Sviluppo della rete di trasporto del gas
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Sviluppo della rete di trasporto del gas
52-57_TER_set_trovato-dicorato3 27-07-2007 12:09 Pagina 52 trasporto gas di M. Dicorato, R. Netti, G. Sigrisi, M. Trovato Sviluppo della rete di trasporto del gas nel mercato liberalizzato L e ripetute “crisi del gas” verificatesi in Italia negli ultimi anni hanIl mercato del gas in Europa no evidenziato le problematiche dell’inadeguatezza e della critie linee di sviluppo in Italia cità delle infrastrutture di approvvigionamento. Come già rilevato in seguito all’“emergenza gas” nel marzo 2005 (risoltasi con la manCon le direttive 96/92/CE e 98/30/CE, recanti rispettivamente norcata erogazione ai clienti interrompibili) e all’eccesso di svaso degli me comuni per i mercati interni dell’energia elettrica e del gas natustoccaggi nel 2006, queste non possiedono la flessibilità necessaria rale, si è compiuta l’apertura del settore dell’energia alla concorrena fronteggiare interruzioni o significative riduzioni delle immissioni. za il cui obiettivo è garantire maggiore qualità ed efficienza dei serLe criticità della situazione italiana sono riconducibili a vari fattori vizi forniti, sicurezza di approvvigionamento, migliore integrazione tra i quali: il trend discendente della produzione, l’inadeguato sfrutdelle reti energetiche, tutela dell’ambiente ed un contenimento dei tamento delle potenzialità di stoccaggio già esistenti, il ritardo sia prezzi per le imprese e per i consumatori. Tuttavia, a differenza del nella realizzazione di nuovi punti di immissione sia nel potenziasettore elettrico, la riorganizzazione in senso concorrenziale dei mento della rete di trasporto. Questi fattori, da un lato, hanno portamercati del settore del gas ed il conseguente riassetto strutturale to ad un’eccessiva dipendenza dalle importazioni per la copertura dell’industria sono ancora in corso [4]. del fabbisogno nazionale e, dall’altro, determinano la frequente saLa cornice normativa della liberalizzazione del settore del gas in Itaturazione dei gasdotti transfrontalieri esistenti, col conseguente ricorlia è stata definita dal DLGS 164/00 (Decreto Letta), di recepimento so alle risorse strategiche, soprattutto nel periodo invernale. della Direttiva Gas 98/30/CE. In questo decreto si prevedeva: La costruzione di nuove infrastrutture rappresenta un’esigenza inde- la possibilità, a partire dal 1 gennaio 2003, di ottenere la qualifirogabile per la risoluzione dei problemi nazionali. Tra queste la reaca di clienti idonei con il conseguente diritto di stipulare contratti lizzazione di nuovi gasdotti, quali il GALSI (Gasdotto Algeria-Italia di acquisto con il fornitore prescelto; attraverso la Sardegna) e l’IGI (Interconnessione Italia-Grecia), con- una particolare autorizzazione del MAP, rilasciata solo in caso di sentirebbe di disporre di ulteriori vie d’accesso ai giacimenti di Afrisoddisfacimento di precisi requisiti, per le importazioni da Paesi ca e Medio Oriente, conseguendo maggiore indipendenza dalla non appartenenti all’UE, al fine di ridurre la dipendenza energetiRussia. Lo sviluppo di nuovi terminali di GNL, quali ad esempio ca dell’Italia da questi Paesi; quelli previsti in Puglia e Veneto, permetterebbe di allargare ulterior- un regime regolamentato di accesso al sistema; mente il portfolio dei fornitori anche a Paesi diversi da quelli connes- l’unbundling societario per le imprese verticalmente integrate del si via tubo (africani, medio-orientali ed asiatici). Infine, l’Autorità settore; Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha imposto l’au- tetti antitrust per le imprese, riguardanti la vendita e l’import (rispettimento di 6,5 miliardi di Sm3/anno della capacità di trasporto per vamente 50% e 