dichiarazione preliminare di attivita
Transcript
dichiarazione preliminare di attivita
Mod. 1/PE DICHIARAZIONE PRELIMINARE DI ATTIVITA’ (da allegare in tre copie alla domanda di Permesso di Costruire) Ditta o Impresa Proprietaria dell’immobile: denominazione: indirizzo: tel.: Ditta titolare dell’attività: Al Sig. Sindaco deI Comune di Mezzago A – Numero pratica edilizia: INFORMAZIONI URBANISTICHE B – Indirizzo della nuova costruzione: C - RISPETTO AGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI O ADOTTATI L’ATTIVITA’ E’ PREVISTA IN: zona industriale (o artigianale ed industriale) zona solo artigianale zona agricola zona residenziale zona mista (specificare: ) altro (specificare: ) D - PRECISARE LA DISTANZA IN LlNEA D’ARIA DALLE ABITAZlONI PIU’ VlCINE (anche se di Comuni limitrofi): m. E – specificare come si intende provvedere all’isolamento della struttura dal terreno (nel caso non si utilizzi il vespaio areato, giustificare tecnicamente la scelta): F – specificare come si intende provvedere alla termocoibentazione della struttura e dichiarare il coefficiente di trasmissione termica globale: G – specificare come si intende provvedere al fonoisolamento della struttura e dichiarare quali indici di isolamento acustico (in dB) sono garantiti: H – impresa alla quale saranno affidati i lavori: denominazione: sede legale: telefono: Data: Firma del Legale Rappresentante N.B. - INDICARE NOMINATIVO E RECAPITO TELEFONICO DI PERSONA DA INTERPELLARE PER EVENTUALI INFORMAZIONI: (nominativo) (telefono) * Tab 2/PE * Locale o vano e suo uso Ubicazione Superficie Altezza media pavimentata mq m Superficie finestrata mq Ri Ra Numero addetti previsti Temperatura garantita °C Tab. 2/PE ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA TABELLA 2/PE CARATTERISTICHE DELLE AREE E DEI LOCALI OGGETTO DELLA RICHIESTA Dl CONCESSIONE EDILIZIA Tale tabella deve essere compilata per ogni locale o vano oggetto della richiesta, qualunque sia il suo utilizzo. - Locale o vano e suo uso: identificare il locale o vano in modo da poterlo riconoscere sulle planimetrie presentate e specificare l' utilizzo previsto. - Ubicazione : specificare se trattasi di locale fuori terra, oppure seminterrato, oppure interrato - Superficie pavimentata : riportare il valore della superficie pavimentata in mq - Altezza media : riportare il valore dell' altezza in m - Superficie finestrata : riportare il valore della superficie finestrata in mq, specificando se trattasi di illuminazione dall' alto o laterale: tale specificazione va effettuata ponendo a fianco del valore riportato la lettera A (per illuminazione dall' alto), oppure la lettera L (per illuminazione laterale) - Ri : rapporto di illuminazione naturale = rapporto tra lo somma delle superfici finestrate e la superficie pavimentata - Ra : rapporto di aerazione naturale = rapporto tra lo somma delle superfici finestrate apribili con comandi posti ad altezza d' uomo più la somma delle superfici di porte e portoni (con esclusione delle uscite di sicurezza) e la superficie pavimentata - Numero addetti previsti : riportare il numero degli addetti che si prevede possano essere impiegati in ciascun locale o vano - Temp. garantita invernale : riportare le temperature in °C garantite nella stagione In caso di spazio insufficiente compilare più tabelle N.B.: NEL CASO IN CUI IN ALCUNI LOCALI SIA PREVISTO IL CONDIZIONAMENTO O UNA ESTRAZIONE FORZATA DELL' ARIA FARNE ESPLICITA MENZIONE E DESCRIVERE GLI IMPIANTI PREVISTI INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE PRELIMINARE DI ATTIVITA’ * la documentazione sotto specificata deve essere allegata ai normali disegni ed elaborati presentati in Comune per la richiesta di concessione edilizia DESTINAZIONE