Max Pezzali
Transcript
Max Pezzali
Live concert di Alfio Morelli La produzione Max Pezzali Live Tour 2007 Organizzato da Milano Concerti, il 12 ottobre è partito da Milano il Max Pezzali Live Tour 2007 che terminerà a metà dicembre. Il calendario è sviluppato in maniera ottimale, con trasferimenti non eccessivi, però, come sempre più spesso succede, con poche date: 25 in tre mesi, poche per un artista abituato ad altri ritmi. C Lo staff di produzione di Lemonandpepper, in piedi da sinistra: Stefano Copelli e Fabio Carmassi, responsabili di produzione e, seduta, Barbara Losavio, assistente di produzione. 84 gennaio/febbraio 2008 - n.69 he sia colpa del mercato è palese, ma perché succede ciò? Ai giovani non interessa più la musica dal vivo? Troppa musica viene offerta gratuitamente? Sono troppo alti i prezzi dei biglietti? Niente di nuovo sotto il sole? Sinceramente io non so dare una risposta risolutiva, ma mi sento di escludere le prime due ragioni. Non sarebbe male cancellare tutto il passato e ricominciare tutti dall’inizio: facendo concerti nei piccoli Club con un bel Ford Transit, ricostruendo uno zoccolo duro ed un rapporto più solido con i propri fan. Ritornando al nostro lavoro e tralasciando commenti e consigli riguardanti il lavoro altrui, raccontiamo la visita ad una data del tour di Max. Sabato 3 novembre siamo andati al 105 Stadium di Rimini al concerto organizzato dal promoter Unicorn di Cattolica. Qui abbiamo incontrato Stefano Copelli che, assieme a Fabio Carmassi e Giorgio Ioan, fa parte di “Lemonandpepper”, azienda che ha curato la produzione del tour. Ci puoi raccontare il motivo di questa scenografia un po’ inusuale e controcorrente? Inusuale non direi, visto l’artista. Tutti sanno che Max è un appassionato di moto e come tale predilige i paesaggi e le strade da percorrere; in una sorta di continuità, riprende un discorso iniziato anche con i tour precedenti. Il rapporto tra noi e Max è di lunga data e consolidato negli anni, prima con gli 883 poi con lui ed il suo management, Claudio Cecchetto e Pierpaolo Garoni. In questa realizzazione abbiamo voluto costruire qualcosa di diverso dal solito, con un palco che ci ricorda delle strade, con tanto di guard-rail, lampione e segnaletica stradale; ma la cosa nuova è che questa strada nasce sul palco e finisce in mezzo al pubblico, non separato da transenne antipanico. Alle spalle degli artisti il palco è sovrastato da quattro strutture che vogliono raffigurare dei lampioni in mezzo ai grandi parcheggi degli stadi o dei piloni autostradali. Ma questo non vi ha creato problemi di ordine pubblico? Tranne il caso di un fan che è salito sul palco, senza comunque creare dei problemi, non abbiamo mai avuto delle persone del pubblico che abbiano oltrepassato la linea di confine. Anche le commissioni spesso rimangono un po’ perplesse e ci chiedono se riusciamo a gestire questa situazione. Come mai in questa produzione non avete usato le nuove tecnologie ultimamente molto di moda, come i video LED o le video proiezioni: è stata una scelta artistica o una scelta di costi? È stata una scelta assolutamente artistica, concordata con lo stesso Max ed il suo management. La scelta è stata dettata da un insieme di ragioni, tra cui la passione di Max per la Harley‑Davidson, quindi per gli USA, le lunghe strade e l’avventura; c’è la voglia di un ritorno al concerto rock di una volta, dove il verbo sono la musica e lo spettacolo che si crea sul palco e non la tecnologia con cui si veste. Dal punto di vista economico bisogna stare attenti, perché una soluzione del genere non è poi meno costosa di una scenografia fatta con i video. I LED sono più costosi da noleggiare, ma più economici nel montaggio e nel trasporto. Inoltre ci vuole molto meno tempo a montare e smontare una scenografia fatta di schermi, piuttosto che montare, smontare (e stivare) una scenografia come la nostra. Se proprio vogliamo fare i conti alla produzione, forse il risparmio è sull’assenza del tetto del palco, scelta anche questa di natura artistica, fatta per poter avere un palco con molto spazio e non sacrificato in una scatola tradizionale. Il budget risparmiato sull’allestimento è stato destinato alla band, con musicisti di primissimo piano, da Elio Rivaglia alla batteria, Franco Cristaldi al basso, Luca Colombo e Chicco Gussoni alle chitarre, Ernesto Ghezzi alle tastiere e Marco Foroni per tastiere e programmazioni. Quanto personale segue questo tour? Contando tutti siamo una quarantina di persone tra produzione e squadra tecnica con tre bilici. L’audio FoH Usciti dall’ufficio