1 VALUTAZIONE COMPARATIVA per n. 1 posto
Transcript
1 VALUTAZIONE COMPARATIVA per n. 1 posto
VALUTAZIONE COMPARATIVA per n. 1 posto di professore universitario di ruolo di II fascia per il settore scientifico-disciplinare SPS/13 - Storia e istituzioni dell'Africa presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia (per la sede di Terni) (bandita con D.R. n. 762 del 31.3.2005 - avviso pubblicato nella G.U. - IV serie speciale n. 29 del 12.04.2005) RELAZIONE RIASSUNTIVA La Commissione nominata dal Rettore dell’Università degli Studi di Perugia con proprio decreto n. 2858 del 16.11.05 pubblicato nella G.U. - IV serie speciale - n. 95 del 2.12.2005 per la valutazione comparativa a n. 1 posto di professore di ruolo di II fascia, settore scientificodisciplinare SPS/13 - Storia e istituzioni dell'Africa presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia (per la sede di Terni) e composta da: Prof. Prof. Prof. Prof. Prof. Gian Paolo Calchi Novati Annamaria Gentili Alessandro Triulzi Luigi Goglia Maria Cristina Ercolessi Presidente membro membro membro segretario si è riunita presso il Dipartimento di Scienze Storiche della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia nei giorni 2, 3 e 4 maggio 2006 per l’espletamento della valutazione comparativa a n. 1 posto di professore universitario di ruolo di II fascia, settorescientifico-disciplinare SPS/13 - Storia e istituzioni dell’Africa - Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia (per la sede di Terni), indetta con D.R. n. 762 del 31.3.2005 - avviso pubblicato nella G.U. - IV serie speciale - n. 29 del 12.04.2005). La Commissione è stata autorizzata con nota rettorale n. 5304 del 27 gennaio 2006 ad avvalersi di strumenti telematici di lavoro collegiale, ai sensi dell’art. 4 comma 12 del D.P.R. 23.3.2000 n. 117. La riunione preliminare si è svolta, per via telematica, il giorno 8 febbraio 2006. Nel corso della prima riunione i componenti della Commissione Giudicatrice hanno dichiarato di non avere legami di parentela o affinità, sino al IV grado incluso fra di loro e che non sussistono le cause di astensione di cui all’art. 51 del c.p.c. La Commissione ha preso atto che nessuno dei Commissari è stato ricusato nel termine previsto dall’art. 3 - comma 16 - del D.P.R. 117/2000. La Commissione, presa conoscenza delle disposizioni di legge e regolamentari concernenti l'espletamento delle valutazioni comparative, ha individuato il presidente nella persona del Prof. Gian Paolo Calchi Novati ed il segretario nella persona della Prof. M. Cristina Ercolessi. La Commissione ha deliberato i criteri di valutazione di cui all’Allegato 1 del verbale 1. Il Prof. Calchi Novati ha quindi comunicato agli altri Commissari l’elenco ufficiale dei candidati, trasmessogli in qualità di membro designato dagli uffici. I Commissari hanno dichiarato allora di non essere in rapporto di parentela o affinità sino al IV grado incluso con i candidati, e che non sussistono le cause di astensione di cui all’art. 51 del c.p.c. La Commissione ha stabilito, quindi, le date per la discussione sulle pubblicazioni scientifiche e per la prova didattica, tenendo conto del termine di quaranta giorni richiesto dagli uffici, e ha fissato il giorno 2 maggio 2006 a partire dalle ore 14.00 presso il Dipartimento di Scienze Storiche dell’Università di Perugia per la discussione sulle pubblicazioni scientifiche e per l’assegnazione del tema della prova didattica, ed il giorno successivo 3 maggio 2006 presso il Dipartimento di Scienze Storiche dell’Università di Perugia (a distanza di almeno 24 ore dalla consegna del tema) per l’espletamento della prova didattica. Il Presidente 1 provvederà a effettuare il sorteggio della lettera alfabetica con la quale fissare l’ordine dei candidati per sostenere le prove. La seduta per la valutazione del curriculum, dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche è stata effettuata il giorno 2 maggio 2006. Nel corso della seduta la Commissione ha provveduto a sottoscrivere l’originale del verbale e del relativo allegato della riunione preliminare (Verbale 1), svolta per via telematica. La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni, ha iniziato la verifica dei nomi dei candidati. Come indicato nel Verbale n. 2, il candidato Rosario Francesco Giordano ha ritirato la propria candidatura con lettera in data 18 aprile 2006 (Allegato 2 al Verbale 2) Su tale candidato non si dovrà esprimere perciò alcun giudizio. Si è proceduto quindi all’apertura dei plichi inviati dai candidati all’Università di Perugia, fatta eccezione per quello del candidato Giordano che si è ritirato. Risultano presenti a tutti gli effetti i plichi con i titoli e le pubblicazioni dei seguenti candidati: Anna Baldinetti, Mirella Galletti, Federica Guazzini, Anna Maria Medici, Salvatore Speziale, Maria R. Turano. La Commissione ha provveduto quindi a verificare per ciascun candidato l’ammissibilità alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche presentati, ai sensi dell’art. 3 del bando. Tutti i titoli e le pubblicazioni presentati sono stati ritenuti ammissibili, come indicato nel Verbale 2. Il Presidente ricorda che le pubblicazioni redatte in collaborazione con i membri della Commissione e con terzi possono essere valutate solo a condizione che l’apporto individuale sia chiaramente enucleabile e, quindi, solo se risultano rispondenti ai criteri individuati nella prima riunione. Poiché alcune pubblicazioni risultano scritte a più mani, la Commissione decide di non prendere in considerazione le parti di pubblicazioni che non risultassero sicuramente imputabili ai candidati. Alcune pubblicazioni portano prefazioni o sono state curate da commissari. La Commissione ritiene che comunque le parti scritte personalmente dai candidati risultano chiaramente identificabili. La Commissione ha iniziato quindi la valutazione delle pubblicazioni scientifiche, dei titoli e dei curricula presentati dai candidati. Per ciascun candidato sono stati formulati i giudizi individuali e collegiali sul curriculum, sui titoli e sulle pubblicazioni scientifiche, tutti riportati nell’Allegato 1 al verbale 2. Nella riunione del 2 maggio 2006 alle ore 14.00, si è proceduto all’appello dei candidati convocati con apposita lettera. Risultano presenti i seguenti candidati: Baldinetti Anna, Guazzini Federica, Medici Anna Maria. Risultano assenti i candidati: Galletti Mirella, Speziale Salvatore, Turano Maria R. Alle ore 15.00, dopo un ulteriore appello effettuato alle 14.45, la Commissione ha accertato definitivamente l’assenza dei candidati Galletti, Speziale, Turano, che in tal modo hanno manifestato la propria rinuncia di fatto alla prosecuzione della valutazione comparativa. Alle ore 15.00 sono stati fatti entrare i tre candidati Baldinetti, Guazzini