Teorie della ricchezza e del valore

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Teorie della ricchezza e del valore
Teorie della
ricchezza e del
valore
Il ruolo dello Stato
Introduzione
• L’economia politica nasce come scienza
autonoma dalla filosofia morale e
dall’etica nella seconda metà del ‘700.
• A. Smith, 1776, “Ricchezza delle Nazioni”
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Periodo Pre- Smithiano
• Temi di discussione
• Moralità dello scambio ed accettabilità dal punto di vista etico
delle sue conseguenze
• Efficienza del mercato nel suo ruolo di coordinamento delle
attività individuali
• 4 filoni di ricerca
1. Scuola di Salamanca (metà del ‘500)
• Economia è parte della teoria della
giustizia e del diritto
• Problema del valore
• valore come costosità della produzione
• valore come riflesso dell’utilità o scarsità
• Prezzo giusto (S. Tommaso)
• Revisione della condanna dell’usura
(danno emergente e lucro cessante)
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2. Teoria della moneta
• Studiosi soprattutto francesi e spagnoli che
studiano il valore della moneta
• Il valore della moneta è legato al concetto
di scarsità dei metalli preziosi che la
compongono
• Nei periodi di grande afflusso di metalli preziosi l’usura è un reato
meno grave perché la moneta ha un minor valore.
• L’inflazione è collegata alla quantità di
metalli.
3. Autori Italiani
• Finanza pubblica e finanza del Principe
• Straordinarietà delle imposte
• Devono essere giustificate da una causa precisa di spesa
• Devono essere commisurate alla ricchezza dei sudditi
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4. Mercantilismo (e
pamphletistica)
• La ricchezza di un paese si fonda sul
surplus della bilancia commerciale
• afflusso di oro
• Il commercio e lo scambio sono
moralmente legittimi
• L’azione economica è accettabile dal
punto di vista etico quando produce un
risultato positivo per la collettività
(Riforma)
W. Petty (1662)
• Treatise of taxes and contributions
• Opera di finanza pubblica
• Vengono identificati i settori di intervento dello Stato: difesa,
giustizia, pubblica amministrazione. Istruzione, attività di assistenza,
opere di pubblica utilità.
• Tassazione e capacità contributiva
• Principio del sacrificio proporzionale: la tassazione non deve
avere alcuna finalità redistributiva
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Fisiocratici
• Quesnay (Tableau Economique)
• Ricchezza è data dal prodotto netto dell’agricoltura
• Imposta unica sulla rendita terriera (Impôt
unique)
• Imposta reale e non personale (non esentava quindi le terre di
nobiltà e clero)
• Imposta con un risultato allocativo neutro
• Abolizione dei diritti di monopolio
Illuminismo scozzese
• Critica ad Hobbes
• Mandeville: “favola delle api”
• Descrizione di che cosa accadrebbe alla società se gli individui
avessero smesso di perseguire egoisticamente quei lussi e piaceri
tanto criticati dalla morale
• La ricchezza collettiva presuppone
l’egoismo individuale
• Il risparmio privato arricchisce l’individuo ma impoverisce la
società.
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Teoria economica classica:
presupposti
• Mutamento dell’organizzazione
economica e sociale
• Capitalismo
•
•
•
•
Finalizzazione allo scambio di tutta la produzione
Concentrazione dei mezzi di produzione
Scambio lavoro/salario
Ruolo della borghesia industriale
Teorie del valore
• Spiegano la genesi e la determinazione del
valore delle merci distinta e logicamente
antecedente rispetto al prezzo
• Il valore non deve dipendere dai prezzi
delle merci, anzi, il valore deve fondare la
teoria dei prezzi
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Il problema del valore
• Valore-utilità (mercato) e valore lavoro
(sfera della produzione)
• Potere di scelta e sovranità del
consumatore
• Influenza delle tecniche produttive, delle
macchine e del capitalista
Il problema del valore
• Origine: concetto di sovrappiù = prodotto
sociale meno reintegro dei mezzi di
produzione necessari (salari e capitale)
• Il prodotto sociale è composto di merci
eterogenee e quindi per quantificare il
prodotto sociale serve una medesima unità
di misura = teoria dei prezzi e del valore
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Adam Smith: “La ricchezza delle
nazioni” (1776)
• Centralità del lavoro come fonte della
ricchezza
• Specializzazione del lavoro e scambio
• Lo scambio favorisce la specializzazione
• La mano invisibile
• rapporto tra condotta individuale e risultato sociale
• Ciascun individuo compete per vendere le sue merci, spinto dal
proprio personale interesse, ma nel fare ciò l’individuo è spinto da
una mano invisibile a promuovere un fine diverso e socialmente
proficuo
Il ruolo dello Stato
• condanna del monopolio
• intervento per difesa, giustizia, opere
pubbliche, istruzione.
