LICEO DELLE SCIENZE UMANE “MAFFEO VEGIO”
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LICEO DELLE SCIENZE UMANE “MAFFEO VEGIO”
TOPONOMASTICA FEMMINILE LODI E DINTORNI RICORDIAMO LE DONNE VALORIZZIAMOLE ANCHE CON LE NOSTRE VIE 1 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI 2 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI TOPONOMASTICA FEMMINILE LODI E DINTORNI PROGETTO DELLA CLASSE 3A LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI a.s. 2011/2012 Coordinamento Danila Baldo, docente di filosofia Maria Grazia Borla, docente di scienze sociali CLASSE 3A Baldo Francesca Maris Andrei Cordini Valentina Marudi Camilla Dallera Sofia Marzi Noemi Dorpetti Irene Menardo Sara Ferrari Irene Mussida Giada Fregoni Elena Pasqualone Rosanna Frisone Gabriella Porcelli Valentina Iraci Alice Prandi Elisabetta Lazzari Ilaria Ravera Martina Lorti Naomi Sozzi Ramona Marchi Erica Zaffino Andrea Marinucci Giulio 1 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI TOPONOMASTICA FEMMINILE LODI E DINTORNI Introduzione Noi, classe 3 A dell’istituto statale Maffeo Vegio di Lodi, abbiamo aderito alla proposta di ricerca sulla Toponomastica femminile avanzata a livello nazionale da Maria Pia Ercolini, autrice de “Percorsi di genere femminile”, lavoro ambientato a Roma. Con le docenti di Filosofia Danila Baldo e Scienze Sociali Maria Grazia Borla, in base ai nostri comuni di residenza, ci siamo recati/e all’anagrafe richiedendo i nomi e i cognomi delle rispettive vie. È seguito uno scrupoloso lavoro di identificazione delle personalità femminili emerse dalle nostre ricerche e una percentuale per ogni comune delle figure femminili rispetto a quelle maschili nel totale delle vie. Nel nostro conteggio abbiamo considerato anche viali, corsi e piazze; nel caso di percentuali con il valore decimale superiore al 0,5 abbiamo approssimato per eccesso, nel caso contrario per difetto. Le tante vie dedicate alle varie tipologie della Madonna, le abbiamo considerate vie dedicate ad altrettante donne. Nel caso di vie dedicate ad ambedue i sessi (si pensi alla via dedicata ai Curie a Lodi), le abbiamo conteggiate come dedicate sia a un uomo sia a una donna, ma nel conteggio totale come via unica. Lo scopo del nostro lavoro è però quello di sensibilizzare i comuni come istituzione e le persone residenti in essi rispetto alla scarsa presenza femminile nella toponomastica, per conseguire l’obiettivo di riuscire a far dedicare più vie alle donne. Nel corso del lavoro, che ha occupato il pentamestre scolastico 2012, soprattutto nelle prime fasi, abbiamo riscontrato alcune difficoltà nel ricevere risposte dai comuni interessati. CAMILLA MARUDI Alcuni comuni non ci hanno facilitato la ricerca poiché non hanno scritto i nomi propri di persona, ma solo i cognomi. La ricerca della storia dei personaggi femminili si è verificata assai più complessa di quanto si pensasse; oltre a svolgere una ricerca su internet, per alcuni personaggi è stata necessaria un’indagine più approfondita nell’archivio comunale. Un’altra difficoltà è stata quella di rintracciare donne i cui meriti non erano mai stati documentati, al contrario dei riconoscimenti maschili. NOEMI MARZI 2 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI EMOZIONI E RIFLESSIONI Questo progetto mi ha particolarmente interessato in quanto è un argomento su cui ho raramente riflettuto. Non avevo mai fatto caso alla minoranza delle vie intitolate a donne rispetto a quelle intitolate a figure maschili. Dopo aver ricevuto la lista delle vie nel mio comune, ho notato che molte delle donne a cui le vie erano intitolate erano per lo più donne che si sono fatte conoscere in ambito religioso e scientifico. È stato interessante svolgere queste attività di ricerca, perché non è una cosa di cui tutti si occupano, e poi ho scoperto l’esistenza di alcune vie che prima non avevo mai sentito nominare. È molto importante “fare pressioni su ogni singolo territorio – come dichiara il nuovo sito internet dedicato alla Toponomastica femminile – affinché strade, piazze, giardini e luoghi urbani in senso lato, siano dedicati alle donne per compensare l'evidente sessismo che caratterizza l'attuale odonomastica (branca della toponomastica)”. I sindaci di qualche paese avevano già notato questa ‘discriminazione’ e avevano già avuto l’idea di intitolare delle vie a delle donne. Credo che questa sia una possibilità per farlo ancora meglio, e per dimostrare quanto comunque il genere femminile sia stato di fondamentale importanza per l’umanità. Io, però, prima di questo progetto, non avevo mai notato la minoranza delle vie intitolate alle donne nel mio paese, oppure davo per scontato questo fatto. Mi sono trovata coinvolta ed entusiasta del mio lavoro e di tutto il progetto in generale. FRANCESCA BALDO Questo progetto mi ha sorpreso e coinvolto particolarmente, in quanto non mi ero mai soffermata sul minore numero di vie intitolate a donne, e questo mi ha interessato sempre di più ogni lezione che passava e, dopo aver consegnato la lettera di richiesta dell’elenco delle vie nella sede del comune di San Zenone al Lambro, ho aspettato con grande curiosità la risposta. Una volta arrivata la risposta con l’elenco delle vie mi sono subito messa al lavoro per fare un “sondaggio” riguardo a quante vie sono femminili rispetto a quelle maschili. L’esito della ricerca ha riscontrato soltanto 3 vie dedicate a donne su 70 totali e 33 a uomini, questo è stato particolarmente demoralizzante in quanto le donne che hanno compiuto qualcosa di importante sono sempre meno valorizzate rispetto agli uomini. Lo trovo ingiusto, e questo mi ha spronato ad andare avanti nel progetto, con l’intento che i sindaci dei nostri paesi diano più spazio a donne meritevoli, benché meno conosciute. Il progetto ha proseguito con ricerche in archivi e abbiamo scoperto che non sono poi così poche le donne che hanno compiuto qualcosa di significativo, ma poche di loro sono state ricordate con vie a loro dedicate. Lo spirito di classe ci ha unito in questa ricerca ed essendo quasi tutte donne, abbiamo compreso e preso molto a cuore questo progetto. GABRIELLA FRISONE 3 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI LETTERA AI COMUNI All’attenzione del Sindaco/a del Comune di………………………………………………………………………….. e p.c. agli Assessorati competenti OGGETTO: richiesta per un progetto didattico La classe 3A del Liceo delle scienze sociali “Maffeo Vegio” di Lodi, sotto la guida delle insegnanti di scienze sociali e filosofia, chiede di poter ricevere le lista delle intitolazioni alle vie del Comune di ……………………………………………………, con la precisazione dei nomi propri per esteso, per poter sviluppare un progetto didattico sulla TOPONOMASTICA FEMMINILE. Considerato che in Italia il principio sulle pari opportunità è sancito da diversi articoli della Costituzione, a partire dall’articolo 3, che la piena attuazione della pari opportunità passa soprattutto attraverso la cultura (diffusa principalmente con la formazione scolastica, fin dalla scuola primaria), consideriamo questo progetto particolarmente importante anche per colmare l’assenza delle figure femminili nei libri scolastici e nella cultura del nostro Paese, con l’intenzione di valorizzare il patrimonio intellettuale femminile e salvaguardarlo, riscoprendo le nostre radici attraverso la diffusione delle biografie delle grandi donne, anche e soprattutto a livello locale: la parità di genere deve essere attuata in tutti i settori compresa la toponomastica. Ringraziando, porgiamo cordiali saluti La classe 3A La docente di filosofia prof. Danila Baldo La docente di Scienze Sociali prof. Maria Grazia Borla Il dirigente scolastico dr Salvatore Pignanelli Liceo “Maffeo Vegio”, via Carducci 3, Lodi – tel 0371.420361 mail: [email protected] – www.maffeovegio.it 4 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI I NOSTRI PAESI COMUNE TOTALE VIE PERSONAGGI MASCHILI PERSONAGGI FEMMINILI PERCENTUALE CASALPUSTERLENGO 282 164 8 5% CASTIRAGA VIDARDO 70 46 4 8% CERVIGNANO D’ADDA 49 9 1 10% COMAZZO 49 24 1 4% CRESPIATICA 44 21 4 16% DRESANO 65 20 1 5% LODI 499 180 17 9% MELEGNANO 166 87 5 5% MERLINO 34 12 1 7% MONTANASO 45 43 2 4% OSPEDALETTO