e Medici, e in loro presenza viene effettuata la procedura di sorteggio della lettera dell’alfabeto da cui cominciare le prove orali. La lettera sorteggiata è risultata la E. L’ordine delle prove orali sarà quindi il seguente: Federica Guazzini, Anna Maria Medici, Anna Baldinetti. Alle 15.30 dello stesso giorno la Commissione ha iniziato la discussione sulle pubblicazioni scientifiche dei candidati Guazzini, Medici e Baldinetti, rispettando per ciascuno la seguente procedura: la Commissione ha proceduto, a porte chiuse, alla preparazione delle buste contenenti i 5 temi assegnati, come risulta dal verbale n. 2; successivamente, ciascun 2 candidato è stato introdotto e ha iniziato, pubblicamente, la discussione sulle proprie pubblicazioni scientifiche. Prima del congedo, ciascun candidato ha dichiarato di avere ricevuto la convocazione alle prove orali con il dovuto preavviso di 20 giorni e ha proceduto alla scelta di 3 buste e alla loro apertura, scegliendo, poi, il tema su cui sostenere la prova didattica. Al momento del congedo di ciascun candidato, la Commissione ha fissato l’orario di svolgimento della prova didattica tenendo conto del periodo di 24 ore garantito al candidato. Allontanatosi il candidato, i commissari hanno formulato i propri giudizi individuali sulla discussione sulle pubblicazioni scientifiche e collegialmente hanno predisposto un giudizio unanime, tutti riportati nell’Allegato 1 al Verbale 3. Nella riunione del 3 maggio 2006 alle ore 16.00 la Commissione ha seguito le prove didattiche dei candidati Guazzini, Medici e Baldinetti, rispettando per ciascuno la seguente procedura: all’ora prevista ciascun candidato è stato introdotto e ha iniziato pubblicamente la prova didattica. Allontanatosi il candidato, i commissari hanno formulato i propri giudizi individuali sulla prova didattica e collegialmente hanno predisposto il giudizio unanime sulla stessa; tutti i giudizi sono riportati nell’Allegato 1 al Verbale 4. Nella riunione del 4 maggio 2006 alle ore 9.00 la Commissione, dopo aver ripreso in esame i giudizi individuali e collegiali espressi sui curricula, sui titoli e sulle pubblicazioni scientifiche di ciascun candidato, nonché i giudizi individuali e collegiali espressi in seguito all’esito della discussione sulle pubblicazioni scientifiche e della prova didattica, ha espresso, per ciascun candidato, dopo ampia ed esauriente discussione ed in conformità ai criteri di massima stabiliti in precedenza, i giudizi complessivi finali riportati nell’Allegato 1 al Verbale 5. La Commissione ha proceduto infine alla valutazione comparativa finale di tutti i candidati, come riportato nell’Allegato 2 al Verbale 5. Ciascun commissario è stato invitato a esprimere il proprio voto sui tre candidati ammessi alla presente valutazione comparativa, con questo risultato: candidata Baldinetti candidata Guazzini candidata Medici 4 voti 2 voti 4 voti A conclusione dei lavori, la Commissione, ai sensi di quanto disposto dall’art.4 - comma 13 - del D.P.R. 117/2000, con propria deliberazione assunta a maggioranza, ha individuato quali idonei nella valutazione comparativa per un posto di professore di II fascia per il settore scientifico disciplinare SPS/13 - Storia e istituzioni dell’Africa della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia (per la sede di Terni), i seguenti candidati, elencati in ordine alfabetico: BALDINETTI Anna MEDICI Anna Maria La Commissione ha proceduto, quindi, alla stesura della presente relazione riassuntiva dei lavori svolti. Al termine delle operazioni concorsuali, la Commissione trasmette al Magnifico Rettore ed al Responsabile del procedimento la presente relazione unitamente ai verbali ed agli atti della valutazione comparativa, per gli adempimenti successivi. Fatto, letto, approvato e sottoscritto seduta stante. Perugia 4 maggio 2006 3 LA COMMISSIONE: Prof. Prof. Prof. Prof. Prof. Gian Paolo Calchi Novati Anna Maria Gentili Alessandro Triulzi Luigi Goglia Maria Cristina Ercolessi Presidente Membro Membro Membro Segretario ESTRATTO ALLEGATO 1 al verbale n. 2 Giudizi individuali della Commissione sul curriculum complessivo, i titoli e le pubblicazioni scientifiche dei candidati BALDINETTI ANNA Profilo del candidato: Laurea in Lingue e Letterature Orientali all’Università di Venezia; Dottorato di Ricerca all’Università di Siena; Borsista post-dottorato all’Università di Perugia; Ricercatrice confermata all’Università di Perugia. Giudizio del Commissario Calchi Novati La candidata Anna Baldinetti presenta numerose pubblicazioni: recensioni di diversa lunghezza, articoli, relazioni a convegni, saggi in opere collettive, due curatele di libri e due raccolte di documenti con presentazione e/o commento, una monografia. Libia e Nord Africa sono i campi di ricerca prioritari. Molti articoli ritornano in formulazioni di poco diverse o sono traduzioni di saggi apparsi in un'altra sede. In alcuni casi si tratta di lavori preparatori o complementari alla ricerca culminata nel volume Orientalismo e Colonialismo (1997, pp. 200). Alcuni saggi sono in francese o inglese, a dimostrare il perfetto inserimento della B. nella ricerca a livello internazionale. Orientalismo e Colonialismo descrive la costruzione di un’influenza dell’Italia in Egitto attraverso iniziative culturali o di propaganda anche in funzione della politica coloniale dell’Italia in tutta l’area arabo-islamica. L’avventura in Libia non ne sarà in nessun modo facilitata e la guerra costituirà anzi una battuta d’arresto anche se non tutte le iniziative (per esempio la presenza di studiosi italiani nelle università egiziane) finiranno del tutto. L’antologia di testi di Santillana, il libro sulle fonti per la storia della Libia e l’inventario delle carte private di Carlo Alfonso e Maria Nallino (dove manca peraltro ogni riferimento utile a identificare le persone citate nei vari documenti o corrispondenti dei Nallino) dimostrano l’attenzione non certo episodica che la B. dedica alle fonti documentarie per la storia. Molto interessanti sono i saggi e saggetti sull’emigrazione di libici con riferimento alla formazione di una coscienza nazionale. Alcuni saggi fanno il punto sul fenomeno del radicalismo islamico e comunque sulla funzione dell’Islam nei paesi del Nord Africa, anche con riguardo allo status della donna. L’interesse per gli avvenimenti dell’attualità è confermato, oltre che dalla cura del volume Società globale e Africa musulmana (2005, pp. 198) in cui B. propone uno studio sul caso della Tunisia, da un bel saggio sull’evoluzione della cultura araba come reazione alla guerra del Golfo. Ha un’ottima conoscenza dell’arabo, che ha insegnato anche all’Università di Pavia, e che le permette l’accesso alle fonti arabe. Insegna ora all’Università di Perugia, dove è ricercatrice confermata. Dimostra una personalità matura e padroneggia con disinvoltura i temi su cui ha concentrato finora le sue ricerche. 