TANZANIA e ZANZIBAR un safari unico che vi regalerà la possibilità
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TANZANIA e ZANZIBAR un safari unico che vi regalerà la possibilità
dove sono previsti la cena ed il pernottamento. Il parco si estende per 100 km quadrati attorno al lago omonimo ed è un misto di savana e jungla tropicale. Grazie al suo habitat mutevole ospita un gran numero di specie vegetali e animali con grande prevalenza di uccelli di ogni tipo (cicogne, marabù, pellicani, ecc). Ma il Lake Manyara è soprattutto la terra degli ippopotami, osservabili in branchi enormi soprattutto nei pressi del cosiddetto Hippo Pool, un grazioso laghetto al centro di una ampia e suggestiva radura. TANZANIA e ZANZIBAR un safari unico che vi regalerà la possibilità di avvistare diverse specie di animali ma anche di rimanere incantati dai diversi paesaggi che i parchi toccati offrono: il Serengeti, terra dei Masai e dei famosi "big five" (elefante, rinoceronte, leone, leopardo e bufalo), il parco più grande e più famoso al mondo, il Lake Manyara, con il suo suggestivo paesaggio lacustre famoso per la sua concentrazione di ippopotami e il Ngorongoro, una meta davvero suggestiva, un enorme cono vulcanico con al centro uno specchio d'acqua dolce attorno al quale scorrazzano indisturbati i grandi branchi di animali che popolano la savana. E a seguire un soggiorno indimenticabile alla scoperta dell’isola e delle spiagge di ZANZIBAR N.B. Partenze garantite (min 2 partecipi) con guida locale parlante italiano Esempio 16 giorni – 14 notti 1° giorno: Italia/Zanzibar Partenza dall'Italia per Zanzibar e arrivo l'indomani in mattinata. Cena e pernottamento a bordo. Consigliamo organizzare il bagaglio … meglio partire per il safari con 1 bagaglio /zaino lasciando il bagaglio - mare agli assistenti che troverete al vostro arrivo all’aeroporto, che si si occuperanno di recapitarvelo direttamente in hotel a fine safari! 2° giorno: Zanzibar Arusha Lake-Manyara Nat.Park (195 Km ca+volo) Arrivo a Zanzibar, assistenza in aeroporto per le istruzioni sull'imbarco, proseguimento per Arusha con volo interno. Arrivo ed incontro con la guida parlante italiano, pranzo in ristorante ad Arusha e proseguimento per il Lake Manyara National Park e fotosafari nel parco. Sistemazione presso il Migunga Tented Camp o similare Sistemazione safari Migunga Tented Camp, situato a soli 5 minuti dall'ingresso del Lake Manyara Park, il campo tendato è avvolto da numerosi alberi di acacia attraverso i quali filtrano i raggi del sole. E' composto da 17 confortevoli tende poste su una piattaforma, dotate di bagno privato con doccia, letto con zanzariera e veranda privata. Ristorante con caminetto e zona bar, all'esterno zona falò dove nel silenzio delle serate della savana è possibile udire i versi dei tanti animali che popolano il parco. Possibilità di noleggio mountain bike. Ikoma Tented Camp, situato a 3 Km dall'ingresso del rinomato Serengeti National Park, il campo è costituito da 29 spaziose tende tutte dispongono di bagno privato con doccia, letto con zanzariera e veranda. All'interno del campo tendato si trova un ristorante e un bar. Zona falò dove ritrovarsi tutti insieme la sera per scambiarsi le emozioni della giornata. Bougain Villea Safari Lodge, situato lungo la strada che conduce all'area protetta di Manyara e di Ngorongoro, la struttura offre 24 comodi ed accoglienti lodge con possibilità di ospitare fino a tre persone. Tutti dispongono di servizi privati, letto con zanzariera, veranda e camino. Il Lodge è immerso in un rigoglioso giardino, vi è una piscina con zona solarium dove potrete rilassarvi al ritorno dai fotosafari. Ristorante per i pasti principali e bar con ricca selezione di bevande alcoliche e analcoliche locali. Equipaggiamento occhiali da sole, cappellino, un foulard per proteggersi dalla polvere quando si incrociano altri mezzi sulle piste sterrate, scarpe comode (non sono necessari scarponcini), pile e giacca per la sera. N.B. Per ragioni operative, i campi e il lodge indicati potrebbero essere sostituiti da altri similari anche senza preavviso e le escursioni potrebbero essere effettuate in giorni diversi senza però modificare i contenuti del safari. 