Rassegna stampa del 16 febbraio 2017
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Rassegna stampa del 16 febbraio 2017
del 16/02/2017 16 febbraio 2017 http://www.abruzzoweb.it/contenuti/-abruzzo-senza-lavoro-europa-senza-futuro-convegnodibattito-con-giulio-sapelli-all-aquila/619467-4/ ''ABRUZZO SENZA LAVORO, EUROPA SENZA FUTURO'', CONVEGNO-DIBATTITO CON GIULIO SAPELLI ALL'AQUILA L’AQUILA - Deindustrializzazione, distruzione dei diritti dei lavoratori, delle imprese pubbliche e delle piccole e medie imprese, crollo dell’occupazione e deflazione al tempo della moneta unica e dei Trattati europei. Se ne parlerà all’Aquila nel convegno-dibattito “Abruzzo senza lavoro, Europa senza futuro”, organizzato dal quotidiano digitale AbruzzoWeb.it con Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna anche Economia politica ed Analisi culturale dei Processi organizzativi. L’appuntamento è per giovedì 16 febbraio 2017, alle ore 15,30, presso la Casa del Volontariato, in via Saragat 10, zona Campo di Pile. “I numeri, fortemente negativi, sull’occupazione in Abruzzo, come del resto sull’occupazione nell’Italia dell’Euro, dipingono una situazione da cui si può uscire soltanto partendo dalla comprensione di fenomeni macroeconomici e geopolitici di fondamentale importanza - spiegano gli organizzatori - a cominciare dai diversi meccanismi che hanno portato una ex potenza mondiale come quella italiana a una crisi economica e sociale di proporzioni mai viste prima”. “Senza questa comprensione di base, è impossibile individuare strumenti e percorsi adatti allo scopo di salvare dal baratro una regione dai tratti sempre più depressi sia a livello economico che sociale, una regione però capace, fino a non molto tempo fa, di imporsi come una delle più virtuose e produttive del Paese”, concludono. All’evento con Sapelli, da decenni una delle figure più note dell’economia e della cultura italiana, prenderanno parte lavoratori, sindacalisti ed esponenti del mondo politico e dell’imprenditoria d’Abruzzo. CSVAQ | Rassegna stampa 1 16 febbraio 2017 http://www.cityrumors.it/notizie-regione/abruzzo/398294-abruzzoue-al-via-torneodellinnovazione-esclusione-sociale-video.html #ABRUZZOUE, AL VIA TORNEO DELL’INNOVAZIONE CONTRO ESCLUSIONE SOCIALE L’Aquila. Un torneo dove a sfidarsi saranno i progetti più innovativi per combattere l’esclusione sociale. L’iniziativa, organizzata dall’istituto BEI, la Banca europea per gli investimenti, intende valorizzare le proposte più originali per contrastare i problemi legati all’emarginazione e alla povertà nei diversi ambiti dell’istruzione, della sanità, della creazione di posti di lavoro, delle nuove tecnologie. Novità di quest’anno, la sezione riservata al tema dell’invecchiamento. Al Torneo dell’innovazione, giunto quest’anno alla sesta edizione, possono partecipare imprenditori che abbiano a cuore i risvolti sociali, etici o ambientali delle proprie attività. La scadenza per l’invio delle proposte è il 1 marzo. Ai progetti vincitori sarà assegnato un primo premio pari a 50 mila euro e un secondo da 20 mila euro. L’evento finale, con la presentazione delle 15 idee ritenute più originali e la premiazione di quelle vincitrici, si svolgerà a Riga, in Lettonia, il 21 settembre. Per maggiori informazioni, consultare la sezione Abruzzo Europa sul sito della Regione Abruzzo. CSVAQ | Rassegna stampa 2 16 febbraio 2017 http://www.terremarsicane.it/prevenzione-e-informazione-sul-rischio-sismico-formazioneper-i-soldati-del-9-reggimento/ PREVENZIONE E INFORMAZIONE SUL RISCHIO SISMICO, FORMAZIONE PER I SOLDATI DEL 9° REGGIMENTO L’Aquila. Il 15 febbraio 2017, presso la Caserma “Pasquali-Campomizzi” di L’Aquila, sede del Comando Militare Esercito “Abruzzo” e del 9° Reggimento Alpini “L’Aquila”, una conferenza sulla prevenzione e informazione sul rischio sismico. L’iniziativa, promossa dal Gen. B. Rino DE VITO, Comandante del Comando Militare Esercito “Abruzzo”, rientra nel complesso delle iniziative che il citato Ufficiale Generale ha avviato in favore di tutto il personale, militare e