4 Giudizio del Commissario Gentili La candidata è dottore di ricerca in Storia dell'Africa (Siena 1994) ha ottenuto una borsa post dottorato all'Università di Perugia (1995-1997) presso il Dipartimento di Scienze Storiche, ed é ricercatrice confermata dal 2003 presso la Facoltà di Scienze politiche della medesima Università. Ha tenuto diversi corsi di Storia e Istituzioni dell'Africa, nonché moduli di cultura islamica e di lingua araba presso la Facoltà di Lettere e successivamente ha svolto una attività didattica ampia e articolata, prima (1997-2000) come docente a contratto di Lingua Araba all'Università di Pavia, poi e dal 2000 a oggi presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Perugia. Ha svolto seminari anche in ambito internazionale fra questi nel novembre 2002 un seminario didattico al Center for Middle Eastern Studies dell'University of California Berkeley. La sua attività di ricerca è centrata sull'Africa mediterranea, in particolare sulla storia delle relazioni tra le due sponde del Mediterraneo e i rapporti tra l'Italia e i paesi nordafricani. L'attività di ricerca si è esplicata in soggiorni presso istituzioni italiane e straniere e in specifico istituzioni accademiche di paesi arabi e con la partecipazione e collaborazione a progetti di ricerca di respiro internazionale. Come monografia presenta la curatela del volume Società globale e Africa musulmana, Rubbettino ,2004; una monografia del 1997 dal titolo Orientalismo e Colonialismo, ricerca di consenso in Egitto per l'impresa di Libia edito dall'Istituto per l'Oriente C.A. Nallino, Roma e due lavori di presentazione di documentazione: la cura degli scritti inediti di David Santillana del 1995 e l'inventario delle carte private di Carlo Alfonso e Maria Nallino. Del 2003 si segnala la cura del volume di saggi dal titolo Modern and Contemporary Libya: Sources and Historiographies in cui è pubblicato un suo contributo: Italian colonial studies and the Sufi brotherhoods in Libya. Presenta inoltre una serie di saggi, articoli e recensioni prevalentemente sull'Africa araba contemporanea; in particolare l'attenzione è sul nazionalismo libico, sulle relazioni fra Italia e Libia e Italia e Egitto in epoca coloniale, sulla storiografia e la letteratura della sponda sud del Mediterraneo in prospettiva storica. I lavori pubblicati testimoniano una assoluta competenza culturale, sottolineata dalla competenza linguistica, che le ha consentito di analizzare criticamente le fonti. La competenza della candidata, dimostrata anche dalla continuità temporale nella partecipazione al dibattito internazionale specialistico è del tutto congruente col settore disciplinare SPS/13. Giudizio del Commissario Triulzi Dottore di ricerca in Storia dell’Africa (Siena 1994), la candidata è ricercatrice confermata presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Perugia dal 2003 . Ha svolto una intensa attività didattica dal 1997, prima presso l’Università di Pavia nell’ambito dell’insegnamento della lingua araba, e poi dal 2000 presso l’Università degli studi di Perugia con incarichi di supplenza e affidamento nell’ambito dell’insegnamento di Storia e istituzioni dell’Africa e di Storia dell’Africa mediterranea e del Medio Oriente, nonché di moduli di lingua araba e cultura islamica. La sua produzione scientifica verte essenzialmente sulla storia dei rapporti tra Italia, Libia e Egitto in epoca coloniale, sulla evoluzione dei rapporti culturali tra le due sponde del Mediterraneo e sul complesso intreccio tra orientalismo e colonialismo in epoca contemporanea. Molti i suoi articoli e interventi in ambito nazionale e internazionale, come anche i suoi percorsi di ricerca e soggiorni all’estero, in particolare in alcune capitali di paesi arabi (Damasco, Tunisi, Baghdad, Cairo, Tripoli). Nel 2002 ha tenuto un seminario didattico presso l’Università di Berkeley, in California; mantiene intensi rapporti con la comunità scientifica nazionale e internazionale. Tra i suoi lavori, si segnalano, olre ad alcuni brevi contributi su temi di storia dell’Africa mediterranea apparsi in Italia e all’estero, una interessante monografia su Orientalismo e colonialismo. La ricerca di consenso in Egitto per l'impresa di Libia (1997) derivata dalla sua 5 tesi di dottorato, due curatele di documenti, David Santillana. L'uomo e il giurista 1855/1931.Scritti inediti 1878/1920 (1995), e Carte private di Carlo Alfonso e Maria Nallino. Inventario (1995), e la cura di un volume collettaneo Modern and Contemporary Libya: Sources and Historiographies (2003) nell’ambito di un progetto storico italo-libico tuttora in corso. Ha curato inoltre un volume dedicato agli studenti universitari dal titolo Società globale e Africa musulmana. Aperture e resistenze (Rubbettino, 2005). Nel complesso il profilo scientifico della candidata mostra rigore critico e una buona conoscenza della letteratura internazionale e competenze linguistiche adeguate per lo studio dei rapporti culturali e politici tra le due sponde del Mediterraneo, nonché una buona padronanza metodologica e contenutistica degli ambiti di indagine del raggruppamento SPS/13. Giudizio del Commissario Goglia La candidata è ricercatrice presso l’Università di Perugia. La sua produzione scientifica ha nel volume Orientalismo e colonialismo la monografia, che è accompagnata da una serie di titoli che vertono principalmente su vari aspetti della storia dei paesi dell’Africa mediterranea dal XIX secolo ad oggi e anche con qualche intervento di età precedenti. La varietà tipologica dei titoli, dalla ricostruzione storica all’inventariazione di fonti, alla pubblicazione di inediti di studiosi orientalisti, alle istituzioni islamiche, dimostra una versatilità nelle ricerche e una distinta capacità metodologica. La conoscenza della lingua araba e una solida preparazione islamistica, la sua attività didattica, la sua partecipazione a ricerche internazionali bene integrano il buon profilo della studiosa. Giudizio del Commissario Ercolessi La candidata, dottore di ricerca in Storia dell'Africa (Università di Siena, 1994) e già titolare di borsa post-dottorato presso l'Università di Perugia (1995-1997), è attualmente ricercatrice confermata alla Facoltà di Scienze Politiche della stessa Università. Ha maturato una vasta esperienza didattica, come docente a contratto all'Università di Pavia e poi presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Perugia. La attività di ricerca della candidata si segnala per continuità e coerenza. Ha collaborato a diversi progetti di ricerca di interesse nazionale sull'Africa mediterranea, la storia delle relazioni tra le due sponde del Mediterraneo e