Edilizia Militare

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Edilizia Militare
CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE INSEDIAMENTI URBANI ED EXTRAURBANI
Edilizia Militare e Fortificazioni
Edilizia militare: categoria edilizia che comprende il complesso delle installazioni difensive di un
determinato luogo o le strutture di servizio ad esso connesse. In relazione alla conformazione
tipologica delle strutture, l'edilizia militare può essere semplice o complessa.
BENI COMPLESSI
OGTT Tipo:
Caserma - dar al-gund: edificio o complesso di edifici, terreni liberi e relativi servizi e infrastrutture,
destinati all'alloggio di corpi militari o paramilitari.
Castello - qsar (plur. qsur): tipo di fortificazione destinato soprattutto alla difesa e, in epoca storica,
abitata permanentemente; a tale scopo era situato o sulla sommità di una altura, di difficile accesso
e con un'ampia veduta. Il termine sta anche ad indicare un borgo dotato di cinta muraria, di solito
in posizione elevata.
Cinta muraria o Cerchia o Mura: complesso di opere murarie di difesa entro le quali erano costruiti gli
antichi centri abitati.
Cittadella - qasba (plur. qasabat): parte principale di una città fortificata, posta al centro o più spesso
nella zona strategica più delicata ma connessa alla città stessa.
Fortezza - qal'a: impianto difensivo di notevole sviluppo, costituito essenzialmente da una cinta muraria
e da una serie di opere addizionali, aderenti o avanzate, più o meno indipendenti.
Fortezza - ribat (plur. ribatat): posto fortificato di frontiera, fortezza sede di monaci guerrieri, dotata
talvolta di bastioni - borj a base rotonda o quadrata.
OGTQ Qualificazione del tipo:
BENI INDIVIDUI O COMPONENTI
OGTT Tipo:
antiporta (rif. cinta muraria): opera di fortificazione delle porte nelle cinte murarie specialmente
medioevali.
barbacane: qualsiasi struttura di rinforzo a costruzioni militari. Nel Rinascimento indica una
fortificazione esterna, spesso distaccata, detta anche "tamburo", per lo più ad arco di cerchio,
dinanzi ad una fortezza o alle mura urbane per difendere la via di accesso.
bastia: piccola fortezza di forma quadrata cinta da fossato e terrapieno.
bastione (rif. cinta muraria) - borj: elemento della cinta muraria, solitamente a pianta pentagonale,
quadrata o rotonda, proteso verso l'esterno.
battifreddo: torretta di guardia o vedetta posta davanti ad una fortezza o un villaggio e dotata di
campana.
bertesca: torretta difensiva guarnita di feritoie posta tra i merli oppure aggettante dall'angolo di una torre
o di un parapetto delle mura di una fortificazione.
casamatta: fortificazione coperta a calotta, realizzata entro lo spessore del bastione o, più spesso, isolata;
è impiegata prevalentemente come postazione di pezzi d'artiglieria ed anche come alloggio.
cassero: torre quadrangolare con base a scarpa, ultimo rifugio, in caso di assedio, di un castello o altra
fortificazione. A differenza del maschio e del dongione, normalmente non era abitato.
cavaliere: elemento di fortificazione costituito da una sopraelevazione di terra o da un muro, variamente
dislocati e più elevati del ramparo, che offre quindi una migliore posizione di difesa.
cortina (rif. cinta muraria): tratto della cinta muraria compreso tra due torri o bastioni.
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Dizionario dei termini architettonici - Edilizia militare
dongione: tipo di torre fortificata. Il termine è spesso sinonimo di maschio ma, a differenza di
quest'ultimo, il dongione veniva appositamente progettato per servire anche come abitazione
permanente.
maschio o mastio: torre fortificata del castello, usata come cittadella, cioè come estremo rifugio; benchÈ
non fosse progettato come residenza, poteva essere abitato.
mezzaluna o lunetta (rif. cinta muraria): fortificazione avanzata, a forma di mezzaluna o di triangolo,
situata nel fossato.
posto di guardia - passaggio coperto - skifa - saqifa: passaggio a baionetta o a chicane.
rivellino: elemento in muratura di forma triangolare eretto dinnanzi alle porte o alle cortine per difenderle
dal fuoco e dai proiettili nemici, facilitare le sortite dei difensori e aumentare la capacità di difesa
dell'opera principale.
torre o torretta: costruzione a sviluppo verticale più o meno accentuato, generalmente a pianta
quadrangolare, realizzata per difesa di castelli e fortezze. Si può trovare in aggetto rispetto ad un
muro o anche sull'angolo di una torre più grande con funzione di vedetta (vedi bertesca e
battifredo).
torrione: torre di notevoli dimensioni e di struttura massiccia, variamente conformata e spesso merlata,
adibita a funzione difensiva sia isolatamente che come elemento di più vasti complessi fortificati.
PNT Pianta:
Pianta: disposizione, secondo una sezione orizzontale, di una struttura edilizia o di una parte di essa. In
base alla conformazione perimetrale la pianta può essere: a configurazione geometrica (poligonale,
quadrata, rettangolare). Riguardo allo schema di sviluppo la pianta può essere: composita,
composta, regolare.
