MATERIA: EDUCAZIONE FISICA 5/ - metodologia e didattica. 7
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MATERIA: EDUCAZIONE FISICA 5/ - metodologia e didattica. 7
MATERIA: EDUCAZIONE FISICA METODOLOGIA E STRUMENTI 5/ - metodologia e didattica. Il grado di partecipazione alle lezioni e l’impegno dimostrato per migliorare i propri limiti, sono facoltà cui il docente pone particolare attenzione. In secondo luogo sono considerate le capacità motorie dimostrate durante le lezioni. Le lezioni tenderanno a mantenere vivo l’aspetto formativo di base evitando di trasformarsi in un momento di selezione motoria. Altra scelta didattico-metodologica è quella della sperimentazione guidata e di dare indicazioni tecnico-teoriche per sviluppare conoscenze su meccanismi, metodiche, strutture che normalmente nella pratica sportiva extrascolastica sono trascurate. L’ utilizzo del “problem-solving”, quando possibile, facilita lo sviluppo d'abilità motorie, dato che la strutturazione del movimento avviene per l’intervento delle vie nervose extrapiramidali, che costituiscono nel loro insieme un circuito nervoso complesso. Ne deriva l’importanza di ricorrere ad una metodologia didattica che pone l’allievo di fronte a problemi motori, con esercitazioni guidate allo scopo di favorirne lo sviluppo. 7/ - strategie didattiche (in che modo?). L’orientamento didattico è nell’ambito della piena individualizzazione delle proposte, adeguando le richieste alle reali capacità ed aspettative dell’alunno. La metodica individuale è utilizzata solo se strettamente necessaria, in particolari proposte o in particolari momenti didattici. La metodica induttiva e quella deduttiva s'alternano ma quella induttiva ha maggior spazio, ciò è legato anche al tipo d'argomento da svolgere. Nell’ ambito delle attività pratiche proposte, il lavoro si sviluppa soprattutto in senso globale, evitando tecnicismi esagerati, rispettando l'obiettivo della proposta che deve passare attraverso una pratica indagativa d'apprendimento, intesa come "prova ed errore", in forma di laboratorio motorio. L’attività didattica è svolta individualmente, in gruppo o per gruppo; ciò è in relazione al tipo d'argomento anche in coordinamento e compresenza con i colleghi della materia in relazione alle possibilità tecniche e strutturali. L’ attività da svolgere, se possibile, è sviluppata all’aperto (attività in ambiente naturale). Possono essere utilizzati audiovisivi e l’elaboratore elettronico, la telecamera, il videobin, per un maggior approfondimento d'alcuni argomenti. Possono svolgersi lezioni teoriche d'approfondimento su temi trattati. 7/a - l’organizzazione della lezione L’ organizzazione della lezione segue genericamente i seguenti punti, che possono essere variati a piacere, secondo le esigenze didattico - metodologiche delle singole lezioni. - 1) cambio indumenti ed eventuale riassunto della precedente lezione, tempo a disposizione circa 5'. - 2) avviamento motorio o riscaldamento, tempo a disposizione il 14% della lezione (circa 8'). - 3) argomento principale o sviluppo della lezione, tempo a disposizione il 35% della lezione (circa 20', 25'). - 4) gioco o attività ludica defaticante, o sviluppo di temi trattati in altre unità didattiche, tempo a disposizione il 25% della lezione (circa 15'). - 5) defaticamento o attività di scarico, tempo a disposizione il 3% della lezione (circa 3'). 6) ricambio, tempo a disposizione circa 5'. 