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====== TELECOMUNICAZIONI ================== Telefonia, Internet, TV: notizie, consigli e testimonianze per tutelare i propri diritti e capire cosa si muove in un mondo in continua mutazione Edito da ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://tlc.aduc.it A cura di Domenico Murrone NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione http://www.aduc.it/info/sostienici.php ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in formato TXT o PDF: http://tlc.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Tlc-2011-02.txt http://tlc.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Tlc-2011-02.pdf ------------------------------------------Archivio dal 06-01-2011 al 12-01-2011 2011-02 ARTICOLI - L'insoluto italiano, i tempi della furbizia e quelli della giustizia http://tlc.aduc.it/articolo/insoluto+italiano+tempi+della+furbizia+quelli+della_18600.php - Censura dei forum web. Lo stato dell'arte nella giurisprudenza http://tlc.aduc.it/articolo/censura+dei+forum+web+stato+dell+arte+nella_18612.php COMUNICATI - Aduc in web e i suoi numeri. 2010: 15 milioni di visitatori unici http://tlc.aduc.it/comunicato/aduc+web+suoi+numeri+2010+15+milioni+visitatori_18593.php - Canone/Imposta Rai. Chi sta fregando la concorrenza sulle forme di pagamento? Denuncia all'Antitrust http://tlc.aduc.it/comunicato/canone+imposta+rai+chi+sta+fregando+concorrenza_18601.php - Dahlia Tv in liquidazione. Rischio beffa per gli utenti: pronti ad interrompere i pagamenti http://tlc.aduc.it/comunicato/dahlia+tv+liquidazione+rischio+beffa+utenti+pronti_18603.php - Telecom e servizio universale. A Sesto Fiorentino non c'e': un centinaio di famiglie senza telefono fisso! Chi paga? http://tlc.aduc.it/comunicato/telecom+servizio+universale+sesto+fiorentino+non_18610.php - Censura web. Forum su Fabio Oreste: Aduc di nuovo in Tribunale. Richiesti danni per 100.000,00 euro http://tlc.aduc.it/comunicato/censura+web+forum+fabio+oreste+aduc+nuovo+tribunale_18613.php NOTIZIE - FRANCIA/Censura. Sospeso un funzionario di Marsiglia che aveva creato un web 'Wikileaks13' http://tlc.aduc.it/notizia/censura+sospeso+funzionario+marsiglia+che+aveva_121650.php - UNGHERIA/Censura. Il presidente Orban difende la sua legge http://tlc.aduc.it/notizia/censura+presidente+orban+difende+sua+legge_121660.php - ITALIA/Rai. Dopo il passaggio al digitale terrestre, in Emilia Romagna va in onda il Tg3 regionale del Veneto http://tlc.aduc.it/notizia/rai+dopo+passaggio+al+digitale+terrestre+emilia_121664.php - ITALIA/Reti nuova generazione: offerta Telecom Italia per offrire fibra ottica in 13 città contestata dai concorrenti http://tlc.aduc.it/notizia/reti+nuova+generazione+offerta+telecom+italia_121686.php - USA/WikiLeaks. Autorità statunitensi chiedono a Twitter tutti i dati su Assange http://tlc.aduc.it/notizia/wikileaks+autorita+statunitensi+chiedono+twitter_121687.php - SPAGNA/Niente piu' corrida alla tv di Stato http://tlc.aduc.it/notizia/niente+piu+corrida+alla+tv+stato_121694.php - ITALIA/Televisioni a pagamento. Dahlia Tv in liquidazione, per ora le trasmissioni continuano http://tlc.aduc.it/notizia/televisioni+pagamento+dahlia+tv+liquidazione+ora_121696.php - ITALIA/Class action. Il Comune di Greve in Chianti, senza telefoni per cinque giorni, contro Telecom Italia http://tlc.aduc.it/notizia/class+action+comune+greve+chianti+senza+telefoni_121706.php - ITALIA/Frequenze digitali: Agcom prepara l'asta e 'intima' al ministero della Difesa di liberare quelle che ancora occupa http://tlc.aduc.it/notizia/frequenze+digitali+agcom+prepara+asta+intima+al_121707.php - ITALIA/Nuova rete in banda larga: Agcom vara regole e le sottopone agli operatori http://tlc.aduc.it/notizia/nuova+rete+banda+larga+agcom+vara+regole+sottopone_121709.php LETTERE - Fattura Vodafone http://tlc.aduc.it/lettera/fattura+vodafone_227100.php - Recesso chiavetta internet olicard Tim http://tlc.aduc.it/lettera/recesso+chiavetta+internet+olicard+tim_227103.php - Richiesta penale Wind http://tlc.aduc.it/lettera/richiesta+penale+wind_227104.php - Disdetta canone Telecom http://tlc.aduc.it/lettera/disdetta+canone+telecom_227108.php - TV e tributi http://tlc.aduc.it/lettera/tv+tributi_227109.php - Cambio operatore telefonico http://tlc.aduc.it/lettera/cambio+operatore+telefonico_227110.php - Disdetta ADSL Tin.it http://tlc.aduc.it/lettera/disdetta+adsl+tin+it_227114.php - Recesso da Opitel http://tlc.aduc.it/lettera/recesso+opitel_227116.php - Disdetta canone RAI http://tlc.aduc.it/lettera/disdetta+canone+rai_227121.php - Disdetta contratto telecom http://tlc.aduc.it/lettera/disdetta+contratto+telecom_227130.php - Promozione tiscali 29.95 http://tlc.aduc.it/lettera/promozione+tiscali+29+95_227131.php - Sms della Vodafone http://tlc.aduc.it/lettera/sms+della+vodafone_227134.php - Rimborso e recupero crediti mediaset premium http://tlc.aduc.it/lettera/rimborso+recupero+crediti+mediaset+premium_227140.php - Abbonamento rai http://tlc.aduc.it/lettera/abbonamento+rai_227146.php - Cambio di gestore telefonia mobile http://tlc.aduc.it/lettera/cambio+gestore+telefonia+mobile_227155.php - Filtri Teletu http://tlc.aduc.it/lettera/filtri+teletu_227156.php - Teletu ignora la mia raccomandata di disdetta http://tlc.aduc.it/lettera/teletu+ignora+mia+raccomandata+disdetta_227158.php - Rescissione dal contratto di telefonia e ADSL con TeleTu http://tlc.aduc.it/lettera/rescissione+dal+contratto+telefonia+adsl+teletu_227159.php - Trasloco linea wind infostrada http://tlc.aduc.it/lettera/trasloco+linea+wind+infostrada_227162.php - ADSL a bassa velocità http://tlc.aduc.it/lettera/adsl+bassa+velocita_227163.php - Fattura sky errata http://tlc.aduc.it/lettera/fattura+sky+errata_227164.php - Panel e truffe http://tlc.aduc.it/lettera/panel+truffe_227165.php - Costi di disattivazione Infostrada http://tlc.aduc.it/lettera/costi+disattivazione+infostrada_227166.php - SONO TORNATI I quelle di David2 http://tlc.aduc.it/lettera/sono+tornati+quelle+david2_227167.php - Tempi per cambio gestore di telefonia fissa http://tlc.aduc.it/lettera/tempi+cambio+gestore+telefonia+fissa_227171.php - Risarcimento da fastweb http://tlc.aduc.it/lettera/risarcimento+fastweb_227173.php - ADSL http://tlc.aduc.it/lettera/adsl_227179.php ------------------------------------------- ARTICOLI 10-01-2011 11:43 L'insoluto italiano, i tempi della furbizia e quelli della giustizia “Un disperato qualunquismo” è il titolo di un editoriale pubblicato sul Corriere della Sera lo scorso 30 dicembre, dove l'autore, Ernesto Galli della Loggia, ha definito la giustizia italiana come “tardigrada e approssimativa”. Un discorso generale e scontato, che assume rilievo perché pubblicato a chiare lettere sul principale quotidiano italiano. Un discorso che calza per buona parte a quanto c’è capitato di constatare, sconfortati, nei giorni scorsi. In breve: una societa’ denominata “Business club” per tramite di un sito di cui segnalavano le probabili irregolarita’, www.paidtoreadonline.com, proponeva l’acquisto di un kit del valore di 25 euro di cui non era chiaro nulla se non che pareva configurarsi come una delle tante catene di Sant’Antonio che promettono grossi guadagni con relativi investimenti di tempo e denaro. Una delle tante operazioni che ciclicamente fanno man bassa di vittime nel sempre ampio mercato dei gonzi con qualche punta tra i distratti ed i neofiti della rete. Ebbene dal giorno della nostra segnalazione presentata in data 13 marzo 2009 abbiamo dovuto attendere il 15 dicembre 2010 per sapere che solo allora l’Autorita’ l’aveva presa in considerazione. Ben 642 giorni d’attesa per poter leggere nella stringata comunicazione inviataci dell’Agcm che s’e’ riscontrata l’impossibilita’ di “procedere all’avvio del procedimento” (gia’ solo questa forma potrebbe far storcere il naso ai linguisti), poiche’ il sito internet del quale segnalavamo la condotta dubbia non e’ piu’ attivo e comunque intestato a un indirizzo che, in quanto estero, rendeva impossibili ulteriori accertamenti. Uscendo dal burocratese, in sostanza, s’e’ dovuto aspettare un anno e mezzo per sentirsi dire che i soliti ignoti l’hanno fatta franca con buona pace per le regole del gioco. Non si tratta qui di fare le pulci all’operato dell’Antitrust su questo specifico provvedimento: gli espedienti tecnici in grado di neutralizzare, se non proprio scongiurare, la risposta sanzionatoria sono una nota dolente ben conosciuta. Certamente attendere quasi 650 giorni solamente per averne la triste conferma, da’ un po’ il senso della resa. Sanzionare chi si compie una pratica commerciale scorretta, vuol dire anche contribuire a ridurre il numero di violazioni di determinate norme, irrobustire lo Stato di diritto, rendere effettivamente libere le scelte economiche dei singoli consumatori. Cosi’ quanto meno, dovrebbero andare le cose. Il problema non risiede solamente nella velocita’ della risposta sanzionatoria, se necessaria, ma anche nella sua efficacia. Bisogna fornire a chi ha il dovere di far rispettare la legge, gli strumenti indispensabili a questo scopo. Non sempre e’ cosi’, seppur cosi’ dovrebbe essere. E non si dica che il problema risiede nelle eccessive possibilità offerte dalla Rete: quante volte denunciamo un furto in casa, o la truffa di un concessionario d'auto e il poliziotto mentre redige il verbale ci guarda con faccia burocraticamente ironica, come a dire: ma perché perdiamo tempo? Tempo un mese e anche questi fogli finiranno nell'archivio dell'INSOLUTO ITALIANO. Alessandro Gallucci 12-01-2011 14:04 Censura dei forum web. Lo stato dell'arte nella giurisprudenza Aduc e' da anni in prima linea per la difesa della liberta' di espressione sul web. La sezione del sito Aduc “Di' la tua”, che ospita migliaia di forum sui piu' svariati argomenti, ha la funzione di creare un luogo dove consumatori e aziende possono raccontare e mettere a disposizione degli altri le proprie vicende ed esperienze, i propri dubbi, le proprie domande, e le proprie repliche. Fra le tematiche trattate c'e' la netta prevalenza di quelle relative ai rapporti fra consumatori e societa'/professionisti, i quali vengono spesso attaccati e criticati dagli utenti dei forum e “subiscono” una pubblicita' negativa della quale le farebbero volentieri a meno. La naturale conseguenza della pubblicazione non moderata dei post degli utenti e' la minaccia –da parte delle societa' criticate– di azioni legali e richieste di risarcimento danni stratosferiche. Il pericolo e' che chiunque dica qualcosa di “scomodo” o di critico relativamente ad una azienda o ad un professionista venga censurato, con una grave ferita al libero confronto e la libera espressione delle proprie opinioni. Un pericolo tutt'altro che remoto: negli ultimi due anni Aduc si e' dovuta difendere in giudizio diverse volte, vincendo quasi tutte le cause, ma dovendo spesso subire, anche da vincente, la condanna alle spese legali. Ma se valessero le richieste delle aziende che non intendono udir parlare di loro in termini negativi, potremmo dire addio alle associazioni dei consumatori, poiche’ cosi’ facendo il dibattito stesso sarebbe ridotto al silenzio e alla costante censura. Con cio' ne deriverebbe una grave ferita alla liberta' di espressione e circolazione di informazione fra consumatori, oggi unica arma effettiva contro la disinformazione -anche giuridica- del cittadino medio, resa grave da un sistema complesso, cavilloso e burocratico dal quale il singolo cittadino e' incapace di difendersi. La censura dei forum Aduc –come di migliaia di altri forum presenti sul web- comporterebbe la fine di uno strumento prezioso, l'unico libero non manipolato ne' filtrato da chi ne ha l'interesse e il potere, in grado di aiutare l'utenza a difendersi da se' cosi' come a responsabilizzarsi, a conoscere i propri diritti tanto quanto i propri doveri, a comprendere i gangli del sistema giuridico in cui si muovono i propri rapporti. A renderlo in definitiva cittadino piu' consapevole della propria azione e dunque socialmente piu' maturo. Intendiamo ora proporre una ricognizione di cosa