75% dei consumi nazionali, da ridurre progressivamente fino al 2010), intese a favorire la cessione da parte dell’ex moognuno dei gasdotti1 già congestionati [1]. nopolista delle proprie quote di mercato a vantaggio dei concorrenti. Queste iniziative, sollecitate ed anche incentivate dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), attraverso una maggiore remuneCon la Delibera n. 22/04, l’AEEG ha delineato il percorso di interrazione degli investimenti, costituiscono il presupposto per favorire venti attuativi per lo sviluppo del mercato concorrenziale, che si artimaggiore competizione dei prezzi e perché l’Italia si trasformi in un cola in 4 fasi: hub per i mercati internazionali, sopravanzando, in tempi e volumi, - organizzazione di procedure per lo scambio, ai fini del bilanciamenprogetti concorrenti nei Balcani e nella Penisola Iberica [2]. In questo to, di capacità di trasporto e gas con accordi bilaterali ed il supporto contesto, l’installazione di centrali elettriche a cidi una piattaforma informatica; clo combinato (CC) per circa 20 GW (Tabella 1), - definizione di contratti standard per TABELLA 1 - Autorizzazioni autorizzate dal Ministero delle Attività Produttive gli scambi bilaterali di gas e capacità, per nuove centrali a CC (MAP) determinerà un notevole incremento del onde facilitare scambi e cessioni; (periodo 2002-2004) consumo di gas per la produzione di energia, - riforma del regime di bilanciamento, dall’attuale 40% al 60% nel 2010 [3], ben magper consentire agli utenti di compensaZone MW % su totale giore della crescita tendenziale della domanda re squilibri imprevisti nel giorno stesso Nord 7.957 40,3 negli altri settori. Per la rete di trasporto del gas in cui si verificano; Centro-Nord 790 4,0 questi impianti costituiscono rilevanti carichi con- l’introduzione del mercato centralizzaCentro-Sud 1.580 8,0 centrati da alimentare che, in assenza di controto, che, attraverso un sistema automatiSud 5.430 27,5 misure adeguate, potrebbero determinare congeco di incrocio tra domanda ed offerta, Calabria 4.000 20,2 stioni della rete di trasporto del gas. fornisca prezzi di riferimento per le Totale Italia 19.757 100 transazioni. Dott. ing. Maria Dicorato, ing. Roberta Netti, ing. Giuseppe Sigrisi, prof. ing. Michele Trovato, Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica del Politecnico di Bari. 52 Fonte: elaborazione AEEG su dati del MAP (aggiornate al 21/12/2004) 1 Trans Tunisian Pipeline Company (TTPC) per il gas algerino e Trans Austria Gasleitung La Termotecnica • Settembre 2007 52-57_TER_set_trovato-dicorato3 27-07-2007 12:09 Pagina 53 trasporto gas imprese massimizzano i profitti segmentando i mercati finali di Allo stato attuale, mentre la seconda e l’ultima fase sono ancora alsbocco del loro gas ove continuano a comportarsi da monopoliste lo studio, la prima è stata realizzata attivando, il 1 ottobre 2003, la [1]. L’AEEG e l’AGCM hanno formulato una serie di proposte per “Bacheca elettronica per le transazioni di capacità” e il “Punto di incentivare la competizione riducendo il peso dell’operatore domiscambio virtuale” (cui l’AEEG ha attribuito la qualifica di mercato nante, le principali delle quali riguardano: regolamentato delle capacità e del gas) e la terza è stata attuata - lo sviluppo della capacità di importazione, con il potenziamento con la Delibera n. 180/04, che consente di concludere transazioni dei gasdotti internazionali da parte di ENI e la costruzione di nuodi gas fino al giorno stesso in cui vengono contabilizzate (e non più vi impianti di rigassificazione; solo sino al giorno prima), ed effettuare scambi di capacità per periodi minimi di un giorno (e non più solo su base mensile), gaTABELLA 2 - Nuovi terminali di rigassificazione di GNL rantendo la coincidenza tempoTerminale