7/b - l’organizzazione delle unità didattiche - l’organizzazione dell’argomento principale o sviluppo della lezione Gli argomenti principali sono suddivisi in sette raggruppamenti (rag.), che costituiscono delle unità didattiche (u.d.) da sviluppare nell'arco dell'anno scolastico. I rag. - attività per il miglioramento delle proprie capacità e qualità fisiche (es. resistenza, velocità, forza, mobilità, destrezza ecc...). II rag. - attività per il miglioramento delle proprie abilità ginnastiche con attenzione alla coordinazione generale e con esercizi di preacrobatica a corpo libero e con attrezzi. pag. 1 di 10 file : I:\scuola\scuola a_s_2005_2006\Programmazione 2005_2006\Progr_inizioanno\Criteri valutazioone 2005_2006.doc.doc III rag. - sport di squadra tradizionali per la scuola (es. volley, basket, calcio). IV rag. - sport di squadra (eventualmente anche individuali) alternativi per la scuola (es. baseball, rugby, unihoc, orientiring, ecc...). V rag. - attività per il miglioramento delle proprie capacità in atletica leggera (salti, lanci, corse). VI rag. teoria temi vari. VII rag. - test, rilevazioni, questionari. VIII rag. - attività defaticante ludico - motoria. IX rag. - avviamento motorio (riscaldamento) o ex. introduttivi. X rag. - organizzazione attività extracurricolare. XI rag. - metodologia, didattica e organizzazione attività di lavoro per gli allievi e per il docente. Alcuni temi sono ripetuti negli anni, per verificare variazioni o indurre una più franca abilità d'esecuzione, adattando o la proposta in relazione all’età, alle abilità riscontrate e/o alla capacità di comprensione e d'approfondimento che necessitano. Alcuni obiettivi potranno essere variati oppure anche omessi, ciò dipenderà dalle situazioni didattiche che si verranno a sviluppare durante l’anno scolastico. La programmazione prevede di affrontare le unità didattiche con scansione temporale dipendente dalla turnazione nelle palestre e negli spazi all’aperto. VERIFICA E VALUTAZIONE 10/ - strumenti di controllo (tempi e ritmi?) L’educazione fisica è una materia basata non sulla ricettività passiva, ma sulla pratica diretta, costante e attiva, può essere introdotto il concetto di verifica permanente attraverso l’attività stessa (es. voto per la partecipazione fattiva). L’inattività ingiustificata comporta una valutazione negativa (1/10). La partecipazione, attiva e corretta alla lezione, è considerata come componente essenziale, al fine d'attestare le valutazioni (i giudizi) negli scrutini. Le seguenti indicazioni determinano la proposta di voto degli alunni negli scrutini intermedi o finali nei vari corsi di studio. La sopra citata valutazione e' imperniata sulla verifica dell'attività' svolta in tre aree di proposta differenti, che sono: 1) l’area socio-affettiva (valutazione sulla base dell’osservazione dell’assolvimento delle consegne didattiche, cioè della partecipazione fattiva alle lezioni in relazione anche ai rapporti tra allievo/allievo e allievo /insegnante). 2) l’area motoria (test motori e rilevazioni indici corporei in relazione di valori statistici, percentili o di valutazioni di giudizio, sempre da individualizzare in relazione al contesto delle competenze e delle differenti abilità, disabilità sia fisiche che mentali. Inoltre le prove motorie possono essere svolte ripetutamente nel tentativo di migliorare la prestazione individuale, vige cioè il criterio del record personale. Per questa ragione le rilevazioni dei test motori vengono trasformati in valutazione decimale solo alla fine del periodo di osservazione, prima dello scrutinio in modo da tenere conto esclusivamente delle prestazioni migliori) 3) l’area cognitiva (valutazione conoscenze teorico pratiche). Ogni singola area ha una sua valutazione in decimi con l’espressione anche dei centesimi di decimo. Il voto finale è dato dalla media di tutte le rilevazioni valutative attuate. La media di tutti i voti espressi nelle tre differenti aree valutabili portano ad un unico voto per la presentazione allo scrutinio. La valutazione proposta in scrutinio è arrotondata in eccesso o in difetto, nella sua porzione centesimale; in eccesso a partire da 0,51/0,71 secondo i casi a discrezione dell’insegnante. In casi eccezionali, per meriti a giudizio insindacabile del docente, potranno essere attuati adattamenti valutativi di più ampia portata, in relazione ad aspetti