3° giorno: Lake Manyara National Park Serengeti (250 Km circa) Dopo la prima colazione partenza per il Parco Serengeti, pranzo a picnic lungo il tragitto e arrivo presso il l'Ikoma Tented Camp dove sono previsti la cena e il pernottamento. Nel pomeriggio primo safari fotografico all'interno del Parco. In Swaili Serengeti significa "pianura senza fine" ed è qui che si possono ammirare i famosi "big five" della savana e le più spettacolari migrazioni di branchi di gnu, gazzelle e zebre seguite dai grandi predatori quali leoni, ghepardi, iene, avvoltoi e altri uccelli rapaci. Questo è il territorio dei cacciatori Masai che vivono in caratteristici villaggi circolari solitamente in posizione elevata, con capanne basse, a forma di botte, costruite con verghe, erbe e a volte anche argilla. Non mancherà occasione di incontrarli durante il safari. 4° giorno: Serengeti (120 Km circa) Dopo la prima colazione partenza verso metà mattinata per il primo game safari della giornata, rientro al campo tendato per il pranzo e nel pomeriggio secondo safari fotografico nel Serengeti National Park. Rientro in struttura per un po' di tempo libero e cena. 5° giorno: Serengeti/Ngorongoro (145 Km) Dopo la prima colazione partenza per la Riserva Ngorongoro. Fotosafari in corso di trasferimento. Sosta per pranzo a picnic e nel primo pomeriggio partenza per mezza giornata di fotosafari nel cratere. Il parco del Ngorongoro è infatti un immenso cratere vulcanico che con i suoi 20 Km di ampiezza è considerato uno dei più grandi al mondo e per la sua unicità è definito uno degli scenari più grandiosi di tutta l'Africa. Al suo interno si trova una molteplicità di animali e di piante, un lago di acqua dolce e una grande varietà di uccelli. E' possibile che avrete occasione di vedere elefanti, leoni, bufali, zebre, gazzelle, antilopi, gnu, ippopotami, rinoceronti e decine di altre specie ancora in un solo giorno data l'elevata concentrazione di animali. Dopo il tramonto arrivo al Bougain Villea Safari Lodge per la cena e il pernottamento. 6° giorno: Ngorongoro Arusha Zanzibar (220 Km + volo) Dopo la prima colazione partenza per Arusha dove è prevista la sosta per il pranzo, nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo per Zanzibar. All'arrivo, trasferimento all'hotel 1 satellitare, libreria, servizio telefono e cambio valuta. A pagamento: servizio lavanderia, servizio telefono, negozio di souvenir, noleggio biciclette, massaggi e biliardo. Si accettano le principali carte di credito (eccetto Visa electron) con maggiorazione del 5-10 %. Attività sportive a pagamento: kitesurfing e diving center Padi nei pressi dell'hotel Cena e pernottamento in hotel prescelto per la prosecuzione della vacanza balneare …. E quindi verso il sud di Zanzibar, sulla Costa Est . Sistemazione nell’hotel scelto: Paje by night piccola struttura a gestione italiana situata sulla costa sud orientale di Zanzibar, a Paje, una località incontaminata e selvaggia, per nulla conosciuta dal turismo di massa, dove dominano il silenzio, la tranquillità, il mare e lunghe, interminabili spiagge di finissima sabbia bianca. L'hotel è la realizzazione del sogno del suo giovane proprietario che ha fatto di questo angolo di paradiso la sua casa. Si tratta di una struttura semplice ma curata ideale per chi cerca il più assoluto relax, unluxory, nel mezzo di una natura di rara bellezza, lontano da qualsiasi contaminazione turistica. Degno di nota anche il ristorante, molto conosciuto nella zona per la varietà e bontà dei piatti proposti! Da segnalare la località di Paje per gli amanti del kitesurf, la località si sta infatti distinguendo per le numerose scuole e per la presenza di kiters provenienti da tutto il mondo! Anche questo tratto di costa risente del fenomeno delle maree ma non per questo perde il suo fascino. Posizione: a pochi passi dalla spiaggia di Paje, a 53 Km da Stone Town e dall'aeroporto. Sistemazione: 20 camere standard e king size, sono disposte in bungalow e tutte dotate di servizi privati, zanzariere agli infissi e sui letti, cassette di sicurezza, ventilatore al soffitto, balcone o terrazza. Le camere "king size" sono più spaziose e dispongono di letto matrimoniale e, a pagamento, aria condizionata. Ristoranti e Bar: un bar e un ristorante dove vengono serviti la prima colazione, il pranzo (per chi prenota la pensione completa) e la cena; i clienti in mezza pensione o pensione completa avranno un menu dedicato con servizio al tavolo. Saltuariamente vengono organizzate serate barbeque con servizio