civile, della Difesa in servizio a L’Aquila e relativi familiari a partire dal 18 gennaio scorso, data in cui si sono registrate ben quattro forti scosse sismiche di magnitudo superiore a 5,3. L’attività, coordinata dal neo Capo di Stato Maggiore del Comando Militare Esercito “Abruzzo” Col. Antonio RUSCITTO, ha visto la partecipazione, come relatori, del Prof. (geologo) Antonio MORETTI e del noto sismologo Chistian DEL PINTO, entrambi dell’Università dell’Aquila, della Dott.ssa Daniela RONCONI e della Geom. Donatella BIASINI del Dipartimento Protezione Civile dell’Aquila. Al termine dell’attività, apprezzata da tutti i partecipanti, è stato fatto dono ai relatori del CalendEsercito 2017. CSVAQ | Rassegna stampa 3 16 febbraio 2017 https://www.asipress.it/notizia_dettaglio.asp?id=32841 METANODOTTO SNAM: RIUNIONE A PAGANICA COMITATI PER IL NO Domenica 19 febbraio, dalle ore 16.00, nella sala del Centro Civico di Paganica, L'Aquila, si terra' un'assemblea pubblica per allargare il fronte di protesta contro la realizzazione del metanodotto della Snam sui luoghi maggiormente colpiti dal terremoto. L'invito a partecipare, dall'Amministrazione Separata degli Usi Civici di Paganica e San Gregorio, presieduta da Fernando Galletti, e' rivolto tutti. La realizzazione del gasdotto della Societa' Nazionale Metanodotti prevede un tubo largo oltre un metro, pieno di gas, che vista l'alta sismicita' del territorio, metterebbe a rischio l'intera comunita'. "Una bomba ad orologeria nel tracciato che attraversa la dorsale appenninica - ritengono i promotori - e soprattutto le faglie sismiche dei territori maggiormente colpiti dai recenti terremoti. Un'opera che tuttavia la societa' petrolifera e' intenzionata a realizzare, nonostante le proteste dei cittadini e il no della Camera dei Deputati. La battaglia e' dei singoli territori che non devono rilasciare le autorizzazioni ai diversi lotti cui il tracciato e' stato suddiviso". Parteciperanno, tra gli altri, gli attivisti dei comitati della Valle Peligna, territorio non solo interessato al passaggio del metanodotto Snam ma anche alla realizzazione di una centrale di compressione che la Snam intende realizzare a Sulmona, oltre ai sindaci dei territori interessati, i responsabili degli Usi Civici del territorio, amministratori locali e regionali, cittadini e associazioni. Interverranno: Giovanni Lolli, vice Presidente Regione Abruzzo; Pierpaolo Pietrucci, Presidente Commissione Ambiente e Territorio Regione Abruzzo; Gianni Anastasio, Sindaco di Pizzoli; Giovanna Margadonna, Comitati Cittadini per l'Ambiente, Sulmona; Flora Giovannetti, associazione Altre Menti, Sulmona; Alessandro Novelli, associazione I Patrignonesi; Francesco Montorelli, associazione Danae; Danilo Ciuffetelli, Usi Civici di Collebrincioni; Paolo Barone, Usi Civici di Aragno; Ottorino Ghizzoni, Usi Civici di Tempera; Luca Scarcia, Usi Civici di Assergi; Pina Marcocci, Usi Civici di Filetto; Elia Serpetti, Usi Civici di Arischia; Maria Teresa Casilli, Usi Civici di Camarda. CSVAQ | Rassegna stampa 4 16 febbraio 2017 http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&Itemid=2&task=view&id=38517 ANZIANI IN AUMENTO E GIOVANI IN CALO, SULMONA INVECCHIA SULMONA – Continua ad invecchiare la popolazione sulmonese, come si evince dallo studio del ricercatore sulmonese Aldo Ronci, condotto sulla base dei dati Istat. Sono stati analizzati i residenti dei vari comuni del Centro Abruzzo. E il comune di Sulmona realizza, tra i comuni con più di 15.000 abitanti, i peggiori risultati sia nella classe di popolazione dai 65 anni e più (25% contro 22% nazionale) che nella classe tra 0 e 17 anni (14% contro 16% nazionale. La popolazione dell’Abruzzo al 31.12 .15 è stata di 1.326.513 abitanti. La popolazione dai 65 anni in su è stata 304.403 abitanti pari al 23% e superiore al 22% nazionale La popolazione tra 0 e 17 anni è stata 204.701 abitanti pari al 15% e inferiore al 16% nazionale La popolazione delle tre valli che che fanno parte del territorio pe-ligno hanno le seguenti caratte-ristiche: per quanto