psicologici, fisici, sociali di rilevanza particolare. Viene, in ogni modo, sempre riconosciuta e ricordata, agli allievi, la sovranità del consiglio di classe, nel definire la valutazione finale dell’alunno. CRITERI DI VALUTAZIONE 10/a - criteri di valutazione soggettivi (l’area socio- affettiva) 10/a /1 “partecipazione fattiva soggettiva” La rilevazione della valutazione della “partecipazione fattiva soggettiva” è in relazione alla verifica permanente, quindi assumerà nel momento didattico una continua e plurima opportunità di valutazione, qualsiasi indicazione didattica può quindi assumere un ruolo di pag. 2 di 10 file : I:\scuola\scuola a_s_2005_2006\Programmazione 2005_2006\Progr_inizioanno\Criteri valutazioone 2005_2006.doc.doc spunto per una valutazione “istantanea”, sia con domande specifiche durante lo sviluppo della lezione, sia con l’osservazione d’attività motorie finalizzate in relazione alle indicazioni dell’insegnante (consegne didattiche varie). Concorrono a determinare il profilo dei ragazzi i seguenti criteri per la formulazione della valutazione: Viene espressa la percentuale in relazione alle lezioni svolte partendo da una valutazione pari a 10/10, con un correttivo di divisione pari a 2, es. l’alunno è stato inattivo per 5 lezioni su 20, ha il calcolo del voto pari a =((20-5)/20/2) *10= 3,75 il voto relativo all’attività pari a 3,75/10. 10/a /1/a criterio del miglioramento individuale. 10/ b /1/c -voto puntualità inizio pratico alla lezione Si basa sul principio che non é possibile ottenere le stesse prestazioni da tutti gli studenti. Una prima base di valutazione sarà quindi costituita dall’osservazione del grado di miglioramento del singolo rispetto all’osservazione del suo livello di partenza. Ritardi (legenda: “r” sul registro personale) correlano le effettive presenze puntuali all’inizio della lezione, svolte rispetto alla totalità delle lezioni fatte. Viene espressa la percentuale in relazione alle lezioni svolte partendo da una valutazione pari a 8/10, l’alunno in ritardo per il 50% delle lezioni ha il voto relativo alla puntualità pari a 4/10. Es. 20 lezioni, 10 assenze = (20 – 10)/20 *8= 4. 10/a /1/b criterio della costanza dell’impegno. Verificato attraverso l’osservazione della presenza attiva e della disponibilità psicologica ad assolvere con adeguata energia le consegne didattiche. 10/a /1/c criterio del livello d'autonomia. Verificato nel tempo attraverso l’osservazione, dell’affermarsi di capacità organizzative, spontanee o indotte, per fini ed obiettivi inerenti alla materia. La partecipazione alle lezioni e la correttezza dei rapporti tra allievo/allievo e allievo /insegnante, ove non s’incorra in rilevazioni legate alla condotta, possono anche influenzare in modo negativo il profitto, con valutazioni decimali insufficienti. 10/a /1/d criterio del tutto o nulla. Consiste nel considerare il pieno svolgimento dell’attività proposta nella sua completezza, viceversa viene riproposta fino al suo massimo sviluppo. 10/a /1/d criterio della parte per il tutto. Al fine di stimolare il senso di appartenenza e di coralità Consiste nel considerare nelle attività di carattere collettivo e di gruppo, la pratica svolta nell’insieme degli individui, riproponendola anche se solo un alunno non l’ha svolta compiutamente. 10/b criteri di valutazione prove oggettive (l’area motoria, area cognitiva). [la valutazione nella didattica … è un processo sistematico che consente al docente di poter misurare in che modo lo studente ha conseguito gli obiettivi educativi. La valutazione implica sempre, delle misurazioni sia qualitative che quantitative. Per poter effettuare queste misurazioni occorre, disporre di strumenti di misura che possiedano certe qualità, affinché i risultati ottenuti possano avere un significato sia per il docente che per lo studente, ma anche per la scuola e la società. Questi strumenti di misurazione sono chiamati