Sommario Rassegna Stampa
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Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Rubrica Data Titolo Pag. Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Ansa.it 26/07/2016 COMMERCIALISTI, OK CODICE DELLE SANZIONI 3 33 il Sole 24 Ore 27/07/2016 COMMERCIALISTI , NUOVE SANZIONI (G.Camera/F.Micardi) 4 31 il Sole 24 Ore 27/07/2016 COMMERCIALISTI, NUOVE SANZIONI 6 1 Italia Oggi 27/07/2016 PRIMA PAGINA DI MERCOLEDI' 27 LUGLIO 2016 7 1 Italia Oggi 27/07/2016 COMMERCIALISTI, NON SI SGARRA (C.Feriozzi/L.De Angelis) 8 Italiaoggi.it 27/07/2016 PER I COMMERCIALISTI SANZIONI SEVERE 9 Milanofinanza.it 27/07/2016 COMMERCIALISTI: GUAI A CHI SGARRA (ITALIA OGGI) 10 TgCom24.Mediaset.it 27/07/2016 COMMERCIALISTI: GUAI A CHI SGARRA (ITALIA OGGI) 11 Allnews365.eu 27/07/2016 PER I COMMERCIALISTI SANZIONI SEVERE 12 Iusletter.com 27/07/2016 COMMERCIALISTI, SANZIONI TOSTE 14 Eutekne!nfo (Quotidiano del Commercialista) 27/07/2016 DAL 1° GENNAIO 2017 IN VIGORE IL CODICE DELLE SANZIONI PER I COMMERCIALISTI 15 Fiscal-focus.it 26/07/2016 CNDCEC: DAL 1° GENNAIO 2017 SARA' OPERATIVO IL NUOVO CODICE DELLE SANZIONI 16 Ipsoa.it 26/07/2016 COMMERCIALISTI: CODICE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI DAL 1° GENNAIO 2017 18 Studiopallino.it 26/07/2016 COMMERCIALISTI: CODICE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI DAL 1° GENNAIO 2017 20 32 il Sole 24 Ore 27/07/2016 OPERAZIONI IMMOBILIARI CON INCOGNITA-PLUSVALENZA (A.Cioccarelli/G.Gavelli) 21 40 Italia Oggi 27/07/2016 COMMERCIALISTI, UNA SQUADRA 23 Dirittobancario.it 26/07/2016 DAL CNDCEC LE NUOVE LINEE GUIDA PER I SINDACI CHE EFFETTUANO LA REVISIONE LEGALE 24 Eutekne!nfo (Quotidiano del Commercialista) 27/07/2016 NEL SOVRAINDEBITAMENTO, IL TRIBUNALE PUO' SEMPRE NOMINARE IL PROFESSIONISTA 25 5 11 Rubrica La professione di commercialista 34 Italia Oggi 27/07/2016 BREVI 26 20 Il Secolo XIX 27/07/2016 COMMERCIALISTI, L'ORDINE TOCCA QUOTA 1.800 ISCRITTI 27 2 il Sole 24 Ore 27/07/2016 PER IL FONDO ATLANTE 2 OBIETTIVO 3-3,5 MILIARDI (G.tr.) 28 35 Italia Oggi 27/07/2016 REGISTRO E IPOCATASTALI NEUTRI (F.Poggiami) 29 40 Italia Oggi 27/07/2016 ORDINE-TRENITALIA, AGEVOLAZIONI PER GLI ISCRITTI 30 40 Italia Oggi 27/07/2016 VENDITE COMPENDI PIGNORATI, NUOVA SEDE 31 22 Avvenire 27/07/2016 MPS VERSO UN AUMENTO DA 5 MILIARDI (L.Mazza) 32 Effemeride.it 27/07/2016 BANCHE SALVATE CON I SOLDI DELLE PENSIONI 33 10 Eutekne!nfo (Quotidiano del Commercialista) 27/07/2016 CASSE DI CATEGORIA, ANCORA INCERTEZZA SULLA PARTECIPAZIONE AL FONDO ATLANTE 2 38 14 Eutekne!nfo (Quotidiano del Commercialista) 27/07/2016 LE CASSE PRIVATE NON DOVREBBERO PARTECIPARE AL SALVATAGGIO DELLE BANCHE 39 20 Giornale di Sicilia 27/07/2016 "IMPOSTA NON PAGATA", SOSPESO RAGIONIERE 40 27 Giornale di Sicilia - Ed. Caltanissetta-Enna-Agrigento 27/07/2016 BREVI - UN INCONTRO PER ILLUSTRARE LA CONVENZIONE 41 37 il Giornale di Brescia 27/07/2016 ELEZIONI COMMERCIALISTI: PENSIAMOFUTURO E' ON LINE 42 5 Il Piccolo 27/07/2016 L'OCCASIONE PER APRIRE GLI OCCHI SUGLI AFFARI DELLE MAFIE A 43 NORDEST Iltirreno.it 27/07/2016 ESPERIMENTO DI AZIENDA AGRICOLA AL CARRARA 44 IX la Gazzetta del Mezzogiorno 27/07/2016 MONOPOLI - SI SONO RITROVATI RAGIONIERI TRENT'ANNI DOPO 45 29 La Sicilia - Ed. Enna 27/07/2016 INFORMAZIONI PIU' FACILI GRAZIE ALL'INCROCIO DEI DATI 46 Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Rubrica 42 Rubrica Data Titolo Pag. La professione di commercialista Legalcommunity.it 27/07/2016 STUDI LEGALI: NON ESISTONO ISTITUZIONI SENZA STORIA 47 Ansa.it 26/07/2016 COMMERCIALISTI, 'ATLANTE2? NO A SCAMBIO' 50 Ansa.it 26/07/2016 COMMERCIALISTI, NO SOLDI CASSE ATLANTE2 51 Campo-ligure.virgilio.it 26/07/2016 COMMERCIALISTI, 1.800 ISCRITTI ALL'ORDINE DI GENOVA DOPO LA SOPPRESSIONE DI CHIAVARI 52 Comunicazioneinform.it 26/07/2016 A NAPOLI IL 15 SETTEMBRE UN SEMINARIO DEL SETTORE AVIAZIONE 53 E AEROSPAZIALE Concorsi-pubblici.com 26/07/2016 3 CONCORSI PER DIPLOMATI E LAUREATI ALLORDINE DEI COMMERCIALISTI ED ALLE UNIVERSITA' DI 54 Corrierealpi.Gelocal.it 26/07/2016 CRIMINALITA' ORGANIZZATA: IN VENETO "TUTTI PRESENTI" 57 Corrieredilecco.it 26/07/2016 LECCO, COMMERCIALISTI PRATICANTI IN TRIBUNALE 67 Ctzen.it 26/07/2016 RENDICONTO 2015, ARRIVA IL COMMISSARIO DA PALERMO SENZA APPROVAZIONE RISCHIO SCIOGLIMENTO CONSIGLIO 68 Freenewsonline.it 26/07/2016 BRUNETTA: BANCHE, PER SALVARE MPS RENZI PRONTO A SACRIFICARE PENSIONATI ITALIANI 70 Ilfattoquotidiano.it 26/07/2016 BANCHE, COMMERCIALISTI: "NOSTRE CASSE NON SONO MUCCHE DA MUNGERE, NON DIAMO UN EURO PER SALVATAGGI" 71 Ilgiorno.it 26/07/2016 LECCO, ACCORDO TRA COMMERCIALISTI E TRIBUNALE PER IL PRATICANTATO 73 Le-Ultime-Notizie.eu 26/07/2016 BANCHE, COMMERCIALISTI: NOSTRE CASSE NON SONO MUCCHE DA MUNGERE, NON DIAMO UN EURO PER SALVATAGGI 76 Le-Ultime-Notizie.eu 26/07/2016 DOPO LA RIUNIFICAZIONE DI CHIAVARI I COMMERCIALISTI GENOVESI SALGONO A QUOTA 1800 77 LiberoQuotidiano.it 26/07/2016 BANCHE: BRUNETTA, PER MPS RENZI PRONTO SACRIFICARE PENSIONATI 78 Mattinopadova.Gelocal.it 26/07/2016 CRIMINALITA' ORGANIZZATA: IN VENETO "TUTTI PRESENTI" 79 Napoliflash24.it 26/07/2016 NASCE A NAPOLI IL PRIMO CORSO DI LAUREA ITALIANO IN GREEN ECONOMY 89 Nuovavenezia.Gelocal.it 26/07/2016 CRIMINALITA' ORGANIZZATA: IN VENETO "TUTTI PRESENTI" 92 Resegoneonline.it 26/07/2016 DOTTORI COMMERCIALISTI E TRIBUNALE: CONVENZIONE PER IL TIROCINIO DEI PRATICANTI 100 Romaonline.org 26/07/2016 MISSIONE INTERNAZIONALIZZAZIONE A NEW YORK 103 Step1magazine.it 26/07/2016 RENDICONTO 2015, ARRIVA IL COMMISSARIO DA PALERMO SENZA APPROVAZIONE RISCHIO SCIOGLIMENTO CONSIGLIO 104 Test3.Blogghy.Com 26/07/2016 BANCHE, COMMERCIALISTI: NOSTRE CASSE NON SONO MUCCHE DA MUNGERE, NON DIAMO UN EURO PER SALVATAGGI 106 Tribunatreviso.gelocal.it 26/07/2016 CRIMINALITA' ORGANIZZATA: IN VENETO "TUTTI PRESENTI" 107 Realta' Industriale 01/06/2016 SUCCEDE A PALAZZO TORRIANI 117 Iusletter.com 27/07/2016 REGISTRO E IPOCATASTALI NEUTRI 118 Professioni 31 il Sole 24 Ore 27/07/2016 DAL 1^ AGOSTO FOCUS PER I PROFESSIONISTI (Gi.co.) 120 34 il Sole 24 Ore 27/07/2016 PARTE LA CORSA DELLA NUOVA SCIA (A.Selmin) 121 34 il Sole 24 Ore 27/07/2016 RADIO 24 (L.Paini) 123 33 Italia Oggi 27/07/2016 STUDI IN BALIA DELL'IRAP (M.Cicala) 124 33 Italia Oggi 27/07/2016 TROVA L'UFFICIO, IL GIOCO PER L'ESTATE DEL FISCO (A.Bongi) 125 41 Italia Oggi 27/07/2016 LA SOFT REGULATION E' VINCENTE 126 26-07-2016 Data Pagina 1 Foglio Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, a scopi pubblicitari e per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. 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A dare il via libera alle nuove norme il Consiglio nazionale della categoria professionale, riferendo che "entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2017". L'iniziativa, "diretta ad elaborare un apposito regolamento in materia di sanzioni disciplinari – dichiara il presidente nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardi © ANSA nasce dall'esigenza di promuovere sul territorio nazionale un'applicazione uniforme dei provvedimenti sanzionatori in relazione alle medesime fattispecie, favorendo in tal modo il rispetto effettivo, in sede di irrogazione della sanzione, dei principi di proporzionalità e gradualità nonché di eguaglianza e di parità di trattamento". Nel testo (disponibile su www.commercialisti.it) "è stata introdotta una specifica disposizione per chiarire che le disposizioni presenti nel Codice si applicheranno ai procedimenti disciplinari avviati successivamente al primo gennaio 2017". (ANSA). ADEPP Associazione degli Enti Previdenziali Privati CNPADC Cassa nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA Archiviato in ENASARCO Condividi Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e i Rappresentanti di Commercio ENPAM Scuola Giustizia Professioni Gerardo Longobardi Suggerisci TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE: Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri ENPAPI Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica INARCASSA Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti INPGI Sponsor Sponsor Come sono diventato milionario con 25000€ di entrate l''anno! Le 10 macchine che hanno fatto la storia… in negativo! Migranti: profugo assistente centro estivo, madre ritira bimbo - Lombardia Acqua: Messina rischia emergenza - Sicilia Ferrarara: spari a coppia: morto marito, moglie grave Emilia-Romagna Migranti: a Cagliari nave con 931 profughi - Sardegna Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Codice abbonamento: 082243 Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani Pag. 3 Tiratura: 198.883 Diffusione: 140.577 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 33 1 / 2 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 4 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 33 2 / 2 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 5 Tiratura: 198.883 Diffusione: 140.577 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 31 1 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 6 Tiratura: 80.157 Diffusione: 40.318 Codice abbonamento: 082243 Quotidiano Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 7 Tiratura: 80.157 Diffusione: 40.318 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 1+31 1 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 8 27-07-2016 Data Pagina Foglio Milanofinanza ItaliaOggi MF Fashion Class Life CCeC 1 news, articoli, video ... Mercoledì ore 6:39 27 Luglio 2016 News Cerca Il giornale di oggi Banche dati Professionisti News Multimedia 27/07/2016 06:30 | Indietro Consiglia 0 Tweet 0 Per i commercialisti sanzioni severe Cerca Abbonamenti Login My IO Strumenti Invia un commento Leggi i commenti Invia ad un amico Stampa Testo Ricevi RSS Vota 0 Voti Di Christina Feriozzi e Luciano De Angelis Home e-Learning Le Guide di ItaliaOggi ItaliaOggi in PDF In Primo Piano Estero Diritto e Fisco MarketingOggi ClassEurActiv Mercati e Finanza Azienda Scuola AgricolturaOggi Enti Locali Immobiliare ItaliaOggi Sette Violazioni alla deontologia, punite con sanzioni «concrete» che vanno dalla censura alla sospensione fino alla radiazione dall’Albo. La reiterazione del comportamento figura fra le circostanze aggravanti mentre un’attenuazione della sanzione è prevista per l’errore commesso in buona fede. Dalla punibilità della violazione del dovere di competenza e qualità nella prestazione a quella per la mancata formazione professionale o per l’obbligo di copertura assicurativa. Sono alcune fra le numerose previsioni del «Regolamento recante il codice delle sanzioni disciplinari» emanato dal Cndcec il 26/7/2016 e in vigore a partire dal 1° gennaio 2017. cerca case e appartamenti Inserisci comune Affari Legali Qualita' della vita 2015 NDS - Il Nuovo Diritto delle Societa' Documenti Documenti IO7 Archivio Desk China MF Conference Novita' online Il codice delle sanzioni disciplinari. L’emanazione del primo codice delle sanzioni della categoria recepisce i suggerimenti della pubblica consultazione riservata agli Ordini territoriali e fa seguito al nuovo Codice deontologico in vigore dal 1° marzo di quest’anno. L’iniziativa, spiega il presidente nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardi, nasce dall’esigenza di promuovere sul territorio nazionale un’applicazione uniforme dei provvedimenti sanzionatori in relazione alle medesime fattispecie, favorendo in tal modo il rispetto effettivo, in sede di irrogazione della sanzione, dei principi di proporzionalità e gradualità nonché di eguaglianza e di parità di trattamento». Per il consigliere nazionale delegato alla materia, Giorgio Luchetta, il documento «conferma l’attenzione della governance della professione al tema e la sua volontà di coinvolgere la categoria in un processo di partecipazione democratica». Sezione Automotive Novita' in edicola Help Ricerca avanzata News Le News piu' lette 1. Roma, Raggi: subito l'assunzione di 1.121 maestre. Il Pd: grazie a noi 26/07/2016 2. Pubblica amministrazione, positivo incontro con ministro Madia 26/07/2016 3. Dietrofront di Vivendi sull'acquisto di Premium, l'ira di Mediaset 26/07/2016 4. 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Laura Pausini nuda sul palco in Peru' 2. 8 marzo, Ocse: discriminare le donne costa 12.000 miliardi di dollari di pil mondiale 082243 1. La gdo al bivio e-commerce 21/05/2016 Potrebbero interessarti anche Data ALLNEWS365.EU 27-07-2016 Pagina Foglio Metti al riparo il tuo futuro da infortuni e malattie Data di nascita Professione GG/MM/AAAA CAP residenza 11111 Impiegato, dirigente 1 / 2 A partire da 5€/mese Prima di sottoscrivere la polizza leggi i fascicoli informativi su allianz.it e in agenzia. Home Categorie Per i commercialisti sanzioni severe luglio 27, 2016 allnews365 Lascia un commento Di Christina Feriozzi e Luciano De Angelis Violazioni alla deontologia, punite con sanzioni «concrete» che vanno dalla censura alla sospensione fino alla radiazione dall’Albo. La reiterazione del comportamento figura fra le Search … circostanze aggravanti mentre un’attenuazione della sanzione è prevista per l’errore commesso in buona fede. Dalla punibilità della violazione del dovere di competenza e Articoli recenti Analisi Tecnica: indice Nasdaq Composite del 25/07/2016 Per i commercialisti sanzioni severe Analisi Tecnica: indice MDAX del 25/07/2016 Il misterioso regista delle maggiori operazioni hi-tech di Wall Street Analisi Tecnica: indice DAX-30 del 25/07/2016 qualità nella prestazione a quella per la mancata formazione professionale o per l’obbligo di copertura assicurativa. Sono alcune fra le numerose previsioni del Meta «Regolamento recante il codice delle sanzioni disciplinari» emanato dal Cndcec il 26/7/2016 e in vigore a partire dal 1° gennaio 2017. Il codice delle sanzioni disciplinari. L’emanazione del primo codice delle sanzioni della categoria recepisce i suggerimenti della pubblica consultazione riservata agli Ordini territoriali e fa seguito al nuovo Codice deontologico in vigore Accedi RSS degli articoli RSS dei commenti WordPress.org dal 1° marzo di quest’anno. L’iniziativa, spiega il presidente nazionale dei 082243 commercialisti, Gerardo Longobardi, nasce dall’esigenza di promuovere sul territorio nazionale un’applicazione uniforme dei provvedimenti sanzionatori in Codice abbonamento: relazione alle medesime fattispecie, favorendo in tal modo il rispetto effettivo, in sede di irrogazione della sanzione, dei principi di proporzionalità e gradualità nonché di eguaglianza e di parità di trattamento». Per il consigliere nazionale delegato alla materia, Giorgio Luchetta, il documento «conferma l’attenzione della governance della professione al tema e la sua volontà di coinvolgere la categoria Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 12 ALLNEWS365.EU Data 27-07-2016 Pagina Foglio 2 / 2 in un processo di partecipazione democratica». L’articolo completo su ItaliaOggi del 27 luglio 2016 Fonte: ItaliaOggi.it Correlati Category: Notizie « Analisi Tecnica: indice MDAX del 25/07/2016 Analisi Tecnica: indice Nasdaq Composite del 25/07/2016 » Lascia un commento Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati * Commento Nome * Email * Codice abbonamento: 082243 Sito web 9+7= Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 13 IUSLETTER.COM (WEB2) Data 27-07-2016 Pagina Foglio 1 Siete qui: Oggi sulla stampa Oggi sulla stampa 27/07/16 Commercialisti, sanzioni toste Violazioni alla deontologia, punite con sanzioni «concrete» che vanno dalla censura alla sospensione fino alla radiazione dall’Albo. La reiterazione del comportamento figura fra le circostanze aggravanti mentre un’attenuazione della sanzione è prevista per l’errore commesso in buona fede. Dalla punibilità della violazione del dovere di competenza e qualità nella prestazione a quella per la mancata formazione professionale o per l’obbligo di copertura assicurativa. Sono alcune fra le numerose previsioni del «Regolamento recante il codice delle sanzioni disciplinari» emanato dal Cndcec il 26/7/2016 e in vigore a partire dal 1° gennaio 2017. Il codice delle sanzioni disciplinari, L’emanazione del primo codice delle sanzioni della categoria recepisce i suggerimenti della pubblica consultazione riservata agli Ordini territoriali e fa seguito al nuovo Codice deontologico in vigore dal 1° marzo di quest’anno. L’iniziativa, spiega il presidente nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardi, nasce dall’esigenza di promuovere sul territorio nazionale un’applicazione uniforme dei provvedimenti sanzionatori in relazione alle medesime fattispecie, favorendo in tal modo il rispetto effettivo, in sede di irrogazione della sanzione, dei principi di proporzionalità e gradualità nonché di eguaglianza e di parità di trattamento». Per il consigliere nazionale delegato alla materia, Giorgio Luchetta, il documento «conferma l’attenzione della governance della professione al tema e la sua volontà di coinvolgere la categoria in un processo di partecipazione democratica». I rischi per i professionisti. Concreta applicabilità alle regole del codice deontologico scaturisce dalla sanzionabilità delle violazioni ai comportamenti ivi contemplati mediante l’applicazione di un ampio range di «deterrenti». Per le infrazioni non particolarmente gravi è prevista la «censura», ossia una dichiarazione di formale biasimo che, nel caso di particolare tenuità dell’infrazione con archiviazione immediata, può sostanziarsi nella verbalizzazione di un richiamo. Questo, tuttavia costituirà un precedente per valutazioni future. Per quanto riguarda la sospensione dall’esercizio professionale, essa non potrà superare nel massimo i due anni. Tale inibizione sarà graduata fino a un anno per le violazioni meno gravi con colpa o con dolo e fino a due anni nel caso di particolare gravità e conseguente danno significativo a terzi e all’immagine della professione. Ultimo stadio della punibilità è la radiazione dall’albo che potrebbe, però essere commutata in sospensione laddove l’iscritto abbia tempestivamente riparato il danno arrecato. Particolare interesse pratico per i professionisti è destato dalle previsioni in tema di sanzioni per le violazioni agli obblighi formativi e per quelli di copertura assicurativa per la responsabilità. Per le prime, in particolare, l’art. 15 contempla una casistica dettagliata (vedi tabella) che viene ulteriormente distinta a seconda che gli iscritti all’Albo abbiano o meno compiuto il 65° anno di età oppure che siano iscritti nell’elenco speciale. Il raddoppio delle menzionate sanzioni, poi, si ha nel caso in cui il professionista incorra nella violazione dell’obbligo formativo nel triennio successivo. Sospensione fino a sei mesi è prevista dall’art. 19 nel caso di mancata stipula di apposita polizza di assicurazione per i danni derivanti al cliente per l’esercizio dell’attività professionale. Con la medesima sanzione, poi, è punita la violazione del dovere di obiettività, ossia l’assenza di pregiudizi o conflitti di interessi nello svolgimento dell’attività. Mentre la violazione del dovere di competenza, diligenza e qualità nella prestazione è punito con la censura. La trasgressione del dovere di indipendenza, invece, può andare dalla censura nei casi di violazione dell’imparzialità e delle incompatibilità previste in relazione alla natura dell’incarico, fino alla sospensione di un anno qualora sia diminuito il libero arbitrio del professionista o vi sia ostacolo all’adempimento dei propri doveri. 082243 Christina Feriozzi e Luciano De Angelis Codice abbonamento: Condividi su POTREBBE INTERESSARTI ANCHE Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 14 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 5 1 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 15 26-07-2016 Data FISCAL-FOCUS.IT VIP Pagina 1 / 2 Foglio EDITORIALI CHI SIAMO ABBONAMENTI CONDIZIONI DI VENDITA COOKIE POLICY CONTATTI LAVORA CON NOI CERCA Mercoledì, 27 Luglio 2016 - Direttore: Antonio Gigliotti QUOTIDIANO u Accesso HOME i f Registrati QUOTIDIANO News24: c RIVISTA FORMAZIONE LIBRERIA L’ESPERTO Facebook v Vimeo y Youtube (VUOTO) r RSS FISCAL TV 17.43 Patrimonio immobiliare italiano: disponibili i dati aggiornati Fiscale Giurisprudenza Lavoro Altre tematiche FISCO GIURISPRUDENZA LAVORO & PREVIDENZA PROFESSIONI DOTTRINA & LAVORO OPINIONI S.O.S. UNICO S.O.S. ANTIRICICLAGGIO ATTUALITÀ SCADENZIARIO "IL PUNTINO..." PROFESSIONI p 27 LUGLIO 2016 Stampa b PDF h Invia ad un amico CNDCEC: DAL 1° GENNAIO 2017 SARÀ OPERATIVO IL NUOVO CODICE DELLE SANZIONI Lo scorso 30 giugno è terminata la pubblica consultazione, riservata agli Ordini territoriali, per la valutazione dell’idoneità del Codice delle Sanzioni predisposto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dopo il varo del nuovo codice deontologico entrato in vigore il 1° marzo. Obiettivo del testo – che, come ha dichiarato Giorgio Luchetta, Consigliere Nazionale delegato alla materia, ha accolto, in sede di pubblica consultazione, molte delle osservazioni suggerite dagli Ordini, a riprova di un operato ispirato alla condivisione degli intenti e, soprattutto, alla partecipazione democratica alla predisposizione di parametri di condotta indirizzati all’intera categoria – è quello di fornire al Consiglio di Disciplina territoriale dell'Ordine, ovvero ai Collegi disciplinari nei quali esso è articolato, indicazioni unitarie ed uniformemente valide, per tutto il territorio nazionale, circa l’applicazione delle sanzioni comminabili per violazioni delle norme deontologiche. Quanto ai contenuti operativi, il Codice si articola in un primo Titolo, contenente disposizioni di carattere generale, ed in un secondo Titolo dedicato alle sanzioni comminabili (ed ai loro criteri applicativi) in caso di violazione di specifiche violazioni del codice deontologico della professione. L’ambito di applicazione delle sanzioni irrogabili – precisato nel primo Titolo – ricomprende, oltre agli iscritti ordinari (tanto ai singoli quanto alle società da essi costituite), anche gli iscritti nell’elenco speciale dei non esercenti ed i tirocinanti; il criterio applicativo delle stesse è quello della proporzionalità alla gravità della violazione ed alle conseguenze dannose che ne possano derivare, dovendosi Codice abbonamento: 082243 all’uopo valutare circostanze oggettive (gravità del fatto) e soggettive (sussistenza del dolo e sua intensità; grado di colpa) oltre che il complessivo comportamento del professionista in relazione all’eventuale danno provocato (art. 4). Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 16 Data FISCAL-FOCUS.IT VIP 26-07-2016 Pagina Foglio 2 / 2 Nell’individuare, poi, le speci che misure sanzionatorie (censura, sospensione e radiazione: artt. 5, 6 e 7) - commisurate al tipo di violazione commessa ed elaborate anche alla luce dell’esperienza maturata dalla giurisprudenza disciplinare - il testo precisa altresì le circostanze aggravanti e le attenuanti (artt. 8 e 9), sancendo pure l’obbligo di motivazione del provvedimento disciplinare (art. 10). A seguito delle indicazioni recepite in sede di pubblica consultazione, a questo primo Titolo sono state apportate alcune precisazioni rispetto alla formulazione contenuta nel testo iniziale: riguardo all’ipotesi di archiviazione immediata del provvedimento sanzionatorio della censura, in ordine alla quale si è stabilito che debba essere motivata ed accompagnata dalla verbalizzazione di un richiamo all’interessato non avente natura di sanzione disciplinare, che tuttavia avrà valore di precedente nella valutazione futura di eventuali violazioni della stessa natura; circa le aggravanti, ove alla recidiva è stata sostituita la previsione più ampia della reiterazione di comportamenti; relativamente alle attenuanti, ove è stato aggiunto il criterio dell’evidente errore commesso in buona fede ed è stata sostituita la sospensione alla radiazione per l’ipotesi in cui l’iscritto abbia tempestivamente riparato il danno arrecato oppure si sia attivato spontaneamente ed ef cacemente per elidere o attenuare le conseguenze dannose del suo operato, con conseguente riduzione. Il secondo Titolo, nello speci care in dettaglio le singole ipotesi di violazione di norme deontologiche e le sanzioni corrispondenti, contempla: la violazione dell’interesse pubblico al corretto esercizio della professione (art.11); la violazione degli obblighi di integrità (art. 12), di obiettività (art. 13), di competenza, diligenza e qualità della prestazione (art. 14), di Formazione Professionale (art. 15), di indipendenza (art. 16), di riservatezza (art. 17), dei doveri relativi al comportamento professionale (art.18), dell’obbligo di copertura assicurativa per responsabilità professionale (art. 19); la violazione dei doveri connessi ai rapporti con i colleghi (art. 20), con i clienti (art. 21), con gli enti istituzionali di categoria (art. 22), con i dipendenti ed i collaboratori (art. 23), con i tirocinanti (art. 24); la violazione, da parte dei tirocinanti, dei doveri connessi al rapporto di tirocinio (art. 25); la violazione dei doveri connessi ai rapporti con altri soggetti (art. 26), per concludere con la violazione dei doveri inerenti la concorrenza (art. 27). Anche a questo secondo Titolo alcune variazioni sono state introdotte a seguito dell’esito della pubblica consultazione, in particolare con riguardo ai casi di violazione dell’obbligo di formazione professionale, ove sono stati rivisti alcuni criteri di valutazione e comminazione della sanzione ed è stata altresì aggiunta come ipotesi sanzionabile il mancato conseguimento dei crediti formativi minimi riferiti a ciascun anno nonché a quelli relativi alle materie obbligatorie. Una norma di chiusura in ne ha chiarito che le disposizioni del Codice delle sanzioni si applicheranno ai procedimenti disciplinari avviati successivamente alla sua entrata in vigore, stabilita per il prossimo 1° gennaio 2017. Nel de nire il Codice delle sanzioni come “l’ideale completamento del nuovo Codice Deontologico in vigore dal 1° marzo di quest’anno” il Presidente del CNDCEC, Gerardo Longobardi, ha ribadito l’auspicio che esso, promuovendo sul territorio nazionale un’applicazione uniforme dei provvedimenti sanzionatori in relazione alle medesime fattispecie, “ottemperi all’esigenza di favorire il rispetto effettivo, in sede di irrogazione della sanzione, dei principi di proporzionalità e gradualità nonché di eguaglianza e di parità di trattamento”. AUTORE: ESTER ANNETTA Canali Social Utenti EDITORIALI QUOTIDIANO FACEBOOK REGISTRAZIONE CHI SIAMO RIVISTA VIMEO ACCESSO ABBONAMENTI FORMAZIONE YOUTUBE CONDIZIONI DI VENDITA LIBRERIA RSS COOKIE POLICY L’ESPERTO CONTATTI FISCAL TV Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Codice abbonamento: Informazioni 082243 PER INSERIRE I VOSTRI COMMENTI DOVETE REGISTRARVI. Pag. 17 26-07-2016 Data Pagina 1 / 2 Foglio LIBRI E CODICI QUOTIDIANO SPECIALI Martedì 26 luglio 2016 Fisco Lavoro e Aggiornato alle 15:27 EBOOK DOSSIER previdenza PERIODICI BANCHE DATI E SOFTWARE RASSEGNA STAMPA Bilancio e contabilità GAZZETTA UFFICIALE Finanziamenti SERVIZI ONLINE SCADENZE APP FORMAZIONE E-LEARNING Entra Abbonati COSTITUZIONE E CODICI Cerca LEGISLAZIONE Impresa Home > Fisco > Professioni > Commercialisti: Codice delle sanzioni disciplinari dal 1° gennaio 2017 CHIUSA LA PUBBLICA CONSULTAZIONE - 26 LUGLIO 2016 ORE 15:03 Archivia e leggi dopo Regola testo Stampa Crea PDF Commercialisti: Codice delle sanzioni disciplinari dal 1° gennaio 2017 Deontologia professionale Professioni Condividi Via libera definitivo del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti ed esperti contabili al primo Codice delle sanzioni