Capacità* Società Stato rale degli scambi di gas e della proponente autorizzativo relativa capacità di trasporto. Il modello entry-exit di accesso Brindisi 8 BG Group Autorizzato alla rete adottato in Italia (con Rovigo 8 Edison - ExxonMobil - Quatar Petroleum Autorizzato corrispettivi differenziati per i Rosignano 3 Edison - BP - Solvay Richiesta di modifica vari punti in ingresso e in usciToscana offshore 3-4 Olt Lng Terminal In fase di approvazione ta), agevolerà sicuramente l’ultiTrieste Zaule 8 Gas Natural Procedura da iniziare ma fase, perché, come sottoliTrieste offshore 8 - 12 Endesa Fase preliminare neato al Forum di Madrid, è il Gioia Tauro 4-8 Società Petrolifera Gioia Tauro Richiesta di modifica più favorevole alla concorrenza, San Ferdinando 6 - 12 Lng Med Gas Terminal Richiesta di modifica in quanto “facilita gli scambi e Taranto 8 Gas Natural Procedura avviata riflette il sempre maggiore sganPorto Empedocle 8 Nuove Energie Procedura avviata ciamento dei flussi fisici da quelPriolo - Augusta - Melilli 8 - 12 Erg Power & Gas - Shell Energy Europe In fase di avvio li commerciali”[5]. Totale 72 - 91 * [Gm3/anno] Le infrastrutture per l’approvvigionamento del gas - la separazione proprietaria della rete nazionale di trasporto e degli impianti di stoccaggio, con la creazione di un ISO (Independent System Operator), per garantirne la neutralità rispetto alla vendita ed all’approvvigionamento, anche in presenza di meccanismi di corporate governance; - l’avvio definitivo della borsa del gas. In adempimento al primo punto, la Snam Rete Gas, ENI, ha previsto l’installazione di nuovi terminali di rigassificazione di GNL [6]. Nella Tabella 2, oltre alla locazione dei terminali, è riportato lo stato di avanzamento dell’iter autorizzativi. La gran parte delle infrastrutture necessarie all’importazione del gas risultano, allo stato attuale, congestionate [1], [5]. Infatti la capacità dei metanodotti di adduzione ubicati in Svizzera, Germania e Austria, controllati da ENI, risulta saturata per via delle vendite innovative2; l’importazione di gas dall’Algeria attraverso Mazara del Vallo è limitata da colli di bottiglia sui gasdotti in Tunisia; l’importazione di gas dalla Libia attraverso Gela per mezzo del gasdotto Greenstream è subordinata all’acquisizione di capacità di trasporto da ENI, già ceduta ai concorrenti; infine l’unico impianto italiano di rigassificazione, a Panigaglia, di proprietà di ENI, non Crescita della domanda e dell’offerta elettrica ha capacità sufficiente a soddisfare le richieste di accesso di tutti gli operatori. I nuovi entranti non hanno la possibilità di approvvigioSi prevede che nel periodo 2006-2015 la domanda di energia eletnarsi in maniera autonoma e conveniente nel medio termine, data trica in Italia cresca al tasso medio annuo del 2,6%, arrivando ad la lunga vita media (circa 17 essere pari a 432 TWh nel 2015, cui corrianni al 2003 [5]) dei contratti sponderà una domanda di potenza alla punta TABELLA 3 - Previsione della pluriennali di ENI e i loro mecmassima estiva pari a circa 76 GW, per una domanda in energia elettrica in Italia canismi di build-up, che ha dedurata equivalente di funzionamento al carico per macroaree geografiche [TWh] terminato fenomeni di entrata massimo di circa 5.700 h/anno, con un incresul mercato senza concorrenza. mento di 22,4 GW rispetto al 2004 [7]. Inoltre Zone 2004 2010 2015 2004-2015 Le imprese che vendono gas sul la crescita dell’intensità elettrica, rapporto tra [TWh] [TWh] [TWh] t.m.a.