Dicembre 2008
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SCUOLA CITTA dicembre 2008:IMPAGINATO.qxd 13-12-2008 8:13 Pagina 1 Giornale della Scuola Media Statale di Carmagnola - Corso Sacchirone, 47 - 10022 Carmagnola (TO) Anno V - Numero 1 - Dicembre 2008 Anno nuovo, riforma nuova ISTRUZIONI Tutte le novità introdotte dal ministro Gelmini PER IL NATALE Il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini ha assunto il suo nuovo ruolo da solo un anno e mezzo, ma ha già operato profondi cambiamenti nel mondo della scuola, al punto da suscitare parecchi malumori. Proteste, manifestazioni e scioperi si sono susseguiti negli ultimi mesi in tutto il Paese, ma il ministro va avanti per la sua strada. Tra le misure più contestate, oltre al ritorno del maestro unico che riguarda le scuole elementari, è in generale la severità delle nuove regole a partire già dalla scuola dell’obbligo.Voti e non più giudizi, con obbligo di avere tutte le materie sufficienti per poter essere ammessi all’anno successivo. È stato reintrodotto il voto in codotta e anche questo deve essere sopra la sufficienza, pena la bocciatura. Insomma la scuola diventa selettiva già a partire dal ciclo dell’obbligo e ciò contrasta fortemente con le disposizioni ministeriali precedenti (quelle varate dal ministro Fioroni, del governo di sinistra in carica fino a un anno e mezzo fa), tendenti a ga- rantire la promozione a tutti salvo nei casi di assenze da scuola prolungate oltre un certo limite. Nonostante i dissensi, il decreto Gelmini è stato approvato dal Senato il 29 ottobre 2008. Molto contestata è la parte che prevede l’adozione del maestro unico alle scuole elementari, in sostituzione dell’equipe di maestre che ha operato negli ultimi decenni, con orario portato a 24 ore settimanali anziché 22. Siccome le nostre scuole elementari, così com’erano, funzionavano bene, anzi erano ai primi posti in Europa per funzionalità e risultati conseguiti, le nuove misure sono state interpretate unicamente come volontà di operare nuovi tagli nella scuola, e da qui le proteste. Fatto sta che molti bravi insegnanti non sanno che ne sarà di continua a pag. 2 NON BUTTATE I TAPPI Possono essere riciclati in nuovi oggetti, a scopo benefico Un tappo di plastica può sembrare inutile, ma la raccolta dei tappi può contribuire a migliorare la condizione di vita di tante persone in difficoltà. Il progetto Malenga, nato nel 2003 da un’iniziativa della Caritas Diocesana di Livorno, si pone come obiettivo di finanziare la costruzione di pozzi d’acqua potabile nella regione di Dodoma (Tanzania). Per il 2008 si vorrebbe riuscire a costruire otto pozzi nei distretti di Chamwino, Mpwapwa, Konda e Bahi. I tappi di plastica dei contenitori per liquidi sono fatti di polietilene, diversamente dalle bottiglie (che sono di polietilene tereflatato), e vengono pagati meglio sul mercato del riciclo. Per costruire un solo pozzo occorrono venti tonnellate di tappi (circa otto milioni di pezzi), ecco continua a pag. 2 Ci dicono che fino all’anno scorso, nelle vicinanze del Natale, c’era sempre almeno un presepe nel corridoio al piano terra, proprio davanti all’aula insegnanti. Quest’anno purtroppo non c’è più. Noi della prima media siamo ancora legati alle abitudini delle nostre vecchie scuole elementari, dove in questo periodo dell’anno si decorava tutto: finestre, muri, soffitti, porte... Anche se dei nostri compagni non erano cattolici, e nemmeno cristiani, nessuno si è mai sentito offeso dalla nostra voglia di festeggiare il Natale. Qui invece non si fa niente e ci dispiace. Magari è solo perché continua a pag. 2 Il motore di ricerca più diffuso in rete presenta una nuova versione a risparmio energetico ~ a pag. 8 ~ SCUOLA CITTA dicembre 2008:IMPAGINATO.qxd 2 13-12-2008 8:13 Pagina 2 S C U O L A scuolacittà Anno nuovo, ministro nuovo, riforma nuova segue da pag. 1 loro e magari cambieranno mestiere. È invece considerata positivamente la disposizione che riguarda i libri di testo in adozione. Sia alle medie che alle superiori i libri scolastici dovranno restare invariati per almeno cinque anni. Fino ad ora le case editrici facevano un po’ quello che volevano e spesso modificavano i propri libri di testo apposta per costringere le famiglie a comprarli sempre nuovi. Da adesso invece avrà di nuovo senso scambiarsi i libri usati e, per qualche scuola come la nostra, ripristinare il prestito d’uso a vantaggio degli studenti. Altrettanto positiva è l’introduzione della materia “Cittadi- nanza e Costituzione”, ovvero la vecchia Educazione Civica delle medie, in tutte le classi della scuola dell’obbligo. Le regole della convivenza civile vanno apprese a partire dalla più giovane età. Così facendo, si