D’USO DELL’IMMOBILE NON NOTA nel caso non sia prevedibile — al momento della domanda di concessione — l’attività che sarà svolta nello stabile, allegare “DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’” (art. 4 Legge n. 15/68), rilasciata dal Legale Rappresentante della ditta che richiede la concessione, in cui si assume ogni responsabilità circa il rispetto di tutte le norme sanitarie in merito alla futura destinazione d’uso dello stabile. DESTINAZIONE D’USO DELL’IMMOBILE NOTA a — presentare una relazione tecnica riguardante l’attività ed il suo impatto ambientale fornendo i dati richiesti secondo lo schema indicato nelle pagine successive. b — le attività il cui ciclo produttivo comporta l’emissione di fumi, gas, polveri, vapori, fibre, ecc., qualsiasi sia il loro tipo e la loro quantità, devono allegare copia della domanda di autorizzazione inoltrata alla Regione e per conoscenza al Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’art. 6 (o art. 15) del D.P.R. 24.5.1988 n. 203 (vedere paragrafo 3.3). NOTA BENE: Gli adempimenti di cui sopra non esimono dal richiedere — prima dello utilizzo dello stabile — il NULLA-OSTA all’inizio attività di cui all’art. 2.7.1 del Regolamento locale di Igiene nè dal presentare la relativa scheda di COMUNICAZIONE DI ATTIVITA’. INFORMAZIONI RICHIESTE PREMESSA: * la relazione deve essere completa in tutti i paragrafi previsti * per eventuali paragrafi che non riguardano l’attività oggetto della comunicazione, specificare ugualmente il punto e scrivere “non previsto”, “non esiste”, o altra notazione analoga * ogni allegato deve essere numerato * la relazione deve essere firmata dal Legale Rappresentante della ditta IMPORTANTE: in caso di MODIFICHE o AMPLIAMENTI o RISTRUTTURAZIONI le informazioni contrassegnate con il simbolo (.) devono essere date per l’intero insediamento, mentre le altre informazioni devono essere date solo per le parti oggetto della modifica o ampliamento o ristrutturazione. 1. INFORMAZIONI GENERALI (.) 1.1 Denominazione e ragione sociale dell’attività (.) 1.2 Settore di appartenenza ~ (.) 1.3 Produzioni prevalenti (.) 1.4 Tipo di riscaldamento e di combustibile previsto ed ubicazione della caldaia e dell‘eventuale serbatoio del combustibile 2. ATTIVITA’ PREVISTA 2.1 Descrizione dell’attività * deve essere descritta 1 ‘attività geneale che si intende svolgere e le principali tipologie di macchine e di impianti che si intende installare 2.2 Sostanze * devono essere indicate: — le principali tipologie delle sostanze che saranno utilizzate e/o prodotte e/o immagazzinate — le modalità di stoccaggio (serbatoi, fusti, sacchi, ecc.) — la ubicazione prevista per i depositi — i quantitativi presumibilmente stoccati 2.3 Elenco di eventuali lavorazioni insalubri previste (così come riportate nel D.M. 2.3.1987: tale D.M. è consultabile in Comune o presso l’ASL) 2.4 Numero di addetti previsti suddivisi tra operai e impiegati e tra donne e uomini N.B.:nel caso di modifiche o ampliamenti o ristrutturazioni dichiarare anche il numero complessivo degli addetti — inclusi i precedenti — suddivisi come sopra. 3. IMPATTO AMBIENTALE 3.1 RIFIUTI (DPR 691/82 — DPR 915/82 — L. 475/88 — L.R. 94/80) * dichiarare se è prevista o meno la produzione di rifiuti speciali e/o tossici e nocivi e/o di oli esausti,la loro tipologia ed il quantitativo annuo presumibile 3.2 REFLUI IDRICI (Legge 319/76 — Legge 650/79 — L.R. 62/85) (.) a) Tipo di approvvigionamento dell’acqua previsto <acquedotto comunale/pozzo privato/misto) b) Consumo previsto di acqua (in mc/anno) c) Tipo di scarichi previsti (se solo sanitari ,oppure industriali e sanitari) * nel caso di scarichi industriali specificare le fasi del ciclo da cui hanno origine, la loro