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PERU’ DEL NORD
Culture sconosciute
Viaggio tra i paesaggi e i siti archeologici sconosciuti delle regioni del Nord
16 giorni
Le regioni settentrionali del Perù vantano una complessità archeologica e storica
poco conosciuta ai più, che spesso identificano il Perù solo con l’impero Inca la
cui nascita risale alla meta del XIII secolo d.C. mentre le più antiche culture preincaiche risalgono addirittura a circa 3.000 a.C. Fu infatti la costa settentrionale
del Perù che vide la nascita delle prime società organizzate: la misteriosa
necropoli di Revash, l’affascinante centro cerimoniale di Chavin de Huantar, la
più importante testimonianza del Perù precolombiano. A Trujillo le piramidi del
Sole e della Luna della cultura Moche e Chan Chan. Più a nord Chiclayo con il
museo “del Señor de Sipan”. E infine la cultura Chachapoya con l’imponente
complesso archeologico di Kuelap, la città fortificata soprannominata la “Machu
Picchu del Nord”, situata tra selvagge vallate. Interessanti poi i caratteristici
paesini andini, gli animati mercati e i campesiños nei loro vestiti colorati. Anche
dal punto di vista paesaggistico è una vera sorpresa con i panorami mozzafiato
della Cordigliera Bianca, con più di 30 cime che superano i 6.000 metri. Guida
locale di lingua italiana.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze estate 2016
1° giorno / Italia – Lima
Al mattino presto partenza da Milano con voli di linea per Lima, con uno scalo.
Pasti a bordo. Arrivo a Lima in serata, incontro con lo staff locale e trasferimento
in hotel per il pernottamento.
2° giorno / Lima – Cajamarca
Prima colazione in hotel e mattinata dedicata a una breve visita della città di Lima:
il centro coloniale con la Plaza San Martin, la Plaza de Armas e il convento di San
Francisco. Proseguimento per il quartiere di Pueblo Libre. Visita della collezione
privata Larco Herrera, eccellente introduzione alla straordinaria successione di
civiltà sviluppatesi nell’antico Perù, con un occhio di riguardo alle civiltà pre-Inca
Moche, Chimù e Lambayeque delle regioni settentrionali del Peru. Pranzo presso il
ristorante “Cafe del Museo”. Nel primo pomeriggio trasferimento in aeroporto e
partenza con volo per Cajamarca. Arrivo e trasferimento in hotel. Cena libera e
pernottamento in hotel.
3° giorno / Cajamarca
Al mattino, dopo la colazione, si visitano Cajamarca e i suoi dintorni. Cajamarca,
situata a 2.700 metri, è famosa per essere stata testimone di un evento che cambiò
radicalmente il corso della storia. Fu proprio qui che Francisco Pizarro, con un
pugno di uomini a cavallo e armati di spade e rudimentali archibugi, incontrò
l’imperatore Atahualpa, con al suo seguito un intero esercito inca di 50.000 uomini,
e riuscì con l’astuzia a catturarlo e farlo prigioniero. Resta a testimonianza
dell’avvenimento proprio la costruzione in cui venne imprigionato l’imperatore
degli Inca. Questo piccolo ambiente, poco più di 20 mq racchiusi da muri a secco
fatti di pietra levigata, è oggi famoso col nome di “Cuarto de rescate”, cioè la
stanza del riscatto. La leggenda vuole che Atahualpa offrì a Pizarro di colmare
d’oro tutta la stanza in cambio della sua libertà e che questi accettò. Il “Cuarto de
Rescate” venne presto riempito ma l’imperatore, purtroppo, aveva mal riposto le
sue speranze nella parola datagli dai conquistadores e fu così che Atahualpa venne
giustiziato in questa località, che da allora divenne l’emblema dell’incontro, o
meglio dello scontro, tra le due civiltà. L’evento cambiò presto il destino di questi
due mondi: un inesorabile declino e spoliazione per le Americhe e l’arrogante
egemonia di alcune monarchie europee su tutto il resto del mondo conosciuto. La
città conserva anche altre testimonianze dei trascorsi coloniali e nella piacevole
Plaza de Armas s’intersecano continuamente i due stili di vita, antitetici ma
complementari: quello rurale dei campesinos e quello moderno di una cittadina che
guarda al futuro. A circa un’ora di distanza dalla città si trova Cumbemayo, una
località dove ancora si possono osservare i resti di un acquedotto inca, costruito a
ridosso di una singolare parete di roccia. Sempre nelle vicinanze di Cajamarca si
trova Otuzco, dov’è possibile visitare un cimitero pre-incaico che ospita decine di
tombe rupestri. Pranzo libero, cena e pernottamento in hotel.
