di Luigi Pirandello regia Sebastiano Lo Monaco

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di Luigi Pirandello regia Sebastiano Lo Monaco
Corte | dall’ 8 novembre al 13 novembre
Il berretto
a sonagli
di Luigi Pirandello
regia Sebastiano Lo Monaco
Lo scrivano Ciampa è uno dei personaggi più tipici del teatro pirandelliano:
colui che si difende dai propri problemi esistenziali indossando agli occhi degli altri
una maschera. Così accade, appunto, in questo testo “siciliano” che parla di corna
e del faticoso desiderio di tranquillità sociale.
Approfondimenti
ASCOLTARE
VEDERE
LEGGERE
Otello (1887)
Giuseppe Verdi
Adulterio all’italiana (1966)
Pasquale Festa Campanile
Madame Bovary (1856)
Gustave Flaubert
Cavalleria rusticana (1890)
Pietro Mascagni
Divorzio all’italiana (1961) Pietro Germi
La filosofia del cornuto
Totò
Signora Lia (1971)
Claudio Baglioni
L’ultimo bacio (2001) Gabriele Muccino
Le paesane (1894)
Luigi Capuana
Il testo
Quando viene riferito alla signora Beatrice Fiorica che il marito la
tradisce con la giovane moglie dello scrivano Ciampa, ella si accende di furiosa gelosia e decide di sorprendere i due amanti. Con un pretesto, manda Ciampa a Palermo: lo scrivano le
raccomanda la moglie e le affida addirittura le chiavi di casa, che Beatrice consegna alla polizia
affinché sorprenda i fedifraghi. Anche se l’adulterio non viene constatato, lo scandalo scoppia
comunque, e Ciampa diventa lo zimbello di tutti. Da tempo sapeva che la moglie gli era infedele, ma ora che la cosa è stata resa pubblica, per il bene suo e degli altri, a Ciampa non restano
che due alternative: o uccidere i due infedeli e lavare così l’onta al suo onore di marito; oppure
convincere tutti, e innanzitutto l’interessata, che l’atto di gelosia della signora Beatrice è stato
solo la manifestazione di un profondo squilibrio mentale.
Lo spettacolo
Scritto da Luigi Pirandello (1867-1936) prendendo spunto da alcune sue novelle, Il berretto a sonagli compie 100 anni, a contare dalla prima versione in siciliano di Angelo Musco. Quella Sicilia oggi non c’è più e anche il delitto d’onore è stato cancellato dalla modernità; ma i protagonisti della commedia (tutti usciti dalla scena
della vita reale) esistono ancora, perché filtrati dallo sguardo disilluso sull’umanità dell’autore.
Pirandello ha definito il suo Berretto a sonagli «una commedia nata e non scritta». «Su questo
pensiero dello scrittore siciliano - dice Sebastiano Lo Monaco - ho costruito la mia regia. Tutti
gli attori in questo spettacolo hanno cercato di essere personaggi vivi e veri, più di noi che
respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo svolgimento del dramma. Il personaggio
di Ciampa, apparentemente grottesco, è in realtà straziante, ma soprattutto è il più moderno
degli eroi pirandelliani. Il Berretto è la storia di un uomo giovane, poco più di quarant’anni, che
tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartire l’amore della propria donna con
un altro uomo, pur di non perderla. Un tema drammatico e attuale che si voglia o no! E anche
l’età fa dello scrivano Ciampa, un personaggio di grande forza drammatica, un uomo eroico
e pieno di umanità, di una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua
infelicità coniugale, contro la società ridicola del proprio tempo».
L’autore
Luigi Pirandello scrive Il berretto a sonagli ispirandosi alle tematiche già toccate in due sue novelle: La verità e Certi obblighi, entrambe del 1912. La commedia
(in dialetto siciliano) debutta nel 1917 a Roma: l’anno seguente l’autore ne scrive la versione
in lingua italiana che viene qui messa in scena. Il berretto a sonagli è una delle opere paradigmatiche del pensiero di Pirandello: al suo centro c’è l’individuo che con fatica si è costruito
una dignità sociale, celando la propria meschinità dietro una “maschera”, ed ora è chiamato a
difendersi dallo sguardo dei benpensanti.
produzione
Sicilia Teatro
in collaborazione con
Festival
La Versiliana - Pietrasanta
Teatro
Luigi Pirandello - Agrigento
interpreti
Sebastiano Lo Monaco
Maria Rosaria Carli
Clelia Piscitello
Viviana Larice
Lina Bernardi
Rosario Petix
Claudio Mazzenga
Maria Laura Caselli
scene
Keiko Shiraishi
costumi
Cristina Da Rold
musiche
Mario Incudine
luci
Nevio Cavina
SOCI ISTITUZIONALI
COMUNE DI GENOVA
si ringrazia
Liguria
REGIONE LIGURIA