giovani cuochi in cucina per i giovanissimi studenti delle scuole medie ed elementari della città. Alberto Somaschini ha realizzato e curato, per la Regione Lombardia, un percorso sulla merenda sana e gustosa U n bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni pesa troppo e in particolare il 12,3 per cento è obeso, mentre il 23,6 per cento è in sovrappeso soprattutto per le cattive abitudini alimentari e la mancanza, in vari casi, di una corretta informazione. Occorre quindi sostenere un consumo consapevole per promuovere “fuori pasto” sani e gustosi. Il progetto, gli obiettivi. L’Assessorato Agricoltura della Regione Lombardia ha redatto il progetto “Ora Felice (happy hour) – Racconta la tua merenda”, che l’Associazione Cuochi Brianza ha fatto proprio e ha realizzato nelle cucine del Collegio Ballerini. Il progetto di educazione al consumo consapevole, rivolto agli studenti delle scuole alberghiere della Lombardia, ha visto la concreta collaborazione dell’Istituto alberghiero cittadino, che ha sviluppato la promozione di “fuori pasto” sani, gustosi e sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale. Il motore dell’iniziativa è stato lo Chef Alberto Somaschini, segretario dell’Associazione Cuochi Brianza, che ha elaborato il progetto. Il lavoro ha stimolato la partecipazione degli studenti delle scuole alberghiere valorizzandone il potenziale tramite percorsi fondati sull’esperienza legata a un consumo consapevole dei prodotti alimentari. È noto, infatti, che durante 24 /territorio/gastronomia Cinque consigli per una sana merenda 1) Ingredienti sani e naturali Scegli per la tua merenda frutta, verdura e latticini in sostituzione delle classiche merendine preconfezionate. Cerca ingredienti di stagione: sono più buoni 2) Gioca e sperimenta Anche la merenda può diventare occasione di gioco. Sperimenta abbinamenti che pensi essere strani. Per esempio, prova a mangiare frutta e latticini o frutta e biscotti. Una bontà. 3) Attento a quanto mangi Presta attenzione alle quantità di alimenti che mangi. Ricordati che devi fare solo merenda: non mangiare troppo. Colazione, pranzo e cena rimangono i pasti principali della giornata. 4) Impara come fare Impara a tagliare, pelare, sbriciolare, grattugiare e mescolare. Esercita la tua manualità con gli alimenti che hai scelto per la tua merenda. Presta sempre attenzione agli utensili che utilizzi e, se non riesci, fatti aiutare. 5) Prova e riprova Non fermarti alla prima merenda. Ogni giorno abbina ingredienti diversi e rendi varia la tua alimentazione. Per aiutarti ti proponiamo tre ricette per tre merende sane... Le altre le lasciamo alla tua fantasia. l’adolescenza alcune criticità del comportamento alimentare legate ai modelli di consumo dei paesi industrializzati possono accentuarsi, in sincronia con i profondi mutamenti psicologici e fisiologici tipici dell’età. Così proprio questo periodo di conflitti e contraddizioni, in cui la tendenza all’autonomia e al cambiamento si sovrappongono spesso all’esigenza di aggregazione e di emulazione fra coetanei (da cui derivano alcune mode alimentari non sempre salutari) è decisivo per l’acquisizione di abitudini alimentari sostenibili sia per la salute, sia per l’ambiente. Didattica “child to child”. Figure chiave del progetto sono gli studenti delle scuole alberghiere e dei centri di NUOVAMENTE DISPONIBILE prenotalo al prezzo speciale di euro 13,00 manda una e-mail, completa di nome, cognome, indirizzo e numero di telefono al l’indirizzo [email protected] 25 di consumo tradizionali e innovativi. È la premessa per individuare strategie volte a comunicare ad altri giovani, gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado, il piacere del cibo di qualità. Il percorso di educazione al consumo consapevole vuole stimolare la curiosità, il senso di responsabilità, le capacità di cooperazione e scambio degli adolescenti. Elemento guida della formazione è l’esperienza pratica che riguarda la qualità del cibo, intesa come insieme di fattori: salute, importanza delle materie prime e della lavorazione, aspetto nutrizionale del prodotto alimentare, ma anche legame cibo-territorio, impatto sull’ambiente, valore psicologico e antropologico del cibo.❖ *Presidente Associazione Cuochi Brianza - Chef del Collegio Ballerini Giovanni Guadagno e Alberto Somaschini formazione professionale aspiranti cuochi. I cuochi svolgono, infatti, un importante ruolo di moltiplicatori della cultura alimentare, accentuato dal diffondersi delle occasioni di consumo extradomestiche (bar, mense, ristoranti…), che li vede in prima linea nella trasformazione del cibo e nella creazione di modelli di consumo determinanti per i gusti e le scelte dei consumatori. Con questo progetto gli studenti delle scuole di ristorazione diventano protagonisti di un percorso che parte da approfondimenti su alcuni prodotti di alta qualità radicati nella realtà territoriale e stimola la scoperta delle risorse culturali, umane e ambientali legate alla produzione, mettendo a fuoco, nel contempo, protocolli Ricette semplici e buone… Spiedini Fantasia Per quattro merende ti occorrono: 200 g di kiwi (n°2 kiwi), 100 g di fragole, 150 g di mela (n°1 mela), 100 g di formaggio Quartirolo Lombardo, n°12 stuzzicadenti lunghi in legno Come devi fare? 1. Lavare