4° giorno / Cajamarca – Celendin – Balsa – Leymebamba
Al mattino presto, dopo colazione, uno straordinario tragitto conduce attraverso
uno dei territori più insoliti e curiosi del Perù. Dapprima accompagnati da dolci
vallate, di vaga somiglianza prealpina e coltivate a ortaggi e grano, si giunge a
Celendin, paese andino con la sua placida e caratteristica plaza de Armas
incorniciata da edifici coloniali adornati da artistiche balconate tinteggiate
d’azzurro. Proseguendo oltre comincia una incalzante discesa verso il fondovalle,
ricca di scorci panoramici, che conduce fino al letto del rio Maranon. Questo fiume
qui è ancora un docile ruscello ma, lungo il suo corso, raggiungerà presto una
portata tale da formare, unitosi al Rio Ucayali, il mitico Rio delle Amazzoni. Ecco
il villaggio di Balsa, immerso in una vera e propria oasi tropicale con piantagioni
di banani e alberi di papaya; si prosegue lungo la strada che risale sul versante
opposto della vallata riguadagnando, curva dopo curva, più di 1.000 metri di
dislivello. Il paesaggio inizia a cambiare, la vegetazione è ora di carattere
semitropicale, siamo nel cuore della Cordigliera Orientale, la zona di montagna che
riceve la maggiore quantità di precipitazioni di tutto il Perù e dovuto al fatto di
essere prossima all’Equatore e più a oriente. Tra queste montagne una misteriosa
civiltà, di nome Shushupaya, si espandé poco tempo prima che l’impero Inca
raggiungesse il suo apogeo, costruendo inattaccabili fortificazioni che furono solo
parzialmente espugnate dagli Incas. Pranzo a pic-nic lungo la strada. Nel
pomeriggio si raggiunge il pueblo di Leymebamba, punto da cui partì, alla fine
degli anni ’90, la missione archeologica peruviana che rinvenne quasi duecento
mummie durante l’esplorazione della “laguna de los Condores”, a due giorni di
marcia dal villaggio. Sistemazione in un albergo modesto, cena e pernottamento.
5° giorno / Leymebamba – Revash – Chachapoyas
Al mattino si visita Leymebamba, dove sembra che il tempo si sia fermato. Più
propriamente si visita il museo, appositamente costruito per custodire le mummie
rinvenute durante gli scavi. Dopo questa mostra introduttiva alla civiltà
Shushupaya si parte in direzione del villaggio di Tingo, percorrendo la verde
vallata del fiume Utcubamba. Deviazione lungo la strada per visitare il sito
archeologico di Revash, una misteriosa necropoli dove sono state trovati, in delle
costruzioni rettangolari incassate nella roccia, numerosi resti di ceramiche, collari,
cibo e piume, che probabilmente costituivano offerte per i defunti. In alcuni casi
queste costruzioni, chiamate ‘chullpas’, sono decorate con motivi simbolici dipinti
con tonalità di rosso e ocra, raffiguranti animali e persone stilizzate. Gli scavi sono
visitabili a piedi, camminando lungo un sentiero che costeggia il versante della
montagna. Terminata la visita del sito si prosegue lungo la valle, fino a raggiungere
Chachpoyas, la località dove si passerà la notte. Pranzo a pic-nic lungo la strada,
cena in un ristorante e pernottamento in hotel.
6° giorno / Chachapoyas – la fortezza di Kuelap (la Machu Picchu del nord)
Prima colazione e intera giornata dedicata all’escursione per la visita della fortezza
di Kuelap, altresì soprannominata la “Machu Picchu del nord”. Si abbandona la
strada principale per ascendere lungo una strada sterrata che, in un’ora e mezza
circa, conduce alla fortezza di Kuelap, il principale centro amministrativo e
religioso della civiltà Shushupaya, localizzata a 3.100 m sulla cima di una
montagna. I più eminenti esperti e studiosi delle civiltà andine ritengono che il
popolo Shushupaya mantenne dei continui contatti con altre civiltà, sviluppatesi sia
lungo la costa e sia nella zona amazzonica, e che non fu mai completamente
assoggettato all’egemonia Inca.