pensano, ad oggi, i giudici italiani sul tema della censura dei forum online, una fotografia dello stato dell'arte fortunatamente incoraggiante. La sentenza della Corte di Cassazione In un caso che ha visto l'Aduc difendersi in sede penale, la Corte di Cassazione (sentenza n. 10535 del 11.12.2008) ha ritenuto non equiparabile il forum alla stampa. In questa importante sentenza, se da un lato si afferma che i forum in questione non godano dei benefici delle cosiddette guarentigie costituzionali, dall'altro si esclude che i forum non moderati sottostiano agli oneri che la legge sulla stampa impone, ne' che i responsabili del sito ne rispondano penalmente o civilmente: “[...] Si tratta quindi di una semplice area di discussione, dove qualsiasi utente o gli utenti registrati sono liberi di esprimere il proprio pensiero, rendendolo visionabile a tutti gli altri soggetti autorizzati ad accedere al forum, ma non per questo il forum resta sottoposto alle regole e agli obblighi cui e' soggetta la stampa (quale quello di indicazione di un direttore responsabile o di registrazione) ...D'altra parte, nel caso in esame, neppure si tratta di un forum strutturalmente inserito in una testata giornalistica diffusa per via telematica, di cui costituisca un elemento e su cui il direttore responsabile abbia possibilita' di esercitare il controllo (cosi' come su ogni altra rubrica della testata). [...]” L'ordinanza di archiviazione del Tribunale di Isernia Conforme all’orientamento della Suprema Corte anche la piu’ recente giurisprudenza penale di merito che compiutamente analizza la differenza fra “prodotto editoriale” e “forum”: “Deve, a questo punto, essere esaminato se il portale che fornisce connettività ai "newsgroup" o ne agevola la divulgazione sia assoggettato alla normativa sulla stampa (Legge 8 febbraio 1948, n. 47) o alle disposizioni in materia di editoria e prodotti editoriali (Legge 7 marzo 2001, n. 62). La normativa richiamata si applica al "prodotto editoriale" che deve essere inteso come il "prodotto realizzato ... su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico". E’ pur vero che le previsioni costituzionali dovrebbero essere interpretate in senso evolutivo per adeguarle alle nuove tecnologie sopravvenute ed ai nuovi mezzi di espressione del libero pensiero, ma da questo principio non può discendere che i nuovi mezzi di comunicazione del pensiero (newsletter, blog, forum, newsgroup, mailing list, chat o messaggi istantanei) possano indistintamente essere inclusi nel concetto di stampa ai sensi dell'art. 21 della Costituzione prescindendo dalle caratteristiche i specifiche di ciascuno di essi. I messaggi lasciati su un forum di discussione (che, a seconda dei casi, può essere aperto a tutti indistintamente, o a chiunque si registri con qualsiasi pseudonimo, o a chi si registri previa identificazione) se sono equiparabili ai messaggi che possono essere lasciati in una bacheca (sita in un luogo pubblico, o aperto al pubblico, o privato) costituiscono mezzi di comunicazione del proprio pensiero o anche mezzi di divulgazione di informazioni, ma non rientrano nel concetto di stampato o prodotto editoriale e ad essi non si applicano le limitazioni in tema di sequestro previste dalla norma costituzionale. Secondo la giurisprudenza non rientrano nella nozione di "stampato" o di "prodotto editoriale" gli interventi che vengano effettuati su un "forum" di discussione aperto nell'ambito di un sito informatico, con riguardo ai quali, pertanto, non può trovare applicazione il disposto di cui al comma 3 dell'art. 21 cost. ma soltanto quello di cui al comma 1 dello stesso articolo, che tutela genericamente la libertà di manifestazione del pensiero (Cassazione penale, sez. III, 11 dicembre 2008, n. 10535).” (Tribunale di Isernia, Ordinanza di archiviazione del 04.06.2010, doc. 19). Il Caso Mallteam Secondo il Tribunale di Bari, in un altro caso che ha visto Aduc convenuta in giudizio dalla societa' barese Mallteam che aveva chiesto l'eliminazione del forum omonimo, il gestore del forum non risponde di concorso in diffamazione: “ [...] In effetti, questo meccanismo sembra escludere la possibilita' di intervenire tempestivamente, da parte del gestore, sul processo causale di formazione del fatto rilevante penalmente, che quindi va addebitato al mittente del messaggio. Ne' e' ipotizzabile una sorta di concorso postumo per il solo fatto che il messaggio, una volta visualizzato dal gestore non e' stato immediatamente rimosso. D'altra parte la scelta di creare un forum non moderato implica in tutta evidenza una forte responsabilizzazione di chi partecipa al forum, da intendersi quale contrappeso della scelta di lasciare libero sfogo alla libera espressione del singolo piuttosto che filtrare i messaggi secondo criteri arbitrari. [...]”. Il Caso IndexPoint In altro caso di richiesta di censura, questa vota del forum “Contratto Index Europea”, il Tribunale di Firenze ha chiarito due principi: non esiste una responsabilita' preventiva del gestore del forum, che quindi non e' tenuto a vagliare il contenuto dei singoli post prima della pubblicazione (cosa che snaturerebbe l'immediatezza dei forum, simile alla chat, che ne e' una delle caratteristiche fondamentali), sussiste semmai una responsabilita' successiva alla richiesta da parte dell'interessato di cancellazione dei post che egli ritiene lesivi della propria onorabilita' –sempre che questi post siano effettivamente diffamanti: “Ad avviso del collegio in relazione alle dichiarazioni scritte da utenti della rete sui forum ospitati all'interno di siti internet non puo' applicarsi la responsabilita' del direttore responsabile per omissione del controllo sul contenuto. Il forum non e' una pubblicazione con una propria identita' editoriale quale puo' essere un media a mezzo stampa, una trasmissione radiotelevisiva giornalistica. Un forum e' un luogo aperto, accessibile per chiunque, uno spazio dove la comunicazione fra soggetti si realizza senza mediazione se non quella tecnica. E' una bacheca della piazza virtuale sulla quale il controllo in entrata non e' materialmente possibile se non a prezzo del sacrificio della sua preziosa qualita'. Per tale ragione sul forum il responsabile del sito non puo' effettuare un filtro preventivo sul contenuto della comunicazione come imposto invece dalla legge sull'editoria per le pubblicazioni diffuse anche con il mezzo elettronico. Perche' il sito e' si' un prodotto editoriale, ma al suo interno ospita luoghi, spazi autogestiti, alcuni dei quali non permettono un controllo immediato delle comunicazioni che una volta entrate sono immediatamente destinate e raggiungibili dal pubblico della rete. E' proprio il caso dei forum aperti ai visitatori del sito. In questo senso si e' orientata la Cassazione penale (Cass. sez. III penale, 10535/09) ove la Corte esclude che i forum possano inquadrarsi nelle pubblicazioni editoriali ed ove afferma che vadano assimilati ad un'area, ad uno spazio liberamente e direttamente accessibile. Ad avviso del collegio non ne consegue che sul titolare del sito che ospita il forum non gravi alcuna responsabilita' ma solo che tale responsabilita' non sia tale da imporre un filtro preventivo. [...] Per tali ragioni il collegio ritiene insussistente il diritto alla chiusura immediata del forum concernente la propria attivita' commerciale. Sussiste in astratto il diritto ad ottenere dal gestore del forum, nel caso di specie Aduc, l'intervento di cancellazione dei messaggi diffamatori rispetto ai quali, benche' sollecitata dalla parte interessata che ha l'onere di individuarli singolarmente, essa non abbia provveduto alla eliminazione” (Tribunale di Firenze, ordinanza del 22 febbraio 2010). Il Caso Oreste In questo caso i giudici hanno rigettato la richiesta di oscuramento cautelare del forum web “Fabio Oreste e la … Finanza”, ritenendo che nessuno dei commenti pubblicati nel forum avesse contenuto diffamatorio. Il collegio prima di analizzare i singoli commenti contestati pone le premesse del proprio ragionamento indicando i principi fondamentali su cui il provvedimento si fonda: in primo luogo afferma che il diritto di liberta' di espressione e' costituzionalmente garantito e protetto anche nella sua “versione telematica moderna” e che dunque non si puo', a priori, chiudere un intero forum: “Il signor Oreste non ha alcun diritto a vietare che un sito di una associazione di tutela dei consumatori ospiti un forum di discussione anche critica del suo operato professionale nel campo della consulenza in materia di mercato finanziario”. Detto cio', il Collegio rileva comunque la necessita' di bilanciare il diritto di liberta' di espressione con la protezione della reputazione individuale. Tale bilanciamento non puo', ad avviso del Collegio, concretarsi in un controllo preventivo alla pubblicazione, da parte dell'associazione, dei messaggi contenuti sui forum perche' “il forum non e' una pubblicazione con una propria identita' editoriale quale puo' essere un media a mezzo stampa, una trasmissione radiotelevisiva giornalistica. Un forum e' un luogo aperto, accessibile da chiunque, uno spazio dove la comunicazione tra soggetti si realizza senza mediazione se non tecnica. E' una bacheca della piazza virtuale sulla quale il controllo in entrata non e' materialmente possibile se non a prezzo del sacrificio della sua preziosa qualita'” (Tribunale di Firenze, Sez. III Civile, Ordinanza n. 3137 del 28 aprile 2010). Il gestore del forum non ha dunque un onere di controllo preventivo, quanto piuttosto l'onere, su richiesta del soggetto che si ritenga diffamato, di rimuovere il contenuto diffamatorio della pubblicazione. Il Caso Megatrends L'operato della societa' laziale Megatrends e' oggetto del forum “Megatrends pomezia” presente nella sezione “Di' la tua” del sito dell'Aduc. Anche in questo caso, la societa' non ha gradito i commenti negativi degli utenti e ha chiesto al tribunale di Viterbo che condannasse Aduc a chiudere il forum. Il Tribunale ha dato ragione ad Aduc, tenendo conto sia del diritto di espressione e critica dei consumatori-utenti, sia del diritto all’onore e alla reputazione dei singoli e ritenendo che nel caso concreto non vi fosse lesione alcuna a danno della Megatrends. In modo estremamente analitico ed equilibrato il Giudice giungeva alle seguenti conclusioni: - Un forum web non e’ assimilabile alla stampa, posto che e’ un luogo virtuale in cui gli utenti si scambiano opinioni sui piu’ svariati argomento (consumeristici nel caso di specie) senza alcuna pretesa giornalistica: gli utenti di un forum non “fanno informazione” ma semplicemente “si scambiano opinioni”. Essendo questa la natura e finalita’ dello strumento contestato, il Giudice richiama l’autorevole giurisprudenza della Corte di Cassazione che correttamente ha escluso l’applicazione delle relative norme sull’editoria e la stampa ai forum e newsgroup su internet. Tanto piu’ che esiste altra fonte legislativa in materia. In applicazione dell’art. 17 d.lgs. 70/2003 il Giudice ha, dunque, ritenuto che il gestore del sito internet non abbia una responsabilita’ preventiva in ordine a cio’ che gli utenti pubblicano sul forum, ma che –su segnalazione dell’interessato che si ritiene diffamato– ha l’onere di provvedere alla cancellazione delle espressioni diffamatorie; - Aduc aveva operato correttamente e tempestivamente, attivandosi –cosi’ come la normativa prevede– appena giunta la richiesta di eliminare le espressioni potenzialmente lesive; Il forum del quale si chiedeva l’oscuramento, in ogni caso, non contiene espressioni diffamatorie, dunque l’istanza cautelare era carente in punto di 'fumus boni iuris'. (Tribunale di Viterbo, Sez. Civile, ordinanza n. 410/2010). Il provvedimento del Tribunale di Viterbo e' stato appellato, e anche i Giudici del grado d'appello hanno dato ragione ad Aduc. Tanti i provvedimenti positivi, e tante ancora le richieste di oscuramento e di risarcimento danni, con annessa minaccia di azioni legali, che pervengono all'Aduc. Per questo l'associazione ha creato il canale web “No censura per la liberta' di espressione” che viene costantemente aggiornato con tutte le novita' in tema di censura sul web. Emmanuela Bertucci ------------------------------------------- COMUNICATI 07-01-2011 13:36 Aduc in web e i suoi numeri. 