riguarda la popolazione da 65 anni in su hanno tutte va-lori di gran lunga superiori al 22% nazionale: la Valle Peligna 25%, la Valle del Sagittario 33% e la Valle subequana 32%. Per quanto riguarda la popolazione tra i 0 e 17 anni hanno tutte valori di gran lunga inferiori al 16% italiano: la Valle Peligna 14%, la Valle del Sagittario 11% e la Valle Subequana 10%. Nel Territorio Peligno 12 comuni su 24 hanno una popolazione, nella classe di età da 65 anni in su, superiore al 30% a fronte di un valore medio nazionale del 22%. Anversa 34%, Campo di Giove 32%, Cansano 32%, Castelvecchio 36%, Gagliano 31%, Prezza 32%, Roccapia 31%, Scanno 33%, Secinaro 32%, Vittorito32%. Nei picchi più alti troviamo Villalago con il 39% e Cocullo con addirittura il 51%. Tra i comuni che hanno una popolazione, nella classe di età tra 0 e 17 anni, inferiore al 10% a fronte del 16% nazionale sono 7. Campo di Giove 8%, Castel di Ieri 8%, Castelvecchio 9%, Cocullo 5%, Molina 9%, Rocca Pia 6% e Villalago 9%. Il comune che ha i peggiori dati sia nella classe di età tra 0 e 17 anni (5%) che in quella da 65 anni in su (51%) è Cocullo. Il comune di Sulmona ha 12 ultracentenari che rappresentano il 5 per 10.000 degli abitanti valore di gran lunga superiore al 3 per 10.000 abitanti del valore medio italiano. In cinque comuni, nel 2015, non si sono verificate nascite: Bugnara, Cansano, Cocullo, Gagliano e Villalago. CSVAQ | Rassegna stampa 5 16 febbraio 2017 http://www.meteoweb.eu/2017/02/marsica-1915-laquila-2009-un-secoloricostruzioni/855480/ MARSICA 1915–L’AQUILA 2009: UN SECOLO DI RICOSTRUZIONI La paura del terremoto e il contributo che questa può dare all’azione del cittadino a favore della sicurezza sismica sul nostro territorio sembrano decadere nel tempo, con la diminuzione degli eventi sismici. Al contrario le tante esperienze maturate dimostrano, che gli effetti delle ricostruzioni, spesso non adeguati, sono persistenti. Proprio queste, anche più dei terremoti in sé, dovrebbero portare i cittadini a riflettere sulla necessità di prevenzione. Il volume Marsica 1915-L’Aquila 2009. Un secolo di ricostruzioni, edito da Gangemi, viene pubblicato mentre sono in corso le ricostruzioni successive ai sismi del Molise (2002), dell’Aquila (2009), dell’Emilia (2012) ed è stata avviata quella nell’area di Amatrice-Norcia. Una concomitanza di interventi edilizi “pesanti” – spiega Marco Cirilli nella newsletter INGV – cui l’odierna società italiana non era più abituata, considerando che dopo i terremoti del Belice (1968), del Friuli (1976) e dell’Irpinia (1980), la sismicità nel territorio nazionale si è diradata, tanto da attendere diciassette anni, il 1997, per registrare nuovi sismi con danni distribuiti su ampi territori. Il ridotto numero di forti terremoti nell’intervallo temporale 1980-1997 ha portato ad una conseguente riduzione della consapevolezza di vivere in un territorio sismico. Questa consapevolezza, tuttavia, dovrebbe essere alimentata dall’osservazione critica degli effetti dei terremoti passati in relazione alle ricostruzioni. Ciò anche in considerazione della persistenza, in termini di delocalizzazioni degli abitati (talora alimentate da presunte criticità geologiche), abbandoni e necrosi, riedificazioni sommarie e prive di relazione con l’identità dei territori, sostituzione dell’edilizia storica nel quadro di una visione distorta del progresso. In sostanza, spesso, le ricostruzioni intensive recano danni ai paesaggi edificati e naturali talvolta peggiori di quelli delle distruzioni sismiche, con conseguenze indelebili per le società che le “subiscono”. Questi aspetti emergono chiaramente dalle analisi condotte da esperti di vari settori disciplinari – storici, architetti, sismologi, geologi, archeologi, economisti ecc. – che discutono attraverso ventidue distinti contributi un’ampia casistica storica attinente ai problemi delle ricostruzioni che hanno interessato una parte dell’Italia “sismica” nel corso degli ultimi cento anni. Il volume, a cura di Fabrizio Galadini, Dirigente