spe- ra che diventeremo tutti buoni cittadini, rispettosi degli altri e del bene comune, coscienti del fatto che ciò che è di tutti è di ciascuno di noi e non di nessuno. Alessandro Cauduro ISTRUZIONI PER IL NATALE segue da pag. 1 nessuno ha voglia, o forse è per non urtare la sensibilità di quelli che al Natale non credono... ma si tratta di una festa di pace e di amore e non crediamo che queste siano cose che possano offendere qualcuno. Nella nostra classe ci sono cinque alunni stranieri, tra cui due di fede musulmana, ma persino loro dicono di festeggiare un po’ il Natale: ricevono regali e decorano le loro camerette. Anche la nostra scuola dovrebbe essere addobbata in questa stagione, per far entrare tutti noi nello spirito natalizio. Oltretutto crediamo che vedere una scuola piena di alberi di Natale, presepi, stelle attaccate al soffitto, porte e vetri decorati sarebbe una soddisfazione e una gioia per tutti, per noi alunni e per il personale, e magari anche chi ci passa solo davanti potrebbe rallegrarsi e respirare un po’ di clima natalizio. Probabilmente è tardi per pensarci ora, ma forse si potrebbe almeno gonfiare un grosso Babbo Natale che saluta e piazzarlo all’ingresso. Secondo noi lo spirito del Natale va insegnato anche a scuola, non solo nei negozi. Letizia Sbrana Marica Bertero MA ALTROVE FANNO ANCHE DI PEGGIO Incredibile. A Oxford, cittadina inglese sede di una delle più famose università del mondo, hanno provato in questi giorni a cancellare il Natale. Il consiglio comunale di Oxford, infatti, ha deciso di abolire il termine Christmas (in inglese Natale), in quanto contiene un riferimento troppo preciso a Gesù Cristo, e sostituirlo con una più generica «Festività delle luci invernali». Motivo? Il solito: non “offendere” le persone che professano altre fedi religiose. Le quali invece, appena sono venute a conoscenza della cosa, hanno protestato scandalizzate, ebrei e musulmani compresi, insieme ai cattolici naturalmente. Sommerso dalle critiche, il consiglio comunale di Oxford ha fatto dietrofront, parlando di equivoco. I bambini di Oxford ringraziano felici. NON BUTTATE I TAPPI segue da pag. 1 perché è importante che un numero sempre maggiore di persone partecipi a questa iniziativa. Da settembre anche nella nostra scuola, come in altre della nostra città, è stata avviata la raccolta dei tappi di plastica. È un semplice gesto di solidarietà: bisogna solo ricordarsi, quando gettiamo un contenitore, di tenere il tappo. Raccogliere i tappi non costa nulla, dopo un po’ diventa automatico e possiamo farlo anche noi ragazzi. Questo rappresenta qualcosa di importantissimo per molti villaggi della Tanzania ai quali manca un bene essenziale: l’acqua. Tutti i tappi verranno raccolti dal SERMIG di Carmagnola, saranno poi portati nel centro di raccolta di Chieri e da lì a Livorno, dove saranno triturati gratuitamente e venduti ad un’ industria che produce oggetti di plastica riciclata (sedie da giardinaggio, giochi per parchi, cassette per la frutta….). Alla fine di novembre, nel contenitore posto all’ingresso della scuola di corso Sacchirone risultavano esserci 51 kg di tappi: sono già tantissimi, ma speriamo che aumentino ancora di più con il contributo di tutti. Collaborate anche voi a questa raccolta! Potete portare i tappi a scuola, oppure direttamente a San Bernardo in via del Porto 182, il sabato dalle ore 14 alle ore 15. Magalì Giordano Sara Tirante SCUOLA CITTA dicembre 2008:IMPAGINATO.qxd scuolacittà 13-12-2008 8:13 Pagina 3 3 S C U O L A ATTIVITÀ POMERIDIANE BULLISMO Tutti i corsi pomeridiani attivati quest’anno nella nostra scuola Le attività pomeridiane facoltative si svolgono nella nostra scuola nei pomeriggi di lunedì e venerdì, mentre il mercoledì ci sono i corsi di approfondimento e recupero. È un bel servizio che la scuola offre alle famiglie e ai ragazzi, anche perché gratuito (tranne nel caso dell’attivita sportiva polivalente) e qualificato. Ecco quali sono queste attività. Attività sportiva polivalente - circa 80 ragazzi di varie classi; si svolge al lunedì, alternandosi con nuoto, ballo di gruppo, giochi sportivi, rugby, pallavolo, tennis da tavolo, aikido ecc. Laboratorio scientifico e tecnologico - vi partecipano circa 35 ragazzi di tutte le classi; si trattano le scienze naturali, con lo studio di piante e animali, poi costruzione di strumenti e grafica al computer. Lab. artistico fumetto e cartoon - vi partecipano 34 ragazzi; lo scopo di questo laboratorio è quello di realizzare un cartone animato. Lab. artistico creativo - vi partecipano 21 ragazzi; si impara a fare la carta e a rilegare. Corsi musicali - 45 ragazzi divisi tra chitarra, canto corale e sassofono. Corsi di recupero e di approfondimento - I primi sono destinati a quei ragazzi che devono recuperare insufficienze in italiano e matematica; i secondi a chi ha già un buon rendimento scolastico e sono di latino, inglese e spagnolo. Alessandro Cauduro Davide Ferrero MEGLIO I VOTI IN CIFRE O I GIUDIZI? L’IMPORTANTE È CHE SIANO BUONI I voti a scuola c’erano già una volta, ai tempi dei nostri genitori e dei nostri nonni, anche nelle scuole elementari e medie. Ora sono tornati, dopo tanti anni in cui si usavano i giudizi. Per noi alunni non cambia poi molto, ma almeno adesso quello che prima era il discreto viene valutato (corrisponde al 7), mentre prima lo si poteva anche usare nel corso dell’anno, ma poi sulla pagella si abbassava automaticamente a sufficiente. Sicuramente è un sistema più comodo per i professori quando devono fare le medie. Il brutto è che loro ora si tengono più bassi con i voti, forse perché fa più impressione dare un 10 che un Ottimo (e a noi fa più impressione prendere un 2 che un Gravemente Insufficiente). Con le insufficienze ora si rischia grosso, perché in teoria basta una materia in cui si è sotto il 6 per poter essere bocciati. Sulla pagella conta ora anche il comportamento: se a fine anno hai 5, puoi avere sufficienti anche tutte le materie ma ripeti l’anno. Basterà forse questo a convincere certi alunni a comportarsi bene a scuola. Una novità di quest’anno, ma solo nella nostra scuola, è il libretto scolastico, molto utile per tenere sotto controllo la media dei voti e non doverseli andare a cercare qua e là nel diario, affogati tra compiti e scarabocchi vari. Certo che così diventa più difficile falsificare i voti o la firma dei genitori o dei professori e farla franca. Davide Ferrero Il bullismo è da sconfiggere per far crescere la società, sfavorisce lo sviluppo sociale e alimenta l’aggressività e la criminalità. Il bullismo è un malessere sociale fortemente diffuso ed è un disagio relazionale che si manifesta tra adolescenti e giovani. Il bullismo ferisce, ti fa sentire impaurito e preoccupato a tal punto da non riuscire a fare i compiti quotidiani. Molti ragazzi preferiscono non recarsi a scuola, pur di evitare di subire episodi di bullismo. Per quanto riguarda gli adolescenti, la paura più frequente è quella di essere vittima di violenze. A noi, per esempio, nella scuola media che frequentiamo, capita talvolta di assistere a certi episodi, che possono sfociare in vere e proprie risse, non piacevoli da guardare (e ancor meno da subire). E infatti la nostra paura principale è quella di essere malmenati. Il dramma, però, è che bullismo non vuol dire solo violenza fisica, ma anche psicologica. L’antidoto migliore è parlarne con i genitori o con i professori e risolvere la situazione il più presto possibile, anche se ti minacciano di non parlarne con nessuno. Non bisogna vergognarsi, bisogna denunciare. Perché il bullismo non è uno scherzo e va affrontato in tutti modi possibili. Cristiana Badeanca Sara Baroudi SCUOLA CITTA dicembre 2008:IMPAGINATO.qxd 4 13-12-2008 8:13 Pagina 4 S C U O L A scuolacittà ORIENTAMENTO Pepe sbarca a Carmagnola Meglio che qualcuno ci aiuti a scegliere Orientare significa mettere l’individuo nella condizione di prendere coscienza di sé e di far fronte, per l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione, alle varie esigenze della vita. La nostra scuola sta organizzando in questo periodo degli incontri per le classi terze con un orientatore (persona specializzata nell’orientamento). Ci sono state visite alle scuole superiori di Carmagnola, rivolte sia a chi non ha ancora le idee chiare sia a chi è già indirizzato verso quei tipi di scuole. Altri incontri sono stati organizzati per coloro che intendono accedere ai corsi di qualifica professionale. Questi incontri si svolgono nella pima parte dell’anno e termineranno a gennaio, quando dovranno avvenire le iscrizioni alle scuole superiore, senza possibilità di cambiamento non essendoci più la preiscrizione che consentiva ai ragazzi, nel mese di maggio, di ripensarci e cambiare scuola. Per cui è una decisione da non prendere alla leggera, perché da essa dipenderà realmente il nostro futuro. Ad esempio, scegliere la scuola solo perché è nelle vicinanze o in base al volere dei genitori può essere azzardato. Meglio informarsi bene di quello che ci aspetta: materie, orari ecc. Per questo abbiamo a disposizione una guida all’orientamento che consigliamo di esaminare con attenzione prima della scelta. Inoltre più o meno tutte le scuole organizzano delle giornate “Porte Aperte”, in cui studenti e genitori possono visitarle a loro piacimento e rendersi conto di persona. Per fare una scelta ponderata e opportuna per il nostro futuro noi consigliamo quanto segue: 1. Non pensare solo alle materie o ai settori di studio che ci pesano di meno, pensare a quello che ci piace veramente. 