% mercato all’ingrosso, infatti, a domanda elettrica e PIL, dovrebbe crescere con Nord 178,5 207,8 235,6 2,6 causa delle clausole take or pay un aumento medio annuo dell’1,1%, dopo il siCentro 59,4 68,7 79,4 2,7 dei loro contratti di importaziognificativo aggiustamento del 2004. Sud 54,0 62,7 72,9 2,8 ne, devono sostenere costi marLa crescita della domanda si manifesterà, seIsole 33,5 39,1 44,1 2,5 ginali che tendono a zero e costi condo le previsioni, più sostenuta al Centro e Italia 325,4 378,2 432,0 2,6 fissi elevati. Non hanno quindi al Sud, con tassi medi annui rispettivamente convenienza a cercare di condel 2,7% e del 2,8%, mentre le aree del Nord Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto quistare ulteriori quote di mercae le Regioni insulari rientreranno nella media, Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna to col ribasso dei prezzi, poiché Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio 2 Le cessioni di gas effettuate da ENI ad operatori rischierebbero di ridurre i ricavi Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria tanto da escludere la copertura nazionali al di là dei confini per rispettare i tetti Isole: Sicilia, Sardegna dei costi fissi. Pertanto queste antitrust fissati dal DLGS n. 164/00. La Termotecnica • Settembre 2007 53 52-57_TER_set_trovato-dicorato3 27-07-2007 12:09 Pagina 54 trasporto gas nora avvenuto. In questo ambito, lo sviluppo di procedure per l’analisi dei flussi di potenza elettrica e dei flussi di gas (power flow e natural gas load flow) e per l’ottimizzazione integrata di entrambe le reti (gas and electric optimal power flow - GEOPF) è in fase di studio. La procedura per lo studio delle reti di trasporto del gas FIGURA 1 - Rappresentazione schematica del sistema di trasporto del gas Un sistema di trasporto di gas naturale è costituito fondamentalmente da una rete di metanodotti, centrali di compressione, impianti di regolazione, miscelazione e misura, nonché altri impianti ausiliari, opportunamente connessi tra loro in punti denominati nodi. Al fine di realizzare un modello matematico per lo studio di questi sistemi, si sono considerati, in quanto componenti fondamentali, esclusivamente gasdotti e centrali di compressione. Nei nodi di entrata viene immesso in rete il gas proveniente da importazioni (metanodotti transfrontalieri e terminali di rigassificazione) o da campi di produzione nazionale; nei nodi di prelievo viene prelevato gas per alimentare singoli utenti (ad es. centrali turbogas) e/o distributori; infine in altri nodi sono collegati i campi di stoccaggio, indispensabili per il dispacciamento e come riserva strategica. Una rappresentazione schematica del sistema di trasporto del gas è mostrata in Figura 1. In regime stazionario e nell’ipotesi di flusso unidimensionale, isotermo e fortemente turbolento, è possibile esprimere la portata QP,kij in un condotto k che insista fra i nodi i e j nella forma: rispettivamente 2,6% e 2,5 %, come rilevabile dalla Tabella 3. Contestualmente la società TERNA (ex Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale) ha pubblicato la valutazione della capacità di produzione complessivamente necessaria alla copertura della domanda prevista, a garanzia della sicurezza di funzionamento del sistema elettrico e degli approvvigionamenti, stimata pari a circa 93 GW nell’estate del 2015. La maggior parte di questa nuova capacità proverrà da impianti a CC. La conseguente penetrazione del gas nel settore della produzione di energia elettrica su larga scala trova giustificazione in alcune caratteristiche peculiari del CC quali: un maggiore rendimento (0,56÷0,58) rispetto al ciclo a vapore tradizionale (0,4), con effetti positivi sui costi di generazione e sui prezzi all’ingrosso; l’assenza di emissioni di SOx e drastica riduzione delle emissioni specifiche di CO2; la possibilità di sfruttamento di siti di produzione già esistenti a olio e/o carbone; la notevole riduzione degli spazi occupati. L’entrata in produzione di nuove centrali a CC avrà un impatto rilevante sulle condizioni di funzionamento