disciplinari della categoria. Le nuove norme entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2017. Il Codice delle sanzioni rappresenta, per il CNDCEC, l’ideale completamento del nuovo Codice deontologico in vigore dal 1° marzo di quest’anno. “L’iniziativa”, precisa Presidente del CNDCEC Gerardo Longobardi, “nasce dall’esigenza di promuovere sul territorio nazionale un’applicazione uniforme dei provvedimenti sanzionatori in relazione alle medesime fattispecie, favorendo in tal modo il rispetto effettivo dei principi di proporzionalità e gradualità nonché di eguaglianza e di parità di trattamento”. Entrerà in vigore dal 1° gennaio 2017 il nuovo Codice delle sanzioni disciplinari , che ha ricevuto il via libera del Consiglio nazionale dei commercialisti. Il Nuovo codice recepisce alcuni suggerimenti emersi nel corso della pubblica consultazione riservata agli Ordini territoriali, conclusasi il 30 giugno scorso. Leggi anche CNDCEC: in consultazione il Codice delle sanzioni disciplinari “L’iniziativa diretta ad elaborare un apposito regolamento in materia di sanzioni disciplinari”, afferma il Presidente del CNDCEC Gerardo Longobardi, “nasce dall’esigenza di promuovere sul territorio nazionale un’applicazione uniforme dei 082243 provvedimenti sanzionatori in relazione alle medesime fattispecie, favorendo in tal modo il rispetto effettivo, in sede di irrogazione della sanzione, dei principi di Codice abbonamento: proporzionalità e gradualità nonché di eguaglianza e di parità di trattamento”. “Il testo”, spiega il Consigliere nazionale delegato alla materia, Giorgio Luchetta, “pur mantenendo il suo impianto originale, ha accolto molte delle osservazioni formulate dagli Ordini e dai relativi organi di disciplina nell’ambito della consultazione, confermando, attraverso tale importante contributo, l’attenzione Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 18 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 2 / 2 della governance della Professione al tema e la sua volontà di coinvolgere la categoria in un processo di partecipazione democratica” Consulta il Dossier Commercialisti: nuovo Codice deontologico Il nuovo Codice delle sanzioni Il CNDCEC ha individuato disposizioni generali su natura e tipologia delle sanzioni, sulle circostanze aggravanti o attenuanti da considerare nella valutazione delle singole fattispecie, individuando infine le sanzioni (o, più spesso, range sanzionatori) in corrispondenza di condotte in violazione di specifiche norme del Codice deontologico. In particolare le sanzioni edittali sono state individuate, generalmente, alla luce dell’esperienza maturata dalla giurisprudenza disciplinare. Leggi anche - Dalla censura alla radiazione: tutte le sanzioni disciplinari per i commercialisti - Commercialisti: il Codice sulle sanzioni completa l’assetto deontologico della categoria - Commercialisti: sanzioni disciplinari anche per STP e tirocinanti Rispetto al testo iniziale, all’esito della consultazione pubblica, sono state fornite alcune importanti precisazioni: - (nel caso di archiviazione immediata) è stata chiarita la modalità con cui viene espresso il richiamo all’iscritto (attraverso verbalizzazione dello stesso), confermando la circostanza che tale richiamo non ha carattere di sanzione disciplinare ma che comunque costituisce un precedente nella valutazione futura di eventuali violazioni della stessa natura da parte dell’iscritto; - (in riferimento alle circostanze aggravanti) l’istituto della recidiva è stato sostituito con il parametro, più ampio, della reiterazione dei comportamenti; - (nell’ambito delle condizioni in presenza delle quali è possibile un’attenuazione della sanzione) è stata introdotta anche la circostanza relativa all’errore commesso in buona fede ed è stata espressamente prevista la possibilità di comminare la sospensione da uno a due anni in luogo della radiazione laddove l’iscritto abbia tempestivamente riparato il danno arrecato. - (relativamente alle sanzioni conseguenti alla violazione dell’obbligo di formazione professionale) sono stati modificati i range sanzionatori e sono state precisate le sanzioni anche nei casi di mancato conseguimento dei crediti formativi minimi riferiti a ciascun anno nonché a quelli relativi alle materie obbligatorie; - è stata introdotta una specifica disposizione per chiarire che le disposizioni presenti nel Codice si applicheranno ai procedimenti disciplinari avviati successivamente al 1° gennaio 2017, data della sua entrata in vigore. A cura della Redazione 082243 Copyright © - Riproduzione riservata Codice abbonamento: CNDCEC, comunicato stampa 26/07/2016 Se ti è piaciuto questo articolo prova il Quotidiano per 3 mesi a 35 euro. Abbonati subito! Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 19 Home Chi Siamo Servizi 26-07-2016 Data STUDIOPALLINO.IT Pagina Sedi e Contatti Notizie Community Portale Clienti Commercialisti: Codice delle sanzioni disciplinari dal 1° gennaio 2017 Notizia inserita in data: Tue, 26 Jul 2016 15:03:00 +0200 Foglio 1 CEDAC Notaio Mappa Ricerca: Cerca Traduci: Seleziona lingua ▼ Via libera definitivo del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti ed esperti contabili al primo Codice delle sanzioni disciplinari della categoria. Le nuove norme entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2017. Il Codice delle sanzioni rappresenta, per il CNDCEC, l’ideale completamento del nuovo Codice deontologico in vigore dal 1° marzo di quest’anno. “L’iniziativa”, precisa Presidente del CNDCEC Gerardo Longobardi, “nasce dall’esigenza di promuovere sul territorio nazionale un’applicazione uniforme dei provvedimenti sanzionatori in relazione alle medesime fattispecie, favorendo in tal modo il rispetto effettivo dei principi di proporzionalità e gradualità nonché di eguaglianza e di parità di trattamento”. Leggi tutto l'articolo ... Altre Notizie FATCA: come correggere gli errori Commercialisti: Codice delle sanzioni disciplinari dal 1° gennaio 2017 Fonte: http://www.ipsoa.it/rss/Fisco_UltimeNotizie.xml Commenti: Sanzioni amministrative INPS solo in F24 Elide Regime IVA MOSS al Centro Operativo di Pescara Il regime Pex supera i confini nazionali TUTTE LE NOTIZIE... Codice abbonamento: 082243 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 20 Tiratura: 198.883 Diffusione: 140.577 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 32 1 / 2 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 21 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 32 2 / 2 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 22 Tiratura: 80.157 Diffusione: 40.318 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 40 1 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 23 26-07-2016 Data DIRITTOBANCARIO.IT (WEB) Pagina 1 Foglio © ATTUALITÀ APPROFONDIMENTI GIURISPRUDENZA EDITORIALI OSSERVATORI RIVISTA DI DIRITTO BANCARIO CONVEGNI E FORMAZIONE RASSEGNA Redazione Comitato Scientifico Contatti HOME / ATTUALITÀ Invia per Email stampa riduci articolo testo REVISIONE DEI CONTI 26/07/2016 CondividiSegnala Condividi Share on su su su Diritto FacebookTwitter Linkedin Bancario la Community ingrandisci testo Indirizzo E-mail < Your E-mail address > Password ***** Dal CNDCEC le nuove Linee guida per i sindaci che effettuano la revisione legale ricordami LOG IN Accedi con Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha pubblicato le nuove “Linee Guida per il Sindaco-Revisore alla luce degli ISA Italia”. Scopo delle presenti Linee guida è quello di fornire alcune indicazioni di carattere operativo in merito all’attività del collegio sindacale incaricato della revisione legale, raccordando i due sistemi di regole vigilanza ex artt. 2403 e ss. c.c. e revisione legale ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010 - declinando, inoltre, lo svolgimento delle attività di controllo regolamentate dai principi di revisione internazionali (ISA Italia) nell’ambito del funzionamento e delle caratteristiche del collegio sindacale. CANCEL Dimenticata la password? Clicca qui Non sei membro? Registrati ALLEGATI Linee Guida per il Sindaco-Revisore alla luce degli ISA Italia Le Linee guida descrivono e analizzano alcune delle aree di “maggiore criticità” connesse all’operatività del collegio sindacale incaricato della revisione, individuate in particolare: nell’attività preliminari all’accettazione dell’incarico; nell’organizzazione del collegio sindacale; nelle sinergie; nei primi incarichi di revisione e saldi di apertura - i rapporti tra il collegio sindacale incaricato della revisione ed il precedente incaricato della revisione; nella verbalizzazione e documentazione; nella continuità aziendale; in eventi successivi. Iscriviti alla newsletter < Your E-mail address > GO CONTENUTI PREMIUM PROFESSIONISTI E IMPRESE OIC 16 e 24: le Attività materiali ed immateriali Gli effetti fiscali delle principali novità introdotte dai principi contabili nazionali Gli strumenti finanziari nel bilancio: i nuovi OIC 20 e OIC 21 Vai all'elenco completo e inizia la ricerca Sei un professionista? ISCRIVITI I PIU' LETTI INTERVENTI NORMATIVI 04/07/2016 Decreto banche: pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione Subject: 05/07/2016 Prime osservazioni sulle novità in materia di procedure concorsuali introdotte dal “Decreto banche”, all’indomani della conversione in legge SEGNALAZIONI CREDITIZIE E FINANZIARIE 01/07/2016 Centrale dei rischi: nuovo aggiornamento alle Istruzioni Banca d’Italia Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 24 082243 INVIA NUOVO COMMENTO FALLIMENTO E PROCEDURE CONCORSUALI Codice abbonamento: COMMENTI Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 11 1 Consiglio Nazionale, Presidenza e Consiglieri Pag. 25 Tiratura: 80.157 Diffusione: 40.318 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 26 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 34 1 Tiratura: 64.532 Diffusione: 47.550 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 27 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 20 1 Tiratura: 198.883 Diffusione: 140.577 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 2 1 La professione di commercialista Pag. 28 Tiratura: 80.157 Diffusione: 40.318 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 35 1 La professione di commercialista Pag. 29 Tiratura: 80.157 Diffusione: 40.318 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 30 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 40 1 Tiratura: 80.157 Diffusione: 40.318 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 31 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 40 1 Tiratura: 168.029 Diffusione: 134.779 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 22 1 La professione di commercialista Pag. 32 27-07-2016 Data EFFEMERIDE.IT Pagina 1 / 5 Foglio 20.7 C Rome, it mercoledì, luglio 27, 2016 PRIMA PAGINA OPINIONI About Effemeride ESTERI ITALIA Chi Siamo Contattaci ECONOMIA Informativa sulla Privacy SCIENZA E TECNOLOGIA SALUTE INTRATTENIMENTO SPORT INFORMAZIONI ΕΦΦΕΜΕΡΙΔΕ Solo Notizie da Prima Pagina! Home Uncategorized Banche salvate con i soldi delle Pensioni Uncategorized Banche salvate con i soldi delle Pensioni Di La Redazione - luglio 27, 2016 Condividi su Facebook 0 Tweet su Twitter “Per MPS servono soldi veri”. Lo ha dichiarato nel fine settimana il presidente della NEWSLETTER Abbonati alla nostra Newsletter. E' Gratis! Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (PD), attaccando forse velatamente il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che da mesi tratta con la SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL Commissione UE una soluzione di compromesso tra l’esigenza di provvedere a un salvataggio delle banche italiane anche con soldi pubblici e la necessità di rendere tale 6,658 Fan LIKE intervento compatibile con il bail-in, entrato in vigore all’inizio di quest’anno e che contempla sì la possibilità di un aiuto dello stato agli istituti, ma passando per il coinvolgimento nelle perdite anche degli azionisti e degli obbligazionisti, subordinati in 24 Followers SEGUI 162 Followers SEGUI primis. Ecco, quindi, che il governo Renzi starebbe spingendo, in assenza dell’avallo europeo PIU LETTI a un eventuale salvataggio pubblico senza perdite per gli obbligazionisti subordinati, attraverso un potenziamento del fondo Atlante. Per questo, Palazzo Chigi vorrebbe che a metterci nuovi quattrini fossero i fondi pensione del nostro paese, partendo dalle casse previdenziali delle categorie professionali. Lo ha già fatto indirettamente la cassa per i geometri, tra i controllanti di Quaestio Sgr, la società di gestione di Atlante. E proprio Quaestio starebbe dando vita al cosiddetto Atlante 2, partecipato dall’Adepp (Associazione degli enti privati di previdenza), Cdp, Sga e il fondo Atlante. AA123BB DATA DI NASCITA del proprietario GG / MM / AAAA Fonte: ANIA aprile 2015. Raccolta premi mercato diretto in Italia. Messaggio promozionale con finalità commerciali. Prima di sottoscrivere leggere il fascicolo informativo su Genialloyd.it PENSIONI Riforma Pensioni: Ancora da sciogliere il nodo risorse, Sindacati pronti alla mobilitazione (Video) Maria Luisa Pisani - luglio 26, 2016 0 082243 TARGA dell'auto La denuncia del M5S: Pensioni private in Fondo Atlante 2 per salvare Monte dei Paschi Codice abbonamento: CALCOLA IL TUO RISPARMIO “Il Fondo Atlante ha già quasi esaurito le cartucce dopo aver ricapitalizzato le disastrate Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il governo quindi non sa La professione di commercialista Pag. 33 EFFEMERIDE.IT Data 27-07-2016 Pagina Foglio 2 / 5 dove prendere i soldi per mettere una toppa al buco (enorme) di Monte dei Paschi che deve vendere sul mercato 10 miliardi di crediti deteriorati netti e poi, probabilmente, sarà costretta a ricapitalizzare per 3-4 miliardi” fanno sapere in una nota dal MoVimento 5 Stelle. Il M5S precisa inoltre: “E allora ecco la geniale idea: creare un nuovo Atlante. I fondi esteri, però, subodorata la fregatura, hanno già dato picche; le banche italiane non sono disposte a mettere che spiccioli. Che fare allora? Quello che si fa sempre: svuotare le tasche dei cittadini, in particolare le pensioni faticosamente accantonate. Il governo infatti da settimane sta pressando le casse previdenziali private affinché sgancino il tesoretto. In pratica, si vogliono usare i soldi delle pensioni di domani per coprire le malefatte dei banchieri di oggi. Hanno anche il coraggio di chiamarla ‘operazione di mercato’. E’ inaccettabile forzare le casse previdenziali, che hanno una mission pubblica, a coprire i buchi di Montepaschi, causati da banchieri senza scrupoli e da una vigilanza dormiente.” “Il danaro prelevato dalle buste paga dei professionisti e versato per assicurarsi la pensione viene così ‘investito’ in sofferenze bancarie, con la scusa che tutti sono chiamati a garantire la stabilità del Paese. Quella stessa stabilità sistemica in nome della quale, sul fronte del credito, Bankitalia ha avallato in passato le peggiori pratiche” proseguono i pentastellati. Dai grillini viene puntalizzato: “Cosa dirà la UE di fronte a un eventuale apporto di capitale di soggetti come le casse previdenziali che sono eminentemente pubbliche? E cosa dirà dell’intervento di società partecipate dello Stato come Cassa depositi e prestiti o Poste Vita? E che dire del ministero dell’Economia che è da una parte socio di Mps e dall’altra vigilante sulle casse? Il M5S ha chiesto di incontrare i vertici di Cdp per avere lumi.” “Il sostegno dell’Adepp risponde invece a logiche eminentemente politiche e gli iscritti alle gestioni dovrebbero ribellarsi. Da sempre teorizziamo la possibilità di un intervento pubblico nel sistema bancario. Ma ciò dovrebbe avvenire in un panorama del tutto diverso, a partire dalla separazione tra banche di investimento e banche commerciali e con una vigilanza riformata alla radice. E’ assurdo, invece, usare il denaro dei contribuenti come tappeto sotto il quale nascondere i reati dei manager amici dei politici” si rende noto infine. Brunetta: Per salvare MPS Renzi pronto a sacrificare pensionati italiani Dichiarazione dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia: “Alert: per salvare Monte dei Paschi di Siena Renzi è pronto a sacrificare le pensioni di un milione e mezzo di pensionati italiani: notai, avvocati, geometri, ragionieri, periti commerciali, periti industriali, dottori commercialisti, biologi, consulenti del lavoro, farmacisti, agrotecnici e periti agrari, medici, psicologi, veterinari, agronomi, forestali, 082243 attuari, chimici, geologi, ingegneri, architetti, giornalisti, liberi professionisti, infermieri, assistenti sanitari, vigilatrici d’infanzia, spedizionieri doganali, rappresentanti e agenti di Codice abbonamento: commercio. A ciascuno di essi, infatti, il governo intende chiedere un contributo di oltre 330 euro (totale 500 milioni) da conferire nel Fondo cosiddetto ‘Atlante 2’, che dovrebbe La professione di commercialista Pag. 34 Data EFFEMERIDE.IT 27-07-2016 Pagina Foglio 3 / 5 acquistare i crediti deteriorati di Monte dei Paschi. Il milione e mezzo di pensionati italiani lo sa che Renzi vuole sfilare alle loro casse previdenziali questi soldi? Fondo che, tra l’altro, dovrebbe godere anche della garanzia dello Stato, per cui oltre ai pensionati finiranno per dover pagare tutti i contribuenti. Il tutto perché Renzi vuole evitare di perdere consenso con un eventuale bail-in, che aprirebbe nel governo un secondo ‘caso Etruria’. Ormai non gliene va bene più una”. La denuncia del Codacons: No soldi pensioni private per salvare MPS “L’intervento delle casse previdenziali nel fondo Atlante 2 rappresenta una illecita intromissione del governo nelle tasche dei cittadini e, come tale, sarà denunciato in Procura e impugnato al Tar del Lazio” annuncia in una nota il Codacons, bocciando senza mezzi termini “l’indicazione dell’Associazione degli Enti previdenziali privati (Adepp) che ha deliberato di sostenere l’iniziativa Atlante 2 per salvare Monte dei Paschi”. “Ancora una volta si ricorre ai soldi dei cittadini per salvare le banche, una decisione folle contro la quale ci opporremo in ogni sede – dichiara il presidente Carlo Rienzi – In sostanza il governo prende i soldi dalle casse pensionistiche private, andando a pescare presso i professionisti che hanno versato negli anni contributi per garantirsi una serena vecchiaia. Un atto a nostro avviso illegittimo, che abbiamo deciso di denunciare alla Procura della Repubblica di Roma alla luce della possibile fattispecie di appropriazione indebita: al contempo abbiamo diffidato il premier Matteo Renzi e il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a non toccare nemmeno un centesimo dei soldi dei lavoratori”. ADC: Le Casse di Previdenza dei Liberi Professionisti non sono una mucca da mungere Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro dell’Economia. Scegli la migliore RC Auto sul mercato Targa auto Data di nascita proprietario AA123BB GG/MM/AAAA Calcola il prezzo Info privacy Codice abbonamento: 082243 Messaggio pubblicitario a finalità promozionale. La professione di commercialista Pag. 35 EFFEMERIDE.IT Data 27-07-2016 Pagina Foglio 4 / 5 Il titolo di apertura di questa lettera potrebbe sembrare irriverente, ma è quello che molti professionisti hanno pensato alla lettura dei giornali che riportavano in varia maniera le notizie secondo le quali il Governo avrebbe chiesto alle Casse di Previdenza dei professionisti di contribuire al Fondo salva banche ATLANTE, dapprima con 4 dei circa 70 miliardi di euro che compongono il loro patrimonio, e ora con “soli” 500 milioni finalizzati all’acquisto dei crediti deteriorati di Monte Paschi Siena. La notizia ovviamente non è la riduzione della pretesa da 4 miliardi a 500 milioni, ma la pretesa in sé, alla quale purtroppo si aggiunge la diffusione dell’approvazione, da parte dell’Adepp, l’associazione delle Cassa di previdenza dei professionisti, di una delibera che sostiene tale intervento. Ovviamente ora i CdA delle diverse Casse dovranno poi autonomamente deliberare. Ma la maggioranza, in sede Adepp, ha evidentemente aderito alla scelta di indirizzo. La sensazione è quella che si pensi che i patrimoni della Casse di Previdenza dei Professionisti siano dei “gioiellini” del sistema previdenziale italiano in cui vi sia custodito un “tesoretto “ a cui attingere in caso di bisogno, come è stato fatto sino ad ora con la tassazione dei rendimenti degli investimenti, spending review e balzelli vari. Dimenticando, volutamente, che le Casse autonome dei professionisti sono state istituite e successivamente privatizzate per poter garantire un futuro previdenziale, senza oneri a carico dello Stato e della collettività, a tutti i professionisti che obbligatoriamente vi contribuiscono versando una parte del loro reddito ed alimentando così un patrimonio che, incrementato dai rendimenti, deve garantire adeguate prestazioni previdenziali nel momento in cui verrà meno il reddito della professione. Per tale motivo il patrimonio complessivo di 70 miliardi di euro non costituisce un valore da aggredire, anche se per il bene del Paese, ma un patrimonio da conservare e far fruttare per adempiere puntualmente al debito che le casse hanno maturato e matureranno nei confronti dei professionisti, derivante dall’obbligo che gli enti previdenziali hanno assunto per erogare corrispondenti prestazioni assistenziali e previdenziali. Se le Casse Previdenziali dovessero inserire nel passivo dei propri bilanci tale debito “latente”, pari al valore attuale delle pensioni da erogare sia ai pensionati in corso che a quelli futuri, si vedrebbe che il valore patrimoniale è assolutamente tutto impegnato per gli obiettivi di stabilità a lungo termine secondo le stime attuariali dei rispettivi bilanci tecnici. Le Casse di Previdenza private dei professionisti sono enti di diritto privato che si sono assunti l’onere di soddisfare un diritto costituzionale che è quello della pensione e lo fanno “senza oneri per lo Stato “ a differenza di quanto accade per la gestione dell’Inps, dovrebbero quindi essere aiutate a svolgere al meglio tale funzione e poter erogare pensioni più adeguate a quello che ora sono in grado di fare. La professione di commercialista Codice abbonamento: 082243 Anche la CNPADC, considerata una delle più virtuose in tema di redditività e stabilità e che ha un patrimonio al 31/12/2015 superiore ai 6 miliardi, nonostante la riforma adottata dal 2004 che prevede il calcolo delle pensioni con metodo contributivo pro-rata temporis, ancora non ha raggiunto un equilibrio totale e tanta è ancora la strada per mettere in definitiva sicurezza il sistema consentendo l’erogazione di pensioni più adeguate di quelle che si possono garantire ora che a fatica raggiungono un tasso di sostituzione del 50%. Pag. 36 Data EFFEMERIDE.IT 27-07-2016 Pagina Foglio 5 / 5 E’ per questo motivo che non consentiremo che neanche un euro del patrimonio della nostra Cassa sia distratto dallo scopo a cui è destinato e cioè erogare assistenza e previdenza adeguata ai dottori commercialisti. Cosa è diversa invece è valutare, in piena autonomia, la possibilità di indirizzare gli investimenti delle Casse Previdenziali Private anche nell’economia reale, come già sta facendo la nostra Cassa, ovviamente nel rispetto rigoroso delle procedure di investimento che si è data, i quali devono contemperare redditività, diversificazione, sicurezza degli investimenti e garanzia dei flussi necessari alla gestione di un ente previdenziale. Il Fondo Atlante ha come scopo il “salvataggio” di Istituti di credito in crisi e, al di là delle opportune valutazioni degli specifici strumenti di investimento, non si può pensare che questi “prodotti”, che teoricamente si portano dietro interessanti rendimenti e molto realisticamente non pochi rischi, vengano imposti (di fatto si tratta di tentativi di moral suasion) ad Enti che innanzi tutto devono limitare i rischi perché in primo luogo è il capitale che va conservato. L’invito in questa sede al Governo ed agli organi delle Casse di Previdenza, ed in particolare al Consiglio di Amministrazione ed all’Assemblea dei Delegati della CNPADC che devono assumere decisioni in merito, è quello di non perdere di vista l’unico scopo sostanziale e di legge delle Casse di Previdenza e cioè quello di garantire il futuro previdenziale ed assistenziale dei professionisti iscritti obbligatoriamente a dette Casse e che detto fine non può essere messo in pericolo in nessun modo tanto meno per fungere da stampella ad operazioni di salvataggio di alcuni pezzi del sistema bancario italiano la cui soluzione deve essere trovata con strumenti suoi propri. Fausto Bertozzi Coordinatore della Commissione Previdenza ADC Nazionale Fonte: InvestireOggi, Mainfatti, Free News Online, Adcnazionale Articolo di Pensioninovita che ripubblichiamo per gentile concessione Scegli la migliore RC Auto sul mercato Targa auto Vota questo articolo Data di nascita proprietario AA123BB GG/MM/AAAA Calcola il prezzo Info privacy Messaggio pubblicitario a finalità promozionale. Non lavorare per guadagnare, fai Codice abbonamento: 082243 Ti potrebbe interessare L'obesità addominale? STOP perdita di 1 porzione brucia fino Capelli con questa La professione di commercialista Pag. 37 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 10 1 La professione di commercialista Pag. 38 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 14 1 La professione di commercialista Pag. 39 Tiratura: 31.854 Diffusione: 22.422 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 40 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 20 1 Diffusione: 1.775 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 41 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 27 1 Tiratura: 42.708 Diffusione: 33.055 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 42 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 37 1 Diffusione: 27.451 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 43 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 5 1 27-07-2016 Data Pagina Foglio 1 Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. 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La legge 107 del 2015 ha introdotto l'obbligo per gli studenti di effettuare, nel triennio, 400 ore di alternanza scuola-lavoro. In questo contesto, tre terze hanno sperimentato un percorso intensivo di simulazione d'impresa articolato in incontri con esperti, visite aziendali e attività di laboratorio per l'elaborazione di un business plan e l'acquisizione di procedure di funzionamento di un pacchetto gestionale (Team System). In settembre gli studenti proseguiranno l'esperienza con uno stage. Una caratteristica innovativa è stata l'interazione con altri indirizzi della scuola, in particolare l'Agrario Busdraghi, per la simulazione di una start-up agricola con ecommerce; con l'Istituto Nottolini è stata condivisa la progettazione degli spazi di vendita dell'azienda simulata. L'attività di alternanza scuola-lavoro è stata possibile, spiegano il preside del Carrara Cesare Lazzari e la coordinatrice del progetto professoressa Santina Di Lallo, grazie alla collaborazione di imprese, studi professionali, Camera di Commercio, Polo Tecnologico Lucchese, enti pubblici che hanno aderito. Anche la partecipazione agli incontri Scuole Aperte promossi dalla Prefettura di Lucca ha consentito di approfondire tematiche specifiche. Gli ordini dei commercialisti e dei consulenti del lavoro di Lucca hanno effettuato incontri con gli studenti del triennio sul temi rilevanti del loro percorso formativo. «Ringraziamo - spiegano - imprese, enti pubblici, studi professionali e tutti coloro che hanno contribuito alle attività. In particolare per l'ordine dei commercialisti, la presidente Carla Saccardi, Alessandro Stefani, Stefano Frediani , referente dell'ordine per l'Asl, Paola Mazzoni, Ahmed Varetti, la presidente dell'ordine dei consulenti del lavoro Luciana Conti, Roberto Gemignani e il prefetto Giovanna Cagliostro. Le difficoltà incontrate hanno fatto sorgere dubbi sulla sostenibilità di quanto previsto dalla legge 107 ed emergere criticità varie. Riteniamo importante costruire forme corrette di relazioni fra scuola e territorio con confronti nel rispetto delle specificità dei soggetti coinvolti. L'obiettivo da costruire è una più incisiva formazione professionale e civica degli studenti. L'Itet CarraraNottolini-Busdraghi auspica di poter contare sulle collaborazioni attivate anche in futuro e di incrementare il confronto». Pag. 44 Tiratura: 31.711 Diffusione: 22.841 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 45 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 IX 1 Diffusione: 1.243 Quotidiano Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 46 Codice abbonamento: 082243 Foglio 27-07-2016 29 1 26-07-2016 Data Pagina 1 Foglio Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, a scopi pubblicitari e per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Per maggiori informazioni o negare il consenso, leggi l'informativa estesa. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso. Ok Informativa estesa EDIZIONI ANSA Mediterraneo Europa NuovaEuropa Latina Brasil English Professioni Cronaca Politica ANSA.it Economia Fai la ricerca Regioni Economia PRIMOPIANO • BORSA • FINANZA PERSONALE Professioni Le Casse Seguici su: Mobile • Mondo PROFESSIONI • Cultura Tecnologia Il mondo in Immagini Sport Vai alla Borsa FOTO VIDEO Vai al Meteo Tutte le sezioni REAL ESTATE • PMI • AMBIENTE & ENERGIA • MOTORI • MARE Commercialisti, 'Atlante2? No a scambio' FOCUS PRIMOPIANO WELFARE LE CASSE NORMATIVA L'EUROPA NEWSLETTER IN COLLABORAZIONE CON ADEPP Associazione degli Enti Previdenziali Privati Commercialisti, 'Atlante2? No a scambio' Cuchel (Anc), 'patrimonio Casse è il futuro dei professionisti' Redazione ANSA ROMA 26 Luglio 2016 18:24 Scrivi alla redazione Stampa (ANSA) - ROMA, 26 LUG - "In un momento in cui la decisione su qualsiasi investimento, da parte di privati, o di soggetti istituzionali necessita di una © ANSA valutazione attentissima sotto il profilo dei rischi, il patrimonio delle Casse, che costituisce il futuro previdenziale di milioni di professionisti, non dovrebbe essere messo a disposizione di operazioni il cui esito, al momento, rimane incerto". A pensarla così il presidente dell'Anc (Associazione nazionale commercialisti), Marco Cuchel, a proposito dell'assenso dell'Adepp (Associazione degli Enti pensionistici privati) ad immettere 500 milioni di euro nel Fondo salva-banche Atlante 2, su richiesta del Governo. "Anche ammettendo - prosegue il sindacalista - che l'eventuale operazione d'investimento sia conforme a quei principi di prudenzialità cui le Casse private hanno l'obbligo di attenersi, non possiamo fare a meno di sottolineare che le misure promesse dal Governo all'Adepp (revisione dell'imposizione fiscale, eliminazione dall'elenco Istat degli Enti pubblici e conseguente esclusione dall'obbligo della spending review a favore dell'Erario e maglie più larghe sull'autonomia di gestione) sono richieste che l'Anc ha più volte formulato, rivendicandole come diritti che, ora - chiude il vertice dell'Anc - sembrano essere diventati merce di scambio". (ANSA). RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA Archiviato in Paghe, Pensioni Anc Macroeconomia Mercati, Borse Marco Cuchel Adepp ISTAT CNPADC Cassa nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti Condividi Suggerisci ENASARCO Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e i Rappresentanti di Commercio TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE: ENPAM Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri ENPAPI Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica INARCASSA Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti Germania: uccide donna con Turchia: chiusi 2mila enti machete vicino un negozio di ''pro-Gulen'', anche 15 atenei kebab - Mondo - Cronaca In arrivo temporali al CentroSud - Cronaca INPGI Sponsor Inter Psg in campo per la International Champions Cup - Sport Codice abbonamento: Sponsor Proteggi il tuo gatto per 1 anno: i primi 6 mesi li paga AXA 082243 Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani Come sono diventato milionario con 25000€ di entrate l''anno! Annunci PPN La professione di commercialista Pag. 50 26-07-2016 Data Pagina 1 Foglio Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, a scopi pubblicitari e per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Per maggiori informazioni o negare il consenso, leggi l'informativa estesa. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso. 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Lo si legge nella lettera che l'Adc (Associazione dottori commercialisti) ha inviato al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, in relazione alle "notizie © ANSA secondo le quali il Governo avrebbe chiesto alle Casse di previdenza dei professionisti di contribuire al Fondo salva banche Atlante" e alla "approvazione, ieri, da parte dell'Adepp", l'Associazione degli Enti pensionistici, di "una delibera che sostiene l'intervento". Le Casse, va avanti la missiva, "non sono mucche da mungere", eppure "la sensazione è che si pensi che i loro patrimoni siano dei 'gioiellini' del sistema previdenziale italiano, in cui sia custodito un 'tesoretto', cui attingere in caso di bisogno, come fatto sino ad ora con la tassazione dei rendimenti degli investimenti, spending review e balzelli vari". Perciò, l'Adc "invita il Governo, gli organi delle Casse, e in particolare il Consiglio di amministrazione e l'Assemblea dei delegati della Cassa dei dottori commercialisti (Cnpadc)" a "non perdere di vista che l'unico scopo sostanziale e di legge degli Enti è garantire il futuro previdenziale ed assistenziale dei professionisti", che "non può esser messo in pericolo in alcun modo, tanto meno per fungere da stampella ad operazioni di salvataggio di pezzi del sistema bancario italiano, la cui soluzione deve essere trovata con strumenti suoi propri". (ANSA). ENPAM Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri ENPAPI RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA Archiviato in Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica Macroeconomia Matteo Renzi Paghe, Pensioni Adc Finanze, Tasse Pier Carlo Padoan INPS INARCASSA Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti INPGI Suggerisci TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE: Sponsor Proteggiti dai danni provocati dal tuo cane ad altri La professione di commercialista Codice abbonamento: 082243 Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani Condividi Sponsor Esiste un metodo semplice che ti farà perdere 19 kg Turchia: chiusi 2mila enti ''pro-Gulen'', anche 15 atenei - Cronaca Pag. 51 Data CAMPO-LIGURE.VIRGILIO.IT Foglio 26-07-2016 Pagina VIAGGI MOTORI EVENTI AZIENDE 1 NOTIZIE SPORT ECONOMIA DONNE IN CITTÀ COMMUNITY X Questo sito utilizza cookie anche di terzi per inviarti pubblicita' e servizi in linea con le tue preferenze. 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Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007 INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO A Napoli il 15 settembre un seminario del settore aviazione e aerospaziale MARTEDÌ, 26 LUGLIO, 2016 IN NOTIZIE INFORM CAMERE DI COMMERCIO L’iniziativa organizzata dalla Camera di commercio italiana per la Svizzera in collaborazione con il Canton Vaud CLICCA SULLA DATA PER LE NOTIZIE DI QUEL GIORNO luglio: 2016 L M M G V S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 « Giu NAPOLI – Si svolgerà il 15 settembre presso Palazzo Calabritto a Napoli il seminario del settore aviazione e aerospaziale organizzato dalla Camera di commercio italiana per la Svizzera in collaborazione con il Canton Vaud e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti Contabili. L’iniziativa è rivolta a tutte le ditte italiane operanti nel settore in possesso di una strategia di sviluppo internazionale e illustrerà le opportunità offerte dall’Aeropole di Payerne per l’avvio di collaborazioni commerciali, l’apertura di filiali o la creazione di joint venture con partner locali. Il seminario sarà in italiano e in inglese. Prevista anche la possibilità di incontrare i relatori one-toone per eventuali approfondimenti sul mercato. (Inform) NOTIZIE RECENTI Domani alla Farnesina la presentazione del nuovo Sistema Italiano di Cooperazione allo Sviluppo A Santiago del Cile si discute di radici dell’arte contemporanea Una nota di Laura Garavini (Pd, ripartizione Europa), presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia italotedesco Pannelli solari sull’Ambasciata italiana negli Emirati Arabi Uniti Dario Argento, Valeria Bruni Tedeschi e Stefania Sandrelli al Festival del Cinema di Locarno Debora Serracchiani, ricordo e voglia di verità Online il bando per le borse di studio offerte dal Governo Doveroso ricordare e riportare alla memoria Camillo Cianfarra Junior grande giornalista di origini abruzzesi La professione di commercialista Pag. 53 Codice abbonamento: per il 2017 082243 messicano ai cittadini stranieri CONCORSI-PUBBLICI.COM(WEB) 26-07-2016 Data Pagina 1 / 3 Foglio Search the site BANDI DI CONCORSO PER BORSE DI STUDIO CATEGORIE PROTETTE CONCORSI PER REGIONE DALLA RETE DIARI, RINVII E RETTIFICHE ENTI PUBBLICI FORZE ARMATE GAZZETTA UFFICIALE LAVORO, ECONOMIA E DINTORNI CALABRIA, GAZZETTA UFFICIALE, PRIMO PIANO, SICILIA, TOSCANA 3 Concorsi per Diplomati e Laureati all’Ordine dei Commercialisti ed alle Università di… ILARIA 4 MIN READ Home Concorsi per Regione Calabria 3 Concorsi per Diplomati e Laureati all’Ordine dei Commercialisti ed alle Università NOTIZIE OSPEDALIERO PREPARAZIONE E Pubblicati bandi per l’impiego di vari profili all’ordine dei dottori commercialisti TEST e università italiane. Concorso pubblico, per esami, per la coper [...] PRIMO PIANO SCUOLA E RICERCA TELELAVORO di… Ricevi i nuovi Bandi di Concorso nella tua E-Mail * Email: CONCORSI PUBBLICI E’ CHI SIAMO CONTATTI INFORMATIVA COOKIE NEWSLETTER NEWSLETTER DI CONCORSI PUBBLICI Telefono: Nominativo: Città: CONCORSI NOTE LEGALI PUBBLICITÀ SITI AMICI Pubblicati bandi per l’impiego di vari profili all’ordine dei dottori commercialisti e università italiane. Accetto le condizioni del servizio Please enable javascript to work with this subscription form. Concorso pubblico, per esami, per la copertura di 1 (uno) posto REGISTRA I MIEI DATI dell’Area C, posizione economica C1 comparto enti pubblici non Amministrativo con specifiche competenze giuridiche ed economiche a tempo pieno e indeterminato in prova, del ARTICOLI RECENTI personale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Requisiti: La professione di commercialista 3 CONCORSI PER DIPLOMATI E LAUREATI ALL’ORDINE DEI COMMERCIALISTI ED ALLE UNIVERSITÀ Pag. 54 Codice abbonamento: 082243 economici, profilo professionale Collaboratore CONCORSI-PUBBLICI.COM(WEB) Data Foglio – diploma di laurea (DL) in Economia e commercio secondo il 26-07-2016 Pagina 2 / 3 DI… vecchio ordinamento universitario ovvero laurea specialistica o NUOVI CONCORSI PUBBLICI DI AGOSTO, laurea magistrale (LS o LM) ad indirizzo amministrativo – contabile BANDI DI CONCORSO DEL MESE delle classi 64LS, 84LS, LM56, LM77. Diploma di laurea (DL) in Giurisprudenza secondo il vecchio ordinamento universitario ovvero laurea specialistica o laurea magistrale (LS o LM) delle classi 22/S, LMG/01. Titoli equipollenti; 2 CONCORSI PUBBLICI PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE ALL’ASL DI… CONCORSI NELLA SANITÀ ITALIANA PER OSS, PSICOLOGI, ASSISTENTI… – conoscenza della lingua inglese – livello intermedio; – certificazione ECDL – Patente europea del Computer. Le domande di ammissione al concorso devono essere all’Ordine dei CONCORSO PER OPERATORI POLIFUNZIONALE ALL’AUTORITÀ PORTUALE. IN MARINA MILITARE INVECE… Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catanzaro, Corso 3 Mazzini 45 – 88100 entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso nella “Gazzetta Ufficiale della SEGUI CONCORSI PUBBLICI Repubblica Italiana”, IV Serie Speciale – «Concorsi ed esami», ovvero entro l’11 agosto 2016. Per ulteriori informazioni cliccare qua. Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 1 (uno) posto di categoria EP, posizione economica EP1, dell’area amministrativa gestionale profilo di Avvocato con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno, da assegnare all’Unità di Processo “Affari Legali”. Requisiti: – Diploma di Laurea conseguito ai sensi della normativa previgente al DM 509/99 in Giurisprudenza; – Laurea specialistica o magistrale, conseguita ai sensi del D.M. 509/1999 e del D.M. 270/2004, in una delle seguenti classi: Giurisprudenza (22/S e LMG-01) ed equivalenti; – abilitazione all’esercizio della professione forense in Italia che consenta l’iscrizione nell’elenco speciale degli avvocati dipendenti 082243 da enti pubblici. La domanda di partecipazione deve essere indirizzata all’Area Codice abbonamento: Risorse Umane dell’Università degli Studi di Firenze – Piazza San Marco, 4 – 50121 Firenze e dovrà pervenire entro il giorno 4 agosto 2 0 1 6. Per ulteriori informazioni cliccare qua. La professione di commercialista Pag. 55 Data CONCORSI-PUBBLICI.COM(WEB) 26-07-2016 Pagina Foglio 3 / 3 Selezione pubblica per 4 rapporti di collaborazione esterna, per le esigenze del dipartimento di Chirurgia generale e specialità medico chirurgiche, per supporto attività didattiche per gli insegnamenti di I anno di Anatomia umana, Biologia applicata, Chimica medica e Istologia, per un impegno di 90 ore in otto mesi. E’ possibile candidarsi all’Università degli Studi di Catania entro il 10 Agosto 2016. Per ulteriori informazioni cliccare qua. ALTRI BANDI DI CONCORSO Concorsi in Concorsi Concorsi Università, assunzione di personale all’EPSO, 151 posti di Lavoro retribuiti 3400 Agenzia delle diventare Entrate a tempo Restauratori, indeterminato Requisiti e Concorso per d’ufficio a Tempo Indeterminato euro al mese per Diplomati e Laureati in vari uffici Bando per partecipare TweetPin It Vuoi ricevere i nuovi Bandi di Concorso comodamente nella tua casella email? Iscriviti alla Newsletter di Concorsi-Pubblici.org 082243 AVVOCATI CONCORSI PER DIPLOMATI La professione di commercialista Codice abbonamento: CONCORSI ORDINE DEI COMMERCIALISTI CONCORSI UNIVERSITÀ Pag. 56 26-07-2016 Data Pagina Foglio 1 / 10 Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Cliccando in un punto qualsiasi dello schermo, effettuando un’azione di scroll o chiudendo questo banner, invece, presti il consenso all’uso di tutti i cookie OK QUOTIDIANI LOCALI LAVORO ANNUNCI ASTE NECROLOGIE GUIDA-TV × VERSIONE DIGITALE SEGUICI SU +25°C nubi sparse Cerca nel sito QUOTIDIANI VENETI HOME CRONACA SPORT TEMPO LIBERO VENETO NORDEST ECONOMIA ITALIA MONDO FOTO VIDEO RISTORANTI ANNUNCI LOCALI PRIMA Sei in: HOME > VENETO > CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: IN VENETO... Criminalità organizzata: in Veneto "tutti presenti" La relazione di Naccarato per il Forum Sicurezza del Pd: così le mafie si spartiscono il territorio e gli affari MAFIE NDRANGHETA CAMORRA 26 luglio 2016 Pubblichiamo di seguito ampi stralci del dossier "La criminalità organizzata in Veneto" redatto da Alessandro Naccarato per il Forum Sicurezza del Partito Democratico. "In Veneto le organizzazioni criminali di tipo mafioso hanno un vero e proprio radicamento ed è stata documentata l’operatività di soggetti riconducibili ad organizzazioni criminali campane, calabresi, siciliane e pugliesi. Codice abbonamento: 082243 In particolare: affiliati ai clan camorristici dei Sangermano di Nola e dei casalesi; elementi legati alle ‘ndrine di Limbadi (Vv), Crotone, Isola di Capo Rizzuto (Kr), Cutro (Kr), Sinopoli (Rc), Gioia Tauro (Rc) e Locri (Rc); referenti di Cosa Nostra di famiglie di Catania e di Palermo; elementi dei clan della Sacra corona unita di Taranto. L’attività delle organizzazioni criminali si concretizza soprattutto nell’acquisizione di attività imprenditoriali in difficoltà. Ai gruppi mafiosi sono attribuibili delitti economico-finanziari, come turabtiva d’asta, truffa, riciclaggio, e reati di natura La professione di commercialista Pag. 57 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 2 / 10 fallimentare, societaria e tributaria. In provincia di Venezia le indagini hanno evidenziato interessi criminali di soggetti campani legati alla camorra nella zona orientale: San Donà di Piave, Portogruaro, Caorle, Bibione, Jesolo, Eraclea. La ‘ndragnheta è attiva soprattutto nel traffico di cocaina; mentre cosa nostra ha stabilito contatti con imprese del settore edile. In provincia di Padova si registra la presenza di elementi riconducibili alle organizzazioni criminali di tipo mafioso, in particolare calabresi, che reinvestono nel territorio i proventi delle loro attività illecite spesso mediante la collaborazione di imprenditori e professionisti. In provincia di Verona si evidenzia il radicamento di gruppi mafiosi attirati dagli investimenti nell’edilizia e interessati all’usura, al riciclaggio e ai reati contro la pubblica ammnistrazione. Sono presenti imprenditori di origine calabrese, attivi nell’edilizia, nei trasporti, e nel truismo della zona del Garda, legati alla ‘ndrangheta con ramificazioni nelle province di Parma, Modena, Cremona, Mantova e Reggio Emilia. Anche in provincia di Treviso si rileva la presenza di elementi riconducibili a soggetti siciliani e calabresi responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso. La presenza stabile della criminalità organizzata in Veneto è dimostrata con evidenza da numerose indagini. Si tratta di una presenza economica e finanziaria che non esercita il controllo militare del territorio. L’obiettivo prevalente dei gruppi criminali è il riciclaggio del denaro proveniente da diversi reati attraverso l’inserimento in attività commerciali e d’impresa. Le mafie stanno ripetendo ed estendendo una tendenza espansiva già evidenziata nei primi anni ’90 che per molti anni non è stata contrastata in modo efficace. La criminalità organizzata è entrata nell’economia legale in modo silenzioso e regolare senza farsi individuare. Numerose indagini confermano che questo fenomeno si è verificato grazie all’esistenza di rapporti continuativi tra imprenditori locali, una vasta area di professionisti, soprattutto consulenti e commercialisti, e operatori finanziari. Tali rapporti, finalizzati a commettere reati di natura fiscale o patrimoniale come la bancarotta fraudolenta e il riciclaggio, hanno assicurato per anni consistenti guadagni illeciti a tutti i protagonisti. In questo contesto si è realizzata una convergenza di interessi tra investitori riconducibili alle organizzazioni mafiose, professionisti, imprenditori e istituti di credito coinvolti. Le relazioni tra imprenditori locali e gruppi mafiosi sono favorite dall’azione di mediazione che la Dia ha così descritto: “una vasta area collusiva nella quale personaggi dell’imprenditoria, della finanza, della pubblica amministrazione, della politica e delle professionalità più elevate si prestano con diverso grado di intensità alla cura degli interessi mafiosi, traendo a loro volta cospicui vantaggi”. 082243 Le mafie hanno assunto la morfologia caratteristica dei gruppi societari internazionali che, attraverso una capogruppo controllano e dirigono, secondo un disegno unitario, molteplici business criminali, sempre più interdipendenti. Codice abbonamento: La criminalità organizzata è entrata in Veneto sostanzialmente senza violenza e senza imposizioni o minacce, e ha costruito relazioni solide con imprenditori, professionisti e operatori finanziari locali con l’obiettivo condiviso di assicurare guadagni reciproci. La crisi economica ha favorito le attività già in atto dei gruppi criminali. Diversi La professione di commercialista Pag. 58 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 3 / 10 imprenditori hanno cercato o hanno accettato più o meno consapevolmente le risorse dei gruppi criminali; diversi importanti istituti di credito hanno sostenuto operazioni finanziarie di soggetti vicini alla criminalità organizzata senza approfondire la provenienza delle risorse; diversi professionisti hanno partecipato alla costituzione di società e alla stesura di contratti seguendo gli interessi di persone legate alle associazioni mafiose. Queste attività, al di là delle responsabilità e dei singoli rilievi penali, sono emerse in numerose indagini e si sono evidenziate soprattutto in relazione a procedure di fallimenti o di liquidazioni di società. Le inchieste della Banca d’Italia e dell’autorità giudiziaria su numerosi istituti di credito cooperativo e banche popolari della regione indicano cattiva gestione e fragilità e costituiscono segnali da non sottovalutare sul pericolo che il sistema creditizio possa essere utilizzato dalle mafie per riciclare risorse di provenienza illecita. I gruppi mafiosi hanno scelto di insediarsi in Veneto con due obiettivi: riciclaggio di risorse provenienti da reati, e in particolare dal narcotraffico; aggiudicazione degli appalti e dei subappalti per opere e servizi. Per entrare nel tessuto imprenditoriale le mafie hanno scelto alcuni settori: procedure fallimentari, smaltimento di rifiuti solidi urbani e speciali, turismo. Nel ambito del crimine organizzato va registrata l’iniziativa di alcuni criminali già appartenenti alla mafia del Brenta, che, dopo essere tornati in libertà, hanno ripreso a delinquere in particolare nel campo delle rapine e del traffico di droga. Queste persone costituiscono spesso, come in passato, un punto di contatto con esponenti mafiosi e si segnalano per i gravi reati contro il patrimonio: rapine, anche con armi da guerra, furti aggravati, traffico internazionale di droga e riciclaggio. Infine si conferma la presenza di gruppi criminali di origine straniera che gestiscono in forme più o meno articolate specifiche attività legate ai traffici di stupefacenti (albanesi, nordafricani, nigeriani) e di persone per la prostituzione (albanesi, rumeni, cinesi). La cronologia. Ci sono stati numerosi episodi che confermano la presenza di soggetti collegati a gruppi mafiosi. Questa presenza si è manifestata in particolare nelle seguenti vicende. Arresti di mafiosi e di pericolosi latitanti Luglio 2010 - A Chioggia viene arrestato Antonio Barra, esponente del clan di camorra Moccia, accusato di coordinare il racket delle pizzerie tra le province di Treviso e Venezia. Luglio 2011 - A Verona viene arrestato Domenico Multari, crotonese, residente a Gazzo Veronese (Vr), appartenente al clan della n'drangheta Dragone. Multari risulta aver precedenti per sequestro di persona, omicidio colposo, bancarotta fraudolenta e ricettazione. Tra i beni posti sotto sequestro risulta una quota rilevante di Real Costruzioni, società con sede a Verona. Codice abbonamento: 082243 Gennaio 2012 - A Brugine, in provincia di Padova, viene arrestato Nicola Imbriani, ritenuto esponente di spicco del clan camorristico “Polverino”. Imbriani è accusato anche di avere reinvestito in Veneto nel settore dell’edilizia privata i proventi delle attività criminali del gruppo. Con lui sono arrestate due persone accusate di aver favorito la latitanza. Marzo 2012 - A Preganziol, in provincia di Treviso, viene arrestato Valerio Crivello, accusato di tentato omicidio e di appartenere alla ‘ndrangheta. La professione di commercialista Pag. 59 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 4 / 10 Settembre 2012 - A Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, viene arrestato Rosario Lo Nardo, appartenente al clan mafioso “Fidanzati” di Palermo. Nel novembre 2010 a Galliera Veneta, in provincia di Padova, era stata arrestata la figlia Caterina nell’ambito di un’indagine contro un’organizzazione che, in collegamento con la mafia, riciclava nell’usura proventi di rapine. Gennaio 2013 - Sergi Vitali, condannato per un efferato delitto, durante un permesso premio fugge dal carcere di Padova con l’aiuto della Sacra corona unita e viene ripreso dopo due mesi. La fuga evidenzia una presenza dell’organizzazione mafiosa a Padova. Giugno 2014 - Viene arrestato a Mestre Vito Galatolo, figlio del boss mafioso Vincenzo, per avere riciclato proventi illeciti attraverso scommesse sulle partite di calcio. Nei mesi successivi vengono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa diversi operatori economici e liberi professionisti siciliani e veneziani che avevano avuto contatti con Galatolo. In particolare nel maggio 2015 sono stati arrestati alcuni professionisti residenti in Veneto con l’accusa di avere costituito insieme a Galatolo un’associazione criminale per eseguire rapine. Settembre 2014 - In provincia di Verona vengono arrestate 10 persone collegate alla Sacra corona unita pugliese. Ottobre 2014 - La Dda di Reggio Calabria, nell’ambito di un’operazione contro un’associazione mafiosa controllata dalla famiglia di ‘ndrangheta Pesce, che ha portato all’arresto di 12 persone, al sequestro di 23 società e alla confisca di beni per 56 milioni, dispone l’arresto di Giuseppe Franco che opera nella provincia di Verona. Franco è accusato di avere costituito, attraverso alcune cooperative, i collegamenti tra la criminalità organizzata calabrese e il territorio veronese utilizzato per evadere il fisco e riciclare denaro. Gennaio 2015 - Il 28 gennaio la Dda di Bologna dispone l’arresto di 117 persone e 46 fermi in tutta Italia e il sequestro di beni per circa 100 milioni. Tra gli arrestati ci sono 8 residenti in Veneto che svolgevano attività economiche nella regione: Salvatore Cappa, domiciliato ad Arcole (Vr), Andrea Bighignoli, residente a Verona, Salavatore Grossetti, residente a Montecchia di Corsara (Vr), Francesco Gullà, residente ad Arcole (Vr), Salvatore Lerose, residente a Oppeano (Vr), Raffaele Oppido, domiciliato a Roverchiara (Vr), Sergio Bolognino, residente a Rosà (Vi), Francesco Frontera, residente a Orgiano (Vi). Bolognino, Cappa, Gullà, Lerose e Frontera sono accusati di associazione di stampo mafioso; Grossetti, e Lerose di estorsione e usura, Oppido, Cappa e Bolognino, di riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. La famiglia Bolognino è stata protagonista di un precedente tentativo di inserirsi in un’azienda di Galliera veneta in provincia di Padova. Al centro dell’indagine della Dda c’è il fallimento della Rizzi costruzioni di Verona che vide coinvolto per reati contro il patrimonio Giovanni Barone, nel 2011 socio per alcuni mesi della società Faber costruzioni srl di Padova nell’ambito del fallimento-liquidazione della Edilbasso spa. Codice abbonamento: 082243 Maggio 2015 - Il 14 maggio è stato arrestato a Venezia Saverio De Martino su ordine della procura di Catanzaro nell’ambito di un’inchiesta sulla ‘ndrangheta. De Martino è un imprenditore nel settore edile e dell’intermediazione immobiliare a Venezia. Agosto 2015 - Il 3 agosto a Conche di Codevigo, in provincia di Padova, viene arrestato Giovanni Loretta, autotrasportatore, accusato di favoreggiamento aggravato dalla modalità mafiosa per avere agevolato la latitanza di Matteo La professione di commercialista Pag. 60 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 5 / 10 Messina Denaro. Loretta era in viaggio verso il mercato ittico di Chioggia e si era fermato a Codevigo per una sosta in un albergo locale. Novembre 2015 - Il 5 novembre a Treviso sono stati arrestati il titolare, Pierluigi Dal Ben, e l’amministratrice, Cosima Gigantiello, dei magazzini Dal Ben Tre. Nell’indagine per bancarotta fraudolenta, collegata al fallimento della società, è coinvolto anche Paolo Signifredi, già detenuto con l’accusa di riciclaggio nell’ambito di inchieste sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta a Reggio Emilia, Brescia e Mantova. Gennaio 2016 - Il 20 gennaio la procura di Palmi (Rc) ha ordinato l’arresto a Cortina d’Ampezzo di Daniele Misiano per gravi reati contro il patrimonio e lesioni. L’arrestato è considerato un affiliato alla ‘ndrangheta. Aprile 2016 - Il 14 aprile la Dda di Trieste ha arrestato Antonio Bartucca, Giovanni Spadafora e Lorenzo Ceoldo con l’accusa di spaccio di droga e false fatturazioni. I tre utilizzavano come copertura e magazzino un’impresa di Vigonza (Pd). Secondo l’accusa Bartucca e Spadafora sono collegati con la ‘ndrangheta. Il 27 aprile il tribunale di Brescia ha condannato Paolo Signifredi a 6 anni di reclusione per estrosione e associazione di stampo mafioso nell’ambito del processo Pesci contro il gruppo della ‘ndrangheta attivo in Emilia, Lombardia meridionale e Veneto. Il 28 aprile la procura di Treviso ha arrestato per bancarotta fraudolenta Paolo e Stefano Zanatta e Paolo Signifredi, già detenuto. I tre sono accusati nell’indagine sul fallimento delle officine Zanatta di Falzè di Trevignano (Tv). Signifredi è un elemento di rilievo nelle strategie della ‘ndrangheta per operare in Veneto: ha svolto ruoli di amministratore e liquidatore in 20 società della regione con l’obiettivo di favorire gli affari di persone collegate alla criminalità organizzata. Giugno 2016 - Il 9 giugno a Sant’angelo di Piove di sacco (Pd) un attentato di origine dolosa ha distrutto il centro commerciale “Sorelle Ramonda”. Il 24 giugno la procura di verona ha disposto l’arresto di 7 persone originarie della Calabria per reati economici aggravati dalle minacce. Oltre agli arresti sono state indagate 18 persone per truffa, estrosione, riciclaggio. Luglio 2016 - Il 4 luglio il tribunale di Padova ha condannato per bancarotta fraudolenta nella gestione della Tpa trituratori di Santa Giustina in colle (Pd) Franco Caccaro a 4 anni e 6 mesi di reclusione e Cipriano Chianese a 3 anni. La condanna conferma le realzioni criminali tra Caccaro e Chianese, che è considerato uno degli inventori delle ecomafie legato alla camorra casalese. Indagini principali Ottobre 2011 - Giuseppe Salvatore Riina, condannato a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, e figlio del capo mafia condannato per le stragi dell’estate 1992 e per altri gravi reati, sceglie di scontare la parte finale della pena in affidamento ai servizi sociali a Padova. Codice abbonamento: 082243 Aprile 2012 - La procura di Venezia interrompe l’assegnazione di un appalto di 76 milioni di euro del servizio sanitario regionale veneto per prestazioni assicurative. Secondo l’accusa la City insurance, società rumena vincitrice della gara, era in collegamento con alcuni soggetti collegati alla camorra. L’Isvap ha successivamente vietato alla società di assumere nuovi contratti in Italia. Maggio 2012 - 13 persone residenti nel Veneto orientale vengono arrestate per aver costituito un’associazione criminale legata alla camorra. Tra gli arrestati ci sono Mauro Bugno, ex presidente del San Donà Calcio di San Donà di Piave, Federico Marchesan, vicedirettore del Banco veneziano di Caorle, Antonio La professione di commercialista Pag. 61 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 6 / 10 Pacifico di Eraclea, Franco Crosariol di San Stino di Livenza. Giugno 2012 -Tra Treviso e Venezia vengono arrestate 11 persone per illeciti nella gestione dell’emergenza rifiuti a Napoli. Si tratta dei vertici della società Enerambiente a partire dall’imprenditore veneziano Stefano Gavioli. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, ricorso abusivo al credito, corruzione, estorsione e riciclaggio. A Padova vengono arrestati Franco Caccaro, Nicoletta Zuanon e Cipriano Chianese. L’accusa è di bancarotta fraudolenta, accesso abusivo al credito e falsificazione di comunicazioni societarie per la gestione e il fallimento delle società Tecnologie Per l’Ambiente (TPA) srl e TPA Trituratori srl di Santa Giustina in Colle. Chianese, imprenditore nel settore dello smaltimento rifiuti e già titolare della Resit srl, è al centro di numerose inchieste per appartenenza alla camorra casalese. Vengono sequestrati diversi immobili dell’imprenditore Michele Pezzone, secondo l’accusa, legato al clan camorristico “Schiavone”. Tra gli immobili ci sono un negozio a Bagnoli (PD), un’abitazione a Ponte San Nicolò (PD), e diverse proprietà a Jesolo e a San Donà di Piave (VE). Ottobre 2012 - A Verona viene arrestato Giovanni Barone con l’accusa di bancarotta fraudolenta nel fallimento della Rizzi costruzioni srl. Barone, coinvolto nell’operazione “Tenacia” della DIA di Milano contro le infiltrazioni della ’ndrangheta in Lombardia, dal luglio 2011 è stato socio per alcuni mesi della società Faber costruzioni srl di Padova nell’ambito del fallimento-liquidazione della Edilbasso spa. Dicembre 2012 - Il tribunale di Venezia condanna 22 persone, arrestate nell’aprile 2011 con l’operazione “Serpe”, per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, sequestro di persona e usura. L’associazione, guidata da Mario Crisci, condannato a 17 anni e 8 mesi di carcere, è collegata al clan dei casalesi. La sentenza è confermata con condanne complessive a più di 120 anni di carcere per la stragrande maggioranza degli imputati in Appello nel 2014 e in Cassazione nel 2015. Aprile 2013 - La Dda di Palermo dispone l’esecuzione di perquisizioni e la notifica di diverse informazioni di garanzia disarticolando un’associazione mafiosa, collegata alla cosca “Acquasanta” di Palermo, operante in Veneto e in Sicilia attraverso il riciclaggio e l’infiltrazione nei cantieri navali. A Galliera Veneta, in provincia di Padova, alcuni esponenti della famiglia Bolognino, con precedenti penali per i legami con la ’ndrangheta, cercano di acquistare la GS scaffalature e automazioni srl attraverso la partecipazione in altre società. Maggio 2013 - A Limena, in provincia di Padova, viene perquisita la SC costruzioni di Cristian Sicari, che è ritenuto dall’accusa il prestanome di Antonio Mario Tripodi, collegato alla ‘ndrangheta di Vibo Valentia. La società è stata sequestrata nel luglio 2014. 082243 Giugno 2013 -Nell’ambito dell’inchiesta per riciclaggio sui fondi gestiti dal tesoriere nazionale della Lega Nord, Francesco Belsito, in rapporto con alcuni soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta, viene indagato l’imprenditore padovano Stefano Bonet, titolare della Polare scarl di Padova. Codice abbonamento: Luglio 2013 - A Rovigo, nell’ambito di un’indagine del tribunale di Napoli contro un traffico internazionale di stupefacenti gestito da clan della camorra, viene arrestato un commerciante ritenuto il corriere per la zona del Polesine. Febbraio 2014 - La procura della Repubblica di Verona dispone l’arresto di Vito Giacino e, nell’ambito della stessa inchiesta, gli arresti domiciliari di Alessandra La professione di commercialista Pag. 62 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 7 / 10 Lodi, avvocato e moglie di Giacino. A Giacino, vicesindaco e assessore all’urbanistica del comune di Verona, viene contestato il reato di concussione continuata dal 2008 al 2013. Al centro delle indagini ci sono anche i rapporti tra Giacinto e la Soveco spa. Tale ditta, con sede a Verona, è una delle principali imprese di costruzioni operanti negli appalti pubblici del territorio di Verona e partecipa alla realizzazione del traforo delle Torricelle, del filobus, di tre impianti di biogas, di parcheggi e centri commerciali e della ristrutturazione dell’ospedale di Peschiera. Antonio Papalia, ex marito di una dei proprietari di Soveco, è sospettato di essere il socio occulto della spa. Papalia è stato coinvolto nel 1989 in un’indagine per traffico di esplosivi dal sud al nord Italia e ha precedenti penali. Nel mese di dicembre Giacinto e Lodi sono stati condannati, rispettivamente a 5 anni e a 4 anni di reclusione, per concussione e induzione a dare o promettere utilità. Giugno 2014 - La procura de L’Aquila dispone l’arresto di 7 persone, accusate di essere collegate alla camorra, che riciclavano al casinò di Venezia i proventi di estorsioni operate nei cantieri per la ricostruzione del capoluogo abruzzese. Luglio 2014 - Sandro Rossato è arrestato a Padova per associazione mafiosa e altri reati contro il patrimonio. Rossato è accusato insieme ad altre 22 persone per avere gestito, attraverso alcune società, lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti favorendo le infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti e nei servizi pubblici di gestione delle discariche. Sui rapporti tra Rossato e la criminalità organizzata è intervenuta la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti che nella sua relazione sulla regione Calabria del maggio 2011 ha spiegato che alcune cosche della ‘ndrangheta hanno costituito con Rossato società per entrare nella gestione ciclo dei rifiuti: “dal quadro probatorio – quale acclarato da una sentenza del tribunale di Reggio Calabria che, nel dicembre 2008, ha condannato tutti gli imputati per associazione mafiosa – risulta l’inserimento mafioso negli appalti dei comuni del territorio reggino. Invero, alcuni imprenditori, gli Alampi, specializzati nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, in collegamento con la cosca mafiosa dei Libri, avevano costituito delle società ad hoc (la Edilprimavera, la Rossato Fortunato ed altre ancora) per effettuare tali attività” (pag.112, Relazione Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti maggio 2011). La relazione proseguiva spiegando che “Le discariche di Motta San Giovanni (Rc) e di Gioia Tauro (Rc) venivano gestite da un’ATI appositamente costituita nels settembre del 1999, composta dalla capogruppo “Rossato Fortunato srl”, società con sede in Pianiga (Ve) operante nel settore dello smaltimento di rifiuti solidi, anch’essa in possesso dell’iscrizione all’Albo nazionale degli smaltitoti e dalla Edilprimavera srl, con sede in Reggio Calabria, società impegnata nel settore dell’edilizia e riconducibile alla famiglia Alampi”. (pag.115 della citata relazione). La professione di commercialista Codice abbonamento: 082243 Dicembre 2014 - Nell’ambito dell’inchiesta Mafia capitale vengono coinvolte alcune società operanti in provincia di Padova. La procura di Roma sequestra la Terni scarl e la Bellolampo scarl, entrambe con sede a Limena, e riconducibili a Riccardo Mancini, arrestato e indagato per associazione mafiosa. Le due società sono di proprietà della Società Generale rifiuti srl e della Intercantieri Vittadello spa. A Montegrotto dal 2010 svolge il servizio di manutenzione dell’illuminazione pubblica la Marco Polo spa che è amministrata da un soggetto indagato per associazione mafiosa nell’inchiesta mafia capitale. Pag. 63 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 8 / 10 Gennaio 2015 - Il 30 gennaio la Dda di Venezia dispone il sequestro di beni per 130 milioni gestiti, secondo l’accusa da Francesco Manzo, residente a Padova, con diversi precedenti penali per furto, truffa in concorso, associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, porto illegale di armi, e sospettato dagli inquirenti di avere relazioni con gruppi legati alla camorra campana e con appartenenti alla ex mafia del Brenta. Tra i beni sequestrati ci sono 350 unità immobiliari tra cui 40 appartamenti nel grattacielo Belvedere davanti alla stazione di Padova, la torre direzionale in costruzione nella zona industriale di Padova, diversi appartamenti e un castello a Ponte nelle Alpi. La vicenda indica la facilità con cui persone sospettate di legami con la criminalità organizzata entrano in relazione con l’economia e l’impresa locale. Un pregiudicato, apparentemente privo di capitali a lui riconducibili, è riuscito a farsi erogare ingenti prestiti da istituti bancari, ad acquistare a prezzi elevatissimi numerosi beni e ad avviare la realizzazione tramite l’Interporto di Padova di una struttura immobiliare molto onerosa che, fino a quel momento, non aveva attratto l’interesse delle principali imprese di costruzioni. In maggio il tribunale di Padova ha revocato il sequestro dei beni riferibili a Manzo. Gli accertamenti dell’autorità giudiziaria sono ancora in corso. La relazione della Dia del I semestre 2015 descrive così il caso Manzo: “Il 23 gennaio 2015 il tribunale di Padova ha emesso il decreto di sequestro di un ingente patrimonio costituito da società, beni mobili ed immobili, conti correnti, facente capo ad un soggetto, residente a padova, legato ad un gruppo criminale dell’agro nocerino sarnese, provincia di Salerno, indiziato di riclare denaro per conto di diverse organizzazioni di quella zona (operazione “Grattacielo”). I beni, intestati a diversi soggetti, molti dei quali originari dell’agro nocerino sarnese, sono risultati ubicati sia in Veneto che in altre regioni (Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Campania)”. Luglio 2015 - Nell'ambito dell'inchiesta, denominata operazione Gambling, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, sono stati eseguiti due provvedimenti cautelari nei confronti degli avvocati veneti Andrea Vianello e Marco Colapinto, con l'accusa di associazione a delinquere, esercizio abusivo di attività di gioco e di scommessa e truffa ai danni dell'Agenzia delle entrate. I due sono considerati dagli inquirenti gli artefici di un complesso sistema costruito per ripulire il denaro di provenienza illecita della ’ndrangheta facendolo transitare da Malta e da altri paradisi fiscali come Antille olandesi, Panama e Romania, tramite società estere di diritto maltese per esercitare abusivamente l'attività di gioco e delle scommesse in Italia eludendo la normativa fiscale e antiriciclaggio. Per l’accusa i legali sarebbero tra i fautori di avventure societarie intraprese sfruttando le normative di favore, appoggi istituzionali e il coinvolgimento di personaggi legati alle cosche di riferimento come le famiglie di ‘ndrangheta Ficara, Alvaro e Pesce. Agosto 2015 - Il 10 agosto a Spresiano (Tv) il ristorante “Divino gourmet” viene colpito da un attentato incendiario: prima un’auto rubata ha sfondato una vetrata e poi gli interni del locale sono stati cosparsi di benzina e incendiati. Codice abbonamento: 082243 Ottobre 2015 - Nell’ambito dell’indagine “Aemilia” vengono sequestrate due aziende situate in provincia di Verona: Secav sr, con sede a Roverchiara e Sime srl. con sede a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Le imprese sono considerate sotto il controllo di esponenti criminali. Risulta di particolare interesse la vicenda della Sime. Due arrestati nell’operazione “Aemilia” avevano trasferito l’impresa dalla provincia di Reggio Emilia a quella di Verona per continuare a delinquere. La La professione di commercialista Pag. 64 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 9 / 10 scelta era stata motivata dalle caratteristiche del territorio veronese: minori controlli e presenza di una rete di relazioni favorevoli per proseguire le attività criminali. Nei mesi precedenti il nuovo prefetto di Verona, entrato in carica a luglio, ha emanato diverse interdittive, in particolare nei confronti della Nico.fer e della Gri.Ka, imprese da tempo ritenute in contatto con esponenti della ‘ndrangheta arrestati nell’indagine “Aemilia”. Novembre 2015 - Nel mese di novembre il prefetto di Verona ha emesso due interdittive antimafia nei confronti di Francesco Piserà, titolare della Gfa di Bardolino e gestore di diversi locali nei comuni della zona del lago di Garda e degli impianti di risalita a San Giorgio di Bosco Chiesanuova e di Maria Anna Vaccaro, titolare di una tabaccheria a Verona. Il 27 novembre sono stati confiscati beni per 7 milioni di euro a società di proprietà di Giuseppe Faro e dei suoi familiari. I beni erano già stati posti sotto sequestro nel febbraio 2013 nell’ambito di un’indagine della Dia di Catania Tra i beni confiscati ci sono quote della Edil Guizza srl di Padova, della Teolo Residence e della 3MG Immobiliare di Albignasego (Pd) e della Ediladriatica srl di Cona (Ve). Dicembre 2015 - Il 5 dicembre la Dda di Venezia ha smantellato un’organizzazione gestita da esponeneti della ‘ndrangheta che gestiva il traffico di cocaina tra Colombia, Calabria, Lombardia e Veneto. Tra le 9 persone arrestate ci sono Attilio Vittorio Violi, residente a Marcon (Ve) e Santo Morabito, considerati i capi del gruppo criminale. Gennaio 2016 - La Dda di Brescia, nell’ambito dell’inchiesta contro la presenza della ‘ndrangheta nelle province di Mantova, Cremona e Verona, ha chiesto il rinvio a giudizio per 27 persone tra le quali il commercialista Attilio Fanini di Bussolengo (Vr) e Moreno Nicolis, l’imprednitore della Nicofer al centro dell’indagine Aemilia. Nicolis è accusato di tentata estrosione e di avere esercitato esplicite minacce avvalendosi della forza d’intimidazione derivante dall’apparetenenza a un’associazione mafiosa per farsi cedere gratuitamente degli appartamenti. La prefettura di Treviso ha emesso un’interdittiva antimafia nei confronti di Gerardo Palumbo, imprenditore campano attivo a Vedelago (Tv), accusato di avere rapporti con la criminalità organizzata casalese. Aprile 2016 - Il 12 aprile il Comune di Padova interrompe il contratto con la Pi.Ca Holding srl che sta realizzando l’asilo in via del Commissario. L’impresa infatti ha avuto l’interdittiva antimafia dalle prefetture di Milano e Modena nell’ottobre 2015. Non si comprendono le ragioni del ritardo con cui l’interdittiva ha avuto efficacia a Padova. Codice abbonamento: 082243 Il 23 aprile la sentenza con rito abbreviato nel processo “Aemilia” conferma l’insediamento della ‘ndrangheta in diverse zone dell’Emilia e del Veneto. Infatti tra i condannati ci sono anche quattro criminali residenti e attivi nella nostra regione: 9 anni e 4 mesi a Salvatore Cappa, domiciliato ad Arcole (Vr), 4 anni a Francesco Gullà, residente ad Arcole (Vr), 8 anni e 10 mesi a Francesco Frontera, residente a Orgiano (Vi), 2 anni e 9 mesi a Raffaele Oppido, domiciliato a Roverchiara (Vr). Tra i condannati ci sono anche Giulio (4 anni) e Giuseppe (12 anni e 6 mesi) Giglio, collegati con i fratelli Bolognino nella gestione della Gs scaffalature di Galliera veneta. Maggio 2016 - La Dda di Napoli ha arrestato Marco Cascella, ex amministratore della Lande spa, e altre 8 persone nell’ambito di un’indagine per corruzione e turbativa d’asta per agevolare la camorra casalese. Lande spa gestisce in La professione di commercialista Pag. 65 26-07-2016 Data Pagina Foglio 10 / 10 Veneto gli appalti per il Passante verde di Mestre e per le bonifiche del petrolchimico di Marghera. Giugno 2016 - Il prefetto di Verona ha emesso due interdittive verso imprese collegate con la ‘ndrangheta: Albi service e noleggi di Sommacampagna, AGL group srl di Nogarole Rocca". MAFIE NDRANGHETA CAMORRA 26 luglio 2016 I COMMENTI DEI LETTORI LASCIA UN COMMENTO ilmiolibro ebook Seguici su Tutti i cinema » TOP EBOOK BOX OFFICE La mia stella dal Giappone STASERA IN TV di Virginia Cammarata Si afferma "The Conjuring 2" 21:30 - 23:45 Music for Mercy LIBRI E EBOOK Scegli la città o la provincia Solo città Solo provincia Scegli Scegli per film o per cinema RECITARCANTANDO 21:15 - 22:45 21:10 - 23:30 Temptation Island Stagione 3 - Ep. 5 oppure trova un film di Angelo Dossena N.C.I.S. - Stagione 12 - Ep. 3 - 4 72/100 oppure inserisci un cinema 21:10 - 23:00 Chicago Fire - Stagione 3 Ep. 11 - 12 CERCA La rivoluzione del libro che ti stampi da solo. Crea il tuo libro e il tuo ebook, vendi e guadagna Guide alla scrittura Concorsi letterari e iniziative per autori e lettori Guida Tv completa » CLASSIFICA TVZAP SOCIALSCORE 1. X Factor 79/100 Mi piace 082243 a Belluno PROPOSTA DI OGGI Marta D'oro Codice abbonamento: Via Meassa Levego 312, 32100 Belluno (BL) Scegli una città Belluno La professione di commercialista Pag. 66 Data CORRIEREDILECCO.IT Foglio | Santa Cristina di Bolsena (Vergine e martire) HOME PROVA 2 CRONACA PROVA 4 POLITICA 26-07-2016 Pagina 1 Cerca nel Corriere LAVORO ECONOMIA CHIESA ATTUALITÀ LETTERE Vai | Rss INTER NOS CONTATTI Lecco, commercialisti praticanti in tribunale Lecco (Lècch) - Firmata una convenzione tra l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Provincia di Lecco e il Tribunale di Lecco, relativa alla formazione e all’orientamento dei praticanti dottori commercialisti. Il documento è stato sottoscritto dal presidente dell’Odcec dottor Antonio Rocca e dal presidente del Tribunale di Lecco dottor Ersilio Secchi. ESAME. I praticanti dell’Ordine lecchese potranno così svolgere una parte del periodo di pratica necessario per l’iscrizione all’esame di Stato (fino a dodici mesi su diciotto) presso gli uffici del Tribunale in ambito concorsuale e per le esecuzioni immobiliari. Clicca per ingrandire e vedere tutte le foto SELEZIONE. «Ogni praticante (che potrà candidarsi per questa attività presso l’Ordine e verrà selezionato da una apposita Commissione) sarà affidato a un magistrato con il quale collaborerà nell’analisi e nella elaborazione delle pratiche – entra nei dettagli Rocca – In questo modo potrà svolgere direttamente sul campo il proprio percorso formativo finalizzato al praticantato e all’esame di Stato. I nostri giovani, fornendo un utile supporto operativo al tribunale, potranno avere un’occasione di formazione davvero unica. Oltre a ciò il praticante avrà anche un commercialista come tutor». CONTRIBUTO. «Da parte sua il Tribunale di Lecco, che soffre delle stesse carenze di organico lamentate da altre realtà in Italia, potrà contare sul supporto dei praticanti che – ne sono certo – daranno un contributo essenziale», aggiunge il presidente Secchi. L’accordo rappresenta anche un investimento di lungo periodo: «Le informazioni che questi giovani acquisiranno durante questo percorso li renderanno di certo professionisti più preparati e quindi, in futuro, la società avrà un ritorno da questa collaborazione del nostro Tribunale con l’Ordine dei Commercialisti». NORME. La convenzione sottoscritta, che si colloca nell’alveo di analoghe intese concluse altrove tra gli Odcec e gli Uffici giudiziari, detta precise norme comportamentali al fine di garantire, con la formazione dei tirocinanti, l’osservanza di ineludibili obblighi di riservatezza a carico degli stessi e prevenire potenziali situazioni di conflitto di interessi derivanti dallo svolgimento della pratica professionale. La convenzione avrà durata biennale e sarà operativa dal mese di settembre 2016. Possono essere ammessi i praticanti muniti di laurea quinquennale. Nella foto: Rocca e Secchi. 26 luglio 2016 Codice abbonamento: 082243 © Corriere di Lecco. | Testata giornalistica quotidiana. | Direttore responsabile: Giulio Ferrari. | Reg. Trib. di Lecco n°. 2/2012. | P.I.: 07709050962 | Gerenza La professione di commercialista Pag. 67 Data CTZEN.IT (WEB2) Foglio Chi siamo 26-07-2016 Pagina Archivio MeridioNews Sicilia 1 / 2 Accedi Catania Cerca nel sito Palermo Altre Province FOTO DI DAVIDE VIZZINI Rendiconto 2015, arriva il commissario da Palermo Senza approvazione rischio scioglimento Consiglio LUISA SANTANGELO 26 LUGLIO 2016 ECONOMIA – A vigilare sull'approvazione del documento contabile del Comune di Catania sarà Carlo Domenico Turriciano, componente dell'u cio ispettivo regionale alle Autonomie locali. Che ha comunicato con una nota il suo insediamento a Palazzo degli elefanti. Dove rimarrà no 1 Condividi su Twitter Codice abbonamento: Condividi su Facebook 082243 alla votazione del bilancio consuntivo A vigilare sull'approvazione del rendiconto 2015 del Comune di Catania sarà Carlo Domenico Turriciano. Con una nota di usa ai consiglieri comunali, il componente dell'u La professione di commercialista cio ispettivo dell'assessorato regionale alle Autonomie Pag. 68 26-07-2016 Data CTZEN.IT (WEB2) Pagina 2 / 2 Foglio locali ha comunicato il suo insediamento a Palazzo degli elefanti. Sarà lui a controllare che il senato cittadino approvi, entro 30 giorni dall'inserimento nell'ordine del giorno, il bilancio consuntivo dell'anno appena passato. Anche stavolta, in ritardo rispetto al limite del 30 aprile imposto dalla legge. «I signori consiglieri - si legge nel decreto regionale con il quale Turriciano viene nominato - dovranno essere formalmente avvertiti che l'infruttuosa decorrenza del termine assegnato comporterà l'azione sostitutiva del commissario e il conseguente avvio delle procedure di sospensione del Consiglio comunale e del successivo scioglimento». La spada di Damocle, però, prima che sui consiglieri, pende sul collegio dei revisori dei conti del Comune di Catania. Solo una settimana fa i componenti dell'organo di revisione etneo - Fabio Sciuto, Francesco Battaglia e Massimiliano Lo Certo - avevano inviato agli u ci comunali un documento all'interno del quale chiedevano chiarimenti proprio sul consuntivo 2015. Un elenco di sette voci rispetto alle quali, secondo gli esperti contabili, sarebbero state necessarie precisazioni e integrazioni al ne di permettere la formulazione del parere collegiale. Uno strumento necessario perché il rendiconto venga poi inviato alle commissioni consiliari e al successivo esame del senato cittadino. A Catania, quindi, Turriciano troverà un documento contabile che non ha ancora incassato il parere dei revisori e dovrà, secondo quanto disposto da Palermo, avviare «speci ca attività sollecitatoria». Un punto al quale però non si dovrebbe arrivare. «Siamo in dirittura d'arrivo», sostiene Sciuto, presidente del collegio dei revisori contabili del Comune catanese. «Gli u ci hanno risposto alle nostre richieste e nei prossimi giorni, non so se già domani o dopodomani, saremo in grado di consegnare il parere», dichiara. Una volta che il consuntivo sarà stato valutato dai contabili dell'amministrazione, «il commissario provvederà a convocare il Consiglio comunale e ad assegnare un termine massimo di 30 giorni, dalla data della prima adunanza, entro il quale il Consiglio dovrà provvedere alla deliberazione del documento nanziario». «Nell'ipotesi in cui il Consiglio abbia già deliberato di non approvare la proposta di deliberazione relativa al rendiconto di gestione 2015 - prosegue la nota regionale - il commissario, dopo avere valutato gli eventuali rilievi dei consiglieri, dovrà avviare una nuova sessione consiliare». E così no all'approvazione del consuntivo, ma sempre entro 30 giorni dalla prima seduta di Consiglio comunale utile. Il mancato rispetto delle scadenze comporterà non solo che il bilancio consuntivo sarà approvato dal commissario Carlo Domenico Turriciano, ma anche il concreto rischio di sospensione e 082243 scioglimento del Consiglio comunale. Una minaccia che non riguarda solo il Codice abbonamento: Comune di Catania ma anche altre 40 amministrazioni della provincia etnea che ancora non hanno votato il documento contabile. Necessario per ottenere i trasferimenti dallo Stato. La professione di commercialista Pag. 69 26-07-2016 Data FREENEWSONLINE.IT (WEB) Pagina 1 Foglio Search in site... HOME ECONOMIA POLITICA ESTERI INTERNI CULTURA Brune a: Banche, “Per salvare MPS Renzi pronto a sacrificare pensionati