2010: 15 milioni di visitatori unici Dal 1998 il sito Internet e' il cuore della nostra attivita' di informazione per i cittadini utenti e consumatori. Una scelta per rispondere in tempi rapidi alle loro esigenze. Tiriamo le somme del 2010 di un'associazione che, ad oggi, 7 gennaio, conta 137.133 associati rispetto a 114.216 del 2009. Frequentazione del sito Internet: - 2010: 14.901.770 visitatori unici - 2009: 11.365.979 visitatori unici - 2008: 9.143.663 visitatori unici Le assi portanti sono sei: consulenza, assistenza, informazione, discussioni, newsletter, iniziative legislative: 1 --- Consulenza gratuita: lettere inviate a "Cara Aduc" che quotidianamente riceviamo con relative risposte. Un servizio che per il 2010 ha visto 10.638 lettere/risposte pubblicate (piu' del doppio quelle giunte), con tempi di risposta in media di 24/48 ore. La consulenza legale viene svolta anche al telefono e presso le varie sedi Aduc. 2 --- Assistenza a contributo minimo: Un servizio per chi ha bisogno di assistenza per redigere lettere di contestazione o ricorsi, oppure necessiti di assistenza legale per cause e arbitrati/conciliazioni. 3 --- Informazione: * 6495 notizie (Usi&Consumi) * 609 comunicati * 511 articoli * 144 rubriche * 104 vignette satiriche 1 2 * 73 editoriali * 40 schede pratiche I canali: *** Avvertenze (conoscere i propri diritti). Sottocanali: - Rimborso Windows (class action), - Censura (no censura, per la liberta' di espressione), - Immobili (condominio, affitto, proprieta': diritti e doveri), Rubriche: a- La Pulce nell'Orecchio (per mettere il dubbio, con l'informazione, su alcune certezze e con l'archivio aggiornato sull'erogazione dell'8 per mille alle confessioni religiose). b- MediCare? (politiche della salute. Scienza e problemi globali) c- MacroMicro Economia (Stato, imprese, strategie economiche e i riflessi sulle nostre tasche) d- Osservatorio Legale (focus su leggi e sentenze). e- Il Condominio (diritti e doveri di proprietari e inquilini). f- Famiglia e individuo (diritti dei singoli nelle famiglie tradizionali e non). g- Diritto digitale (Cronache e analisi giuridiche dalle nuove tecnologie) h- Easytech (la tecnologia alla portata di tutti). *** Investire Informati (informazione finanziaria); *** Salute (liberta' di cura e di ricerca). Sottocanali: - Staminali, - Eutanasia - Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali); *** Droghe (politiche delle droghe); *** Immigrazione (stranieri in Italia); *** Telecomunicazioni (telefonia, Internet e tv). Sottocanali: - Stop al canone Rai. *** Sos Online (schede pratiche, moduli, lettere, normativa, documenti). 4 --- Discussioni: * forum di discussione fra i navigatori con argomenti scelti dagli stessi: "Di' la tua", non moderato, con una media di oltre 5mila interventi al mese; * forum di discussione fra i navigatori su comunicati, notizie, etc. che trovano sul sito: “Temi caldi”. 5 --- Newsletter: * Avvertenze. Generale, viene inviata ogni mercoledi'; * Investire informati. Dedicata ai risparmi e agli investimenti, viene inviata ogni 14 giorni, il giovedi'; * Salute. Dedicata al tema della salute e della ricerca scientifica, viene inviata ogni venerdi'; * Droghe. Dedicata alla politica sulle droghe, viene inviata ogni martedi'. * TELEcomunicazioni. Dedicata alle tlc: telefonia, Internet, televisione, canone RAI; viene inviata ogni giovedì. 6 ---- Iniziative legislative: Aduc in Parlamento con interrogazioni, proposte di legge, ordini del giorno, etc. 7 --- Iniziative e petizioni: * Windows preinstallato (OEM). Class Action per il rimborso; * Crocifisso. Come impugnare le ordinanze comunali che lo impongono; * Fai il tuo testamento biologico; * Abolizione del canone Rai; * Banda larga per tutti; * Iva rifiuti. Rimborso e non nuova gabella; * Liberalizzazione dei farmaci da banco e senza ricetta medica; * Per una giustizia piu' accessibile; * Vaticano all'Onu: Chiesa o Stato? 10-01-2011 15:16 Canone/Imposta Rai. Chi sta fregando la concorrenza sulle forme di pagamento? Denuncia all'Antitrust Dallo scorso 31 marzo le Poste sono impegnate, dopo accordo con l'Antitrust, ad inserire sui bollettini postali per il pagamento del cosiddetto canone Rai, anche le apposite caselle per l'indicazione del numero IBAN; in questo modo la concorrenza sarebbe salva, perche' l'utente non sarebbe obbligato a pagare l'imposta solo attraverso le Poste, al costo di euro 1,10 euro per il pagamento allo sportello (piu' il tempo per fare la fila) e a 1 euro per il pagamento sul conto postale on line o 2 euro con carta di credito, che diventano 2% dell'importo quando si versano piu' di 100,00 euro. Il pagamento potrebbe essere effettuato anche attraverso la propria banca, alle condizioni del proprio rapporto che, spesso, prevede un certo numero di operazioni gratuite. “Fatta la norma gabbato lo santo”! Perche' la Rai invia a case dei contribuenti il bollettino delle Poste, ma sulle caselle dell'Iban non si puo' scrivere nulla in quanto ci sono degli asterischi. Non solo, ma se si va sul sito della Rai, l'unico metodo di pagamento indicato e' quello con bollettino postale (http://www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/PerAbbonarsi.aspx). Allora i casi sono due: - la Rai e' inadempiente perche' vuol vessare i contribuenti; - la Rai ha fatto un accordo (ignoto anche all'Antitrust) con Poste italiane in barba alla legge. Per questo motivo abbiamo investito la specifica Autorita' Antitrust perche' indaghi su queste ipotesi. Qui il nostro canale web contro il canone Rai Vincenzo Donvito 11-01-2011 12:58 Dahlia Tv in liquidazione. Rischio beffa per gli utenti: pronti ad interrompere i pagamenti Dahlia Tv è in liquidazione e ora a rischiare sono gli utenti/tifosi che hanno già pagato per vedere tutte le partite del campionato (di Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria, Udinese, per la Seria A, e tutta la Serie B). Se i cattivi presagi si concretizzassero, questi utenti/tifosi aggiungerebbero a quelli di Fiorentina e Palermo, già beffati da Dahlia: avevano accettato abbonamenti annuali dietro la promessa di vedere le partite delle proprie squadre, poi trasmesse da altra emittente sul digitale terrestre. La società ha promesso più volte il rimborso, ma non sappiamo se alle parole sono seguiti assegni. Consigli. Agli utenti Dahlia consigliamo di interrompere i pagamenti (e i relativi addebiti in banca) se le trasmissioni fossero sospese. Purtroppo supponiamo che molti abbiano pagato l'intera stagione in anticipo. In questo caso occorre intimare il rimborso tramite raccomandata a/r, ma l'effettivo rimborso è poco probabile. In Dahlia arriverà un liquidatore che presumibilmente se ne infischierà degli utenti paganti, mentre tutelerà gli interessi di chi ha investito nel capitale della società. È compito delle autorità (calcistiche, governative) far sì che ciò non accada. Questa vicenda è l'ennesima conferma che il sistema televisivo italiano è castrato da una regolamentazione che favorisce il duopolio (Rai-Mediaset), a cui resiste solo Sky (le emittenti locali sono attaccate ai finanziamenti elargiti dalla partitocrazia locale e nazionale). Questo nonostante la televisione raccolga gran parte delle risorse pubblicitarie, oltre agli abbonamenti per la pay tv. 12-01-2011 12:30 Telecom e servizio universale. A Sesto Fiorentino non c'e': un centinaio di famiglie senza telefono fisso! Chi paga? Un centinaio di famiglie senza telefono fisso, non in cima agli Appennini, ma a Sesto Fiorentino, comune attaccato a Firenze. A poca distanza da una sede dell'Università fiorentina, il Polo scientifico e tecnologico, dal mese di settembre singoli utenti e interi condomini richiedono a Telecom Italia gli allacci, ma vengono rimbalzati con vari e contraddittorie scuse. L'insediamento è nuovo e a regime potrebbe ospitare circa due mila persone. Si tratta di sei unità abitative per un totale di circa 250 alloggi costruiti da 5 cooperative edilizie. Circa cento gli appartamenti già occupati, che al momento non possono fruire della linea telefonica (tanto meno di un collegamento veloce ad Internet). In conseguenza dell'inadempimento di Telecom Italia in alcuni complessi non è possibile attivare gli ascensori che necessitano di linea telefonica per il servizio assistenza. Un paio hanno rimediato attivando numeri di telefonia mobile (a costi ovviamente più alti). Telecom Italia essendo il gestore a cui è affidato il servizio universale (fornitura di linea base) è tenuto ad attivare le utenze entro 10 giorni anche sul cucuzzolo di una montagna. In caso di problemi tecnici l'obbligo del gestore è di comunicare senza indugi una data certa per l'attivazione del servizio. E invece, come in altri casi (in tutta Italia), la società invia sms per fissare appuntamenti, salvo non rispettarli. In altri casi i tecnici arrivano ma scoprono che la società non ha predisposto le centraline a cui collegarsi. In alcune comunicazioni scritte, poi, vengono fissati tempi di attivazione, salvo poi essere prorogati. Quello che rende disagevole la vita degli utenti, non è solo la mancata attivazione, ma la presa in giro da parte di Telecom Italia, che quasi in contemporanea fissa ad un utente l'attivazione per gennaio, ad un altro per aprile. In più in alcune lettere Telecom Italia sostiene che la responsabilità è dei potenziali utenti: non abbiamo riscontrato il completamento dei lavori presso il vostro stabile. Il contrario di ciò che ci segnalano gli utenti potenziali. Consigli. Chi si trovasse nella situazione descritta, gli obblighi di Telecom Italia valgono su tutto il territorio nazionale, può intimare l'attivazione al gestore tramite raccomandata ar e se non ottenesse riscontri, procedere davanti al Corecom richiedendo un provvedimento urgente che imponga a Telecom Italia l'attivazione immediata o la fissazione di tempi certi. Il fatto che l'azienda non riesca ad installare in tempi rapidi centraline per allacciare nuovi clienti, e guadagnare, è la conferma dello stato semicomatoso in cui si trova ancora Telecom Italia che, nonostante tutto, rimane una palla al piede per lo sviluppo italiano, visto che le sue difficoltà frenano la diffusione delle nuove tecnologie. Con il benestare (dichiarazioni a parte) di Governo e Autorità di controllo. A questo link immagini delle abitazioni senza linea e varie e contraddittorie comunicazioni di Telecom Italia. Domenico Murrone 12-01-2011 14:39 Censura web. Forum su Fabio Oreste: Aduc di nuovo in Tribunale. Richiesti danni per 100.000,00 euro Per la terza volta siamo chiamati a difenderci in Tribunale per l'esistenza, nella sezione “Di' la tua” del nostro sito, del forum “Fabio Oreste e la...Finanza”. La prima richiesta di oscuramento del forum risale al 2009: Fabio Oreste chiedeva al tribunale di Firenze di censurare il relativo forum, ritenuto diffamante. Il 13 ottobre del 2009 il Giudice ha dato ragione al ricorrente, e ha oscurato il forumche a suo parere non “meritava di esistere” perche' sebbene il nostro ordinamento tuteli il diritto di libera espressione delle proprie opinioni, non tutela l'anonimato. A parere del Giudice infatti gli utenti del forum non potevano discutere ne' in termini positivi ne' in termini negativi sull'operato di una azienda laddove avessero scelto di non inserire nel post i propri dati anagrafici. Aduc propose reclamo contro questo provvedimento profondamente ingiusto ed ha avuto ragione: il Tribunale collegiale di Firenze con un provvedimento del 30 aprile 2010 ha riaperto il forum, chiarendo che “...