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PROCEDURA PER LA SELEZIONE DELLE RISORSE PER IL
MERCATO DI BILANCIAMENTO
Storia delle revisioni
Rev.02
11/12/06
Introduzione di nuove modalità di calcolo dei programmi e delle quantità accettate in esito alla fase
di gestione in tempo reale del MSD
Eliminazione di obblighi non direttamente inerenti l’oggetto del documento
Rev.03
25/05/08
Introduzione di nuove modalità di calcolo dei programmi e delle quantità accettate in esito alla fase
di gestione in tempo reale del MSD
Introduzione di nuove modalità di calcolo della variazione di potenza in aumento
Rev.04
12/02/09
Attivazione delle nuove modalità di calcolo della variazione di potenza in aumento
Introduzione raccordo programmi giorni contigui
Rev.05
30/06/09
Introduzione Mercato di Bilanciamento ed offerta multipla, differenziata per servizio
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INDICE
1.
OGGETTO ............................................................................................................................................... 4
1.1. LISTA DEGLI ACRONIMI ................................................................................................................... 4
2.
DATI E INFORMAZIONI RILEVANTI AI FINI DELLO SVOLGIMENTO DELLA FASE DI GESTIONE
IN TEMPO REALE DEL MSD ................................................................................................................. 5
3.
RISORSE PER IL SERVIZIO DI BILANCIAMENTO E PER IL SERVIZIO DI RISERVA SECONDARIA
................................................................................................................................................................. 6
3.1. DATI TECNICI DELLE UNITÀ DI PRODUZIONE ABILITATE ........................................................... 6
3.1.1. Limiti delle fasce di funzionamento e Semibanda ai fini del bilanciamento ................................... 6
3.1.1.1.
Potenza massima di fascia limitata da comunicazioni da Terna e per vincoli di energia ................. 6
3.1.1.2.
Potenza minima di fascia limitata da comunicazioni da Terna e per vincoli di energia .................... 6
3.1.1.3.
Fasce di funzionamento valide ai fini del bilanciamento .................................................................. 7
3.1.1.4.
Semibanda di riserva secondaria .................................................................................................... 7
3.1.1.5.
Potenza Massima di fascia ai fini del bilanciamento ........................................................................ 8
3.1.1.6.
Potenza Minima di fascia ai fini del bilanciamento .......................................................................... 8
3.1.2. Potenza massima e minima dell’unità di produzione ai fini del bilanciamento .............................. 9
3.1.3. Variazione di potenza delle unità di produzione ............................................................................ 9
4.
3.1.3.1.
Dati tecnici utilizzati ai fini del calcolo della variazione di potenza ................................................... 9
3.1.3.2.
Calcolo della variazione di potenza in aumento ............................................................................ 11
3.1.3.3.
Calcolo della variazione di potenza in diminuzione ....................................................................... 12
SELEZIONE DELLE RISORSE PER IL BILANCIAMENTO................................................................. 14
4.1. DATI DI INGRESSO ......................................................................................................................... 14
4.2. FORMULAZIONE DEL PROBLEMA DI OTTIMO............................................................................. 15
5.
CALCOLO DEL PROGRAMMA VINCOLANTE MODIFICATO ........................................................... 17
5.1. UNITÀ INDISPONIBILI AL BILANCIAMENTO ................................................................................. 17
5.2. UNITÀ DISPONIBILI AL BILANCIAMENTO ..................................................................................... 17
5.2.1. Calcolo del programma modificato non fattibilizzato ................................................................... 17
5.2.2. Calcolo del programma vincolante modificato ............................................................................. 18
6.
5.2.2.1.
Osservazione circa il calcolo del PVM relativamente allo spegnimento di UP termoelettriche non
turbogas
20
COMUNICAZIONI AGLI UTENTI DEL DISPACCIAMENTO ................................................................ 20
6.1. COMUNICAZIONI INERENTI IL SERVIZIO DI RISERVA SECONDARIA DI POTENZA ................ 21
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6.2. COMUNICAZIONE DI ESCLUSIONE DAL BILANCIAMENTO ........................................................ 21
6.3. COMUNICAZIONE DI REVOCA DI UN ORDINE DI DISPACCIAMENTO ...................................... 22
6.4. COMUNICAZIONE DI LIMITAZIONE DELLA POTENZA MINIMA E MASSIMA ............................. 22
6.5. COMUNICAZIONE GENERICA........................................................................................................ 23
7.
QUANTITÀ ACCETTATE AI FINI DELLA GESTIONE IN TEMPO REALE DELLE RISORSE DI
DISPACCIAMENTO E LORO VALORIZZAZIONE ............................................................................... 23
7.1. PROGRAMMA VINCOLANTE MODIFICATO E CORRETTO ......................................................... 23
7.1.1. Unità di tipo diverso da idroelettrico ............................................................................................ 23
7.1.2. Unità di tipo idroelettrico .............................................................................................................. 24
7.2. CALCOLO DEL “PROGRAMMA VINCOLANTE IN POTENZA TECNICAMENTE CONGRUO” ..... 25
7.3. CALCOLO DELLE QUANTITÀ ACCETTATE................................................................................... 26
7.3.1. Quantità accettata al minuto ........................................................................................................ 26
7.3.2. Quantità accettata per periodo rilevante ...................................................................................... 26
7.4. REMUNERAZIONE DELLE QUANTITÀ ACCETTATE .................................................................... 27
7.4.1. Determinazione delle quantità revocate ...................................................................................... 27
7.4.2. Prezzo medio di revoca ............................................................................................................... 28
7.4.3. Determinazione delle offerte valide sul MB ................................................................................. 28
7.4.4. Determinazione delle quantità accettate in revoca ...................................................................... 28
7.4.5. Remunerazione delle offerte accettate nel MB............................................................................ 29
8.
RISORSE PER IL RACCORDO TRA I GIORNI CONTIGUI ................................................................. 29
9.
APPENDICE: RIPARTIZIONE DI QUANTITÀ ACCETTATE TRA LE OFFERTE ............................... 31
9.1. SUDDIVISIONE DELL’INTERVALLO OPERATIVO DELLA UP ...................................................... 31
9.2. RIPARTIZIONE DELLE QUANTITA’ ACCETTATE TRA LE OFFERTE .......................................... 31
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OGGETTO
Il presente documento riporta la descrizione delle attività inerenti e connesse alla
fase di gestione in tempo reale del Mercato per il servizio di dispacciamento, ai fini
della gestione del servizio di riserva secondaria di potenza e del servizio di
bilanciamento.
1.1. LISTA DEGLI ACRONIMI
MSD
Mercato per il servizio di dispacciamento
MB
Mercato per il bilanciamento
UdD
Utente del Dispacciamento
UP
Unità di Produzione
UPA
UP Abilitata
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DATI E INFORMAZIONI RILEVANTI AI FINI DELLO SVOLGIMENTO
2.
