piano triennale dell`offerta formativa ex art. 1, comma
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piano triennale dell`offerta formativa ex art. 1, comma
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART. 1, COMMA 14, LEGGE 107/2015 APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 13 GENNAIO 2016 Rivisto (Revisione n. 1) nella seduta del Collegio dei Docenti del 27-10-2016 e approvato nella seduta del Consiglio di Istituto del 27-10-2016. Sommario Premessa .............................................................................................................................................. 4 2. Finalità della legge e compiti della scuola ...................................................................................... 5 3. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza .............................................................. 6 4. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI ........................................................................ 7 5. Priorità, traguardi ed obiettivi....................................................................................................... 10 6. Piano di miglioramento a.s. 2015-2016......................................................................................... 12 7. Piano di miglioramento triennio 2016-2019 ................................................................................. 14 8.Progetti e Attività’........................................................................................................................... 15 a) alternanza scuola lavoro ................................................................................................... 15 b) Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale ................................................. 20 c) Piano triennale per la formazione del personale.............................................................. 21 d) Scheda di progetto ............................................................................................................. 27 9. Scelte organizzative e gestionali .................................................................................................. 305 10. Fabbisogno di personale per il triennio 2016- 2019 ................................................................... 41 11-Organico di potenziamento.......................................................................................................... 46 2 3 Premessa La Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ha ridefinito sostanzialmente la durata e le competenze riguardo all’iter di stesura e approvazione del POF, modificando quanto previsto dalla normativa precedente, come riassunto nel seguente prospetto: ------------------------------- DPR275/1999 L107/2015 Durata Annuale Triennale-revisione annuale- Indirizzi Consiglio d’Istituto Dirigente Scolastico Stesura Collegio Docenti Collegio Docenti Approvazione Collegio Docenti Consiglio d’Istituto La normativa conferma quindi l’attribuzione al Collegio dei Docenti della funzione di elaborazione del Piano dell’Offerta formativa sulla base però “degli indirizzi per le attività̀ della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico” (art.1 – comma 14), anziché́ degli indirizzi del Consiglio di Istituto. La legge 107/15, nella prospettiva di una piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, richiede l’elaborazione di un Piano che contenga tutte le scelte curricolari, di organizzazione, di gestione delle risorse umane, ivi compresa la progettazione delle azioni formative per il personale in servizio. Alla luce quindi: degli Atti di indirizzo predisposti dal Dirigente Scolastico e pubblicati con prot n. 4287 del 25/09/2015; della Legge 107 del 13 luglio 2015, e in particolare dei commi 3, 7, 10-16, 56-58, 124 dell’art.1, che definiscono i contenuti del POF; della mission e degli obiettivi generali così come definiti anche nel POF per l’a.s. 2015-2016 del’IIS “A.Pacinotti””; degli esiti dei questionari somministrati a fine a.s. 2014-2015 con formulari on line presenti sul sito; dell’analisi dei dati relativi al personale docente che caratterizzano alcuni aspetti molto significativi per una corretta ricaduta dell’azione progettuale ; delle priorità̀ e dei traguardi, nonché́ degli obiettivi di processo individuati in via provvisoria dal Nucleo di Valutazione e Autovalutazione di Istituto, sulla base dei dati statistici e della loro analisi; il Collegio dei Docenti ha provveduto ad elaborare il seguente piano triennale dell’offerta formativa, che: ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta dell’11 GENNAIO 2016; è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 13 GENNAIO 2016 ; dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ; Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. 4 2. Finalità della legge e compiti della scuola Dalla legge 107 l’Istituto ha assunto le vie procedurali per la determinazione dei precisi punti necessari per progettare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa: sviluppo delle competenze digitali ( commi 56-59); individualizzazione e valorizzazione sia dell’intervento formativo (programmabile in funzione dei bisogni individuali), sia degli interventi di supporto e sostegno, con modalità̀ proprie per gli studenti di origine straniera; attuare i principi di pari opportunità̀ : educazione alla parità̀ dei sessi, prevenzione alla violenza e a tutte le discriminazioni ( comma 16); attuare percorsi progettuali in materia di tutela alla salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro (comma 38); promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso ( comma 10); realizzare una didattica laboratoriale ( comma 60); alternanza scuola-lavoro ( comma 33); apertura della comunità̀ scolastica con Enti pubblici e locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio (comma 14); attuare percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento e alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti degli studenti (comma 29); programmazione delle attività̀ formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare (comma 12). Ai dettati della L.107 si aggiungano: 1) Gli obiettivi educativo-formativi generali e professionali . L’azione educativa e didattica dell’Istituto è finalizzata a: formare giovani consapevoli di sé, rispettosi dell’altro, dotati di coscienza critica e capaci di fare scelte consapevoli e responsabili nella società; creare giovani professionisti d'eccellenza che sappiano inserirsi adeguatamente nel mondo del lavoro o proseguire proficuamente negli studi post-diploma e universitari. L’intera azione formativa, in termini di contenuti, attività, esperienze, organizzazione e logistica è orientata alla piena realizzazione di tali obiettivi. Gli obiettivi primari che si intendono perseguire sono pertanto: la crescita umana, civile e sociale degli studenti; il pieno rispetto delle diversità culturali, etniche e religiose; il contrasto a ogni forma di discriminazione; la capacità di rapportarsi in modo costruttivo, propositivo e creativo con la realtà scolastica ed extrascolastica; la creazione di professionalità d'eccellenza. In particolare si favorisce e si privilegia: la sperimentazione e la diffusione di modalità di apprendimento in situazione, diversificando le modalità di acquisizione delle competenze professionali; la flessibilità dei percorsi formativi allo scopo di sviluppare competenze aderenti alle richieste dalle imprese; la realizzazione di efficaci interventi di orientamento professionale per facilitare il passaggio dal sistema formativo al mondo del lavoro dei giovani; la promozione e realizzazione di interventi per favorire le relazioni tra Sistema Educativo e sistema imprese; qualsiasi altra attività per l’arricchimento delle competenze professionali dei giovani. Alla luce del riconoscimento alle terre di Lunigiana e Garfagnana ( ad oggi n. 38 comuni) di riserva MAB UNESCO si ritiene di individuare la forte valenza di educazione ambientale e di 5 conoscenza del territorio quale punto di riferimento nella costruzione del curricolo dell’autonomia e nella definizione degli obiettivi e competenze finali. 2) Le scelte organizzative L'efficacia dell'azione formativa è adeguatamente sostenuta dalla flessibilità dell'organizzazione in termini di tempi, spazi, metodi e luoghi. Il tempo scuola comprende: lezioni, attività di laboratorio, attività laboratoriali sociali, culturali, artistiche e professionali svolti in scuola o al di fuori di essa con esperti ed enti del territorio (storici, studiosi, esperti del patrimonio architettonico e ambientale…)sia al mattino che nel pomeriggio o alla sera. Ad esempio, sotto il profilo operativo, in alcuni casi, all'occorrenza e nell'ambito del POF, le ore di lezione del mattino possono essere svolte al pomeriggio o alla sera o essere cumulate per specifiche attività sociali, culturali, artistiche e professionali (potenziamento e sviluppo della didattica plurisettimanale e/o attività aggiuntive al curricolo e/o attività di recupero e potenziamento). 3) La mission dell’Istituto L’IIS Pacinotti, rappresentato nelle sue tre sedi, ha quale mission quella di prendersi cura degli studi per formare ottimi professionisti, ma anche cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri, propri ed altrui, sensibili alle problematiche sociali, aperti ai diversi interessi culturali , capaci di costruire una società più giusta e solidale. A tale scopo pone al centro il processo educativo, formativo dello studente, con l’obiettivo di far acquisire conoscenze, competenze e capacità propedeutiche per il futuro lavorativo del giovane, specifiche e spendibili sul mercato del lavoro. L’istituto Pacinotti si propone di articolare il suo operare quotidiano intorno a tre assunti: educare, istruire e formare. Si prefigge di educare nella società conoscitiva come comunità in grado di promuovere un vero, fattivo concetto di nuova cittadinanza europea attraverso lo sviluppo di una cultura della partecipazione, dell’incontro, del confronto e dell’inclusione. Assicura un’istruzione intesa come una lunga, lenta e fondamentale esperienza conoscitiva in cui l’apprendimento spontaneo si incontra e si sostanzia nella formale cultura scolastica. Prevede una formazione in cui il diritto all’istruzione, in quanto diritto inderogabile di cittadinanza, si coniuga e si sostanzia nella realizzazione del diritto al lavoro. La vision dell’Istituto: un sistema formativo, aperto verso l’esterno, integrato e complessivo, fondato sul rispetto della persona e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed interistituzionali, profondamente legato e interconnesso con il territorio al quale appartiene. L’IIS Pacinotti intende travalicare i confini didattici tradizionali ed essere luogo formativo in cui l’esplorazione di sistemi di collaborazioni tra gli attori del territorio, gli enti locali, le istituzioni, le autonomie, le aziende, il mondo del lavoro, consolidi la formazione di ogni alunno. 3. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati presi in considerazione i risultati dei sondaggi effettuati al termine dell’a.s. 2014-2015 dalla F.S. incaricata, unitamente ai risultati di incontri tenuti nel corso degli ultimi mesi, anche in contesti ufficiosi, a livello territoriale, sia con i rappresentanti degli enti locali che dell’Unione dei Comuni della Lunigiana e della Provincia di Massa Carrara. Da una rilevazione di dati sociologici del territorio si evince una forte presenza di persone anziane, elemento determinato dalla tendenza ad andare a cercare lavoro in zone più industrializzate. Dalla presa in carico di questi elementi ne deriva la necessità di incentivare la creazione di RSA o comunque luoghi di riferimento per anziani e persone non più autosufficienti, all’interno delle quali le figure professionali che vengono formate nell’IIS “Pacinotti” di Fivizzano, con il corso sociosanitario, trovano una particolare rispondenza. Proseguendo con l’analisi prospettica delle potenzialità sulle quali è possibile investire e lavorare si vanno ad identificare alcuni ambiti attorno 6 ai quali riflettere, quali il patrimonio naturale e paesaggistico, per cui, sia nella zona del Pontremolese che del Fivizzanese, si trovano realtà nelle quali la formazione di operatori per il turismo termale, con particolare riferimento alla situazione delle Terme di equi e di Montelungo, potrebbe trovare risposte in termini occupazionali. Le peculiarità del territorio dell’intera Lunigiana rilevanti oggi sono senz’altro quelle, appena evidenziate, della forte valenza naturalistica e paesaggistica, alla quale però si aggiunge una marcata presenza di patrimonio storico e culturale di grande rilievo. Proprio per queste caratteristiche le scelte politiche degli ultimi anni hanno costantemente incentivato sia le attività inerenti la filiera agroalimentare che quelle più specifiche del turismo, sia verde che culturale e spirituale. Questi elementi portano a richiedere alle scuole del territorio uno sforzo particolare per incentivare tutte quelle professionalità collegate ad essi, nelle quali l’istituto “Pacinotti” trova un raggio di azione particolarmente forte con i suoi diversi indirizzi alberghiero, Mat, odontotecnico, socio sanitario e agrario. Da ciò emerge una forte vocazione turistica, artigianale, imprenditoriale della realtà territoriale, unita alla marcata peculiarità di conservazione di tipicità naturalistica, quali elementi verso i quali il nostro istituto ha il dovere di orientarsi, senza per questo scollegarsi dalla ricerca in termini tecnologici che vede nell’innovazione il fronte verso il quale la formazione deve investire. Le richieste del territorio, per quanto riguarda i settori meccanico ed elettrico, a fronte della crisi economica che ha investito dal 2008 tutti i comparti economici nazionali e del territorio lunigianese sono orientate a figure professionali che, per il settore elettrico, abbiano competenze nell’impiantistica civile e industriale, sia a livello di installazione che di manutenzione; per il settore meccanico competenze nell’utilizzo di macchine a controllo numerico e nell’utilizzo di software CAD CAM; per quanto riguarda l’artigianato del ferro, è attivo un corso di saldatura per la conservazione e il rilancio della produzione tradizionale locale, unitamente ad una progettualità legata all’importanza della illuminazione quale elemento artistico di valorizzazione di un territorio. Si aggiunga inoltre la continua richiesta delle famiglie di avere un organico stabile e professionalmente all’altezza della crescente complessità della gestione delle classi del terzo millennio, con percentuali molto alte di alunni stranieri, disabili, BES . A ciò si deve affiancare l’ancora troppo diffusa sensibilità di considerare gli istituti professionali maggiormente indicati per alunni con scarsa motivazione all’apprendimento. Tutto ciò porta a definire la costruzione del futuro dell’Istituto “Pacinotti” sempre di più nella direzione di formazione di qualifiche attinenti alle vocazioni sopra descritte del territorio di riferimento ( filiera agroalimentare, artigianato, presa in carico delle fasce più deboli della popolazione, capacità di crescere nella attrattività turistica), unitamente alla formazione nella didattica e nella relazione educativa al fine di contrastare le tante forme di demotivazione date anche da contesti socialmente fragili, oltre alla necessità di fornire adeguati percorsi successivi al diploma con corsi di ITS e similari, in stretta sinergia con il mondo del lavoro, con le università e con il contesto esterno nella sua veste più estesa, dai cui studi urge cogliere i segnali degli obiettivi verso i quali , territorialmente parlando, dobbiamo porre particolare attenzione. 4. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI Le prove INVALSI sono lo strumento utilizzato per rilevare e misurare periodicamente il livello di apprendimento degli studenti italiani e sono volte alla misurazione degli apprendimenti di base relativi a due ambiti fondamentali: 1) la comprensione di testi scritti di varia natura e la riflessione sulla lingua e 2) la matematica. L'Istituto Pacinotti ha visto nella somministrazione delle prove risultati disomogenei per quanto riguarda la comprensione scritta in italiano e la grammatica; quasi tutti gli alunni hanno riportato 7 risultati nella norma per la comprensione scritta a risposte multiple, mentre nella prova di grammatica i risultati sono stati al di sotto della media I ragazzi fanno più fatica a comprendere i testi non letterari, cioè quelli di natura non narrativa ma argomentativa, per esempio l’articolo di giornale, particolari problemi nella grammatica e nell’analisi del testo, ma in generale gli adolescenti sono restii alla lettura dei libri, sono iper stimolati dalle tecnologie e perdono la concentrazione davanti a una pagina scritta in bianco e nero”. Il suggerimento è, partendo dal presupposto che le abilità di base devono essere raggiunte precedentemente l’affinarsi delle competenze “collaborare di più con gli insegnanti delle scuole medie “, facendo comunque proprio il problema nei termini di strategie per favorire un coinvolgimento motivazionale e emotivo degli alunni ad un percorso che sia il più possibile denso di significato per gli alunni stessi. Per questo motivo, unitamente al fatto che l’Istituto , dovendo attuare quanto richiesto dalla L. 107/2015 anche in termini di alternanza scuola lavoro, e appartenendo ad un territorio nel quale , storicamente, il “libro” ha fatto e fatto tutt’ora “da padrone”, anche da un punto di vista di possibile indotto economico ( si pensi all’importanza di Fivizzano nella storia della stampa del libro ed a Pontremoli nel suo ruolo di Città del libro, sede del Premio bancarella, Bancarellino, Bancarella Sport e Bancarella della cucina) percorsi scelti dalle classi faranno riferimento a questi specifici ambiti, sia con l’intento di creare collegamenti fra il contesto e il percorso scolastico, sia per sollecitare interesse verso il libro, verso la lettura e verso la scrittura, nei suoi diversi scopi. Permangono anche i divari tra alunni italiani e alunni stranieri di I e II generazione: gli stranieri ottengono risultati statisticamente più bassi rispetto ai loro coetanei in tutti i livelli Inoltre l’analisi emersa dalla rilevazione INVALSI descrive un’utenza appartenente ad una fascia sociale medio-bassa e con situazioni familiari spesso disagiate, situazioni che si ripercuotono inevitabilmente sui risultati di profitto, per cui l’analisi e il confronto dei risultati con quelli di scuole con utenza simile è certamente il più adeguato. Inoltre il programma di matematica che si studia non è sempre attinente ai quesiti dei test, per esempio quelli relativi alla statistica”. L’analisi compiuta nella sezione 2.2 del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza: analisi approfondita delle metodologie e delle strategie didattiche per incentivare la partecipazione al dialogo educativo e didattico da parte degli studenti per il raggiungimento di un livello di conoscenze e competenze più adeguato in grado di portare l’istituto a risultati in linea con i dati nazionali. Ed i seguenti punti di debolezza: nelle prove INVALSI di Italiano e Matematica l’Istituto ottiene risultati inferiori rispetto alla media nazionale e anche alle scuole con contesto socio-economico simile. In particolare lo scostamento risulta più marcato nell’indirizzo agrario. In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di attivare percorsi inerenti le suddette Aree di Riferimento: Area del successo formativo (contrasto alla dispersione scolastica e inclusività del singolo) Il nostro dovere è quello di realizzare il diritto allo studio non solo come possibilità di accesso, ma come garanzia di risultato e di successo formativo per tutti, come garantito dalla Costituzione. Di conseguenza, partendo dal presupposto che un unico percorso metodologico non può essere efficace per tutti gli allievi di una classe, nella quale esistono stili cognitivi, caratteristiche personali e contesti di provenienza differenti, è necessario: differenziare, individualizzare, personalizzare le attività educative e didattiche; progettare attività in coerenza con i risultati di apprendimento degli alunni e tenendo conto dei risultati delle rilevazioni Invalsi; 8 definire azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze; promuovere iniziative volte a contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, l’abbandono e la dispersione scolastica e ogni forma di disagio; potenziare l’inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali; progettare in base alla didattica per competenze, facendo anche riferimento a quanto definito dai documenti della Comunità Europea; attivare , fin dalla classe prima, attività pomeridiane di sostegno all’apprendimento e di metodo di studio oltre a iniziative legate al linguaggio teatrale, nella sua funzione più formativa e profonda di strategia per aiutare il singolo ad acquisire conoscenza di sé e sicurezza in sé, capacità di autocontrollo, conoscenza effettiva dei propri limiti con l’intento di imparare a superarli, conoscenza del sé in rapporto all’altro ed alla “cosa” in una visione olistica del mondo. Area della Cittadinanza Attiva La scuola rimane luogo privilegiato per imparare a formare il proprio pensiero, a conoscere il proprio sé, a pensare con la propria testa, a esercitare una libertà che matura dal confronto con gli altri, un luogo dove si fa esercizio di democrazia, effettivo equilibrio nel continuo interscambio fra il sé e l’altro, nella quotidiana vita di classe. Per questo sarà importante sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso: - la realizzazione di una didattica cooperativa, laboratoriale, fondata sulla partecipazione attiva e la ricerca, evitando la pura trasmissione dei saperi, utilizzando a questo proposito uno slogan che ben si presta per simboleggiare il percorso necessario: da un “finto” apprendimento ed un “finto” insegnamento (utilizzando “finto” con il significato di transitorio, apparente, non significativo, a breve termine) all’acquisizione di competenze formativo-didattico-relazionali sulle quali costruire il proprio futuro, quindi a lungo termine, significative, inserite nel proprio pensiero. I percorsi che si intendono attivare sono: la valorizzazione dell'educazione/ accettazione interculturale e alla pace; il rispetto delle differenze, (per il quale si parte necessariamente dalla conoscenza delle stesse per superare la paura dell’ignoto) e il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni, dell’ambiente e della consapevolezza dei diritti e dei doveri. Assunzione di responsabilità nei confronti dell’ambiente scuola e del proprio percorso di apprendimento, sia formale che informale. Area della formazione e di appartenenza territoriale La Lunigiana, posta all’estremo nord della Toscana, in un triangolo che si incunea fra Liguria ed Emilia Romagna, è una terra ricca di tradizioni, storia e cultura, frutto, proprio, dell’essere “terra” di confine, di strade ( la Via Francigena, la Via degli Abati, la Via del Volto Santo, la Via del Sale…) di sosta e d’incontro, a partire dai tempi più antichi, proprio per il suo essere frontiera naturale prima della barriera naturale degli Appennini; le prime documentazioni del transito di viandanti risalgono a Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, alla fine del 900. E’ terra ricca di testimonianze del passato (castelli, chiese, borghi, mulini, ecc.), di un’ampia tradizione enogastronomica e di un variegato ambiente e paesaggio. L’Istituto Pacinotti vuole manifestare la propria appartenenza al territorio con la sua offerta profondamente legata al contesto nel quale si inserisce, come istituto per la formazione dei lunigianesi del domani, cosicché attraverso la scoperta della nostra terra studenti e docenti possano diventare protagonisti della sua valorizzazione. Ancora una volta le prospettive proposte dallo strumento dell’Alternanza Scuola Lavoro devono diventare punto di forza di un territorio con scarse realtà imprenditoriali. Per questo sarà importante sviluppare: - la familiarizzazione/ conoscenza 9 - il recupero - la valorizzazione dell’identità lunigianese attraverso i vari indirizzi dell’Istituto, in sinergia con le istituzioni (ad es. Comuni, Chiese, Musei ecc.), gli esperti, le associazioni, gli enti e le aziende del territorio. In questa linea si prevedono: ‐ Uscite sul territorio quale elemento di conoscenza, di esperienza, di costruzione della propria memoria identitaria; ‐ incontri di formazione per docenti; ‐ incontri di approfondimento con esperti di storia locale e studiosi del territorio; ‐ creazione di legami con associazioni e realtà istituzionali che si occupano di patrimonio locale; ‐ formazione degli alunni attraverso una prima fase generale, in particolar modo per il I Biennio, in cui verranno approfondite conoscenze generali sulla storia, etnografia, arte, geografia, tradizioni della Lunigiana; ‐ progettazione condivisa dell’azione didattica dei docenti, attraverso la didattica per competenze. Organizzazione oraria- utilizzo del principio della flessibilità La Riforma degli Istituti Professionali prevede per tutti gli indirizzi l'orario settimanale di 32 ore e 33 per le classi prime per l’inserimento dell’ora di geografia. Per tutte le sedi l’orario sarà caratterizzato da flessibilità derivante dall’inserimento dei moduli necessari per la realizzazione degli IeFP e dall’introduzione dell’ora di geografia nelle classi prime. Al fine di garantire l’effettiva realizzazione del percorso curricolare richiesto, unitamente alla necessità di allargare la “presenza” della scuola nel percorso formativo di ogni alunno, andando ad essere sostegno effettivo nella propria formazione ( progettualità di scuola aperta), e delle diverse attività di ampliamento regolarmente programmate, sulle quali si andrà ad influire per contrastare gli elementi di debolezza evidenziati anche dai risultati delle prove Invalsi, vengono svolti a cadenza settimanale o bisettimanale, moduli orari pomeridiani. Tutte le sedi nella formulazione dell'orario applicano il DPR 275 del 1999, utilizzando una quota percentuale dell'autonomia allo scopo di potenziare le attività laboratoriali, strutturando l’orario su moduli didattici di 51 minuti fino a concorrenza del monte ore annuale previsto dagli ordinamenti di riferimento. Il personale docente è tenuto ad osservare il singolo orario di insegnamento caratterizzato da unità orarie di 60 minuti ciascuna, per cui ne consegue che l’orario di servizio del docente è sempre caratterizzato dall’applicazione rigorosa della normativa di 18 ore frontali, che potranno essere svolte flessibilmente anche in turni pomeridiani. 5. Priorità, traguardi ed obiettivi L’anno scolastico 2014/2015 è stato un anno importante per l’avvio del sistema nazionale di valutazione. Grazie all’elaborazione del rapporto di autovalutazione l’istituto Pacinotti ha individuato le priorità in termini di esiti, concretizzandole poi in traguardi grazie al perseguimento degli obiettivi di processo. La Legge 107 conferma la centralità del ciclo di autovalutazione/ miglioramento, prevedendo che i piani di miglioramento diventino parte integrante del piano triennale dell’offerta formativa, così da garantire coerenza fra PTOF/ RAV e PdM. Il presente Piano parte pertanto dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http//cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/MSIS01100T/is pacinotti valutazione. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti 10 documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Definizione del Curricolo della scuola La definizione degli obiettivi e quindi del curricolo inteso come espressione di autonomia e di flessibilità della scuola rappresenta il punto centrale del PTOF. A partire dalle indicazioni nazionali e dalle Linee Guida la definizione del curricolo fa emergere l’identità culturale, educativa e progettuale della scuola e trova nella gestione dell’organico dell’autonomia lo strumento privilegiato di attuazione delle compiute per il successo formativo di tutti. La grande rilevanza data dalla L 107 all’alternanza scuola lavoro vuole arricchire la formazione conseguita nei percorsi scolastici con l’acquisizione di competenze riferite allo specifico PECUP, spendibili anche nel mondo del lavoro, con particolare riferimento alla conoscenza del mondo in cui si vive, attraverso la metodologia dell’alternanza. Per questo motivo uno degli obiettivi organizzativi della scuola è quello di realizzare un organico collegamento con il mondo del lavoro, con le istituzioni territoriali e con la società civile con lo scopo di armonizzare la propria offerta formativa con lo sviluppo culturale, sociale ed economico del proprio territorio. La scuola ha, fra i propri obiettivi, non solo la necessità di affinare l’appartenenza identitaria culturale ma anche quella di preparare ogni singolo studente ad essere cittadino del mondo e cioè ad avere competenze globali di cittadinanza anche in previsione di occupabilità. Per raggiungere questi obiettivi è necessaria una buona competenza nelle lingue straniere, con particolare riferimento alla specifica padronanza comunicativa, elemento ad oggi ancora assai debole nella media degli studenti dell’IIS Pacinotti di Bagnone. L’aspetto della competenza multiculturale assume una valenza ancora più importante, sia nell’ottica della mobilità che della necessità, sempre in aumento, di doversi adattare a situazione in continua evoluzione andando ad evidenziare la categoria del cambiamento come una delle principali nella costruzione della Persona. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1) Diminuzione dell’abbandono scolastico 2) Riduzione della variabilità dei risultati scolastici tra classi parallele, sia della stessa sede sia di sedi diverse. A questo proposito si ricollega la priorità evidenziata nel RAV di migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali tra le diverse sedi dell’Istituto e avvicinamento alle medie regionali e nazionali. 3) Accompagnamento e monitoraggio sistematico degli alunni diplomati sia nella prosecuzione degli studi sia nell’inserimento nel mondo del lavoro. I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1) Diminuzione dell’abbandono all’interno del primo biennio riducendo l’attuale percentuale del 1,5-2%. 2) Raggiungere risultati omogenei su prove comuni concordate per tutte le sedi nelle discipline INVALSI. Migliorare la differenza nel punteggio ESCS di 2 punti. 3) Monitorare in clic lavoro e/o con altre modalità le attività di formazione, il livello di occupazione e di coerenza di tutti gli studenti diplomati. Le motivazioni della scelta effettuata sono: l’istituto presenta una percentuale di abbandono nel primo biennio molto alta rispetto alle statistiche regionali e nazionali anche in relazione ad istituti con la stessa tipologia di indirizzo o di contesto socio-economico; inoltre si riscontrano forti disomogeneità di risultati tra classi parallele nel primo biennio nelle discipline di base e nelle prove standardizzate nazionali. La rilevazione dei percorsi di studio post diploma e l’inserimento nel mondo del lavoro non risulta sistematico. Questa carenza 11 sarà superata attraverso la messa a punto di un sistema di monitoraggio degli studenti in uscita che evidenzi le attività di formazione/istruzione intraprese post diploma, il tasso di occupazione e la coerenza in relazione agli studi intrapresi. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1. Per raggiungere le priorità descritte si intende agire attraverso una commissione/ gruppo di docenti che elabori una puntuale definizione dei criteri per la formazione delle classi in modo che risultino omogenee, qualora la consistenza numerica lo conceda ( si evidenzia infatti una marca preminenza di corsi unici con l’unica eccezione del corso alberghiero). 