[...] ..il sig. Oreste non ha alcun diritto a vietare che un sito di una associazione di tutela dei consumatori ospiti un forum di discussione anche critica del suo operato professionale nel campo della consulenza in materia di mercato finanziario”. Nel frattempo ci e' stato notificato un atto di citazione davanti al Tribunale di Firenze in cui si richiede nuovamente l'oscuramento del forum e un risarcimento danni ingente: 100.000,00 euro! Domani, giovedi'13 gennaio 2011, si terra' la prima udienza di cognizione della causa, dove saremo assistiti dagli avv. Emmanuela Bertucci e Claudia Moretti. Ancora una volta Aduc decide di stare in prima linea nella battaglia a difesa della liberta' di espressione sul web. In tutte le vicende giudiziarie in cui siamo stati coinvolti, la controparte e' sempre una societa' o un imprenditore che, lui per primo, utilizza Internet per fare pubblicita' alla propria attivita' e dunque trovare clienti. E pretenderebbe che i consumatori parlassero di lui su Internet solo in termini positivi, mai in termini critici. E se cio' accade, adisce il giudice affinche' i luoghi in cui si parla di lui in termini critici o di diffidenza o di perplessita' vengano tacitati e censurati. Chiede dunque alla giustizia civile (e in questo caso ottiene) di contribuire, con la censura, a fornire una visione distorta della realta' -distorta in suo esclusivo favore- dove nessuno e' mai stato scontento del suo operato, dove nessuno possa permettersi di criticarlo. Qui il nostro canale web contro la censura ------------------------------------------NOTIZIE 06-01-2011 10:15 FRANCIA/Censura. Sospeso un funzionario di Marsiglia che aveva creato un web 'Wikileaks13' Un funzionario del dipartimento Bouches-du-Rhône e' stato sospeso per non aver rispettato il suo dovere di riservatezza. Philip Sion, ingegnere informatico di 39 anni aveva creato, e lanciato lo scorso 1 gennaio, un sito Internet chiamandolo “Wikileaks13” per denunciare tutto cio' che non funziona, che e' falso e va contro gli interessi di Marsiglia e dei suoi abitanti. Il consiglio di disciplina lo ha accusato di “aver diffuso informazioni che possono danneggiare o suscettibili di danneggiare l'istituzione dipartimentale, nonche' i suoi eletti e funzionari”. Per esempio, sul sito si poteva ascoltare una registrazione di una commissione amministrativa che si era riunita lo scorso 14 dicembre. La sospensione per ora non ha un limite temporale e Sion rischia anche la radiazione. Qui il video con la notizia 07-01-2011 09:38 UNGHERIA/Censura. Il presidente Orban difende la sua legge Muro dell'Ungheria di fronte alla critiche che gli sono arrivate dall'estero per la sua nuova legge sui media. "Non e' proprio di francesi e tedeschi" giudicare la conformita' di una legislazione nazionale con le regole dell'Ue, ma e' compito della Commissione europea, ha detto Viktor Orban, reagendo agli appelli di Parigi e Berlino perche' il testo di legge fosse modificato. Il presidente ungherese se l'e' presa in modo particolare coi francesi: "Non ricordo che l'Ungheria abbia mai criticato la legge francese sui media", ed ha ricordato come il proprio Paese, al contrario della Francia, non abbia una legge grazie alla quale il potere nomina il presidente della televisione pubblica. "E non ho mai detto che si tratti di una legge antidemocratica" 07-01-2011 10:46 ITALIA/Rai. Dopo il passaggio al digitale terrestre, in Emilia Romagna va in onda il Tg3 regionale del Veneto A piu' di un mese dal passaggio al digitale terrestre il 35% dei cittadini emiliano-romagnoli non vede il Tg3 regionale, ma ricevono quello del Veneto. Silvana Mura, coordinatrice regionale dell'Idv ha presentato 'da diverse settimane un'interrogazione parlamentare per sollecitare la risoluzione del problema, ma ad oggi non c'e' stata ne' risposta, ne' il disservizio e' stato ancora risolto da parte della Rai. I maggiori disservizi sono stati riscontrati nell'imolese, tra Ferrara e Argenta, nel ravennate e in provincia di Rimini, la zona est della regione, ma anche a Bologna sono diverse le zone colpite, compreso il centro storico. 10-01-2011 13:26 ITALIA/Reti nuova generazione: offerta Telecom Italia per offrire fibra ottica in 13 città contestata dai concorrenti Arrivera' martedi' prossimo, sul tavolo del Consiglio dell'Autorita' per le comunicazioni, il dossier sull'offerta commerciale di Telecom Italia sulla fibra ottica in 13 citta' italiane che, per partire, deve ottenere appunto il via libera dell'Agcom. Nel Consiglio di martedi' iniziera' comunque l'iter per la disposizione delle regole valide per le reti di nuova generazione (next generation network). Gli argomenti sono collegati trattandosi di reti in fibra ottica ma l'urgenza con cui sono attese dagli operatori le indicazioni dell'Autorita' divergono: se da una parte si parla di regole importanti ma relative ad una rete che va implementata, dall'altra si parla di internet superveloce disponibile da subito nelle principali citta' secondo l'offerta di Telecom Italia. Tuttavia, senza il disco verde dell'Autorita' l'operatore incumbent non puo' iniziare la vendita di internet a 100 mega, continuando cosi' ad accumulare ritardo nei confronti del primo e per ora unico concorrente sulla fibra, Fastweb. L'operatore che fa capo a Swisscom ha infatti gia' lanciato la propria offerta dallo scorso autunno in 7 citta': Milano, Roma, Genova, Torino, Bologna, Napoli e Bari. Mettendo un'opzione su una domanda, quella di internet superveloce, che ancora non e' certamente decollata. Se dovesse arrivare il via libera dell'Agcom, Telecom Italia potrebbe iniziare la vendita di 100 mega nelle principali citta' recuperando, almeno in parte, il ritardo accumulato dalla presentazione dell'offerta all'Agcom fatta dall'ad Franco Bernabe' alla fine di ottobre. L'autorizzazione dell'Autorita', che ha chiesto e ricevuto da allora alcuni chiarimenti sull'offerta, e' necessaria anche perche' l'offerta di Telecom Italia deve poter essere venduta all'ingrosso agli internet provider che hanno gia' lamentato il ritardo. L'associazione che riunisce i principali isp italiani (Aiip), ha infatti gia' protestato per il ritardo di Telecom paventando la possibilita' che l'incumbent ricrei una sorta di monopolio sulla fibra ottica. D'altra parte Telecom Italia non puo' confezionare l'offerta all'ingrosso senza indicazioni dell'Agcom su quali modalita' debba usare (unbundling, bitstream o altra forma). Intanto martedi' Agcom comincera' la complessa procedura finalizzata a indicare regole per le Ngn, che dovranno essere sottoposte a consultazione pubblica e avranno bisogno di un passaggio in sede di commissione europea: un processo che dovrebbe arrivare al termine tra aprile e maggio. Sul terreno delle ngn prosegue intanto il lavoro dei responsabili della finanza degli operatori di tlc che, riuniti intorno a un tavolo del Ministero dello Sviluppo economico, devono individuare la governance della newco per lo sviluppo della rete in fibra ottica: della societa', che prevede la condivisione delle infrastrutture passive, e' gia' stato siglato il memorandum of understanding tra le principali societa' di telecomunicazioni. 10-01-2011 13:35 USA/WikiLeaks. Autorità statunitensi chiedono a Twitter tutti i dati su Assange Twitter ha ricevuto un'ingiunzione legale da parte delle autorita' americane che chiedevano informazioni sul conto di Julian Assange e di altre tre persone legate a WikiLeaks. La notizia e' stata diffusa dallo stesso sito web creato da Assange, secondo il quale 'il Dipartimento di Stato americano ha reclamato i messaggi privati, i contatti, gli indirizzi Ip e i dettagli personali di Julian Assange e di altre tre persone associate a WikiLeaks'. Il comunicato non cita i nomi degli altri 'indagati' dalla giustizia americana, ma la deputata islandese Birgitta Jonsdottir ha denunciato oggi la stessa cosa attrverso il suo account Twitter. 'Il governo americano vuole conoscere tutti i miei twit dal 1 novembre del 2009. Non si rendono conto che sono un membro del Parlamento islandese?', si e' chiesta la parlamentare aggiungendo di essere convinta del fatto che 'Facebook e Google hanno ricevuto ingiunzioni simili'. WikiLeaks ha annunciato che si opporra' a questa ingiunzione e di aver dato 'mandato in questo senso' ai suoi avvocati americani. Nell'esortare Twitter a proteggere i dati privati dei suoi utenti, WikiLeaks conclude sottolineando come oggi per la prima volta sia stato provata 'l'esistenza di una inchiesta segreta per spionaggio da parte di un grand jury americano'. 11-01-2011 10:09 SPAGNA/Niente piu' corrida alla tv di Stato La tv di stato spagnola ha deciso di non trasmettere piu' in diretta lo spettacolo delle corride, per evitare la messa in onda di scene di violenza in un orario, dalle cinque del pomeriggio, di massimo ascolto per bambini e giovanissimi. La Radio Television Espanola (RTVE) "non trasmettera' corride a causa dell'orario in fascia protetta", ha spiegato la tv di stato, rilevando che i giovanissimi potrebbero rimanere turbati nel vedere atti di violenza contro gli animali. RTVE rileva comunque di non essere contraria alle corride o indifferente al mondo della tauromachia che continuera' a seguire nella programmazione, prendendone in considerazione gli aspetti letterari, ambientali e sociali. La decisione potrebbe riaccendere il dibattito tra i favorevoli e i contrari alla corrida.Nel luglio dell'anno scorso la Catalogna e' diventata la seconda regione spagnola a proibire le corride dopo le Canarie che le misero al bando nel 1991. 11-01-2011 11:43 ITALIA/Televisioni a pagamento. Dahlia Tv in liquidazione, per ora le trasmissioni continuano Dahlia Tv sara' messa in liquidazione. Lo hanno deciso i soci riuniti in assemblea 'preso atto - si legge in una nota - che e' intervenuta una causa di scioglimento della societa''. L'assemblea ha 'conseguentemente deliberato la nomina di un liquidatore con il compito di elaborare a breve un piano di liquidazione'. Gli effetti economico-patrimoniali su Telecom Italia Media (che ha il 9% dell'emittente) di tale situazione 'potranno essere determinati con esattezza solo all'esito della presentazione di tale piano' precisa una nota di Ti Media. 'Tuttavia le valutazioni fin qui effettuate - prosegue la nota - fanno comunque prevedere che l'Ebitda dell'intero esercizio 2010 di TI Media rimanga sostanzialmente sul livello di quello consuntivato al 30/09/2010. Gli effetti suddetti saranno inseriti nella proposta di Bilancio al 31/12/2010 che sara' approvata dal Consiglio di Amministrazione entro il prossimo mese di febbraio'. Dahlia tv in una nota, poi, spiega che "non sono ancora state assunte decisioni in merito alla prosecuzione delle trasmissioni, che per il momento seguiranno la normale programmazione". 12-01-2011 13:54 ITALIA/Class action. Il Comune di Greve in Chianti, senza telefoni per cinque giorni, contro Telecom Italia Dopo aver subito un blocco totale delle telecomunicazioni a fine anno, dal 26 al 31 dicembre 2010, il Comune di Greve in Chianti presenta una class action nei confronti di Telecom a seguito dei disservizi causati nella zona. Se ne discuterà stasera, 12 gennaio 2010, nella Sala Consiliare del comune. 12-01-2011 14:10 ITALIA/Frequenze digitali: Agcom prepara l'asta e 'intima' al ministero della Difesa di liberare quelle che ancora occupa Al via le attivita' di competenza dell'Agcom per l'asta delle frequenze rediolettriche. In una nota si comunica che il consiglio dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabro', nella riunione di ieri ha dato il via alle attivita' di propria competenza in materia di dividendo digitale in attuazione a quanto previsto dalla legge 13 dicembre 2010 n. 220 (legge di stabilita' 2011). Il consiglio dell'Agcom 'auspica che, nell'ambito della procedura per l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze radioelettriche da destinare ai servizi di comunicazione elettronica mobili in banda larga, possano essere messe a disposizione, oltre a quelle della banda a 800 MHZ, tutte le risorse frequenziali disponibili, parte delle quali sono attualmente in uso dal ministero delle Difesa nonostante, da tempo, ne sia stata richiesta la liberazione, come del resto previsto dalla normativa comunitaria. Tutto cio', con l'obiettivo di garantire ancora maggior innovazione e concorrenza al settore delle comunicazioni elettroniche'. L'Autorita', cosi' come stabilito dal decreto legislativo 259 del 2003, propone inoltre al Governo la costituzione di un Comitato di ministri incaricato di coordinare la procedura, in particolare per quanto attiene al bando e al disciplinare di gara. Questo, in considerazione del carattere di 'particolare rilevanza nazionale' della gara stessa (da essa derivano proventi stimati in 2,4 miliardi di euro). L'Agcom assicura che 'completera' in tempi rapidi le attivita' di propria competenza attraverso una consultazione pubblica tra gli operatori che costituisce il presupposto per conseguire i risultati indicati dalla stessa legge di stabilita' 2011'. 