DELLA FASE DI GESTIONE IN TEMPO REALE DEL MSD
Ai fini dello svolgimento della fase di gestione del Mercato per il servizio di
dispacciamento Terna si avvale:
-
dei dati tecnici delle unità di produzione registrati nel Registro delle unità di
produzione, come eventualmente modificati a seguito di comunicazioni di
variazioni temporanee dei dati tecnici degli utenti del dispacciamento;
-
delle informazioni circa l’indisponibilità al servizio di dispacciamento delle unità
di produzione abilitate, come comunicate dagli utenti del dispacciamento ;
-
delle offerte di prezzo e quantità presentate sul Mercato per il servizio di
dispacciamento
dagli
utenti
del
dispacciamento,
sia
nella
fase
di
programmazione che nel Mercato di bilanciamento;
-
dei risultati della fase di programmazione:
•
Semibande di riserva secondaria approvvigionate dalle unità di produzione
abilitate (valori orari);
•
Semibande di riserva secondaria disponibili dalle unità di produzione abilitate
(valori orari);
•
Programmi vincolanti delle unità di produzione abilitate (valori quartodorari);
•
Programmi vincolanti delle unità di produzione non abilitate (valori orari).
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RISORSE PER IL SERVIZIO DI BILANCIAMENTO E PER IL SERVIZIO
3.
DI RISERVA SECONDARIA
3.1. DATI TECNICI DELLE UNITÀ DI PRODUZIONE ABILITATE
3.1.1.
Limiti delle fasce di funzionamento e Semibanda ai fini del bilanciamento
3.1.1.1.
Potenza massima di fascia limitata da comunicazioni da Terna e per vincoli di
energia
A seguito di limitazioni comunicate da Terna e/o delle limitazioni per vincoli di
energia, la potenza massima della fascia di funzionamento k, è calcolata secondo le
seguenti modalità:
itata
PMAX (t ) lim
= Min(PSMAX k (t ), PMAXLIM (t ), PMAX _ ENE )
k
in cui:
•
PSMAX(t)k è la potenza massima della fascia k, come definita in RUP o
aggiornata in RUP dinamico, valorizzata al tempo t;
•
PMAXLIM(t) è la potenza massima cui la UP è stata eventualmente limitata da
Terna, vedi sezione 6.4, valorizzata al tempo t;
•
PMAX_ENE è la potenza massima limitata per la disponibilità di energia che può
essere prodotta dalla UP, nel caso di UP idroelettriche o idroelettriche di
produzione e pompaggio, ipotizzando di utilizzare tutta l’energia disponibile per
la produzione in 15’.
3.1.1.2.
Potenza minima di fascia limitata da comunicazioni da Terna e per vincoli di
energia
A seguito di limitazioni comunicate da Terna e/o delle limitazioni per vincoli di
energia, la potenza minima della fascia di funzionamento k, è calcolata secondo le
seguenti modalità:
itata
PMIN (t ) lim
= Max(PSMIN k (t ), PMINLIM (t ), PMIN _ ENE )
k
in cui:
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•
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PSMIN(t)k è la potenza minima della fascia k, come definita in RUP o aggiornata
in RUP dinamico, valorizzata al tempo t;
•
PMINLIM(t) è la potenza minima cui la UP è stata eventualmente limitata da
Terna, vedi Sezione 6.4, valorizzata al tempo t;
•
PMIN_ENE è la potenza minima limitata per la disponibilità di energia che può
essere assorbita dalla UP, nel caso di UP idroelettriche di produzione e
pompaggio, ipotizzando di utilizzare tutta l’energia disponibile per l’assorbimento
in 15’.
3.1.1.3.
Fasce di funzionamento valide ai fini del bilanciamento
Ai fini del bilanciamento e del calcolo del programma vincolante modificato saranno
considerate valide solo le fasce di funzionamento k, in cui risulti soddisfatto il
seguente criterio di congruenza:
itata
itata
PMIN (t ) lim
≤ PMAX (t ) lim
k
k
3.1.1.4.
Semibanda di riserva secondaria
Ai fini dell’utilizzazione della riserva secondaria, in ciascuna fascia di funzionamento
k, le UPA dovranno mettere a disposizione al tempo t, la semibanda di riserva
secondaria SB(t)k valutata come di seguito descritto.
•
Unità senza messaggi di riserva secondaria o con messaggi validi di riserva
secondaria “A Programma”
SB(t)k è pari al valore minimo tra:
•
la quantità assegnata alla UP in fase di programmazione MSD;
•
il valore comunicato attraverso RUP dinamico, in corrispondenza alla
fascia k e dell’intervallo temporale che include t, qualora presente;
•
la semibanda presente in RUP per l’assetto associato alla fascia k,
qualora non presente il valore comunicato attraverso RUP dinamico.
•
Unità con messaggi validi di riserva secondaria “Inserisci”
SB(t)k è pari al valore minimo tra:
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la quantità assegnata alla UP in fase di programmazione MSD,
qualora maggiore di zero;
•
il valore comunicato attraverso RUP dinamico, in corrispondenza alla
fascia k e dell’intervallo temporale che include t, qualora presente;
•
la semibanda presente in RUP per l’assetto associato alla fascia k,
qualora non presente il valore comunicato attraverso RUP dinamico.
Unità con messaggi validi di riserva secondaria “Sospendi”
•
SB(t)k è pari a zero.
Qualora la fascia di funzionamento abbia ampiezza inferiore al doppio della
semibanda di regolazione secondaria:
itata
itata
PMAX (t ) lim
− PMIN (t ) lim
< 2 ⋅ SB(t ) k
k
k
si considera:
SB(t ) k = 0
3.1.1.5.
Potenza Massima di fascia ai fini del bilanciamento
La potenza massima ai fini del bilanciamento della fascia di funzionamento k è
calcolata secondo le seguenti modalità:
itata
PMAX (t ) kBIL = PMAX (t ) lim
− SB (t ) k ⋅ ∆MAX
k
k , k +1
in cui:
il termine moltiplicativo di correzione ∆MAXk,k+1 è definito pari a uno se:
•
la fascia k è quella corrispondente alla massima delle potenze massime
di fascia;
oppure se:
•
gli assetti di funzionamento associati alle fasce k e k+1 sono differenti;
il termine moltiplicativo di correzione ∆MAX k,k+1 è pari a zero altrimenti.
3.1.1.6.
Potenza Minima di fascia ai fini del bilanciamento
La potenza minima ai fini del bilanciamento della fascia di funzionamento k è
calcolata secondo le seguenti modalità:
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itata
PMIN (t ) kBIL = PMIN (t ) lim
+ SB(t ) k ⋅ ∆MIN
k
k , k −1
in cui:
il termine moltiplicativo di correzione ∆MINk,k-1 è definito pari a uno se:
•
la fascia k è quella corrispondente alla minima delle potenze minime di
fascia;
oppure se:
•
gli assetti di funzionamento associati alle fasce k e k-1 sono differenti;
il termine moltiplicativo di correzione ∆ MINk,k-1è pari a zero altrimenti.