e pulire la frutta a regola. Tagliare i kiwi e la mela in cubetti da circa 1 cm di lato. Tagliare le fragole a metà. 2. Tagliare il formaggio Quartirolo Lombardo in cubetti di circa 1 cm di lato. 3. Preparare gli spiedini alternando alla frutta i cubetti di formaggio. Disporre su un vassoio. Questa preparazione si presta a numerose varianti utilizzando, di Per informazioni e iscrizioni ASSOCIAZIONE CUOCHI BRIANZA Sede sociale c/o Istituto Alberghiero del COLLEGIO BALLERINI Via G. Verdi, 77 20038 Seregno (MB) Tel. 329 82.97.620 email: [email protected] volta in volta, frutta diversa. Ad esempio è possibile utilizzare uva, fichi, melone o anguria. Cupole di mela gustose Per quattro merende ti occorrono: n°4 mele rosse della Valtellina, 125 g di yogurt naturale biologico, 80 g di cioccolato fondente, 50 g di amaretti di Saronno Come devi fare? 1. Lavare le mele, pelarle e ricavare da ciascuna un piccolo cestino privandole di un’estremità e scavandole con uno scavino o con un cucchiaino piccolo. 2. Grattugiare il cioccolato in scaglie grossolane e sbriciolare gli amaretti di Saronno. 3. Mescolare il cioccolato e gli amaretti con lo yogurt e riempire con questo composto le cupole di mela. Decorare con poche scaglie di cioccolato. 26 /territorio/agenda di Riccardo Baca Al Serrone della Villa Reale fino al 14 febbraio Il trionfo della pittura Da Schifano a Basquiat, la mostra ripercorre uno dei decenni importanti del ventesimo secolo Jean-Michel Basquiat - New York (1981, tecnica mista su tela) S andro Chia, Mario Schifano, Mimmo Paladino, Jean-Michel Basquiat, Joan Barcelò, Tony Cragg. Sono alcuni dei cinquanta artisti esposti al Serrone della Villa Reale e all’Arengario di Monza fino al 14 febbraio nella mostra “Gli anni 80. Il trionfo della pittura. Da Schifano a Basquiat”. Cento opere, di grandi e grandissime dimensioni, mettono in mostra i “mitici” anni Ottanta che portarono a un radicale mutamento nel concetto di “Arte”, con la cosiddetta “fine delle avanguardie”, con la riscoperta della pittura, e con il grande cambiamento dell’intero sistema artistico. Curato da Marco Meneguzzo (catalogo Silvana Editoriale) e promosso dal Comune di Monza, con il patrocinio e il contributo della Regione Lombardia e della Provincia di Monza e Brianza, il percorso espositivo analizza i principali movimenti di quel periodo, dalla Transavanguardia italiana ai Nuovi Selvaggi tedeschi, dai graffitisti statunitensi alla Young British Sculpture, dagli Anacronisti italiani alla Figuration Libre francese, e i protagonisti più conosciuti: circa cinquanta artisti - da Mario Schifano a Mimmo Paladino, da France- sco Clemente a Luigi Ontani, da Georg Baselitz a Markus Lupertz, da Anselm Kiefer a Helmut Middendorf, da Keith Haring a Jean Michel Basquiat, da Peter Halley a Julian Schnabel, da Miqurel Barcelò a Anish Kapoor - rappresentano quel discusso decennio. E lo fanno attraverso quell’esplosione di colore e di vitalità che furono la pittura e la scultura di quegli anni, che per alcuni sono il simbolo del riflusso edonistico degli anni Ottanta, per altri il ritorno dell’espressività più autentica e immediata. Il visitatore può farsi guidare da un quadro all’altro da una audioguida che lo porta dentro gli anni Ottanta: i Mondiali di Spagna con la vittoria della Nazionale di Paolo Rossi e Bearzot, la nube di Chernobyl, la musica dei Velvet Underground, il gelato al puffo, il cubo di Rubik e la nascita delle tivù private, ma anche gli anni di Reagan, di Gelli e di Craxi, dei primi computer, di film cult come Blade Runner. Accanto a questo “cuore” dedicato all’arte, infatti, l’idea della mostra è quella di esaminare tutti i cambiamenti linguistici, sociali e anche politici che hanno fatto di quel decennio un perio- do cruciale per la nostra storia e per la storia del mondo. La mostra propone per le scuole elementari e medie uno speciale percorso di visita-laboratorio - chiamato Detective all’opera - per stimolare nei ragazzi la comprensione e la rielaborazione dei contenuti a partire dall’osservazione delle opere.❖ GLI ANNI 80. Il trionfo della pittura. Da Schifano a Basquiat Monza, Serrone della Villa Reale (viale Brianza, 2) e Arengario Fino al 14 febbraio Orari: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00; lunedì chiuso Ingresso: intero, 9 euro; ridotto, 7 euro; ridotto speciale scuole, 3 euro. Il biglietto dà diritto all’ingresso a entrambe le sedi Per informazioni: tel. 02/43.35.35.22 email: [email protected] web: www.glianni80.it appuntamenti /territorio/intervista in Brianza 27 Per segnalare un evento: [email protected] SPECIALE NATALE n Seregno Fino al 6 gennaio Galleria “Ezio Mariani” (via Cavour, 26) Presepi in mostra Orari: feriali dalle 16.30 alle 19.00 e festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 Ingresso libero Informazioni: Ufficio Cultura (piazza Libertà, 1 telefono: 0362/263.311 email: [email protected]) n Seregno 13 e 20 dicembre Ore dalle 13.00 alle 18.00 Area Mercato (piazza Linate) Mostra presepi Mercati straordinari Informazioni: Staff Sindaco (piazza Libertà, 1 telefono: 0362/26.517 email: [email protected]). n Brugherio Fino al 24 dicembre Parrocchia San Paolo Salone Don Pietro Spreafico (piazza Don Camagni, 1) Il Presepe di Zì Caito L’A.V.S.I. (Associazione Volontari Solidarietà