2. Per migliorare ed uniformare i risultati nelle varie discipline e in particolare nelle prove Invalsi nelle classi parallele saranno effettuate riunioni per dipartimento in modo che i piani di lavoro degli insegnanti trovino momenti di condivisione e punti fondanti comuni. In particolare nelle classi prime si lavorerà per classi parallele con somministrazione di moduli in fase diagnostica, intermedia e finale, con relativa valutazione delle competenze raggiunte attraverso indicatori prestabiliti e piani di monitoraggio. Nelle classi seconde si lavorerà attraverso specifici moduli per competenze linguistiche e matematiche. 3. Per diminuire l’abbandono scolastico saranno potenziati gli interventi di sostegno allo studio e alla motivazione, attraverso specifiche azioni basate su una didattica di tipo innovativo e laboratoriale che valorizzi la manualità, l’operatività e che sappia progettare e sviluppare le competenze di base e di cittadinanza di tutti gli studenti. Nella progettazione didattica si dovrà tener conto della diversificazione degli stimoli per l’apprendimento, delle consegne, dei percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze; infatti, solo migliorando la metodologia didattica, attraverso una progettazione più vicina agli stili di apprendimento degli studenti, e un coinvolgimento effettivo, significativo ed emotivo, si avrà come conseguenza il miglioramento degli esiti. 4. Per attuare un monitoraggio sistematico degli studenti diplomati si prevede di attuare uno specifico progetto, riportato al termine del presente piano. Le motivazioni della scelta effettuata sono: gli obiettivi di processo individuati possono contribuire al raggiungimento delle priorità in quanto le classi risulteranno formate in modo equo-eterogeneo e la somministrazione di prove comuni per classi parallele consentirà di uniformare i livelli di apprendimento e permetterà gli interventi correttivi necessari . Interventi allo studio e alla motivazione permetteranno una diminuzione del fenomeno dell’abbandono, garantendo a tutti gli studenti reali opportunità formative, una unitaria cultura generale di base per esercitare il diritto fondamentale di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso diverse forme di rilevazione sarà possibile monitorare le attività di formazione post diploma. 6. Piano di miglioramento a.s. 2015-2016 Il PdM è un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate dal Rapporto di Autovalutazione (RAV). Il miglioramento è un processo dinamico, in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica; è un percorso di pianificazione e di sviluppo di azioni educative e didattiche. Per il triennio scolastico 2015-2019 l’Istituto intende mettere in essere tutte quelle azioni necessarie per migliorare le criticità emerse dal Rapporto di autovalutazione dell’Istituto. Per l’anno scolastico 2015-2016 la scuola si concentra sul miglioramento dell’esito dei risultati scolastici al fine di alzare la percentuale di alunni ammessi alla classe successiva e di prevenire l’abbandono scolastico. Dal RAV alle linee strategiche di miglioramento 12 ANNO SCOLASTICO 2015-2016 DESCRIZIONE ESITI DEGLI DELLE STUDENTI PRIORITA’ DESCRIZIONE DEI TRAGUARDI MOTIVAZIONE DELLE PRIORITA’ Si ritiene che l’abbandono scolastico rappresenta la causa principale della devianza sociale e del degrado socioDiminuire il numero di assenze considerato che oltre culturale, ed inoltre la lotta contro la dispersione rappresenta l’elemento gli abbandoni in corso 1.Diminuzione d’anno, tanti alunni non sono fondamentale della mission della nostra dell’abbandono scuola. stati scrutinati in base al AMBITO DEI scolastico. D.P.R. 122/09. RISULTATI Si ritiene importante preparare i SCOLASTICI 2. Innalzare il tasso Alzare la percentuale degli giovani alle nuove sfide di un mondo in di successo continua evoluzione. I giovani ammessi alla classe scolastico. diplomati devono ricevere una successiva e aumentare i preparazione non settoriale, ma livello culturale e professionale dei diplomati. flessibile, i grado di adattarsi alle notevoli richieste del mercato del lavoro. Sotto obiettivi dell’ambito relativo ai risultati scolastici Per diminuire l’abbandono scolastico e migliorare gli esiti, si ritiene opportuno diversificare la progettazione didattica con una maggiore flessibilità organizzativa, coinvolgendo più discipline e utilizzando criteri di valutazione omogenei e condivisi. A tal fine si evidenziano i seguenti punti: - Progettare una didattica che parta dagli interessi e dalle aspettative degli alunni e coinvolga più discipline (student-centered teaching) - Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi da tutti i Consigli di Classe E’ opportuno implementare la didattica laboratoriale e collaborativa ed effettuare un uso funzionale di tutti gli spazi e le attrezzature informatiche. A tal fine la scuola si è adoperata per ottenere finanziamenti per migliorare la connettività e ottenere strumenti per realizzare una didattica attiva grazie anche ai finanziamenti PON 2014-2020, grazie ai quali, già a partire dal corrente anno scolastico, sarà possibile attivare l’utilizzo del registro elettronico sia di classe che personale, oltre che implementare le attrezzature tecnologiche , porta di accesso alla creatività di sempre nuove soluzioni sia in terminio di ricerca che di studio e di risultati. La scuola quindi, si adopera a: ‐ Favorire la didattica laboratoriale e l’utilizzo delle attrezzature informatiche per realizzare il “diritto all’apprendimento” per tutti gli alunni, con riferimento anche a quelli in situazione di difficoltà e disabilità, DSA e BES, per i quali vengono elaborati dei percorsi educativi individualizzati che tengono conto delle diverse esigenze ed attitudini. Azioni di miglioramento La scuola intende migliorare le competenze di base degli alunni effettuando azioni per ottimizzare gli ambiti scolastici. a) Area linguistica: rinforzare l’uso di strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per comunicare all’interno dei vari contesti; supportare tutte quelle difficoltà legate alla lettura, la comprensione e l’analisi di testi scritti di vario tipo; aiutare gli alunni a produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi; contribuire ad utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi (spazio a progetti che si focalizzino su scrittura e lettura per contrastare anche l’analfabetismo di ritorno). 13 b) Area logico-matematica: rinforzare gli alunni nell’utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico; aiutare gli alunni a colmare le difficoltà nella risoluzione dei problemi tramite strategie appropriate; sviluppare le abilità di logica e di ragionamento, utilizzare la tecnica del problem solving, proporre strategie di pensiero basate sull’approccio della filosofia e della logica. c) Area psicologica: aiutare gli alunni ad acquisire quella dimensione fondamentale nel processo di costruzione della propria identità e personalità che è rappresentata dall’autostima intesa come “apprezzamento od opinione positiva di se stessi “e di conseguenza fiducia e rispetto di sé. L’autoefficacia, cioè la convinzione sulla propria efficacia personale nell’affrontare con successo le richieste della vita, permette di promuovere l’assunzione di comportamenti positivi che aiutano a prevenire varie forme di disagio favorendo condizioni di benessere psicofisico, socioaffettivo-relazionale e influenzano in modo significativo la realizzazione personale. Puntare verso un approccio olistico della Persona, nelle sue diverse vesti, tutte coinvolte in un processo di apprendimento che sia “vero”. 7. Piano di miglioramento triennio 2016-2019 Anno scolastico 2016-2017 L’Istituto intende promuovere azioni volte a migliorare le criticità emerse dal RAV nei seguenti ambiti: Ambito delle competenze chiave di cittadinanza Sono presenti alcune situazioni sia a livello di gruppi classe che di singoli alunni, nelle quali le competenze sociali e civiche presentano forti criticità. Il passaggio dal I al II ciclo dell’istruzione rappresenta un momento molto delicato nella costruzione del sé e del senso di appartenenza ad un gruppo, all’interno del quale si trova quella sicurezza che consente ai più fragili di sentirsi sempre all’altezza della situazione. Questo fenomeno di appartenenza trascina a imitare spesso comportamenti caratterizzati da aspetti tipici del leader negativo, fenomeno che attrae attenzione e rispetto da parte di tutti coloro che sono alla ricerca di attenzione e di un “ruolo” sociale all’interno della scuola. Queste problematiche comportamentali incentivano a non rispettare le regole e a prestare scarsa attenzione ai propri pari in condizione di bisogno. Questi fenomeni determinano una scarsa collaborazione tra pari, una insufficiente capacità di assunzione di responsabilita' e incapacità nel rispetto delle regole. Da quanto descritto è evidente che l’educazione alle competenze chiave di cittadinanza va di pari passo con la formazione del sé e della visione dell’altro nel suo essere Persona sempre e comunque. Per questo motivo si ritiene importante attivare un percorso di miglioramento centrato sulla costruzione della Persona, attraverso una didattica cooperativa che stimoli la comprensione del risultato del gruppo come superiore a quello del singolo ( e non come semplice somma degli addendi); le azioni di processo che verranno strutturate si baseranno su una programmazione didattica e metodologica trasversale, all’interno della quale le discipline saranno sviluppate nella loro dimensione epistemologica divenendo strumenti per l’acquisizione di competenze relazionali e sociologiche, elementi fondanti delle competenze chiave di cittadinanza. In generale gli studenti raggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento nel corso del primo biennio (raramente arrivano all’inizio della classe prima con queste abilità), ma è sempre più diffuso il fenomeno di alunni molto fragili che non riescono ad orientarsi e tendono a trovare alternative alla mancata soddisfazione data dal successo nell’apprendimento rafforzando comportamenti di scarsa autonomia. 14 La scuola ad oggi adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non utilizza strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti, elementi sui quali verrà posta la necessaria attenzione all’interno del triennio. Ambito dell’orientamento Una delle forti criticità in Lunigiana è sicuramente quella di attivare una comunicazione efficace ed adeguata verso gli studenti e le famiglie impegnate a scegliere il futuro del proprio figlio al termine delle scuole del I ciclo. La necessità di far conoscere con precisione obiettivi e finalità nonché le qualifiche che ogni singolo corso rilascia rappresenta oggi un elemento di criticità, dovendo contrastare i tanti pregiudizi e la scarsa conoscenza della riforma e della continua evoluzione normativa che caratterizza la scuola dell’autonomia. L'Istituto promuove incontri con la scuola secondaria di primo grado per esplicitare la propria offerta formativa, ma non si ritiene che tale metodologia operativa sia efficace come dovrebbe essere. Anno scolastico 2017-2018 e 2018-2019 L’Istituto intende promuovere azioni volte a migliorare l’ambiente di apprendimento inteso proprio come capacita dei singoli docenti e dirigente scolastico di essere squadra che, collegialmente, al di là delle finalità specifiche di ogni singola disciplina, diventa luogo per apprendere nel quale, il soggetto in apprendimento, diventa soggetto del proprio processo insieme agli altri componenti della squadra. Sicuramente la necessità di superare la lezione frontale come unico momento di insegnamento non è più in linea con la complessità delle classi del terzo millennio, ma i corsi di laurea richiesti per tante delle discipline caratterizzanti gli istituti professionali non hanno assolutamente all’interno del proprio piano di studio alcun elemento che fornisca competenze didattiche, metodologiche o psicologiche, oggi indispensabili nella quotidianità di qualunque azione di insegnamento-apprendimento. Questa criticità viene ulteriormente aggravata dal continuo turno over di docenti il cui numero complessivo ammonta a 104: 31 docenti su 104 sono titolari nel nostro istituto 3 docenti in part time 43 docenti hanno incarichi inferiori alle 18 ore (con una forte percentuale di docenti impegnati anche sono per 1/ 2 ore settimanali) 20 docenti neoimmessi 4 docenti sull’organico potenziato docenti di religione in comune con scuole di grado similare o inferiore Da quanto descritto si evince che la formazione dei docenti diventa elemento chiave per la realizzazione di azioni migliorative rispetto alla situazione ad oggi rappresentata. 8. Progetti e Attività’ a) alternanza scuola lavoro La Legge 107/2015 ha reso obbligatoria l’ASL per il triennio finale degli Istituti Professionali, a partire dalle classi terze dell’a.s.2015/16, ed ha stabilito in almeno 400 ore il percorso da effettuarsi. L’Istituto comunque propone percorsi di ASL anche per le classi IV e V del corrente a.s. I percorsi di alternanza si pongono una serie di obiettivi generali (educativi e formativi) e professionalizzanti (riferiti agli specifici indirizzi). Obiettivi generali: a. attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; 15 b. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di conoscenze specifiche del territorio di appartenenza oltre che di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c. favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; d. realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile che consenta la partecipazione attiva dei soggetti nei processi formativi; e. correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Il percorso di Alternanza Scuola Lavoro sarà fortemente improntato all'interdisciplinarità e al coinvolgimento del territorio. Tutte le attività di formazione in aula e di stage, al di là dell'acquisizione delle competenze professionali, dovranno avere come riferimento l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza. Nell’anno scolastico 2015/16 ha avuto inizio con le classi terze il percorso triennale previsto dalla Legge 107/2015. Nell’anno 2016/2017 il progetto sarà obbligatorio per tutte le classi terze e quarte dell’istituto, per poi arrivare a regime nell’anno scolastico 2017/2018. Il progetto d’Istituto viene declinato secondo i vari indirizzi per consentire agli studenti di arricchire la formazione acquisita nel percorso scolastici con l'acquisizione di ulteriori competenze spendibili nel mercato del lavoro, ma comunque inserito in un contesto territoriale fibalizzato a definire un percorso di effettivo interscambio fra scuola e mondo esterno. L’ASL è da sempre praticata nell’Istituto, essendo erede della Terza Area professionalizzante, ed è stata realizzata sia con progetti d’Istituto sia partecipando a diverse annualità del progetto ASL predisposto in collaborazione con la Camera di Commercio di Massa-Carrara e con tutti gli Istituti Superiori della Provincia di Massa-Carrara. Per l’a.s. 2015/16 quest’ultimo progetto vede coinvolta la classe V Odontotecnico. Per quanto riguarda il percorso di alternanza relativi al triennio 2015/2018, l’articolazione delle 400 ore è stata definita a livello di Consiglio di Classe per permettere a ciascun indirizzo e a ciascuna classe di rendere ottimali le condizioni di svolgimento, tenendo anche conto delle realtà aziendali del territorio. In tutti i casi comunque gli studenti parteciperanno a stage aziendali, svolgeranno attività in aula/laboratorio, parteciperanno ad incontri con esperti, a convegni e fiere di settore in ogni anno del percorso ASL. Particolare attenzione sarà rivolta alla sicurezza sui