3.1.2.
Potenza massima e minima dell’unità di produzione ai fini del bilanciamento
La potenza massima e la potenza minima dell’UPA ai fini del bilanciamento sono
rispettivamente la massima delle potenze massime di fascia e la minima delle
potenze minime di fascia, valutate esclusivamente tra le fasce di funzionamento
valide:
(
PMAX (t ) BIL = MAX PMAX (t ) kBIL
k
(
PMIN (t ) BIL = MIN PMIN (t ) kBIL
k
3.1.3.
)
)
k ∈ Fasce Valide
k ∈ Fasce Valide
Variazione di potenza delle unità di produzione
3.1.3.1.
Dati tecnici utilizzati ai fini del calcolo della variazione di potenza
Al fine del calcolo del tempo necessario ad effettuare variazioni di potenza rispetto
ad una potenza data sono utilizzati i dati tecnici associati alle fasce di potenza, di
cui alle Regole per il dispacciamento, in particolare (avendo ordinato le fasce in
senso crescente con la potenza minima delle fasce stesse e indicando con 1 la
fascia più bassa):
•
PSMINk è la potenza minima della k-ma fascia di funzionamento;
•
PSMAXk è la potenza massima della k-ma fascia di funzionamento;
•
GRAD↑k è il gradiente di potenza a salire della k-ma fascia di funzionamento;
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•
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GRAD↓k è il gradiente di potenza a scendere della k-ma fascia di
funzionamento (preso in ogni caso con il segno positivo);
•
TAVk Tempo di avviamento della fascia k-ma (min);
•
TARk Tempo di arresto della fascia k-ma (min);
•
TRAMPA1 Tempo di rampa associato alla fascia 1 (min).
Qualora, al tempo in esame, per l’UP vi siano variazioni dei dati tecnici comunicate
attraverso RUP dinamico, sono utilizzati direttamente i dati associati alla fascia kma.
Qualora non vi siano variazioni, sono utilizzati i dati definiti nel RUP per l’assetto
associato alla k-ma fascia (Assettok).
In quest’ultimo caso (in assenza quindi di variazioni), per quanto concerne il tempo
di avviamento TAV1 ed il tempo di arresto TAR1 relativi alla prima fascia di
funzionamento si ha che:
•
se la potenza minima della prima fascia è >0, il corrispondente tempo di
avviamento TAV1 ed tempo di arresto TAR1 sono rispettivamente il tempo di
avviamento TAVA ed il tempo di arresto TARA, definiti in RUP per l’assetto
associato alla fascia di funzionamento 1, Assetto1.
•
se la potenza minima della prima fascia è ≤ 0, TAV1 e TAR1 sono pari a zero.
Sempre nel caso siano utilizzati i dati RUP (in assenza quindi di variazioni), per
quanto concerne il tempo di avviamento TAVk ed il tempo di arresto TARk, per le
fasce successive alla prima (k>1) si ha che:
•
se l’assetto delle due fasce consecutive è differente (Assettok-1 ≠ Assettok), il
corrispondente tempo di avviamento TAVk ed tempo di arresto TAR1 sono
rispettivamente il tempo di cambio assetto “in aumento” definito in RUP per
l’assetto Assettok.
•
se invece l’assetto delle due fasce consecutive è il medesimo (Assettok-1 =
Assettok) TAVk e TARk sono pari a zero.
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3.1.3.2.
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Calcolo della variazione di potenza in aumento
Il tempo necessario ad effettuare variazioni di potenza in aumento rispetto ad una
potenza data sono calcolati assumendo che:
•
Il tempo necessario per effettuare un incremento di potenza ∆P all’interno della
fascia di potenza k, è pari a ∆P /GRAD↑k ;
•
Il tempo necessario per trasferirsi dalla fascia k-1 alla fascia k (se k>1) è pari a
TAVk + (PSMIN k - PSMAX k-1)/[(GRAD↑k + GRAD↑k-1 )/2;
•
Se PSMIN1 è maggiore o uguale a zero, il tempo necessario per trasferirsi da
zero alla potenza minima PSMIN1 è pari a TAV1 , mentre non è applicabile
altrimenti ad eccezione di quanto previsto al punto seguente
•
Per le unità termoelettriche diverse da turbogas a ciclo aperto, il tempo
necessario per effettuare l’incremento di potenza da zero alla potenza minima è
pari al minore valore tra TAV1 e TRAMPA1.
Ipotizzando che l’unità di produzione si trovi al tempo iniziale a potenza zero (se la
potenza minima è ≥ 0) oppure alla potenza minima (se questa è <0), la rampa di
presa di carico fino alla potenza massima è dunque descritta da una spezzata con i
seguenti punti di snodo all’interno delle fasce di funzionamento, illustrata in Figura
1:
tt↑_Min 0 ≡ min(TRAMPA1,TAV1) , per le unità termoelettriche diverse da turbogas
a ciclo aperto
tt↑_Min 0 ≡ 0 , in tutti gli altri casi
tt↑_Min 1 ≡ TAV1
tt↑_Max 1 ≡ tt↑_Min 1 + (PSMAX1-PSMIN1)/GRAD↑1
………….
tt↑_Min k ≡ tt↑_Max k-1 + TAVk + (PSMIN k-PSMAX k-1)/[(GRAD↑k + GRAD↑k-1 )/2]
tt↑_Max k ≡ tt↑_Min k + (PSMAXk-PSMINk)/GRAD↑k
………….
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tt↑_MinN ≡ tt↑_MaxN-1 + TAVN + (PSMINN-PSMAXN-1)/[(GRAD↑N + GRAD↑N-1 )/2]
tt↑_Max N ≡ tt↑_Min N + (PSMAXN - PSMINN)/GRAD↑N
in cui:
•
tt↑_Mink è il tempo a cui la UP raggiunge l’estremo inferiore della k-ma fascia.
•
tt↑_Maxk è il tempo a cui la UP raggiunge l’estremo superiore della k-ma fascia.
Potenza
(MW)
Figura 1
PMAX
PSMAX 2
Fascia 2
PSMIN 2
PSMAX 1
Fascia 1
PMIN
PSMIN1
0
Min(TAV1,
TRAMPA1)
GRAD ↑ 1
TAV1
3.1.3.3.
t
PSMAX 1 − PSMIN 1
TAV2 +
PSMIN 2 − PSMAX 1
(GRAD ↑1 + GRAD ↑ 2 ) / 2
PSMAX 2 − PSMIN 2
GRAD ↑ 2
Calcolo della variazione di potenza in diminuzione
Il tempo necessario ad effettuare variazioni di potenza in diminuzione rispetto ad
una potenza data sono calcolati assumendo che:
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•
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Il tempo necessario per effettuare un decremento di potenza ∆P all’interno della
fascia di potenza k, è pari a |∆P|/GRAD↓k ;
•
Il tempo necessario per trasferirsi dalla fascia k alla fascia k-1 (se k>1) è pari a
TARk + (PSMIN k - PSMAX k-1)/[(GRAD↓k + GRAD↓k-1 )/2;
•
Se PSMIN1 è maggiore o uguale a zero, il tempo necessario per trasferirsi dalla
potenza minima PSMIN1 a zero è pari a TAR1 , mentre non è applicabile
altrimenti.