2. Cercare di mettere insieme le idee e ragionarci sopra con i propri genitori. 3. Lavorare e studiare per prepararsi alla nuova situazione che si dovrà affrontare. 4. A gennaio vedere i risultati prima dell’ iscrizione per scegliere la scuola futura. In ogni caso visionare la “Guida per informarsi e orientarsi dopo la terza media”, che l’orientatore ci ha fornito, e magari farsi anche un giro in internet, dove non mancano i siti utili. Sara Dovico Nadia Baravalle Nella nostra scuola, durante lo scorso anno scolastico, si aggiravano tre personaggi un poco strani: Pepe, patata e pomodoro. Se provate a chiedere informazioni agli allievi del laboratorio pomeridiano di “Fumetto e cartoon” vi risponderanno sicuramente: «Per mesi abbiamo girato nella scuola con borse di patate, peperoni e verdura varia… Dovevamo girare un film di animazione avente come protagonista chi, se non una star d’eccezione: Re Peperone! È stato un modo per rendere omaggio al simbolo e alle tradizioni della nostra città ed è stato molto divertente!». Con l’aiuto degli insegnanti del laboratorio, proff. Simona Bati- NON È MAI TROPPO TARDI Non è l’età che conta, ma lo spirito con cui si affronta la vita Tutto è relativo, sosteneva il grande scienziato Albert Einstein. Applicato alla vita di tutti i giorni, questo concetto significa che le cose possono apparire in un modo se le osserviamo da un certo punto di vista, ma differenti da un altro. Noi viviamo in media 83 anni e ci sembrano ancora pochi, ma pensate ai nostri amici animali, che, salvo rari casi, vivono molto meno di noi. Per esempio il criceto vive dai tre ai cinque anni, il pipistrello due anni, la pulce d’acqua un mese; c’è addirittura una zanzara che vive un giorno soltanto. Altri sono ben più fortunati. C’è una tartaruga che ha 176 anni: non male anche considerando la longevità delle tartarughe. Poi è stata trovata una vongola che sembra abbia vissuto 400 anni. Per l’uomo sarebbe davvero un po’ troppo, anche perché, in fin dei conti, la cosa più importante non è la durata della vita in sé, ma come la si vive. Camilla Magliano gnani e Duilio Tuninetti, e con un esperto esterno del settore, prof. Livio Taricco, è stato organizzato un laboratorio sul film di animazione, proprio per avvicinare i ragazzi al mondo del cinema e per insegnare loro come si possono realizzare filmati con tecniche diverse. Il cortometraggio è stato realizzato con la tecnica dello stop-motion, ovvero ogni movimento di un oggetto viene fotografato attraverso una videocamera, in seguito tutte le fotografie vengono montate in sequenza realizzando così il filmato. La pazienza e la tenacia dei ragazzi è stata veramente fondamentale per riuscire ad ottenere un prodotto valido, e tutti (ben 30 allievi) hanno collaborato con entusiasmo fin dall’inizio. Prima è stata scritta la sceneggiatura e sono nate storie bellissime, ma si è scelto di raccontare le origini di questo ortaggio e il suo viaggio dalle coste dell’America insieme alla patata e al pomodoro, proprio perché tutti e tre approdati sulle coste europee solo dopo il 1492. Dopo diverse ore di lavorazione, il prodotto finito è risultato interessante e si è deciso di proiettarlo in prima serata durante gli ultimi giorni di scuola per gli alunni e i genitori. Ma la soddisfazione più grande è stata quella di poter inaugurare il Settembre Carmagnolese proprio con il filmato di Pepe. Quest’anno il laboratorio è stato riproposto e proprio in queste settimane i partecipanti, ben 34, stanno creando la nuova sceneggiatura che per ora rimane ancora top-secret! Chissà cosa combinerà quest’anno Pepe … SCUOLA CITTA dicembre 2008:IMPAGINATO.qxd scuolacittà 13-12-2008 8:13 Pagina 5 5 S C I E N Z A IL BIG BANG I ROBOT IN LABORATORIO CHE MACCHINE! Il big bang è l’esplosione che ha dato origine al nostro Universo. Alcuni scienziati del CERN di Ginevra stanno tentando di riprodurlo in laboratorio per capire come è nato il nostro Universo e per scoprire nuovi tipi di energie. Il CERN di Ginevra è il più grande laboratorio al mondo sulla fisica delle particelle. Qui gli scienziati studiano la materia terrestre e dell’Universo. Il CERN fu fondato il 29 settembre 1954 da 12 Stati europei; oggi gli Stati sono saliti a 20, più alcuni osservatori in stati extraeuropei. All’interno di questo laboratorio vengono soprattutto fabbricati acceleratori di particelle e marchingegni nucleari. Oggi il CERN è protagonista dei più importanti esperimenti di fisica a livello internazionale, tra cui spicca questo della ricostruzione delle condizioni che hanno portato al big bang e alla nascita