a buffet. Servizi: piscina, lettini, ombrelloni a disposizione dei clienti in spiaggia e teli mare (con cauzione). A disposizione dei clienti parcheggio (non custodito), connessione wireless con proprio portatile, accesso alla posta elettronica, Internet point gratuito per 1 ora al giorno, zona comune con televisore 7°- 8°-9° giorno: Zanzibar - Paje 3 intere giornate a disposizione con trattamento di mezza pensione in hotel. Una di queste servira’ per il meritato riposo e godersi i meravigliosi colori del mare di Zanzibar e durante le altre 2 giornate, potrete spostarvi con escursioni organizzate oppure noleggiando biciclette, motorini, autovetture alla scoperta del sud dell’isola Notizie tratte qui e la’ su possibili visite ed escursioni nel sud di Zanzibar FORESTA DI JOZANI E MANGROVIE Quest'escursione guidata alla foresta è un'interessante alternativa al mare. La foresta protetta di Jozani si estende su una superficie di 10 kmq tra la baia di Chwaka e la baia di Uzi su un letto di paleocorallo. Assieme alle distese di mangrovie verso Nord ed alle paludi salmastre verso Sud, costituisce un ricco insieme dei diversi habitat naturali dell'isola. Percorrendo i suoi sentieri si incontrano enormi esemplari di Mogano Rosso, la palma da Olio, il Pandano Rabaiense le cui sorprendenti radici aeree fungono da sostegno delle pesanti piante e forniscono ossigeno anche quando durante la Masika, la stagione dei Monsoni, la foresta si allaga popolandosi di tante piccole specie animali come il coleottero acquatico, libellule e Ditischi. Vi si trova la Palma Rafia (rafia farinifera), la cui fibra, ricavata dalle foglie, é utilizzata per una miriade di scopi, sia nel tessile che in altri settori. I Ficus Sicomoro si stagliano, altissimi, contro il cielo. Anche qui le radici possenti hanno funzione di sostegno. Altri Ficus, detti strangolatori (ficus natalensis) s'intrecciano saldamente agli alberi della foresta: non si tratta di una collaborazione tra vegetali ma piuttosto di una lotta per la sopravvivenza. Qua e là, crescono ciuffi di cardamomo, menta ed altre profumatissime spezie selvatiche. Anche le Liane Todalia, piante tipiche dei paesi tropicali appartenenti alla stessa famiglia del Rattan asiatico, sfruttano gli alberi ad alto fusto per arrampicarsi verso la luce. Soffermandosi, dal silenzio del bosco emergono i canti degli uccelli di Jozani: l' Akelat (Erithacus Gunningi, un pettirosso della costa orientale) il babul verdastro di Zanzibar (Pycnototus virens Zanzibaricus) la Nettarina olivacea, il Bucero coronato (Tockus alboterminatus) ed i suoni ed i richiami degli animali di Jozani: i fischi acuti del Colubus Rosso di Zanzibar (precolubus kirkii) ed il richiamo penetrante del Cercopiteco; le zanne del Patacomero (lontano parente del Cinghiale) che raschiano il terreno per dissotterrare radici e tuberi, il rumore prodotto dalle rane nere pigmee saltellanti nelle pozze d'acqua. In tutto oltre 40 specie tra migratorie e stanziali. La foresta si estende poi verso un 'area di Casuarina equisetifolia: tutti gli esemplari sono stati piantati dall'uomo nel 1980 dopo che un incendio aveva distrutto parte della foresta. Tutti gli sforzi sono tesi a riportare le aree disastrate alle condizioni originarie, proteggendo e conservando contemporaneamente la naturalità residua della foresta. La visita alla foresta di Jozani, puo’ essere abbinata anche alla visita della del Zala park, foresta ad alto fusto, alla foreste di mangrovie, del centro dei camaleonti e dei serpenti e del centro delle farfalle SAFARI DEI DELFINI Nuotare e fare snorkeling con i delfini osservandoli nel loro habitat naturale nella baia di Kizimkazi a circa mezz'ora d'auto da Paje, è un'esperienza unica ed indimenticabile che consigliamo a tutti. I delfini di Zanzibar I delfini sono creature meravigliose. Un legame speciale ci lega e ci spinge a cercare con loro un dialogo, andando oltre i metodi convenzionali di comunicazione: il loro comportamento è a volte davvero sorprendente, può accadere ad esempio che riconducano all'imbarcazione una donna in gravidanza dopo averne rilevato in acqua il secondo battito cardiaco. A Zanzibar, si possono incontrare sia i delfini della famiglia Bottle-nose che i delfini Humpback. Il maggior numero di avvistamenti ed interazioni avviene con i primi. I delfini Bottlenose sono infatti noti per il loro comportamento