quantità e qualità presunta * se sono previsti impianti di depurazione delle acque, descriverne principi di funzionamento (.) d) Recapito previsto per gli scarichi (fognatura comunale/corso d’acqua superficiale/suolo o sottosuolo) e) Dichiarazione se è previsto o meno un riciclo delle acque (.) f) ALLEGARE PLANIMETRIA DELLA RETE FOGNARIA INTERNA con la indicazione delle varie reti previste (acque nere, acque industriali, acque bianche) ,del loro recapito,dei pozzetti di prelievo, delle fosse biologiche, degli eventuali impianti di depurazione e con l’ubicazione di eventuali pozzi presenti N.B. nel caso sia previsto l‘approvvigionamento misto (acquedotto + pozzo privato) riportare oltre alla ubicazione dei pozzi anche il tracciato differenziato delle reti di distribuzione dell’acqua 3.3 EMISSIONI IN ATMOSFERA (Legge 615/66 — DPR 322/71 — DPR 203/88) * ALLEGARE COPIA COMPLETA della domanda di autorizzazione inoltrata alla REGIONE ai sensi del DPR 203/88 (nell’allegato fascicolo “INOUINAMENTO ATMOSFERICO” sono riportate tutte le indicazioni necessarie per predisporre la domanda secondo la modulistica adottata dalla Regione) * nel caso non venga inoltrata domanda di autorizzazione alla Regione dichiarare in modo esauriente e completo il motivo 4. DATA E FIRMA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE DELL’ATTIVITA’ PRESCRIZIONI GENERALI PER GLI EDIFICI CON ATTIVITA’ PRODUTTIVE O DI DEPOSITO CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE a) sotto il pavimento - dove non è prevista una cantina — deve essere realizzato idoneo vespaio aerato di altezza non inferiore a cm 40 (soluzioni diverse devono essere giustificate tecnicamente) b) il piano di calpestio deve essere più alto di almeno cm 15 rispetto al piano campagna circostante ogni ingresso c) nei locali chiusi, pareti e soffitti devono essere tali da garantire un coefficiente di trasmissione termica globale non superiore a 1 kcal/h/mq/0C. Per pareti perimetrali realizzate in materiale vetroso (tipo continuo in vetro), o in metallo, o in altro materiale assimilabile, il coefficiente di trasmissione termica globale deve essere non superiore a 2 Kcal/h/mq/0C; in questo caso dal calcolo sono escluse le superfici finestrate di proporzioni regolamentari riferite ad 1/8 della superficie pavimentata. d) le strutture dell’edificio devono assicurare un potere di fonoisolamento da valutare secondo i seguenti indici di isolamento acustico: • pareti interne di confine con altri edifici: 27dB • pareti esterne con serramento : 23dB • pareti esterne senza serramento: 30dB (in zona industriale) 28dB (in zona mista) • solette: 28dB e) lungo il perimetro dell’edificio deve essere realizzato un marciapiede impermeabile con larghezza minima cm 70 AERO - ILLUMINAZIONE NATURALE a — normalmente i rapporti di illuminazione naturale (R) e di aereazione naturale (Ra) dei locali adibiti a lavorazione, uffici, servizi igienici, spogliatoio, refettorio, ecc. devono rispettare i seguenti valori: Ri: non inferiore a 1/8 per illuminazione laterale o a 1/10 per illuminazione dell ‘alto; Ra: non inferiore a 1/12 b — in casi particolari e limitati è possibile utilizzare per uffici, servizi igienici o spogliatoi locali carenti dal punto di vista aero-illuminante, purché si sopperisca con sistemi integrativi di illuminazione artificiale e di condizionamento (negli uffici) o di estrazione forzata di aria (nei servizi igienici o negli spogliatoi: in tale caso devono essere garantiti almeno 6 ricambi/ora per funzionamento continuo, oppure 12 ricambi/ora per funzionamento discontinuo). ALTEZZE DEI LOCALI a — normalmente i locali adibiti ad attività lavorativa <inclusi gli uffici) devono avere altezza netta non inferiore a m 3; in casi