Internazionale) organizza una mostra dell’arte del Presepe Napoletano. Espone Gaetano Basilone (Zì Caito) definito “il poeta del Presepe Napoletano”. Orario: da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero n Vimercate 20 dicembre ore 15.30 Spazio (via Cavour, 76) Canti di Natale Concerto del Coro Popolare Città di Vimercate n Monza 19 dicembre ore 17.00 Duomo (piazza Duomo) Vespro per il Santo Natale Trio Traverso Luisella Ginanni (organo), Elisa e Laura Traverso (violini). Musiche di Mozart, Corelli, Haydn, Bach Ingresso libero n Meda 18 dicembre ore 21.15 Santuario S. Crocifisso (piazza Vittorio Veneto) Concerto di Natale Corpo Musicale S. Cecilia di Meda Ingresso libero n Seregno 21 dicembre ore 21.00 Chiesa di Sant’Ambrogio (viale Edison) Concerto di Natale Arena di Verona Brass Quintet, Piccolo Coro “La Goccia” e Orchestra Filarmonica “Ettore Pozzoli” diretta da Mauro Bernasconi Ingresso libero n Monza lunedì 21 dicembre ore 20.30 Duomo di Monza Concerto di Natale Messiah di Georg Friedrich Haendel Oratorio in tre parti per Soli, Coro e Orchestra “La Verdi” Barocca di Milano Direttore: Ruben Jais; maestro del coro: Gianluca Capuano Ingresso: 15 euro Informazioni e prevendita: Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus (tel.039/39.00.942) n Brugherio Fino al 10 gennaio Tutti sul ghiaccio con i pattini piazza Virgo Fidelis - San Damiano Orari: dalle 15.30 alle 19.30 nei giorni feriali, dalle 15.30 alle 19.30 e dalle 20.30 alle 22.30 il sabato, dalle 15.30 alle 19.30 la domenica. Venerdì 25, sabato 26 dicembre, venerdì 1 e mercoledì 6 gennaio dalle 15.30 alle 19.30. Informazioni: Ufficio Commercio Comune di Brugherio (tel. 039/2893.234) n Seveso Fino al 10 gennaio Dalle 10 alle 24.00 Pista di pattinaggio Piazza Cardinal Confalonieri Informazioni: Associazione Sportiva Ghiaccio Ambrosiana (tel. 0362/51.72.91) a cura di Claudio Geniale n Seregno 18 dicembre e 4 gennaio Dalle 16.00 alle 19.00 Piazza Segni In giostra gratis Per partecipare occorre ritirare i “biglietti omaggio”presso l’URP, (via Umberto I, 78 tel. 0362263.387) o presso la Reception di Palazzo Landriani – Caponaghi (piazza Libertà, 1 tel. 0362/263.299). n Agrate Brianza 19 dicembre Auditorium “Mario Rigoni Stern”, (via Ferrario, 53) Storie di Natale Fiabe cantate, raccontate, con musica dal vivo di Dedemailan e Michele Ciarla. Ingresso libero Informazioni: Biblioteca Comunale (tel: 039/65.07.13) n Agrate Brianza 20 dicembre Dalle 9.00 alle 19.00 Piazza Vismara Mercatini di Natale Degustazione dolci e brindisi augurale a cura dei Commercianti Agratesi Ore 21.00 Chiesa Parrocchiale S. Eusebio Concerto di Natale A cura della Schola Cantorum S. Eusebio con la partecipazione della Corale S. Zenone di Omate n Monza dal 19 al 31 dicembre Natale in pista e Capodanno... Fino al 10 gennaio dalle 10 alle 24.00 Piazza Trento e Trieste Monza On Ice Pista di pattinaggio sul ghiaccio 25 dicembre: Babbo Natale sui pattini. 31 dicembre: Dj Set San Silvestro. Panettone, spumante e tanta musica mixata dal vivo Ingresso singolo 4 euro noleggio pattini 3 euro Fino al 23 dicembre Piazza San Paolo Bimbò sotto l’albero Un angolo della città interamente dedicato ai piccoli cittadini con laboratori e giochi a tema natalizio. Orari: tutti i giorni dalle 15 alle 19; sabato, domenica e mercoledì 23 dicembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.0 alle 19.00 19, 20, 26, 27 dicembre e 6 gennaio Centro storico (partenza e arrivo in Piazza Roma) Trenino di Natale Orari: Sabato dalle 14.30 alle 18.30; domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 Sabato 19 dicembre – dalle ore 15 Centro storico – piazza San Paolo Natale on the road Parata di Harley-Davidson con motociclisti vestiti da Babbo Natale Giovedì 24 dicembre Piazza Duomo Vin brulè con gli alpini Giovedì 31 dicembre dalle ore 21.30 Palaiper (viale Stucchi) Festa di Capodanno Concerto di Enrico Ruggeri, brindisi di mezzanotte con spumante e panettone per tutti e musica con l’Orchestra di Radio Zeta Informazioni: Ufficio Turismo e Spettacolo del Comune di Monza (tel. 039/23.72.222) n Monza 19 dicembre ore 10.30 Biblioteca di Triante (via Monte Amiata, 60) C’era una volta... Ortensia Natale Letture animate per bambini tra i 3 e gli 11 anni e per tutta la famiglia. Informazioni: tel.039/73.12.69 n Seregno 31 dicembre Dalle 22.00 Capodanno in piazza Piazza Vittorio Veneto Concerto anni ’60 dei Ciungam e cabaret con Beppe Altissimi, brindisi di mezzanotte con spumante e panettone. 28 /territorio/salute e benessere Rubrica a cura della dott.ssa Cinzia Gorla* La parola alla psicologa Il Natale è una festa Il rischio è lo stress: a qualcuno il 25 dicembre può provocare ansia e depressione. Ecco qualche riflessione per evitare di guastarci la festa I mpegni incalzanti, luci e “corsa ai regali”: la giostra del Natale sta per partire. Scendere sarà difficile e i problemi si faranno sentire soprattutto per chi soffre di vertigini o, semplicemente, non ha i soldi per pagare il biglietto. Il disagio non è tale da condurre nello studio dello psichiatra. Ma esiste una “sindrome natalizia” fatta di ansia per le scadenze incombenti e inadeguatezza per gli impegni. Leggo dai giornali di settore psicologico che spesso il Natale viene vissuto come un momento di ansia e depressione