opere di Arnaldo Pomodoro - Fondazione Arnaldo Pomodoro
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Fondazione Arnaldo Pomodoro La Collezione – Arnaldo Pomodoro Percorso critico Nata con un nucleo di ventotto opere fondamentali, donate da Arnaldo Pomodoro all’atto di costituzione della Fondazione nel 1995, la collezione si è arricchita nell’aprile 2012 di un’ulteriore donazione di un significativo gruppo di sculture, progetti, disegni. Ora comprende più di cinquanta opere realizzate dal Maestro dal 1955 ad oggi, da lui stesso selezionate per documentare le tappe fondamentali della sua ricerca artistica. Dai rilievi degli anni '50 in piombo, argento e cemento (come la serie degli Orizzonti del 1956-1957, Il giardino nero del 1956, Situazione vegetale n. 4, Tavola dei segni o Luogo di mezzanotte del 1957, Tavola dell’agrimensore del 1958) in cui già emerge una singolarissima scrittura variamente interpretata dai critici, si passa ad alcune tra le più significative Colonne del viaggiatore che sono esempio di meditazione sul modello iconografico della colonna come segnale visivo e luogo di memorie stratificate. Fino alla Colonna del viaggiatore del 1962 che fu realizzata per la mostra curata da Giovanni Carandente a Spoleto “Sculture nella città” e segna il passaggio di Pomodoro alla scultura volumetrica. La riflessione sulle forme geometriche primarie e l’intervento sui solidi euclidei (sfera, cilindro, piramide, cono, ecc. ecc.) che hanno caratterizzato il lavoro dell’artista negli anni '60 e che lo hanno fatto conoscere a livello internazionale sono qui presenti in alcune opere fondamentali in bronzo quali: Il cubo (1961-1962), La ruota del 1961, Radar n. 1 del 1962, In memory of J.F. Kennedy (1963-1964) e in alcune sfere, tra cui la Sfera n.1 del 1963, prova d’artista dell’opera della collezione permanente del MoMA di New York, e il Rotante dal foro centrale del 1966. Seguono alcune sculture di grandi dimensioni degli anni '70 e '80, tra cui: il Cono tronco del 1972, i Cippi (1983-1984), il Papyrus del 1984 e The Pietrarubbia Group (1975-1976), opera tra le massime dell’artista, che rivela appieno la sua vocazione architettonica e ambientale e rimanda al rapporto originario con la terra e con la storia. Infine, lavori più recenti, da Le battaglie del 1995, opera di grande dinamicità e monumentalità accostata da alcuni critici alla Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, alla serie dei Sette Frammenti da L’arte dell’uomo primordiale di Emilio Villa del 2004, nei quali materia, segno e scrittura si condizionano inestricabilmente a vicenda. Completano la raccolta numerosi studi e disegni e una trentina di modelli in fiberglass di opere monumentali come: Triade del 1979, la cui versione in bronzo e ferro è installata nei PepsiCo Sculpture Gardens, una delle più importanti collezioni d’arte all’aperto, a nord di Manhattan, Sfera con sfera (1979-1980), Giroscopio I (1986-1987), Obelisco "Cassodoro" del 1988, progettato per la piazza di Lampedusa come monumento ai caduti di tutte le guerre e insieme omaggio alla forza di vivere, e Movimento in piena aria e nel profondo del 1996-1997, modello della scultura realizzata per la nuova sede della Banca d’Italia a Frascati, inaugurata nel 2000.
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