della rete di trasporto del gas. Considerando una durata equivalente al funzionamento a carico nominale almeno pari a 4.000 h/anno, una centrale a CC da 400 MW consuma una quantità di gas pari a circa 280 MNm3/anno. Queste nuove installazioni hanno effetti concomitanti sia sulla rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica (RTNE) che sulla rete di trasporto nazionale del gas (RTNG). Le nuove centrali a CC costituiscono rilevanti nodi di iniezione di potenza sulla RTNE, con ripercussioni sia sul funzionamento di breve periodo (operation) che sulla pianificazione della rete nel medio e lungo termine. Nello stesso tempo, l’entrata in servizio di queste centrali si traduce nella presenza di gravosi nodi di carico concentrato sulla RTNG. Questo influenza il regime delle pressioni nodali nel funzionamento a breve termine e comporta la necessità di un’espansione della rete nell’ambito di una pianificazione sul lungo termine. Si può quindi prevedere che se il gas costituirà il combustibile principalmente utilizzato per la produzione di energia elettrica, lo sviluppo delle reti di trasmissione dell’energia elettrica e del trasporto del gas dovrà avveFIGURA 2 - Rete di trasporto meridionale: struttura attuale, nire in maniera molto più sinergica rispetto a quanto sipotenziamenti previsti e nuovi punti di immissione 54 La Termotecnica • Settembre 2007 52-57_TER_set_trovato-dicorato3 27-07-2007 12:09 Pagina 55 trasporto gas (1) dove f è il coefficiente di attrito del gasdotto, Dij e Lij, rispettivamente, il diametro interno e la lunghezza (m), lo la densità assoluta dell’aria (kg/m3) in condizioni standard, po la pressione standard (101.325 Pa), pi e pj le pressioni ai nodi i e j (Pa), To la temperatura standard (288,15 K), T la temperatura media del gas (K) e Z il rapporto dei fattori di compressibilità alle temperature T e To. La (1) descrive correttamente il comportamento dei flussi di gas nei metanodotti. I compressori sono necessari per il ripristino ai valori ottimali delle pressioni agli estremi delle condutture, per compensare l’energia dissipata dall’attrito viscoso. Questa operazione è effettuata in stazioni ubicate, per ragioni di ottimo tecnico-economico, ad intervalli di 150-200 km, mediante compressori centrifughi, il cui diffuso impiego è giustificato dall’elevata variabilità dei flussi da elaborare e dalle modeste variazioni che possono subire i rapporti di compressione (pari circa a 1,5), solitamente accoppiati con turbine a gas. Questa soluzione offre la possibilità di ridurre i costi operativi di esercizio della rete, garantendo anche un ampio range di funzionamento. Il contributo in regime permanente al funzionamento di una rete di trasporto di un compressore h posto tra i nodi i, in ingresso, e j, in uscita, può essere rappresentato mediante il volume di gas dhij prelevato al nodo i dalla turbina che lo aziona per sviluppare la potenza meccanica Phij necessaria a trattare il flusso QC,hij che lo interessa (in media pari a circa lo 0,5÷1% di QC,hij). Il prelievo dhij risulta nullo se al nodo i-esimo non è collegato alcun compressore o se la relativa turbina preleva gas dal nodo j. In generale il prelievo è rappresentabile con una funzione quadratica del tipo [8]: (2) L’espressione (2) è in genere e senza perdere di generalità, approssimata alla forma lineare: (3) in cui: (4) ove r è il rapporto dei calori specifici, rispettivamente, a pressione e volume costante, Z(Ti) il fattore di compressibilità alla temperatura Ti in ingresso al compressore; R la costante universale dei gas, pari a 0,5182 kJ/(kg K); dhij e ahij sono rispettivamente il rendimento meccanico ed idraulico di trasformazione del gruppo turbina-compressore e bhij una costante di proporzionalità in Sm3/kW. Le equazioni (1) e (2), (4) rappresentano