di produzione ci avviamo alla regia audio dove incontriamo il fonico Maurizio Nicotra che, assieme al sound designer Daniele Tramontani, cura il mix ed i suoni di Max. Qual è il tuo set up? Lavoro in regia con un mixer Digidesign Venue, la mia console preferita, molto probabilmente perché lavoro spesso in studio dove ormai questa tecnologia è diventata quasi uno standard; usando la Venue posso quindi applicare tutta la mia esperienza anche durante il live. Oltre al banco, di cui utilizzo tutti i plug-in disponibili, uso un preamplificatore Manley assieme a un equalizzatore parametrico Midas XL 42 e ad un t.c. 480 sulla voce di Max. Devi mandare delle sequenze? No, le sequenze sono veramente minime, solo in alcuni brani per suoni o effetti quasi ininfluenti: sarebbe anche Il fonico FOH Maurizio Nicotra in console con il PA man Daniele Tramontani. Il fonico di palco Andrea Tesini utilizza una Digidesign Profile, simile nei contenuti alla Venue ma più compatta nelle dimensioni. www.soundlite.it 85 Live concert assurdo, con una band come quella che abbiamo la fortuna di avere, usare delle basi registrate. Abbiamo anzi il problema contrario, quello di cercare di tenere controllata l’esuberanza dei musicisti visto che hanno scelto di usare i loro amplificatori liberi sul palco. L’impianto audio? L’impianto è un classico V‑Dosc, con due cluster aggiuntivi per coprire le zone laterali e, sopra i sub, a terra, delle ARCS, sempre di L‑Acoustics. ANEWBREEDOFHOG L’audio sul palco Con un salto sul palco andiamo ad incontrare il fonico monitor Andrea Tesini che ci spiega il set up di Max. Anche Andrea usa la nuova superfice Digidesign, in versione Profile, la più adatta all’uso come mixer monitor, simile nei contenuti ma molto più compatta nelle dimensioni rispetto alla Venue usata da Maurizio per la sala. Come hai gestito il monitoraggio dei vari musicisti e di Max? Il bassista, il batterista e il tasterista usano delle cuffie Sony 7506, mentre le chitarre, il coro e Max hanno degli IEM wireless, anche perché si muovono sul palco; solo per Max, inoltre, abbiamo aggiunto due floor-monitor Meyer Sound. Tutti i segnali in uscita sono gestiti da trasmettitori Sennheiser, mentre tutti i segnali in ingresso, quindi radiomicrofoni e chitarre, sono Shure. Come sono gestiti i segnali tra le due regie? Le due regie lavorano in modo completamente separato; tutti i segnali, infatti, entrano in uno splitter che li sdoppia e li invia ai due convertitori AD, entrambi sul palco. La regia di palco è collegata in dominio digitale, con quattro cavi BNC, mentre il mixer di sala con un sistema ibrido. Le luci Dall’alto: la postazione di Max sul palco: il plasma lo aiuta a ricordare i testi delle canzoni e lui stesso pilota il PC per lo scorrimento delle slide. Nicola Tallino, operatore e co-designer luci, vicino alla Hog iPC PC. Le ribalte Archled 12RGB SV, prodotte da Colours e distribuite da Evolight, montate a gruppi di due con il buon vecchio metodo della fascetta. I Coemar ParLite LED appoggiati sul palco. 86 gennaio/febbraio 2008 - n.69 Dall’audio passiamo alle luci scambiando qualche battuta con l’operatore Nicola Tallino. Di chi è il progetto? È il risultato del lavoro di un gruppo composto da me, il management di Max e Giorgio Ioan. All’inizio si era partiti con diverse idee, poi convogliate in questo progetto. Visto che, non essendoci il tetto, non potevo lavorare con luci dall’alto, ho cercato di esaltare la scenografia con testemobili e LED da terra, ma l’uso di tecnologie è ridotto al minimo, perché gran parte dell’illuminazione è composta da fari alogeni. L’impianto di illuminazione è diviso in tre settori: sui piloni i fari alogeni, sul palco i LED e fuori dal palco le testemobili. Che proiettori hai usato? Sui piloni ho posizionato dei PAR con lampada stretta e degli accecatori DWE, alcuni con gelatina; sul palco invece delle barre LED Evolight e dei PAR LED Coemar, mentre le testemobili da 575 W e 1200 W sono Robe. In regia controllo e programmo tutto lo show con una HOG iPC. Sempre più spesso vedo le testemobili usate solo come cambia-colori, con un uso limitato o addirittura assente di gobos: come mai? Secondo me c’è un ritorno ad un disegno luci più teatrale, con maggiore attenzione alle parti che vanno illuminate ed a quelle che devono rimanere in ombra, c’è maggior cura nei dettagli e meno aggressività, pur rispettando l’impatto che la musica rock deve creare. USB Flash drive included Simple, Intuitive and Quick Performance Based on Proven Wholehog Software Powerful, Attractive and Priced Right for