La capitale del “popolo delle nuvole”, cosi come viene chiamata questa misteriosa
civiltà, fu costruita tra il X e il XII secolo e la sua riscoperta risale al 1843. La
fortezza, interamente costruita in pietra su un crinale che domina tutta la vallata, ha
un perimetro di circa 600 x 100 metri ed è totalmente circondata da massicce mura,
che raggiungono i 12 metri nel loro punto più alto. Risulta evidente che questa città
era stata concepita per sopportare lunghi assedi. All’interno, su tre livelli, si
raggruppano più di trecento edifici per la maggior parte a pianta circolare. Le
costruzioni presentano alcuni interessanti fregi a forma di rombi, e anche questi
motivi non si rintracciano in altre culture precolombiane.
Nel momento di massimo splendore si ritiene che Kuelap contasse 3.500 abitanti.
Isolati e circondati dalla foresta, emancipati dalle culture limitrofe, i Shushupaya,
popolo di guerrieri, resistettero ferocemente agli Incas. Gli abitanti di Kuelap
abbandonarono la città in massa prima dell'arrivo degli spagnoli, per ragione fino a
oggi sconosciute.
A causa dell’accesso ancora poco agevole al sito e della sua scarsa promozione
culturale e turistica, è alta la probabilità di esplorare il sito quasi esclusivamente da
soli. Pranzo libero. Al termine delle visite si rientra in hotel, facendo la strada a
ritroso. Cena al ristorante e pernottamento in hotel.
7° giorno / Chachapoyas – Pedro Ruiz – cascata Gocta – Chiclayo
Lunga ma bellissima giornata di spettacolare trasferimento, attraversando una
varietà di ambienti e paesaggi contrastanti. Seguendo sempre il corso del fiume
Utcubamba, fino alla località di Pedro Ruiz, si incrocia una delle arterie stradali più
importanti del paese, la “Marginal de Selva”, che collega la costa e le città portuali,
attraversando poi le aree rurali coltivate a cotone e canna da zucchero, con
l’Amazzonia e le sue città di frontiera, Tarapoto e Yurimaguas.
Effettuando una breve deviazione si può ammirare, in tutta la sua grandiosità, la
cascata Gocta, scoperta meno di 10 anni fa, che con i suoi 771 metri di salto
complessivo si classifica come la terza più alta al mondo, dopo il Salto Angel
(Venezuela) e le cascate Tugela (Sudafrica). Si riprende la “Marginal de Selva”,
incontrando per la seconda volta il fiume Maranon, già visto giorni addietro presso
Balsa, e la cui portata, da allora a oggi, è già sensibilmente aumentata. Lungo
questa strada si valica un passo posto a ‘soli’ 2.800 metri, ch’è il più basso di tutti
quelli esistenti lungo gli oltre 7.000 km della Cordigliera delle Ande. Non si
percorre molta strada, una volta superato il valico, per avvertire il cambio
climatico: le colture estensive di riso e i palmeti via via degradano in terreni
sempre più poveri, lasciando gradualmente il passo a un clima semi-desertico che
digrada definitivamente nell’ambiente principalmente arido che caratterizza la
costa. Pranzo libero in qualche ristorantino locale lungo la strada.
Nel pomeriggio si raggiunge la città di Chiclayo, sito strategico nel passato,
crocevia di rotte mercantili che collegavano la costa con gli altopiani e la foresta.
Oggi è una città moderna e punto di partenza per visitare alcuni dei siti e dei musei
più interessanti del paese. Il Perù non smette di regalarci scoperte archeologiche
sensazionali, tesori di straordinaria importanza capaci di sorprendere ancora gli
addetti ai lavori, permettendo di ricostruire le antichissime origini del Paese.
Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
8° giorno / Chiclayo – Huaca Rajada – Museo del Senor de Sipan – Tucume
Dopo la prima colazione si lascia l’hotel per dedicare un’intera giornata alla visita
dei più importanti resti archeologici delle culture Lambayeque e Moche. Un breve
trasferimento conduce alla località di Huaca Rajada, più precisamente agli scavi
della tomba del Senor de Sipan, il massimo dignitario della cultura Moche, dal cui
fardo funerario emersero i tesori più favolosi mai scoperti in Perù.
La scoperta della tomba, effettuata nel 1987, per l’importanza scientifica e la
ricchezza in essa contenuta è stata paragonata alla scoperta della tomba di
Tutankamon. Huaca Rajada è stata recentemente finanziata da una missione
archeologica, a partecipazione italiana, mediante il Fondo Italiano per il Perù (FIP)
grazie alla conversione di parte del debito estero peruviano. Si prosegue per il
vicino paese di Lambayeque per visitare il Museo Tumbas Reales del Senor de
Sipan, costruito appositamente e inaugurato nel 2004 per mostrare al mondo un
tesoro unico, di inestimabile valore: la sensazionale collezione di oggetti rinvenuti
nella tomba di Huaca Rajada. L'uomo riposava fra le pareti di una camera
funeraria costruita con mattoni crudi e chiusa da un tetto in legno, sepolto in una
bara dipinta di rosso. Gli oggetti che componevano il corredo funebre erano
adagiati in parte sopra il cadavere, il naso, la bocca e gli occhi erano coperti con
pezzi in oro e le scarpe erano d’argento. Il rango del personaggio era evidente dalla
ricchezza e dalla raffinatezza del corredo e della veste interamente coperta da
piccole placche in oro. Solo la visita di questi tesori di eccezionale bellezza e
raffinatezza vale il viaggio!
Pranzo libero e nel pomeriggio trasferimento alla località di Tucume, presso la
quale si trova la cosi detta “valle delle piramidi”, una vasta superficie inserita nel
contesto di un bel palmeto, che ospita un complesso archeologico di 26 costruzioni
piramidali tronche, purtroppo molto danneggiate dall’erosione, poco conosciute ma
di grande valenza storico-culturale. Si visita il piccolo museo che si trova sul sito
per poi rientrare a Chiclayo. In serata cena in un caratteristico ristorante per
assaggiare le specialità gastronomiche del nord. Pernottamento in hotel.
9° giorno / Chiclayo – Huaca del Brujo – Trujillo
Partenza al mattino verso sud. Dopo circa due ore si devia dalla strada principale
per la Huaca del Brujo, un’area cerimoniale della cultura Moche dove una
importante missione archeologica ha portato alla luce, circa quattro anni fa, uno dei
più sensazionali tesori degli ultimi tempi. E’ stato scoperto un fardo funerario
all’interno del quale giaceva un corpo di donna, in perfetto stato di conservazione e
interamente tatuata, con un ricchissimo corredo funebre di oggetti in oro e argento.
Questa straordinaria scoperta, conosciuta oggi con il nome di “Signora di Cao”, ha
rivoluzionato le teorie preesistenti circa il ruolo occupato dalla figura femminile
nella cultura Moche. Il corredo e il fardo della “Signora di Cao”, probabilmente
una sacerdotessa, risalgono a oltre 1700 anni fa. Tutti gli elementi ritrovati
confermano l’importanza di questa donna nell’ambito della propria civiltà: dai
disegni geometrici dipinti sulle pareti della tomba ai tatuaggi sulle caviglie e sui
piedi e quelli sulle braccia, quest’ultimi raffiguranti serpenti e ragni che nella
simbologia andina sono attribuiti a un carattere semidivino, così come vasi di
ceramica, strumenti per la lavorazione del tessuto e splendidi gioielli in oro e rame.
E’ ora possibile ammirare questa preziosa collezione presso il museo del sito,
inaugurato nel 2009 a pochi metri dal complesso archeologico. Di per sé il sito
della Huaca del Brujo consta di diverse strutture a gradoni, recinti, una piazza
principale dove presumibilmente si celebravano i riti più importanti e una piramide,
sempre costruita a gradoni, dalla cui sommità echeggia il suono ovattato e costante
dei flutti oceanici del Pacifico: uno scenario che rievoca il misticismo di antiche
cerimonie in cui si veneravano gli astri, la luna e il mare. Pranzo libero lungo
strada. Si prosegue poi lungo la Panamericana, in direzione sud verso Trujillo,
capitale del dipartimento de La Libertad e fondata da Pizarro nel 1534. In passato
tutta questa estesa area costiera vide accrescere alcune tra le più importanti civiltà
pre-incaiche. Arrivo e sistemazione in hotel, cena libera e pernottamento.