di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia INGV e Claudio Varagnoli, Professore ordinario di Restauro all’Università di Chieti-Pescara, riunisce gli atti di un convegno – Ricostruzioni: Marsica 1915, L’Aquila 2009 – volto a incentivare il confronto tra studiosi sul grado di conoscenza storica dei processi che hanno trasformato i paesaggi, in prevalenza dell’Abruzzo, a seguito dei grandi terremoti, e stimolare il dibattito CSVAQ | Rassegna stampa 6 16 febbraio 2017 su un argomento così complesso. Questa manifestazione del 2015 rientra nel quadro delle numerose attività organizzate da varie istituzioni pubbliche per il centenario del grande terremoto di Avezzano del 1915. L’adiacenza geografica tra il territorio della Marsica e L’Aquila (colpita dal terremoto del 2009), aveva consentito di legare in un percorso ideale un secolo di distruzioni e ricostruzioni, e tentare di farne emergere aspetti salienti. Lo scopo prioritario di questa operazione – di cui la pubblicazione in oggetto costituisce l’atto finale – è di natura didattica, legato al tentativo di rappresentare le grandi difficoltà legate alle ricostruzioni “pesanti” e mostrare ragioni più che convincenti al fine di evitarle, mediante la capillare declinazione delle possibili e percorribili pratiche per la mitigazione del rischio. CSVAQ | Rassegna stampa 7 16 febbraio 2017 http://www.acistampa.com/story/lazione-della-caritas-dopo-il-terremoto-a-colloquio-conmario-bettucci-5425 L’AZIONE DELLA CARITAS DOPO IL TERREMOTO: A COLLOQUIO CON MARIO BETTUCCI In un incontro con gli operatori diocesani delle Marche e i rappresentanti del Nucleo operativo emergenze della Caritas, svoltosi a Macerata, nel mese scorso, don Francesco Soddu, direttore nazionale della Caritas, aveva confermato il sostegno della Chiesa italiana: “Dagli operatori abbiamo avuto la conferma della loro passione, della loro dedizione e delle loro preoccupazioni, ma anche il desiderio di manifestare sempre la presenza della Chiesa in situazioni drammatiche come quelle rappresentate dal terremoto. La preoccupazione di non essere all’altezza pervade l’animo di tutti, la nostra presenza qui è dunque per ribadire la vicinanza di tutta la rete Caritas delle 220 Diocesi italiane”. Infatti, in questo periodo sono stati attivati i gemellaggi di tutte le Caritas diocesane con la diocesi di Rieti, le sei diocesi delle Marche colpite dal sisma (Ascoli Piceno, Camerino-San Severino Marche, Fabriano-Matelica, Fermo, Macerata-Tolentino- Recanati-Cingoli- Treia, San Benedetto del Tronto-Ripatransone- Montalto), la diocesi di Spoleto-Norcia, le diocesi de L’Aquila e Teramo-Atri, che dopo le ultime scosse e le nevicate hanno visto un’ulteriore aggravamento della situazione. A fianco di un monitoraggio dei bisogni a carattere sociale ed economico e di interventi mirati per favorire la ripresa delle attività produttive, sono state costituite piccole strutture a Scai, Sant’Angelo (frazioni di Amatrice) e Grisciano (Frazione di Accumoli), mentre nella diocesi di Ascoli Piceno si è avviata la realizzazione di un centro comunitario ad Arquata del Tronto. Per capire meglio il contributo offerto dalla Chiesa italiana abbiamo chiesto a Mario Bettucci, coocordinatore della Caritas regionale insieme alla moglie Marina, di spiegarci in quale situazione la Caritas si trova ad agire: “La Delegazione Caritas Marche, commissione pastorale della Conferenza Episcopale Marchigiana, sin dalle prime ore successive alle scosse del 24 agosto scorso ha attivato una serie di contatti tra i referenti per le emergenze, il delegato regionale e il direttore Caritas di Ascoli Piceno. Già dai primi giorni due operatori Caritas hanno affiancato il direttore di Ascoli Piceno, don Alessio Cavezzi, ed il vescovo della diocesi, mons. Giovanni D’Ercole, nella loro vicinanza alle comunità colpite anche con molte vittime. Gli ulteriori eventi sismici di fine ottobre, che ha interessato una superficie molto estesa, interessando, oltre Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, molte comunità del Fermano, quasi tutta la diocesi di