- Progetto Amazzone

Transcript

- Progetto Amazzone
mito scienza teatro
Centro Amazzone

Staff
Centro Amazzone
Prevenzione
Sostegno
Promotore
Associazione Arlenika onlus
Sezione Prevenzione:
ARNAS - Ospedale
Oncologico “Maurizio Ascoli”, Palermo
Dipartimento di Oncologia
diretto da Biagio Agostara
Sostenitori
Città di Palermo
A.R.N.A.S, Ospedali Civico e Benfratelli,
G. Di Cristina, Maurizio Ascoli
Progetto e Direzione
Anna Barbera
Lina Prosa
Comitato scientifico
Biagio Agostara, Anna Beltrametti,
Jennifer Burbea, Giuseppe Carruba,
Adele Falzone, Maria Lombardo,
Maria Sanfilippo, Adele Traina
Oncologi
Carmen Arcuri, Caterina Calabria,
Marisa Cusimano, Armando Giresi,
Agata Laudani, Vita Leonardi,
Valentina Palmisano, Alessio Pepe,
Giusy Savio, Caterina Scianna,
Manuela Tamburo De Bella
e con Livio Blasi, responsabile
Oncologia Medica Fondazione Istituto
San Raffaele “G. Giglio” - Ospedale di Cefalù
Amministrazione
Irma Mazzarella
Radiologia, Facoltà di Medicina Istituto di Radiologia, Palermo
Direttore Massimo Midiri
Segreteria
Maria Rita Siino
Radiologi
Alessandra Cirino, Raffaele Jenzi
Rapporti con le Istituzioni
Giovanna Guastella
ASL 6
Servizio di Psicologia,
Gemma Pipitone, psicologa
Rapporti con l’Ospedale
Lucia Polito
Gruppo di Psicologia
Monica Bazzano,
Cecilia Dolcemascolo, Gemma Pipitone
Volontariato
Operatrici volontarie del Progetto Amazzone
Antonietta Aiello, Anna Badalamenti,
Giovanna Barone, Mimma Cannizzaro,
Cannova Teresa, Lia Davì,
Maria Pia Chines, Daniela Drago,
Giovanna Guastella, Adriana Guercio,
Fili Lentini, Liliana Leone,
Melina Paino, Ghita Messana,
Anna Maria Nocchi, Laura Sabella,
Mariangela Parisi, Silvana Cottone,
Adriana Guercio, Lidia Giammona,
Vincenza Reina, Magda Vicari
Teatro Studio
Attrice/Non
Direzione
Lina Prosa
Occhi del Teatro
Videoteca del teatro contemporaneo
Donazione di
“Académie Experimentale des Théâtres”,
direzione di Michelle Kokosowski
e di “Institut Memoires
de l'Edition Contemporaine”, Parigi
direzione di Albert Dichy
Responsabile marketing
Emilio Spagnol
Ufficio Stampa
Arianna Zito
un particolare grazie a
Mauro D’Agati
fotografo
Maria Sanfilippo
psicologa
Azienda farmaceutica
Centro Amazzone
laboratorio multidisciplinare
contro il cancro
Attività 2007
Donna Mito
La salute, la prevenzione, la paura della malattia, la precarietà del corpo
e le sue trasformazioni, il mondo visto dal paziente, il dolore, l’aiuto,
essere donna nel cancro al seno, il volontario, la parola giusta...
Di questo ed altro si alimenta la vita del Centro Amazzone,
permanentemente aperto, in forma gratuita, a “sani” e “ammalati” e a tutti
quelli che sentono nella realtà di oggi il bisogno di riprovare emozione,
tornare ad avere contatto con l’essenza della vita.
Il programma  consolida i servizi di base offerti attraverso il volontariato:
informazione e orientamento, visita senologica e mammografia,
sostegno psicologico delle donne operate, formazione delle operatrici.
Tutto questo è accompagnato da iniziative di cultura scientifica ed umanistica che
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e Realtà.
rispondono all’obiettivo del Centro Amazzone: fare della lotta contro
il cancro al seno un progetto globale della persona e della società.
Quest’anno c’è una novità. L’attività si arricchisce di un settore dedicato
alla Ricerca chiamato «OperaHumana» nato sugli sviluppi del decennale
del Progetto Amazzone, che nel mese di novembre del  ha raggiunto il
traguardo dei dieci anni e delle sei edizioni delle Giornate Biennali Internazionali.
Un nuovo orizzonte per il nostro impegno che chiama in causa scienziati
e studiosi di grande prestigio, insieme in un Laboratorio di idee e pratiche
sul Paziente accompagnate da un nuovo modo di pensare la ricerca,
la collaborazione, la comunicazione.
Anna Barbera, Lina Prosa
Direzione del Centro Amazzone
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Aree di attività
Prevenzione del cancro al seno.
Sostegno della donna nel percorso della malattia.
Incontri di informazione e di socializzazione.
Consulenza medica senologica. Prenotazione di mammografie ed ecografie.
Consulenza psicologica e alimentare.
Spazio Scientifico “Marie Curie”
Conferenze e seminari su:
Oncologia, Psico-oncologia, Immaginario femminile, Antropologia.
Formazione. Video.Viaggi di conoscenza.
Rete territoriale di prevenzione.
Teatro Studio “Attrice/Non”
Espressione e coscienza corporea.
Voce, canto, scrittura.
Drammaturgia del vissuto e progettazione scenica.
Produzione spettacoli. Videoteca “Occhi del teatro”
OperaHumana
Progetto Amazzone/Ricerca.
Sistema di relazioni e di ricerca su Scienze Umane e Cancro.
Prevenzione del cancro al seno.