10° giorno / Trujillo – Chan Chan e la cultura Chimù
Partenza al mattino per la visita del complesso archeologico di Chan Chan, la
capitale dell’antico regno Chimù. All’epoca della sua scoperta, effettuata dagli
spagnoli quasi cinque secoli fa, era probabilmente la più grande città in adobe
(mattone crudo) del mondo. Fondata probabilmente intorno alla metà del IX secolo
d.C., fu la capitale dell’impero Chimù fino alla conquista degli Incas, avvenuta
verso il 1470. La città, che secondo una stima poté arrivare fino a 30.000 abitanti
all’apice del suo splendore, è composta da dieci cittadelle, con muri perimetrali a
pianta rettangolare. In esse templi, stanze cerimoniali, camere mortuarie e alcune
residenze, un complesso che si estende su una superficie totale di circa 20 kmq che
affacciano sul mare. Sulle mura si possono ancora osservare raffigurazioni di pesci
e uccelli marini, oltre alla tipica iconografia della cultura Chimù. Grazie a un
sofisticato sistema di acquedotti e irrigazioni, i Chimù trasformarono gli aridi
terreni in fertili campi e da essi gli Incas appresero e perfezionarono le proprie
tecniche idrauliche. Il sito di Chan Chan, dal 1986, è entrato di diritto nella lista
Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Si lascia Chan Chan per raggiungere la
cittadina di Huanchaco, località costiera posizionata in una baia già nota ai popoli
Moche, Chimù e Inca e utilizzata come porto. Pranzo libero in qualche ristorante di
fronte l’oceano dove poter gustare alcune delle specialità marinare locali, come il
prelibato “ceviche”. Al pomeriggio si rientra a Trujillo per la visita della città e in
particolare l’elegante Plaza de Armas, su cui affaccia la Cattedrale. Si prosegue
con la visita di alcune residenze storiche: la Casa de la Emancipacion, costruita a
cavallo tra il XVI e il XVII secolo e una delle poche a conservare ancora degli
arredi originali, poi Casa Urquiaga e Casa del Mariscal. Non lontano da Trujillo si
visitano infine le rovine archeologiche delle Huacas del Sole e della Luna,
importanti centri risalenti all’epoca Moche. In particolare, durante i restauri alla
Huaca della Luna (Piramide della Luna), son venuti alla luce dei formidabili
affreschi raffiguranti il dio Ayapahek, la divinità più importante della cultura
Moche. Rientro a Trujillo e cena in un ristorante locale. Pernottamento in hotel.
11° giorno / Trujillo – Canyon del Pato – Monterrey
Al mattino si parte verso la provincia di Ancash, che ospita sia la Cordigliera
Bianca, la massima concentrazione di montagne del Perù e la seconda al mondo
dopo l’Himalaya, sia il monte Huascarán, la vetta più alta del paese che domina
dall’alto dei suoi 6.768 metri. A protezione di questo patrimonio naturalistico e
paesaggistico è stato istituito negli anni ’70 il Parco Nazionale Huascarán, capace
di sorprendere con dei panorami mozzafiato. Lasciata la costa desertica ci si
inerpica, quindi, lungo il Canyon del Pato, un’impressionante fessura della crosta
terrestre che si estende per circa 80 km. Superando un dislivello di quasi 3000
metri, interessante anche da un punto di vista geologico, si giunge al Callejon de
Huaylas, una valle incassata scenograficamente tra la Cordigliera Nera e la
Cordigliera Bianca e attraversata dal fiume Santa. Sosta al paese di Caraz, un
tranquillo pueblo andino dove a volte, durante la settimana, dei “campesinos”
tengono un animato e colorato mercato. Pranzo libero. Si prosegue lungo la valle
sino a Yungai, la località dove si lascia l’asfalto per imboccare una strada sterrata
che sale lungo il versante orientale della Cordigliera Nera. Man mano che si sale lo
spettacolo della Cordigliera Bianca diviene sempre più nitido, si apre innanzi una
vista unica su questa grandiosa quinta di montagne, resa ancora più suggestiva
dalla calda luce del pomeriggio che illumina le principali vette innevate del
versante occidentale: Huascarán, Copa, Chopicalqui e Huandoy, giusto per citarne
alcune. Si raggiunge un punto panoramico per contemplare la maestosità del
paesaggio e dopo la sublime sosta si riprende la valle del fiume Santa per giungere
a Monterrey, dove si alloggerà. Cena e pernottamento in hotel.