Camerino-San Severino, la nostra diocesi e quella di Fabriano (per le Marche), e dopo la continua presenza degli CSVAQ | Rassegna stampa 8 16 febbraio 2017 operatori regionali e di volontari di altre diocesi delle Marche, i direttori Caritas hanno ritenuto opportuno predisporre un progetto di vicinanza alle comunità colpite, a servizio dei Vescovi e dei parroci, sacerdoti e parrocchie”. Quale è l’impegno della Caritas nelle zone terremotate marchigiane? “E' stato costituito il Nucleo Operativo Emergenza sisma (N.O.E.) con la presenza stabile di operatori e direttori di alcune Caritas marchigiane. Tutto in costante contatto con Caritas Italiana che ha assicurato la presenza in diversi momenti. Nel frattempo sono stati attivati i gemellaggi tra le varie Chiese d’Italia, attraverso le Regioni Ecclesiastiche, e hanno assicurato e sono presenti operatori dall’Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Calabria. L’opera di vicinanza, attivatasi ancora in emergenza, si svolge affiancando le diocesi nel comprendere la situazione attuale delle comunità e delle famiglie, quelle sfollate interne e quelle sfollate verso la costa e in altre sistemazioni. Diversi operatori sono impegnati ad affiancare le parrocchie delle città costiere per il sostegno alle famiglie presenti nelle strutture ricettive. Attraverso gli ‘Animatori di Comunità’ del Progetto Policoro sono state avviate le mappature delle varie realtà coinvolte: attività pastorali, socio-pastorali e socioeconomiche”. Quali sono le priorità per la Caritas? “La situazione è diversa da zona a zona e molto variabile a causa dei rientri delle famiglie nelle proprie abitazioni agibili o nelle strutture prefabbricate provvisorie. Di sicuro una priorità è data dal mantenere la vicinanza alle persone lì dove sono, e si concretizza nello stare dove sono le famiglie. Parallelamente c’è l’esigenza di mantenere, dove possibile, la presenza della comunità ecclesiale frantumata con gli sfollamenti ma anche fisicamente per l'inagibilità delle Chiese e dei luoghi di aggregazione e di comunità. Su quest’ultimo fronte si stanno predisponendo strutture prefabbricate, Centri di Comunità, che possano assolvere i bisogni pastorali, liturgici e catechistici, e quelli socio- aggregativi”. CSVAQ | Rassegna stampa 9 16 febbraio 2017 http://news-town.it/cultura-e-societa/14984-a-l-aquila-un-corteo-carnevalesco-per-linclusione-sociale.html A L'AQUILA UN CORTEO CARNEVALESCO PER L'INCLUSIONE SOCIALE Il Carnevale come occasione di festa e di inclusione sociale. E' questa l'idea messa in campo per il terzo anno consecutivo dall'associazione 180 Amici, che da anni si occupa di salute mentale e benessere di comunità. Per domenica 26 febbraio è la stessa 180 Amici ad organizzare un corteo carnevalesco per le vie dell'Aquila: l'appuntameto è alle 15 all'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio, punto di riferimento importante per chi si occupa di benessere di comunità nel capoluogo abruzzese. Da lì partirà un corteo colorato di maschere e carri che attraverserà il piazzale antistante la Basilica di Collemaggio, fino ad arrivare alla Villa Comunale. Al corteo parteciperanno anche auto e moto d'epoca, in esposizione a Collemaggio già dal mattino. Nei giardini della Villa ci saranno poi esibizioni di artisti di strada, oltre al ballo della pupazza, spettacoli con il fuoco e intrattenimento per bambini. L'iniziativa è autofinanziata, in parte sostenuta dal Comune dell'Aquila e dalla Chiesa valdese, da tempo partner di iniziative sociali in città. La direzione artistica è di Giulio Votta. Partecipano all'organizzazione il Centro diurno psichiatrico e le associazioni 3e32 / CaseMatte, Sasha Teatro, Spazio Giovane, Ruote d'epoca aquilane, XXIV Luglio, Abitare insieme, Sprar, Misericordie, Libera pupazzeria, Arci e Aida. CSVAQ | Rassegna stampa 10 16 febbraio 2017 http://www.marsicalive.it/?p=136210 AVIS SAN PELINO, RINNOVATO IL DIRETTIVO. IL PRESIDENTE: ORA PUNTIAMO AD AUMENTARE LE DONAZIONI Avezzano. L’Avis di San Pelino elegge il suo nuovo direttivo, e lo fa con