socievole e giocoso mentre gli humpback, più riservati, tendono a mantenere le distanze. Il contatto con gli umani avviene solamente se è il delfino ad avvicinare la persona o il gruppo di sommozzatori e snorkelers e tale decisione non deve assolutamente essere forzata offrendo del cibo durante gli incontri: ciò che spinge i delfini a stabilire un contatto 2 con noi è la sua innata curiosità e la sua voglia di giocare e sono questi i soli motivi per cui ritornano e tendono a stabilire relazioni stabili. Essi sono organizzati in gruppi, all'interno dei quali esistono gerarchie sociali. Cacciano in gruppo, la mattina e nel tardo pomeriggio, costringendo i pesci in banchi verso la spiaggia dove poi saranno più facili prede. Questi sono i momenti migliori del giorno per avvicinarli ed osservarli nel loro habitat. Per localizzare la preda usano una specie di eco-sonda di modo che il suono emesso rimbalzi una volta colpito l'oggetto, mentre per stanarla intervengono emettendo ad intervalli una serie di ultrasuoni. Si nutrono di una varietà di pesci e cefalopodi come ad esempio i polipi. I delfini sono una specie protetta PROTEZIONE *CITIES, appendice II La convenzione sul commercio internazionale delle specie a rischio della flora e fauna, un trattato internazionale con oltre 144 paesi membri. Appendice I: le specie non possono essere commerciate. Appendice II: le specie possono essere commerciate solo se questo non comporta alcun danno alla loro sopravvivenza. 10° giorno: Zanzibar: Paje Stonetown Nungwi Prima colazione in hotel. Partenza da Paje verso Stone Town e sosta per la visita guidata alla citta’ capitale dell’isola. STONE Stone Town è la città vecchia ed il centro culturale dell'isola Zanzibar. Nonostante l'abbandono seguito all'indipendenza, l'impianto urbanistico è rimasto intatto e rappresenta con ogni probabilità il più bel esempio di insediamenti mercantili swahili in Africa orientale. La maggior parte degli edifici fu costruita nel IXX sec. quando Zanzibar, sotto l'influenza dell'impero omanita, era uno dei centri commerciali più importanti dell'oceano indiano assieme all'isola di Lamu, in Kenya. Le strette calli tortuose della città richiamano le medine arabe e nordafricane ma è evidente la fusione di stili diversi. I palazzi si caratterizzano per le ampie vetrate, a volte intarsiate di vetri colorati, le logge, i balconi e le verande tipicamente coloniali e per le meravigliose porte d'ingresso in legno finemente lavorato il cui stile è all'origine indio-arabico. La cultura swahili è frutto dell'evoluzione della cultura bantu con l'assimilazione di diverse culture quali le europee [portoghese, francese, tedesca, britannica] la persinoshiraz, l'indiana, l'araba. Per citare la definizione dell'ONU che nel 2000 ha inserito Stone Town nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità la città "è una eccezionale espressione materiale di fusione e armonizzazione culturale". Alcune informazioni tratte qui e la’ su cosa fare e vedere a Stone Town. Il mercato è un posto da visitare se si vuol avere un'istantanea di ciò che si muove attorno a noi. E' vibrante di vita e di colori, tutta la merce comprata e venduta nell'isola passa di qui. La gente arriva dai villaggi per vendere ciò che produce o per comprare cio che non trova al suo villaggio. L’atmosfera pacata e tranquilla del mercato coperto, a fine giornata, sembra surreale. Solo poche ore prima una folla di gente si muoveva tra i suoi corridoi contrattando animosamente sul prezzo e sulla merce. La casa delle meraviglie E' è un edificio molto grande a pianta quadrata. Si sviluppa su diversi piani e ad ogni piano corrisponde una balconata che corre lungo l'intero perimetro dei muri esterni; in alto si trova la torre dell'orologio. Fu costruito nel 1883, per cerimoniali politici, dal sultano Barghash e fu il primo edificio di Zanzibar con fornitura di corrente elettrica ed ascensore interno - da cui il nome casa delle meraviglie (Beit el Ajaib). L'orologio non fa parte della costruzione originale e sostituisce il faro che si trovava di fronte all'edificio fino al bombardamento avvenuto nel 1896 da parte di una flotta inglese. Di fronte ad essa, sul fronte mare, stanno i Giardini di Foradhani, che la sera si riempiono di venditori masai di souvenirs e di bancarelle di cibi della tradizione swahili da consumare passeggiando (vi consigliamo