le equazioni di funzionamento dei “lati” costituenti una rete di trasporto del gas. È importante notare che nell’equazione (1) il flusso QP,kij in una tubazione è funzione esclusivamente delle pressioni pi e pj ai nodi estremi, mentre dalle equazioni (3) e (4) risulta che il prelievo di gas per l’azionamento dei compressori dhij dipende non solo dalle pressioni in ingresso e in uscita, pi e pj, ma anche dal flusso QC,kij nel compressore. Assegnando ai flussi un verso di percorrenza convenzionale, è possibile associare ad una rete comprendente n+1 punti di immissione e/o prelievo, p gasdotti e c compressori, un grafo orientato costituito da p+c lati e n+1 nodi. Supponendo la densità La Termotecnica • Settembre 2007 del gas costante, per ogni nodo della rete la conservazione della massa si può esprimere in termini di bilancio dei flussi di gas, come: (5) dove QGi e QDi sono rispettivamente il flusso iniettato e prelevato al nodo i-esimo. Le equazioni (5), eliminata quella relativa al nodo scelto come riferimento, sono esprimibili nella seguente forma matriciale: ApQp(p)+AcQc-Q-d(p,Qc)=0 (6) dove AP è la matrice di incidenza ridotta nodi-tubazioni associata al grafo della rete, di dimensioni (nxp), QP è il vettore dei flussi nelle tubazioni, di dimensione (px1), AC rappresenta la matrice di incidenza nodi-compressori, di dimensioni (nxc), QC il vettore dei flussi nei compressori, di dimensione (cx1), Q il vettore dei flussi netti iniettati nei nodi, di dimensioni (nx1). Gli elementi dell’i-esimo nodo sono: Qi=QGi-QDii=1,2...n e d il vettore dei flussi prelevati dalle turbine ai nodi, di dimensione (n,1), a elementi Le (6) costituiscono un sistema di n equazioni in n+c incognite, n pressioni p ai nodi e c flussi QC nei compressori. Affinché il sistema (6) ammetta soluzione è necessario assegnare altre c relazioni e/o valori ad alcune incognite. In particolare, assegnando le condizioni di funzionamento dei c compressori, si fissano per alcuni di essi pressioni in ingresso o in uscita o il rapporto di compressione, per altri i flussi che li attraversano. Inoltre si osservi che si possono individuare due tipologie di nodi: • “nodi di tipo Q” per i quali è nota l’iniezione Qi mentre è incognita la pressione pi; • “nodi di tipo P”, “slack bus”, per i quali è nota la pressione pi, che costituisce il riferimento per le altre pressioni, mentre è incognita l’iniezione totale Qi. Assegnate np pressioni ai nodi di tipo P e c condizioni di funzionamento dei compressori, risultano incognite solo le pressioni ai nodi di tipo Q e/o i flussi nei compressori. Di conseguenza, le incognite si riducono a n e il sistema (6) assume la forma: h(p*,Q*c)=0 (7) ove p* e Q*c costituiscono, rispettivamente, il vettore delle pressioni nodali incognite e il vettore di flussi nei compressori. La (7) costituisce un sistema di equazioni algebriche non lineari che è possibile risolvere con una procedura iterativa [9]. Infine, a partire dalla domanda di gas ai vari nodi, il programma determina, quindi, le pressioni ai nodi, i flussi nei vari tronchi e i consumi di gas delle turbine. Il sistema di trasporto del gas nell’Italia meridionale La procedura precedentemente illustrata è stata applicata per valutare alcuni scenari di sviluppo della rete di trasporto del gas dell’Italia 55 52-57_TER_set_trovato-dicorato3 27-07-2007 12:09 Pagina 56 trasporto gas meridionale. Si rileva che la rete meridionale presenta due soli punti di importazione (Figura 2), ubicati in Sicilia [6]: - Mazara del Vallo, cui perviene gas dall’Algeria attraverso il gasdotto TMPC, con capacità di circa 80,5 MSm3/g, prevista aumentare di 5,5 MSm3/g al 2008; - Gela, per l’importazione di gas dalla Libia per mezzo del gasdotto Greenstream, in build-up, che sarà in grado di trasportare, dagli