e questo accade per- ché ci si sente quasi “costretti” a essere felici. Da un punto di vista psicologico si parla di Natale quando esso si presenta come un disagio, ma la “psicologia natalizia” non deve per forza parlare di disagio. Preferisco a questo proposito, visto che la festa è ormai imminente, semplicemente atteggiarmi in modo curioso rispetto al Natale cercando qualche informazione in più rispetto a questa festività, cosicché attraverso il ricordo di quelle informazioni possa essere per tutti voi un Natale gioioso e festoso. Sentite un po’ quali richiami psicologici e simbolici può avere questo magnifico giorno. Il 25 dicembre come Natale del sole: la festa più “interculturale” dell’antichità. Per esempio, già nell’antica Roma imperiale, nella giornata del 25 dicembre, si svolgeva la principale festa pagana legata al culto del sole, vi erano celebrazioni particolari ispirate al mito di Iside e Osiride. Fu tra il 325 e il 354 che i Cristiani scelsero il 25 dicembre come giorno della nascita di Gesù proprio perché era già un giorno di grande festa: oltre agli auguri di buona salute, amici e parenti si scambiava- 29 no ricchi cesti di frutta, dolciumi e doni di ogni tipo. La nascita di Gesù insieme all’anniversario dell’ascesa al trono dell’Imperatore, diventavano il simbolo di una prosperità che avrebbe dovuto protrarsi per l’intero anno. La data del 25 dicembre è un giorno di festa tra i più ricchi dal punto di vista culturale e religioso della storia umana: nelle radici del Natale abbiamo culture e religioni provenienti dalla Siria, dall’Egitto, dalla Mesopotamia, dalla Persia e dall’Arabia. Il 25 dicembre è la data di nascita e festeggiamento di personaggi divini precedenti la comparsa di Cristo: il Dio Horus egiziano, il Dio Mitra indo-persiano, il Dio babilonese Tammuz/Yule e Shamas. In tale data viene accreditata la nascita anche di Zarathustra e Khrisna, Dioniso e Adone. Alcune celebrazioni le troviamo nell’antichità addirittura in Messico e in India: basti pensare che in corrispondenza del nostro 25 dicembre, le popolazioni azteche e pre-azteche celebravano la nascita del Dio del Sole Huitzilopochtli. È sulla base di queste affermazioni che vorrei far soffermare il vostro pensiero e farvi riflettere sul fatto che, se da sempre e ovunque nel mondo, questo giorno è un giorno speciale forse è perché esiste qualcosa di più profondo, qualcosa di misterioso che 30 /territorio/salute e benessere lega i popoli nella giornata del 25 dicembre. Proviamo a pensare che esista una saggezza profonda e incomprensibile dietro al nostro atteggiamento al Natale. Quindi, se vi state stressando per il Natale, provate ad abbandonarvi Dal 12 gennaio “Psicologia Gratuita” Ansia, stress, depressione, attacchi di panico, problemi di coppia, disturbi alimentari. Sono molte le patologie psicologiche per cui è necessario un supporto medico. Da martedì 12 gennaio la consulenza psicologica è gratuita e in Comune. Con “Psicologia Gratuita” è possibile prenotare un incontro gratuito con la dottoressa Cinzia Gorla. Per informazioni e prenotazioni: 339/6459944. all’idea che in quel 25 dicembre siamo tutti uniti, da tempi immemorabili, da una forza sconosciuta alla quale attingiamo in modo unico, speciale, ognuno con la propria tradizione. E, per finire, uno sguardo all’albero di Natale. Axis mundi, asse del mondo, albero cosmico: epiteti pressoché universali che fanno riemergere profonde radici nell’immaginazione dell’uomo.❖ *Psicologa, riceve su appuntamento nel suo studio di Meda (339/6459944). /comune/la parola ai partiti 31 Ugo Calò Il Popolo della Libertà - Forza Italia Luca Talice Lega Nord Il governo Berlusconi mantiene le promesse e diminuisce la pressione fiscale Buon Natale e felice anno nuovo a tutti voi [email protected] I n un momento di crisi come quello che l’economia globale sta vivendo, il Governo Berlusconi, che ancora una volta dimostra di mantenere le promesse a differenza dei ‘governicchi’ di sinistra, è riuscito a ridurre di 20 punti l’acconto dell’Irpef, l’imposta sulle persone fisiche, lasciando nelle tasche dei cittadini 3 miliardi e 800 milioni di euro. Di questa liquidità beneficeranno non solo 3 milioni 300 mila titolari di partita Iva, ma anche moltissimi lavoratori dipendenti rilanciando così la possibilità per chi ha maggiormente subito la crisi, piccoli imprenditori e lavoratori, di avere maggiori risorse per passare un sereno Natale con una maggiore capacita di spesa per i propri cari. È la politica della vera solidarietà di chi ha a cuore le esigenze della gente e non la politica delle chiacchiere. La linea seguita dal Governo è quella della solidarietà coniugata al rigore ovverosia coniugare la disponibilità verso chi non ha un reddito alto ed il rilancio dello sviluppo economico con le compatibilità finanziarie non certo elevate ed ereditate da governi ‘spreconi’ di sinistra. La riduzione delle tasse è un segnale molto positivo e sarà coperta dagli introiti di quello scudo fiscale che è stato attaccato in maniera esagerata. Il nostro Governo inoltre è stato l’unico ad erigere una muraglia di 34 miliardi di euro a favore degli ammortizzatori sociali: Cassa integrazione ordinaria e straordinaria e in deroga hanno coperto e stanno coprendo le necessità dei lavoratori in questo