comunque la scelta di cibi cotti e portate con voi un bicchiere per non dover rinunciare al meraviglioso succo di canna da zucchero con ginger e lime). Old Dispensary è situato sul lungo mare a circa 200 mt dall'ingresso al porto. Si tratta di uno dei palazzi più belli e raffinati di Stone Town con pianta ad U che racchiude una corte interna. Lo stile architettonico indiano e si riflette sulla fine lavorazione dei grandi balconi in legno che ornano la parete esterna dell'edificio. Fu fatto costruire da un immininente personaggio indiano degli ismaili khoja: Sir Tharia Topan. Alla sua morte, l'edificio fu lasciato alla comunità di Haji Nasser. In tempi coloniali divenne un dispensario. E' stato Recentemente restaurato grazie ai fondi dell'associazione culturale dell' Aga Khan ed è diventato il Centro culturale di Stone Town. Il famoso Big Tree di Zanzibar è un enorme, suggestivo esemplare di ficus bengalensis piantato nel 1911 dal sultano Seyyd Khalifa bin Haroub. Al riparo delle sue chiome i fundi locali (lavoratori specializzati) continuano ancor oggi a costruire i mashua (tipica imbarcazione omanita) secondo le antiche tecniche tradizionali. L'albero si trova a 100 mt all'Old Dispensary Il Palace Museum [Palazzo del Sultano] E' un grande palazzo dall'architettura arabeggiante con tre torri merlate costruito a fine '800, secondo la tradizione, con muri di blocchi di corallo e solai sostenuti da fusti di mangrovie [boriti]. Ospitò la famiglia reale e l'harem del sultano [lo zenana]. Dopo la rivoluzione del 1964 fu ribattezzato the Peoples Palace [il palazzo del popolo] e fu usato dal governo e dal consiglio rivoluzionario per riunioni di gabinetto. Purtroppo fu anche saccheggiato della maggior parte degli arredi. Nel 1994 il palazzo fu adibito a museo dedicato alla storia dei sultani di Zanzibar. Vi si celebra anche Eid el Fitr, la fine del Ramahan. La St. Joseph Cathedral Fu commissionata dai fratelli laici francesi all'architetto Berangier attorno al 1895 ed è il prototipo di Notre Dame de la Garde, a Marsiglia. La maggior parte dei dipinti e delle raffigurazioni è andata persa ma sono tuttaora visibili alcune rappresentazioni dell'antico testamento. La mancanza di fondi impedisce qualsiasi intervento volto al restauro ed alla sua conservazione Peace Memorial Museum, l'edificio, caratterizzato da una cupola centrale, vuol essere una sintesi tra lo stile coloniale britannico e quello islamico. Fu costruito dall'architetto inglese J.H. Sinclair con fondi di provenienza governativa in commemorazione della 1Â guerra mondiale. Al suo interno, sezioni dedicate all'archeologia, alla storia, agli usi e costumi, ai commerci, alla schiavitu’, alle prime espolazioni nell'entroterra ed ai modelli dell'amministrazione coloniale. Il forte arabo, costituito interamente da blocchi di corallo, fu costruito tra il 1698 and 1701 dagli arabi omaniti Busaidi sulle rovine di un'antica chiesa cattolica portoghese. E' un edificio massiccio, con spesse murature merlate, pianta rettangolare, torri ai lati e muraglie di difesa interconnesse. Fu in seguito adibito a prigione e fino al 1928 fu usato come deposito della ferrovia di Bububu. Il forte è stato restaurato nel 1997 e rinominato il vecchio forte. Da notare le porte di legno finemente intarsiate. Shangani square è stata per lungo tempo adibita a mercato degli schiavi. La piazza è nota anche col nome di 3 Kelele square (piazza delle grida) appellativo dovuto presumibilmente al rumore delle aste durante le degli schiavi Dharajani bazar Una lunga via affollatissima, piena di luce, colore e negozi dove viene venduta e comprata praticamente qualsiasi cosa eccezione fatta per cibo ed antichità. La maggior parte degli oggetti in vendita è made in China. Non è un posto da shopping ma merita una visita. La cattedrale anglicana costruita nel 1873, su un terreno adibito a mercato degli schiavi, rappresenta una combinazione di elementi architettonici gotici ed islamici. L'altare sorge sul luogo esatto in cui si teneva l'asta degli schiavi e dove gli schiavi ribelli venivavo fustigati. Accanto alla cattedrale è tutt'ora visitabile la prigione sotterranea in cui gli schiavi venivano stipati in condizioni disumane. La moschea di Malindi La sua struttura conica è molto suggestiva e rara in Africa orientale, dove ne esistono solamente tre. Da vedere il minareto che si ritiene