test. Lord Kelvin un giorno disse: "Quando si può misurare la cosa di cui si parla e rappresentarla con dei numeri, s’incomincia a conoscerla; ma se non è possibile misurarla con dei numeri, la conoscenza che si può avere è scarsa ed insoddisfacente"]1. Seguono i seguenti metodi di valutazione: Concorrono alla media della valutazione finale anche i seguenti rilievi valutativi nell’ambito della partecipazione fattiva, i quali esprimono ognuno una valutazione in decimi: 10/b /1 “partecipazione fattiva oggettiva” Si differenzia da quella soggettiva, perché ha degli indicatori precisi. Risulta essere espressione della media tra le seguenti rilevazioni: 10/ b /1/a - voto presenza alle lezioni Correlata alle effettive presenze svolte rispetto alla totalità delle lezioni fatte. Le assenze condizionano (legenda: “a" sul registro personale) la valutazione giacché, oggettivamente, la non presenza è mancanza di partecipazione, in altre parole mancanza di “ pratica diretta, costante e attiva” quindi la valutazione permanente ne viene limitata. Viene espressa la percentuale in relazione alle lezioni svolte partendo da una valutazione pari a 8/10, l’alunno assente per il 50% delle lezioni ha il voto relativo alla presenza pari 4/10. Es. 20 lezioni, 10 assenze = (20 – 10)/20 *8= 4. 10/ b /1/b -voto attività pratica Le inattività immotivate o la mancanza ricambio o l’inadeguata attrezzatura, se immotivate (legenda: “.” (puntino) sul registro personale) correlano le effettive presenze attive svolte rispetto alla totalità delle lezioni fatte. 1 l’educazione fisica – le basi scientifiche del controllo e dello sviluppo del movimento – autori: g.cilia e coll. – ed.: piccin 1996 – pag. 295 pag. 3 di 10 file : I:\scuola\scuola a_s_2005_2006\Programmazione 2005_2006\Progr_inizioanno\Criteri valutazioone 2005_2006.doc.doc 10/ b /1/d -voto correttezza nell’esecuzione della pratica proposta Richiami (legenda: “R” sul registro personale) e note registro (legenda: “N” sul registro personale) correlano la correttezza fattività durante lezioni, svolte rispetto alla totalità delle lezioni fatte. Viene espressa la percentuale in relazione alle lezioni svolte con un correttivo di divisione pari a 3, partendo da una valutazione di 10/10, es. l’alunno è stato scorretto per 1 lezione su 20, ha il calcolo del voto pari a =((20-1)/20/3) *10= 3,16 il voto relativo alla correttezza pari a 3,16. 10/b/2 – test motori e rilevazioni di misure eventuali test motori e rilevazioni di misure consistenti in rilevazioni antropometriche e di capacità motorie, atte a favorire una presa di coscienza di sé. 10/b/2/a - test antropometrici. Rilevazioni antropometriche: peso, altezza, Apertura braccia, statura, Statura seduta, Circonferenza torace in espirazione, Circonferenza torace in inspirazione, Circonferenza braccio Pliche cutanee Con le rilevazioni antropometriche si possono calcolare i seguenti indici: Indice ponderale del Livi = 100 x (radice cubica del peso in gr.)/ statura (cm.) Fino a 21,9 magrissimi da 22 a 22,9 Magri da 23 a 23,9 medi da 24 a 24,9 Corpulenti da 25 in poi obesi Indice di Pignet = statura (cm.) - (peso + per. Medio torace) (per altezze tra 175 e 180 togliere 1, Per altezze sopra 180 togliere 2) Minore di 9 molto robusti Da 10 a 15 abbastanza robusti Da 16 a 20 vigorosi Da 21 a 25 medi normali Da 26 a 30 mediocri Da 31 a 35 gracili Maggiore di 35 molto gracili Indice di Messerli = circ. braccio - (statura - (peso + per. Torace medio)) Maggiore di 31 forti Da 30 a 21 robusti Da 20 a 10 vigorosi Da 9 a 7 mediocri Da 6 a - 3 normali Da - 4 a - 9 deboli Meno di - 10 pessimi Indice ponderale del Pende = peso (kg) / statura (cm.) x 100 Fino a 37,9 magri Da 38 a 41,9 normali Oltre 42 corpulenti Indice di larghezza del Pende = statura (cm.) / cir. tor. media Meno di 1,77 torace ampio Da 1,78 a 1,95 torace medio Più di 1,96 torace stretto Indice schelico di Amar = statura da