luoghi di lavoro. In modo particolare sono previsti corsi specifici di primo soccorso e prevenzione incendi per l’ottenimento delle rispettive qualifiche nelle classi V. Non è stato costituito un comitato tecnico scientifico ma la progettazione d’Istituto è stata seguita da un gruppo di lavoro comprendente il D.S., il D.S.G.A., le funzioni strumentali delle aree Alternanza Scuola Lavoro e IeFP, dai collaboratori del D.S. dal referente per la Qualità e da tutti i coordinatori delle classi terze che si sono poi fatti carico di declinare, con i rispettivi C.d.C. i percorsi specifici. I partner aziendali sono stati scelti in base ai percorsi specifici di ciascun indirizzo e di ciascun studente, tenendo conto delle esperienze maturate negli anni precedenti. I tutor sono stati scelti dai C.d.C. e svolgeranno le seguenti attività: Mantenere i contatti con i tutor esterni; svolgere una funzione di raccordo tra azienda e consiglio di classe, informare il consiglio di classe sull’andamento delle attività in azienda, proporre ai tutor aziendali eventuali azioni correttive sulle indicazioni del C.d.C.; seguire l’inserimento degli alunni nella realtà lavorativa e raccogliere ed analizzare i risultati che emergono dagli strumenti di monitoraggio e di valutazione finale. L’Asl si svolgerà, in tempi diversi a seconda dell’indirizzo di studio, durante il periodo delle lezioni e, per quanto riguarda gli stage, anche nelle prime settimane di settembre, prima dell’inizio delle lezioni. Queste settimane di attività svolte prima dell’inizio delle lezioni saranno valutate all’inizio dell’a.s. 16 E’ allo studio la possibilità di far ricorso all’impresa simulata in particolare per quanto riguarda il settore alberghiero e segnatamente per l’attività, comunque in corso, del ristorante didattico. Sono previsti contributi economici per gli alunni che effettuano attività di alternanza, che possono caratterizzarsi in rimborsi per il trasporto pubblico e per il pranzo, in percentuale a tutti gli studenti partecipanti, a seconda dei finanziamenti o in pagamenti di formazione specifica, sia essa per apporti di esperti che di mezzi di trasporto. L’accertamento e la valutazione delle competenze si svolgerà in più momenti (in ingresso, in itinere e in uscita) e terrà conto di diversi fattori, quali: la realizzazione dell’intero percorso formativo nel rispetto di quanto concordato con i tutor esterni; il grado di acquisizione delle competenze sia disciplinari sia trasversali in base agli obiettivi fissati; la capacità di autovalutazione da parte dell’allievo. La verifica e valutazione del percorso viene attuata da tutti i soggetti coinvolti, anche in termini di ricaduta sulle competenze disciplinari e trasversali, attraverso schede di valutazione sia del tutor scolastico sia del tutor aziendale; di autovalutazione dello studente; registro delle attività di stage; prove pluridisciplinari; portfolio studente. La valutazione assume anche un ruolo di particolare valenza in quanto il progetto di alternanza scuola lavoro diventa propedeutico all’ammissione all’Esame di stato. Per la certificazione la scuola predisporrà un modello dove verranno indicate le competenze formali, informali e non formali che l’alunno ha acquisito. "Rafforzare il rapporto tra scuola e territorio e mondo del lavoro- la formazione quale elemento necessario per la crescita dell’occupazione e dell’occupabilità di un territorio" Alternanza scuola lavoro: uno strumento che avvicina la scuola al mondo del lavoro. Una lettura diversa dello strumento che la L.107/2015 ci offre permette di rileggere il rapporto scuola lavoro e di inserire l’elemento territorio, andando così a individuare dei percorsi di valorizzazione che, unitamente allo sviluppo di competenze chiave quali la creatività, la capacità imprenditoriale e la conoscenza del proprio territorio, il tutto attraverso un utilizzo forte delle tante occasioni offerte dalle tecnologie in costante evoluzione, possa rappresentare un’occasione di crescita per il territorio, con un approccio bottom-up. La legge 107/2015, infine, nel commi dal 33 al 43 dell’articolo 1, sistematizza l’alternanza scuola lavoro dall’a.s.2015-2016 nel secondo ciclo di istruzione, attraverso: I. la previsione di percorsi obbligatori di alternanza nel secondo biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, con una differente durata complessiva rispetto agli ordinamenti: almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nei licei, da inserire nel Piano triennale dell’offerta formativa; II. la possibilità di stipulare convenzioni per lo svolgimento di percorsi in alternanza anche con gli ordini professionali e con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio artistico, culturale e ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI; Presupposti del progetto: essendo il territorio nel quale si trova l’istituzione scolastica particolarmente ricco di elementi culturali, considerata la necessità di offrire agli studenti opportunità formative di alto e qualificato profilo per l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro con particolare riferimento alla possibilità di sviluppare occupabilità , start up e impresa; attiva specifiche iniziative per un potenziamento delle attività laboratoriali; 17 accompagna l'attuazione della riforma del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, impegnando le Istituzioni scolastiche ad adottare, nella loro autonomia, nuovi modelli organizzativi per rafforzare il raccordo tra scuola, territorio e mondo del lavoro e delle professioni, con particolare riferimento alla necessità di “creare lavoro e occupabilità” partendo da ciò che il territorio offre , attraverso lo sviluppo delle competenze chiave della cittadinanza europea e in particolare “quelle dell’imprenditorialità” e della creatività. Obiettivi: agevolare la conservazione, la valorizzazione e la gestione dei beni culturali e ambientali di proprietà pubblica e privata ( vedasi protocollo MIUR ADSI), contribuendo in tal modo alla valorizzazione di un intero territorio ed alla assunzione di responsabilità di tale obiettivo da parte dell’intera cittadinanza ; ed in questo contesto svolge attività di informazione, promuove studi, ricerche ed iniziative in tema di salvaguardia, conservazione, valorizzazione e gestione dei beni culturali e ambientali: realizzare sinergie con il sistema scolastico nazionale e paritetico , per contribuire con proprie risorse, esperienze, conoscenze scientifiche, tecnologiche e gestionali, alla diffusione della conoscenza attraverso metodologie esperienziali e operativo-laboratoriali, al miglioramento della formazione tecnico-professionale, tecnologica ed operativa degli studenti nel contesto della valorizzazione e sviluppo del settore dei beni culturali e ambientali; rendere disponibile la professionalità di esperti appartenenti anche ad associazioni culturali locali e le proprie conoscenze, pubblicazioni, attività ed iniziative nel settore dei beni culturali e ambientali, che costituiscono un patrimonio strategico per favorire lo sviluppo del sistema educativo e formativo italiano e il mantenimento di capacità competitive sui mercati internazionali; rafforzare la conoscenza della storia del territorio con l’ottica di ri-creare percorsi similari per la sostenibilità del futuro ( agricoltura, enogastronomia, turismo, turismo religioso…) promuovere e favorire, attraverso le azioni da realizzare, la partecipazione degli studenti alla mobilità internazionale attraverso il coinvolgimento diretto del comune di Pontremoli, quale partner, ad azioni dei programmi comunitari quali Erasmus plus; valorizzare il capitale storico, artistico culturale, religioso, ambientale/paesaggistico e naturale, che caratterizza il territorio di Pontremoli e della Lunigiana storica più in generale; far nascere dal basso idee e progettualità per la conservazione e la gestione di questo patrimonio ambientale, culturale, architettonico e paesaggistico; assicurare una maggiore sinergia tra i flussi di capitale generati dal patrimonio umano rappresentato dagli studenti in alternanza ed il patrimonio storico, artistico e culturale ed ambientale presente sul territorio grazie ai beni culturali di proprietà privata e pubblica, che possono generare cicli virtuosi aventi ad oggetto, da un lato, una maggiore valorizzazione di questi ultimi beni e dall'altro, la riscoperta di mestieri dimenticati e l'orientamento verso nuove professioni legate alla promozione turistica, l'utilizzo delle lingue e dei canali di comunicazione multimediali, con specifico riferimento al patrimonio culturale, oltre che l’inserimento delle tecnologie e della robotica nella valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, come dimostrato dalla ricerca e dalle Università ( progetto AMICA Scuola Superiore Sant’Anna). riconoscere l’importanza delle loro conoscenze sia attraverso la proposta dei loro saperi al Traditional Knowledge World Bank per possibile pubblicazione, sia attraverso l’uso di strumenti social inclusi nel progetto TRusT™ per costruire un racconto delle eccellenze del territorio sviluppare (empowerment) le opportunità del territorio sia in ambito imprenditoriale che creativo con particolare riferimento al mondo dei giovani; sviluppare la capacità di incoraggiare lo sviluppo sostenibile delle comunità locali; 18 sviluppare industrie tradizionali ( come per esempio il turismo culturale o la creazione di prodotto artigianali attraverso la formazione di partnership intersettoriali, l’incoraggiamento delle conoscenze e l’empowerment delle comunità per creare miglioramenti economici nel territorio) favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti nel settore di riferimento; coniugare le finalità educative del sistema dell'istruzione e istruzione e formazione professionale in raccordo con le esigenze del mondo produttivo del settore, nella prospettiva di una maggiore integrazione tra scuola e lavoro. Sviluppare conoscenza, interessa e creatività per nuovi orizzonti di occupabilità nel territorio di Pontremoli e della Lunigiana. Proposte operative: Grazie alla collaborazione di ITKI –( Obiettivo dell’ITKI è stimolare l’uso delle Conoscenze Tradizionali nello sviluppo di economie sostenibili, e di ricercare un percorso tra il patrimonio delle Conoscenze Umane del passato, quelle del presente e quelle del futuro attraverso modelli adattivi dell’evoluzione umana con anche la costruzione del Traditional Knowledge World Bank (www.TKWB.org), piattaforma wiki-like per l’inserimento, la verifica esperta e la diffusione gratuita, e con pieno riconoscimento delle fonti, delle Conoscenze Tradizionali dell’umanità.) Comune di Pontremoli: Il territorio della Lunigiana e di Pontremoli in particolare ha un cospicuo patrimonio storico artistico- architettonico , paesaggistico e ambientale, che non solo deve essere conservato ma anche valorizzato , diventando anche possibile campo di ricaduta produttivoeconomica per l’intero territorio ( ponti, palazzi, reperti, musei…). La collaborazione del comune di Pontremoli potrà essere realizzata anche attraverso l’organizzazione di momenti di incontro con esperti di storia locale che , in qualche modo, possano gettare le basi per avviare quel percorso così importante che è la presa di consapevolezza di ciò che un territorio rappresenta. Le Parrocchie del territorio del comune di Pontremoli, in qualità di detentrici di una realtà articolata e diffusa di patrimonio artistico culturale del territorio, sono anch’ esse nella condizione di poter far conoscere sempre di più e sempre meglio le proprie ricchezze allo scopo anche di sollecitare nei giovani loro possibili utilizzi , percorsi tecnologici per una loro diffusione più ampia oltre che recupero di mestieri antichi; La Fondazione città del libro, creata nel 1952, si occupa di concorrere alla divulgazione del libro e della lettura e di organizzare annualmente i premi Bancarella, Bancarellino, Bancarella Sport e Bancarella della cucina. La possibilità per gli studenti del territorio di conoscere meglio la Fondazione, di entrare in contatto diretto con la promozione e realizzazione dei premi, la necessità di dover annualmente predisporre campagne pubblicitarie efficaci ed efficienti, può diventare anch’ essa apertura nei confronti di nuovi possibili percorsi lavorativi, oltre che occasione per attivare start up legate a quell’impresa della cultura oggi sempre più identificata quale grande opportunità per la costruzione del domani. NOISIAMOFUTURO, Associazione culturale che si pone come polo di promozione interdisciplinare e come agente progettuale e facilitatore nel settore culturale, educativo, tecnico – scientifico, dell’informazione e dello sviluppo artistico e culturale, sociale a favore dei giovani e della collettività. Ha creato, nel perseguimento dei suoi scopi formativi, la community NOISIAMOFUTURO, mettendo in rete decine di migliaia di giovani, da cui sono nati il socialfilm " Ascoltaci", il " Festival dei Giovani", il Social JOURNAL NOISIAIMOFUTURO, scritto dagli studenti italiani . Promuove percorsi di alternanza scuola lavoro nei settori comunicazione e cultura, sviluppati nell'ambito dei progetti Festival dei Giovani e Social Journal NOISIAMOFUTURO. 19 La presenza di questa associazione diventa testimonianza diretta della capacità dei giovani di essere loro stessi protagonisti di progetti forti e impegnativi, ma anche esempio concreto al quale volgere lo sguardo per entrare a far parte di communities operative, costruttive di best practice, oltre che occasione di svolgere attività legate al mondo della scrittura e della lettura, eccellenze del territorio Lunigianese. ART Project Associazione culturale- Promuove la progettualità e le proposte innovative di Marco Nereo Rotelli, artista impegnato nella creazione di eventi legati al mondo della cultura, arti e storia, attraverso anche momenti di illuminazione e di rappresentazione grafica. La partecipazione di Art Project si connota quale conoscenza concreta di dialogo fra creatività e innovazione, fra tecnologie e cultura. Ancora una volta l’obiettivo, trasversale, vede un dialogo fra il mondo più esecutivo ed operativo del contesto di studenti che si occupano di meccanica ed elettricità, con quello più permeato di cultura, quale è appunto quello di un artista che ha fatto dell’illuminazione artistica di luoghi famosi o dimenticati, il suo biglietto da visita. Sarà possibile attivare percorsi, in aula e fuori, tesi a realizzare percorsi, a discrezione dei singoli Consigli di Classe, per: individuare, localizzare e documentare, anche attraverso brevi video ed interviste, i detentori locali delle conoscenze del territorio (“il saper fare”); agevolare e stimolare la conoscenza diffusa della realtà territoriale, anche nei suoi aspetti paesaggistici, al fine di rendere gli studenti consapevoli delle tante opportunità che la realtà locale offre loro; sviluppare la capacità progettuale degli studenti attraverso l’assunzione di responsabilità verso la costruzione del proprio futuro, contrastando l’atteggiamento di accettazione passiva di ciò che qualcuno può dare loro ( competenza chiave della mente imprenditoriale); Ogni singolo Consiglio di Classe definità il percorso che ritiene più adeguato alla realtà della classe. Prodotti finali: Attraverso simulazioni o, laddove possibile, inserimenti in contesti lavorativi reali, i singoli percorsi dovranno portare ad un contributo concreto, tale da poter rappresentare un punto di riferimento anche per ulteriori sviluppi. Le diverse fasi di lavoro verranno certificate con dichiarazioni a cura dell’ente/ associazione incaricata del singolo contributo. Sarà cura del Coordinatore di classe in collaborazione con il referente dell’alternanza scuola lavoro, laddove presente, unire la documentazione dei percorsi in previsione del momento valutativo dell’esame di stato. b) Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Per