momento difficile. E altre risorse saranno destinate, se necessarie, non appena si cominceranno ad incassare gli introiti dello scudo fiscale. Allo stesso tempo il volano degli investimenti è stato rimesso in moto dai 23 miliardi di euro destinati in questo brevissimo periodo (1 anno e mezzo) ai programmi di opere pubbliche e grandi infrastrutture di cui l’Italia ha urgente bisogno ed in particolar modo la nostra regione Lombardia. All’interno dei distretti industriali, si sta predisponendo una rete di sicurezza, in pieno accordo con il sistema bancario, proprio per proteggere le piccole e medie imprese dagli ultimi colpi di coda della crisi. Il Governo va avanti per la sua strada seguendo quella politica del fare e della solidarietà concreta lasciando alla sinistra la politica delle ‘chiacchiere’. Tagliare le tasse in un momento come questo è una sorpresa gradita di cui diamo conto ringraziando il Governo per essere riuscito a dare, pur nella crisi e nelle ristrettezze di bilancio, maggiore serenità alle famiglie diminuendo la pressione fiscale e proteggendo coloro che perdono il lavoro in questa congiuntura economica difficile. Auguriamo a tutti i cittadini seregnesi un buon Natale ed un felice anno nuovo. [email protected] D i recente sono entrato in libreria e ho iniziato un giro tra i corridoi, soffermandomi sui titoli dei vari volumi sistemati sugli scaffali: libri di tutti i tipi e colori. A un certo punto la mia attenzione si è portata su di un titolo che di per sè mi ha raggelato, parla di come la mafia sia penetrata a Milano e quindi anche in Brianza. Ho iniziato come spesso succede prima di ogni acquisto, a sfogliare il libro in questione, ho letto chi erano gli autori e la loro storia, ho guardato qualche pagina, poi mi sono recato alla cassa, ho pagato e sono uscito. Ero soddisfatto e incuriosito del mio acquisto ma anche preoccupato del contenuto. Il libro inizia con il racconto di una serata invernale milanese in corso Como (zona Garibaldi), via piena di locali alla moda e racconta la storia, sicuramente vera, di un giovane nordafricano che vende cocaina a un uomo italiano. A tutti noi infatti è capitato recandosi in posti molto frequentati di vedere strani personaggi in attesa presumibilmente di potenziali acquirenti di stupefacenti. Da questo racconto di questo attimo di vendita di cocaina a una persona apparentemente normale si passa nella narrazione, a raccontare dell’enorme, gigantesco, vorticoso, giro di soldi che ruota intorno al traffico della droga. Dallo spaccio di droga, le mafie guadagnano cifre impressionanti che poi investono comprando bar, discoteche, ristoranti, imprese edili, saloni di vendita auto ecc. I mafiosi utilizzano e si servono di prestanome, di società di copertura per riciclare e ripulire quella “montagna” di soldi che provengono dal consumo e dallo spaccio di droga. Siccome il libro parla di Milano e Provincia e della Brianza tutto quello che è scritto può anche contestualizzarsi vicino a noi e questo è un fatto veramente preoccupante. Ecco perché, davanti a varie proposte di fare i test per scoprire se qualche politico fa uso o meno di droga, noi consiglieri della Lega Nord di Seregno siamo molto favorevoli. È giusto che si faccia il test per chi fa politica a tutti i livelli; da quello nazionale a quello locale, perché chi fa uso di droga aiuta oggettivamente le mafie e un politico che anche se nella sua vita privata si trova nella condizione di arricchire i mafiosi, ben difficilmente potrà fare degnamente gli interessi della sua comunità e della sua gente. Quindi basta nascondersi dietro alla presunta violazione della privacy; se una persona ha intrapreso la carriera politica vuol dire che ha scelto di essere un uomo pubblico e quindi i cittadini hanno diritto di sapere se fa uso o meno di sostanze stupefacenti. Mi scuso se ho toccato questo argomento difficile, ma colgo l’occasione per augurare Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti voi! 32 /comune/la parola ai partiti Antonio Graziano Alleanza Nazionale Roberto Pozzoli Amare Seregno Il “simbolo” perduto Considerazioni sul significato del riuso – Legge Regionale 13/09 “Piano Casa” [email protected] A nche se gli organi di informazione più autorevoli non ne danno notizia, in Italia si sta assistendo ad una mobilitazione popolare in difesa del crocifisso che non ha precedenti nella “nostra” storia recente. Dopo la sentenza della Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo dove : “L’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche comporta la violazione del dovere dello Stato di rispettare la neutralità, violando il diritto dei genitori di educare i loro figli secondo le loro convinzioni”. La Corte Europea ha condannato lo Stato Italiano per la violazione dell’art. 2 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Ma questa sentenza ha riaperto il dibattito sulla presenza del crocifisso all’interno delle aule scolastiche che sembrava avesse trovato soluzione nella pronuncia del Consiglio di Stato del 2006 affermando che il crocifisso deve restare nelle aule scolastiche non perché sia una suppellettile o un oggetto di culto, ma perché è un simbolo idoneo ad esprimere l’elevato fondamento dei valori civili. Per il 99 % degli italiani il crocefisso è molto di più di un “arredo” religioso. Nel nostro Paese nessuno vuole imporre la religione cattolica, e tantomeno la si vuole imporre attraverso la presenza del crocifisso. È altrettanto vero che nessuno, nemmeno qualche corte europea ideologizzata, riuscirà a cancellare la nostra identità. Un provvedimento del genere non difende i diritti di nessuno ma bensì nega quelli di tutti. Il crocifisso è il simbolo della storia e della cultura italiana, e di conseguenza dell’identità del Paese. Esso è il simbolo dei principi di eguaglianza, libertà e tolleranza , è il simbolo del secolarismo dello Stato Italiano. Il crocefisso presente nelle aule scolastiche, nei tribunali e negli uffici pubblici, non può considerarsi un simbolo esclusivamente religioso, ed in particolare cattolico, poiché racchiude una serie di valori condivisi ed è segno della tradizione culturale italiana ed europea. Tradizione che fonda, tra gli altri, il concetto di libertà e di laicità sul dettato evangelico. La nostra storia È la storia d’Italia e passa anche attraverso questi simboli. Eliminarli significherebbe eliminare anche una parte di noi stessi. Personalmente considero che alcune norme a cui si rifanno i giudici della Corte di Strasburgo siano in contrasto con la nostra costituzione (art. 7. Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani). Inoltre, penso che eliminando le tradizioni dei singoli paesi NON si costruisce un’Europa unita, anzi, bisognerebbe valorizzare la storia delle nazioni che la compongono per realizzare l’Unione Europea. Il crocifisso DEVE restare sulle pareti delle nostre scuole, dove ci sono sempre stati, così come DEVE continuare ad esserci il presepe a festeggiare il Natale. Io sono orgoglioso di questi nostri simboli e del loro significato perché fanno parte di ognuno di noi. Felice Natale. [email protected] P urtroppo lo spazio concesso è tiranno ed è difficile esprimere concetti così importanti concentrandoli in poche righe, questa è comunque la seconda parte del precedente articolo che conclude l’argomento introdotto. (Seconda parte) In tal modo il termine riuso cambia il segno e diventa possibilità di soddisfare il fabbisogno abitativo attraverso il recupero del tessuto residenziale esistente, sia pubblico che privato, possibilità di riqualificazione delle strutture urbane attraverso una oculata politica dei servizi, possibilità di riappropriarsi dell’uso sociale e collettivo degli spazi urbani. Riuso, significa anche limitare la crescita urbana e la rilettura critica del “nuovo” comunque destinato a sostituire l’esistente; non certo semplice recupero di case, di vani abitabili, di quantità, come se il problema del fabbisogno fosse effettivamente risolvibile in termini numerici di alloggi da “riattivare”. Uno dei problemi più spinosi, quando si intraprende un’azione di recupero del patrimonio edilizio pubblico, è il reperimento e l’allestimento di case-parcheggio e infatti è assai importante disporre di strumenti urbanistici che diano un quadro di scelte di assetto organico ed allo stesso tempo dettagliato, che indichi la coerenza degli strumenti utilizzabili per gli interventi, che fornisca un quadro di larga massima delle priorità, conseguendo l’integrazione e la organicità degli interventi: un intervento di recupero comporta l’opportunità di prevedere la costruzione di “alloggi parcheggio” per le famiglie interessate o la necessità di realizzare vani residenziali nuovi, conseguenti alla eliminazione di condizioni di sovraffollamento. Entrando nel merito dello spirito della L.R. 13/09, va previsto il rafforzamento dei poteri pubblici nel recupero edilizio e la valorizzazione della funzione sociale della iniziativa privata, aprendo prospettive differenziate di soluzione del problema con un ventaglio di politiche alternative da adattare alle diverse realtà. Il 25 novembre scorso, con gli altri numerosi appartenenti alla nostra Lista Civica, abbiamo tenuto una conferenza stampa, nella quale abbiamo ribadito la presenza alle prossime elezioni comunali del 2010 al fine di dare continuità al lavoro svolto in questi 5 anni, per ringraziare della fiducia ricevuta chi ci ha votato e soprattutto per dare un contributo maggiore al bene della città. Per questo abbiamo coniato un nuovo slogan - SI PUÒ FARE DI PIÙ - che ci accompagnerà nei confronti sul campo con i cittadini, a cui chiederemo di sottoporci i propri pensieri sulle tematiche che stanno loro più a cuore, il cuore azzurro che sta al centro del nostro simbolo e che significa l’amore che nutriamo per Seregno! Questo è l’ultimo numero del 2009, pertanto ne approfittiamo per fare i più sinceri e sentiti auguri di Buon Natale e Buon Anno Nuovo a tutti i cittadini seregnesi. 