i rapporti tra l'Italia e i paesi nordafricani, effettuando anche periodi di ricerca in istituti di paesi dell'Africa settentrionale (Egitto, Tunisia,Libia). La candidata presenta tra le sue pubblicazioni una monografia su Orientalismo e colonialismo. La ricerca di consenso in Egitto per l'impresa di Libia, risalente al 1997, oltre a due precedenti lavori di cura di documenti: David Santillana. L'uomo e il giurista 1855/1931.Scritti inediti 1878/1920 (1995); Carte private di Carlo Alfonso e Maria Nallino. Inventario (1995). Nel 2003 la candidata ha editato il testo Modern and Contemporary Libya: Sources and Historiographies, nel quale - oltre all'introduzione - ha contribuito con un saggio sugli studi coloniali italiani sulle confraternite sufi in Libia. Nel 2005 ha curato il volume Società globale e Africa musulmana. Aperture e resistenze, all’interno del quale, oltre all’introduzione, ha scritto un saggio sulla Tunisia. Il volume si segnala per un’apertura degli interessi di ricerca della candidata verso tematiche più contemporaneiste trattate con competenza. Nel suo insieme la produzione scientifica della candidata appare pienamente congruente con il settore scientifico-disciplinare SPS/13, caratterizzandosi inoltre per rigore metodologico e maturità nell’utilizzo delle fonti; essa evidenzia inoltre l'inserimento negli ambienti internazionali di ricerca, come dimostrato anche dalla pubblicazione di alcuni lavori in accreditate riviste straniere. 6 OMISSIS GUAZZINI FEDERICA Profilo del candidato: Laurea in Scienze Politiche all’Università di Siena; Dottorato di ricerca all’Università di Siena; Assegnista di ricerca all’Università di Siena. Giudizio del Commissario Calchi Novati Le ricerche e le pubblicazioni della candidata Federica Guazzini sono concentrate tutte sul periodo coloniale, l’Italia e il Corno d’Africa. La documentazione è sempre ricca e ben trattata. Per le fonti usate, si avverte peraltro una certa distanza dalla realtà del terreno. Riemerge in qualche modo il doppio volto della storia coloniale, che qui appare studiata e disvelata più sul versante europeo che su quello africano. Il risultato più maturo è il volume Le ragioni di un confine coloniale: Eritrea 1898-1908 (1999, pp. 420). Il libro è il frutto di ricerche archivistiche estese e approfondite. Gli aspetti giuridici o di composizione diplomatica prevalgono sulle dinamiche socio-politiche di una zona di frontiera, o meglio di più zone di frontiera, dove i popoli sono divisi ma sono anche soliti incontrarsi, tematica che pure è presente alla sensibilità di G., come risulta dalla trattazione che ne fa nel saggio sul medesimo argomento pubblicato da Africa nel 1999, per certi versi più brillante e coinvolgente del volume stesso. Le mappe sono una parte essenziale di un volume su un confine conteso, ma non si può dire che nella forma in cui sono pubblicate in Le ragioni di un confine coloniale: Eritrea 1898-1908, con alcuni sfortunati refusi già nell’intestazione, esse aiutino davvero a orientarsi nell’intricata questione. Altri saggi ruotano attorno a un archivio privato, inedito, di un funzionario coloniale (Peleo Bacci, a Pistoia), sfruttato da diverse angolazioni. Interessante è il saggio in due puntate apparso su Studi Piacentini che ricostruisce il fenomeno dell’esodo in varie forme delle popolazioni eritree o etiopiche per sfuggire al colonialismo. Da segnalare anche l’interesse per le nuove forme di documentazione e informazione cibernetica: anche questa è una (nuova) frontiera. Ha prestato e presta la sua opera didattica presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Siena: dopo attività di assistenza presso la cattedra di Storia dei trattati e Politica internazionale, dal 1997 in poi si è più chiaramente inserita nell’alveo di Storia e istituzioni dei Paesi afro-asiatici con incarichi di insegnamento sul Corno d’Africa, sulla transizione alla democrazia in Africa e sulla cooperazione. Conferenze e convegni dal 2000 al 2004 sui temi che costituiscono la sua specializzazione. Giudizio del Commissario Gentili La candidata è dottore di ricerca in Storia dell'Africa (Siena 1998), cultore della materia Storia dei trattati e politica internazionale presso la facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli studi di Siena, dal 1997 assistente volontaria presso la cattedra di Storia e istituzioni dei paesi afro-asiatici nella stessa Facoltà. Ha conseguito un assegno di ricerca presso il Dipartimento di scienze storiche, giuridiche, politiche e sociali sempre a Siena. Responsabile di seminari e lezioni, è dal 2003-4 incaricata di un corso d'insegnamento sulle emergenze umanitarie nel Corno d'Africa presso la cattedra di Storia dell'Africa, della Facoltà di Scienze Politiche di Siena oltre a svolgere altre attività con contratti integrativi. Collabora all'Encyclopaedia Aethiopica (Istitut fur Afrikanistik und Athiopistik dell'Università di studi di Amburgo), per cui ha esteso varie voci relative alla storia eritrea. Ha collaborato inoltre alla Enciclopedia della colonizzazione e decolonizzazione con varie voci. Presenta una monografia dal titolo Le ragioni di un confine coloniale, Eritrea 1898-1908 pubblicato da l'Harmattan Italia, saggi, articoli e recensioni su riviste di riconosciuta 7 scientificità in ambito storico prevalentemente sulla storia coloniale, sull'Eritrea e sui problemi del conflitto regionale nel Corno D'Africa. La ricerca testimonia una sicura preparazione metodologica, ottima capacità di contestualizzazione delle fonti storiche, e piena congruenza dell'attività svolta con il settore SPS/13. Giudizio del Commissario Triulzi Dottore di ricerca in Storia dell’Africa (Università di Siena 1994) e cultore della materia in Storia dei trattati e politica internazionale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Siena, già assegnista presso il Dipartimento di Scienze storiche, giuridiche, politiche e sociali, dal 1997, la candidata è assistente volontaria presso la cattedra di Storia e istituzioni dei paesi afroasiatici della Facoltà di Scienze Politiche della stessa Università. Per questa Facoltà ha svolto un’ampia attività didattica attraverso incarichi di insegnamento integrativo su tematiche relative al colonialismo italiano in Africa, ai processi di democratizzazione, e ai conflitti e interventi umanitari nel Continente. Ha partecipato attivamente a progetti di ricerca in ambito nazionale e internazionale e presentato relazioni a convegni di studio in Italia e all’estero. Collabora alla Encyclopaedia Aethiopica e all’ Encyclopaedia of Colonialism and Decolonization con voci suli confini coloniali e la storia dell’Eritrea. La sua produzione scientifica si è concentrata sulla storia del colonialismo italiano in Eritrea e sulle fonti documentarie e archivistiche, con