la realizzazione degli obiettivi fissati al PNSD l’istituto si è impegnato attivamente sia per migliorare le proprie dotazioni in termini di connettività , partecipando con successo con un proprio progetto all’Avviso Ministeriale relativo ai Fondi Strutturali Europei PON prot. 9035 del 15/07/2015 ( realizzazione e ampliamento reti LAN e WLAN), sia per migliorare le proprie dotazioni in termini di hardware specifico per la realizzazione di una didattica attiva, partecipando all’Avviso Ministeriale relativo ai Fondi Strutturali Europei PON prot. 12810 del 15/10/2015 ( realizzazione di ambienti digitali) . Quest’ultima procedura è in fase di svolgimento e non sono ancora noti gli esiti. L’istituto intende proseguire in questa direzione partecipando con propri progetti anche ai prossimi Avvisi emessi dal Ministero in relazione al PON 2014/2020, sia nell’ambito del fondi FESR che FSE e comunque si propone di sfruttare tutte le opportunità che si presenteranno per ottenere le risorse necessarie alla realizzazione del PNSD. In coerenza con l’impegno assunto per la concreta realizzazione del PNSD l’istituto ha altresì provveduto a nominare un insegnante quale “animatore digitale” con il compito di gestire attività di 20 formazione interna, coinvolgere la comunità scolastica e trovare soluzioni innovative per la didattica,l’istituto pone, infatti, come proprio obiettivo fondamentale la formazione rivolta ai docenti per lo sviluppo e l’incremento delle competenze della didattica supportata dalle nuove tecnologie. c) Piano triennale per la formazione del personale Come richiesto dalla L.107, nella prospettiva di una piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, si definisce il piano di formazione del personale. La formazione in servizio, definita dalla L. 107, c. 124 “come obbligatoria, permanente e strutturale” è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la valorizzazione del sistema educativo. Per l’anno scolastico 2015-2016 l’attenzione del nostro istituto è stata posta sulla delicata tematica dell’alternanza scuola lavoro, sia attraverso momenti seminariali aperti a tutti i docenti che attraverso momenti di formazione specifica per i tutor interni dei percorsi di alternanza scuola lavoro. In considerazione delle criticità emerse e del PdM elaborato ulteriore argomento di formazione è la didattica per competenze. Prendendo anche in considerazione quanto indicato nelle sezioni “Il piano di formazione del personale” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015, nel corso del triennio l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico: Attività formativa Personale coinvolto Didattica per competenza Docenti Priorità strategica correlata Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali tra le diverse sedi dell’Istituto e avvicinamento alle medie regionali e nazionali e riduzione della variabilità dei risultati scolastici tra classi parallele, sia della stessa sede sia di sedi diverse. Per diminuire l’abbandono scolastico e migliorare l’autostima Didattica Laboratoriale Docenti Si ipotizza che il monte orario minimo da considerare per la formazione dei docenti a livello triennale sia di almeno 35 ore complessive. 21 Piano di Formazione triennio 2016-2019 Il Piano per la formazione dei Docenti è stato presentato il 3 ottobre 2016 e prevede un investimento di 325 milioni di euro per la formazione in servizio degli insegnanti, che diventa obbligatoria e permanente e strutturale così come previsto dalla legge La Buona Scuola (Art. 1 c. 124 della L. 107/2015). A queste risorse si aggiungono gli 1,1 miliardi della Carta del docente, per un totale di 1,4 miliardi stanziati nel periodo 2016/2019 per l’aggiornamento e lo sviluppo professionale del corpo insegnante. Il Piano individua 9 priorità tematiche nazionali per la formazione: Lingue straniere; Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento; Scuola e lavoro; Autonomia didattica e organizzativa; Valutazione e miglioramento; Didattica per competenze e innovazione metodologica; Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale; Inclusione e disabilità; Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile. Nel Piano di formazione saranno coinvolti tutti i docenti di ruolo (circa 750mila) e sono previste azioni formative per tutto il personale scolastico. Il Miur assume la regia nazionale della formazione: stabilisce le priorità, ripartisce le risorse, monitora i risultati delle attività, sviluppa accordi nazionali con partner della formazione. Le scuole, sulla base delle esigenze formative espresse dai singoli docenti attraverso i Piani individuali di formazione, progetteranno e organizzeranno, anche in reti di scuole, la formazione del personale. Ogni docente avrà un portfolio digitale che raccoglierà esperienze professionali, qualifiche, certificazioni, attività di ricerca e pubblicazioni, storia formativa. Le attività formative saranno incardinate nel Piano dell’Offerta e saranno perciò coerenti con il progetto didattico di ciascun istituto. La formazione potrà svolgersi in modo diversificato: con lezioni in presenza o a distanza, attraverso una documentata sperimentazione didattica, attraverso la progettazione. Saranno finanziate le migliori "startup della formazione": il Miur promuoverà la ricerca, la sperimentazione, incentivandole a lavorare insieme a strutture scientifiche e professionali per la costruzione di percorsi innovativi di formazione. In collaborazione con INDIRE sarà realizzata una Biblioteca digitale scientificamente documentata delle migliori attività Il Piano triennale per l’IIS “A.Pacinotti”, in linea con quanto emerso dal RAV e dal PDM, ha individuato alcune tematiche di particolare rilevanza nelle quali investire maggiori risorse, tematiche emerse dall’Autovalutazione di Istituto e verso le quali è necessario investire maggior impegno: lotta alla dispersione scolastica diminuzione dei tassi di bocciature nel biennio innalzamento delle performance in matematica oltre ad altre sulle quali il Collegio si è già concentrato anche negli anni scorsi quali il potenziamento di lingua italiana per alunni stranieri e la particolare attenzione verso strategie di insegnamento/ apprendimento per alunni H, DSA e BES, oltre alla condivisione di strategie e didattiche di particolare valore nella gestione del gruppo classe quale il cooperative learning e la didattica laboratoriale. 22 Altro obiettivo sul quale si è già posta grande attenzione nell’a.s. 2015/2016 è il Piano di formazione digitale, anche attraverso implementazione delle strutture tecnologico/informatiche a disposizione dell’istituto. Come specificato nel CCNL “la programmazione e la concreta gestione dell’attività di formazione avvengono a livello regionale e di singola istituzione scolastica autonoma” , sottolineando la necessità di un nesso stretto tra Piano dell'offerta formativa, competenze disciplinari - didattiche relazionali – progettuali - amministrative e gestionali necessarie per realizzarlo e priorità riconosciute da ogni istituto nell'aggiornamento dei propri docenti e del personale della scuola in genere . Le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla piena attuazione dell'autonomia scolastica, prevedendo a tal fine che le istituzioni scolastiche definiscano il Piano triennale dell'Offerta Formativa per il triennio 201 -17, 2017-18, 2018-1 , la cui realizzazione connessa ad un Piano della Formazione. Gli Organi Collegiali dovranno tener conto delle priorita’ nazionali indicate nel Piano Nazionale della Formazione adottato ogni tre anni con Decreto del ministro dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, dei risultati emersi dal Rapporto di autovalutazione (RAV), degli esiti formativi registrati dagli studenti, del confronto in seno agli organi collegiali, aperto anche alle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. L' IIS Pacinotti col presente Piano persegue lo scopo di sviluppare al massimo le potenzialità offerte dalla normativa, nello spirito dell'autonomia e col fine di acquisire un ruolo significativo ed attivo nell'ambito della formazione in servizio del proprio personale, così come della produzione, raccolta e diffusione di materiali didattici e di esperienze anche progettuali ed amministrativo gestionali, indicando, fra le strategie di attuazione del presente Piano, quella di siglare Accordi di Rete, Protocolli di Intesa al fine di ottimizzare gli investimenti a livello territoriale fra i diversi Istituti Scolastici. Assunti di base: Il C.C.N.L. 29/11/2007 contempla: all'art. 63 la formazione in servizio del personale; all'art. 66 la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai DOCENTI ED AL PERSONALE ATA. La Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” prevede: all’art. 1, comma 124: “Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria.”; all'art. 1, comma 58 (“Piano nazionale per la scuola digitale”), lettera d, la “formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti”; all'art. 1, comma 58 (“Piano nazionale per la scuola digitale”), lettera e, la “formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione”. La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di: costruzione dell’identità dell’Istituzione scolastica; innalzamento della qualità della proposta formativa; valorizzazione professionale Ulteriori riferimenti normativi sono inseriti al termine del presente documento. 23 Finalità: garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto del personale docente e ATA; sostenere l’ampliamento e la diffusione dell’innovazione didattico-metodologica; migliorare la scuola, garantendo un servizio di qualità; incentivare la conoscenza del territorio nei suoi diversi aspetti; migliorare la qualità degli insegnanti; migliorare l’efficacia ed efficienza dei percorsi di insegnamento/ apprendimento migliorare l’acquisizione delle competenze chiave riconosciute indispensabili per una forte acquisizione di cittadinanza attiva e conseguente capacità di immersione nel mondo del lavoro; favorire il sistema formativo integrato sul territorio mediante la costituzione di reti, partenariati, accordi di programma, protocolli d’intesa; favorire l'autoaggiornamento; garantire la crescita professionale di tutto il personale; attuare le direttive MIUR in merito ad aggiornamento e formazione; promuovere azioni funzionali allo sviluppo della cultura della sicurezza; porre in essere iniziative di formazione ed aggiornamento in linea con gli obiettivi prefissi nel Rapporto di AutoValutazione d’Istituto, e tenuto conto delle priorità (con conseguenti obiettivi di processo) individuate nel RAV. Obiettivi: sviluppare e potenziare in tutte le componenti la padronanza degli strumenti informatici e di specifici software per la didattica e/o per l’organizzazione dei servizi amministrativi; formare e aggiornare i docenti su aree tematiche di maggiore interesse per una maggiore efficacia dell’azione educativa (BES DSA DA – didattica delle discipline – metodologie dei linguaggi espressivi, etc.); formare tutte le componenti a individuare possibili fonti di rischio e a fronteggiare situazioni di pericolo. Il Piano pone particolare attenzione alle seguenti tematiche. PERSONALE DOCENTE Area della Formazione specifica per discipline percorsi di formazione ed aggiornamento in ambito disciplinare (programmazione e didattica per competenze, approcci didattici innovativi, metodologie laboratoriali, attuazione Alternanza Scuola/Lavoro, conseguimento competenze necessarie per l’attuazione del CLIL, etc.); Area della Formazione digitale (azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale acquisizione di competenze digitali spendibili nella didattica) didattica e nuove tecnologie; utilizzo del Registro Elettronico; utilizzo della LIM; Utilizzo di Gecodoc; formazione sul metodo della Flipped Classroom le competenze digitali del personale docente (Piano nazionale scuola digitale - PNSD); l’innovazione digitale nell’amministrazione (Piano nazionale scuola digitale - PNSD); Area della Formazione su metodologie e strategie per rispondere ai bisogni di alunni H, DSA e BES moduli formativi relativi a BES, DSA, DA e sugli ausili tecnologici applicati alla disabilità; Area della Formazione sulla cultura della valutazione approfondimenti su valutazione e autovalutazione d’Istituto, piani di miglioramento, piano triennale offerta formativa; formazione per l’innovazione didattico-metodologica (progetto PDM); Area della Formazione sulla cultura della sicurezza 24 interventi formativi nell’ambito dell’aggiornamento sulla Sicurezza nelle scuole (obbligo di aggiornamento, attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sui luoghi di lavoro, con modalità ed organizzazione a cura di figura preposta); formazione HACCP (con modalità ed organizzazione a cura di figura preposta); Corsi BLS-D (Basic Life Support – Defibrillatore) da realizzare nell’ambito di specifici Protocolli d’Intesa; Area della Formazione connessa a specifiche tematiche contemplate nell’offerta formativa percorsi di formazione e aggiornamento nell’ambito dell’educazione alla legalità; percorsi di formazione e aggiornamento nell’ambito dell’inclusione; percorsi di formazione e aggiornamento nell’ambito della gestione del gruppo classe; percorsi di formazione e aggiornamento in riferimento alla conoscenza degli elementi identitari del proprio territorio, anche nell’ottica di modulare l’offerta formativa verso le potenzialità più forti del territorio nel suo sviluppo di attrazione turistica; prevenzione, negli alunni, di comportamenti a rischio (abuso di alcol o sostanze psicotrope, disordini alimentari, etc.) ed educazione alla salute; diffusione della pratica teatrale, musicale ed artistica come fattore educativo dei giovani (CCNI 14.7.10, art. 2, punto 4 <Potenziamento dell’offerta di formazione >) Formazione sulla elaborazione e gestione di progetti finanziati da Unione Europea progetti di mobilità incentrati sulla formazione del personale della scuola per la crescita professionale e lo sviluppo di nuove competenze [cfr. Programma europeo Erasmus + KA1} formazione sulla comunicazione all’interno dell’ambito scolastico e con stakeholders. formazione specifica per i docenti neo-immessi in ruolo (ivi comprese attività di accompagnamento e tutoraggio nella didattica e negli aspetti organizzativi e di compilazione di documenti, di iscrizione e tutoraggio su piattaforme di formazione, etc.); tutte le iniziative di FORMAZIONE promosse dal MIUR, dall'USR Lazio e tutte le iniziative riconosciute ed autorizzate dal MIUR. PERSONALE ATA Primo soccorso D.Lgs. 81/08; Addetto antincendio D.Lgs. 81/08; Formazione di base e specifica sulla sicurezza di cui all’Accordo Stato-Regioni D.Lgs. 81/08; Assistenza alla persona; Segreteria digitale e dematerializzazione; Procedimenti amministrativi; Training su prodotti informatici in uso negli Uffici. I corsi potranno essere tenuti anche secondo la formula dell’autoaggiornamento ( certificabile attraverso verbali ) o in modalità blended . Tutte le iniziative e proposte che perverranno dal MIUR, e le iniziative provenienti da altre istituzioni (Università, scuole e reti di scuole, Enti locali, Enti, Federazioni Sportive, Associazioni, etc.), idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di valutazione e diffusione tra il personale della scuola. Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede (previa autorizzazione) la libera adesione dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati, se facenti capo ai contenuti espressi nel presente piano. La Dirigente d’Istituto potrà curare, altresì, incontri di sviluppo professionale in tema di innovazioni emergenti. La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento docenti e personale ATA è comunque subordinata alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica. Ulteriori riferimenti normativi e indicazioni 25 Nota MIUR del 5 novembre 2015, Prot. n. 36167 ("Periodo di formazione e di prova per i docenti neo-assunti. Primi orientamenti operativi."); D.M. n. 850 del 27/10/2015 (“Obiettivi, modalità di valutazione del grado di raggiungimento degli stessi, attività formative e criteri per la valutazione del personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova, ai sensi dell’articolo 1, comma 118, della legge 13 luglio 2015, n.107”); atto di indirizzo per il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA; Legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 124; Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, art. 1, commi nn. 56 – 57 - 58 (“Piano nazionale per la scuola digitale”), lettera d, lettera e – comma n. 60 (relativo allo sviluppo della didattica laboratoriale anche attraverso laboratori territoriali della occupabilità , al fine di coinvolgere maggiormente il territorio) - comma 71 (costituzione di RETI, per iniziative formative didattiche educative culturali e sportive, con enti pubblici e privati, associazioni e fondazioni) – comma 38 (attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) – comma 117 (formazione per i docenti neo-immessi nei ruoli per la valutazione dell’anno di prova) – comma 121 (formazione continua dei docenti per la valorizzazione delle competenze professionali) – comma 124 (relativo alla funzione docente e alla formazione in servizio dei docenti); Regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 80 del 28 marzo 2013 (Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione); C.C.N.L. comparto scuola 2006/2009, 29/11/2007, art. 63 (formazione in servizio del personale); C.C.N.L. comparto scuola 2006/2009, 29/11/2007, art. 66 (predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai DOCENTI ED AL PERSONALE ATA); D. L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche); DPR 275/1999, che disciplina l'autonomia scolastica; Legge n. 59 del 1 7, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; T.U. della scuola, ex D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore. 26 d) Schede di progetto Modulo Azione per Piano di Miglioramento I.I.S. "Antonio Pacinotti" Bagnone (MS) MOD – 9.6 Rev. 00 del 04/01/201 Scuola Sede Destinatari Denominazione dell’azione ISTITUTO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE A.PACINOTTI BAGNONE -VIA GROTTO'Alunni del 1° biennio -Imparare ad Imparare … interventi di sostegno allo studio ed alla motivazione. Responsabile dell’azione -Docenti all'interno dell'Istituto ed esperti esterni a seconda delle necessità. Motivazioni dell’azione, corrispondente a Criticità RAV -Miglioramento dei risultati in termini di abbandono scolastici nel primo biennio ed aumentare l'autostima . -Uniformare i risultati nelle varie discipline e in particolare nelle prove Invalsi. L'Istituto presenta una percentuale di abbandono nel primo biennio molto alta rispetto alle statistiche regionali e nazionali ; si è quindi pensato di svolgere un'attività preventiva specifica mirata ad individuare gli studenti con scarsi prerequisiti scolastici per Finalità dell’azione intervenire con attività di supporto pomeridiane finalizzate a fornire e coerenza con il allo studente la capacità di sintesi dei concetti appresi, di aiutarlo ad Piano di individuare il proprio stile di apprendimento e a costruirsi un metodo Miglioramento di studio efficace, ma anche a far sì che lo studente si renda conto che la scuola è il luogo dove si apprende , e che l'apprendimento non è un processo a costo zero:richiede impegno ed investimento personale. Obiettivi che ci si prefigge di conseguire Incentivare una personale motivazione all'apprendere al fine di evitare insuccessi scolastici, insegnare a studiare: -ricavare informazioni -selezionare informazioni -organizzare informazioni -fare il punto -porre e porsi domande 27 -confrontare Risultati attesi e Modalità di realizzazione dell’azione Il progetto mira a iniziative di sostegno e di acquisizione di strumenti e di strategie utili allo studio e all'apprendimento e formarsi un solido senso di autostima che è fondamentale soprattutto per combattere le gravi forme di disagio ,l'emarginazione scolastica e molte forme di devianze giovanili,favorendo condizioni di benessere psicofisico,socio-affettivo-relazionale. Modalità del progetto La novità del progetto è che punta sul lavoro mirato a piccoli gruppi con l'utilizzo di metodologie didattiche inclusive e laboratoriali, oltre all'acquisizione di un metodo di lavoro e di studio;prevede inoltre percorsi didattici personalizzati e per piccoli gruppi di studenti attraverso il prolungamento dell'orario scolastico con due rientri alla settimana. Il progetto prevede anche il coinvolgimento degli Enti locali, dei Comuni,(Unione dei piccoli Comuni della Lunigiana),la Società della Salute. Modalità di valutazione e verifica della efficacia dell’azione Gli obiettivi individuati potranno contribuire al raggiungimento delle priorità in quanto le classi risulteranno formate in modo equoeterogeneo ,la somministrazione di prove comuni per classi parallele consentirà di uniformare i livelli di apprendimento e permetterà gli interventi correttivi necessari. Tempi di realizzazione Il progetto riguarda il periodo di tutto l'anno scolastico ,e non si esaurirà solo in quest'anno scolastico e alla fine di ciascun anno verrà fatta una valutazione dei risultati attesi. Risorse Umane Docenti interni ed esterni quali incontri con gli psicologi. -Lavagna LIM, computer,fotocopie, strumenti hardware e software,utilizzo di applicativi software, Risorse Materiali -progettazione collaborativa(studio di simulazioni che vedranno gli allievi protagonisti principali nella applicazione delle conoscenze e delle capacità acquisite). -metodologie didattiche attive (lavori di gruppo, esercitazioni 28 pratiche ,problem solving). Scheda finanziaria a cura degli Uffici Amministrativi…Omissis… 29 Modulo Azione per Piano di Miglioramento I.I.S. "Antonio Pacinotti" Bagnone (MS) MOD – 9.6 Scuola Sede Destinatari Denominazione dell’azione Responsabile dell’azione Rev. 00 del 04/01/2016 ISTITUTO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE A.PACINOTTI BAGNONE -VIA GROTTO'Alunni del 1° biennio Scuola aperta: MIGLIORARE NELLO STUDIO SI PUO’! -prof.ssa Ivana Mori. -Miglioramento dei risultati in termini di abbandono scolastici nel Motivazioni primo biennio dell’azione, ed aumentare l'autostima . corrispondente a -Uniformare i risultati nelle varie discipline e in particolare nelle Criticità RAV prove Invalsi. Il progetto ha come obiettivo generale quello di realizzare, con la visione e il controllo di un docente, un contenitore pomeridiano dove possano confluire in modo ordinato e controllato tutte quelle attività complementari alla didattica e comunque previste nel PTOF che per qualsiasi motivo non è possibile svolgere durante le ore mattutine: -possibilità per gli alunni di svolgere lavori di gruppo; -possibilità di utilizzare la aule e/o le attrezzature dell’istituto per realizzare progetti curriculari ed extra curriculari inseriti nel PTOF che prevedano presenza di un docente referente (con regolare nomina); inalità dell’azione e -possibilità di utilizzare la aule e/o le attrezzature per vedere filmati, coerenza con il documentari, fare ricerche; Piano di -possibilità di studiare con tutoraggio peer to peer; Miglioramento -possibilità di utilizzare la connessione per chi non ne ha disponibilità nella propria residenza -Possibilità per docenti di promuovere: -attività culturali ed artistiche (musica, teatro, lettura guidata); -incontri con associazioni culturali legate al territorio; -attività del CIC (senza interferire con le attività didattiche e con maggiore privacy); -riunione di gruppi di genitori. La scuola offre agli studenti la possibilità di studiare con l'aiuto di insegnanti di tutte le discipline del piano di studi. Obiettivi che ci si prefigge di conseguire Incentivare una personale motivazione all'apprendere al fine di evitare insuccessi scolastici, insegnare a studiare: -ricavare informazioni 30 Risultati attesi e Modalità di realizzazione dell’azione Modalità del progetto -selezionare informazioni -organizzare informazioni -fare il punto -porre e porsi domande -confrontare Realizzare condizioni di benessere psicofisico,socio-affettivorelazionale. Raggiungere un miglioramento generale del profitto degli studenti, ridurre l’abbandono scolastico, migliorare i risultati nelle prove standardizzate. Questo progetto garantisce a tutti la possibilità di fermarsi a scuola al pomeriggio, per studiare da soli o in piccoli gruppi, per fare i compiti e ricevere aiuto dagli insegnanti. Gli studenti possono, così studiare in un ambiente stimolante e sereno e trovare il supporto degli insegnanti. La novità del progetto è che punta sul lavoro mirato a piccoli gruppi con l'utilizzo di metodologie didattiche inclusive e laboratoriali, oltre all'acquisizione di un metodo di lavoro e di studio;prevede inoltre percorsi didattici personalizzati e per piccoli gruppi di studenti attraverso il prolungamento dell'orario scolastico con due rientri alla settimana. Nelle classi verrà distribuito un calendario mensile con l'indicazione degl'insegnanti presenti nei diversi pomeriggi della settimana, in questo modo ogni studente può programmare la propria permanenza a scuola sulla base delle sue specifiche necessità. Restare al pomeriggio è facile: basta iscriversi al singolo pomeriggio di studio, indicando la materia che si intende studiare. Modalità di valutazione e verifica della efficacia dell’azione La somministrazione di prove comuni per classi parallele consentirà di verificare i livelli di apprendimento e permetterà gli interventi correttivi necessari. Tempi di realizzazione Il progetto riguarda il periodo di tutto l'anno scolastico,e non si esaurirà solo in quest'anno scolastico e alla fine di ciascun anno verrà fatta una valutazione dei risultati attesi. Risorse Umane Docenti interni . -Lavagna LIM, computer,fotocopie, strumenti hardware e Risorse Materiali software,utilizzo di applicativi software, -progettazione collaborativa(studio di simulazioni che vedranno gli allievi protagonisti principali nella applicazione delle conoscenze e 31 delle capacità acquisite). -metodologie didattiche attive (lavori di gruppo, esercitazioni pratiche ,problem solving). 32 Modulo Azione per Piano di Miglioramento I.I.S. "Antonio Pacinotti" Bagnone (MS) MOD – 9.6 Rev. 00 del 04/01/2016 Scuola Sede Destinatari ISTITUTO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE A.PACINOTTI BAGNONE -VIA GROTTO'Tutti gli alunni Denominazione dell’azione Star bene a scuola Responsabile dell’azione -prof.ssa Ivana Mori. Motivazioni dell’azione, corrispondente a Criticità RAV -Miglioramento dei risultati in termini di abbandono scolastico, incremento negli studenti dell’autostima e conseguentemente aumento della motivazione ad essere parte attiva nel proprio percorso di crescita e di istruzione.. La finalità dell’intervento si può sintetizzare nella volontà di Finalità dell’azione individuare i fattori che permettono al ragazzo di costruire reti sociali e coerenza con il positive e buone dinamiche relazionali all’interno del contesto classe. Piano di Il progetto si rivolge a tutti gli studenti. Miglioramento Obiettivi che ci si prefigge di conseguire L’obiettivo generale del progetto è quello di migliorare la qualità della vita degli studenti, favorendo nella scuola benessere, successo e piacere e promuovendo quelle capacità relazionali che portano ad una comunicazione assertiva e collaborativa. Nello specifico ci si prefigge di 1 incrementare il benessere personale degli alunni e del gruppo classe; 2 prevenire e/o contenere situazioni di disagio-sofferenza sia a livello individuale che relazionale e/o di gruppo; 3 conoscere e definire eventuali difficoltà educative del singolo alunno, estendendo l’indagine agli aspetti problematici più ampi, quali le dinamiche del gruppo classe; 4 contribuire a rendere la scuola più funzionale rispetto alle finalità ed agli obiettivi di diritto allo studio, allo sviluppo armonico della personalità dei singoli alunni, con particolare riferimento a quelli con difficoltà cognitive, affettive e relazionali; 5 favorire ed incentivare le relazioni interpersonali attraverso un coordinamento dell’azione educativa al fine di ottimizzare le risorse e le competenze professionali presenti nella scuola; 6 migliorare le relazioni comunicative tra la scuola e le famiglie; 7 migliorare il livello della relazione fra tutti i soggetti a vario titolo 33 coinvolti nella conduzione della scuola. Risultati attesi e Modalità di realizzazione dell’azione Modalità del progetto Modalità di valutazione e verifica della efficacia dell’azione Realizzare condizioni di benessere psicofisico,socio-affettivorelazionale. Raggiungere un miglioramento generale del comportamento e delle relazioni tra gli studenti e ridurre l’abbandono scolastico. Saranno attivati su richiesta colloqui con lo psicologo che dovrà lavorare in sinergia con la scuola per promuovere il benessere e prevenire il disagio con l'obiettivo di far diventare lo Sportello un punto di riferimento e uno spazio che offra accoglienza e ascolto e come tale non si occupi solo del disagio, ma anche dell'aumento delle risorse e delle competenze personali dei ragazzi, aiutandoli ad attenuare i pregiudizi rispetto alla richiesta di aiuto. La consulenza psicologica si proporrà di fornire una chiarificazione e una nuova costruzione di significati in relazione alla domanda di aiuto posta dal ragazzo: rappresenterà un'occasione per individuare il problema portato, focalizzarlo e permetterne una visione più obiettiva e realistica. L'approccio utilizzato sarà dunque di tipo non direttivo e non interpretativo, teso alla costruzione di un rapporto cooperativo con il ragazzo così che questi abbia la possibilità di partecipare in maniera attiva al processo di definizione e valutazione del problema. Per i genitori che desidereranno confrontarsi sulle problematiche dei figli a scuola verranno attuati specifici colloqui di consulenza. Gli incontri potranno essere individuali con ogni ragazzo o incontri collettivi a classe intera volti a prevenire il disagio e la sofferenza preadolescenziale (fobie scolastiche, malattie psicosomatiche, disturbi del comportamento...) e ad accogliere le segnalazioni di ansie, dubbi, incertezze, curiosità, angosce e timori relativi sia all'ambito delle relazioni familiari, socio-amicali e scolastiche, sia ai processi di crescita emotiva, fisica, cognitiva e alla percezione di sé. Tempi di realizzazione Miglioramento generalizzato delle relazioni tra studenti, del clima all’interno delle classi e nella scuola nel suo complesso. Alla fine dell’ anno verrà fatta una valutazione dei risultati attesi anche attraverso la somministrazione di questionari anonimi relativi alla percezione dello stare a scuola. Il progetto sarà realizzato a partire da ottobre 2016 e avrà termine con la fine delle lezioni. Risorse Umane Psicologo Risorse Materiali Aula di ascolto 34 L’Istituto “ A.Pacinotti” ha presentato altresì, per contrastare l’abbandono scolastico e l’insuccesso scolastico un progetto per l'avviso “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”.prot.10862 Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. 