Sostegno della donna
nella malattia.
a cura di
Biagio Agostara e Adele Traina
7
Dalla
prevenzione
alla cura
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Se il carcinoma è individuato allo stato
iniziale, le possibilità di sopravvivenza della
donna aumentano fino al 90%.
La diagnosi precoce è quindi uno strumento
indispensabile nella lotta contro il cancro.
Si intende per diagnosi precoce la possibilità
di scoprire un tumore nelle prime fasi di
sviluppo attraverso la visita senologica e la
mammografia. Affinché questo accada
è necessario il dialogo tra i due protagonisti
della prevenzione: il Servizio Sanitario che sia
capace di rispondere con celerità e qualità
di prestazione alle richieste di prevenzione
e la Donna, che sia responsabile della propria
salute, pronta ad affrontare senza pregiudizio
gli esami diagnostici.
Ma la diagnosi precoce è solo un aspetto
della prevenzione.
Le scelte personali legate allo stile di vita e
quindi al movimento fisico, all’alimentazione,
alla valorizzazione del tempo di vita,
all’ambiente, sono altrettanto importanti e
concorrrono a diminuire il rischio di cancro
e a fare il valore aggiunto nel raggiungimento
del benessere e della salute.
A tal fine l’Associazione Arlenika col sotegno
di Komen Italia onlus, ha pubblicato il
volumetto “La prevenzione è un’arte”.
Parallelamente alla necessità del prevenire la
malattia il Centro si occupa della necessità di
sostenere le donne che affrontano il percorso
di malattia, dalla comunicazione della
diagnosi, alla chirurgia, alle cure e al ritorno
alla quotidianità. In questa complessa fase
di crisi la donna può trovare al Centro
Amazzone oltre ad iniziative
di valorizzazione delle
proprie risorse umane,
anche un aiuto psicologico
garantito dalle psicologhe
del Servizio di Psicologia
dell’ASL 6.
La prevenzione è un’arte
La donna
e le azioni contro il cancro al seno
Programma settimanale
Incontri di comunicazione
Accoglienza al Day Hospital
tra paziente e medico, tra paziente ed
operatrici del Progetto Amazzone.
Servizio di chemioterapia e ambulatorio di
senologia del Dipartimento di Oncologia Ospedale “Maurizio Ascoli”
con le Operatrici volontarie
del Progetto Amazzone:
Antonietta Aiello, Anna Badalamenti,
Giovanna Barone, Mimma Cannizzaro,
Teresa Cannova, Maria Pia Chines,
Silvana Cottone, Lia Davì,
Lidia Giammona, Adriana Guercio,
Liliana Leone, Ghita Messana,
Anna Maria Nocchi, Melina Paino,
Mariangela Parisi, Laura Sabella.
Visite senologiche
di prevenzione
presso il Centro Amazzone
a cura del Dipartimento di Oncologia
del Centro Tumori “Maurizio Ascoli”
diretto da Biagio Agostara
con gli Oncologi:
Carmen Arcuri, Caterina Calabria,
Marisa Cusimano, Armando Giresi,
Agata Laudani, Vita Leonardi,
Alessio Pepe, Valentina Palmisano,
Giusy Savio, Caterina Scianna,
Manuela Tamburo De Bella.
e Livio Blasi, responsabile
di Oncologia Medica della Fondazione
Istituto San Raffaele, Cefalù.
• Visite ed incontri sono gratuiti.
Non occorre prescrizione medica.
Diagnostica clinica
strumentale e mammografie
Dipartimento di Radiologia,
Facoltà di Medicina,
diretta da Massimo Midiri, con i radiologi
Alessandra Cirino e Raffaele Ienzi.
Incontro con la Psicologa
per il sostegno nel percorso della malattia
con Gemma Pipitone
a cura del Servizio di Psicologia dell’ASL 6.
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Spazio di cultura scientifica
“Marie Curie”
a cura di Anna Barbera
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Uno sguardo
sulla
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femminile
scienza
L’informazione e la conoscenza hanno
una funzione importante nel processo
di cambiamento del rapporto con la
malattia. Prima di tutto per togliere la
paura dalla parola cancro, da cui derivano
deleteri candizionamenti a livello
personale e sociale.
E poi per riportare l’esperienza di
malattia alla storia naturale della persona,
fuori dalla reclusione ospedaliera e dalla
divisione dell’umanità in categorie come
“sani” e “ammalati”, espediente utile al
successo della società occidentale fondata
sulla ricchezza materiale.
Tale obiettivo può essere perseguito
attraverso le diverse discipline che si
occupano dell’Umano, non
unilateralmente, soltanto, quindi,
attraverso lo sguardo medico.
Questa area appositamente dedicata a
“Marie Curie”, in omaggio alla più
grande figura di scienziata del ’900, due
volte premio Nobel per la Fisica e per la
Chimica, vuole sviluppare una cultura
del paziente attraversando territori diversi
del sapere tenendo fermo l’osservatorio di
partenza: lo sguardo femminile e il
pensiero delle donne non solo nel vissuto
quotidiano, ma anche nella Letteratura,
nella Scienza, nelle politiche sanitarie.
Anche lo sguardo generazionale ha la sua
importanza per l’attenzione data ai
giovani e alle scuole con progetti di
integrazione dei programmi di studio
dedicati alla multidisciplinarietà e al
rapporto tra scienze umane e cancro.
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Programma
Dintorni
Rappresentazione e fisiopatologia
del corpo femminile nella prima medicina greca.
Valeria Andò, Docente di Letteratura Greca, Università di Palermo
L’etica della cura al femminile.
Antonella Surbone, Docente in Medicina Clinica e Filosofia,
New York University e Fordham University, New York
Narrazione femminile del potere della salute.
