Apistogramma Macmasteri: esperienze di allevamento e riproduzione
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Apistogramma Macmasteri: esperienze di allevamento e riproduzione
Acquariforum Apistogramma Macmasteri: esperienze di allevamento e riproduzione Inviato da Gregory martedì 03 luglio 2007 Ultimo aggiornamento martedì 10 luglio 2007 Apistogramma Macmasteri è un bellissimo ciclide con un carattere veramente particolare ed interessante. E’ da dicembre 2004 che mi occupo di una coppia di A.Macmasteri dopo aver allevato altri apistogramma come Cacatuoides e Njisseni e devo riconoscerne alcuni aspetti riproduttivi e caratteriali inconsueti. Prima di scrivere sulla mia esperienza è bene fare una premessa generale ricavata da varie letture come “Ciclidi Nani” di Linke e Staecked.Tetra, ma anche i numeri 12-18-23-31 di Hydra nonché tutti i numeri di Aquarium Oggi relativi a ciclidi nani e loro habitat. A livello sistematico Apistogramma Macmasteri (sinonimi:ApistogrammaTaeniata, A. Ornatipinnis e A. Villavicencio ) appartiene al genere apistogramma che fa parte del gruppo dei geofagini ed è caratterizzante il complesso (gruppo con medesime origini preistoriche) macmasteri (comprendente apistogramma guttata, a. hoignei, a. hongsloi e a. viejita, a questa ultima specie assomiglia molto ma si presenta più grande e con una fascia longitudinale a macchie assente in a. viejita). Apistogramma Macmasteri è un ciclide nano colombiano(lunghezza maschio 8 cm e femmina 6 cm) ed il suo habitat naturale è analogo a quello di molti altri apistogramma: vive in piccoli fiumi (larghezza massima 3 mt.) dalla corrente lenta e dalla scarsa profondità (10 cm. circa); tali corsi d’acqua sono caratterizzati dalla presenza di sassi ed in alcuni punti (che risultano l’habitat del nostro) di zone libere da questi dove forte è invece la presenza di foglie cadute e piante sia emerse che sommerse; il letto di foglie morte e la fitta vegetazione caratterizzano punti specifici con un livello di acqua che va da 1 a 5 cm., e qui vivono gli A. Macmasteri assieme a corydoras metae e loricaridi. Sempre Linke e Staeck descrivono questo biotopo a Villavicencio a sud della zona sorgentifera del Rio Ocoa ricordando come la natura della vegetazione consenta ai pesci ivi presenti la protezione non solo dai predatori acquatici ma anche volatili. I valori dell’acqua nel biotopo sono: pH = 5,5 KH e GH inferiori ad 1 conduttività pari a 5 microsiemens temperatura pari a 27° C . Trattasi di acqua chiara e limpida. In acquario la qualità dell’acqua è un fattore importante per la salute di tutti i ciclidi nani in generale e per la loro riproduzione in particolare, è importante che l’acqua abbia una bassa durezza e conducibilità ed una scarsa carica microbiologica (batteri e miceti sono tra le principali cause della micosi delle uova, cd. “ammuffimento”;inoltre secondo Autori come Bremer e Rheinheimer concausa di ammuffimento può essere il deposito di calcare sull’uovo, da cui la necessità di utilizzare acqua tenera). E’ importante quindi un frequente cambio di acqua ed anche consigliabile l’utilizzo di battericidi e fungicidi naturali come i tannini.(es.pignette di ontano) per favorire un rendimento ottimale della schiusa. I tannini infatti danno origine ad un complesso proteico sulla superficie delle uova “indigeribile” per i batteri oltre che essere utili per abbassare il pH (un abbassamento del valore di pH ha effetto inibente sulla crescita e riproduzione di molti batteri). Ma veniamo alla mia esperienza. http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 22:21 Acquariforum Avevo appena pensato all’allestimento di un acquario aperto100x40x45 avente un acquario satellite (sempre aperto) di 45x30x30 che invece girava da oltre due mesi, quando la passione per i ciclidi nani mi indusse all’acquisto di una splendida coppia di apistogramma macmasteri appena vista in negozio. Prevedevo di realizzare nell’acquario da 160 lt una sorta di biotopo Boa Cocha(Rio Putomayo in Perù) con Apistogramma agassizii, A.Bitaeniata e A.Cruzi e di mantenere il 30 lt (con filtrazione autonoma) come vasca di quarantena o secondaria base di accrescimento avannotti, ma come succede spesso all’acquariofilo, l’impulso dettato dalla meraviglia nel vedere dal vivo un nuovo ciclide prende il sopravvento sulla parte razionale legata ad un progetto a lungo termine. E’ nel piccolo acquario che inserì la coppia pur conscio delle diverse dimensioni adatte ad un acquario dedicato all’allevamento di ciclidi nani in generale (minimo 70 cm di lunghezza). Comunque,pensavo, allevatori come Richter (in “Riproduzione dei pesci d’acquario