PNTS Schema:
centrale: di pianta in cui tutte le parti sono relazionate ad un centro, a differenza delle costruzioni a
pianta assiale, linearmente disposte. La forma della pianta è una figura geometrica regolare
(cerchio, ellisse, quadrato, quadrangolo regolare) e gli spazi annessi sono subordinati allo spazio
centrale, anche nella forma della copertura.
regolare: di pianta che soddisfa presupposti di ordine geometrico assunti come norma.
PNTF Forma:
poligonale (rif. centrale): vedi Pianta.
quadrata (rif. centrale): vedi Pianta.
rettangolare (rif. regolare): vedi Pianta.
GLOSSARIO
agger o terrapieno o vallo: cumulo di terra, a
scarpa, che circonda un campo trincerato, un
castello, una fortificazione ed anche le mura di
una città, spesso completato da un fossato e
sostenuto da apposite opere.
agucchia: finestra lunga e stretta, poco più che
un intaglio, praticata nelle mura di cinta o nei
castelli.
balestriera: nella fortezza o nel castello
medievale, feritoia verticale o cruciforme
inserita negli spalti merlati o in altri punti, atta
all'impiego delle balestre.
baluardo: opera difensiva provvisoria costituita
da un terrapieno, a scarpa, fornito di tavolato.
Più tardi, il termine indica ogni tipo di
impianto di fortificazione precostituito.
beccatello: elemento costituito da una mensola
di forma allungata che sostiene una struttura in
aggetto; nell'insieme costituisce spesso il
coronamento di numerosi complessi fortificati
medievali con l'originaria funzione di
consentire l'apertura di caditoie oltre il
piombo del muro.
caditoia o piombatoia: apertura fatta nel piano
di calpestio degli sporti e dei ballatoi delle
fortificazioni, dalla quale gettare proiettili di
varia natura sugli assalitori.
cammino di ronda o camminamento: stretto
passaggio posto internamente ai muri
perimetrali e alla sommità di fortezze, città,
chiese fortificate, percorso dalle sentinelle,
retto da beccatelli se in aggetto, e dotato di
feritoie e piombatoie.
cardo: vedi castrum.
castrum: in epoca romana, campo militare dal
cui impianto sono derivati gli schemi
urbanistici di molti centri urbani. Era
impostato su pianta rettangolare ed era cinto
da un fossato e da un muro o "vallo" con torri;
si articolava su due assi viari ortogonali, il
"cardo" o "via principalis" (con direzione da
sud a nord) e il "decumano" (con direzione da
ovest a est), che mettevano in comunicazione
quattro accessi: la Porta praetoria, la Porta
dextra, la Porta sinistra e la Porta decumana.
cateratta o saracinesca: griglia in ferro o in
legno rinforzato, spesso scorrevole entro guide
verticali, dotata di spuntoni nella parte
inferiore e sospesa verticalmente sulla porta o
sul portale mediante corde e catene in modo
da poter sbarrare rapidamente, in caso di
attacco, l'accesso ad un castello, ad una città o
ad una fortezza.
controscarpa: muratura di sostegno di
terrapieni e particolarmente quella costruita a
completamento della scarpa di fortificazione
come rinforzo della sponda del fossato.
decumano: vedi castrum.
feritoia: stretta apertura verticale allargata a
strombo verso l'interno, ricavata nei muri di
rocche e fortificazioni, da cui era possibile
sparare con armi da fuoco leggere.
fossato: scavo, spesso riempito d'acqua, che
seguiva esternamente il perimetro delle opere
difensive e serviva per impedire agli assalitori
di avvicinarsi.
gola, fronte di: nelle fortificazioni, lato della
torre o dei bastioni volto verso l'interno.
merlo: piccolo paramento murario, alternato a
spazi vuoti, usato in serie (merlatura) sullo
spalto superiore di un castello o di una cinta
muraria per fornire riparo ai difensori. Se
rettangolare è detto "guelfo"; se a coda di
rondine è definito "ghibellino". Con il tempo
viene ad assumere funzione puramente
ornamentale.
nicchia: vano praticato nelle mura delle
fortificazioni per dare ricovero ai difensori, a
volte munito di feritoie per consentire il tiro
attraverso il muro stesso.
orecchione: nelle fortificazioni, parte sporgente
e arrotondata dei fianchi del bastione,
destinata a riparare i difensori dai tiri
dell'artiglieria nemica.
ponte levatoio: ponte sollevabile all'ingresso di
castelli e fortezze.
ramparo: terrapieno atto a proteggere i muri
della fortificazione contro il tiro delle
artiglierie.
scarpa: conformazione a piano inclinato di
particolari strutture di difesa.
scarpata: superficie esterna della scarpa.
segreta: nei castelli, cella isolata, generalmente
sotterranea, priva di finestre e raggiungibile
solo dall'alto, in cui si rinchiudevano i detenuti
a scopo afflittivo e restrittivo.
spalto: nelle opere fortificate, muro o massa di
terra che circondava il cammino di ronda o la
controscarpa, con la funzione di proteggere i
difensori.