Paola Muti, Direttore Scientifico, Istituto Regina Elena, Roma
Malattia e Letteratura.
“Cristallo” di Mema Martini, Incontro con l’autrice
Nuove Amazzoni.
Il movimento delle donne contro il cancro al seno.
Laura Corradi,
Docente di Sociologia della Salute, Università della Calabria
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Confronti
Il linguaggio del medico e le ansie del malato: capirsi per capire senza paura.
Luca Gianni,
Direttore U.O. Oncologia Medica, Istituto Nazionale Tumori, Milano
La personalizzazione delle cure in un nuovo modello di rapporto medico-paziente.
Biagio Agostara,
Capo Dipartimento Oncologia, Ospedale “M. Ascoli”, ARNAS-Civico, Palermo
Come trasformare l’esperienza del paziente in studio scientifico.
Giuseppe Carruba,
Oncologia Sperimentale, Ospedale “M. Ascoli”, ARNAS-Civico, Palermo
Oncologia: spazio aperto.
Domande e risposte tra pazienti ed oncologi
del Dipartimento di Oncologia, “M. Ascoli”, ARNAS-Civico, Palermo
Coordinamento di Vita Leonardi
Alimentazione e stile di vita. Un confronto tra individuo e società.
Franco Berrino,
Capo Servizio Medicina preventiva, Istituto Nazionale Tumori, Milano
Adele Traina,
Registro Tumori, ARNAS, Palermo
Cancro al seno: terapia e qualità di vita a confronto.
Alessandra Gennari,
Oncologia Medica, Istituto Nazionale Tumori, Genova
Ho scelto la parola per te.
Progetto sulla comunicazione - III parte
a cura di Jennifer Burbea,
Direttore Corporate Communication, Bristol-Myers Squibb, Roma
Azione volontaria e cultura di qualità.
Percorsi formativi delle volantarie del Centro Amazzone
a cura di Monica Bazzano,
Psicoterapeuta, Palermo
I “Campi” della Scienza.
Percorsi ecologici alla ricerca della cucina mediterranea:
Parco dello Jato, Lo Zingaro, Il Giardino di Colimpetra,
Lipari, Vendicari e Isola delle Correnti, Bosco della Miraglia.
a cura di Santo Agnello, Agronomo
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Teatro Studio “Attrice/Non”
a cura di Lina Prosa
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La funzione sociale
del teatro
Il Teatro Studio “Attrice/Non”
è lo spazio di incontro tra professionismo
e non professionismo per una ricerca
teatrale che sposta le questioni più
importanti della vita sul terreno
della espressione artistica,
della crescita culturale.
Da qui nasce il nome “Teatro Studio
Attrice/ Non” per significare l’apporto
dei contributi eterogenei e la scelta di
lavorare fuori dagli stereotipi del teatro
di mercato ed ugualmente fuori dal
teatro-terapia che spesso viene invocato
quando si accosta la malattia al teatro.
La terza via scelta dal Progetto Amazzone
vuole valorizzare la funzione sociale del
teatro secondo l’indirizzo antico greco
che utilizzava il dolore e la ferita per una
esperienza di rigenerazione.
Materie di lavoro sono l’espressione
corporea, la voce, il canto,
la drammaturgia, la scrittura,
la messinscena con la partecipazione di
scrittori, attori, registi ed ovviamente
delle donne che, malate e no, mettono
in campo la fanciullezza di un sogno mai
svelato: farsi attrici.
Il metodo è quello del laboratorio.
La fabbrica della poesia del corpo che
superi le tante sale operatorie della realtà:
l’anestesia dell’emozione, la perdita dello
slancio politico, l’occultamento della
diversità, lo svilimento della parola.
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Programma
Grandezza
e debolezza del seno
e della lingua madre
a cura di Miriam Palma
Secondo ciclo
Progetto sostenuto da Komen Italia onlus
La voce e il canto al centro della ricerca e
la interpretazione del repertorio della canzone
popolare siciliana, baluardo prezioso di una
cultura in estinzione che se ne va insieme
al dialetto, ovvero la lingua madre.
Una lingua debole, poco resistente alla
cultura dominate, ugualmente irripetibile,
come l’identità di una donna che vive
o ha vissuto l’esperienza di cancro al seno.
Insieme due fascinazioni cardine della nostra
civiltà: la lingua delle origini e il seno
femminile.
La Gattoparda
Progetto drammaturgico
sul sottosuolo femminile siciliano
di Lina Prosa
con Miriam Palma
e le pazienti del Centro Amazzone
Immersione del celebre romanzo
“Il Gattopardo” dentro le acque, il grasso,
la lentezza, il paradosso della storia
al femminile; la proposta di un “altro” spirito
gattopardesco, dentro le oscurità di una
filosofia siciliana che soffia sulle origini
del cosmo.
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Fino a Lampedusa
Progetto sui linguaggi della clandestinità.
Conclusione e presentazione del film
«Donne sul bordo del mare di fronte l’Africa».
Il film, protagoniste le donne del Centro
Amazzone, racconta il viaggio parallelo di
alcune donne di Palermo verso la costa
mediterranea di Sciacca e il viaggio delle
donne Africane verso Lampedusa. Non è una
ricostruzione degli sbarchi clandestini a
Lampedusa. L’evidenza drammatica della
realtà non può essere superata.