LODIGIANO 29 9 2 18% PAULLO 135 82 7 8% SAN COLOMBANO AL LAMBRO 116 63 4 6% SAN GIULIANO MILANESE 292 129 1 1% SAN MARTINO IN STRADA 43 36 5 12% SAN ZENONE AL LAMBRO 70 33 3 8% SANT’ANGELO LODIGIANO 250 126 8 6% VIZZOLO PREDABISSI 28 16 0 0% ZELO 94 60 2 3% DONNE Media percentuale di personaggi femminili sul totale delle vie dedicate a persone: 7% 5 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI LE DONNE DELLE NOSTRE VIE CASALPUSTERLENGO VIZZOLO PREDABISSI Santa Francesca Cabrini – Madonna Cappuccini – Santa Chiara – Maria Lanzarini Bernabei – Anna Frank – Marianna Moro – Corinna Polenghi – Giuditta Rovida Dragoni Ada Negri - Santa Francesca Cabrini - Madre Teresa di Calcutta - Anna Maggi Pizzagalli Ada Negri Madre Geltrude Comensoli Angela Minestra – Maria Montessori - Ada Negri – Madre Teresa di Calcutta Madre Teresa di Calcutta Santa Francesca Cabrini –Maria Cosway – Angela Danelli – Carlotta Ferrari – Elisa Giambelli – Incoronata - Beata Lucrezia – Ada Negri – Maddalena - Giannina Cerri Russ – Santa Savina – Maria Skłodowska (Madame Curie) – Santa Maria del Sole – Giuseppina Strepponi – Camilla Tavazzi Catenago Flora de’ Tresseni - Anna Vertua Gentile Giuseppina Biggioggero - Santa Francesca Cabrini Francesca Morvillo - Ada Negri - Sofia Predabissi Santa Francesca Cabrini Santa Francesca Cabrini - Ada Negri Ada Negri – Madre Teresa di Calcutta Rosa Acerbi – Maria Ausiliatrice - Rosa Boschi – Santa Francesca Cabrini – Maria Margotti – Santa Maria Mazzarello - Santa Maria in Pratello Caterina Bianchi – Principessa Maddalena Belgioioso Madonna dei Monti – Ada Negri Ada Negri Santa Francesca Cabrini - Felicita Monico - Maria Montessori - Ada Negri - Madre Teresa di Calcutta Santa Francesca Cabrini -Maria Grazia Deledda Ada Negri Maria Aloni Concordati – Santa Francesca Cabrini – Lina Minestra – Ester Manzoni – Santa Maria – Santa Maria Regina – Coniugi Semenza (Maria Garibaldi) – Madre Teresa di Calcutta // ZELO Santa Caterina - Ada Negri CASTIRAGA VIDARDO CERVIGNANO D’ADDA COMAZZO CRESPIATICA DRESANO LODI MELEGNANO MERLINO MONTANASO OSPEDALETTO LODIGIANO PAULLO SAN COLOMBANO AL LAMBRO SAN GIULIANO MILANESE SAN MARTINO SAN ZENONE SANT’ANGELO LODIGIANO 6 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI TIPOLOGIE Sante NOMI n.27 NUMERO VIE Madonna Santa Francesca Cabrini Madre Teresa di Calcutta 10 7 4 Beata Lucrezia Cadamosto 1 Maddalena Maria Domenica Mazzarello Santa Caterina Santa Chiara Santa Savina Ada Negri Grazia Deledda Anna Vertua Gentile Principessa Maddalena Belgioioso 1 1 1 1 1 12 1 1 1 Anna Maggi Pizzagalli 1 Corinna Polenghi 1 Angela Pugni Danelli 1 Sofia Predabissi Camilla Tavazzi Catenago Flora dei Tresseni Giuseppina Biggioggero Maria Aloni Concordati 1 1 1 1 1 Lina Minestra Giannina Cerri Russ 1 1 Giuseppina Strepponi 1 Maria Hadfield Cosway Elisa Giambelli Maria Montessori 1 1 2 Attivista della resistenza n.1 Attrice teatrale n.1 Compositrice n.1 Figlia di un industriale n.1 Giudice e Avvocata n.1 Anna Frank Maria Garibaldi (coniugi Semenza) Maria Margotti Marianna Moro Carlotta Ferrari Ester Manzoni Francesca Morvillo 1 1 1 1 1 1 1 Levatrice e antifascista Pittrice Scienziata n.1 n.1 n.1 Rosa Acerbi Felicita Monico Marie Sklodowska (Madame Curie) 1 1 1 Sindaca n.1 Maria Lazzarini Bernabei 1 Caterina Bianchi Rosa Boschi Giuditta Dragoni Rovida Angela Minestra Ester Manzoni 1 1 1 1 1 Poete e scrittrici Benefattrici n.14 n.7 Insegnanti n.3 Cantanti liriche n.2 Educatrici n.2 Pedagogista n.2 Vittime del nazifascismo n.2 // // // // // 7 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI IN ORDINE ALFABETICO Rosa ACERBI Maria AUSILIATRICE Principessa Maddalena BELGIOIOSO Caterina BIANCHI Giuseppina BIGGIOGGERO Rosa BOSCHI Santa Francesca CABRINI Beata Lucrezia CADAMOSTO Madonna CAPPUCCINI Santa CATERINA da Siena Giannina CERRI RUSS Madre Gertrude COMENSOLI Maria CONCORDATI ALONI Grazia DELEDDA Giuditta DRAGONI ROVIDA Carlotta FERRARI Anna FRANK Maria GARIBALDI (Coniugi Semenza) Elisa GIAMBELLI Maria HADFIELD COSWAY INCORONATA Maria LANZARINI BERNABEI MADDALENA Maria MARGOTTI Santa Maria Domenica MAZZARELLO Angela MINESTRA Lina MINESTRA Anna MAGGI PIZZAGALLI Felicita MONICO Maria MONTESSORI Marianna MORO Francesca MORVILLO Ada NEGRI Corinna POLENGHI Santa Maria in PRATELLO Sofia PREDABISSI Angela Maria PUGNI DANELLI Santa SAVINA Santa Chiara SCIFI Marie SKŁODOWSKA (Madame Curie) Giuseppina STREPPONI Santa Maria del SOLE Camilla TAVAZZI CATENAGO Madre TERESA di Calcutta Flora de’ TRESSENI Anna VERTUA GENTILE 8 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI INDICAZIONI BIOGRAFICHE Rosa ACERBI Levatrice e antifascista. Personaggio indimenticabile, ostetrica di Paullo tra il 1920 e il 1967.Venne arrestata nel 1944 insieme alla figlia, Teresita Cremonesi, ancora vivente, partigiana, che aveva frequentato l’Istituto Maffeo Vegio di Lodi. (FONTE: UMBERTO QUINTIERI, DUE STORIE PARTIGIANE, PAULLO 1943-1045, EDITRICE GRAFICA VALMADRERA, 2005) Maria AUSILIATRICE Maria Ausiliatrice (Maria aiuto dei cristiani) è un titolo con cui viene molte volte chiamata e invocata dai cristiani cattolici Maria, la madre di Gesù. San Giovanni Bosco ha particolarmente diffuso l'usanza di chiamare la Vergine Maria con il titolo di Ausiliatrice. Maria viene ricordata con il titolo di Ausiliatrice il 24 maggio. (FONTE: WIKIPEDIA) Principessa Maddalena BELGIOIOSO (Non sono state trovate informazioni) Caterina BIANCHI (Non sono state trovate informazioni) Giuseppina BIGGIOGGERO Giuseppina Biggioggero nacque a Melegnano l’8 agosto 1894. Frequentò le scuole medie superiori a Lodi, ottenne il diploma all’Istituto tecnico nella sezione fisico-matematica e si laureò poi a Pavia in Scienze matematiche nel 1921. Da allora condusse una splendida attività didattica. Si sposò con il professore Arnaldo Masotti nel 1939. Diede alle stampe circa 80 pubblicazioni e ottenne pregevoli riconoscimenti. Fu docente di Geometria Proiettiva presso il Politecnico di Milano e molti degli ingegneri sessantenni e cinquantenni ebbero il piacere di iniziare la propria carriera universitaria sotto i suoi insegnamenti. (FONTE: WWW.MELEGNANO.NET) Rosa BOSCHI (Non sono state trovate informazioni) Santa Francesca CABRINI Santa Francesca Saverio Cabrini, nata a Sant'Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850, è morta a Chicago il 22 dicembre 1917. E’ stata una religiosa e missionaria italiana, fondatrice della congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù: nel 1946 è stata la prima cittadina americana ad essere proclamata santa. Diplomata maestra elementare, maturò la vocazione religiosa nel collegio del Sacro Cuore di Arluno. Fattasi religiosa nel 1874, nel 1880 fondò a Codogno la congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e aggiunse al proprio nome il cognome Saverio, in onore di San Francesco Saverio, sacerdote missionario nell'Estremo Oriente. Nel 1889 raggiunse gli Stati Uniti per prestare assistenza agli immigrati italiani. Non si fermò solo alla costa, ma penetrò all'interno del continente, conoscendo, benedicendo e convertendo tribù alle quali nessun bianco si era mai 9 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI accostato. Imparò lo spagnolo e a cavalcare a dorso di mulo per superare i valichi più impervi. Operò in altri 7 paesi con 80 istituti. Costruì asili, scuole, convitti per studenti, orfanotrofi, case di riposo per laiche e religiose, ospedali a New York e Chicago. Nel 1909 prese la cittadinanza americana. Aprì un collegio femminile a Granada (Minnesota). La Compagnia femminile fondata dalla Cabrini, la congregazione cattolica delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, fu la prima sia ad affrontare l'impegno missionario (tradizionalmente prerogativa degli uomini), sia ad essere totalmente autonoma, ovvero non dipendente da un parallelo ramo maschile. Le sue iniziative caritative ben presto si sviluppavano in opere di assistenza economicamente autosufficienti grazie all'erogazione congiunta di servizi a pagamento. Le missionarie fornivano agli immigrati corsi di lingua, assistenza burocratica, corrispondenza con le famiglie di origine, raggiungendo anche i più emarginati sia logisticamente, sia