particolari può essere consentito l’uso di locali aventi altezza inferiore - e comunque mai minore di m 2.70 - su deroga esplicita rilasciata dal Presidente della ASL b — i locali adibiti a servizi igienici,spogliatoio,refettorio o mensa possono avere altezza netta inferiore a m 3, ma non minore di m 2.70 per refettorio e mensa e di m 2.40 per servizi igienici e spogliatoi LOCALI SOTTERRANI E SEMINTERRATI a — normalmente i locali interrati o seminterrati non possono essere adibiti ad attività lavorativa (inclusi gli uffici); in casi particolari può essere consentito l’uso per attività lavorativa di detti locali — purché di altezza netta non inferiore a m 3 — su deroga esplicita rilasciata dal Presidente della ASL; b — è consentito l’uso dei locali interrati o seminterrati per servizi igienici e spogliatoi purché regolarmente aerati ed illuminati <come da punto 2a) e di altezza netta non inferiore a m 2,40 c — è consentito altresì l’uso dei locali seminterrati per refettorio o mensa purché regolarmente aerati ed illuminati (come da punto 2a),con altezza netta non inferiore a m 2.70 e sporgenza minima fuori terra di m 1,20 d — i locali interrati o seminterrati per poter essere adibiti agli usi di cui ai precedenti punti a), b), c) devono comunque avere le seguenti caratteri caratteristiche: — vespaio di altezza minima m 0,50 — pavimento unito e impermeabile — muri protetti contro 1 ‘umidità del terreno — pavimenti e pareti con resistenza termica non inferiore a 1 kcal/mq/h/0C — indici di fonoisolamento come al punto Id RETI FOGNARIE INTERNE a — devono essere previste RETI INTERNE SEPARATE per ciascuna tipologia di scarico idrico: • una rete per le acque luride civili (nere) • una rete per le acque meteoriche (bianche) • una rete per le eventuali acque di processo industriale (acque decadenti dai processi produttivi, acque di raffreddamento a perdere, acque di lavaggio apparecchiature, ecc.); b — le diverse reti possono unificarsi solo immediatamente a monte del recapito finale; c — tutti gli scarichi e le relative reti devono essere dotati di idonee ispezioni e, prima della loro confluenza o recapito, avere un idoneo dispositivo che ne consenta il campionamento (pozzetto di prelievo). d — I pozzetti di prelievo per analisi devono avere apertura minima cm 40x40: tali pozzetti devono essere a perfetta tenuta e permettere un accumulo anche estemporaneo di acque di scarico per una profondità di almeno 50 cm. Tali pozzetti devono essere ubicati nei seguenti punti: - su ciascuna rete interna, prima del congiungimento con le altre; - sulla rete finale prima del recapito <appena a monte dell‘eventuale pozzetto sifonato); - appena a monte e a valle di eventuali impianti di depurazione delle acque industriali. e — le acque meteoriche possono avere recapito: - in pubblica fognatura <nelle zone servite dalla stessa); - in corso d’acqua superficiale <nelle zone non servite da pubblica fognatura e classificate dal Comune come prossime a corso d’acqua superficiale); - sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo solo previa separazione delle acque di prima pioggia (confrontare L.R. 62/85); ueste ultime devono avere recapito o in pubblica fognatura o in corso d’acqua superficiale previo pozzetto di prelievo; le restanti acque prima del recapito sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo devono essere dotate di pozzetto di prelievo. f — le reti di distribuzione dell‘acqua devono essere separate e protette rispetto ai condotti fognari. STOCCAGGI Quando ricorre la necessità di stoccare nell’insediamento sostanze chimiche liquide occorre indicare nel progetto edilizio idonee aree coi seguenti criteri: a — serbatoi interrati: vanno ubicati sul progetto, specificato