particolare attenzione allo studio della società e del funzionariato coloniale e della complessa geo-politica del confine coloniale tra Eritrea e Etiopia cui ha dato contributi importanti di ricerca. La sua produzione scientifica evidenzia una sicura capacità di ricerca e di rigore critico nell’uso e l’interpretazione delle fonti. Presenta una monografia, Le ragioni di un confine coloniale. Eritrea 1898-1908 (1999), derivata dalle ricerche condotte per la tesi di dottorato, oltre ad alcuni saggi e contributi di notevole interesse sulla questione confinaria, sui processi identitari e sulle nuove tecnologie dell’informazione in Africa apparsi su Africa (1999, 2001), Quaderni storici (2002), Studi Piacentini (2002), Cahiers d’études africaines (2002), Storia e futuro (2004). Nel complesso la produzione e il profilo scientifico della candidata la segnalano come una studiosa seria e preparata, dotata di rigorose competenze metodologiche e di padronanza della letteratura internazionale e delle tematiche del raggruppamento disciplinare SPS/13. Giudizio del Commissario Goglia La candidata ha concentrato la sua produzione scientifica sull’Eritrea coloniale che ha il suo maggiore esito nel buon libro Le ragioni di un confine coloniale. Eritrea 1898-1908. Gli altri saggi e articoli , insieme con la sua attività didattica universitaria e la partecipazione a convegni internazionali, bene completano il buon profilo della studiosa. Una particolare menzione meritano inoltre i due articoli che si aprono alle nuove prospettive della ricerca storica nella rete. Giudizio del Commissario Ercolessi La candidata, dottore di ricerca in Storia dell'Africa (Siena 1998) e cultore della materia in Storia dei trattati e politica internazionale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Siena, dal 1997 è assistente volontaria presso la cattedra di Storia e istituzioni dei paesi afro-asiatici della stessa Facoltà, dove ha anche usufruito di un assegno di ricerca. 8 Sempre all'Università di Siena ha sviluppato negli ultimi anni una discreta attività didattica, insegnando diversi corsi integrativi su tematiche relative al colonialismo italiano in Africa, alla democratizzazione del continente, ai conflitti e interventi umanitari nel Corno d’Africa. La sua attività di ricerca, realizzatasi anche nella partecipazione a diversi gruppi di lavoro nazionali e internazionali tra i quali va segnalato il progetto Encyclopaedia Aethiopica dell'Istitut fur Afrikanistik und Athiopistik dell'Università di Amburgo, si è concentrata sulla storia del colonialismo italiano in Eritrea, con una particolare attenzione alla questione del confine eritreo-etiopico, tema sul quale ha pubblicato una ampia e documentata monografia Le ragioni di un confine coloniale. Eritrea 1898-1908 (1999). Sullo stesso tema ha successivamente pubblicato diversi saggi su importanti riviste italiane e straniere, quali Quaderni Storici e i Cahiers d'études africaines. Da segnalare anche una serie di lavori più recenti sulle relazioni tra processi identitari e nuove tecnologie dell'informazione in Africa. Nel loro insieme le pubblicazioni presentate dalla candidata dimostrano competenze metodologiche e un uso rigoroso delle fonti storiche, nonché la padronanza del più recente dibattito internazionale, e appaiono totalmente congruenti con il settore scientifico-disciplinare SPS/13. MEDICI ANNA MARIA Profilo del candidato: Laurea in Scienze Politiche all’Università di Urbino; Dottorato di Ricerca all’Università di Siena; Borsa post-dottorato all’Università di Urbino; Ricercatrice confermata all’Università di Urbino. Giudizio del Commissario Calchi Novati Le ricerche e le pubblicazioni della candidata Anna Maria Medici hanno come tema principale la storia moderna della Tunisia (con ampliamenti alla scena più generale del Maghreb), soprattutto nell’epoca di evoluzione di una statualità autonoma e della successiva imposizione del colonialismo. La società tunisina viene analizzata nella sua duplice posizione di emulazione degli sviluppi istituzionali e organizzativi esportati dall’Europa e di difesa dell’originalità dei propri percorsi. Una bella prova di quanto sia complessa la materia è il volume sul viaggio di due intellettuali tunisini in Italia sulla via delle Mecca (Città italiane sulla via della Mecca, 2001, pp. 297). Colpisce positivamente l’interpretazione che la candidata dà di questa speciale forma di esodo praticato da una nuova élite di tunisini dinamici e aperti sul mondo esterno. I saggi che rieditano relazioni a convegni svoltisi in Italia e all’estero sono un segno di presenza e partecipazione nel dibattito storico a livello internazionale. L’uso delle fonti, spesso ricercate in archivi all’estero, in Francia e nella stessa Tunisia, è attento e scrupoloso. Prevale sempre lo sforzo di mettere in risalto il travaglio non solo delle espressioni culturali delle nazioni maghrebine ma anche delle dinamiche sociali e politiche che fanno da supporto all’elaboraqzione sul piano intellettuale. Il colonialismo è visto come un fenomeno che interagisce con i processi interni senza soppiantarli. I contributi che riguardano l’attualità politica del Maghreb, come le elezioni in Algeria o il fondamentalismo islamico nel quadrante mediterraneo (dal Maghreb si sconfina in Palestina), sono documentati e ben curati. Il saggio sulla comunità italiana di Sfax in coincidenza con l’instaurazione del protettorato francese, che risale al 1991, è una conferma della predisposizione di M. alla ricerca su fonti d’archivio. Le pubblicazioni mostrano nel complesso una continuità di studio che dura appunto dal 1991 e una ormai raggiunta maturità. Svolge la sua attività didattica all’Università di Urbino, dove è ricercatrice confermata di Storia e istituzioni dei Paesi afro-asiatici, e all’Università di Pavia, dove tiene per supplenza un corso su Sistemi politici dei paesi musulmani. Giudizio del Commissario Gentili 9 Ricercatrice in storia dell’Africa, Scienze Politiche, Università di Urbino Carlo Bo, è docente incaricato di Storia contemporanea dei paesi islamici e Storia e istituzione dei paesi afroasiatici alla Facoltà di Scienze Politiche di Urbino e di Sistemi politici d’area musulmana (laurea specialistica in Studi afroasiatici) presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’ Università di Pavia. Ha partecipato a diversi progetti di interesse nazionale e dal novembre 2005 è responsabile dell’Unità di ricerca dell’Università di Urbino (PRIN: Dalla dipendenza alla cittadinanza, antropologia e storia; Coordinatore nazionale Prof. Piergiorgio Solinas, Università di Siena). E’ stata relatrice a numerosi convegni di studio in Italia e all’estero su temi di storia contemporanea del Nord Africa e del Medio Oriente. Presenta una monografia dal