La clandestinità è una buona occasione, se
non un obbligo per parlare di noi,
dell’attualità, contraddittoria, del mare e
dell’acqua. Lo fanno qui le donne del Centro
Amazzone di Palermo il cui senso della vita
passa attraverso la riflessione sulla malattia,
attraverso un’altra clandestinità: l’esperienza
psico-fisica e sociale del cancro al seno.
drammaturgia
Lina Prosa
interpretazione vocale Miriam Palma
regia
François Koltés
montaggio
Maud Coelembier
coordinamento
Anna Barbera
con
Anna Badalamenti, Patrizia
De Matteo, Jacqueline Errante,
Adriana Guercio, Giovanna
Guastella, Letizia Machì, Rosaria
Pandolfo, Giusy Prosa, Laura
Sabella, Marina Sardo, Patrizia
Schiavone, Francesca Vaccaro,
Francesca Vassallo, Franca
Zangara, Rosalia Zangara
realizzazione
Teatro Studio
Attrice/Non - Centro Amazzone
produzione
2006
durata
12 minuti
PROGETTO
FINO A LAMPEDUSA
linguaggi della clandestinità
2005-2006
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Donazione de l’Académie Expérimentale des Théâtres di Parigi
e dell’Institut Memories de l’Edition Contemporaine (IMEC) di Parigi con il sostegno del Centro Culturale Francese di Palermo e Sicilia.
La videoteca del teatro contemporaneo
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1.Le classi d’Avignone con Kantor:
Oh dolce notte, le prove.
giugno 1990, 58’, francese
2.Le classi d’Avignone con Kantor:
Oh dolce notte, lo spettacolo.
giugno 1990, 60’, francese
3.Per Tadeusz Kantor: lettura di David
Warrilow. 15 dicembre 1981, francese
4.Heiner Müller oggi: io ero Amleto.
1993, 74’, francese
5.Dalla parola ai canti: rimpiazzare la voce
con il viso, la giusta voce, dialogo con
Robert Wilson. 1994, 120’
6.Dalla parola ai canti:
Le voci della trasgressione, Alfredo Arias
e i suoi amici cantanti. 1994, 47’
7.Dalla parola ai canti: Gilgamesh e i canti
di morte, laboratorio di ricerca di Yannis
Kokkos (Avignone). Settembre 1994, 80’
8.Dalla parola ai canti: improvvisazione e
canti arcaici, laboratorio di ricerca di
Andreï Serban. marzo 1994.
9.Dalla parola ai canti: Anatoli Vassiliev al
Festival di Verbier. luglio 1994
10.Dalla parola ai canti: Anatoli Vassiliev al
Conservatorio (1/2). ottobre 1994
11.Dalla parola ai canti: Anatoli Vassiliev
al Conservatorio (2/2). ottobre 1994
12.Bernard-Marie Koltès in Colombia:
il laboratorio di messa in scena. 1995
13.Verbier Festival: «Medea»
sotto la direzione di Andreï Serban.
20 - 22 luglio 1995, 54’55’’
14.I romanzi del teatro M: «La missione
teatrale di Wilhelm Meister»,
P. Lanton - Teatro di Tabucchi,
P. Bouley. 21 ottobre 1990
Grotowski
15.I romanzi del teatro A: «Lo scialle andaluso»,
J. Y. Lazennec - «Lettera da Casablanca»,
letto da M. Gonzales. 4 novembre 1995, francese
16.Il laboratorio d’attore (Pontedera): Taccuino
di viaggio N°1: «Le origini dell'inizio con Grotowski».
aprile 1996, 81’
17.Il laboratorio d’attore (Pontedera): Conferenza di
F. Taviani a Pontedera (estratto dal
Taccuino di viaggio N° 1). aprile 1996, 40’
18.Il laboratorio d’attore (Mosca): Taccuino di viaggio
N° 2 «Dall’esercizio alla prova con Anatoli Vassiliev».
maggio 1996, 84’
19.Il laboratorio d’attore (Mosca): conferenza di Anatoli
Vassiliev «linea diretta e linea retroattiva. Dal mondo
reale al mondo irreale». 26 aprile 1996
20.Il laboratorio d’attore (Mosca): alla Scuola d’Arte
Drammatica di Vassiliev a Mosca. 8 - 9 maggio 1996
21.Il laboratorio d’attore (Vidy-Losanna): Taccuino di
viaggio N° 3: Materiali 1. giugno 1996, 78’
22.Il laboratorio d’attore (Parigi): Taccuino di viaggio
N° 4: Materiali 2. luglio 1996, 79’
23.Teatro della lingua, la lingua dei teatri: «Come si fa?»
diretto da Eric Vigner. 7 giugno 1997
24.Teatro della lingua, la lingua dei teatri: «Il corpo della
lingua, il linguaggio del corpo» diretto da Stanislas
Nordey. 4 luglio 1997
25.Il teatro d’arte del XX secolo: «Il Piccolo teatro di
Milano e la ricerca del Teatro d’Arte» testimonianza
di Giorgio Strehler. 28 - 29 novembre 1997;
«Il teatro d’arte: dall’oblio al ritorno»
testimonianza di Peter Stein. 29 novembre 1997
26.Il teatro d’arte del XX secolo:
testimonianza di Anatoli Vassiliev - tavola rotonda in
presenza di G. Banu, S. Braunschweig, J. Lassale
e J. L. Rivière. 30 novembre 1997
27.Jean Genet, l’uomo in guerra:
Jean Genet, l’uomo in guerra. maggio 1998, 80’
28.L’amore campo di battaglia (con Heiner Müller):
laboratorio di messinscena. agosto 1998, 46’45’’
29.Valère Novarina, il teatro della parola:
Valère Novarina, il teatro della parola.
dicembre 1998 e febbraio 1999, 44’
Malina
30.Pier Paolo Pasolini Teatro: colloquio tra
Laura Betti, Michelle Kokosowski e Yan Ciret.