senza problemi” ed. Primaris) consigliano piccole vasche(25-30 lt) per la riproduzione di alcuni apistogramma come A. Trifasciata,quindi provai. La coppia venne inserita in questo acquario piantumato con lilaopsis nuovazelandae, cryptocorine ed hydrocotyle verticillata, in compagnia di due otocinclus e qualche piccola caridina red. A livello tecnico l’illuminazione è data da due neon Osram865 da 18 watted il filtro è un Eden 501 con pre filtro simil Amburgo in termini formali, il filtraggio è anche così rallentato (90 litri ora). L’acqua che ho utilizzato è stata RO oppure demineralizzata con resine a letto misto + Sali Rowa KH plus + oligoelementi (RedSea Mineral Salt in dosi pari a 1/12 rispetto quanto consigliato per il marino) o direttamente (e più spesso visto lo scarso litraggio) acqua minerale con caratteristiche adeguate (sorgenteMonte Cimone); i cambi parziali sono stati del 10% giornalieri (son solo 3 lirie basta unbecker) per le prime due settimane (con alimentazione a base di granulato e cyclops congelati abbondante) per poi scemare a cambi settimanali del 25% sino alla riproduzione, avvenuta dopo un mesetto circa. Acidificazione tramite impianto CO2 a lievito Natural SystemAskoll e Dennerle TR7(utile anche come antibatterico per la schiusa). Temperatura settata su 26-27 gradi C, rabbocco con RO (circa 400 cc al giorno). PH pari a 6,4 e KH pari a 2-3. Conducibilità intorno a 200 microsiemens (se il vecchio conducimetro funziona bene). http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 22:21 Acquariforum La scelta del piccolo acquario non era definitiva, avevo comunque la possibilità di inserire la coppia (od eventualmente il maschio dopo la schiusa) in altri due acquari; inoltre le dimensioni limitate mi avrebbero permesso di alimentare meglio gli avannotti nonché osservare il comportamento dei macmasteri. Così è stato, il maschio e la femmina sono cresciuti velocemente, eccoli al momento della immissione in vasca finchè la femmina non ha assunto la classica livrea gialla da maturità sessuale e sono cominciati i corteggiamenti. Sino al periodo del corteggiamento, cioè in fase di crescita, il maschio era decisamente predominante al punto di infastidire notevolmente l’alimentazione della femmina, altresì in fase riproduttiva era la femmina a corteggiare insistentemente ponendosi in posizione obliqua,con la testa verso l’alto e la pinna caudale in basso a colpire il maschio (che avrebbe poi iniziato a seguirla con i classici colpetti sulla zona ventrale di lei). Il corteggiamento non dura più di 24 ore e la femmina depone sotto il sasso che si nota nella foto, lo spazio esiguo permetteva solo il suo ingresso quindi la fecondazione del maschio è avvenuta tramite movimenti della caudale ad indirizzare il seme nella cavità. Questo tipo di fecondazione è comune negli apistogramma quando lo spazio della cavità di deposizione non permette al maschio il passaggio sopra le uova. Solitamente dispongo cavità ampie per la deposizione di ciclidi nani, mezzi gusci di noce di cocco oppure decorazioni in terracotta,era la prima volta che osservavo un simile comportamento. Dal momento della deposizione la femmina non si muove più dalla “tana” e passa il tempo a ventilare le uova per ossigenarle creando una sorta di corrente, nondimeno pulisce le stesse con la bocca essendo il muco in essa presente antibatterico, in quanto ha proprietà biostatiche, per poi provvedere allo “sbucciamento” delle uova. NOTA SULLA PROCEDURA ARTIFICIALE DI SCHIUSA E MANTENIMENTO: per chi preleva le uova a fini di allevamento artificiale è importante ricordare che il substrato con le uova attaccate deve essere posto in prossimità della uscita di un piccolo filtro perché l’ossigenazione è fondamentale in quanto l’embrione ne necessita per la crescita:l’ingresso di ossigeno nell’uovo avviene tramite micropori (del diametro di 1 micron, ovvero 1 millesimo di millimetro) della c.d. zona radiata dell’uovo (superficie a base di proteine all’esterno e http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 22:21 Acquariforum mucopolisaccaridi neutri e acidi oltre che carboidrati all’interno); è inoltre essenziale togliere le uova che ammuffiscono con delle pinzette e provvedere manualmente allo scuotimento del substrato al momento della schiusa. In questo periodo il comportamento del maschio dipende dal contesto, ovvero dalle dimensioni dell’acquario e dalla sua popolazione: in un acquario di comunità od anche specifico con ospiti potenzialmente predatori di uova come i corydoras partecipa alla difesa del territorio,altrimenti è completamente disinteressato. Stesso discorso per le sue cure parentali