porta parola - Oltre le vette

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porta parola - Oltre le vette
I Monti Pallidi
Spettacolo in forma di musica e parole liberamente tratto dalla raccolta di leggende delle Dolomiti di Karl Felix Wolff
Con Erica Boschiero e Sandro Buzzatti
Regia di Luca Zanetti
“Quando ne conosci la storia, queste montagne non sono più soltanto maestosi monumenti naturali puntati dritti verso il cielo, di forme e di colori che non si vedono altrove.
Sono libri, libri e libri che racchiudono la storia del mondo. Sono pagine di pietra, storie di sabbia depositata dal mare, di fanghi calpestati dalla vita. Storie di fuoco solidificato, di acqua evaporata, di idrogeno, di ossigeno, di magnesio, di calcare, di clorofilla, di sangue. Pagine che racchiudono una musica più antica della vita, la musica cosmica madre del tutto. Pietre che generano storie, per cercare di cogliere il mistero di quella musica”.
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Il 26 giugno 2009 l’Unesco incorona le Dolomiti (gruppi montuosi delle Alpi Orientali italiane) Patrimonio dell’Umanità: un riconoscimento ai paesaggi incantevoli, alla monumentalità delle forme, alla varietà di colori delle vette dolomitiche, ma soprattutto un riconoscimento al patrimonio geologico e storico di queste montagne, vere e proprie pagine di pietra contenenti la storia del mondo. “I Monti Pallidi” nasce per raccontare questo angolo di Italia prezioso e a molti ancora forse sconosciuto ma anche e soprattutto per raccontare il fascino e il mistero dell’incontro dell’uomo con la Montagna, dovunque essa si trovi.
Lo spettacolo, pensato per un pubblico di ragazzi e adulti, prende spunto da alcune delle più belle leggende del territorio dolomitico, raccolte da Karl Felix Wolff nei primi del Novecento, tesori ai più sconosciuti o dimenticati, miti che raccontano il passato di un territorio ma che contemporaneamente portano al loro interno archetipi senza luogo né tempo. Attraverso le canzoni scritte appositamente per questo progetto ed eseguite dalla cantautrice cadorina Erica Boschiero, accompagnata da due musicisti d’eccezione, e gli scritti di Wolff riportati in vita dalla voce del noto attore bellunese Sandro Buzzatti, lo spettatore entrerà in un mondo incantato, fatto di luoghi misteriosi, animali, alberi, creature fantastiche, storie d’amore, di guerra, di viaggi, incontri e scoperte inaspettate. Leggenda dopo leggenda, lo spettatore è chiamato a scoprire il segreto della montagna, conservato nel fitto intreccio che lega il destino dell’uomo a quello delle altre creature viventi che gli si muovono accanto, delle rocce che sostengono il suo passo, dello scorrere delle stagioni in cui egli stesso è immerso.
Nel susseguirsi delle fiabe raccontate e cantate, prenderà forma la ricerca di senso e direzione che caratterizza ciascuno di noi, il nostro bisogno di sentirci a casa, in un mondo sempre più complesso e troppo spesso estraneo. I personaggi e le vicende narrate diventeranno perciò occasione per lo spettatore di interrogarsi su alcuni aspetti della sua stessa esistenza, di intravedere il mosaico interiore di emozioni e ricordi che porta dentro di sé, di riflettere sul suo rapporto con l’ambiente che lo circonda, di cui egli stesso è, consapevolmente o meno, parte integrante. Il tutto, nella cornice incantevole e sublime delle Dolomiti, che racchiudono nella loro stessa essenza il concetto di cammino, di salita, di ricerca, di limite, di equilibrio, luoghi dove è possibile guardare in faccia le proprie paure, scorgere molteplici orizzonti e punti di vista, dirigendosi verso l’alto e contemporaneamente dentro di sé, nelle viscere nascoste dell’essere umano.