25 marzo 1999, 60’
31.Pier Paolo Pasolini Teatro (Bruxelles):
con Walter Siti e Luca Ronconi. agosto 1999
32.Pier Paolo Pasolini Teatro (Bruxelles):
seduta finale. 31 agosto 1999
33.Campi d’amore (Parigi VIII) Genet, Pasolini,
Koltès, Müller: Campi d’amore, 4 laboratori di
ricerca. marzo - maggio 2000, 62’, francese
34.Teatro dei limiti: François Chat.
11 marzo 2000, 42’, francese
35.Teatro dei limiti: «Il pellegrino della materia»
conversazione con Romeo Castellucci
e Yan Ciret. 11 dicembre 1999, francese
36.Heiner Müller, genealogia di un’opera a venire:
Corinna Harfouch interpreta «Hamlet-Machine».
25 marzo 2000, 42’, olandese
37.Heiner Müller, genealogia di un’opera a venire:
«mettere in scena Heiner Müller» incontro con M.
Langhoff, D. Bennent e B. Tackels. Marzo 2000
38.Heiner Müller, genealogia di un’opera a venire:
Hamlet-Machine: «dream- end of dream»
di Jean Jourdheuil. - Marzo 2000, francese
39.I pensatori dell’insegnamento:
«Qualità e artigianato» eseguito da Peter Brook.
6 giugno 2000, 100’
40.I pensatori dell’insegnamento: «Grotowski
o l’attraversatore di frontiere» eseguito
da Marc Fumaroli. 7 giugno 2000, 80’, francese
41.I pensatori dell’insegnamento: «Da Grotowski
a Stanislavski» eseguito da Anatoli Vassiliev.
7 giugno 2000, 79’
42.I pensatori dell’insegnamento: «Avventure
pedagogiche» eseguito da Ludwik Flaszen.
8 giugno 2000, 25’, francese
43.I pensatori dell’insegnamento:
«Dall’apprendistato all’apprendistato» di Arian
Mnouchkine. 8 giugno 2000, 63’, francese
44.Conversazione con Patrice Chéreau: colloquio
con G. Banu e A. F. Benhamou.
28 ottobre 2000, 90’, francese
45.Le città del teatro d’Arte
(Mosca): colloquio con
G. Banu e Anatoli Vassiliev (1/3).
29 settembre 2000, 65’, francese
46.Le città del Teatro d’Arte (Mosca):
colloquio con G. Banu
e Anatoli Vassiliev (2/3).
29 settembre 2000, 93’
47.Le città del Teatro d'Arte (Mosca):
colloquio con G. Banu
e Anatoli Vassiliev (3/3).
29 settembre 2000, 93’
48.Le armi della poesia, omaggio a
Heiner Müller: «Medea - Materiali»
di H. Müller interpretato
da V. Dréville, messinscena di
Anatoli Vassiliev. 2 giugno 2001
49.Living Theatre, ieri e oggi: colloquio
di Judith Malina e Hanon Reznikov
con G. Banu. luglio 2000, 55’.
50.Académie, attraversamenti:
Il laboratorio dell’Accademia.
novembre 2001, 56’
51.Académie, attraversamenti,
Hamlet-Machine e Traumtext,
parlare di un’opera, Heiner
Müller: di ed in presenza
di C. Harfouch e C. Stoyan,
eseguito da J. Jourdheil e M.
Lammert. 2 dicembre 2001
52.Académie, attraversamenti:
per un saluto da J. Nadj.
9 dicembre 2001
53.Académie, attraversamenti:
«L’uomo di passaggio» di K.
M. Grüber sulle sue lezioni al
Conservatorio Nazionale d’Arte
Drammatica (a partire dalle
rushes di C. Rüter). 2001
54.Académie,
attraversamenti: film.
Müller
Mnouchkine
Lassalle
Strehler
25
Kantor
Vassiliev
OPERAHUMANA
Sistema di relazioni per la ricerca
su Scienze Umane e Cancro.
a cura di
Anna Barbera e Lina Prosa
27
OPERAHUMANA
Laboratorio
di Scienza
del Paziente
OperaHumana
è una rete di solidarietà
e di collaborazione tra
persone che lavorano
nell’ambito della Cultura
e della Scienza e che
attraverso il Progetto
Amazzone hanno avuto
ed hanno la possibilità di
conoscersi e di condividere
la necessità di avvicinare
i termini sapere/malattia
in funzione della lotta
contro il cancro e in
funzione di una
espansione della cultura
fuori dalle forze di
attrazione del
consumismo e
dell’omologazione.
La rete è costituita da
Laboratori che hanno
come materia lo specifico
culturale e scientifico
delle competenze
dei componenti.
Biagio Agostara, Dipartimento
di Oncologia Maurizio Ascoli, Palermo,
Miguel Beato,
Centro di Genomica, Barcellona,
Franco Berrino, Unità di Epidemiologia
dell’Istituto Tumori di Milano,
Giuseppe Carruba, Oncologia Sperimentale,
Ospedale Maurizio Ascoli, Palermo,
Barrie Cassileth,
Servizio di Medicina Integrativa, Memorial
Sloan Kettering Cancer Center di New York,
Luca Gianni, Dipartimento di Oncologia
Medica, Istituto Nazionale dei Tumori, Milano,
Gabriel Hortobagyi, Anderson Cancer
Center, Università del Texas, Huston,
Ilana Lowy, CERMES - CNRS, Parigi,
Riccardo Masetti,
Centro Interdipartimentale di Senologia,
Università Cattolica Sacro Cuore, Roma,
Paola Muti,
Istituto Scientifico Regina Elena, Roma,
Adele Traina,
Registro Tumori, ARNS, Palermo
Programma 2007
La riflessione
• Verso una scienza del paziente:
l’incontro tra Scienze Umane e Cancro.
• È solo la Medicina che fa il paziente?