del’Universo. Il primo esperimento è stato effettuato il 10 settembre scorso, ma non è andato a buon fine a causa di un guasto che ha causato una fuoriuscita di elio. Ma gli scienziati e i tecnici sono già all’opera per ritentare a breve. Per questo esperimento viene usato un LHC, ovvero un acceleratore di particelle che è a forma circolare. Questo acceleratore ha una circonferenza di 27 km ed è posto a ottanta metri sotto terra a cavallo tra Francia e Svizzera. L’esperimento consiste nell’unione di elettroni, protoni e neutroni che insieme formano un atomo; questi vengono sparati quasi alla velocità della luce. Il tutto è alimentato da diversi magneti che danno origine ad un magnetismo 200 mila volte più forte rispetto alla forza magnetica della Terra. Il rischio, come avvertono esperti nel campo, è che nell’LHC si possa formare un buco nero, con consenguenze catastrofiche per l’intero pianeta. Ma i 5000 scienziati che lavorano al progetto assicurano che ciò non può capitare. Diego Mattis Il termine ROBOT indica una qualsiasi macchina in grado di svolgere più o meno indipendentemente un lavoro al posto dell’uomo. Un robot è un’apparecchiatura artificiale che compie determinate azioni in base ai comandi che le vengono dati e alle sue funzioni, sia con una diretta supervisione da parte dell’uomo, sia autonomamente basandosi su linee guida generali, magari usando processi di intelligenza artificiale. Negli anni in cui furono costruiti i primi robot, lo scrittore di fan- raffreddati alla temperatura di 1,9 K (- 271,25°) da elio liquido superfluido, che creano un campo magnetico impressionante. Il sistema criogenico di LHC è il più grande che esista al mondo, oltre ad essere il luogo massivo più freddo dell’intero universo. La macchina è in grado di accelerare due fasci di particelle che circolano in direzioni opposte, ciascuno contenuto in un tubo a vuoto, che collidono tra loro in quattro punti lungo l’orbita, in corrispondenza di caverne nelle quali il tunnel si allarga per lasciare spazio a grandi sale sperimentali, per poter operare intorno al punto esatto in cui avviene la collisione. tascienza Isaac Asimov formulò le Tre leggi della robotica, e cioè: «Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. / Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contrastino con la Prima Legge. / Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e/o la Seconda Legge». Queste tre leggi apparivano molto spesso nei racconti di Asimov. Il celebre film di Alex Proyas “Io robot” con Will Smith è ispirato proprio a queste leggi, anche se è ambientato nel 2035 a Chicago. I robot possono essere utilizzati in molti campi, come l’industria, le missioni spaziali, la microchirurgia e per un futuro uso domestico. Purtroppo sono impiegati anche in campo militare (anzi, questa è stata una delle loro prime applicazioni pratiche). I robot si dividono in: autonomi, quando sono dotati di “intelligenza” propria; non autonomi, quando sono comandati da un software. Adesso gli scienziati stanno lavorando per sviluppare i robot futuri; sono già stati fatti molti progressi in campo medico e spaziale e già se ne vedono nelle case con le mansioni di maggiordomo. Insomma, è probabile che presto i robot possano diventare compagni inseparabili dell’uomo. Andrea Elia Anonimo L’acceleratore di Ginevra Il Large Hadron Collider (in italiano: grande collisore di adroni), abbreviato in LHC, è stato collaudato presso il CERN di Ginevra. Si tratta dell’acceleratore di particelle più grande e potente mai realizzato dall’uomo: può lanciare protoni e ioni pesanti ad una veloctà pari al 99,9999991% della velocità della luce e farli collidere, raggiungendo un’altissima concentrazione di energia, parte della quale, ed è qui il nodo cruciale della ricerca, dovrebbe trasformarsi in massa. È stato costruito all’interno di un tunnel sotterraneo lungo 27 km situato al confine tra la Francia e la Svizzera. I componenti più importanti del LHC sono gli oltre 1600 magneti superconduttori SCUOLA CITTA dicembre 2008:IMPAGINATO.qxd 6 13-12-2008 8:13 Pagina 6 P E R S O N A G G I scuolacittà IL PRIMO PRESIDENTE ALOA, CHI ERA COSTUI? La storia presunta del nostro primo concittadino D’AMERICA NERO e quella vera della nostra città Come tutti sapete, si sono da poco svolte le elezioni presidenziali in America. Se qualcuno non lo sapesse, lì c’è una forma di governo presidenziale, cioè in cui i cittadini che vanno a votare non eleggono solo un leader politico, ma il presidente in persona. Quest’anno è successa una cosa clamorosa: per la prima volta nella storia è stato eletto presidente degli Stati Uniti un nero, o come si dice da quelle parti un afro-americano. Il suo nome completo è Barak Hussein