33 Cesare Visconti UDC Pietro Amati Partito Democratico Clima politico… Gelato Cosa ci auguriamo per l'anno venturo [email protected] S i sa che quando si avvicinano le scadenze elettorali “il clima politico” si fa particolarmente agitato e nel nostro caso anche gelido…. Con reiterata banalità, nel tentativo di captare le simpatie elettorali si assiste ad uno scambio di colpi “bassi” tendenti a denigrare o colpevolizzare per i mancati obbiettivi politici precedentemente fissati e non raggiunti ora una parte politica, ora un’altra (magari appartenente alla medesima coalizione). Riteniamo che un tale atteggiamento debba essere accantonato ed al suo posto vi debba essere una puntuale enunciazione (confortata da risultati tangibili) degli obbiettivi raggiunti: obbiettivi che facevano parte dei programmi elettorali presentati alla cittadinanza nel 2005. Per quegli obbiettivi, poi, non raggiunti o raggiunti parzialmente, le dovute motivazioni politico/amministrative. Quanto sopra è propedeutico alla predisposizione dei programmi da sottoporre alla cittadinanza la prossima primavera. Il nostro programma terrà conto del momento politico, sociale, amministrativo particolarmente “delicato” che riteniamo deve essere governato con progetti /interventi dettati dalla moderazione, dalla solidarietà non rinunciando alla necessaria fermezza ove abbisogna. L’etica comportamentale, poi, delle Persone che dovranno dar seguito al programma sarà sicuramente un elemento qualificante. Chiediamo l’aiuto di tanti amici che vogliono darci una mano ed assieme accettano di intraprendere una importante avventura politica nell’Unione di Centro, partito nato per proporre una nuova casa politica a tutti i popolari, i liberali, i moderati e i riformisti che avvertono con preoccupazione il vuoto etico e politico sul quale si basa l’attuale sistema dei partiti. [email protected] V olge al termine l’anno 2009, ma anche la legislatura della giunta Mariani; nella prossima primavera ci saranno infatti le Elezioni Amministrative per il nostro Comune. Il nostro territorio è a vocazione politica di centro-destra, ma ci auguriamo che il primo criterio per scegliere chi governerà la città nel futuro, non sarà esclusivamente quello dell’appartenenza. Oggi amministrare una città di medie dimensioni, come è la nostra Seregno, non ha bisogno di una marcata caratterizzazione politica. I problemi sono sul tavolo e si vedono: per risolverli servono solo passione, rispetto e capacità di amministrare. Non sono certo i tempi per avventurarsi in spregiudicate progettazioni, né i tempi per aprire conflitti sociali di ogni genere. Ci vogliono, invece, dialogo, condivisione e sviluppo. Significa un progetto per la Città, che è mancato durante questi cinque anni: solo adesso (motivi elettorali?) vediamo qualche timida inaugurazione (Skate-park, piazza Matteucci), ma il Piano di Governo del Territorio, che doveva dirci del futuro di Seregno, è nei cassetti, oggetto di violento contrasto nella Maggioranza, presa dall’antico desiderio del mattone. Noi vorremmo invece che Seregno uscisse dallo stallo e dalle luci effimere delle manifestazioni e dei cocktail per tornare a occupare spazi dove fare cultura (oggi vuoti per mancanza di progettualità); che ridisegnasse la viabilità, rendendola meno goffa e confusa ( e che si ristudiassero i parcheggi a corona, insomma); che tornasse a far vivere i quartieri; che gli amministratori tornassero a ascoltare, accogliere e rispondere ai cittadini (che il Palazzo fosse trasparente, insomma); che ci fosse corrispondenza tra quello che si dice e quello che si fa (hanno provato a confrontare i cittadini i proclami elettorali del 2005 e quanto è stato fatto da questa Giunta?). E tante sono ancora le cose che si potrebbero fare, perché le chiedono i tempi in cui viviamo, non una casacca politica che rischia, solo perché la si porta, di delegare al potere chiunque. Abbiamo anche la fortuna di vivere, e non per particolare merito di questa Amministrazione, in una realtà poco toccata da una criminalità quotidiana (al di là degli statisticamente normali fatti di cronaca nera) e, nella speranza che le infiltrazioni di capitali mafiosi non siano gravi sul nostro territorio, nessuno può mettere in dubbio quanto sia importante la sicurezza reale dei cittadini, che nasce non tanto da un atteggiamento da sceriffi, quanto da una stretta connessione tra esigenza di rispetto della legge, riconoscimento della dignità altrui, salvaguardia del territorio, educazione (permanente) alla legalità e repressione, là dove necessaria. Questo è quello che vorremmo avvenisse, per Seregno, nel 2010. L’augurio di Buon Natale, a tutti nostri elettori e a tutti i cittadini seregnesi, si accompagna quindi agli auguri per un 2010 di serenità e di rinnovata prosperità. E di vero cambiamento. 34 /comune/la parola ai partiti Giuseppina Minotti Francesco Mandarano Rifondazione Comunista Antonello Dell’Orto Per Seregno Democratica [email protected] [email protected] Qualche riflessione prima del “congedo”. [email protected] Proponiamo una coalizione per battere il centro destra S i vota il 28 marzo 2010. La posta in gioco. Fra quattro mesi si voterà per il rinnovo del Consiglio Comunale. Pensiamo che Seregno abbia bisogno di un cambio di governo perché il centro – destra non è stato in grado di rispondere alle esigenze di quella parte di cittadini (la maggioranza) convinta che Seregno non debba diventare una città dormitorio, che chiede interventi sociali, che giudica imprescindibile il diritto al lavoro e la fine del precariato, che vuole una città a misura delle persone e non della speculazione, che cerca una maggiore partecipazione alle scelte politiche, che fa della questione morale in politica un valore irrinunciabile, che ritiene necessari spazi pubblici adeguati per la cultura, la socializzazione, i giovani, che non ne può più di coloro