attuali 22,5 MSm3/g, circa 25 MSm3/g entro il 2007. La realizzazione di quest’ultimo progetto contribuirà ad aumentare la capacità di trasporto verso le regioni del centro-nord sino a circa 30 MSm3/g e permetterà la piena operatività dei nuovi punti di immissione quali il gasdotto IGI ed i nuovi terminali di rigassificazione. Negli scenari esaminati si sono considerate le seguenti ipotesi: a) i consumi finali di gas, nei diversi settori della domanda crescono ad un tasso annuo medio dell’1,5%, secondo le previsioni dall’Enea [10] e dal MAP [3]; b) il piano di entrata in servizio delle nuove centrali a ciclo combinato si basa sulle autorizzazioni rilasciate dal MAP [11] ed è riportato nella Tabella 4; c) la produzione di gas naturale dai giacimenti interni si è supposta costante nel periodo di osservazione; d) nel dispacciamento dei quantitativi di gas immessi nella rete di trasporto nelle regioni meridionali (Figura 2) si è supposto obiettivo prioritario soddisfare la domanda locale. In regime di mercato elettrico liberalizzato, risulta non immediato valutare i consumi medi orari di gas di ciascun gruppo di produzione. Tuttavia, ritenendo opportuno considerare le condizioni più sfavorevoli per la rete del gas che alimenterà le stesse centrali, si è fatto rife- TABELLA 4 - Nuove centrali a CC autorizzate dal MAP [11] Società Località Edison Edison Edison Set Energia Modugno EniPower Candela (FG) Altomonte (CS) Simeri Crichi (CZ) Teverola (CE) Modugno (BA) Brindisi Edison Tirreno Power Eurosviluppo Elettrica Tot. potenza installata Capacità Entrata [MW] in servizio 380 800 800 400 800 780 390 Orta di Atella (CE) 780 Napoli Levante 400 Scandale (KR) 800 2006 2006 2007 2007 2009 2007 2008 2009 2008 2010 6.630 rimento ad assorbimenti di gas relativi al funzionamento al 90% della potenza nominale dei gruppi turbogas. Questa situazione risulta verosimile nelle ore di punta della domanda di energia elettrica. Per le stesse ragioni, si è assunta la contemporaneità di funzionamento dei nuovi gruppi di generazione elettrica previsti nel piano di avvio. Scenari considerati ed analisi dei risultati Sulla base dei piani di potenziamento precedentemente illustrati si sono esaminati, su un periodo di 10 anni, i seguenti scenari: - Scenario BASE, in cui si considera il sistema al 2006 (infrastrutture di trasporto e punti di immissione) inalterato per tutti gli anni del periodo di osservazione; - Scenario POT, in cui si è ipotizzata la realizzazione delle infrastrutture previste nel progetto “Potenziamento Importazioni da Sud” [6] e l’ampliamento in due tranche, entro 2008, al fine di garantire una maggiore importazione presso i terminali di Gela e di Mazara del Vallo; - Scenario IGI-GNL, nel quale, oltre alle opere considerate nello scenario precedente, si suppone l’entrata in servizio della nuova direttrice del progetto “Rete Adriatica”, dell’IGI (al 2010) e dei rigassificatori di Taranto (al 2011) e di Gioia Tauro (al 2012). I risultati delle simulazioni sono riportati nelle Figure da 3 a 6. In particolare, in Figura 3, sono illustrati i massimi quantitativi di gas esportabili verso il centro-nord nei tre scenari esaminati. Nello scenario BASE, in assenza di FIGURA 3 - Massima esportazione ammissibile verso il Centro-Nord ampliamenti e di nuovi punti di entrata, la massima quantità di gas esportabile verso il Centro-Nord si riduce a circa 50 MSm3/g, al 2015. Questa riduzione è attenuata nello scenario POT per la maggiore importazione dai terminali di Gela e Mazara del Vallo. Infine, nello scenario IGI-GNL, si osserva una inversione di tendenza, a partire dal 2010, attribuibile all’entrata in servizio dei rigassificatori di Taranto e Gioia Tauro e del collegamento con la Grecia. Le variazioni di esportazione di gas verso il centro-nord sono