L’esperienza
• Incontri di interazione tra pazienti e medico,
psicologo, antropologo, attore.
• Raccolta di risultati scientifici.
Laboratorio
Mediterraneo
di Mito e Ricerca
Teatrale
Laboratorio
Il Mondo
del Corpo Malato
Valeria Andò,
Letteratura Greca, Università di Palermo,
Alfonso Accursio,
Servizio di Psichiatria,
Ospedale Villa Sofia, Palermo,
Anna Beltrametti,
Drammaturgia Antica, Università di Pavia,
Maite Clavo,
Drammaturgia Antica, Università di Barcellona,
Philippe Foulquie,
Theatre Massalia-La Friche, Marsiglia,
Sylvie Gerbaud, Teatro 3Bisf, Aix en Provence,
M’arte, Associazione teatrale, Palermo,
Jean Paul Manganaro, Letteratura Italiana
Contemporanea, Università di Lille 3,
Miriam Palma, Cantante-attrice, Palermo,
Patrizia Pinotti,
Drammaturgia Antica, Università di Pavia,
Teatro Studio Attrice/Non,
Associazione Arlenika onlus, Palermo,
Antonino Buttitta,
Istituto di Antropologia Culturale,
Facoltà di Lettere, Università di Palermo,
Mary-Jo Del Vecchio Good,
Dipartimento di Medicina Sociale,
Harvard Medical School, Boston,
Silvia Vegetti Finzi,
Psicologia Dinamica, Università di Pavia,
Byron Good,
Dipartimento di Medicina Sociale,
Harvard Medical School, Boston,
Daniele La Barbera,
Dipartimento di Psichiatria,
Università di Palermo,
Marie Vayssiere,
Compagnie du Singulier, Parigi,
Patrick Ben Soussan,
Dipartimento di Psiconcologia,
Ospedale Paoli-Calmettes, Marsiglia,
Massimo Verdastro e
Francesca Della Monica,
Compagnia Teatrale, Roma.
Antonella Surbone,
Medicina Clinica e Filosofia,
Università di New York.
Il destino femminile
alle radici della civiltà mediterranea.
Produzione di studi e performances teatrali.
Trasparenze biologiche e narrazione
del mondo nella malattia.
Seminari a:
Pavia, Marsiglia, Barcellona, Palermo
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“La prevenzione in comune”
Il Comune come soggetto attivo nella prevenzione del cancro al seno
a favore delle donne che vivono in periferia.
Documento consegnato al Ministro della Salute Livia Turco
in occasione della sua visita al Centro Amazzone, il 9 gennaio 2007.
Progetto nato dall’Assemblea Generale
“Donna, Prevenzione e Democrazia:
oltre i Confini, le Differenze”
VI Edizione «Progetto Amazzone»
Palermo, 13 novembre 2006
Già 111 Comuni hanno aderito:
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Agira, Alcamo, Alessandria della Rocca,
Alia, Alimena, Altavilla Milicia, Altofonte,
Bagheria, Belpasso, Bivona, Bisacquino,
Blufi, Bompietro, Borgetto, Burgio, Buseto
Palizzolo, Calatafimi Segesta, Caltabellotta,
Caltanissetta, Caltavuturo, Calastra,
Cammarata, Campobello di Licata,
Campofiorito, Camporeale, Camporotondo
Etneo, Canicattì, Capaci, Castelbuono,
Castellana Sicula, Castelvetrano,
Castrofilippo, Castroreale, Cefalù, Cerda,
Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano,
Comitini, Enna, Erice, Favara, Favignana,
Ficarazzi, Ganci, Geraci Siculo, Giuliana,
Grammichele, Gratteri, Grotte, Isnello,
Isola delle Femmine, Licata, Marineo,
Marsala, Mazara del Vallo, Mazzarà
Sant’Andrea, Menfi, Messina, Misilmeri,
Misterbianco, Monforte San Giorgio,
Monreale, Mussomeli, Naro, Nicosia,
Paceco, Palermo, Palma di Montechiaro,
Pantelleria, Partinico, Patti, Petralia
Soprana, Petralia Sottana, Piana degli
Albanesi, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi,
Racalmuto, Ravanusa, Ribera, Rodì Milici,
Salaparuta, Salemi, San Cipirello, San Biagio
Platani, San Giovanni Gemini, San Giuseppe
Jato, San Mauro Castelverde, Santa Ninfa,
San Pier Niceto, Sant’Alessio Siculo, San Vito
Lo Capo, Santo Stefano di Quisquina,
Saponara, Sciacca, Scillato, Sclafani Bagni,
Sommatino, Termini Imerese, Terrasini,
Trapani, Tripi, Valderice, Valledolmo,
Venetico, Villafranca Tirrena, Vita.
La realtà del cancro al seno.
1) Il carcinoma della mammella è la
principale causa di morte tra le donne in
età compresa tra i 35 e i 54 anni di età.
Ogni anno in Italia si registrano 32.000
nuovi casi ed 11.000 decessi. Circa dieci
donne su 100 sono destinate a contrarre
la malattia nel corso della vita. Ma è
importante registrare che nonostante
siano aumentati i casi di tumore è
aumentata la sopravvivenza dovuta ad
una maggiore sensibilizzazione alla
diagnosi precoce.
2) La Ricerca ha, oggi, aumentato le
conoscenze delle cause interne ed
esterne dei fattori di rischio.
L’esplorazione di fattori come rapporto
tra genoma e nutrizione, ambiente,
stile di vita, informazione, rende
sempre più dimostrabile come una
molteciplità di cause influenzi
l’insorgenza di cancro e ne determini il
cattivo andamento.