antecedente al 183] ed il mausoleo, uno dei pochi rimasti ancora intatti a Stone Town. I bagni di Hamamni Hammam in arabo significa bagno pubblico. Questi bagni, in stile persiano furono fatti costruire dal figlio di Said il Grande, Burgash bin Said. E' un posto da visitare, seppure oggi giorno non siano più funzionanti e siano ancora visibili solo piccole parti degli affreschi. PRISON ISLAND Gli isolotti a pochi kilometri al largo di Stone Stone sono numerosi, tra questi c'è Prison Island [Changu Island]. Questa escursione permette di unire al fascino dello snorkeling in una barriera corallina poco profonda la visita alle tartarughe giganti. Un tempo le tartarughe giravano liberamente nell'isola ma sono ora state rinchiuse in un'area protetta a causa degli attacchi dei cacciatori di frodo che ne rivendevano le corazze ai turisti. L'isola ha rilevanza storica ed è possibile visitare i resti di vecchie costruzioni in cui venivano nascosti e detenuti gli schiavi, il cui commercio continuava anche dopo l'abolizione della schiavitù. Nell'isola si trovano un bazar ed un ristorante. Nel pomeriggio proseguimento verso Nungwi : arrivo e sistemazione all’hotel scelto. MY BLUE hotel affacciato direttamente sulla spiaggia di Nungwi, all'estremo nord dell'isola, località famosa per la sabbia bianca, per il mare cristallino, per i tramonti mozzafiato e per la costruzione dei "dhow", imbarcazioni tradizionali realizzate completamente a mano da abili artigiani. Il My Blue è una vera "chicca", si tratta infatti di un boutique hotel costruito con concezione moderna e gusto raffinato ma in assoluta armonia con la natura e l'ambiente circostanti. Accogliente, di piccole dimensioni, gestione italiana, decisamente buono lo standard, è adatto anche a viaggiatori più esigenti! L'hotel gode di una posizione privilegiata perchè a soli 200 metri si trova quello che è considerato il "centro" di Nungwi, sulla cui spiaggia si concentrano ristorantini e simpatici locali all'aperto "very cool". Ricordiamo che Nungwi, diversamente dal resto dell'isola, è una località scarsamente interessata dal fenomeno delle maree, il mare è infatti sempre balnabile!! Speciale Tutto Incluso soft: * Cocktail di benvenuto * Colazione, pranzo e cena a buffet presso il ristorante principale * Late breakfast alle ore 11 * Consumo illimitato di bevande dalle ore 10 alle ore 22 presso il ristorante durante i pasti e al bar, sono compresi acqua e soft drink serviti al bicchiere, caffè americano e te; Alle ore 11 break mattutino e alle 17 tea time pomeridiano N.B. Sono esclusi gli alcolici, i superalcolici e tutte le bevande in lattina e bottiglia Posizione:Nungwi, a ridosso della spiaggia, a circa 62 km da Stone Town e dall'aeroporto. Sistemazione: 50 camere disposte in edifici a 2 piani e raccolte attorno alla piscina. Sono tutte dotate di letto con zanzariera, aria condizionata, telefono, cassetta di sicurezza digitale, TV LCD satellitare, minifrigo, asciugacapelli e ferro da stiro (su richiesta). Ristoranti e Bar:un ristorante con servizio a buffet che offre piatti della cucina italiana e internazionale e un bar. Servizi:una piscina con idromassaggio, utilizzo di lettini, ombrelloni e teli mare sia in spiaggia che in piscina (su cauzione). Wi-fi gratuito in area relax, libreria e giochi da tavolo. A pagamento: boutique, servizio lavanderia, massaggi, servizio medico (su richiesta) cassette di sicurezza e cambio valuta. Strutture e attività sportive: a pagamento: diving center, possibilità di praticare kite surf (su richiesta), noleggio attrezzatura per snorkeling, pesca d'altura e gite in barca. quant’altro ! Da non dimenticare le spezie (vedi il riquadro con informazioni raccolte qui e la’ ! Trattamento di soft all inclusive in hotel. 