Ipotizzando che l’unità di produzione si trovi al tempo iniziale alla potenza massima,
la rampa di rilascio di carico fino a zero (se la potenza minima è ≥ 0) oppure alla
potenza minima (se questa è <0) è dunque descritta da una spezzata con i seguenti
punti di snodo all’interno delle fasce di funzionamento, illustrata in Figura 2:
tt↓_Max N ≡ 0
tt↓_Min N ≡ tt↓_Max N + (PSMAXN - PSMINN)/GRAD↓N
………..
………..
tt↓_Max k ≡ tt↓_Min k+1 + TARk+1 + (PSMINk+1-PSMAXk)/[(GRAD↓k+1 +
GRAD↓k)/2]
tt↓_Min k ≡ tt↓_Max k + (PSMAXk-PSMINk)/GRAD↓k
…………
………..
tt↓_Max 1 ≡ tt↓_Min 2 + TAR2 + (PSMIN2-PSMAX1)/[(GRAD↓2 + GRAD↓1)/2]
tt↓_Min 1 ≡ tt↓_Max 1 + (PSMAX1-PSMIN1)/GRAD↓1
tt↓_0 ≡ tt↓_Min 1 + TAR1
in cui:
•
tt↓_Maxk è il tempo a cui la UP raggiunge l’estremo superiore della k-ma fascia.
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•
tt↓_Mink è il tempo a cui la UP raggiunge l’estremo inferiore della k-ma fascia.
•
tt↓_0 è il tempo a cui la UP raggiunge la potenza pari a zero (non applicabile se
la potenza minima dell’UP è <0).
Figura 2
SELEZIONE DELLE RISORSE PER IL BILANCIAMENTO
4.
4.1. DATI DI INGRESSO
I dati in ingresso all’algoritmo sono:
•
Il tempo dal quale deve iniziare l’azione di bilanciamento.
•
Il tempo a cui deve essere completata l’azione di bilanciamento (Triferimento);
•
La quantità di cui deve essere variata, ai fini del ripristino dell’equilibrio tra
immissioni e prelievi, la produzione ∆QPB, rispetto ai programmi vincolanti
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modificati delle UP che si realizzerebbero in assenza della azione di
bilanciamento al tempo Triferimento ;
•
Offerte in termini di quantità e prezzo, in incremento o decremento rispetto agli
esiti del Mercato dell’energia, valide nel tempo Triferimento, presentate secondo le
modalità e validate secondo i vincoli previsti nelle Regole per il Dispacciamento.
4.2. FORMULAZIONE DEL PROBLEMA DI OTTIMO
L’algoritmo di selezione risolve un problema di ottimo vincolato avente quale
funzione obiettivo la minimizzazione degli esborsi per l’impiego delle risorse di
bilanciamento:
 

 
+
+
−
− 
1) Min∑  ∑ p kj ⋅ X kj − ∑ p kj ⋅ X kj 
Offerte
j∈Offerte

 k  j∈Salire
Scendere

 
in cui Xjk è la quantità accettata, in MW, per l’offerta j, a scendere o a salire,
presentata dalla k-ma unità di produzione abilitata al bilanciamento.
±
La Potenza Pk dell’UP k è legata alle quantità accettate X kj dalla seguente
relazione:
2) Pk = Pk0 +
∑
j∈Offerte
Salire
X kj+ −
∑X
j∈Offerte
Scendere
−
kj
Il problema è soggetto ai seguenti vincoli:
Copertura della quantità di potenza da bilanciare
3)
∑
j∈Offerte
Salire
4)
QPB = ∆QPB +
X kj+ −
∑X
j∈Offerte
Scendere
∑ (PVM (T
0
k
−
kj
= QPB
0
riferiment o ) − Pk (Triferiment o )
)
k Non indisponib ili
k Non escluse
k Scarto Accettabil e
in cui:
•
∆QPB è il dato di ingresso al bilanciamento, mentre QPB è la quantità di
potenza da bilanciare, riferita al programma in esito al Mercato dell’energia.
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PVM è il programma vincolante modificato dell’unità k, risultante dai
bilanciamenti precedenti a quello in esame.
Rispetto della quantità offerta
5)
0 ≤ X +jk ≤ QO +jk

−
−
0 ≤ X jk ≤ QO jk
Rispetto dei vincoli dinamici
 ∑ X kj+ − ∑ X kj− ≤ δPk0 +
 j∈Offerte
j∈Offerte
Scendere
 Salire
6) 
+
−
0−
 ∑ X kj − ∑ X kj ≥ δPk
Offerte
j∈Offerte
 j∈Salire
Scendere
in cui δPk0 + e δPk0− sono rispettivamente l’incremento e il decremento massimo di
potenza per la UP k, rispetto al programma in esito al mercato dell’energia valutato
al tempo Triferimento, calcolati:
•
a partire dal programma vincolante modificato PVM della UP k, calcolato al
tempo iniziale del bilanciamento;
•
considerando la possibilità di variazione di produzione delle UP nell’orizzonte
temporale assegnato.
Risoluzione delle congestioni
Costituiscono ulteriori vincoli per il problema i limiti di funzionamento degli elementi
di rete, sia in condizioni di sicurezza N che N-1.
Una volta selezionate le offerte costituenti la soluzione del problema di ottimo
vincolato, le offerte accettate sono aggregate per UPA in modo da determinare la
potenza a cui l’unità stessa deve portarsi.
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CALCOLO DEL PROGRAMMA VINCOLANTE MODIFICATO
5.
5.1. UNITÀ INDISPONIBILI AL BILANCIAMENTO
Qualora al tempo T l’UP sia indisponibile al bilanciamento, il programma vincolante
modificato PVM(T) è pari al programma vincolante in potenza al medesimo tempo
PV(T).
5.2. UNITÀ DISPONIBILI AL BILANCIAMENTO
Qualora al tempo T l’UP sia disponibile al bilanciamento, il programma vincolante
modificato PVM(T) è calcolato come descritto nella presente sezione.
5.2.1.
Calcolo del programma modificato non fattibilizzato
Quale primo passo, Terna determina il “programma modificato non fattibilizzato”
PVMNF(T) come segue:
•
Se non vi sono comandi antecedenti a T, il “programma modificato non
fattibilizzato” è pari al programma vincolante in potenza al medesimo tempo.