mix di continuità tra passato e presente. E’ stato confermato, come presidente, Simone Di Cicco, come tesoriere Fernando Faraone e come segretario Luigi Ciccarelli. Le novità più evidenti, sono rappresentate dal ritorno di Vincenzo Panunzi, già presidente della sezione di base nel biennio 2013-2015 in qualità di vice presidente e l’ entrata nel gruppo della giovanissima Roberta D’Agostino. “Sono veramente soddisfatto di come siano andate le cose” afferma il presidente Di Cicco appena rieletto, “voglio ringraziare, prima di tutto chi ha collaborato con me nel corso degli ultimi due anni e che, per opposte ragioni, non ha potuto dare la propria disponibilità. Ci attendono grandi sfide, prima tra tutte quella di confermare il trend di crescita positiva, in termini di donazioni, del 2016. Trend che ha visto un incremento di quasi del 25% dei conferimenti ematici. Inoltre, ci prepariamo a offrire, alla nostra frazione una serie di iniziative di pubblica utilità, prima tra tutte il corso di BLS-D. Poi, nel 2018, ricorrerà il decennale della fondazione della nostra sezione, occasione per intraprendere una serie di eventi dedicati alla donazione e al mondo del volontariato in generale. Infine, non dimentichiamolo, il nostro direttivo si sta fattivamente impegnando nella soluzione di trovare una sede idonea alla nostra attività e, nonostante gli ostacoli trovati, contiamo di trovare una soluzione entro la fine dell’anno.” Conclude, infine, il presidente Di Cicco:” La prima sfida contingente, però, è quella di organizzare al meglio la raccolta con l’ autoemoteca prevista per il giorno 05/03/2017, primo di quattro eventi di raccolta del 2017, che rappresenta l’ unico mezzo, per tante persone, di poter dare a chi ne ha bisogno un aiuto concreto”. CSVAQ | Rassegna stampa 11 16 febbraio 2017 http://www.terremarsicane.it/centro-studi-dangio-primo-incontro-per-il-progetto-storicoculturale-di-valorizzazione-delle-giornate-medioevali-nella-marsica/ CENTRO STUDI D’ANGIÒ, PRIMO INCONTRO PER IL PROGETTO STORICO CULTURALE DI VALORIZZAZIONE DELLE GIORNATE MEDIOEVALI NELLA MARSICA Avezzano. Il 14 Febbraio si è svolta la prima Tavola Rotonda per il progetto di riscoperta e valorizzazione dell’evento medioevale più importante della nostra Nazione, che ha cambiato le sorti politiche e sociali dell’Intera Europa. La Tavola Rotonda/incontro è stata organizzata dal Centro Studi d’Angiò di Scurcola Marsicana, da anni dedito allo studio dell’evento medioevale. Il progetto è stato illustrato ai Comuni Marsicani interessati dall’evento: Scurcola Marsicana, Magliano dei Marsi, Sante Marie, Massa d’Albe, Avezzano, Tagliacozzo, Ortucchio, Anticoli Corrado, Napoli, ai Partner del progetto i due Gal: Terre Aquilane con Rocco Di Micco e Gran Sasso Velino con Roberto Di Gianfilippo, la Regione Abruzzo, Consiglio Regionale con Giovanni D’Amico e con il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti e il dirigente del settore Cultura della città di Avezzano, Tiziano Zitella. Il progetto spiegato nell’incontro dal Presidente del Centro Studi, l’architetto Lorenzo Fallocco, ha trovato larghi consensi partecipativi, chiudendosi con la realizzazione di un documento di intenti sottoscritto da tutti gli attori. CSVAQ | Rassegna stampa 12 16 febbraio 2017 http://www.cityrumors.it/notizie-laquila/cultura-spettacolo-laquila/398069-sulmona-gliamori-ovidio-michele-placido-davide-cavuti.html SULMONA, GLI AMORI DI OVIDIO CON MICHELE PLACIDO E DAVIDE CAVUTI Sulmona. Si terrà venerdì 17 febbraio alle ore 20.30 (ingresso libero fino ad esaurimento posti) presso il “Teatro MariaCaniglia” di Sulmona il Recitalin omaggio al poeta latino Ovidio nel bimillenario della sua morte con la partecipazione straordinaria dell’attore e regista Michele Placido e del compositore abruzzese Davide Cavuti, organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore “Polo umanistico Ovidio” con il patrocinio del Comune di Sulmonae la collaborazione dell’Associazione costruttori edili Provincia dell’Aquila e dell’Agiscuola Abruzzo. Gli studenti dell’Istituto