italiani” DOSSIER I dossier Recent Posts Brunetta: Banche, “Per salvare MPS Renzi pronto a sacrificare pensionati italiani” Brunetta: Banche, “Renzi-Padoan irresponsabili, vengano in Parlamento” Brunetta: Referendum, “Sondaggi univoci, ‘NO’ in crescita,’SI’ in picchiata” Brunetta: Banche, ” Quando ci sono troppe rassicurazioni qualcosa non va” Brunetta: Rai, ” Stipendi oltre tetto 240 mila euro? Colpa del governo Renzi” Codice abbonamento: 082243 Dichiarazione dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia: “Alert: per salvare Monte dei Paschi di Siena Renzi è pronto a sacrificare le pensioni di un milione e mezzo di pensionati italiani: notai, avvocati, geometri, ragionieri, periti commerciali, periti industriali, dottori commercialisti, biologi, consulenti del lavoro, farmacisti, agrotecnici e periti agrari, medici, psicologi, veterinari, agronomi, forestali, attuari, chimici, geologi, ingegneri, architetti, giornalisti, liberi professionisti, infermieri, assistenti sanitari, vigilatrici d’infanzia, spedizionieri doganali, rappresentanti e agenti di commercio. A ciascuno di essi, infatti, il governo intende chiedere un contributo di oltre 330 euro (totale 500 milioni) da conferire nel Fondo cosiddetto ‘Atlante 2’, che dovrebbe acquistare i crediti deteriorati di Monte dei Paschi. Il milione e mezzo di pensionati italiani lo sa che Renzi vuole sfilare alle loro casse previdenziali questi soldi? Fondo che, tra l’altro, dovrebbe godere anche della garanzia dello Stato, per cui oltre ai pensionati finiranno per dover pagare tutti i contribuenti. Il tutto perché Renzi vuole evitare di perdere consenso con un eventuale bail-in, che aprirebbe nel governo un secondo ‘caso Etruria’. Ormai non gliene va bene più una”. La professione di commercialista Pag. 70 26-07-2016 Data Pagina Foglio •ULTIMA ORA• 1 / 2 SEZIONI FATTO DA VOI TV RADIO FQ ABBONATI FATTO SOCIAL CLUB × IlFattoQuotidiano.it / Economia & Lobby / Numeri & News Banche, commercialisti: “Nostre casse non sono mucche da mungere, non diamo un euro per salvataggi” Annunci Immobiliari Su Immobiliare.it trovi oltre 900.000 annunci di case in vendita e in affitto. Cerca ora! Numeri & News Altolà dell'Adc dopo la decisione dell'associazione degli enti pensionistici privati di spingere per un investimento degli enti nel fondo che si appresta a tentare l'ennesimo salvataggio del Monte dei Paschi di Siena di F. Q. | 26 luglio 2016 COMMENTI DALLA HOMEPAGE Francia, prete sgozzato in chiesa. Isis rivendica Killer francesi, uno era agli arresti domiciliari Più informazioni su: Banche Italiane, Governo Renzi, Monte dei Paschi di Siena, Pensioni, Pier Carlo Padoan Mondo La professione di commercialista Terrorismo, Gentiloni “Noi al sicuro se non li attacchiamo? Leggenda” MONDO La strage dei cristiani Da padre Dall’Oglio agli orrori di Boko Haram VAI ALLA HOMEPAGE 082243 alle Casse di previdenza dei professionisti di contribuire al Fondo salva banche Atlante” e alla “approvazione, ieri, da parte dell’Adepp“, l’Associazione degli Enti pensionistici, di “una delibera che sostiene l’intervento”. Le Casse, prosegue la missiva, “non sono mucche da mungere”, eppure “la sensazione è che si pensi che i loro patrimoni siano dei gioiellini del sistema previdenziale italiano, in POLITICA Codice abbonamento: “Non consentiremo che neanche un euro del patrimonio della nostra Cassa sia distratto dallo scopo cui è destinato”, cioè “erogare assistenza e previdenza adeguata ai dottori commercialisti“. E’ quanto si legge in una lettera aperta che l’Adc (Associazione dottori commercialisti) ha inviato al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, in relazione alle “notizie secondo le quali il Governo avrebbe chiesto PIÙ COMMENTATI Pag. 71 Data 26-07-2016 Pagina Foglio cui sia custodito un tesoretto, cui attingere in caso di bisogno, come fatto sino ad ora con la tassazione dei rendimenti degli investimenti, spending review e balzelli vari”. Perciò, l’Adc “invita il Governo, gli organi delle Casse, e in particolare il Consiglio di amministrazione e l’Assemblea dei delegati della Cassa dei dottori commercialisti (Cnpadc)” a “non perdere di vista che l’unico scopo sostanziale e di legge degli Enti è garantire il futuro previdenziale ed assistenziale dei professionisti”, che “non può esser messo in pericolo in alcun modo, tanto meno per fungere da stampella ad operazioni di salvataggio di pezzi del sistema bancario italiano, la cui soluzione deve essere trovata con strumenti suoi propri“. « Banche, Padoan al G20: “Escludo il ricorso al bail in. Per ora”. Visco minimizza: “Crediti deteriorati? Allarme esagerato” Panama Papers, l’Espresso: 1400 offshore per saccheggiare l’Africa di materie prime e risorse naturali Telecom, trovato l’accordo per tagliare 170 manager: indennità fino a 20 mesi Banca Popolare di Vicenza, indagato anche presidente Confindustria Veneto di F. Q. | 26 luglio 2016 COMMENTI 2 / 2 VAI A NUMERI & NEWS ARTICOLO PRECEDENTE Crescita, Ufficio parlamentare di bilancio sgonfia le stime del governo: “Nel 2016 il Pil aumenterà meno dell’1%” DIRETTORE TESTATA ONLINE: PETER GOMEZ Gentile SEGUI ILFATTOQUOTIDIANO.IT lettore, puoi manifestare TWITTER FACEBOOK GOOGLE PLUS YOUTUBE RSS liberamente la tua opinione ma ricorda che la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 22 alle 7, che il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e che ogni utente può postare al massimo 100 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questo limite per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. 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Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. / Lecco CRONACA Lecco, accordo tra commercialisti e tribunale per il praticantato Gli aspiranti professionisti cresceranno professionalmente e la macchina giudiziaria avrà un aiuto in più CRONACA Far west a Merate, spari al ladro in fuga Codice abbonamento: 082243 Ultimo aggiornamento: 26 luglio 2016 POTREBBE INTERESSARTI ANCHE La professione di commercialista Pag. 73 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 2 / 3 CRONACA Galleria tossica, malori e proteste. Fermi gli impianti di ventilazione CRONACA Gli aspiranti commercialisti daranno una mano al tribunale di Lecco Merate, forza con il furgone un posto di blocco: i carabinieri sparano 2 min POTREBBE INTERESSARTI ANCHE Lecco, 26 luglio 2016 - E' stata firmata lunedì 25 luglio la convenzione tra l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Provincia di Lecco e il Tribunale di Lecco relativa alla formazione e all’orientamento dei praticanti dottori commercialisti. Il documento è stato sottoscritto dal presidente dell’Odcec Antonio Rocca e dal presidente del Tribunale di Lecco Ersilio Secchi. CRONACA Fermato dai carabinieri pirata della strada di Merate I praticanti dell’Ordine lecchese potranno così svolgere una parte del periodo di pratica necessario per l’iscrizione all’esame di Stato presso gli uffici del Tribunale in ambito concorsuale e per le esecuzioni immobiliari. “Ogni praticante sarà affidato a un magistrato con il quale collaborerà nell’analisi e nella elaborazione delle pratiche – entra nei dettagli Rocca – In questo modo potrà svolgere direttamente sul campo il CRONACA proprio percorso formativo finalizzato al praticantato e all’esame di Stato. I Ritrovato a Calco il furgone che ha seminato il panico a Merate nostri giovani, fornendo un utile supporto operativo al tribunale, potranno avere un’occasione di formazione davvero unica. Oltre a ciò il praticante avrà anche un commercialista come tutor”. “Da parte sua il Tribunale di Lecco, che soffre delle stesse carenze di organico lamentate da altre realtà in Italia, potrà contare sul supporto dei praticanti che – ne sono certo aggiunge il presidente Secchi – daranno un CRONACA contributo essenziale”. L’accordo rappresenta anche un investimento di Bagnante ferito: caccia al «natante pirata» lungo periodo: “Le informazioni che questi giovani acquisiranno durante questo percorso li renderanno di certo professionisti più preparati e quindi, 082243 in futuro, la società avrà un ritorno da questa collaborazione del nostro Codice abbonamento: Tribunale con l’Ordine dei Commercialisti”. La professione di commercialista Pag. 74 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 3 / 3 La convenzione avrà durata biennale e sarà operativa dal mese di settembre 2016. Possono essere ammessi i praticanti muniti di laurea quinquennale. RIPRODUZIONE RISERVATA CONDIVIDI SU FACEBOOK CONDIVIDI SU TWITTER LEGGI ANCHE MILANO Incidente in autostrada: morta una donna, cinque persone ferite MILANO Allarme bomba, era finta: tre ragazzi ripresi dalle telecamere VARESE Pensionato ucciso nel Ferrarese: il ricercato si consegna ai carabinieri MILANO Truffe agli anziani, smantellata una banda di nomadi / VIDEO MILANO Migranti, Sala: "Il Campo Base di Expo operativo dall'1 settembre" BERGAMO San Giovanni Bianco, incidente in montagna: morto un 60enne V I R A C C O M A N D I A M O(sponsored) Guadagna 6850€ al mese col suo PC: il trucco di Rosa e Fabio(rischio di mercato) Preparati per l'estate: elimina i peli superflui in modo facile e veloce Depilati in un attimo! 082243 L'Italia è sorpresa Codice abbonamento: Cerchi Voli Low Cost? Ecco Tutti I Voli Al Miglior Prezzo Disponibile! Voli Low Cost Sponsorizzato da La professione di commercialista Pag. 75 Data LE-ULTIME-NOTIZIE.EU Foglio Italia Catania Venezia Milano Genova Verona Messina 26-07-2016 Pagina Napoli Padova Bologna Trieste Roma Torino Taranto Palermo 1 Firenze Bari Brescia La più letta in Italia Banche, commercialisti: “Nostre casse non sono mucche da mungere, non diamo un euro per salvataggi” Home / Il Fatto Quotidiano / Notizie del giorno Altolà dell'Adc dopo la decisione dell'associazione degli enti pensionistici privati di spingere per un investimento degli enti nel fondo che si appresta a tentare l'ennesimo salvataggio del Monte dei Paschi di Siena “Non consentiremo che neanche un euro del patrimonio della nostra Cassa sia distratto dallo scopo cui è destinato”, cioè “erogare assistenza e previdenza adeguata ai dottori commercialisti“. E’ quanto si legge in una lettera aperta che l’Adc (Associazione dottori commercialisti) ha inviato al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, in relazione alle “notizie secondo le quali il Governo avrebbe chiesto alle... la provenienza: Il Fatto Quotidiano Oggi Ultimi 7 giorni Il mese scorso 1. Dalla Banda della Magliana alla Cassazione, l'avvocato usuraio dai mille misteri 2. Giappone, strage in centro disabili: 19 morti. Azione annunciata su Twitter: “Supporto all’attentatore di Monaco” 3. Clima, Ispra: fa sempre più caldo. E dopo i ghiacciai della Groenlandia anche le nuvole cambiano forme e posizione 4. Banche, commercialisti: “Nostre casse non sono mucche da mungere, non diamo un euro per salvataggi” 5. Teatro a Pistoia, ‘La corsa speciale’ degli Omini non convince gli spettatori Trova notizie dalla Italia su Facebook Daca ti-a placut recomanda acest articol si altora: EMAIL FACEBOOK LINKEDIN TWITTER GOOGLE+ PINTEREST Codice abbonamento: 082243 [email protected] La professione di commercialista Pag. 76 Data LE-ULTIME-NOTIZIE.EU Foglio Italia Catania Venezia Milano Genova Verona Messina 26-07-2016 Pagina Napoli Padova Bologna Trieste Roma Torino Taranto Palermo 1 Firenze Bari Brescia La più letta in Genova Dopo la ‘riunificazione’ di Chiavari i commercialisti genovesi salgono a quota 1800 Home / Notizie Genova / Genova 24 Genova. Salgono a quota 1.800 gli iscritti all’ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Genova. In data 14 luglio 2016, il Consiglio dell’Ordine ha infatti deliberato il trasferimento dei 240 professionisti precedentemente iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Chiavari. Si conclude così un iter iniziato tre anni fa con la soppressione del Tribunale di Chiavari e il suo accorpamento in quello di Genova, in base al... la provenienza: Genova 24 Oggi Ultimi 7 giorni Il mese scorso 1. Icardi, il Napoli ci prova: 45 milioni e... un film per Wanda Nara 2. Alassio, arriva la principessa araba: vacanza con 30 domestici e 45 bauli 3. Michelle Obama entusiasma il pubblico: «Credo solo in Hillary» 4. Parisi consulente politico esterno per rivoluzione Forza Italia 5. Dopo la ‘riunificazione’ di Chiavari i commercialisti genovesi salgono a quota 1800 Trova notizie dalla Italia su Facebook Daca ti-a placut recomanda acest articol si altora: EMAIL FACEBOOK LINKEDIN TWITTER GOOGLE+ PINTEREST Codice abbonamento: 082243 [email protected] La professione di commercialista Pag. 77 26-07-2016 Data LIBEROQUOTIDIANO.IT (WEB) Pagina 1 Foglio Questo sito utilizza cookie di profilazione [propri e di altri siti] per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. 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(AGI) - Roma, 26 lug. - "Alert: per salvare Monte dei Paschi di Siena N. commenti 0 Allegro Arrabbiato Stupito Triste 0 0 0 0 aa a ALTRO I SONDAGGI DEL GIORNO 26 Luglio 2016 Commenti VIAGGI Renzi e' pronto a sacrificare le pensioni di un milione e mezzo di pensionati italiani: notai, avvocati, geometri, ragionieri, periti commerciali, periti industriali, dottori commercialisti, biologi, VOTA SUBITO! consulenti del lavoro, farmacisti, agrotecnici e periti agrari, medici, psicologi, veterinari, agronomi, forestali, attuari, chimici, geologi, ingegneri, architetti, giornalisti, liberi professionisti, infermieri, assistenti sanitari, vigilatrici d'infanzia, spedizionieri doganali, L'IMBECCATA DI FRANCO BECHIS rappresentanti e agenti di commercio". Lo afferma Renato Brunetta. Il presidente dei deputati di Forza Italia aggiunge che "a ciascuno di essi, infatti, il governo intende chiedere un contributo di oltre 330 euro, totale 500 milioni, da conferire nel Fondo cosiddetto 'Atlante 2', che dovrebbe acquistare i crediti deteriorati di Monte dei Paschi. Il milione e mezzo di pensionati italiani lo sa che Renzi vuole sfilare alle loro casse previdenziali questi soldi? Fondo che, tra l'altro, dovrebbe godere anche della garanzia dello Stato, per cui oltre ai pensionati finiranno per dover pagare tutti i contribuenti. Il tutto perche' Renzi vuole evitare di perdere consenso con un eventuale bail-in, che aprirebbe nel governo un secondo 'caso Etruria'. Ormai non gliene va bene piu' una". (AGI) Bal Il mio nome è Caine, Michael Caine. Colpa dell’Isis?!? Chissà quante volte lo avete visto in uno dei 129 film in cui ha recitato come attore conquistando ogni tipo di premio possibile, fra cui due Oscar e ... 1 2 3 L'IMBECCATA Una Ragazza Ha Perso 17kg In pesto alla genovese Barilla su Pochissimo Senza Rinunce. Ha Trading è rischioso Guardatustesso.it Solamente Fatto .... Xtrade Barilla I Media Lo Nascondono PIÙ LETTI NEWS PIÙ COMMENTATI FOTO VIDEO 082243 Scopri come nasce la bontà del pacchetto educativo GRATIS. Codice abbonamento: Registrati su Xtrade. Ricevi il La professione di commercialista Pag. 78 26-07-2016 Data Pagina Foglio 1 / 10 Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. 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"In Veneto le organizzazioni criminali di tipo mafioso hanno un vero e proprio radicamento ed è stata documentata l’operatività di soggetti riconducibili ad organizzazioni criminali campane, calabresi, siciliane e pugliesi. Codice abbonamento: 082243 In particolare: affiliati ai clan camorristici dei Sangermano di Nola e dei casalesi; elementi legati alle ‘ndrine di Limbadi (Vv), Crotone, Isola di Capo Rizzuto (Kr), Cutro (Kr), Sinopoli (Rc), Gioia Tauro (Rc) e Locri (Rc); referenti di Cosa Nostra di famiglie di Catania e di Palermo; elementi dei clan della Sacra corona unita di Taranto. L’attività delle organizzazioni criminali si concretizza soprattutto nell’acquisizione di attività imprenditoriali in difficoltà. Ai gruppi mafiosi sono attribuibili delitti economico-finanziari, come turabtiva d’asta, truffa, riciclaggio, e reati di natura La professione di commercialista Pag. 79 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 2 / 10 fallimentare, societaria e tributaria. In provincia di Venezia le indagini hanno evidenziato interessi criminali di soggetti campani legati alla camorra nella zona orientale: San Donà di Piave, Portogruaro, Caorle, Bibione, Jesolo, Eraclea. La ‘ndragnheta è attiva soprattutto nel traffico di cocaina; mentre cosa nostra ha stabilito contatti con imprese del settore edile. In provincia di Padova si registra la presenza di elementi riconducibili alle organizzazioni criminali di tipo mafioso, in particolare calabresi, che reinvestono nel territorio i proventi delle loro attività illecite spesso mediante la collaborazione di imprenditori e professionisti. In provincia di Verona si evidenzia il radicamento di gruppi mafiosi attirati dagli investimenti nell’edilizia e interessati all’usura, al riciclaggio e ai reati contro la pubblica ammnistrazione. Sono presenti imprenditori di origine calabrese, attivi nell’edilizia, nei trasporti, e nel truismo della zona del Garda, legati alla ‘ndrangheta con ramificazioni nelle province di Parma, Modena, Cremona, Mantova e Reggio Emilia. Anche in provincia di Treviso si rileva la presenza di elementi riconducibili a soggetti siciliani e calabresi responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso. La presenza stabile della criminalità organizzata in Veneto è dimostrata con evidenza da numerose indagini. Si tratta di una presenza economica e finanziaria che non esercita il controllo militare del territorio. L’obiettivo prevalente dei gruppi criminali è il riciclaggio del denaro proveniente da diversi reati attraverso l’inserimento in attività commerciali e d’impresa. Le mafie stanno ripetendo ed estendendo una tendenza espansiva già evidenziata nei primi anni ’90 che per molti anni non è stata contrastata in modo efficace. La criminalità organizzata è entrata nell’economia legale in modo silenzioso e regolare senza farsi individuare. Numerose indagini confermano che questo fenomeno si è verificato grazie all’esistenza di rapporti continuativi tra imprenditori locali, una vasta area di professionisti, soprattutto consulenti e commercialisti, e operatori finanziari. Tali rapporti, finalizzati a commettere reati di natura fiscale o patrimoniale come la bancarotta fraudolenta e il riciclaggio, hanno assicurato per anni consistenti guadagni illeciti a tutti i protagonisti. In questo contesto si è realizzata una convergenza di interessi tra investitori riconducibili alle organizzazioni mafiose, professionisti, imprenditori e istituti di credito coinvolti. Le relazioni tra imprenditori locali e gruppi mafiosi sono favorite dall’azione di mediazione che la Dia ha così descritto: “una vasta area collusiva nella quale personaggi dell’imprenditoria, della finanza, della pubblica amministrazione, della politica e delle professionalità più elevate si prestano con diverso grado di intensità alla cura degli interessi mafiosi, traendo a loro volta cospicui vantaggi”. 082243 Le mafie hanno assunto la morfologia caratteristica dei gruppi societari internazionali che, attraverso una capogruppo controllano e dirigono, secondo un disegno unitario, molteplici business criminali, sempre più interdipendenti. Codice abbonamento: La criminalità organizzata è entrata in Veneto sostanzialmente senza violenza e senza imposizioni o minacce, e ha costruito relazioni solide con imprenditori, professionisti e operatori finanziari locali con l’obiettivo condiviso di assicurare guadagni reciproci. La crisi economica ha favorito le attività già in atto dei gruppi criminali. Diversi La professione di commercialista Pag. 80 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 3 / 10 imprenditori hanno cercato o hanno accettato più o meno consapevolmente le risorse dei gruppi criminali; diversi importanti istituti di credito hanno sostenuto operazioni finanziarie di soggetti vicini alla criminalità organizzata senza approfondire la provenienza delle risorse; diversi professionisti hanno partecipato alla costituzione di società e alla stesura di contratti seguendo gli interessi di persone legate alle associazioni mafiose. Queste attività, al di là delle responsabilità e dei singoli rilievi penali, sono emerse in numerose indagini e si sono evidenziate soprattutto in relazione a procedure di fallimenti o di liquidazioni di società. Le inchieste della Banca d’Italia e dell’autorità giudiziaria su numerosi istituti di credito cooperativo e banche popolari della regione indicano cattiva gestione e fragilità e costituiscono segnali da non sottovalutare sul pericolo che il sistema creditizio possa essere utilizzato dalle mafie per riciclare risorse di provenienza illecita. I gruppi mafiosi hanno scelto di insediarsi in Veneto con due obiettivi: riciclaggio di risorse provenienti da reati, e in particolare dal narcotraffico; aggiudicazione degli appalti e dei subappalti per opere e servizi. Per entrare nel tessuto imprenditoriale le mafie hanno scelto alcuni settori: procedure fallimentari, smaltimento di rifiuti solidi urbani e speciali, turismo. Nel ambito del crimine organizzato va registrata l’iniziativa di alcuni criminali già appartenenti alla mafia del Brenta, che, dopo essere tornati in libertà, hanno ripreso a delinquere in particolare nel campo delle rapine e del traffico di droga. Queste persone costituiscono spesso, come in passato, un punto di contatto con esponenti mafiosi e si segnalano per i gravi reati contro il patrimonio: rapine, anche con armi da guerra, furti aggravati, traffico internazionale di droga e riciclaggio. Infine si conferma la presenza di gruppi criminali di origine straniera che gestiscono in forme più o meno articolate specifiche attività legate ai traffici di stupefacenti (albanesi, nordafricani, nigeriani) e di persone per la prostituzione (albanesi, rumeni, cinesi). La cronologia. Ci sono stati numerosi episodi che confermano la presenza di soggetti collegati a gruppi mafiosi. Questa presenza si è manifestata in particolare nelle seguenti vicende. Arresti di mafiosi e di pericolosi latitanti Luglio 2010 - A Chioggia viene arrestato Antonio Barra, esponente del clan di camorra Moccia, accusato di coordinare il racket delle pizzerie tra le province di Treviso e Venezia. Luglio 2011 - A Verona viene arrestato Domenico Multari, crotonese, residente a Gazzo Veronese (Vr), appartenente al clan della n'drangheta Dragone. Multari risulta aver precedenti per sequestro di persona, omicidio colposo, bancarotta fraudolenta e ricettazione. Tra i beni posti sotto sequestro risulta una quota rilevante di Real Costruzioni, società con sede a Verona. Codice abbonamento: 082243 Gennaio 2012 - A Brugine, in provincia di Padova, viene arrestato Nicola Imbriani, ritenuto esponente di spicco del clan camorristico “Polverino”. Imbriani è accusato anche di avere reinvestito in Veneto nel settore dell’edilizia privata i proventi delle attività criminali del gruppo. Con lui sono arrestate due persone accusate di aver favorito la latitanza. Marzo 2012 - A Preganziol, in provincia di Treviso, viene arrestato Valerio Crivello, accusato di tentato omicidio e di appartenere alla ‘ndrangheta. La professione di commercialista Pag. 81 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 4 / 10 Settembre 2012 - A Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, viene arrestato Rosario Lo Nardo, appartenente al clan mafioso “Fidanzati” di Palermo. Nel novembre 2010 a Galliera Veneta, in provincia di Padova, era stata arrestata la figlia Caterina nell’ambito di un’indagine contro un’organizzazione che, in collegamento con la mafia, riciclava nell’usura proventi di rapine. Gennaio 2013 - Sergi Vitali, condannato per un efferato delitto, durante un permesso premio fugge dal carcere di Padova con l’aiuto della Sacra corona unita e viene ripreso dopo due mesi. La fuga evidenzia una presenza dell’organizzazione mafiosa a Padova. Giugno 2014 - Viene arrestato a Mestre Vito Galatolo, figlio del boss mafioso Vincenzo, per avere riciclato proventi illeciti attraverso scommesse sulle partite di calcio. Nei mesi successivi vengono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa diversi operatori economici e liberi professionisti siciliani e veneziani che avevano avuto contatti con Galatolo. In particolare nel maggio 2015 sono stati arrestati alcuni professionisti residenti in Veneto con l’accusa di avere costituito insieme a Galatolo un’associazione criminale per eseguire rapine. Settembre 2014 - In provincia di Verona vengono arrestate 10 persone collegate alla Sacra corona unita pugliese. Ottobre 2014 - La Dda di Reggio Calabria, nell’ambito di un’operazione contro un’associazione mafiosa controllata dalla famiglia di ‘ndrangheta Pesce, che ha portato all’arresto di 12 persone, al sequestro di 23 società e alla confisca di beni per 56 milioni, dispone l’arresto di Giuseppe Franco che opera nella provincia di Verona. Franco è accusato di avere costituito, attraverso alcune cooperative, i collegamenti tra la criminalità organizzata calabrese e il territorio veronese utilizzato per evadere il fisco e riciclare denaro. Gennaio 2015 - Il 28 gennaio la Dda di Bologna dispone l’arresto di 117 persone e 46 fermi in tutta Italia e il sequestro di beni per circa 100 milioni. Tra gli arrestati ci sono 8 residenti in Veneto che svolgevano attività economiche nella regione: Salvatore Cappa, domiciliato ad Arcole (Vr), Andrea Bighignoli, residente a Verona, Salavatore Grossetti, residente a Montecchia di Corsara (Vr), Francesco Gullà, residente ad Arcole (Vr), Salvatore Lerose, residente a Oppeano (Vr), Raffaele Oppido, domiciliato a Roverchiara (Vr), Sergio Bolognino, residente a Rosà (Vi), Francesco Frontera, residente a Orgiano (Vi). Bolognino, Cappa, Gullà, Lerose e Frontera sono accusati di associazione di stampo mafioso; Grossetti, e Lerose di estorsione e usura, Oppido, Cappa e Bolognino, di riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. La famiglia Bolognino è stata protagonista di un precedente tentativo di inserirsi in un’azienda di Galliera veneta in provincia di Padova. Al centro dell’indagine della Dda c’è il fallimento della Rizzi costruzioni di Verona che vide coinvolto per reati contro il patrimonio Giovanni Barone, nel 2011 socio per alcuni mesi della società Faber costruzioni srl di Padova nell’ambito del fallimento-liquidazione della Edilbasso spa. Codice abbonamento: 082243 Maggio 2015 - Il 14 maggio è stato arrestato a Venezia Saverio De Martino su ordine della procura di Catanzaro nell’ambito di un’inchiesta sulla ‘ndrangheta. De Martino è un imprenditore nel settore edile e dell’intermediazione immobiliare a Venezia. Agosto 2015 - Il 3 agosto a Conche di Codevigo, in provincia di Padova, viene arrestato Giovanni Loretta, autotrasportatore, accusato di favoreggiamento aggravato dalla modalità mafiosa per avere agevolato la latitanza di Matteo La professione di commercialista Pag. 82 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 5 / 10 Messina Denaro. Loretta era in viaggio verso il mercato ittico di Chioggia e si era fermato a Codevigo per una sosta in un albergo locale. Novembre 2015 - Il 5 novembre a Treviso sono stati arrestati il titolare, Pierluigi Dal Ben, e l’amministratrice, Cosima Gigantiello, dei magazzini Dal Ben Tre. Nell’indagine per bancarotta fraudolenta, collegata al fallimento della società, è coinvolto anche Paolo Signifredi, già detenuto con l’accusa di riciclaggio nell’ambito di inchieste sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta a Reggio Emilia, Brescia e Mantova. Gennaio 2016 - Il 20 gennaio la procura di Palmi (Rc) ha ordinato l’arresto a Cortina d’Ampezzo di Daniele Misiano per gravi reati contro il patrimonio e lesioni. L’arrestato è considerato un affiliato alla ‘ndrangheta. Aprile 2016 - Il 14 aprile la Dda di Trieste ha arrestato Antonio Bartucca, Giovanni Spadafora e Lorenzo Ceoldo con l’accusa di spaccio di droga e false fatturazioni. I tre utilizzavano come copertura e magazzino un’impresa di Vigonza (Pd). Secondo l’accusa Bartucca e Spadafora sono collegati con la ‘ndrangheta. Il 27 aprile il tribunale di Brescia ha condannato Paolo Signifredi a 6 anni di reclusione per estrosione e associazione di stampo mafioso nell’ambito del processo Pesci contro il gruppo della ‘ndrangheta attivo in Emilia, Lombardia meridionale e Veneto. Il 28 aprile la procura di Treviso ha arrestato per bancarotta fraudolenta Paolo e Stefano Zanatta e Paolo Signifredi, già detenuto. I tre sono accusati nell’indagine sul fallimento delle officine Zanatta di Falzè di Trevignano (Tv). Signifredi è un elemento di rilievo nelle strategie della ‘ndrangheta per operare in Veneto: ha svolto ruoli di amministratore e liquidatore in 20 società della regione con l’obiettivo di favorire gli affari di persone collegate alla criminalità organizzata. Giugno 2016 - Il 9 giugno a Sant’angelo di Piove di sacco (Pd) un attentato di origine dolosa ha distrutto il centro commerciale “Sorelle Ramonda”. Il 24 giugno la procura di verona ha disposto l’arresto di 7 persone originarie della Calabria per reati economici aggravati dalle minacce. Oltre agli arresti sono state indagate 18 persone per truffa, estrosione, riciclaggio. Luglio 2016 - Il 4 luglio il tribunale di Padova ha condannato per bancarotta fraudolenta nella gestione della Tpa trituratori di Santa Giustina in colle (Pd) Franco Caccaro a 4 anni e 6 mesi di reclusione e Cipriano Chianese a 3 anni. La condanna conferma le realzioni criminali tra Caccaro e Chianese, che è considerato uno degli inventori delle ecomafie legato alla camorra casalese. Indagini principali Ottobre 2011 - Giuseppe Salvatore Riina, condannato a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, e figlio del capo mafia condannato per le stragi dell’estate 1992 e per altri gravi reati, sceglie di scontare la parte finale della pena in affidamento ai servizi sociali a Padova. Codice abbonamento: 082243 Aprile 2012 - La procura di Venezia interrompe l’assegnazione di un appalto di 76 milioni di euro del servizio sanitario regionale veneto per prestazioni assicurative. Secondo l’accusa la City insurance, società rumena vincitrice della gara, era in collegamento con alcuni soggetti collegati alla camorra. L’Isvap ha successivamente vietato alla società di assumere nuovi contratti in Italia. Maggio 2012 - 13 persone residenti nel Veneto orientale vengono arrestate per aver costituito un’associazione criminale legata alla camorra. Tra gli arrestati ci sono Mauro Bugno, ex presidente del San Donà Calcio di San Donà di Piave, Federico Marchesan, vicedirettore del Banco veneziano di Caorle, Antonio La professione di commercialista Pag. 83 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 6 / 10 Pacifico di Eraclea, Franco Crosariol di San Stino di Livenza. Giugno 2012 -Tra Treviso e Venezia vengono arrestate 11 persone per illeciti nella gestione dell’emergenza rifiuti a Napoli. Si tratta dei vertici della società Enerambiente a partire dall’imprenditore veneziano Stefano Gavioli. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, ricorso abusivo al credito, corruzione, estorsione e riciclaggio. A Padova vengono arrestati Franco Caccaro, Nicoletta Zuanon e Cipriano Chianese. L’accusa è di bancarotta fraudolenta, accesso abusivo al credito e falsificazione di comunicazioni societarie per la gestione e il fallimento delle società Tecnologie Per l’Ambiente (TPA) srl e TPA Trituratori srl di Santa Giustina in Colle. Chianese, imprenditore nel settore dello smaltimento rifiuti e già titolare della Resit srl, è al centro di numerose inchieste per appartenenza alla camorra casalese. Vengono sequestrati diversi immobili dell’imprenditore Michele Pezzone, secondo l’accusa, legato al clan camorristico “Schiavone”. Tra gli immobili ci sono un negozio a Bagnoli (PD), un’abitazione a Ponte San Nicolò (PD), e diverse proprietà a Jesolo e a San Donà di Piave (VE). Ottobre 2012 - A Verona viene arrestato Giovanni Barone con l’accusa di bancarotta fraudolenta nel fallimento della Rizzi costruzioni srl. Barone, coinvolto nell’operazione “Tenacia” della DIA di Milano contro le infiltrazioni della ’ndrangheta in Lombardia, dal luglio 2011 è stato socio per alcuni mesi della società Faber costruzioni srl di Padova nell’ambito del fallimento-liquidazione della Edilbasso spa. Dicembre 2012 - Il tribunale di Venezia condanna 22 persone, arrestate nell’aprile 2011 con l’operazione “Serpe”, per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, sequestro di persona e usura. L’associazione, guidata da Mario Crisci, condannato a 17 anni e 8 mesi di carcere, è collegata al clan dei casalesi. La sentenza è confermata con condanne complessive a più di 120 anni di carcere per la stragrande maggioranza degli imputati in Appello nel 2014 e in Cassazione nel 2015. Aprile 2013 - La Dda di Palermo dispone l’esecuzione di perquisizioni e la notifica di diverse informazioni di garanzia disarticolando un’associazione mafiosa, collegata alla cosca “Acquasanta” di Palermo, operante in Veneto e in Sicilia attraverso il riciclaggio e l’infiltrazione nei cantieri navali. A Galliera Veneta, in provincia di Padova, alcuni esponenti della famiglia Bolognino, con precedenti penali per i legami con la ’ndrangheta, cercano di acquistare la GS scaffalature e automazioni srl attraverso la partecipazione in altre società. Maggio 2013 - A Limena, in provincia di Padova, viene perquisita la SC costruzioni di Cristian Sicari, che è ritenuto dall’accusa il prestanome di Antonio Mario Tripodi, collegato alla ‘ndrangheta di Vibo Valentia. La società è stata sequestrata nel luglio 2014. 082243 Giugno 2013 -Nell’ambito dell’inchiesta per riciclaggio sui fondi gestiti dal tesoriere nazionale della Lega Nord, Francesco Belsito, in rapporto con alcuni soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta, viene indagato l’imprenditore padovano Stefano Bonet, titolare della Polare scarl di Padova. Codice abbonamento: Luglio 2013 - A Rovigo, nell’ambito di un’indagine del tribunale di Napoli contro un traffico internazionale di stupefacenti gestito da clan della camorra, viene arrestato un commerciante ritenuto il corriere per la zona del Polesine. Febbraio 2014 - La procura della Repubblica di Verona dispone l’arresto di Vito Giacino e, nell’ambito della stessa inchiesta, gli arresti domiciliari di Alessandra La professione di commercialista Pag. 84 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 7 / 10 Lodi, avvocato e moglie di Giacino. A Giacino, vicesindaco e assessore all’urbanistica del comune di Verona, viene contestato il reato di concussione continuata dal 2008 al 2013. Al centro delle indagini ci sono anche i rapporti tra Giacinto e la Soveco spa. Tale ditta, con sede a Verona, è una delle principali imprese di costruzioni operanti negli appalti pubblici del territorio di Verona e partecipa alla realizzazione del traforo delle Torricelle, del filobus, di tre impianti di biogas, di parcheggi e centri commerciali e della ristrutturazione dell’ospedale di Peschiera. Antonio Papalia, ex marito di una dei proprietari di Soveco, è sospettato di essere il socio occulto della spa. Papalia è stato coinvolto nel 1989 in un’indagine per traffico di esplosivi dal sud al nord Italia e ha precedenti penali. Nel mese di dicembre Giacinto e Lodi sono stati condannati, rispettivamente a 5 anni e a 4 anni di reclusione, per concussione e induzione a dare o promettere utilità. Giugno 2014 - La procura de L’Aquila dispone l’arresto di 7 persone, accusate di essere collegate alla camorra, che riciclavano al casinò di Venezia i proventi di estorsioni operate nei cantieri per la ricostruzione del capoluogo abruzzese. Luglio 2014 - Sandro Rossato è arrestato a Padova per associazione mafiosa e altri reati contro il patrimonio. Rossato è accusato insieme ad altre 22 persone per avere gestito, attraverso alcune società, lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti favorendo le infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti e nei servizi pubblici di gestione delle discariche. Sui rapporti tra Rossato e la criminalità organizzata è intervenuta la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti che nella sua relazione sulla regione Calabria del maggio 2011 ha spiegato che alcune cosche della ‘ndrangheta hanno costituito con Rossato società per entrare nella gestione ciclo dei rifiuti: “dal quadro probatorio – quale acclarato da una sentenza del tribunale di Reggio Calabria che, nel dicembre 2008, ha condannato tutti gli imputati per associazione mafiosa – risulta l’inserimento mafioso negli appalti dei comuni del territorio reggino. Invero, alcuni imprenditori, gli Alampi, specializzati nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, in collegamento con la cosca mafiosa dei Libri, avevano costituito delle società ad hoc (la Edilprimavera, la Rossato Fortunato ed altre ancora) per effettuare tali attività” (pag.112, Relazione Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti maggio 2011). La relazione proseguiva spiegando che “Le discariche di Motta San Giovanni (Rc) e di Gioia Tauro (Rc) venivano gestite da un’ATI appositamente costituita nels settembre del 1999, composta dalla capogruppo “Rossato Fortunato srl”, società con sede in Pianiga (Ve) operante nel settore dello smaltimento di rifiuti solidi, anch’essa in possesso dell’iscrizione all’Albo nazionale degli smaltitoti e dalla Edilprimavera srl, con sede in Reggio Calabria, società impegnata nel settore dell’edilizia e riconducibile alla famiglia Alampi”. (pag.115 della citata relazione). La professione di commercialista Codice abbonamento: 082243 Dicembre 2014 - Nell’ambito dell’inchiesta Mafia capitale vengono coinvolte alcune società operanti in provincia di Padova. La procura di Roma sequestra la Terni scarl e la Bellolampo scarl, entrambe con sede a Limena, e riconducibili a Riccardo Mancini, arrestato e indagato per associazione mafiosa. Le due società sono di proprietà della Società Generale rifiuti srl e della Intercantieri Vittadello spa. A Montegrotto dal 2010 svolge il servizio di manutenzione dell’illuminazione pubblica la Marco Polo spa che è amministrata da un soggetto indagato per associazione mafiosa nell’inchiesta mafia capitale. Pag. 85 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 8 / 10 Gennaio 2015 - Il 30 gennaio la Dda di Venezia dispone il sequestro di beni per 130 milioni gestiti, secondo l’accusa da Francesco Manzo, residente a Padova, con diversi precedenti penali per furto, truffa in concorso, associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, porto illegale di armi, e sospettato dagli inquirenti di avere relazioni con gruppi legati alla camorra campana e con appartenenti alla ex mafia del Brenta. Tra i beni sequestrati ci sono 350 unità immobiliari tra cui 40 appartamenti nel grattacielo Belvedere davanti alla stazione di Padova, la torre direzionale in costruzione nella zona industriale di Padova, diversi appartamenti e un castello a Ponte nelle Alpi. La vicenda indica la facilità con cui persone sospettate di legami con la criminalità organizzata entrano in relazione con l’economia e l’impresa locale. Un pregiudicato, apparentemente privo di capitali a lui riconducibili, è riuscito a farsi erogare ingenti prestiti da istituti bancari, ad acquistare a prezzi elevatissimi numerosi beni e ad avviare la realizzazione tramite l’Interporto di Padova di una struttura immobiliare molto onerosa che, fino a quel momento, non aveva attratto l’interesse delle principali imprese di costruzioni. In maggio il tribunale di Padova ha revocato il sequestro dei beni riferibili a Manzo. Gli accertamenti dell’autorità giudiziaria sono ancora in corso. La relazione della Dia del I semestre 2015 descrive così il caso Manzo: “Il 23 gennaio 2015 il tribunale di Padova ha emesso il decreto di sequestro di un ingente patrimonio costituito da società, beni mobili ed immobili, conti correnti, facente capo ad un soggetto, residente a padova, legato ad un gruppo criminale dell’agro nocerino sarnese, provincia di Salerno, indiziato di riclare denaro per conto di diverse organizzazioni di quella zona (operazione “Grattacielo”). I beni, intestati a diversi soggetti, molti dei quali originari dell’agro nocerino sarnese, sono risultati ubicati sia in Veneto che in altre regioni (Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Campania)”. Luglio 2015 - Nell'ambito dell'inchiesta, denominata operazione Gambling, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, sono stati eseguiti due provvedimenti cautelari nei confronti degli avvocati veneti Andrea Vianello e Marco Colapinto, con l'accusa di associazione a delinquere, esercizio abusivo di attività di gioco e di scommessa e truffa ai danni dell'Agenzia delle entrate. I due sono considerati dagli inquirenti gli artefici di un complesso sistema costruito per ripulire il denaro di provenienza illecita della ’ndrangheta facendolo transitare da Malta e da altri paradisi fiscali come Antille olandesi, Panama e Romania, tramite società estere di diritto maltese per esercitare abusivamente l'attività di gioco e delle scommesse in Italia eludendo la normativa fiscale e antiriciclaggio. Per l’accusa i legali sarebbero tra i fautori di avventure societarie intraprese sfruttando le normative di favore, appoggi istituzionali e il coinvolgimento di personaggi legati alle cosche di riferimento come le famiglie di ‘ndrangheta Ficara, Alvaro e Pesce. Agosto 2015 - Il 10 agosto a Spresiano (Tv) il ristorante “Divino gourmet” viene colpito da un attentato incendiario: prima un’auto rubata ha sfondato una vetrata e poi gli interni del locale sono stati cosparsi di benzina e incendiati. Codice abbonamento: 082243 Ottobre 2015 - Nell’ambito dell’indagine “Aemilia” vengono sequestrate due aziende situate in provincia di Verona: Secav sr, con sede a Roverchiara e Sime srl. con sede a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Le imprese sono considerate sotto il controllo di esponenti criminali. Risulta di particolare interesse la vicenda della Sime. Due arrestati nell’operazione “Aemilia” avevano trasferito l’impresa dalla provincia di Reggio Emilia a quella di Verona per continuare a delinquere. La La professione di commercialista Pag. 86 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 9 / 10 scelta era stata motivata dalle caratteristiche del territorio veronese: minori controlli e presenza di una rete di relazioni favorevoli per proseguire le attività criminali. Nei mesi precedenti il nuovo prefetto di Verona, entrato in carica a luglio, ha emanato diverse interdittive, in particolare nei confronti della Nico.fer e della Gri.Ka, imprese da tempo ritenute in contatto con esponenti della ‘ndrangheta arrestati nell’indagine “Aemilia”. Novembre 2015 - Nel mese di novembre il prefetto di Verona ha emesso due interdittive antimafia nei confronti di Francesco Piserà, titolare della Gfa di Bardolino e gestore di diversi locali nei comuni della zona del lago di Garda e degli impianti di risalita a San Giorgio di Bosco Chiesanuova e di Maria Anna Vaccaro, titolare di una tabaccheria a Verona. Il 27 novembre sono stati confiscati beni per 7 milioni di euro a società di proprietà di Giuseppe Faro e dei suoi familiari. I beni erano già stati posti sotto sequestro nel febbraio 2013 nell’ambito di un’indagine della Dia di Catania Tra i beni confiscati ci sono quote della Edil Guizza srl di Padova, della Teolo Residence e della 3MG Immobiliare di Albignasego (Pd) e della Ediladriatica srl di Cona (Ve). Dicembre 2015 - Il 5 dicembre la Dda di Venezia ha smantellato un’organizzazione gestita da esponeneti della ‘ndrangheta che gestiva il traffico di cocaina tra Colombia, Calabria, Lombardia e Veneto. Tra le 9 persone arrestate ci sono Attilio Vittorio Violi, residente a Marcon (Ve) e Santo Morabito, considerati i capi del gruppo criminale. Gennaio 2016 - La Dda di Brescia, nell’ambito dell’inchiesta contro la presenza della ‘ndrangheta nelle province di Mantova, Cremona e Verona, ha chiesto il rinvio a giudizio per 27 persone tra le quali il commercialista Attilio Fanini di Bussolengo (Vr) e Moreno Nicolis, l’imprednitore della Nicofer al centro dell’indagine Aemilia. Nicolis è accusato di tentata estrosione e di avere esercitato esplicite minacce avvalendosi della forza d’intimidazione derivante dall’apparetenenza a un’associazione mafiosa per farsi cedere gratuitamente degli appartamenti. La prefettura di Treviso ha emesso un’interdittiva antimafia nei confronti di Gerardo Palumbo, imprenditore campano attivo a Vedelago (Tv), accusato di avere rapporti con la criminalità organizzata casalese. Aprile 2016 - Il 12 aprile il Comune di Padova interrompe il contratto con la Pi.Ca Holding srl che sta realizzando l’asilo in via del Commissario. L’impresa infatti ha avuto l’interdittiva antimafia dalle prefetture di Milano e Modena nell’ottobre 2015. Non si comprendono le ragioni del ritardo con cui l’interdittiva ha avuto efficacia a Padova. Codice abbonamento: 082243 Il 23 aprile la sentenza con rito abbreviato nel processo “Aemilia” conferma l’insediamento della ‘ndrangheta in diverse zone dell’Emilia e del Veneto. Infatti tra i condannati ci sono anche quattro criminali residenti e attivi nella nostra regione: 9 anni e 4 mesi a Salvatore Cappa, domiciliato ad Arcole (Vr), 4 anni a Francesco Gullà, residente ad Arcole (Vr), 8 anni e 10 mesi a Francesco Frontera, residente a Orgiano (Vi), 2 anni e 9 mesi a Raffaele Oppido, domiciliato a Roverchiara (Vr). Tra i condannati ci sono anche Giulio (4 anni) e Giuseppe (12 anni e 6 mesi) Giglio, collegati con i fratelli Bolognino nella gestione della Gs scaffalature di Galliera veneta. Maggio 2016 - La Dda di Napoli ha arrestato Marco Cascella, ex amministratore della Lande spa, e altre 8 persone nell’ambito di un’indagine per corruzione e turbativa d’asta per agevolare la camorra casalese. Lande spa gestisce in La professione di commercialista Pag. 87 26-07-2016 Data Pagina Foglio 10 / 10 Veneto gli appalti per il Passante verde di Mestre e per le bonifiche del petrolchimico di Marghera. Giugno 2016 - Il prefetto di Verona ha emesso due interdittive verso imprese collegate con la ‘ndrangheta: Albi service e noleggi di Sommacampagna, AGL group srl di Nogarole Rocca". MAFIE NDRANGHETA CAMORRA 26 luglio 2016 I COMMENTI DEI LETTORI LASCIA UN COMMENTO ilmiolibro ebook Seguici su Tutti i cinema » TOP EBOOK BOX OFFICE La mia stella dal Giappone STASERA IN TV di Virginia Cammarata Si afferma "The Conjuring 2" 21:30 - 23:45 Music for Mercy LIBRI E EBOOK Scegli la città o la provincia Solo città Solo provincia Scegli Scegli per film o per cinema Il mistero della signora di Fano 21:15 - 22:45 21:10 - 23:30 Temptation Island Stagione 3 - Ep. 5 oppure trova un film di antonio miranda N.C.I.S. - Stagione 12 - Ep. 3 - 4 72/100 oppure inserisci un cinema 21:10 - 23:00 Chicago Fire - Stagione 3 Ep. 11 - 12 CERCA La rivoluzione del libro che ti stampi da solo. Crea il tuo libro e il tuo ebook, vendi e guadagna Guide alla scrittura Concorsi letterari e iniziative per autori e lettori Guida Tv completa » CLASSIFICA TVZAP SOCIALSCORE 1. X Factor 79/100 Mi piace 082243 a Padova PROPOSTA DI OGGI Pizzeria Al Gatto Rosso Codice abbonamento: Via Lorenzo Pignoria 12, 35127 Padova (PD) Scegli una città Padova La professione di commercialista Pag. 88 26-07-2016 Data NAPOLIFLASH24.IT Pagina 1 / 3 Foglio NAPOLI BREAKING Home SPORT EVENTI LIFESTYLE OGGI TOURISM & CULTURE NASCE A NAPOLI IL PRIMO CORSO DI LAUREA ITALIANO IN GREEN ECONOMY … Lifestyle EVENTILIBRI #SPAZIOGIOVANI TEATRO LA STORIA DI NAPOLI GIARDINANDO ENOGASTRONOMIA CONTATTI VEGANISSIMO Ambiente ME EVENTI DELLA SETTIMANA Nasce a Napoli il primo corso di laurea italiano in Green Economy responsive redazione 26/07/2016 Ambiente, Lifestyle, Tecnologia ARTICOLI RECENTI SPONSOR I numeri del boom dell’economia verde: vale il 10% del PIL nazionale e 3 milioni di posti di lavoro Al Suor Orsola parte ad Ottobre un corso di laurea interfacoltà in economia aziendale per formare i nuovi professionisti del settore green “Sono ormai oltre 370mila le aziende italiane, ossia il 27,5% del totale, che hanno investito in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER emissioni di CO2.Nell’ultimo anno ha superato i 102 miliardi annui, pari al 10,3% del PIL italiano, il volume di affari della green economy e ci sono ormai 2milioni e 942mila occupati nel green job, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’, una cifra che Email * corrisponde al 13,2% dell’occupazione complessiva nazionale ed è destinata a salire ancora entro”. La lectio magistralis dell’economista Massimo Marrelli sulle grandi opportunità della green economy parte proprio dai numeri che certificano il boom di Iscriviti 082243 uno dei settori economici in maggior espansione a livello nazionale e internazionale. La lezione di Marrelli, docente di Economia pubblica all’Università Suor Orsola Benincasa, ha aperto la giornata di presentazione del primo corso di laurea italiano in Economia Codice abbonamento: Aziendale e Green Economy che partirà ad ottobre (con iscrizioni ai test d’ingresso aperte fino al 26 settembre) proprio a Napoli all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, il primo Ateneo al mondo in procinto di divenire un patrimonio dell’umanità certificato dall’Unesco anche per il suo straordinario patrimonio di giardini che all’interno dell’antica cittadella monastica seicentesca, oggi efficiente campus universitario, colorano La professione di commercialista Pag. 89 NAPOLIFLASH24.IT Data 26-07-2016 Pagina Foglio 2 / 3 l’immenso patrimonio storico, artistico e culturale al servizio degli studi accademici. La presentazione del corso, proprio per sottolinearne la vocazione professionalizzante e la sua genesi in collaborazione con il mondo delle imprese e delle professioni, è avvenuta nella sede dell’Unione Industriali di Napoli con un convegno, coordinato dal vicedirettore del tg4, Alessandro Cecchi Paone, che con gli interventi del presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti della provincia di Napoli, Vincenzo Moretta, del vicepresidente dell’Unione Industriali di Napoli Vito Grassie dell’economista Massimo Lo Cicero, docente di Modelli di business per l’innovazione all’Università Suor Orsola Benincasa, ha disegnato gli scenari, i mercati e le nuove opportunità professionali per la Green Economy. In Italia, sono per citare alcuni dati emersi dal dibattito, ben il 40% delle aziende sono ormai a vocazione verde, con le assunzioni legate alle eco-competenze che raggiungono circa il 60% della domanda di lavoro complessiva. “Le Università – ha spiegato Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa –devono essere in grado rispondere alle esigenze sempre nuove del mercato del lavoro e della formazione specialistica e di adeguarsi ai cambiamenti, spesso repentini, dell’economia globale.In particolare tra gli obiettivi strategici che il Suor Orsola si impegna a perseguire c’è quello di avviare al lavoro i giovani formati nei nostri corsi di laurea. Ed è per questo che, avendo studiato e monitorato negli ultimi anni i numeri della green economy, emersi anche nel dibattito odierno, abbiamo avvertito,lavorando anche in sinergia con il mondo delle aziende e delle imprese, un’esigenza da queste fortemente manifestata: ossia la formazione di nuove figure professionali sempre più richieste dal mercato ma per la quali non esiste ancora nel Paese un percorso dedicato: nuovi manager capaci di interagire e lavorare nell’ambito della green economy o di tutte le realtà che si trovano ad affrontare le vaste e poliedriche tematiche legate al green (dall’energia all’ambiente, dall’edilizia al packaging, e così via)”. Le nuove figurale professionali che verranno formate al Suor Orsola Dall’ecobrand manager al comunicatore del settore green, dall’esperto nella commercializzazione dei prodotti di riciclo all’esperto in green marketing. Ecco alcune delle professioni del futuro alle quali preparerà il primo corso universitario italiano in Economia aziendale, specificamente dedicato alla green economy. “Il nuovo Corso triennale in Economia aziendale e Green Economy dell’Università Suor Orsola Benincasa – ha spiegato il Manager didattico del Suor Orsola, Natascia Villani – nasce con l’obiettivo di formare una figura professionale la cui preparazione risulti caratterizzata da un lato da un solido impianto teorico/applicativo a vocazione multidisciplinare, e dall’altro da conoscenze di base economico-aziendali e giuridiche con riferimento a un ampio ventaglio di aree funzionali e di settori di attività economica, nell’ottica della sostenibilità socio-economica ed ambientale”. Alla fine del suo percorso triennale il “laureato green” dovrà padroneggiare tutti gli strumenti in uso nel mondo delle aziende private e pubbliche, con particolare riferimento all’approccio green. “L’approccio metodologico di questo nuovo corso – ha evidenziato la Villani – si basa su di un’attenzione specifica alle nuove sfide dell’ambiente e della sostenibilità che oggi non dovrebbe mancare in nessun percorso accademico di economia a prescindere dal suo indirizzo specifico”. L’esperienza con l’Expo e gli obiettivi formativi del corso Il percorso di studi, che nasce in un Ateneo che in questo settore ha già l’esperienza di un Master in Management e Comunicazione per la green economy, realizzato in collaborazione con Milano Expo 2015, punta nel suo complesso tre grandi obiettivi formativi: favorire l’acquisizione dicompetenze in materia di organizzazione, rilevazione, gestione e controllo delle aziende in generale, con una focalizzazione specifica sul mondo e sulle imprese green; sviluppare competenze specifiche relazionali e manageriali nel settore della green economy, e conoscenze giuridiche non solo per quanto riguarda l’attività aziendale, ma anche per l’esercizio delle libere professioni dell’area della green 082243 economy; sviluppare le competenze per favorire la diffusione dei processi finalizzati all’innovazione, all’imprenditorialità e alla managerialità della gestione aziendale, con Codice abbonamento: riferimento specifico alla green economy. Il percorso formativo si snoda attraverso l’acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche nei quattro ambiti indispensabili per consolidare le competenze della figura da formare: economico, giuridico, aziendale e statistico-matematico. Le materie affini consentiranno ulteriori approfondimenti nell’ambito della Green Economy, attraverso gli insegnamenti riguardanti l’ecologia, la La professione di commercialista Pag. 90 Data NAPOLIFLASH24.IT 26-07-2016 Pagina Foglio 3 / 3 produzione di energia rinnovabile, i principali concetti e metodi dello studio dei contaminanti. La formazione on the job nelle aziende sin dal primo anno Così come avviene per ogni corso di laurea dell’Università Suor Orsola Benincasa uno dei punti di forza del nuovo percorso accademico sarà la previsione di numerose occasioni di formazione on the job da affiancare alla formazione teorica già dal primo anno di corso: project work e stage, condotti sotto la guida di un docente e in sinergia con i numerosi partner pubblici e privati del corso che operano nel settore della Green Economy, assicureranno allo studente la possibilità di sperimentare una prima significativa esperienza aziendale, di formarsi una cultura d’impresa e di prepararsi adeguatamente alle esigenze del mercato del lavoro. Gli sbocchi occupazionali Innanzitutto trattandosi di un corso di laurea in economia aziendale il corso prepara alle professioni ‘canoniche’ di: contabili, economi e tesorier, tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi, responsabile del personale e della gestione delle risorse umane, approvvigionatori e responsabili acquisti o tecnici del marketing solo per citarne alcuni. Ma soprattutto ci sarà uno sbocco specifico e preferenziale, favorito da un servizio di Job Placement personalizzato per ogni singolo studente, nel settore emergente della green economy come consulenti aziendali, esperti in amministrazione e controllo, esperti nel settore giuridico economico nell’amministrazione di piccole e medie imprese, esperti nel settore commerciale, nel marketing, nel management o nella comunicazione. 