nei confronti degli avannotti, ecco perché è interessante osservare comportamenti parentali in situazioni di comunità o comunque similari alla realtà naturale. Ma a me in quel momento interessava la riproduzione per poi spostare la famigliola in un acquario più grande. Alla temperatura di 26° C le uova si schiusero dopo 3 giorni e la femmina spostò le larve ancora non motili all’interno della vegetazione,presumo in una buca ai piedi delle cryptocorine dove il fitoplancton è abbondante. Cominciò ad essere aggressiva con il maschio ragion per cui spostai lo stesso nell’acquario di comunità dove si alimentava e non stava nascosto nonostante la presenza di una coppia di apistogramma cacatuoides ed una di a. nijsseni. Nel piccolo acquario dopo 5 giorni dalla deposizione apparve la femmina con una ventina di larve motili: e quindi comincia l’alimentazione con naupli di artemia Brine shrimp dellaOcean Nutrition (ottime sia per dimensioni che per capacità di schiusa). A differenza delle larve di apistogramma cacatuoides quelle di macmasteri sembravano più piccole quindi integrai con mangime in polvere(con scarsi risultati) ma fortunatamente il fitoplancton non mancava in un acquario così piantumato. Qui si potrebbe aprire una parentesi sul fatto che, in generale, un acquario da riproduzione debba essere ricco di vegetazione o meno;credo che una folta vegetazione rappresenti uno schermo visivo per l’acquariofilo e crei non pochi problemi nella alimentazione degli avannotti(nonché alla osservazione in generale), contestualmente con una folta vegetazione il fitoplancton è abbondante e sufficiente per diversi giorni dalla motilità delle larve e l’ambiente maggiormente idoneo alla vita dei nostri ospiti (produzione di ossigeno, assorbimento di nitrati,funzione statica di rifugio o cippo territoriale, …) nonché piacevole da osservare. Fatto sta che in questi casi l’allevamento di avannotti porta anche problematiche di coltura, una giusta alimentazione porta ad un eccesso di nutrienti e quindi di alghe se non si provvede con opportuni cambi ed una giusta filtrazione. Credo che la gestione dell’acquario debba essere volta comunque alla riuscita delle possibilità riproduttive della http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 22:21 Acquariforum coppia e di crescita degli avannotti, quindi che la parte plantofila di ognuno di noi possa assumere carattere secondario. A questo punto la femmina macmasteri si occupava normalmente delle larve(mancando una tana vera e propria il rito della reimmissione delle larve nella tana al momento dello spengimento delle luci corrispondeva alla raccolta sotto una pianta di cryptocorine wendtii) con i classici movimenti di guida (il controllo avviene dall’alto ed i movimenti delle larve seguono l’ombra della madre nonché determinati movimenti delle pinne della stessa portano le larve ad immobilizzarsi e risultare perfettamente mimetizzate sul fondo). Dopo quattro giorni però vedevo solo le larve e non la femmina. Ora,essendo l’acquario aperto e posto in ufficio,conoscendo inoltre quanto le femmine di apistogramma curino la prole, pensai che fosse saltata dall’acquario e cominciai una ricerca assidua, anche all’interno tra la lilaopsis, le cripto ed il vano di prefiltraggio. Passai delle ore a cercarla, eppure un 30 litri e piccolo ! Svuotai l’acquario sino a 5 cm dal fondo. Niente da fare. Dopo due giorni ancora nulla. A quel punto “pipettai” le larve (erano 10) e per gestirne meglio la cura utilizzai la classica vaschetta nursey in plastica per poecilidi. L’alimentazione procedeva bene e pure la crescita degli avannotti. Unico problema era il fatto che i naupli di artemia vivevano ovviamente poco in un acqua così tenera ma non avevo problemi di schiusa (circa12 ore con schiuditoio) e quindi non aumentai progressivamente la durezza dell’acqua come fatto altre volte per evitare questo fenomeno. Nel frattempo data per persa la femmina riportai il maschio in negozio. Il sesto giorno la scena inaspettata: ricompare la femmina(!) ed assisto all’ ultimo avannotto che viene da lei risucchiato fuori dalla nursey con conseguente morte dello stesso. La femmina aveva sempre la livrea riproduttiva, non ho idea del punto preciso dove fosse rimasta in acquario una settimana immobile lasciando le larve a se stesse, credo probabile una seconda deposizione a dieci giorni dalla prima od anche la cura di un altro gruppo di larve. A questo punto cercai di avere maggiori informazioni sull’atteggiamento parentale dei Macmasteri e adesso penso che il discriminante rispetto le altre specie di apistogramma risieda proprio nel nascondersi al momento della