L’importanza della prevenzione,
le diseguaglianze territoriali
e il diritto all’accesso.
I due aspetti importanti della
prevenzione:
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• aspetti primari-culturali
(ambiente, stile di vita, alimentazione,
ecc.);
• aspetti secondari-medici
(diagnosi precoce).
Se è universalmente riconosciuto come la
prevenzione e la diagnosi precoce siano oggi
le armi più importanti che abbiamo a
disposizione per la lotta contro il cancro,
specialmente il cancro al seno, è doveroso
se non obbligatorio adeguare gli interventi
sulla salute a tale considerazione.
Invece oggi molte situazioni di disparità,
inefficienze ed arretratezze non
permettono di avere in Italia un sistema
pubblico democratico di prevenzione
capace di essere al passo con la cultura
della salute più avanzata.
• Esistono pochi Centri di prevenzione
strutturati in modo da tenere conto nello
stesso tempo dell’analisi di cui al punto 1
e 2.
• Nella maggioranza dei casi le attrezzature
sono concentrate nei grandi Ospedali e nei
maggiori Centri urbani, a discapito di chi
vive ai margini e nelle periferie.
• Nei Centri di Eccellenza non sono più
previste prestazioni di diagnosi precoce.
• Esiste una disparità tra le cittadine del
territorio nazionale, tra Nord e Sud ed
Isole, per fattori economici, geografici, e
qualità di prestazioni.
• Le lunghe liste di prenotazione di molti
ospedali riguardo agli esami diagnostici
strumentali (visita senologica,
mammografia, ecografia) scoraggiano
l’accesso volontario alla prevenzione.
Il territorio al centro del progetto.
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Il progetto pone al centro della
problematica il territorio come soggetto
socio-politico e geografico della lotta contro
il cancro al seno verso cui orientare una
nuova e capillare organizzazione sanitaria e
sociale al fine di realizzare pienamente
quello che è un diritto inalienabile delle
donne e dei cittadini e che come tale va
praticato con libertà di scelta e con
garanzia di democrazia.
Proposte ed obiettivi.
La libertà di scelta nella pratica di
Prevenzione presuppone un’organizzazione
sul territorio stabile, non legata a campagne
occasionali, facilmente accessibile alle
donne. A tal fine il progetto indica alcune
vie:
• Realizzare una rete capillare di Circuiti di
Prevenzione utilizzando l’esistente,
attraverso la creazione presso i Comuni, di
Presidi di Orientamento in collaborazione
con centri sanitari, ospedali, consultori
più vicini, in uno spirito di risparmio
economico. I Presidi di Orientamento
informano le donne e creano il
collegamento tra queste e i centri
attrezzati più vicini e se possibile
sostengono le donne economicamente
disagiate. I circuiti di prevenzione possono
essere realizzati anche attraverso consorzi
o altre forme tra comuni o tra comuni e
ospedali. Mediatori dei circuiti sono le
ASL.
• Adeguare i Centri di prevenzione esistenti
al principio di globalità che tenga
ugualmente conto della prevenzione
primaria (educazione su ambiente, stile di
vita, nutrizione, cultura della malattia) e
la diagnosi precoce (visita senologica,
mammografia, ecografia, ...).
• Creare Centri di Prevenzione Globale
laddove il territorio è più carente.
Il Progetto Amazzone
in breve
Il Progetto Amazzone, ideato e diretto da Anna Barbera e Lina Prosa, è nato nel 1996 con
la prima edizione delle Giornate Internazionali promossa dall’Associazione Arlenika e sostenuta dal Comune di Palermo. Il Progetto
introdusse allora un diversa visione di approccio all’esperienza femminile del cancro al seno.
Per la prima volta una esperienza umana quasi
esclusivamente di competenza della Medicina
veniva studiata e rivisitata attraverso il Mito, la
Scienza, il Teatro.
Amazzone, la guerriera che si amputò un seno
per combattere meglio, al centro di tale nuova
visione come metafora della lotta contemporanea contro il cancro. Ma anche come evocazione di quella sintesi memorabile di utopia e
coraggio femminile, che vide una comunità di
donne ribellarsi alla schiavitù e utilizzare il corpo per un nuovo progetto di vita.
La nuova sfida contro il cancro vede la donna
al centro di un evento globale, nell’unità inscindibile di corpo e mente, dove la malattia è
storia dell’evoluzione della persona e non divisione e interruzione della vita di pensiero, delle relazioni umane.
A tal fine il Progetto si rivolge a tutti e promuove l’esperienza della malattia come cambiamento. Nello stesso campo di azione: psicologia, medicina, antropologia, arte del corpo, ecc..
Altro fondamento del Progetto è infatti la considerazione della guarigione come “processo” e
quindi non come ritorno alla normalità, “a come si era prima”, così come oggi esprime il
senso comune. Il Progetto Amazzone dà ascolto allo scatenamento biologico della diversità e
fa di questa non una penalizzazione ma un arricchimento, una fonte di rinnovamento che
invece la normalità non possiede. Altra linea
importante del Progetto è la rimozione dei
condizionamenti che stanno intorno al cancro, specialmente il cancro al seno, che comporta per la donna una doppia chirurgia, fisica
e simbolica.
Il seno è simbolo del piacere, della nutrizione.
Allora sul trauma femminile si accaniscono
paura, pregiudizio, isolamento, che a volte
possono diventare più invivibili della patologia
stessa. Su questo il Progetto Amazzone pone
una emergenza culturale. Ecco allora insieme il
Mito per riappropriarci dell’Origine, la Scienza, per fare interagire ricerca, scoperta e partecipazione, il Teatro, per ridare al corpo valore
di comunicazione e renderlo ancora significativo.