•
Se al tempo T vi è un ordine di dispacciamento in esecuzione, cioè se T cade
nell’intervallo tra il tempo iniziale TINI ed il tempo finale TFIN di un ordine di
dispacciamento, il “programma modificato non fattibilizzato” PVMNF(T) è
calcolato assumendo che la UP si muova:
Dalla potenza
PV(TINI) + ∆P(TINI)
al tempo TINI
Alla potenza
PV(TFIN) + ∆P(TFIN)
al tempo TFIN
secondo il profilo di potenza descritto nelle Sezioni 3.1.3.2 e 3.1.3.3.
•
Se al tempo T l’ultimo ordine di dispacciamento impartito prima di T è già stato
completato1, cioè se T è posteriore o uguale al tempo finale TFIN di tale
ordine, il “programma modificato non fattibilizzato” PVMNF(T) è pari a:
PV(TFIN) +∆P(TFIN)
1
per gli ordini “Stai”
L’ultimo ordine di dispacciamento emesso è quello con il valore di TFIN più alto tra tutti quelli con TFIN ≤ T
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PV(T) +∆P(TFIN)
5.2.2.
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per gli ordini “Mantieni differenza”
Calcolo del programma vincolante modificato
Sia in presenza che in assenza di ordini di dispacciamento precedenti al tempo in
esame T, il programma vincolante modificato PVM(T) viene calcolato a partire dal
“programma modificato non fattibilizzato” PVMNF(T), tenuto conto dei dati tecnici
della UP dichiarati in RUP ed eventualmente aggiornati in tempo reale per mezzo
del “RUP dinamico”:
•
Qualora l’unità di produzione sia di tipo termoelettrico differente da turbogas:
o se al tempo T l’ultimo ordine di dispacciamento impartito prima di T,
con tempo finale TFIN, è già stato completato;
o se PVMNF(TFIN) ≤ 1 MW;
Allora: PVM(T)= 0
•
Qualora PVMNF(T) superi la potenza massima ai fini del bilanciamento
PMAXBIL, calcolata in accordo alla Sezione 3.1.2, e non vi è un ordine di
dispacciamento in esecuzione PVM(T) è pari a PMAXBIL.
Altrmenti il programma vincolante modificato PVM(T) è pari a PVMNF(T).
•
Qualora PVMNF(T) sia inferiore alla potenza minima ai fini del bilanciamento
PMINBIL, calcolata in accordo alla Sezione 3.1.2, si ha che:
•
se l’unità è di tipo idroelettrico di produzione e pompaggio, PVM(T) è
pari a tale potenza;
•
se l’unità è di tipo termoelettrico differente da turbogas:
o Se al tempo T non vi sono precedenti ordini o se al tempo T vi è
un ordine di dispacciamento in esecuzione caratterizzato da
∆P(TFIN) ≤ 0:
PVM(T) = 0
se PVMNF(T) ≤ 1 MW
PVM(T) = PMINBIL se PVMNF(T) > 1 MW
o Se al tempo T vi è un ordine di dispacciamento in esecuzione
caratterizzato da ∆P(TFIN) > 0
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PVM(T) = PVMNF(T)
o se PVMNF(TFIN) > 1 MW
- se l’ultimo ordine impartito prima di T è del tipo
“Mantieni Differenza”:
PVM(T) = 0
se PV(T) ≤ 1 MW e ∆P(TFIN) ≤ 0
PVM(T) = PMINBIL se PV(T) > 1 MW o ∆P(TFIN) > 0
- se l’ultimo ordine impartito prima di T è del tipo “Stai”:
PVM(T) = PMINBIL se PVMNF(T) > 1 MW
•
se l’unità è di altro tipo (incluse le UP termoelettriche turbogas e le UP
idroelettriche di sola generazione):
PVM(T) = 0
se PVMNF(T) ≤ 1 MW
PVM(T) = PMINBIL se PVMNF(T) > 1 MW
•
Qualora PVMNF(T) sia compreso tra la potenza massima ai fini del
bilanciamento PMAXBIL e la potenza minima ai fini del bilanciamento PMINBIL,
si ha che:
•
se il programma PVMNF(T) non cade all’interno o al bordo di una delle
fasce di funzionamento della UP, ma tra la fascia di funzionamento k e la
fascia di funzionamento k+1, ed al tempo T non vi è un ordine di
dispacciamento in esecuzione, PVM(T) è posto pari a:
o PMAX(T)kBIL se il programma PVMNF(T) è più prossimo alla fascia
di funzionamento k;
o PMIN(T)k+1BIL se il programma PVMNF(T) è più prossimo alla
fascia di funzionamento k+1 o equidistante da PMAX(T)kBIL e
PMIN(T)k+1BIL;
•
altrimenti il programma il programma vincolante modificato PVM(T) è
pari a PVMNF(T).
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5.2.2.1.
Osservazione circa il calcolo del PVM relativamente allo spegnimento di UP
termoelettriche non turbogas
Con riferimento alla prosecuzione di ordini di dispacciamento di tipo “Mantieni
differenza” impartiti ad unità termoelettriche differenti dai turbogas disponibili al
bilanciamento, l’algoritmo di calcolo del PVM implica che tali unità dovranno
eseguire lo spegnimento e restare spente qualora esplicitamente richiesto da Terna
al tempo TFIN (PV(TFIN) +∆P(TFIN) ≤ 1 MW).
Se invece non vi è stata richiesta esplicita di spegnimento con l’ultimo ordine
ricevuto, le unità termoelettriche diverse dai turbogas e disponibili al bilanciamento
dovranno
•
autonomamente
procedere
allo
spegnimento
esclusivamente qualora
il
programma vincolante preveda che l’unità sia spenta al tempo T in esame (cioè
PV(T) minore o uguale della soglia di tolleranza di 1 MW) E l’ultimo ordine di
dispacciamento ricevuto era a scendere (cioè ∆P(TFIN) < 0) ovvero di riportarsi a
programma (cioè ∆P(TFIN) = 0).
•
restare alla potenza minima ai fini del bilanciamento PMINBIL nei casi rimanenti,
ovvero se il programma vincolante non prevede lo spegnimento (cioè PV(T)
maggiore della soglia di tolleranza di 1 MW) O se l’ultimo ordine di
dispacciamento ricevuto era a salire (cioè ∆P(TFIN) > 0).
6.
COMUNICAZIONI AGLI UTENTI DEL DISPACCIAMENTO
Terna, durante lo svolgimento della fase di gestione in tempo reale del MSD, ai fini
della fornitura del servizio di bilanciamento e di riserva secondaria di potenza in
tempo reale, può dare comunicazioni agli UdD titolari di unità di produzione
abilitate.
Il contenuto delle stesse è descritto nel seguito, ad eccezione degli ordini di
dispacciamento.
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6.1. COMUNICAZIONI INERENTI IL SERVIZIO DI RISERVA SECONDARIA DI POTENZA
Terna, con riferimento al servizio di riserva secondaria di potenza, può dare le
seguenti comunicazioni:
•
Inserimento
La comunicazione reca indicazione dell’unità di produzione cui la comunicazione
si riferisce, della data e ora in cui deve avvenire l’inserimento.