16° giorno: Zanzibar/Italia Trasferimento dall’hotel di Nungwi all’aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo speciale per l’Italia. Rientro in Italia – Arrivo in serata e termine del viaggio !! La quota comprende: · Volo speciale da/per l'Italia e voli interni da/per Zanzibar · Tasse aeroportuali dei voli interni · Trasferimenti ad Arusha da/per l'aeroporto · Autista/guida parlante italiano durante il safari · Pensione completa durante il safari (bevande escluse) · 1/2 litro di acqua naturale x pers. al giorno durante il safari · Tutti gli spostamenti con vettura 4x4 privata con tettuccio apribile · Tasse d'ingresso parchi e nel cratere di Ngorongoro - trasferimenti a Zanzibar da fine tour all’hotel – dall’hotel del sud verso Stone Town e dopo la visita da Stone Town per il nord dell’Isola – l’ultimo giorno da Nungwi all’aeroporto. - 4 notti a Paje in mezza pensione e 6 notti a Nungwi il soft all inclusive come descritto in catalogo per i rispettivi alberghi. La quota non comprende: · Visto, bevande ove non diversamente indicato, mance, e tutto quanto non specificato alla voce "la quota comprende". - da pagare in loco il visto d’ingresso, eventuali tasse d’imbarco sui voli di rientro ed il servizio guida locale a Stone Town, da pagarsi direttamente come da accordi. Zanzibar è l'isola delle spezie. Informazioni raccolte qui e la’ sulle spezie di zanzibar. Nei secoli scorsi raggiunse fama e ricchezza prosperando grazie al loro commercio e divenne la capitale dell'impero omanita. La visita di una piantagione è senz'altro molto interessante per la grande varietà di spezie e frutta ivi coltivate tra cui i chiodi di garofano, la cannella, lo zenzero, la vaniglia, l'erba citronella, lo zafferano e curiosi frutti come il tope tope. Dall’ 11 al 15 ° giorno: Zanzibar 5 intere giornate a disposizione per relax sulla spiaggia di Nungwi o quelle immediatamente vicine e/o per tour anche in fuoristrada nel nord dell’isola, con sosta ai tipici villaggi dell’entroterra o di pescatori sul mare, centri di artigianato, scuole locali e 4 Chiodi di garofano Eugenia caryophyllus Economicamente è la spezia più importante per il mercato di Zanzibar, coltivata a Unguja e Pemba. Ogni singolo albero è censito. I chiodi di garofano sono originari del nord Moluccas ed Indonesia ma sono oggi coltivati anche in Brasile, nelle isole mauritius, in Madagascar, India e Sri Lanka.Sin dall'antichità, questa spezia viene impiegata per salmistrare le carni ( i romani infilavano i chiodi di garofano nelle carni, donde il nome latino clavus, ossia unghia), per aromatizzare te e bevande e come ingrendiente in molte misture di spezie, quali ad esempio il curry ed il ras el hanout. Cardamomo Elettaria cardamomum L'uso del cardamomo, come spezia, risale agli albori dell'umanità. Originaria delle indie é oggi coltivata anche in Tanzania, Zanzibar, Sri Lanka, Guatemala ed Indocina. E' una spezia costosissima, seconda solo allo zafferano, ragion percui viene spesso contraffatta. Esistono diverse sotto-varietà di cardamomo, quali il cardamomo del Siam, del Nepal e di Java, tuttavia solo cardamomo delle indie, elettaria, é considerato il vero cardamomo. Esso comprende due varietà: il cardamomo Malabar ed il cardamomo Mysore. Quest'ultima varietà é più aromatica. Viene usato nei paesi orientale e mediorientali: nel curry, nei risi pilaf e per conferire un gusto deciso a piatti salati, dolci e bevande. Gli arabi ne aromatizzano il caffè - caffè turco - servito con un rituale molto elaborato. Cannella Cinnamomum zeylanicum La cannella è ricavata dalla parte interna della corteccia di una pianta tropicale sempreverde. Esistono in natura diverse varietà ma le più pregiate sono la cannella cassia e la cannella zeylanicum quest'ultima varietà anche nota col nome di cannella di Ceylon o vera cannella (dal nome latino dell'isola zeylanicum) ha un gusto più dolce e delicato della cassia ed un colorito più tenue. Cassia e cannella di Ceylon hanno usi simili. Per il suo gusto delicato la cannella di ceylon è più indicata per piatti dolci e desserts. E' comunemente impiegata in molti piatti del nord Africa e del Medio Oriente, per aromatizzare tajiin d'agnello e verdure, nei risi pilaf, nelle misture di spezie quali curry e garam masala. In occidente aromatizza bevande a base di vino, creme e sciroppi. In Messico, viene aggiunta al caffe ed alla cioccolata e per infusione al tè. Cumino Cuminum cyminum Il Cumino è originario delle regione di Levante ed alto egitto, ora coltivato anche nelle americhe. Viene impiegato generalmente, in mischia con altre spezie per pietanze fortemente aromatizzate . E' un ingrediente della salsa chili messicana, delle salsiccie speziate portoghesi e del couscous marocchino mentre olandesi e tedeschi lo impiegano nei processi di affumicatura dei formaggi. Lo Zeera pani indiano, una bevanda rinfrescante, è ottenuta mescolando consideravano un afrodisiaco. oggi viene impiegata, anche in farmaceutica, quasi esclusivamente con scopi