Obama II. È nato a Honolulu il 4 agosto 1961; quando aveva solo due anni i suoi genitori divorziarono e Obama fu per circa cinque anni cresciuto dai suoi nonni e poi dalla mamma; subì la perdita del padre all’età di 21 anni. Si sposò nel 1992 con Michelle Robinson da cui ha avuto due figlie, Malia e Natasha, nate rispettivamente nel 1999 e nel 2001. Obama fa parte del governo statunitense dal 1992, è democratico ed è stato governatore. La sua campagna presidenziale appena conclusasi non è stata tutta “rose e fiori”, ha dovuto lottare contro i pregiudizi ancor prima che contro il suo avversario, ma non si è mai perso d’animo e ha continuato con grande determinazione la sua corsa verso la Casa Bianca, riuscendo infine a diventare il 44° presidente degli Stati Uniti. Il suo avversario alle elezioni presidenziali, rappresentante del partito repubblicano, era John McCain, uomo con molta esperienza in campo politico, che ha fatto ricredere molti elettori, facendo discorsi coinvolgenti e riuscendo a mantenere la calma anche nei momenti più drammatici. Obama deve ancora insediarsi alla Casa Bianca (lo farà solo a gennaio), eppure ha già al suo attivo due autobiografie, segno che la gente lo segue e ripone in lui molte speranze. Qualcuno paragona la sua vittoria allo sbarco sulla Luna: in entrambi i casi l’umanità ha fatto un grande passo avanti. Stefano Borsello Si dice che un tal Aloa sia stato il fondatore di Carmagnola e il suo primo abitante. Probabilmente visse intorno all’anno 1010, intorno alla palude che sorgeva al tempo al posto di Carmagnola. Dice la leggenda che, inseguito dei briganti, per trovare rifugio si inoltrò nella palude, raggiunse un isolotto e lì si insediò, in quella zona che la sua gente chiamava “guardiasana”. Il suo esempio fu seguito da altri e così, in un luogo infestato dalle zanzare e dai topi, in cui si dove- Charles Lindergh e lo Spirit of Saint Louis Charles Lindbergh (1902-1974) fu colui che per primo transvolò l’oceano Atlantico senza scalo. Il 20 maggio del 1927 partì da New York con il suo monoplano, lo Spirit of Saint Louis, e dopo 33 ore e 39 minuti di volo atterrò nei pressi di Parigi. Per questo fu decorato con la Legion d’Onore francese e la Distinguished Flying Cross americana e gli venne assegnato il grado di colonnello dell’aviazione. Ricevette persino un’onorificenza al valor militare da parte del Terzo Reich. In seguito all’attacco giapponese alla base navale di Pearl Harbour e all’entrata in guerra degli Stati Uniti, Lindbergh fu combattente attivo nella seconda guerra mondiale e si distinse in alcune missioni nell’area del Pacifico. Prima però dovette essere reintegrato nell’aviazione militare U.S.A., da cui era uscito quando il presidente americano, poco prima dello scoppio della guerra, gli impose di restituire l’onorificenza tedesca del Terzo Reich, cosa che egli si rifiutò di fare, dichiarandosi contrario all’entrata in guerra degli americani. William Garrone va lottare quotidianamente per procurarsi il cibo, nacque il primo nucleo della nostra città. Nell’anno 1026 c’erano già circa venti casupole sull’isola di guardiasana e una decina di palafitte nella palude circostante. La vita era dura, ma la palude offriva anche qualche vantaggio: era un luogo poco accessibile e protetto, in una posizione favorevole per il commercio con altri centri abitati. Quel primo insediamento pian piano si ingrandì, fino a che, intorno all’anno 1070, la palude fu bonificata per far posto a una cittadella che prese il nome di quella prima isoletta, col tempo trasformato in “gardezzana”. Il nome di Carmagnola fu introdotto poco dopo, intorno all’anno 1100, dagli Arduinici. Da quel momento, in pratica, Carmagnola subì la sorte di tanti altri. Vide un lungo periodo di dominazioni alterne di spagnoli, francesi e imperiali. Dovette subire diversi assedi e parziali distruzioni, oltre a terribili epidemie di peste. Infine i Savoia ne presero il controllo e la annetterono al loro regno e quindi al regno d’Italia. Si arriva così ai giorni nostri, dopo l’epoca dell’industrializzazione e la grande urbanizzazione che ha trasformato profondamente la nostra città. A vederla oggi, ci viene in mente che forse avrebbe senso una targhetta in ricordo di colui da cui è partito tutto questo. Mattia Molinero Diego Vernacchia SCUOLA CITTA dicembre 2008:IMPAGINATO.qxd scuolacittà 13-12-2008 8:13 Pagina 7 S T O R I A LA VENDETTA DI COLOMBO Potremmo chiamarla la vendetta di Colombo, così come c’è la vendetta di Montezuma. Pare che l’America non si chiami così in onore di Amerigo Vespucci, navigatore fiorentino che per primo capì, dopo esservi sbarcato nel 1497, che si trattava di un nuovo continente e non delle Indie, ma in