Ovidio saranno protagonisti insieme a Placido nell’omaggio al poeta sulmonese preparati dalle professoresse Sabrina Cardone e Antonella Gentile. “Felices Libelli” è il titolo dello spettacolo con un vero e proprio omaggio al grande poeta latino Ovidio nel bimillenario della sua morte. Il recital poetico-musicale è suddiviso in tre quadri: nel primo si potranno ascoltare gli “Amores” (Amori) con la traduzione di Luca Canali; nel secondo l’“Ars amatoria” (L’arte d’amare) con la traduzione di Ettore Barelli e il terzo ultimo quadro ci proietterà nei “Remediaamoris”(Rimedi contro l’amore) con la traduzione di Gabriella Leto. “Sono molto felice essere stato invitato per l’omaggio ad Ovidio, uno dei padri della poesia a livello mondiale, in una ricorrenza così importante quale il bimillenario della sua morte– ha sottolineato Michele Placido – Accanto a me ci sarà il maestro Davide Cavuti che con le sue musiche originali sottolineerà i versi straordinari di un poeta senza tempo. Mantova il suo Virgilio si gode e Verona Catullo, io sarò detto la gloria della mia gente Peligna”– ha concluso Michele Placido citando alcuni versi di Ovidio”. Un serata di poesia con le musiche originali composte da Davide Cavuti, che firma anche la messa in scena dell’allestimento; sul palco ci saranno inoltre il chitarrista Franco Finucci, il soprano Chiara Tarquini, la pianista Sabrina Cardone, oltre allo stesso Cavuti che si esibirà alla fisarmonica. Il sodalizio artistico tra Michele Placido e Davide Cavuti si è concretizzato con la realizzazione di produzioni sia al teatro che al cinema:il regista pugliese infatti ha coinvolto il compositore francavillese in molte suoi lavori cinematograficiquali “Il Grande Sogno”(2009) con Riccardo Scamarcio, “Vallanzasca – gli angeli del male” (2010) con Kim CSVAQ | Rassegna stampa 13 16 febbraio 2017 Rossi Stuart (fuori concorso alla 67° “Mostra del Cinema di Venezia”) e “Itaker – Vietato agli italiani” con Francesco Scianna. Nel 2016 Placido ha, inoltre, interpretato il ruolo di “Vittorio De Sica” nel film di Cavuti sulla vita di Alessandro Cicognini presentato al 73esimo “Festival del Cinema di Venezia” e a Cuba al 38esimo “Festival del Cine Latino americano dell’Avana”. In teatro, la collaborazione li ha visti protagonisti in recitals di successo e in spettacoli quali “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello, “I Fatti di Fontamara” di Ignazio Silone, “Prima che il sogno” di Giorgio Albertazzi per il Teatro di Roma, “Un incontro tra cinema e teatro” di Michele Placido e Davide Cavuti per MuTeArt produzioni. “E’ con grande piacere che ospitiamo a Sulmona il Recital poetico-musicale con Michele Placido che interpreterà alcuni passi del grande poeta latino Ovidio accompagnato dal compositore Davide Cavuti, afferma la dirigente scolastica Caterina Fantauzzi – Il nostro obiettivo è quello di contribuire alla diffusione della conoscenza dei versi di Ovidio tra la comunità sulmonese e di riportare i ragazzi al teatro facendo conoscere loro le opere e il messaggio oltre il tempo del nostro illustre concittadino”. CSVAQ | Rassegna stampa 14 16 febbraio 2017 http://www.avezzanoinforma.it/notizia/2017-02-15/6802/escursione-guidata-al-paesefantasma-di-sperone-e-alla-vetta-del-monte-serrone.html ESCURSIONE GUIDATA AL PAESE FANTASMA DI SPERONE E ALLA VETTA DEL MONTE SERRONE Domenica 19 febbraio appuntamento con un'escursione guidata tra paesi fantasma e vette. Il cammino, tra paesi antichi e natura selvaggia, è organizzato dallo staff di "Montagne selvagge" e permetterà di visitare il paese fantasma di Sperone e la vetta del Monte Serrone, alle porte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un bellissimo itinerario che percorre le antiche vie di comunicazione tra un paese e l’altro. Anticamente erano usate per gli spostamenti lavorativi o per incontrare la propria amata o il proprio amato. Il dislivello è di 650 m, la durata di 5 ore, soste incluse, mentre la difficoltà è di tipo E e la lunghezza andata/ritorno è di circa 11 km. Appuntamento e partenza