180 posti disponibili ed iscrizioni al Test d’ingresso aperte fino al 26 Settembre Test d’ingresso a Luglio e Settembre 180 sono i posti disponibili per l’iscrizione a questo nuovo corso di laurea triennale, proprio perché il numero programmato, anche laddove non è ministerialmente previsto, è uno dei punti di forza dell’Università Suor Orsola Benincasa che garantisce, così, un rapporto diretto tra studente e docente. Le iscrizioni alle selezioni per i test di ingresso sono aperte fino al 26 settembre. corso di laurea italiano GREEN ECONOMY CONDIVIDI: Suor Orsola Benincasa Tweet NESSUN'ALTRA STORIA I Massive Attack all’Arena Flegrea A PROPOSITO DELL'AUTORE Codice abbonamento: 082243 redazione POST CORRELATI La professione di commercialista Pag. 91 26-07-2016 Data Pagina 1 / 3 Foglio 26 luglio 2016 Sant' Anna e San Gioacchino Home Lecco Provincia Chi siamo Lombardia Società Opinioni Scrivici Vita ecclesiale lecchese Collabora con noi Sotto la lente Codice abbonamento: 082243 POLITICA ECONOMIA CRONACA CULTURA SPORT TURISMO SALUTE CHIESA La professione di commercialista Pag. 100 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 2 / 3 VAI ECONOMIA Lecco, 26 luglio 2016 Dottori commercialisti e Tribunale: convenzione per il tirocinio dei praticanti Rocca: “Praticantato direttamente sul campo in vista dell’esame di Stato”; Secchi: “Investimento sui giovani per avere in futuro professionisti preparati” E’ stata firmata ieri, lunedì 25 luglio, la convenzione tra l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Provincia di Lecco e il Tribunale di Lecco relativa alla formazione e all’orientamento dei praticanti dottori commercialisti. Il documento è stato sottoscritto dal presidente dell’ODCEC dottor Antonio Rocca e dal presidente del Tribunale di Lecco dottor Ersilio Secchi. I praticanti dell’Ordine lecchese potranno così svolgere una parte del periodo di pratica necessario per l’iscrizione all’esame di Stato (fino a dodici mesi su diciotto) presso gli uffici del Tribunale in ambito concorsuale e per le esecuzioni immobiliari. La convenzione sottoscritta, che si colloca nell’alveo di analoghe intese concluse altrove tra gli ODCEC e gli Uffici giudiziari, detta precise norme comportamentali al fine di garantire, con la formazione dei tirocinanti, l’osservanza di ineludibili obblighi di riservatezza a carico degli stessi e prevenire potenziali situazioni di conflitto di interessi derivanti dallo svolgimento della pratica professionale. La professione di commercialista Notizie più lette OGGI SETTIMANA MESE Due giovani stiliste lecchesi conquistano il Riccione Moda Italia Pag. 101 Codice abbonamento: “Da parte sua il Tribunale di Lecco, che soffre delle stesse carenze di organico lamentate da altre realtà in Italia, potrà contare sul supporto dei praticanti che – ne sono certo – daranno un contributo essenziale”, aggiunge il presidente Secchi. L’accordo rappresenta anche un investimento di lungo periodo: “Le informazioni che questi giovani acquisiranno durante questo percorso li renderanno di certo professionisti più preparati e quindi, in futuro, la società avrà un ritorno da questa collaborazione del nostro Tribunale con l’Ordine dei Commercialisti”. 082243 “Ogni praticante (che potrà candidarsi per questa attività presso l’Ordine e verrà selezionato da una apposita Commissione) sarà affidato a un magistrato con il quale collaborerà nell’analisi e nella elaborazione delle pratiche – entra nei dettagli il dottor Rocca – In questo modo potrà svolgere direttamente sul campo il proprio percorso formativo finalizzato al praticantato e all’esame di Stato. I nostri giovani, fornendo un utile supporto operativo al tribunale, potranno avere un’occasione di formazione davvero unica. Oltre a ciò il praticante avrà anche un commercialista come tutor”. 26-07-2016 Data Pagina 3 / 3 Foglio A Consonno i campionati mondiali di nascondino La convenzione avrà durata biennale e sarà operativa dal mese di settembre 2016. Possono essere ammessi i praticanti muniti di laurea quinquennale. Lecco: “disegnata” la nuova viabilità del ponte Kennedy Ciclopedonale Abbadia-Lecco: obiettivo Giugno 2017 La terza corsia sul ponte Manzoni sarà presto realtà Lecco: partiti i lavori di asfaltatura nel quartiere di Santo Stefano Appuntamenti Ritrovaci su Facebook ResegoneO… 4,6 mila "Mi piace" Mi piace questa Pagina Di' che ti piace prima di tutti i tuoi amici Link Utili Avvisi comunità pastorale Madonna del Rosario - Lecco Azienda Ospedaliera Prov. Lecco Decanato di Lecco Decanati e Parrocchie Altri come noi La professione di commercialista Pag. 102 Codice abbonamento: Info Montagna Sicura 082243 Sali sul Campanile di Lecco Comune di Lecco Provincia di Lecco Data ROMAONLINE.ORG 26-07-2016 Pagina Foglio 1 Il nostro network: News & Eventi | Ultim'ora & Politica | Hotels & Alloggi | Ristoranti & Trattorie Martedì 26 Luglio 2016 ULTIM'ORA NEWS & EVENTI CRONACA POLITICA ATTUALITÀ COMUNI ECONOMIA CULTURA E SPETTACOLO SPORT Home Page | Pubblicità con noi | Disclaimer | Copyright | Galleria fotografica | Redazione | Newsletter | Contattaci Siete su: » Home page » Ultim'ora » Missione internazionalizzazione a New York Missione internazionalizzazione a New York Attualità Inviaci un comunicato stampa o una dichiarazione Salute Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Oggi, 16:58 Roma Sportello URP - INCLUSIONE SOCIALE PER STRANIERI, Roma Roma - Screening Mammella al San Filippo Neri, Roma Cerca Salute Si svolgerà a New York, dal 7 al 10 novembre 2016, una missione istituzionale promossa dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ed aperta a tutti gli iscritti all'Albo. La missione negli USA rientra nell'ambito dei progetti dell'area internazionale del Consiglio nazionale e concluderà il ciclo di seminari del Road Show per l'internazionalizzazione (ultima tappa a Roma il 25 ottobre). I partecipanti avranno l'opportunità di incontrare esponenti delle rappresentanze diplomatiche italiane, primari organismi finanziari, esponenti del mondo professionale locale ed altre agenzie preposte al supporto delle attività di internazionalizzazione da e verso il mercato statunitense, oltre ai momenti conviviali e di networking tra colleghi. Visualizza archivio storico Seleziona la categoria Seleziona il comune Salute Cerca Avviso – Creazione del Registro delle Associazioni di Volontariato e di Tutela, Roma Salute Comuni C.A.R. di Guidonia Sequestro di 750 Kg di prodotti della pesca freschi e congelati, Roma Seleziona il comune Cerca Salute Successo di sport e prevenzione per il V Tennis & Friends, Roma Salute Nell'ambito della missione, è previsto un seminario incentrato sugli incentivi e sulle strategie a sostegno delle imprese e dei professionisti per i processi di internazionalizzazione. Visualizza tutti Consulta il programma Istruzione Connettiti Seguici su EVENTO - La legalità rompe le barriere, Roma Il contenuto e’ stato pubblicato da Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma in data 26 July 2016. La fonte e’ unica responsabile dei contenuti. Distribuito da Public, inalterato e non modificato, in data 26 July 2016 14:58:05 UTC. Istruzione EVENTO - Alla Sapienza parte il 7 maggio l’iniziativa “Sabato al Museo”, Roma option=com_content&view=article&id=2900:missione-internazionalizzazione-a- Twitter Google+ Feed RSS Email Istruzione Un pomeriggio in Gipsoteca, Roma DOCUMENTO ORIGINALE http://www.odcec.roma.it/index.php? Facebook Istruzione Newsletter new-york&catid=18:comunicazioni-dallordine&Itemid=61 I campioni olimpici italiani assistiti dal Policlinico Universitario Campus BioPERMALINK http://www.publicnow.com/view/DBB15C49C66CB5EAE51D681E7FFBF47B74F0DA86 Medico, Roma PUBLIC Istruzione Iscriviti alla nostra newsletter Invia Privacy EVENTO - Italian Cyber Security Report 2015, Roma Istruzione [Fonte: Roma OnLine] Visualizza tutti Inviaci un comunicato stampa o una dichiarazione Ultim'ora, Attualità Roma Condividi su: Il cordoglio del Santo Padre per le vittime dell’attentato a Monaco di Baviera, Roma 0 Tweet Fede 082243 Mi piace Fede Rinunce e nomine, Roma Missione internazionalizzazione a New York, Attualità, Roma ROMANIA F10 Baldi e Tinelli raggiungono Ghedin al 2° turno, Tennis, La professione di commercialista Fede Dichiarazione del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., sulla tragedia Codice abbonamento: Ultime notizie Pag. 103 Data 26-07-2016 Pagina Foglio Chi siamo Archivio MeridioNews Sicilia 1 / 2 Accedi Catania Cerca nel sito Palermo Altre Province FOTO DI DAVIDE VIZZINI Rendiconto 2015, arriva il commissario da Palermo Senza approvazione rischio scioglimento Consiglio LUISA SANTANGELO 26 LUGLIO 2016 ECONOMIA – A vigilare sull'approvazione del documento contabile del Comune di Catania sarà Carlo Domenico Turriciano, componente dell'u cio ispettivo regionale alle Autonomie locali. Che ha comunicato con una nota il suo insediamento a Palazzo degli elefanti. Dove rimarrà no 1 Condividi su Twitter Codice abbonamento: Condividi su Facebook 082243 alla votazione del bilancio consuntivo A vigilare sull'approvazione del rendiconto 2015 del Comune di Catania sarà Carlo Domenico Turriciano. Con una nota di usa ai consiglieri comunali, il componente dell'u La professione di commercialista cio ispettivo dell'assessorato regionale alle Autonomie Pag. 104 26-07-2016 Data Pagina 2 / 2 Foglio locali ha comunicato il suo insediamento a Palazzo degli elefanti. Sarà lui a controllare che il senato cittadino approvi, entro 30 giorni dall'inserimento nell'ordine del giorno, il bilancio consuntivo dell'anno appena passato. Anche stavolta, in ritardo rispetto al limite del 30 aprile imposto dalla legge. «I signori consiglieri - si legge nel decreto regionale con il quale Turriciano viene nominato - dovranno essere formalmente avvertiti che l'infruttuosa decorrenza del termine assegnato comporterà l'azione sostitutiva del commissario e il conseguente avvio delle procedure di sospensione del Consiglio comunale e del successivo scioglimento». La spada di Damocle, però, prima che sui consiglieri, pende sul collegio dei revisori dei conti del Comune di Catania. Solo una settimana fa i componenti dell'organo di revisione etneo - Fabio Sciuto, Francesco Battaglia e Massimiliano Lo Certo - avevano inviato agli u ci comunali un documento all'interno del quale chiedevano chiarimenti proprio sul consuntivo 2015. Un elenco di sette voci rispetto alle quali, secondo gli esperti contabili, sarebbero state necessarie precisazioni e integrazioni al ne di permettere la formulazione del parere collegiale. Uno strumento necessario perché il rendiconto venga poi inviato alle commissioni consiliari e al successivo esame del senato cittadino. A Catania, quindi, Turriciano troverà un documento contabile che non ha ancora incassato il parere dei revisori e dovrà, secondo quanto disposto da Palermo, avviare «speci ca attività sollecitatoria». Un punto al quale però non si dovrebbe arrivare. «Siamo in dirittura d'arrivo», sostiene Sciuto, presidente del collegio dei revisori contabili del Comune catanese. «Gli u ci hanno risposto alle nostre richieste e nei prossimi giorni, non so se già domani o dopodomani, saremo in grado di consegnare il parere», dichiara. Una volta che il consuntivo sarà stato valutato dai contabili dell'amministrazione, «il commissario provvederà a convocare il Consiglio comunale e ad assegnare un termine massimo di 30 giorni, dalla data della prima adunanza, entro il quale il Consiglio dovrà provvedere alla deliberazione del documento nanziario». «Nell'ipotesi in cui il Consiglio abbia già deliberato di non approvare la proposta di deliberazione relativa al rendiconto di gestione 2015 - prosegue la nota regionale - il commissario, dopo avere valutato gli eventuali rilievi dei consiglieri, dovrà avviare una nuova sessione consiliare». E così no all'approvazione del consuntivo, ma sempre entro 30 giorni dalla prima seduta di Consiglio comunale utile. Il mancato rispetto delle scadenze comporterà non solo che il bilancio consuntivo sarà approvato dal commissario Carlo Domenico Turriciano, ma anche il concreto rischio di sospensione e 082243 scioglimento del Consiglio comunale. Una minaccia che non riguarda solo il Codice abbonamento: Comune di Catania ma anche altre 40 amministrazioni della provincia etnea che ancora non hanno votato il documento contabile. Necessario per ottenere i trasferimenti dallo Stato. La professione di commercialista Pag. 105 26-07-2016 Data TEST3.BLOGGHY.COM Pagina 1 Foglio Questo sito usa cookie, anche di terze parti, al fine di rendere più rapido e migliore il suo utilizzo. Se vuoi saperne di più o modificare le impostazioni del tuo browser relativamente ai cookie clicca qui. Chiudendo questo banner o cliccando qualunque elemento sottostante acconsenti all'uso dei cookie. OK Ricco con soli 1000 Euro Aiutalo oggi Ha perso 26kg Come sono diventato milionario con 25000€ di entrate l'anno! Leggi l'articolo >>> Insieme a te potrà muovere i primi passi verso il futuro Adotta a distanza con un metodo del 1930 che scioglie il grasso in breve tempo Leggi l'articolo! Info. sull'autore Contatti l'Autore Categorie [26/07/16 05:25PM] Banche, commercialisti: “Nostre casse non sono mucche da mungere, non diamo un euro per salvataggi” Vota questo post Hotel Best Price Guarantee Best Price Guaranteed for hotel bookings With deals from top booking operators online advertising “Non consentiremo che neanche un euro del patrimonio della nostra Cassa sia distratto dallo scopo cui è destinato”, cioè “erogare assistenza e previdenza adeguata ai dottori commercialisti“. E’ quanto si legge in una lettera aperta che l?Adc (Associazione dottori commercialisti) ha inviato al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell?Economia Pier Carlo Padoan, […] L'articolo Banche, commercialisti: “Nostre casse non sono mucche da mungere, non diamo un euro per salvataggi” proviene da Il Fatto Quotidiano. Find more about online advertising. >> Trackback ilsussidiario.net tgcom24 lettera43 ilfattoquotidiano ilmessaggero nytimes washingtonpost ricette ilsole24ore repubblica.it lastampa.it tvblog panorama avvenire ilmattino.it Il Giornale URL di trackback: http://www.blogghy.com/trackback/951113 Commenti Lasci un commento Nome: Email: Ultime Note 4 + 5 = ? Borsa, Milano chiude su parità, +0,03% [26/07/16 05:43PM] Concerto al Foro romano' Sindaca Raggi, fermi lo sfregio [26/07/16 05:41PM] Islam, Regione Lombardia scrive a tutti i sindaci: "Segnalate la mappa delle moschee" [26/07/16 05:41PM] Si prega di scrivere sopra la somma di questi due numeri interi Titolo: Commenti: Bacoli. Chiuso il nuovo parco giochi al Fusaro: verifiche sulla sicurezza [26/07/16 05:38PM] Bangladesh, blitz contro militanti Isis: uccisi 9 islamisti. Erano legati agli attentati di Dacca [26/07/16 05:36PM] Mille assunzioni al ministero della Giustizia, primo s' alla Camera [26/07/16 05:36PM] Cicche di sigarette in spiaggia, arrivano volontari e posacenere portatili [26/07/16 05:35PM] Rouen, chi erano gli attentatori [26/07/16 05:32PM] Digita il testo Posta Renzi sulla Salerno-Reggio Calabria: "E alla fine si fa il ponte" - Il video [26/07/16 05:32PM] 082243 Renzi sulla Salerno-Reggio Calabria: "E alla fine si fa il ponte" - La notizia [26/07/16 05:32PM] The White House That Slaves Helped Build [26/07/16 05:30PM] Codice abbonamento: Emilia Romagna, hotel per giornalisti pagati da Regione. Iacopino (Odg): “Rischio procedimento disciplinare” [26/07/16 05:30PM] Spari a coppia a Ferrara, presi i presunti assassini: uno si consegna, l’altro arrestato. “Omicidio per furto pensione” La professione di commercialista Pag. 106 26-07-2016 Data Pagina Foglio 1 / 10 Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Cliccando in un punto qualsiasi dello schermo, effettuando un’azione di scroll o chiudendo questo banner, invece, presti il consenso all’uso di tutti i cookie OK QUOTIDIANI LOCALI LAVORO ANNUNCI ASTE NECROLOGIE GUIDA-TV × VERSIONE DIGITALE SEGUICI SU +28°C nubi sparse Cerca nel sito QUOTIDIANI VENETI HOME CRONACA SPORT TEMPO LIBERO VENETO NORDEST ECONOMIA ITALIA MONDO FOTO VIDEO RISTORANTI ANNUNCI LOCALI PRIMA Sei in: HOME > VENETO > CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: IN VENETO... Criminalità organizzata: in Veneto "tutti presenti" La relazione di Naccarato per il Forum Sicurezza del Pd: così le mafie si spartiscono il territorio e gli affari MAFIE NDRANGHETA CAMORRA 26 luglio 2016 Pubblichiamo di seguito ampi stralci del dossier "La criminalità organizzata in Veneto" redatto da Alessandro Naccarato per il Forum Sicurezza del Partito Democratico. "In Veneto le organizzazioni criminali di tipo mafioso hanno un vero e proprio radicamento ed è stata documentata l’operatività di soggetti riconducibili ad organizzazioni criminali campane, calabresi, siciliane e pugliesi. Codice abbonamento: 082243 In particolare: affiliati ai clan camorristici dei Sangermano di Nola e dei casalesi; elementi legati alle ‘ndrine di Limbadi (Vv), Crotone, Isola di Capo Rizzuto (Kr), Cutro (Kr), Sinopoli (Rc), Gioia Tauro (Rc) e Locri (Rc); referenti di Cosa Nostra di famiglie di Catania e di Palermo; elementi dei clan della Sacra corona unita di Taranto. L’attività delle organizzazioni criminali si concretizza soprattutto nell’acquisizione di attività imprenditoriali in difficoltà. Ai gruppi mafiosi sono attribuibili delitti economico-finanziari, come turabtiva d’asta, truffa, riciclaggio, e reati di natura La professione di commercialista Pag. 107 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 2 / 10 fallimentare, societaria e tributaria. In provincia di Venezia le indagini hanno evidenziato interessi criminali di soggetti campani legati alla camorra nella zona orientale: San Donà di Piave, Portogruaro, Caorle, Bibione, Jesolo, Eraclea. La ‘ndragnheta è attiva soprattutto nel traffico di cocaina; mentre cosa nostra ha stabilito contatti con imprese del settore edile. In provincia di Padova si registra la presenza di elementi riconducibili alle organizzazioni criminali di tipo mafioso, in particolare calabresi, che reinvestono nel territorio i proventi delle loro attività illecite spesso mediante la collaborazione di imprenditori e professionisti. In provincia di Verona si evidenzia il radicamento di gruppi mafiosi attirati dagli investimenti nell’edilizia e interessati all’usura, al riciclaggio e ai reati contro la pubblica ammnistrazione. Sono presenti imprenditori di origine calabrese, attivi nell’edilizia, nei trasporti, e nel truismo della zona del Garda, legati alla ‘ndrangheta con ramificazioni nelle province di Parma, Modena, Cremona, Mantova e Reggio Emilia. Anche in provincia di Treviso si rileva la presenza di elementi riconducibili a soggetti siciliani e calabresi responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso. La presenza stabile della criminalità organizzata in Veneto è dimostrata con evidenza da numerose indagini. Si tratta di una presenza economica e finanziaria che non esercita il controllo militare del territorio. L’obiettivo prevalente dei gruppi criminali è il riciclaggio del denaro proveniente da diversi reati attraverso l’inserimento in attività commerciali e d’impresa. Le mafie stanno ripetendo ed estendendo una tendenza espansiva già evidenziata nei primi anni ’90 che per molti anni non è stata contrastata in modo efficace. La criminalità organizzata è entrata nell’economia legale in modo silenzioso e regolare senza farsi individuare. Numerose indagini confermano che questo fenomeno si è verificato grazie all’esistenza di rapporti continuativi tra imprenditori locali, una vasta area di professionisti, soprattutto consulenti e commercialisti, e operatori finanziari. Tali rapporti, finalizzati a commettere reati di natura fiscale o patrimoniale come la bancarotta fraudolenta e il riciclaggio, hanno assicurato per anni consistenti guadagni illeciti a tutti i protagonisti. In questo contesto si è realizzata una convergenza di interessi tra investitori riconducibili alle organizzazioni mafiose, professionisti, imprenditori e istituti di credito coinvolti. Le relazioni tra imprenditori locali e gruppi mafiosi sono favorite dall’azione di mediazione che la Dia ha così descritto: “una vasta area collusiva nella quale personaggi dell’imprenditoria, della finanza, della pubblica amministrazione, della politica e delle professionalità più elevate si prestano con diverso grado di intensità alla cura degli interessi mafiosi, traendo a loro volta cospicui vantaggi”. 082243 Le mafie hanno assunto la morfologia caratteristica dei gruppi societari internazionali che, attraverso una capogruppo controllano e dirigono, secondo un disegno unitario, molteplici business criminali, sempre più interdipendenti. Codice abbonamento: La criminalità organizzata è entrata in Veneto sostanzialmente senza violenza e senza imposizioni o minacce, e ha costruito relazioni solide con imprenditori, professionisti e operatori finanziari locali con l’obiettivo condiviso di assicurare guadagni reciproci. La crisi economica ha favorito le attività già in atto dei gruppi criminali. Diversi La professione di commercialista Pag. 108 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 3 / 10 imprenditori hanno cercato o hanno accettato più o meno consapevolmente le risorse dei gruppi criminali; diversi importanti istituti di credito hanno sostenuto operazioni finanziarie di soggetti vicini alla criminalità organizzata senza approfondire la provenienza delle risorse; diversi professionisti hanno partecipato alla costituzione di società e alla stesura di contratti seguendo gli interessi di persone legate alle associazioni mafiose. Queste attività, al di là delle responsabilità e dei singoli rilievi penali, sono emerse in numerose indagini e si sono evidenziate soprattutto in relazione a procedure di fallimenti o di liquidazioni di società. Le inchieste della Banca d’Italia e dell’autorità giudiziaria su numerosi istituti di credito cooperativo e banche popolari della regione indicano cattiva gestione e fragilità e costituiscono segnali da non sottovalutare sul pericolo che il sistema creditizio possa essere utilizzato dalle mafie per riciclare risorse di provenienza illecita. I gruppi mafiosi hanno scelto di insediarsi in Veneto con due obiettivi: riciclaggio di risorse provenienti da reati, e in particolare dal narcotraffico; aggiudicazione degli appalti e dei subappalti per opere e servizi. Per entrare nel tessuto imprenditoriale le mafie hanno scelto alcuni settori: procedure fallimentari, smaltimento di rifiuti solidi urbani e speciali, turismo. Nel ambito del crimine organizzato va registrata l’iniziativa di alcuni criminali già appartenenti alla mafia del Brenta, che, dopo essere tornati in libertà, hanno ripreso a delinquere in particolare nel campo delle rapine e del traffico di droga. Queste persone costituiscono spesso, come in passato, un punto di contatto con esponenti mafiosi e si segnalano per i gravi reati contro il patrimonio: rapine, anche con armi da guerra, furti aggravati, traffico internazionale di droga e riciclaggio. Infine si conferma la presenza di gruppi criminali di origine straniera che gestiscono in forme più o meno articolate specifiche attività legate ai traffici di stupefacenti (albanesi, nordafricani, nigeriani) e di persone per la prostituzione (albanesi, rumeni, cinesi). La cronologia. Ci sono stati numerosi episodi che confermano la presenza di soggetti collegati a gruppi mafiosi. Questa presenza si è manifestata in particolare nelle seguenti vicende. Arresti di mafiosi e di pericolosi latitanti Luglio 2010 - A Chioggia viene arrestato Antonio Barra, esponente del clan di camorra Moccia, accusato di coordinare il racket delle pizzerie tra le province di Treviso e Venezia. Luglio 2011 - A Verona viene arrestato Domenico Multari, crotonese, residente a Gazzo Veronese (Vr), appartenente al clan della n'drangheta Dragone. Multari risulta aver precedenti per sequestro di persona, omicidio colposo, bancarotta fraudolenta e ricettazione. Tra i beni posti sotto sequestro risulta una quota rilevante di Real Costruzioni, società con sede a Verona. Codice abbonamento: 082243 Gennaio 2012 - A Brugine, in provincia di Padova, viene arrestato Nicola Imbriani, ritenuto esponente di spicco del clan camorristico “Polverino”. Imbriani è accusato anche di avere reinvestito in Veneto nel settore dell’edilizia privata i proventi delle attività criminali del gruppo. Con lui sono arrestate due persone accusate di aver favorito la latitanza. Marzo 2012 - A Preganziol, in provincia di Treviso, viene arrestato Valerio Crivello, accusato di tentato omicidio e di appartenere alla ‘ndrangheta. La professione di commercialista Pag. 109 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 4 / 10 Settembre 2012 - A Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, viene arrestato Rosario Lo Nardo, appartenente al clan mafioso “Fidanzati” di Palermo. Nel novembre 2010 a Galliera Veneta, in provincia di Padova, era stata arrestata la figlia Caterina nell’ambito di un’indagine contro un’organizzazione che, in collegamento con la mafia, riciclava nell’usura proventi di rapine. Gennaio 2013 - Sergi Vitali, condannato per un efferato delitto, durante un permesso premio fugge dal carcere di Padova con l’aiuto della Sacra corona unita e viene ripreso dopo due mesi. La fuga evidenzia una presenza dell’organizzazione mafiosa a Padova. Giugno 2014 - Viene arrestato a Mestre Vito Galatolo, figlio del boss mafioso Vincenzo, per avere riciclato proventi illeciti attraverso scommesse sulle partite di calcio. Nei mesi successivi vengono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa diversi operatori economici e liberi professionisti siciliani e veneziani che avevano avuto contatti con Galatolo. In particolare nel maggio 2015 sono stati arrestati alcuni professionisti residenti in Veneto con l’accusa di avere costituito insieme a Galatolo un’associazione criminale per eseguire rapine. Settembre 2014 - In provincia di Verona vengono arrestate 10 persone collegate alla Sacra corona unita pugliese. Ottobre 2014 - La Dda di Reggio Calabria, nell’ambito di un’operazione contro un’associazione mafiosa controllata dalla famiglia di ‘ndrangheta Pesce, che ha portato all’arresto di 12 persone, al sequestro di 23 società e alla confisca di beni per 56 milioni, dispone l’arresto di Giuseppe Franco che opera nella provincia di Verona. Franco è accusato di avere costituito, attraverso alcune cooperative, i collegamenti tra la criminalità organizzata calabrese e il territorio veronese