onore di Richard Ameryk, ricco mercante gallese e finanziatore dei viaggi transoceanici di Giovanni Caboto. Costui aveva espressamente chiesto a Caboto di dedicargli le terre da lui eventualmente scoperte. È certo che fu Amerigo Vespucci ad intuire, nel 1507, che il Nuovo Mondo fosse un continente separato dagli altri tre conosciuti, per cui inviò delle lettere a Firenze dove esprimeva le sue convinzioni. Finora si riteneva che fosse proprio per queste lettere, interpretate dai cartografi europei, che il Nuovo Mondo venne battezzato America, in onore di Amerigo Vespucci. Ma in realtà già uno dei primi cartografi europei, il tedesco Martin Waldseemüller, scriveva nel 1500: ‹‹Non so dire perché l’America si chiami America. Forse in onore di Vespucci››. Dunque già nel ’500 non c’era la certezza dell’origine di questo nome. In quel periodo l’italiano Giovanni Caboto (1450 circa - 1498), famoso per aver continuato l’opera di Cristoforo Colombo iniziando la serie di grandi viaggi di scoperta verso il nord-ovest, aveva esplorato l’isola di Terranova (Canada, 24 giugno 1497). Da un libro di bordo si legge che aveva raggiunto «la terra d’America», ma non viene spiegato il signifi- cato del nome. Va detto che questo documento non è in originale. Già prima di Cristoforo Colombo, altri navigatori avevano attraversato l’Atlantico (e tra questi lo stesso Ameryk), ma nessuno di loro aveva mai annunciato di essere giunto in un “nuovo mondo”. Fatto sta che Colombo finì la vita stanco e deluso, convinto di essere stato derubato della sua impresa più grande: la scoperta dell’America. Ci andò più di una volta e mai capì che si trattava di un nuovo continente. Anzi, sul continente non ci mise mai nemmeno piede, poiché si fermò alle isole antistanti, e Vespucci lo batté sul tempo. Ora sembra che abbia avuto la sua vendetta. Sara Tirante PROCESSO A GALILEO Che sia davvero la Terra a girare intorno al Sole? Ci sono voluti quasi quattrocento anni, ma finalmente la Chiesa ha ammesso che Galileo aveva ragione: è la Terra che gira intorno al Sole e non viceversa. La tesi per la verità era dell’astronomo polacco Niccolò Copernico, ma il nostro Galileo la sostenne, confutando il fatto che la Terra si trovasse al centro dell’Universo. Galileo Galilei, si sa, è uno dei più grandi scienziati italiani. Nato a Pisa nel 1564, compì studi importanti nel campo della meccanica, dell’idraulica, della fisica e dell’astronomia. Si applicò al pendolo, a ogni sorta di macchina idraulica, al compasso per l’uso geometrico e militare, al cannocchiale, che perfezionò fino al punto di farne un telescopio. La leggendaria guerra di Troia fu combattuta in Scandinavia Già non è che conosciamo troppo bene la storia noi ragazzi... se poi si rimette anche in discussione quel poco che credevamo di sapere... Secondo uno studio recente, gli Achei combatterono la guerra di Troia prima di scendere dalla Scandinavia (dove pare fossero stanziati originariamente) verso la Grecia e non dopo. In altre parole, la rocca di Priamo, il duello tra Ettore e Achille, il cavallo di legno e così via, tutto va spostato verso nord di circa 2500 chilometri. E pure Ulisse, poveraccio, che ci mise 7 dieci anni per tornarsene a casa dopo la guerra... pare che dovette affrontare i pericolosi fiordi del nord anziché le placide acque del Mediterraneo. È quanto sostiene Felice Vinci nel suo saggio Omero nel Baltico. Approfittando dell’inconsistenza geografica delle descrizioni omeriche, egli riscrive la storia della guerra di Troia, ambientandola tra le nebbie del nord Europa. Va detto che Vinci non è uno storico di professione, bensì un ingegnere nucleare, ma comunque la sua tesi sta facendo discutere. Tra il 1613 e il 1615 iniziarono a circolare e a destare preoccupazioni certe idee innovative espresse da Galilei, soprattutto per via del carattere polemico con cui lo scienziato pretendeva che alcuni passi delle Sacre Scritture venissero rivisti alla luce del sistema copernicano. Quando il Santo Uffizio espresse una condanna per le teorie cosmologiche copernicane, considerate stolte ed assurde, Galileo finì sotto processo. Per evitare conseguenze estreme, dovette ritrattare quanto aveva affermato e rientrare sotto l’autorità della Chiesa. Oltre trecentocinquant’anni dopo, nel 1990, la Chiesa riaprì il processo e gli diede ragione. Era allora Papa Giovanni Paolo II, che durante il proprio pontificato volle rimediare a molti errori commessi nel passato. Il Pontefice attuale invece è stato recentemente al centro di un acceso dibattito per via di un suo mancato discorso sull’argomento che doveva tenersi alla cerimonia inaugurale dell’anno accademico dell’Università La Sapienza di Roma. Ha rimediato in parte il cardinale