che trasferiscono sui più deboli le colpe derivanti dalla loro avventata politica economica che minimizza la crisi mentre anche a Seregno qualche azienda (Cifer Rauschert) ha chiuso e altre 23 (con circa 300 dipendenti) sono in cassa integrazione. A questo proposito il Gruppo consiliare del PRC ha chiesto la costituzione di un Fondo Comunale straordinario al quale possano accedere le famiglie in difficoltà, l’Amministrazione ha affermato di essere d’accordo, ma finora soldi non se ne sono visti. Cosa propone il PRC alle altre forze politiche del centro sinistra ed ai cittadini seregnesi? Noi pensiamo che a Seregno sia possibile battere il centro destra ma alla condizione di una convergenza delle diverse forze politiche del centro sinistra su un programma amministrativo e sulla modalità di scelta del candidato sindaco. Per questo sosteniamo la proposta, che molti cittadini ci hanno fatto, di istituire un tavolo di discussione sul programma con elezioni primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco. Sappiamo che il PD è invece orientato a fare primarie di partito e proporre poi questa scelta agli eventuali alleati. Questo però rinchiuderebbe lo stesso PD all’interno di una logica di partito e non permetterebbe il necessario allargamento del dibattito e la creazione di una coalizione solida e credibile. Giù le mani dall’acqua. Il Governo ha fatto approvare una legge che regala l’acqua ai privati per consegnarla agli interessi delle multinazionali e farne un nuovo business. Il PRC è invece per una gestione pubblica perché l’acqua è un bene comune, essenziale per la vita e non deve essere oggetto di speculazione. Mettere a profitto l’acqua comporterà tariffe più salate per i cittadini. Rifondazione Comunista, con altre forze politiche e sociali, sta perciò preparando il ricorso al Referendum, nel frattempo ha presentato un ordine del giorno in Consiglio Comunale e avviato una raccolta firme. Come raggiungere il PRC e i consiglieri comunali: Sito: www.brianzapopolare.it/prcbrianza/seregno Facebook: http://www.facebook.com/group.php?gid=20436379990 L ’anno che sta terminando, segna la fine della personale esperienza nel ruolo di consigliere comunale a Seregno. Torno nei panni che più mi sono consoni: quelli di cittadino interessato alla qualità della vita del mio comune, alle problematiche e alle potenzialità offerte dal tessuto sociale, con le sue manifestazioni culturali racchiuse nel ricco panorama associativo, dove si esprimono valori e idee grazie a centinaia di donne e uomini che ogni giorno dedicano parte della loro vita al bene comune. La prossima primavera potremo eleggere il nuovo Sindaco e nuovi Consiglieri Comunali; il regalo più bello che possiamo farci sarà scegliere persone che abbiano la pazienza di ascoltare, talento sempre più raro, offuscato dall’ansia diabolica di distinguere tra buoni e cattivi, che fa diventare sordi e ciechi nei confronti di coloro che non stanno dalla stessa parte politica. Al 2010 in arrivo chiedo in dono un nuovo Sindaco che si occupi di: Cultura: attraverso un assessore scelto per la propria passione e competenza, che sappia sostenere le realtà imprenditoriali locali che operano nel settore (sale cinematografiche, teatri, imprese dedite alla formazione -fotografia, artigianato, giornalismo, etc-), che abbia idee per sfruttare gli spazi pubblici esistenti (biblioteca, museo ai Vignoli, sala civica) con l’obiettivo di combattere il fenomeno della città fantasma dopo l’imbrunire ; Sociale: davanti al perdurare della crisi economica, il Sindaco dovrà intervenire nei confronti dei soggetti in difficoltà da un lato con un sostegno economico, esigendo di contro l’impegno della persona assistita a rendersi sempre più attiva ed autonoma nella ricerca del lavoro, dall’altro facendole acquisire nuove competenze, attraverso esperienze professionali temporanee gestite dal Comune e/o formative avvalendosi del supporto dei servizi al lavoro attivi sul territorio. Ambiente: tramite il nuovo assessore dovrà coordinare la creazione di un Parco Provinciale di notevoli dimensioni che comprenda l’attuale PLIS Brianza Centrale e si estenda sulle aree non urbanizzate degli altri Comuni confinanti ma che realizzi altresì una continuità con le altre aree non cementificate della Brianza, all’interno del quale sviluppare progetti di sostenibilità ambientale, rinaturalizzazione e controllo dell’inquinamento, esperienze di attività economiche ecosostenibili; Sicurezza: in vista del prossimo allargamento dei diritti civili e politici ai cittadini stranieri che vivono regolarmente in Italia, il Sindaco dovrà essere promotore del Consiglio Comunale dei Migranti che, al pari del Consiglio Comunale dei ragazzi, favorisca la libera partecipazione delle molteplici risorse umane e culturali che abitano in città e che ne contribuiscono all’arricchimento sociale ed economico, anche al fine di responsabilizzare le diverse comunità nel ruolo di controllo dei singoli appartenenti. Conoscenza e riconoscimento reciproco tra indigeni e migranti = maggior sicurezza sociale. Auguri a Tutti! Piazza Duomo, 21 Milano • Via Manzoni, 39 Milano Piazza Duomo,19 Milano • Via Manzoni,19 Milano C.so Venezia, 5 Milano • Via Roma, 39 Portofino gelsia
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