12° giorno / Monterrey – Callejon de Conchucos – il complesso cerimoniale di
Chavin de Huantar – villaggi rurali – Yanama
Giornata dedicata a una escursione nel remoto “Callejon de Conchucos”, una serie
di valli che affacciano sul versante orientale della Cordigliera Bianca, verso le
pianure amazzoniche. Ma il Callejon de Conchucos non è soltanto una successione
di valli andine di rara bellezza. In una di esse si trova uno dei siti archeologici più
antichi di tutto il Sudamerica, riconducibile a una civiltà che cambiò radicalmente
lo stile di vita arcaico, influenzando definitivamente lo sviluppo culturale delle
civiltà che vennero dopo di essa. Siamo nel complesso di Chavin de Huantar,
ubicato a 3.180 mt, dove giacciono i resti di una civiltà fiorita prima del X secolo
a.C. L’interno della costruzione principale, chiamata “El Castillo”, è un autentico
labirinto sotterraneo di passaggi e gallerie, perfettamente areate grazie all’efficace
ingegno degli antichi costruttori, che si incrociano in una serie di stanze. In alcune
di esse venivano custodite originariamente le “cabezas clavas”, cioè delle sculture
in pietra raffiguranti delle teste mozze, forse una sorta di trofeo di guerra, ch’è
possibile ammirare nel museo eretto presso il sito. Invece in uno dei cunicoli si
trova ancora oggi il “Lanzon”, un monolite di granito alto 4 metri e raffigurante un
essere antropomorfo, con attributi sia umani sia sovrannaturali, forse ancora
venerato dalle popolazioni locali. Si riprende la strada, con sosta per un pranzo
libero. Dopo aver tagliato trasversalmente il Callejon e alcuni passi montani,
transitando dalle comunità rurali di Huari e San Luis, ancora un ultimo tratto per
raggiungere la località di Yanama, dove si prenderà alloggio in un modesto ma
confortevole lodge. Cena e pernottamento.
13° giorno / Yanama – valico di Portachuelo – le lagune di Llanganuco (Parco
Nazionale del Nevado Huascarán) – Monterrey
Dopo colazione si visita l’ameno paesino di Yanama, graziosamente appoggiato
nella valle circondata dalle cime imponenti della Cordigliera Bianca, tra cui
spiccano il Chacraraju e il Contrahierbas. Lasciando il paesino alle spalle, si sale
verso il passo di Portachuelo che con i suoi 4.450 metri domina un paesaggio
sensazionale. Costeggiando il Chopicalqui (6.340 metri) a un tratto ci si trova di
fronte alla vetta più alta del Perù, il Nevado Huascaran, che dall’alto dei 6.780
circa primeggia indiscutibilmente sui vicini nevados Pisco, Huandoy e Yanapacha.
Dal passo si scende lungo la Quebrada Llanganuco per raggiungere le splendide
lagune di Llanganuco, due gemme di acqua turchese incastonate tra le vette.
Sosta per il pranzo a picnic durante la giornata. Nel pomeriggio si riprende il
percorso che consente di raggiungere nuovamente Monterrey. Arrivo in serata e
sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
14° giorno / Monterrey – ghiacciaio Pastoruri – Laguna Conococha – Lima
Al mattino partenza per il settore meridionale della Cordigliera Bianca. Con un
percorso di grande attrattiva si giunge nella valle del ghiacciaio Pastoruri, uno dei
luoghi più suggestivi del Parco Nazionale Huascarán dove, in un’area naturalistica
protetta, è possibile ammirare uno dei più grandi boschi di Puya Raimondii di tutto
il Perù. La pianta, che cresce al di sopra dei 3.000 mt, è la più grande della famiglia
delle bromeliacee ed è endemica delle Ande. Se ne deve la scoperta al geografo
italiano Antonio Raimondi, che la catalogò per primo intorno alla metà dell’800.