perché infermi, istituzionalizzati o reclusi. La Cabrini fu viaggiatrice: ventotto traversate atlantiche e l'attraversamento delle Ande per raggiungere Buenos Aires partendo da Panamá. Valorizzò la religiosità femminile in un modo considerato moderno, adatto ai tempi in cui visse, rispondente a problematiche ancora attuali per via dell'evento migratorio. Promosse l'emancipazione delle capacità di iniziativa femminile. Visse la sua devozione al Sacro Cuore interpretando il concetto di riparazione alle "offese fatte a Gesù" come motivo di impegno nelle opere caritatevoli. Nel 1938 fu proclamata beata, nel 1946 santa (la prima della Chiesa cattolica americana), nel 1950 "Patrona degli emigranti". La festa liturgica ricorre il 22 dicembre, giorno della sua morte. (FONTE: WIKIPEDIA) Beata Lucrezia CADAMOSTO Lucrezia di Lodi, Terziaria domenicana, fu educata esemplarmente dai genitori. Lucrezia vagheggiò giovanissima, nella città lombarda, una vita di dedizione a Dio, che avrebbe dovuto trovare il suo naturale sbocco in qualche Ordine religioso femminile. La Provvidenza dispose altrimenti, colpendola adolescente con un male misterioso per la scienza del tempo, che la costrinse nel letto distruggendola lentissimamente. Indossato l'abito del Terz'Ordine domenicano, Lucrezia di Lodi si propose così di imitare Gesù nella sofferenza, inchiodata sul letto come Egli lo era sulla Croce. E della sua interminabile malattia fece, pazientemente, uno strumento per la propria perfezione d'anima e anche per l'apostolato e l'edificazione del prossimo, specialmente dei più bisognosi. Ebbe il dono di leggere nelle anime, di penetrare nel segreto dei cuori più chiusi, di rianimare coscienze intorpidite e di commuovere i peccatori più induriti. L'intera città di Lodi custodì con ammirato stupore, nel suo seno, quel grumo luminoso di santità che continuamente vacillava, senza mai spengersi, e dal quale si irradiava un calore spirituale contagioso come una malattia, ma in questo caso, benefico. La fama di Lucrezia, nei lunghi decenni del suo patire, giunse fino a Milano, procurandole commossa partecipazione di affetto. E c'era qualcosa di veramente toccante in quella donna che soffriva senza tregua, e soffriva per tutti, quasi concentrando su di sé tutti i mali degli altri, per restituirli sotto forma di grazie spirituali e di bene materiale. Soltanto nel 1545 la missione fu compiuta, la misura fu colma. Le sofferenze di Lucrezia di Lodi, morta in quell'anno, erano durate 45 anni. (FONTE: WWW.SCUOLEDINFANZIA.IT) 10 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Madonna CAPPUCCINI Questo nome si riferisce a una cappella dedicata alla Madonna e alla devozione dei frati Cappuccini a lei dedicata. La storia incomincia con un umile vasaio che plasma con argilla una statua della Madonna con in braccio Gesù Bambino. Negli ultimi ritocchi più difficili al volto è aiutato da un misterioso pellegrino (sec. XV). La statua viene posta in una nicchia di una cappella in “San Salvario”, forse rudere di un’antichissima chiesa dedicata al salvatore di cui si hanno notizie storiche in Casalpusterlengo già prima dell’anno 1000, ma già scomparsa. Nel marzo del 1574, per varie sere, la popolazione assiste a processioni di religiosi Cappuccini, mai visti qui, i quali per la via di San Salvario giungono nella chiesina, rendono omaggio alla madonna, e scompaiono. Nelle ultime sere, dopo la processione dei frati, tutti vedono la madonna che appare sopra la cappellina e benedice il popolo accorso (circa 4 mila persone). La statua viene portata subito alla chiesa di Sant’Antonio Abate in Casale, ma misteriosamente si ritrova al mattino seguente nella sua cappellina, e questo fatto si ripete anche il giorno seguente. Chiamati i frati Cappuccini, lo stesso anno, a costruirvi un convento, vengono accolti da tutti come “I frati della Madonna”. Il 3 settembre 1780 il vescovo di Lodi, Mons. Salvatore Andreani, delegato del capitolo Vaticano, procede alla solenne incoronazione della Madonna dei Cappuccini di Casale. (FONTE: WWW.MARIADINAZARETH.IT) Santa CATERINA DA SIENA Caterina Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena, è stata una mistica italiana. Canonizzata da papa Pio II nel 1461; nel 1970 è stata dichiarata dottore della Chiesa da papa Paolo VI; è patrona d'Italia e compatrona d'Europa. Nacque nel rione di Fontebranda a Siena come ventiquattresima figlia dei 25 figli di Jacopo Benincasa, tintore, e di Lapa Piagenti il 25 marzo 1347 e morì a Roma il 29 aprile 1380. A soli sei anni ebbe una prima visione: nella Basilica di San Domenico a Siena vide Gesù Cristo in trono, con i santi Pietro e Paolo. Caterina a sette anni fece voto di verginità. Nello stesso tempo cominciò un percorso di mortificazione, fatto di digiuni (soprattutto di carne) e di penitenze. Nella prima fase della sua vita, queste pratiche erano condotte in modo solitario. Nelle sue opere racconta che verso i dodici anni i genitori, non essendo a conoscenza del suo voto, cominciarono a pensare di maritarla. Caterina reagì anche con il taglio completo dei capelli e chiudendosi in casa con il capo coperto da un velo; per vincere la sua ostinazione, i genitori la costringevano ad estenuanti lavori domestici, ottenendo il risultato di rafforzare la sua convinzione interiore. Un giorno il padre la sorprese in preghiera con una colomba aleggiante sul capo; decise allora di lasciare libera la giovane di scegliere la propria strada. A sedici anni Caterina entrò nel terzo ordine delle Domenicane pur restando presso la sua abitazione. Lei stessa racconta di essersi avvicinata alle letture sacre pur essendo semianalfabeta e, dopo giorni di estenuanti e poco fruttuose fatiche, di aver ricevuto dal Signore il dono di sapere leggere. Imparò più tardi anche a scrivere, ma la maggior parte dei suoi scritti e delle sue corrispondenze furono dettate. È con il Dialogo della divina Provvidenza, dettato ad un gruppo di discepoli che scrivevano alla presenza spesse volte del suo confessore, che Paolo VI pone davanti alla Chiesa tutta l'opportunità di rendere santa Caterina "Dottore della Chiesa” . Morì, provata da una vita di digiuni e di astinenze forzate, a soli 33 anni, dopo essersi astenuta dal bere per un mese. (FONTE: WIKIPEDIA) 11 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Gianinna CERRI RUSS Giannina Cerri Russ è nata a Lodi il 27 marzo 1873 e morta a Milano il 28 febbraio 1951. E’ stata una soprano italiana. Russ ha studiato pianoforte e canto al Conservatorio di Musica di Milano. Ha fatto il suo debutto a Bologna, come Mimi, nel 1903, alla Scala nel 1905, come Aida, e a Firenze nel 1908, come Norma. È stata subito invitata all'estero, debuttando nel 1904 alla Royal Opera House di Londra. Possedeva una bella voce e un forte temperamento drammatico, ha goduto di maggiore successo nei paesi latini che nei paesi anglosassoni. Dopo il pensionamento, è diventata una rispettata insegnante di canto. (FONTE: WIKIPEDIA) Madre Geltrude COMENSOLI Geltrude Comensoli nasce a Bienno in Val Camonica (Brescia) il 18 gennaio 1847, quinta di dieci figli. Lo stesso giorno della nascita i genitori, Carlo e Anna Maria Milesi, la portano al fonte battesimale della chiesa parrocchiale e le danno il nome di Caterina. Nell’infanzia, Caterina conosce le gioie dell’innocenza e la spensieratezza dell’età. Il Signore, però, le fa sentire il desiderio di unirsi a Lui intimamente: la piccola è sovente trasportata da un forte bisogno di raccogliersi nella preghiera e nella meditazione. A chi le chiede che cosa faccia, risponde: “Penso”. Nel 1862 lascia la famiglia ed entra nell’Istituto delle Figlie di Carità, fondato da S. Bartolomea Capitanio, a Lovere (Brescia). Nel Natale 1876 ella rafforza i suoi legami con Gesù e scrive di suo pugno un impegnativo metodo di vita, al quale resterà sempre fedele. Nella Festa del Corpus Domini 1878, con il permesso del suo confessore, rende perpetuo il suo voto di verginità. Caterina si fa educatrice dei bambini di S. Gervasio (Bergamo) e li guida sulla via dell’onestà e delle virtù cristiane e sociali. Scioltasi dai legami familiari in seguito alla morte dei genitori, la giovane cerca il modo di