state diagrammate in Figura 4, dove sono anche riportati i valori delle variazioni dell’export complessivo. In Figura 5, si sono rappresentati le percentuali di utilizzo della capacità di trasporto sul tratto Tarsia-Palmi (in Calabria). Questa percentuale si riduce drasticamente al 2007 nel secondo e terzo scenario a causa del raddoppio del gasdotto in quel tratto e risale al 2008 per l’aumento di importazioFIGURA 4 - Massima variazione ammissibile dell’esportazione verso il Centro-Nord 56 La Termotecnica • Settembre 2007 52-57_TER_set_trovato-dicorato3 27-07-2007 12:09 Pagina 57 trasporto gas ne da Gela e Mazara del Vallo. A partire dal 2011 le due curve assumono andamenti notevolmente differenti. Nello scenario POT, l’utilizzo della capacità di trasporto rimane praticamente inalterato dato che non intervengono altri cambiamenti in quel tratto della rete. Viceversa, nello scenario IGI-GNL, la capacità di trasporto della linea Tarsia-Palmi è pienamente utilizzata per effetto dell’entrata in servizio, a partire dal 2012, del rigassificatore di Gioia Tauro. La Figura 6 riporta l’andamento, per i tre scenari, del fattore di adeguatezza della rete di trasporto, inteso come rapporto tra flusso complessivamente esportato verso il Centro-Nord nel rispetto dei vincoli di rete e flusso trasferibile in assenza degli stessi. Allo stato attuale, le infrastrutture della porzione di rete in esame presentano una scarsa adeguatezza che rimane pressoché inalterata se, come si è supposto nello scenario BASE, non vengono effettuate opere di ripotenziamento. Nello scenario POT, infatti, grazie al raddoppio di alcuni tratti del metanodotto è possibile trasportare il gas disponibile, senza violare vincoli di capacità, anche in presenza dell’aumento di flusso dovuto alle ulteriori importazioni da Gela e Mazara del Vallo. La rete quindi risulta adeguata. È necessario precisare, che questo non implica uno sfruttamento ottimale della rete in quanto, come si è già evidenziato dalle Figure 3 e 4, l’export di gas verso il centronord continua a diminuire a causa dell’entrata in servizio delle varie centrali a CC nell’area meridionale. Nello scenario IGI-GNL, l’indice di adeguatezza dopo aver raggiunto il valore massimo nei primi anni dell’orizzonte temporale, comincia a diminuire a partire dal 2010. Questa diminuzione è ascrivibile all’aumento della disponibilità di gas proveniente dai nuovi entrypoints che potrebbe ulteriormente essere esportata verso nord se le infrastrutture di rete lo permettessero. FIGURA 5 - Percentuale di utilizzo della capacità di trasporto della linea Tarsia-Palmi FIGURA 6 - Indice di adeguatezza della rete di trasporto meridionale Conclusioni In questo lavoro, si sono analizzati diversi scenari di sviluppo della rete di trasporto del gas. Il sistema di trasporto in esame è stato dettagliato distinguendo tra punti di importazione, campi di produzione, gasdotti, centrali di compressione e nodi di prelievo. La fattibilità e l’efficienza dell’approccio proposto sono state testate sul sistema di trasporto dell’Italia meridionale. I risultati delle simulazioni provano che le politiche nazionali, tese a soddisfare la crescente domanda di gas da parte dei vari settori, soprattutto per la produzione di energia elettrica, possono essere supportate in maniera determinante dall’installazione di rigassificatori e dal potenziamento della rete di trasporto del gas. Questa soluzione, tra l’altro, contribuisce a differenziare l’offerta dell’approvvigionamento del gas, creando alternative molto flessibili nella scelta del Paese importatore (in quanto a stabilità geopolitica), oltre a incrementare la competitività nel mercato del gas; ci si svincola dal percorso geopolitico dei gasdotti on-shore. 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