• Imposte: devono colpire il reddito ed i
patrimoni e non i consumi:
• imposte sul salario, sulla rendita, sui profitti
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Requisiti delle imposte
• Commisurazione alla capacità contributiva
• Certezza e semplicità
• Tempi adeguati alle esigenze del
contribuente
• Minor sacrificio possibile
Smith: Teoria del valore-lavoro
• In uno stadio primitivo dell’economia il valore
di una merce è pari al lavoro contenuto in
quella merce: costo della merce in termini di
lavoro omogeneo
• Lavoro comandato: quante ore occorre
lavorare per ottenere un salario che consenta
di acquistare una data merce?
• In un’economia evoluta dove il prodotto non
appartiene al lavoratore il prezzo reale di una
merce si compone di salari, profitto e rendita
fondiaria
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Lavoro comandato > lavoro contenuto
• Il prezzo di una merce non dipende solo dal lavoro
necessario a produrla ma da tutti i redditi pagati
per produrre la merce
• Quindi il prezzo è la somma di redditi da lavoro,
capitale impiegato, tasso di profitto
• Prezzo di mercato: dipende dalla domanda e
dall’offerta ed oscilla intorno al prezzo reale (a
meno che non vi sia un monopolio)
David Ricardo (1772-1823)
• Teoria normativa delle imposte
• come devono essere strutturate ed a quale fine
devono obbedire?
• Effetti economici delle imposte sulla produzione
e distribuzione del prodotto sociale
• Effetti sulla distribuzione del prodotto sociale
• Massima neutralità fiscale
• Le imposte non devono disincentivare gli scambi
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Effetti economici delle imposte
• Imposte sulla rendita, sui salari, sui profitti, sul
grano
• Concetto di surplus: Eccesso delle quantità di
beni prodotte su quelle che si sono dovute
utilizzare nel processo produttivo
• Nel lungo periodo il surplus viene suddiviso tra
rendite e profitti
La rendita
• Remunerazione per l’uso della terra: perché si
paga la rendita?
• Se vi fossero abbondanti terreni fertili in grado di produrre quanto
necessario, non vi sarebbe rendita
• In realtà vi sono terreni di diversa qualità …e quali di essi vengano
messi a coltura dipende da circostanze storiche (aumento della
popolazione, imposizione di dazi, guerre)
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La rendita
• Terreno marginale: il meno produttivo tra i terreni
messi a coltura, non genera rendita.
• Il fatto che il terreno marginale venga coltivato
genera rendita per tutti i terreni di migliore
qualità
Conseguenze:
• No ai dazi sul grano (Corn Laws del 1815)! Essi
riducono le importazioni e costringono a mettere
a coltura terre meno fertili
• L’imposta sulla rendita non altera il numero di
terreni messi a coltura
• L’imposta sulla rendita lascia inalterati i profitti
legati alla conduzione del terreno mentre colpisce
i percettori della rendita
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Imposta sui salari e sui profitti
• Salario minimo di sussistenza
• Imposta come prelievo sul salario
• L’onere finale dell’imposta grava sui capitalisti
(sul loro profitto)
• I capitalisti pagano l’imposta sui profitti e non
riescono a trasferirla su altre classi sociali
Imposta sul grano
• L’imposta sul grano ha l’effetto di far
aumentare il prezzo del grano stesso
• L’imposta si trasferisce sui consumatori di
grano
• Analisi dell’incidenza:
• L’imposta sul grano si traduce in un’imposta sulla rendita
(parte consumata dai proprietari terrieri) sui profitti
(capitalisti) ed ancora sui profitti poiché la parte che grava
sul salario si trasferisce al profitto.
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Marx
• Evidenzia la distinzione tra lavoro e forza lavoro
• Il plusvalore: differenza tra il lavoro che viene
svolto a vantaggio del capitalista ed il lavoro
necessario a produrre i mezzi di sussistenza per
la forza-lavoro
• Valore delle merci = capitale variabile + capitale
costante + plusvalore
• Il capitale costante è una accumulazione di lavoro
passato (lavoro morto)
• Il capitale variabile è la remunerazione del lavoro
vivo
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• Quando si passa ad analizzare un sistema
economico che produce più merci eterogenee si
pone, anche per Marx il problema della
determinazione dei prezzi
• Il prezzo in generale non riflette il valore-lavoro
Utilitarismo e rivoluzione
marginalista
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Bentham
Fondamento utilitaristico dell’economia
Valore d’uso e valore di scambio
Razionalità economica
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S. Jevons
• Il valore di un bene dipende dall’utilità
• I consumatori traggono utilità dal consumo di un
bene
• I consumatori cercano di soddisfare al massimo i
loro bisogni
• Lo scambio mette gli individui sullo stesso piano
• Individualismo metodologico
C. Menger
• La minestra…..
• I prezzi si determinano sulla base dell’utilità
• L’utilità dei beni finali determina anche
l’impiego dei fattori della produzione
• I fattori stessi sono impiegati sulla base della
loro produttività
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L. Walras
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Centralità del concetto di scarsità (rareté)
Lo scambio porta all’equilibrio
Il prezzo si forma sul mercato
Teoria dell’equilibrio generale
Fondamenti della teoria del
valore-utilità
• Focus sullo scambio anziché sulla produzione
• L’utilizzazione ottima delle risorse scarse
attraverso lo scambio porta ad un ottimo sociale
• Teoria economica come teoria delle scelte
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