L’unità di produzione indicata dovrà rendere disponibile alla regolazione
secondaria frequenza/potenza una semibanda di riserva secondaria pari:
al valore approvvigionato in fase di programmazione, se non nullo;
al valore registrato nel RUP, come eventualmente aggiornato a seguito di
comunicazioni di variazioni temporanee di dati tecnici, altrimenti.
•
Sospensione
La comunicazione reca indicazione dell’unità di produzione cui la comunicazione
si riferisce, della data e ora di inizio e di fine del periodo di sospensione.
L’unità di produzione indicata non è più tenuta, nel periodo di sospensione, a
rendere disponibile la semibanda di riserva secondaria approvvigionata in fase
di programmazione del Mercato per il servizio di dispacciamento o richiesta con
un precedente messaggio di inserimento.
•
A programma
La comunicazione reca indicazione dell’unità di produzione cui la comunicazione
si riferisce, della data e ora in cui deve essere di ripristino del servizio.
L’unità di produzione indicata deve rendere disponibile la semibanda di riserva
approvvigionata nella fase di programmazione del Mercato per il servizio di
dispacciamento.
6.2. COMUNICAZIONE DI ESCLUSIONE DAL BILANCIAMENTO
Tenuto conto della disponibilità complessiva delle risorse, Terna può comunicare
alle UP che mantengano stabilmente (ovvero per un periodo superiore a 60’) uno
scostamento non giustificato e significativo (superiore al 15%) tra la potenza
immessa in rete ed il valore richiesto, l’esclusione dal servizio di bilanciamento.
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Terna può altresì escludere dal bilanciamento UPA, per motivi di sicurezza del
sistema elettrico, quali la presenza di congestioni di rete su cui l’unità è
particolarmente influente.
La comunicazione di esclusione dal bilanciamento reca indicazione:
•
dell’unità di produzione cui la comunicazione si riferisce;
•
della data e ora di inizio e di fine del periodo di esclusione;
•
della motivazione della esclusione.
Qualora la data di fine del periodo di esclusione non sia valorizzata, si intende che
la UP rimane esclusa dal bilanciamento sino a che Terna non invia un messaggio di
riammissione al bilanciamento, e comunque non oltre il termine della giornata
corrente.
6.3. COMUNICAZIONE DI REVOCA DI UN ORDINE DI DISPACCIAMENTO
Terna procede a revoca di un ordine di dispacciamento già inviato mediante invio di
una comunicazione di revoca di un ordine di dispacciamento.
La comunicazione di revoca di un ordine di dispacciamento reca indicazione:
•
dell’unità di produzione cui la comunicazione si riferisce;
•
della data e ora di inizio e di fine del periodo cui la revoca si riferisce;
•
del codice univoco dell’ordine di dispacciamento cui la revoca si riferisce.
6.4. COMUNICAZIONE DI LIMITAZIONE DELLA POTENZA MINIMA E MASSIMA
Ai fini della gestione in sicurezza del sistema elettrico, Terna può limitare l’intervallo
di funzionamento delle UP abilitate.
La comunicazione di limitazione della potenza massima e minima reca indicazione:
•
dell’unità di produzione cui la comunicazione si riferisce;
•
la data e ora di inizio e fine del periodo di limitazione;
•
il limite alla potenza massima PMAXLIM o minima PMINLIM immessa in rete
dall’unità, ai fini del calcolo del bilanciamento;
•
la motivazione della limitazione.
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La limitazione della potenza decade trascorso il periodo di limitazione o a seguito
della comunicazione della revoca della limitazione da parte di Terna.
6.5. COMUNICAZIONE GENERICA
Terna può altresì inviare agli UdD titolari di unità di produzione abilitate
comunicazioni il cui contenuto non è predefinito relativamente a disposizioni non
codificate
7.
QUANTITÀ ACCETTATE AI FINI DELLA GESTIONE IN TEMPO REALE
DELLE RISORSE DI DISPACCIAMENTO E LORO VALORIZZAZIONE
7.1. PROGRAMMA VINCOLANTE MODIFICATO E CORRETTO
Ai fini della definizione delle quantità accettate nel Mercato di bilanciamento, con
riferimento a ciascuna UPA, si calcola il "Programma Vincolante Modificato e
Corretto" (PVMC), che esprime la correzione al PVM per effetto dell’utilizzo della
riserva secondaria.
7.1.1.
Unità di tipo diverso da idroelettrico
Per le UPA di tipo diverso da idroelettrico, l’utilizzo della riserva secondaria viene
richiesto come una correzione di tipo additivo al PVM, proporzionale alla semibanda
di riserva secondaria ed al segnale di livello inviato dal regolatore secondario
frequenza-potenza di Terna.
PVMC(T ) = PVM(T ) + 2 ⋅ SB * (T )
[
[
[
(L − 50%)
100%
]
min SBMSDexante (T ) ; SB RUP k (T )

MSDexante
(T ) ; SB RUP k (T ) ; SBRUP dinamico k (T )
min SB
*
SB (T ) = 
min SBRUP k (T ) ; SBRUP dinamico k ( T )

0
In cui :
]
]
(a )
(b )
(c )
(d)
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•
PVM(T) è il programma vincolante modificato dell’unità al tempo T.
•
SB MSDexante (T )
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semibanda di riserva secondaria approvvigionata in esito alla
fase di programmazione dall’unità di produzione al tempo T
•
SB RUP k (T ) semibanda dichiarata nel RUP, con riferimento all’assetto associato
alla fascia di funzionamento k corrispondente al PVM(T)
•
SB RUPdinamic o k ( T )
semibanda dichiarata nel RUP dinamico, con riferimento
all’assetto associato alla fascia di funzionamento k corrispondente al PVM(T)
•
L (%) livello del regolatore centralizzato frequenza/potenza, dell’aggregato di
zone (Continente, Sicilia e Sardegna) in cui è localizzata l’unità di produzione.
Le differenti definizioni per SB*(T) si applicano rispettivamente nei seguenti casi:
(a) validità di un messaggio inviato relativo alla riserva secondaria del tipo “A
programma” oppure in assenza di messaggi relativi alla riserva secondaria;
(b) validità di un messaggio inviato relativo alla riserva secondaria del tipo
“Inserimento”, che al tempo T presenta SBMSDexante ≠ 0;
(c) validità di un messaggio inviato relativo alla riserva secondaria del tipo
“Inserimento”, che al tempo T presenta SBMSDexante = 0;
(d) validità di un messaggio relativo alla riserva secondaria del tipo “Sospensione”.
Qualora al tempo T risulti un ordine di dispacciamento in esecuzione e il PVM non
sia compreso tra il PMAXBIL ed il PMINBIL di una fascia di funzionamento, nel calcolo
del PVMC non viene considerato l’utilizzo della riserva secondaria.
7.1.2.