12-01-2011 15:46 ITALIA/Nuova rete in banda larga: Agcom vara regole e le sottopone agli operatori Il consiglio dell'Autorita' per le tlc ha varato, secondo indiscrezioni, il documento che contiene le regole sulle reti di nuova generazione (NGN). Il documento verra' adesso sottoposto alla consultazione del settore e degli operatori. L'Agcom, che ha agito sulla base di una Raccomandazione della Commissione europea del settembre 2010, intende disciplinare il mercato secondo due criteri guida: il riconoscimento di un premio a rischio di investimento che ha un ritorno differito nel tempo e l'accessibilita' alla rete, come ricordato recentemente dal presidente Corrado Calabro'. Secondo quanto si apprende, il documento che e' stato messo a consultazione pubblica per un periodo di circa un mese di mezzo prima di un definitivo passaggio al Consiglio dell'Agcom, contiene regole diversificate in caso di presenza di una sola rete dell'ex monopolista o in presenza di piu' reti, sia per i servizi bitstream (un servizio di interconnessione all'ingrosso) che per l'unbundling. Gli obblighi, in sostanza, in caso di piu' reti non sarebbero in capo solo a Telecom Italia, ma anche agli altri operatori. Nel documento e' compresa anche l'ipotesi di terminazione dell'obbligo del servizio di bitstream, in modo da spingere gli operatori alternativi a investire nell'infrastruttura. ------------------------------------------LETTERE 08-01-2011 00:00 Fattura Vodafone Cortesemente avrei bisogno del vostro aiuto. Recentemente ho cambiato casa e quindi indirizzo. Non volendo più avere la telefonia fissa della vodafone mi sono recata presso un loro negozio per rescindere il contratto. Poichè nel contratto stipulato c'era anche la possibilità di acquistare un pc a rate ho chiesto se tale rateizzazione sarebbe comunque rimasta, ma mi è stato risposto che dovevo saldare tutto in un'unica soluzione a meno che non facessi un nuovo contratto con loro con il nuovo indirizzo. Non potendo sostenere la spesa, ho accettato. Ho atteso la fattura per vari mesi dopodichè ho telefonato varie volte per sollecitarne l'invio ma inutilmente. Di recente, dopo un'ulteriore telefonata, mi è stato risposto che la fattura era sta inviata al vecchio indirizzo e che avrebbero provveduto a reinviarla al nuovo,e,poichè essa era di una certa consistenza (250 euro), mi consigliavano tuttavia di pagarla comunque anche senza averla ancora ricevuta giacchè stavano per emettere la seconda fattura. Io ci sono rimasta male e ho chiesto perchè era così alta. Mi avevano addebitato il pagamento totale del pc. Ho risposto che primo non avrei pagato finchè non avessi visionato la fattura e secondo contestavo il pagamento totale del pc perchè mi era stato detto e scritto, nel nuovo contratto, che avrei potuto rateizzarlo. Loro mi hanno risposto che in questo caso avrebbero interrotto la fornitura per il telefono fisso fino al pagamento della fattura che non ho ancora ricevuto. Infatti da 2 giorni mi hanno interrotto la comunicazione con la telefonia fissa e senza alcun avviso. Cosa posso fare? Vi sarei grata se poteste darmi un consiglio e vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti Concetta, da Agliana (PT) Risposta: legga il contratto che ha sottoscritto, in merito alla rateazione e la richieda comunque con con una lettera raccomandata A/R. Se, tuttavia, si era vincolata a saldare il tutto in un'unica soluzione, in teoria hanno ragione loro... ------------------08-01-2011 00:00 Recesso chiavetta internet olicard Tim Il 06.08.2010 ho acquistato 2 chiavette internet olicard Tim con pagamento immediato a mezzo carta di credito. Una di queste è risultata difettosa, così mi sono avvalsa del diritto di recesso entro e non oltre i 10gg. Ho imballato tutto per come era ed ho rispedito la chiavetta difettosa all'indirizzo comunicatomi da un operatore tim a mezzo A/R. Ad oggi dopo tante ma tante telefonate e fax di reclamo non ho ricevuto nessun riscontro dalla TIM. Non mi sanno dare delle spiegazioni esaudienti, mi dicono che verrò contattata dall'ufficio di competenza, che il rimborso è stato stabilito, che la pratica è ancora in lavorazione e altre... ma sono già passati molti mesi ed ho intenzione di procedere con una lettera intimidatoria e successivamente per via legali. Rosaria, da Niscemi (CL) Risposta: Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php Per il prosieguo, legga qui: http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php ------------------08-01-2011 00:00 Richiesta penale Wind Dal 2008 ero in possesso di 2 sim aziendale + sim dati del gestore wind (clausola contrattuale 24 mesi) e due telefoni inclusi. Durante il periodo dei 24 mesi decido ci cambiare su un contratto piano su una sim il tutto online. Dicembre 2009 decido causa lentezza connessione (impossibile lavorare) e per chiusura partita IVA di disdire sim dati Tramite A/R. Gennaio 2010 continua ad arrivarmi l'addebito del canone mensile da piano...... riscrivo con A/R che non intendo pagare in quanto contratto disdetto e che non intendo riconoscere l'importo di penale per chiavetta visto il disservizio....... nel frattempo sempre causa chiusura partita IVA decido di cambiare operatore per le 2 sim voce, e passo ad un contratto privato (NB clausola 24 mesi ormai scaduta). Wind mi recapita ultima bolletta con conteggiati oltre che i minuti di conversazione 200 euro di penale relativa 1 sola sim voce (quella relativa il piano cambiato in corso dei 24 mesi) in quanto hanno rifatto partire da zero al momento del cambio del piano voce la clausola dei 24 mesi su tale sim.... senza che io ne sia stato informato (NB non ho ripreso un nuovo telefono) pago la cifra riguardo il traffico e mi rifiuto di pagare la penale comunicando il tutto tramite A/R.... ho ricevuto nel corso della primavera 2010 dei solleciti di pagamento che ho ignorato e in data 22 dicembre 2010 lettera di messa in mora per posta prioritaria per conto wind dell'avvocato N.C. con intimidazione al pagamento entro 10gg con avvertimento che in caso contrario si agirà per vie legali con aggravio delle spese a mio carico. Che devo fare? In attesa di un vs gentile riscontro saluti Giuseppe, da Limone Piemonte (CN) Risposta: si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php Per il prosieguo, legga qui: http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php La legge Bersani ha abolito le penali, ma permette ai gestori di addebitare i costi di disattivazione, sempre che 1) siano previsti nel contratto e che 2) siano giustificati al centesimo. Nel primo caso, ignorare la richiesta o rispondere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php Nel secondo caso, contestare la richiesta (o chiederne puntuale giustificazione) tramite lettera di messa in mora al gestore: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php In ogni caso, immediatamente segnalare la questione al Garante nelle comunicazioni: http://www.agcom.it ------------------08-01-2011 00:00 Disdetta canone Telecom Salve, ho effettuato passaggio ad altro operatore telefonico fisso nel maggio 2010, ma la Telecom continua a mandarmi le sue bollette. Premetto che ho già inviato loro l'apparecchio telefonico, ma nella bolletta risulta che debbo pagare il canone di noleggio. Inoltre non riesco a contattare il 187 perchè, non essendo più loro cliente, non riesco a parlare con l'assistenza clienti perchè mi chiede il numero della linea telecom per la quale desidero assistenza, ma non ce l'ho! Come posso fare per non pagare le bollette, dato che non sono più loro cliente e per giunta non ho più nemmeno il loro apparecchio telefonico? Cordiali saluti Salvatore, da Pozzallo (RG) Risposta: si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php Per il prosieguo, legga qui: http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php ------------------08-01-2011 00:00 TV e tributi Buongiorno e buon anno. Nel mese di novembre ho inviato una Raccomandata AR all'Agenzia delle Entrate di Torino SAT, comunicando che mia madre titolare di un "abbonamento" TV era deceduta (ho fornito anche il certificato di morte) e che quindi, come erede legittimo, ho ritirato il suo televisore. Successivamente ho inviato la richiesta di suggello dell'apparecchio stesso (rispettando la procedura da Voi suggeritami) sempre tramite Raccomandata AR ed unita la ricevuta del vaglia di 5,16 euro. Senonchè oggi ho ricevuto dall'Agenzia suddetta il bollettino per il rinnovo dell'"abbonamento" di 110,50 euro, sempre intestato a mia madre (deceduta a giugno)!!! A questo punto mi conviene: 1- Ignorare la lettera 2- Rispondere con una diffida o cos'altro? Ho l'impressione che in futuro mi manderanno anche una nuova richiesta di pagamento questa volta intestata a me e non solo alla mia defunta madre! Grazie per la risposta. William, da Valenza (AL) Risposta: si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php Qui il settore specifico sul canone Rai: http://tlc.aduc.it/rai/ ------------------08-01-2011 00:00 Cambio operatore telefonico In data 03/02/08 ho firmato un contratto telefonico Tele2 con la presente dicitura: "Riconosco ed accetto che, in conformità a quanto previsto dall'articolo 12 dell'allegato contratto, lo stesso avrà una durata minima pari a 12 mesi e si rinnoverà per periodi di uguale durata e che in caso di recesso anticipato dal contratto medesimo prima della suddetta durata minima prevista, sarò tenuto a corrispondere a TELE2 un costo di disattivazione pari all'importo indicato nel tariffario e/o nella lettera di benvenuto che mi verrà addebitato in fattura". In data Maggio 2010 sono passata a Fastweb con regolare contratto da me firmato (si sono occupati loro delle procedure di disattivazione presso Tele2). Nell'ultima bolletta ricevuta da Tele2 (ora intestata TeleTu) emessa il 04/09/10 mi è stato addebitato un costo di disattivazione di 50€ + iva e io non ho provveduto al pagamento della stessa (dietro suggerimento dell'operatore Fastweb perché non dovuta). Non ho ricevuto nessun sollecito o tentativo di conciliazione da parte di Tele2 (o TeleTu) né scritto né telefonico. Oggi ricevo tramite posta ordinaria un bollettino postale intestato a Teletu Spa Azienda Recupero Crediti di 106,25 € x ritardato pagamento + mora. Vorrei un consiglio su come comportarmi, prima di tutto capire se sono tenuto al pagamento del bollettino e se ci potrebbero essere ripercussioni legali per il mancato pagamento. Sarebbe opportuno fare una lettera di diffida come indicato su Internet? Inoltre non ho ben capito se la mia contestazione è lecita, sia ai sensi del contratto firmato a suo tempo nel 2008, sia ai sensi della nuova legge Bersani che mi risulta aver abolito ogni penale per la disattivazione di qualsiasi contratto telefonico dopo 12 mesi dalla stipula. Ho contattato Fastweb e mi hanno assicurato che non sono tenuta a pagare nulla, ho contattato Tele2 (ora TeleTu) e mi è stato detto che sono tenuta a pagare in quanto il contratto si rinnovava tacitamente ogni 12 mesi per altri 12 mesi. Tra l'altro, l'operatrice di TeleTu non è stata in grado di fornirmi nemmeno un recapito telefonico per contattare la società di recupero crediti sopra menzionata. Attendo un Vs. gentile riscontro e ringrazio in anticipo per la Vs. disponibilità. Saluti. Claudia, da Fano (PU) Risposta: si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php La legge Bersani ha abolito le penali, ma permette ai gestori di addebitare i costi di disattivazione, sempre che 1) siano previsti nel contratto