concretizzare il suo ideale eucaristico. Nel 1880, trovandosi a Roma, riesce a parlare con il Papa Leone XIII del suo progetto di fondare un Istituto religioso dedito all’adorazione eucaristica. Il Papa glielo modifica suggerendole di unire all’adorazione anche l’educazione delle giovani operaie. Sorretta dal nuovo Vescovo di Bergamo, Mons. Guindani, e dal suo “Padre e Superiore”, Don F. Spinelli, il 15 dicembre 1882, Caterina, insieme a due altre compagne, dà origine alla Congregazione delle Suore Sacramentine di Bergamo, con la prima ora di adorazione al SS. Sacramento. Il 15 dicembre 1884, veste l’abito religioso e prende il nome di Suor Geltrude del SS.mo Sacramento. Il Vescovo di Lodi, Mons. Rota, accoglie paternamente quelle figlie, procura loro in Lavagna di Comazzo una casa che diventa provvisoriamente la Casa Madre dell’Istituto. Muore il 18 febbraio 1903, Il 1° ottobre 1989 Giovanni Paolo II la proclama Beata. Il 26 aprile 2009 Benedetto XVI la iscrive nell’albo dei Santi. (FONTE: WIKIPEDIA) 12 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Maria CONCORDATI ALONI Maria Concordati Aloni: una figura mitica del mondo della scuola nel lodigiano, della cultura e della storia del territorio. Sarà ricordata come "la preside" per antonomasia per il lungo periodo vissuto nell'insegnamento, per l'impegno dedicato alla creazione e allo sviluppo della scuola media nei piccoli centri, dove la possibilità d'istruzione offerta dallo Stato era solo quella elementare. A Sant'Angelo Lodigiano, nella "sua" scuola media, facevano riferimento i ragazzi e le ragazze uscite dalla elementari di San Colombano che non si recavano più lontano o in collegio a proseguire gli studi. Poiché ella univa alle doti di insegnante una vocazione materna allargata, volle portare la scuola agli e alle studenti ed evitare loro i disagi dei trasporti e dei viaggi. Quelle intelligenze che sarebbero state inattive, senza la possibilità di essere sviluppate, furono così valorizzate a beneficio di tutta la comunità. Negli anni Sessanta (la scuola media unica fu istituita nel 1962), chiedendo ed ottenendo la collaborazione di parroci e di sindaci che misero a disposizione i locali e le attrezzature, fece sorgere a Graffignana, a Caselle Lurani, a Senna Lodigiana, nuove unità scolastiche che facevano capo a Sant'Angelo e che lei dirigeva e seguiva senza risparmio di tempo e di energia. I ragazzi/e e gli/le insegnanti erano per lei una famiglia ai cui bisogni provvedeva con sollecitudine materna. Affabile, generosa, tenace e sempre sorridente esprimeva la gioia di questo servizio di alto valore sociale e culturale che prestava con tanta semplicità. La spontaneità e l'operosità, doti umane attinte dalla cultura rurale in cui aveva avuto origine, contraddistinsero la sua attività sino a quando la lucidità mentale e l'efficienza fisica glielo consentirono, cioè per parecchi lustri oltre l'età della pensione. Le massime autorità pubbliche, Presidente della Repubblica e municipalità, hanno riconosciuto l'importanza del suo servizio con vari attestati di benemerenza. Il 21 agosto, a novantaquattro anni, la preside Maria Concordati Aloni ha concluso serenamente la sua esistenza ed ha ricevuto altri riconoscimenti. Le generazioni di scolaresche che sono uscite dalle scuole la ricordano e la ricorderanno sempre con gratitudine ed affetto. CLOTILDE FINO, NE IL PONTE, ANNO 7, N. 4, SETTEMBRE 2003 (LA SESSUAZIONE LINGUISTICA È UNA MODIFICA REDAZIONALE) Grazia DELEDDA Maria Grazia Cosima Deledda, nata a Nuoro il 27 settembre 1871, è morta a Roma il15 agosto 1936. E’ stata una scrittrice e traduttrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926. Nacque in una famiglia benestante. Dopo aver frequentato le scuole elementari, Grazia Deledda venne seguita privatamente da un professore ospite di una parente della famiglia Deledda che le impartì lezioni di italiano, latino e francese. I costumi del tempo non consentivano alle ragazze un'istruzione oltre quella primaria e, in generale, degli studi regolari. Successivamente approfondì, da autodidatta, gli studi letterari. Importante per la formazione letteraria di Grazia Deledda, nei primi anni della sua carriera di scrittrice, fu l'amicizia con lo scrittore, archivista e storico dilettante sassarese Enrico Costa che per primo ne comprese il talento. Esordì come scrittrice con alcuni racconti pubblicati sulla rivista L'ultima moda quando affiancava ancora alla sua opera narrativa quella poetica. Nell'Azzurro, pubblicato da Trevisani nel 1890 può considerarsi la sua opera d'esordio. Ancora in bilico tra l'esercizio poetico e quello narrativo si ricorda, tra le prime opere, Paesaggi edito nel 1896. Nell'ottobre del 1899 la scrittrice si trasferì a Roma e in seguito alla pubblicazione di Anime oneste del 1895 e di Il vecchio della montagna del 1900, oltre 13 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI alla collaborazione sulle riviste "La Sardegna", "Piccola rivista" e "Nuova Antologia", la critica iniziò ad interessarsi alle sue opere. Nel 1900, sposò Palmiro Madesani, funzionario del Ministero delle Finanze, conosciuto a Cagliari. Nel 1903 la pubblicazione di Elias Portolu la confermò come scrittrice e la avviò ad una fortunata serie di romanzi e opere teatrali. La sua opera fu apprezzata da Luigi Capuana e Giovanni Verga La narrativa della Deledda si basa su forti vicende d'amore, di dolore e di morte sulle quali aleggia il senso del peccato, della colpa, e la coscienza di una inevitabile fatalità. Le è stato dedicato un cratere di 32 km di diametro sul pianeta Venere. Un traghetto porta il suo nome, Deledda. Il compositore nuorese Ignazio Pes le ha dedicato varie composizioni vocali e strumentali, ispirate ad alcuni romanzi e poesie. (FONTE: WIKIPEDIA) Giuditta DRAGONI ROVIDA (Non sono state trovate informazioni) Carlotta FERRARI Lodi 27 gennaio 1830 – Bologna 22 novembre 1907. Compositrice. Nacque a Lodi e studiò canto e pianoforte sotto la guida di Giuseppina Strepponi. Con il maestro A. Mazzuccato Carlotta Ferrari si perfezionò in composizione. Autrice di alcuni brani da salotto, è conosciuta anche per le composizioni sacre e per i suoi drammi lirici. Nel 1867 ricevette da parte del vicario della Fabbriceria di Lodi l'incarico di comporre una Messa dal vivo per la festa patronale di S. Bassiano. Ormai dimenticata, morì, dopo una lunga malattia, a Bologna. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA Anna FRANK Anna Marie Frank nata a Francoforte il 12 giugno 1929, era una ragazza ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario scritto nel periodo in cui la sua famiglia si nascondeva dai nazisti ad Amsterdam e per la sua tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen nel marzo 1945. Fu privata della cittadinanza tedesca nel 1941, divenendo così apolide. Il suo nascondiglio diventò un museo. Dopo la guerra, il nascondiglio risultava sulla lista degli edifici da demolire. Alcuni cittadini protestarono e fondarono la Casa di Anna Frank con l’obiettivo principale di conservare il nascondiglio. Oggi la Casa è uno dei tre musei di Amsterdam con il maggior numero di visitatori. (FONTE: WIKIPEDIA) Maria GARIBALDI (Coniugi Semenza) “Il 1° luglio dell'anno 1944, nel corso di una spedizione punitiva, i coniugi Semenza furono uccisi dalla ferocia nazifascista. In seguito a un grave ferimento avvenuto per parte di facinorosi di due Guardie Repubblicane, la notte del 30 Giugno partiva da Milano una spedizione punitiva di circa 1.200 uomini della Squadra Muti, che bloccavano completamente il paese. I militi incominciarono ad entrare casa per casa seminando ovunque terrore con sparatorie, intimazioni, perquisizioni di ogni genere. Il più grave fu che la sparatoria si fece anche per le contrade, mentre inermi cittadini si recavano alla chiesa e per le provviste 14 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI mattutine. Si portavano in Caserma donne, uomini vecchi, ragazze, mentre la sparatoria aumentava di violenza, cosicché, circa le ore 7,30 si ebbero i primi tristissimi frutti di tanti gesti insani. Una povera madre con sette bambini che si recava a provvedere il latte per i suoi piccoli veniva freddata da una raffica di mitraglia. Il marito della poveretta, che si recava a chiamarla, veniva pure gravemente ferito.” TESTIMONIANZA DEL SACERDOTE MOLTI DON GIUSEPPE (FONTE: HTTP://WWW.NAUTILAUS.COM/GRB/GUERRA/SEMENZA.HTM) Elisa GIAMBELLI Busto Arsizio,1863- Lodi,1940. Educatrice. Nacque a Busto Arsizio da Giuseppa Stazza e Alessandro Giambelli che, per diversi anni, fu direttore della Scuola normale femminile di Lodi. Fu nominata direttrice dell’Orfanotrofio femminile nel 1895 e mantenne la carica per 45 anni, stimata ed amata dai superiori e dalle orfane. A termine carriera le fu conferita la medaglia d’oro. Collocata a riposo continuò a vivere, in separato appartamento, presso l’Orfanotrofio femminile. Morì a Lodi il 26 dicembre 1940. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) Maria HADFIELD COSWAY Firenze, 11 giugno 1760 – Lodi, 5 gennaio 1838. Artista ed educatrice. Maria Luisa Caterina Cecilia Hadfield è stata una artista ed educatrice inglese. Nata a Firenze da padre inglese e madre italiana, si trasferì a Londra nel 1779 e sposò William Richard Cosway, famoso miniaturista del principe di Galles. Nel 1796 muore, a soli sei anni, la figlia Luisa Paolina Angelica e la Cosway si trasferisce a Maleo, nel Lodigiano, dalla sorella Bettina. Dal 1803 al 1812 fonda il suo primo collegio a Lione. Trasferitasi a Lodi, con l'aiuto di Francesco Melzi d'Eril, duca di Lodi, ristruttura il convento dei frati Minimi e apre, il 18 febbraio 1812, una nuova scuola per ragazze, conosciuta poi come il Collegio delle Dame Inglesi. Le sue convinzioni pedagogiche, che si rifanno alle teorie di JeanJacques Rousseau e Johann Heinrich Pestalozzi, sono inclini a valorizzare le disposizioni naturali e il talento di ciascuna fanciulla. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA INCORONATA Aggettivo attribuito alla Madonna. Significa 'che ha la corona' sulla testa, nella sua ascesa al Regno dei Cieli, in segno di riconoscimento pubblico del suo potere. 15 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Maria LANZARINI BERNABEI Fu dal 1951 al 1967 sindaca di Casalpusterlengo, facente parte del partito Democrazia Cristiana. L’unica donna fino ad ora a prendere la carica di sindaca. (FONTE: WIKIPEDIA) Anna MAGGI PIZZAGALLI La Signora Anna Maggi Pizzagalli è ricordata come donna di fede e di coscienza. Consapevole che parte degli averi della sua famiglia dovevano erogarsi in opere di beneficienza e seguendo le orme dell’antenata Marchesa Luigia Castelli, già fondatrice dell’opera pia Castelli in favore delle giovani spose e dei poveri della parrocchia di Vidardo, volle un’opera stabile di beneficienza. Fondò a tal fine l’asilo infantile, che venne aperto nell’ottobre del 1913 e frequentato dai bambini di età compresa fra i 3 e i 6 anni della parrocchia di Vidardo e delle cascine limitrofe e successivamente a lei dedicato. Donò anche alcune case che servissero, in parte alla sede dell’opera e in parte, con le loro rendite, al sostentamento economico della stessa. La gestione dell’asilo fu affidata alle Reverende Suore Sacramentine di Bergamo, alle quali venne affidata anche l’assistenza delle ragazze dell’oratorio festivo e la gestione della scuola di lavoro. (FONTE: LAURA VIGNATI, A CURA DI, CASTIRAGA VIDARDO-LE ORIGINI, LA STORIA, IL TERRITORIO, 1999) Maria MARGOTTI Maria Margotti, nata a Alfonsine nella provincia di Ravenna il 9 settembre 1915, è morta a Molinella (Bologna) il 17 maggio 1949. E’ stata una attivista e mondina italiana. Fu uccisa durante una manifestazione per i diritti dei lavoratori nel secondo dopoguerra. Dopo la morte del padre, diventa mondina. Partecipò attivamente alla Resistenza e dopo la Liberazione, nel 1946, entrò come operaia in una fornace. Partecipò alle lotte sindacali per le sette ore di lavoro, il miglioramento del vitto, il rispetto della legge di collocamento, l'assistenza in caso di malattia. La lotta raggiunse il culmine con lo sciopero bracciantile del 1949. Nella mattina del 17 maggio, quando durante la manifestazione intervenne la polizia in grandi forze iniziando cariche violente e sparatorie, Maria Margotti venne falciata da una raffica di mitra. (FONTE: WIKIPEDIA) Santa Maria Domenica MAZZARELLO Maria Domenica Mazzarello (Mornese, 9 maggio 1837 – Nizza Monferrato, 14 maggio 1881) fu una religiosa italiana, fondatrice della congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice; nel 1951 papa Pio XII l'ha proclamata santa. (FONTE: WIKIPEDIA) Angela MINESTRA (Non sono state trovate informazioni) 16 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Lina MINESTRA 1925-1984. Fu preside per diversi anni alla scuola media di viale Monte Grappa in Sant’Angelo Lodigiano. (FONTE: HTTP://WWW.NAUTILAUS.COM/IL_PONTE/FEBBRAIO2002/MINESTRA.HTM) Felicita MONICO (Non sono state trovate informazioni) Maria MONTESSORI 1870-1952. Pedagogista ed educatrice italiana, prima donna in Italia a conseguire la laurea in medicina; dopo studi universitari si dedicò alla cura dei bambini con problemi psichici, convincendosi che con il trattamento educativo otteneva maggiori risultati che con l'uso di cure mediche tradizionali. Nel 1906 fondò la Casa dei bambini e l'attività educativa, destinata ai figli delle famiglie operaie del quartiere di san Lorenzo a Roma. Ostile al fascismo lasciò l'Italia nel 1936 e seguì il fiorire delle scuole montessoriane. Il momento decisivo dell’intuizione fu capire che il metodo usato sui diversamente abili ha effetti stimolanti anche nell’educazione di bambini normali. Caratteristica della scuola montessoriana è un ambiente fatto su misura del fanciullo, anche nei particolari dell'arredamento. Invece sul piano didattico il metodo Montessori è stato messo in discussione per il carattere artificioso dei materiali e l'uso troppo rigido del loro impiego. Nonostante ciò, il metodo montessoriano è tuttora largamente molto diffuso, in particolare all'estero. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA Marianna MORO Nata ad Alba il 30 giugno del 1840 dai coniugi Torta, esercenti di un Caffè nell’antica Piazza Vittorio Emanuele, esordì a 15 anni nella compagnia Robotti – Vestri recitando in lingua italiana. Entrò poi a far parte della compagnia piemontese di Giovanni Toselli iniziando a recitare nella lingua piemontese tutti i capolavori di quel teatro affermandosi ben presto come la migliore interprete nei personaggi femminili protagonisti. Interpretò fra gli altri l’opera di Vittorio Bersezio “Miserie d’Monssù Travet” e fu la prima interprete di Madama Traver; avendo sposato Angelo Moro-Lin, filodrammatico veneto, rotto il sodalizio con Toselli, si spostò a Venezia dove divenne una delle maggiori interpreti del teatro Goldoniano. Morì improvvisamente a Verona il 19 giugno del 1879. (FONTE: WIKIPEDIA) Ester MANZONI 1929-1940. Fu figlia di Valerio Manzoni, proprietario dell’Officina F.lli Manzoni che produceva macchine agricole, che dedicò una Via Privata alla propria figlia Ester, morta ancora bambina per una grave malattia. (FONTE: WWW.NAUTILAUS.COM/IL_PONTE/NOVEMBRE2001/MANZONI.HTM) 17 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Francesca MORVILLO Francesca Laura Morvillo è nata a Palermo il 14 dicembre 1945. Il 26 Giugno 1967 ha conseguito la laurea con il massimo dei voti e lode accademica in Giurisprudenza. La sua tesi è stata valutata la migliore tra gli elaborati penalistici nell’anno 1966/1967 con il premio “Giuseppe Maggiore”. Il suo percorso accademico le ha permesso di diventare poi magistrata. Nel corso della carriera ricopre le funzioni di giudice del tribunale di Agrigento, sostituta procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, di Consigliera della Corte d'Appello di Palermo e di componente della Commissione per il concorso di accesso in magistratura. Oltre alla carriera in magistratura, Francesca Morvillo insegnò presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia a Palermo, in quanto docente di “legislativa del minore” nella Scuola di Specializzazione in Pediatria. Partecipò nel marzo del 1968, appena ventiduenne, al concorso per uditore giudiziario che superò brillantemente, e fu nominata con decreto del gennaio 1970. Dopo un anno