A Polsi insieme a Maria, Madre di misericordia

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A Polsi insieme a Maria, Madre di misericordia
 DIOCESI DI LOCRI-GERACE IL VESCOVO
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Polsi insieme a Maria, Madre di misericordia
Benvenuti a Polsi, devoti e pellegrini!
Dopo un lungo viaggio e le difficoltà del cammino, tra sentieri irti e scoscesi, dritti e
tortuosi, venite per incontrare la Madonna della montagna, madre della divina misericordia, alla
vigilia del giubileo straordinario della Misericordia, indetto da papa Francesco.
Sentitevi amati ed accolti dal suo cuore materno. Questo antico santuario sarà per tutti
"un’oasi di misericordia". Maria, la donna del "si", nostra compagna di viaggio, è pronta ad
accompagnarci, a fasciare e sanare le nostre ferite, le tante ferite di questa terra, intrisa del sangue,
versato dall'odio e dalla violenza di uomini senza cuore, senza volto, senza scrupoli. Per
intercessione di Maria giunga il perdono per i tanti suoi figli uccisi, sequestrati, derubati, feriti,
lasciati senza vita ai margini della strada.
Giunga a noi propizio l’anno giubilare: si aprano le porte del santuario di Polsi a tanti
pellegrini, perché possano incontrare la Divina Misericordia. Quanti l'attraversano siano "toccati nel
cuore dalla grazia e trovano la via della conversione", sperimentino l’amore di Dio, "che consola,
perdona e dona speranza", ritrovino la gioia della riconciliazione e del perdono. L'amore di Dio,
come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il
proprio figlio, “continui oggi a manifestarsi, soprattutto verso i peccatori, le persone povere,
escluse, malate e sofferenti”.
A Maria, madre di consolazione, chiedo di ridonare la bellezza della dignità perduta,
l'immagine del Dio, che ci ha creati. Da lei invoco per tutti la pace del cuore, la gioia di un sincero
pentimento e la disponibilità a riparare il male commesso. Maria susciti in quanti sono stati offesi
l'umiltà e la prontezza nel perdonare. Nessuna traccia resti del passato tenebroso e vile: tutti
abbiamo bisogno di misericordia. Nessuno si permetta di giudicare il fratello o di condannarlo. "Se
non si vuole incorrere nel giudizio di Dio, nessuno può diventare giudice del proprio fratello». Non
giudicare e non condannare è «saper cogliere ciò che di buono c’è in ogni persona e non permettere
che abbia a soffrire per il nostro giudizio parziale e la nostra presunzione di sapere tutto» (papa
Francesco, "Misericordiae vultus", bolla di indizione dell'anno santo).
O Madre della Misericordia, semina in questa terra, troppo spesso, giudicata e
sommariamente condannata, germi di riconciliazione e di conversione. Ridona fiducia e speranza a
quanti arrivano con animo pentito e veramente contrito in questo Santuario, edificato nelle viscere
di questa aspra montagna. Donaci di capire che in questo luogo non c'è spazio per quanti continuano
a covare nel proprio animo sentimenti di odio e di vendetta. Nessuna sua porta è loro aperta. La
gloriosa immagine, madre del buon pastore, non splende sul loro volto né si posa sulle loro mani
sacrileghe!
O Maria, donna del silenzio, suscita in coloro che entreranno in questo tempio santo il
desiderio di ritornare a vita nuova, deponendo le armi della vendetta e dell'odio, pronti "a vivere di
1 misericordia", dopo aver sperimentato il perdono e la pace. A Te, Maria, madre di speranza,
chiediamo la gioia di vivere una vita nuova, riscoprendo le opere di misericordia corporale (dare da
mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere
gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti) e spirituale (consigliare i dubbiosi, insegnare
agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare
pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti).
Il nostro Santuario di Polsi riscopra la sua vera vocazione di luogo in cui si amministra
abbondantemente il sacramento della riconciliazione. Dove al peccatore pentito è possibile "toccare
con mano la grandezza della misericordia".
O Madre, regina della riconciliazione e della pace, fa che il perdono porti a gustare l'amore
misericordioso del Padre di tutti.
"Cambiate vita!", grida Maria ai suoi devoti, in particolare a coloro che da tempo sono
lontani dalla grazia di Dio per la loro cattiva condotta. Agli uomini e alle donne che appartengono a
qualunque gruppo criminale o che sono finiti in attività criminali, la Vergine di Polsi fa sentire la
voce accorata della mamma: "Per il vostro bene, vi chiedo di cambiare vita".
Lo stesso appello rivolge a quanti vivono «nell’indifferenza» e «nel cinismo» o «nella
terribile trappola di pensare che la vita dipende dal denaro e che di fronte a esso tutto il resto
diventa privo di valore e di dignità".
O Vergine di Polsi, aiuta a comprendere che la "violenza usata per ammassare soldi che
grondano sangue non rende potenti né immortali". Assunta in cielo, Immacolata vergine dell'amore
incontaminato, ricorda che "per tutti, presto o tardi, viene il giudizio di Dio a cui nessuno potrà
sfuggire".
Possa Maria, "umile ancella del Signore", trasformare i cuori delle persone fautrici o
complici di corruzione, che è un pericoloso e subdolo tarlo, che avvelena la nostra società e rende i
rapporti interpersonali interessati ed egoistici. A Te, Maria, chiediamo di liberarci da ogni forma di
corruzione, che “con la sua prepotenza e avidità distrugge i progetti dei deboli e schiaccia i più
poveri”.
Maria è la grande madre della nostra speranza che ricorda a tutti che Dio «non si stanca di
tendere la mano". Lei, nostra Madre del cielo, sa che tutti abbiamo bisogno della Misericordia come
del pane quotidiano. A Lei chiediamo il dono della conversione e di una vita nuova. Lo facciamo
con la fiducia dei figli, che alle sue mani affidano il presente ed il futuro delle loro famiglie, dei
ragazzi e dei giovani, la stanchezza degli anziani, la sofferenza dei malati. A tutti, Maria, madre di
bontà, apra le porte della Divina Misericordia.
O Maria, Madre di misericordia, rivelaci il volto del Padre, accompagna tutti i tuoi figli sulla
via del perdono e della pace. Ricerca lo smarrito e sfiduciato, sii vicina all'immigrato e senza tetto,
al povero e all'ammalato, a quanti vivono ai margini di un mondo senza Dio. Ridona la speranza ai
giovani e a quanti sono stanchi e rassegnati.
Nelle tue mani, madre generosa e forte, affidiamo la nostra vita, desiderosi di godere la felicità
piena e duratura.
Così sia!
 Francesco Oliva
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