seduto x 100 / statura. Fino a 51 macro schelico Da 51,1 a 53 meso schelico Oltre 53,1 brachi schelico Indice di Manouvrier = (statura totale - statura da seduto) x 100 / statura da seduto Oltre a 90 longilineo Da 85 a 89,9 normolineo Fino a 84,9 brachilineo macroschelico Soggetti che possiedono arti inf. più lunghi del busto. mesoschelici Soggetti che presentano le due lunghezze uguali. brachischelici Soggetti il cui busto prevale sugli arti inferiori. Indice di Hirz = differenza tra circ. toracica inspirazione e quella in espirazione. Differenza tra 3 e 5 sufficiente pag. 4 di 10 file : I:\scuola\scuola a_s_2005_2006\Programmazione 2005_2006\Progr_inizioanno\Criteri valutazioone 2005_2006.doc.doc PROCESSO DIDATTICA Piano di lavoro individuale Prof. Stefano Paracchini Educazione Fisica IIS N.Machiavelli Pioltello Differenza tra 6 e 8 buono Differenza tra > di 8 ottimo Calcolo percentuale adipe Pliche cutanee uomini: plica medio ascellare, plica coscia, plica addominale vicino ombellico. Pliche cutanee donne: plica tricipite brachiale, plica coscia, plica sopra iliaca. a = somma tre pliche, b = a (al quadrato), c = età dc (densità corporea) = 1,1093800 - 0,0008267 x a + 0,0000016 x b - 0,0002574 x c MOD-PR01-2 Rev. 00 Pagina 6 di 10 Data di emissione 23.03.03 % grasso = (495/ dc) - 450 Peso corporeo desiderato = (peso / (100 + % grasso)) x (100+ % grasso desiderato). (15% uomini, 22% donne indice % grasso normale) Body mass index = peso (kg)/ statura (m2) < 18,5 sottopeso Da 18,5 a 24,9 normopeso Da 25 a 29,9 sovrappeso Da 30 a 34,9 obesità 1°grado Da 35 a 39,9 obesità 2°grado >= 40 obesità estrema L’ opportunità data agli allievi di rilevare dati concernenti la propria corporeità e al suo sviluppo in “turgor” ed in “proceritas” in ogni classe di corso, induce una migliore conoscenza di se stessi e del proprio dinamismo corporeo anche come prova dell'evoluzione dei cicli vitali individuali, nello sviluppo della propria personalità. Inoltre le rilevazioni antropometriche, possono essere lo spunto per comparazioni statistiche relative a quelle d'atleti di livello mondiale, in modo da attuare un modesto indirizzo nella scelta di uno sport. Questa presa di coscienza di sé é importante ed é collegata a quella motoria, psicologica, sociale. Conoscersi il più possibile é per la personalità di ognuno importante, le indicazioni anatomo-fisiologiche e quelle antropometricomotorie rientrano in una simile logica. Valutazione di scrutinio L’insegnante valuta come sono state svolte le rilevazioni e come sono stati calcolati i relativi indici. Dando una valutazione seguente: Indicatori voti in decimi Rilevazioni antropometriche svolte con correttezza correlata alle effettive rilevazioni svolte rispetto alla totalità delle rilevazioni richieste. E’ espressa la percentuale a proposito delle rilevazioni svolte partendo da una valutazione pari a 8/10, l’alunno che non ha il 50% delle rilevazioni ha il voto riguardante la rilevazioni antropometriche pari 4/10. Es. 10 rilevazioni, 5 rilevazioni assenzi = (10 – 5)/10 *8= 4. Calcolo indici antropometrici Correlata agli effettivi calcoli svolti rispetto alla totalità richiesta. E’ espressa la percentuale in relazione alle rilevazioni svolte partendo da una valutazione pari a 10/10, l’alunno che non ha il 50% degli indici ha il voto riguardante gli indici antropometrici pari 5/10. Es. 10 indici da calcolare, 5 indici da calcolare = (10 – 5)/10 *10= 5. 