titolo Città italiane sulla via della Mecca. Storie di viaggiatori tunisini dell’Ottocento (L’Harmattan Italia, 2001) in cui introduce gli scritti di due intellettuali tunisini, al-Sanusi e Bayram V, in visita nel nostro paese. Presenta inoltre tre contributi: Européens à Tunis, Tunisiens en Europe, in G. Meynier e M. Russo, a cura di, L’Europe et la Méditerranée, L’Harmattan, Parigi, 1999; In fuga dal colonialismo. Il viaggio in Italia di un poeta tunisino, in S. Matteo e S. Bellucci, a cura di, Africa Italia. Due continenti si avvicinano (Fara Ed., 1999); Intellectuels tunisiens en Europe (fin XIXe s), in L. Tosi, a cura di, Europe, its borders and others, Napoli, 2000. Fra i contributi in riviste si segnalano per ampiezza della trattazione: L’occupazione francese di Sfax e la comunità italiana, in Africa, 2, 1991; Specificità e prospettive dell’islamismo maghrebino, in Africa, 3, 1994; Hamas e Jihad nell’universo dell’islamismo radicale, in Il Ponte, 1, 2002; Awaiting the Palestinian State. How to be Islamist, in Aleph, 1, 2003. Ha redatto voci sul Maghreb nel Dizionario di Storiografia (Bruno Mondadori, 1996) e sul mondo extraeuropeo nell’Enciclopedia Geografica Garzanti (Milano, 1995) I temi di ricerca , le società e le elites politiche islamiche, le istituzioni e il pensiero politico della modernizzazione, i viaggiatori musulmani in Europa, la schiavitù e le istituzioni caritatevoli islamiche, il radicalismo islamico contemporaneo, segnalano matura capacità metodologica, interesse a allargare l’orizzonte dell’analisi a problemi di rilevanza politica attuale, dunque completa congruenza con il gruppo disciplinare SPS/13. Giudizio del Commissario Triulzi Ricercatrice in storia dell’Africa presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Urbino Carlo Bo, la candidata è docente incaricato dell’insegnamento di Storia contemporanea dei paesi islamici e di Storia e istituzioni dei paesi afroasiatici preesso la Facoltà di Scienze Politiche di Urbino, e di Sistemi politici d’area musulmana (Laurea specialistica in Studi afroasiatici) presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pavia. Ha partecipato a diversi progetti di interesse nazionale. Dal novembre 2005 è responsabile dell’Unità di ricerca dell’Università di Urbino per il progetto di ricerca Dalla dipendenza alla cittadinanza, antropologia e storia (coord. nazionale Prof. Piergiorgio Solinas, Università di Siena). E’ stata relatrice a numerosi convegni di studio in Italia e all’estero su temi di storia contemporanea del Nordafrica e del Medio Oriente. Studiosa delle società islamiche del Nordafrica, i suoi temi di ricerca privilegiano le società e le elites politiche islamiche, il pensiero politico della modernazzizaione, i viaggiatori musulmani in Europa. Presenta una monografia dal titolo Città italiane sulla via della Mecca. Storie di viaggiatori tunisini dell’Ottocento (L’Harmattan Italia, 2001) in cui introduce gli scritti di due intellettuali tunisini in visita in Italia. Presenta inoltre brevi saggi in volumi collettanei (Européens à Tunis, Tunisiens en Europe, 1999; In fuga dal colonialialismo. Il viaggio in Italia di un poeta tunisino, 1999, Intellectuels tunisiens en Europe, 2000) e articoli apparsi in Italia (Africa 1991, 1994; Il Ponte 2002) e all’estero (Aleph 2003). Ha redatto voci sul Maghreb nel Dizionario di Storiografia (Bruno Mondadori, 1996) e sul mondo extraeuropeo nell’Enciclopedia Geografica Garzanti (Milano, 1995) 10 Nel complesso la produzione e il profilo scientifico della candidata segnalano una produzione ampia, differenziata e una buona padronanza della letteratura e degli ambiti di indagine del raggruppamento SPS/13. Giudizio del Commissario Goglia Dottore di ricerca e ricercatrice è presente con relazioni a convegni nazionali e internazionali. I suoi titoli vertono sui paesi dell’Africa settentrionale dal secolo XIX ad oggi. Il suo maggiore contributo scientifico è rappresentato dal robusto saggio introduttivo al volume Città italiane sulla via della Mecca, oggetto anche del Premio speciale Cesare Angelini di Pavia. Il profilo della Medici è quello di una studiosa di sicuro buon livello dalla quale si attende una monografia. I tre articoli che concernono il conflitto Israele-Palestina non sono congrui con gli ambiti di ricerca del settore di Storia e istituzioni dell’Africa. Giudizio del Commissario Ercolessi La candidata, dottore di ricerca in Storia dell’Africa (Siena, 1996) e poi titolare di una borsa post-dottorato all’Università di Urbino, è attualmente ricercatrice confermata di Storia e istituzioni dell’Africa alla Facoltà di Scienze Politiche della stessa università., dove insegna corsi sulla storia dei paesi islamici e del Vicino e Medio Oriente. Dal 2004/5 insegna anche il corso di Sistemi politici d’area musulmana alla Facoltà di Scienze Politiche di Pavia. Le attività di ricerca della candidata si segnalano per continuità e sistematicità. Tra le pubblicazioni da segnalare la monografia del 2001 Città italiane sulla via della Mecca; ha inoltre pubblicato saggi e articoli brevi in riviste e volumi collettivi, da un lato, attorno alla tematica degli intellettuali tunisini dell’800, dall’altro su questioni più contemporanee (sistema politico algerino). Nell’insieme, le pubblicazioni della candidata appaiono congruenti con il settore disciplinare SPS/13; mostrano sicurezza e rigore metodologici, coniugati alla capacità di affrontare con competenza tematiche contemporanee. Giudizi collegiali della Commissione BALDINETTI ANNA Giudizio della Commissione La candidata Anna Baldinetti presenta numerose pubblicazioni: recensioni di diversa lunghezza, articoli, relazioni a convegni, saggi in opere collettive, due curatele di libri e due raccolte di documenti con presentazione e/o commento, una monografia. Libia e Nord Africa sono i campi di ricerca prioritari. Alcuni saggi sono in francese o inglese, a dimostrare un perfetto inserimento della candidata nella ricerca a livello internazionale. Ha una buona conoscenza dell’arabo che le permette l’accesso diretto alle fonti originali. La varietà tipologica dei titoli, dalla ricostruzione storica all’inventariazione di fonti, alla pubblicazione di inediti di studiosi orientalisti, alle istituzioni islamiche, comprova versatilità nelle ricerche. Nel complesso il profilo scientifico della candidata mostra rigore critico, una buona conoscenza della letteratura internazionale e competenze linguistiche adeguate per lo studio dei rapporti culturali e politici tra le due sponde del Mediterraneo, nonché padronanza dei metodi e dei contenuti della ricerca storiografica in ambito africanistico. OMISSIS 11 GUAZZINI FEDERICA Giudizio della Commissione La produzione scientifica della candidata si è concentrata sulla storia del colonialismo