9. Scelte organizzative e gestionali La legge prevede che il Piano contenga l’indicazione delle scelte organizzative e gestionali del dirigente. La particolare complessità dell’istituto “A.Pacinotti” è data sia dalla diversità dei corsi proposti (che assommano a 5) che dall’estensione territoriale dell’intera alta Lunigiana, spaziando da Fivizzano a Pontremoli, con la sede della dirigenza scelta, negli anni passati, nel comune di Bagnone. Ulteriore elemento di grande complessità per una gestione organizzativa e didattica sostenibile è la forte presenza di alunni con disabilità, alunni BES e DSA e alunni di origine straniera. Trattandosi di istituto professionale, integrato dalla presenza di un corso tecnico, con l’attivazione da parte dell’indirizzo MAT e dall’indirizzo alberghiero dei percorsi IeFP l’aspetto dell’alternanza scuola lavoro e di stage diventa momento di particolare complessità gestionale e organizzativa, che diventa momento fondante nelle scelte che il dirigente scolastico dovrà effettuare. La necessità di dare risposte adeguate alle continue richieste quotidiane determina la nomina di almeno due Collaboratori (con funzioni articolate ma interscambiabili) del Dirigente Scolastico, ( fatte salve eventuali altre forme di coinvolgimento dovute al vincolo delle classi di concorso dell’organico potenziato, che comunque non può essere modificato) le cui funzioni possono essere così esplicitate: Sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi. Supervisione dell’orario di servizio dei docenti stilato in base alle direttive del Dirigente Scolastico e dei criteri emersi nelle sedi collegiali preposte e nelle riunioni con la RSU di Istituto. Collocazione funzionale delle ore a disposizione per completamento orario dei docenti con orario di cattedra inferiore alle ore 18 e delle ore di disponibilità per effettuare supplenze retribuite, oltre che per il recupero della frazione orario a seguito dell’adozione dei moduli orari di ’51. Coordinamento dell’attività didattica e raccordo tra le varie sedi. Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.). Organizzazione della flessibilità degli insegnamenti in occasione di particolari attività programmate dagli organi collegiali Coordinamento e integrazione delle attività dell’Istituto, delle commissioni e dei consigli di classe Coordinamento delle figure strumentali Sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità. Controllo delle firme docenti alle attività collegiali programmate. Collaborazione per la diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni non previste. Collaborazione nella predisposizione di comunicazioni ai docenti e/o circolari alunni su argomenti specifici. Tiene i rapporti con il MPI, l’USR, l’USP ed altri Enti (Regione, Provincia, Comune, ASL, 35 ecc.). Partecipazione alle riunioni periodiche promosse dal Dirigente Scolastico. Collaborazione con gli uffici di segreteria per l’organizzazione degli Esami di Stato. Pone all’attenzione, sentiti gli altri docenti, i punti critici delle qualità del servizio e la formulazione di proposte per la loro risoluzione; Funzioni di raccordo fra il D.S., lo staff d’Istituto e l’ufficio di segreteria sulle tematiche preparatorie del Collegio Docenti, verbalizzatore del Collegio Docenti; Funzioni di raccordo con le famiglie, enti o agenzie educative imprese e altri attori sociali del territorio su tematiche riconducibili al processo di formazione/istruzione; Svolge funzioni di monitoraggio e raccordo dei corsi di recupero verifica l’efficacia della comunicazione interna e la distribuzione dei materiali utili e necessari per le attività collegiali; Partecipa allo STAFF d’Istituto. Coordina e collabora alla gestione delle iscrizioni alle classi prime, in collaborazione con gli uffici; Ancora, al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, oltre che l’effettiva realizzazione dei LEP previsti dalla normativa vigente, vengono individuate, oltre ai collaboratori del dirigente scolastico, delle figure strategiche, il cui ruolo diventa essenziale anche alla luce della particolare dislocazione geografica delle diverse sedi scolastiche, figure che possono essere così identificate: Per la “gestione” e “controllo” dei diversi plessi il Dirigente scolastico (o di quello nel quale è ubicata la dirigenza per aspetti particolari e per le assenze del dirigente stesso) nomina un docente fiduciario, il referente di plesso, al quale delega alcune mansioni fondamentali e indispensabili per il corretto “funzionamento” del plesso in assenza della dirigenza e degli uffici di segreteria che saranno ubicati in quella che rappresenta la cosiddetta “sede centrale” dell’istituto. Referenti di plesso/ sede Tra le mansioni indispensabili che devono essere svolte dai referenti di plesso o sede a garanzia di un regolare funzionamento del plesso scolastico per il quale hanno delega per la gestione e organizzazione, preventivamente concordate con il DS, si individuano: organizzare la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti o la vigilanza nelle classi “scoperte” provvedere alla messa a punto dell’orario scolastico di plesso (accoglienza docenti supplenti, orario ricevimento docenti, ore eccedenti, recuperi, ecc.) ritirare la posta e i materiali negli uffici amministrativi e provvedere alla consegna diffondere le circolari – comunicazioni – informazioni al personale in servizio nel plesso e controllare le firme di presa visione, organizzando un sistema di comunicazione interna rapida e funzionale. raccogliere e vagliare adesioni a iniziative generali, in collaborazione con i Coordinatori di Classe provvedere a predisporre il necessario iter amministrativo per visite aziendali e uscite di un giorno raccogliere le esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature necessarie al plesso redigere a maggio/giugno, un elenco di interventi necessari nel plesso, per agevolare l’avvio del successivo anno scolastico sovrintendere al corretto uso del fotocopiatore, del telefono e degli altri sussidi facendosi portavoce delle necessità espresse dal personale scolastico calendarizzare le attività extracurriculari e i corsi di recupero in accordo con la dirigenza e gli uffici di segreteria segnalare eventuali situazioni di rischi, con tempestività 36 riferire sistematicamente al Dirigente scolastico circa l’andamento ed i problemi del plesso controllare le scadenze per la presentazione di relazioni, domande, etc. Oltre che nell’ambito organizzativo, al referente di plesso spetta un ruolo importante anche nell’ambito relazionale per quanto riguarda i rapporti con i colleghi, con gli studenti e con le loro famiglie. Con i colleghi e con il personale in servizio ha l’importante compito di: essere punto di riferimento organizzativo riferire comunicazioni, informazioni e/o chiarimenti avuti dal Dirigente o da altri referenti Con gli alunni la sua figura deve: rappresentare il Dirigente scolastico in veste di responsabile di norme e regole ufficiali di funzionamento della scuola raccogliere, vagliare adesioni ad iniziative generali Con le famiglie ha il dovere di: disporre che i genitori accedano ai locali scolastici nelle modalità e nei tempi previsti dai regolamenti interni all’Istituto e dall’organizzazione dei docenti in caso di convocazioni essere punto di riferimento per i rappresentanti di classe / sezione Con persone esterne alla scuola ha il compito di: accogliere ed accompagnare personale, delle scuole del territorio, dell’ASL, del Comune, in visita nella sede, previo accordo con il dirigente. avvisare la Segreteria circa il cambio di orario di entrata / uscita degli alunni, in occasione di scioperi/assemblee sindacali, previo accordo con il Dirigente. controllare che le persone esterne abbiano un regolare permesso della Direzione per poter accedere ai locali scolastici. essere punto di riferimento nel plesso per iniziative didattico-educative promosse dagli Enti locali. Coordinatori di classe Per una corretta ed efficiente attuazione del processo di insegnamento apprendimento basato sull’unitarietà e continuità dello stesso, vengono individuati docenti coordinatori di classe. presiede le riunioni del consiglio su delega del Dirigente Scolastico; mantiene continui contatti con i colleghi per valutare la regolarità dell’attuazione della programmazione didattica, l’esistenza di problemi generali di disciplina o rendimento, la necessità degli interventi di recupero; predispone eventuali programmazioni personalizzate, documentazione per alunni Bes e Dsa e, in collaborazione con l’insegnante di sostegno, il PdP degli alunni con disabilità; coordina e controlla la distribuzione dei carichi di lavoro a casa, dei compiti in classe e delle altre verifiche per garantire il necessario equilibrio negli impegni degli allievi, anche alla luce delle delibere del Collegio dei Docenti; verifica periodicamente le assenze degli alunni ed è responsabile delle dovute comunicazioni ai genitori ( con comunicazioni tracciabili); svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le osservazioni e le proposte per presentarle al consiglio di classe; predispone comunicazioni periodiche alle famiglie al fine di fornire complete e tempestive informazioni sul rendimento didattico, sulle assenze, i ritardi e la disciplina; 37 assume l’iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la famiglia; si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni straordinarie del consiglio; presiede l’assemblea dei genitori convocata per l’elezione dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di classe e illustra la normativa relativa allo svolgimento delle elezioni e al funzionamento degli organi collegiali; redige il verbale delle riunioni presiedute dal Dirigente Scolastico; è responsabile della sua tenuta quando, impegnato a presiedere il consiglio, affida il compito di verbalizzante ad altro collega della classe; provvede ad assegnare gli incarichi agli studenti per l’evacuazione di emergenza (in particolare: alunni aprifila e chiudifila). Coordinatori di dipartimento La particolare complessità logistica dell’istituto, unitamente alla necessità continua di adattare i percorsi sulle effettive esigenze degli alunni, alla luce dei particolari elementi fondanti di ogni singola disciplina da un punto di vista prettamente epistemologico, determina la necessità di lavorare per dipartimenti disciplinari: Il dipartimento definisce i percorsi formativi secondo le indicazioni delle nuove linee guida e della deliberazione del Collegio dei Docenti, alla luce anche delle indicazioni contenute nella L. 107. Nel nostro Istituto operano 7 Dipartimenti Disciplinari che comprendono i Coordinamenti Disciplinari di materie affini: Il Dipartimento Umanistico-Linguistico coordina le attività ed i progetti presentati dai docenti delle seguenti materie: italiano, storia, inglese diritto e religione. Il Dipartimento Matematico-Scientifico coordina le attività ed i progetti presentati dai docenti delle seguenti discipline: matematica, scienze, scienze degli alimenti, scienze della terra, fisica ed educazione fisica. Il Dipartimento Integrazione e Sostegno sviluppa svariati progetti, come descritto in dettaglio nella pagina dedicata ai progetti. Il Coordinamento Dipartimentale e il Coordinamento Disciplinare sono due soggetti cardini della programmazione didattico-educativa. Il Coordinamento Dipartimentale ha una funzione di coordinamento, di controllo e organizzativa riguardo: coerenza della programmazione didattica dei rispettivi coordinamenti con le linee guida del P.O.F. promozione di progetti, condivisione delle proposte, individuazione delle priorità organizzazione delle attività relative alla propria area Acquisti di materiale e attrezzature Il Coordinamento Disciplinare si occupa: di fissare le finalità educative di ogni disciplina e di sceglierne, nel rispetto sostanziale delle indicazioni e dei programmi ministeriali, i contenuti essenziali relativi ad ognuna delle classi dei diversi corsi presenti in istituto di stabilire gli obiettivi minimi che ogni studente deve conseguire nelle diverse tappe del suo cammino scolastico nell'ambito di ogni singola materia di studio di individuare una metodologia comune di stabilire le tipologie e i momenti delle verifiche di definire i criteri di valutazione inerenti alla disciplina per le classi prime, di individuare le competenze disciplinari di base sulle quali articolare una programmazione comune; 38 per le classi prime, di fissare una verifica comune a fine quadrimestre, curandone poi la correzione di scegliere i libri di testo: a questo proposito da diverso tempo nel nostro istituto prevale la scelta d'adozioni comuni anche per favorire, qualora se ne presenti la necessità, il passaggio degli studenti da un corso ad un altro Va detto che ognuno dei compiti del coordinamento disciplinare già citati riveste un ruolo fondamentale nel nostro istituto, dove è purtroppo molto frequente il ricambio annuale dei docenti. Anche per questa ragione i gruppi di coordinamento lavorano per produrre materiale didattico che possa costituire una sorta d'archivio, di memoria storica e al tempo stesso di terreno di confronto e di scambio utile per tutti i docenti e, in maniera particolare per quelli, tra loro, che si trovino a lavorare per la prima volta in un istituto professionale o per la prima volta in assoluto. Più precisamente provvede alla: declinazione delle conoscenze e delle abilità in grado di generare le competenze ovvero: “Comprovate capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e personale. (Le conoscenze e le abilità elencate nelle linee guida devono generare, in un sapiente mix, competenze da certificare attraverso la valutazione. Ciò premesso, appare chiaro il compito a cui è chiamato ogni docente il quale, “non deve valutare ciò che un ragazzo sa, ma ciò che sa consapevolmente fare con ciò che sa.” Quindi ogni docente ha l’obbligo di creare le situazioni del fare in cui poter spendere conoscenze e abilità. individuazione dei contesti, luoghi, situazioni, verso cui orientare le conoscenze e le abilità delle singole discipline; individuazioni di specifiche attività progetto al termine delle quali provvedere a valutazioni di profitto; definizione dei progetti di alternanza scuola- lavoro. Il Coordinatore del dipartimento ▪ Presiede le riunioni ▪ Fissa (di concerto con il D.S.) l’O.d.G. delle riunioni e convoca la riunione per dipartimento ▪ Modera il dibattito ▪ Cura la tenuta degli atti e trasmette il rendiconto al D.S. ▪ Stabilisce i rapporti con le F.S. e lo staff del D.S. La grande innovazione portata nel mondo della scuola dall’obbligo di attivare percorsi di alternanza scuola /lavoro in tutte le classi del triennio , impone la nomina di un referente per l’alternanza in ogni classe coinvolta. Il referente di classe per l’alternanza scuola lavoro ha il compito di definire il progetto della classe, modulandolo, se possibile, da quello definito quale progetto di istituto, di sollecitare la partecipazione attiva di ogni studnete, di organizzare i momenti di uscita, sia di classe che di gruppo, definire gli obiettivi che devono essere raggiunti a seguito della partecipazione al progetto, predisporre i documenti necessari, convenzione, diario di bordo, registro da far firmare, valutazione… La particolare importanza che i laboratori hanno per una proficua didattica degli istituti professionali impone una particolare attenzione verso la definizione, manutenzione e utilizzo adeguato dei laboratori. Per tale motivo si individuano i responsabili di laboratorio con le seguenti funzioni: Funzioni del responsabile di laboratorio Custodire e conservare il materiale didattico tecnico scientifico in dotazione al laboratorio (o biblioteca); 39 Definire e controllare le modalità di utilizzo e funzionamento del laboratorio (o biblioteca); Coordinare le richieste dei vari docenti per l’acquisto di materiali o attrezzature. Tali richieste vanno trasmesse alla Dirigente e al DSGA; Far parte della commissione collaudo per l’acquisto di nuovi strumenti o sussidi; Proporre iniziative per l’aggiornamento delle attrezzature presenti in laboratorio; Predisporre la lista delle persone autorizzate ad accedere al laboratorio e il calendario degli impegni delle classi; Esprimere parere in merito all’uso del laboratorio da parte di personale non espressamente autorizzato; Segnalare per iscritto i guasti degli strumenti alla Dirigente e al DSGA ; Proporre la radiazione di apparecchiature non più utilizzabili, non riparabili o fuori norma; Elaborare, aggiornare