Production Lighting Demands Four Universes of DMX Output. Supports USB Playback and Expansion Wings Road Hog. Bred for Performance. For more information: www.highend.com/roadhog/ ONE UNIFIED CONTROL SYSTEM FOR ALL PRODUCTS: Road Hog Console • Wholehog 3 Console Hog iPC Console • Hog 3PC Software Integrated Touch Screens Display Data and Allow Quick Access to Powerful Features ROAD HOG ™ LIGHTING CONSOLE ONE 4 ALL SRL. C.NA AVALLE, 23 15038 OTTIGLIO MONF.TO (AL) ITALY Tel. 0039 / 0142 / 921338 Fax. 0039 / 0142 / 921431 E-mail: [email protected] Web-site: www.one4all.it Live concert Lo show Mentre aspettiamo l’inizio dello show, cogliamo l’occasione per andare da Walter della Unicorn, che ha allestito un piccolo angolo dove prepara delle ottime piadine con la Nutella: vi assicuro che erano esageratamente buone! La data qui al 105 non registra il sold-out, nonostante il pubblico sia piuttosto numeroso ed eterogeneo: dai quindicenni a quelli che i quindici li hanno passati da una ventina d’anni. La scenografia ci piace molto, originale e creativa, ma tutto lo show è piacevole, volutamente di gusto “rock retrò”, soprattutto nelle luci: belle per certi aspetti, anche se, tutto sommato, alla fine risultano forse un po’ statiche e ripetitive, ma è il prezzo da pagare per l’assenza delle nuove tecnologie. In compenso la scenografia del palco permette ai musicisti ed all’artista di muoversi parecchio, anche se Max non è proprio un animale da palcoscenico e, secondo noi, non sfrutta questa possibilità fin in fondo. Molto bello invece il suono, ruvido e potente come si addice ad una rock band che si rispetti. Un plauso anche ai musicisti che fanno ascoltare un paio d’ore di ottima musica. [Scheda Tecnica] Max Pezzali Live Tour 2007 Aziende e personale in tour Realizzazione tour Produzione Service audio e luci Strutture Catering Trasporti Produzione Responsabile del tour Responsabili di produzione Assistente di produzione Responsabile camerini Responsabile trasporti Audio Fonico FoH Responsabile audio Fonico di palco Tecnici di palco Tecnico audio Milano Concerti Lemonandpepper Agorà Stage System Giromangiando Trans Show Dietro ogni grande evento c’è sempre un grande gruppo. Franco Sita Giorgio Ioan Fabio Carmassi Stefano Copelli Barbara Losavio Caterina Soresina Antonio Celli Maurizio Nicotra Davide Grilli Andrea Tesini Miguel Vargas Maurizio Magliocchi Massimo Flego Silvio Visco Luci Lighting Designer / Operatore luci Nicola Manuel Tallino Capo Elettricista Arturo Leone Elettricisti Gigi Germignasi Marco Carancini Marco Baiardi RiggerEmiliano Bitti Andrea Lazzarini Scenografia MacchinistiEmiliano Tenzi Leonardo Bellini Marco Giuman Andrea Prezioso Materiale Luci: 40 barre LED Evolight 20 PAR LED RGB Coemar 16 ROBE Color Wash 1200 EAT 2 Coemar i-spot extreme 5 Followspot Lycian 1200 40 PAR64 Silver CP60 10 Coemar Panorama 32 DWE 2X2 (4lamp) 4 DWE 4X2 (8lamp) 4 serie ACL 4 macchine del fumo DF 50 Lighting desk WHOLEHOG I-PC running Hog III Materiale Audio Main PA System management FOH Console FOH Outboard Monitor Console 88 gennaio/febbraio 2008 - n.69 12+12 V-Dosc (L&R) 7+7 SB 218 (L&R Sub) 2+2 SB 218 (Center Sub) 10+10 dV-Dosc (External Mono Side) 3+3 ARCS (External Front Filll) 2+2 dV-Dosc (Center Front Fill) 7 x-over XTA 226 2 Soundweb 9088iis SIM III System Analysis Digidesign Venue 48 ch + 16 ch surface extender 1 Manley Vox Box 1 Stereo Module Midas XL 42 1 Lexicon 480 L 1 Digidesign Profile 48 ch 2 Meyer UM1-P Impianti audio professionali Forniture teatrali, televisive, musicali e congressuali Noleggio Progettazione Vendita ed installazione Videoproiettori DLP Schermi a LED Videoproiezioni Regie audio mobili e mixer digitali Registrazioni multitraccia Grandi sistemi multicanali Radiomicrofoni Sennheiser Illuminotecnica/strutture Via di Portonaccio, 13 - 00159 Roma Tel. 06.4392523(r.a.) Fax 06.4392542 www.madema.it [email protected]
Documenti analoghi
Safari Tour 2008
Giorgio Ioan – Responsabile di produzione per Lemonandpepper
I due elementi visivi su cui si regge il concerto sono il grande
video ed il disegno del palco. Riguardo al primo, oggi, tecnologicament...
Antonello Venditti
una cinquantina di date. Per i concerti nei palasport siamo
autosufficienti, perché RMS ci fornisce audio e luci, Massimo
Stage palco strutture e generatori, Mediterraneo si cura del
catering e i t...
audio technica at 4040
c’è Adriano Sanson, lighting designer.
Che tipo di disegno luci hai creato per questo spettacolo?
Il disegno nelle piazze è una trasposizione di quanto ideato per lo spettacolo nei teatri, da cui n...