di permanenza presso la Sezione penale del Tribunale di Agrigento, venne trasferita alla Repubblica presso il Tribunale di Palermo, dove spiccò il suo impegno civile nell’affrontare la delicatezza delle situazioni coinvolgenti soggetti fragili dalla personalità ancora in formazione. Dal punto di vista della vita privata, dopo un primo fallimento matrimoniale, nel 1979 conobbe Giovanni Falcone che all’epoca rivestiva il ruolo di giudice istruttore presso il tribunale di Palermo. Questo incontro sfociò, nel maggio del 1986, in un matrimonio civile. Il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci e a pochi chilometri da Palermo, il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro persero la vita in un attentato mafioso. La strage di Capaci, festeggiata dai mafiosi nel carcere dell'Ucciardone (Palermo), ha segnato una delle pagine più tragiche della lotta contro la mafia ed è strettamente connessa al successivo attentato di cui rimase vittima anche il magistrato Paolo Borsellino, grande amico e collega di Falcone. Ogni anno, il 23 maggio, si tiene a Palermo e Capaci una lunga serie di attività, in commemorazione della morte del magistrato Giovanni Falcone e di Francesca Morvillo. (FONTE: MELEGNANO.NET) Ada NEGRI Ada Negri è stata una poeta e scrittrice italiana. È ricordata inoltre per essere stata la prima e unica donna ad essere ammessa tra gli Accademici d'Italia. Nacque a Lodi nel 1870. Le sue origini erano umili. In portineria Ada passava molto tempo sola, osservando il passaggio delle persone, come descritto nel romanzo autobiografico Stella Mattutina (1921). Ad appena un anno dalla nascita rimase orfana del padre e fu grazie ai sacrifici della madre che Ada poté frequentare la Scuola Normale femminile di Lodi, ottenendo il diploma di insegnante elementare. Il suo primo impiego fu al Collegio Femminile di Codogno, nel 1887. La vera esperienza d'insegnamento che segnò la sua vita e la produzione artistica, però, fu intrapresa a partire dal 1888, nella scuola elementare di Motta Visconti. Al mestiere di maestra è legata l'attività di poeta: fu in questo periodo che iniziò a pubblicare i suoi scritti su un giornale 18 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI lombardo, il Fanfulla di Lodi. In questo periodo compose le poesie poi pubblicate nel 1892 nella raccolta Fatalità: questo libro ebbe un grande successo così si trasferì con la madre a Milano, dove entrò in contatto con i membri del Partito socialista italiano. Nel 1894 vinse il Premio Milli per la poesia. Nello stesso anno uscì la sua seconda raccolta di poesie, Tempeste, meno apprezzata di Fatalità, nonché vittima di una forte critica da parte di Luigi Pirandello. In questo periodo la sua lirica si concentrò soprattutto su temi sociali ed ebbe forti toni di denuncia, tanto da farla definire la poetessa del Quarto Stato. Il 1896 fu l'anno di uno sbrigativo e presto fallimentare matrimonio con Giovanni Garlanda, industriale tessile di Biella, dal quale ebbe la figlia Bianca, ispiratrice di molte poesie, e un'altra bambina, Vittoria, che morì a un mese di vita. Da questo periodo le sue vicende personali modificarono fortemente la sua poetica e le sue opere divennero fortemente introspettive e autobiografiche, come si vede in Maternità, pubblicata nel 1904, e Dal Profondo (1910). La separazione con Garlanda avvenne nel 1913, anno in cui Ada si trasferì a Zurigo, dove scrisse Esilio, pubblicato nel 1914, opera con evidente riferimento autobiografico, e la raccolta di novelle Le solitarie, pubblicata nel 1917, opera moderna ed attenta alle molte sfaccettature della tematica femminile. L'anno seguente esce Orazioni, raccolta di odi alla patria: gli anni della guerra avevano trasformato la passione civile in patriottismo, accompagnato all'avvicinamento alle posizioni di Mussolini. La corda principale della sua poesia erano ormai i sentimenti e, avanzando gli anni, la memoria: nel 1919 nasceva una nuova raccolta di poesie, Il libro di Mara, raccolta inusuale per la società cattolica e conservatrice di quell'epoca. Nel 1921, anno del matrimonio della figlia Bianca, è la volta di Stella mattutina, romanzo autobiografico di successo. Morì nel 1945 e fu sepolta nel Famedio di Milano. Il 3 aprile 1976 la sua tomba è stata traslata nell'antica Chiesa di San Francesco a Lodi. (FONTE: WIKIPEDIA) Corinna POLENGHI Corinna faceva parte dell’Associazione San Vincenzo che donava denaro per azioni benefiche per le persone in difficoltà. Santa Maria in PRATELLO Con questo nome viene ricordato il miracolo avvenuto a Paullo attorno alle metà del XIII secolo. Il racconto di tale miracolo riferisce che un’ immagine di Maria Santissima, in atto di nutrire il suo bambino, stava dipinta sul muricciolo attiguo a una casupola. Una fanciulla di nome Maria, sordomuta dalla nascita, sull'esempio delle compagne, s’inginocchiava davanti a quell'effigie. Con la mente, non potendo con la parola, esponeva le sue angosce e pregava. Un giorno, avendo pregato più devotamente del solito, contemplando estatica la sacra immagine, vide con sorpresa la Vergine Maria porre il braccio sopra il suo capo e dirle dolcemente: “Va’ da tua madre e dille che la Madonna ti ha fatto la grazia”. E così lei fece. La madre, stupefatta, a sentire la figlia parlare chiaramente, a gran voce chiamò le vicine e a tutte rese nota la grazia che sua figlia aveva ricevuto. (FONTE: WWW.PARROCCHIADIPAULLO.IT) Sofia PREDABISSI Una via porta il nome di Sofia Predabissi per ricordare che, con testamento del 28 dicembre 1867, la nobildonna Sofia Predabissi istituiva erede universale della sua sostanza, l’arcivescovo milanese Luigi dei Conti di Calabiana, escludendo però dalla suddetta eredità la possessione di Calvenzano nel comune di Vizzolo, il cui reddito doveva servire per l’istituzione e il mantenimento di un ospedale per gli ammalati 19 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI poveri dei comuni di Vizzolo e di Melegnano. L'Ospedale è stato trasferito nel territorio del comune di Vizzolo. (FONTE: MELEGNANO.NET) Angela Maria PUGNI DANELLI Mortara,1902-Lodi,1987. Benefattrice. Nata a Mortara in provincia di Pavia nel 1902. Il 18 marzo del 1926 partorì la piccola Anna Teresa che morì il 25 aprile dello stesso anno di gastroenterite come indicato sul certificato di morte. In realtà sembra che la piccola fosse affetta da qualche disabilità e ciò giustifica la profonda sensibilità della donna nei confronti dell’handicap. Alla sua morte, infatti, volle che il suo patrimonio e le sue proprietà servissero alla creazione di un'istituzione che si occupasse di aiutare le persone con disabilità. La fondazione intitolata ad Angela Pugni e al marito Stefano Danelli fu istituita nel 1989 e ha sede nel centro di Lodi, in via Biancardi dove la coppia ha vissuto. In via Paolo Gorini è invece ubicato il Centro Residenziale Danelli per le persone affette da gravi handicap e impossibilitate all’accudimento in famiglia mentre in zona Sant’ Alberto, nella via titolata alla coppia, è attivo il Centro Riabilitativo Polivalente. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA Santa SAVINA Milano 260-267 circa e 311/317 circa). Savina, nata a Milano dalla nobile famiglia dei Valeri, andò in sposa a un nobile lodigiano. Rimasta presto vedova, si dedicò a opere di carità, aiutando i cristiani perseguitati da Diocleziano. Savina fece seppellire nella propria casa, di nascosto, i corpi di Nabore e Felice, soldati cristiani decapitati a Laus Pompeia (oggi Lodi Vecchio) verso il 300-304. Cessata la persecuzione, Savina fece portare a Milano i resti dei corpi dei due martiri deponendoli nella cappella gentilizia dei Valeri. Al termine della sua vita colma di veglie e preghiere, Savina morì e fu sepolta accanto ai “suoi” martiri. Divenuta Santa, viene celebrata il 30 gennaio. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA Santa Chiara SCIFI Santa Chiara, al secolo Chiara Scifi (Assisi, 1193 – Assisi, 11 agosto 1253), è stata una religiosa italiana, collaboratrice di San Francesco e fondatrice delle Monache Clarisse: è stata dichiarata santa da Papa Alessandro IV nel 1255. Il 17 febbraio 1958 venne dichiarata da Papa Pio XII Santa Patrona della televisione e delle telecomunicazioni. (FONTE: WIKIPEDIA) Marie SKLODOWSKA (Madame Curie) Polonia, 1867 – Francia, 1934. Scienziata. Nacque a Varsavia in Polonia, da una famiglia cattolica molto numerosa. Marie decise di studiare fisica, a dispetto del fatto che questa scelta fosse inizialmente assai osteggiata: l'idea che una donna potesse intraprendere la carriera scientifica era inconcepibile per quel tempo. Poiché l'università di Varsavia era interdetta alle donne, si trasferì in Francia per studiare alla Sorbona, lavorando per pagarsi gli studi. A Parigi incontrò Pierre Curie, professore della scuola di Fisica, che sposò. I due coniugi scoprirono due nuovi elementi chimici, il radio e il polonio. Comprese che la radioattività è un fenomeno atomico. Per queste scoperte scientifiche, nel 1903 ricevette, insieme al marito e al professore Henri Becquerel, il premio Nobel per la fisica. 20 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Dopo la tragica morte del marito avvenuta nel 1906, Marie Curie continuò a lavorare nel suo laboratorio, venne chiamata alla cattedra della Sorbona (la stessa che era stata del marito) e riuscì a isolare il polonio puro e il radio puro. Per questo successo, nel 1911, venne insignita con il premio Nobel per la chimica. I coniugi Curie anzichè trarre profitto dalle loro scoperte, donarono all'umanità i risultati della loro ricerca, senza pretendere mai nulla in cambio. Durante la Prima Guerra mondiale Marie Curie si è recata al fronte per assistere i feriti e inventò le famose Petit Curie, delle automobili attrezzate con apparecchiature a raggi X. Nel 1912 fondò l'Institut du Radium, che diresse fino al 1932, quando la direzione passò alla figlia. Oggi chiamato Institut Curie, è tuttora un'importante istituzione scientifica per la ricerca sul cancro. Marie Curie morì il 4 luglio del 1934 di anemia perniciosa, in conseguenza della lunga esposizione alle sostanze radioattive. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA Giuseppina STREPPONI Lodi 8 settembre 1815 – Milano 14 Novembre 1897. Cantante soprano. Giuseppina Strepponi nacque a Lodi da una famiglia di musicisti. Studiò come soprano al Conservatorio di Milano e debuttò ad Adria nel dicembre 1834 in Chiara di Rosembergh. Cominciò a frequentare il compositore Giuseppe Verdi, rimasto vedovo della prima moglie, interpretando alcune sue opere. Con lui convisse dal 1848 al 1859, quando si sposarono. La salute malferma le impedì di proseguire la carriera di cantante. Quando morì, venne sepolta insieme a Verdi nell'oratorio della Casa di riposo per Artisti di Milano (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA SANTA MARIA DEL SOLE «L'anno 1560 in quelle adiacenze viveva donna Geronima Latini vecchia di 115 anni che a Dio aveva la sua verginità dedicata. Il fratello di lei, passando sul Tevere vide galleggiare un'immagine della Vergine dipinta in papiro e la prese e la dette alla sorella che fra le gemme del suo scrigno la chiuse. Dopo alcuni giorni nell'entrare nella camera vide l'immagine risplendente come il sole e così cinta da raggi. Tutta Roma accorse alla fama del prodigio, e dal miracolo fu detta la Vergine del Sole, cambiandosi in edicola l'atrio di quella casa.» (M. ARMELLINI, LE CHIESE DI ROMA DAL SECOLO IV AL XIX, ROMA 1891) Camilla TAVAZZI CATENAGO Nasce nel 1600 circa, fu una Benefattrice. Nel 1662 il Comune, in virtù di un lascito della nobildonna Camilla Tavazzi Catenago (indicata anche come Cavenago), apre la scuola di Grammatica minore, di Grammatica maggiore e di Umanità. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA 21 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Madre TERESA di Calcutta Madre Teresa di Calcutta (al secolo Anjeza Gonxha Bojaxhiu) è nata a Skopje, il 26 agosto 1910 ed è morta a Calcutta, il 5 settembre 1997. E’ stata una religiosa albanese di fede cattolica, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità. Il suo lavoro tra le vittime della povertà di Calcutta l'ha resa una delle persone più famose al mondo. Ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 1979, e il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II.. All’età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa nel settembre 1928, per entrare nell’Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come “le Suore di Loreto”, in Irlanda. Lì ricevette il nome di suor Mary Teresa, come Santa Teresa di Lisieux. In dicembre partì per l’India, arrivando a Calcutta il 6 gennaio 1929 dove diresse una scuola per figlie di ricchi, ma il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling Madre Teresa ricevette l’“ispirazione”, la sua “chiamata nella chiamata”. Provò sofferenza nel vedere l’incuria verso i poveri e volle dedicarsi solo a loro. Il 17 agosto 1948, indossò per la prima volta il sari bianco bordato d’azzurro e andò a Calcutta nei sobborghi: visitò famiglie, lavò le ferite di alcuni bambini, si prese cura di un uomo anziano che giaceva ammalato sulla strada e di una donna che stava morendo di fame e di tubercolosi. Iniziava così ogni giornata per lei e le sue sorelle. Il 7 ottobre 1950 la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità veniva riconosciuta ufficialmente nell’Arcidiocesi di Calcutta. (FONTE: WWW.TERZETA.IT) Flora de’ TRESSENI 1250-1340 circa. Benefattrice. Appartenente ad una delle maggiori famiglie guelfe di Lodi. Sposò Antonio Fissiraga, signore di Lodi, capo dei guelfi in Lombardia. La famiglia di Flora era vicina alla spiritualità francescana, la madre, infatti,Lodigiana de Palatini, aveva ideato la costruzione di un grande monastero francescano femminile da dedicare a Santa Chiara. Antonio Fissiraga, sposando Flora de’ Tresseni, ereditò dalla suocera e dalla moglie l’idea della nuova fondazione francescana, che avrebbe portato a termine il 5 novembre 1303, quando papa Benedetto XI diede la sua approvazione alla nascita in Lodi di un monastero per le Clarisse. Ad Antonio Fissiraga e alla moglie Flora de’ Tresseni va assegnato anche il merito della costruzione del Tempio di San Francesco in Lodi: la chiesa fu edificata nella seconda metà del Duecento. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA Anna VERTUA GENTILE Dongo 30/05/1845 Lodi 23/11/1926. Scrittrice. Nata a Dongo (Como) il 30 maggio 1845, esordì come scrittrice a 23 anni con "Letture giovanili per fanciulle". Oltre a collaborare con alcune riviste, scrisse numerosi romanzi, per lo più di genere rosa o rivolti ai ragazzi. Morì il 23 novembre 1926 e venne sepolta nel cimitero di Codogno, dove le sono stati intitolati una scuola e un premio letterario. (RICERCA EFFETTUATA E PRODOTTA DALLA CLASSE 3F DELL’ISTITUTO C.F.CAZZULANI DI LODI CON LA GUIDA DELL’ARCHIVISTA SARA FAVA, DELLA GIORNALISTA LAURA DE BENEDETTI E DELL’INSEGNANTE GIORDANA PAVESI) 22 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI DONNE DA RICORDARE Sofia BISI ALBINI (Milano 1856-1919) Scrittrice, pubblicista, femminista. Dopo le superiori, frequentate a milano inizia un’attività che la porta a dirigere la “ Rivista per signorine” e “ Vita femminile italiana”. La donna da lei ipotizzata, deve avere coraggio, forza d’animo ed essere dedita all’attività sociale. Scrive romanzi, racconti e novelle; diventa collaboratrice del giornale “Il corriere della sera”. Giovanna BOCCALINI BARCELLONA (Lodi 1901 – Milano 1991) Esponente politica, nata a Lodi, comunista, sposò un perseguitato politico e lo seguì al confino. Durante la Resistenza fu tra le fondatrici del giornale clandestino Noi Donne; dopo la Liberazione ricoprì la carica di assessore all’Assistenza (1946-1947) e successivamente di consigliere del Comune di Milano (1947-1949). Ersilia BRONZINI MAJNO (Milano 1859-1933) Una delle più attive protagoniste del movimento di emancipazione femminile italiano. La sua prima esperienza di volontariato comincia a Milano nella guardia ostetrica gratuita, rivolta alle madri illegittime. Grazie alla sua campagna per raccogliere fondi si può offrire alle future madri un contributo in denaro. Decide di dar vita a un’associazione che possa unire le donne e prepararle alla consapevolezza dei propri diritti, nel 1899 nasce a Milano “L’Unione femminile” di cui lei è presidente. Dopo la morte della figlia Mariuccia fonda “L’Asilo Mariuccia”: opera di assistenza all’infanzia per la tutela dei bambini. Elena CAZZULANI (Lodi 1920 – 2007) Scrittrice- storica, era nipote del famoso Francesco Cazzulani, il fondatore del "Collegio Cazzulani”. Era figlia di Giovanni Cazzulani, ultimo direttore del collegio, in seguito alle dimissioni di Francesco. Quando suo padre morì l'edificio venne dato in mano al comune che decise di utilizzarlo come sede della scuola di Avviamento Professionale, oggi è la sede dell’Istituto Comprensivo Francesco Cazzulani. Elena non continuò a dirigere l'istituto, ma diede il suo contributo scrivendo il libro “Il collegio Cazzulani" nel 1988. Divenne famosa pubblicando romanzi come "Il muro sul ponte" (1983) o "Il cielo comincia dal suolo" (1996). Scrive biografie come quelle di Cristina di Belgioioso (1982), Vittoria Manzoni (1986) e Mary Hadfield Cosway(1989). 