La caratteristica di questa maestosa pianta, che può superare anche i 10 metri di
altezza, è quella di avere una delle più grandi infiorescenze del pianeta, che in
media avviene intorno ai cent’anni di vita e, come gran parte delle bromeliacee,
dopo la fioritura la pianta muore. Si prosegue verso la laguna Conococha. Una
peculiarità di questa laguna è che nonostante l’altezza, circa 4.000 mt, essa sia ricca
di pesci. Una strada spettacolare si fa largo attraverso gli imponenti paesaggi delle
cordigliere, con tutte le cime perennemente innevate. Superato il valico di
Conococha inizia la panoramica discesa che condurrà fino alla costa desertica del
Pacifico. Qua e là appaiono sempre più numerosi dei piccoli agglomerati di case.
Pranzo libero lungo la strada. Si incrocia nuovamente la Panamericana Nord e una
volta imboccata, dopo averla seguita per un tratto, si giunge a Lima nel tardo
pomeriggio e sistemazione in hotel. Cena libera e pernottamento.
15° giorno / Lima – partenza
Colazione in hotel ed eventuale tempo libero a disposizione fino al trasferimento
privato in aeroporto, in tempo per le operazioni d’imbarco per il volo di rientro.
Scalo intermedio, pasti e pernottamento a bordo.
N.B. il tempo libero a disposizione al mattino dipende dall’orario di partenza del
volo di avvicinamento per l’Italia. A parte il trasferimento in aeroporto, non è
previsto alcun servizio.
16° giorno / Italia
Arrivo in Europa e proseguimento per Milano.
*** **** PUNTI FORTI DELL’ITINERARIO *** ****
Le regioni del Perù del Nord annoverano una varietà culturale e una ricchezza
storico-archeologica quasi interamente sconosciuta alla maggior parte delle
persone. Basti pensare che l’impero Inca si sviluppò soltanto a partire dal XIII sec.
mentre le più antiche civiltà, di cui esistono le incredibili testimonianze che si avrà
modo di ammirare in viaggio, risalgono a partire dal 3° millennio a.C.
Il misterioso sito di Chavin de Huantar, centro di culto di una civiltà tutt’oggi
sconosciuta. Poi Trujillo, con le piramidi del Sole e della Luna della cultura
Moche, e Chan Chan, l’antica capitale del regno Chimù.
Più a nord Chiclayo, col bellissimo museo dedicato al “Señor de Sipan” e, non
distante, l’altro eccezionale museo con la “Señora de Cao”.
Infine la cultura Chachapoya con l’imponente sito archeologico di Kuelap, città
fortificata del popolo Shushupaya, soprannominata la “Machu Picchu del Nord”.
Anche dal punto di vista ambientale, antropologico e paesaggistico il nord del
Perù è sorprendente: i villaggi immersi in vallate selvagge, il mondo rurale andino
dai caratteristici mercati e con le genti dai vestiti colorati, i panorami mozzafiato
della più grande concentrazione di alte montagne esistenti sul pianeta dopo
l’Himalaya: la Cordigliera Bianca, con più di 30 cime che superano i 6.000 metri.
Altre informazioni
Trasporti e guide – Si utilizzano automezzi fuoristrada tipo Toyota Fortuner (con
massimo 4 passeggeri + autista) o Toyota Hilux (con massimo 3 passeggeri +
autista), condotti da autisti-guide di lingua spagnola (a volte, se disponibili, parlanti
un italiano basico). Guida locale parlante italiano per tutto il viaggio, a partire da
minimo 8 partecipanti. Fino a 7 partecipanti guide sul posto parlanti italiano nelle
località di Chiclayo, Trujillo e Huaraz, a volte disponibili anche a Cajamarca e
Chachapoyas. Guide in loco di lingua spagnola nelle altre località.