previsti per le ore 9:00 a Gioia dei Marsi in Piazza Savoia, vicino il benzinaio. Dal paese di Gioia dei Marsi località Fontana Vecchia inizia il sentiero che porta alla torre di Sperone. Il sentiero è nominato V2, il tempo di percorrenza è di 1 ora e 30, con un livello di difficoltà E. Il sentiero inizia con una strada sterrata per poi deviare all’interno del boschetto. Molto belli sono i muretti tirati a secco che si incontrano lungo il cammino ed in giugno il colore dominante è il giallo delle ginestre ed il loro profumo. Usciti dal boschetto si apre la radura dalla quale è possibile osservare la Torre . Proseguendo lungo la radura s’incontra prima il vecchio borgo di Sperone poi la chiesa di S. Nicola e infine la Torre che si affaccia su di un impervio vallone e sul Fucino. Volendo si può proseguire fino a raggiungere la vetta del monte Serrone dove c’è un piccolo rifugio. Il Serrone è noto per lo sport del parapendio e da un punto di vista geologico, per la faglia generatasi con il devastante terremoto del 1915. Balcone naturale della Marsica, sentinella silenziosa e strategica sin dall’epoca della prima fortificazione romana, del paese di Sperone non restano oggi che mura, tetti e stanze senza arredi in attesa di nuovi segni del tempo, testimoni muti di una storia che in pochi ricorderanno. Abbandonata definitivamente dopo gli anni settanta per via dell’impervio isolamento che nei secoli era stato la sua fortuna, subì la sorte di chi non riesce a correre al passo coi tempi, spegnendosi lentamente negli anni. Oggi la torre di un castello ormai scomparso domina l’impianto urbanistico di Gioia dei Marsi, dall’alto del Passo Sparnasio. Da lontano è la prima, tra le case che restano, ad indicare il vecchio borgo: guarda la valle da 8 secoli, ma da meno di uno non ha più generazioni che la ricordino come simbolo CSVAQ | Rassegna stampa 15 16 febbraio 2017 della propria città. Fu difficile per chi vi abitava abbandonare Sperone ed ogni pretesto fu lecito per rallentare quell’emorragia di giovani che parve irrefrenabile dal dopoguerra in poi. I cittadini lottarono perché si migliorasse la viabilità, si garantissero servizi primari e si dicesse costantemente messa in paese fino all’ultimo. Persino quando tutto sembrò ormai irreversibile, cercarono di tornare al Borgo quanto più spesso possibile per attività rituali legate alla terra o al culto. Questa lotta contro il tempo durò oltre cinquant’anni e si concluse con l’ultimo amaro trasloco, quello delle salme di chi vi riposava da tempo, al cimitero, quando tutti i defunti vennero portati via per essere ricollocati anch’essi a valle, insieme ai vivi. Per chi torna oggi resta solo un campo di margherite al centro di un mazzo di case vuote: vogliamo credere che sia lo stesso dove, come narra la leggenda, trovarono pace i nemici del sanguinario signore che ebbe potere di vita e morte in questi luoghi, quando Sperone prosperava ed era la prima tra le vedette della marsica orientale. Il programma potrà subire variazioni in base alle condizioni meteo e sarà annullato se non si raggiungerà il numero minimo di partecipanti. Obbligatoria la prenotazione entro le 12:00 del giorno prima. La guida si riserva di escludere le persone che non hanno un equipaggiamento adeguato. Costi del trekking: 15 euro a persona, comprensivo di escursione guidata a cura di un Accompagnatore di Media Montagna/ Maestro di Escursionismo del Collegio Regionale Guide Alpine Abruzzo e copertura assicurativa per tutta la durata dell’evento. Possibilità di pernotto in B&B. Materiale ed Equipaggiamento: Zaino da montagna, scarpe da trekking, coprizaino per pioggia, bastoncini telescopici, maglietta, pile o maglione, giacca a vento impermeabile, pantaloni comodi per la camminata, maglietta di ricambio, cappello, guanti, medicinali personali, occhiali da sole, sacchetti biodegradabili per immondizia, borraccia per l’acqua, sali minerali, frutta secca, pranzo al sacco. Info e prenotazioni: Ercole Marchionni 3382717448 [email protected] www.montagneselvagge.com CSVAQ | Rassegna stampa 16