Unità di tipo idroelettrico
Per le UPA di tipo idroelettrico, sia di sola produzione che di produzione e
pompaggio, l’utilizzo della riserva secondaria viene richiesto mediante la
comunicazione di un programma in potenza, PLIV(T), dal regolatore secondario
frequenza-potenza di Terna.
se nel tempo T, all' unità è richiesto l' utilizzo di riserva s econdaria : PLIV (T )
PVMC(T ) = 
altrimenti : PVM(T )
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L’utilizzo di riserva secondaria si considera richiesta ad una UPA, se è stato
richiesto ad almeno uno dei gruppi di generazione associati alla medesima unità,
come attestato dai telesegnali di regolazione acquisiti dal Sistema di controllo di
Terna.
7.2. CALCOLO DEL “PROGRAMMA VINCOLANTE IN POTENZA TECNICAMENTE
CONGRUO”
Il programma vincolante in potenza PV al tempo T viene ricondotto al “Programma
Vincolante in potenza tecnicamente congruo” PVTC, tale da essere tecnicamente
congruente con i dati tecnici della UP dichiarati in RUP ed eventualmente aggiornati
in tempo reale per mezzo del “RUP dinamico”:
•
se l’unità al tempo T è indisponibile al bilanciamento si ha
PV(T) = PVTC(T)
•
altrimenti
♦ qualora PV(T) superi PMAXTC , la potenza massima tecnicamente congrua, di
seguito definita PVTC(T) è pari a tale potenza;
♦ qualora PV(T) sia inferiore a PMINTC , la potenza minima tecnicamente congrua, di
seguito definita PVTC(T) si ha che:
o
se l’unità è di tipo idroelettrico di produzione e pompaggio, PVTC(T) è pari a
tale potenza;
o
se l’unità è di altro tipo:
PVTC(T)=0,
se PV(T) ≤ 1 MW
PVTC(T) = PMINTC,
se PV(T) > 1 MW
♦ qualora PV(T) sia compreso tra PMAXTC e PMINTC, si ha che:
o
se il programma PV(T) non cade all’interno o al bordo di una delle fasce di
funzionamento della UP, PVTC(T) è posto pari all’estremo più prossimo di una
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fascia di funzionamento o al bordo della fascia superiore se il programma
risulta equidistante dai bordi delle fasce di funzionamento adiacenti;
o
altrimenti il programma PV(T) è congruente con i dati tecnici dell’UP e PVTC(T)
è pari a PV(T).
PMAXTC e PMINTC sono calcolate in accordo alle modalità di definizione,
rispettivamente, della potenza massima e della potenza minima dell’unità ai fini del
bilanciamento, di cui alle Regole per il dispacciamento, poste le seguenti assunzioni
aggiuntive:
•
non considerando le limitazioni comunicate da Terna;
•
considerando pari a zero la semibanda di unità con messaggi validi di riserva
secondaria “Inserisci”.
7.3. CALCOLO DELLE QUANTITÀ ACCETTATE
7.3.1.
Quantità accettata al minuto
Con riferimento ad ogni UPA, la quantità complessivamente accettata al minuto T
rispettivamente per l’utilizzo della riserva secondaria, in vendita Q+RegSec_T ed in
acquisto Q-RegSec_T, e per altro rispetto alla riserva secondaria, in vendita Q+MB_T ed
in acquisto Q-MB_T, sono espresse da:
+
QRe
gSec _ T ( T ) = [ PVMC( T ) − PVM( T ) ]
+
−
QRe
gSec _ T ( T ) = [ PVMC( T ) − PVM( T ) ]
−
+
QMB
_ T ( T ) = [ PVM( T ) − PVTC ( T ) ]
+
−
QMB
_ T ( T ) = [ PVM( T ) − PVTC ( T ) ]
−
In cui:
•
[x]+ = max(0,x)
•
[x]- = -min(0,x)
7.3.2.
Quantità accettata per periodo rilevante
Con riferimento ad ogni UP e ad ogni minuto le quantità accettate per l’utilizzo della
riserva secondaria e le quantità accettate per altro, sono sommate algebricamente
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tra loro. Qualora di verso opposto, la quantità risultante è attribuita in base ad un
criterio di prevalenza. Le quantità per singola tipologia di offerta così definite in ogni
minuto del periodo rilevante sono quindi aggregate nello stesso periodo.
Con riferimento ad ogni UPA, per ogni periodo rilevante le quantità accettate per
l’utilizzo della riserva secondaria e per altro sono calcolate come segue:
[
]
[
]
+
Q Re
gSec =
+
1
+
−
⋅ ∑ Q Re
gSec _ T ( T ) − Q MB _ T ( T )
60
−
Q Re
gSec =
+
1
−
+
⋅ ∑ Q Re
gSec _ T ( T ) − Q MB _ T ( T )
60
[
]
[
]
+
Q MB
=
+
1
+
−
⋅ ∑ Q MB
_ T ( T ) − Q Re gS ec _ T ( T )
60
+
Q MB
=
+
1
−
+
⋅ ∑ Q MB
_ T ( T ) − Q Re gSec _ T ( T )
60
in cui le sommatorie sono estese ai minuti T appartenenti al periodo rilevante in
esame.
7.4. REMUNERAZIONE DELLE QUANTITÀ ACCETTATE
7.4.1.
Determinazione delle quantità revocate
Le quantità accettate nel Mercato di bilanciamento in revoca di quantità accettate
nella fase di programmazione, sono determinate come segue:
 [PMSD − PMI ]+ 1
−
+

=
Q EXA
min
; ∑ [PVMC(T ) − PVTC (T )] 
_ REV


4
60


Q
−
EXA _ REV
 [PMSD − PMI ]− 1
+ 
= min
; ∑ [PVMC(T ) − PVTC (T )] 


4
60


In cui PMSD e PMI sono rispettivamente i programmi in esito alla fase di
programmazione e del Mercato infragiornaliero, relativi al periodo orario cui
appartiene il periodo rilevante in esame, a cui tali programmi vengono riportati
mediante il fattore 1/4. Analogamente le sommatorie sono estese ai minuti
appartenenti al periodo rilevante in esame.
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7.4.2.
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Prezzo medio di revoca
Al fine di determinare la valorizzazione delle quantità revocate, Terna procede
come appresso descritto, con riferimento ad ogni UPA ed ogni periodo rilevante.
1) Le quantità accettate nella fase di programmazione per Altri servizi Q+Aexa(k) e
per Riserva secondaria Q+RS (Q-Aexa(k) e Q-RS) sono ordinate secondo il
rispettivo prezzo valido decrescente (crescente) e considerate revocate, sino a
concorrenza con la quantità totale revocata sul Mercato di bilanciamento
Q+EXA_REV (Q-EXA_REV).
2) Il prezzo medio di revoca in vendita, P+EXA_REV (in acquisto P-EXA_REV) è pari alla
media dei prezzi validi ponderata sulle quantità revocate.
7.4.3.
Determinazione delle offerte valide sul MB
In ciascun periodo rilevante, le quantità ed i prezzi validi per ciascuna UPA fanno
riferimento al periodo orario che include il periodo rilevante in esame.