10/b/2/b - test motori e sportivi. Test di Cooper 12' e 2400 mt. mt.1000, mt.2000, mt.18 * 2, shutte run, forza mano, traz. Sbarra, t. Abalakov, pieg. Brac. salto l. da fermo, sal. Pert. circuito destr., mt.50, mobilità spalla, div. frontale, flessione busto, add. 1', equil. Statico bendati, equil. Dinamica trave, coordinazione generale con funicella n° giri min, slaloon tra clavette palleggiando basket, volley palleggi sul posto (val. da 1 a 3), volley passaggi contro il muro in 30'' da 2,50 mt. salto in alto atl. corsa di durata (vedi cassi), getto del peso, tiro palla zavorrata, salto in lungo su tappetoni, tiri precisione al muro 5 - 8 - 10 - 15 - 20, tiri a parabola in cerchi a terra 5 - 8 - 10 - 15 – 20 ecc…. - tabella valutazione prove motorie TEST DEI 2400 METRI PER UOMINI pag. 5 di 10 file : I:\scuola\scuola a_s_2005_2006\Programmazione 2005_2006\Progr_inizioanno\Criteri valutazioone 2005_2006.doc.doc Secondo Hebert le capacità motorie possono assumere i seguenti Vicino ai limiti delle possibilità umane atletica superiore media base giudizio "eccellente" "molto buono" "buono" "medio" "medio "molto "debole" debole" debole” debolissimo Valutazione in decimi 10 9 8 7 6 5 4 3 mt.1000 14/16 < 3,31 3,45 4,05 4,3 5 5,39 6,00 > 600 mt.1000 16/18 < 3.11.00 3.31 3.51 4,16 4,5 5,3 6,00 > 600 mt.2000 14/16 < 7.3 8 8,28 8,59 9,34 9,35 6,00 > 600 mt.2000 16/18 < 6,56 7,11 7,31 7,56 8,3 9,2 6,00 > 600 Test Cooper 14/15 > 3100 2800 2600 2300 1850 1590 1350 < 1350 Test Cooper 16/18 > 3400 2900 2700 2400 1920 1690 1350 < 1350 Consumo d’ossigeno misurato in ml / kg per minuto (secondo cooper per persone da 17 a 52 anni)) vo2max (ml/Kg min.)= distanza(Km) – 11,288 (coefficiente corr.). > 51,6 51,5 45 42,6 33,8 25 22 <22 Test 2400 mt. di Cooper <10,15 12 14,30 16,30 17 17,30 21 >28 Forza addom. sit up 1' 14/15 > 55 50 48 44 42 39 25 <25 Forza addom. sit up 1' 16/18 > 60 52 49 46 44 41 25 <25 Forza mano con pesa ambo le mani 14/15 > 80 72 56 48 40 32 30 <30 Forza mano con pesa ambo le mani 16/18 > 92 84 75 66 57 48 30 <30 insufficiente Tipo di prova PROCESSO DIDATTICA Piano di lavoro individuale Prof. Stefano Paracchini Educazione Fisica IIS N.Machiavelli Pioltello PROCESSO DIDATTICA MOD-PR01-2 Rev. 00 Pagina 7 di 10 MOD-PR01-2 Rev. 00 Piano di lavoro individuale Prof. Stefano Paracchini Educazione Fisica IIS N.Machiavelli Pioltello Data di emissione 23.03.03 Pagina 8 di 10 Data di emissione 23.03.03 Forza coef.pieg.braccia (nø esc./peso) 14/15 >1 0.47 0.38 0.25 0.19 0.11 0.09 <0.09 Mobilità… spalle aper. braccia/ passo > 2.4 2.3 2.15 2.1 2.02 1.8 1.7 <1.7 Forza coef.pieg.braccia (nø esc./peso) 16/18 > 0.55 0.5 0.43 0.33 0.21 0.12 0.09 <0.09 Destrezza circuita 14/16 < 12.07 13.25 14.31 15.37 16.38 17.39 17.42 >17.42 Forza pieg. 1 gamba 14/15 > 18 12 8 6 4 2 1 <1 Destrezza circuita 16/18 < 11.05 12.02 12.89 13.46 14.05 14.93 17.42 >17.42 Forza pieg. 1 gamba 16/18 > 20 18 15 10 8 4 1 <1 Coord. occhio mano14/16 > 15 10 13 12 10 7 5 <5 Forza sal.pertica 14/15 sec. pertica 5 mt. <8 8 10 12 14 16 20 >20 Coord. occhio mano16/18 > 15 10 13 12 10 7 5 <5 Forza sal.pertica 16/18 sec. pertica 5 mt <7 8.1 9.6 11.1 12.6 14.1 20 >20 Coord. spazio - tempo 14/16 > 15 10 13 12 10 7 5 <5 Forza salto in lungo da fermo 14/15 > 265 249 240 220 190 180 150 <150 Coord. spazio - tempo 16/18 > 15 10 13 12 10 7 5 <5 Forza salto in lungo da fermo 16/18 > 280 270 250 241 220 201 150 <150 Palla zav. 14/16 - 5Kg (3kg ragazze) > 476 465 450 420 396 371 350 <350 Forza Abalakov 14/15 > 60 52 47 44 40 29 25 <25 Palla zav. 16/18 - 5Kg (3kg ragazze) > 540 530 500 470 443 420 350 <350 Forza abalakov 16/18 > 65 60 54 49 45 36 25 <25 Velocità 80mt.14/16 < 10.07 10.47 10.8 11.05 11.26 11.5 12 <12 Forza ten. sbarra (mento sopra appiglio) 14/15 > 120 70 50 36 24 12 10 <10 Velocità 80mt. 16/18 < 9.86 10.3 10.52 10.74 10.96 11.22 12 <12 Forza ten. sbarra (mento sopra appiglio) 16/18 > 120 80 54 43 29 15 10 <10 Destrezza (salto in alto) alto/statura.14/16 > 0.921 0.883 0.852 0.822 0.791 0.753 0.74 <0.74 Forza traz.sbarra 14/15 > 18 12 8 6 4 2 1 <1 Destrezza (salto in alto) alto/statura. 16/18 > 0.921 0.883 0.857 0.828 0.795 0.753 0.74 <0.74 Forza traz.sbarra 16/18 > 20 18 15 10 8 4 1 <1 Harvard step test > 112.7 112.7 100 87.7 75.3 60 55 <55 Velocità… mt.18*2 14/16 < 6,7 6.9 7.1 7.5 7.7 7.8 8 >8 Test Ruffier - Dickson <0 4 6 10 15 20 15 <15 Velocità… mt.18*2 16/18 < 6.6 6.8 7 7.4 7.6 7.7 8 >8 Velocità 400 mt.14/16 < 60 63 65 71 79 84 88 >88 Velocità… mt.50 14/16 < 6.03.00 6.8 7.2 7.7 8 8.1 8 >8 Velocità 400 mt. 16/18 < 56 59 61 67 75 80 88 >88 Velocità… mt.50 16/18 < 6. 