L’anima del progetto si definisce attorno all’importante ambito del collegamento dei valori locali comunitari ai valori universali su cui poggia la filosofia dell’Unesco a mezzo di “rappresentazioni artistiche multisettoriali”. La modalità prevista include infatti l’uso di metalinguaggi artistici (musica, poesia, teatro, arte figurativa, scultura naturalistica) e la frequentazione consapevole, responsabile e mirata di luoghi con particolare carica simbolica (alcune date sono già programmate proprio sul territorio dolomitico). Oltre a 2
spunti di carattere olistico il progetto vuole comunicare alcune valenze peculiari di carattere geologico e paesaggistico contenute nel Dossier di Candidatura Unesco. Gli aspetti naturalistici ritenuti di valore universale e le loro fenomenologie sono dunque assunti come principi ispiratori dello spettacolo, aspetti estetici del paesaggio dolomitico che hanno condizionato la semantica delle Leggende delle Dolomiti. Ciò permette di comunicare e diffondere i valori che emergono dai racconti (valori ancestrali dei popoli delle Dolomiti), scaturiti nei secoli, dalla relazione profonda fra esseri umani e ambiente naturale. Regia di Luca Zanetti
Testi di Karl Felix Wolff, Erica Boschiero, Luigi Lombardi Vallauri, Dino Buzzati, William Shakespeare
Musiche originali di Erica Boschiero
Testi in dialetto bellunese di Gianluigi Secco
Arrangiamenti di Edu Hebling
Durata dello spettacolo: 80 minuti circa
Voce narrante: Sandro Buzzatti, Erica Boschiero
Voce e chitarra: Erica Boschiero
Contrabbasso e chitarra: Daniele Vianello
Percussioni: Andrea Ruggeri
Tra gli strumenti musicali in scena, la scultura sonora litica di Pinuccio Sciola.
Scenografie: Sara Colautti
Fotografie: Michele dalla Palma e Matilde Toscani Consulenza geologica: Emiliano Oddone e Rachele Lodi (Dolomiti Project)
Parte tecnica: Pierpaolo Pilla
Per l’intervento di Simonetta Zangiacomi, si ringrazia l’l’Union de i Ladis de Anpezo ­ U.L.d'A.
www.ericaboschiero.it
www.sandrobuzzatti.it
www.pinucciosciola.it
www.eduhebling.com
www.saracolautti.it/blog/
www.micheledallapalma.com
www.matildetoscani.com
www.dolomitiproject.it
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ERICA BOSCHIERO
“Menestrello fatto donna”, “la nuova Joni Mitchell”, “una delle voci più interessanti della canzone d'autore al femminile nel panorama italiano”, così alcuni giornalisti descrivono Erica Boschiero, classe 1983, cantautrice, cantastorie e cultrice della musica tradizionale veneta. Nel 2002 registra un primo disco in collaborazione con altri artisti e sotto la guida di Giusto Pio (arrangiatore di Franco Battiato), "Piccole Storie d'Africa", e a partire dal 2003 tre dischi per bambini editi dall'Editrice Missionaria Italiana dal titolo "Parole da fare". È stata vincitrice del Premio d'Aponte 2008 (concorso nazionale per sole cantautrici, dove ha vinto anche il premio Siae per il miglior testo), vincitrice del Premio Botteghe d'Autore 2009 e del Premio Corde Libere 2013, premio per il Miglior Testo a Musicultura e al Premio Parodi nel 2012 e finalista ad altri grandi premi per musica d'autore quali l'Artista che non c'era, il Premio La Nuova Canzone d'Autore al Mei e altri. Nel 2007 registra il suo primo disco da solista dal titolo “Dietro ogni crepa di muro”. Si è esibita in diretta su Rai 2 e Rai News 24, su Radio1 , Radio3 e molte altre radio nazionali e locali. Ha suonato in importanti teatri e locali italiani e all’estero (Francia, Norvegia, Germania, Islanda, Estonia, Lettonia, Biellorussia e Kazakhstan).
Ha lavorato e lavora anche nelle scuole (primarie, medie e superiori e scuole di musica) conducendo laboratori musicali con l'obiettivo di far conoscere a ragazzi e adulti la canzone d'autore come esperienza letteraria, come mezzo per esplorare la loro sfera emotiva e creativa e come strumento per riscoprire il valore della partecipazione attiva nella società. Nel 2010 si è laureata a pieni voti in sociologia con una tesi in sociologia della musica su un progetto artistico con adolescenti.