italiano in Eritrea e sulle sue fonti documentarie e archivistiche, con particolare attenzione allo studio della società e del funzionariato coloniale e della complessa geopolitica del confine coloniale tra Eritrea e Etiopia cui ha dato contributi importanti di ricerca a livello nazionale e internazionale. La documentazione è sempre ricca e ben trattata. Da segnalare anche l’interesse per le nuove forme di documentazione e informazione cibernetica. La ricerca testimonia una sicura preparazione metodologica, rigore critico e ottima capacità di contestualizzazione delle fonti storiche in piena congruenza con il settore SPS/13. MEDICI ANNA MARIA Giudizio della Commissione Studiosa delle società islamiche del Nord Africa, i suoi temi di ricerca privilegiano le società e le élites politiche islamiche, il pensiero politico della modernizzazione, i viaggiatori musulmani in Europa. Le ricerche e pubblicazioni della candidata hanno come tema principale la storia moderna della Tunisia (con ampliamenti alla scena più generale del Maghreb), soprattutto nell’epoca di evoluzione di una statualità autonoma e della successiva imposizione del colonialismo. L’uso delle fonti, spesso ricercate in archivi all’estero, in Francia e nella stessa Tunisia, è attento e scrupoloso. La ricerca della candidata si segnala per una matura capacità metodologica, interesse ad allargare l’orizzonte dell’analisi a problemi di rilevanza politica attuale, ed è pienamente congruente con il settore disciplinare SPS/13. OMISSIS ALLEGATO 1 al verbale n. 4 Giudizi individuali dei Commissari sulla prova didattica dei candidati GUAZZINI FEDERICA Giudizio del Commissario Calchi Novati Lezione ben preparata, articolata e pertinente al tema. La ricostruzione della fattispecie scelta dalla candidata, quella del Camerun, oggettivamente complessa, è risultata efficace, anche se a livello espositivo non tutti i passaggi sono risultati egualmente chiari. Giudizio del Commissario Gentili 12 La lezione ha dimostrato chiarezza e competenza espositiva ben organizzata nella periodizzazione storico-politica del rapporti tra Stato e società civile in Camerun. Il quadro complessivo delle manipolazioni e fratture politiche è stato approfondito analiticamente sia nella fase del consolidamento dello Stato autoritario sia nella transizione alla democrazia. Giudizio del Commissario Triulzi La candidata, nello scegliere un caso di studio lontano dai suoi interessi di ricerca, ha mostrato grande scioltezza nel descrivere il percorso storico tracciato dalla società civile camerunese nella sua contestazione del potere politico mostrando buona capacità espositiva e analitica, e padronanza delle fonti di riferimento. Giudizio del Commissario Goglia La candidata sceglie di trattare il caso del Camerun e ha preparato la lezione per gli studenti della laurea magistrale. Lo svolgimento della prova inizia con la definizione del quadro metodologico, cui segue un puntuale quadro storico del paese a partire dal periodo coloniale. L’esposizione è chiara, ricca, analitica vieppiù che si avvicina al presente. La lezione termina con appropriate indicazioni bibliografiche. La prova è da ritenersi buona. Giudizio del Commissario Ercolessi La lezione, focalizzata sul caso del Camerun, è stata svolta in modo chiaro e ordinato, con una periodizzazione storica corretta che ha spaziato dal periodo coloniale alla contestazione democratica degli anni ’90. La candidata ha mostrato una buona conoscenza dei problemi di fondo del caso prescelto nonché delle categorie concettuali pertinenti. Adeguati anche i riferimenti bibliografici indicati. MEDICI ANNA MARIA Giudizio del Commissario Calchi Novati Al centro della lezione viene posta la rottura della fuoriuscita dalla legittimazione di origine islamica che si verifica nel Maghreb, sia pure con modalità diverse da paese a paese. La candidata illustra con sapienza le analogie con i processi sociali e le correnti di pensiero che si sviluppano contemporaneamente in Europa e a cui i movimenti nazionalisti e riformisti nel Maghreb si richiamano preoccupandosi però di conservare autonomia e originalità. Nell’esposizione fornisce chiavi interpretative di carattere concettuale e lessicale distinguendo fra le esperienze, che a tratti divergono e a tratti conflusiscono, di Algeria, Marocco e Tunisia. Disinvolta e chiara anche quando ricostruisce i passaggi più difficili. Giudizio del Commissario Gentili La candidata ha svolto la lezione con sicura competenza privilegiando, nell’analisi della transizione dallo stato coloniale allo Stato indipendente, la fuoriuscita della statualità dal primato della legge islamica nei paesi del Maghreb. Ha dimostrato di saper individuare con chiarezza le fondamentali categorie di analisi. Giudizio del Commissario Triulzi La candidata ha trattato agilmente i processi di formazione statale e nazionale nel Maghreb contemporaneo e ne ha tracciato analiticamente i percorsi politici differenziati contribuendo, nella prova didattica, a dare una visione d’insieme chiara ed efficace. 13 Giudizio del Commissario Goglia La candidata si propone di rivolgersi a studenti della laurea magistrale e imposta la lezione come la prima, storico-teorica, di due lezioni dedicate al tema scelto. La seconda dovrebbe prendere in esame la realizzazione storica dello Stato nazionale nei paesi del Maghreb. La candidata, nella sua trattazione chiara e fluente, e, essenzialmente teorica, descrive soprattutto lo schema Islam-potere temporale-dominio coloniale e Islam-Stato laico. Nel complesso, pur considerando la prova in modo positivo, va notato come spesso l’espressione della candidata sia del tipo enunciativo. Giudizio del Commissario Ercolessi La lezione è stata sviluppata in modo efficace attraverso un’analisi teorica e comparativa dei maggiori snodi dell’evoluzione dello Stato-nazione nel Maghreb, in particolare in relazione alle basi di legittimità dello stesso Stato-nazione. La candidata ha mostrato una buona capacità espressiva, riuscendo a comunicare in modo chiaro concetti e problemi complessi. BALDINETTI ANNA Giudizio del Commissario Calchi Novati La lezione si suppone prestata in un modulo su Islam e politica in un una laurea specialistica sull’Africa mediterranea. In Egitto, secondo una corrente storiografica a cui la candidata sembra aderire, lo Stato precede la nascita del nazionalismo. Nell’esperienza nasseriana, come argomenta con efficacia la candidata con richiami sia fattuali sia soprattutto teorici, tanto il nazionalismo che il fattore islamico fanno registrare una rottura rispetto al periodo precedente. L’esposizione è arricchita da riferimenti ripetuti alla letteratura araba e occidentale. Alla fine, la candidata offre qualche utile suggerimento di lettura sull’Egitto nasseriano, citando libri e