aromatizzanti. acqua di tamarindo e semi di cumino ed è uno degli ingredienti principale del famoso liquore tedesco Kummel. Storicamente, era noto agli egiziani già cinque milleni fà. nell'antica gregia e nella roma imperiale veniva usato sia in medina che in cosmesi, per indurre un incarnato pallido. Zenzero Zingiber officinale Lo zenzero è originario dell'india e della Cina. Nella medicina tradizionale di questi paesi ha svolto un ruolo di rilievo, ne troviamo menzione negli scritti di Confucio e nel Corano, ad indicare che le sue proprietà erano già note agli arabi nel 650 D.C. In occidente il suo impiego risale al IX secolo. Godette di una popolarità tale da farlo includere in tavola con il pepe ed il sale e fu considerato e largamente impiegato come rimedio contro la peste: nei pubs inglesi e nelle taverne del IXX secolo era abitudine porre nei locali dello zenzero macinato affinche i clienti potessero speziare le loro birre, da qui l'origine del ginger-ale. Citronella Cymbopogon ciatrus La citronella è un'alta erba tropicale sempre verde, caratterizzata da lunghe foglie sottili, lineariformi. Il suo profumo è molto simile a quello del limone contenendo lo stesso olio presente nella buccia dell'agrume. Di largo consumo in Indonesia, Malaysia, Sri Lanka ed India, per insaporire piatti a base di carne, pesce o verdure. Lega molto bene con il latte di noce di cocco nei piatti con carne di pollo o pesce. Gli stemmi vengono impiegati per aromatizzare il té. Per la sua profumazione è usata in profumeria e come ottimo repellente contro insetti e zanzare. Zafferano Crocus sativus : Si ottiene con gli stemmi secchi del fiore di zafferano. Servono 75.000 fioriture o 225.000 stemmi raccolti a mano per ottenere un'oncia di zafferano e questo spiega perchè sia la spezia in assoluto più costosa. Originario del mediterraneo, viene oggi coltivato soprattutto in Spagna, dove è stato introdotto dagli arabi nel IXX secolo assime al riso ed allo zucchero. Il Valencia coup è ritenuto qualitativamente il miglior zafferano, sebbene abbia ora trovato un forte rivale nello zafferano del kashmir. E' coltivato anche in Turchia, india, Cina ed Iran. Il suo nome viene dalla parola araba zafaran, giallo. Le sue proprietà coloranti sono note sin dall'antichità ed apprezzate almeno quanto quelle aromatiche. In india il suo colore è considerato l'epitoma della bellezza, è il colore ufficiale dei monaci buddisti e viene usato per colorare i piatti di risi pilaf dei giorni di festa. Nella Roma imperiale e nell'antica Gregia era impiegato per profumare i bagni pubblici.Nel medioevo si mescolava all'inchiostro per scrivere preghiere e formule magiche. Lo zafferano è presente nella cucina moresca, mediterranea ed asiatica. Colora il rinomato risotto alla milanese, paella e bouillabaisse. Vaniglia Vanilla fragransAppartine alla famiglia delle Orchidaceae ed assieme allo zafferano ed al cardamomo si qualifica tra le spezie più costose al mondo. E' originaria del Messico. Gli Aztechi la impiegavano per aromatizzare la bevanda reale xocolatl composta da semi di cacao, vaniglia e miele. Fu introdotta in Europa da Cortez nel XVI sec. proprietà medicinali: Gli aztechi la Una nostra proposta, per molti ma non per tutti ! Ovviamente modificabile per meglio soddisfare le esigenze di ciascun viaggiatore. L’idea e’ far godere, in modo piuttosto economico, ma sicuro e con assistenza in italiano, i meravigliosi parchi naturali della Tanzania e poi dedicare il resto del soggiorno alla visita dell’isola di Zanzibar: a differenza di quanto alcune foto potrebbero suggerire, l’isola ha molto da offrire ai viaggiatori piu’ attenti ed appassionati alle culture locali, alla storia ed alla natura! Quanto a quest’ultima .. i colori del mare e della sabbia bianca accecante vi rimarranno impressi a lungo! Anche le soluzioni alberghiere proposte sull’isola potranno ovviamente variare per soddisfare i desideri di ognuno. Le informazioni riportare sono tratte materiale turistico e non solo, fornito da turistici e/o fornitori locali, informazioni non sono state riviste dall’agenzia ma potranno facilmente essere ricontrollate. da enti che che L’idea e’ quella di dare un assaggio delle numerose attrattive del viaggio: i servizi prenotati saranno descritti in un elenco da allegarsi al contratto di viaggio. 5
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