Bertone, segretario di stato vaticano, sostenendo che «le lacune dei teologi dipendevano dalla mentalità dell’epoca, lo scienziato era un uomo di fede», dunque si basava unicamente sulla Bibbia. Proprio da un passo della Bibbia è nata tutta la questione: «Sole, fermati in Gàbaon» esclama Giosuè nel mezzo della battaglia. Bastò questo per creare l’equivoco. Magalì Giordano SCUOLA CITTA dicembre 2008:IMPAGINATO.qxd 8 13-12-2008 S P O R T - 8:13 Pagina 8 T E M P O L I B E R O SCUOLACITTÀ Anno V - n. 1 - Dicembre 2008 TWILIGHT Redazione Il primo motore di ricerca che più lo usi e più risparmi Il libro più amato dalle teenagers. Avrete tutti capito a quale mi riferisco: Twilight, in italiano ‘Crepuscolo’, di Stephenie Meyer, che solo in America ha ottenuto un successo strabiliante vendendo oltre un milione di copie. Dopo Twilight, Stephenie Mayer ha voluto continuare la storia d’amore di Edward Cullen e Isabella Swan, i due protagonisti, con altri tre libri: New Moon, Eclipse e l’ultimo, uscito da poco, Breaking Dawn. Questi quattro libri sono ricchi di colpi di scena ed eventi che fanno rimanere il lettore con il fiato sospeso. Twilight parla di una ragazza (Isabella) che si è trasferita da poco a Forks, a casa di suo padre, e di un vampiro (Edward); i due impareranno a conoscersi e presto s’innamoreranno. Anche se per Isabella la vicinanza con Edward è un pericolo costante (lo sappiamo tutti di che cosa si nutrono i vampiri), riusciranno comunque a trovare una soluzione per stare insieme, anche con questo grande problema che li allontana, ma nello stesso tempo li accomuna. Il 21 novembre è uscito il film tratto da questo libro entusiasmante. Ha come protagonisti Robert Pattinson e Kristen Stewart nei panni di Edward e Isabella. Da allora è in programmazione in molte sale cinematografiche, anche se per vederlo qui nella nostra città dovremo aspettare ancora un po’. Paola Pecchio “Goog1e.it” è stato creato nel marzo 2008 sull’ esempio di Heapmedia. È un sito che permette di effettuare ricerche su Google minimizzando il consumo energetico del nostro computer. Il trucco è semplice: lo schermo durante la navigazione resta sostanzialmente nero. Vi sembra una cosa da niente? Pensate che lo schermo del nostro pc che visualizza una pagina bianca consuma circa 74 watt all’ora, mentre uno schermo che visualizza una pagina nera ne consuma solamente 50. Tutto è iniziato nel gennaio 2007, quando è apparso il post di un blog intitolato "Un Google nero potrebbe far risparmiare 750 Megawatt/h all’anno": vi si proponeva la teoria che una versione nera del motore di ricerca di Google avrebbe potuto far risparmiare una grande quantità di energia senza nuocere in nessun modo alla popolarità di questo motore di ricerca. Dopo l’iniziale scetticismo circa la reale entità di tale risparmio e la leggibilità di pagine web nere, si è provato. E ha funzionato. Ora è disponibile la nuova versione e tocca a noi utilizzarla. Non è che un piccolo gesto per consumare di meno e risparmiare di più. Stefano Borsello L’ORA DI ED. FISICA NON BASTA Aversa Roberta Borsello Stefano Cauduro Alessandro Dalpozzi Laura Ferrero Davide Giordano Magalì Mattis Diego Molinero Mattia Ouattara Junior Parola Ilaria Pecchio Paola Rotolo Alessandro Tamburro Andrea Tirante Sara Vernacchia Diego Collaboratori La scuola può fare molto di più per avviare i ragazzi allo sport Educazione fisica è una materia scolastica molto amata dai ragazzi delle medie, perché è l’occasione per sfogarsi e giocare un po’ con i compagni. Sarebbe anche bello, però, formare delle squadre sportive scolastiche, come fanno in altri Paesi, per avviare i ragazzi ad un’attività più continuativa di quella che può offrire la scuola. Ci sono campionati giovanili a cui si potrebbe partecipare: basket, pallavolo, calcio e persino pallapugno. Ogni squadra avrebbe la propria divisa, con il logo della scuola (e magari dello sponsor), e un pubblico di sostenitori garantito. Tra l’altro la nostra scuola dispone di una bellissima e grandissima palestra, con tanto di tribune e tabellone luminoso, ed è un peccato lasciarla inutilizzata per gran parte del tempo. Le squadre scolastiche potrebbero utilizzarla a rotazione nei vari pomeriggi della settimana, ma anche alla sera. Un’iniziativa del genere si potrebbe sperimentare sin da ora, per vedere come va; di sicuro verrebbe incontro ai desideri dei ragazzi e delle loro famiglie e ci renderebbe una scuola all’avanguardia. Letizia Sbrana Badeanca Cristiana Baravalle Nadia Baroudi Sara Bertero Marica Canavesio Carlotta Dovico Sara Elia Andrea Garrone William Magliano Camilla Mellouk Kenza Orlando Calogero Sbrana Letizia Serra Christopher coordinamento generale: prof. Gianni Zunino