1 6.5 6.9 7.2 7.8 7.9 8 >8 Max panca 16/18 > 100 90 75 55 45 30 25 <25 Velocità… shuttle run(10mt*4) 14/16 < 9.1 9.7 10.2 10.7 11 11.6 12 >12 1,30 1,52 2,15 2,37 3 3,21 >3,21 Velocità… shuttle run(10mt*4) 16/18 Resistenza giri scuola (374 mt.) 3,4,5,6,7,8,9 andatura < 1,07 al km <9 9.5 10 10.5 11 11.4 12 >12 50 45 35 25 15 10 5 <3 Mobilità… div.frontale div /(htot - hsed) Resistenza lip 15' un giro 370 mt (biennio). > 2.1 1.9 1.8 1.7 1.6 1.4 1.2 <1.2 55 50 40 30 20 15 10 <10 Mobilità… flessione busto > 0.3 - fless.busto/(h - h_sed.). Resistenza lip 20'un giro 370 mt (triennio). 0.1 0 - 0.1 - 0.2 - 0.3 -0.2 <-02 Resistenza 300 mt. <38 40 42 44 48 50 52 >52 PROCESSO DIDATTICA Piano di lavoro individuale Prof. Stefano Paracchini Educazione Fisica IIS N.Machiavelli Pioltello Velocità… mt.60 <7,4 7,6 7,8 8 Pagina 9 di 10 IIS N.Machiavelli Pioltello Data di emissione 23.03.03 8,4 8,6 8,8 >8,8 I test proposti sono costruiti in base ai soggetti testati; a volte si tratta d’individui sedentari o di modesta pratica sportiva, in altri casi è l'esatto opposto; altre volte ancora i dati di riferimento non sono sempre trasferibili poiché sono stati estrapolati da un campione di popolazione troppo omogeneo. Di conseguenza è opportuno confrontare i risultati con ponderazione nel tempo alcuni sono stati adattati in relazione all’esperienza dell’insegnante realizzando anche modesti studi statistici tratti dalle prove eseguite dalla totalità dei propri allievi che annualmente si attestano intorno alle duecento unità. Prove ancora da normalizzare con indici adeguati. equil. statico bendati, equil. dinamico trave, coordinazione generale con funicella n° giri min, slaloon tra clavette palleggiando basket, volley palleggi sul posto (val. da 1 a 3), volley passaggi contro il muro in 30'' da 2,50 mt. salto in lungo su tappetoni, tiri precisione muro, tiri parabola cerchi a terra realizzazioni giochi squadra e arbitraggi. Il docente, sceglierà quali prove proporre agli allievi, considerando i modi, i tempi e gli spazi a disposizione, eventualmente n’elaborerà di nuovi. E’ importante notare, che la valutazione dei test non è correlata in modo stretto con la valutazione da proporre in scrutinio, la rilevanza del voto sulla partecipazione fattive ha anche il ruolo di integrare eventuali deficit di prerequisiti biologici o di pregressa inattività motoria; Le valutazioni nei test sono da considerarsi soprattutto indici che ogni singolo allievo sfrutta come supporto per il miglioramento dei propri limiti correnti. Conoscere quelle che sono le proprie qualità motorie, permette d'orientare i propri sforzi per migliorare le carenze più gravi riscontrate. La tensione a migliorare le proprie capacità é un obiettivo educativo primario che é comune a tutte le discipline. Il rilevare le proprie prove motorie, secondo le indicazioni date dall’insegnante, determina una valutazione numerica desunta dalla media delle prove svolte ed è espressa tenendo conto anche dei centesimi di voto. Svolgere tutte le prove proposte è comunque espressione di sufficienza, per quanto riguarda la quota eccedente la sufficienza è legata alla percentuale delle prove svolte su quelle proposte. Nell’ipotesi la media delle valutazioni risultasse 7/10, se il numero delle prove effettuate fosse il 50 % rispetto al totale, la valutazione nelle prove sarebbe abbattuta della medesima percentuale, vale a dire 3,5/10. Chi é esonerato dalla pratica diretta, mancando test motori o parte degli stessi, è calcolata la % delle prove motorie che sono state svolte oppure anche solo quelle relative alle rilevazioni antropometriche fatte. La valutazione delle prove nelle quali l’alunno è esonerato, ottengono la sufficienza, a patto sia in grado di conoscere comunque la modalità operativa del test o perché presente quando gli altri compagni hanno eseguito la prova o per studio delle modalità da indicazioni bibliografiche. 