e che 2) siano giustificati al centesimo. Nel primo caso, ignorare la richiesta o rispondere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php Nel secondo caso, contestare la richiesta (o chiederne puntuale giustificazione) tramite lettera di messa in mora al gestore: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php In ogni caso, immediatamente segnalare la questione al Garante nelle comunicazioni: http://www.agcom.it ------------------08-01-2011 00:00 Disdetta ADSL Tin.it A dicembre 2009 da Telecom per il tel fisso e Tin.it per la ADSL sono passato con tutto a VODAFONE. L'ADSL è stata attivata solo dal 17/02/2010, sempre sullo stesso numero, con la portabilità. Per un disguido con l'agenzia Vodafone, non è stata data disdetta se non da parte mia con raccomandata al 24/07/2010. TIN.it continua a reclamare canoni di abbonamento fino a settembre 2010 per circa 400€. Io il servizio da loro non l'ho però avuto più dal 17/02/2010. Mi dicono che la disdetta andava data 60 giorni prima del passaggio: è veramente così? sono tenuto a pagare questa cifra che chiedono o no? Ero cliente da molti anni quindi non c'è penale per recesso anticipato. Attendo vostro gradito chiarimento e cordialmente saluto. Gianni, da Mirandola (MO) Risposta: La legge Bersani ha abolito le penali, ma permette ai gestori di addebitare i costi di disattivazione, sempre che 1) siano previsti nel contratto e che 2) siano giustificati al centesimo. Nel primo caso, ignorare la richiesta o rispondere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php Nel secondo caso, contestare la richiesta (o chiederne puntuale giustificazione) tramite lettera di messa in mora al gestore: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php In ogni caso, immediatamente segnalare la questione al Garante nelle comunicazioni: http://www.agcom.it ------------------08-01-2011 00:00 Recesso da Opitel In seguito a mancanza della linea sia telefonica che adsl sono passata a Vodafone. Teledue (vecchio gestore) mi ha fatturato 100€ di spese di disattivazione. Ho inviato diffida a Opitel per la richiesta del contributo di disattivazione per la linea ADSL e telefonica seguendo il vs. modello relativo alla legge 40/2007 art.1 comma 3. Il contratto risale al 2006. Ho ricevuto in risposta la diffida da parte di un legale con intimazione al pagamento entro il 27 dicembre 2010 a cui non ho ancora fatto seguito. Vi chiedo cosa devo fare e se potete Voi rispondere per mio conto. Anna Maria, da Cesate (MI) Risposta: La legge Bersani ha abolito le penali, ma permette ai gestori di addebitare i costi di disattivazione, sempre che 1) siano previsti nel contratto e che 2) siano giustificati al centesimo. Nel primo caso, ignorare la richiesta o rispondere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php Nel secondo caso, contestare la richiesta (o chiederne puntuale giustificazione) tramite lettera di messa in mora al gestore: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php In ogni caso, immediatamente segnalare la questione al Garante nelle comunicazioni: http://www.agcom.it ------------------08-01-2011 00:00 Disdetta canone RAI Salve, Prima di esporvi il mio quesito volevo ringraziarvi per il precendete aiuto e i vari materiali presenti nel Vostro sito. In data 11-12-2010 ho spedito tramite Racc. con ricevuta di ritorno la disdetta all'abbonamento TV. Tale disdetta, avvenuta a causa dello smaltimento della tv, allegava il modulo pubblicato presso il vostro sito, l'autocertificazione di avvenuto smaltimento e fotocoppia della carta d'identità. In data odierna, 07-01-2011, ricevo la ricevuta di ritorno. Tale ricevuta, priva di data e firma del ricevente, riporta solo il timbro dell'ufficio di distribuzione con data 29-12-10, la firma dell'incaricato alla distribuzione e la marcatura sulla cassella che fa rivefimento all'art. 33 D.M. 09.04.01. Ho provato a chiedere in giro ricevendo come risposta che si tratta di una procedura normale in caso di Caselle Postali che ricevono molte lettere, e pertanto la raccomandata è da considerarsi consegnata. Rimango comunque dubbioso sulla valenza legale della ricevuta, pertanto chiedo cortesemente un Vostro parere. Sempre in data odierna ho ricevuto la classica lettera per il pagamento del canone TV. Come devo comportarmi? Cortesi saluti e sentiti ringraziamenti, Salvatore, da Veggiano (PD) Risposta: la ricevuta di ritorno e' valida. Ovviamente ignori la richiesta di pagamento. ------------------10-01-2011 00:00 Disdetta contratto telecom ho disdetto il contratto telecom (telefono+adsl) chiamando il 187 e l'operatore mi comunica che posso farlo direttamente al telefono con CI e CF. Dopo diverse chiamate e fax la linea non viene chiusa. A tutt'oggi ricevo le bollette e l'ingiunzione di pagamento da parte di una società di recupero crediti. Come posso fare? non ho assolutamente intenzione di pagare per un servizio che non ho usato e soprattutto del quale ho chiesto disdetta un anno fa. Telecom in tutto questo tempo non ha mai comunicato che la mia disdetta non era regolare e il 187, che è l'unico canale di comunicazione con Telecom, è incompetente e contraddittorio. Grazie Denise, da Dalmine (BG) Risposta: le possiamo solo dire che, come da contratto, le disdette si effettuano tramite raccomandata A/R, magari anticipandola via fax o posta elettronica, ma la raccomandata e' l'unico sistema certo che dimostra il suo recesso. ------------------10-01-2011 00:00 Promozione tiscali 29.95 Salve, ho fatto una richiesta telefonicamente di abbonamento a tiscali che è in promozione per 2 anni a 29.95, successivamente mi è arrivata a casa una lettera con il riepilogo delle condizioni di abbonamento nel quale c'era scritto che avrei pagato sempre in promozione 31.95. Ho telefonato alla Tiscali mi hanno detto che da febbraio ci sarà un aumento e che quindi avrei pagato 31.95 e non 29.95. E' tutto lecito? A me sa di truffa, mi hanno fatto aderire alla promozione di 29.95 e poi ora me ne vogliono fare pagare 31.95 inoltre è mai possibile che per fare la richiesta di abbonamento è bastato farmi registrare al telefono tutte le condizioni che io ho accettato e ora per disdire devo mandare una raccomandata? grazie! Manzo, da Napoli Risposta: per la disdetta via raccomandata non ci sono alternative. Per l'aumento, se e' temporalmente comunicato nei termini contrattuali, e se le dicono che puo' disdire se non lei non l'accetta, e' nella norma. ------------------10-01-2011 00:00 Sms della Vodafone Gentile Aduc, da qualche tempo arrivano sul cellulare di mia moglie degli sms della Vodafone. I numeri sono: 4887700 e 48050, il cui contenuto e' manifestamente idiota; arrivano delle battutine sciocche, (forse rispecchiano la mentalità di chi inventa queste macchinazioni per RUBARE soldi alla gente), alcune volte con delle domande altrettanto idiote, relative a qualche presunta lotteria. Ho cercato con google tali numeri e il primo risulta derivare da un servizio Vodafone chiamato 'giocondo', l'altro non so cosa sia ma sicuramente un'altra trovata partorita dalla mente di qualche lestofante della Vodafone. Mi scuso per il modo in cui mi sto esprimendo, ma vi prego di credere, sono veramente adirato. Inoltre ho sentito gli operatori del 190, (aspettando buoni 15 minuti prima di riuscirci), e stando a loro, mia moglie avrebbe attivato tale servizio!!! ma andiamo!!! e' il colmo della sfacciataggine e della cialtroneria!! Forse e' piu' dignitoso il ladro che va a rubare, almeno deve faticare. Possibile che tali truffe, che sono manifeste come la luce del sole non debbano essere fermate e PUNITE una volta per tutte, compresi i responsabili, e chi inventa queste schifezze? In attesa di un Vs riscontro ringrazio e porgo cordiali saluti. Fausto, da Milano Risposta: Faccia una segnalazione con richiesta di intervento al Garante nelle comunicazioni: http://www.agcom.it Faccia una segnalazione al Garante della concorrenza e del mercato: http://sosonline.aduc.it/scheda/pubblicita+pratiche+commerciali+scorrette_12625.php ------------------10-01-2011 00:00 Rimborso e recupero crediti mediaset premium Buongiorno, la mia richiesta d'aiuto riguarda l'azienda RTI SPA per Mediaset Premium. Nel Gennaio 2010 inviai per raccomandata AR richiesta di recesso immediato dal servizio. Fino ad ottobre ho continuato a ricevere addebiti rid per fatture mediaset premium. Fortunatamente 2 di questi addebiti sono anche riuscito a respingerli. A fine novembre finalmente sono altre 3 raccomandate riconoscono l'errore e mi mandano una fattura di rimborso con scadenza 25/12/2010 che ad oggi (05/01/11) non risulta ancora pagata. Quanto tempo hanno per pagarla? Contestualmente mi arriva anche una richiesta da una società di recupero crediti per le 2 fatture non pagate per gli importi fattura + spese, more ecc. Come mi devo comportare? Mi sembra assurdo dover pagare delle more e/o spese sul mancato pagamento di fatture che nemmeno dovevano esistere. Ovviamente né ai numeri mediaset né a quelli della società di recupero si riesce a parlare con qualcuno... In casi del genere si possono chiedere risarcimenti per l'errata messa in mora e per il generale disturbo? La mia priorità sarebbe comunque quella di non aver più nella a che fare con RTI. Grazie anticipatamente Andrea, da Treviso Risposta: in teoria il rimborso dei danni puo' essere richiesto, ma ci sembra che sia un disguido. Comunque, siccome non hanno mantenuto i tempi di rimborso, invii loro una diffida in cui intima il pagamento del dovuto, segnala il fastidio che le viene arrecato dalla societa' recupero credito a causa di un loro disguido e chiede il pagamento di xx euro per i danno e i fastidi che le stanno arrecando: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php ------------------10-01-2011 00:00 Abbonamento rai Buonasera. Mio padre e mia madre hanno la residenza nella stessa abitazione in cui vivono. Inoltre possiedono un solo apparecchio tv. Il canone viene già pagato regolarmente dal '97 da mia madre. Ora lo chiedono anche a mio padre. Ho letto che bisogna essere sullo stesso stato di famiglia anche se la legge non è chiara su questo perchè parla solo di residenza o domicilio. Vorrei sapere l'articolo di riferimento dove parla di nucleo famigliare se possibile e vorrei sapere come procedere. I miei genitori non sono sullo stesso stato di famiglia per motivi di case e lavoro. Se mio padre inizia a pagare un ulteriore canone può essere un ammissione poi per chiedergli gli anni indietro? Possono andare indietro di 10 anni? Vorrei fare disdetta con suggellamento ma non so come in quanto la tv è una sola e l'abitazione è unica per entrambi. Se disdico il canone di mia madre poi come procedo per mio padre? Ci sono altri modi per risolvere questo problema? Ad esempio far mettere la residenza di mio padre da me io non ho la tv e non pago il canone. Ho già mandato due lettere alla Rai per spiegare la situazione (la prima rispondendo alla loro cartolina e la loro risposta è stata che hanno effettuato controlli e non risultano nello stesso nucleo famigliare, la seconda con raccomandata A/R che non è ancora tornata indietro) ma non sembra che questo possa risolvere la situazione. RingraziandoVi anticipatamente, porgo cordiali saluti. Barbara, da Acqui Terme (AL) Risposta: la Rai -purtroppo- ha ragione: l'imposta/canone e' legata alla residenza. Inoltre si puo' disdire o suggellare dopo che e' stata sottoscritta, non prima. Il pericolo che vadano indietro di dieci anni, anche se molto raro, esiste. L'ipotesi della residenza presso casa sua, che non ha tv e non paga imposta, e' praticabile, ma non sana il passato. Qui il settore specifico sul canone Rai: http://tlc.aduc.it/rai/ ------------------11-01-2011 00:00 Cambio di gestore telefonia mobile Buon giorno. Leggendo qua e là sul vostro sito, temo proprio di non aver trovato l'informazione che cercavo, pertanto mi permetto di sollevare la questione, sperando possa aiutare. Se un'utente ha bisogno di cambiare il gestore di telefonia mobile, anche in questo caso esiste il numero di portabilità legato al contratto già esistente per