Il Progetto si articola su due livelli di sviluppo:
le Giornate Internazionali Biennali con convegni, spettacoli, assemblee che ogni due anni
portano all’attenzione le problematiche scientifiche e culturali del pianeta cancro, e il Centro Amazzone che permanentemente mette in
pratica le teorie progettuali, unendo servizi al
pubblico con iniziative culturali.
Il Progetto Amazzone in questi anni ha avuto
importanti riconoscimenti entrando in rapporto con scienziati ed Istituzioni di grande
prestigio: nel 1997 è stato presentato alla
Commissione Affari Sociali della Camera
dei Deputati su invito del suo Presidente Marida Bolognesi.
Ha ricevuto il Premio “Marie Curie” dalla
Consulta Femminile della Società Italiana di
Radiologia Medica (2000) e il riconoscimento
del Trofeo “Stefania Rotolo” (2000). Ha
avuto come partner scientifico della terza edizione delle Giornate Internazionali (ottobre
2000) il Memorial Sloan Kettering Cancer
Center di New York, tempio mondiale dell’oncologia. Ha partecipato a convegni di Università e di Istituzioni teatrali. È fra i sostenitori della “Carta di Parigi contro il Cancro”
che ha firmato a Parigi ufficialmente insieme al
campione Lance Armstrong, in occasione della sua vittoria al Tour de France (luglio 2000).
Ha fatto parte, unica realtà associativa europea
presente, del secondo “Vertice Mondiale
contro il Cancro” organizzato dall’UNESCO
(Parigi, 9 febbraio 2001).
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Oggi, il mondo di domani
Oggi, il mondo di domani è l’impegno ad agire per un presente responsabile
ed un futuro sostenibile. Per Bristol-Myers Squibb significa innanzitutto
sviluppare farmaci che realmente possano fare la differenza nella vita
delle persone per prolungare e migliorare la vita umana. Ma significa
anche avere la piena consapevolezza degli obblighi verso la comunità
locale e globale, trasformandoli in impegno concreto. Il nostro impegno
guarda al futuro e alle realtà più lontane ma inizia nel presente e dai luoghi
www.bms.it
a noi più vicini. Oggi, per il domani.
•1900•
Da Dispensario contro la tubercolosi
a Centro contro il cancro.
2007
Da una malattia debellata ad un’altra da debellare.
L’
edificio storico in cui oggi ha sede il
Centro Amazzone, prima
dell’insediamento in zona del Mercato delle
Pulci, aveva l’accesso principale dalla piazza
Domenico Peranni. Le sue origini sono
legate architettonicamente ad uno dei
nomi più famosi della memoria
storica di Palermo, Ernesto
Basile, figlio di Giovan
Battista, di cui ha
continuato i lavori di
progettazione del Teatro
Massimo.
L’edificio, strettamente
legato alla lotta
antitubercolare dell’inizio
del ’900, nacque come
Dispensario, l’unico di Palermo
per molti anni, fondato nel 1903
dal prof. Vincenzo Cervello e gestito
dall’Associazione contro la Tubercolosi di
Palermo. Successivamente nacquero,
il Sanatorio Popolare “V. Cervello”, l’Ospizio
Marino “E. Albanese”, Casa del Sole
“I. e M. Lanza di Trabia”, l’Aiuto Materno,
la Scuola all’aperto “P. Wedekimd”, ecc.
Il dispensario di piazza Peranni prese il nome
“Banco di Sicilia”, in quanto sostenuto nelle
spese dall’istituto bancario siciliano.
Negli atti del III Congresso Nazionale
Antitubercolare tenuto a Palermo nel 1929
così si legge: “Il fabbricato è situato in un
punto centrale della città circondato in
massima parte da giardini, vicino ad una linea
tranviaria che gira attorno alla città. Occupa
una superficie di 1450 mq ed è sviluppato in
massima parte nel pianterreno:
solo sulla parte centrale dell’edificio si eleva
un primo piano che è fiancheggiato da due
ampie terrazze.
La distribuzione attuale degli ambienti
non corrisponde a quella
preordinata: sono state
necessarie numerose
modifiche, dipendenti in
massima parte dal
concorso, quasi
imprevedibile, degli
infermi ...
l’arredamento, che per
ragioni finanziarie, è
stato graduale, ora non
manca di quanto occorre
per potere assolvere bene
tutti i suoi molteplici compiti
... Il cardine dell’Istuto è la sezione
diagnostica ... quindi la sezione curativa e la
sezione profilattica che è così costituita:
... da due stanze, delle quali una molto
grande a primo piano dell’Istituto, ciascuna
delle quali immette in una terrazza.
Secondo le idee del progettista questi
ambienti erano destinati ad uso di
amministrazione della Associazione ...
poi adibiti ad una piccola sezione
preventoriale riunendo in essi durante le ore
del giorno, i figli degli ammalati in cura del
dispensario, dai 5 ai 10 anni, nei quali le
indagini cliniche facevano fortemente
sospettare l’esistenza della tubercolosi”.
da una ricerca di Carmelo Cigno
35
CITTÀ
PALERMO
ASSOCIAZIONE
ARLENIKA ONLUS
A.R.N.A.S.,
OSPEDALE CIVICO BENFRATELLI,
G. DI CRISTINA, M. ASCOLI
Centro Amazzone
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UNIVERSITÀ DI PALERMO
FACOLTÀ DI MEDICINA
ISTITUTO DI RADIOLOGIA
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90134 Palermo - Corso Alberto Amedeo, 13 - Villa Basile
Tel. +39.091.6124003 - Fax +39.091.6120140
E-mail: [email protected]
Web: www.progettoamazzone.it
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KOMEN ITALIA ONLUS
ROMA
Priulla srl - Palermo 2007
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