Le quantità valide sono calcolate, sulla base sia delle quantità offerte che dei dati
tecnici, secondo le modalità descritte nelle Regole per il Dispacciamento, facendo
specificamente riferimento al primo minuto del periodo rilevante in esame.
7.4.4.
Determinazione delle quantità accettate in revoca
Al fine di determinare quali tra le quantità accettate nel Mercato di bilanciamento
debba essere considerata in revoca rispetto alle quantità accettate nella fase di
programmazione, Terna procede come di seguito descritto, con riferimento ad ogni
UPA ed ogni periodo rilevante.
1) Le quantità accettate per altro Q+MB (Q-MB) sono ripartite tra le offerte valide
diverse dalle offerte per Riserva secondaria ai fini del Mercato di bilanciamento,
considerando la quantità Q+MB (Q-MB) come un incremento (decremento) rispetto
al livello rappresentato dal programma vincolante tecnicamente congruo PVTC,
ottenendo sia le quantità associate a ciascuna offerta Q+MB (k) ( Q-MB(k) ) che il
corrispondente prezzo d’offerta valido p+MB (k) ( p-MB(k) );
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2) Le quantità accettate per altro Q+MB(k) e per Regolazione secondaria Q+RegSec
(Q-MB(k) e Q-Regsce) sono ordinate secondo prezzo valido ai fini del MB
decrescente (crescente) e considerate in revoca, sino a concorrenza con la
quantità totale revocata nel verso opposto Q-EXA_REV (Q+EXA_REV).
7.4.5. Remunerazione delle offerte accettate nel MB
Le quantità accettate per altro Q+MB(k) (Q-MB(k)) sono remunerate:
•
al prezzo medio di revoca in vendita, P+EXA_REV (in acquisto P-EXA_REV), per la
quota in revoca dell’offerta;
•
al prezzo di offerta valido ai fini del MB, pMB+(k) ( pMB-(k) ), per la quota non in
revoca dell’offerta.
Le quantità accettate per Riserva secondaria Q+RegSec (Q-Regsce) sono remunerate:
•
al prezzo medio di revoca in vendita, P+EXA_REV (in acquisto P-EXA_REV), per la
quota in revoca dell’offerta;
•
al prezzo di offerta valido ai fini del MB pRegSec+ ( pRegSec- ) per la quota non in
revoca dell’offerta.
8.
RISORSE PER IL RACCORDO TRA I GIORNI CONTIGUI
Ai fini del raccordo tra giorni contigui (D-1, D), di cui all’art. 4.10.8.1 del Codice di
rete, Terna elabora e comunica alle sole unità di produzione abilitate per le quali
siano state accettate quantità sul MSD, ad esclusione delle unità di pompaggio e
produzione, il seguente ordine di bilanciamento per “raccordo tra giorni contigui”:
potenza iniziale:
PVM(TINI) e TINI = 23.59 del giorno D-1
potenza finale:
PV(TFIN) + ∆P(TFIN) e TFIN = ∆T
dove
∆P(TFIN) = 0
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∆T = tempo minimo impiegato dall’UPA per raggiungere un
punto
di
funzionamento
appartenente
al
programma
vincolante, supponendo che l’unità stessa si muova secondo il
profilo di potenza descritto nella sezione 3.1.3 .
continuazione
“MANTIENI DIFFERENZA”
Nei tempi T in cui è in esecuzione la rampa di raccordo tra giorni contigui sopra
descritta e comunque compresi tra T = 00:00 e T = 00.59, le quantità accettate ai
fini del bilanciamento di cui alla sezione 7.3 sono corrette per tenere conto di quote
di mancato raccordo non indotte da MSD, ossia delle quote di energia tra il PVM ed
il PVTC comprese all’interno della fascia delimitata dal programma aggiornato
cumulato del giorno D è quello del giorno D-1.
Al tal fine viene introdotto il seguente addendo correttivo FC:
Q_ACCETTATE ACQUISTO
•
se il programma aggiornato cumulato del giorno D (PACD) è superiore a quello
del giorno D-1 (PACD-1) ed il PVMC(T) è inferiore al PACD allora:
FC = PACD – PACD-1 nei tempi T in cui PACD – PVMC(T) > (PACD- PACD-1)
FC = PVMC(T) – PACD nei tempi T in cui PACD – PVMC(T) < (PACD- PACD-1)
Il termine FC è nullo in tutti gli altri casi
Q_ACCETTATE VENDITA:
•
se il programma aggiornato cumulato del giorno D (PACD) è inferiore a quello
del giorno D-1 (PACD-1) ed il PVMC(T) è superiore al PACD allora:
FC = PACD – PACD-1 nei tempi T in cui PVMC(T) – PACD > (PACD1 – PACD)
FC = PVMC(T) – PACD nei tempi T in cui PVMC(T) – PACD < (PACD1 – PACD)
Il termine FC è nullo in tutti gli altri casi
Qualora il delta di potenza tra il PVM al tempo T = 23.59 del giorno D-1 ed il PVM al
tempo T = 00.01 del giorno D sia compresa tra + / - 5 MW non si applica quanto
previsto nel presento paragrafo.
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9.
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APPENDICE: RIPARTIZIONE DI QUANTITÀ ACCETTATE TRA LE
OFFERTE
La presente sezione descrive in che modo una quantità accettata per altre tipologie
di offerta rispetto alla Riserva secondaria, con riferimento ad una UP e periodo
rilevante, viene ripartita tra più offerte.
9.1. SUDDIVISIONE DELL’INTERVALLO OPERATIVO DELLA UP
Le quantità offerte (sia in vendita che in acquisto) sono ordinate secondo prezzo
valido crescente. Gli estremi dell’intervallo operativo in cui resta suddiviso
l’intervallo operativo dell’UP sono individuati dai seguenti valori:
QO MIN
= ∑ QO k
j
k< j
QO MAX
= QO MIN
+ QO j
j
j
9.2. RIPARTIZIONE DELLE QUANTITA’ ACCETTATE TRA LE OFFERTE
La quantità accettata in vendita Q+ applicata al programma P (programma in esito al
mercato dell’energia o programma vincolante tecnicamente congruo a seconda dei
casi) definisce un intervallo avente estremo superiore ed inferiore rispettivamente
pari a:
Q MAX = P + Q +
Q MIN = P
Analogamente, la quantità accettata in acquisto Q- applicata al programma P
definisce un intervallo avente estremo superiore ed inferiore rispettivamente pari a:
Q MAX = P
Q MIN = P − Q −
La ripartizione della generica quantità accettata Q±, applicata al programma P, sulla
generica offerta j è data da:
[ (
)
(
Q ±j = min QMAX , QOMAX
− max QMIN , QOMIN
j
j
)]
+
Codifica
Allegato A23
Rev. 05
del 30/06/2009
ove risulta: Q ± = ∑ Q ±j
j
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