capitoli di opere di storia politica, una raccolta di racconti e, fatto interessante come mezzo di apprendimento per un pubblico giovane, due videocassette. Giudizio del Commissario Gentili La lezione dimostra una sicura capacità didattica e una competenza acquisita grazie anche alla ricerca sul campo. La constestualizzazione della politica interna, regionale e internazionale, e in particolare del diverso modo usato da Nasser per reprimere o manipolare la legittimazione politica derivante dal riferimento alla religione e in specifico all’Islam, è stata presentata con chiarezza. Giudizio del Commissario Triulzi La candidata ha esposto la complessa tematica del nazionalismo egiziano contemporaneo soffermandosi analiticamente sulle caratteristiche panarabe e islamiche del nazionalismo nasseriano. Buona l’enunciazione dei temi di fondo della politica interna e internazionale di Nasser e la caratterizzazione degli aspetti più propriamente islamici. Giudizio del Commissario Goglia La candidata svolge la sua lezione a studenti della laurea magistrale. Dopo aver premesso un quadro storico sul nazionalismo egiziano, passa ad analizzare l’esperienza politica nasseriana attraverso il paradigma continuità-rottura. Considera il nasserismo non una teoria politica ma piuttosto una politica pragmatica. Individua due caratteristiche del nazionalismo nasseriano 14 nella sua popolarizzazione di massa e nell’uso dell’Islam come elemento legittimante della politica. Conclude l’esposizione con indicazioni bibliografiche di carattere storico e letterario e di due film di autori egiziani. La prova è da considerarsi positiva. Giudizio del Commissario Ercolessi La lezione è stata svolta con competenza e ha sviluppato l’analisi delle diverse fasi di formazione del nazionalismo egiziano e in particolare di quello nasseriano. Di quest’ultimo è stata esaminata la relazione con alcuni attori esterni (organismi islamici sovrannazionali) come chiave di legittimazione e, sul piano interno, le politiche di statalizzazione dell’Islam attuate dal nasserismo. Utili, benché forse troppo scarni, i riferimenti bibliografici indicati. Giudizi collegiali della Commissione sulla prova didattica dei candidati GUAZZINI FEDERICA Giudizio della Commissione La lezione dimostra la buona preparazione della candidata e la sua capacità di inserire il caso specifico del Camerun nella più generale trattazione delle vicende dello Stato africano contemporaneo e della tormentata crescita della società civile. La lezione, ben costruita e articolata, è condotta in modo chiaro e soddisfacente. MEDICI ANNA MARIA Giudizio della Commissione La candidata ricostruisce agilmente i processi di formazione statale e nazionale del Maghreb contemporaneo illustrandone con chiarezza i percorsi politici e istituzionali differenziati. La lezione dimostra sicurezza nell’analisi e nell’esposizione con risultati convincenti anche nella trattazione della complessità dei problemi. BALDINETTI ANNA Giudizio della Commissione La lezione dimostra la buona capacità della candidata di trasmettere le sue conoscenze maturate anche grazie alla familiarità con la letteratura e le fonti arabe e occidentali e all’esperienza di terreno. L’esposizione analizza efficacemente le tappe del nazionalismo egiziano contemporaneo con particolare riferimento al periodo nasseriano mettendone in luce le discontinuità a livello politico e religioso rispetto al periodo precedente. Allegato n. 1 al Verbale n. 5 Giudizi complessivi finali della Commissione BALDINETTI ANNA Giudizio della Commissione 15 Il profilo scientifico della candidata Anna Baldinetti mostra una buona conoscenza degli indirizzi di ricerca internazionale e competenze linguistiche che le permettono di avere un accesso diretto alle fonti locali e alla letteratura specialistica. Le sue ricerche sulla storia del Nord Africa e la varietà tipologica dei titoli, che discute con competenza nella prima prova orale, dimostrano la padronanza della candidata dei metodi e dei contenuti della ricerca storiografica in ambito africanistico. La lunga esperienza didattica maturata presso l’Università di Perugia, confermata dalla prova sostenuta di fronte alla Commissione, ha permesso alla candidata di raggiungere una adeguata capacità espositiva e di comunicazione. Pertanto la Commissione esprime il suo pieno apprezzamento per la maturità didatticoscientifica raggiunta dalla candidata. GUAZZINI FEDERICA Giudizio della Commissione Il profilo scientifico della candidata Federica Guazzini mostra competenza, preparazione metodologica e capacità di analisi storica, come risultata anche dalla discussione dei titoli. Le sue indagini sulla storia dell’Eritrea in età contemporanea dimostrano un buon uso delle fonti contestualizzato nel dibattito africanistico più recente. Nella prova didattica la candidata, che ha maturato esperienze di insegnamento presso l’Università di Siena, ha mostrato una buona capacità espositiva e di analisi. Pertanto la Commissione esprime il suo apprezzamento per il profilo didattico-scientifico complessivo della candidata. MEDICI ANNA MARIA Giudizio della Commissione Il profilo scientifico della candidata Anna Maria Medici mostra un attento e scrupoloso uso delle fonti e una buona capacità di collegarsi al dibattito scientifico internazionale. Le ricerche condotte dalla candidata sulla storia del Maghreb contemporaneo dimostrano una buona conoscenza della letteratura e una notevole capacità di analisi teorica e di contestualizzazione delle problematiche storico-politiche, come si evince anche dalla discussione dei titoli. L’esperienza di docenza maturata presso le Università di Urbino e Pavia ha permesso alla candidata di mostrare nella prova didattica un’efficace capacità analitica caratterizzata da una sicura padronanza dei metodi e degli strumenti di comunicazione. Pertanto la Commissione valuta nel complesso assai positivamente il profilo didatticoscientifico evidenziato dalla candidata. Allegato n. 2 al Verbale n. 5 Valutazione comparativa Ciascun commissario viene invitato a esprimere il proprio voto sui tre candidati ammessi alla presente valutazione comparativa. Il risultato è il seguente: la candidata Baldinetti ottiene 4 voti 16 la candidata Guazzini ottiene la candidata Medici ottiene 2 voti 4 voti A conclusione dei lavori la Commissione, ai sensi di quanto disposto dall’art.4 - comma 13 - del D.P.R. 117/2000, con propria deliberazione assunta a maggioranza, individua quali idonei nella valutazione comparativa per un posto di professore di II fascia per il settore scientifico disciplinare SPS/13 - Storia e istituzioni dell’Africa della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia (per la sede di Terni), i seguenti candidati, elencati in ordine alfabetico: BALDINETTI Anna MEDICI Anna Maria 17