e far osservare il Regolamento di Laboratorio, da consegnare alla Dirigente Scolastica, per la pubblicazione all’albo e sul sito della scuola, entro il 15 febbraio 2016 Predisporre entro la stessa data un progetto di promozione dell’uso del Laboratorio. Curare l’estetica del laboratorio . I Responsabili di Laboratorio sono invitati inoltre a tenere un elenco aggiornato dei materiali e delle attrezzature contenuti nel laboratorio. La complessa normativa, in continua evoluzione, e la necessità di dare risposte immediate alle tante esigenze della scuola determina la necessità di istituire figure strategiche , le cui funzioni siano : RESPONSABILI aree di gestione Responsabile sicurezzaResponsabile didattica poF Responsabile InvalsiResponsabile H dsa e bes. Responsabile tecnologieResponsabile qualità e agenzia formativaResponsabile alternanza scuola lavoroResponsabile Iefp Responsabile gite di piu giorni – Responsabili uscite in orario curricolare o della durata massima di un giorno: responsabile di sede Responsabili visite aziendali: Docenti delle materie professionalizzanti Responsabile orientamento in entrata – Responsabile comunicazione e gestione sito. REFERENTI ambiti educativi: Referente ed. saluteReferente ed. alla legalitàReferente educazione ambientalePreposti per la sicurezza 40 10. Fabbisogno di personale per il triennio 2016- 2019 L’Organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali, diventa uno strumento ineludibile per garantire l’attuazione del curricolo di scuola, anche grazie all’utilizzo delle quote di autonomia e degli spazi di flessibilità; con il PTOF la nostra scuola è chiamata ad operare scelte sia sul curricolo obbligatorio che sull’arricchimento dell’offerta formativa, fra le quali si evidenziano valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche e matematicoscientifiche, incremento dell’alternanza scuola lavoro, apertura pomeridiana delle scuole e contrasto alla dispersione scolastica. La previsione dei fabbisogni nell’ambito del Piano triennale viene fatta suddivisa per sede, stante la diversa ubicazione dei corsi in comuni diversi e la diversità dei codici meccanografici , tutti elementi ad oggi determinanti aspetti normativi insuperabili nella definizione delle cattedre. La richiesta viene pertanto elaborata sulla base del fabbisogno dell’anno 2015-2016, per quanto riguarda le ore di insegnamento previste nel curricolo della scuola . AGRARIO FIVIZZANO Classe di conc. Materia Ore A038 Fisica 6 RESIDUE A016 Tecnologie e Tecniche Rappr. Grafica 6 RESIDUE A012 Chimica Agraria 6 RESIDUE A035 Elettrotecnica ed Appl.ni 3 + 15 ore Bagnone A039 Geografia 1 RESIDUE A047 Matematica 14 COE +4H BAGNONE A060 Sc.della terra 4 RESIDUE A029 Educ.Fisica 8 COE+10 Paci Fivizzano A050 Mat.Letter. 6 COE + 12H Paci Fiv A050 Mat.Letter. 18 COI C050 Eserc.Agrarie 16 1 COI A058 Sc. Agrarie 18 COI A058 Sc.Agrarie 19 COI A019 Disc.Giur. 4 + 10 Paci Fiv. + 3 Belm Fiv. A346 Inglese 12 COE + 6H BAGNONE C300 Lab. Inf. Gest. 2 RESIDUE C320 Lab mecc. Tecn. 2 RESIDUE ===== Religione 4 1^,2^,4^,5^ AD03 Sostegno 18 COI AD03 Sostegno 18 COI 41 AD03 Sostegno 18 COI AD03 Sostegno 18 COI C050 Eserc. Agrarie 18 A DISPOSIZIONE Alberghiero e MAt di Bagnone Cl conc. Materia Or e Completamento C510 Eserc.sala bar 20 COI C510 Eserc. sala bar 20 COI C500 Eserc.cucina 19 COI C500 Eserc.cucina 19 C500 Eserc. Cucina 9 C520 Tec. Servizi e Paratica op. 10 + 8h Minuto A047 Matematica 20 COI A047 Matematica 9 (Part.time) A047 Matematica 9 9 RESIDUE (Cerutti) A047 Matematica 4 Cedute Paci Pontremoli A047 Matematica 4 Cedute Agrario A049 Matematica e Fisica 9 COE + 3 Belmesseri Pont. + 7 Malaspina Pont A050 Mat.Lett. 18 COI A050 Mat.Lett. 20 COI A050 Mat.Lett. 20 COI A050 Mat.Lett. 20 COI A050 Mat. Letter. 18 COI A060 Sc. Della terra 10 (part-time) COI RESIDUE COE + 4h Paci Pon t. 4 + 4 Pontremoli (residue parttime ) A038 Fisica 10 COE + 8 Belmesseri Pont A013 Chimica 2 2h cedute Paci Pontremoli A013 Chimica 2 RESIDUE A013 Chim,ica 4 42 A029 Educ. Fisica 18 COI A029 Educ. Fisica 14 COE + 4 H Paci Pontremoli A020 Disc. Mecc 18 COI A035 Elettr. e Applic. 18 COI A035 Elettr. E Appl. 15 COE + 3h Agrario A057 Sc.Alimenti 18 COI A057 Sc.Alimenti 13 RESIDUE A346 Inglese 21 COI A346 Inglese 21 COI A346 Inglese 6 Cedute Agrario A346 Inglese 3 3h cedute Paci Fivizzano A446 Spagnolo 18 A446 Spagnolo 13 RESIDUE A019 Disc. Giur. 9 (Part Time) A019 Disc. Giur. 9 9 RESIDUE A019 Disc. Giur. 18 COI A019 Disc. Giur 5 RESIDUE A039 Geografia 4 RESIDUE C240 Lab. chimica 2 RESIDUE C270 Lab.Elettrot. 18 COI C320 Lab. Mecc.Tec 18 UFFICIO TECNICO C320 Lab. Mecc.Tec 18 COI ===== Religione 7 + Alighieri Aulla ===== Religione 9 AD02 Sostegno 18 COI AD04 Sostegno 18 COI AD03 Sostegno 18 COI AD03 Sostegno 18 COI AD03 Sostegno 18 COI AD03 Sostegno 18 COI COI Corso MAT e SSS Fivizzano Classe di conc. Materia Or e 43 Completamento A060 Sc.della terra 4 RESIDUE A020 Disc.Mecc. 5 RESIDUE A025 Disegno 2 RESIDUE C320 Lab.Mecc.tecn. 2 RESIDUE A035 Elettrot.e Appl. 9 COE + 8h Liceo Villafranca A029 Ed.Fisica 10 COE + 8 Agrario C270 Lab.Elettrot. 7 RESIDUE A345 Inglese 15 COE + 3h Paci Bagnone A050 Mat.Letter. 18 COI A050 Mat. Letter. 12 COE + 6 Agrario A040 Igien,cult.med 8 Cedute a Pacinotti Pont A038 Fisica 2 RESIDUE A036 Psicol. Filos. 17 COI A047 Matematica 17 COI A246 Francese 10 COE + 9h Belm. Fiv. A017 DiscAz.li 2 RESIDUE A013 Chimica 2 RESIDUE C450 Metodol.Oper. 11 RESIDUE A019 Disc.Giur. 10 COE+ 3hBelm Fiv. + 4 Agrario A031 Musica 2 RESIDUE A039 Geografia 1 RESIDUE Religione 5 + 4 Agrario AD03 Sostegno 18 COI AD03 Sostegno 18 COI AD03 Sostegno 18 COI Classe di conc. Materia Or e Completamento A013 Chimica 16 COE + 2H Bagnone A019 Diritto 6 h 6 RESIDUE A023 Disegno e Modellazione 12 12 RESIDUE A029 Educ.Fisica 4 4h cedute a Bagnone A029 Ed. Fisica 4 4h RESIDUE Corso Odontotecnico 44 A038 Fisica 4h RESIDUE A039 Geografia 1 RESIDUE A040 Anatomia 6h 9H COE + 8H Paci Fivizzano A040 Gnatologia 3h A047 Matematica 14 14h COE + 4H Bagnone A047 Matematica 3 3H RESIDUE A050 Mat.Letter. 18 COI A050 Mat. Letter. 6 RESIDUE A060 Scienze 4h Cedute a Bagnone COE ora residue (part-time Baldacci) A346 Inglese 6H Cedute a Belmesseri Vill. A346 Inglese 6H RESIDUE C130 Lab ODO 17 RESIDUE C130 Lab ODO 18 COI AD01 Sostegno 9 ===== Religione 2 + Bagnone Religione 2 + Belm Pont. + Belm Vill Organico personale ATA QUALIFICA NUMERO Collaboratore scolastico 16 Assistenti amministrativi 6 + 1= 7 Assistenti tecnici 7 DSGA 1 Addetto azienda 3 infermiere 1 Guardarobiere 1 Totale Personale A.T.A. 35 Per la complessità della gestione amministrativa dell’istituto Pacinotti si rende necessaria l’individuazione di una ulteriore unità fra gli assistenti amministrativi, che vengono così ad essere n. 7 unità. 45 11. Organico di potenziamento A seguito della lettura delle azioni previste per il conseguimento degli obiettivi previsti nei piani di miglioramento si evidenzia la richiesta dei seguenti docenti : Classe di concorso A050 Materia ore Mat. letterarie 4 Sede Tutte le sedi 6 8 A047 matematica 4 Tutte le sedi 6 8 A036 Psicologia 6 Tutte le sedi 6 6 C500 Esercitazioni cucina 9 Bagnone Esercitazione sala 9 Bagnone C270 Esercitazioni officina 9 Bagnone e Fivizzano C 320 Esercitazione officina 9 Bagnone e Fivizzano C 130 Esercitazioni odontotecnico 9 Pontremoli Socio sanitario 9 Fivizzano 46 Allegato A Scuola ISTITUTO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE A.PACINOTTI Sede IIS “A. Pacinotti” Via Grottò 54021 Bagnone (MS) Destinatari Studenti diplomati degli a.s. 14/15; 13/14; 12/13 e studenti delle classi Quinte di indirizzo alberghiero (ssv e scu), indirizzo agrario, indirizzo socio sanitario (odontotecnico e sociale), indirizzo manutentori tecnici ( elettrici e meccanici) Denominazione dell’azione Dopo il diploma tra scuola e lavoro Responsabile dell’azione D.S. Prof.ssa Lucia Baracchini Motivazioni dell’azione, corrispondente a Criticità RAV L’istituto, nello svolgersi del Rapporto di Auto Valutazione, ha evidenziato una specifica carenza relativa alle azioni di monitoraggio dei propri studenti diplomati. Non è infatti presente ad oggi una sistematica azione di “sequela” in grado di fornire informazioni relative ai percorsi di studio e/o di lavoro intrapresi. Tutto ciò si è fino ad ora limitato ad azioni sporadiche legate allo svolgimento di specifici progetti e/o limitatamente ad alcuni indirizzi di studio. Tenuto conto della considerevole importanza che una puntuale azione di monitoraggio riveste, nella specifica volontà di colmare la propria lacuna, la scuola ha ideato il presente progetto che dovrebbe consolidarsi nel tempo ed assurgere a buona pratica costante all’interno dell’istituto. E’ innegabile infatti che provvedere ad una sistematica azione di monitoraggio dei propri studenti risulterà utile sia per mettere in evidenza quanto e in che modo le iniziative di orientamento in uscita abbiano inciso sulle scelte scolastiche e lavorative dei nostri studenti, sia per verificare l’adeguatezza dell’offerta formativa della scuola rispetto alle emergenti esigenze del mondo del lavoro. Finalità dell’azione e coerenza con il Piano di Miglioramento Obiettivi che ci si prefigge di conseguire La finalità del progetto è quella di creare una sorta di osservatorio sulle scelte di studio e di lavoro dei nostri studenti diplomati negli ultimi cinque anni, che permetta di fornire informazioni utili allo sviluppo di una offerta formativa adeguata alle esigenze del mondo del lavoro e del territorio, nonché a migliorare le azioni di orientamento e di accompagnamento in uscita degli studenti dell’ultimo anno. Tale finalità non è naturalmente raggiungibile in un’unica azione, ma sarà necessario prevedere più fasi del progetto fino a quando questo non entri a sistema come procedura consolidata . L’obiettivo principale è quello di monitorare le scelte di studio e/o di lavoro effettuate dai nostri studenti e di seguirli in questo percorso per un periodo pari a cinque anni. L’azione di monitoraggio si configura come strategica per ottenere il continuo miglioramento delle azioni di orientamento e accompagnamento in uscita e, grazie alle informazioni raccolte, rende possibile 47 il controllo costante dell’adeguatezza dell’offerta formativa. Risultati attesi e Modalità di realizzazione dell’azione Modalità di documentazione dell’esperienza Modalità di valutazione e verifica della efficacia dell’azione Tempi di Il progetto tende ad ottenere in una prima fase (entro il mese di Gennaio 2016) il recupero delle informazioni relative agli studenti diplomati negli ultimi tre anni. In tale fase gli studenti saranno contattati direttamente e invitati a rispondere ad un questionario online, elaborato appositamente, che sarà posto in evidenza sul sito della scuola. In una seconda fase ( entro Febbraio) si provvederà alla elaborazione dei dati raccolti e sulla base di questi si avvieranno le azioni relative alla terza fase del progetto. Nella terza fase ( Marzo/aprile) saranno organizzati due incontri con i diplomati inoccupati e non impegnati proficuamente in percorsi di studio superiori. A questi incontri parteciperanno anche gli studenti delle classi quinte di tutti gli indirizzi di studio presenti nell’istituto. Il primo incontro si svolgerà presso la sede dell’istituto con il supporto di esperti del Centro per l’impiego, verranno illustrate le diverse modalità di ricerca attiva del lavoro e come affrontare un colloquio di lavoro. Al termine dell’incontro ci sarà la possibilità di fissare appuntamenti specifici per essere inseriti nel progetto Garanzia Giovani. Nel secondo incontro verranno illustrate le proposte formative dell’ITS di cui l’istituto è socio fondatore, verranno illustrati i nuovi bandi della Regione Toscana a sostegno dell’imprenditoria giovanile e le iniziative della Camera di Commercio di Massa Carrara per l’orientamento all’imprenditorialità , sarà illustrata la piattaforma clic lavoro e su richiesta degli interessati si provvederà, a fine incontro, alla registrazione sulla stessa. Tale registrazione permetterà all’istituto di monitorare in autonomia i dati relativi. L’esperienza di progetto dovrebbe essere ripetuta sino al raggiungimento e al mantenimento di un sistema di monitoraggio, orientamento e accompagnamento come ipotizzato nella sezione: finalità di progetto. La documentazione dell’esperienza avverrà attraverso la produzione di un questionario specifico e di report e grafici relativamente alla prima e seconda fase; attraverso un registro delle presenze e attraverso i dati eventualmente rilevati ( es: iscrizioni ai corsi ITS o dati clic lavoro) per quanto riguarda la terza fase, da una relazione finale riassuntiva dell’andamento del progetto a fine anno scolastico. Una prima valutazione di efficacia del progetto (1ª e 2ª fase) sarà effettuata rapportando il numero degli studenti contattati con il numero degli studenti effettivamente monitorati. Il target di questa prima valutazione sarà l’ottenimento di almeno il 50% di esiti positivi. Una seconda valutazione verrà realizzata una volta effettuati i due incontri (3ª fase) e si realizzerà attraverso un questionario di soddisfazione e rapportando il numero degli studenti partecipanti all’incontro col numero degli studenti che fisseranno un incontro col Centro per l’impiego. Il target per questa seconda valutazione, riferito agli incontri col Centro per l’Impiego sarà l’attivazione di questi per almeno il 10% dei partecipanti, tenendo conto con le difficoltà logistiche del territorio. Vedi modalità di realizzazione. 48 realizzazione Risorse Umane professionalità distinte tra esterne e interne con specifica delle ore di ciascuna. Risorse interne: Direzione h.3 DSGA h 5. Servizi amministrativi h.15 Docenza interna h.78 progett./tutoraggio h.4 Risorse esterne: (a titolo gratuito ) Due esperti del Centro per L’impiego Risorse Materiali strutture e beni materiali necessari con specifica delle quantità : Aule e laboratorio informatico della scuola Sito web della scuola Sala Polifunzionale Materiale di consumo 49 Scheda finanziaria (a cura degli Uffici Amministrativi) USCITE Attività di docenza/tutoraggio/altro Personale docente interno – ore di insegnamento Numero ore 78 Costo orario 22,23 4 22,23 Numero ore 3 Costo orario 41,32 Personale docente interno – ore non di insegnamento Totale 1811,16 88,92 Personale docente appartenente ad altri istituti – ore di insegnamento Personale docente appartenente ad altri istituti – ore non di insegnamento Personale esperto esterno alla scuola – ore di insegnamento Personale esperto esterno alla scuola – ore non di insegnamento III. 1. Totale costi per attività di docenza/tutoraggio Attività di direzione/monitoraggio/valutazione Direzione - Personale docente interno – ore non di insegnamento (max. 4% dei costi di cui al punto 1) Monitoraggio/valutazione - Personale docente interno – ore non di insegnamento (max. 2% dei costi di cui al punto 1) IV. 2. Totale costi per attività di direzione, monitoraggio e valutazione Numero ore Attività amministrative D.S.G.A. – ore eccedenti l’orario di servizio (a) Assistenti amministrativi – ore eccedenti l’orario di servizio (b) Totale 123,96 5 Costo orario 24,25 15 19,25 288,75 quantità Costo unitario Totale Totale 122,75 Assistenti tecnici – ore eccedenti l’orario di servizio Collaboratori scolastici – ore eccedenti l’orario di servizio V. 3. Totale costi per attività amministrative (a+b: max 3% dei costi di cui ai punti 1 e 2) Beni e servizi Acquisto di beni di consumo varia Acquisto di beni d’investimento Noleggi, leasing Altre spese VI. 4. Totale costi per acquisizione di beni e servizi Costo totale del progetto Totale costi per attività di docenza/tutoraggio/altro 1908,00 Totale costi per attività di direzione, monitoraggio e valutazione 123,96 Totale costi per attività amministrative 411,50 Totale costi per acquisizione di beni e servizi 64,46 VII. 50 5. Totale € 2.500,00 64,46