utilizzato per evadere il fisco e riciclare denaro. Gennaio 2015 - Il 28 gennaio la Dda di Bologna dispone l’arresto di 117 persone e 46 fermi in tutta Italia e il sequestro di beni per circa 100 milioni. Tra gli arrestati ci sono 8 residenti in Veneto che svolgevano attività economiche nella regione: Salvatore Cappa, domiciliato ad Arcole (Vr), Andrea Bighignoli, residente a Verona, Salavatore Grossetti, residente a Montecchia di Corsara (Vr), Francesco Gullà, residente ad Arcole (Vr), Salvatore Lerose, residente a Oppeano (Vr), Raffaele Oppido, domiciliato a Roverchiara (Vr), Sergio Bolognino, residente a Rosà (Vi), Francesco Frontera, residente a Orgiano (Vi). Bolognino, Cappa, Gullà, Lerose e Frontera sono accusati di associazione di stampo mafioso; Grossetti, e Lerose di estorsione e usura, Oppido, Cappa e Bolognino, di riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. La famiglia Bolognino è stata protagonista di un precedente tentativo di inserirsi in un’azienda di Galliera veneta in provincia di Padova. Al centro dell’indagine della Dda c’è il fallimento della Rizzi costruzioni di Verona che vide coinvolto per reati contro il patrimonio Giovanni Barone, nel 2011 socio per alcuni mesi della società Faber costruzioni srl di Padova nell’ambito del fallimento-liquidazione della Edilbasso spa. Codice abbonamento: 082243 Maggio 2015 - Il 14 maggio è stato arrestato a Venezia Saverio De Martino su ordine della procura di Catanzaro nell’ambito di un’inchiesta sulla ‘ndrangheta. De Martino è un imprenditore nel settore edile e dell’intermediazione immobiliare a Venezia. Agosto 2015 - Il 3 agosto a Conche di Codevigo, in provincia di Padova, viene arrestato Giovanni Loretta, autotrasportatore, accusato di favoreggiamento aggravato dalla modalità mafiosa per avere agevolato la latitanza di Matteo La professione di commercialista Pag. 110 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 5 / 10 Messina Denaro. Loretta era in viaggio verso il mercato ittico di Chioggia e si era fermato a Codevigo per una sosta in un albergo locale. Novembre 2015 - Il 5 novembre a Treviso sono stati arrestati il titolare, Pierluigi Dal Ben, e l’amministratrice, Cosima Gigantiello, dei magazzini Dal Ben Tre. Nell’indagine per bancarotta fraudolenta, collegata al fallimento della società, è coinvolto anche Paolo Signifredi, già detenuto con l’accusa di riciclaggio nell’ambito di inchieste sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta a Reggio Emilia, Brescia e Mantova. Gennaio 2016 - Il 20 gennaio la procura di Palmi (Rc) ha ordinato l’arresto a Cortina d’Ampezzo di Daniele Misiano per gravi reati contro il patrimonio e lesioni. L’arrestato è considerato un affiliato alla ‘ndrangheta. Aprile 2016 - Il 14 aprile la Dda di Trieste ha arrestato Antonio Bartucca, Giovanni Spadafora e Lorenzo Ceoldo con l’accusa di spaccio di droga e false fatturazioni. I tre utilizzavano come copertura e magazzino un’impresa di Vigonza (Pd). Secondo l’accusa Bartucca e Spadafora sono collegati con la ‘ndrangheta. Il 27 aprile il tribunale di Brescia ha condannato Paolo Signifredi a 6 anni di reclusione per estrosione e associazione di stampo mafioso nell’ambito del processo Pesci contro il gruppo della ‘ndrangheta attivo in Emilia, Lombardia meridionale e Veneto. Il 28 aprile la procura di Treviso ha arrestato per bancarotta fraudolenta Paolo e Stefano Zanatta e Paolo Signifredi, già detenuto. I tre sono accusati nell’indagine sul fallimento delle officine Zanatta di Falzè di Trevignano (Tv). Signifredi è un elemento di rilievo nelle strategie della ‘ndrangheta per operare in Veneto: ha svolto ruoli di amministratore e liquidatore in 20 società della regione con l’obiettivo di favorire gli affari di persone collegate alla criminalità organizzata. Giugno 2016 - Il 9 giugno a Sant’angelo di Piove di sacco (Pd) un attentato di origine dolosa ha distrutto il centro commerciale “Sorelle Ramonda”. Il 24 giugno la procura di verona ha disposto l’arresto di 7 persone originarie della Calabria per reati economici aggravati dalle minacce. Oltre agli arresti sono state indagate 18 persone per truffa, estrosione, riciclaggio. Luglio 2016 - Il 4 luglio il tribunale di Padova ha condannato per bancarotta fraudolenta nella gestione della Tpa trituratori di Santa Giustina in colle (Pd) Franco Caccaro a 4 anni e 6 mesi di reclusione e Cipriano Chianese a 3 anni. La condanna conferma le realzioni criminali tra Caccaro e Chianese, che è considerato uno degli inventori delle ecomafie legato alla camorra casalese. Indagini principali Ottobre 2011 - Giuseppe Salvatore Riina, condannato a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, e figlio del capo mafia condannato per le stragi dell’estate 1992 e per altri gravi reati, sceglie di scontare la parte finale della pena in affidamento ai servizi sociali a Padova. Codice abbonamento: 082243 Aprile 2012 - La procura di Venezia interrompe l’assegnazione di un appalto di 76 milioni di euro del servizio sanitario regionale veneto per prestazioni assicurative. Secondo l’accusa la City insurance, società rumena vincitrice della gara, era in collegamento con alcuni soggetti collegati alla camorra. L’Isvap ha successivamente vietato alla società di assumere nuovi contratti in Italia. Maggio 2012 - 13 persone residenti nel Veneto orientale vengono arrestate per aver costituito un’associazione criminale legata alla camorra. Tra gli arrestati ci sono Mauro Bugno, ex presidente del San Donà Calcio di San Donà di Piave, Federico Marchesan, vicedirettore del Banco veneziano di Caorle, Antonio La professione di commercialista Pag. 111 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 6 / 10 Pacifico di Eraclea, Franco Crosariol di San Stino di Livenza. Giugno 2012 -Tra Treviso e Venezia vengono arrestate 11 persone per illeciti nella gestione dell’emergenza rifiuti a Napoli. Si tratta dei vertici della società Enerambiente a partire dall’imprenditore veneziano Stefano Gavioli. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, ricorso abusivo al credito, corruzione, estorsione e riciclaggio. A Padova vengono arrestati Franco Caccaro, Nicoletta Zuanon e Cipriano Chianese. L’accusa è di bancarotta fraudolenta, accesso abusivo al credito e falsificazione di comunicazioni societarie per la gestione e il fallimento delle società Tecnologie Per l’Ambiente (TPA) srl e TPA Trituratori srl di Santa Giustina in Colle. Chianese, imprenditore nel settore dello smaltimento rifiuti e già titolare della Resit srl, è al centro di numerose inchieste per appartenenza alla camorra casalese. Vengono sequestrati diversi immobili dell’imprenditore Michele Pezzone, secondo l’accusa, legato al clan camorristico “Schiavone”. Tra gli immobili ci sono un negozio a Bagnoli (PD), un’abitazione a Ponte San Nicolò (PD), e diverse proprietà a Jesolo e a San Donà di Piave (VE). Ottobre 2012 - A Verona viene arrestato Giovanni Barone con l’accusa di bancarotta fraudolenta nel fallimento della Rizzi costruzioni srl. Barone, coinvolto nell’operazione “Tenacia” della DIA di Milano contro le infiltrazioni della ’ndrangheta in Lombardia, dal luglio 2011 è stato socio per alcuni mesi della società Faber costruzioni srl di Padova nell’ambito del fallimento-liquidazione della Edilbasso spa. Dicembre 2012 - Il tribunale di Venezia condanna 22 persone, arrestate nell’aprile 2011 con l’operazione “Serpe”, per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, sequestro di persona e usura. L’associazione, guidata da Mario Crisci, condannato a 17 anni e 8 mesi di carcere, è collegata al clan dei casalesi. La sentenza è confermata con condanne complessive a più di 120 anni di carcere per la stragrande maggioranza degli imputati in Appello nel 2014 e in Cassazione nel 2015. Aprile 2013 - La Dda di Palermo dispone l’esecuzione di perquisizioni e la notifica di diverse informazioni di garanzia disarticolando un’associazione mafiosa, collegata alla cosca “Acquasanta” di Palermo, operante in Veneto e in Sicilia attraverso il riciclaggio e l’infiltrazione nei cantieri navali. A Galliera Veneta, in provincia di Padova, alcuni esponenti della famiglia Bolognino, con precedenti penali per i legami con la ’ndrangheta, cercano di acquistare la GS scaffalature e automazioni srl attraverso la partecipazione in altre società. Maggio 2013 - A Limena, in provincia di Padova, viene perquisita la SC costruzioni di Cristian Sicari, che è ritenuto dall’accusa il prestanome di Antonio Mario Tripodi, collegato alla ‘ndrangheta di Vibo Valentia. La società è stata sequestrata nel luglio 2014. 082243 Giugno 2013 -Nell’ambito dell’inchiesta per riciclaggio sui fondi gestiti dal tesoriere nazionale della Lega Nord, Francesco Belsito, in rapporto con alcuni soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta, viene indagato l’imprenditore padovano Stefano Bonet, titolare della Polare scarl di Padova. Codice abbonamento: Luglio 2013 - A Rovigo, nell’ambito di un’indagine del tribunale di Napoli contro un traffico internazionale di stupefacenti gestito da clan della camorra, viene arrestato un commerciante ritenuto il corriere per la zona del Polesine. Febbraio 2014 - La procura della Repubblica di Verona dispone l’arresto di Vito Giacino e, nell’ambito della stessa inchiesta, gli arresti domiciliari di Alessandra La professione di commercialista Pag. 112 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 7 / 10 Lodi, avvocato e moglie di Giacino. A Giacino, vicesindaco e assessore all’urbanistica del comune di Verona, viene contestato il reato di concussione continuata dal 2008 al 2013. Al centro delle indagini ci sono anche i rapporti tra Giacinto e la Soveco spa. Tale ditta, con sede a Verona, è una delle principali imprese di costruzioni operanti negli appalti pubblici del territorio di Verona e partecipa alla realizzazione del traforo delle Torricelle, del filobus, di tre impianti di biogas, di parcheggi e centri commerciali e della ristrutturazione dell’ospedale di Peschiera. Antonio Papalia, ex marito di una dei proprietari di Soveco, è sospettato di essere il socio occulto della spa. Papalia è stato coinvolto nel 1989 in un’indagine per traffico di esplosivi dal sud al nord Italia e ha precedenti penali. Nel mese di dicembre Giacinto e Lodi sono stati condannati, rispettivamente a 5 anni e a 4 anni di reclusione, per concussione e induzione a dare o promettere utilità. Giugno 2014 - La procura de L’Aquila dispone l’arresto di 7 persone, accusate di essere collegate alla camorra, che riciclavano al casinò di Venezia i proventi di estorsioni operate nei cantieri per la ricostruzione del capoluogo abruzzese. Luglio 2014 - Sandro Rossato è arrestato a Padova per associazione mafiosa e altri reati contro il patrimonio. Rossato è accusato insieme ad altre 22 persone per avere gestito, attraverso alcune società, lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti favorendo le infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti e nei servizi pubblici di gestione delle discariche. Sui rapporti tra Rossato e la criminalità organizzata è intervenuta la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti che nella sua relazione sulla regione Calabria del maggio 2011 ha spiegato che alcune cosche della ‘ndrangheta hanno costituito con Rossato società per entrare nella gestione ciclo dei rifiuti: “dal quadro probatorio – quale acclarato da una sentenza del tribunale di Reggio Calabria che, nel dicembre 2008, ha condannato tutti gli imputati per associazione mafiosa – risulta l’inserimento mafioso negli appalti dei comuni del territorio reggino. Invero, alcuni imprenditori, gli Alampi, specializzati nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, in collegamento con la cosca mafiosa dei Libri, avevano costituito delle società ad hoc (la Edilprimavera, la Rossato Fortunato ed altre ancora) per effettuare tali attività” (pag.112, Relazione Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti maggio 2011). La relazione proseguiva spiegando che “Le discariche di Motta San Giovanni (Rc) e di Gioia Tauro (Rc) venivano gestite da un’ATI appositamente costituita nels settembre del 1999, composta dalla capogruppo “Rossato Fortunato srl”, società con sede in Pianiga (Ve) operante nel settore dello smaltimento di rifiuti solidi, anch’essa in possesso dell’iscrizione all’Albo nazionale degli smaltitoti e dalla Edilprimavera srl, con sede in Reggio Calabria, società impegnata nel settore dell’edilizia e riconducibile alla famiglia Alampi”. (pag.115 della citata relazione). La professione di commercialista Codice abbonamento: 082243 Dicembre 2014 - Nell’ambito dell’inchiesta Mafia capitale vengono coinvolte alcune società operanti in provincia di Padova. La procura di Roma sequestra la Terni scarl e la Bellolampo scarl, entrambe con sede a Limena, e riconducibili a Riccardo Mancini, arrestato e indagato per associazione mafiosa. Le due società sono di proprietà della Società Generale rifiuti srl e della Intercantieri Vittadello spa. A Montegrotto dal 2010 svolge il servizio di manutenzione dell’illuminazione pubblica la Marco Polo spa che è amministrata da un soggetto indagato per associazione mafiosa nell’inchiesta mafia capitale. Pag. 113 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 8 / 10 Gennaio 2015 - Il 30 gennaio la Dda di Venezia dispone il sequestro di beni per 130 milioni gestiti, secondo l’accusa da Francesco Manzo, residente a Padova, con diversi precedenti penali per furto, truffa in concorso, associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, porto illegale di armi, e sospettato dagli inquirenti di avere relazioni con gruppi legati alla camorra campana e con appartenenti alla ex mafia del Brenta. Tra i beni sequestrati ci sono 350 unità immobiliari tra cui 40 appartamenti nel grattacielo Belvedere davanti alla stazione di Padova, la torre direzionale in costruzione nella zona industriale di Padova, diversi appartamenti e un castello a Ponte nelle Alpi. La vicenda indica la facilità con cui persone sospettate di legami con la criminalità organizzata entrano in relazione con l’economia e l’impresa locale. Un pregiudicato, apparentemente privo di capitali a lui riconducibili, è riuscito a farsi erogare ingenti prestiti da istituti bancari, ad acquistare a prezzi elevatissimi numerosi beni e ad avviare la realizzazione tramite l’Interporto di Padova di una struttura immobiliare molto onerosa che, fino a quel momento, non aveva attratto l’interesse delle principali imprese di costruzioni. In maggio il tribunale di Padova ha revocato il sequestro dei beni riferibili a Manzo. Gli accertamenti dell’autorità giudiziaria sono ancora in corso. La relazione della Dia del I semestre 2015 descrive così il caso Manzo: “Il 23 gennaio 2015 il tribunale di Padova ha emesso il decreto di sequestro di un ingente patrimonio costituito da società, beni mobili ed immobili, conti correnti, facente capo ad un soggetto, residente a padova, legato ad un gruppo criminale dell’agro nocerino sarnese, provincia di Salerno, indiziato di riclare denaro per conto di diverse organizzazioni di quella zona (operazione “Grattacielo”). I beni, intestati a diversi soggetti, molti dei quali originari dell’agro nocerino sarnese, sono risultati ubicati sia in Veneto che in altre regioni (Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Campania)”. Luglio 2015 - Nell'ambito dell'inchiesta, denominata operazione Gambling, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, sono stati eseguiti due provvedimenti cautelari nei confronti degli avvocati veneti Andrea Vianello e Marco Colapinto, con l'accusa di associazione a delinquere, esercizio abusivo di attività di gioco e di scommessa e truffa ai danni dell'Agenzia delle entrate. I due sono considerati dagli inquirenti gli artefici di un complesso sistema costruito per ripulire il denaro di provenienza illecita della ’ndrangheta facendolo transitare da Malta e da altri paradisi fiscali come Antille olandesi, Panama e Romania, tramite società estere di diritto maltese per esercitare abusivamente l'attività di gioco e delle scommesse in Italia eludendo la normativa fiscale e antiriciclaggio. Per l’accusa i legali sarebbero tra i fautori di avventure societarie intraprese sfruttando le normative di favore, appoggi istituzionali e il coinvolgimento di personaggi legati alle cosche di riferimento come le famiglie di ‘ndrangheta Ficara, Alvaro e Pesce. Agosto 2015 - Il 10 agosto a Spresiano (Tv) il ristorante “Divino gourmet” viene colpito da un attentato incendiario: prima un’auto rubata ha sfondato una vetrata e poi gli interni del locale sono stati cosparsi di benzina e incendiati. Codice abbonamento: 082243 Ottobre 2015 - Nell’ambito dell’indagine “Aemilia” vengono sequestrate due aziende situate in provincia di Verona: Secav sr, con sede a Roverchiara e Sime srl. con sede a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Le imprese sono considerate sotto il controllo di esponenti criminali. Risulta di particolare interesse la vicenda della Sime. Due arrestati nell’operazione “Aemilia” avevano trasferito l’impresa dalla provincia di Reggio Emilia a quella di Verona per continuare a delinquere. La La professione di commercialista Pag. 114 Data 26-07-2016 Pagina Foglio 9 / 10 scelta era stata motivata dalle caratteristiche del territorio veronese: minori controlli e presenza di una rete di relazioni favorevoli per proseguire le attività criminali. Nei mesi precedenti il nuovo prefetto di Verona, entrato in carica a luglio, ha emanato diverse interdittive, in particolare nei confronti della Nico.fer e della Gri.Ka, imprese da tempo ritenute in contatto con esponenti della ‘ndrangheta arrestati nell’indagine “Aemilia”. Novembre 2015 - Nel mese di novembre il prefetto di Verona ha emesso due interdittive antimafia nei confronti di Francesco Piserà, titolare della Gfa di Bardolino e gestore di diversi locali nei comuni della zona del lago di Garda e degli impianti di risalita a San Giorgio di Bosco Chiesanuova e di Maria Anna Vaccaro, titolare di una tabaccheria a Verona. Il 27 novembre sono stati confiscati beni per 7 milioni di euro a società di proprietà di Giuseppe Faro e dei suoi familiari. I beni erano già stati posti sotto sequestro nel febbraio 2013 nell’ambito di un’indagine della Dia di Catania Tra i beni confiscati ci sono quote della Edil Guizza srl di Padova, della Teolo Residence e della 3MG Immobiliare di Albignasego (Pd) e della Ediladriatica srl di Cona (Ve). Dicembre 2015 - Il 5 dicembre la Dda di Venezia ha smantellato un’organizzazione gestita da esponeneti della ‘ndrangheta che gestiva il traffico di cocaina tra Colombia, Calabria, Lombardia e Veneto. Tra le 9 persone arrestate ci sono Attilio Vittorio Violi, residente a Marcon (Ve) e Santo Morabito, considerati i capi del gruppo criminale. Gennaio 2016 - La Dda di Brescia, nell’ambito dell’inchiesta contro la presenza della ‘ndrangheta nelle province di Mantova, Cremona e Verona, ha chiesto il rinvio a giudizio per 27 persone tra le quali il commercialista Attilio Fanini di Bussolengo (Vr) e Moreno Nicolis, l’imprednitore della Nicofer al centro dell’indagine Aemilia. Nicolis è accusato di tentata estrosione e di avere esercitato esplicite minacce avvalendosi della forza d’intimidazione derivante dall’apparetenenza a un’associazione mafiosa per farsi cedere gratuitamente degli appartamenti. La prefettura di Treviso ha emesso un’interdittiva antimafia nei confronti di Gerardo Palumbo, imprenditore campano attivo a Vedelago (Tv), accusato di avere rapporti con la criminalità organizzata casalese. Aprile 2016 - Il 12 aprile il Comune di Padova interrompe il contratto con la Pi.Ca Holding srl che sta realizzando l’asilo in via del Commissario. L’impresa infatti ha avuto l’interdittiva antimafia dalle prefetture di Milano e Modena nell’ottobre 2015. Non si comprendono le ragioni del ritardo con cui l’interdittiva ha avuto efficacia a Padova. Codice abbonamento: 082243 Il 23 aprile la sentenza con rito abbreviato nel processo “Aemilia” conferma l’insediamento della ‘ndrangheta in diverse zone dell’Emilia e del Veneto. Infatti tra i condannati ci sono anche quattro criminali residenti e attivi nella nostra regione: 9 anni e 4 mesi a Salvatore Cappa, domiciliato ad Arcole (Vr), 4 anni a Francesco Gullà, residente ad Arcole (Vr), 8 anni e 10 mesi a Francesco Frontera, residente a Orgiano (Vi), 2 anni e 9 mesi a Raffaele Oppido, domiciliato a Roverchiara (Vr). Tra i condannati ci sono anche Giulio (4 anni) e Giuseppe (12 anni e 6 mesi) Giglio, collegati con i fratelli Bolognino nella gestione della Gs scaffalature di Galliera veneta. Maggio 2016 - La Dda di Napoli ha arrestato Marco Cascella, ex amministratore della Lande spa, e altre 8 persone nell’ambito di un’indagine per corruzione e turbativa d’asta per agevolare la camorra casalese. Lande spa gestisce in La professione di commercialista Pag. 115 26-07-2016 Data Pagina Foglio 10 / 10 Veneto gli appalti per il Passante verde di Mestre e per le bonifiche del petrolchimico di Marghera. Giugno 2016 - Il prefetto di Verona ha emesso due interdittive verso imprese collegate con la ‘ndrangheta: Albi service e noleggi di Sommacampagna, AGL group srl di Nogarole Rocca". MAFIE NDRANGHETA CAMORRA 26 luglio 2016 I COMMENTI DEI LETTORI LASCIA UN COMMENTO ilmiolibro ebook Seguici su Tutti i cinema » TOP EBOOK BOX OFFICE La mia stella dal Giappone STASERA IN TV di Virginia Cammarata Si afferma "The Conjuring 2" 21:30 - 23:45 Music for Mercy LIBRI E EBOOK Scegli la città o la provincia Solo città Solo provincia Scegli Scegli per film o per cinema RECITARCANTANDO 21:15 - 22:45 21:10 - 23:30 Temptation Island Stagione 3 - Ep. 5 oppure trova un film di Angelo Dossena N.C.I.S. - Stagione 12 - Ep. 3 - 4 72/100 oppure inserisci un cinema 21:10 - 23:00 Chicago Fire - Stagione 3 Ep. 11 - 12 CERCA La rivoluzione del libro che ti stampi da solo. Crea il tuo libro e il tuo ebook, vendi e guadagna Guide alla scrittura Concorsi letterari e iniziative per autori e lettori Guida Tv completa » CLASSIFICA TVZAP SOCIALSCORE 1. X Factor 79/100 Mi piace 082243 a Treviso PROPOSTA DI OGGI Norge Codice abbonamento: Località Santa Maria del Rovere, via Cal di Breda, 31100 Treviso (TV) Scegli una città Treviso La professione di commercialista Pag. 116 Tiratura: 3.500 Mensile Data Pagina . La professione di commercialista Pag. 117 Codice abbonamento: 082243 Foglio 06-2016 42 1 IUSLETTER.COM (WEB2) Data 27-07-2016 Pagina Foglio 1 / 2 Siete qui: Oggi sulla stampa Oggi sulla stampa 27/07/16 Registro e ipocatastali neutri Irrilevante, ai fini della tassazione diretta, il valore dei beni immobili dichiarato, accertato o definito ai fini dell’imposta di registro. Banditi, di fatto, tutti gli automatismi utilizzati nella determinazione della base imponibile dei diversi tributi. Questa l’ulteriore conferma del Notariato che, con lo studio 102-2016/T, avente a oggetto la presunzione di maggior corrispettivo sulle cessioni immobiliari e/o aziendali, ha analizzato il recente intervento del legislatore, di cui al comma 3, dell’art. 5, dlgs 147/2015 (decreto crescita). Esso dispone che «gli articoli 58, 68, 85 e 86 del testo unico delle imposte sui redditi ( ) e gli articoli 5, 5-bis, 6 e 7 del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446, si interpretano nel senso che per le cessioni di immobili e di aziende, nonché per la costituzione e il trasferimento di diritti reali sugli stessi, l’esistenza del maggior corrispettivo non è presumibile soltanto sulla base del valore anche se dichiarato, accertato e definito ai fini dell’imposta di registro ( ) ovvero delle imposte ipotecaria e catastale». Pertanto, le disposizioni interpretative risultano chiare e utili per disinnescare l’idea del fisco e della Cassazione che si potesse assumere il valore dichiarato, accertato e definito ai fini dell’imposizione indiretta, anche per determinare un maggior valore ai fini dell’imposizione diretta (Ires/Irpef e Irap), stabilendo la relativa irrilevanza. Il principio affermato dalla Cassazione (tra le numerose a favore, sentenze 4417/2002, 21055/12005, 19830/2008 e 5070/2011, contrarie 4057/2007, 11012/2012, 10552/2012, 22143/2013 e 24054/2014), si è sempre scontrato con alcune contrarie argomentazioni da più parti formulate, come quelle indicate dall’Associazione italiana dottori commercialisti (Adc) nella norma di comportamento n. 171/2008. Essa aveva già affermato che, anche in caso di cessione di azienda, la definizione di un maggior valore ai fini dell’imposta di registro non poteva assumere automatica efficacia ai fini delle imposte dirette, poiché per l’imposta di registro, si fa riferimento al valore dell’azienda mentre per le imposte sui redditi, la plusvalenza è data dalla differenza tra il corrispettivo pattuito e il costo fiscalmente riconosciuto dell’azienda medesima. Questo approccio è stato superato dal comma 3, dell’art. 5 del decreto richiamato, contenente una norma di interpretazione autentica: è stato chiarito che, per le cessioni di immobili e di aziende, nonché per la costituzione e il trasferimento di diritti reali sugli stessi, l’esistenza di un maggior corrispettivo rilevante ai fini delle imposte dirette e dell’Irap non è presumibile soltanto sulla base del valore, seppure dichiarato o accertato ai fini dell’imposta di registro ovvero ai fini delle imposte ipotecaria e catastale. Come indicato dal Notariato, la formulazione adottata dal legislatore è tranchant e sufficientemente esplicativa dell’intenzione di neutralizzare l’utilizzo «esteso» del valore dichiarato, accertato e definito ai fini dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale. 082243 Peraltro, nel documento in commento si nota che tale atteggiamento (utilizzo del valore fissato per il registro) aveva già denotato alcuni cedimenti, allorquando la Legge comunitaria del 2008 aveva disposto l’impossibilità di utilizzare il valore normale (presunzione) per quanto concerneva l’applicazione delle imposte dirette e dell’Iva (art. 24, legge 88/2009) e la stessa Amministrazione finanziaria (ris. 18/E/2010) aveva precisato che non era possibile avviare un accertamento, nell’ambito dell’imposizione diretta, in presenza di un disallineamento tra corrispettivo dichiarato e valore normale (valutazione Omi), in assenza di ulteriori elementi a supporto (valore del mutuo, indagini finanziarie e quant’altro) Codice abbonamento: In tema di cessioni immobiliari, poi, gli autori evidenziano che tale novità interviene non solo nell’ambito della determinazione del reddito d’impresa, sia come ricavo (art. 85, dpr 917/86), sia nell’ambito delle plusvalenze (art. 86 del Tuir), ma anche nell’ambito privato del contribuente (art. 67 del medesimo Tuir). Con riferimento alle cessioni di aziende, posto che nel passato era il contribuente chiamato a fornire la prova contraria, la novità risulta dirompente per il solo fatto che il solo disallineamento con il valore dichiarato ai fini del registro non potrà legittimare un accertamento nell’ambito delle imposte dirette o dell’Irap, con la necessità che la stessa Amministrazione La professione di commercialista Pag. 118 27-07-2016 Data IUSLETTER.COM (WEB2) Pagina Foglio 2 / 2 finanziaria combini tale presunzione con ulteriori elementi, tali da poter integrare la presunzione semplice da elementi «gravi, precisi e concordanti». Fabrizio G. Poggiani Condividi su POTREBBE INTERESSARTI ANCHE 27/07/16 Boni co online, la banca paga i danni La clausola unilaterale che taglia gli interessi deve avere un contrappeso Con due diverse pronunce... 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