deposizione e ventilazione delle uova, ho letto di femmine che occludono completamente con la sabbia la unica uscita da cavità e lì rimangono per una intera settimana (cioè anche dopo la prima motilità delle larve) al punto che l’acquariofilo, pur sapendo che la femmina è lì a ventilare, la crede morta e rimuove la “tana” scoprendola incredibilmente vivace. Stare una settimana senza alimentazione e sprecando energie notevoli nella ventilazione sembra non snervare eccessivamente la femmina macmasteri che continuerà la fase riproduttiva (in caso di mancata riuscita nell’accrescimento della prole) ogni 15/20 giorni circa. http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 22:21 Acquariforum Dopo questa esperienza, mista di sorpresa e dispiacere,decisi di cambiare acquario per la femmina ed acquistare un nuovo maschio, un acquario 80x30x30 era nel frattempo quasi maturo e con piante ben radicate. In negozio trovai solo un maschio che purtroppo non era il precedente ed anzi presentava caratteri indicanti una diversa covata di origine, non ha la colorazione rossa dell’iride e la pinna anale si presenta più allungata. Eccolo Messo nel 30 lt per qualche giorno il nuovo maschio subì una dominanza spietata della femmina che lo portò a stare perennemente nascosto dietro il diffusore di CO2 nonché “obbligato” a fecondare una nuova deposizione nel medesimo punto sotto il sasso piatto leggermente rialzato sul fondo. La femmina dopo aver deposto “spostò” il maschio tramite movimenti frenetici della caudale ad adagiarsi di lato sul fondo davanti alla piccola cavità, ed espletare la sua funzione riproduttiva sotto stretto ed aggressivo controllo. Aspettai quattro giorni e le uova non si schiusero, il maschio continuava a stare nascosto e si alimentava con difficoltà. Il 30 litri si era dimostrato inadatto, la immissione contemporanea di una coppia aveva portato ad una convivenza sufficientemente riuscita sino alla schiusa delle larve, l’immissione successiva del maschio era invece un completo insuccesso. Altro fattore da tenere in considerazione nel realizzare un acquario specifico è la presenza di altri inquilini, presenza NECESSARIA se non si vuole osservare un acquario vuoto. Gli apistogramma in genere necessitano della presenza di pesci di banco per vincere quella che è definita come “timidezza”, cioè a dire la tendenza a restare nascosti tra la vegetazione, più semplicemente trattasi di mancanza di sicurezza: solo la presenza di pesci non bentonici ma che occupano la parte centrale e superiore dell’acqua rende sicuro il ciclide nano che non vi siano predatori dall’alto. Ecco che il miglior compagno di vasca risulta essere il nannostomus o “pesce matita” in quanto,a differenza dei vari caracidi amazzonici, non preda la prole di apistogramma. Ecco un maschio di nannostomus marginatus Spostai la coppia nel nuovo acquario insieme a sei nannostomus marginatus, tre otociclus affinis e qualche caridina. Ivalori del nuovo acquario sono gli stessi del precedente(l’acidificazione avviene tramite impianto CO2 Aquili con http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 22:21 Acquariforum bombola da 500 gr.usa e getta). Nella nuova vasca le parti del dominante si sono invertite ed è il maschio ad avere la meglio ad ulteriore dimostrazione della importanza degli spazi e dei tempi di immissione. La coppia rimane inizialmente separata ai lati opposti dell’acquario ma poi non mancano i corteggiamenti che vedono come protagonista,stavolta, il maschio: Relativamente alle deposizioni queste avvengono regolarmente ogni 15 giorni circa ma senza sviluppo delle larve, nutro dubbi sulla fertilità del maschio o la affinità di coppia. Le deposizioni sono avvenute su vari substrati, anche anomale come quelle sullo sfondo juwell (ovvero all’aperto nonostante la presenza di cavità) Si può notare il colore rosso-fucsia delle prime uova diverso dalle altre, forse a sintomo di avvenuta fecondazione. Normalmente le uova di apistogramma sono arancione vivace,eccone di a. cacatuoides ed a. nijsseni http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 22:21 Acquariforum E non avendo potuto osservare il maschio in questi frangenti non posso che aspettare nuovi sviluppi. Questa esperienza è servita a conoscere una nuova (per me)specie di apistogramma che definirei dal carattere particolarmente rude, con unrapporto di coppia tumultuoso in acquario specifico ed uno sviluppo comportamentale imprevedibile. Si tratta certamente di un ciclide nano tra i più belli ed interessanti. Di Fabrizio Basagni (gregory) http://www.acquarionline.it/acquari Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 22:21