pieghevole campo estivo Aida 2012

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pieghevole campo estivo Aida 2012
II ° Campo Estivo
Internazionale
Work Camp
5-15 luglio 2012
Quota d’iscrizione: 300 euro
(alloggio e due pasti al giorno inclusi).
PROGRAMMA DEL SOGGIORNO:
Il primo giorno accoglienza e conoscenza.
Attività nei giorni successivi:
• Lavori manuali per il miglioramento
del centro
• Attività con i bambini del campo
profughi
• Incontri con le famiglie palestinesi
• Visita alla città di Hebron e nei villaggi
nei dintorni di Betlemme
• Scambio culturale con i volontari
palestinesi del Campo di Aida che
coordineranno le varie attività assieme
agli internazionali.
Ultimo giorno: saluti e festa di fine campo
estivo.
Si prega di portare con sé
l’occorrente per dormire (sacco a
pelo, ecc.).
Non sono previste competenze
specifiche, solo buona volontà e
spirito di adattamento.
oppure tel. 3355239873
anche per info,
al
Centro
Documentazione “Falastin”
via Giachino 28 – Torino
Prima della partenza sono previste
riunioni preparatorie a Torino o un
training di 1 giorno a Parma per ricevere
le informazioni necessarie per il viaggio.
Per chi volesse avere una visione più
completa della situazione palestinese
proponiamo di allungare il viaggio di 4 giorni,
dal 16 al 19 luglio compresi:
quattro giornate da spendere nei
territori occupati da Israele nel ’48.
Ospiti del partito palestinese Al-Tajammua,
accoglienza e soggiorno presso i compagni e le
compagne e nel campo estivo per i giovani che si
tiene nel mese di luglio (con un piccolo contributo,
a sec. delle possibilità, per le spese di trasporto).
Programma:
•
•
CENTRO
AMAL AL-MUSTAKBAL
CAMPO PROFUGHI AIDA
BETLEMME
CISGIORDANIA
LUGLIO 2012
CAMPO ESTIVO
Una giornata nel deserto di Al- Naqab
(Negev) per conoscere la lotta dei beduini
palestinesi dei cosiddetti “villaggi non
riconosciuti” contro la pulizia etnica che i
sionisti continuano a realizzare.
Una tappa a Yafa (Jaffa) e, tempo
permettendo, a Lud e Ramleh; una
tappa nel nord, in Galilea, a Nazareth e
Per iscriversi richiedete il modulo da
compilare con i vostri dati e poi inviare
a:
[email protected]
Akka (Acri).
•
Una tappa nel Golan siriano, bellissima
terra e una popolazione che lotta ormai da
45 anni contro l’occupazione sionista.
GAP - GRUPPO AZIONE PALESTINA
(PARMA)
CENTRO DOC.NE “FALASTIN”
(TORINO)
Il Campo di Aida è uno dei tanti
campi profughi palestinesi che si trovano in
Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, così
come in Libano, Siria, Giordania, ecc. I suoi
abitanti provengono da una ventina di
villaggi distrutti nel 1948 e nel 1967.
E’ popolato da più di 5000 persone, di cui
2000 hanno meno di 20 anni.
Il campo ha molto sofferto a causa
dell’occupazione: distruzione di case e
scuole, donne e giovani uccisi durante la
Prima Intifada (1987) e la Seconda (2000).
I problemi sono tanti. Il sistema elettrico è
vecchio e difettoso. L’acqua viene gestita dagli
israeliani e arriva ogni tanto, per questo le
famiglie la conservano in bidoni sul tetto.
E’ praticamente circondato:
ad est c’è un campo militare,
ad ovest si estende l’insediamento ebraico di
Gilo,
a sud un altro
campo militare (DCO),
ed infine a
nord il Muro
dell’apartheid
(vedi foto), il
quale ha isolato alcune case
dal campo
profughi, circa
40 persone
tagliate fuori
che per tornare al campo
devono passare il checkpoint israeliano e fare un lungo giro che può
arrivare a prendere anche 1 ora di tempo senza il muro sarebbero 5 minuti.
L’obiettivo di Israele è sempre lo stesso:
rendere
la
vita
impossibile
ai
palestinesi così da costringerli ad
andare via.
Il Centro Amal Al Mustakbal
(Speranza e Futuro)
è nato nel 1987 all’interno del campo profughi
dall’idea di alcuni attivisti di creare una
struttura simile ad un asilo per togliere i
bambini e le bambine dalla strada e fornire
una preparazione prescolastica attraverso
attività di gioco, danza, studio, sport e arte. E’
intitolato a una giovane di nome Amal
(speranza), tra le promotrici del Centro, uccisa
dagli israeliani durante la Prima Intifada.
Durante l’anno al mattino bambine e bambini
partecipano ad attività e giochi per imparare a
leggere, scrivere e contare; nel pomeriggio ci
sono laboratori di danza, arte e sport, che
coinvolgono giovani fino ai 18 anni.
A Torino è aperta una campagna di
raccolta fondi per sostenere a distanza le
attività del Centro Amal Al Mustakbal e
favorire la partecipazione di volontari alle
attività del centro nel periodo estivo.
Quest’anno proponiamo di iniziare a conoscere
direttamente anche la terra palestinese che sta
dall’altra parte del muro, nei territori colonizzati
da Israele nel 1948. Le politiche attuate da più di
60 anni anche contro i palestinesi che vivono qui
sono di cancellazione, espulsione, o razzismo ed
apartheid, ma nei nostri paesi non se ne parla.
L’identità palestinese anche in questi territori si
rafforza ogni giorno attraverso la lotta.
Contro la trita propaganda che presenta Israele
come “unica democrazia del Medioriente” vi
chiediamo di vedere, chiedere, ascoltare per
capire.
Noi siamo dalla parte di chi lotta contro
l’ingiustizia, non siamo equidistanti.
La lotta dei palestinesi in tutta la
Palestina è la nostra stessa lotta.