10/b/3 – elaborati scritto-grafici o questionari, interrogazioni orali Eventuali elaborati scritto-grafici o questionari, interrogazioni orali. Su temi trattati durante l'anno. 10/b/3/a - elaborati a risposta aperta Indicazioni per la loro valutazione. La verifica degli elaborati è in diciannovesimi, che vengono poi trasformati in decimi. Indicatori valutazione risposte aperte 10 punti a domanda (sia verbale che scritta) 2 Aderenza a quanto richiesto Definizioni e completezza pur nella sintesi espositiva. Capacità d’approfondimento con collegamenti. Ordine e precisione Illustrazioni grafiche e fotografiche Puntualità nella consegna dei lavori (espresso anche % al tempo a disposizione). Chiarezza ortografica Chiarezza e concretezza espositiva PROCESSO DIDATTICA MOD-PR01-2 Rev. 00 MOD-PR01-2 Rev. 00 Piano di lavoro individuale Prof. Stefano Paracchini Educazione Fisica 10/b/3/b elaborati a risposta chiusa o a compilazione Pagina 10 di 10 Data di emissione 23.03.03 3 Il 100% é legato al n° delle risposte o considerazioni corrette. Numero risposte esatte sul totale delle domande, (utilizzando a seconda dei questionari un’adatta unità di valutazione che poi è trasformata in decimi) con riferimenti alla migliore prova nella classe, che se risulta sopra il 70/ 90 % del totale delle risposte (dipende dall’anno di corso e dalla difficoltà della prova) totalizza la max valutazione disponibile (generalmente 10/10) e tutti i compagni sono valutati in relazione alla massima prestazione della classe (avendo un l’effetto di aumentarne il valore). Il voto per il questionario in genere è espresso con varie unità di misura, che vengono poi rapportate alla valutazione in decimi con l’espressione della frazione dei centesimi. 10/b/3/c - verifica di compilazioni, organizzazione e cura elaborati, testi, fotocopie, appunti inerenti alle lezioni svolte, la compilazione e cura dei quaderni. La verifica della compilazione, cura, puntualità di strumenti didattici di supporto è in dodicesimi, che vengono poi trasformati in decimi. Quando è espressamente richiesto il quaderno é parte integrante dell’attrezzatura necessaria per svolgere le lezioni, la sua mancanza immotivata espone ad un richiamo che influisce sulla partecipazione fattiva. Indicatori valutazione quaderni 4 Aderenza a quanto richiesto Definizioni e completezza pur nella sintesi espositiva. Capacità d’approfondimento con collegamenti. Puntualità di consegna Chiarezza e concretezza espositiva 3 p. 3 p. 5 p. 1 p. 2 p. La compilazione e la puntualità di compilazione, la presenza delle schede svolte o d’altri elaborati richiesti agli allievi, come la presentazione grafica particolarmente curata o elaborata sono indicazioni di differenziazione nelle valutazioni. MODALITA’ DI RECUPERO Le modalità di recupero sono in relazione alla disponibilità temporale, gli alunni hanno occasione durante tutto l’anno di recuperare verifiche di competenze che non hanno svolto, oppure il miglioramento di quelle già verificate con il criterio del record personale, come massima espressione di impegno e di ricerca di incremento delle proprie competenze al variare delle condizioni temporale, fisiologiche, spaziali (ambientali), motivazionali (affettive – relazionali), compatibilmente alla tipologia delle richieste del docente. venerdì 20 gennaio 2006 3 p. 3 p. 5 p. 2 p. 2 p. 1 p. 1 p. 2 p. 2 tratto dal modello del contratto formativo dell’istituto superiore machiavelli, pioltello a.s. 2000 f.to Prof. Stefano Paracchini 3 tratto dal modello del contratto formativo dell’istituto superiore machiavelli, pioltello a.s. 2000 4 tratto dal modello del contratto formativo dell’istituto superiore machiavelli, pioltello a.s. 2000