il loro uso, e previsti con doppia camera riempita di gas inerte in leggera pressione (anche per gasolio o altro combustibile liquido), come da punto 2.2.9 del Regolamento Locale di Igiene; b — serbatoi fuori terra: vanno ubicati sul progetto, specificando il loro uso, e provvisti di bacino di contenimento, come da punto 2.2.9 del Regolamento Locale di Igiene; c — fusti o altri contenitori: va ubicata sul progetto,specificando il suo uso, un’area dotata di pavimentazione impermeabile, cordolo o altro sistema di contenimento, pozzetto di raccolta a tenuta e, se all’aperto, tettoia. 7 — SERVIZI IGIENICI a - ogni locale adibito ad uso di servizio igienico deve avere superficie minima di mq 1 ed essere dotato di antibagno con lavabo, anch’esso di superficie minima DI MQ. 1; per l’aero-illuminazione, l’ubicazione e le altezze si rimanda a quanto detto ai punti 2, 3, 4. b - quando è prevista la presenza di persone di sesso differente, i servizi igienici devono essere suddivisi per sesso; c - dotazioni minime: n. I bagno (con relativo antibagno) fino a 3 addetti dello stesso sesso; n. 2 bagni (con relativo antibagno) fino a 10 addetti; n. 3 bagni (con relativo antibagno) da 11 a 40 addetti; un ulteriore bagno (con relativo antibagno) ogni 30 addetti successivi ai 40. d- i servizi igienici devono essere accessibili preferibilmente mediante passaggi coperti; e- le pareti dei servizi (bagno e relativo antibagno) devono essere piastrellate fino ad una altezza di m 2. 8 - SPOGLIATOI a —è obbligatorio prevedere idonei locali da adibire a spogliatoio quando il numero degli addetti supera le 50 unità, oppure nei casi di lavorazioni particolari per un numero anche inferiore così come previsto nel DPR 303/56; b —i locali adibiti a spogliatoio devono avere le seguenti caratteristiche: — superficie minima mq 10 o comunque non inferiore a mq 1 per ogni potenziale utilizzatore contemporaneo; — aero-illuminazione, ubicazione e altezza come detto ai punti 2, 3, 4; — essere divisi per sesso; — avere almeno una doccia con antidoccia ogni 20 potenziali utilizzatori contemporanei; — avere spazio adeguato per armadi a doppio comparto per ogni lavoratore; — essere accessibili preferibilmente mediante passaggi coperti; — avere pareti rivestite di materiale impermeabile e facilmente lavabile fino ad un’altezza di m 1,80; — possedere una fonte di erogazione di acqua potabile. c — nei casi in cui non c’è l’obbligo di prevedere appositi locali da adibire a spogliatoio, può essere usato I ‘antibagno come spogliatoio; in tale previsione l’antibagno dovrà avere le seguenti caratteristiche aggiuntive a quelle indicate al punto 7a: — superficie minima mq 3; — regolamentari requisiti di aero-illuminazione come da punto 2. 9 — REFETTORI — MENSE Considerato il divieto di consumare pasti nei locali di lavoro, quando ricorre la necessità di consumare pasti nell‘area dell‘insediamento, occorre prevedere idoneo locale refettorio o mensa avente le seguenti caratteristiche minimali (per le caratteristiche specifiche di detti ambienti si rimanda alla normativa prevista per gli ambienti ove si producono, manipolano e somministrano alimenti e bevande — DPR 327/80): a— b— c— d— superficie minima disponibile di mq i per persona; aero—illuminazione, ubicazione e altezza come detto ai punti 2, 3, 4; essere muniti di sedili e tavoli; nel caso di refettori, in cui vengono consumati cibi personali portati da casa devono essere previsti idonei posti fissi per conservare i cibi, mezzi per riscaldarli e per lavare i recipienti. e — nel caso di mense in cui è previsto personale per la preparazione dei cibi o la distribuzione degli stessi devono essere previsti idonei servizi igienici ad uso esclusivo di detto personale.