garantire la conservazione del numero telefonico? Se sì, perché entrambi i gestori (chi abbandoni, chi incontri) affermano che non esiste? (sembra basti il numero di serie della SIM card). Inoltre, anche in questo caso esiste un limite di tempo entro cui portare a conclusione il contratto tale che non ce ne sia la sovrapposizione legati allo stesso numero telefonico? Forse è l'utente che sta confondendo con la questione telefonia fissa? Vi ringrazio dell'attenzione e auguri di bune feste e di buona continuazione. Massimiliano, da Milano Risposta: i gestori mobili devono procedere entro tre giorni. Si rechi in un negozio del gestore entrante. ------------------11-01-2011 00:00 Filtri Teletu Ciao, ho un problema, come tanti, con teletu. Sono cliente tele2 da 5 anni, non dico di essermi trovato bene ma neanche poi così male. Ultimamente ho notato che hanno rimesso i filtri al traffico p2p come fecero qualche anno fa (poi me li tolsero in seguito a telefonate di accese lamentele). Qualche settimana fa sono stato contattato da teletu per una proposta contrattuale per avere teletu come operatore unico senza più bisogno dell'intermediazione di telecom. Al che mi son fatto spiegare che benefici ne avrei tratto e già che c'ero domandai anche per questi filtri. La signora al telefono mi garantì più volte che una volta passato a teletu come operatore unico il problema sarebbe sparito in quanto i filtri sarebbero stati, a sua detta, un'opera di telecom per accaparrarsi indirettamente clienti da altri operatori. al chè accettai... I filtri sono ancora qui; ho telefonato al centro servizi e mi hanno detto che al massimo possono fare una segnalazione sul fatto che qualche operatore mi ha raccontato fregnacce ma nulla più. a loro detta i filtri ci sono, sono opera loro, li mettono per evitare la congestione della rete a causa del traffico p2p durante le ore diurne (i filtri sono attivi dalle 8:00 alle 24:00). al di là delle balle che mi hanno detto, delle quali ovviamente non ho prova perchè non ho registrato le telefonate, questa è una limitazione del servizio assolutamente al di fuori dai termini stabiliti nel contratto dove tutto ciò non è assolutamente specificato quindi, a mio avviso, una violazione del contratto stesso. Le mie domande sono: come posso fare a sollecitare in maniera decisa un intervento per fare almeno rispettare i termini del contratto senza dover ricorre ad un avvocato? visto che ho aderito all'offerta per operatore unico mi hanno fatto un "contratto telefonico" in attesa di quello cartaceo che mi vincola per un anno altrimenti dovrei pagare una penale per rescindere. il cartaceo non mi è ancora arrivato. è possibile rescindere il contratto nel periodo di 10gg dall'arrivo del cartaceo o mi fa fede il contratto telefonico? Grazie dell'aiuto Andrea, da Pieve Di Cento (BO) Risposta: 1.si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php chiedendo il rispetto del contratto. 2. se il contratto è stato attivato immediatamente su suo consenso, allora non può invocare quel termine per recedere. Qui la nostra scheda pratica sul diritto di recesso: http://sosonline.aduc.it/scheda/sul+diritto+recesso+ho+appena+fatto+acquisto+ma+ci_9652.php ------------------11-01-2011 00:00 Teletu ignora la mia raccomandata di disdetta Gentile Aduc, seguo attentamente le vostre risposte ai quesiti dei clienti che, come me, hanno avuto e continuano ad avere diatribe con l'operatore telefonico "Teletu". Questa è la mia situazione: dopo anni in cui ho continuato a pagare regolarmente per un servizio dimostratosi più che scadente, stremato dall'ennesimo periodo di inutilizzabilità della linea adsl, ho deciso di cambiare operatore. Pur avendo gli strumenti per poter rescindere immediatamente il contratto ed ottenere il risarcimento del (certo) danno patito, ho optato per farmi agganciare una nuova linea con un altro operatore, accollandomi tutti i costi connessi per assicurarmi di poter fruire del nuovo servizio senza dover dipendere dalla lentezza e dalla scarsa professionalità di Tele Tu. In data 23-09-10 ho inviato una raccomandata a.r. alla sede di Teletu (Opitel S.P.A), con oggetto "disdetta immediata del contratto per la fornitura del servizio voce e adsl", nella quale comunicavo di voler recedere anticipatamente dal contratto ai sensi dell'art. 1 comma 3 l. 40/07. E intimavo di liberare il servizio entro e non oltre i 30 giorni lavorativi a partire dalla data di ricezione della lettera. Il tutto era stato firmato ed era stata allegata fotocopia dei documenti di identità, per completezza. La conferma di ricevuta con tanto di timbro mi è arrivata qualche giorno dopo, con tanto di timbro Opitel, riferito al giorno 24-09-10. Dal momento che la mia volontà era stata espressa in maniera chiara e limpida, ho ritenuto, forse un pò troppo ingenuamente, che fosse sufficiente una semplice raccomandata a.r, per concludere il rapporto contrattuale. Nel frattempo, la settimana successiva, inizio ad usare tranquillamente, e senza alcun problema, il servizio con altro operatore. Ad un mese e mezzo di distanza, chiamo Teletu per sapere se avevano approntato tutte le azioni necessarie alla sospensione del servizio. Mi risponde un operatore che mi dice che la raccomandata era stata ricevuta, e che però non avendo risposto alle loro telefonate (ovviamente) avevano tenuto, per cosi dire, la richiesta in "stand-by". Al che, visto che non mi risulta, da contratto, che deba esserci questo "veto" delle chiamate mi faccio passare l'addetto alle disattivazioni. Il quale dopo aver controllato mi rassicura che sarebbe stato tutto ultimato nei giorni seguenti. Passa un altro mese, medesima situazione, chiamo, ancora una volta mi viene detto che "stia tranquillo, nei prossimi giorni verrà disattivato il servizio". Siamo nel 2011 e credo proprio che il mio "servizio" con Teletu, sia, secondo loro, ancora attivo. Come devo comportarmi? Le bollette che mi invieranno devo pagarle? E' un comportamento certamente scorretto e sleale, posso fare qualcosa per tutelarmi? Pensavo di mandare una seconda raccomandata a.r., che sia l'unica strada percorribile? Vi ringrazio anticipatamente per ogni eventuale risposta. Massimiliano, da Paese (TV) Risposta: Per il prosieguo, legga qui: http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php ------------------11-01-2011 00:00 Rescissione dal contratto di telefonia e ADSL con TeleTu spett. ADUC Sede nazionale 50129 Firenze, via Cavour 68 Ho stipulato un contratto di servizio per telefonia e ADSL con l'operatore TeleTu S.p.A. tramite telefono (contratto a distanza). Il contratto telefonico è stato stipulato in data 26/11/2010 con la migrazione dal vecchio operatore Wind mantenendo il numero di telefono. Il contratto scritto con i riferimenti dell'utenza (codice cliente, intestatario, numero di telefono) e quelle delle condizioni contrattuali e commerciali incluse quelle sulla denominazione del piano tariffario e sul costo è datato 16/12/2010 pervenuto per posta ordinaria all'indirizzo che ho comunicato precedentemente a TeleTu. L'attivazione del servizio è stata fatta il 29/12/2010. Me lo ha comunicato una registrazione vocale che mi ha risposto quando ho composto il numero di telefono 848991022 segnalatomi da TeleTu. Dopo aver constatato il mancato rispetto degli standard minimi di qualità della connessione ADSL (gli indicatori di qualità dei servizi per il contratto Tuttocompreso prevedono un download nominale di 7 Mbps e una banda minima di 2,1 Mbps, cosa non rispondente al vero in quanto la banda minima è inferiore ad 1 Mbps, alcune volte non supera i 540 Kbps), in data 3/1/2011 ho fatto la disdetta dal contratto prima per fax al n. 800991026 e poi entro le 48 ore per raccomandata A/R richiedendo il codice di migrazione e reclamando il mancato rispetto degli standard minimi di qualità del servizio, anche se non dovrebbe essere richiesto in caso di recesso anticipato dal contratto. Ho intimato la non applicazione di alcuna penalità per la disdetta richiamando la legge e le clausole contrattuali. Tutto ciò premesso, passo al quesito che vi vorrei porre: -. la legge prevede per questi tipi di contratti il recesso entro 10 gg lavorativi dalla conclusione del contratto (art. 65 comma 2 lett. b D.lgs 206/2005) che nel mio caso dovrebbe essere quello scritto datato al 16/12/2010; ho letto le clausole contrattuali del servizio Tuttocompreso di TeleTu e al punto 4.3 lo stesso però dispone quanto segue La mia interpretazione porta alla conclusione che il contratto si sia concluso con la data di attivazione del servizio che nel mio caso è quella del 29/12/2010 pertanto penso di rientrare nei termini dei 10 gg lavorativi previsti dalla legge per il diritto di recesso per i contratti stipulati a distanza. Vi ringrazio anticipatamente e vi manifesto la mia stima per le campagne che state svolgendo per la tutela dei consumatori. Aurelio Risposta: crediamo che la sua interpretazione sia corretta. Qui la nostra scheda pratica sul diritto di recesso: http://sosonline.aduc.it/scheda/sul+diritto+recesso+ho+appena+fatto+acquisto+ma+ci_9652.php ------------------11-01-2011 00:00 Trasloco linea wind infostrada Salve, Ho richiesto in data 28 Ottobre 2010 trasloco della linea telefonica e adsl di infostrada in una attività commerciale di parrucchiere donna, da una via all'altra di uno stesso quartiere di Roma. Ad oggi, nonostante numerosi solleciti telefonici e una messa in mora mandata via raccomandata a/r il 21 dicembre 2010, non ho ricevuto nessuna risposta diretta ne indiretta alle mie chiamate al 155, successive alla raccomandata da loro regolarmente ricevuta. Ora sto per inoltrare reclamo al corecom Lazio, a loro devo fare prima richiesta di riattivazione urgente e successivamente, in caso di mancata risposta, richiesta di istanza di arbitrato vero? Nel caso in cui mi rispondano che per colpa Telecom non sono in grado di attivarmi una linea come mi devo comportare? Saluti Giorgio, da Roma Risposta: deve semplicemente far loro presente che si sono obbligati nonostante Telecom, e che pertanto devono rispettare il contratto. ------------------11-01-2011 00:00 ADSL a bassa velocità Buonasera, sono abbonato alla Telecom sia come linea telefonica fissa, sia come linea adsl. La mia linea adsl teoricamente dovrebbe essere di 7 Mega, ma di fatto non supera i 2 Mega, questo dal Dicembre 2007, e cioè da quando mi e stata attivata alice 7 mega, prima avevo la 2 mega. Alle mie domande e richieste di intervento per ottimizzare e verificare la mia linea adsl, dopo innumerevoli test della Telecom e da me personalmente, tutto rimane sempre a 2 Mega, la risposta più frequente fra tecnici e operatori è, "il segnale e buono, ma la linea e degradata non possiamo farci nulla". Allora vi chiedo una modulistica da inviare alla Telecom per avere il denaro speso in più non usufruendo della totalità del servizio, e sopratutto far ribassare il costo che è di 19,95 mensili in merito al servizio fornitomi. Cordiali Saluti. Giuseppe, da Torino Risposta: Deve decidere se mantenere o meno il contratto, e se intentare una causa civile per il risarcimento dei danni che il loro inadempimento le sta cagionando. Infatti, anche se il contratto non garantisce un minimo di banda, si tratta comunque di un servizio propagandato ad una velocita’ che poi, mediamente, non e’ mai nemmeno al 50%. In caso intenda disdire il contratto, tenga presente che il decreto Bersani ha vietato le penali per la disdetta anticipata: http://sosonline.aduc.it/scheda/liberalizzazioni+nuove+regole+telefonia_11751.php ------------------11-01-2011 00:00 Fattura sky errata Sky mi ha messo in mora x una fattura non pagata in quanto contenente una voce errata. Vogliono farmi pagare un sacco di spese legali nonostante io abbia chiesto più volte la riemissione della fattura corretta. Dicono che la voce "costo acquisto parabola e servizio installazione € 142,91" in realtà è un costo x recesso anticipato e che questo non ci viene spiegato dal call center (?!?). Io contesto tale addebito in quanto nella stessa fattura vi è già la voce "addebito x recesso anticipato € 