23 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Adelaide COARI (Milano 1881-1966) Appena ventenne comincia la sua esperienza di insegnamento in una scuola pubblica rurale, e collabora al periodico “Il catechista cattolico”. Fonda il settimanale “La donna”, la rivista “Pensiero e azione”. Fu protagonista della prima battaglia del femminismo cattolico italiano per il diritto di voto alle donne, per la tutela e il riscatto del lavoro delle donne a partire dalle operaie e per l’istruzione-cultura femminile. Francesca COSTA Lodi (1939 – 1961) Ginnasta. Nata a Lodi, gareggiò con i colori della società Fanfulla, distinguendosi nelle gare con gli attrezzi. Quarta ai campionati assoluti del 1959, partecipò nello stesso anno all’incontro Italia-Svezia e nel 1960 alle Olimpiadi di Roma. Morì in un incidente automobilistico. Rosina FERRARIO (Milano 1888-1949) Prima donna pilota d’aeroplano. Il primo tentativo di decollo fallisce ma non le impedisce di continuare ad allenarsi, e nel 1914 Rosina si offre come Crocerossina aerea per trasportare i feriti, ma il ministero della guerra rifiuta la sua proposta. Nel 1921 si sposa e abbandona il volo. Nella GIACOMELLI (Lodi 1873 – 1949) Anarchica pacifista, è compagna di classe di Ada Negri. Tra il 1892 e il 1897 insegna nel comasco e nel varesotto, e aderisce al Partito socialista, collaborando alla rivista La Vita internazionale e al giornale socialista di Lodi Sorgete!, in cui difende la causa dell'emancipazione femminile e dei diritti delle lavoratrici. Pochi anni dopo il suo passaggio all'anarchismo. Insofferente del conformismo e delle tradizioni, nel 1894 abbandona la casa familiare per divergenze con la madre e, nel 1897 si licenzia e si trasferisce a Milano. In prossimità della guerra, e dopo gli eventi insurrezionali della settimana rossa, con lo pseudonimo "Petit Jardin", critica le posizioni guerrafondaie di alcuni anarchici ed esprime sui giornali Volontà e Abbasso la guerra! le sue posizioni di pacifismo intransigente, che rifiuta la difesa della "patria" anche in caso di invasione straniera. E’ arrestata nel 1916 a causa di un tentativo dimostrativo antimilitarista. L’intercettazione di una sua lettera e di un manifesto antimilitarista, le costa il rimpatrio a Lodi e la diffida ad ogni forma di propaganda contro la guerra. Fu arrestata nel 1928 nell’ambito dell’inchiesta sull’attentato a Mussolini e fu rilasciata grazie all’intervento dell’amica Ada Negri, ma tenuta sotto stretta osservazione per tutto il periodo fascista. Nel dopoguerra si ritirò a Rivoltella del Garda dove muore nel 1949. Teresa GUGELLONI (Lodi 1838 – 1895) Educatrice, Nel 1863 istituì a Lodi una scuola infantile femminile. Nel suo istituto s’insegnava scolasticamente a leggere, scrivere e contare. L’istituzione operò per 25 anni accogliendo in media 20 bambini l’anno. 24 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Cristina TRIVULZIO DI BELGIOIOSO (1808-1871) Patriota e scrittrice italiana, a sedici anni si sposò con il principe Emilio Borbiano di Belgioioso d'Este. Fu tra le protagoniste femminili del Risorgimento. Accolse prima in Svizzera e poi in Francia gli esuli politici. Fondò giornali, partecipò allo sbarco di Napoli e si impegnò nella cura dei feriti durante l’assedio di Roma. Dopo un viaggio in oriente scrisse “Storie della casa di Savoia”. Dopo essersi separata dal marito si trasferì in Svizzera, soccorrendo i profughi lombardi e finanziando la spedizione dei Savoia (1834). Tornata per un breve periodo in Italia, fu ben presto esiliata a Parigi, dove accolse nella sua casa i patrioti italiani. Grazie a questa donna e al suo salotto, diventato famoso, i patrioti riuscivano ad incontrare diversi personaggi illustri, tra i quali il principe Luigi Napoleone. A Parigi fondò il giornale la Gazzetta italiana. Nel 1848 sbarcò a Napoli e, dopo aver raccolto un gruppo di volontari, si recò a Milano dove sostenne, anche con la fondazione di giornali, la causa della fusione col Piemonte. Quando nel 1849 Roma fu assediata, si impegnò nella cura dei feriti. Alma SABATINI (1922 - 1988) Linguista – Femminista Nasce a Roma il 6 settembre 1922 e muore a Roma il 12 aprile 1988 in un incidente stradale nel quale resta ucciso anche il marito Robert Braun. Insegnante d’inglese si ritira presto dalla scuola per dedicarsi al femminismo. Militante nel Partito Radicale e dal 1969 nel Comitato direttivo della LID è fra le fondatrici del Movimento di Liberazione della donna e poi del Collettivo di lotta femminista. Alla manifestazione dell’ 8 marzo 1972 a Roma viene picchiata dalla polizia che carica i manifestanti. Partecipa attivamente a molti congressi internazionali e a un tour di conferenze mantenendo legami fra il femminismo italiano e quello europeo ed americano. La lotta per la legge sull’aborto, per il nuovo diritto di famiglia, per la legge di iniziativa popolare contro la violenza sessuale la vedono sempre in prima fila. Pubblica nel 1986 Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana edito dalla Commissione Nazionale di Parità fra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri di cui fa parte e nel 1987, “Il sessismo nella lingua italiana “. Ancor oggi le “Raccomandazioni” (presenti sul sito del Ministero delle Pari Opportunità) si rivelano un vero e proprio vocabolario di traduzione dal maschile al femminile in nome della parità, in cui la Sabatini denuncia la falsa 'neutralità' del maschile nella lingua italiana, suggerendo come correggere gli stereotipi di genere più diffusi nel linguaggio che negano, di fatto, la presenza delle donne nel mondo, con ripercussioni tutt'altro che linguistiche. LE PARTIGIANE: Maria Grossi di Tavazzano, staffetta partigiana e modella di Ettore Archinti Luisa Mazzini Folli di Lodi, deportata nel campo di Ravensburg da cui è fortunatamente tornata Maddalena Casali Mirotti di Casalpusterlengo, staffetta partigiana Anna Paolina Passaglia di San Colombano al Lambro Dina Clavena di Codogno, salita in montagna con il fratello partecipò alla battaglia di Megolo. 25 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI 26 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI Donne & Donne nasce come associazione volta all’organizzazione di progetti legati al mondo delle donne, dell’aggregazione giovanile, del tempo libero, delle problematiche dell’occupazione, della terza età, della solidarietà, con l’intento di promuovere iniziative, idee, curiosità…e rispondere a bisogni e aspettative delle diverse fasce d’età. Obiettivo a breve e medio termine è la socializzazione e la creazione di spazi attrezzati per l’aggregazione. Obiettivo a lungo termine è il sapersi porre come un osservatorio della realtà femminile e sociale del nostro paese, conoscerne problemi ed esigenze per poter essere da stimolo e proposta per le scelte amministrative e politiche. Stampa e divulgazione a cura dell’Associazione Culturale Donne&Donne - Sant’Angelo Lodigiano www.donneedonne.it [email protected] 9-10 MARZO 2013 27 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI 28 LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI “MAFFEO VEGIO” – CLASSE 3 A ISTITUTO “CAZZULANI” – CLASSE 3 F- A.S. 2011/2012-LODI
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