Pernottamenti e pasti – Gli hotel utilizzati sono di buona categoria e, come
specificato sul programma, alcune notti si trascorrono in hotel semplici (dove non
v’è alternativa migliore), ma comunque in camere a due letti con servizi privati e
un buon grado di pulizia. I pranzi previsti possono essere a pic-nic o in ristornati
locali, le cene possono essere in hotel o al ristorante.
Clima – Temperato. Durante l'inverno australe (Giugno-Settembre) nelle zone
andine la temperature è fresca, o fredda, di notte (3°-10°) e calda di giorno (20°25°). Temperature più calde nella fascia costiera e possibilità di nebbia al mattino.
Altimetria – Come specificato sul programma, alcuni punti dell’itinerario
superano i 3.000 metri. E’ quindi necessario essere in buone condizioni di salute. Si
consiglia una visita medica preventiva.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria. Si
consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale.
Formalità burocratiche – Sufficiente il passaporto con validità almeno di 6 mesi.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse
archeologico in zone poco frequentate e quindi più coinvolgenti. Bellissimi
paesaggi di montagna e interessanti incontri con la popolazione dei piccoli centri
rurali, dove si vive ancora in modo tradizionale. Itinerario non particolarmente
impegnativo da un punto di vista fisico. Alcune tappe sono lunghe e alcuni tratti si
svolgono su piste sterrate. Mezzi di trasporto ottimi. Sistemazioni in hotel buoni
nelle città più importanti, solo alcune notti sono in hotel semplici. Necessario un
buon spirito di adattamento.
QUOTAZIONE PER PERSONA con partenza da Milano:
€ 4.680 base 10-14 partecipanti, con guida di lingua italiana
€ 4.980 base 8-9 partecipanti, con guida di lingua italiana
Partenze individuali possibili tutti i giorni:
€ 4.320 base 4 partecipanti, con guide di lingua spagnola/italiana
€ 5.280 base 2 partecipanti, con guide di lingua spagnola/italiana
Da aggiungere:
- supplemento singola
- (a) supplemento alta stagione aerea
- tasse aeree, security e fuel surcharge
- copertura assicurativa di viaggio
(assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio,
infortuni, “rischio zero”)
- costo individuale di gestione pratica
€ 590
€ 390
€ 310
€ 88
€ 80
Facoltative:
- assicurazione annullamento viaggio
comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio
4,5 %
- assicurazione integrativa medico/bagaglio
(per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese
mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio)
€ 45
Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza, confermate
dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi,
la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza integrativa per
aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio.
Date di partenza:
- da venerdì 27 Maggio a sabato 11 Giugno 2016
- (a) da venerdì 12 a sabato 27 Agosto 2016 (alta stagione aerea)
- da venerdì 16 Settembre a sabato 1 Ottobre 2016
La quota comprende: voli di linea internazionali e locali in economica,
trasferimenti privati da/per l’aeroporto, guida di lingua italiana per tutto il viaggio a
partire da un minimo di 8 partecipanti, i trasporti con vetture fuoristrada, tutti i
pernottamenti in hotel in camere doppie con servizi privati, i pasti come specificato
sul programma (sono escluse 3 cene e 9 pranzi) , gli ingressi ai siti archeologici e ai
musei, omaggio da viaggio.
La quota non comprende: acqua e bevande ai pasti e fuori i pasti, i pasti esclusi (3
cene e 9 pranzi), le tasse locali per voli interni e internazionali (circa $6 e $30),
mance ed extra, le polizze contro le penalità di annullamento viaggio e per l’aumento
dei massimali di rimborso medico/bagaglio (facoltative), tutto quanto non
espressamente specificato.
NOTE IMPORTANTI
 La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,90
in vigore nel mese di Dicembre 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a
20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.
 Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di
viaggio – l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, effettuato in senso inverso o
con le tappe leggermente differenti da quelle specificate sul programma, cercando
di mantenere invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate.
 Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a
disponibilità limitata di posti. In fase di prenotazione e solo in caso di
indisponibilità della tariffa usata nella costruzione del prezzo del viaggio, verrà
comunicato il supplemento.
 Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione.
L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non
sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre
pubblicate.
 L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo
del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.
Milano, 23.02.2016 n. 1
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi
Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia)
Tel 0039 02 34934528 // Fax 0039 02 34934595
E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com