Dal 2011 porta in scena “Ballate di China”, spettacolo di musica e disegno con il fumettista friulano Paolo Cossi (Villa Manin a Passariano (UD), Festival Internazionale di Circo Contemporaneo Brocante in Valcovera (PN), Festival Tocatì a Verona, Teatro Duse ad Asolo (TV) etc.). Nel 2013 dà vita a “Italie”, spettacolo in duo con Gualtiero Bertelli, e partecipa con sei brani a “Mitincanti”, antologia musicale sugli antichi miti della tradizione veneta scritta e diretta da Gianluigi Secco. Sempre nel 2013 si esibisce al Gran Teatro Geox di Padova e all’Espace Julien di Marsiglia con l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana con due inediti che entreranno a far parte della compilation Corde Libere. Nello stesso anno parteciperà anche alla compilation animalista “Il cielo degli orsi” (insieme a lei anche i Tre Allegri Ragazzi Morti, i Tetes De Bois e Daniele Silvestri, Alessio Lega, Max Manfredi ed altri) e alla compilation del Premio Tenco 2013 (Produzione Ala Bianca).
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SANDRO BUZZATTI
Nato a Sedico (BL) il 14 ottobre 1948, consegue nel 1967 la maturità classica al Liceo Tiziano di Belluno. Si trasferisce a Firenze dove si dedica allo studio della teoria e tecnica della comunicazione orale, propria del mondo popolare. Nel 1972 fonda con Marco Mattolini e Alessandro Benvenuti "Il Canzoniere del Popolo": teatro e musica nel circuito delle Case del Popolo dell'area fiorentina. Attore professionista dal 1974, per la Coop. "Teatro d'Arte e studio" di Reggio Emilia debutta come attore ne "Il parlamento brucia" di A. Franzoni da scritti inediti di B. Brecht ­ regia di Yulia Ognianova. Entra in Nuova scena di Bologna dove lavora come organizzatore ed attore in La ballata dello spettro di Vittorio Franceschi. Nel 1975 fonda con Massimo De Vita a Milano l'associazione culturale Teatro Officina tuttora operante nell'ambito del decentramento teatrale. Fra 1977 e 1988 si ritira in Toscana dove alleva cavalli e pecore.
Fra 1988 e 1989 è un memorabile Capitan Finimondo ne Il trionfo di Arlecchino diretto da Carlo Boso (Tournée italiana con più di 150 repliche). Nel 1990 assume la direzione del TAG Teatro di Venezia e promuove l'apertura del teatro Ariston di Treviso. Nel 1991 fonda a Belluno il "Bel.Teatro" Associazione delle professionalità dello spettacolo per il Nord­Est che presiede fino al 1995. Nel 1995 partecipa ad "Anna Frank" produzione "Bel. Teatro", regia di R. Innocente.
Dal 1995, con il Calderon di P.P. Pasolini inizia una feconda collaborazione con Mirko Artuso. Nel 1997 dopo un lungo lavoro sulla "risonanza" della lingua dialettale del Veneto, debutta al festival delle Ville del Brenta con "Storia de Nane" di Romano Pascutto per la regia di Mirko Artuso e l'accompagnamento musicale di Damiano Visentin. Presentazione di A. Zanzotto e F. Loi. La lunga tournee è tuttora in corso nei pricipali teatri del Triveneto. Nel 2000 interpreta"Novecento" di A. Baricco con Marco Sbarai al Pianoforte;"Sonata a Kreutzer" di L. Tolstoj con Miriam Daldon al violino e Andrea Carcano al pianoforte. Propone inoltre"Dalle viscere alla metafora" antologia di venti poeti veneti del '900 a cura di L. Caniato con la pubblicazione di libro e recital a cura della Canova editrice. Dello stesso autore interpreta con Nora Fuser e Stefano Rota “l’anima sui cop”, uno spettacolo multimediale sulla emigrazione dei veneti tra Ottocento e Novecento, regia di Mirko Artuso. Nel 2001 propone "Compagni miei di­
versi" un percorso arbitrario nella poesia di impegno civile del '900 italiano con interventi musicali di Nelso Salton. Inoltre "Tanto Carnal…e ritorno" con la partecipazione di Nora Fuser, un viaggio nella letteratura d'amore e eros per uno spettacolo in forme di parole e musica, letture a due voci con interventi musicali di Nelso Salton e Claudio Doni, scelta dei testi a cura di L. Caniato. Ha una parte nel film "Vajont" di A. Martinelli. 5