82". L'operatrice del recupero crediti dice che devo pagare e basta. Come posso fare? Non mi sembra giusto dover pagare un costo errato. Ma non voglio un contenzioso in quanto sono prossima all'accensione di un mutuo e non vorrei che questo potesse interferire. Potete aiutarmi o dirmi a chi rivolgermi x avere assistenza? Grazie Claudia, da Gaggiano (MI) Risposta: si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php Per il prosieguo, legga qui: http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php ------------------11-01-2011 00:00 Panel e truffe mi sono iscritta 1 anno fa al sito toluna per arrotondare con dei buoni e tentare la fortuna con il premio di 5000 euro suddiviso in vari premi e molti bellissimi prodotti da testare, sino a poco tempo fa c'erano i nomi dei vincitori di questi prodotti, si pensava che le ditte dessero questi a toluna che poi a sua volta li assegnava e faceva dei test di gradimento, mi accorsi che dei nomi erano ricorrenti e scrissi al sito, nulla, allora scrissi alle ditte produttrici quali microsoft, kodak, nintendo, sony e oggi samsung e tutte sinora si dissociano da toluna, dicendo che mai hanno commissionato dei test o instaurato un rapporto con toluna, allora nel sito sono successe alcune cose, in primis sono subito spariti i nomi dei vincitori (mi sono dimenticata di dirvi che ultimamente era assurdo, chi aveva avuto il notebook la settimana dopo aveva avuto la cornice digitale e la wii) e hanno aggiunto una dicitura che dice che i prodotti sono comprati on line, hanno messo nel blog una lettera dove si scusano degli errori da loro appurati ma è stato un errore informatico (mi sembra la scusa) e ora si attivano per farsi ridare i premi e riassegnarli, ma nessuno ci crede, io utente che dovessi aver avuto un prodotto da te dove dici chiaramente che rimane mio, ora per un tuo errore lo rivuoi?? eppoi anche se trovassero persone che glieli ridanno,che fanno??riassegnano prodotti usati e sicuramente usurati??.... cmq continuano ad esserci assegnazioni e nn si sa a chi.. se gli oggetti del passato sono stati un errore noi vorremo sapere oggi a chi vanno gli oggetti da dicembre in su.... e cmq alla fine, sti test a chi servono?? e a che servono?? secondo noi non ci sono i superprodotti ma sono usati per attirare utenti nel sito, infatti di noi utenti che ci conosciamo si sa solo di uno che ha vinto elastici per capelli... cosa possiamo fare?? è un sito con oltre 4 milioni di utenti presi per i fondelli,grazie http://it.toluna.com/opinions/729531/prodotti-testare-favore-leggete-bene.htm http://it.toluna.com/opinions/688289/lettera-aperta-toluna-nostri-diritti.htm Rita, da Marghera Risposta: da quel che dice sembra un sito acchiappa 'mail', denunci il tutto all'Antitrust (tel 800 166 661). ------------------11-01-2011 00:00 Costi di disattivazione Infostrada Prima cosa buon anno, sono passata dal gestore Wind-Infostrada (ultima fattura Periodo di fatturazione 21/10/2010 - 15/11/2010) a Tiscali (1à fattura Periodo di riferimento 14/11/2010 - 30/11/2010)anche per le date c'è una incongruenza,comunque, mi vedo addebitare da Infostrada 40€ di Costi di disattivazione.Non ricordo se sulla offerta c'erano penali o costi aggiuntivi, l'unica cosa che ricordo e che avevo fatto TUTTO INCLUSO con Adsl in offerta per un anno avrei pagato meno con un vincolo di 18 mesi (forse) attivato dal 21/11/2008, provenivo già da Infostrada con Happy no limit con ADsl a consumo attivato nel 2004. Leggendo nei vari forum ci sono voci discordanti la mia domanda è una sola Bisogna pagare o no?? Se nò come bisogna procedere? Che lettere, diffide etc etc bisogna fare. Io il contratto l'ho stipulato telefonicamente (l'unico firmato è il primo nel 2004). Ho chiamato Infostrada e l'operatore mi ha detto che quella in bolletta è frutto della legge Bersani. Tiscali che in fase di attivazione di contratto mi aveva garantito che non avrei pagato nulla a Infostrada (testuali parole "lei ha stipulato il contratto con Infostrada quando l'obbligo era solo di un anno, siccome è passato, non possono chiederle niente facciamo tutto noi" Leggo in giro che quando si passa da un operatore ad un altro non ci sono costi di disattivazione. Dove sta la ragione?? VI RINGRAZIO DEL TEMPO CHE CI DEDICATE SPERO CHE QUESTA MIA LETTERA RISOLVA IL PROBLEMA A MOLTI NELLE MIE STESSE CONDIZIONI Un saluto Antonella C. Antonella, da Roma Risposta: La legge Bersani ha abolito le penali, ma permette ai gestori di addebitare i costi di disattivazione, sempre che 1) siano previsti nel contratto e che 2) siano giustificati al centesimo. Nel primo caso, ignorare la richiesta o rispondere con una lettera raccomandata A/R di diffida: http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php Nel secondo caso, contestare la richiesta (o chiederne puntuale giustificazione) tramite lettera di messa in mora al gestore: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php In ogni caso, immediatamente segnalare la questione al Garante nelle comunicazioni: http://www.agcom.it ------------------11-01-2011 00:00 SONO TORNATI I quelle di David2 In merito ad un vostro articolo qui riportato, volevo in formarvi che la sottoindicata DAVID 2 ci sta riprovando alla grande a 'rubare' il denaro dei contribuenti ma stavolta il suo cavallo di troia e nientemeno che il sito della RAI volevo consigli per esporre denuncia di furto di 20 euro subite da questa azienda che a tuttora mi costringe a tenere il mio telefonino scarico di credito poiche' al minimo credito me lo scarica con i suoi sms. grazie "L’Antitrust ha condannato la societa’ David 2 Srl al pagamento di 46.500 euro per uno spot, ritenuto ingannevole, trasmesso su Italia 1 riguardante il servizio di suonerie, loghi e sfondi per cellulari, previo contatto telefonico al numero “48248?. Il messaggio consiste in uno spot televisivo della durata complessiva di 30 secondi che riporta nella parte superiore dello schermo il messaggio “Invia un sms al 48248?, unitamente all’indicazione, riportata con caratteri minori sotto il numero telefonico, “servizio in abbonamento”. La mancata messa in rilievo che si trattava di abbonamento e’ uno dei rilievi mossi dall’Antitrust che ha concluso: “lo spot e’ suscettibile di indurre in errore i giovani destinatari circa le caratteristiche e le condizioni economiche dei servizi di loghi, sfondi e suonerie per cellulari reclamizzati nonche’ abusare della naturale credulità o mancanza di esperienza dei giovani lettori dei periodici nei quali sono stati pubblicati”. Giorgio, da Torino Risposta: Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php nei confronti del gestore, richiedendo il rimborso e la disattivazione di tutti i servizi a valore aggiunto. Per il prosieguo, legga qui: http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php Effettui la denuncia lei stesso all'Antitrust. ------------------11-01-2011 00:00 Tempi per cambio gestore di telefonia fissa avevamo decido di ritornare da infostrada a telecom per aderire ad una promozione della telecom. l'operatrice telecom mi comunica però che infostrada richiede minimo 90 giorni per completare il passaggio a telecom e che pertanto per aderire alla promozione dovevo aspettare minimo questi 90 giorni e verificare, se una volta completato il passaggio a telecom, tale promozione fosse ancora in essere. a questo punto abbiamo deciso di soprassedere in quanto il cambio gestore poteva essere conveniente con questa promozione ma nulla ci garantisce che lo sarà tra minimo 90 giorni. mi chiedo: - è plausibile che ci vogliano tutti questi giorni per cambiare operatore di telefonia fissa? - non si potrebbe prevedere, oltre a una riduzione dei tempi di passaggio, la possibilità di aderire alle promozioni già una volta richiesta la migrazione? grazie ciao Dario, da Alcamo (TP) Risposta: i tempi sono gia' ridotti a 5 http://tlc.aduc.it/notizia/telefonia+fissa+marzo+cambio+operatore+cinque_113987.php da quel che scrive, intuiamo una possibile balla del call center Telecom per indurla ad accettare il contratto a condizioni immaginifiche, badando pero' di coprirsi un po' le spalle. Oppure potrebbe essere altro, in ogni caso staremmo attenti a quel che succede, eventualmente facendosi valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php ------------------11-01-2011 00:00 Risarcimento da fastweb Buonasera, ho inviato a fastweb una raccomandata a/r con la quale informavo che, avvalendomi del diritto di recesso (neanche 5 giorni), intendevo disattivare il loro servizio. Mi hanno contattato per confermare l'arrivo della raccomandata e mi hanno detto che devo comunque pagare 50 euro per i costi di disattivazione (prima che ricordavo all'operatore il decreto bersani, l'aveva definita penale). La mia domanda è questa: che differenza c'è se disdico dopo 6 mesi (esempio) o recedo dal contratto entro 10 giorni, se devo sempre pagare la stessa cifra? In più nel loro contratto c'è scritto: 1 Il Contratto FASTWEB avrà efficacia dalla data della sua conclusione, così come individuata al precedente articolo 3, e sarà a tempo indeterminato. Ciascuna delle Parti avrà facoltà di recedere dal Contratto FASTWEB in qualsiasi momento mediante comunicazione scritta da inviarsi a mezzo di lettera raccomandata A/R con un preavviso di almeno 30 (trenta) giorni. Potranno essere previste particolari condizioni di durata associate a specifiche offerte promozionali come meglio specificato nelle offerte commerciali. In qualsiasi momento il Cliente receda dal Contratto, FASTWEB avrà diritto di ottenere dallo stesso il pagamento di un importo fisso pari a euro 49 (IVA INCLUSA) per il ristoro dei costi sostenuti. 2...omissis... 3...omissis... 4 Fermo restando quanto sopra previsto qualora il Contratto FASTWEB e/o Rai Click e/o e.BisMedia sia stato stipulato fuori dai locali commerciali in presenza di un funzionario di vendita FASTWEB e mediante consegna a quest’ultimo della Proposta sottoscritta dal Cliente, secondo quanto disposto dao dal D.Lgs. 22 maggio 1999, n. 185, il Cliente potrà altresì recedere dandone comunicazione a FASTWEB mediante lettera raccomandata a/r entro 10 (dieci) giorni lavorativi dalla conclusione del Contratto, ai sensi degli art. 4 e seguenti del D.Lgs. 50/92 o secondo le modalità e nei limiti previsti dall’art. 5 del D.Lgs. 185/99. Resta comunque salvo il diritto di FASTWEB, e.BisMedia e/o Rai Click di addebitare i corrispettivi per l’attivazione dei Servizi, per l’utilizzo degli stessi, per i costi direttamente sostenuti e le relative tasse ed imposte. La comunicazione di recesso può essere inviata, in entrambi i casi sopra previsti entro lo stesso termine, anche mediante telegramma, telex o fax, a condizione che sia confermata mediante lettera raccomandata a/r entro le 48 ore successive. Non parlano dei costi di disattivazione per recesso entro 10 giorni. In più posso chiedere io danni a loro? Mi hanno modificato l'impianto telefonico tagliando i miei fili (ora devo rimetterli); mi hanno bucato la parete con chiodi per far passare il loro filo e mettere una cassetta; Non navigo veloce; Se navigo non posso telefonare; Per telefonare devo ripetere + volte il numero perchè non si connette. eccetera eccetera.... Grazie Antonio, da Sarzana (SP) Risposta: le consigliamo la lettura di queste schede http://avvertenze.aduc.it/osservatorio/tlc+legge+bersani+durata+dei+contratti+stato+dell_13961.php http://sosonline.aduc.it/scheda/telefonia+internet+tv+pagamento+regole+diritto_11332.php Poi ci riproponga il quesito alla luce di quanto letto. ------------------- 11-01-2011 00:00 ADSL Buongiorno, da circa 10 anni il mio comune è coperto parzialmente da servizio ADSL, però la mia via risulta ancora non raggiunta dal servizio. Sono state raccolte firme e reclami a telecom, ma niente non riusciamo ad avere l'Adsl. Siamo costretti ad aspettare oppure posso fare altro per accelerare i tempi? Grazie Alberto Risposta: non essendo l'Adsl un diritto, puo' solo sollecitare. Lo faccia anche nei confronti dell'Agcom. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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